Urbes Magazine Ottobre 2018

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28 INFLUENZARE LE ABITUDINI E I COMPORTAMENTI DEI PROPRI CITTADINI 29 Intervista all’Assessore allo sport, alla pubblica istruzione e alle politiche giovanili Yuri Marcialis, Comune di Cagliari L’adozione del Manifesto “La Salute nelle Città: bene comune” sottolinea la forte volontà politica di fare della promozione della salute una strategia per la città di Cagliari, non solo dal punto di vista della sostenibilità bensì anche della ricchezza e dell’attrattività che il suo Comune può esercitare, quali gli obiettivi raggiunti e le prossime mete da raggiungere?

Uno dei meriti principali della nostra Amministrazione è stato quello di riportare le politiche sportive tra le priorità dell’Agenda amministrativa. Lo sport e le attività motorie non sono più mero strumento per il raggiungimento di altri scopi (promozione territoriale, lavori pubblici, decoro urbano, ecc.) bensì sono diventate un fine in sé, dal quale partire per attuare le azioni degli altri settori dell’Amministrazione. La nostra politica di trasformazione urbana s’integra strettamente, anzi ne è diventata strumento operativo, con le politiche per il benessere sociale e il welfare locale. Cagliari ha scelto di assurgersi a simbolo di uno stile di vita sano e sostenibile: la comunità sta adottando comportamenti virtuosi poiché è in grado di sentirsi parte attiva di un processo di cambiamento

sociale. Grazie alle campagne di sensibilizzazione nonché alle diverse iniziative a carattere pubblico e privato si sta propagando con successo uno stile di vita più sano. La comunità è incentivata all’uso del patrimonio sportivo comune e, al contempo, dimostra di sentirsi responsabile nei confronti dello stesso, adoperandosi per la sua difesa e salvaguardia.

Nell’ambito dell’urban health, oggi la medicina sembra rivolgersi alla collaborazione di pianificatori-urbanisti, sociologi, esperti di sport e alimentazione… Ritiene utile la partecipazione di altre competenze professionali, oltre quelle medico-sanitarie, per lo studio e l’analisi dello stato di benessere e di salute di una città? E come immagina l’apporto dei Cittadini stessi alla sua definizione?

Le politiche sportive, nelle amministrazioni locali in particolare, sono e dovrebbero essere sempre più multidisciplinari. Si tratta di un settore fondamentale per la crescita degli individui, per il mantenimento del benessere, per il recupero e la prevenzione e per la socializzazione in una società nella quale le interazioni personali sono sempre più mediate dalle tecnologie. Va da sé che le competenze dovranno essere sempre più diversificate. I cittadini hanno un duplice ruolo: da un lato, selezionare una classe dirigente che sappia lavorare per il benessere della comunità, obiettivo che potranno raggiungere oltre che con il voto anche attraverso iniziative di democrazia partecipata, e la tecnologia aiuterà sempre di più in questo senso; dall’altro lato, usufruire delle possibilità messe a disposizione da una buona amministrazione, adottando sane abitudini quotidiane che possano migliorare la propria salute e comportamenti che mirino alla salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio sportivo.

Gli stili di vita sani cominciano dai bambini. A partire dalla scuola, come la politica e l’amministrazione locale possono, a suo avviso, concretamente agire per influenzare le abitudini e i comportamenti dei propri cittadini?

Lo Sport ha tante sfaccettature ma certamente è, come prima cosa, “mens sana in corpore sano”: salute, benessere, educazione e crescita. A Cagliari c’è stata una scelta di campo iniziale: la delega allo sport unita alle politiche giovanili e alla pubblica istruzione proprio a significare l’attenzione alla funzione educativa dell’attività sportiva. Sono diversi gli aspetti importanti utili a influenzare


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