IL MARE Eco del Golfo Tigullio

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Rapallo Not Marzo 2011 nuovo:Layout 1

2-03-2011

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AMBIENTE

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di Daniele RONCAGLIOLO

E c o d e l g o l f o Ti g u l l i o

IMPIANTI

Depuratore: c’è una terza via Si potrebbero sfruttare gli impianti già esistenti in altre località del Tigullio rendendoli più moderni e funzionali a livello comprensoriale, risparmiando in tal modo milioni di euro ia Betti o l’area ex Viacava? In questi mesi sembra si stia sfogliando la margherita per capire dove andrà messo il depuratore. Lei, assessore Mustorgi, a quale petalo si è fermato? In Italia purtroppo lo sport nazionale è dire dove non va messo qualcosa e questo è un grosso limite che condiziona il Paese e di conseguenza anche Rapallo. Il mio pensiero invece va oltre a queste due aree. E quando dico così penso ad un depuratore comprensoriale, ben sapendo che Lavagna ha la nostra stessa necessità. Non è detto che il sito individuato su Lavagna abbia caratteristiche migliori di quello di Rapallo. È necessario però riflettere sui tanti milioni che si spendono per pochi cittadini, visto che durante il periodo estivo le due città unite fanno un numero di abitanti pari a quello di un quartiere di Milano. Non so onestamente se questa mia idea sia già stata pensata da qualcuno. Sì i verdi ne volevano uno comprensoriale in Fontanabuona Ecco, allora io sono un verde. A parte gli scherzi credo che si debba guardare oltre i colori politici: quando si vuole il bene della città si deve andare oltre a questo. In un recente incontro ho proposto il depuratore comprensoriale ai vertici regionali e all’Ato. Il

V

presidente Burlando ne ha preso atto e ha promesso che l’avrebbe preso in considerazione. Voglio ricordare all’Ato che la sua missione è ottimizzare le risorse senza moltiplicare le strutture. A Rapallo il tubo a mare esiste già e costerebbe poco collegarlo ad un impianto limitrofo. Ovviamente il mio consiglio non deve andare a dilatare i tempi perchè il comune sta lavorando molto bene su questo aspetto; si tratta di un argomento di estrema importanza e ne siamo tutti consapevoli, visto che nel 2015 se non lo avremo realizzato dovremo pagare pesanti sanzioni europee. Una città come Rapallo che ambisce ad un’alta qualità della vita, del mare, e dell’ambiente, non può prescindere da un impianto di depurazione. E poi, visto che il nuovo ospedale è ormai in funzione, potremo ricevere anche la bandiera blu. Quello del depuratore è un tema che parte da lontano Sì già con l’amministrazione Bagnasco lavorammo con il Consiglio Nazionale delle Ricerche per un progetto che prevedeva un depuratore naturale con vasche sommerse. Ottenemmo anche un brevetto e adesso ogni volta che quell’invenzione viene usata il comune riceve una royalty. Peccato

Località Ronco - area Viacava

che la precedente amministrazione abbia voluto cancellare tutto e ciò, purtroppo, non è stato carino. Lei invita a pensare in maniera comprensoriale, però una esperienza come quella del Consorzio per i Rifiuti non andò benissimo. È vero i risultati furono zero, ma non

Giggia, han fatto finalmente chiarezza sul depuratore!

tutto nel passato è stato negativo. Guardiamo per esempio alla sanità: da un campanilismo diffuso, con un nosocomio per ogni città, siamo arrivati ad avere tre strutture a Sestri Levante, Lavagna e Rapallo che mirano ad essere tre ospedali di eccellenza. La strada da percorrere è questa.

Sì, lo costruiranno sul Manico del... Lume!

Quella di Mustorgi è un’idea semplice e condivisibile. Pensare che due città attaccate come Rapallo e Santa Margherita, che insieme fanno quarantamila abitanti, abbiano due depuratori con un costo complessivo di cinquanta milioni di euro deve fare riflettere. Non è il tempo delle recriminazioni però: bisogna voltare pagina cercando di non ripetere l’errore. Rapallo il tubo a mare ce l’ha. Collegarlo all’impianto da ammodernare a Chiavari, o a quello che si dovrà costruire a Lavagna, è possibile e auspicabile. Si risparmierebbero milioni di euro e anche l’ambiente ne beneficerebbe. I soldi per il depuratore rapallese, 36 milioni di euro, sono sul tavolo da tempo. Un cambio di rotta, se lo si vuole, è possibile. Prevarranno le logiche del buonsenso o di qualcos’altro? D.R. di Pietro Ardito & C.

da Mario

Trattoria a Rapallo dal 1 9 6 3

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