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Food

by Antonella Euli

Accanto, l’Executive Chef Norbert Niederkofler al timone del Ristorante St. Hubertus all’interno dell’hotel Rosa Alpina di San Cassiano, a una manciata di km da Cortina. In alto, una sua creazione per il St. Hubertus Unplugged. Foto Marco Sartor

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Grandi chef in simbiosi

Quando le stelle si incontrano, tutto è possibile. Nasce così Luigina & Zeno: un esclusivo itinerario gourmet con Massimo Bottura e Norbert Niederkofler, dalle austere Dolomiti alla placida campagna modenese

A sinistra, “Luigina Table”, nel regno del famoso chef tristellato. Foto Stefano Scatà. Sotto, Massimo Bottura e Jessica Rosval all’opera. Foto Marco Poderi. A novembre 2020, Bottura e Niederkofler sono stati i primi Chefs tristellati italiani a ricevere la Stella Verde Michelin per il loro impegno costante a favore della sostenibilità ambientale

Modena, città di eccellenze della gastronomia e dei motori, si unisce al patrimonio naturale UNESCO delle Dolomiti, per regalare un’esclusiva e unica esperienza di evasione all’insegna del piacere dei sensi. L’amicizia tra le due famiglie, quella di Massimo Bottura e Lara Gilmore di Casa Maria Luigia e quella di Hugo e Ursula Pizzinini di Rosa Alpina, Partner Hotel di Aman, permette di vivere in totale intimità due dei luoghi più esclusivi al mondo. L’itinerario include due tappe culinarie, una da Massimo Bottura e l’altra da Norbert Niederkofler, due dei 135 Chef tristellati del mondo, e

Sopra, “Psychedelic Spin Painted Veal, not Flame Grilled”, la portata di carne del menu firmato da Massimo Bottura che rassomiglia a una tela astrattista. Foto Marco Poderi l’opportunità di soggiornare in Luigina, villetta privata di Casa Maria Luigia, e nello Châlet Zeno di Rosa Alpina, dotati entrambi di tre camere da letto. In Casa Maria Luigia, la guesthouse di Massimo Bottura e Lara Gilmore immersa nella campagna emiliana, gli ospiti vivranno l’esperienza culinaria Francescana at Maria Luigia, seduti ai tavoli conviviali di una rimessa per carrozze di inizio secolo, assaggiando i piatti iconici che hanno fatto la storia dei 26 anni di Osteria Francescana. Nello Châlet Zeno di Rosa Alpina, gli ospiti possono godere la privacy assoluta e accedere al St. Hubertus, dove Norbert Niederkofler propone il menu degustazione “Cook The Mountain” di 10 portate, i cui ingredienti provengono dal cuore dell’arco alpino. La proposta include il soggiorno di 4 notti comprensivo di prima colazione: due notti nelle camere spaziose dello Châlet Zeno, con accesso alla Spa privata (hammam, sauna finlandese e Jacuzzi all’esterno) e cena al St. Hubertus e due notti nella villetta indipendente Luigina, l’ultima aggiunta di Casa Maria Luigia con cucina professionale, grande living con caminetto e vetrate che affacciano sui campi, sui giardini all’italiana e sulla piscina privata, con cena a Francescana at Maria Luigia. st-hubertus.it - casamarialuigia.com

A destra, a selezione di crudi e tartare. Foto Cosimo Maffione. Sotto, Passeggiata nel bosco d’estate. Foto Manaz Productions

Stelle dolomitiche

Il Tivoli, dello chef Graziano Prest, ristorante stellato a Cortina d’Ampezzo. Una tavola nobile e al contempo genuina, che incanta. Già dalla prima volta

Creativo, brillante, capace di stupire. Graziano Prest è l’equazione perfetta dei suoi piatti. Sapori concreti e semplici allo stesso tempo che ti scatenano subito la voglia del ritorno. Sotto, Carosello di cioccolati. Nella pagina accanto, Giardino di rapa rossa con verdure di stagione marinate. Foto Manaz Productions. In basso, il ristorante. Foto Toni

