piazzasalento n8

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In edicola ogni due settimane

20 aprile - 3 maggio 2017 Anno VII numero 8

Il prossimo numero giovedì 4 maggio

www.piazzasalento.it

Il "Caffè in redazione" itinerante il 21 alle 15 è a Taviano, associazione "Bachelet"

a pag. 15

all'interno

€ 0,90

Gli "Speciali" di Piazzasalento "Vespucci", San Giorgio, Vini e Rally

A Melissano, ma non solo, attentati incendiari

Condannato giovane di Matino

Sette anni a un ragazzo

Ancora fuochi notturni in fumo altre auto

Casa e droga due anni

Quindicenne e violentata

a pag. 26

Un'altra stagione persa: Xylella ringrazia di Fernando D'Aprile

Sono trascorsi quattro anni da quando si sono avuti i primi sentori che qualcosa non andava per il verso giusto: gli ulivi erano malati, di certo, ma nessuno ancora sapeva se si trattava di malanni ciclici o di qualcos’altro. Poi lo scenario si è faticosamente chiarito, piano piano, con le difficoltà, i sospetti, le incredulità ormai note. Ma a cosa è servito conoscere da tanto tempo i connotati dell’assassino silenzioso e micidiale del nostro antico bosco olivetato? Si pensi alla gente comune e, in particolare, agli agricoltori. Quale campagna d’informazione è stata quantomeno tentata dalle Istituzioni, Regione in prima fila? Quale mobilitazione capillare è stata varata? Quale grado di consapevolezza della minaccia e delle necessarie cose da fare si è raggiunto? Su giornali e tv locali di questi giorni si legge l’ennesima puntata di una pervicace quanto incongrua carenza di comunicazione: “Buone pratiche disertate – Così la Xylella avanza”. Arare, potare e ripulire dalle erbacce entro aprile doveva essere da tanto l’impegno rigoroso e periodico per i coltivatori, per stroncare sul nascere l’insettotaxi che diffonde il contagio. Invece sporadici erano e sporadici e isolati sono rimasti le note, i comunicati e i richiami a chi doveva fare pulizia. Si è così dato al batterio – che ringrazia - un altro anno di campo libero. Noi chi dobbiamo ringraziare?

a pag. 12

L'arrestato

Il furgone dei panini bruciato a febbraio

a pag. 27

Taurisano

Nuovo studio di Aqp e Regione sui reflui fognari di Nardò e Porto Cesareo: il surplus riaccende scontri

Acque depurate, che rebus In uscita 2 milioni e mezzo di m³; utilizzabili meno di un milione. Il nodo-tempo A PIEDI SU TRATTURI E PASSAGGI IGNOTI AI PIÙ: TESORI E STORIE NASCOSTE E MOZZAFIATO

Alezio

Nella vecchia masseria volte a stella e suite

a pag. 7

Parabita

Le associazioni si raccontano

Per sentieri sconosciuti e scoperte inaspettate

a pag. 11

Nardò

Escursioni nella natura

a pag. 2-3

Ugento, iniziativa del comitato Burgesi

Modifiche al riordino degli ospedali

Taviano, campagna raccolta fondi

Rifiuti sepolti: non si molla

Casarano chiede Gallipoli chiude

Serve microscopio contro i tumori

Dai liceali alla città progetto risparmia energia

a pag. 20

Castrignano Capo

Tre giorni con elfi fate e principesse

a pag. 29

Matino Casarano Galatone

Feste di primavera fra santi, canti e miss all'interno Rlievi dell'Arpa

a pag. 27

I sindaci Stefàno e MInerva

a pag. 23

Seminario di diagnostica

a pag. 24

Simu Salentini In bianco e nero i protagonisti di Michele Piccinno. Le storie d'amore e di musica di Elio Romano a pag. 15

