100 ANNI

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Renato Giordano Prossima Fermata

L’ISOLA CHE C’È Illustrazioni estratte dal IL ROMANZO DELL’INSULINA

“I volti dei protagonisti di una delle scoperte più importanti della storia della medicina”


IL SOGNO E LA SPERANZA “A me è successo: stavo sbuffando ed arrancando sopra il mio treno su per la collina, ed il motore pur andando a tutta forza era lento e impantanato nella fanghiglia ed allora, sono saltato su di un’altra locomotiva, che andava in senso inverso, ho impresso una ulteriore accelerazione alla mia vita ed ho cominciato ad andare veloce su di un morbido, nevoso manto stradale.” Così Frederick Banting lo scopritore dell’insulina sintetizza il momento che ha cambiato la sua vita e la vita di milioni di persone affette dal Diabete in quell’estate del 1921 in cui è stato scoperto l’ormone del pancreas prodotto dalle ISOLE di Langherans!. Da molti anni ormai, come un moderno cantastorie, io racconto la Storia di Banting, un moderno Peter Pan e dei suoi lost boys, di Best, Macleod e Collip che hanno condiviso con lui il premio Nobel nel 1923, di August e Marie Krogh, Nicolae Paulescu, Elisabeth Hughes, Zoezler… senza dimenticare che prima di loro ci sono stati Minkowski, Langherans, Von Mering, uomini e donne con le loro debolezze ed i loro limiti ma comunque eroi; EROI-pionieri nella sperimentazione medica, o EROI nella malattia. persi tra il sogno e la speranza, alimentati dalla volontà ed il cuore per far avanzare la ricerca e la sopravvivenza delle persone. Protagonisti di questa Avventura Umana, che è la GRANDE STORIA DELLA SCOPERTA DELL’INSULINA, della quale ora (1921-2021) festeggiamo il centenario!. Ma su tutti giganteggia la figura di Banting, uomo di eccessi e furori, ossessionato dalla metafora del treno della vita, combattente di entrambi le guerre mondiali, ma anche sognatore e visionario, pieno di contraddizioni ma capace di regalare al Mondo, facendosela pagare solo 1 dollaro simbolico, la licenza dell’ormone miracoloso. Banting scese dal treno per ultimo ma restò lì fermo, il semaforo divenne verde sui binari, ma il treno non si muoveva. Evidentemente aspettava che lui risalisse a bordo. Allora Frederick chiuse gli occhi, e col pensiero saltò sul predellino. E come in un film arrivò il fischio del capostazione, la porta si chiuse, la locomotiva si mise in moto sbuffando e l’annuncio gracchiò dall’altoparlante…

“Prossima fermata : l’isola che c’è.”


RENATO GIORDANO


CHARLES BEST E FREDERICK BANTING CON LA CAGNOLINA MARJORIE “Ho visto pazienti morire e non ho mai versato una lacrima. Ma quando quel cane è morto, sono voluto restare da solo per dare libero sfogo alle mie lacrime, nascondendomi da tutti, lontano pure da Best.” (La cagnolina Marjorie nell’autunno del 1921 risponde benissimo all’estratto di Banting e Best, confermando il successo della sperimentazione. Ed è ancora in salute quando nel marzo del 1922, Banting che a lei si è molto legato, è costretto per mancanza di dosi, ad interromperle la somministrazione.)



