La Progettazione Integrata dei processi di cantierizzazione

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Inquadramento normativo dei processi di cantierizzazione

nell’ambito dei procedimenti autorizzativi delle opere pubbliche

• D.Lgs 50/2016 (NUOVO CODICE DEGLI APPALTI) ;

• D.Lgs 152/2006 (VAS – VIA – IPPC) ;

• La Valutazione d’Impatto Sanitario (VIS) ;

• D.P.R. 12/2003 (VINCA) ;

• D.Lgs 42/2004 ss.mm.ii. (CODICE DEI BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI);

• D.M. 161/2012 (PUT) .

SEZIONE I

Definizione di cantiere e processo di cantierizzazione

Cantiere

Definizione ai sensi del D.Lgs 81/2008 – art.89 comma 1, lettera a

«…qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco é riportato nell’allegato X…»

Allegato

X: Elenco dei lavori edili o di ingegneria civile

1. I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro.

2. Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.

Processo di cantierizzazione

Possibile definizione

«Quadro organico, integrato e sequenziale di fasi operative, finalizzate alla pianificazione, progettazione, mitigazione e monitoraggio delle azioni costruttive di un’opera, avente la finalità di garantire la compatibilità ambientale e sociale dell’intervento nel rispetto della spesa e delle tempistiche programmate e della qualità funzionale e prestazionale attesa»

La definizione di un processo di valutazione metodologico preciso e scientifico risulta la condizione fondamentale per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di contenimento degli impatti critici generati dal Processo di cantierizzazione.

Il cantiere, pertanto, dovrà necessariamente divenire un organismo complesso, in grado di rispondere in modo efficiente e sostenibile a tutte le esigenze di salvaguardia e di tutela ambientale, ed altresì capace di relazionarsi ed integrarsi con le funzioni presenti sul territorio e di interagire positivamente con le comunità in esso insediate.

INQUADRAMENTO NORMATIVO

1988

DPCM 337/1088

2006

D.Lgs 152/2006 come modificato dal D. Lgs 4/2008 e dal D.Lgs

128/2010

Valutazion e d’Incidenz a

1997 DPR 357/1997

2009

DM 26/06/2009

2016

D.Lgs 50/2016

Relazione Paesaggisti ca

2004

D. Lgs 42/2004

2005

Valutazione di Impatto Sanitario

2016

DPCM 12/12/2005

Nuovo Codice degli appalti (D.Lgs 50/2016)

Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.

ABROGAZIONE IMMEDIATA: Vecchio Codice degli Appalti D.Lgs 163/2006

ABROGAZIONE PROGRAMMATA: Regolamento DPR 207/2010

Nuovo Codice degli appalti

(D.Lgs 50/2016, Parte VI, Titolo III, art. 216, comma 4)

ABROGAZIONE PROGRAMMATA: Regolamento DPR 207/2010

«…Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui all’articolo 23, comma 3, continuano ad applicarsi le disposizioni» … «del decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207» :

• Parte II, titolo II, capo I – Progettazione (dall’art. 14 al 43)

• Parte II, titolo XI, capo I – Beni del patrimonio Culturale (art. 239 e 240)

• Parte II, titolo XI, capo II – Progettazione (dall’art. 241 al 248)

• Allegati e parti di allegati richiamate ai titoli precedenti

Nuovo Codice degli appalti (D.Lgs 50/2016)

• Si attua mediante decreti attuativi

• Trasparenza nella partecipazione dei portatori di interesse: obbligatoria per le grandi opere infrastrutturali (Parte I, Titolo III, Art. 22)

• Progetto di fattibilità tecnica ed economica: sostituisce il progetto preliminare e lo studio di fattibilità (Parte I, Titolo III, Art. 23)

• Qualificazione delle stazioni appaltanti: criterio preferenziale di aggiudicazione in sede di appalto (Parte II, Titolo II, Art. 38)

• Rating di impresa: da applicare ai fini della qualificazione dell’impresa sulla base di indici qualitativi e quantitativi (Parte II, Titolo III, Capo III, Sezione II, Art. 83)