Sport

Tutto pronto per il Rally motori accesi il 29 e 30 "Rally di Casarano" alla 24ma edizione

a pag. 20

a pag. 16-17 Fabrizio Licchelli

Allievi Parabita alle Regionali con gli auguri di Cavani a pag. 11

Tennis Nardò profumo di promozione

Pag Taviano una stagione da sogno La gioia dei ragazzi e di mister Chevanton

a pag. 24

Mariano e Onorato


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In Evidenza

In giro per i parchi naturali di Gallipoli e Ugento

Masserie e dintorni Portoselvaggio: per la salute pure corsi di tango di Stefano Manca

Basilicata. In provincia di Lecce tra i territori protagonisti delC’è chi il Salento non lo Progetto benessere le escursioni targate “Cai” vi è esplora in auto ma camminanl’Arneo con le sue masserie fordo, passo dopo passo, tra mare finanziato dalla Regione tificate e scorci poco noti. «Non ed entroterra. Torna infatti come si comincia il 22 aprile lavoriamo però col sistema delle ogni anno il trekking di primaveprenotazioni – precisa Roberto ra tra parchi, coste e sentieri ruD’Arcangelo – poiché siamo un rali, chiodo fisso di gruppo escursionistiescursionisti locali co affiliato al “Club e non. alpino italiano”, Totò Inguscio, quindi per partecipada anni con Emare ai nostri tour è nenuela Rossi alla cessario tesserarsi». guida dello studio I prossimi appuntaambientale “Avanmenti di D’ArcangeNardò, guardie” di Nardò lo e soci si terranno racconta le attività domenica 23 a Villa di questo periodo: Petrosa in Basilicata «Ogni domenica e domenica 25 sulla organizziamo dei costa adriatica sapercorsi di trekking. lentina. «L’Adriatico Da giugno in poi – prosegue – è meno dedicheremo una antropizzato rispetto manifestazione a allo Ionio e consersettimana nei Parchi va ancora paesaggi di Gallipoli, Ugento incontaminati: qui e Portoselvaggio Portoselvaggio. si può fare ancora Per quanto riguarda escursionismo natuPortoselvaggio sono ralistico e paesaggiprevisti anche bicistico». tour con degustazioC’è spazio anche ne finale di prodotti per segnalare una tipici locali. Tra nota dolente. «Le l’altro – prosegue masserie – spiega la guida ambientale D’Arcangelo – sono escursionistica – sta siti di grande inteper partire un nostro resse ma purtroppo progetto finanziato si incorre sempre nel dalla Regione, graproblema “propriezie al quale ci occutà private”. Quando peremo di salute e si percorrono senbenessere nel Parco tieri “particolari”, i di Portoselvaggio. Si proprietari sensibili terrà una serie di inlasciano accedere contri a partire dalla gli escursionisti ma prossima settimana In alto un’escursione nell’Arneo. Sopra Totò Inguscio ed quelli meno sensi(da sabato 22 aprile, Emanuela Rossi dello studio ambientale “Avanguardie” bili… tutt’altro! Il di Nardò ndr) così distribuiproblema andrebbe ti: due ore il sabato affrontato dagli enti e due la domenica, preposti. L’appello è questo: fate un’ora di “teoria” e attività fisica passare gli escursionisti, anche (tango, cucina, geologia, archeo- Il limite: «Escursionisti concordando date, orari e modalogia». lità: non stanno mica venendo a molto incuriositi ma spesso In movimento anche la seziorubare né tantomeno qualcuno ne neretina del “Club Alpino Ita- proprietari indisponibili» vuole invadere proprietà privaliano”, che propone per i propri te». tesserati escursioni tra Salento e

