SPECIALE MCE | Marzo 2024

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SPECIALE MCE

SPECIALE CLIMATIZZAZIONE Energia rinnovabile per il comfort

UNITÀ ENERGETICHE

Decreto incentivi CER: via libera dall’Unione Europea

ENERGIE SOSTENIBILI L’idrogeno è il futuro della transizione

Oltre il comfort. Le novità della 43a edizione di MCE

B LU& ROSSO Installatore’ PROFESSIONALE
Vieni a scoprire le nostre soluzioni per un futuro migliore.

12-15 MARZO 2024 FIERAMILANO

PAD 7 - STAND E31/G36

Mitsubishi Electric ti aspetta a MCE - Mostra Convegno Expocomfort 2024 con una serie di soluzioni dedicate a climatizzazione e riscaldamento, acqua calda sanitaria e trattamento aria, dai piccoli appartamenti agli edifici più grandi. Tecnologia di ultima generazione che ha l’obiettivo di garantire il massimo comfort in ogni ambiente riducendo allo stesso tempo consumi energetici, costi di gestione ed emissioni di CO2 Mitsubishi Electric, il piacere del clima ideale.

climatizzazione.mitsubishielectric.it

SILFRA: L‘IMPORTANZA

DEL BACKSTAGE

CRIAC39051 Sifone per lavabo a vista CRIUD425 Scarico per lavabo da 1/4 universale CRI0427758 Scarico per vasca, tubo telescopico CRIAD455 Piletta sifonata per piatto doccia, ispezionabile

Sommario SPECIALE MCE

Rivista speciale Marzo 2024

Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile

Redazione Silvia Martellosio, Vanessa Martina, Pasqualina Ciancio redazione@quine.it

Collaboratori | Assocaff, Gianfranco Benzoni, Patrizia Ricci

Pubblicità

Costantino Cialfi | Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - Cell. 3466705086

Elena Genitoni | Ufficio traffico e.genitoni@lswr.it

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

Grafica e Fotolito: Fabio Castiglioni Stampa: Litotipografia ALCIONE Srl Lavis (TN)

Editore Quine Srl

Sede legale

Via Spadolini, 7 - 20141 Milano www.quine.it – info@quine.it – Tel. 02.864105

Quine è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 12191 del 29/10/2005.

Registrazione del Tribunale di Milano n° 79 del 3/3/1986. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono.

Testata associata

ANTEPRIMA MCE

Pag. 4 – OLTRE IL COMFORT. LE NOVITÀ DELLA 43A EDIZIONE DI MCE a cura della redazione

Pag. 12 – ANTEPRIMA PRODOTTI

SPECIALE CLIMATIZZAZIONE

Pag. 34 – ENERGIA RINNOVABILE PER IL COMFORT

Pompe di calore, sistemi ibridi e caldaie a idrogeno mirano a garantire prestazioni elevate e a salvaguardare l’ambiente, producendo meno emissioni di CO2, consumando meno energia e riducendo i costi in bolletta di Patrizia Ricci

UNITÀ ENERGETICHE

Pag. 48 – DECRETO INCENTIVI CER: VIA LIBERA DALL’UNIONE EUROPEA

La Commissione Europea ha pienamente validato il sistema italiano di incentivazione per le comunità energetiche che rappresenta, dunque, un apripista per altre esperienze europee a cura della redazione

ENERGIE SOSTENIBILI

Pag. 52 – L’IDROGENO È IL FUTURO DELLA TRANSIZIONE

Diversi paesi nel mondo hanno deciso di puntare sull’idrogeno verde per la produzione di energia pulita, ma i dubbi sulla sostenibilità e sui costi della sua produzione sono ancora molti di Gianfranco Benzoni

MERCATO

Pag. 56 – NOVITÀ DALLE AZIENDE a cura della redazione

CONSULENZA FISCALE

Pag. 60 – PRESTITI TRA PRIVATI I prestiti tra privati possono essere di due tipi: direttamente ad amici e/o parenti, oppure online attraverso appositi siti web. In questo caso il prestito è chiamato anche social lending o peer-topeer lending a cura di ASSOCAAF

SPECIALE MCE 2024 2
Oltre il comfort. Le novità della 43a edizione di MCE SPECIALE MCE SPECIALE CLIMATIZZAZIONE Energia rinnovabile per comfort UNITÀ ENERGETICHE Decreto incentivi CER: via libera dall’Unione Europea ENERGIE SOSTENIBILI L’idrogeno è futuro della BLU& ROSSO Installatore’ PROFESSIONALE SPECIALE MCE ESPONIAMO A WE EXHIBIT AT BUILD NEW S
BEYOND COMFORT 43^ MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT 12-15 . 03 . 2024

Le novità della 43a edizione di MCE

confort comfort Oltre il

SPECIALE MCE 2024 4 _ ANTEPRIMA MCE

Una vera e propria rivoluzione del comfort quella messa in atto dalla biennale MCE per questa 43a edizione. Dal cambio claim e logo fino al layout innovativo: ecco cosa ci attende dal 12 al 15 marzo 2024

SPECIALE MCE 2024 5
confort

TTorna la fiera più attesa per il comparto dell’HVAC+R, delle energie rinnovabili e dell’acqua dal 12 al 15 marzo 2024 a Rho Fiera Milano con tante novità. Il primo intervento è stato fatto sull’immagine, che introduce un’anima moderna e digitale, racchiudendo sia l’eredità del passato sia il percorso di evoluzione futuro. Il design è stato rinnovato, seppur nella continuità del brand, soprattutto per gli utilizzi digitali. Permane l’iconica colorazione arancio/azzurro/blu a indicare il caldo, l’acqua e il freddo, così come lo sfondo blu, che continua a incarnare il tratto distintivo dalla forte riconoscibilità e flessibilità d’uso. Il nuovo claim “Beyond Comfort” è il contenitore di una serie di attività il cui elemento centrale è rappresentato dalla declinazione di tutte le attività di MCE sulle 3 linee guida che stanno influenzando il mondo: Innovation, Sustainability ed Energy Efficiency

“Il concetto di comfort è in continua evoluzione, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità non solo ambientale sono gli ambiti che maggiormente influiscono sui cambiamenti; la qualità dell’aria, il comfort termico e acustico, ma anche le nuovi fonti energetiche, le CER e l’efficientamento industriale sono alcuni degli aspetti che MCE metterà al centro della propria attività. La mission principale della nuova visual identity di MCE è quella di accompagnare i nostri espositori e i nostri partner verso il mondo di domani, ispirare e sostenere la loro visione strategica d’azienda”.

SPECIALE MCE 2024 6 _ ANTEPRIMA MCE

È IL NOSTRO IMPEGNO SOSTENIBILE. UN PENSIERO, UN MODO DI ESSERE E DI AGIRE.

È IL NOSTRO CONTRIBUTO CONCRETO NELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA E SOCIALE.

Costruiamo un futuro più responsabileper soddisfare le esigenze delle PERSONE di oggi e di domani anche attraverso PRODOTTI che fanno risparmiare risorse e hanno come obiettivo un comfort più sostenibile. Per dare il clima giusto alla vita e avere un impatto positivo sull’AMBIENTE.

12-15 . 03 . 2024 | fieramilano
www.caleffi.com

Il nuovo layout

L’edizione 2024 introduce un innovativo concept layout dedicato all’Indoor Climate, che vuole rappresentare la convergenza tecnologica, offrendo per essa una panoramica unica ed esclusiva sulle soluzioni che le nuove esigenze imposte dall’evoluzione del mercato richiedono. Questa impostazione nasce dall’ascolto di espositori e visitatori – spiegano da RX Italy.

La prima grande innovazione è l’abbandono della consueta ripartizione caldo/freddo per perseguire il concetto di oltre

il comfort - Beyond Comfort - che vede nella climatizzazione e quindi nell’integrazione delle diverse tecnologie il suo focus.

La maglia espositiva offre un percorso logico che permetterà al Visitatore di ottimizzare i tempi e la visita guidata per soluzioni tecnologiche e al contempo una migliore visibilità alle aziende espositrici, facilitando l’incontro fra domanda e offerta. Per agevolare la logica del percorso saranno introdotti nuovi collegamenti che permetteranno il passaggio diretto tra i diversi padiglioni.

SPECIALE MCE 2024 8 _ ANTEPRIMA MCE

Indoor Climate

A partire da questa edizione, gli spazi dedicati all’Indoor Climate occuperanno i padiglioni 1/3, 5/7, 9/11 e 14/18.

That’s Smart

That’s Smart sarà integrata al centro della manifestazione (pad. 5), dove si svilupperanno tutti gli eventi di approfondimento dedicati all’integrazione tecnologica in grado di migliorare la qualità della vita, rispettare l’ambiente, portare a una nuova indipendenza energetica: dall’efficienza energetica agli smart building, dalle fonti rinnovabili alla mobilità elettrica, dalla building automation alle comunità energetiche.

Componentistica

I padiglioni 2/4 saranno interamente dedicati alla Componentistica per impianti.

Acqua

Collegati direttamente alla Componentistica ci saranno i padiglioni 6/10 che ospiteranno Tecnica Sanitaria, Ambiente Bagno, Trattamento Acqua e Attrezzeria e Utensileria.

Il nuovo polo per l’idrogeno italiano

Si chiama Hydrogen Hub il nuovo polo di MCE - Mostra Convegno Expocomfort interamente dedicato ai componenti e alle tecnologie legate all’idrogeno, con l’obiettivo di aprire nuovi canali e relazioni internazionali per l’intera filiera che presenta soluzioni per lo sviluppo delle tecnologie collegate all’uso dell’idrogeno, coinvolgendo differenti settori fortemente interconnessi, che data la complessità devono interagire per individuare bisogni e

obiettivi comuni.

Cuore del progetto è l’area condivisa all’interno del Pad. 1, punto di convergenza dei 4 cluster individuati da MCE: produttori di macchinari, fornitori di componenti, produttori di idrogeno e produttori di apparecchi alimentati a idrogeno. L’area vedrà la presenza di desk dedicati, di un’area networking e di una workshop dove verranno organizzate sessioni di carattere istituzionale, di mercato e presentazioni di case history aziendali. Iniziative speciali di comunicazione verranno attivate per tutti gli ambiti coinvolti nello sviluppo della nuova filiera dell’idrogeno. I partner del progetto

Il progetto Hydrogen Hub è stato fortemente voluto e sostenuto dai 4 partner:

ANIMA Confindustria, che riunisce già buona parte della filiera dei componenti sia per impianti di produzione sia di consumo di idrogeno e sta già costruendo relazioni con Istituzioni ed Enti specifici;

H2IT - Associazione italiana idrogeno aggrega grandi, medie e piccole imprese, centri di ricerca e università che lavorano nel settore dell’idrogeno. Conta attualmente 147 soci che rappresentano tutta la catena del valore dell’idrogeno dalla produzione fino agli usi finali.

AiCARR (Associazione Italiana Condizionamento, Riscaldamento e Refrigerazione), garante di un’ampia rete internazionale di esperti in campo energetico, oltre al supporto accademico e scientifico, già focalizzato sui temi e le opportunità di sviluppo dell’idrogeno;

Energy & Strategy Group - Politecnico di Milano per approfondimenti di ricerca e supporto, garantendo contenuti, analisi di mercato e previsioni di alto profilo;

Concorsi a premi e convegni

La 43a edizione vede anche la nascita del Water Prix, promosso in collaborazione con Aqua Italia e ANGAISA, sul tema dell’Intelligent (use of) water, concorso a premi capace di comunicare il valore dell’acqua e creare engagement tra visitatore ed espositore. In palio ogni giorno con formula instant win smartphone, auricolari wireless, buoni Amazon ed estrazione finale di un weekend in una località Bandiera Blu, riconosciuta più virtuosa per acque, servizi e sostenibilità.

Sempre ricco anche il programma di convegni, workshop ed eventi per approfondire le tematiche e le potenzialità di sviluppo di ambiti specifici, con la presentazione del 10° Rapporto CRESME sul mercato dell’impiantistica, gli interventi istituzionali e quelli organizzati dalle associazioni internazionali (EHPA - European Heat Pump Association e REHVA - Federation of European Heating, Ventilation and Air Conditioning Associations in primis) e le associazioni partner, con AiCARR in prima fila con il 53° Convegno Internazionale e la presentazione di CLIMA 2025.

Polonia Paese Partner 2024

La Polonia è il Paese Partner dell’edizione 2024 di MCE, la designazione è avvenuta nel corso di un evento che si è tenuto lo scorso 16 gennaio 2024, presso l’Ambasciata italiana di Varsavia.

Sviluppata con al supporto di ITA - Italian Trade Agency e di Polish Investment & Trade Agency, la designazione della Polonia quale Paese Partner mira a favorire incontri e scambi tra aziende polacche e italiane, al fine di creare nuove opportunità di collaborazione e di investimento.

La Polonia è infatti uno dei principali attori dell’Unione Europea, sia dal punto di vista politico sia da quello economico, dove ha guadagnato un ruolo essenziale nell’ambito dell’Europa centrale e tra tutti i Paesi dell’ex area di influenza sovietica. Inoltre, negli ultimi tre decenni, l’Italia si è affermata come secondo partner commerciale della Polonia tra i Paesi UE (dietro alla sola Germania), con un interscambio complessivo tra Roma e Varsavia che ha raggiunto i 32,6 miliardi di euro (Dati GUS).

“L’idrogeno è senz’altro un fattore chiave per un’economia moderna, efficiente e competitiva dal punto di vista delle risorse. MCE rappresenta tutte le soluzioni per il comfort abitativo che contribuiscono in larga misura alle emissioni totali di CO2 e negli ultimi anni abbiamo ampiamente sostenuto lo sviluppo di energie rinnovabili per favorire una inevitabile transizione energetica. Con questo progetto vogliamo aprire nuovi canali e relazioni internazionali anche in questo ambito grazie alla comprovata esperienza a livello mondiale del Gruppo RX.”

SPECIALE MCE 2024 10 _ ANTEPRIMA MCE

Serie HXE R290

GWP 3

FUTURE ORIENTED SOUL SUPERIOR DESIGN

HXE è l’innovativa pompa di calore a recupero totale di calore che completa la gamma delle soluzioni Eneren mediante l’uso del refrigerante naturale R290.

L’impiego di compressori BLDC digital scroll ad alta temperatura, ventilatori e pompe EC, l’innovativa cloud app e le funzioni smart grid integrate rendono HXE una soluzione versatile e in grado di soddisfare i fabbisogni di riscaldamento, raffrescamento ed acqua calda sanitaria in totale recupero di calore, massimizzando efficienza, sostenibilità e risparmio energetico vantando una classe energetica A+++.

Sostenibile e performante, l’utilizzo del refrigerante ecologico R290 garantisce funzionamento con temperature esterne fino a -25°C e riscaldamento di acqua fino a 75°C.

HXE è la pompa di calore dal DESIGN UNICO che fonde innovazione tecnologica ed eleganza a 360°.

Combinando SOSTENIBILITÀ E TECNOLOGIA, offre uno stile unico per un COMFORT MASSIMO

Prestazioni ottimali anche in condizioni difficili, design, tecnologia, efficienza e connettività rendono HXE la scelta ideale per applicazioni residenziali e commerciali.

eneren.it
ECO DENTRO, BELLA FUORI

Refrigeratori d’acqua condensati ad aria

Con l’obiettivo di utilizzare gas refrigeranti a basso impatto ambientale per la riduzione dell’effetto serra, ACM Kälte Klima presenta la nuova serie SCAEB/LCAEB: refrigeratori d’acqua condensati ad aria che rispondono ai livelli di efficienza richiesti dalla normativa Ecodesign LOT 21. In solo freddo, con refrigerante R32, evaporatore a piastre saldobrasate oppure a fascio tubiero, equipaggiati con n° 2 o n° 4 compressori scroll. Il refrigeratore d’acqua condensato ad aria (resa frigorifera da 25 a 386 kW) può essere fornito in varie versioni:

• DS - Recupero di calore parziale. Comprende uno o più desurriscaldatori, isolato/i termicamente, posto/i in serie tra compressore e condensatore.

