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Syncro Group: un’azienda “glocal” Chi molto pensa poco erra

L’aforisma vinciano “Chi poco pensa molto erra” viene completamente ribaltato in Syncro Group dalle regole del suo CEO Gabriele Caccia. Syncro è infatti un gruppo di professionisti pensanti, riflessivi e operativi, che si mettono sempre in gioco in nome dell’innovazione e della crescita

DI RICCARDO AMPOLLINI, ERMANNO PEDROTTI E LUCA MEI

Realtà imprenditoriale che da oltre 15 anni è diventata un punto di riferimento nel mercato globale dell’automazione per le linee d’estrusione, in occasione della fiera

Greenplast Syncro Group ha presentato il suo nuovo asset di gruppo: innovativo e diversificato, se si considerano i settori di destinazione dei suoi prodotti e la natura della sua proposta tecnologica.

Le aziende di Syncro Group lavorano in sinergia costante tra di loro: Syncro offre sistemi di dosaggio, anelli automatici, misuratori di spessore, dispositivi per la web inspection e sistemi 4.0 per il controllo delle linee; Plasmac, compartecipata con Erema, colosso internazionale nella tecnologia del riciclo, è la più green del gruppo e produce estrusori in linea e fuori linea per il riciclo di scarti post industriali, che vengono trasformati in granuli di elevata qualità da reintrodurre nel processo produttivo; Plantech-CST, modenese, offre impianti su misura e chiavi in mano per sistemi di movimentazione, stoccaggio, miscelazione, alimentazione e dosaggio di materie prime in polvere, granuli, scaglie, o liquidi. Negli ultimi anni la famiglia di Syncro Group è cresciuta in maniera esponenziale e, in premessa, Gabriele Caccia, CEO e presidente del gruppo, ha subito spiegato: “Siamo un’azienda “glocal”. Ad oggi abbiamo realtà produttive in Italia e all’estero (Stati Uniti, India e Cina), come anche filiali operative in varie aree strategiche del mondo (Germania, USA, Brasile, Cina e India). Siamo una grande famiglia e amiamo pensare che, grazie a una presenza fisica, possiamo aiutare e supportare i nostri clienti in tutte le parti del mondo”.

Zero Waste Mission

Da sempre attenti e rispettosi nei confronti dell’ambiente, in Syncro Group vige un rispetto e una fiducia incondizionata verso la sostenibilità nel suo concetto più ampio. Sempre Caccia ha raccontato che in azienda i prodotti si creano fin da subito affinché risultino virtuosi, nel rispetto delle procedure dell’economia circolare e con performance di risparmio energetico al top di gamma. “Non per niente abbiamo deciso di intraprendere un percorso basato sul raggiungimento di alcuni dei 17 obiettivi ONU per uno sviluppo sostenibile”, ha detto Caccia, aggiungendo che lui stesso ha coniato il neologismo ad hoc “Greenology”. “L’introduzione del termine “Greenology” nel nostro linguaggio aziendale si spiega con l’ineluttabile esigenza che pensare green diventi un’azione imprenditoriale nel rispetto dell’ambiente, garantendo una sostenibilità e una ricerca continua verso l’innovazione di prodotto, per diminuire lo spreco di risorse e aumentare l’efficienza dei nostri prodotti a livello sia

qualitativo che di performance”, ha spiegato Caccia. “Senza peraltro scordare che la strada individuata dall’Europa, in merito alle materie plastiche, è ben chiara da tempo: ridurre la plastica sia come produzione sia come rifiuto. Va da sé che a Greenplast, per dimostrare nel concreto qual è la nostra risposta alla sfida Reduce-Reuse-Recycle, abbiamo presentato più sistemi di produzione concepiti ad hoc cliente per cliente, ma sempre nel solco comune delle 3 R”. Se a ciò aggiungiamo che, solo nel 2021, Syncro Group ha depositato diversi brevetti scaturiti dai vari quesiti tecnologici e produttivi avanzati dai propri clienti, ecco confermato che il binomio ecologia e innovazione diventa di forte appeal.

