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L’ecodiFriedrichshafen

Spunti d’interesse da Campetella L’eco di Friedrichshafen

Gli esiti dell’edizione 2021 della fiera Fakuma sono stati i migliori di sempre per il costruttore marchigiano di robot e sistemi d’automazione. Per questo offrono spunti interessanti sullo stato di salute e sugli ultimi prodotti di Campetella, ma anche sul comparto in cui opera e sul mercato più in generale

“Questa è stata per noi l’edizione di Fakuma meglio riuscita di sempre”. Sono queste le parole con cui Marco Marconi, sales area manager di Campetella Robotic Center, ha riassunto in estrema sintesi l’esito dell’edizione 2021 della fiera di Friedrichshafen per il costruttore di robot e sistemi d’automazione. Per esempio, rispetto alla precedente edizione del 2018, Campetella ha infatti registrato un maggiore afflusso di visitatori con ruoli d’elevata responsabilità e potere decisionale. Dopo la cancellazione di Fakuma 2020, molte aziende hanno puntato su questo appuntamento per acquisire nuovi contatti e per aggiornarsi sulle più recenti tecnologie disponibili sul mercato. I visitatori dello stand Campetella provenivano dalle più importanti realtà industriali tedesche operanti, innanzitutto, nel settore del packaging, seguito dai comparti medicale e automobilistico. Come ha confermato lo stesso Marconi, la pandemia da Covid-19 ha innescato una crescita esplosiva nell’industria medicale, ma anche in quella del confezio-

namento alimentare, mentre l’automotive ha beneficiato degli investimenti nella mobilità elettrica. Il mercato globale sta cambiando repentinamente e sia le grandi che le piccole aziende manifestano la necessità di automatizzare i propri processi per rimanere competitive e cercare di stare un passo avanti alla concorrenza. “Campetella beneficia ancora di più di questa crescita, grazie al know-how maturato nel fornire soluzioni d’automazione standardizzate all-in-one”, ha affermato Marconi, specificando che la carenza di personale aggravata dalla pandemia contribuisce a incentivare gli investimenti in automazione, di cui Campetella intende sfruttare il potenziale. Le grandi aziende non possono permettersi di fare i conti con una carenza di manodopera, specialmente quando si tratta di compiti ripetitivi, come il confezionamento dei prodotti finiti. Secondo quanto spiegato ancora da Marconi, la vasta gamma di robot standard, integrabili a valle nei diversi sistemi proposti dal costruttore marchigiano, rappresenta la soluzione ideale a tale problema. I robot Campetella sono in grado d’eseguire tutte le funzioni correlate al controllo qualità e al confezionamento poiché non si limitano al solo ingresso laterale o verticale, piuttosto che alla mera rimozione della materozza. Più nello specifico, il braccio robotico articolato con conformità selettiva (Scara) di Campetella trova impiego ideale nelle operazioni d’imballaggio, posizionando gli articoli direttamente all’interno degli imballi in cartone, per poi passarli all’AGV (veicolo a guida automatica), o all’AMR (robot mobile autonomo), che li trasporterà al magazzino. E alla fiera Fakuma 2021 il costruttore, in collaborazione con Engel e Arburg, non si è fatto scappare l’occasione per mostrare al grande pubblico le proprie soluzioni completamente automatizzate per il packaging alimentare, con applicazioni IML ottenute mediante stampi di tipo stack. Degni di nota risultano innanzitutto: il robot GS2 Gunshot X-Series a estrazione rapida, progettato per ridurre i tempi di ciclo del confezionamento fino a 2,3 secondi; il modello compatto ad alte prestazioni CX1 E-Series, che era esposto presso gli stand di Matsui e JSW. “L’unità di controllo EVO permette di controllare tutti i robot mediante un sistema comune, semplificando notevolmente la formazione degli operatori, che devono apprendere un solo linguaggio di programmazione. La piattaforma robotica condivisa contenente tutti i prodotti Campetella permette, inoltre, di ottimizzare la gestione di componenti e ricambi, garantendo un’assistenza al cliente altamente efficiente. Questa è la nostra forza e, di riflesso, è anche la forza dei nostri clienti”, ha sottolineato il responsabile commerciale di Campetella. Il costruttore propone un design sempre più leggero, ottenuto grazie all’impiego di fibra di carbonio e, laddove possibile, ricorrendo alla produzione additiva di centinaia di componenti, che consente un processo molto più pulito e veloce in confronto alla tradizionale lavorazione CNC. I componenti in PA12 stampati in 3D risultano molto più leggeri di quelli in metallo, consentendo ai robot di lavorare più velocemente e senza vibrazioni. A tale riguardo Marconi ha rimarcato l’alto grado d’integrazione verticale: “Produciamo internamente l’80% della componentistica dei nostri robot”. Inoltre, Campetella sta sostituendo, dove possibile, gli attuatori pneumatici con gli azionamenti servoelettrici che utilizzano motori Kollmorgen, uno dei più importanti produttori di servomotori. Tutto ciò permette di ridurre le emissioni di CO2 aumentando al contempo affidabilità ed efficienza.