• P1-P2 - Versione con kit idraulico. Include una o due elettropompe (una di riserva all’altra), vaso di espansione chiuso, manometri acqua, flussostato, valvola di sicurezza, valvola di sfiato, relativo circuito idraulico opportunamente coibentato completo di valvola di taratura e, nel caso di doppia pompa, di valvole di ritegno. Inoltre, è compreso un circuito elettrico di potenza e comando dedicato. Come optional sono previste pompe idrauliche con prevalenza maggiorata.

• PAC1-PAC2 - Versione con kit idraulico e serbatoio inerziale. Include, oltre a quanto previsto per la versione P1-P2, anche un serbatoio inerziale/ accumulo coibentato posto in ingresso all’impianto acqua.

• LN - Versione insonorizzata, a bassa emissione sonora, ottenuta per mezzo di un controllo di condensazione di tipo pressostatico e cuffie insonorizzanti poste sui compressori.

www.acmonline.it

Sistema di termoregolazione

Da Airplast (Gruppo FITT) il sistema di termoregolazione Regolo a supporto dell’impianto di climatizzazione che consente controlli indipendenti degli impianti termici nelle varie stanze. Partendo da una sola unità, questa soluzione permette non solo di erogare il caldo o il fresco necessario, ma anche di distribuirlo efficacemente nei vari ambienti per assicurare il benessere termico desiderato. Il sistema può gestire fino a sei zone: ogni stanza viene climatizzata come desiderato e in modo autonomo. Anche l’installazione è semplice e intuitiva: il sistema viene fornito già cablato ed è sufficiente collegare il consenso macchina per permettere l’attivazione in funzione della chiamata dei termostati di zona. Inoltre, la scheda elettronica ha la flessibilità necessaria per poter utilizzare i termostati già presenti per azionare la zonificazione. Il sistema Regolo+ è dotato, inoltre, della nuova scheda di controllo con l’elettronica della versione PLUS. Questa è concepita per ottenere un maggiore controllo sui flussi in mandata delle varie zone climatizzabili. Sul display, inoltre, vengono visualizzati i parametri riservati al tecnico in fase di personalizzazione dell’impianto.

www.airplast.it | agix.fitt.com

SPECIALE MCE 2024 12
StandPad.9D21 StandPad.11N53 _ ANTEPRIMA PRODOTTI MCE

Purificazione e filtrazione

Da Sinclair il climatizzatore Marvin per applicazioni mono e multisplit in ambito residenziale, caratterizzato da un sistema di purificazione al plasma che rilascia ioni in grado di neutralizzare polline, acari e altri agenti allergeni. La lampada UV-C è integrata e sigillata nell’evaporatore e genera internamente raggi ultravioletti di tipo C a bassa potenza (270~280 nanometri) in grado di svolgere un’efficace funzione di sterilizzazione.

Il climatizzatore è dotato anche del sistema di controllo dell’umidità Smart Humid Control che permette di impostare l’umidità nell’intervallo desiderato all’interno di un range definito per le modalità climatizzazione (40-80%) e deumidificazione (30-70%), così da prevenire la secchezza. Marvin è anche semplice da manutenere: il filtro anti-polvere è facilmente accessibile e non richiede alcun particolare smontaggio per la pulizia. Il design completamente chiuso della mandata dell’aria impedisce quindi alla polvere di entrare nell’unità.

Macchine per il freddo a noleggio

È disponibile in 4 colorazioni differenti per adattarsi in qualsiasi arredamento: bianco, silver, champagne e blue navy Marvin è dotato di WiFi integrato e gestibile tramite App. In dotazione anche il telecomando di serie dove è possibile programmare e gestire tutte le funzioni più utilizzate, come Sleep Mode per ridurre la sonorità durante le ore notturne, Auto-Clean per la pulizia dell’evaporatore, Limite di Potenza e Risparmio Energetico per limitare i consumi di energia e potenza. Marvin utilizza il gas R32 a basso impatto ambientale e grazie alle sue performance di efficienza energetica con la classe energetica A+++ / A++ e valori di SEER e SCOP fino a 8,5 e 4,6 (taglia da 9Btu/2kW) permette di accedere a incentivi e detrazioni fiscali come Conto Termico ed Ecobonus. www.beijerref.it/AirConditioning-Sinclair StandPad.9D21

Le macchine della flotta a noleggio Brenta Rent sono tutte progettate e costruite dalla consociata ACM Kälte Klima con caratteristiche tecniche secondo il nostro standard per il freddo a noleggio. La perfetta efficienza viene assicurata da un controllo continuo e accurato delle macchine, sulle quali viene effettuato un collaudo dinamico ogni volta che rientrano da un periodo di noleggio. L’azienda offre ai propri clienti la possibilità di prenotare in anticipo le unità per le stagioni successive e, grazie alla consolidata esperienza ventennale, assicura la massima qualità al proprio servizio grazie a una rete organizzata di esperti frigoristi, estesa su tutto il territorio nazionale ed estero anche con centri assistenza locali. Questo permette di garantire il corretto avviamento delle macchine e l’assistenza per tutto il periodo di noleggio, anche con il servizio di teleassistenza installata sulle macchine che consente di visualizzare eventuali allarmi in tempo reale. Le macchine della flotta noleggio sono anche disponibili per la vendita di seconda mano con adeguato periodo di garanzia. www.brentarent.it

Pad.5 Stand B29-C22

Ventole assiali per PdC

L’ultima arrivata in casa Ziehl-Abegg è la serie di ventilatori FPowlet, sviluppata proprio per la climatizzazione degli edifici tramite pompa di calore. I punti di forza di queste ventole assiali sono due: l’impercettibile rumore e la classe IE5 di efficienza energetica.

Pad.9 Stand B21-B29

In funzionamento questi ventilatori sono fino a 5 dB(A) più silenziosi degli attuali ventilatori per pompe di calore nel mercato. È l’esclusiva geometria delle pale a guidare il flusso dell’aria in maniera così efficiente da azzerare quasi l’impatto acustico. La forma delle pale, di tipo owlet, prende ispirazione dalla natura e, in particolare, dalle ali del rapace più silenzioso, il gufo. Le pale hanno un profilo a sviluppo 3D ed entrambi i bordi, posteriore e anteriore, sono disegnati per massimizzare l’aerodinamica del ventilatore e minimizzarne quindi l’effetto sonoro. Al design performante si aggiunge il motore di ultima generazione a magneti permanenti di tipo ECblue di Ziehl-Abegg. Il motore ha classe di efficienza IE5, il livello massimo di efficienza per questo tipo di azionamenti e in linea con le direttive Erp attuali e future. FPowelt rende le nuove e vecchie pompe di calore più sostenibili comprimendo la bolletta e rispettando la quiete pubblica. È ideale, quindi, per edifici commerciali e residenziali. www.ziehl-abegg.com

Priorità alla sostenibilità

Clivet presenta le nuove serie di pompe di calore con refrigerante naturale R-290, caratterizzato da un basso indice d’impatto ambientale (GWP = 3) e da eccellenti proprietà termodinamiche. Edge F è una pompa di calore monoblocco aria-acqua residenziale, versatile, compatta e silenziosa con tecnologia inverter da 4 a 15 kW per il riscaldamento, il raffreddamento e l’acqua calda sanitaria, ideale anche per le sostituzioni con temperatura dell’acqua prodotta di 75 °C. Cervino , invece, è un monosplit aria-aria con unità interne a parete per applicazioni residenziali, classe di efficienza A+++ (Freddo) /A++ (Caldo), nuova estetica elegante, potenza sonora 53 dB(A).

Infine, l’azienda presenta le pompe di calore per acqua calda sanitaria in classe A+: AQUA F , con capacità 100 litri, livello di temperatura fino a 65 °C in sola pompa di calore, potenza sonora da 54 dB(A), e AQUA Pro , con capacità 190 e 300 litri, livello di temperatura fino a 65 °C in sola pompa di calore, potenza sonora da 53 dB(A) a 55 dB(A). www.clivet.com

Pad.11 Stand K31-M48

SPECIALE MCE 2024 16
_ ANTEPRIMA PRODOTTI MCE
AQUA F, pompa di calore per ACS

WE ARE THE ADVANCED DESIGN COMPANY

Guardare sempre oltre, mettendo la persona al centro delle nostre soluzioni. Questo è progettare il futuro.

Ultrapiatto in cucina

Dall’esperienza del sifone LIRA Spazio 1NT nasce Evolution. Ancora più compatto nelle sue dimensioni (65 mm di spessore), unite a una forma più dinamica, il Sifone Spazio 1NT Evolution conferma la collaudata esperienza e affidabilità della famiglia dei sifoni Spazio NT. Grazie alla sua particolare conformazione aderisce alla parete di fondo, liberando maggior spazio nel sottolavello, che diventa così utilizzabile come “ripostiglio” per riporre in modo ordinato e funzionale detersivi e similari. Il nuovo design, con una forma disassata rispetto al suo asse frontale, permette al sifone di compensare eventuali problemi di installazione. L’ispezionabilità, caratteristica dei Sifoni Spazio NT, consente di rimuovere i residui accumulati nello scarico causa principale di fastidiosi ingorghi che compromettono notevolmente il deflusso dell’acqua, semplicemente svitando il tappo posto nella parte anteriore. Composto da elementi, facilmente assemblabili tra di loro, garantisce una sorprendente rapidità e facilità di montaggio inoltre tutti i componenti sono forniti di una lunghezza compatibile con qualsiasi applicazione ed è possibile tagliarli agevolmente con un tagliatubi o con tradizionale seghetto. Realizzato in polipropilene, è disponibile in versione bianco, nero e grigio metallizzato. www.lira.com

Protezione attiva contro la sovratemperatura

Il sistema Stratos® 4S Heat Storage di Cordivari è il nuovo brevetto per la gestione dell’energia termica nella gamma Stratos 4S. Nei periodi di massimo irraggiamento, il sistema permette di accumulare tutta l’energia in eccesso in uno speciale serbatoio di back up coibentato per essere conservata e utilizzata non appena vi è necessità. In condizioni di elevata energia solare incidente, il sensore termico attiva il circolatore a basso assorbimento elettrico (solo 5 watt) per trasferire il calore alla batteria termica realizzata in acciaio AISI 316L (serbatoio di back up coibentato). In questo modo si evita la fase di stagnazione, garantendo una riserva di ACS da poter utilizzare nei momenti di insufficiente irraggiamento solare. Il sistema è dotato di serie di due riscaldatori elettrici. Il primo, a basso wattaggio, con funzione di sicurezza anti-congelamento, per la massima serenità anche nelle condizioni meteo più severe. Il secondo riscaldatore ha funzione di integrazione e comfort in caso di assenza di irraggiamento solare o picchi di prelievo superiori alle capacità del sistema.

StandPad.14D53

Stratos 4S Heat Storage è dotato di serie dello Smart Controller Wi-Fi Heat Manager per la gestione remota da smartphone IOS o Android dei riscaldatori elettrici. Grazie all’applicazione è possibile gestire programmare e monitorare, comodamente dal proprio cellulare, il funzionamento dei riscaldatori elettrici impostando temperatura e fasce orarie di funzionamento. Heat Manager è pratico e intuitivo; è infatti sufficiente installare l’applicazione e connettere lo smart controller alla rete WiFi di casa. www.cordivari.it

SPECIALE MCE 2024 18
_ ANTEPRIMA PRODOTTI MCE
Stand D47-E40
Pad.10

inferiore ai 152 gr previsti dalla normativa. Il nuovo Unico può così essere installato in tutti gli ambienti, senza limiti minimi di superficie calpestabile della stanza e altezza d’installazione. Unico può essere collegata anche alla domotica di casa o controllata da smartphone e tablet, con l’app OS Home. Soluzione, quest’ultima, che permette di creare sinergie di funzionamento tra i vari dispositivi Olimpia Splendid e di migliorare l’assistenza da remoto. www.olimpiasplendid.it

Pad.7 Stand L31-M36

Sistemi solari

Quattro le novità che Smart Sol, brand emergente nel settore delle energie rinnovabili, espone in anteprima a MCE. La prima è il nuovo sistema solare termico a circolazione naturale con serbatoio incorporato, prodotto semplice da installare, quasi and play, doppio vetro temprato per una maggiore coibentazione ed antigrandine, con un innovativo vassoio in EPP, materiale atossico, riciclabile, con elevate prestazioni sia in termini di iso lamento termico che di resistenza meccanica. L’azienda pre senta anche due serbatoi: Fuoriserie Smart Boiler per la circolazione forzata di nuova concezione, che può essere utilizzato sia per la circolazione forzata tradizionale che per il sistema a svuotamento Drain Back, e HPT Veloce per la produzione di acqua calda sanitaria, specifico per pompe di calore con serpentino verticale; versione murale e non da 150/200/300 litri. Conclude il sistema solare a circolazione naturale Pad Solar con un’e stetica inedita per questo tipo di prodotto: è molto basso da terra perchè si sviluppa in orizzontale, adatto per centri storici e zone con restrizioni paesaggisti che, che richiedono un basso impatto estetico. www.smart-sol.it

Sistema modulare per centrali termiche

Varimix si rinnova completamente! Il nostro sistema modulare ad alta portata per centrali termiche è oggi ancora più flessibile e compatto, specificamente progettato per essere affiancato a pompe di calore e per applicazioni in riscaldamento e raffrescamento.

Con Varimix, si può facilmente realizzare una sottostazione di distribuzione, con rilanci e miscelazioni, razionalizzando gli spazi e garantendo un risultato impeccabile ed elegante. Il sistema si basa su un numero di componenti che si combinano fra loro in base alle esigenze dell’impianto.

• Separatore idraulico: ha connessioni da 1”1/2 e su di esso sono installati accessori che contribuiscono a mantenere pulita l’acqua dell’impianto, integrando l’azione di eventuali defangatori magnetici già installati.

• 2 collettori di distribuzione rispettivamente in grado di accettare fino a 5 uscite oppure fino a 7 uscite. La portata complessiva sul collettore è fino a 4500 l/h e fino a 3000 l/h sul singolo modulo.

• Moduli di miscelazione completamente reversibili e disponibili sia con attuatore a pistone, sia con attuatore rotativo.

• Moduli di rilancio, completamente reversibili e completi di valvola di non ritorno e di valvole di intercettazione a sfera con termometro integrato.

• KIT accessori: Kit by-pass di sovrapressione lato primario, Kit by-pass di sovrapressione lato secondario, Kit di bilanciamento lato secondario.

Ogni componente del sistema Varimix è abbinabile a uno speciale isolamento a contatto che evita la condensa nel caso di impianti di raffrescamento. Per i moduli di miscelazione o rilancio, l’isolamento è disponibile in quattro diverse versioni, a seconda del circolatore che si intende installare.