AUGUST e MARIE KROGH “Mia cara piccola Marie, soltanto con a fianco una buona moglie un uomo diventa veramente un uomo, ed io ringrazio il cielo per aver incontrato te.” “August, se tu mi ami come io amo te, e come fervidamente spero, io penso che mi capirai e mi aiuterai.” (Scambio epistolare tra August e Marie Krogh durante il loro fidanzamento. )



HANS CHRISTIAN HAGEDORN “In tutti posti dove siamo stati abbiamo trovato molta eccitazione per il nuovo preparato pancreatico, l’insulina, e sugli esperimenti che si stanno facendo. Te lo racconto anche come mio medico…ed abbiamo anche parlato del tuo metodo per misurare la glicemia…” (Da Una lettera scritta da Marie ad Hans Christian Hagedorn dall’America la sera del 4 ottobre 1922)



PAUL LANGHERANS Il pancreas ha una struttura più complicata di quanto si pensasse fino ad ora. Lo scopo di queste osservazioni è quindi quello di richiamare l’attenzione sul pancreas più di quanto sia stato fatto fino a questo momento. Paul Langherans, 1869



OSKAR MINKOWSKI “Dopo la pancreasectomia appare il diabete nei cani. Insorge alcuni giorni dopo l’intervento e peggiora per settimane fino alla morte dell’animale .” (Oskar Minkowski su Zdl kleim med. 1889).



JAMES R. MACLEOD “Io penso che con il nostro lavoro inizia una nuova fase sullo studio e la terapia del diabete. Questa malattia devastante, della quale in futuro c’è da aspettarsi una vera pandemia. E veramente io stesso faccio difficoltà a rendermi conto del risultato raggiunto dal nostro gruppo. Un miracolo! Un vero miracolo!” (Dal discorso ufficiale del professor Macleod fatto a Washington nel maggio del 1922, trascritto sul quotidiano Toronto Star da un giovane giornalista che si chiamava Ernest Heminghway.)



JOSEPH VON MERING “Amico Von Mering mi procureresti un cane per l’intervento di pancreasectomia?” “Certo Oskar , e ti dirò di più. Me ne occuperò oggi stesso e ti assisterò di persona nella totale rimozione del pancreas.” (Scambio di biglietti nel 1889 tra J.Von Mering e O. Minkovski)



NICOLAE PAULESCU “Il professor Paulescu cercava tra la posta consegnata quel giorno. E tirò un sospiro di sollievo. Finalmente era arrivata la rivista francese “Archivie Internationales de phisiologie” con l’ultima e più importante delle cinque pubblicazioni uscite negli ultimi mesi riguardanti le sue ricerche sull’ormone del pancreas…Ed ora la storia non avrebbe potuto più dimenticarsi di lui!.” (Nel settembre 1921 vengono finalmente pubblicati gli studi di Nicolae Paulescu sull’ormone del pancreas, dopo che era stato costretto durante la guerra a sospendere gli studi e le pubblicazioni a causa dell’invasione austriaca della Romania). “Fosse stato per me avrei assegnato il Nobel a Banting, Macleod e Paulescu.” ( 1924, dichiarazione di un membro del comitato del premio Nobel)



GEORGE LUDWIG ZUELZER “Io avevo già somministrato il mio estratto ad un uomo nel 1906 ed adesso nel 1921 sto ancora allo stesso punto, e sono costretto a rimediare il pancreas al mattatoio. Questo paese è in una crisi senza speranza.” (Zuelzer registra il brevetto del suo acomatrol, estratto pancreatico in tutto il mondo , ma nella Germania devastata del dopoguerra non riesce a farsi ascoltare da nessuno. Dopo il Nobel rivendicherà la sua priorità senza fortuna.)



BERT COLLIP “Io riconosco pari dignità a Collip che ha dato un contributo molto importante al lavoro del gruppo.” (Dopo l’assegnazione del premio Nobel Macleod divide il suo mezzo Nobel con Bert Collip, comunicandolo alla stampa il 7 novembre 1923). “Sono sconvolto dalla notizia dell’incidente a Banting e devo dire la verità il mio contributo alla scoperta dell’insulina è stato minimo rispetto all’impegno ed al lavoro di Banting.” (Nel febbraio del 1941, Collip è l’ultima persona che Banting incontra prima dell’incidente fatale. E queste sono le parole di Collip alla notizia della scomparsa di Banting.)