Contenitori e coperchi stampati contemporaneamente mediante uno stampo stack a 4+4 cavità e “manipolati” grazie all’automazione Campetella

Stato di salute, campi d’attività e prossimi appuntamenti

Oggi Campetella conta 135 dipendenti diretti, a cui si sommano 105 collaboratori, tra agenti, distributori e centri d’assistenza dislocati in 26 sedi esterne in tutto il mondo. Partendo dalla situazione attuale, l’azienda si prefigge di raggiungere un fatturato di 38 milioni di euro entro il 2025.

Alcuni robot Campetella in mostra a Friedrichshafen

I sistemi principali esposti a Fakuma 2021 Maggiore produttività, minore ingombro

Presso lo stand di Arburg alla fiera Fakuma 2021, un robot Modula Maxi Twin, installato su una pressa Allrounder 1020 H ibrida in versione “Packaging”, dava vita a un sistema completamente automatizzato per la produzione simultanea di contenitori e coperchi con IML mediante uno stampo stack con 4+4 cavità, processo che normalmente richiede due presse, due stampi e due automazioni separate. Il tempo di ciclo totale di questo robot, progettato per presse fino a 12000 kN, era pari a 5,5 secondi (tempo blocco pressa: 1,6 s). I bracci rinforzati con fibre di carbonio riducevano le vibrazioni garantendo un ottimo posizionamento dell’etichetta. L’alimentatore di etichette, anch’esso completamente rinforzato con fibre di carbonio, si adattava perfettamente sia alle etichette piatte sia a quelle da apporre su cinque lati del contenitore. L’innovativa tavola rotante presente all’interno del magazzino etichette consentiva un facile e sicuro rifornimento d’etichette mentre il robot era in funzione. Dopo aver esaminato ogni lato di contenitori e coperchi, un sistema con 7 telecamere provvedeva a scartare i soli pezzi non conformi, mentre gli articoli idonei venivano allineati e impilati a faccia in giù sul nastro trasportatore per mezzo di un robot Scara X-Series Spin 2. Presso lo stand di Engel, invece, un robot Modula W a entrata laterale e ad alta velocità faceva parte di una cella di stampaggio completamente automatizzata e progettata per massimizzare la produzione riducendo l’ingombro a terra. Tale cella produceva vaschette per margarina, con IML, mediante uno stampo stack con 4+4 cavità. Il tempo di ciclo totale del robot, concepito proprio per l’utilizzo con stampi stack su presse fino a 4500 kN, era pari a 4,7 secondi (tempo blocco pressa: 1,2 s). L’ingombro ridotto era ottenuto grazie anche alla compattezza degli alimentatori verticali delle etichette. I bracci in fibra di carbonio del robot riducevano le vibrazioni garantendo un ottimo posizionamento delle etichette, mentre un sistema di visione artificiale in linea assicurava la perfetta qualità delle vaschette, impilate a faccia in giù da un robot Scara Spin 2.

Oggi Campetella vanta 135 dipendenti, a cui vanno aggiunti 105 collaboratori esterni. Nella foto: il team presente alla fiera Fakuma 2021

Una veduta generale dell’automazione basata sul robot Modula Maxi Twin, al servizio della pressa Allrounder 1020 H ibrida di Arburg in versione “Packaging” Come già accennato su MacPlas 381 (febbraio/marzo 2021), entro il 2022 un nuovo stabilimento produttivo di 7500 metri quadri porterà quasi al raddoppio della superficie produttiva (attualmente è di 8500 m2), così da accompagnare la costante crescita e consentire nei prossimi anni un aumento del numero d’installazioni annue da 500 a 1200 robot. Inoltre, sempre quest’anno, l’azienda aprirà filiali in Germania e nel Regno Unito, mentre nel 2023 ne inaugurerà un’altra negli Stati Uniti. In questo quadro non va dimenticata la partnership strategica con il costruttore di macchine per lo stampaggio a iniezione Sumitomo (SHI) Demag, che proprio in occasione di Fakuma 2021 ha presentato la prima serie di soluzioni robotiche a marchio proprio, avvalendosi per questo della meccanica fornita da Campetella. L’azienda vanta una storia di 35 anni anche nella produzione di avvolgitori per l’estrusione di tubi per irrigazione con diametro di 25-50 mm, settore che oggi sta registrando una crescita accentuata in tutti i paesi industrializzati. “Ecco perché stiamo per lanciare una nuova linea di avvolgitori tutta nostra”, ha rivelato Marconi. Peraltro, i robot Scara di Campetella rappresentano la soluzione ideale da integrare a fine linea per imballare e impilare il prodotto finito. Sebbene gli avvolgitori richiedano un’automazione diversa rispetto a quella usata nello stampaggio, i dispositivi posti a valle risultano essere simili, così come il knowhow richiesto, a dimostrazione del fatto che sistemi modulari possono essere impiegati in settori diversi. Nel frattempo, fervono i preparativi per le prossime fiere in programma per l’industria della plastica, tra cui Greenplast, Plastpol e K 2022, appuntamento imperdibile che coincide con i 125 anni d’attività di Campetella. Tale ricorrenza sarà celebrata con un’esposizione speciale, che conta anche sulla collaborazione con importanti costruttori di macchine a iniezione e linee d’estrusione che annoverano Campetella tra i propri partner di prima scelta, grazie a soluzioni innovative e integrate.