Le caratteristiche di Varimix lo rendono ideale per abbinamento a pompe di calore; perfetto per applicazioni in riscaldamento e raffrescamento grazie alla speciale coibentazione e infine è compatto e flessibile nell’installazione. www.ivar-group.com/it

SPECIALE MCE 2024 20
Pad.1 Stand E19/G12 _ ANTEPRIMA PRODOTTI MC
SPECIALE MCE 2024 21

VMC semplice e compatta

Mitsubishi Electric espone le sue ultime novità per la ventila zione meccanica controllata (VMC). nuova unità di ventilazione a doppio flusso ad alte prestazioni dotata di recuperatore sensibile per applicazioni residenziali. Grazie alla sua tecnologia di ultima generazione, assicura un’efficienza di recupero fino al 95% ed essendo dotata di ventilatori centrifughi inverter, che assicurano un assorbimento energetico ridotto, mas simizza il comfort acustico durante il funzionamento. Dispo nibile in due taglie (150 e 250 m3/h), SVL-CZPV-E è un’unità ultracompatta, spessa solo 21 cm, e ultra flessibile poiché è possibile posizionare la macchina sia in orizzontale sia in verticale e le sue 4 connes sioni aria possono essere ruotate di 90°. Dal punto di vista della filtrazione poi, l’unità viene fornita di serie con filtri standard G4 e, opzionali, è possibile scegliere di aggiungere filtri F7, F9 o filtri a carboni attivi deodorizzanti. Realizzata in polipropilene e acciaio zincato, l’unità può essere riciclata fino al 99,9%. Insieme alle unità per la ventilazione, l’azienda è in grado di fornire anche il sistema di distribuzione dell’aria, ossia tutta la parte di componentistica necessaria per la realizzazione di un impianto chiavi in mano. Le nuove canalizzazioni di distribuzione dell’aria sono caratterizzate da aperture a strappo, un ripartitore di portata (valvola di taratura), un sistema di fissaggio delle griglie facilitato e un sistema di adattori universali che semplificano la progettazione e l’installazione dell’impianto. www.mitsubishielectric.com

Pad.7 Stand E31-G36

Gamma di dimensioni ampliata

Si amplia la gamma di dimensioni per Globus di F.A.R.G (Art. 525), rubinetto a galleggiante in ottone stampato con funzionamento a sfera. Oltre che nelle dimensioni standard 1/2”G – 3/4”G, è disponibile anche nelle nuove dimensioni 1”G – 1”1/4 G. Caratteristica brevettata di questo modello è il funzionamento a sfera, che garantisce silenziosità di funzionamento e la completa invulnerabilità alle vibrazioni. Sul corpo e sulla sfera interna in ottone è eseguito un trattamento superficiale T.E.A + ®. La sfera e le sedi (realizzate in PTFE) garantiscono la tenuta; inoltre un filtro in Aisi 304 inserito nella bocca del rubinetto evita che impurità possano comprometterla. Completano il rubinetto il nuovo sistema di attacco rapido in due posizioni brevettato che ne semplifica le operazioni di installazione e manutenzione e il tubo di carico in plastica che riduce il rumore provocato dalla caduta dell’acqua nel serbatoio di raccolta. www.farg.it

Pad.4 Stand G09-H10

SPECIALE MCE 2024 22
_ ANTEPRIMA PRODOTTI MCE

Cassetta 6 litri

Dal 1995 Pucci produce in esclusiva l’unica cassetta a doppio scarico con capacità massima 6 litri, che garantisce allo stesso tempo la massima funzionalità e l’igiene del bagno. I motivi che la rendono attuale sono l’esigenza di usare l’acqua potabile in modo razionale e le iniziative legislative dell’Unione Europea, che spingono sempre più in questa direzione. La 6 litri è infatti conforme alla normativa europea DNSH. Dapprima questa cassetta dovrà essere installata nelle ristrutturazioni dei bagni a uso pubblico di scuole, ospedali, alberghi e altri tipi di comunità residenziali, dove il consumo d’acqua incide fortemente sulla sostenibilità e sulla spesa. In una seconda fase, questa cassetta dovrà essere installata anche nei nuovi bagni delle abitazioni private, sostenendo così un utilizzo ecologico e riducendo la spesa. Grazie alla sua lunga esperienza nella produzione della cassetta 6-3 litri e in fatto di sostenibilità, Pucci è pronta anche questa volta a soddisfare le normative e a favorire comportamenti eticamente ed economicamente sostenibili. www.pucciplast.it

Generatore termico modulare a condensazione

Pad.18

Unical partecipa a Mostra Convegno Expocomfort 2024 con uno stand dedicato, sia per prodotti che per strategie, totalmente al futuro. “Solo Futuro”, non a caso, è lo slogan di questa esposizione, che posiziona l’azienda ancora una volta in quel ruolo di “apripista tecnologico” che le è da sempre proprio. Lo stand Unical, disposto su un’ampia superficie, presenta qui un’ideale “matrice” di prodotti che connette tra loro tecnologie Idrogeno, Elettrico, Ibrido - e tipologie di utenza - Domestica, Professionale ed Industriale. Non manca inoltre il Fotovoltaico, che Unical sceglie di spingere, anche con un sito ed una gestione commerciale dedicata, per concretizzare un vero risparmio nella svolta elettrica. Tutto ciò per stimolare ulteriormente la presa di coscienza globale ed indirizzare il settore ad una assidua tutela dell’ambiente e delle persone. Tra i prodotti in mostra, Modulex H rappresenta il futuro della condensazione professionale: è il più tecnologico ed evoluto generatore termico modulare a condensazione, professionale, dotato di bruciatori premix modulanti Low Nox classe 6, che coniuga al massimo, rendimenti ed ecologia. Modulex H% 1500 è omologato per funzionare anche con miscela al 20% di idrogeno in volume e, prevede già un kit di trasformazione per l’utilizzo al 100% di idrogeno, che sarà installato e quindi visibile, sul prodotto esposto in fiera.

SPECIALE MCE 2024 23
Pad.6 Stand C71-D80
Modulex H% 1500 di Unical è stato selezionato per l’ADI Design Index 2023, è in concorso al Compasso d’Oro 2024 ed insignito del premio Eccellenze Lombarde 2023. www.unicalag.it Stand A47/C32

UNA SOLUZIONE INTEGRATA SUPER EFFICIENTE

L’ecosistema Haier che rende la casa più efficiente

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Il sistema COOL-FIT ha rivoluzionato il mercato

L’innovativo sistema di tubazioni di GF Piping Systems aiuta a lavorare con la massima efficienza, riducendo contemporaneamente i costi di manutenzione e di esercizio

Il sistema di tubazioni COOLFIT ha cambiato completamente il modo in cui vengono progettati, installati e gestiti gli impianti di raffreddamento: il sistema di tubazioni in plastica, completamente preisolato, contribuisce a rendere la refrigerazione commerciale e industriale più efficiente dal punto di vista energetico (essendo esente da corrosione e manutenzione), presentandosi come alternativa ai sistemi di tubazioni metalliche – anche per impianti di condizionamento e raffreddamento in campo edile, marittimo, alimentare e raffreddamento di processo.

COOL-FIT di GF Piping Systems aiuta quindi a lavorare con la massima efficienza, riducendo contemporaneamente i costi di manutenzione e di esercizio.

L’urgenza di città più sostenibili

Con la popolazione mondiale che

sfiorerà i 10 miliardi entro il 2050 e due terzi delle persone che vivono nelle città, si prevede che i soli condizionatori d’aria aumenteranno la loro quota di emissioni annuali globali dal 15 % al 25%. La necessità di ridurre le emissioni di carbonio e di gas serra (GHG) a livelli più accettabili ha reso l’efficienza energetica nell’edilizia e nell’innovazione una delle sfide più difficili da superare per le imprese. I risparmi energetici specifici per i processi rappresentano una parte consistente dei risparmi individuati da molti settori industriali.

COOL-FIT e l’impegno ambientale

Il sistema di tubazioni in plastica completamente preisolato, che include tubi preisolati, raccordi, valvole e tubi flessibili è ideale per applicazioni di raffreddamento secondario con salamoia, glicole ed etanolo, nonché acqua refrigerata in un range da – 50 °C a +

60 °C. Grazie ai componenti in plastica preisolati in fabbrica e alla tenuta stagna, il sistema aiuta a risparmiare almeno il 30% di energia nel circuito di raffreddamento rispetto ai tradizionali sistemi di tubazioni in metallo. Inoltre, grazie ai materiali non corrosivi, COOL-FIT vanta una vita utile di almeno 25 anni, permettendo un risparmio in termini di risorse per la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni.

Georg Fischer S.p.A.

Via Eugenio Villoresi 2-4

20864 Agrate Brianza (MB)

Tel. +39 02.92.18.61

it.ps@georgfischer.com

www.gfps.com/it

SPECIALE MCE 2024 26 TUBAZIONI INFORMAZIONE DALLE AZIENDE

La manutenzione agile e la resistenza dei materiali sono le sfide quotidiane per ogni installatore: scegliere tubazioni preisolate difficili al deterioramento permette di lavorare abbattendo rischi, costi e sprechi, anche in ottica di sostenibilità.

GF Piping Systems sostiene queste scelte attraverso COOL-FIT: il sistema di soluzioni complete, con assistenza in tutte le fasi di progetto, per costruire nuove arterie di refrigerazione industriale e commerciale.

GF Piping Systems We're already helping to improve energy efficiency bere.
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Where next?

VMC: efficienza energetica e benessere

Una gamma completamente italiana per realizzare facilmente qualsiasi impianto residenziale benessere domestico sono infatti aspetti centrali da considerare in un progetto a lungo termine.

Valsir presenta la sua gamma composta da Ariosa HV e AriaSilent, che offre soluzioni all’avanguardia per la ventilazione meccanica controllata (VMC). In un quadro caratterizzato da un netto “salto generazionale” nelle tecnologie impiantistiche per l’edilizia residenziale, Valsir ha voluto scommettere sulla progettazione di un sistema completo e rivoluzionario. L’aumento della popolarità dei sistemi VMC è costante, influenzato sia dall’esperienza della pandemia di COVID19 che dalla crescente attenzione legata

all’inquinamento atmosferico e alla qualità dell’aria. La pandemia ha poi rafforzato la tendenza a trascorrere più tempo all’interno degli edifici, accentuando l’importanza di ottimizzare l’uso di energia e risorse.

Nonostante gli incentivi fiscali abbiano già stimolato alcuni progressi in questa direzione, è importante approfondire ulteriormente le implicazioni della prolungata permanenza negli edifici. Questo argomento, ancora poco conosciuto, riveste un’importanza fondamentale per operare consapevolmente una scelta in vista delle sfide del prossimo futuro. Oggi l’efficienza energetica e la salvaguardia del

Ariosa HV e AriaSilent rappresentano un passo avanti nella salvaguardia della qualità dell’aria indoor e nell’efficientamento del riscaldamento e del raffrescamento degli edifici, coniugando benessere e sostenibilità.

L’attenzione alla qualità dell’aria diventa cruciale alla luce della consapevolezza che gli ambienti domestici possono esporre gli occupanti a sostanze nocive. Il Ministero della Salute ha evidenziato come vernici, mobilio e materiali da costruzione e possano contribuire all’e-

SPECIALE MCE 2024 28 VMC IMPIANTI

missione di inquinanti anche dentro le mura di casa. E un intervento di efficientamento energetico sull’involucro edilizio, se non gestito attentamente, potrebbe aggravare il problema, creando condizioni favorevoli alla formazione di polveri, umidità e anidride carbonica, con il rischio di favorire la proliferazione di muffe.

Lo studio approfondito di questo fenomeno ha portato all’identificazione della “Sindrome da edificio malato”: nella definizione ricadono una serie di sintomi quali spossatezza, difficoltà di concentrazione, irritazione oculare o delle vie respiratorie, spesso correlati alla permanenza prolungata in un edificio.

La causa principale di questi disturbi è spesso riconducibile all’insufficiente aerazione degli ambienti. In risposta a questa esigenza, negli ultimi anni, si è assistito a una crescente richiesta di impianti di ventilazione meccanica controllata.

AriaSilent: progettato per semplificare l’installazione dell’impianto VMC

La VMC non si limita infatti a uno scambio di aria con l’esterno, ma si occupa anche di distribuire in tutti i locali serviti dall’impianto aria filtrata e purificata da smog, polveri, pollini, batteri e virus.

La proposta di Valsir inizia così da AriaSilent: il sistema per la distribuzione dell’aria, lanciato nel 2022, è progettato per semplificare l’installazione dell’impianto VMC, riducendo il numero di componenti necessari. Detiene brevetti innovativi come quello del sistema di raccordi universali AriaSilent Link e dei nuovi box di distribuzione AriaSilent Box, disponibili anche nella versione “Therm” per la deumidificazione e l’integrazione termica. Tutti i componenti sono realizzati in materiale plastico con trattamento antistatico e antibatterico per garantire una costante salvaguardia degli ambienti.

Compattezza e leggerezza: Ariosa HV

Nel 2023, Valsir presenta poi Ariosa HV, l’unità di ventilazione che si distingue per compattezza (solo 21 cm di altezza) e leggerezza (meno di 20 kg in totale), dotata di connessioni orientabili indipendenti che facilitano l’installazione in qualsiasi situazione. I ventilatori elettronici a portata costante assicurano un flusso omogeneo in tutti i locali e lo scambiatore di calore, disponibile nelle versioni sensibile ed entalpica, raggiunge prestazioni superiori al 90%. L’innovativo sistema di controllo avanzato, accessibile tramite display LCD o app dedicata, permette il monitoraggio dettagliato di tutte le funzionalità e dei parametri del sistema. Grazie ai sensori di temperatura e umidità interni e ambientali, è possibile mantenere sotto controllo la concentrazione di sostanze potenzialmente inquinanti e ottimizzare l’efficienza energetica. L’integrazione della VMC con il sistema radiante per il riscaldamento e il raffrescamento rappresenta un ulteriore passo verso il miglior equilibrio tra efficienza energetica e comfort abitativo. La VMC di Valsir gestisce infatti la deumidificazione dell'aria e consente l’abbinamento con il raffrescamento a pavimento. La nuova gamma di Valsir riflette dunque un autentico cambio di prospettiva, dimostrando appieno le potenzialità di una tecnologia che entra in una fase di maturità, rivolgendosi a un pubblico sempre più consapevole e informato. Con AriaSilent e Ariosa HV, Valsir si posiziona all’avanguardia, contribuendo a tratteggiare un futuro edilizio sostenibile ed efficiente.

Località

Vestone (BS)

valsir@valsir.it

www.valsir.it

SPECIALE MCE 2024 29 INFORMAZIONE DALLE AZIENDE
Valsir S.p.A.
Merlaro, 2 - 25078

Risparmio energetico nelle Pmi:

monitorare i consumi e automatizzare la gestione di dispositivi e impianti

Aspechome Trifase è un sistema multifunzione di gestione dell’energia che fornisce un’analisi consumi per un periodo specifico ed è totalmente in cloud

Quanto è importante per le aziende - e soprattutto per le Pmi costituiscono il 95% delle attività economiche italiane - sviluppare una strategia efficace per ottimizzare l’efficienza e ridurre i consumi energetici?

L’adozione di un sistema di monitoraggio dei costi energetici è il primo passo per avviare un’azione concreta verso la riduzione dei costi.

La start up innovativa Aspechome srl ha progettato e realizzato un sistema per la gestione, il controllo e il risparmio energetico degli edifici.

Aspechome Trifase è un

sistema multifunzione di gestione dell’energia per la piccola azienda dotata o meno di impianto fotovoltaico, fornisce un’analisi consumi giornalieri, settimanali, mensili o per un periodo specifico, oltre al dato totale aggregato. Racchiude in sé numerose funzionalità: comando

intelligente dei carichi, monitoraggio economico, domotica Wi-Fi, building automation, telelettura dei contatori e assistenza remota online.

Detiene un doppio brevetto internazionale, valido in UE e USA, sulle sue logiche intelligenti di gestione dell’energia e degli oggetti connSessi, è composto da un hardware completamente made in Italy e da un software su web app totalmente in cloud, aggiornabile all’infinito e utilizzabile contemporaneamente su smartphone, tablet o pc di qualsiasi marca e modello.

È un sistema multimarca e multifunzione totalmente in cloud e per questo aggiornabile all’infinito, utilizzabile da più utenti, per gestire aziende o stabili diversi (e anche le proprie abitazioni private). Un sistema unico e integrato per il massimo risparmio e gestione ottimizzata.

Dopo la riduzione dei costi operativi, si può valutare l’installazione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, come ad esempio un impianto fotovoltaico. Questo approccio, combinato con l’efficienza dei consumi, crea un circolo virtuoso, particolarmente vantaggioso per le aziende.

Aspechome Srl

Corso Barolo, 17 12051 – Alba (CN)

Tel. 0173.285882

commerciale@aspechome.it www.aspechome.it

SPECIALE MCE 2024 30 ENERGY MANAGEMENT SYSTEM INFORMAZIONE DALLE AZIENDE

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FITT e Airplast: un’unione che amplia e completa l’offerta per la VMC

Con l’obiettivo di consolidare la propria posizione nel mercato della ventilazione, il Gruppo FITT rafforza la propria offerta incorporando Airplast, azienda specializzata nel campo dei sistemi e della componentistica dedicati alla diffusione dell’aria

FITT acquisisce Airplast, azienda che dal 1995 garantisce ricercatezza estetica e massime prestazioni aerauliche nella produzione di sistemi e di componentistica dedicati alla diffusione dell’aria. FITT, oggi guidata da Alessandro Mezzalira, è stata fondata nel 1969 dal padre Rinaldo. Con sede a Sandrigo, FITT oggi esporta in 87 paesi, conta 1.200 collaboratori, 12 siti produttivi, 14 siti logistici nel mondo e 5 consociate.

