Edizione 2012

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note sugli artisti curate da Jody Borea e Simona Cerri

a trent’anni anni dalla scomparsa di Thelonious Monk

“Thelonious è pianisticamente meravigliso. Si accosta al piano come da un angolo, ed è l’angolo giusto”

a cura di Piacenza Jazz Club

Eccoci al numero “nove”. Un bel numero…suona bene. Suona bene come sono certo suonerà bene il Piacenza Jazz Fest 2012. Un cartellone che vede nomi importanti, come il mitico Michel Portal (prima volta a Piacenza), in un duo suggestivo ed intrigante con il suo connazionale Louis Sclavis il fisarmonicista sardo Antonello Salis, che Piacenza Jazz Fest celebra con uno “speciale” al President. Ascolteremo una bella rivisitazione delle più celebri canzoni del clan di Celentano in un concerto inaugurale alle Rotative insolitamente pomeridiano. Le immagini di film cult come Koyaanisqatsi e Powaqqatsi di Godfery Reggio musicate dal vivo all’Iris. Ospiteremo un’Enrico Pieranunzi in ottima forma con il suo nuovo e lanciatissmo trio americano e un Ray Anderson nella cui formazione compaiono nomi come Lew Soloff ed Eric McPherson (anch’essi alla lor prima volta a Piacenza). Senza contare la nuova rassegna “Jazz Club!” con un nome su tutti: quello di John Tchicai (ha suonato con Coltrane!); e poi i due concerti al Centro Gotico, il convegno su Monk a trent’anni dalla scomparsa, chiuso dal concerto di Riccardo Zegna; la masterclass di Antonio Sanchez e molto altro ancora!

Manca un anno al fatidico decennale e le preoccupazioni per una crisi economica che “morde” ogni anno di più sono tante. Ma non pensiamo al futuro. E’ necessario vivere il presente, esaltando tutte le cose buone che incarna e, a cercare bene, sono tante. Intanto sabato 31 marzo, alle ore 16, un piccolo parco giochi nei pressi di via Emilia, sarà intitolato alla memoria di Louis Armstrong!

Mi piace credere in un cambiamento forte della nostra società. Voglio credere ad una riscoperta di valori e ideali ultimamente un po’ sopiti. Chi organizza e promuove Cultura vive con un po’ d’angoscia la contingenza economica, ma d’altro canto non può non aver notato una maggiore affezione, un maggior interesse, un ritrovato gusto per la fruizione della Cultura, ad ogni livello. E’ un bel segnale, che va colto e gestito bene da noi e dalle istituzioni. C’è un rinnovato desiderio di cose belle, significanti e che ci lascino qualcosa di vero; la televisione (finalmente) comincia ad avvertire un forte calo degli ascolti e gli italiani scelgono - e premiano - reti e programmi di buon livello (Rai 5!!) rispetto alla spazzatura imperante (e non ancora sconfitta!). Noto una maggiore attenzione all’inedito, all’inusuale; una maggiore ricerca del bello. Che bello! E’ probabilmente il regalo più grande che ci può fare, per assurdo l’attuale crisi economica. Il ritrovato amore per le cose belle è foriero di una maggior sensibilità verso ciò che ci circonda, verso gli altri, nei confronti dell’ambiente; aumenta il rispetto e la crescita dignitosa e irrinunciabile di qualsiasi individuo in questo mondo globale. Un mondo che parla centinaia di lingue le quali riescono ad unificarsi solo attraverso la Cultura. Ma se questa è davvero l’importanza del fatto culturale, allora chiunque, con i mezzi che ha, a partire dalla politica, dagli amministratori, dai funzionari, fino alle scuole, alle associazioni, tutti dobbiamo lavorare perché non accada che una società come la nostra (che un tempo fu una società culturalmente stupenda) perda di vista la crescita degli individui, impoverendo gli investimenti sulla Cultura, che sono investimenti per il nostro futuro e per il futuro di chi verrà.

Basta con i tagli alla Cultura! Facendo così…si taglia l’Italia!

Buon Festival a tutti!

Il Piacenza Jazz Fest (nonostante i tagli!) è sostenuto principalmente dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, poi dal Comune di Piacenza, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Piacenza e da preziosi sponsor privati che ringraziamo nelle prossime pagine.

