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equilibrio La competitività corre sul filo del

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GRINDING TECHNOLOGY

In primo piano le nuove nate di casa Grinding Technology (Morara eQuick ID Plus e Tacchella

La produzione nello storico stabilimento di Cassine (AL)

LA COMPETITIVITÀ CORRE SUL FILO DEL MICRON E DELLA SOSTENIBILITÀ

MACCHINE PER LA RETTIFICA AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO IN CUI RIDUZIONE DEI CONSUMI, MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA, TECNOLOGIA INNOVATIVA E SCELTA DEI MATERIALI SONO ELEMENTI CARATTERIZZANTI

GGrinding Technology, controllata del gruppo FFG terzo costruttore al mondo di macchine utensili, nasce nel 2017 per aggregare al suo interno tre storici costruttori di macchine rettificatrici Made in italy: Meccanodora, fondata a Torino nel 1961, Morara, azienda nata a Bologna nel 1919 e Tacchella, fondata ad Acqui Terme nel 1921. La gamma Morara e Tacchella offre rettificatrici cilindriche per esterni, interni ed universali in grado di soddisfare produzioni medio alte fino ai singoli pezzi. Tutte le rettificatrici dei marchi Morara e Tacchella vengono progettate, costruite e collaudate presso lo storico stabilimento Tacchella di Cassine (AL), dove si concentra l’intero processo produttivo ed è stato messo a punto il piano di investimenti in ricerca e sviluppo incentrato sui principi dell’industria 4.0 e sull’ecosostenibilità. La produzione, totalmente made in Italy, è destinata a clienti nazionali ed internazionali, come racconta Dario Scazzola, Direttore Commerciale di Grinding Technology.

I vantaggi della rettifica

Negli ultimi anni si è notevolmente sviluppata la tendenza a realizzare particolari meccanici con tolleranze dimensionali, geometriche e con rugosità superficiali sempre più stringenti e dunque realizzabili solo attraverso un processo di rettifica. Il vantaggio derivante dall’estrema precisione del pezzo finito si manifesta direttamente su durata ed affidabilità del prodotto in cui viene montato. Per esempio, un’automobile costruita con componenti molto precisi sarà più affidabile e longeva limitando al minimo guasti, fermi ed i conseguenti costi economici-ambientali derivanti. “Ad oggi il sistema produttivo necessita sempre più spesso di eseguire lavorazioni just-in time, per lotti dalle piccole e medie dimensioni – spiega Luca Verre, Area Sales Manager di Grinding Technology -. La risposta migliore a questa esigenza è data da macchinari semplici, versatili, ergonomici e di rapido riattrezzaggio. Mantenendo come obiettivo primario quello della rispondenza geometrica e dimensionale nel prodotto finito, sarà il costo per pezzo a dare un sostanziale vantaggio competitivo al cliente. In questo concetto si cela il vero significato di efficienza produttiva che sta acquisendo un’importanza in costante crescita e si traduce direttamente in riduzione del magazzino, diminuzione del costo per pezzo ed aumento della redditività”. Andando incontro a queste esigenze nel corso del tempo le macchine utensili si sono evolute: così come molti torni sono diventati centri di tornitura e alcune fresatrici centri di lavoro, anche le rettificatrici sono diventate centri di rettifica. Ciò significa macchine flessibili, capaci di usare diversi utensili (per numero e tipologia) al fine di eseguire in un solo piazzamento più lavorazioni sullo stesso particolare. Evitare di spostare un pezzo tra più macchine comporta molteplici vantaggi: migliore qualità superficiale, miglior concentricità tra le circonferenze lavorate, minori spazi occupati in officina, minor numero di manipolazioni, riduzione dei costi e della logistica e della relativa automazione.

Una Morara MT2500 HD in produzione presso lo stabilimento di Cassine (AL)

L’importanza della precisione

“La precisione – sottolinea Verre - sta acquisendo un’importanza in costante crescita. Tuttavia, questo non avrà implicazioni negative sulla domanda. Se da un lato le macchine utensili precise richiedono componentistica e progettazione dagli elevatissimi standard qualitativi, che possono farne aumentare il costo, dall’altro restituiscono prodotti finiti con un notevole valore aggiunto in termini economici. Possiamo dunque affermare che il vero focus va posto sulla capacità della macchina di pagarsi da sola e non sul mero costo dell’investimento iniziale”. Le rettificatrici Morara e Tacchella possono essere equipaggiate con diverse tipologie di utensile a seconda del tema tecnico da affrontare. Parliamo di mole convenzionali, CBN e diamantate. La scelta dell’utensile più adatto, unita alla robusta struttura macchina ed alle potenze sovradimensionate dei motori coinvolti permettono di ottenere alte prestazioni per velocità di asportazione ed ottimizzazione dei tempi ciclo. A questo si aggiunge il mantenimento della capacità di taglio al top grazie ad impianti di lavaggio mola ad alta pressione, diamanti fissi e dischi diamantati.