• Offerta economicamente più vantaggiosa: criterio preferenziale nella scelta del contraente (Parte II, Titolo IV, Art. 95)

• Nuovo contratto di partenariato pubblico-privato: regola il rapporto tra le parti (Parte III, Titolo I, Art. 180)

INQUADRAMENTO NORMATIVO

1988

DPCM

COME SI INTEGRA IL PROGETTO DI

CANTIERIZZAZIONE

PUBBLICA

2006

D.Lgs 152/2006

come modificato

modificato 4/2008

dal D. Lgs 4/2008 e dal D.Lgs

dal

128/2010

337/1088

Valutazion e d’Incidenz a

1997 DPR 357/1997

Relazione

Paesaggisti ca

2016

D.Lgs 50/2016

2009

2009

DM 26/06/2009

2004

D. Lgs 42/2004

2005

Valutazione di Impatto

Sanitario

2016

DPCM 12/12/2005

DI UN’ OPERA
RISPETTO AI PROCEDIMENTI AUTORIZZATIVI E AL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI?

Integrazione dei processi autorizzativi rispetto alla pianificazione e progettazione delle opere

RIR P R O C E D I M E N T I D I V A L U T A Z I O N E ( n e i q u a l i r i c a d e l a c a n t i e r i z z a z i o n e ) O G G E T T O D E L L E V A L U T A Z I O N I AIA-IPPC AUT. PAES. VALUTAZIONE DI INCIDENZA PARTECIPAZIONE MONITORAGGIO DAN GESTIONE REALIZZAZIONE PROGETTI
PIANI VAS Verifica assoggettabilit à VAS Verifica assoggettabilit à VIA VIA
PROGRAMMI

Inquadramento normativo

D.Lgs 152/2006 VAS

• Assicurare che l’attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile (rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un’equa distribuzione dei vantaggi connessi con l’attività economica);

• Garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente;

• Contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione, dell'adozione e approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile.

– VIA - IPPC Finalit à PIANI E PROGRAMMI VAS

Inquadramento normativo

D.Lgs 152/2006 VAS – VIA - IPPC

Finalit à PROGETTI VIA

• proteggere la salute umana;

• contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita;

• provvedere al mantenimento delle specie e conservare la capacità di riproduzione dell'ecosistema in quanto risorsa essenziale per la vita.

A questo scopo, essa individua, descrive e valuta, in modo appropriato, gli impatti diretti e indiretti di un progettosuiseguentifattori:

1) l'uomo, la fauna e la flora

2) il suolo, l'acqua, l'aria e il clima

3) i beni materiali ed il patrimonio culturale

4) l‘interazione tra i fattori di cui sopra

Inquadramento normativo

D.Lgs

Finalit à

• prevenire e ridurre in modo integrato l'inquinamento proveniente da specifiche attività;

• prevedere misure intese a evitare, ove possibile, o a ridurre le emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti;

• conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente.

*IPPC acronimo di:

Integrated Pollution Prevention and Control

NUOVI
ESERCIZIO IPPC*
IMPIANTI
O IN
152/2006 VAS – VIA - IPPC

Inquadramento normativo

D.Lgs 152/2006 VAS – VIA - IPPC

VAS

VIA

IPPC

c) impatto ambientale: l'alterazione qualitativa e/o quantitativa, diretta ed indiretta, a breve e a lungo termine, permanente e temporanea, singola e cumulativa, positiva e negativa dell'ambiente, inteso come sistema di relazioni fra i fattori antropici, naturalistici, chimico-fisici, climatici, paesaggistici, architettonici, culturali, agricoli ed economici, in conseguenza dell'attuazione sul territorio di piani o programmi o di progetti nelle diverse fasi della loro realizzazione, gestione e dismissione, nonché di eventuali malfunzionamenti

(D.Lgs 12/2006, Parte II, Titolo I, art. 5)

Inquadramento normativo

D.Lgs 152/2006 VAS – VIA - IPPC

«…Nel rapporto ambientale debbono essere individuati, descritti e valutati gli impatti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente e sul patrimonio culturale, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso…»

(D.Lgs 12/2006, Parte II, Titolo II, art. 13, comma 4)

