PANORAMA
TORNOS E CNOS FAP, IDEE PER IL FUTURO DIETRO LA CONSEGNA DI UN TORNIO CT 20 DI TORNOS ALLA SEDE DI ARESE DELLE SCUOLE SALESIANE C’È PIÙ DELLA MESSA A DISPOSIZIONE DI UN FANTINA MOBILE. C’È IL DESIDERIO DI CRESCERE NELLA STRATEGIA DI FORMAZIONE di Marco Torre
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M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2019
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i sono delle attività, delle azioni semplici, delle piccole abitudini, che si dovrebbero rispolverare di tanto in tanto. Non fosse altro che per ricordare a sé stessi che attorno a noi – e qui ci riferiamo al mondo della meccanica e in particolare all’area mai abbastanza seguita della formazione professionale – ci sono realtà che lavorano con grande passione e risultati altrettanto importanti. È il caso di Cnos -Fap, la struttura legata al mondo dei Salesiani e in particolare della realtà di Arese, che sotto questo profilo è un vero esempio da seguire con attenzione. La scuola di Arese, come molti ricorderanno, è una delle realtà più importanti nella formazione meccanica nella galassia Cnos-Fap: non a caso le aziende si contendono i neo diplomati arrivando a “prenotarli” con grande anticipo sulla loro data di licenza. Certo è che un successo di questa portata in un Paese come il nostro in cui il lavoro per troppi è un miraggio, non nasce per caso ma da una serie di scelte di serietà e dalla straordinaria capacità di interloquire con le imprese del territorio. E non solo con quelle. Così, grazie al lavoro di qualità svolto e ai buoni rapporti instaurati, il laboratorio di meccanica in cui gli studenti di Arese hanno modo di formarsi ogni giorno, è un esempio prezioso di come si possa fare (e bene) formazione anche da noi. Soprattutto se c’è la disponibilità delle aziende a collaborare e investire. Come nel caso di Tornos che ha fornito una nuova macchina a CN: si tratta di una nuovissima Tornos CT 20 di cui ad Arese sono particolarmente fieri: “Avevamo da tempo aperto un canale di dialogo con Tornos Italia e in particolare con il direttore generale Carlo Rolle – ci spiega Egidio Cirigliano, responsabile