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Il “riposo” dei nostri amici
Dr. Ferdinando Asnaghi Medico Veterinario Specialista in Patologia e Clinica Animali da affezione Centro Veterinario Asnaghi Anselmi Cascina Sedone, 10 - Zerbolò - PV
Rimanere a letto la mattina fino a tardi o schiacciare un riposino nel corso della giornata è una tentazione a cui spesso cediamo, ma non siamo gli unici a farlo! Anche i nostri animali domestici amano dormire, anzi può capitare di voler giocare con loro nel corso della giornata, ma di trovarli beatamente addormentati. In realtà non sono pigri, semplicemente si concedono il meritato riposo come facciamo noi, questo vale non solo per gli animali domestici, ma per tutti gli animali. La nostra vita e quella degli animali in generale è scandita dall’alternanza tra la veglia e il sonno. Quando dormiamo viviamo due fasi: onde lunghe (sonno paradosso) e onde brevi (sonno REM). Nella prima il nostro cervello crea sogni, mentre nella seconda è il momento in cui il corpo si rigenera. Differente per caratteristiche fisiche e “caratteriali”, ogni animale ha bisogno di dormire per un periodo di tempo diverso, molto dipende anche dalla specie. I cani dormono tanto. Molto più di noi. Ma soprattutto, sono dei veri e propri professionisti nell’arte del riposare. Ammettiamolo, mentre siamo costretti, nostro malgrado, a svolgere qualche compito proviamo un po’ di invidia verso di loro che invece se ne stanno spaparanzati in buffe pose plastiche nella cuccia o sul divano. La media di riposo di un cane è di circa quattordici ore. Questo dato, tuttavia, va raffrontato a quei fattori che ne possono determinare l’oscillazione temporale: l’età, la razza, la stazza, la morfologia ecc. I cani di grossa taglia, ad esempio, tendono a dormire di più rispetto a quelli di taglia piccola. La mole imponente, inoltre, grava sui cani rendendoli più pigri e meno reattivi al risveglio. I gatti invece adorano dormire con il proprio amico umano perché è un modo per rendere più solido il legame e cercare anche una fonte di calore, soprattutto d’inverno. Spesso scelgono di dormire sulla nostra testa, perché tendiamo a muoverci di scatto durante la notte e, quindi, cercano una parte del corpo più “ferma”. Non è per niente raro, per chi ha un gatto, svegliarsi di notte e rendersi conto di avere il proprio amico felino aggrovigliato tra le gambe, acciambellato sulla pancia e in alcuni casi, addirittura accovacciato sul proprio cuscino, vicino alla testa: ma perché questo accade? Per i nostri amici felini, dormire nella zona della testa o addirittura guancia a guancia con noi, è un modo per consolidare il legame che ci unisce. Infatti, anche i gatti che sono molto intimi e che vanno molto d’accordo tra di loro, tendono a dormire così, gli uni vicini agli altri. A conferma del fatto che si tratta di una dimostrazione di amore nei nostri confronti, infine, basti pensare, che i gatti sono animali crepuscolari e, in quanto tali, la loro natura sarebbe quella di essere decisamente più attivi di notte che giorno. Il fatto che il nostro gatto abbandoni i suoi istinti naturali, per adattarsi ed entrare in simbiosi con i nostri ritmi, quindi, denota che non solo è rilassato e tranquillo, ma soprattutto che il legame che abbiamo con lui è estremamente profondo. L’esigenza di “ricaricare le batterie”, in un modo o nell’altro, si rivela un trait d’union tra gli esseri viventi!
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