P.O. PLATFORM OPTIC #10 OTTOBRE 2024

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La gentilezza è la soluzione migliore

La soluzione per ogni lente, studiata con la stessa cura e attenzione che dedichiamo ad ogni prodotto.

SOLUZIONE SALINA

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Gocce oculari

#ss25 #parigi #silmo #events

Oui. La Ville Lumière.

Questo nostro nuovo numero è dedicato in buona parte alla recente manifestazione fieristica parigina. Il futuro, la tecnologia, i prodotti di tendenza e una certa nuova creatività tipica francese hanno caratterizzato questa edizione al Parc des Expositions de Paris-Nord Villepinte con una spiccata volontà della segreteria organizzativa, non da tutti capita e riconosciuta, di porsi come riferimento d’avanguardia per il mondo dell’eyewear. SILMO Paris 2024, ha registrato la presenza di oltre 900 espositori da tutto il mondo e quasi 1.500 marchi rappresentati, riconfermandosi soprattutto come hub internazionale per l’innovazione tecnologica del nostro settore. Le pre-promesse registrate nelle dichiarazioni pre-fiera non sono state per nulla disattese. Buona la percezione generale dell’affluenza da parte di visitatori professionali, buoni i numeri ufficiali delle presenze registrate in un momento storico dove le fiere professionali del Nord Europa (parlo in generale e non del nostro settore) registrano dei segni meno, Parigi quasi in controtendenza tiene. Il filo conduttore di questo SILMO neanche a farlo apposta è stata l’ispirazione ai valori olimpici per le performance, per l'innovazione e per il talento delle aziende e dei brand in campo, rappresentati su 75 mila metri quadrati (lordi) di spazio espositivo impegnato. Questa edizione, come hanno sottolineato gli organizzatori, ha offerto un’esperienza reale in cui lo scambio di idee, la scoperta delle ultime tendenze, la lungimiranza di vedute,

la formazione professionale e l'informazione sono state al centro delle relazioni personali e delle interazioni tra il mondo virtuale e quello fisico. L'idea di poter seguire il tappeto giallo, colore di SILMO, come filo conduttore e percorso per una facile navigazione pedonale è stato vincente. Molto interessanti i contenuti espressi nei talk e le conferenze by SILMO Academy. Ottimo successo per la stampa e per gli ospiti invitati, ma in questo i francesi non hanno quasi concorrenza, del loro storico award SILMO d'Or e della terza edizione del Design Optique. Tanti addetti al settore hanno parlato di "Era della Nuova Contemporaneità". Il fluid gender è un genere di prodotto ormai omologato (ahimè) e molto ben recepito da designer e produttori. E Parigi in questo è certamente in pole-position per le proposte di tendenza unisex che hanno affollato tutti i campionari. "SILMO24. L’immaginario estetico non è mai stato così concreto."

In questo numero di P.O. trovate anche un'approfondimento sul tema occhiali evergreen nella nostra consueta rubrica Ask Foskap. "Un occhiale evergreen è contemporaneo, svincolato quindi dalla sua età. Se vogliamo usare un sinonimo, un occhiale evergreen lo potremo definire un classico senza tempo, senza identità di genere e adatto a tutte le età".

I personaggi intervistati in questo numero sono: Marc Juncosa di Etnia Barcelona, Margherita Macciò di Fonda, Naomi Barucca ed Eliana Soprani. Un caro saluto e buona lettura a tutti.

Angelo Dadda

REFOCUSING HUMANSON

A NEW EYEWEAR PERSPECTIVE. 8-10 FEBBRAIO 2025 | Fiera Milano, Rho

onthecover

ALESSANDRO CASONI

OTTICA CASONI, MODENA (MO)

Foto by GUIDO STAZZONI

RICORDI STAMPATI, MILANO

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P.O. PLATFORM OPTIC

Mensile_numero 10_anno X_2024

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STAMPERIA ARTISTICA NAZIONALE

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La scelta di Alessandro

IN QUESTE PAGINE ALESSANDRO CASONI RACCONTA

IL PROGETTO IMPRENDITORIALE DELLA SUA FAMIGLIA, OTTICA CASONI DI MODENA, COSTELLATO DALLA CAPACITÀ

DI SAPERE PLASMARE LE ESIGENZE DEL MERCATO E DI UNA

CLIENTELA CHE È FISIOLOGICAMENTE MUTATA NEGLI ANNI.

Brillante, umile e con una visione proiettata verso il futuro. Alessandro Casoni, rappresenta insieme al fratello Emanuele la terza generazione di una delle realtà storiche della città di Modena. Quando lo abbiamo incontrato per trascorrere con lui una giornata dedicata al ‘Progetto Copertina’ nella sede milanese di Casa Platform, siamo stati travolti fin da subito dal suo savoir faire, inteso come capacità imprenditoriale a largo raggio in cui ha saputo unire il valore della memoria con una visione antesignana del futuro. Ma facciamo un passo indietro, esattamente nel 1933 quando tutto ebbe inizio. In quell’anno due giovanissime donne, Maria e Lidia, decisero di aprire la loro attività di ottica, a Modena in Via Farini 65, due giovani mogli di due fratelli partiti e mai più tornati dalla guerra. Qui è il luogo dove tutto ebbe inizio, dove la famiglia Casoni si è legata nel 1956 indissolubilmente al mondo dell’ottica quando due giovani sposi, l’ottico Giovanni Casoni e Maria Orsi, rilevarono il negozio delle due signore, dando vita a Ottica Casoni. Con gli anni la bottega è diventata un’attività solida, un punto di riferimento per il territorio. Poi, il 1980 ha segnato lo spartiacque tra passato e futuro, quando Giovanni e Maria decisero, pur garantendo la loro presenza in negozio, di passare il testimone a un oramai esperto ottico, loro figlio Roberto. Da qualche anno al suo fianco ci sono i figli Alessandro ed Emanuele. Questa è la loro storia.

PER CAPIRE LA TUA REALTÀ E LA TUA FIGURA,

TI CHIEDEREI DI RACCONTARE IL PERCORSO E LA STORIA CHE HAI ALLE SPALLE PERCHÉ È INTERESSANTE VEDERE COME QUESTO SETTORE ESPRIMA IL VALORE DELLA MEMORIA. È PERÒ ANCHE UN MESTIERE OGGI

ULTRATECNOLOGICO, PERCHÉ IN REALTÀ LA TUA

REALTÀ PROFESSIONALE CI È STATA SEGNALATA DA UN’AZIENDA PARTNER, LA MEI SYSTEM, CHE FA

ALTISSIMA TECNOLOGIA A SERVIZIO DEI LABORATORI Il nostro centro ottico ha aperto le porte negli anni Trenta grazie

all’iniziativa di due cugine. Venti anni dopo, quindi negli anni Cinquanta, mio nonno ha deciso di rilevare l’attività. Il tempo ha visto il susseguirsi di tutta la famiglia: oltre a mio nonno e a mia nonna, tutti e due ottici, negli anni Settanta è entrato mio padre, affiancato da mia mamma, e adesso mio fratello Emanuele e io gestiamo il nostro centro ottico. Diciamo che siamo cresciuti in negozio: fin da bambini, per un motivo o per un altro, abbiamo iniziato a vivere il nostro store. Per noi è sempre stato un ambiente ricco di fascino; eravamo sedotti dal tipo di lavoro che veniva effettuato: dal laboratorio alla prova degli occhiali, alla scelta dell'occhiale giusto, alla misurazione della vista… Per tutti questi motivi è stato naturale per noi proseguire la tradizione di famiglia.

IN REALTÀ NON È UN PERCORSO COSÌ SCONTATO… NEL SENSO LA NOSTRA RIVISTA HA CONOSCIUTO MOLTISSIMI OTTICI CHE HANNO INTRAPRESO QUESTA PROFESSIONE PROPRIO PERCHÉ AVEVANO UN NEGOZIO DI FAMIGLIA, C'ERA UNA TRADIZIONE ALLE SPALLE; PERÒ È ANCHE VERO CHE, A VOLTE, ESSENDO UN LAVORO MOLTO FATICOSO, MOLTO IMPEGNATIVO, CHE TI ASSORBE TANTISSIMO TEMPO, C’È ANCHE LA REAZIONE OPPOSTA, DI RIFIUTO. INVECE VOI DUE FRATELLI AVETE DECISO DI CONTINUARE LA TRADIZIONE DI FAMIGLIA!

Diciamo che il merito va molto al papà che, comunque, ci ha lasciati sempre liberi di decidere quale professione intraprendere nella nostra vita e, proprio questo suo atteggiamento, ci ha portato a percorrere questo indirizzo in maniera naturale.

Fin da piccoli ammiravamo nostro padre, il lavoro che faceva, e diventare ottici per potere risolvere i problemi delle persone attraverso la consulenza, realizzare gli occhiali, è stata una conseguenza naturale.

Paola Ferrario
Ph. Guido Stazzoni

OLTRE AL CENTRO OTTICO DI MODENA, CHE È

QUELLO STORICO, AVETE APERTO ALTRI STORE?

Sì, a Montefiorino, sull’Appennino emiliano, sempre in provincia di Modena. È il nostro paese di origine, dove sono nati i nostri nonni; qui abbiamo trascorso la nostra infanzia e parte della nostra adolescenza. Al momento questo centro ottico è gestito per lo più da mio papà e da mio fratello, tendenzialmente io sono più nella base di Modena.

QUINDI, RIASSUMENDO, SIETE TUTTI E TRE ATTIVI NELLA VOSTRA SOCIETÀ: IL BABBO SI OCCUPA DELLA PARTE AMMINISTRATIVA, È IL ‘BOSS’, POI CI SEI TU CHE HAI 34 ANNI E TUO FRATELLO EMANUELE, CHE È UN PO' PIÙ GRANDE. COME VI SIETE DIVISI CONCRETAMENTE I COMPITI? PERCHÉ IMMAGINO CHE LA COESISTENZA PROFESSIONALE SIA DELICATA E, COME IN TUTTE LE AZIENDE FAMILIARI, CI SONO SEMPRE DEGLI EQUILIBRI CHE NON SONO SEMPRE SEMPLICI DA GESTIRE…

Devo dire che noi siamo fortunati, perché comunque abbiamo caratteri diversi, ed è come un puzzle: gestisco determinati aspetti della nostra attività che amo, e che mio fratello non vuole fare, e viceversa, lui fa delle cose di cui non mi occuperei mai! Ognuno gestisce un lato professionale differente e papà è il grande supervisore di tutto. Devo dargli veramente il merito di quello che abbiamo costruito perché, grazie alla sua intelligenza, fin da subito ci ha dato la responsabilità di poter scegliere ed esprimere al meglio la nostra forza. Essendo

giovani volenterosi ci ha dato libertà di fare il nostro lavoro, di crescere e di evolvere.

CREDO CHE QUESTO MODUS OPERANDI SIA IL SEGRETO PER DARE CONTINUITÀ A UN’ATTIVITÀ DI FAMIGLIA. E NON È NEMMENO SCONTATO PERCHÉ, QUANDO IN UNA REALTÀ PROFESSIONALE C'È LA COMPRESENZA DI DUE GENERAZIONI, È DIFFICILE CHE QUELLA PRIMARIA CEDA FACILMENTE LE REDINI. VOI RAPPRESENTATE UNA CASE HISTORY FELICE E, OVVIAMENTE, QUESTO NON PUÒ CHE FAR BENE AL VOSTRO LAVORO… SIETE OTTICI INDIPENDENTI, DA SEMPRE, E CI SONO TRE ASPETTI, SECONDO ME, MOLTO INTERESSANTI SUI QUALI VORREI FERMARMI. ALLORA, IL PRIMO È IL FATTO CHE DIATE MOLTA IMPORTANZA AL LABORATORIO; AVETE UN'ATTREZZATURA ALL'INTERNO DEL CENTRO OTTICO CHE IL PUBBLICO NON VEDE, PURTROPPO, E SAREBBE UN OTTIMO STRUMENTO PER ENFATIZZARE LA VOSTRA PROFESSIONALITÀ E PER DARE VALORE AL VOSTRO LAVORO… Hai ragione! In realtà, capita che porti il cliente proprio in laboratorio. A volte nel nostro lavoro si tende a tenerlo un po' nascosto ed è un aspetto che passa in secondo piano. Effettivamente, far capire cosa c'è dietro alla costruzione di un occhiale dà valore al prodotto finito, alla precisione e allo studio che c'è nell'approntare un occhiale… Che non è una questione proprio banale.

NO, INFATTI, PERCHÉ DAL MOMENTO CHE SIAMO IN UN MERCATO MOLTO COMPETITIVO, IN CUI SI AFFACCIANO ANCHE LE CATENE E CI SONO SITUAZIONI DOVE SI RICHIAMA L’ATTENZIONE DEL CONSUMATORE FINALE CON POLITICHE DI VENDITA MOLTO AGGRESSIVE, IL LABORATORIO, OLTRE A ESSERE UN INVESTIMENTO, È PERÒ ANCHE UN PO' UNA DICHIARAZIONE DI INTENTI, NON CREDI?

C’è la volontà di seguire ogni aspetto della lavorazione fino ad arrivare al prodotto finito in modo praticamente autonomo; parallelamente visto l’evolversi continuo della tecnologia con strumentazioni sempre più moderne, è necessario l’aggiornamento professionale costante… Infatti, non è banale anche sapere utilizzare i software. Il macchinario ci aiuta e ci accompagna nella realizzazione e, quindi, bisogna formarsi, essere in grado saperlo utilizzare. Gli strumenti, che non sono ancora dotati di quell’intelligenza ‘artificiale’ che gli permetta di essere autonomi in tutto, devono avere un operatore in grado di impostarli correttamente.

TI PIACE QUESTO PARTICOLARE ASPETTO DEL TUO LAVORO?

Sì, in realtà sono molto affascinato dalla realizzazione in toto dell'occhiale e anche dalla sua consegna finale. Devo dire che, fin da bambino, quest’ultimo aspetto mi ha sempre colpito. Quando si consegna l'occhiale e il nostro cliente lo indossa e dice ‘ci vedo, si vede bene, finalmente ci vedo bene’, è fantastico! In molti casi, non è solo un discorso d'immagine ma, molto

spesso, implica la risoluzione di un problema debilitante per le persone; quindi, questo aspetto, dà un’ulteriore sfumatura al nostro lavoro e gli conferisce un fine diverso, che va oltre la manualità nel costruire un oggetto in laboratorio.

LE NOSTRE INTERVISTE HANNO UN PO' L'AMBIZIONE DI ESSERE DELLE TESTIMONIANZE ANCHE PER CHI SI AFFACCIA A QUESTO MONDO E, MAGARI, HA BISOGNO DI PUNTI DI ORIENTAMENTO, MA ANCHE PER GLI ALTRI PROFESSIONISTI GIÀ AVVIATI CHE, SEMPLICEMENTE, SONO UN PO' MENO PROATTIVI E NON RIESCONO AD AFFRONTARE AL MEGLIO, APPUNTO, UN MERCATO CHE È VERAMENTE MOLTO COMPLESSO E ANCHE ESTREMAMENTE COMPETITIVO. AFFRONTIAMO QUINDI ORA L’ASPETTO DELLA FIGURA DEL CONSUMATORE, CHE È COMPLETAMENTE DIVERSO ANCHE SOLTANTO A QUELLO CHE ERA DIECI ANNI FA. QUAL È LA TUA VISIONE IN MERITO?

Ho iniziato a lavorare stabilmente in negozio nel 2011 e devo dire che sì, nel giro di tredici anni o poco meno è cambiato molto, anche se non totalmente. Ciò ha rappresentato anche uno stimolo per noi perché, se penso al nostro lavoro di dieci anni fa, è cambiato e ci ha cambiati. Proprio questa evoluzione ci ha stimolato a crescere dal punto di vista del servizio che diamo e ha cambiato anche la nostra formazione e i prodotti che offriamo ai nostri clienti. Quindi, nonostante ci siano dei lati negativi (come accennavi, ossia il mercato competitivo,

il prezzo al ribasso…) sono gli stessi che ci stimolano a crescere e non a rimanere nella nostra comfort zone e a evolvere.

UN TERZO ASPETTO MOLTO INTERESSANTE, SECONDO ME, E UTILE DA RACCONTARE, È CHE A UN CERTO PUNTO AVETE FATTO UNA SCELTA PARTICOLARE: NON TRATTARE PIÙ PRODOTTI MOLTO COMUNICATI, DI GROSSE AZIENDE, PER OPTARE PER QUELLI DI NICCHIA, MOLTO PIÙ RICERCATI, PUNTANDO PROPRIO SULL'ESCLUSIVITÀ, SULL'UNICITÀ. VORREI CHE TU CI RACCONTASSI, IL PERCHÉ DI QUESTA SCELTA E COME AVVIENE LA SELEZIONE DEI BRAND.

Tutto è nato dalla nostra esperienza: quando abbiamo iniziato io e mio fratello a essere stabili in negozio, abbiamo notato che offrire ai nostri clienti un determinato tipo di prodotto per noi non era conveniente, perché sosteniamo che ciò che noi proponiamo ai nostri clienti è frutto del nostro lavoro, in altre parole più semplici, mettiamo ‘la faccia su quello che vendiamo’. Va da sé, che la scelta del prodotto per noi è molto importante. Abbiamo fatto delle scelte commerciali legate al discorso della distribuzione sul nostro territorio, nel senso che non possiamo avere tutti le stesse cose; ci siamo guardati intorno, abbiamo iniziato a fare un po' di ricerca, a visitare le fiere internazionali e a imparare a selezionare. Bisogna fare delle esperienze, sapere conoscere bene i materiali e le dinamiche di mercato e, a volte, abbiamo preso le nostre scottature, come è normale che sia. Ora lavoriamo su prodotti di qualità, non necessariamente di lusso; ma in ogni caso, la nostra offerta merceologica spazia dal lusso a prodotti con un prezzo più entry level. L'unico comune denominatore deve essere la qualità del prodotto, l'assistenza e, oltre a un discorso di immagine, dobbiamo realizzare un occhiale che risolva un problema visivo e deve essere comodo, deve calzare bene

AVENDO UNA TRADIZIONE COSÌ LUNGA ALLE SPALLE, IMMAGINO CHE VOI SIATE PER MOLTI ‘L’OTTICO DI FAMIGLIA’. COME VIENE COLTO QUESTO ASPETTO? VIENE CAPITO IL VALORE DELLA RICERCA DI UN PRODOTTO ANCHE UN PO' FUORI DA QUELLI PIÙ COMUNICATI?

Devo dire di sì! Per questo motivo siamo contenti della scelta che abbiamo fatto e proseguiamo nel nostro percorso perché, se non fosse così cambieremmo strada. È logico che c'è chi sa capire queste scelte e chi meno, chi gli interessa o meno, questa scelta ti apre delle porte e te ne chiude delle altre. Quindi, non è un discorso di ‘nicchia’ o ‘non nicchia’, penso sia riduttivo definire prodotti no brand di nicchia, perché in realtà siamo noi ottici che vendiamo e quindi siamo noi che diamo spazio, diamo luce, diamo vetrina alle aziende. Credo che, se certe aziende sono arrivate dove sono in parte, in una piccola parte, sia dovuto anche a noi ottici. In negozio proponiamo quello che ci piace vendere, che ci piace proporre delle aziende con cui abbiamo un feeling e per noi sono nostri partner a tutti gli effetti.