ELISABETH HUGHES e LA MAMMA ANTOINETTE “Caro dottor Banting, siccome mia figlia Elisabeth ha il diabete io mi sono informata sulle sue scoperte in questo campo…io voglio cercare per lei qualsivoglia trattamento che la possa far vivere ancora un po'.” (Dalla lettera che Antoniette Hughes, moglie dello statista americano Howard Hughes ha scritto nel 1921 a Frederick Banting per pregarlo di prendere in cura col nuovo farmaco la figlia Elisabeth diabetica dal 1919.) “Io ho deciso che essendo il capitano della mia nave sia giusto per me imparare a gestire la pratica di tutti i giorni.” (Appunto dell’estate del 1922 trovato tra le carte gelosamente conservate da Elisabeth per tutta la vita).



MARGARET MAHON “E’ la mezzanotte del quinto giorno consecutivo che sono in preda all’insonnia. Non riesco ad addormentarmi neanche quando sarebbe possibile, Margaret. Abbiamo mandato la nostra relazione a Macleod. Sono felice che tu mi abbia chiesto notizie dei cani ai quali stiamo dando gli estratti di isletina con ottimi risultati. E fatta! Proprio così, ce l’abbiamo fatta!!” (Tra il 10 ed il 15 agosto 1921 Charles Best scrive alla bella fidanzata Margaret Mahon, che presto sposerà, dei successi che stanno ottenendo dalla loro sperimentazione.)



FREDERICK BANTING “In una notte d’insonnia , quando pensavo ai miei debiti, a quanto fossi infelice, e non mi riusciva di addormentarmi, ebbi l’idea che avrebbe cambiato la storia del diabete.” (Parole con cui Frederick Banting ha sintetizzato il senso della sua vita e la genesi della scoperta dell’insulina dopo l’assegnazione del Nobel per la Medicina nel 1923.) “L’insulina deve essere a disposizione di tutti, niente speculazioni. Quindi ho deciso di vendere, o meglio di cedere la licenza alla cifra simbolica di 1 dollaro.” (Banting , dopo la registrazione del brevetto, dona all’Università di Toronto ed al mondo l’Insulina).



CHARLES BEST “Per favore leggere il seguente ad ogni pranzo o meeting, stop. Io riconosco a best pari dignità nella scoperta, stop. Dispiaciuto che non sia stato riconosciuto dal Nobel, stop. Dividerò il premio con lui, stop. (Questo telegramma invia Frederick Banting furioso dopo l’assegnazione del Nobel a lui e Macleod, escludendo Best. Riconosce a Best i suoi meriti e divide con lui, che lo ha assistito in tutta la sperimentazione, il premio)



AUGUST KROGH “Come puoi comprendere dal mio discorso è mia opinione che la scoperta dell’insulina sia di straordinaria importanza sia teorica che pratica e non ti sorprenderò affatto che intenda presentare una candidatura per l’assegnazione del premio Nobel al dottor Banting ed al professor Macleod.” (Lettera di August Krogh premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1921 a Goran Liljestrand dell’assemblea del Nobel e al Karolinska institutet di Stoccolma del 20 gennaio 1923, per proporre Banting e Macleod premi Nobel per la scoperta dell’insulina.)



MARIE KROGH “A Londra ci avevano detto che in America stavano facendo un preparato attivo della secrezione interna del pancreas, liberato dagli enzimi digestivi che la distruggono. Ne ho chiesto notizie a Joslin che ci ha dato il riferimento. Ci siamo trovati d’accordo con August a scrivere a Macleod a Toronto per chiedergli se è possibile ottenere la licenza per la produzione dell’insulina.” (New York ottobre 1922, così scrive Marie al collega Hagerdon, sapendo già di essere diabetica, poi il 23 novembre arrivano a Toronto ospitati a casa di Macleod e Marie grazie all’insulina potrà salvare la sua vita e quella di tantissime altre persone.)




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