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Ti siedi a tavola e ti innamori. Dell’atmosfera, della cucina e dello chef. Siamo al Tivoli, lungo la strada per passo Falzarego, ai piedi delle Tofane, in una bella casa alpina fuori dal centro con tanto di terrazza panoramica, uno dei ristoranti più quotati di Cortina. La cucina di matrice veneta è schietta e genuina, e lo chef-patron è Graziano Prest, 1 stella Michelin più che meritata da quasi vent’anni. Un sorriso solare che ti confonde, tanto che ti chiedi “ma siamo al nord o al sud?” Piatti Doc, tra cui gli spaghetti freddi con tartare di pesci nobili e caviale, e gli gnocchi di patate di montagna ripieni di baccalà liquido con timo e aglio, serviti con polvere di capperi e funghi cantarelli. Al Tivoli, Graziano subentra al famoso Walter Bianconi nel 2002 e, da veneto verace, si mette subito all’opera aiutato dalla moglie Maridilia per continuarne la tradizione di grande qualità. E ci riesce tanto che oggi il suo ristorante è una delle tavole più brillanti della conca ampezzana. I prodotti del territorio sono protagonisti dei suoi menu, i fagioli bellunesi, funghi locali, l’agnello dell’Alpago, le erbe spontanee, il pesce fresco, crostacei inclusi, che arriva dai mercati ittici di Venezia e Chioggia. Le sue linee guida: territorio ma non solo, le materie prime di eccellenza che non possono mancare anche se originarie di altre zone, tutto finalizzato a far provare ai suoi commensali un’esperienza di piacere e benessere. I suoi piatti: deliziosi e sorprendenti, pur nella semplicità che li caratterizza. La soddisfazione degli ospiti è la principale motivazione che condivide con lo staff, molta attenzione viene riservata al servizio e alla selezione dei vini per soddisfare le richieste più esclusive. Ottimo cuoco e brillante imprenditore, capace di moltiplicare le sue prestazioni quasi a diventare un format - la collaborazione con lo Chef Team di Cortina, lo Chalet Tofane ai piedi delle piste con il socio Kristian Casanova con cui ha collaborato al Tivoli per 12 anni, la Bottega in centro - e una varietà di eventi ai quali partecipa con entusiasmo. E poi qualche segreto... Alla prossima! ristorantetivolicortina.it

Un ottimo ricordo

Beppe Sello è famoso per il suo rinomato e storico ristorante dove si gustano pietanze eccellenti

In questa pagina un delizioso esempio della cucina di Beppe Sello. Nella pagina accanto, i patron Michela e Carlo, il ristorante e il piatto del Buon Ricordo che rappresenta la Sfogliatina di Porcini e Spinaci

Per una cucina di sostanza e al contempo raffinata, l’indirizzo giusto a Cortina è il ristorante dell’hotel Beppe Sello, ai piedi delle maestose Tofane. Il ristorante nasce nel ‘58 per volontà di Giuseppe “Beppe” Menardi “Sello” e rimane a tutt’oggi gestito e di proprietà del pronipote Carlo Orlandi e della moglie Michela De Martin. Fa parte dei Ristoranti del Buon Ricordo, istituzione paladina della difesa e valorizzazione delle tante e ricche cucine locali italiane, per la quale ha creato la “Sfogliatina di Porcini e Spinaci”. Se lo si ordina, si riceve in dono anche il tipico piatto in ceramica dipinto a mano. E a proposito di ricordi, la sua cucina sa certo farsi ben ricordare. Oltre a essere un ristorante storico della conca ampezzana, il Beppe Sello è famoso per la ricercatezza ma al tempo stesso per la semplicità dei piatti proposti e per l’ottimo rapporto qualità-prezzo. D’estate si pranza all’aperto e così si deliziano occhi e palato. La filosofia di cucina di Carlo e Michela si basa sull’eccellente qualità delle materie prime e tutto, o quasi, viene prodotto in casa, dalla pasta fresca ai dolci. Il menu spazia dai classici della cucina italiana con qualche divagazione internazionale. Famosi i loro “Benfatti alla moda”, ravioli fatti in casa ripieni di caciotta e maggiorana, serviti con salsa di pomodoro e basilico, e anche la “Tartare” condita direttamente a tavola. A corredo dell’ottima cucina, una notevole carta dei vini italiani e non. beppesello.it

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