QUESTO MESSAGGIO È MOLTO BELLO E INTERESSANTE E, SOPRATTUTTO, CONFERMA IL FATTO CHE POI ALLA FINE IL CLIENTE SI LASCI GUIDARE DALL'OTTICO NELLA SCELTA DELL'OCCHIALE! IN FONDO, PUOI ENTRARE ANCHE CON LE IDEE BEN CHIARE, MAGARI PERCHÉ HAI VISTO UN OCCHIALE, UNA FORMA CHE TI PIACE, PERÒ POI ALLA FINE DEVI FARE I CONTI CON COME L'OCCHIALE TI STIA ADDOSSO, COME TE LO SENTI, COME TI VIENE RACCONTATO. Mi viene da sorridere perché a volte ho clienti che entrano e mi dicono: “vorrei un occhiale colorato, grande, fatto così…”. E poi escono con un altro tipo di occhiale!

Ma non per mia volontà, semplicemente per le diottrie che ha, per l'appoggio che deve avere sul suo naso; se non è un occhiale adatto, si opta per un’altra soluzione visiva. Per fortuna è così! Penso che la consulenza che offriamo sia fondamentale sia per il cliente ma anche per l'esistenza del nostro lavoro perché, se non ci fosse questo aspetto, non vedrei un futuro. Agganciandomi al futuro, posso dire che lo vedo in questo lavoro perché penso che ci sia sempre più bisogno del lato umano, inteso non solo come gentilezza, cortesia nell'accoglienza del cliente, ma anche attenzione nel saper consigliare nel modo giusto l'occhiale giusto, l'equipaggiamento appropriato per la persona che ti trovi di fronte

ANCHE L'ASCOLTO...

Esattamente! Molte volte ciò che manca in tante cose è proprio l’ascolto, non solo nel nostro lavoro ma anche in tanti altri ambiti. A volte non si realizzano cose fatte bene perché non si ha ascoltato.

TI

FACCIO

DUE ULTIME DOMANDE. CI SONO MOLTI

TUOI COLLEGHI CHE SI CIMENTANO NEL DISEGNARE UNA PROPRIA LINEA E ANCHE VOI AVETE SEGUITO

QUESTA TENDENZA CON LA LINEA OTTICA CASONI. PER CHI LA DISEGNA, CHE TIPO DI ESPERIENZA È E PERCHÉ AVETE DECISO DI FARLA?

La nostra idea nasce per poter proporre un occhiale con uno stile iconico e semplice. Non inventiamo niente, non disegniamo niente di particolare, andiamo semplicemente a riprendere forme iconiche e le proponiamo sotto nostra chiave di lettura con colori classici. L’idea è dare un prodotto basico fatto bene su

cui abbiamo un controllo qualitativo perché ci affidiamo a una realtà produttiva che conosciamo; quindi, sappiamo da dove esce, come esce, che materiali vengono utilizzati e, in altre parole, abbiamo un controllo diciamo totale sul prodotto. Questo progetto ci aiuta nella nostra fascia entry level in cui riusciamo a dare un prodotto con un ottimo rapporto qualità prezzo

MI HAI RACCONTATO CHE IL VOSTRO NEGOZIO ‘SI NOTA’… VORREI CAPIRE IN CHE COSA… RACCONTAMI PERCHÉ, QUANDO SI PASSA TI RENDI CONTO CHE È QUALCOSA DI DIVERSO?

Sono le persone stesse che, quando entrano, mi dicono ‘ma avete appena aperto un negozio nuovo?’. E io rispondo: “guardi c'è dal 1933”. E allora insistono: “ma avete cambiato qualche cosa?” E la mia risposta è la seguente: “no, abbiamo semplicemente cambiato un po' il design, l'immagine, l'identità del negozio”. Logicamente quando abbiamo deciso di mutare l'offerta delle montature io e mio fratello abbiamo pensato di creare un contenitore adatto al prodotto, quindi renderlo un po' diverso da quello che c'è sul mercato vicino a noi. Dato che il nostro negozio è situato in un contesto storico importante, in centro, poco distante dall'ex Palazzo Ducale, che ai tempi del duca, ospitava l'Ambasciata Francese, abbiamo eliminato tutti i cartongessi e abbiamo lasciato le mura e il soffitto originari, che colpiscono molto, lasciando tutti con gli occhi all'insù.

INQUADRA QUI PER LA VIDEOINTERVISTA ONLINE

L’era della contemporaneità

ETNIA BARCELONA

LA NUOVA COLLEZIONE PREMIUM CHROMA

RIDEFINISCE I LIMITI DEL COLORE E DELLA

FORMA CON UN'ESPLOSIONE SOFISTICATA

ED ESUBERANTE DI COLORI E CONTRASTI.

OGNI PEZZO SI DISTINGUE PER IL SUO GIOCO

DI CONTRASTI: FORME GEOMETRICHE

AUDACI, VOLUMI PRONUNCIATI

E COLORI ESTREMI.

contemporaneità

Un’alta e sbrigliata creatività ha fatto da filo conduttore alle proposte viste a SILMO 2024.

A Parigi visioni controcorrente dall’estetica cinematografica si sono alternate a occhiali che hanno saputo riportare alla luce l’eredità dei brand e alle espressioni più moderne del quiet luxury. E accanto ad atmosfere potenti, in cui elementi estremi mescolati a elementi in grado di saper rileggere in chiave moderna i codici dell’eleganza, sono tornati il ritmo della classicità e le forme senza tempo.

La contemporaneità si è prospettata anche gender fluid e le proposte unisex hanno riempito i campionari.

La primavera/estate 2025 che abbiamo visto nella Ville Lumière è infatti sì eclettica, ricca di riferimenti ed elementi d’antan, ma è estremamente contemporanea. L’immaginario estetico non è mai stato così concreto.

HENRY JULLIEN

IL BRAND FRANCESE D’ALTA GAMMA CON OLTRE UN SECOLO DI VITA HA PRESENTATO LA COLLEZIONE LUXE, COMPOSTA DA BEN 17 NUOVI OCCHIALI CARATTERIZZATI DA FORME MINIMAL ED ELEGANTI E PRODOTTI INTERAMENTE IN ITALIA. IN FOTO: IL MOD. VERTIGO

LOOK

I NUOVI ALUMIX SERIE 70695 NELLA COLLEZIONE MODA SI SONO ARRICCHITI DI 6 NUOVI MODELLI, 4 DA DONNA E 2 DA UOMO, DOVE L’ECCELLENZA INCONTRA LO STILE MINIMAL E MODERNO DEL DNA DEL MARCHIO.

KOMONO

IL MODELLO S 7112-KIKI SI SPIRA ALLO SPAZIO ESPRIMENDOSI CON UN MIX & MATCH DI COLORI E TEXTURE CARAMELLOSI, CHE RICORDANO GLI STRATI DI UNA TORTA.

MOREL

JENNY È UN MODELLO AUDACE CHE SI DISTINGUE PER L'ORIGINALE BARRA SOPRACCIGLIARE E IL COLORE ROSSO INTENSO. I SUOI DETTAGLI, INCISI A LASER, REGALANO UNA FINITURA METICOLOSA, SOTTOLINEANDONE LA CLASSICITÀ.

PRODESIGN

CENSUR, VINCITORE DEL SILMO D'OR NELLA CATEGORIA “OCCHIALI DA SOLE - DESIGNER DI OCCHIALI”, È IL RISULTATO DELLA COLLABORAZIONE TRA I DESIGNER DANESI E FRANCESI DEL DESIGN EYEWEAR GROUP. LA COLLEZIONE È STATA CONCEPITA COME PARTE DI UN'INNOVATIVA INIZIATIVA DI DESIGN INTERNA CHIAMATA DANCE (DANMARK X FRANCE).

La migliore lente progressiva Varilux®*.

Progettata con intelligenza artificiale per una visione nitida e fluida anche mentre sei in movimento.

Essilor® e Varilux® sono marchi registrati di Essilor International. *Rispetto alle lenti progressive Varilux® di Essilor®. Montatura: Oliver Peoples È un dispositivo medico . Leggere attentamente le avvertenze o le istruzioni per l’uso. Aut. Min. 0074473 del 08/09/2023.

ANDY WOLF

LA NUOVA COLLEZIONE MOSTRA ANCORA UNA VOLTA CIÒ CHE IL MARCHIO

RAPPRESENTA: MONTATURE DI ISPIRAZIONE

VINTAGE, LAVORAZIONE DETTAGLIATA E, SOPRATTUTTO, SCELTE CROMATICHE AUDACI. IN FOTO: MOD. ASH PH. ANNA DAKI

WOODYS EYEWEAR

ATELIER, LA COLLEZIONE DI MONTATURE DA VISTA E DA SOLE PER DONNA, È COMPOSTA DA 12 MODELLI, 8 DA VISTA E 4 DA SOLE, DAI DESIGN ECCENTRICI MA ELEGANTI, CHE SI DISTINGUONO PER QUALITÀ E ACCOSTAMENTI CROMATICI. IN FOTO: MOD. GROSS0 2-1

KYME

LA COLLEZIONE "SMASH IT - 80 'S VIBES"

È UN TRIBUTO VIBRANTE E AUDACE

AGLI ANNI ' 80, UN DECENNIO CHE HA RIDEFINITO IL CONCETTO DI MODA E STILE CON UN’ESPLOSIONE DI COLORI, FORME E ATTEGGIAMENTI.

RUDY PROJECT

ICONA DI SOSTENIBILITÀ, IL MODELLO

GLAMSHADY È UNA MONTATURA LEGGERA IN RILSAN CLEAR, UN MATERIALE BIO-BASED DERIVATO DA FONTI RINNOVABILI.

SABRINARÉGÉTURO

PROSEGUE IL VIAGGIO NEL DESIGN DI SABRINA RÉGÉ TURO CON L’OMONIMO BRAND, CREATO IN OCCASIONE DEI 100 ANNI DALL’ANNIVERSARIO DEL PRIMO OCCHIALE REALIZZATO DAL BISNONNO GUSTAVE NEL 1924

SNOB MILANO

SILMO HA VISTO IL DEBUTTO DI 7

NUOVI MODELLI IN PLASTICA, 3 IN TITANIO E 2 NELLA VERSIONE BIO-LUX.

FIORE ALL’OCCHIELLO L’OCCHIALE ODEON, UN OCCHIALE MASCHILE CARATTERIZZATO

DA SPESSORI IMPORTANTI E ASTE ALTE E BOLD CON NUOVA LENTE AMBRATA ZEISS SUNLENS, PER LA PRIMA VOLTA IN COLLEZIONE.

T-CHARGE EYEWEAR

IL MARCHIO SI RIVOLGE AGLI UOMINI CHE DANNO PRIORITÀ ALLA RAFFINATEZZA E ALLO STILE. T-CHARGE EYEWEAR UTILIZZA MATERIALI DI ALTA QUALITÀ E TECNOLOGIE ALL'AVANGUARDIA PER GARANTIRE DURATA, COMFORT E FINITURE IMPECCABILI IN OGNI PAIO DI OCCHIALI. IN FOTO: MOD. T9182T-A01

VUARNET

PRESTAZIONI E STILE SONO I TRATTI DISTINTIVI DELLA NUOVA GAMMA OUTDOOR. IL MODELLO RETRO-FUTURE ALTITUDE 01 IN BIO-NYLON SI ISPIRA ALLE MASCHERE DA SCI DELL’EPOCA E OFFRE UNA PROTEZIONE COMPLETA CON UNA LENTE A MASCHERINA E UNA VISIERA SUPERIORE.

YALEA

UNA GAMMA DI MODELLI SOFISTICATI E DI ALTA QUALITÀ SI CARATTERIZZANO PER L’UTILIZZO DI FORME E COLORI RAFFINATI, PENSATI PER SODDISFARE LE ESIGENZE DELLE DONNE CHE CERCANO STILE E FUNZIONALITÀ ATTRAVERSO PRODOTTI CHE CELEBRANO LA BELLEZZA INDIVIDUALE. IN FOTO: MOD. SYA152 V_700

OUR VISION AN ITALIAN ADVISORY BOARD

Un percorso con professionisti del settore per sviluppare il miglior protocollo di proposta delle lenti intelligenti alla luce

Transitions® GEN S strumento a nostra disposizione. Ad impressionarmi sono state la fedeltà dei colori che si mantiene costante anche in fase di transizione e la velocità di scurimento.

MATTEO FAGNOLA Centri Ottici Prospettiva

STAY TUNED, il protocollo creato è in arrivo Nell’attesa inquadra il QR Code per vedere l’intervista completa

MIGA STUDIO

IL MARCHIO HA AMPLIATO I CONFINI

DELL’EYEWEAR DI LUSSO CON CINQUE NUOVI

MODELLI NELLA FAMIGLIA TITAN, CINQUE

NELLA FAMIGLIA TAISHO E TRE NUOVI COLORI

DEI MODELLI PIÙ ICONICI DEL BRAND.

IN FOTO: LA CAMPAGNA PER TAISHO

LINDA FARROW

LA CAMPAGNA DELLA P/E 2025, “THE TALISMAN: POWER OF WOMAN”, CONCEPISCE LE MONTATURE CONCEPITE COME UNO SCUDO FISICO E UN VELO FIGURATIVO. ISPIRATO AL TALISMANO DEL MALOCCHIO, CHE SI RITIENE PROTEGGA

DALLE ENERGIE NEGATIVE E PORTI FORTUNA. IN FOTO: MOD. ANTHONY E MOD. CALTHORPE

JPLUS

LA NUOVA COLLEZIONE ESSENZA È UN TRIBUTO AL MINIMALISMO SOFISTICATO

DEGLI ANNI ' 90. IL MARCHIO INTERPRETA

COSÌ IL QUIET LUXURY ATTRAVERSO I

DETTAGLI, I COLORI PRIMARI E LA PULIZIA

DELLE FORME.

Identità evergreen

ARIANNA FOSCARINI
OSSIA GLI OCCHIALI CHE STANNO BENE A (QUASI) TUTTI.

‘Evergreen’ è la caratteristica che hanno molti oggetti, persone, forme artistiche come la musica: godono di notorietà anche dopo molto tempo che sono nati o immessi sul mercato. La forte identità di questi oggetti, come anche gli occhiali, non si affievolisce con il passare del tempo, ma risorge stagione dopo stagione sempre più forte, come un'araba fenice. Gli occhiali evergreen potrebbero essere confusi con il temine iconico, che invece indica un oggetto che incarna pienamente un modo di vivere di una singola persona o di una società. Un oggetto iconico rappresenta una chiave di volta nel mondo della storia e del design, facilmente identificato nel periodo della sua nascita o del testimonial che lo indossa. Gli occhiali di Lina Wertmuller sono un esempio di occhiale iconico, talmente iconico che fatichiamo a vederlo indossato da altre persone. Un occhiale evergreen invece è contemporaneo, svincolato quindi dalla sua “età”. Esistono poi delle eccezioni, dove un occhiale iconico, diventa evergreen e può diventare addirittura fashion. Un esempio che tutti noi conosciamo è il modello aviator, nato in un determinato periodo storico e con una funzionalità ben precisa. In dotazione allora alle forze armate statunitensi, oggi declinato in mille colori e sfaccettature fashion. Nel classico colore oro e lenti grigio verde è iconico, la forma lo rende evergreen, le palette di colori scelti per la stagione di lancio ne fanno un occhiale trend, quindi fashion. Se vogliamo usare un sinonimo, un occhiale evergreen lo potremo definire un classico senza tempo, senza identità di genere e adatto a tutte le età. Mi soffermo sulla definizione specifica dei termini poiché se sono ben chiari sarà più facile soddisfare le esigenze del nostro cliente: offriremo una consulenza stilistica sul prodotto, che andrà a dare grande valore alla vendita.

LE CARATTERISTICHE DI UN OCCHIALE EVERGREEN

Un occhiale evergreen è caratterizzato da:

• design semplice e versatile, pulito e minimale: la forma panthos in primis, ma anche squadrata dagli angoli smussati o forme tondeggianti;

• colori neutri: come il nero, ma soprattutto i colori avana e cristalli in tutte le nuance;

• materiali di alta qualità: acetati lucidati a mano, titanio o metallo dalle laminature eccellenti;

• dimensioni adattabili al viso: calibri corretti alla dimensione del viso e particolare attenzione alla calzata del ponte;

• dettagli minimi e linee pulite: “less is more” mantra dello stile minimale, senza applicazioni di loghi visibili, fregi o cesellature;

• comodità: caratteristica fondamentale di ogni occhiale, in particolare per un occhiale evergreen che il nostro cliente indosserà come una seconda pelle sicuramente in molte occasioni.

A CHI STA BENE UN OCCHIALE EVERGREEN?

A prima vista può sembrare che un occhiale così minimalista e apparentemente semplice possa essere un occhiale adatto a tutti. In realtà può essere anche un passe-partout, un occhiale che si indossa a prescindere dall'outfit scelto o dal nostro DNA stilistico. Ma un occhiale evergreen trova la giusta espressione sul viso di persone dal grande carisma, sicure di sé stesse e che vogliono apparire in tutta la loro identità e fama. Non a caso le star del cinema indossano questo tipo di montatura, perché la loro fama li rende già riconoscibili. Pensiamo alla recente Mostra del Cinema o alla premiazione degli Oscar: pensate a Meryl Streep con degli occhiali fashion, magari con specchiature rosa? Sarebbe riconoscibile, comunque, ma la sua immagine non comunicherebbe il carisma, il fascino e l’attendibilità che la contraddistinguono. Un occhiale evergreen potrebbe essere consigliato anche a persone dalle caratteristiche stilistiche vintage, ma, in quel caso, forse, sarebbe più indicato un occhiale iconico o uno fashion, che si ispira a questo stile. Un occhiale evergreen semplice e minimalista non è assolutamente un occhiale banale, bensì un occhiale dal grande fascino, capace di farci sentire delle star. Sta sempre a noi dimostrare se lo siamo veramente.

ETNIA BARCELONA

L’etica del colore e dell’arte

PUNTANDO SULLA NICCHIA, ETNIA BARCELONA HA FATTO DECOLLARE

IL SUO MARCHIO A LIVELLO INTERNAZIONALE PROPONENDO UNA

FORMULA D’AVANGUARDIA INEDITA. ABBIAMO INCONTRATO MARC

JUNCOSA, DIRETTORE GLOBALE DI ETNIA EYEWEAR CULTURE.

Per oltre 20 anni il brand di Barcellona ha costruito un marchio che si fonda sull'idea di essere libero, umano e rispettoso verso tutte le etnie. Attraverso il colore e l'arte, siglando anche collaborazioni importanti come con Steve McCurry, si è ritagliano un posto di rilievo nei marchi d’avanguardia. Tra le novità c’è anche la recente introduzione di due collezioni di fascia premium: Chroma e Pellicer. Marc Juncosa ci racconta a 360° i progetti presenti e futuri della sua azienda.

COM’È ORGANIZZATA LA PRESENZA GLOBALE DI ETNIA BARCELONA?

Negli ultimi 20 anni, Etnia Barcelona ha conosciuto una crescita notevole, evolvendosi in un marchio con una forte presenza globale. Attualmente impiega oltre 650 persone e gestisce tre uffici: la sede centrale a Barcellona, la filiale a Miami, per gestire le attività negli Stati Uniti, e quella a Vancouver per il Canada. Il 92% del nostro business è condotto attraverso una rete di vendita diretta di agenti, con una struttura propria nei 20 principali mercati mondiali, quello italiano si colloca tra i primi cinque. Il dipartimento export gestisce la nostra attività da Barcellona, coprendo le regioni Asia e Pacifico, LATAM, Medio Oriente e Africa. Inoltre, l'azienda gestisce due flagship store per aumentare la consapevolezza del marchio e il desiderio dei consumatori.

COME PREVEDETE DI CHIUDERE IL 2024?