(presidente del Piacenza Jazz Club)

e la lista si allunga...

visti e ascoltati a Piacenza in otto anni

Marc Abrams, Philippe Aerts, Enzo Amazio, Franco Ambrosetti, Andrea Anzalone, Andrea “Ayace” Ayassot, Daniel Bacalov, Luis Bacalov, Stefano Bagnoli, Jeff Ballard, Gabrio Baldacci, Ellade Bandini, Vito Barbato, Daniele Barcaroli, Julio Barreto, Piero Bassini, Stefano Battaglia, Mauro Beggio, Luca Begonia, Paolo Benedettini, Jerry Bergonzi, Anton Berovski, Jorge Bezerra, Francesco Bigoni, Adam Birnbaum, Paolo Birro, Brian Blade, Johnathan Blake, Michelle Bobko, Stefano Bollani, Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso, Roberto Bonati, Luis Bonilla, Robert Bonisolo, Fabrizio Bosso, Marco Bovi, Anthony Braxton, Mauro Brunini, Luca Bulgarelli, Don Byron, Francesco Cafiso, Uri Caine, Mauro Campobasso, Stefano Cantarano, Stefano “Cocco” Cantini, Jean Luc Capozzo, Dario Carnovale, Beppe Caruso, Marco Castiglioni, Gianni Cazzola, Dede Ceccarelli, Erminio Cella, Eugene Chadbourne, Vincent Chancey, Renato Chicco, Pietro Ciancaglini, Gigi Cifarelli, Mattia Cigalini, Roberto Cipelli, Nico Ciricugno, Scott Colley, Ravi John Coltrane, Luca Colussi, Pietro Condorelli, Giulio Corini, Alegre Correa, Paolo Corsi, Claudio Corvini, Mario Corvini, Gianni Coscia, Silvia Cucchi, Chris Dahlgren, Barbara D’Alessio, Franco D’Andrea, Eli Degibri, Hamilton De Holanda, Tullio De Piscopo, Zeno De Rossi, Maria Pia De Vito, Stefano Di Battista, Gianni Di Benedetto, Giuseppe Di Benedetto, Daniele Di Bonaventura, Furio Di Castri, Marcello Di Leonardo, Rocco Di Maiolo, Vito Di Modugno, Wayne Dockery, Famoudou Don Moye, Solomon Dorsey, Dave Douglas, Billy Drummond, Pee Wee Durante, Dario Duso, Jean Marie Ecay, Rossano Emili, Wayne Escoffery, Dimitri Grechi Espinoza, Antonio Faraò, Joe Farnsworth, Laura Fedele, Bebo Ferra, Garrison Fewell, Ken Filiano, Claudio Filippini, Ettore Fioravanti, Riccardo Fioravanti, Paolo Forlini, Al Foster, Bob Franceschini, Michele Franzini, Francesco Fratini, Paolo Fresu, Bill Frisell, Richard Galliano, Roberta Gambarini, Matthew Garrison, Roberto Gatto, Marcello Giannini, Sandro Gibellini, Giovanni Giorgi, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Eddie Gomez, Yuri Goloubev, Massimo Greco, Kyle Gregory, Drew Gress, Danny Grissett, Gabriel Grossi, Mauro Grossi, Stefano Guazzo, Giovanni Guidi, Omar Hakim, Darryl Hall, Jake Hanna, Tom Harrell, Lafayette Harris, Billy Hart, Tamir Hendelman, Scott Henderson, Michele Hendricks, Taylor Ho Bynum, Gerardo Iacoucci, Joseph Jarman, Marc Johnson, Sheila Jordan, Bert Joris, Joe Kabongo, Sunny Kim, Scott Kinsey, Dan Kinzelman, Alfred Kramer, Viktor Krauss, Steve Kuhn, Alessandro La Corte, Alfredo Laviano, Eric Legnini, Greg Leisz, Davide Liberti, Dave Liebman, Paul Lowens, Pietro Lussu, Rudi Mahall, Alessandro Maiorino, Tony Malaby, Daniele Malvisi, Natalio Mangalavite, Emanuele Maniscalco, Luca Mannutza, Massimo Manzi, Mauro Manzoni, Fulvio Maras, Carla Marciano, Rita Marcotulli, Bruno Marcozzi, Vittorio Marinoni, Linley Marthe, Giulio Martino, Valerio Mastandrea, Roberto Mattei, Paul McCandless, Tom Mc Clung, Steve Mc Craven, Chuck McPherson, Brad Mehldau, Aldo Mella, Nico Menci, Luca Mezzadri, Marco Micheli, Andrea Michelutti, Luciano Milanese, Chris Minh Doky, Roscoe Mitchell, Glen Moore, Jason Moran, Dado Moroni, Juanjo Mosalini, Claudia Natili, Mauro Negri, Gary Novak, Adam Nussbaum, Piero Odorici, Ugonna Okegwo, Mauro Ottolini, Marco Pacassoni, Simone Padovani, Walter Paoli, Raffaello Pareti, Giuseppe Parmigiani, Emanuele Parrini, John Patitucci, Jessica Pavone, Sonia Peana, Filippo Pedol, Luis Perdomo, Danilo Perez, Ben Perowsky, Gianluca Petrella, Umberto Petrin, Anthony Pinciotti, Enrico Pieranunzi, Leonardo Pieri, Enzo Pietropaoli, Francesco Ponticelli, Chris Potter, Andrea Pozza, Alvin Queen, Enrico Rava, Danilo Rea, Letizia Renzini, Mirko Roccato, Carrie Rodriguez, Adam Rogers, Marcus Rojas, Aldo Romano, Dario Rosciglione, Roberto Rossi, Jay Rozen, Mirko Rubegni, Dino Rubino, Roswell Rudd, Leandro Saint Hill, Antonello Salis, Piero Salvatori, Daniel Santiago, Alfonso Santimone, Dave Santoro, Daniele Scannapieco, Beppe Scardino, Federico