Con la missione di migliorare le prestazioni dei propri clienti fornendo tubi e sistemi per il trasporto di sostanze liquide, gassose e solide, il Gruppo FITT

si caratterizza per l’offerta di prodotti all’avanguardia per tecnologia, design e durata.

L’acquisizione di Airplast rafforza la strategia di business del Gruppo FITT che, entrato nel mondo della VMC con la gamma FITT Agix nel 2021, punta a crescere e consolidare il proprio posizionamento nel mercato della ventilazione in Italia ed in Europa. La completezza della nuova gamma FITT Agix è uno dei segni distintivi della nuova offerta di prodotti necessari alla realizzazione di un impianto di ventilazione e distribuzione dell’aria. Sono disponibili unità di ventilazione puntuali e a doppio flusso per installazioni a parete e a soffitto, box di distribuzione e diffusione reversibili, plenum per unità

canalizzabili, sistemi di termoregolazione e zonificazione, condotti di distribuzione dell’aria, griglie e valvole di ventilazione, moduli di deumidificazione, sistemi di collegamento, accessori e tubazioni. La nuova gamma FITT Agix si caratterizza per l’utilizzo del PVC, un materiale eccellente dal punto di vista di qualità, durata e vantaggi offerti. Il profilo in PVC, infatti, non produce condensa, contrariamente a quanto succede con l’utilizzo di altri materiali. Sviluppare una gamma in PVC permette di non incorrere in modifiche estetiche nel tempo, evitare la formazione di macchie sui muri, muffe, distacco della carta da parati, evitare la diminuzione della capacità di isolamento della muratura e, non ultimo, eliminare la presenza di batteri, funghi e quant’altro può conseguire al fenomeno della condensa. Grazie all’ingresso di Airplast, la nuova gamma FITT Agix punta all’eccellenza estetica ed al benessere delle persone offrendo i migliori standard di prodotto e servizio per progettisti, installatori, distributori e clienti finali.

AIRPLAST S.r.l. (società del Gruppo FITT)

Via Piave, 8 36066 - Sandrigo (VI)

Tel. 0424.1909736 agix.fitt.com

SPECIALE MCE 2024 32 VMC INFORMAZIONE DALLE AZIENDE

per il comfort Energia rinnovabile

Il futuro della climatizzazione è nell’energia rinnovabile: pompe di calore, sistemi ibridi e caldaie a idrogeno mirano a garantire prestazioni elevate e a salvaguardare l’ambiente, producendo meno emissioni di CO2, consumando meno energia e riducendo i costi in bolletta di Patrizia Ricci

NNegli ultimi anni, l’incalzante necessità di ridurre i consumi di combustibili fossili ha posto il tema dell’efficienza energetica e del contenimento delle emissioni in atmosfera al centro delle politiche di gestione del patrimonio edilizio, al fine di regolare e monitorare, ma soprattutto ridurre gli sprechi e ottimizzare i consumi energetici. Una necessità che deriva dal fatto che in Europa, il settore delle costruzioni è responsabile di circa il 40% del consumo totale di energia, impiegato in particolare per il riscaldamento e il raffreddamento in ambito edilizio (la climatizzazione e l’utilizzo degli immobili) e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra, dal momento che circa il 75% è prodotto a partire da combustibili fossili. Questa consapevolezza ha portato la comunità nazionale e internazionale a emanare una serie di direttive e provvedimenti mirati a una progettazione del sistema edificio-impianto più efficiente e sostenibile che consenta di

perseguire gli obiettivi di risparmio energetico previsti. L’imposizione di limiti e requisiti prestazionali è lo strumento con cui ridurre i consumi energetici; le strategie in materia di riscaldamento e raffreddamento, sui cui si fondano le normative del settore, sono centrate sulla rimozione degli ostacoli che frenano la decarbonizzazione in ambito edilizio e industriale e prevedono un uso più razionale ed efficiente dell’energia, l’uso delle energie rinnovabili e la diversificazione delle fonti energetiche, dei fornitori e delle rotte, resa ancora più necessaria nell’attuale scenario geopolitico, che ha evidenziato quanto l’Europa sia ancora troppo vulnerabile in caso di gravi interruzioni dell’approvvigionamento di gas, e dal continuo aumento dei costi dei vettori energetici che impongono un cambio di rotta nella concezione dei sistemi edificio-impianto. Di anno in anno, quindi, lo scenario internazionale e nazionale si è arricchito di norme, direttive e provvedimenti, in continuo aggiornamento. Nell’ambito del Green Deal, la Commissione europea ha adottato un pac-

SPECIALE MCE 2024 34 SPECIALE | CLIMATIZZAZIONE

chetto di proposte chiamato “Fit for 55%” che prevede, entro il 2030, la riduzione del 55% delle emissioni nette di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990. All’interno di questa misura rientra la revisione della Direttiva europea 2010/31 relativa all’efficienza e alla prestazione energetica degli edifici – Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) o Direttiva Case Green – approvata il 15 gennaio dalla commissione Industria, ricerca ed energia (Itre) del Parlamento europeo che ha confermato l’accordo sulla revisione della direttiva per la prestazione energetica degli edifici raggiunto il 7 dicembre 2023 a seguito del trilogo tra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio. Il testo prevede nuovi edifici a zero emissioni dal 2030, miglioramento energetico graduale degli immobili esistenti con obiettivi intermedi al 2030 e al 2035, obbligo di installare pannelli solari su alcune tipologie di edifici, progressivo abbandono delle caldaie a gas fino al divieto dal 2040, settore edilizio climaticamente neutro entro il 2050. L’obiettivo è ristrutturare un più ampio numero di edifici inefficienti sotto il profilo energetico al fine di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e il consumo energetico nel settore entro il 2030, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Dalla data di recepimento della Direttiva, ogni Stato membro dovrà vietare sistemi di riscaldamento alimentati a combustibili fossili negli edifici di nuova costruzione e in quelli soggetti a ristrutturazioni importanti, che interessino l’edificio o il solo sistema di riscaldamento. Potranno essere utilizzati sistemi di riscaldamento ibridi, caldaie certificate per funzionare con combustibili rinnovabili e altri sistemi che non facciano uso esclusivo di combustibili fossili.

Nella lotta al cambiamento climatico, gli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria (HVAC – Heating, Ventilation and Air Conditioning) esistenti, infatti, hanno un ruolo di primo piano. Tutti i componenti, i sistemi e le innovazioni tecnologiche a essi correlate devono concorrere al raggiungimento di soluzioni più efficienti. In quest’ottica, quindi, servono, urgentemente, delle pratiche in grado di rendere più sostenibile il settore HVAC, a partire dallo sfruttamento quasi esclusivo delle fonti rinnovabili e dall’impiego di tecnologie più parsimoniose ed efficienti, in grado di coadiuvare in pieno le nuove funzionalità intelligenti di gestione dei sistemi di climatizzazione.

Un settore, quello dei sistemi HVAC, che in questi anni sta vivendo un importante sviluppo, in Italia, trainato dalla crescita del mercato edile a seguito degli incentivi fiscali e dei bonus messi in campo dai Governo, come l’Ecobonus, il Superbonus e il Conto Termico, il cui principale obiettivo era proprio quello di dare un forte input alla riconversione e all’efficientamento energetico degli edifici, dall’aumento della domanda di impianti più sostenibili e dalla volontà di rendere i sistemi di riscaldamento e condizionamento sempre più automatizzati e intelligenti. Tali misure hanno

fortemente agevolato l’acquisto di soluzioni HVAC sia nella ristrutturazione che negli edifici di nuova realizzazione. Una conferma arriva dalle statistiche e dai report di mercato sia nazionali che internazionali, che delineano anche i futuri trend del settore a livello globale (Box 1).

Efficienza e sostenibilità, i trend emergenti nel settore HVAC

Come emerge chiaramente dai dati sul settore HVAC, sia lo scenario globale che quello italiano descrivono un mercato destinato a crescere nei prossimi anni. Ma in quale direzione? Il comparto HVAC è profondamente legato all’andamento delle politiche energetiche, soprattutto in un contesto storico come quello attuale, nel quale la contingente crisi energetica ha portato i concetti di sostenibilità ed efficienza al centro dello scenario mondiale, con particolare attenzione alla tutela delle risorse, il controllo e l’ottimizzazione dei consumi. I produttori si stanno progressivamente adeguando alle richieste, proponendo apparecchi in grado di offrire un comfort più razionale, in un’ottica di risparmio energetico, grazie a soluzioni IoT di controllo termico integrate che permettono di rilevare i dati, tenere monitorati i consumi e gestire i dispositivi da remoto.

I principali trend emergenti puntano a uno sviluppo crescente nella progettazione e nella tecnologia di soluzioni sempre più efficienti, smart e sostenibili e a una sempre maggiore ottimizzazione delle risorse per generare il comfort termico. L’orientamento è dettato dalle richieste di mercato e dalle numerose normative nazionali ed europee che regolano il loro utilizzo dal punto di vista dei consumi, della sicurezza sia ambientale che per la salute dell’uomo. L’orientamento emergente riguarda caldaie alimentate a idrogeno, considerato dai produttori del settore, e non solo, il vettore energetico ideale per il futuro del sistema energetico nazionale e il riscaldamento del futuro, e sistemi ibridi, alimentati tramite fonti di energia rinnovabile.

Contemporaneamente, il settore punta a una sempre maggiore automazione che assicuri alti livelli di efficienza energetica, sia nella ventilazione di edifici industriali che nel riscaldamento e nella climatizzazione residenziale. Cresce infatti l’attenzione per i BACS (Building & Automation Control System), cioè gli strumenti di automazione e regolazione intelligente che consentono il controllo dei sistemi installati negli edifici in modo smart, anche da remoto. In materia, due sono le recenti normative introdotte. La UNI EN ISO 52120-1, entrata in vigore il 4 novembre 2022, riguarda la prestazione energetica degli edifici. Il testo ha sostituito il precedente, risalente al 2017. Altra disposizione è la UNI/ TS 11651, valida dal 9 febbraio 2023. Riguarda la procedura di asseverazione per i sistemi di automazione e regolazione degli edifici.

Se dunque edifici domotici e green stanno trainando nel

SPECIALE MCE 2024 35
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presente il comparto dell’edilizia e il settore delle costruzioni, questi trend interesseranno sempre di più anche il settore HVAC, incrementando le richieste di mercato.

Impianti di riscaldamento e climatizzazione

Secondo quanto riportato sul sito del MISE, oggi Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in materia di efficienza energetica degli impianti di riscaldamento e climatizzazione, a regolamentare la progettazione e la realizzazione degli impianti nei nuovi edifici, dei nuovi impianti installati in edifici esistenti nonché delle opere di ristrutturazione degli edifici e degli impianti esistenti, nonché l’esercizio, il controllo, la manutenzione e le ispezioni degli impianti termici e la certificazione energetica degli edifici è il D.lgs. 192/2005 e ss.mm.ii. Tuttavia, l’ultima definizione di impianto termico, è stata introdotta dal D.lgs. 48/2020 che ha modificato il D.lgs. 192/05 (art. 2, comma 1, l-tricies), la quale, per “impianto termico” recita: “impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari a uso residenziale e assimilate”. In questa definizione, quindi per impianto termico si intende l’insieme di apparecchi, dispositivi e sottosistemi installati in modo fisso caratterizzanti il sistema edificio/impianto, senza limiti di potenza. Non rientrano gli apparecchi per il riscaldamento o il raffrescamento che possano essere considerati “mobili”, cioè non installati in modo fisso a parete o a soffitto, mentre

viene compreso l’insieme di più apparecchi indipendenti tra loro, installati in modo fisso, al servizio della stessa unità immobiliare. Rispetto alla precedente definizione, viene estesa la gamma di tipologie, in quanto si elimina il limite per i generatori la cui potenza nominale è inferiore a 5 kW, per i quali, sulla base del dpr 74/2013, è necessario far redigere il libretto di impianto, ma viene rimosso il riferimento a camini e stufe. Si chiarisce che l’impianto possa essere alimentato con qualsiasi vettore energetico (gpl, elettrico, metano, pellet, legna, biomassa) e che, ai fini dell’ottenimento del Superbonus o dell’Ecobonus, data la necessità della presenza nell’edificio dell’impianto termico (circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 36 del 31/05/2007), debba essere funzionante o riattivabile con un intervento di manutenzione, anche straordinaria (FAQ 4 ENEA sul superbonus). “Pertanto - secondo quanto riportato nella Circolare 30/E dell’Agenzia delle Entrate - per gli interventi realizzati a partire dall’11 giugno 2020, data di entrata in vigore del citato D.lgs. 10 giugno 2020 n. 48, per effetto della nuova definizione normativa di impianto termico, le stufe a legna o a pellet, anche caminetti e termocamini, purché fissi, sono considerati “impianti di riscaldamento”. Per gli interventi realizzati prima di tale data, invece, in base alla previgente disposizione, opera l’assimilazione agli impianti termici delle stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato a energia radiante, scaldacqua unifamiliari; se fissi e quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 15 KW (cfr. Risoluzione 12 agosto 2009 n. 215/E). Di conseguenza sarà possibile accedere al Superbonus, sempre che vi sia il conseguimento di un risparmio energetico e che vi sia il conseguimento del miglioramento di due classi energetiche dell’edificio”.

Sistemi HVAC: tipologie e componenti

A differenza di un impianto di condizionamento, un sistema di climatizzazione o HVAC consente regolare la temperatura dell’ambiente interno, riscaldando o rinfrescando l’edificio, e di controllare anche l’umidità e la qualità dell’aria della propria abitazione, tramite un’adeguata progettazione dei numeri di ricambi d’aria ambiente e l’ottimizzazione della gestione. Le funzioni di controllo e regolazione dell’umidità dell’aria determinano la sostanziale differenza tra i due sistemi, in quanto i primi, cioè i sistemi di condizionamento, consentono soltanto il controllo della temperatura e sopperiscono alla regolazione della qualità dell’aria mediante l’apertura e la chiusura delle finestre. Perché si possa parlare di climatizzazione, il sistema deve garantire, simultaneamente, ventilazione forzata, riscaldamento o raffrescamento dell’aria e deumidificazione, mediante il controllo delle condizioni ideali di temperatura (°C), umidità relativa (%), purezza aria (vol/h) e velocità aria (m/s) all’interno degli ambienti. Obiettivo principale di un sistema HVAC è garantire

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SPECIALE | CLIMATIZZAZIONE

condizioni di massimo comfort ambientale, riducendo al minimo i consumi e gli sprechi energetici, e assicurare il massimo beneficio economico ed elevati livelli di sostenibilità, per i quali entrano in gioco elementi impiantistici diversi da quelli che caratterizzano i soli impianti di riscaldamento.

Tali impianti, infatti, integrano e interconnettono in un unico sistema “diversi apparati e macchine” che regolano il trattamento dell’aria, come caldaie, ventilatori, purificatori d’aria, pompe di calore, recuperatori, etc., che insieme forniscono una precisa quantità, qualità, temperatura e umidità dell’aria nei diversi ambienti di un edificio industriale o residenziale garantendone il giusto comfort termico. Grazie al livello tecnologico attualmente raggiunto, i sistemi HVAC possono essere connessi alla rete e gestiti da remoto tramite apposite app che mostrano in ogni istante i consumi energetici, il livello di comfort degli ambienti, eventuali anomalie e consentono di modificare il funzionamento del sistema, per adattarlo alle esigenze delle persone che in quegli ambienti vivono o lavorano. Questo comporta innumerevoli vantaggi, soprattutto in relazione all’ottimizzazione dei consumi energetici, potendo sfruttare, per esempio:

• la differenza di temperatura con l’aria esterna o ambiente per raffreddarne un ambiente che ha temperatura maggiore, senza dover ricorrere a sistemi di refrigerazione che utilizzano energia elettrica e altre risorse energetiche (sistema free cooling). Ciò è possibile sia durante la stagione calda, nelle ore notturne, sfruttando l’abbassamento della temperatura per raffrescare gli ambienti interni, che durante tutto l’anno, laddove sia richiesto raffreddare specifici ambienti. L’aria fredda è già presente nell’ambiente esterno ed è quindi una risorsa fruibile in modo gratuito,

Mercato climatizzazione: i dati Assoclima per il primo semestre 2023

risparmiando energia e innescando un sistema maggiormente sostenibile. A differenza della tecnologia chiller che richiede molta energia per raffreddare l’aria, utilizzare un sistema free cooling utilizzando l’aria esterna comporta un notevole risparmio in termini di costi;

• i benefici della domotica inclusa una manutenzione più efficace;

• il controllo ottimale della temperatura, umidità e qualità dell’aria.