Il nostro obiettivo è produrre i migliori occhiali al mondo. Siamo orgogliosi di offrire una qualità eccezionale che supera i nostri concorrenti nella nostra fascia di prezzo, insieme a una collezione diversificata. Le nostre aspettative per i prossimi mesi sono incentrate sul miglioramento. Prevediamo di migliorare le nostre prestazioni grazie alle nuove eccezionali collezioni che abbiamo lanciato di recente. I risultati per il 2024 sono stati finora positivi. Quest'anno prevediamo di produrre un totale di 1,8 milioni di paia di occhiali. Inoltre, gestiremo oltre 200.000 richieste di garanzia, assicurando che i nostri clienti ricevano assistenza.

Diamo anche agli ottici la possibilità di restituire i prodotti invenduti, aiutandoli a mantenere un inventario sano e attraente nei loro negozi. Gestire un tale volume è impegnativo e richiede un notevole sforzo, ma la nostra dedizione è costante: le nostre fondamenta sono fornire prodotti di alta qualità e un servizio eccezionale agli ottici. Siamo molto orgogliosi di sapere che per molti dei nostri clienti Etnia Barcelona è il marchio più venduto nei loro negozi, il che rappresenta per noi un risultato significativo.

QUAL È IL VOSTRO POSIZIONAMENTO NEL MERCATO ITALIANO?

In generale, l'industria dell'ottica è altamente competitiva e richiede l'eccellenza nell'innovazione, nel design, nella qualità, nel servizio e nella distribuzione per essere all'avanguardia. Il mercato italiano è probabilmente uno dei più esigenti grazie alla sua vasta cultura dell'occhialeria, plasmata da numerosi produttori nazionali che vanno dai grandi gruppi ai piccoli marchi storici. Questa forte tradizione crea grandi aspettative in ogni aspetto del settore. Siamo incredibilmente orgogliosi della nostra presenza in Italia per diversi motivi. La nostra forte performance sul mercato, il fatto che l'italiano sia la nostra seconda lingua familiare e il contributo del 9% dell'Italia alla nostra quota di mercato sono tutti fattori che giocano un ruolo importante. Tuttavia, ciò che conta davvero è il legame profondo che abbiamo con il Paese e la sua gente. Tutti i nostri fornitori sono italiani, quindi è giusto dire che Etnia Barcelona è praticamente 100% made in Italy. Abbiamo anche lanciato un nuovo progetto, Moi Aussi, con una forte presenza a Venezia, di cui beneficeranno tutti gli ottici in Italia. L'Italia è la culla dell'occhiale; senza di essa, gli occhiali che conosciamo oggi non esisterebbero. Abbiamo un immenso rispetto per questo bellissimo Paese. In Italia abbiamo scelto di operare attraverso una rete distributiva propria per garantire la massima qualità nella gestione del marchio, fornire un buon servizio agli ottici e avere la possibilità di ascoltare direttamente le esigenze del mercato, un aspetto estremamente importante e necessario per un continuo miglioramento.

QUALI SONO LE PROSPETTIVE DI CRESCITA SUL MERCATO INTERNAZIONALE? QUALI SU QUELLO INTERNO?

Attualmente siamo il terzo marchio di occhiali più venduto in Europa. Questo dato è particolarmente significativo se si considera che Etnia Barcelona è stata fondata solo nel 2001 e ha mantenuto questa posizione dal 2016. La nostra sfida continua consiste nel mantenere questa posizione sostenendo costantemente gli ottici indipendenti, che sono parte integrante della nostra attività e hanno contribuito in modo significativo al nostro successo. Ci impegniamo a fornire a questi ottici un servizio senza pari sul mercato. La nostra percentuale di esportazioni è rimasta costantemente stabile negli ultimi dieci anni, con una media di circa l'85%-90%. Nello stesso periodo, abbiamo registrato una crescita positiva sia all'interno della Spagna che a livello internazionale. Questa crescita è stata distribuita in modo uniforme, riflettendo una forte performance sia nei mercati nazionali che in quelli esteri. Quando si parla di fatturato, ogni Paese è fondamentale per le nostre attività, senza eccezioni. Gli USA sono il mercato che sta registrando una maggiore crescita. Operare nell'attuale panorama di mercato

è impegnativo, poiché l'industria ottica si sforza di preservare la propria indipendenza e di resistere al consolidamento da parte di pochi operatori dominanti.

QUALI SONO I FATTORI DI CRESCITA DELL'AZIENDA?

Il motivo principale del nostro successo è stato il nostro approccio a gestire i rapporti con i clienti ottici come se fossero dei partner, mettendoli al centro di ogni nostra decisione, in quanto sono la nostra ragione d'essere. Sin dalla sua nascita, oltre vent'anni fa, l'azienda ha costruito la propria attività sui seguenti pilastri: progettare e produrre occhiali comprendendo le diverse esigenze del mercato, ascoltando da vicino i professionisti dell'ottica; padroneggiare il colore come nessun altro marchio fa, creando combinazioni esclusive e distintive da zero; offrire prodotti di altissima qualità per massimizzare la durata del prodotto e ridurre al minimo i problemi e gli incidenti per i rivenditori di ottica, grazie alla collaborazione con i migliori fornitori al mondo, situati in Italia. Infine, vorrei sottolineare che la nostra identità di marchio, strettamente legata all'arte e alla cultura, è stata un fattore di differenziazione e di attrazione sia per i clienti ottici che per i consumatori finali. Questo legame autentico è stato costruito nel corso degli anni attraverso collaborazioni con artisti famosi come Basquiat, Araki e Bowie, culminate nell'acquisizione di una chiesa a Venezia per il progetto Moi Aussi.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE CHE GLI OTTICI

DEVONO AVERE PER LAVORARE CON VOI?

Il mercato italiano è paradigmatico in questo senso: lavoriamo esclusivamente con gli ottici indipendenti, perfettamente in linea con i nostri valori e obiettivi. In Etnia Eyewear Culture siamo consapevoli che la principale risorsa della nostra azienda è il marchio Etnia Barcelona, per cui dobbiamo prestare molta attenzione a proteggerlo e valorizzarlo, oltre che a tenere conto del posizionamento dei nostri prodotti sul mercato. Per questo motivo ci concentriamo soprattutto sulla collaborazione con gli ottici indipendenti, poiché crediamo fermamente che sia grazie a loro che siamo dove siamo oggi. A questo proposito, il nostro team commerciale si impegna a coinvolgere i clienti che meglio rappresentano i nostri prodotti. La nostra strategia pone l'accento sul raggiungimento della massima qualità possibile nella nostra distribuzione, poiché siamo consapevoli che un aumento quantitativo potrebbe essere dannoso per il nostro marchio.

ACCENNAVA CHE IL COLORE È UNO DEGLI ELEMENTI DISTINTIVI DEL VOSTRO MARCHIO: PERCHÉ?

Etnia Barcelona ha dato colore a un prodotto che, fino a quel momento, era solo marrone o nero. Il marchio è nato con un obiettivo chiaro: non si sarebbe limitato a produrre occhiali, ma avrebbe incarnato l'idea di essere libero, umano e rispettoso verso tutte le etnie. Il colore è il nostro sguardo sul mondo, un atteggiamento verso la vita. È luce, ottimismo, personalità, creatività, differenza. Etnia Barcelona porta il colore nel grigiore del mondo della moda, sfidando l'establishment, il classicismo e l'immobilismo. Ci distinguiamo per l'espressione del colore attraverso l'arte e gli artisti e per l'uso del colore in ogni singolo disegno, essendo l'azienda con il maggior numero di riferimenti cromatici in tutto il settore dell'occhialeria.

PERCHÉ L'ARTE FA PARTE DEL SUO DNA?

Nel corso degli anni, abbiamo sviluppato un forte legame con il mondo dell'arte, perché la creatività e l'espressione artistica sono profondamente radicate nel DNA del marchio. Fin dall'inizio, Etnia Barcelona non si è limitata agli occhiali, ma ha voluto raccontare storie e superare i limiti attraverso il colore, il design e la cultura. L'arte svolge un ruolo centrale nel plasmare l'identità del marchio, perché si allinea con l'impegno del marchio verso l'individualità, la libertà di espressione e l'estetica audace e non convenzionale. La collaborazione con gli artisti e la creazione di capsule collection permettono al marchio di esplorare continuamente nuovi orizzonti creativi e di celebrare la diversità attraverso design unici e vivaci. Questo rapporto con l'arte conferisce a Etnia Barcelona la capacità di distinguersi, creando occhiali che non servono solo come accessorio funzionale ma anche come forma di espressione artistica. L'arte è il veicolo perfetto per comunicare la visione e i valori del marchio, fondendo la moda con la cultura e la creatività. Ora abbiamo fatto un ulteriore passo avanti presentando il progetto "Moi Aussi". Moi Aussi è la materializzazione della massima espressione artistica attraverso un paio di occhiali come tela. È un progetto creativo con l'obiettivo di diventare una piattaforma globale dove artisti di tutto il mondo possano esprimersi e far conoscere la propria carriera artistica. In questo progetto, Etnia Barcelona unisce arte e ottica lavorando a stretto contatto con gli artisti e mettendo in evidenza il suo leitmotiv "BEANARTIST", che si traduce come "ribelle attraverso l'arte".

QUAL È L'ESEGESI

NELLA SCELTA DEGLI ARTISTI CON CUI COLLABORATE O A CUI DEDICATE LE COLLEZIONI?

Per oltre 20 anni abbiamo costruito un marchio che incarna l'idea di essere libero, umano e rispettoso verso tutte le etnie; un marchio che pensa a tutte le persone e a tutte le forme di espressione attraverso il colore e l'arte. L'arte è ciò che ci ispira, ci fa sognare e pensare in grande. Per questo motivo creiamo la nostra storia attraverso collaborazioni con leggende del mondo dell'arte, da Bowie, Basquiat o Klein, a Ignasi Monreal e Steve McCurry. Etnia Barcelona seleziona con cura gli artisti che si allineano ai valori del marchio: audacia, libertà e forte impegno a rompere le convenzioni. Gli artisti scelti spesso sfidano le norme, si spingono oltre i confini creativi e possiedono un'estetica unica che risuona con il DNA del marchio. Ogni collaborazione è un processo ponderato e intenzionale, spesso guidato dal desiderio di celebrare diverse forme di espressione artistica, sia attraverso figure iconiche del passato che visionari contemporanei. L'obiettivo è creare non solo occhiali, ma anche una tela che racconti una storia, rifletta un movimento culturale o onori un'eredità artistica.

DI RECENTE AVETE LANCIATO DUE NUOVI

MARCHI, CHROMA E PELLICER. CI PARLEREBBE DELLE LORO CARATTERISTICHE?

Chroma, la nuova collezione premium che eleva il colore, parte essenziale del DNA del marchio, alla sua massima espressione. Ridefinisce i confini del colore e della forma con un'esplosione sofisticata ed esuberante di tinte e contrasti. La collezione premium Pellicer è uno dei lanci più speciali e ci porta in un viaggio attraverso tre generazioni di produttori di occhiali, la cui conoscenza è stata forgiata attraverso anni di lavoro, perseveranza e innovazione per padroneggiare l'arte della produzione

di occhiali. Pellicer è anche un impegno verso la perfezione, il dettaglio e un'eredità familiare duratura in ogni montatura, e si distingue per le lavorazioni artigianali.

COME SI POSIZIONANO I VOSTRI TRE MARCHI SUL MERCATO?

Etnia Eyewear Culture comprende due marchi principali: Etnia Barcelona e lool. Etnia Barcelona è un marchio profondamente radicato nell'arte, nel colore e nell'espressione culturale. È sinonimo di individualità, libertà e audace creatività e offre occhiali che fondono un design colorato con materiali di alta qualità. Etnia Barcelona è il cuore della nostra attività. Per questo motivo, comprende diverse collezioni che ci permettono di soddisfare diverse fasce d'età e stili. Da un lato, c'è Etnia Originals, la nostra collezione principale, che offre un'ampia varietà di prodotti - occhiali da uomo, da donna e da bambino - sempre con qualità, colore e design come pilastri fondamentali. Inoltre, abbiamo la collezione Vintage, che presenta modelli più classici e senza tempo nell'aspetto, ma sempre con il tocco caratteristico di Etnia Barcelona e dettagli unici. Completano il portfolio Chroma e Pellicer; queste due collezioni ci permettono di entrare nei punti vendita di fascia più alta o con un forte carattere di marchio indipendente, mentre le nostre collezioni Originals e Vintage ci garantiscono una penetrazione significativa nei mercati in cui operiamo. D'altra parte, lool rappresenta l'innovazione all'avanguardia e il design minimalista. Il marchio è noto per i suoi occhiali ultraleggeri, realizzati con un sistema di cerniere senza viti per il suo approccio futuristico, che fonde funzionalità e design industriale moderno.

LE VOSTRE CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE SONO DI GRANDE IMPATTO E VI SIETE AFFIDATI A GRANDI NOMI PER

REALIZZARLE. QUAL È IL VALORE DELLA COMUNICAZIONE PER VOI E COME LA SVILUPPERETE IN FUTURO?

Altrettanto importante di un prodotto eccellente è il modo in cui lo comunichiamo e lo presentiamo al mondo in modo efficace e memorabile. Fin dall'inizio abbiamo dato grande importanza alle nostre campagne creative, collaborando con esperti di primo piano e concentrandoci su narrazioni che ci trasportano attraverso diversi regni dell'arte e della cultura.

QUALI SONO I PROGETTI FUTURI DI ETNIA BARCELONA?

E QUALI SONO GLI OBIETTIVI CHE VI SIETE POSTI PER IL 2025?

I nostri obiettivi sono incentrati sul proseguimento del percorso per rendere Etnia Barcelona il marchio di occhiali leader nel mondo, il che significa: mantenere l'eccellenza dei prodotti. Continueremo a mantenere i più alti standard di qualità dei prodotti, offrendo collezioni che creano un effetto "wow" grazie a design e innovazione eccezionali. Ci concentriamo sugli ottici, come abbiamo sempre fatto: il nostro impegno nei loro confronti è al centro della nostra missione. Ci impegniamo a migliorare continuamente il nostro servizio e a rispondere a qualsiasi esigenza dei nostri clienti, garantendo il massimo supporto; aumentare la riconoscibilità del marchio e generare desiderio tra i consumatori finali. Stiamo lavorando attivamente e continueremo a farlo nei prossimi anni per far sì che il pubblico riconosca Etnia Barcelona. Sappiamo che il nostro prodotto è eccellente e completo in tutti i sensi, e puntiamo a essere anche in cima ai pensieri dei consumatori. Sostenere i nostri dipendenti è fondamentale, come continuare a porre una forte enfasi sul benessere dei nostri dipendenti, promuovendo un team coeso che sia allineato verso obiettivi condivisi e che progredisca insieme.

Saper ascoltare per aiutare a vedere meglio

PER POTER TRATTARE LA TEMATICA DELLA VISTA FRAGILE

ALL’INTERNO DI UN CENTRO OTTICO BISOGNA POSSEDERE

DETERMINATE COMPETENZE CHE NON INCLUDONO SOLO L’ASPETTO

FONDA, Società Benefit specializzata nella proposizione di soluzioni ottiche avanzate per aiutare le persone a mantenere le abilità visive anche in presenza di patologie oculari, è una realtà unica sul territorio italiano. A margine della terza edizione di Oficinae FONDA, l’appuntamento annuale dell’azienda genovese che ha riunito 40 ottici optometristi parte del network dei Centri Vista Fragile, abbiamo approfondito questa delicata tematica attraverso le parole di Margherita Macciò, Responsabile Commerciale e Marketing di FONDA, e di due optometriste che hanno finito il percorso dell’Academia e sono le referenti dei loro Centri Vista Fragile: Naomi Barucca ed Eliana Soprani

QUALI SONO GLI STEP DA SEGUIRE E QUALI

PRESUPPOSTI BISOGNA POSSEDERE PER DIVENTARE UN CENTRO VISTA FRAGILE?

Margherita Macciò: È importantissimo, a priori, comprendere cosa significa questa diversificazione per decidere di investire in questa specializzazione. Con il termine ‘investire’ mi riferisco non soltanto al nostro percorso, ma, soprattutto, ad avere risorse interne che intendano dedicare parte del proprio tempo anche alla Vista Fragile. L’iter parte dalla candidatura tramite il nostro sito, li richiamiamo e fissiamo una videochiamata in cui descriviamo il quadro delle attività che proponiamo e indichiamo le date disponibili

Paola Ferrario

per i futuri corsi. Vorrei sottolineare che il nostro non è un puro ‘corso di formazione’: il nostro percorso prevede il trasferimento di competenze ma anche un puntuale affiancamento a chi si candida a diventare Centro Vista Fragile. L’efficacia della formazione emerge non solo dalla partecipazione al percorso ma, soprattutto, dall’impatto generato tramite il lavoro quotidiano all’interno dei Centri Vista Fragile. È importante che si segua il percorso completo e il punto fondamentale è che chi vuole attivare un Centro Vista Fragile sia affiancato da noi e abbia la nostra strumentazione. Chi diventa Centro Vista Fragile si inserisce in un circuito dove trova costante sostegno e formazione continua.

DOVE SI TENGONO I CORSI?

M.M.: Nella nostra sede di Genova, abbiamo bisogno di conoscerci e trasferire competenze per poter modulare il percorso a seconda delle esigenze dei partecipanti. Infatti, stiamo realizzando tante edizioni con classi che ci permettano di seguire gli allievi in modo puntuale ed efficace. In più, è per noi fondamentale che possano contare sul nostro supporto continuo sia dal punto di vista tecnico che da quello della comunicazione.

NAOMI, CI RACCONTEREBBE LA

SUA ESPERIENZA

A LIVELLO FORMATIVO CON UNA REALTÀ COSÌ

PARTICOLARE COME FONDA?

È stato un percorso molto interessante perché abbiamo affrontato una tematica che avevo toccato durante i miei studi universitari presso l’Università Bicocca di Milano. Avevo già avuto modo di venire a contatto con il mondo dell'ipovisione durante il tirocinio all’Ospedale Niguarda

ca’ Granda però esclusivamente nell’ambito dell’oculistica pediatrica. Il percorso con FONDA è stato un momento molto particolare perché la composizione delle classi permetteva di essere seguiti in modo personalizzato. Si tratta di una proposta formativa seria e arricchente, specialmente sotto l’aspetto etico. Infatti, prima ancora di insegnare competenze tecniche e la conoscenza dei protocolli, l’Academia FONDA trasmette valori quali l’ascolto per poter aiutare chi ha necessità particolari e quindi ha bisogno di un supporto dedicato. Ed è un insegnamento che ormai è parte integrante del mio bagaglio professionale. In negozio non sapevo come approcciare queste persone, invece ora ascoltando riesco a individuare i bisogni e gli ausili opportuni.

ELIANA TU FAI PARTE DEI CENTRI VISTA FRAGILE DA UN PO' DI TEMPO; QUINDI, HAI GIÀ UN'ESPERIENZA

DA RACCONTARE RISPETTO A QUESTO PERCORSO… Il mio percorso è nato durante un Master universitario in Bicocca di Ipovisione Geriatrica durante il quale c’è stato un intervento di Michele Iurilli (ndr. CEO e Founder di FONDA) e il suo progetto era perfetto per il proseguo della mia formazione. Ho aderito subito a questa sua iniziativa, perché, spesso, il mio percepito era di essere sola in questo nuovo mondo e sentivo il bisogno di avere più formazione possibile ma, soprattutto, avere la possibilità di interfacciarmi con professionisti che trattavano questa tematica. Il fatto di essere ora un punto di riferimento per gestire queste fragilità sul mio territorio e avere gli strumenti per un’operatività vera e propria, è molto importante per la mia professione e per il mio centro ottico.

BAUSCH + LOMB

ULTRA® Multifocal for Astigmatism: nitida, stabile e semplice

PER IL LANCIO DELLA NUOVA LENTE MULTIFOCALE TORICA

ULTRA® MULTIFOCAL FOR ASTIGMATISM, BAUSCH + LOMB

HA IDEATO E ORGANIZZATO UN WEBINAR AD ALTO CONTENUTO

SCIENTIFICO MODERATO DAL NOSTRO EDITORE, SIMONA FINESSI.