13 - 26 ottobre 2016

Per passaggi sconosciuti

A piedi sulla “Madonna d’Oltremare” di Alliste e con lo sguardo fino a Casarano

Lo scrigno si chiama Sac Sono tanti i posti dentro i comuni del Sac “Di mare e di pietre”, capofila Sannicola Sannicola, di una bellezza rara e poco conosciuti. Ad illustrarli è Maurizio Manna, presidente del circolo Legambiente Gallipoli e direttore regionale di Legambiente. «Dal punto di vista archeologico, c’è da ricordare sicuramente “La grotta delle Veneri” a Parabita, che è anche il percorso Parabita di un cicloturismo; ad Alliste Alliste, ricordiamo la chiesetta rurale della “Madonna d’Oltremare”, un posto bellissimo dove si può estendere lo sguardo fino a Casarano e che conserva dipinti seicenteschi come la Madonna con bambino, da poco tempo restaurati e messi a disposizione. A Felline ricordiamo la “Masseria Terenzano”, zona con villaggio archeologico». A Gallipoli ovviamente spicca il “Parco di Punta Pizzo” con ambienti complessi e diversificati, con aree umide e aree più aride, oltre a siti di interesse archeologico “con tracce di mosaico romano, muraglioni e quello che resta di alcune vasche per la lavorazione della

Risalire il canale dei Samari tra uccelli acquatici e chiesette ruprestri

porpora”. Anche ripercorrere il canale dei Samari risalendolo dalla foce è un’esperienza particolarissima, assicura Manna, “con diverse specie acquatiche e di uccelli”; il canale sarà anche uno dei percorsi

che Legambiente in questi giorni sta organizzando con i ragazzi delle scuole medie, mettendo loro a disposizione anche le bici. Il percorso “Scuole in tour Legambiente” inizierà il 20 aprile con tappa al Museo messapico e Parco archeologico di Alezio con i ragazzi del Polo 2 di Gallipoli Gallipoli; continuerà con il comprensivo di Alezio nelle giornate fino al 27 aprile con un percorso lungo il Parco regionale e il Chiostro di San Domenico; proseguirà fino a metà maggio con i ragazzi del comprensivo di Sannicola, Racale e Taviano sempre lungo il Parco regionale e si concluderà il 12 maggio con il comprensivo di Alliste con un percorso presso il Palazzo Ducale. «Quindi non solo i tesori del centro storico gallipolino - conclude Manna - ma anche l’area sud della città dal canale dei Samari fino a Mancaversa e l’isola di Sant’Andrea, con percorsi su strade minori, sicure e lente. Vogliamo anche recuperare le spiagge urbane Pentite, Fontanelle e Purità». ADM

La fascia naturale ugentina, la via delle due chiese, le grotte preistoriche, il canale Tariano-Fano e il ruscello perenne di Giancarlo Colella

Nonostante la crescita del flusso turistico estivo, il Sud Salento rimane ancora per molti aspetti terra da scoprire. I numerosi percorsi organizzati da archeologi, speleologi o associazioni che garantiscono la presenza anche di guide non sono sufficienti a svelare le tante segrete bellezze. L’immediato entroterra di Ugento,, per esempio, presenta una fascia naUgento turale ben preservata di ambienti paludosi e macchia mediterranea che comprende 1.600 ettari di terreno tra Torre San Giovanni e Lido Marini, all’interno del Parco naturale “Litorale di Ugento. Attraverso un percorso di 6 chilometri si attraversa tutto il parco, passando dai boschi di pino d’Aleppo agli strapiombi ricchi di vegetazione, incontrando canali di origine carsica, le “gravinelle”, dove fanno casa volpi e tassi. A questa fascia si attacca una zona umida, ricca di bacini di acqua e di canneti e popolata da folaghe e libellule. La terza ed ultima parte è quella che porta fino alla costa, costituita da una folta pineta realizzata durante il Settecento grazie al lavoro dei monaci di Gallipoli che li piantarono gli alberi prima delle dune per limitare l’erosione e rinvigorire il terreno. A Presicce la chiamano la via delle due chiese, ma anche molti residenti non ne conosco-