Chiariti i vantaggi di un sistema HVAC, definiamone i componenti principali. Generalmente, tali sistemi sono composti da:

• apparecchiature per la produzione dei fluidi termovettori (generatori), solitamente caldaie, gruppi frigoriferi, pompe di calore, deputate al riscaldamento o raffrescamento degli ambienti, fornendo o sottraendo calore all’aria da trattare;

• sistemi per il trattamento dell’aria, utilizzati per regolare la quantità di aria in ingresso e in uscita, spesso affiancati a sistemi di recupero del calore dell’aria interna. Spesso vengono utilizzate le Unità di Trattamento Aria (UTA);

• sistemi di distribuzione dei fluidi termo-vettori che prevedono l’utilizzo di canalizzazioni d’aria o tubazioni per il trasporto dell’acqua aventi funzione di collegamento per fluidi termovettori e l’aria tra i punti di trattamento e gli ambienti da condizionare;

• sistema di sensori (termostati, igrometri, rilevatori di CO2, etc.) per la regolazione del funzionamento dell’impianto alle effettive condizioni degli ambienti e per il continuo monitoraggio dei parametri ai fini della manutenzione predittiva del sistema;

La rilevazione di Assoclima sul mercato Italia della climatizzazione per il periodo gennaio-giugno 2023 conferma l’andamento del primo trimestre, mostrando dati variabili in funzione delle diverse tipologie di prodotto. Crescono sia a volume che a valore i condizionatori trasferibili (+6,7% e +11,2%), i sistemi multisplit (+16,1% e +19,2%) e i sistemi VRF (+1% e +11,3%), mentre segnano una battuta d’arresto i climatizzatori monosplit (-11,6% a volume e -3% a valore).

Numeri positivi anche per i condizionatori packaged e rooftop, che chiudono il primo semestre con un incremento del 27,9% a volume e del 43,2% a valore.

Nel comparto centralizzato si registrano dati negativi per le pompe di calore aria-acqua di potenza inferiore a 17 kW (-50,2% a volume e -42,5% a valore); in crescita, invece, i numeri per tutte le altre fasce di potenza. Va meglio per le pompe di calore acqua-acqua, per le quali Assoclima rileva complessivamente un leggero decremento a volume (-3,2%) e un incremento a valore (+27,1%).

La contrazione del mercato per alcune tipologie di macchine idroniche si riflette sul settore delle unità terminali (ventilconvettori standard con e senza mantello, cassette e hi-wall) che, rispetto allo stesso periodo del 2022, fanno registrare un calo del 9% a volume e del 1,2% a valore.

Note positive arrivano dalle centrali di trattamento aria (+1%% a volume e +21,5% a valore) e dai sistemi di ventilazione meccanica controllata, che a fine giugno riportano +44,8% a volume e +8,1% a valore.

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• unità terminali, ovvero bocchette, diffusori e griglie di estrazione per impianti aeraulici, oppure radiatori, ventilconvettori, pannelli radianti a soffitto/pavimento/pareti o battiscopa per sistemi idraulici;

• sistemi di regolazione, necessari per garantire la corretta “erogazione” dei parametri descritti.

I sistemi HVAC possono inoltre essere classificati in funzione del tipo di fluido che alimenta le batterie di scambio termico dei terminali, distinguendoli nelle seguenti due macrocategorie:

• impianti a fluido intermedio, nei quali il circuito termodinamico è separato dai terminali interni, quindi dall’ambiente da climatizzare, mediante un circuito intermedio percorso dal fluido termovettore. In questi impianti, l’acqua (o acqua glicolata) in uscita dalla pompa di calore o chiller alimenta le batterie di scambio presenti nei terminali, sottraendo o cedendo calore all’aria che le attraversa;

• impianti a espansione diretta, nei quali le batterie di scambio dei terminali, ovvero l’evaporatore o il condensatore del circuito, sono alimentate direttamente dal fluido termodinamico.

Un’ulteriore suddivisione può essere effettuata in relazione al posizionamento dei terminali interni. Di conseguenza, gli impianti possono essere classificati in:

• impianti ad aria, in cui il terminale è posizionato all’esterno, fuori dall’ambiente da climatizzare, ed è collegato a esso mediante canalizzazioni. Le condizioni termoigrometriche di progetto vengono raggiunte mediante lo scambio di energia tra l’aria in ingresso con quella presente in ambiente;

• impianti ad acqua, in cui il terminale è posizionato all’interno dell’ambiente da climatizzare e lo scambio di energia con l’acqua del circuito idraulico avviene direttamente in ambiente, in funzione delle condizioni imposte;

• impianti misti, nei quali una parte di energia viene fornita dai terminali presenti all’interno e una parte dalle canalizzazioni entranti in ambiente. Solitamente, in questa tipologia di sistemi, la parte ad acqua regola la temperatura degli ambienti, mentre alla parte ad aria viene affidata la regolazione della qualità dell’aria.

La corretta progettazione degli impianti: le norme UNI

Per quanto riguarda la progettazione, l’esercizio, il controllo e la manutenzione degli impianti termici, le norme UNI di riferimento sono diverse. In particolare, per la progettazione di impianti di climatizzazione, occorre distinguere tra:

• sistemi per la produzione del calore;

• sistemi per il raffrescamento;

• impianti per il trattamento dell’aria. In merito alla produzione di calore, le possibili soluzioni vanno dalle classiche caldaie o pompe di calore fino a sistemi

ibridi con integrazione di più generatori, fra i quali anche unità multiservizio o a fonti rinnovabili.

Per i sistemi di raffrescamento, ci si può avvalere di pompe di calore o gruppi frigo, attraverso soluzioni di climatizzazione tradizionale o a espansione diretta. Infine, le unità di trattamento dell’aria (UTA), oltre al condizionamento degli ambienti, consentono una maggiore regolazione di parametri quali umidità e presenza di inquinanti.

Per quanto riguarda il progetto dell’impianto di riscaldamento è bene ricordare che è obbligatorio nei casi di:

• nuova installazione;

• sostituzione del generatore di calore quando questo supera i 35 kW di potenza termica;

• installazione di generatori con aumento di potenza maggiore al 10% rispetto al valore preesistente;

• ristrutturazione di impianto termico, intesa come modifica del sistema di:

o emissione + generazione (es. da radiatori a impianto a pavimento + cambio caldaia);

o distribuzione + generazione (es. circuiti/ pompe, + cambio caldaia)

o emissione + distribuzione (es. da radiatori a impianto a pavimento + modifica dei circuiti);

• quando la somma delle potenze dei generatori sostituiti all’interno di un edificio supera complessivamente i 100 kW.

Le norme UNI di riferimento per la progettazione e il dimensionamento di impianti di riscaldamento ad acqua calda sono:

• la UNI 10412:2006, che si riferisce, nella prima parte, a impianti di riscaldamento alimentati da generatori di calore tradizionali, che utilizzano, quale fluido termovettore, acqua calda a una temperatura non maggiore di 110 °C; nella seconda, aggiornata e integrata dalla UNI 10412-2:2009, a impianti con apparecchi per il riscaldamento di tipo domestico, alimentati a combustibile solido con caldaia incorporata e potenza complessiva al focolare non superiore a di 35 kW.

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• la UNI 8364: 2007 – Impianti di riscaldamento. Istruzioni per l’esercizio, la conduzione, il controllo e la manutenzione degli impianti termici ad acqua calda alimentati con combustibile solido, liquido e gassoso, aventi potenza termica del focolare maggiore di 35 kW e destinati a usi civili, con la quale viene sancita la manutenzione degli impianti almeno una volta all’’anno.

• la UNI 10436:2019 – Caldaie a gas con portata termica nominale non maggiore di 35 kW - Controllo e manutenzione, con la quale si stabilisce una manutenzione annuale anche per gli impianti termici con potenza inferiore ai 35 kW, a uso residenziale, in assenza delle informazioni da parte del produttore o dell’installatore.

• la UNI 9182:2014 – “Impianti di alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda - Progettazione, installazione e collaudo”, regola il dimensionamento delle reti di distribuzione dell’acqua, sia essa destinata al consumo umano o per climatizzazione, e rappresenta per progettisti e installatori un supporto normativo integrato degli argomenti non trattati nelle norme tecniche europee serie UNI EN 806, quali il metodo di calcolo dettagliato delle portate e la rete di ricircolo. La norma non è più allineata all’evoluzione in atto, quindi nei prossimi anni necessiterà di un aggiornamento. Oltre a quelle considerate per la parte di progettazione, tra le norme UNI più importanti, è opportuno segnalare:

• UNI 10339:1995 – “Impianti aeraulici ai fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura”. La norma fornisce una classificazione degli impianti, la definizione dei requisiti minimi e i valori delle grandezze di riferimento durante il funzionamento degli impianti aeraulici.

• UNI EN 14825:2019 – “Condizionatori d’aria, refrigeratori di liquido e pompe di calore, con compressore elettrico, per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti - Metodi di prova e valutazione a carico parziale e calcolo del rendimento stagionale”. La norma si applica alle unità prodotte in serie definite nella UNI EN 14511-1 e fornisce le temperature e le condizioni a carico parziale e i metodi di calcolo per la determinazione dei coefficienti di prestazione energetica stagionale (SEER e SEERon), i coefficienti di rendimento stagionale (SCOP, SCOPon e SCOPnet) e l’efficienza media stagionale per il raffrescamento degli ambienti ηs, l’efficienza media stagionale per il riscaldamento degli ambienti ηs, h e il rapporto di efficienza energetica stagionale SEPR (fonte: certifico.com - https://bit.ly/44h7V1t).

• UNI 8065:2019 – “Trattamento dell’acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici” è la norma di riferimento per il trattamento dell’acqua sia ai fini dell’efficientamento energetico che della salvaguardia degli impianti dai danni dovuti all’errato trattamento

dell’acqua. L’aggiornamento 2019 della Norma UNI 8065, si adegua al DM 26/06/2015 Requisiti Minimi.

• UNI EN 12237:2004 – “Ventilazione degli edifici - Reti delle condotte - Resistenza e tenuta delle condotte circolari di lamiera metallica”. Questa norma specifica i requisiti e i metodi di prova relativi alla resistenza e alla tenuta delle condotte circolari utilizzate negli impianti di condizionamento e ventilazione degli edifici, fondamentali per la corretta progettazione della componentistica di un impianto ai fini di performance e rendimento ottimali. La specifica tecnica UNI TS 11300:2014, e successive modifiche e integrazioni, recepisce la Direttiva europea 2002/91/CE e fornisce una serie di dati e di metodi per il calcolo del fabbisogno di energia termica dell’edificio, sia per la climatizzazione estiva che per quella invernale. La norma rappresenta una metodologia di calcolo univoca per la determinazione della prestazione energetica, ovvero della “quantità annua di energia primaria effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi a un uso standard dell’edificio: la climatizzazione invernale, la climatizzazione estiva, la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, la ventilazione e l’illuminazione” e vengono precisati i parametri che concorrono alla definizione della prestazione energetica per ogni servizio presente all’interno di un edificio fabbisogno energetico connesso alla vita dell’edificio. La norma è suddivisa in sei parti.

Le norme per il calcolo energetico in regime dinamico

Le norme tecniche UNI TS 11300, utilizzate per la stima dei consumi energetici degli edifici, impongono un metodo di calcolo in regime stazionario. Tuttavia oggi è possibile effettuare delle simulazioni sia in regime stazionario o semi-stazionario, che dinamico, che si differenziano per l’arco temporale su cui si effettua la valutazione. Se, infatti, nel regime stazionario l’intervallo di tempo considerato coincide con le stagioni di riscaldamento, il che si traduce in valori climatici esterni medi e condizioni interne e di funzionamento dell’impianto costanti, la simulazione del comportamento di un edificio è molto meno precisa e realistica rispetto a quella resa possibile in regime dinamico, in cui vengono considerati tutti i fattori variabili che incidono sul comportamento di un edificio e il bilancio energetico che ne consegue. In particolare nel caso del raffrescamento, l’effetto della rapida variazione delle condizioni esterne (temperatura, umidità, radiazione solare), oltre che di quelle interne, rende molto poco affidabili i risultati ottenuti con metodi di calcolo statici su base mensile. Da marzo 2018, sono entrate in vigore le UNI EN ISO 52016 e UNI EN ISO 52017 che introducono il calcolo energetico degli edifici in regime dinamico. Il metodo di calcolo dinamico orario garantisce risultati più attendibili perché

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Le norme in materia ambientale

Come già accennato, le pompe di calore (PdC) sono considerate uno strumento prioritario per la sfida della decarbonizzazione, grazie allo sfruttamento di una quota parte di energia rinnovabile derivante da risorse quali aria, acqua e terreno e alla locale limitazione dell’immissione di inquinanti in atmosfera. Sempre più frequentemente, a esse viene affidata la climatizzazione degli ambienti. Tuttavia, la crescente diffusione di queste unità funzionanti a gas refrigerante ha spinto la Comunità Europea a emanare una serie di provvedimenti finalizzati alla regolazione dell’utilizzo di tali fluidi. Alcune categorie di gas fluorurati, infatti, come per esempio gli idrofluorocarburi (HFC), attualmente in uso come refrigeranti negli apparecchi di riscaldamento e raffreddamento come unità di condizionamento d’aria e pompe di calore, pur rispettando lo strato di ozono, sono di fatto gas a effetto serra, spesso molto più potenti della CO2.

Tra le numerose norme che limitano l’utilizzo di gas dannosi, è bene ricordare:

• la Normativa F-Gas, ovvero la norma UE 517/2014, nata sugli accordi presi all’interno del Protocollo di Montreal del 1987.

• La norma UNI EN 378:2017, recante “Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali”, specifica i requisiti per la sicurezza delle persone e dei beni e fornisce una guida per la tutela dell’ambiente, stabilendo le procedure per l’esercizio e la manutenzione degli impianti a gas refrigerante.

Entrerà in vigore l’11 marzo 2024 il nuovo Regolamento (UE) 2024/573 sui gas fluorurati a effetto serra che sostituisce il Regolamento (UE) n. 517/2014.

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Serie L del 20 febbraio 2024, il nuovo Regolamento si applica ai gas fluorurati a effetto serra elencati negli allegato I (HFC, PFC e altri composti perfluorurati e nitrili fluorurati), allegato II (idro(cloro)fluorocarburi insaturi e altre sostanze fluorurate) e allegato III (eteri, chetoni e altri composti fluorurati), da soli o come miscele contenenti tali sostanze. Si applica inoltre ai prodotti e alle apparecchiature, e loro parti, che contengono gas fluorurati a effetto serra o il cui funzionamento dipende da tali gas.

Il Regolamento (UE) 2024/573 prevede: nuove disposizioni in materia di contenimento, uso, recupero, riciclaggio, rigenerazione e distruzione dei gas fluorurati a effetto serra e le misure accessorie connesse, quali i regimi di responsabilità estesa del produttore, la certificazione e la formazione, che comprende l’uso sicuro di gas fluoru-

rati a effetto serra e di sostanze alternative che non sono fluorurate; condizioni per la produzione, l’importazione, l’esportazione, l’immissione sul mercato, la successiva fornitura e l’uso di gas fluorurati a effetto serra e di specifici prodotti e apparecchiature che contengono gas fluorurati a effetto serra o il cui funzionamento dipende da tali gas; condizioni per particolari usi dei gas fluorurati a effetto serra; limiti quantitativi per l’immissione in commercio di idrofluorocarburi; norme in materia di comunicazione e raccolta dei dati sulle emissioni.

Sistemi ibridi: cosa sono?

Un impianto di riscaldamento si definisce ibrido quando risulta dalla combinazione di due generatori di calore, alimentati da fonti di energia diverse, solitamente:

- una caldaia a condensazione, alimentata a GPL o metano, indicata come unità interna perché installata all’interno;

- una pompa di calore (PdC), aria-aria o aria-acqua, identificata come unità esterna perché installata all’esterno.