IN QUESTO ARTICOLO VI RACCONTIAMO LE FASI SALIENTI DI QUESTO EVENTO DI LANCIO.

Creata all’insegna dell’innovazione e del cambiamento, ULTRA® Multifocal for Astigmatism va ad ampliare la gamma lanciata nel 2021. La sua mission è offrire ai portatori una visione nitida a tutte le distanze, oltre a un ineccepibile comfort. Per questa importante espansione di gamma, Bausch + Lomb ha coinvolto autorevoli relatori e Key Opinion Leader: Riccardo Ciprian, Business Unit Director di Bausch + Lomb Italia, Alessandro Protti, Professional Relations Manager di Bausch + Lomb Italia, Fabrizio Zeri, Professore e Ricercatore presso l’Università di Milano Bicocca e Direttore EAME di IACLE, e Guido De Martin, ottico optometrista e Key Opinion Leader italiano. L’evento è stato aperto da Riccardo Ciprian, che ha raccontato come, soprattutto negli ultimi anni, l’azienda abbia investito

I NUMERI DI BAUSCH + LOMB

Nel corso di 170 anni di storia, l’azienda si è sempre dedicata a migliorare la vita delle persone aumentando il benessere visivo. Attualmente Bausch + Lomb ha un valore di 10 miliardi di dollari, impiega 10.000 dipendenti e ogni anno investe in modo crescente nell'innovazione per il benessere della visione. Questa strategia ha portato a raggiungere un fatturato in crescita dell’8% nel 2023 rispetto al periodo precedente.

moltissimo in termini di innovazione, per offrire al mercato prodotti in grado di apportare un cambiamento nella vita delle persone: “Parlando dei percorsi intrapresi da Bausch + Lomb abbiamo lavorato su due livelli: - globale: attraverso l’innovazione di prodotto, lo sviluppo di nuovi materiali e l'eccellenza nelle geometrie a supporto delle performance visive dei nostri portatori;

- locale: abbiamo puntato sull’innovazione dei processi aziendali per essere più vicini alle esigenze dell’ottico; in particolare, abbiamo effettuato investimenti marketing orientati alla fidelizzazione del consumatore al centro ottico, offrendo un piano media geolocalizzato, lanciando il progetto "ULTRA® e Sport" nei centri sportivi e alcuni progetti legati al mondo della cosmetica; abbiamo, inoltre, realizzato una serie di investimenti nella

formazione, sia online che in presenza: i master realizzati in collaborazione con alcune delle principali università e i fitting days. Infine, abbiamo generato condizioni commerciali ottimali”.

Il secondo intervento è stato affidato a Fabrizio Zeri, che è entrato nel merito dell’incidenza della presbiopia e dell’astigmatismo nella popolazione, focalizzando l’attenzione sugli aspetti chiave dell’applicazione e i relativi fattori di successo. Zeri ha illustrato i dati relativi alla presbiopia, che generano chiaramente un aumento delle esigenze visive dei portatori astigmatici: “L’83% delle persone è presbite a 45 anni. Circa il 50% degli adulti over 40 anni con correzione visiva presenta astigmatismo in almeno un occhio. 1 su 3 portatori di lenti a contatto abbandona l’uso delle Lac a causa di una scarsa visione (quindi la ‘non correzione’ della presbiopia o dell’astigmatismo) e al discomfort, ossia il 33% di persone”. La correzione dell’astigmatismo nei soggetti presbiti è quindi un fattore chiave per il successo applicativo e, dal momento che la qualità visiva rappresenta il principale motivo di drop-out per questa categoria di portatori, diventa ancora più importante avere a disposizione una lente a contatto multifocale che offra una visione nitida, stabile e semplice da applicare e che sia disponibile con una parametria ancora più ampia. A tal proposito, Alessandro Protti ha illustrato come le nuove ULTRA® Multifocal for Astigmatism soddisfino questi parametri, focalizzando l’attenzione sugli aspetti innovativi e i benefici

per il portatore. Il Professional Relations Manager di Bausch + Lomb Italia ha iniziato presentando “La nuova parametria di ULTRA® Multifocal for Astigmatism disponibile in pronta consegna: con tutti i poteri sferici da -6.00D a +4.00D (int. 0.25D), 4 cilindri da -0.75D fino a -2.25D (int. 0.50D); 10 assi, per soddisfare tutti gli astigmatismi secondo e contro regola, 2 addizioni, low fino a +1.50D e high da +1.75D a +2.50D. Per soddisfare più portatori, la nuova lente dispone di un totale di 3280 combinazioni di poteri!”. Protti è passato poi a illustrare le tecnologie di cui si avvale questa lente iniziando dalla MoistureSeal® Technology: “Partendo dalla consapevolezza che scegliere un materiale che massimizzi il comfort e il benessere oculare è essenziale per i portatori presbiti che utilizzano lenti a contatto, sappiamo che possono presentarsi alterazioni della produzione e della qualità del film lacrimale. Per rispondere anche a queste esigenze, Bausch + Lomb ha sviluppato un materiale in silicone hydrogel con un processo di produzione a due fasi; durante la prima fase della polimerizzazione viene creata la struttura della lente, con catene di silicone lunghe e corte. La catena lunga di silicone conferisce alla lente un modulo basso di 0.7 MPa, che si traduce per il portatore in una lente morbida e flessibile, aumentandone il comfort durante l’utilizzo, mentre le due catene corte consentono alla lente di avere un alto passaggio di ossigeno, con un valore Dk/t di 104. Nella seconda fase, la struttura di silicone viene immersa nel polivinilpirrolidone, un polimero estremamente idrofilico,

Simona Finessi, Riccardo Ciprian, Alessandro Protti e Guido De Martin

distribuito sia internamente per attrarre e trattenere il contenuto idrico all’interno della lente a contatto, che esternamente dove è strettamente legato al materiale e conferisce un'elevata bagnabilità e offre al portatore una lente molto confortevole e che sia in grado di mantenere elevata la sua qualità ottica durante tutto il periodo di porto. Altro ruolo chiave in tema di qualità ottica è quello della 3-Zone Progressive™. Questa tecnologia è utilizzata da Bausch + Lomb in tutte le sue lenti multifocali e si contraddistingue per avere un potere costante nelle 3 zone di visione: lontano, intermedio e vicino. Questo consente al portatore di avere una visione stabile e, quindi, immagini più nitide. La terza tecnologia utilizzata in ULTRA® Multifocal for Astigmatism è OpticAlign® Design Questa tecnologia offre un elevato comfort al portatore grazie ai bordi assottigliati che minimizzano l'interazione con le palpebre. Inoltre, offre qualità visiva e stabilità grazie al prisma di ballast ottimizzato nella parte inferiore della lente, che si stabilizza rapidamente con il naturale ammiccamento. Sulla lente sono presenti due tacche di riferimento: la principale che si trova nell’emisfero inferiore della lente è ben marcata e leggermente più lunga rispetto alla seconda tacca, che chiamiamo 'indicatore dell’asse' proprio perché indica l’asse del cilindro che abbiamo applicato al portatore: osservando in lampada a fessura la sua posizione, saremo in grado di determinare l’asse della lente. Può essere molto utile quando abbiamo il dubbio che possano banalmente aver scambiato per errore le lenti”. Alessandro Protti si è infine soffermato sui risultati clinici ottenuti in fase di sviluppo e applicazione del prodotto che: “Si sono rivelati davvero positivi, con il 95% delle applicazioni con una rotazione pari o inferiore a 5 gradi. Allo stesso modo, sono stati estremamente positivi anche i risultati per quanto riguarda la centratura delle lenti, fattore chiave per il successo applicativo e di movimento, ritenuto adeguato nella totalità delle applicazioni, per consentire al portatore un corretto ricambio del film lacrimale pre lente”. Pur essendo una lente estremamente complessa nella sua natura tecnica, il punto di forza di ULTRA® Multifocal for Astigmatism è anche la facilità dell’applicazione. A tal proposito, Protti ha concluso il suo intervento illustrando il protocollo applicativo, composto da 3 step: “- Step 1: aggiornare la refrazione per lontano considerando un massimo positivo o minimo negativo, l'addizione e determinare la dominanza sensoriale.

Per farlo, possiamo invitare il soggetto a guardare un target a distanza e alternando per qualche secondo una lente positiva di +1.50D prima sull’occhio destro e poi sul sinistro, chiedendo in quale occhio percepisce maggior disturbo o disagio. L’occhio che ha maggiore disturbo è quello dominante.

- Step 2: selezionare il potere cilindrico della lente a contatto, riportando il potere al vertice se necessario.

- Step 3: scegliere l'addizione.

In ULTRA® Multifocal for Astigmatism sono presenti due addizioni, low fino a +1.50D, high da +1.75D a +2.50D. Una volta applicata la lente, suggeriamo di attendere 15 minuti durante i quali chiediamo al portatore di trasferirci le proprie sensazioni, enfatizzando la visione naturale offerta dalle lenti a contatto. Siamo convinti che con questo ampliamento che comprende in più 2 nuovi cilindri, 6 assi e 15 poteri sferici sarà possibile soddisfare ancora più portatori presbiti e astigmatici e, come abbiamo appreso dal contributo di Fabrizio Zeri, la qualità visiva e la stabilità della lente a contatto giocano un ruolo fondamentale”. La teoria dietro a una lente a contatto è sempre molto importante, ma come spesso accade, però, il reale riscontro delle performance di un prodotto è possibile solo grazie ai test di applicazione. Nel caso specifico Bausch + Lomb ha potuto avvalersi del prezioso supporto di Guido De Martin , grazie al quale è stato possibile vivere sul campo le caratteristiche tecniche apprezzandone i vantaggi nella pratica quotidiana in negozio.

L’ampliamento di gamma ha permesso a De Martin di applicare la nuova parametria a molti più portatori. In particolare, sono stati 24 i portatori selezionati, di cui 8 già soddisfatti della loro lente in uso, 10 non completamente soddisfatti e i rimanenti 6 appartenenti alla categoria del drop-out. I risultati sono stati ottimi, come specifica De Martin: “Abbiamo recuperato il 50% dei soggetti in drop-out; il 50% dei soggetti non completamente soddisfatti hanno rilevato più comfort. La sfida è stata con i portatori completamente soddisfatti: il 60% ha trovato un motivo in più per indossare la nuova lente!”.

L'azienda afferma infine che questo ampliamento di gamma di ULTRA® Multifocal for Astigmatism andrà a ridefinire gli standard dei portatori presbiti e astigmatici e darà modo a tutti i professionisti della visione di soddisfare il maggior numero di portatori possibile.

Un tour sulla gestione della miopia

GLI EVENTI "INSIEME PER LA GESTIONE DELLA PROGRESSIONE

MIOPICA", TENUTASI IL 19 SETTEMBRE A FIRENZE E IL 1° OTTOBRE

A PALERMO, HANNO REGISTRATO UN FORTE INTERESSE DA PARTE

DI OTTICI-OPTOMETRISTI, MEDICI OCULISTI, ORTOTTISTI E

PEDIATRI, GRAZIE ALLA MODALITÀ ALTAMENTE INTERATTIVA CON CUI È STATA CONDIVISA L’EFFICACIA DELLE LENTI MIYOSMART

NELL’ESPERIENZA QUOTIDIANA.

Il tour di networking tra professionisti della visione sulla gestione della miopia inaugurato a maggio a Cagliari prosegue con successo. I recenti eventi di Firenze e Palermo si sono rivelati momenti di aggiornamento e confronto importanti, confermando il ruolo di Hoya come punto di riferimento nella gestione della miopia. In entrambe le occasioni, Silvano Larcher, Medical & Professional Affairs Manager di Hoya, ha illustrato i risultati e le evidenze cliniche delle lenti MiYOSMART con tecnologia DIMS, giunte all’ottavo anno di follow-up, di cui presto saranno disponibili nuovi dati. La sessione di Firenze, guidata dal Prof. Roberto Caputo, Direttore dell’Oftalmologia

Pediatrica dell’AOU Meyer, è stata caratterizzata da un dialogo intenso con i presenti. Nella sessione di "Questions & Answers", numerosi professionisti hanno posto all’esperto domande su come gestire situazioni concrete, ricevendo indicazioni pratiche e basate sulle evidenze più recenti. Questo scambio interattivo ha rafforzato la validità delle lenti MiYOSMART e ha reso la sessione un importante momento di confronto e crescita professionale. A Palermo, il panel di relatori è stato ricco e qualificato, comprendendo esperti come la Prof.ssa Vincenza Bonfiglio (Professoressa Ordinaria Università degli Studi di Palermo), il Dott. Antonino Pioppo (Direttore U.O.C. Oculistica - ARNAS Civico Palermo), il Dott. Massimiliano Serafino (Direttore U.O.C. Oculistica - Istituto Gaslini di Genova), il Dott. Angelo Trapani (Medico Chirurgo e Oculista) e il Dott. Salvatore Sottosanti (Medico Chirurgo e Oculista). Durante la sessione, sono stati condivisi dati e approfondimenti sull’utilizzo delle lenti MiYOSMART nella pratica quotidiana. Anche a Palermo il confronto tra i relatori e i partecipanti è stato intenso, rendendo l'incontro un'importante occasione di scambio di esperienze. Ciascun evento ha visto la partecipazione di circa 140 professionisti, a conferma dell’interesse a 360° verso la gestione

della miopia. I partecipanti hanno espresso feedback positivi, apprezzando la qualità dei contenuti proposti e la possibilità di confrontarsi su casi reali, scambiando esperienze dirette e best practice. Nei prossimi mesi, Hoya proseguirà il suo impegno con la classe medica partecipando ai principali congressi nazionali come SIOPS, AIMO e SIP, continuando a sensibilizzare gli specialisti sull’importanza della gestione precoce della miopia. Gli eventi "INSIEME PER LA MIOPIA" riprenderanno nel 2025, con l’obiettivo di continuare a promuovere una visione condivisa e collaborativa tra ottici-optometristi, medici oculisti, ortottisti e pediatri.

Affinità di intenti

LO SCORSO 23 SETTEMBRE LA FONDAZIONE BANCA DEGLI OCCHI DEL VENETO A MESTRE HA OSPITATO IL CONVEGNO “LA VISTA IN ETÀ ADULTA E IL

RUOLO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE”. A MARGINE DELL’EVENTO, È STATA

ANNUNCIATA L’ENTRATA DI VISIONADRIA IN OXO - CONSORZIO OPTOCOOP

ITALIA. GIUSEPPE BASILE, IGINO FRANCESCHETTO, FABIO FRISANI E ROBERTA POLIMENI, SPIEGANO LE MOTIVAZIONI E I DETTAGLI DELL’ACCORDO.

L’accordo stretto tra VisionAdria, guidata dal Presidente Igino Franceschetto, e il Consorzio Optocoop Italia, alla cui presidenza c’è Giuseppe Basile, rappresenta un’unione sotto l’egida dei comuni intenti e finalità, come ha dichiarato Franceschetto: “In passato abbiamo avuto altre proposte di adesione, ma abbiamo deciso di optare per OXO perché abbiamo riconosciuto un DNA comune”. Gli ha fatto eco Basile: “Abbiamo trovato in VisionAdria la condivisione di visioni, ed è proprio questo il primo tassello del nostro accordo. Le differenze territoriali nel nostro Consorzio non esistono: io vengo dalla Sicilia e VisionAdria ha sede a Pordenone e i chilometri che ci separano non vengono in alcun modo percepiti. Anzi, per fare crescere VisionAdria, metteremo una persona dedicata. Con questo accordo andiamo a coprire più o meno tutta la nostra penisola, a eccezione della Sardegna.

Non escludiamo però di siglare nuovi accordi per il futuro ma, ciò che mi preme sottolineare, è che vogliamo crescere non in termini numerici ma qualitativi”. Grazie a questo accordo, i 19 centri centri ottici VisionAdria, di cui due con due negozi, sparsi tra il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto orientale, andranno così ad aggiungersi agli oltre 400 di OXO e diventeranno la quindicesima cooperativa del gruppo. L’idea della collaborazione di VisionAdria parte dalla volontà di cooperare e creare scambi che possano far crescere il comparto. Tra i punti che potrebbero generare la collaborazione c’è l’attività del gruppo giovani, “che pochi hanno”, ha sottolineato Franceschetto, “spero che troveremo altri ragazzi che possano far crescere il progetto! È un’opportunità per tutti”. Fabio Frisani, Vice Presidente OXO, ha sottolineato la volontà di coinvolgere altri giovani, anche dal punto di vista della comunicazione.

“La comunicazione per noi”, ha sottolineato Frisani, “è importante e siamo sempre stati all’avanguardia in questa direzione”. Infine, Roberta Polimeni, Business Development Manager ha sottolineato l’importanza delle convenzioni assicurative per il suo gruppo tra i servizi di cui beneficerà VisionAdria: “È un asset molto importante, che è diventato parte preponderante dei servizi offerti da OXO. Ad esempio, nel 2022 abbiamo siglato un accordo con Previmedical specializzata nella gestione di fondi e polizze sanitarie, e in esclusiva con RB CARE, un portale online di servizi sanitari. La sanità integrativa ha raggiunto in Italia una quota molto alta ed è un mercato in crescita e noi non possiamo farci trovare impreparati e dobbiamo accompagnare i nostri ottici verso questa opportunità che porterà ad aumentare il traffico all’interno dei centri ottici grazie all’ampio bacino di potenziali clienti”.

Paola Ferrario
Igino Franceschetto, Giuseppe Basile, Fabio Frisani e Roberta Polimeni

Il nuovo catalogo lenti KIDS 2024 di Ital-lenti si amplia di nuovi prodotti dedicati ai portatori più piccoli, con un particolare focus sulle lenti MYOPICA per la gestione dell’evoluzione miopica ampliate nella gamma di materiali disponibili e range di correzione www.itallenti.com

RODENSTOCK

Riconoscere l’unicità di ogni occhio

L’AZIENDA TEDESCA HA INTRODOTTO SUL MERCATO UN NUOVO

STRUMENTO DI MISURAZIONE, IN GRADO DI OFFRIRE UN ESAME VISIVO

PIÙ APPROFONDITO, UN’ESPERIENZA SENZA PRECEDENTI E LA

MASSIMA NITIDEZZA DELLE LENTI: DNEYE® SCANNER 3.

Nicola Di Gioia, Daniela Poletti, Massimo Barberis, Valentina Pucci Mossotti e Stefano Lissoni

Dopo il lancio in Germania, Rodenstock ha scelto la sede milanese di Rozzano per la presentazione sul territorio italiano di DNEye ® Scanner 3 , il nuovo dispositivo per la misurazione oculare completa. Alla base di questo strumento c’è la filosofia Rodenstock B.I.G. VISION ® (Biometric Intelligent Glasses), che riconosce l’unicità di ogni persona e di ogni occhio. Infatti, è in grado di acquisire più di 7.000 punti di misurazione e oltre 80 parametri oculari per creare un modello esatto dell’occhio, integrando i valori di prescrizione nella costruzione di lenti biometriche intelligenti su misura, oggi con una tecnologia ancora più avanzata. “DNEye® Scanner 3”, ha affermato Daniela Poletti , Head of Marketing di Rodenstock Italia ,

LE NUOVE FUNZIONALITÀ

Il nuovo DNEye ® Scanner 3 offre diverse nuove funzionalità:

- Immagine del fundus : visione completa dell'occhio, includendo il segmento posteriore attraverso una fotografia automatica non midriatica della retina.

- Analisi del film lacrimale : misura il tempo di rottura del film lacrimale tra gli ammiccamenti e fornisce una valutazione qualitativa tramite una riproduzione video. Il menisco lacrimale può essere misurato manualmente, offrendo ulteriori indicazioni sulla presenza di secchezza oculare.

