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Margiotta Broglio ha introdotto quindi le questioni sollevate dal libro che più lo hanno colpito. Ha ricordato che all'inizio dell'introduzione, l'autrice, sulla base dei dati offerti, afferma che nella sfera morale dei valori, l'Italia non segue l'andamento generale verso un crescente individualismo e verso una graduale, ma continua, secolarizzazione. Il cambiamento morale va in direzione di una configurazione di valori improntata al tradizionalismo e verso un attenuamento della secolarizzazione. A questo proposito, Margiotta Broglio ha, però, citato, in senso diametralmente contrario, i risultati di una ricerca diretta da Renato Coppi, docente di statistica all'Università "La Sapienza", riportati sul numero 111 del gennaio 2005 della rivista "Critica liberale", in cui si offre un indice di secolarizzazione in Italia, che fra il 1991 e il 2001 è passato da -1,77 a + 1,740. Quindi, dati che dimostrano il contrario di quanto affermato nel libro di Sciolta. Margiotta Broglio ha confrontato questi dati con altri. Soffermandosi, in particolare, sul tema della fiducia nella Chiesa, ha ricordato alcuni numeri sull'organizzazione vaticana: 16 Conferenze episcopali, 228 diocesi, 25824 parrocchie, 18396 fra cinti pastorali, santuari, chiese non parrocchiali, comunità sodalizie riconosciute dai vescovi, 251 seminari, 21 convitti diocesani, 280 seminari per religiosi, 96 convitti per religiosi, 14 seminari pontifici regionali: questi sono tutti moltiplicatori di fiducia. Ma se si guarda ad altri dati che il libro di Sciolla non ha preso in considerazione, si evince che la fiducia nella Chiesa è un dato discutibile. Ad esempio, guardando alle cosiddette offerte liberali al clero, dopo l'entrata in vigore della legge sul cosiddetto "8 per mille", occorre prendere atto che nel 1992 i milioni di euro versati alla Chiesa erano 23,54, nel 2002 sono scesi a 19, nel 2003/2004 la Conferenza episcopale dichiara una ulteriore diminuzione del 5%. Il numero delle offerte, cioè degli italiani cattolici che donano alla Chiesa, è passato, sempre dal 1992, da 211.138 ai 182 mila del 2002. La Conferenza episcopale parla di una diminuzione del 5% nel 2003/2004. Lofferta media è passata dall'equivalente di 124 euro nel 1989, a 104 euro odierni. La Conferenza episcopale già nel 1993 diceva sul suo bollettino che su 56 milioni di italiani che si dichiarano cattolici al 90%, neanche 500 mila fedeli hanno aderito all'invito che ogni anno la Chiesa ha rivolto loro di fare un'offerta deducibile. Un dato che non prova l'esistenza di una grande fiducia nella Chiesa. Margiotta Broglio ha poi continuato riportando altre cifre. Ad esempio, padre De Rosa, già direttore degli "Aggiornamenti sociali", poi della "So112


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