Il sistema ibrido consente il riscaldamento e il raffrescamento estivo delle abitazioni, oltre alla produzione di acqua calda sanitaria (ACS), proponendo sempre, in funzione delle esigenze dell’edificio, il giusto mix energetico, ottenuto sfruttando al massimo le potenzialità dell’impianto. Questo mix permette di abbinare il sistema ibrido anche all’impianto di emissione esistente, sia esso a radiatori che a pavimento. In un tale sistema, la pompa di calore è sempre il generatore principale per le esigenze di riscaldamento. Quando la temperatura esterna scende al di sotto della soglia di efficienza della PdC si attiva la caldaia. Di volta in volta, al variare delle condizioni climatiche, si attiva il generatore più efficiente, consentendo un notevole risparmio energetico. Per esempio, quando la richiesta termica è molto elevata, la caldaia a condensazione ibrida erogherà il 100% del calore richiesto. Se la temperatura esterna si porta tra i -4 °C e i 7 °C, si attiveranno entrambi i generatori. Quando la temperatura supererà i 7 °C, sarà la pompa a gestire completamente in autonomia la temperatura.

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SPECIALE | CLIMATIZZAZIONE

I vantaggi di un impianto ibrido

I sistemi ibridi hanno avuto un notevole impiego negli ultimi anni in quanto consentono di superare alcune problematiche legate alla scelta del sistema di riscaldamento nel settore residenziale. Nonostante, infatti, le pompe di calore rappresentino una delle tecnologie più promettenti per la decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento, tanto da essere considerate dalla Commissione europea come uno degli strumenti per la riduzione di consumo di gas e il raggiungimento degli obiettivi di elettrificazione fissati nel New Green Deal UE, il COP e la potenza termica, e quindi l’efficienza delle pompe, restano dipendenti dalle temperature della sorgente e del pozzo caldo, fattore che limita il loro impiego negli edifici esistenti. I risultati di uno studio di simulazione di Erica Roccatello e Marco Baratieri, della Libera Università di Bolzano, Alessandro Prada e Paolo Baggio, dell’Università di Trento, e Cristian Zambrelli di Immergas spa, pubblicato su Aicarr Journal n. 74 (https://bit.ly/3oLvfnG), mostrano che la tecnologia del sistema ibrido, evita, grazie all’adozione di un generatore ausiliario che opera in affiancamento o in sostituzione della pompa di calore, il (sovra)dimensionamento della pompa per l’intero carico termico e/o per le condizioni operative più critiche. Nel confronto tra un sistema ibrido e un sistema monovalente con pompa di calore, nel caso di retrofit di impianti esistenti, soprattutto laddove siano presenti radiatori per i quali la sostituzione con pannelli radianti è di difficile realizzazione, il primo consente infatti notevoli risparmi di energia primaria e di ridurre considerevolmente la taglia della pompa di calore, evitando il problema del sovradimensionamento. I vantaggi di un impianto ibrido, quindi, sono sia di natura economica che di comfort e di impatto ambientale: i risparmi variano dal 30% al 50%, in funzione del combustibile utilizzato. Il limitato ricorso alle fonti fossili in termini di consumo consente di ridurre i costi di gestione dell’impianto e le relative emissioni di CO2, grazie a un’elevata efficienza energetica della pompa di calore. Un risparmio ancora maggiore qualora venga abbinato al sistema anche un impianto fotovoltaico. Ulteriori fattori positivi sono determinati dalla facilità di installazione dell’impianto, dalla possibilità di sfruttare l’impianto anche per il condizionamento in estate e dall’immediata disponibilità di acqua calda sanitaria, la cui produzione risulta del 20% più efficiente.

Le caldaie a idrogeno

L’idrogeno (H2) è considerato uno dei vettori abilitanti la decarbonizzazione del sistema energetico, sul quale viene riposta grande fiducia a livello globale per far fronte alle sfide climatiche, poiché può immagazzinare e fornire grandi quantità di energia per unità di

massa senza generare emissioni di CO₂ durante la combustione. I vantaggi derivanti dall’utilizzo dell’idrogeno come combustibile sono numerosi, per questo avrà un ruolo chiave per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea a breve e lungo termine. Oltre alla riduzione delle emissioni di gas serra, l’idrogeno ha infatti un’elevata efficienza energetica, è l’elemento più semplice e più abbondante del Sistema Solare e sulla Terra esiste in quantità quasi illimitate e può essere trasportato con facilità lungo gasdotti. Un solo chilogrammo di H2 è in grado di sviluppare 142 MJ di energia, contro i 56 del gas naturale, i 45-46 di benzina, diesel o kerosene, i 30-32 del carbone e i 16 della legna. Sul mercato italiano, alcune realtà italiane particolarmente impegnate nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie all’idrogeno, hanno già presentato modelli di generatori di calore alimentati a idrogeno, interamente progettati e costruiti in Italia, capaci di superare le problematiche iniziali relative ai primi prototipi, e di garantire un elevato livello di efficienza energetica. Il funzionamento della caldaia a idrogeno si basa su bruciatori di tipo catalitico e sulla presenza nel sistema di idrogeno allo stato gassoso: in un canale di reazione dedicato, si avvia un processo di ossidazione dell’idrogeno, grazie all’azione di un agente catalizzatore autoinnescante, senza ricorrere all’energia elettrica. L’idrogeno, combinato con l’ossigeno normalmente presente nell’atmosfera, genera energia termica, immediatamente recuperabile e utilizzabile per il riscaldamento dell’ambiente e dell’acqua degli impianti domestici. I sistemi radianti di climatizzazione, inoltre, costituiscono l’alleato ideale delle caldaie a idrogeno nel massimizzare i rendimenti del sistema. Non contenendo per natura carbonio tra i suoi reagenti, le reazioni catalitiche che riguardano l’idrogeno non emettono anidride carbonica (CO2). Inoltre, non superando temperature di circa 300 °C, i processi di combustione dell’idrogeno non generano ossidi di azoto (NOx), tra i responsabili dell’assottigliamento dello strato di ozono nonché del fenomeno delle piogge acide. Essendo il vapore acqueo l’unico prodotto di scarto della produzione di energia termica mediante caldaia a idrogeno, l’impatto sull’ambiente è decisamente positivo. La “carbon neutrality” di questo vettore, quindi, non si limita agli impieghi finali, ma riguarda anche il processo di produzione iniziale. Il cosiddetto “idrogeno verde”, infatti, viene prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua in un elettrolizzatore alimentato a energia elettrica in cui le fonti sono rinnovabili e le emissioni di gas climalteranti risultano nulle o quasi nulle. 

Il presente articolo è stato pubblicato anche sul n° 4/2023 di “Casa&Clima”

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Decreto incentivi CER: via libera dall’Unione Europea

La Commissione Europea ha pienamente validato il sistema italiano di incentivazione per le comunità energetiche che rappresenta, dunque, un apripista per altre esperienze europee. Vediamo i dettagli del decreto a cura della redazione

NNegli sforzi per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici e promuovere la transizione verso un sistema energetico sostenibile, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha annunciato, a febbraio 2023, la predisposizione di un innovativo sistema di incentivazione per le comunità energetiche. Lo schema di decreto è stato creato per poter usufruire dei finanziamenti del PNRR e pertanto è stato a lungo vagliato dall’Unione Europea. La notizia è che, come annunciato dallo stesso Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con un comunicato stampa lo scorso 22 novembre, la Commissione Europea ha finalmente dato il via libera alla proposta italiana di incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. “Per la sua unicità, il provvedimento italiano ha richiesto una forte attenzione della Commissione Europea, che ha comunque pienamente validato il modello italiano: oggi, questo rappresenta, dunque, un apripista per altre esperienze nel Continente”: questo il commento del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. Lo stesso Ministro ha anche aggiunto che “Grazie alle Comunità energetiche ciascun cittadino potrà contribuire alla produzione di energia rinnovabile,

e averne i benefici economici derivanti dall’autoconsumo, pur non disponendo direttamente degli spazi necessari alla realizzazione degli impianti FER”.

I dettagli del decreto

In primis, lo schema di Decreto presentato a febbraio 2023 sottolinea un concetto molto importante: non soltanto le Comunità Energetiche, ma anche sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili (più comunemente noti come “gruppi di autoconsumatori”) e sistemi di autoconsumo individuali di energia rinnovabile a distanza che utilizzano la rete elettrica di distribuzione (nuovo soggetto introdotto a livello europeo e non ancora implementato a livello italiano) possono accedere ai sistemi di incentivazione introdotti.

Occorre sottolineare, poi, come il decreto di incentivazione sia incentrato su due misure: una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa ed un contributo a fondo perduto. L’incentivo in tariffa è previsto per tutto il territorio nazionale, dal piccolo comune alla città metropolitana, e attraverso una tariffa incentivante sull’energia condivisa prevede un risparmio sui costi energetici per chi costituisce una Comunità Energetica. Questa misura prevede

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una potenza finanziabile pari a cinque Gigawatt complessivi, con un limite temporale a fine 2027. Soltanto per i comuni sotto i 5.000 abitanti è, inoltre, previsto per le Comunità un incentivo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente. Questa misura è finanziata con i citati 2,2 miliardi dal PNRR da utilizzare entro il 30 giugno 2026, con l’obiettivo di realizzare una potenza complessiva di almeno 2 Gigawatt. Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti. I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse. Per le CER, i destinatari del provvedimento possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La potenza dei singoli impianti non può superare il Megawatt. Passaggio iniziale per la realizzazione di una CER, dopo l’individuazione dell’area interessata alla costruzione dell’impianto e della cabina primaria, è l’atto costitutivo del sodalizio, che dovrà avere come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali.

I prossimi passi

La presentazione dello schema di decreto contiene

Sviluppo delle comunità energetiche, nasce il gruppo di lavoro in ASSISTAL

anche informazioni riguardo spese ammissibili, modalità di calcolo degli incentivi con relativi limiti di spesa e requisiti di accesso. Queste informazioni preliminari dovranno però essere meglio specificate in un’apposita misura ministeriale in via di pubblicazione. Proprio il 6 dicembre scorso il Ministro Pichetto ha firmato e trasmesso alla Corte dei Conti il testo per “l’incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili” per la bollinatura ed approvazione. Soltanto dopo questo passaggio sarà possibile prendere visione della pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale. L’ultimo passo sarà portato a termine da GSE, il soggetto gestore della misura, il quale tradurrà il Decreto Ministeriale in Regole Applicative (così come fatto in passato per Conto Termico e altri incentivi), fornendo istruzioni e portali online per valutare ed erogare i benefici ai soggetti interessati. Gli sviluppi di fine 2023 sembrano essere finalmente il punto di svolta per questo nuovo attesissimo sistema di incentivazione che andrà a completare un quadro generale ancora in fase di definizione. Da sottolineare, infatti, come la pubblicazione del decreto MASE con gli strumenti di incentivazione economica descritti in questo articolo andrà automaticamente a far entrare in vigore anche il TIAD, ovvero il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso, approvato da

Assistal è l’Associazione imprenditoriale di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le imprese specializzate nella progettazione, fornitura, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici, fornitura di Servizi di Efficienza Energetica (ESCo) e Facility Management.

In seno all’Associazione è stato istituito il 21 febbraio il Gruppo di lavoro sullo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, con l’obiettivo di formare, informare e supportare le imprese associate nella costituzione di Comunità Energetiche. Tra gli obiettivi prefissati, il Gruppo favorirà la nascita e lo sviluppo delle CER sul territorio nazionale, avvalendosi della collaborazione delle imprese associate e dell’interlocuzione con le Istituzioni del territorio (Comuni e Regioni) e con gli Enti regolatori. Il Gruppo di lavoro, inoltre, si adopererà per la finalizzazione di accordi quadro e collaborazioni con i produttori di tecnologie per avere condizioni di acquisto migliori per le imprese associate. “Ci auguriamo” – ha dichiarato Roberto Rossi, Presidente Assistal –“che la pubblicazione del decreto ministeriale sulle Comunità Energetiche Rinnovabili sia uno dei punti di svolta nel processo di transizione energetica e nel raggiungimento dell’autonomia energetica del Paese. Finora abbiamo assistito a casi isolati di realizzazione di Comunità Energetiche, ma con la diffusione della nuova normativa saremo in grado di avviare un nuovo percorso che, proprio per il suo carattere innovativo, porterà ad obiettivi rilevanti.

Il percorso per le CER

“Il percorso non sarà privo di ostacoli, tenuto conto dei molteplici attori coinvolti; le CER si fondano, infatti, su modelli partecipativi mai sperimentati prima, che vedranno il coinvolgimento di piccole e medie imprese, cittadini e utenze della pubblica amministrazione. D’altro canto come Associazione, da sempre impegnata nel sostenere l’importanza dell’efficienza e della transizione energetica, avvertiamo l’esigenza di essere presenti come soggetto facilitatore e favorire azioni virtuose tra le parti coinvolte. L’intento del Gruppo di Lavoro è quello di affiancare le imprese e sostenerle fin dall’atto costitutivo della Comunità Energetica e di elaborare proposte e osservazioni da sottoporre agli Enti Regolatori, affinché lo sviluppo delle CER sia all’insegna della semplificazione normativa e della rapidità di attuazione”.

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Quali sono gli incentivi statali previsti per la costituzione delle CER?

Il 20 febbraio il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato 30 FAQ per fugare i principali dubbi sul tema COmunità energetiche rinnovabili. Tra queste FAQ anche quali sono gli incentivi previsti attualmente dalla normativa per la loro costituzione. Per tutte le CER sono previsti incentivi sull’energia autoconsumata sotto due diverse forme:

1.Una tariffa incentivante sull’energia prodotta da FER e autoconsumata virtualmente dai membri della CER. Tale tariffa è riconosciuta dal GSE - che si occupa anche del calcolo dell’energia autoconsumata virtualmente - per un periodo di 20 anni dalla data di entrata in esercizio di ciascun impianto FER. La tariffa è compresa tra 60 €/MWh e 120€/MWh, in funzione della taglia dell’impianto e del valore di mercato dell’energia. Per gli impianti fotovoltaici è prevista una ulteriore maggiorazione fino a 10 €/MWh in funzione della localizzazione geografica. (Per informazioni dettagliate sulla valorizzazione economica della tariffa incentivante si rimanda al punto 13);

2.Un corrispettivo di valorizzazione per l’energia autoconsumata, definito dall’ARERA – Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. Tale corrispettivo vale circa 8 €/MWh (Per informazioni dettagliate sulla valorizzazione economica di tale corrispettivo si rimanda al successivo punto 13).

Inoltre, tutta l’energia elettrica rinnovabile prodotta ma non autoconsumata resta nella disponibilità dei produttori ed è valorizzata a condizioni di mercato. Per tale energia è possibile richiedere al GSE l’accesso alle condizioni economiche del ritiro dedicato.

Infine, per le sole CER i cui impianti di produzione sono ubicati in Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, è previsto un contributo in conto capitale, pari al 40% del costo dell’investimento, a valere sulle risorse del PNRR. Il contributo in conto capitale del PNRR è pari al 40% delle spese sostenute per la realizzazione di impianti FER, nei limiti delle spese ammissibili e dei seguenti costi di investimento massimi in funzione della taglia di potenza

• 1.500 €/kW, per impianti fino a 20 kW;

• 1.200 €/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;

• 1.100 €/kW per potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;

• 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

L’imposta sul valore aggiunto (IVA) non è ammissibile alle agevolazioni, salvo il caso in cui non sia recuperabile ai sensi della legislazione sull’IVA.

ARERA a maggio 2023. Questo testo, ricordiamo, oltre ad estendere la possibilità di valorizzazione dell’autoconsumo ad un’area sottesa alla cabina primaria e non più alla cabina secondaria, semplifica le procedure operative per la costituzione dei soggetti ed estende la propria influenza a tutti i soggetti previsti dalle normative Europee, compresi gli autoconsumatori individuali su rete pubblica.