- Immagine oculare : immagini a colori dettagliate dell'occhio, utili per visualizzare lo stato delle palpebre e della congiuntiva. Con l'ausilio della scala di Efron, è possibile acquisire immagini di eventuali arrossamenti congiuntivali e limbari, oltre a visualizzare la cornea, i dotti terminali delle ghiandole di Meibomio e i dettagli delle palpebre.

Inoltre, presenta miglioramenti significativi: una fotocamera Scheimpflug ora fornisce dati basati su un'intera area; Remote View permette di visualizzare i risultati delle misurazioni anche su dispositivi esterni; un'interfaccia utente intuitiva e un touchscreen di dimensioni maggiori.

“è il frutto della collaborazione decennale con i colleghi di Visionix ed è uno strumento qualitativo per l’ottico che gli permette di creare valore all’interno del centro ottico”. Il nuovo strumento è infatti una versione ottimizzata del VX 650 di Visionix. “DNEye® Scanner 3 è stato concepito anche per rafforzare la sinergia con l’oftalmologo; avere a fianco il canale medico è fondamentale”, ha sottolineato Massimo Barberis , Amministratore Delegato di Rodenstock Italia . Per utilizzare DNEye® Scanner 3 è necessario avere un account Nexus , la piattaforma di telerefertazione integrata, erogata da Visionix. Nexus permette all’operatore ottico di acquisire dati e immagini tramite DNEye® Scanner 3 e di inviarli allo specialista oftalmologo

richiedendone l’analisi. Il medico oculista, da remoto, effettua l’analisi dei dati ricevuti con Nexus e invia il “report valutato” all’operatore ottico. “Il ruolo di Rodenstock è essere al fianco dell’ottico e farlo evolvere; dobbiamo essere un partner a tutto tondo per valorizzare la professione e proteggerla dalle dinamiche di un mercato sempre più competitivo basato sulla politica del ribasso del prezzo. Noi lo facciamo attraverso un’offerta altamente tecnologica”, ha affermato Barberis. Gli ha fatto eco Nicola Di Gioia , Direttore Commerciale di Visionix Italia : “DNEye® Scanner 3 stravolgerà il mercato. La professionalità e la tecnologia consentiranno all’ottico di esprimere al massimo la sua professionalità. La collaborazione con Rodenstock permetterà di offrire un servizio superiore”.

SILMO

Cosa è successo a Parigi ?

SILMO PARIS 2024 HA RIBADITO IL SUO RUOLO CHIAVE PER L'INDUSTRIA OTTICA, OFFRENDO UN RICCO PANORAMA SULL’INTERA FILIERA. PER QUATTRO INTENSI GIORNI, IL SALONE È STATO IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER INCONTRI STIMOLANTI, INNOVAZIONI ALL'AVANGUARDIA E SCAMBI PER TUTTI GLI STAKEHOLDER.

32.125 professionisti (+2,6% rispetto all’edizione 2023), di cui il 52% internazionali e il 48% francesi, hanno visitato l’edizione 2024 del Salone, animata da oltre 900 aziende distribuite su 75.000 m² nei padiglioni 6 e 7 del centro espositivo Paris Nord Villepinte. Questo dinamismo ha favorito un ambiente favorevole alle scoperte e alle collaborazioni, aprendo la strada a nuove prospettive e progetti per il mercato.

CONCORSO DESIGN OPTIQUE

La terza edizione di questo concorso, aperto agli studenti delle scuole di design di tutto il mondo, si è concentrata sugli occhiali intesi come accessori che, oltre a correggere e proteggere la vista, esplorano nuove funzionalità e nuovi usi. Il vincitore di quest’anno è stato il modello Distroal di Thomas Deneufbourg & Adrien Gallois dell’École de Design Nantes Atlantique

PREMIO DELL'AZIENDA IMPEGNATA

L'adozione di una strategia CSR completa è essenziale per soddisfare le aspettative degli stakeholder, rafforzando al contempo la resilienza e la competitività delle aziende del settore ottico. Per incoraggiare queste pratiche sostenibili e responsabili, SILMO, in collaborazione con l'agenzia HYSSOP, ha lanciato il Premio dell'Azienda Impegnata. Questo award premia le aziende che adottano un approccio olistico alle questioni etiche, ambientali e sociali e si impegnano attivamente per un futuro più responsabile. I vincitori del 2024 sono stati Vanni e Skans

PREMIO INTERNAZIONALE OTTICO DELL'ANNO

Questo premio, assegnato dall'IOA (International Opticians Association) in collaborazione con SILMO Paris, incoraggia e premia un ottico per la sua visione e il suo impegno nel promuovere i valori della professione, sia nei confronti dei dipendenti che dei clienti. Il vincitore del 2024 è stato Vitor Martins (Portogallo).

SFIDA INTERSCOLASTICA

Ogni lunedì a SILMO Paris, la Giornata delle Scuole offre a

IL SILMO D'OR, 30 ANNI DOPO

L'edizione 2024 è stata segnata dal 30° anniversario dei premi SILMO d'Or, che testimonia l'influenza duratura di questo premio, evidenziando l'importanza del know-how in un'industria ottica in costante evoluzione. Ecco i vincitori suddivisi per categorie:

- INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’OCCHIALE

OOmade con «OOmade SAV 3D» FR

- INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’OCCHIALE + PRODOTTI CONNESSI

EssilorLuxottica con «Ray-Ban Meta con AI» ITA

- BAMBINI

Lafont con «Roudoudou» FR

- SPORT

Out Of con «Acuity» ITA

- VISIONE

Transitions Optical con «Transitions® Gen S™» FR

- MATERIALI/ STRUMENTI

Eyesoft con «Check Lenscape » FR

MicroUnit con «Lona 5» FR

- BASSA VISIONE

Reber Informatik con «VoiSee» SUI

- MONTATURE DA VISTA DEI BRAND

Nina Ricci con «SNR403 colore 7G6» De Rigo Vision ITA

- OCCHIALI DA SOLE DEI BRAND

Zilli con «ZI65109 C01» Grosfilley France FR

- OCCHIALI DA SOLE DEI DESIGNER DELL’EYEWEAR

Prodesign con «Censur» DNK

- MONTATURE DEI DESIGNER DELL’EYEWEAR

Pierre Eyewear con «Lady» FR

- PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

Parasite Design con «MORPH alpha» FR

studenti e insegnanti un'opportunità unica di immergersi nel cuore dell'industria ottica. Durante questa giornata si svolge anche una sfida interscolastica, una divertente competizione in collaborazione con OPTIC 2000, dedicata agli studenti del secondo anno di BTS. Quest'anno la competizione è stata vinta da Esso Angers e i primi 5 studenti hanno vinto un viaggio in una fiera europea dell'ottica.

SILMO NEXT-FUTUROLOGIA:

IL FUTURO DELLE POSSIBILITÀ

I professionisti hanno scoperto uno spazio, suddiviso in diverse zone distinte, le prospettive per l’ottica dal 2025 al 2035. Qui sono confluite innovazioni tecnologiche, soluzioni personalizzate, esperienze interattive, realtà aumentata e virtuale.

IL FORUM DELLE TENDENZE

Un fermo immagine sulle forme, i colori e i materiali degli occhiali, una panoramica completa che ha fatto luce sul meglio delle montature da vista e da sole degli espositori presenti in fiera attraverso quattro tendenze.

IL KNOW-HOW DEI PRODUTTORI FRANCESI DI OCCHIALI

Una vetrina per il talento e la tradizione dei produttori artigianali di occhiali dello Giura che perpetuano un know-how secolare.

OYONNAX-MUSEO MOREZ

Questa vetrina del patrimonio francese dell'occhialeria offre l'opportunità di esplorare l'evoluzione delle tecniche e dei design delle montature, approfondendo al contempo la ricca storia e il patrimonio delle due città simbolo di Oyonnax e Morez

SILMO TALKS & LE CONFERENZE SILMO ACADEMY

Una serie di conferenze stimolanti che hanno offerto approfondimenti e analisi da parte di opinion leader. Allo stesso tempo, il nuovo formato della SILMO Academy ha permesso ai visitatori di partecipare a conferenze accattivanti tenute da ricercatori ed esperti di fama internazionale.

OPTYMPICS

Le OPTympics hanno celebrato l'intersezione tra la sportività e l'affascinante mondo dell'ottica accogliendo 800 persone. Come gli atleti che sfidano i propri limiti, gli ottici hanno

avuto l'opportunità di giocare e mettere alla prova le proprie capacità con passione, creatività e competenza. Il concept è stato realizzato in collaborazione con RadiO-Ottica, Nico Caradonna e Behind My Glasses

CSR: NEL CUORE DELL'OTTICA

SILMO si impegna attivamente per aiutare l'industria ottica ad adottare pratiche sostenibili ed etiche. In collaborazione con l'agenzia Hyssop, mette a disposizione schede pratiche che decifrano questioni chiave come l'approvvigionamento, l'imballaggio e il trasporto, al fine di guidare le aziende nell'integrazione della responsabilità sociale al centro delle loro attività. Le schede offrono consigli pratici su come ridurre l'impronta ecologica, incoraggiare la diversità e migliorare la trasparenza delle catene di approvvigionamento.

PODCAST “L'OTTICA GIUSTA” DI SILMO

“The Right Optics” è pensato per accompagnare i professionisti del settore durante tutto l'anno, oltre i confini dell'esposizione. Queste vivaci conversazioni con esperti e ospiti speciali, tutte orchestrate da Nick Coffer, esplorano in profondità l'affascinante mondo dell'occhialeria. Gli episodi rivelano storie di successo, evidenziano competenze eccezionali e condividono visioni stimolanti per il futuro del settore.

SILMO TV & SILMO NEWS, LA TRASMISSIONE

Per tutti e quattro i giorni del Salone, i giornalisti di SILMO TV sono stati a disposizione per raccontare in diretta tutti gli ultimi sviluppi del settore e garantire che i visitatori non si perdessero nessuno dei momenti chiave dell'evento. Grazie alle analisi degli esperti, ai resoconti personali e ai reportage, i professionisti hanno potuto tenersi aggiornati sugli ultimi sviluppi di SILMO

Paris e potranno seguire le trasmissioni di SILMO news durante tutto l'anno per essere sempre al corrente delle ultime tendenze e innovazioni del settore ottico.

SILMO JOB

Durante tutto l'anno, aziende alla ricerca di personale e candidati beneficiano di uno spazio dinamico che offre opportunità esclusive per costruire i team di domani.

IL 2025

L’edizione del prossimo anno si terrà dal 26 al 29 settembre nel consueto spazio di Paris Nord Villepinte

THÉLIOS

Il lusso passa per Parigi

A FINE SETTEMBRE SI È TENUTA LA SPRING CONVENTION DI THÉLIOS IN UN ELEGANTE PALAZZO DELLA RIVE GAUCHE, PARALLELAMENTE LA SOCIETÀ EYEWEAR DEL GRUPPO DEL LUSSO

LVMH ERA PRESENTE A SILMO CON UNO SPAZIO ESPOSITIVO DEDICATO AL SUO PRIMO MARCHIO DI PROPRIETÀ, VUARNET.

La strategia di Thélios per presentare le sue collezioni Spring 2025 è stata articolata in due location: le proposte delle sue Maison LVMH e i suoi marchi di proprietà Barton Perreira e Vuarnet sono stati presentati nell’ambito della Spring convention sulla Rive Gauche, in un elegante Hôtel particulier, per anni dimora dello stilista Karl Lagerfeld; Vuarnet - brand francese di occhiali outdoor di fascia alta, forte di oltre 60 anni di tradizione e pioniere nella produzione di lenti in materiale minerale e primo marchio di proprietà del colosso francese - ha avuto un’ulteriore spazio espositivo all’interno della Hall 7 di SILMO

LA CONVENTION DEDICATA

ALLA SPRING 2025

L’esposizione ha visto protagoniste le creazioni delle Maison che si sono affidate all’eccellenza della società del gruppo del lusso LVMH e insieme a Vuarnet e Barton Perreira. Il percorso espositivo ha messo in evidenza l'essenza distintiva di ogni Maison, evidenziandone l’individualità e l'unicità. L’ispirazione per Dior ha seguito quella della collezione Cruise 2025, presentata in Scozia negli spettacolari giardini del Castello Drummond, dove tartan, pizzi e bustier hanno fatto da padroni. Nell’eyewear femminile spicca il Dior Cannage in versione gioiello, quello maschile alterna motivi sportivi a quelli classici. Bulgari continua il suo percorso sotto l'egida della raffinatezza. Tra le linee presenti, Serpenti si concentra su rifiniture preziose e disegni, tutti rigorosamente realizzati a mano degli artigiani della Manifattura di Longarone (Belluno). L’eyewear Givenchy ricorda i codici elementari della Maison, che dopo l'addio di Alexander McQueen, ha affidato la direzione creativa a Sarah Burton (la sua prima collezione debutterà però solo dalla prossima primavera a Parigi). Lo sguardo agli anni Cinquanta è evidente e la tavolozza colori si districa tra nero, bianco e rosso. Tra i best pick della collezione la vista (proposta in un’ampia varietà). Celine dà ampio spazio alla passione per il logo, mentre Fendi è piacevolmente immersa negli stilemi della tradizione stilistica. E se Kenzo conferma l’attitude street, Stella McCartney non

Givenchy e Kenzo
TAG Heuer
Barton Perreira

rinuncia alla sostenibilità districandosi tra proposte femminili e sofisticate ma assolutamente easy to wear. Conferme anche per Loewe con i modelli bold e contemporanei tanto cari a Jonathan Anderson. Fred fa un salto nel mondo del lusso degli yacht da cui trae evidente ispirazione. TAG Heuer, arrivato alla sua seconda collezione, invece, rimane in ambito “marino” ma si immerge nel mondo della vela proponendo nuovi colori. Infine, last but not least, Barton Perreira consolida la sua tradizione relativa alla produzione in Giappone e prosegue nella sua filosofia no logo strizzando l’occhio ai colori della California (dove il marchio è nato).

IT'S A VUARNET DAY

Vuarnet, oltre a uno spazio espositivo dedicato all'interno della convention, era presente con uno stand a SILMO, dove è stato festeggiato con un cocktail alla presenza del CEO di Thélios, Alessandro Zanardo. “Con l’acquisizione di Vuarnet, Thélios intende riportare il marchio al suo splendore, consentendogli di elevare ulteriormente la qualità dei suoi prodotti e di spingersi oltre i confini dell'innovazione”, ha dichiarato Zanardo. “Il brand è stato fondato nel 1957 da Roger Pouilloux, ottico, e da Jean Vuarnet, campione olimpico di sci. C’è un aneddoto interessate legato all’espressione 'It's a Vuarnet Day, Today!': questa affermazione, che è diventata un modo di dire, è nata nel 1984 durante i Giochi Olimpici di Los Angeles, quando Vuarnet era uno degli sponsor ufficiali. In quel momento, gli altoparlanti delle diverse radio americane erano soliti pronunciare questa nuova espressione in sostituzione della classica formula 'It's a Sunny Day, Today!' L’expertise e il valore che contraddistinguono il marchio ci consentiranno di accrescere il nostro know-how nella realizzazione di lenti minerali. Il suo stabilimento produttivo di Meaux (vicino a Parigi) è stato certificato dal governo francese come 'Entreprise du Patrimoine Vivant'", ha specificato Zanardo. La collezione ha aggiunto per l’A/I 24/25 10 nuove proposte, divise in tre famiglie prodotto, tutte dotate delle lenti in vetro minerale Vuarnet: Atelier, Lifestyle e Outdoor

Vuarnet
Celine
Fendi
Dior

ZEISS VISION CARE

Nessuno vede come te

OLTRE ALLA CAMPAGNA MULTICANALE, IDEATA PER CELEBRARE L’UNICITÀ DELL’ESPERIENZA VISIVA, ZEISS HA COMMISSIONATO UN SONDAGGIO A EMG DIFFERENT. CONDOTTO SU UN CAMPIONE RAPPRESENTATIVO DI 600

ITALIANI MAGGIORENNI PROVENIENTI DA TUTTE LE AREE GEOGRAFICHE DELLA PENISOLA, È STATO REALIZZATO PER INDAGARE IL LEGAME TRA

VISTA, RICORDI, SENTIMENTI ED EMOZIONI DEGLI ITALIANI.

Alessandro Barboro
Marco Mazza
Roberta Celin

ZEISS Vision Care ha affidato a EMG Different la realizzazione della ricerca “ Come gli italiani vedono il mondo e la vita ”, per approfondire la percezione degli italiani del senso della vista e il legame tra questo e alcuni aspetti della vita, temi principali della campagna attualmente on air “ Nessuno Vede Come Te ”. La nuova campagna ZEISS, infatti, racconta in maniera emozionale e coinvolgente l’unicità dell’esperienza di visione: la realtà che ci circonda è la medesima, ma ognuno di noi ha un personale modo di percepirla. Questo rende l’atto del vedere molto di più di un atto fisico: lo rende un’esperienza personale e sempre unica. Con questa consapevolezza, l’azienda ha voluto approfondire il tema dell’unicità di ogni individuo e delle sue percezioni commissionando un sondaggio su un campione rappresentativo della popolazione italiana: l’indagine è stata condotta da EMG Different, l’istituto di ricerca di Different, Communication Company parte di UNA - Aziende della Comunicazione

Unite. I primi risultati della ricerca, intitolata “ Come gli italiani vedono il mondo e la vita. L’indagine di ZEISS su emozioni ed esperienze ” sono stati presentati il 3 ottobre durante un evento stampa presso lo Sky Garden di Milano, ma ulteriori approfondimenti sui vari temi indagati verranno annunciati step by step nel corso dei prossimi mesi. La ricerca, articolata in più fasi con focus specifici, è stata condotta, nel mese di settembre 2024 e con metodo CAWI - Computer

Assisted Web Interview - su un campione rappresentativo di 600 italiani maggiorenni provenienti da tutte le aree geografiche della penisola. La prima fase della ricerca ha dunque esplorato l’impatto della vista sulla memoria degli italiani. I dati raccolti hanno rivelato che il 57% delle persone dichiara di aver vissuto dei momenti che tuttora ha impressi nella memoria, il 40% dei quali legati a momenti di felicità, in particolare a quelli conviviali

vissuti in famiglia. Tra questi momenti, i più importanti risultano essere la gravidanza, il matrimonio e la nascita di figli e nipoti. Approfondendo l’indagine con il fine di identificare il senso più determinante nel fissare questi ricordi nella memoria, è emerso che per il 79% delle persone è proprio la vista a giocare il ruolo principale. La ricerca dimostra anche come, se si chiede di associare spontaneamente uno dei cinque sensi ad aspetti della vita come la natura, l’arte, l’avventura, l’amore e la crescita, è il senso della vista il primo a essere associato a queste esperienze. Con una sola eccezione: l’amore.

CAFèNOIR | OPTO TEAM

Tutti pronti per l’A/I?

IL MARCHIO CAFèNOIR AFFRONTA LA STAGIONE FREDDA CON UNA GRANDE NOVITÀ: GLI OCCHIALI DA SOLE COORDINATI MAMMA E FIGLIA, SINONIMO DI COOLNESS E MASSIMA CUTENESS

La nuova collezione Autunno/Inverno di CAFèNOIR Eyewear è un viaggio nella raffinatezza, dove la moda si fonde con l’eleganza quotidiana per creare accessori unici e di tendenza. Ogni modello è pensato per esaltare la personalità di chi li indossa, con un tocco glamour che non passa inosservato.