Scettri, Giancarlo Schiaffini, Silvia Schiavone, Louis Sclavis, Valerio Scrignoli, Stefano

Senni, Simone Serafini, Jaribu Shahid, Wayne Shorter, Aaron Siegel, Nate Smith, Roberto Soggetti, Omar Sosa, Dario Spinelli, Mike Stern, Nicola Stranieri, Ej Strickland, Sugar Kitty Big Band, Neil Swainson, Steve Swallow, Gianluca Tagliazucchi, Aki Takase, Ares Tavolazzi, Henri Texier, Kim Thompson, Daniele Tittarelli, Childo Tomas, Giovanni Tommaso, Pietro

Tonolo, Lorenzo Tucci, Ralph Towner, Nathaniel Townsley, Gianluigi Trovesi, Steve Turre, Andrè Vasconcellos, Michele Vignali, Aldo Vigorito, Marcio Villa Bahia, Jimmy Villotti, Gianni

Virone, Nasheet Waits, Mark Walker, Cedar Walton, Doug Weiss, Corey Wilkes, David Williams, Nils Wogram, Rachel Z, Attilio Zanchi, Enrico Zanisi, Mario Zara, Joe Zawinul, Enzo Zirilli.

grazie a...

a tutti coloro che ci frequentano, ci incoraggiano e non ci fanno mai mancare il loro sostegno. Grazie al preziosissimo Staff del festival e grazie a tutti i Soci del Piacenza Jazz Club.

Un grazie sincero al Dott. Giacomo Marazzi e a tutto il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, organismo vitale per questo festival; grazie per il sostegno economico che, fin dalla prima edizione, ha assicurato alla nostra iniziativa, permettendole di crescere e di arrivare fino ad oggi, anche in momenti così delicati per la Cultura in Italia ed economicamente tanto difficili. Un sentito ringraziamento alla Dott.ssa Tiziana Libè, vicedirettore generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, per la sapiente guida, per la simpatia e per l’apprezzamento da sempre dimostrati verso i nostri progetti.

Grazie a Paolo Dosi e a Maurizio Parma, rispettivamente Assessori alla Cultura del Comune e della Provincia di Piacenza; un grazie anche all’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che anche quest’anno ci ha concesso il proprio patrocinio. Grazie ad Augusto Bottioni, Assessore alla cultura del Comune di Fiorenzuola.

Un grazie di cuore a Donatella Ronconi dell’Editoriale Libertà per il suo sostegno, per esserci sempre vicino col suo entusiasmo e con i suoi preziosi consigli e per la fiducia che da sempre accorda alle nostre iniziative.

Grazie al Direttore di Libertà Gaetano Rizzuto per il supporto fornito dalla testata che dirige e per il prezioso e puntuale incoraggiamento. Un grazie a tutte le redazioni che supportano la comunicazione degli eventi.

Un grosso grazie a Simona Cerri che si occupa con grande professionalità dell’ufficio stampa del festival, raggiungendo ogni anno obiettivi sempre più ambiziosi; grazie a Fausto Mazza e al suo studio di comunicazione per la creativa e attenta cura dell’immagine del festival.

Grazie ai giurati dei nostri concorsi, Giuseppe Parmigiani, Eleonora Bagarotti, Fabio Bianchi, Paolo Bisi, Elia Bonetti, Jody Borea, Roberto Cipelli, Giovanni Freghieri, Massimo Manzi, Oliviero Marchesi, Paolo Menzani, Stefano Moroni, Tino Tracanna e Attilio Zanchi.

Grazie a Sandra Costantini di Jazz Network; a Stefano Zenni, Presidente della SIdMA; a Christian Genocchi e a tutto l’entourage del Circolo Arcicomics “Il senso delle Nuvole”.