(vedasi anche allegato VI di D.Lgs 12/2006, Parte II, Titolo II, art. 13)

VAS

Inquadramento normativo

D.Lgs 152/2006 VAS – VIA - IPPC

«Lo studio di impatto ambientale contiene almeno le seguenti informazioni:

a) una descrizione del progetto con informazioni relative alle sue caratteristiche, alla sua localizzazione ed alle sue dimensioni;

b) una descrizione delle misure previste per evitare, ridurre e possibilmente compensare gli impatti negativi rilevanti;

c) i dati necessari per individuare e valutare i principali impatti sull'ambiente e sul patrimonio culturale che il progetto può produrre, sia in fase di realizzazione che in fase di esercizio;

d) una descrizione sommaria delle principali alternative prese in esame dal proponente, ivi compresa la cosiddetta opzione zero, con indicazione delle principali ragioni della scelta, sotto il profilo dell'impatto ambientale;

e) una descrizione delle misure previste per il monitoraggio.»

(D.Lgs 12/2006, Parte II, Titolo III, art. 22, comma 3)

(vedasi anche allegato VII di D.Lgs 12/2006, Parte II, Titolo III, art. 22)

VIA
La valutazione dell’impatto sulla salute (VIS)

La Valutazione dell’Impatto sulla Salute (VIS) secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (WHO) è “una combinazione di procedure, metodi e strumenti attraverso i quali è possibile valutare i potenziali effetti sulla salute della popolazione di una politica, di un piano o programma e la distribuzione di tali effetti tra la popolazione”.

La VIS è richiesta per legge solo in alcuni paesi – come Stati Uniti, India e Cina – mentre in Europa è stata istituzionalizzata solo nei paesi dell’Est – come Bulgaria, Repubblica Ceca, Lituania, Slovacchia – ed è attivabile, su base volontaria in altri, come Danimarca, Finlandia, Irlanda, Regno Unito, e Svezia.

In Italia è in formulazione un disegno legge relativo all’introduzione della Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) nel Codice Ambientale.

La valutazione di incidenza (VINCA)

(DPR 120/2003)

Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonche' della flora e della fauna selvatiche.

La rete Natura 2000 è il principale strumento dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE «Habitat» e integrata con la Direttiva 2009/147/CE "Uccelli" concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

Sono da sottoporre a Valutazione di Incidenza (comma 3), tutti gli interventi non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti in un sito Natura 2000, ma che possono avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi.

Per i progetti già assoggettati alla procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA), la valutazione d'incidenza viene ricompresa nella procedura di VIA (DPR 120/2003, art. 6, comma 4).

Allegato G al D.P.R. 357/1997VINCA

IL PP È DIRETTAMENTE CONNESSO O NECESSARIO PER LA GESTIONE DEL SITO AI FINI DI CONSERVAZIONE DELLA NATURA?

Valutare le implicazioni per gli obiettivi di conservazione del sito

Riformulare il piano/progetto

NO

Esistono motivi imperanti di rilevante interesse pubblico?

Il PP inciderà negativamente sulla integrità del sito?

Esistono soluzioni alternative?

O S I S I NO N O SI S I

Il PP avrà probabilmente un effetto significativo sul sito? NO

L’autorizzazione può essere rilasciata

Screening

Valutazione appropriata

Valutazione di soluzioni alternative

Nel sito sono presenti specie prioritarie? SI NO

L’autorizzazione non deve essere rilasciata

Analisi di Piani e Progetti

(PP) concernenti i siti Natura 2000

L’autorizzazione può essere rilasciata per altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, previa consultazione con la Commissione. Si devono prendere misure di compensazione

Esistono considerazioni connesse con la salute umana e la sicurezza o con importanti benefici per l’ambiente?

NO S I S I

L’autorizzazione può essere rilasciata. Sono prese misure di compensazione. La Commissione è informata

Valutazioni delle misure di compensaz ione

N

Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs

42/2004 ss.mm.ii.)