IL SOLE

La nuova collezione sole è un connubio perfetto tra stile, eleganza e innovazione. La grande novità di questa stagione è l'esclusiva linea di occhiali da sole "mamma e ragazza", pensata per celebrare il legame speciale tra madre e figlia. Grazie ai design coordinati, ogni coppia potrà sfoggiare look unici e raffinati, perfetti per esprimere personalità e complicità con un tocco di stile.

LA VISTA

La nuova collezione vista invece si distingue per le sue montature eleganti e versatili, pensate per chi cerca la massima funzionalità senza rinunciare al fascino. Linee pulite e forme moderne si combinano in modelli che offrono comfort e leggerezza, mantenendo un’estetica sofisticata e si confermano un vero e proprio must-have per chi vuole affrontare la stagione con stile impeccabile.

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LENTI PROGRESSIVE: PREVENIRE, COMPRENDERE, RISOLVERE I PIÙ COMUNI PROBLEMI DI COMFORT E ADATTAMENTO

Lo scopo del corso è quello di chiarire, utilizzando anche molte lezioni pratiche, quali siano i punti strategici che possono aiutare a migliorare la tollerabilità e il comfort con gli occhiali multifocali, per ottenere il massimo successo con le lenti disponibili sul mercato.

Vinci e FAD, 11-17-18 Novembre 2024

COMPUTER VISION SYNDROME: LENTI PROGRESSIVE OCCUPAZIONALI E A SUPPORTO ACCOMODATIVO

La Computer Vision Syndrome (CVS) è l'insieme di sintomi visivi, oculari e muscolo-scheletrici che derivano dall'uso prolungato di dispositivi digitali in genere. Il corso ha lo scopo di evidenziare quali siano i vantaggi e gli svantaggi nella prescrizione di particolari lenti oftalmiche e aiutare il professionista nella scelta in funzione delle esigenze del portatore.

LJ Vinci, 24-25 Novembre 2024

L'USO DELL' MKW NELL'ANALISI VISIVA SECONDO WEISS-MINICHIELLO

L'MKW consente un esame rapido, facile e affidabile; con le sue tavole è possibile effettuare la misura dell'acuità visiva, della stereopsi, della disparità di fissazione e dell'aniseiconia. È possibile inoltre eseguire una valutazione del comfort della prescrizione astigmatica e di quella prismatica, oltre ad uno screening della percezione cromatica. LJ

Vinci, 24 Novembre 2024

SCOPRI DI PIÙ

KREUZBERGKINDER

Sulle tracce degli Anni Venti

LA CULTURA BERLINESE E I SUOI ECCESSI VIVONO NELLA

NUOVA CAMPAGNA E NELLA COLLEZIONE, STRIZZANDO UN

OCCHIO AGLI ANNI VENTI. UNICA REGOLA: SEGUIRE LA PROPRIA

PERSONALITÀ ANCHE NEL VESTIRE.

La collezione 2024 di Kreuzbergkinder, Prohibition , e la campagna presentata a MIDO all'inizio di quest'anno hanno ripercorso le melodie e l'atmosfera dei ruggenti anni Venti a Berlino . La capitale dei Goldene Zwanziger (in italiano i “dorati anni Venti”) era già da allora un luogo all’avanguardia, caratterizzato da lusso e perdizione, da follie continue nei cabaret berlinesi a ritmo di charleston, dove il glamour a 360° faceva da padrone. Viaggiando nel tempo la magnetica e folle vita notturna di Berlino ha continuato a stupire, offrendo quel quid in più. La città non ha coprifuoco, non si ferma mai di notte. L'attuale scena della nightlife è colorata e creativa, non consiste solo in feste, ma in un'ampia varietà di offerte culturali e di intrattenimento per quasi tutti i gusti. Ecco perché, anche in occasione del SILMO, Kreuzbergkinder ha voluto proseguire questo viaggio perseguendo l'essenza non filtrata di questo modus vivendi. La nuova campagna di comunicazione coniuga ribellione e raffinatezza. Le istantanee al centro di questa collezione invitano a seguire la propria personalità. Kreuzbergkinder, come Berlino, è noto per il suo stile tagliente, e persegue la filosofia secondo cui non è necessario vestirsi come gli altri per adattarsi. La cosa più importante è essere a proprio agio e sicuri di ciò che si indossa e di chi si è. Tutto è permesso: dalle sneakers alle tute da ginnastica, dai glitter al latex, quindi bisogna indossare ciò che ci fa sentire al meglio senza dimenticare l’occhiale ton sur ton di Kreuzbergkinder. La collezione porta avanti la quintessenza del lusso: è misteriosa , elegante e vibrante . Ogni modello è battezzato con il nome di un cocktail, perché i cocktail fatti con passione sono una celebrazione del gusto e della creatività.

Visioni tecniche

IL MARCHIO FRANCESE CON PIÙ DI 150 ANNI DI STORIA ALLE

SPALLE SVELA UN INEDITO SGUARDO SULL’INNOVAZIONE.

Morel esplora nuovi orizzonti estetici combinando contrasti audaci e finiture delicate in due montature premium: Bergen , una collezione pensata per l’uomo, e Jenny, un concetto femminile audace. Con le sue nuove creazioni, Morel continua la sua ricerca di innovazione attraverso concetti ottici dal design sofisticato, in grado di incarnare sia il know-how della Maison che l’audacia creativa del marchio francese. Interamente realizzate in acetato, le montature Bergen e Jenny si distinguono per una tecnica unica che unisce

estetica e tecnicità. Il frontale in acetato di ciascuna montatura è meticolosamente incorniciato da un'arcata, anch'essa in acetato, il cui lavoro di rifinitura permette di aggiungere contrasti sottili. Questa arcata è decorata da motivi finemente incisi al laser e da finiture raffinate: un twist stilistico perfettamente padroneggiato che conferisce profondità e carattere a questa nuova creazione premium. Il tutto, senza compromettere il comfort e la leggerezza: il marchio distintivo di Morel. Questo design ricco di sottigliezze si esprime in modo

diverso attraverso i concetti Bergen e Jenny. Bergen, destinato all'uomo, propone linee maschili decise e gioca su colori sobri ma audaci. Il concetto Jenny, invece, adotta un approccio più morbido ed elegante, con tonalità più leggere e finiture che evocano la delicatezza femminile, pur mantenendo un carattere deciso. Con Bergen e Jenny, Morel dimostra ancora una volta che la sua esperienza non è mai statica, reinventando continuamente il design degli occhiali attraverso una maestria tecnica e un'estetica elaborata.

SAVILE ROW

Dedizione all’artigianato

DA OLTRE UN SECOLO, SAVILE ROW È SINONIMO DI ELEGANZA, RAFFINATEZZA BRITANNICA E ARTIGIANALITÀ. L’ATTUALE PRODUZIONE AVVIENE NELLA CULLA DELL’EYEWEAR, IN CADORE, RAFFORZANDO COSÌ LO STATUS DI ICONA DEL MARCHIO. CONOSCIUTO PER AVER CREATO OCCHIALI INDOSSATI DA CELEBRITÀ MONDIALI E SCELTI DALLE STAR PER FILM DI SUCCESSO, IL MARCHIO È

DIVENTATO UN SIMBOLO DI LUSSO, SIA SULLO SCHERMO CHE FUORI. OGGI LA COLLEZIONE SI AMPIA CON I CLIP-ON SOLARI E NUOVI

OCCHIALI DA SOLE, TUTTI RIGOROSAMENTE FATTI A MANO.

Dalle leggende di Hollywood come John Lennon e Daniel Radcliffe ai personaggi che plasmano la cultura pop, le montature Savile Row sono diventate un pilastro dell'industria cinematografica. Che si tratti degli iconici occhiali rotondi indossati da Harry Potter o delle caratteristiche montature sfoggiate da musicisti e attori, sono state celebrate per il loro fascino senza tempo. Ora il marchio prosegue il suo percorso artigianale con l'introduzione di clip-on solari e occhiali da sole.

DAGLI OCCHIALI DA VISTA A QUELLI DA SOLE IN UN SECONDO Gli innovativi clip-on si abbinano perfettamente alle montature più iconiche del marchio, come Panto, Warwick e Round, offrendo a chi li indossa la versatilità degli occhiali da vista e da sole in un'unica elegante soluzione. Con un rapido aggancio, le montature da vista si trasformano in occhiali da sole chic, diventando così l'accessorio ideale per chi cerca sia stile che praticità. L’ultima collezione

di occhiali da sole è composta da una serie di montature alla moda che incarnano la stessa eleganza e raffinatezza della collezione da vista. Realizzate con materiali di alta qualità e disponibili in vari modelli, sono perfette per farsi notare, garantendo allo stesso tempo una protezione totale dai raggi UV.

LA TRADIZIONE ARTIGIANALE

APPRODA

IN ITALIA

Sebbene Savile Row affondi le sue radici nel design britannico, la produzione risiede ora nel cuore della regione italiana produttrice di occhiali, il Cadore, il luogo perfetto per far prosperare l'eredità di qualità del marchio. Ogni montatura, compresi i nuovi clip-on da sole e gli occhiali da sole, è meticolosamente realizzata a mano da abili artigiani con oro laminato a 18 carati, elemento distintivo di Savile Row. Questa dedizione all'artigianato garantisce che ogni montatura, da vista o da sole, e ogni clip da sole siano fatti per durare. La precisione ingegneristica e l'attenzione ai dettagli

che caratterizzano ogni pezzo fanno di Savile Row un vero e proprio investimento sia in termini di stile che di durata, che si rivolge ai portatori più esigenti che apprezzano la longevità dei loro accessori.

LA PERSONALIZZAZIONE DEL PROPRIO STILE

Partendo dall’assioma che lo stile personale è fondamentale, Savile Row offre opzioni di personalizzazione completa sia per le clip solari che per gli occhiali da sole. I clienti possono scegliere tra una varietà di tinte e finiture delle lenti in varie misure, assicurando una vestibilità e un'estetica personalizzate. La versatilità delle clip da sole consente di passare senza problemi dal giorno alla sera, dal casual al formale. Che si tratti di passeggiare per le strade assolate della città o di recarsi sul set di un film, i clip-on rappresentano una soluzione elegante e funzionale che si adatta a qualsiasi ambiente. La collezione di occhiali da sole, invece, offre una gamma di stili eleganti adatti a ogni occasione.

BAUSCH + LOMB

L’importanza della skincare serale

PROSEGUE LA PARTNERSHIP TRA BAUSCH + LOMB E NABLA COSMETICS

CHE PREVEDE CON L’ACQUISTO DI UNA SCATOLA DI LENTI A CONTATTO

DELLA FAMIGLIA BIOTRUE® ONEDAY, UN KIT NABLA TWO REASONS IN OMAGGIO. AL FINE DI OFFRIRE ALL’OTTICO UNO STRUMENTO PER ELEVARE L’ESPERIENZA INSTORE, IN QUESTO ARTICOLO VENGONO ELENCATI GLI STEP PER LA SKINCARE SERALE CON UN FOCUS SULLA PULIZIA DEGLI OCCHI.

Il momento della skincare serale è un modo per prendersi cura di sé, preparando la pelle per il riposo notturno. Vediamo insieme quali sono i passaggi essenziali per prenderci cura della nostra pelle, ponendo particolare enfasi sulla delicatezza richiesta nella cura degli occhi

RIMUOVERE IL TRUCCO

Rimuovere il trucco prima di andare a dormire è fondamentale. Lasciare sulla pelle trucco, sporco e agenti inquinanti accumulati durante la giornata può causare bruciori e irritazioni cutanee e oculari. L'acqua da sola non è sufficiente a rimuovere tutti i prodotti cosmetici, poiché molti contengono ingredienti lipofili1, ossia che si sciolgono solo se a contatto con soluzioni oleose o grasse. Sono quindi i tensioattivi presenti negli struccanti che favoriscono la rimozione efficace dei cosmetici, andando a sciogliere

il make up1. Si consiglia particolare attenzione nella rimozione di cosmetici per gli occhi, come gli ombretti e mascara waterproof, che potrebbero richiedere detergenti specifici1, evitando sfregamenti eccessivi e quindi irritazioni nella zona oculare.

DETERSIONE

La detersione libera la pelle da impurità, trucco e residui ambientali. Scegli un detergente adatto al tuo tipo di pelle per una pulizia efficace senza compromettere il naturale equilibrio della pelle.

CONTORNO OCCHI

Il contorno occhi è una parte essenziale della routine notturna. Nonostante possa sembrare semplice e superfluo, in realtà richiede particolare attenzione. Le creme per gli occhi sono molto concentrate, quindi una piccola quantità sarà sufficiente

per entrambi gli occhi3

Applicala delicatamente con il polpastrello dell’anulare lungo l’orbita oculare, evitando pressioni eccessive3. Forma un semicerchio con la crema, partendo dall'angolo interno sotto l'occhio fino all'osso sopraccigliare, picchiettando delicatamente per stimolare la circolazione fino al completo assorbimento del prodotto3 È importante non avvicinarsi troppo all'occhio per evitare irritazioni3

Alcune creme infatti contengono retinoidi (derivati naturali e sintetici della vitamina A con proprietà anti-invecchiamento che, tra le tante funzioni, aumentano la sintesi di collagene e ne inibiscono la degradazione)1 che possono influire sulle ghiandole di Meibomio, causando squilibri che potrebbero portare a secchezza oculare1

Le ghiandole di Meibomio si trovano lungo il bordo delle palpebre, dove si trovano le ciglia, e producono

Autrici: Ginevra Chiari, Junior Product Manager Bausch + Lomb e Silvia Zanarella, Professional Relations Specialist Bausch + Lomb

una sostanza oleosa cruciale per le lacrime4. Pertanto, a meno che l'etichetta del prodotto non riporti istruzioni diverse, evita di applicare il prodotto direttamente sulle palpebre o vicino a esse3. Dopo il contorno occhi, puoi concludere applicando un siero viso e una crema idratante adatte al tuo tipo di pelle, fondamentali per mantenere la pelle nutrita e protetta durante il riposo.

NON DIMENTICHIAMOCI DEGLI OCCHI!

Gli occhi meritano attenzione, specialmente dopo una lunga giornata passata davanti a dispositivi digitali. È molto comune sentire gli occhi stanchi, mal di testa, irritazione e dolore agli occhi, visione offuscata o doppia e secchezza oculare: gli occhi meritano un po' di riposo! Per alleviare queste sensazioni, puoi usare un sostituto lacrimale che andrà a reidratare la superficie

oculare, donando sollievo e freschezza. Prediligi sostituti lacrimali con acido ialuronico; infatti questa molecola ha proprietà idratanti2 e gioca quindi un ruolo essenziale nel mantenimento della lubrificazione degli occhi.

In conclusione, con questa guida alla skincare serale abbiamo cercato di sottolineare l'importanza di un rituale che va oltre la semplice pulizia della pelle. Ricordiamo che rimuovere il trucco è il primo passo per prevenire irritazioni, mentre la detersione libera la pelle da impurità, trucco e residui ambientali. Infine, non dimentichiamo di prenderci cura degli occhi, specialmente dopo lunghe giornate davanti a dispositivi digitali o in condizioni ambientali secche, umide o ventose.

L’uso di sostituti lacrimali con acido ialuronico è consigliato per alleviare la sensazione di secchezza e irritazione oculare, fornendo un

sollievo prolungato. Questo rituale di skincare serale non solo nutre la pelle, ma contribuisce anche a offrire il benessere e il riposo necessario per gli occhi.

BIBLIOGRAFIA

1. Alison Ng, Ph.D., Katharine Evans, Ph.D., Rachel V. North, Ph.D., Lyndon Jones, Ph.D., and Christine Purslow, Ph.D. , Impact of Eye Cosmetics on the Eye, Adnexa, and Ocular Surface

2. Hynnekleiv, L., Magno, M., Vernhardsdottir, R.R., Moschowits, E., Tønseth, K.A., Dartt, D.A., Vehof, J. and Utheim, T.P. (2022), Hyaluronic acid in the treatment of dry eye disease. Acta Ophthalmol, 100: 844-860.

3. Janeca Racho, How to Apply Eye Cream Properly, 2024

4. American Academy of Ophtalmology, Meibomian Glands, Jan 2018

LA PARTNERSHIP

TRA BAUSCH + LOMB E NABLA CONTINUA!
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La forza della comunità

CECOP SUPPORTA I CENTRI OTTICI INDIPENDENTI CON SOLUZIONI ESCLUSIVE, PENSATE PER

MIGLIORARE LA REDDITIVITÀ

E GARANTIRE UN FOCUS COSTANTE SULLA CURA DELLA VISTA.

Essere un ottico indipendente oggi significa affrontare numerose sfide, dalle esigenze dei clienti in continua evoluzione alle dinamiche del mercato sempre più competitive. In questo contesto, far parte di un'associazione come CECOP non è solo una scelta strategica, ma una vera e propria opportunità di crescita.

I PROGRAMMI IN GRADO DI GENERARE VALORE A 360°

Uno degli aspetti più rilevanti per gli associati è la possibilità di accedere a programmi di valore unici. Grazie alle partnership consolidate con aziende leader nel settore delle lenti oftalmiche, come Hoya e ZEISS, CECOP offre ai suoi membri vantaggi che vanno oltre la semplice fornitura di prodotti. Programmi come Mondo Hoya e ZEISS Premier Alliance trasformano i consumi dei nostri associati in veri e propri cashback, fornendo loro un supporto economico tangibile che può essere reinvestito nel miglioramento dei propri centri ottici. Questi accordi esclusivi non solo ottimizzano i costi, ma permettono agli ottici di offrire ai propri clienti soluzioni visive all’avanguardia, garantendo al contempo una maggiore competitività sul mercato.

L'IMPORTANZA DELLA FIDELIZZAZIONE:

I VIAGGI DI VIVECECOP

Tra i programmi più apprezzati dagli associati c'è senza dubbio ViveCECOP , un'iniziativa di fidelizzazione che premia l'impegno e la fedeltà degli ottici con esperienze di viaggio uniche. Per il 2025, le destinazioni scelte per i viaggi ViveCECOP promettono avventure indimenticabili: dalle affascinanti isole delle Azzorre, con i loro paesaggi vulcanici e natura incontaminata, alle città cosmopolite come Dubai, fino alle Maldive, meta esotica per eccellenza. Grazie agli acquisti effettuati con i nostri partner, gli associati CECOP possono accumulare punti fedeltà che li porteranno a vivere queste esperienze irripetibili, creando momenti di networking e formazione in un contesto rilassante e stimolante.

PERCHÉ SCEGLIERE CECOP?

In un mondo in cui l'innovazione e la personalizzazione sono chiavi fondamentali per il successo, far parte di

un network come CECOP rappresenta un vantaggio competitivo essenziale per gli ottici indipendenti. Le sue soluzioni non solo migliorano la redditività, ma permettono ai centri ottici di offrire sempre il meglio ai propri clienti, puntando sull'eccellenza e su servizi esclusivi. Essere parte di CECOP non significa solo risparmiare, ma crescere insieme

DAI OPTICAL INDUSTRIES

Vederci bene, senza pensieri

DAI Optical Industries ha realizzato anche la nuova famiglia di lenti dedicata alla gestione delle discromatopsie, SCEGLIERE DAI

Metacasko è la nuova garanzia dedicata ai prodotti Metaclass, pensata per proteggere le lenti ARYA e garantire al cliente la massima tranquillità in caso di danni, cambio prescrizione o semplicemente per l’acquisto di una seconda coppia di lenti. Grazie a questa garanzia, i clienti potranno usufruire di una protezione gratuita e completa per le loro lenti ARYA, senza doversi preoccupare dei costi e delle complicazioni legate a eventuali danni. La soddisfazione è un elemento fondamentale per costruire la buona relazione con il cliente, è il fattore principale per l’acquisizione di nuovi customers, per l’aumento delle vendite, per la fidelizzazione nel tempo e per la creazione di referenze. Il programma Metacasko si prende cura dei clienti e dei professionisti della visione. Per questo e per favorire l’aumento delle vendite e l’accrescimento del retail business Metacasko comprende anche una vantaggiosa promozione riferita alle lenti della linea Metaclass.

più comunemente definite daltonismo. Le lenti DALTONS-1 e DALTONS-2 incarnano la tecnologia più avanzata del Centro Ricerca e Sviluppo dell’azienda nella gestione delle discromatopsie. In Italia, circa il 5% della popolazione è daltonica, infatti, la difficoltà di percezione rosso-verde è particolarmente diffusa. Grazie alle

nuove lenti sarà possibile apprezzare i colori dell’autunno, riconoscere i segnali semaforici, distinguere il rosso dal verde, aumentando la risposta agli stimoli cromatici e rafforzando il contrasto nella visione. Già da decenni DAI Optical Industries è impegnata in questo fronte e ottimi risultati sono stati raggiunti con il filtro SunBlocker 600,

capace di ripristinare il contrasto cromatico rosso-verde in soggetti con visione bicromatica. Recenti sviluppi tecnologici hanno permesso una modulazione più fine delle curve di trasmittanza dei polimeri, permettendo la realizzazione di lenti più performanti nel migliorare il contrasto cromatico rosso-verde.