La nuova stagione delle macchine “verdi”

“Durante la EMO 2019 di Hannover Grinding Technology – spiega Luca Verre - ha presentato 2 nuove rettificatrici: Tacchella eProflex e Morara eQuick. Le due macchine sono legate dal fil rouge dell’ecologia, sono infatti dotate entrambe di un impianto per la lubrificazione minimale delle guide che garantisce un risparmio annuo stimato, rispetto ai sistemi tradizionali, del 65%. L’esigua quantità di lubrificante utilizzata è inoltre composta da olio BIO, la centralina idraulica è stata eliminata ed il controllo numerico è dotato di specifiche opzioni dedicate al risparmio energetico durante le fasi di fermo e riattrezzaggio. Lo spirito con cui sono nati i progetti eQuick ed eProflex segnerà uno storico punto di svolta nel modo di pensare le future rettificatrici in casa Grinding Technology. L’attenzione all’impatto derivante dal ciclo produttivo diverrà infatti sempre più importante in un futuro necessariamente legato alle tematiche ambientali, per questo Grinding Technology sta investendo notevoli risorse in questa direzione”.

Una gamma di prodotti “Industria 4.0 ready”

L’innovazione nel campo delle rettificatrici sarà dominata da tutti quei contenuti tecnologici utili a rendere la produzione snella, monitorabile, efficiente ed efficace. “Andando in questa direzione – chiarisce Verre - la gamma prodotti Tacchella e Morara è innanzitutto Industria 4.0 ready. Grinding Technology ha inoltre progettato ulteriori opzioni che vanno oltre le specifiche richieste dalla normativa Industria 4.0. Le rettificatrici Morara e Tacchella possono, ad esempio, essere interfacciate con un apposito software in grado di monitorare e gestire i principali dati macchina (per esempio l’assorbimento corrente dei motori assi, lo stato macchina, l’override testa porta pezzo) direttamente su smartphone e tablet”. Un ulteriore pacchetto denominato MOP assiste l’operatore durante tutte le operazioni di manutenzione predittiva. “Grazie a questo software – spiega Verre - la macchina restituisce una serie di allarmi e preallarmi e fornisce, direttamente attraverso il CN, schemi, foto, video e disegni utili a guidare l’operatore verso una corretta manutenzione. In un sistema produttivo alla continua ricerca di efficienza, la manutenzione puntuale permette di ridurre al minimo i fermi macchina aumentando conseguentemente la redditività”.

All’insegna della semplicità

La gamma di rettificatrici cilindriche Morara e Tacchella è in grado di eseguire le più variegate tirature: media, alta passando addirittura per il pezzo singolo. Le capacità macchina rendono possibile la rettifica di pezzi dalle piccole dimensioni fino a 3000 mm e 4000 kg tra le punte. “Le rettificatrici in casa Grinding Technology – spiega Verre - nascono innanzitutto con l’intento di eseguire molteplici lavorazioni riducendo al minimo la manipolazione del pezzo. Evitare di spostare un pezzo tra più macchine comporta infatti molteplici vantaggi: migliore qualità superficiale, miglior concentricità tra le circonferenze lavorate, minori spazi occupati in officina, minor numero di manipolazioni, riduzione dei costi e della logistica e della relativa automazione. In questo senso alcune macchine possono essere dotate di torrette portamola che consentono di montare fino a quattro utensili (da esterni e/o da interni) in svariate combinazioni come nel caso della Tacchella Elektra e della Tacchella Proflex. Altre macchine possono addirittura eseguire più lavorazioni allo stesso tempo contenendo al minimo i tempi ciclo, come ad esempio la Morara MT2500 HD che rettifica in contemporanea le due estremità esterne di un assile ferroviario oppure nel caso della Morara Multimatic che esegue operazioni di rettifica interna-esterna in simultanea. In ogni caso le macchine vengono pensate per essere semplicissime nelle operazioni di setup, grazie allo studio esasperato dell’ergonomia ed al potente software T.O.P. sviluppato direttamente da tecnici Grinding Technology”.

Le interfacce operatore

Nella piena consapevolezza che la ricerca di personale formato e capace costituisca, sempre più spesso, una grande difficoltà per il consumatore, Morara e Tacchella stanno sviluppando interfacce operatore sempre più semplici. “Era il 1997 – racconta Verre - quando Tacchella presentò, durante la EMO di Hannover, l’Elektra: una macchina studiata appositamente per accompagnare il mondo dei rettificatori dalla macchina idraulica a quella CN. Nell’ambito di quel progetto uno degli obiettivi primari fu quello di studiare un software, denominato T.O.P., semplice ed efficace in grado di accompagnare passo passo l’operatore nelle operazioni di setup e rettificatura”. Grazie al successo ottenuto dal T.O.P. negli anni successivi, il software è stato implementato ed esteso all’intera produzione diventando lo strumento riconosciuto ed indispensabile che è oggi. 

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