Il codice ha la finalità di tutelare e la valorizzare il patrimonio culturale (parte II) e paesaggistico (parte III). L’art. 142 definisce i beni paesaggistici tutelati per legge:

a) i territori costieri (compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia)

b) i territori contermini ai laghi (compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia)

c) i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dalle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna;

d) le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole;

e) i ghiacciai e i circhi glaciali;

f) i parchi e le riserve nazionali o regionali;

g) i territori coperti da foreste e da boschi;

h) le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici;

i) le zone umide;

l) i vulcani;

m)le zone di interesse archeologico individuate alla data di entrata in vigore del presente codice.

Codice dei beni culturali e del paesaggio

(D.Lgs 42/2004 ss.mm.ii.) DPCM 12/12/2005

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2005

Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell'articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42

L’interferenza di una infrastruttura con uno dei beni paesaggistici tutelati necessità di verifica della compatibilità paesaggistica dell’opera.

Per il rilascio dell’Autorizzazione Paesaggistica (art. 146) è necessario redigere una Relazione Paesaggistica che attesti la compatibilità dell’intervento con l’area di tutela.

I contenuti della Relazione Paesaggistica sono definiti nell’Allegato del DPCM 12/12/2005.

Decreto del Ministero dell'Ambiente e della

tutela del Territorio e del Mare 10 agosto 2012, n. 161

Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo

• Il Piano ha lo scopo di migliorare l'uso delle risorse naturali e prevenire la produzione di rifiuti;

• Stabilisce i criteri qualitativi da soddisfare affinché i materiali di scavo siano considerati sottoprodotti e non rifiuti;

• Stabilisce le procedure e le modalità affinché la gestione e l'utilizzo dei materiali da scavo avvenga senza pericolo per la salute dell'uomo e senza recare pregiudizio all'ambiente.

Piano di utilizzo terre e rocce da scavo

(DM 161/2012, art.5, Allegato 5 - Piano di Utilizzo)

Il Piano di Utilizzo deve definire:

1. ubicazione dei siti di produzione dei materiali da scavo…;

2. ubicazione dei siti di utilizzo e individuazione dei processi industriali di impiego dei materiali da scavo …;

3. operazioni di normale pratica industriale finalizzate a migliorare le caratteristiche merceologiche, tecniche e prestazionali dei materiali da scavo per il loro utilizzo…;

4. modalità di esecuzione e risultanze della caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo eseguita in fase progettuale…;

5. ubicazione degli eventuali siti di deposito intermedio in attesa di utilizzo…;

6. individuazione dei percorsi previsti per il trasporto materiale da scavo tra le diverse aree… (vedasi DM 161/2012, art. 5 e Allegato 5)

SEZIONE II

Come definire in termini di contenuti e grado di approfondimento il livello di progettazione di un processo di cantierizzazione (pianificazione, progettazione, mitigazione e monitoraggio)

Implementazione dei contenuti e del livello di approfondimento di un processo di cantierizzazione nell’ambito dei procedimenti autorizzativi delle opere pubbliche

Documentazione ambientale propedeutica ai procedimenti di valutazione di piani, programmi e progetti

OGGETTO DELLA VALUTAZIONE PROCEDIMENTI

VAS (VA-VAS)

VIA (VA-VIA)

Piani/programmi

D.Lgs 50/2016

Progetto FTE *

Progetto Definitivo

Progetto Preliminare

Progetto Definitivo

VI Piani/Programmi

Progetti

DOCUMENTAZIONE AMBIENTALE

Rapporto preliminare per la verifica di assoggettabilità Rapporto Ambientale

Sintesi non tecnica

Studio Preliminare Ambientale

Studio di Impatto Ambientale

Sintesi non tecnica

Studio di Prefattibilità Ambientale

Studio di Fattibilità ambientale

Studi per la Valutazione di Incidenza

RP Progetti definitivi Relazione Paesaggistica

Progetto

di fattibilità tecnica ed economica*= rif D.Lgs 50/2016

Struttura metodologica di un processo di cantierizzazione

INIZIO PROCESSO

DISMISSIONE DELLE AREE DI CANTIERE E RIPRISTINO

LUOGHI ALLA VOCAZIONE D’USO ORIGINARIA

DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI DI

MITIGAZIONE

PROCESSO DI

CANTIERIZZAZIONE

DESCRIZIONE E VALUTAZIONE DELLE AZIONI PROGETTUALI

Le componenti/matrici abiotiche, biotiche ed antropiche

Principali riferimenti normativi

Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

Direttiva 2001/42/CE

L.R. 1/2005

Regolamento 4/R 2007

D.Lgs 156/2006 ss.mm.ii.

Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)

Direttiva 85/337/CEE

DPCM 337/88

L.R. 79/1998

D.Lgs 156/2006 ss.mm.ii.

Definizioni

Il QC costituisce il complesso delle informazioni necessarie per una organica ed esaustiva rappresentazione e valutazione dello stato del territorio e dei processi evolutivi che lo caratterizzano, nonché il riferimento indispensabile per la definizione degli obiettivi e dei contenuti di piano per la valutazione di sostenibilità.

Il QC definisce:

a) l'ambito territoriale;

b) descrive i sistemi ambientali interessati;

c) individua le aree, le componenti ed i fattori ambientali e le relazioni tra essi esistenti, che manifestano un carattere di eventuale criticità;

d) documenta gli usi plurimi previsti delle risorse, la priorità negli usi delle medesime e gli ulteriori usi potenziali coinvolti dalla realizzazione del progetto;

e) documenta i livelli di qualità preesistenti all'intervento per ciascuna componente ambientale interessata e gli eventuali fenomeni di degrado delle risorse in atto.

Principali componenti ambientali e sociali del Quadro

Conoscitivo (QC)

Definizione degli ambiti di studio

La definizione dell’ambito di studio dipende dalla tipologia di matrice ambientale che si prende in considerazione.

In funzione delle specifiche componenti ambientali l’ambito di studio può essere territoriale o locale .

Occorre definire l’ambito di studio anche per la fase di cantierizzazione oltre che per l’esercizio.

La conoscenza degli ambiti di studio deve essere tale da poter supportare l’evoluzione programmatica dell’opera stessa.

AMBITO TERRITORIALE

AMBITO LOCALE

AMBITO PUNTUALE

Definizione degli ambiti di studio fase di cantierizzazione

L’ambito di studio è territoriale in funzione delle relazioni di mobilità per il conferimento e trasporto dei materiali

Definizione degli ambiti di studio fase di cantierizzazione

Ambito di studio di dettaglio: aree fisse e fronte mobile di avanzamento dei lavori, in relazione alle caratteristiche funzionali del cantiere.

La definizione degli scenari programmatici e temporali di riferimento

La valutazione degli interventi progettuali deve confidare nell’individuazione di corretti scenari temporali e programmatici di riferimento, a cui rapportare l’evoluzione del quadro ambientale, del quadro progettuale e degli impatti indotti dalle azioni di progetto, sia nella fase di costruzione delle opere che di relativo esercizio.

Documentazione ambientale di riferimento

ESEMPI DELLE PRINCIPALI STRUTTURE METODOLOGICHE

DOCUMENTI PROPEDEUTICI ALLA VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI CANTIERIZZAZIONE

VAS PIANO ATTUATIVO

VIA

VINCA

STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE (PP)

PIANO UTILIZZO TERRE E ROCCE DA SCAVO

STUDIO IMPATTO AMBIENTALE (PP)

STUDIO VALUTAZIONE DI INCIDENZA (PD)

RELAZIONE PAESAGGISTICA (PD)

RP

Protocollo BIM a supporto del processo di cantierizzazione

SEZIONE IV

Sintesi delle conoscenze acquisite, esercitazione in aula e compilazione del Test di Verifica Finale (VF)

COMPILAZIONE DEL TEST DI VERIFICA

I. Inquadramento normativo dei processi di cantierizzazione nell’ambito dei procedimenti autorizzativi delle opere pubbliche

II. Come definire in termini di contenuti e grado di approfondimento il livello di progettazione di un processo di cantierizzazione (pianificazione, progettazione, mitigazione e monitoraggio)

ESERCITAZIONE FINALE IN AULA E
INTESI DELLE CONOSCENZE ACQUISITE,
I II
Si ringrazia per la cortese attenzione

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