Un punto di riferimento

IL NUOVO LISTINO KIDS DI ITAL-LENTI OFFRE UN ESAUSTIVO

PANORAMA SULLE SOLUZIONI PER I PIÙ PICCOLI PROPOSTE

DALL’AZIENDA, RAPPRESENTANDO UN SIGNIFICATIVO PASSO AVANTI

NELLA PREVENZIONE VISIVA DEI BAMBINI.

Ital-Lenti, azienda leader nel settore delle lenti oftalmiche, si distingue per la sua continua ricerca e per il suo continuo sviluppo di soluzioni avanzate per la correzione visiva. Il nuovo listino Kids rappresenta un esempio emblematico di questa dedizione, introducendo innovazioni tecnologiche e prodotti specificamente progettati per rispondere alle esigenze visive dei bambini.

LA SOLUZIONE PER IL CONTROLLO DELLA PROGRESSIONE DELLA MIOPIA: MYOPICA

La miopia è un disturbo visivo sempre più diffuso tra i bambini, spesso associato a un incremento progressivo della lunghezza assiale dell'occhio durante la crescita. Ital-Lenti, con le lenti Myopica, progettate per il controllo della progressione miopica, utilizza una tecnologia avanzata che combina una corretta messa a fuoco per la visione a distanza con un defocus ipermetropico periferico. Questo approccio mira a ridurre lo stimolo per l'allungamento assiale dell'occhio, potenzialmente

rallentando la progressione della miopia. Studi scientifici hanno dimostrato l'efficacia di tali lenti nel ridurre la velocità di avanzamento della miopia nei bambini, fornendo un beneficio significativo per la loro salute visiva a lungo termine.

LE NEW ENTRY

Oltre alle già in uso Myopica Retina e Myopica in indice 1.5 si aggiungono al portfolio: l’innovazione di rilievo nel nuovo listino è rappresentata dalle lenti con indice di refrazione 1.67, queste permettono una riduzione dello spessore delle lenti, caratteristica particolarmente vantaggiosa per i bambini con elevate prescrizioni, poiché consente di ridurre lo spessore, migliorando il comfort e l’estetica. La riduzione dello spessore non compromette la qualità ottica delle lenti, che rimangono altamente performanti in termini di nitidezza e precisione visiva.

LENTI FOTOCROMATICHE TRANSITIONS® GENS™

Myopica Transitions® GenS™ sono una delle aggiunte più significative nel listino Kids di Ital-Lenti. Queste lenti fotocromatiche possiedono la capacità di adattarsi automaticamente alle condizioni di luce ambientale, scurendosi all'aperto e schiarendosi al chiuso. La tecnologia Transitions® GenS™ utilizza molecole fotocromatiche integrate nella struttura della lente, che reagiscono ai raggi UV e alla luce visibile ad alta energia. Questo adattamento dinamico offre una protezione continua dai raggi UV e dalla luce intensa, riducendo l'affaticamento visivo e migliorando il comfort visivo in diverse situazioni. Le lenti Transitions® GenS™ rappresentano una soluzione versatile e pratica per i bambini, disponibili in indice 1.5 e 1.6 nei tre colori grigio, verde e marrone.

LENTI PRONTE A STOCK COLORATE

CON PROTEZIONE UV 400

Ital-Lenti amplia la sua offerta con lenti pronte a stock colorate, tutte dotate di

protezione UV 400. La protezione UV 400 è essenziale per bloccare il 100% dei raggi UVA e UVB, che possono causare danni oculari a lungo termine. Le lenti colorate offrono ulteriori benefici in termini di riduzione dell'abbagliamento e miglioramento del contrasto visivo, particolarmente utili in ambienti esterni. Disponibili in tre colori, grigio, verde e marrone, queste lenti permettono ai bambini di esprimere la propria individualità senza compromettere la protezione e la qualità visiva. La disponibilità a stock garantisce una pronta consegna, facilitando l’accesso a soluzioni visive di alta qualità in tempi brevi.

Per migliorare la comunicazione delle caratteristiche tecniche delle lenti, Ital-Lenti ha introdotto una serie di nuove iconografie. Questi simboli grafici sono stati progettati per essere intuitivi e facilmente comprensibili, fornendo informazioni immediate sulle proprietà delle lenti. Le iconografie coprono vari aspetti, tra cui la protezione UV, la resistenza agli urti, la leggerezza, l'adattabilità

fotocromatica e altre caratteristiche specifiche delle lenti. L'adozione di queste nuove iconografie facilita la comprensione da parte dei professionisti della visione e dei genitori, migliorando la trasparenza e l'accessibilità delle informazioni sui prodotti.

CONCLUSIONI

Il nuovo listino Kids di Ital-Lenti rappresenta un significativo passo avanti nella prevenzione visiva dei bambini, combinando innovazione tecnologica e qualità superiore. Le lenti Myopica offrono una soluzione efficace per il controllo della progressione miopica, con le novità in indice 1.67 e Transitions® GenS™ migliorano il comfort e la protezione visiva. Le lenti pronte a stock colorate con protezione UV 400 forniscono una difesa ottimale dai raggi nocivi, e le nuove iconografie assicurano una comunicazione chiara e informativa delle caratteristiche tecniche delle lenti. Ital-Lenti continua a essere un punto di riferimento nel settore, impegnata a offrire soluzioni visive avanzate e personalizzate per garantire la salute e il benessere visivo dei più giovani.

La giusta combinazione KONTAKT LENS V.A.O.

Al centro delle ricerche di Kontakt Lens V.A.O., azienda con esperienza di oltre trent’anni nel settore delle lenti a contatto, c’è sempre il benessere visivo. Se da un lato è importante proporre lenti con elevato comfort e qualità visiva per la soddisfazione del portatore, dall’altro è ancora più importante avere cura del benessere e della salute oculare. Proprio per questo motivo l’azienda ha introdotto nella sua gamma prodotti una novità assoluta: 1Day Air Vitamin, evoluzione del prodotto best seller dell’azienda degli ultimi 10 anni, 1Day Air. Le nuove Lac combinano il comfort ormai comprovato con l’apporto di nutrienti importanti per il benessere oculare.

QUALI SONO QUESTI NUTRIENTI?

Acido Ialuronico: grazie alla sua capacità di trattenere l’acqua mantiene stabile la bagnabilità delle lenti a contatto. La sua funzione primaria è fornire lubrificazione e idratazione. Lenti a contatto idratate per tutto il porto garantiscono un comfort ottimale.

Vitamina B6: non viene prodotta dal corpo umano e deve essere assunta da fonti esterne. Supporta il metabolismo cellulare e la barriera immunitaria contrastando l’invecchiamento. Fornisce nutrimento a strutture come cornea e retina. Carenza di Vitamina B6 è spesso associata alla sindrome dell’occhio secco.

Vitamina B12: nota per le proprietà antiossidanti, protegge i tessuti e le strutture oculari dallo stress LE NUOVE

ossidativo. Interviene nel metabolismo delle strutture cellulare, supporta la produzione lacrimale e riduce l’affaticamento dei muscoli oculari. Carenza di Vitamina B12 può comportare sensibilità alla luce, infiammazioni oculare, prurito, bruciore e lacrimazione.

Vitamina E: contrasta i radicali liberi e protegge dai danni causati da questi ultimi. Grazie alla sua funzione antiossidante è utile nella prevenzione dei disturbi degenerativi e da invecchiamento. Le sue proprietà antiossidanti aiutano, inoltre, a mantenere stabile l’integrità del film lacrimale. Carenza di Vitamina E comporta disturbi della vista e delle strutture oculari. È utilizzata per alleviare da sintomi quali congestione, prurito e gonfiore.

COME FUNZIONANO

Le lenti a contatto vengono imbevute in una soluzione arricchita di Acido Ialuronico e Vitamine in

modo da rilasciarle durante il porto. I nutrienti aggiunti sono preservati grazie a tecnologie innovative di conservazione che ne prevengono la perdita e/o l’alterazione. A ogni ammiccamento la palpebra preme sulla lente a contatto e questo permette il rilascio dei nutrienti direttamente nel film lacrimale. Queste lenti a contatto sono solo in versione giornaliera poiché durante il porto giornaliero, circa 8 ore, si esaurisce il rilascio di nutrienti.

TRE MOTIVI PER SCEGLIERE LE NUOVE LAC

1. Perché grazie questa formulazione innovativa di Acido Ialuronico e Vitamine, idratazione e comfort risultano elevati per tutta la durata del porto.

2. Perché le strutture oculari godono di un nutrimento straordinario che garantisce benessere oculare unico.

3. Perché garantisce acuità visiva stabile e duratura per tutto il porto.

POLYOFTALMICA

Meccanica Giapponese

LA LAMPADA A FESSURA DIGITALE RS-5000 DI REXXAM PRODUCE UNA LUCE

DI ALTISSIMA QUALITÀ SENZA FALSIFICARE I COLORI.

La lampada a fessura digitale è diventata uno strumento di fondamentale importanza in un moderno studio di refrazione. Pensiamo soprattutto a chi deve operare una contattologia avanzata oppure chi semplicemente necessita di immagazzinare immagini per un follow-up del paziente. Rexxam offre al mercato la lampada a fessura RS-5000, che può essere equipaggiata con il nuovissimo sistema di acquisizione di immagini digitale DCS-700 con relativo software di utilizzo. RS-5000 è una lampada a fessura con illuminazione dall’alto e sorgente luminosa a LED, che sviluppa una luce di altissima qualità senza falsificare i colori. La sorgente a LED fornisce all’utilizzatore una visione molto migliorata anche dei più piccoli dettagli della camera anteriore, grazie alla lunghezza d’onda di luce più corta rispetto alla luce alogena. RS-5000 fornisce anche un'illuminazione maggiore, una stabilità cromatica che è indipendente al cambio di intensità luminosa e, inoltre, non è più necessario sostituire le lampadine. Altro incredibile vantaggio della RS-5000 è l’apertura della fessura fino a ben 15mm che permette l’osservazione del comportamento della lente a contatto morbida osservando entrambe le estremità e assicurando un ampio campo visivo. La lampada a fessura è fornita di ben 5 ingrandimenti (6x, 10x, 16x, 25x, 40x) e di oculari da 12,5x, con un'altissima qualità ottica di produzione giapponese. Anche la base è stata rivista, migliorando i movimenti che anche dopo anni e anni di utilizzo rimarranno sempre morbidi e precisi. Il nuovo joystick permette di azionare il sistema di acquisizioni

immagini molto semplicemente e prontamente da parte dell’operatore, il quale può anche facilmente controllare l’intensità luminosa della fessura e della fibra ottica per l’illuminazione dello sfondo per le immagini digitali, tutto in un unico controllo. Una bella comodità che permette alla fotocamera di acquisire le immagini con una qualità superiore. Al fine di migliorare l’osservazione delle immagini in fluorescina, la RS-5000 è anche dotata del filtro giallo incorporato, che è possibile inserire o disinserire facilmente mediante comando meccanico. Il sistema di

immagini digitale DCS-700 è dotato di un sensore chipset CMOS da 5 megapixel, che permette all’operatore di salvare immagini o video degli esami. Il software è molto semplice e intuitivo, in lingua italiana e permette all’operatore di diagnosticare con facilità e creare report di stampa. La linea di lampade a fessura di Rexxam si completa con altri 4 modelli, tutti caratterizzati dalla stessa qualità ottica e meccanica di produzione giapponese.

Per maggiori informazioni: www.polyoftalmica.it - Tel. 0521.642126

Due anime per la tecnologia

SEL OPTICAL È UNA CONSOLIDATA REALTÀ INDIPENDENTE ITALIANA

CHE DA OLTRE 40 ANNI PRODUCE LENTI OFTALMICHE E FILTRI SOLARI NEI DUE STABILIMENTI PRODUTTIVI DI PONTEMAODINO DI CODIGORO E PONTELANGORINO, SITUATI ENTRAMBI NELLA PROVINCIA DI FERRARA. IN QUESTE PAGINE VI OFFRIAMO UNA PANORAMICA SULLE NOVITÀ

PRODOTTO, SULLO SVILUPPO PRODUTTIVO E SU TUTTI GLI APPUNTAMENTI DOVE POTER INCONTRARE DI PERSONA I PRODUCT SPECIALIST DELL’AZIENDA.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Per presentare tutta la disponibilità di prodotti, l’azienda sarà presente con uno spazio espositivo ai prossimi eventi autunnali dove i product specialist saranno a disposizione per approfondire gli argomenti tecnici:

13 ottobre, Milano - Congresso Scuola di clinica neuro visuo posturale

13-14 ottobre, Monopoli - Congresso Montani

19-21 ottobre, Taormina - Expo Ottica Sud

17-18 novembre, Napoli - Progressive Business Forum

8-10 febbraio 2025, Milano - MIDO

I punti di riferimento dell’azienda sono: tecnologia produttiva per fornire una qualità di prodotto d’eccellenza, ampiezza della gamma di lenti, materiali e geometrie, servizio per i centri ottici partner e, non ultimo, il supporto con servizi e formazione degli addetti alla vendita, di fondamentale importanza per proporre soluzioni visive adeguate alle esigenze di ciascun portatore.

IL NUOVO SITO PRODUTTIVO

Proprio a Pontemaodino, l’azienda ha recentemente inaugurato il nuovo sito produttivo di lenti oftalmiche e trattamenti antiriflesso, con un importante investimento nelle tecnologie delle lenti di ricetta, che rappresentano oggi un deciso riferimento del mercato, che richiede sempre più prodotti e geometrie personalizzati sugli stili di vita dei portatori.

LENTI OFTALMICHE E FILTRI SOLARI

Oltre alle lenti oftalmiche “core business” dell’azienda, la seconda anima di Sel Optical sono i filtri solari dove nel secondo stabilimento di Pontelangorino vengono prodotti annualmente quasi 4 milioni di pezzi nei materiali organici, nylon e policarbonato, in uno degli impianti produttivi più grandi d’Europa, che comprende un imponente reparto dedicato ai trattamenti antiriflesso su filtri, permettendo di andare incontro alle effettive richieste del retail ottico, soddisfacendo un mercato sempre più specifico con sempre nuove esigenze in termine di colorazioni e qualità di prodotto. In ambito filtri solari Sel Optical prevede da ormai quarant’anni un servizio per le grandi aziende di occhialeria a livello mondiale con un progetto personalizzato per ogni fase di realizzazione, dalla produzione, alla fase di finitura con trattamenti e specchiature, sino al servizio di sagomatura. Naturalmente l’ampissima gamma di colorazioni dei filtri solari può essere realizzata anche sulle lenti graduate sia di stock che di ricettazione. In tutto questo contesto il servizio e l'assistenza

tecnica sono degli asset aziendali, per garantire tempi di consegna rapidi e capillari su tutto il territorio nazionale, sia per lenti intere che per lenti telesagomate, sempre più richieste dal mercato, grazie ai sistemi di fresatura computerizzati e automatizzati che ci permettono di evadere in tempi brevissimi tutti gli ordini pervenuti. Per quanto riguarda le lenti oftalmiche presentiamo in questa ultima parte di anno ulteriori innovazioni, anticipando le news del prossimo MIDO con una nuova evoluzione produttiva, introducendo negli algoritmi di calcolo il concetto dell’intelligenza artificiale.

LE PROGRESSIVE ULTRA HD PLUS E LE LENTI PER L’EVOLUZIONE DELLA MIOPIA MYOSEL

Due importanti novità già oggi disponibili riguardano le lenti progressive e le lenti per la gestione dell’evoluzione miopica: - ULTRA HD PLUS: la lente progressiva di ultima generazione che personalizza la geometria con infinite combinazioni in relazione al potere refrattivo e permettendo al Centro Ottico di richiedere lenti modulando autonomamente con un apposito programma di inserimento ordini le zone di visione da privilegiare (lontano, intermedio, vicino), in modo da soddisfare le esigenze visive quotidiane e prioritarie del portatore in relazione al suo stile di vita.

- MYOSEL: la lente intelligente per la gestione dell’evoluzione miopica nei bambini è oggi uno dei principali argomenti in campo oftalmico. Ormai da qualche anno studi e test hanno confermato che l’adozione di specifiche lenti con geometrie brevettate permettono di gestire significativamente l’evoluzione miopica nei bambini in età scolare. Myosel è disponibile nella più completa gamma di materiali e range di correzione.

Ma questi sono solo alcune delle novità che si affiancheranno ai nuovi progetti in corso di sviluppo nel Centro Ricerche e Sviluppo dell’azienda e che verranno presentati in occasione del prossimo MIDO 2025.

A cura di: SOPTI SOCIETÀ OPTOMETRICA ITALIANA

EFFETTO DELLE ISTRUZIONI SULLA REFRAZIONE OGGETTIVA

E MISURE ACCOMODATIVE

AUTRICE: GIULIA PENNA

CORSO DI

LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

ABSTRACT

Lo studio indaga l’influenza delle diverse istruzioni fornite ai soggetti durante l’autorefrattometria non in cicloplegia sulle misurazioni refrattive e la suscettibilità di quest’ultime alle variazioni accomodative individuali. La refrazione oggettiva è stata eseguita con due diversi autorefrattometri mentre per le misure accomodative è stata valutata l’ampiezza accomodativa monoculare con metodo soggettivo in campo aperto e sono state valutate le micro-fluttuazioni accomodative tramite aberrometro oculare. L’obiettivo principale è valutare se le variazioni nelle misurazioni, basate sulle istruzioni, siano correlate alle variazioni soggettive accomodative e se queste differiscano tra soggetti miopi e ipermetropi. Lo studio mira a quantificare l’effetto dell’aderenza alle istruzioni degli utenti, nonostante le linee guida dei produttori di dispositivi.

I. INTRODUZIONE

L’esame della refrazione serve a individuare eventuali ametropie nei soggetti ed è composto da test oggettivi, o strumentali e test soggettivi, che richiedono invece la partecipazione da parte del soggetto. Tra i test oggettivi troviamo l’autorefrattometria, utilizzata per rilevare in pochi secondi la refrazione del soggetto; il risultato di questo esame viene in genere utilizzato come base di partenza per poi affinare la misurazione anche tramite test soggettivi. Negli anni la letteratura ha indicato procedure precise su come effettuare questo test e quindi sulle istruzioni che l’operatore deve dare al soggetto ma, nonostante ciò, nella pratica quotidiana

accade spesso che l’operatore non si attenga a queste direttive in modo scrupoloso. L’obiettivo di questo studio è stato valutare se è ancora necessario, con gli strumenti altamente tecnologici oggi in uso, prestare attenzione alle istruzioni che vengono dette al soggetto e se una deviazione dai comportamenti procedurali indicati dalla letteratura può condurre a misure non corrette. Inoltre, siccome la maggior variabilità dei dati ottenuti con autorefrattometro dipende dall’accomodazione, abbiamo valutato se ci fosse una dipendenza tra questi risultati e lo stato accomodativo del soggetto esaminato.

