
2 minute read
colore e proprietà dei materiali con l’intelligenza artificiale
Per rendere più rapido lo sviluppo di materiali ad alte prestazioni e ridurne il time-to-market, DSM Engineering Materials ha lanciato Lucidiris, strumento digitale basato sull’intelligenza artificiale. Oltre a prevedere colore e proprietà meccaniche dei materiali, lo strumento è in grado di prescrivere ricette con proprietà cromatiche mirate. Sviluppato per diversi gradi di materiali ad alte prestazioni, sarà ampliato per essere impiegato anche con materiali riciclati. Lucidiris consente, in particolare, la messa a punto di ricette per materiali con proprietà ottiche mirate senza che ne vengano pregiudicate le proprietà meccaniche. Con il suo impiego è possibile prevedere il colore e le proprietà meccaniche dei compound polimerici dopo l’aggiunta di specifici coloranti; valutare lo sviluppo del potenziale spazio colore a determinate proprietà meccaniche critiche; prescrivere i coloranti da impiegare per ottenere specifiche proprietà.
“Lucidiris cambia radicalmente il ciclo di sviluppo “designbuild-test-learn” per le applicazioni dei nostri materiali da parte dei trasformatori. Questo strumento digitale basato sull’intelligenza artificiale rafforza i nostri punti di forza nello sviluppo di materiali colorati e consente di affrontare alcune difficili sfide per il riutilizzo di materiali circolari”, ha affermato Erwin Houben, R&T Manager Digitalization di DSM Engineering Materials.
“E c’è molto altro in arrivo. Lucidiris rappresenta il nostro prossimo passo verso la digitalizzazione dello sviluppo di prodotto. Quello che possiamo fare per lo sviluppo del colore già oggi, sarà possibile per lo sviluppo del prodotto in futuro. La combinazione dell’intelligenza umana con l’apprendimento automatico consentirà di ottenere ricette con molte meno iterazioni e quindi tempi di sviluppo molto più brevi per i nostri clienti”, ha aggiunto Angelika Schmidt, Global R&T Manager Performance Polymers di DSM Engineering Materials.
È stata ampliata l’offerta di lastre alveolari in policarbonato con proprietà di isolamento termico di Exolon. La gamma multi UV Hybrid-X (HX) è adesso disponibile anche con spessore di 50 mm, che completa la famiglia di lastre alveolari HX, già presente sul mercato con spessori di 25, 32 e 40 mm. Il maggiore spessore delle lastre si traduce in migliore isolamento termico, con un eccellente valore di trasmittanza termica pari a 0,85 W/m2 K, ampliando le possibilità applicative delle lastre alveolari grazie a elevate prestazioni meccaniche. Il materiale, inoltre, risulta leggero, resistente agli urti e facile da lavorare. Le lastre multi UV HX/50-32, dotate di uno strato protettivo antiUV coestruso e fuso con il materiale delle lastre stesse in modo omogeneo, sono particolarmente adatte per rivestimenti in piano, quali verande, vetrate industriali, lucernari, coperture e rivestimenti di facciate.
La struttura HX (in attesa di brevetto) delle lastre Hybrid-X garantisce elevato isolamento, riducendo al contempo il consumo energetico. Contraddistinta

Coadiuvante per l’estrusione in bolla da una combinazione di pareti e camere d’aria, assicura eccellenti isolamento termico, trasmissione della luce e proprietà meccaniche senza aumentarne il peso e favorendo anche la sostenibilità dei sistemi di illuminazione naturale.
Additivo senza sostanze a base di PFAS
Il nuovo additivo 1001316-N privo di sostanze a base di PFAS (fluoro alchiliche), introdotto da Ampacet come coadiuvante per la lavorazione dei polimeri (PPA) nell’estrusione di film soffiati destinati a svariate applicazioni, offre le stesse prestazioni dei PPA a base di fluoro. A causa dei potenziali rischi per la salute, l’impiego di sostanze a base di PFAS è stato regolamentato in diversi Paesi e ulteriori restrizioni governative potrebbero essere introdotte nel corso di quest’anno.
Sviluppato per essere utilizzato con analogo o simile LDR dei PPA convenzionali di Ampacet, il PPA senza sostanze a base di PFAS risulta conforme agli standard FDA per il contatto con alimenti e paragonabile in termini di costo ai PPA a base di fluoro. Come questi ultimi, elimina la possibile rottura del fuso, diminuisce l’accumulo di materiale nello stampo così da ridurre i tempi di inattività delle attrezzature e incrementare la produttività. Il PPA privo di PFAS di Ampacet non interferisce con i trattamenti superficiali dei film, come stampa e laminazione, e non ha alcun effetto sulla sigillatura.