Grazie alla dott.ssa Monica Pollini, direttrice del Centro Gotico; a Vittorio Anelli e alla dott. ssa Cacopardi della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e alla dott.ssa Claudia Praolini di “Concorto Film Festival”.

E ancora: a Mauro Resmini di Steeltrade; a Carla Coppelli e Roberto Rubinetti di Elitrans; al Centro Gotico; a Iren Emilia; a Metronotte Piacenza; a Yamaha Music Europe; a Naima Music Store; a Gabriele Zazzi; a Carlo Alberto Fiorani dell’Hotel Ovest; a Jazzitalia.net.

Grazie anche a Pino Ninfa e a tutti i fotografi che ogni anno seguono con passione gli eventi del festival. Grazie a Ettore Quaglia per la documentazione video e a Giancarlo Carraro per le multivisioni. grazie davvero

Piacenza – Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano

Ingresso libero

Danila Satragno voce

“Un lupo in darsena” è un progetto nato durante la registrazione del disco omonimo (2006), dedicato alla musica e alla poesia di grandi cantautori italiani, tradotti in un linguaggio jazz attraversando il microcosmo dei singoli artisti.

Danila Satragno è diplomata in pianoforte principale presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova e in musica jazz presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma con il massimo dei voti. Attualmente svolge un’intensa attività concertistica, adattandosi con estrema duttilità a diverse formazioni e spaziando dal jazz alla musica contemporanea. Ha collaborato con importanti musicisti

DANILA SATRAGNO TRIO anteprima 0102 2012

italiani quali Fabrizio De Andre’, Bruno Lauzi, Rossana Casale, Riccardo Zegna, Mal Waldron, Uri Caine, Kenny Barron, Enrico Pieranunzi, Henry Texier, Furio Di Castri, Jimmy Cobb, Tullio De Piscopo, Roberto Gatto, Pietro Tonolo, Gabriele Mirabassi, Bob Mover, Gianni Basso e Carl Anderson. Il suo primo L.P. Nomos, che la vede autrice e compositrice, vince un premio SIAE. Incide poi per la Philology un live con il famoso pianista americano Mal Waldron, che la fa annoverare tra i primi dieci nuovi talenti nazionali del Referendum Top Jazz ‘95, indetto dal mensile “Musica Jazz”. Attualmente è docente di vocalità moderna e jazz, musica d’assieme e anatomia presso il Conservatorio ‘Ghedini’ di Cuneo.

Dado Moroni è uno dei pianisti jazz italiani più richiesti in Europa e in America. In occasione dei suoi 35 anni di carriera ha suonato con molti musicisti leggendari come Freddie Hubbard, Clark Terry, Zoot Sims, Harry “Sweets” Edison, Ray Brown, Ron Carter, Oscar Peterson, Ahmad Jamal, Hank Jones e Niels-Henning Ørsted Pedersen. Ha inciso oltre cinquanta cd per importanti etichette discografiche, quali Sony Concorde, Contemporary Telarc Mons,TCB Record, Enja.

Rosario Bonaccorso è stato definito dal critico musicale Franco Fayenz “uno dei più importanti e attivi contrabbassisti italiani, strumentista di grande esperienza e sensibilità, annoverato fra i musicisti italiani più apprezzati in campo internazionale”. Dopo anni di collaborazioni prestigiose e dopo aver contribuito con il suo apporto musicale al successo di tanti artisti, ha assunto un ruolo importante per molti protagonisti della musica jazz e la sua figura di artista si sta confermando come tra le più autorevoli e rappresentative in Europa.

prefestival

SUGAR PIE & THE CANDYMEN

L’appuntamento di Prefestival è uno dei più bei momenti pubblici di promozione dell’iniziativa. Porta il Jazz in mezzo alla gente di Piacenza, in piazza Cavalli, dove diversi amici e musicisti si ritrovano sotto il “gazebo suonante”.

Quest’anno il “gazebo” sarà allestito dalle 15:00 alle 19:00 di sabato 11 febbraio e vedrà il concerto degli “Sugarpie & the Candymen”: Giorgia Ciavatta voce Jacopo Delfini chitarra e voce Renato Podestà chitarra e voce

Alex Carreri contrabbasso

Roberto Lupo batteria. Il noto quintetto di modern swing Sugar Pie & The Candymen, formatosi nel 2008, nel corso degli anni ha saputo conquistare l’apprezzamento di pubblico e critica, non solo in Italia ma anche all’estero.