Dopo i tagli del 2022 e del 2023 ai bonus edilizi, questa notizia rappresenta un passo avanti significativo verso un futuro più sostenibile e il raggiungimento degli obiettivi europei ed italiani del 2030. Favorire la crescita delle comunità energetiche contribuirà non solo alla mitigazione dei cambiamenti climatici ma anche a promuovere uno sviluppo locale equo ed economicamente vantaggioso. L’autoconsumo agevola, infatti, la diversificazione delle fonti energetiche, aumentando la resilienza contro eventi geopolitici esterni, come le interruzioni nella fornitura di fonti fossili per la produzione di energia, e potrebbe promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e pratiche per l’energia sostenibile a livello comunitario. 

SPECIALE MCE 2024 50
UNITÀ ENERGETICHE

La nuova edizione di Edifici monoplano in acciaio ad uso industriale di Andrea Dall’Asta, Raffaele Landolfo, Fabio Micozzi e Walter Salvatore è elaborata ai sensi delle NTC 2018.

Le attuali Norme Tecniche per le Costruzioni emanate nel 2018 (D.M. 17 gennaio 2018) introducono diversi elementi di novità, per quanto riguarda sia le azioni di progetto sia i metodi di dimensionamento e verifica della sicurezza.

L’introduzione di nuove regole determina nuovi problemi nella pratica progettuale corrente che deve ridefinire gli approcci e le procedure allo scopo di individuare le soluzioni ottimali in relazione alle prestazioni e al livello di sicurezza richiesti.

In questo volume la Commissione Sismica per le Costruzioni in Acciaio, istituita e sostenuta da Fondazione Promozione Acciaio, affronta il problema dell’applicazione delle nuove Norme Tecniche alla progettazione degli edifici monopiano ad uso industriale in acciaio, che per la loro leggerezza e versatilità possono dimostrarsi convenienti anche in zone di medio-alta sismicità.

La monografia illustra i principi generali e un progetto completo di un edificio monopiano ad uso industriale dotato di carroponte e sito in una zona ad alta sismicità, seguendo l’intero iter progettuale previsto dal D.M. 17.01.2018 e dagli Eurocodici rilevanti, evidenziando le prestazioni richieste per i diversi livelli di verifica e le problematiche relative alla ricerca di una soluzione progettuale idonea ed efficiente. Il volume contiene le tavole progettuali e il computo metrico.

Struttura del libro

1. Generalità ed aspetti tipologici

2. Applicazione ad un caso studio

3. Materiali, sistemi di unione e coefficienti parziali di sicurezza

4. Valutazione delle azioni

5. Le strutture di copertura

6. I pilastri correnti

7. I controventi di falda e i controventi verticali

8. Collegamenti

9. Via di corsa del carroponte

Flaccovio Editore
www.darioflaccovio.it Dario
Le novità in libreria

L’idrogeno è il futuro della transizione

Diversi paesi nel mondo hanno deciso di puntare sull’idrogeno verde per la produzione di energia pulita, ma i dubbi sulla sostenibilità e sui costi della sua produzione sono ancora molti di Gianfranco Benzoni Presidente della Commissione Ambiente dell’Ordine Ingegneri di Bergamo

L’

L’idrogeno si sta affermando come uno degli elementi chiave per la transizione energetica ed è al centro delle agende politiche e delle strategie energetiche di numerosi paesi del mondo e della Commissione Europea, che nel testo del Recovery Plan ha previsto 3 miliardi per il suo sviluppo.

L’idrogeno come fonte energetica

Occorre subito chiarire che l’idrogeno non è una fonte energetica bensì un vettore, ovvero, non si trova direttamente in natura, come il carbone, il gas, il vento o il sole, ma è una risorsa energetica che deve essere prodotta a partire da un’altra forma di energia precedente. Pertanto qualsiasi trasformazione energetica, qualsiasi passaggio, è sempre imperfetto e comporta inevitabili perdita di energia e quindi di efficienza della catena di utilizzo.

Quindi credo necessario che su questo composto e sul suo possibile utilizzo, almeno nel medio periodo, vada fatta chiarezza e probabilmente si debbano ridimensionare le aspettative.

La sua produzione può provenire da diverse tecnologie con diverse reazioni e uso di fonti energetiche e da questo deriva la fantasia cromatica con cui i vari tipi di idrogeno vengono classificati (vedasi box). Attualmente vengono utilizzati ogni anno 500 miliardi di metri cubi di idrogeno: 65% come materia prima nell’industria chimica, 25% nelle raffinerie e 10% in altri settori industriali.

I vantaggi dell’idrogeno

In futuro l’attenzione verso questa fonte energetica potrebbe crescere sempre più, questo perché l’idrogeno possiede alcune interessanti caratteristiche:

SPECIALE MCE 2024 52 ENERGIE SOSTENIBILI

• è leggero, stoccabile quindi più facilmente immagazzinabile a lungo termine rispetto all’energia elettrica che va tendenzialmente usata quando viene prodotta;

• è reattivo, ad alto contenuto di energia per unità di massa;

• può essere facilmente prodotto su scala industriale. Accoppiarlo alla produzione di energia rinnovabile, che per sua natura è discontinua, potrebbe risolvere il problema dell’immagazzinamento dell’energia, uno dei grandi problemi di un servizio che per sua natura deve essere sincrono con la richiesta, ovvero si potrebbe produrre idrogeno usando l’energia che altrimenti andrebbe persa, stoccarlo e utilizzarlo per produrre energia quando necessaria nei momenti di punta. Il problema della sincronicità e flessibilità della produzione è uno dei grandi problemi tecnici da risolvere nel futuro delle energie rinnovabili. Un altro aspetto fondamentale è sicuramente la possibilità di utilizzare l’idrogeno per produrre energia “pulita”. Infatti, la combustione dell’idrogeno per produrre energia elettrica (e quindi fare girare motori) non è associata alla produzione di anidride carbonica (CO2) e non comporta emissioni climalteranti dirette; la combustione viene condotta per via elettrochimica in celle a combustibile, con efficienze complessive superiori a quelle della combustione termica e senza l’emissione di ossidi di azoto (Figura

1), processo che in effetti è semplicemente la reversibilità di quello usato per produrlo per via elettrochimica. Le figure mostrano come la produzione di Idrogeno per via elettrolitica e il suo utilizzo come combustibile in una cella sono due processi simili dal punto di vista elettrochimico e sono solo applicati in modalità reversibile. Contrariamente alla via elettrochimica di produzione dove si ha produzione dei due gas idrogeno ed ossigeno ai due poli, nel caso della cella a combustibile si può semplicemente utilizzare l’aria per il suo contenuto di ossigeno gas mentre all’altro capo si introduce l’idrogeno gas proveniente da un apposito stoccaggio.

Idrogeno grigio e idrogeno verde Tutto perfetto? Non direi, se per l’uso il giudizio è positivo, finora quasi tutta la produzione industriale dell’idrogeno (detto infatti grigio), deriva per il 90% da una reazione detta di reforming fra gas naturale, metano, e vapore acqueo ad alta temperatura con produzione di CO2, quindi uso di fonte fossile e produzione di gas serra (circa 40 g CO2/MJ) ma con costi contenuti che si aggirano sui 2 Euro/kg.

Solo una piccolissima parte, circa l’1%, il cosiddetto idrogeno “verde”, viene prodotto con celle elettrochimiche (con efficienze ancora non economicamente sostenibili e costi di produzione che si aggirano sui 10 Euro/kg) scindendo la molecola dell’acqua in ossigeno e idrogeno.

SPECIALE MCE 2024 53
Elettrolizzatore
FIGURA 1 DIDA Cella a combustibile

I COLORI DELL’IDROGENO

Nero. L’idrogeno “nero” è il meno amato perché viene estratto dall’acqua usando la corrente prodotta da una centrale elettrica a carbone o a petrolio.

Grigio. È “grigio” più del 90% dell’idrogeno oggi prodotto. Questo elemento ha usi industriali, per esempio nella chimica. può essere lo scarto produttivo di una reazione chimica, oppure può essere estratto dal metano (che è formato da idrogeno e carbonio) o da altri idrocarburi.

Blu. Viene definito “blu” l’elemento estratto da idrocarburi fossili dove –a differenza del “grigio” – l’anidride carbonica che risulta dal processo non viene liberata nell’aria bensì viene catturata e immagazzinata.

Viola. L’idrogeno “viola” viene estratto dall’acqua usando la corrente prodotta da una centrale nucleare, cioè a zero emissione di CO2

Verde. L’idrogeno “verde” viene estratto dall’acqua usando la corrente prodotta da una centrale alimentata da energie rinnovabili, come idroelettrica, solare o fotovoltaica.

Come viene prodotto l’idrogeno verde?

Nel dettaglio, il funzionamento si basa sulla scissione della molecola dell’acqua attraverso l’ applicazione di una differenza di tensione e un passaggio di corrente in una classica cella elettrochimica con corrispondente produzione di idrogeno e ossigeno ai due elettrodi. Quindi solo se l’energia elettrica sarà prodotta da fonti rinnovabili senza emissioni climalteranti e se l’efficienza dei dispositivi elettrochimici sarà migliorata, l’idrogeno potrà ricoprire un ruolo di primo piano nella transizione energetica.

La reattività dell’idrogeno con la CO2 per produrre metano sintetico lo rende anche un possibile mezzo per la cattura di questo gas serra e un mezzo per avere metano non di origine fossile; la ricerca è avviata ma ancora molte strade devono essere battute, sperimentate e messe a regime per potere sfruttare al meglio questa fonte energetica..

Di qui l’esigenza della ricerca per una produzione efficiente, economicamente sostenibile, energeticamente competitiva e specialmente da energia rinnovabile altrimenti si ricade nell’uso della fonte fossile con produzione di gas serra.

Settori di possibile impiego

Dove e come lo si potrà usare?

Principalmente nel settore dei trasporti come sostituto del gasolio nei grandi mezzi, treni, navi, forse aerei e tir di grandi società di distribuzione, ove rispetto all’uso di batterie, quindi della trazione elettrica, pur con una minore efficienza energetica globale, ha il grande vantaggio di potere essere immagazzinato in serbatoi (anche se ad alte pressioni) e quindi non ha limiti di autonomia. La logistica non è semplice, non facciamoci illusioni di grandi usi a breve, la strada è lunga e al momento non ancora chiaramente tracciata.

Anche l’uso diretto nelle reti di distribuzione esistenti in parziale miscela con il metano (meglio se biometano) potrà essere un canale di utilizzo diretto in questo caso anche per usi domestici. Tante strade, tante idee che si incastrano con la fretta di una riconversione energetica che sarà lunga e difficile ma anche di grande fascino tecnologico per chi come noi ingegneri deve guardare e sapere immaginare il futuro. 

I possibili utilizzi dell’idrogeno verde sia come vettore energetico diretto che come reagente o gas di supporto.

Il presente articolo è stato pubblicato anche sul n° 1/2024 de “L’Installatore Professionale”

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SOSTENIBILI
ENERGIE

Novità dalle Aziende

Vifra festeggia nella cornice di MCE i suoi primi 40 anni di storia

Dal 12 al 15 marzo l’azienda sarà presente in fiera con il suo team di collaboratori e con tutte le principali novità di prodotto

Vifra, azienda specializzata nello stampaggio in ABS per cromatura ad alto valore estetico, festeggia quest’anno 40 anni di attività e quale cornice migliore se non quella della più importante fiera di settore dedicata alla Global Comfort Technology per celebrare questo importante anniversario? Per questa ragione l’azienda sarà insieme al suo team di collaboratori in fiera a Rho dal 12 al 15 marzo 2024 Padiglione 6Stand F91/G92.

Vifra, orgogliosa della qualità dei suoi prodotti e dell’ottimo lavoro svolto insieme al suo team di collaboratori, presenzierà ad MCE con tutte le novità 2024, in particolare:

• la versione aggiornata del catalogo 2024;

• i nuovi prodotti della gamma Vifra come i kit vasca o kit doccia;

• i nuovi saliscendi;

• i kit doccia shut-off nelle nuove versioni in finitura, tra cui la verniciatura con le tonalità pastello e le nuove finiture sostenibili - il PVD e la cromatura trivalente, finiture del tutto ecologiche e a tutela dell’ambiente.

In questi 40 anni di attività, un passaggio fondamentale è stato investire in tecnologie all’avanguardia, nel 2009 Vifra è stata tra le prime aziende in Piemonte a installare un impianto con forni riscaldati per il carico sottovuoto di ABS per cromatura, per alimentare le tramogge delle PRESSE, e nel 2020 ha voluto certificare il proprio operato con la certificazione processo ISO 9001 e ISO 14001 certificazione ambientale. Coerente con questa filosofia, Vifra ha deciso di sostenere con fatti concreti il proprio impegno nell’innovazione e nella sostenibilità ambientale installando un sistema di monitoraggio dei consumi energetici nel reparto produttivo. Questa soluzione aiuta a massimizzare la produttività, permette di monitorare in tempo reale i consumi energetici e di intervenire per migliorare l’efficienza energetica aziendale.

Oggi Vifra, grazie a una visione lungimirante e a un Team di più di 30 collaboratori, è in grado di dare vita ad un prodotto partendo dal granulo fino ad arrivare al packaging.

La produzione

In un ambiente luminoso e pulito trova posto il parco macchine composto da n. 14 presse di ultima generazione e in grado di produrre oggetti ad alta valenza estetica e meccanica, con una portata da 50 tonnellate fino ad un massimo di 580 tonnellate. Un reparto di produzione completamente digitalizzato e all’avanguardia con monitor a bordo di ogni singola pressa, la continua formazione e le competenze tecniche maturate in anni di esperienza ci hanno permesso di operare con diversi settori commerciali. A supporto del reparto di stampaggio un’officina per l’attrezzaggio e lavorazioni interne che garantisce continuità e ricerca.

La scelta della materia prima, ovvero del polimero, è garanzia di un buon risultato.

VIFRA trasforma ben 18 tipi di polimeri differenti, ovvero tipologie di plastica, ognuna con caratteristiche e proprietà diverse. Saper suggerire il materiale migliore in base al prodotto, così come i trattamenti estetici in finitura, per settori come la rubinetteria, la cosmetica, la profumeria, l’automotive, la termoidraulica, l’elettronica e l’oggettistica, fa parte del know-how di Vifra.

Completano i SERVIZI VIFRA, oltre le finiture, la cromatura, la laseratura e la serigrafia, uno specifico reparto per l’assemblaggio, il confezionamento, l’imballaggio, lo stoccaggio e spedizione del prodotto.

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Rivoluziona il tuo ambiente bagno con il “Total Look” di CRISTINA Rubinetterie

Accessori e placche di comando per cassette di scarico WC sono proposti nella finitura in abbinamento alla rubinetteria

Un bagno ben progettato non solo offre funzionalità ma riflette anche il gusto personale e lo stile unico di ciascuno di noi.

CRISTINA Rubinetterie si pone l’obiettivo di soddisfare ogni esigenza consentendo di trovare la soluzione ideale per valorizzare l’ambiente bagno coordinato anche per finiture.

Tra i prodotti offerti non può mancare una delle ultime tendenze nel design dei bagni: la placca di comando per cassette di scarico WC ad incasso ideata, a doppio tasto, dal dipartimento interno di ricerca e sviluppo CRISTINA Design Lab. Questo elemento essenziale conferisce un tocco di eleganza all’ambiente e completa l’estetica del bagno in armonia con la rubinetteria e gli accessori coordinati.

CRISTINA Rubinetterie propone una vasta gamma di soluzioni caratterizzate non solo da un design accattivante ma anche da prestazioni tecniche impeccabili. Ogni prodotto è infatti frutto di un’attenta progettazione e di una meticolosa lavorazione, garantendo affidabilità e durabilità nel tempo grazie al supporto delle nuove tipologie specifiche di SILFRA come i sifoni per lavabo e bidet e gli scarichi doccia e vasca, necessari per la corretta installazione e il funzionamento dei prodotti. Il marchio SILFRA, di proprietà di CRISTINA Rubinetterie, ne condivide con evidenza la visione progettuale: se CRISTINA rappresenta il lato designoriented, SILFRA incarna l’indispensabile backstage.