Nel regno delle libellule

Escursionisti nei bacini di Torre San Giovanni. Accanto Marco Cavalera e a sinistra Vincenzo Verardi

no l’ubicazione. «Si tratta di un tratturo, in alcune zone anche difficoltoso da percorrere, che unisce la chiesa della Madonna Addolorata con quella “de Luritu” (di Loreto) - dice il geologo Vincenzo Verardi - e il tratturo rappresenta il percorso effettuato dai numerosi contadini, che in estate abitavano le numerosissime pajare della zona, per recarsi ad un mercato che presumibilmente si svolgeva nei pressi

della chiesetta della Madonna Addolorata». Tra coloro che nel Capo di Leuca è in grado di segnalare percorsi di trekking che garantiscono paesaggi mozzafiato c’è Marco Cavalera, presidente dell’associazione “Arches” che dal 2008 è impegnata nella promozione e valorizzazione del patrimonio archeologico di questo territorio. «Nel corso dell’estate scorsa - racconta Cavalera - abbiamo condotto alcune migliaia di ospiti nel territorio di Salve Salve,, alla scoperta del paesaggio e della natura dei canaloni dei Fani, dell’area archeologica dei tumuli funerari e delle grotte preistoriche in località Montani, registrando un successo entusiastico. Il paesaggio rurale di Salve offre al visitatore uno spettacolo di inimmaginabile bellezza». Il canale Fano, delimitato dalla dolce collina nota come Serra di Spigolizzi, si sviluppa lungo due rami paralleli, il ramo occidentale, conosciuto come Canale Fano, e il ramo orientale, denominato Tariano, nei pressi della mitica Grotta delle Fate. Si tratta di uno scorcio idilliaco, dalle molteplici peculiarità archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche. Il percorso si snoda dal Canale Tariano, tra preistorici ripari, fornaci d’età romana, i ruderi di un antico frantoio, pajare, ulivi secolari e canneti, al limitrofo Canale Fano, con il suo ruscello perenne alimentato da acqua sorgiva, la sua grotta italo/greca affrescata, i suoi resti di una cittadella messapica fortificata e l’omonima cinquecentesca masseria. Insomma, nonostante le “invasioni” ed i lugohi ormai noti in tutto il mondo, i piedi possono portare ancora verso inattese scoperte.


20 aprile - 3 maggio 2017 PRIMAVERA DA PROMUOVERE CON IL BANDO REGIONALE La Regione Puglia promuove territori, eventi e tradizioni con il progetto “Ospitalità Comuni Primavera”. Il relativo bando mette a disposizione 300mila

euro per gli avvenimenti programmati fra il 9 aprile ed il 9 maggio e 200mila per quelli tra il 10 maggio ed il 21 giugno. Ogni singolo Comune può presentare un solo progetto che sarà finanziato per un massimo di 15mila euro, privileggiando le

associazioni fra Comuni e le proposte in co-marketing. Con il progetto si punta a diffondere la conoscenza degli eventi legali alla Pasqua ed all’avvio della bella stagione a giornalisti, editori, blogger e troupe televisive anche esteri.

Territori ideali per agonisti ed escursionisti della domenica

Sentieri nella macchia Itinerari tra Taurisano, Casarano e Matino di Maria A. Quintana Itinerari e sentieri (in larga parte) incontaminati, dove la macchia mediterranea vince ancora sulla mano dell’uomo. Possono ritrovarCasarano, si anche nei dintorni di Casarano sulla serra che dalla collina della Campana porta verso il Crocefisso della macchia, ad esempio. Nelle giornate di cielo terso, da una quota che sfiora i 200 metri sul livello del mare (appena qualcosa in meno della collina di Sant’Eleuterio a Parabita) si può ammirare senza Parabita difficoltà il profilo delle montagne della Calabria e (molto agevolmente) il vasto tratto di mare compreso tra Gallipoli e Torre San Giovanni. Posto sul confine tra Casarano ni e Taurisano (vi si arriva, seguendo le indicazioni, lasciando la strada che collega i due comuni), il Crocefisso appartiene però al territorio di Ruffano: negli ultimi anni è sempre più meta di appassionati di trekking e mountain bike per i suoi squarci panoramici e per la sua “inusuale” altitudine. All’interno della cripta si possono ammirare graffiti di epoca paleolitica e fossili risalenti a comunità del Neolitico con alle pareti affreschi risalenti ai secoli XVI-XVII. Intorno alla grotta sono invece presenti i ruderi dell’antico convento di orgine greca. Pezzi di natura incontaminata, scenari suggestivi e spesso segreti anche a Matino. Tra i canali “Reale” e “Universo” e tra le alture della collina di Sant’Ermete esiste un’area che regala emozioni a chi, da lassù, ammira il panorama.