Il 2011, in particolare, è stato foriero di grandi successi per il gruppo: dal prestigioso “Prix Du Public” ottenuto al

27° “Jazz Ascona Festival”, uno dei più importanti eventi europei dedicati al jazz classico e alla tradizione musicale di New Orleans, alla partecipazione al “Locarno Film Festival” (Cerimonia di Benvenuto per gli Ambasciatori Svizzeri nel Mondo); dall’uscita, per l’etichetta Irma Records, del CD “Swing ‘n’ Roll” (registrato nell’inverno del 2010 con il titolo originale “Hobos”), all’ospitata alla nota trasmissione radiofonica “Caterpillar”, in onda sulle frequenze di Rai Radio2. L’ensemble offre uno spettacolo frizzante e raffinato, proponendo le canzoni del momento e gli evergreen della musica pop e della discomusic arrangiati nello stile delle orchestre da ballo degli anni ’30 e ’40, con sofisticate armonie vocali, accompagnate dai ritmi tipici e danzerecci del jive, del mambo, del samba e del boogie-woogie. Nel loro repertorio si trovano affiancati Christina Aguilera e Ray Charles, i Clash e Frank Sinatra, i Led Zeppelin e Prince, Gloria Gaynor ed Ella Fitzgerald, i Guns n’ Roses ed i Beatles, per una proposta elegante e originale.

Il gazebo è operativo dalle ore 15:00 alle ore 19:00 in piazza Cavalli. Si possono avere informazioni sugli eventi del Festival e acquistare i biglietti o gli abbonamenti per i concerti.

Due sono i concorsi nazionali abbinati al Piacenza Jazz Fest: il primo nato, il Concorso “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano, con le sue 2 sezioni, solisti e gruppi (età massima 30 e 35 anni) e “Strisce di Jazz” alla sua quinta edizione, dedicato a fumettisti e illustratori e realizzato in collaborazione con il circolo “Arcicomics – Il senso delle nuvole”. Il “Bettinardi” è sostenuto, oltre che dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, dalla ditta Elitrans, dove chicco era impiegato, da Yamaha Music Europe e da Naima Music Store. Scopo principale di queste iniziative è quello di scoprire, valorizzare e dare maggior visibilità possibile a giovani talenti del jazz italiano e a giovani talenti della matita, che ogni anno sfoderano grande maestria e creatività. I premi in denaro sono:

Bettinardi Sez. A

1° € 1.100 – 2° € 750 – 3° € 400

Bettinardi Sez. B

1° € 1.300 – 2° € 750

Strisce di Jazz

1° € 500 – 2° € 300 – 3° € 150

Ai primi premi del Bettinardi è aggiunto anche un ingaggio al Piacenza Jazz Fest 2013 e il Premio “Libertà”. I finalisti e i premiati vengono evidenziati su pagine pubblicitarie acquistate su riviste nazionali di settore e in rete.

CONCORSI NAZIONALI

Le semifinali del Bettinardi si sono svolte al Milestone nel mese di gennaio 2012, mentre le finali nei giorni 10 e 17 febbraio. Tutti i premi vengono ufficializzati e conferiti durante il galà finale del 31 marzo 2012 presso lo Spazio “Le Rotative” di via Benedettine 68 a Piacenza.

La Giuria del “Bettinardi A” è presieduta dal musicista Giuseppe Parmigiani e composta dal musicista e presidente del Piacenza Jazz Club

Gianni Azzali, dall’esperto SIdMA

Giuseppe Borea, dai musicisti Roberto Cipelli, Massimo Manzi e Attilio Zanchi e dal critico musicale Oliviero Marchesi. La Giuria del “Bettinardi

B” è presieduta dal musicista Tino Tracanna ed è composta dal musicista

Giuseppe Parmigiani, dall’esperto SIdMA Giuseppe Borea, dal collaboratore di “Piacenzasera.it”

Paolo Menzani, dal collaboratore di “Libertà” Fabio Bianchi e dalla giornalista e critico musicale Eleonora Bagarotti. La Giuria di “Strisce di Jazz” è formata da Giovanni Freghieri e Paolo Bisi, entrambi disegnatori per Bonelli Editore, Elia Bonetti, disegnatore per Marvel e Star Comics e Stefano Moroni, illustratore e insegnante di disegno. Il termine ultimo per la pressentazione dei lavori grafici è fissato per il 12 marzo 2012.

concorsi

da venerdì16 a domenica 18 marzo WORKSHOP DI FOTOGRAFIA

Nell’ambito della nona edizione del “Piacenza Jazz Fest”, il fotografo Pino Ninfa condurrà la quarta edizione del workshop di fotografia musicale “Il mestiere del fotografo, dal sociale alla musica”. Il corso intensivo si svolgerà a Piacenza da venerdì 16 a domenica 18 marzo 2012, con inizio alle ore 15.30 del venerdì e avrà il proprio “quartier generale” presso il circolo culturale “Milestone” di Via Emilia Parmense 27, sede dell’associazione culturale “Piacenza Jazz Club”. Il corso è così articolato: venerdì pomeriggio e sabato mattina sono previste l’introduzione e l’analisi del tema proposto, attraverso le esperienze di Pino Ninfa; sabato pomeriggio sarà dedicato alle riprese delle prove del concerto di Antonello Salis, in programma in serata al teatro “President” di Piacenza, nell’ambito del “Piacenza Jazz Fest”; nella giornata di domenica si procederà alla verifica e alla discussione del lavoro svolto, con il commento dei portfolii.