L’autorefrattometro

L’impiego della refrazione oggettiva automatizzata ha inizio intorno al 1930 e nel corso degli anni ha subito numerosi miglioramenti grazie alle innovazioni in campo elettronico e tecnologico. È intorno al 1970 che si sono ottenuti degli strumenti così attendibili e accurati che si sono rapidamente diffusi in tutto il mondo [Benjamin 2006].

Infatti, l’autorefrattometro è a oggi tra gli strumenti più comuni e presenti negli studi optometrici in quanto è un’alternativa affidabile e accurata alla retinoscopia [Gurnani 2023].

Gli autorefrattometri possono funzionare secondo diversi principi: il principio di Sheiner, il principio retinoscopico, il principio di miglior focus, il principio della dimensione dell'immagine, il principio di deflessione dei raggi e il principio della lama del coltello [Gurnani 2023].

È stato però dimostrato che le misurazioni prese utilizzando autorefrattometri che operano secondo

diversi principi di funzionamento non mostrano differenze significative tra loro [Padhy 2021].

Gli autorefrattometri, nonostante lavorino secondo principi diversi, presentano delle caratteristiche strutturali in comune:

• Mira di fissazione: esistono autorefrattometri a mira interna o a mira ambientale. Questi ultimi permettono un compito visivo più naturale perché consentono di osservare l’ambiente reale, ma sono poco diffusi [Nagra 2021].

Invece, gli strumenti con mira interna presentano generalmente foto o immagini di scene all’aperto per renderle confortevoli al soggetto e ridurre il più possibile l’attivazione dell’accomodazione prossimale [Gurnani 2023].

• Sorgente di luce a infrarossi (780-950 nm), la quale è invisibile all’occhio umano, eliminando così il problema della miosi pupillare. La radiazione, dopo aver attraversato i mezzi oculari, viene riflessa dal fondo oculare e rilavata dallo strumento, permettendo la determinazione del potere refrattivo dell’occhio [Gurnani 2023].

L’utilizzo di radiazione infrarossa rende però necessaria una precisa taratura dello strumento a causa della presenza di aberrazione cromatica dell’occhio: senza taratura otterremmo delle misure leggermente più spostate verso valori ipermetropici [Rossetti 2003].

• Sistema di lenti di Badal: permette di risalire al potere refrattivo dell’occhio grazie alla relazione lineare tra la distanza del sistema di lenti all’occhio e il potere refrattivo dell’occhio [Trusit 2004].

Il vantaggio principale dell’uso di un autorefrattometro è la rapidità della misura, che permette di fare tante rilevazioni in poche frazioni di secondo e ottenerne una media. Allo stesso tempo, la misurazione con autorefrattometro presenta dei limiti: possibilità di avere errori di misura in caso di astigmatismi elevati, ametropie elevate, riflessioni anomale dei mezzi oculari, errori di taratura dello strumento, miosi pupillare, miopia strumentale [Rossetti 2003].

Influenza dell’istruzione sulla misura

La tecnica dell’autorefrattometria prevede di far sedere il paziente di fronte allo strumento e far appoggiare mento e fronte ai rispettivi supporti [Gurnani 2023].

In seguito, bisogna spiegare al paziente che vedrà una mongolfiera, chiedere di ammiccare e rilassare lo sguardo [Evans 2018].

È infatti dimostrato che l'istruzione che diamo al soggetto ha un’influenza sulla risposta accomodativa e che quindi è un aspetto da non sottovalutare durante la misurazione [Ciuffreda 1985].

In uno studio si è voluta confrontare l’influenza delle istruzioni date al soggetto sulla loro risposta accomodativa prendendo le misure con diverse istruzioni. Le istruzioni che sono state testate sono “non sforzarti”,

“guarda in modo naturale” e “concentrati attentamente”.

La maggior differenza riscontrata è tra le istruzioni “concentrati, fissa la mira” e “non sforzarti”. Quindi viene raccomandata quest’ultima per ottenere delle misurazioni più attendibili [Stark 1994]. Soprattutto nei soggetti giovani, in cui l’accomodazione è molto attiva, è importante utilizzare l’istruzione di “rilassare lo sguardo” per favorire il rilassamento accomodativo [Moro 2004]. Vista l’influenza delle istruzioni sulla risposta accomodativa e di conseguenza sul risultato della misurazione è importante attenersi alle indicazioni della letteratura, anche perché, come accennato precedentemente, uno dei limiti maggiori della misura con autorefrattometro è l’errore di accomodazione prossimale (effetto tubo o miopia strumentale). Questo consiste nell’attivazione dell’accomodazione stimolata dalla coscienza di prossimità di un oggetto e porta a valori sferici più negativi rispetto la refrazione soggettiva [Bharat, G. et al., 2024] ed è uno dei motivi per cui i risultati di un autorefrattometro sono meno accurati e meno tollerabili (in termini di portabilità della correzione ottica) per i soggetti rispetto ai risultati dell’esame refrattivo soggettivo [Strang 1998].

Microfluttuazioni accomodative

Quando un osservatore, in particolare se giovane, osserva uno stimolo fisso, la sua risposta accomodativa non risulta stabile ma presenta delle oscillazioni che vengono definite microfluttuazioni [Charman 1988].

La presenza di queste oscillazioni accomodative influisce sulla messa a fuoco dell’occhio e di conseguenza incide sul risultato della misurazione con autorefrattometro. Queste oscillazioni vengono influenzate da forma, colore e luminanza della mira, dalla vergenza, dal diametro pupillare e dall’ametropia [Charman 2015].

Altro aspetto importante è l’età: l’ampiezza e la frequenza delle fluttuazioni diminuisce con l’avanzare dell’età a causa della fisiologica e graduale perdita della capacità accomodativa [Heron 1995].

Queste fluttuazioni spariscono quando il soggetto guarda una mira a distanza infinita o quando viene instillato un cicloplegico [Campbell 1959].

È stato dimostrato che le misure della refrazione oggettiva con autorefrattometro ottenute in condizioni di cicloplegia (i colliri cicloplegici bloccano la funzione accomodativa del muscolo ciliare) sono più accurate rispetto alle misure senza cicloplegico, che mostrano sovrastima di miopia [Choong 2006].

In particolare, la differenza che si riscontra tra la misurazione con atropina (collirio cicloplegico) e la misura in assenza di cicloplegia può arrivare anche a 0,76D.

Le variazioni sono meno significative nella valutazione del potere e dell’asse del cilindro [Salvesen 1991].

Nonostante l’utilizzo di colliri cicloplegici sia un vantaggio perché permette di superare l’influenza delle fluttuazioni accomodative sulla refrazione, in Italia e nella maggior

parte dei paesi Europei gli ottici optometristi non sono abilitati all’utilizzo di questi colliri: quindi la refrazione oggettiva con autorefrattometro è affetta dalle variazioni accomodative [ECOO, 2020].

Si è quindi cercato di annullare l’influenza dell’accomodazione sulla misura attraverso il metodo dell’annebbiamento automatico, a oggi presente in tutti gli autorefrattometri. Nonostante ciò, continuano a verificarsi microfluttuazioni con ampiezza anche fino a 0,50D [Trusit 2004].

In passato le microfluttuazioni accomodative venivano registrate tramite un optometro a infrarossi, ma di recente sono stati sviluppati nuovi strumenti, come l’aberrometro Osiris-T, capace di fare misurazioni dinamiche sulla risposta accomodativa del soggetto. Obiettivo di questo studio è valutare se c’è una correlazione tra le microfluttuazioni accomodative e la misurazione tramite autorefrattometro rilevata con diverse istruzioni date al soggetto prima dell’esecuzione della misura.

II. MATERIALI E METODI

Il campione di soggetti esaminati è composto da 22 soggetti di età compresa tra i 19 e i 25 anni. A ogni soggetto è stata misurata la refrazione oggettiva con due autorefrattometri:

• il Canon Full Autoref R-F10

• il Righton Speedy-i K-model ed è poi stata misurata la refrazione soggettiva. Infine, è stato effettuato il test del Punto Prossimo di Accomodazione (PPA) monoculare sull’occhio destro, e la misura oggettiva delle microfluttuazioni accomodative tramite aberrometro Osiris-T. Per quanto riguarda la refrazione oggettiva, con entrambi gli autorefrattometri sono state prese le misure dando le due diverse istruzioni in ordine casuale: “rilassa lo sguardo” oppure “fissa bene l’immagine”. L’istruzione è stata data immediatamente prima della misurazione dell’occhio destro e non è stata ripetuta quando la misurazione passava all’occhio sinistro. Dopo aver emmetropizzato il soggetto tramite refrazione soggettiva da lontano, è stato poi eseguito il test del PPA sull’occhio destro. Il punto prossimo è il punto più vicino che viene visto nitidamente dal soggetto; quindi, il punto in cui l’occhio svolge il massimo sforzo accomodativo. Durante il test viene chiesto al soggetto di mantenere lo sguardo su una mira di piccole dimensioni mentre l’operatore la avvicina al suo occhio; il soggetto dovrà riferire appena vede annebbiata la mira. L’inverso di questa distanza in metri rappresenta, in diottrie, la massima accomodazione esercitabile dal soggetto [Maffioletti 2016].

La misurazione è stata ripetuta tre volte e ne è stata calcolata la media. La misura delle microfluttuazioni accomodative è stata fatta oggettivamente tramite l’aberrometro Osiris-T. In particolare, lo strumento, in un arco di tempo di 15 secondi, aumenta progressivamente lo

stimolo accomodativo presentato al soggetto. In base allo stimolo accomodativo presentato e alla refrazione del soggetto, lo strumento restituisce sottoforma di grafico l’andamento della risposta accomodativa in funzione del tempo. Per ogni soggetto si è tenuto conto del picco di massima accomodazione e di minima accomodazione per lo stimolo presentato a 5, 10 e 15 secondi.

III. RACCOLTA E ANALISI DATI

Come indicato, sono stati esaminati 22 soggetti di età compresa tra i 19 e i 25 anni, studenti universitari. È stato preso in considerazione un campione di soggetti giovani in modo da valutare al meglio le risposte accomodative alle istruzioni e le microfluttuazioni accomodative, che sono più intense proprio nella giovane età [Heron 1995].

Il campione di soggetti è stato suddiviso per l’analisi secondo l’errore refrattivo calcolando la sfera equivalente della refrazione soggettiva per l’occhio destro come SF+(CYL/2). Ne risultano 11 soggetti miopi, 6 soggetti ipermetropi e 5 emmetropi. È opportuno sottolineare che attraverso questo calcolo si tiene conto solo del valore sferico, in quanto l’entità e l’asse del cilindro sono meno influenzati dall’errore di miopia strumentale, come dimostrato da uno studio che analizza la differenza tra la misurazione con e senza instillazione di cicloplegici [Salvesen 1991].

È stata calcolata la sfera equivalente anche per tutti i dati misurati con gli autorefrattometri. Per prima cosa, tramite test di Shapiro-Wilk è stata verificata la normalità della distribuzione delle età dei soggetti e delle distribuzioni dei dati misurati con i due autorefrattometri con le diverse istruzioni; tutte le distribuzioni sono risultate normali.

In seguito, si è proceduto con il confrontare i campioni tramite test di Student per N=22. Prima sono state confrontate le misure prese con la stessa istruzione e diverso strumento per assicurarci che i risultati dei due strumenti fossero compatibili tra di loro.

• Confronto sf equiv OD Canon-Righton – istruzione rilassa lo sguardo;

• Confronto sf equiv OS Canon-Righton – istruzione rilassa lo sguardo;

• Confronto sf equiv OD Canon-Righton – istruzione fissa la mira;

• Confronto sf equiv OS Canon-Righton – istruzione fissa la mira.

Si è poi proceduto confrontando le misure prese con stesso strumento ma diversa istruzione per valutare un’eventuale influenza da parte delle istruzioni:

• Confronto sf equiv OD Canon – istruzioni RILASSA e FISSA;

• Confronto sf equiv OS Canon – istruzioni RILASSA e FISSA;

• Confronto sf equiv OD Righton – istruzioni RILASSA e FISSA;

• Confronto sf equiv OS Righton – istruzioni RILASSA e FISSA.

L’unico confronto che ha evidenziato differenze statisticamente significative è il confronto sf equiv OD Canon-Righton – istruzione rilassa lo sguardo. Per tutti gli altri confronti è stata accettata l’ipotesi H0. Si è però notata nei confronti relativi agli OD, una tendenza ad avere dei p-value più vicini al valore α =0,05. L’ipotesi è che questa tendenza possa essere legata al fatto che le istruzioni sono state date solo prima della misurazione dell’OD; indipendentemente dall’istruzione data, questa potrebbe aver attivato diversamente l’accomodazione nei due occhi dei soggetti testati. Quindi sono state confrontate con test di Student le differenze tra le istruzioni fissa e rilassa tra OD e OS per valutare se la modalità con cui sono state date le istruzioni abbia influenzato i risultati:

• Canon Autoref: differenza rilassa-fissa OD confronto con differenza rilassa-fissa OS;

• Righton Autoref: differenza rilassa-fissa OD confronto con differenza rilassa-fissa OS.

Con entrambi gli strumenti, la differenza tra OD e OS non è significativa, quindi il fatto di spostare lo strumento e non ripetere l'istruzione non ha influenzato il risultato dell'acquisizione. Lo scopo dello studio era anche quello di valutare se ci fosse una correlazione tra le misure prese con gli autorefrattometri utilizzando le diverse istruzioni e la risposta accomodativa del soggetto. Quest’ultima è stata valutata prima tramite un test soggettivo, ovvero il PPA per valutarne l’ampiezza e poi tramite un test oggettivo/strumentale per analizzarne la stabilità.

Come indicato, i dati restituiteci dall’aberrometro Osiris-T di cui abbiamo tenuto conto per ogni soggetto sono i valori di picco massimo (massima accomodazione) e picco minimo (minima accomodazione) esercitata per gli stimoli proposti dallo strumento a 5, 10 e 15 secondi dall’inizio dell’acquisizione. Innanzitutto, tramite test di Shapiro-Wilk, è stata testata la normalità delle distribuzioni dei dati relativi alle microfluttuazioni; tutte le distribuzioni erano normali. Anche la distribuzione delle medie del PPA monoculare OD, valutata con test Shapiro-Wilk, è risultata normale. Successivamente, tramite test di Student per N=22 sono stati confrontati tra loro i valori di picco di massima e minima accomodazione rispettivamente a 5, 10 e 15 secondi. Come ci si aspettava, questi confronti hanno evidenziato la presenza di differenze statisticamente significative tra il valore minimo e massimo. In seguito, sono poi stati confrontati tramite test Anova i valori di minima accomodazione a 5, 10 e 15 secondi e poi i valori di massima accomodazione negli stessi momenti, per valutare se questi valori variassero a causa dello stimolo accomodativo presentato. Solo nei confronti relativi ai minimi è stata rifiutata l’ipotesi H0 (p=0,04 / α =0,05), mentre confrontando i massimi le differenze erano dovute al caso. Per confrontare i dati del PPA e quelli delle microfluttuazioni sono stati costruiti dei grafici a dispersione con variabili:

• Y = differenza picco minima-massima accomodazione (D);

• X = media PPA (cm).

Sono stati quindi ottenuti tre grafici a dispersione, rispettivamente per i valori a 5, 10, 15 secondi. Per ognuno si è calcolato il coefficiente di Pearson, utilizzato per valutare la correlazione lineare tra le due variabili. Questo coefficiente è sempre compreso tra i valori -1 (perfetta correlazione negativa lineare tra le due variabili) e +1 (perfetta correlazione positiva lineare tra le due variabili). Più il valore si avvicina allo 0 e più significa che non è presente una relazione lineare tra le due variabili. Nel nostro caso sono stati ottenuti per i coefficienti di Pearson i seguenti valori:

• Fluttuazioni 5 sec – PPA: coeff=0,67;

• Fluttuazioni 10 sec – PPA: coeff=0,29;

• Fluttuazioni 15 sec – PPA: coeff=0,33. quindi la correlazione lineare tra le variabili è moderata per il primo caso e debole per gli ultimi due. Si è poi voluta valutare l’eventuale correlazione tra le misure con autorefrattometro con diversa istruzione e le microfluttuazioni accomodative; lo scopo era indagare se nei soggetti in cui c’è stata variazione nella refrazione oggettiva legata alle istruzioni utilizzate, ci fosse una risposta accomodativa con maggiori fluttuazioni. Per fare ciò sono state utilizzate delle tabelle di contingenza; come variabili abbiamo la differenza dei dati dell’autorefrattometro presi con diverse istruzioni e la differenza tra il picco accomodativo minimo e massimo a 5, 10 e 15 secondi. I confronti sono stati effettuati per entrambi gli autorefrattometri. Sono poi state confrontate le tabelle dei dati misurati e dei dati attesi tramite test di Fisher. In tutti i casi le variabili sono risultate tra loro indipendenti. Allo stesso modo abbiamo valutato se ci fosse una correlazione tra il difetto refrattivo e le misure della refrazione oggettiva con diversa istruzione. Anche in questo caso, per entrambi gli autorefrattometri, le differenze erano legate al caso, quindi le variabili sono indipendenti.

IV. CONCLUSIONI

L'autorefrattometro è uno degli strumenti più diffusi e utilizzati quotidianamente in ambito oftalmico per contribuire alla rilevazione del difetto refrattivo. In letteratura più fonti sottolineano l’importanza di eseguire il test chiedendo al paziente di “rilassare lo sguardo” con l’obiettivo di ridurre il più possibile l’effetto dell’accomodazione sulla misura. Purtroppo, queste indicazioni non sempre vengono seguite dagli operatori nella pratica quotidiana, e con questo studio si è inteso porre attenzione a questo aspetto. Dai i risultati dello studio non sono emerse differenze nei risultati della refrazione oggettiva in base all’istruzione data al soggetto. Inoltre, anche il fatto di non ribadire l’indicazione passando a misurare l’occhio sinistro non ha influenzato i risultati. Non è stata trovata nessuna dipendenza tra

i risultati della refrazione oggettiva misurata nelle due modalità con le fluttuazioni accomodative individuali.

Inoltre, non è emersa dipendenza tra il difetto refrattivo e la misurazione con autorefrattometro con diversa istruzione. Alla luce di questo potremmo dire che l’istruzione che si usa con l’autorefrattometro non ha più un impatto significativo con gli autorefrattometri attuali, al contrario di ciò che in passato era riportato su molti dei manuali di istruzione e in letteratura. Tuttavia, il campione analizzato è molto ristretto, perciò, per verificare la bontà dei risultati occorrerebbe ampliare il campione e svolgere una presa dati differenziata dando per un gruppo di soggetti l’istruzione solo per l’occhio destro e per un altro gruppo di soggetti anche per l’occhio sinistro. Riassumendo, bisognerebbe ripetere queste valutazioni su un campione più ampio e più vario, soffermandosi maggiormente anche sull’importanza di ripetere o meno l’istruzione nel passaggio all’occhio sinistro.

Se, una volta ripetuto lo studio, i risultati confermassero la poca influenza delle istruzioni sulla misurazione, allora bisognerebbe correggere i protocolli riguardo questo test. Se invece dai risultati emerge una differenza nelle misurazioni prese con diverse istruzioni allora dovrebbe essere ribadito agli operatori di seguire ancora le indicazioni procedurali che si trovano in letteratura in maniera scrupolosa.

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