Alcune novità viste in Fiera Milano

“A Greenplast abbiamo presentato due nuovi brevetti che forniscono soluzioni innovative nello sviluppo del layout tipico per il trasporto delle materie prime dal silo fino all’estrusore”, ha proseguito Gabriele Caccia. “Il primo brevetto verte sull’abbinamento tra caricatore e depolveratore in continuo. È noto come, durante la fase di riempimento del silo, si generi polvere o, peggio, si creino capelli d’angelo: una vera piaga per chi lavora materie plastiche. È infatti durante il trasporto pneumatico della materia prima dal luogo di stoccaggio all’area di trasformazione che fattori, quali velocità, attrito e calore, generano questi lunghi filamenti che compromettono la qualità del materiale del lotto in lavorazione. Come soluzione, Syncro Group ha progettato un sistema brevettato di eliminazione in ciclo automatico della polvere fisiologicamente mischiata con i granuli stessi. Risolta la prima questione, a valle del layout di trasporto abbiamo collocato il secondo dispositivo brevettato: una “trappola” che separa i capelli d’angelo dai granuli, filtrandoli sempre in automatico”. Questi due brevetti consentono, l’uno, di non far intasare né il caricatore né il dosatore e, l’altro, di non generare difetti in fase di estrusione dei film. Ma le novità di Syncro Group presentate in fiera non si fermano qua. “In virtù dello specifico know-how della divisione Plasmac, a Greenplast abbiamo esposto l’ultima versione del sistema d’estrusione Alpha XS”, ha aggiunto Caccia. “Il nuovo Alpha XS è un estrusore ad alimentazione diretta, in grado di ripellettizzare in linea il rifilo proveniente da impianti di estrusione film e/o bobine di scarto. È caratterizzato da: una vite d’estrusione molto compatta, che garantisce un bassissimo consumo energetico, un layout che occupa un solo metro quadrato e un’estrema semplicità d’utilizzo. L’alimentazione del rifilo avviene tramite un classico trasporto basato sul concetto venturi, ad aria, mentre nel caso del recupero di bobine di scarto, Alpha XS è equipaggiabile con

Gabriele Caccia, CEO e presidente di Syncro Group

Il dispositivo Typhoon3 esposto alla fiera Greenplast

un apposito traino che alimenta in automatico l’estrusore. I pellet prodotti dal nostro Alpha XS possono essere recuperati direttamente in linea e riprocessati dagli impianti insieme ai materiali vergini, data l’elevata qualità del pellet e la perfetta granulometria”. Un’ultima, appassionata considerazione fatta dal CEO del gruppo riguardava la “piaga” della bassa percentuale di classificazione del materiale post consumo oggi in circolazione sul mercato. Aspetto non banale per un estrusorista che, dopo aver acquistato big-bag o container di materiale post consumo, ignora molto spesso origini e caratteristiche della materia prima rigenerata. Il che si traduce in un non banale problema tecnico in produzione, nel senso che solo durante l’estrusione si sa cosa si stia effettivamente processando. E qui entra in gioco il know-how specialistico nei sistemi di visione artificiale: la divisione Syncro Vision che, in collaborazione con AceLabs (entrata recentemente in Syncro Group), vanta molteplici applicazioni sia nel riconoscimento dei difetti sia nel rispetto delle tolleranze. A tal proposito Gabriele Caccia ha voluto elencare, seppure solo per punti, i principali vantaggi dei sistemi ottici d’ispezione, ovvero: riduzione dei costi legati alla manodopera; controllo della produzione immediata e continua; facile mappatura dei difetti; controllo qualità con criteri oggettivi e ripetibili.

Una veduta dei reparti produttivi di Syncro Group

Personale qualificato come asset portante dell’azienda Syncro Group ha costruito il suo “Dream Team”

Gabriele Caccia, a sinistra, dà il benvenuto in Syncro Group ad Andrea Rigliano A partire dal gennaio 2022, Syncro Group ha condotto una “campagna” di rinforzo della struttura organizzativa di tutto rispetto. L’arrivo di nuove figure professionali di primordine, infatti, ha rafforzato le sue fila commerciali e tecniche, dando vita a quello che Gabriele Caccia ha definito un “Dream Team”. Andrea Rigliano è stato il primo a entrare in famiglia per ricoprire i ruoli di CSO (Chief Sales Officer) e Greenology Manager, seguito a pochi giorni di distanza da Riccardo Castello in qualità di direttore generale di Plasmac. La compagine di Syncro Group si è poi ulteriormente allargata con l’arrivo di Massimo Gomis, che è andato a ricoprire il ruolo di direttore commerciale Italia, mentre in primavera è stata la volta di Paolo Gasparotto e di Andrea Stoppa, rispettivamente con le funzioni di business development director per il mercato nordamericano e senior sales manager e product manager per il settore Wire & Cable. Ultimo, ma soltanto in ordine cronologico, Alessio Bagnolati ha chiuso la serie di nuovi arrivi con il ruolo di direttore tecnico di Plasmac. Come ha rimarcato Gabriele Caccia in ciascuna di queste occasioni, ogni nuovo arrivo ha rappresentato un chiaro segno degli ambiziosi piani di crescita ed espansione internazionale del gruppo, attraverso professionisti in grado di assicurare il costante sviluppo di prodotti innovativi e la loro diffusione a livello globale, per acquisire quote di mercato sempre più ampie.