Il workshop si propone di indurre nei partecipanti una riflessione sul ruolo del fotografo nel panorama attuale, sulla sua volontà di intraprendere progetti legati ad ambiti diversi, come la musica e il sociale e sul modo in cui queste iniziative diventano successivamente progetti editoriali per aziende e progetti multimediali collegati alla musica. L’attenzione dei partecipanti sarà focalizzata sul concerto del Jazz Fest piacentino, che i fotografi potranno seguire da una prospettiva d’eccezione, attraverso tutte le fasi della sua realizzazione, dal sound check alla performance serale.

Pino Ninfa segue progetti sul territorio nazionale e internazionale, legati allo spettacolo e al reportage: l’interesse per la musica e per il sociale hanno fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico. E’ presidente dell’associazione P.I.M. (PoesiaImmagine-Musica). Ninfa è stato il fotografo ufficiale dei più prestigiosi festival jazz nazionali ed è stato per anni il fotografo ufficiale della filiale italiana del Blue Note. E’ il fotografo ufficiale dell’Heineken Jammin Festival dal 1998. Per Heineken Italia segue i maggiori eventi musicali nel nostro paese e per Canon Italia e Leica segue e verifica la qualità dei prodotti collegati al mondo dello spettacolo. Ninfa ha al suo attivo diverse collaborazioni e ha esposto in Italia e all’estero; ha tenuto workshop sulla fotografia in varie città d’Italia ed è autore di diverse pubblicazioni e copertine di riviste musicali e dischi.

Da anni porta avanti progetti multimediali nei quali s’incontrano musica e fotografia, a fianco di musicisti quali Stefano Bollani, Enrico Pierannunzi, Danilo Rea, Enrico Intra, Pietro Tonolo, Rita Marcotulli. Nel 2010 ha presentato a Palazzo Grassi di Venezia il progetto “Omaggio a Hugo Pratt”, con Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura e realizzato un progetto legato alla Palestina.

Per informazioni: info@piacenzajazzclub.it tel. 0523-579034

Piacenza Milestone Quota di iscrizione
Workshop di fotografia a cura di Pino Ninfa
€ 160,00

L’eredità del “monaco” del jazz

03 2012

Thelonious Monk. L’eredità del “monaco” del jazz a trent’anni dalla morte

Piacenza – Milestone ore 10:00/13:00 e 15:00/18:00

Stefano Zenni

Riccardo Scivales

Tom Perchard

Claudio Sessa

Frequenza libera e gratuita

Il convegno celebra la figura di Thelonious Monk a trent’anni dalla morte. Scopo dell’incontro è di esplorare la ricca eredità artistica di Monk come pianista e come compositore, per coglierne l’assoluta centralità nella musica contemporanea. La giornata si svolge come di consueto in due parti, con quattro relatori di grande rilievo musicologico: in mattinata interverranno

Stefano Zenni , musicologo e presidente SIdMA e il musicologo

Riccardo Scivales, mentre nel pomeriggio sarà la volta dell’inglese Tom Perchard da Goldsmiths, University of London, noto al pubblico italiano per la biografia di Lee Morgan e del giornalista Claudio Sessa. Stefano Zenni affronterà il tema “Thelonious Monk al crocevia del Novecento”: durante la sua vita, l’influenza di Monk si è estesa a compositori e improvvisatori di varie generazioni e ambiti stilistici, determinando lo sviluppo del Jazz e della musica contemporanea in diverse direzioni.

convegno 25
THELONIOUS MONK a trent’anni dalla morte

Riccardo Scivales proporrà la riflessione “Alle radici del pianismo monkiano”: attraverso l’analisi di alcune registrazioni, verranno illustrati i legami dello stile pianistico di Monk con i generi pianistici afroamericani anteriori al Bebop e la sua rielaborazione creativa degli stessi. Tom Perchard presenterà l’intervento “Monk meets the French Critics. Art and Entertainment, Improvisation and its Simulacrum” (con traduzione simultanea).

