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PORTRAIT UN NUOVO “TESORO” A MILANO

A cura di CARLO KAUFFMANN

Chi fra tutti i nostri lettori ricorda, in città, i quasi tremila metri quadrati che per anni hanno fatto da palcoscenico al Seminario Arcivescovile eretto nel lontano ’500 a Milano?

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Ci sono voluti nove anni di lavori perché lo studio guidato dall’esperto architetto milanese, Michele De Lucchi, trasformasse questa incredibile struttura non solo con la creazione di un hotel di lusso, ma alla nascita di ristoranti, bar, boutique e soprattutto in una piazza vera e propria utilizzando l’antica corte del Seminario, resa disponibile per la creazione di grandi eventi, ma soprattutto per il pubblico che può usufruire di una elegantissima passeggiata pedonale da Corso Venezia a Via Sant’Andrea nel cuore del Quadrilatero della Moda della nostra città. Questa imponente struttura diventata oggi il lussioso Portrait Milano, è stata pensata e voluta dalla famiglia Ferragamo per diventare la destinazione cittadina dell’ospitalità, del benessere, della cultura. I visitatori entrano da un celebre portale barocco voluto a suo tempo da Francesco Maria Richini, e si trovano a camminare su grandi lastre di pietra irregolari che danno un loro tono al grande cortile. L’architetto De Lucchi e il suo staff hanno restaurato questa enorme struttura con grande attenzione alla storia e grande visione per renderla occasione di realtà future. Vogliamo solo ricordare che questa “piazza” ha accolto durante una settimana della moda milanese l’evento grandioso realizzato proprio dal Gruppo Ferragamo. Un segnale dell’attenzione che la nota famiglia toscana aveva posto su questo luogo che da oggi arricchirà la nostra città. Portrait Milano diventa così un nuovo pezzo di città nel pieno centro di Milano. Lo stesso Leonardo Ferragamo, nel corso della presentazione dell’opera realizzata aveva detto «Quando sono entrato per la prima volta in questo luogo, ho provato un’emozione molto forte e sin da subito c’è stata da parte nostra la volontà di rendere questo spazio disponibile alla città» donando simbolicamente le chiavi del Portrait Milano al sindaco Giuseppe Sala. «Questo è uno dei luoghi più belli e più sconosciuti di Milano - aveva commentato il Sindaco - e rappresenta molto bene quello che vogliamo per Milano: la rigenerazione di un luogo inutilizzato, sempre da preferire rispetto alla costruzione ex novo, una grande opportunità di lavoro e uno spazio aperto alla città». Già funzionante il nuovo hotel dispone al piano terra di bar e ristoranti e di 73 tra camere e suite situate ai piani superiori. Il progetto di interni è a cura di Michele Bönan, che ha connotato gli ambienti con una forte impronta sartoriale dei dettagli, basta notare le maniglie in cuoio. All’angolo, verso via Sant’Andrea, si trova SO-LE Studio, il primo flagship store del brand di gioielli creati da Maria Sole Ferragamo a partire dal recupero di materiali di scarto. In primavera sarà possibile usufruire della Longevity Suite, nuovo spazio di benessere completo di piscina. Dopo anni di abbandono e di silenzio il vecchio complesso arcivescovile ritorna meravigliosamente restaurato a parlare milanese a livello internazionale.