Appuntamenti di aprile

CRISTINA RUBINETTERIE vi aspetta con due appuntamenti importanti:

• dal 16 al 21 aprile al Salone del Mobile Padiglione 10 | Stand A12 (Rho Fiera)

• dal 15 al 21 aprile al Fuorisalone presso lo Showroom CRISTINA Brera, Via Pontaccio 8/10 Milano

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FITT

e Airplast: insieme per un’offerta completa nel mondo della ventilazione

Per consolidare ed accrescere la propria posizione nel mercato della ventilazione, il Gruppo FITT rafforza la propria offerta incorporando Airplast, azienda specializzata nel campo dei sistemi e della componentistica dedicata alla diffusione dell’aria

FITT annuncia con orgoglio l’acquisizione di Airplast, azienda industriale all’avanguardia nell’innovazione della produzione di sistemi e della componentistica dedicata alla diffusione dell’aria.

La missione del Gruppo FITT è migliorare le prestazioni dei propri clienti fornendo tubi e sistemi per il trasporto di sostanze liquide, gassose e solide, con prodotti all’avanguardia per tecnologia, design e durata. FITT, oggi guidata da Alessandro Mezzalira, è stata fondata nel 1969 dal padre Rinaldo. Con sede a Sandrigo, in provincia di Vicenza (Italia), FITT - punto di riferimento internazionale nel suo settore – oggi esporta in 87 paesi, conta 1.200 collaboratori, 12 siti produttivi (9 in Italia, 3 in Europa), 14 siti logistici nel mondo e 5 consociate.

L’acquisizione di Airplast rafforza la strategia di business del Gruppo FITT che, entrato nel mondo della VMC con la gamma FITT Agix nel 2021, punta a crescere e consolidare il proprio posizionamento nel mercato della ventilazione in Italia ed in Europa. Chi è Airplast?

installazioni a parete e a soffitto, box di distribuzione e diffusione reversibili, plenum per unità canalizzabili, sistemi di termoregolazione e zonificazione, condotti di distribuzione dell’aria, griglie e valvole di ventilazione, moduli di deumidificazione, sistemi di collegamento, accessori e tubazioni.

L’utilizzo di PVC

La nuova gamma FITT Agix si caratterizza per l’utilizzo del PVC, un materiale eccellente dal punto di vista

Con sede a Pianezze (VI), Airplast, azienda a conduzione familiare, è stata fondata circa 20 anni fa e ha sviluppato un know-how unico nel settore della ventilazione residenziale contraddistinto da innovazione, qualità ed eccellenza. Un’esperienza ventennale che si traduce in uno studio avanzato dal punto di vista estetico del prodotto e in una ricerca delle massime prestazioni aerauliche dei sistemi di ventilazione offerti. La completezza della nuova gamma FITT Agix è uno dei segni distintivi della nuova offerta di prodotti necessari alla realizzazione di un impianto di ventilazione e distribuzione dell’aria. Sono disponibili unità di ventilazione puntuali e a doppio flusso per

di qualità, durata e vantaggi offerti. Il profilo in PVC, infatti, non produce condensa, contrariamente a quanto succede con l’utilizzo di altri materiali. Sviluppare una gamma in PVC permette di non incorrere in modifiche estetiche nel tempo, evitare la formazione di macchie sui muri, muffe, distacco della carta da parati, evitare la diminuzione della capacità di isolamento della muratura e, non ultimo, eliminare la presenza di batteri, funghi e quant’altro può conseguire al fenomeno della condensa.

Grazie all’ingresso di Airplast, la nuova gamma FITT Agix punta all’eccellenza estetica ed al benessere delle persone offrendo i migliori standard di prodotto e servizio per progettisti, installatori, distributori e clienti finali.

SPECIALE MCE 2024 58 Novità dalle Aziende

Rivestimenti speciali e finiture di Idral:

un’esplosione di stile e funzionalità

Dai colori al trattamento in PVD, tutte le novità della gamma di rubinetti dell’azienda. Presente anche la Linea di Rubinetti KIDS per i più piccoli con speciale vernice non tossica

I rubinetti possono trasformare l’aspetto e la funzionalità dell’ambiente bagno. IDRAL dispone, pertanto, di una gamma di rubinetti con rivestimenti speciali e finiture che aggiungono valore estetico e funzionale in ogni contesto. Nero e bianco: eleganza e resistenza

Un’opzione sempre più popolare è il rivestimento in nero e bianco realizzato attraverso un processo di verniciatura a polvere. Questo tipo di rivestimento offre un aspetto moderno ed elegante, è altamente resistente alla corrosione, ideale per ambienti costieri o zone con elevati livelli di umidità.

Trattamento PVD

Il trattamento PVD su superfici cromate conferisce al rubinetto una resistenza meccanica superiore garantendo

una durata nel tempo. Inoltre il

PVD offre una vasta gamma di colori tra cui oro, nickel, rame e grafite consentendo di abbinare il rubinetto al design dell’ambiente.

Rivestimenti Antibatterici

L’igiene è fondamentale in qualsiasi ambiente, i rivestimenti antibatterici per rubinetti offrono una soluzione efficace per prevenire la proliferazione di batteri nocivi essendo progettati per fornire una barriera efficace contro la formazione di biofilm e la diffusione di microrganismi sulla superficie del rubinetto.

Vernici per bambini: sicurezza e creatività

Le vernici per bambini sono diventate una scelta indispensabile anche per i rubinetti.

La Linea di Rubinetti KIDS utilizza queste vernici speciali non tossiche per garantire la sicurezza dei più piccoli. Questa linea divertente, colorata, è pensata proprio per il benessere dei bambini e delle loro esigenze.

Climatizzazione Milanello e San Siro: continua la partnership tra Clivet e AC Milan nel 2024

I due brand proseguono il loro percorso dopo un primo periodo che ha visto Clivet fornire i propri sistemi per il rinnovo e la purificazione dell’aria alla PUMA House of Football, Milanello e San Siro

AC Milan e Clivet hanno rinnovato la loro partnership per il 2024. L’hanno reso noto il 24 gennaio, durante un evento stampa presso Milanello. In qualità di Air Conditioning and Air Quality Partner del club rossonero, Clivet sarà attivo nelle soluzioni sostenibili in pompa di calore per il riscaldamento, il condizionamento, il rinnovo e la purificazione dell’aria. La partnership tra Clivet e AC Milan

Prima dell’inizio ufficiale della partnership erano già state installate alcune pompe di calore Clivet per la PUMA House of Football, il centro sportivo della prima squadra femminile e delle giovanili. Nel 2022, Clivet ha inoltre provveduto a fornire i suoi sistemi di sistemi per il rinnovo e la purificazione dell’aria anche in altre strutture dei rossoneri, tra cui:

• la palestra dello Sports Center Primavera in cui si allena la Primavera del Milan e la relativa area benessere a Milanello;

• la PUMA House of Football - Centro P. Vismara, in particolare gli spogliatoi della palestra, l’area medica, gli uffici del primo piano e i laboratori medici;

• nel corso del 2023 anche la palestra della prima squadra a Milanello è stata dotata degli impianti Clivet, contribuendo alla ricerca dell’eccellenza e benessere, aspetti centrali per i due brand, nel centro di allenamento che accoglie quotidianamente i giocatori rossoneri nella loro preparazione alle partite. Infine, l’ultimo importante progetto è stato realizzato presso lo stadio di San Siro a Milano rafforzando ulteriormente il ruolo di Clivet come partner di AC Milan e sottolineando l’attenzione per la salute e la qualità dell’aria come valori condivisi dalle due società che hanno lavorato insieme per garantire agli atleti e a tutto lo staff le migliori condizioni in cui allenarsi e ottimizzare le proprie performance, risparmiando energia.

SPECIALE MCE 2024 59
STEFANO BELLÒ, AD di Clivet (a sx) e GIORGIO FURLANI, AD di AC Milan

Prestiti tra privati

I prestiti tra privati possono essere di due tipi: direttamente ad amici e/o parenti, oppure online attraverso appositi siti web. In questo caso il prestito è chiamato anche social lending o peer-to-peer lending a cura di ASSOCAAF

SPECIALE MCE 2024 60 CONSULENZA FISCALE

NNel caso di un prestito tra amici e/o parenti è sempre opportuno redigere un contratto scritto avente data certa. Il contratto deve prevedere:

• l’identità delle parti (prestatore e prestatario);

• somma di denaro prestata;

• tasso di interesse applicato, se previsto;

• durata;

• modalità di restituzione;

• data.

In caso di controversie, in assenza di un contratto scritto, è molto difficile per il prestatore dimostrare l’esistenza del prestito. La forma scritta permette di tutelarsi anche nei confronti dell’Agenzia delle Entrate che potrebbe avere sospetti di fronte ai movimenti di denaro che transitano sui conti correnti. La scrittura privata, inoltre, può essere presentata in caso di chiarimenti da parte del Fisco. Nella scrittura dovrà anche essere aggiunto: “Contratto di mutuo redatto secondo le norme di cui all’art. 1813 cc e seguenti”, in cui devono essere specificate le eventuali garanzie scelte dalle parti e l’eventuale finalità per la quale è stato concesso il prestito.

Fruttifero o infruttifero di interessi

Il prestito tra privati può essere a titolo gratuito oppure oneroso. Nel primo caso occorre restituire solo la somma ricevuta, mentre nel secondo caso occorre anche pagare degli interessi. L’importo degli interessi dovuti dipende dal tasso di interesse concordato tra le parti e dalla durata del finanziamento. Le parti sono libere di scegliere il tasso di interesse da applicare; non devono concordare un tasso di interesse troppo elevato per non superare la soglia dell’usura.

Tassazione interessi: implicazioni fiscali

Qualora il prestito sia fruttifero di interessi, questi ultimi sono considerati come un reddito di capitale, pertanto sono soggetti a tassazione. Per il prestatore, tali importi devono essere dichiarati nella propria dichiarazione dei redditi. Gli interessi sono classificati come “redditi diversi” e, come tali, sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). La tassazione riguarda solo la parte di interessi ricevuti e non l’importo del finanziamento erogato. Se non è stabilito diversamente, col mutuo sono sempre dovuti gli interessi; pertanto, per poter provare che era a titolo gratuito/infruttifero è necessaria la forma scritta e che venga specificato che il prestito è infruttifero di interessi.

Prestiti tra privati online

I prestiti tra privati, noti anche come social lending o peerto-peer lending, sono un tipo di prestito che avviene tra

due privati, senza l’intervento delle istituzioni finanziarie tradizionali come le banche. In questo caso, a fare da tramite è un intermediario autorizzato che mette in contatto coloro che vogliono prestare denaro e coloro che hanno bisogno del prestito. Prestatori e richiedenti hanno la possibilità di registrarsi alla piattaforma online scelta, fornendo informazioni personali e finanziarie. Generalmente, è la piattaforma stessa a gestire i fondi e inviare i pagamenti ai prestatori in base agli accordi stabiliti. Il social lending in Italia è sempre più diffuso dal momento che offre diversi vantaggi tra cui:

• tassi di interesse più competitivi rispetto alle istituzioni finanziarie tradizionali;

• maggiore accessibilità;

• semplificazione delle procedure;

• maggiore personalizzazione dei dettagli del prestito (importo richiesto, periodo di rimborso, finalità del prestito).

La disciplina del social lending

Nell’ordinamento giuridico italiano non c’è una disciplina specifica del social lending se non per alcuni aspetti fiscali. Il fondamento legale di questa attività è rinvenibile nel contratto di mutuo definito dall’art. 1813 del Codice Civile come “il contratto nel quale una parte consegna all’altra una quantità determinata di denaro o di altre cose fungibili e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie o qualità” con l’aggiunta, ai sensi dell’art. 1815 c.c., degli interessi, se espressamente previsti dal contratto.

Aspetti fiscali del social lending

Per quanto riguarda l’aspetto fiscale di questa attività,  gli interessi percepiti a titolo di remunerazione dai soggetti finanziatori o prestatori, cioè da coloro che al di fuori dell’esercizio di un’attività di impresa offrono il loro denaro in prestito attraverso i portali online di social lending, costituiscono redditi di capitale ai sensi dell’art. 44, comma 1°, lettera a) del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR).

Nel caso in cui vengano rispettate le seguenti due condizioni:

1. il soggetto finanziatore è una persona fisica al di fuori dell’esercizio d’impresa;

2. il gestore della piattaforma è un intermediario finanziario iscritto all’albo o un istituto di pagamento ai sensi della normativa prevista dagli articoli 106 e 114 del TUB, autorizzato dalla Banca d’Italia si rientra nell’ambito dell’applicazione dell’articolo 44, comma 1, lettera d-bis) del TUIR e pertanto i proventi percepiti dal soggetto finanziatore sono redditi di capitale soggetti all’imposta sostitutiva del 26%  applicata

SPECIALE MCE 2024 61

con ritenuta a titolo d’imposta dal gestore del portale. Il finanziatore, infatti, si vede bonificare gli importi al netto della tassazione.

Nel caso di:

1. società/gestori di piattaforme onliane di peer-to-peer lending che operano in qualità di agente di un istituto di pagamento, ma che non rivestono la qualifica di intermediario finanziario iscritto all’albo ai sensi dell’art. 106 del TUB e neanche quello di istituto di pagamento ai sensi dell’art.114 del TUB, autorizzato dalla Banca d’Italia;

2. portale non residente il reddito percepito (sotto forma di interesse) è considerato reddito diverso. Questo significa che il finanziatore italiano è tenuto a presentare la propria dichiarazione dei redditi indicando tale provento nel quadro RL (modello redditi PF) o quadro D (mod. 730). Andando in dettaglio, il rigo da compilare è RL2/D2, indicando:

• in colonna 1 (tipo di reddito), il codice 1: “In caso di interessi e di altri proventi derivanti da capitali dati a mutuo e da altri contratti (depositi e conti correnti diversi da quelli bancari e postali) compresa la differenza tra la somma percepita alla scadenza e quella data a mutuo o in deposito ovvero in conto corrente“;

• in colonna 2, l’importo degli interessi percepiti;

• in colonna 3, l’importo delle ritenute a titolo d’acconto subite; nel caso di piattaforma di P2P lending estera non si dovrà indicare nulla in quanto non ha obblighi di trattenere ritenute.

Il reddito, così indicato, concorre poi alla formazione del reddito imponibile IRPEF. Quindi, la tassazione non sarà

proporzionale ma variabile. Infatti, l’IRPEF è un’imposta progressiva per scaglioni di reddito.

Piattaforme estere e monitoraggio fiscale

Quando si effettua attività di  peer to peer lending attraverso piattaforme non residenti stiamo effettuando un investimento finanziario estero. Per questo motivo è necessario compilare il quadro RW per dichiarare le attività estere di natura finanziaria che possono generare redditi di fonte estera imponibili in Italia. La compilazione del quadro ai fini del monitoraggio fiscale richiede l’utilizzo del  codice “14” relativo ad “altre attività estere di natura finanziaria“. In quest’ottica è necessaria la compilazione di una riga per ogni intermediario finanziario, contenente la somma delle giacenze medie di tutti i conti presenti presso quell’intermediario. Infatti, detenere somme presso questi intermediari corrisponde all’effetto di aprire un conto corrente estero. Tra le informazioni da indicare vi sono:

• il valore iniziale dell’investimento;

• il valore finale dell’investimento;

• i soggetti titolari dell’investimento.

• il Paese di investimento.

Esenzione dall’IVAFE

In merito alla possibile applicazione dell’IVAFE, deve essere segnalato il chiarimento dato dalla Risoluzione n. 56/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate, la quale confermando che questo investimento rientra nella categoria delle altre attività estere di natura finanziaria. Secondo l’Amministrazione finanziaria, per conto di pagamento si intende “un conto intrattenuto presso un prestatore di servizi di pagamento da uno o più utenti di servizi di pagamento per l’esecuzione di operazioni di pagamento” (cfr. articolo 1, lettera l, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11). A differenza del conto corrente bancario, sul quale è invece applicabile l’IVAFE, le somme accreditate su un conto di pagamento possono essere utilizzate esclusivamente per effettuare dei pagamenti e non anche per la gestione del risparmio. Inoltre, ai sensi dell’articolo 1, comma 2 del TUF, gli strumenti di pagamento non costituiscono prodotti finanziari. Pertanto, si ritiene che il conto di pagamento acceso presso l’IP estero non rientri nell’ambito di applicazione dell’IVAFE non configurando detto conto un tipico “conto corrente” bancario (Risoluzione n. 56/E/2020). 

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