Claudio Sessa parlerà di “Crystal Sphere. Monk e il suo futuro”: trent’anni di esplorazioni dell’universo monkiano, che nel tempo si rivela sempre più sfaccettato. Il Jazz contemporaneo, segnato da una stordente complessità, ha nel grande autore e pianista un esempio di coerenza nella varietà.

Le relazioni, accessibili anche ai non specialisti, saranno arricchite da ascolti, proiezioni video ed esempi musicali.

concerto

RICCARDO ZEGNA

Al termine degli interventi, alle ore 18.30 circa, è in programma il concerto in piano solo “Monka-ning. Riccardo Zegna plays Monk”: il noto pianista di origini piemontesi proporrà le composizioni di Monk contenute nella sua ultima fatica discografica, il cd omonimo uscito nel 2011 (Incipit Records, distribuzione Egea), in cui interpreta, con gusto e sensibilità personali, sia i brani più frequentati del repertorio monkiano, come Straight No Chaser, Reflections, Misterioso, sia pezzi meno noti, come Children’s Song e Skippy.

Zegna porta Monk nella propria orbita espressiva, ma in una prospettiva tanto rispettosa, quanto equilibrata e ne coglie l’essenzialità, fatta di note scarne prive di magniloquenza e di inutili orpelli. Accostarsi a Monk, che spesso veniva definito “genius of modern music”, è un passo quasi inevitabile per un pianista jazz ed equivale anche a tuffarsi nella storia del Jazz, rifacendosi stilisticamente ai propri idoli.

Zegna lo fa con tutto il calore e la discrezione che lo contraddistinguono e senza incorrere nel cliché, nel “già detto”, regalandoci un’opera di forte impatto.

Alle ore 18:30 MONK-A-NING Riccardo Zegna pianoforte Ingresso libero e gratuito

02 2012

MEMORIE DI ADRIANO

Canzoni del clan di Celentano

Piacenza - Spazio “Le Rotative” ore 18:30

Peppe Servillo voce

Javier Girotto sax

Fabrizio Bosso tromba

Furio Di Castri contrabbasso

Rita Marcotulli pianoforte

Mattia Barbieri batteria

Interi € 23 - Ridotti € 20 (Prevendita meno 1 euro)

Dopo il progetto “Zapping”, dedicato a Frank Zappa e l’omaggio a Domenico

Modugno “Uomini in Frac”, Peppe Servillo e Furio Di Castri tornano con un nuovo spettacolo dedicato al molleggiato per eccellenza: con Memorie di Adriano - Canzoni del clan di Adriano Celentano, portano sul palco le canzoni di un’Italia tornata giovane, pronta a guardare altrove e a se stessa, anche nelle canzoni; canzoni tenere e urlate, danzate e

sussurrate, scritte da autori vari e arrangiate dai migliori, per essere cantate da tutti, allora come oggi, per appartenenza e desiderio, per curiosità e gusto di una memoria sempre viva e sorprendente. E’ l’esplorazione di un grande personaggio della musica italiana, Adriano Celentano, cresciuto in un periodo di grandi trasformazioni culturali e sociali. Celentano ha coltivato un terreno compositivo ampio e fertile, manifestando sempre un profondo senso di impegno civile, a volte anche in modi un po’ criptici.

MEMORIE DI ADRIANO concerto

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Oltre a essere stato un grande interprete e compositore, “il molleggiato” è stato il catalizzatore di un piccolo gruppo di artisti che ha tracciato un’impronta profonda nella storia della musica italiana: il suo “Clan” ha adattato il rock di Elvis Presley e il soul di Wilson Pickett e Ben King al sound italiano e ha prodotto sia canzoni impegnate e riflessive, sia canzoni leggere e di disimpegno. Al suo interno si muovevano personaggi come Don Backy e Ricky Gianco e con loro muoveva i primi passi quello che sarebbe diventato uno dei più incredibili artisti della storia della musica in Italia, Demetrio Stratos. Il Clan era una grande fucina di artisti e ha sicuramente aperto una nuova strada per la canzone italiana.

Gli artisti hanno scelto Celentano «per ritrovare le canzoni che cantavamo da ragazzi guidando le nostre prime automobili o intorno ai falò sulla spiaggia, canzoni che hanno fatto anche la “nostra” storia e che non abbiamo mai dimenticato». Una carezza in un pugno, Storia d’amore, Azzurro, Stai lontana da me, Sognando, Sei rimasta sola, Sotto le lenzuola e tante altre ancora sono tutte canzoni che non appartengono al repertorio di un jazzista, ma proprio in questo consiste la vera sfida, che gli artisti affrontano a ogni performance con quel senso di rispetto, disillusione e ironia che si è rivelato la vera magia del loro incontro.