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Il Bike cafè aperto all’interno dell’area “Rupe di San Mauro”. Sotto, una passeggiata nell’Ecomuseo di Neviano

“Salento bici tour” in Nord Europa per diffondere la cultura salentina

I segreti del territorio svelati adesso anche agli svedesi Sulle serre salentine natura a tratti incontaminata e testimonianze storiche

Sopra il panorama dalla cripta del Crocefisso, nelle campagne tra Casarano e Taurisano. Sotto la discesa dal canale Universo a Matino

È la parte alta della città, così chiamata, frequentata da chi ancora cura le proprie culture, principalmente uliveti e tra i muretti a secco ancora resistenti si delineano i sentieri che segnano percorsi rigidi e poco agevoli, ma non per chi utilizza quei tratti di natura incolta come pista perfetta per le proprie imprese. Ciclisti, sportivi amatoriali ed escursionisti sono assidui frequentatori dei posti, particolarmente amato dagli organizzatori dell’evento “Trofeo città di Matino” gara di Mtb che per dieci edizioni ha visto gli amanti delle due ruote avventurarsi in percorsi sterrati e avvincenti.

di Alberto Nutricati I segreti del Salento conquistano la Svezia. Nei giorni scorsi, l’associazione Salento Bici Tour e il tour operator “I Slow You”, diretti da Carlo Cascione (di Casarano Casarano), sono stati in “missione” in Svezia, per promuovere il territorio salentino. Al momento sono allo studio possibili gemellaggi nel settore del turismo e dell’istruzione. Invitati dal console onorario in Svezia, Diego Rossi, e dall’associazione “Amici dell’Italia”, i salentini hanno animato l’evento “Primavera Italiana”, svoltosi sull’isola di Gotland, attraverso concerti di pizzica, lezioni di cucina salentina e di lingua italiana. Ma quali sono gli angoli “più suggestivi” consigliati dai ragazzi di Salento Bici Tour agli amanti delle due ruote e non solo? Innanzitutto, i percorsi per l’attraversamento lento del territorio messo a punto dal Sac “Salento di mare e di pietre” che tocca il Macma di Matino, il museo messapico di Alezio Matino Alezio, il sistema museale di Gallipoli Gallipoli, il museo della radio e il museo della civiltà contadina di Tuglie Tuglie, il parco Isola di Sant’Andrea, il parco di Punta Pizzo, e, naturalmente, il Salento Bike Cafè (a Sannicola Sannicola), che è anche il “cuore” della strategia del Sac sulla mobilità lenta, poiché è un posto particolarmente adatto a chi si muove a piedi o in bicicletta. Tra l’altro il Bike Cafè è all’interno dell’area Sic Rupe di San Mauro. Menzione a parte merita la pista ciclabile di Capilungo, marina di Alliste Alliste.

Neviano, vi All’interno dell’Ecomuseo di Neviano è un percorso cicloturistico, anche se di appena alcune centinaia di metri, dove si organizzano laboratori di riconoscimento di erbe spontanee, di gastronomia e di lavori tradizionali. Degni di nota anche il “Laboratorio Luna” a Seclì e l’associaAradeo, che si occupano di zione Karadhrà ad Aradeo agricoltura sostenibile. Inoltre, a Felline è nato da poco, all’interno del castello, il “Laboratorio delle produzioni agroalimentari locali”, a cura delle associazioni “Stai terra terra” e “Innovaction”. Sac a parte, altri itierari sono all’interno del parco di Porto Selvaggio, tra Leuca piccola a Barbarano e nelle campagne dei Fani, tra Presicce e Ugento Ugento, dove si trovano anche degli ottimi percorsi per mountain bike.


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