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Anticipare le parole

1 Se inizi ad avere le idee chiare su ciò di cui parla il testo, puoi pure immaginare le parole, anche se sono un po’ cancellate. Leggi tutto senza fermarti, indovinando le parti mancanti.

La nuova maestra

Oggi è arrivata una nuova maestra. È giovane, ha tanti riccioli biondi e sembra simpatica.

– Chiamatemi pure Carlotta – dice.

E a questo punto si mette a piangere. Una maestra che piange? Tutti la fissano a bocca aperta.

– Per me è il primo giorno di scuola. Non è mica facile! – singhiozza.

Sara allora si fa coraggio e tira fuori un cioccolatino dalla tasca del grembiule e lo dà alla maestra.

Carlotta lo prende, lo scarta e se lo mette in bocca. I bambini cercano di consolarla e, mentre lei tira su col naso e succhia il cioccolatino, le allungano un fazzoletto. Adesso la maestra Carlotta sta meglio. Distribuisce ai bambini fogli e pennarelli perché vuole che disegnino il primo giorno di scuola. Sara disegna la faccia tonda della maestra con i riccioli gialli tutti intorno; poi ci aggiunge tanti lacrimoni grossi così che piovono giù dagli occhi azzurri. Alla fine guarda il disegno e si mette a ridere: la maestra non è poi così male!

2 Collega le frasi alla parte di testo in cui si trovano.

I bambini cercano di consolarla.

La maestra non è poi così male.

La maestra ha tanti riccioli biondi.

Inizio

Svolgimento

Conclusione

1 La lettura è più chiara e comprensibile se è espressiva e rispetta la punteggiatura. Prima di iniziare a leggere colora i segni di punteggiatura.

. pausa lunga , pausa breve ; : pausa media

La pioggia di Piombino

Una volta a Piombino piovvero confetti. Venivano giù grossi come chicchi di grandine, ma erano di tutti i colori: verdi, rosa, viola, blu. Un bambino si mise in bocca un chicco verde, tanto per provare e trovò che sapeva di menta. Un altro assaggiò un chicco rosa e sapeva di fragola: erano confetti. E via tutti per le strade a riempirsene le tasche, ma non facevano in tempo a raccoglierli, perché venivano giù fitti fitti. La pioggia durò poco; lasciò le strade coperte da un tappeto di confetti profumati che scricchiolavano sotto i piedi. Gli scolari, tornando da scuola, ne trovarono tanti da riempirsi le cartelle. Le vecchiette ne avevano messi insieme dei bei fagottelli coi loro fazzoletti da testa. Fu una grande giornata. Anche adesso molta gente aspetta ancora che dal cielo piovano confetti, ma quella nuvola non è passata più né da Piombino, né da Torino e forse non passerà mai nemmeno da Cremona.

2 Colora i confetti come indicato dal brano e scrivi di seguito di che gusto sono secondo te.

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