Concerto fuori abbonamento

03 2012

AZZALI CELLA SERENO

AZZALI |

CELLA | SERENO | MEZZADRI

Life Out of Balance

Performance multimediale da “Koyaanisqatsi e Powaqqatsi”

In collaborazione con “Concorto Film Festival”

Piacenza - Cinema Iris (sala Athena) ore 21:15

Gianni Azzali saxofono

Erminio Cella pianoforte

Mauro Sereno contrabbasso

Luca Mezzadri batteria

Montaggio video a cura di Ettore Quaglia

Interi € 12 - Ridotti € 10

(Prevendita meno 1 euro)

L’idea di musicare immagini forti e spesso ipnotiche come quelle montate da Ettore Quaglia e tratte da due film della trilogia “qaatsi” di Godfrey Reggio (prodotti da Francis Ford Coppola) è una scommessa che il quartetto

composto da Gianni Azzali, Erminio Cella, Mauro Sereno e Luca Mezzadri hanno accettato con coraggio, realizzando un mix di musica improvvisata che, unita alle immagini, è di forte impatto emotivo. Il progetto è stato presentato lo scorso mese di agosto a Parco Raggio, nell’ambito di “Concorto Film Festival”, importante realtà culturale con quale il Piacenza Jazz Club collabora da un paio d’anni, riscuotendo meritati consensi.

MEZZADRI concerto

01

Durante la fine degli anni settanta, Godfrey Reggio, impiegato all’“Institute for Regional Education”, inizia a lavorare a un documentario innovativo, dedicato alla natura e alla vita moderna. Nel 1976, insieme a Ron Fricke, inizia a girare il film, che richiederà sei anni di lavoro, tra riprese, montaggi, nuove riprese e rimontaggi, prima di essere completato.

Koyaanisqatsi è una parola della lingua amerinda hopi, alla quale si possono attribuire vari significati: vita in tumulto, vita folle, vita tumultuosa, vita in disintegrazione, vita squilibrata, ma anche “condizione che richiede un altro stile di vita”.

La particolarità della pellicola è la completa assenza di dialoghi: le immagini guidano lo spettatore attraverso un viaggio che inizia con la natura, per passare successivamente all’intervento dell’uomo, fino a diventare sempre più frenetico. Al contrario “Powaqatsi” è lento e riflessivo e racconta l’impatto devastante del progresso sull’ambiente.

La performance si gioca su questi due opposti “climax”, riservando un finale musicalmente davvero inaspettato.

Concerto in abbonamento

ENRICO PIERANUNZI

NEW AMERICAN TRIO Permutation

Fiorenzuola D’Arda – Teatro Verdi ore 21:15

In collaborazione con il Comune di Fiorenzuola D’Arda

Enrico Pieranunzi pianoforte Scott Colley contrabbasso

Antonio Sanchez batteria

Interi € 16 - Ridotti € 13 – Palchi non di parapetto e loggioni € 11 (Prevendita meno 1 euro)

La storia dei trii americani di Pieranunzi è fitta di collaborazioni prestigiose, dal “mitico” trio con Marc Johnson e Joey Baron (10 cd all’attivo) a quello di fine anni ’80, con Charlie Haden e Billy Higgins (con i quali ha inciso “First Song”, ma anche lo splendido “Silence”, con Chet Baker), all’altro con Paul Motian e lo stesso Haden.

ENRICO PIERANUNZI

Per non parlare di quello con Motian e Marc Johnson, con i quali il pianista italiano s’è esibito nel luglio 2010 al “Village Vanguard” di New York. E’ il turno ora di questa nuovo, straordinario trio con Scott Colley e Antonio Sanchez, che s’è già incontrato con eccellenti risultati in studio d’incisione: il loro primo cd per la Camjazz, “Permutation” allude a un’ulteriore trasformazione ed evoluzione di Pieranunzi verso nuove forme d’espressione compositive

MASTERCLASS

Alle ore 15:30 il batterista Antonio Sanchez terrà una masterclass a frequenza libera e gratuita presso la “Milestone School of Music” di via Musso 5 a Piacenza.

AMERICAN
03
NEW
TRIO
03 2012

e improvvisative e rimanda alla sua costante, inesausta capacità di rinnovarsi.

I partners di Pieranunzi in questa sua nuova avventura a tre non hanno bisogno di molte presentazioni. Scott Colley si è messo da tempo in grande evidenza suonando tra gli altri con Herbie Hancock, Jim Hall, Chris Potter e dando vita di recente a importanti produzioni a suo nome. Antonio Sanchez dal canto suo è la nuova star mondiale della batteria: punto di forza dei recenti gruppi di Pat Metheny, è ormai ai vertici del drumming planetario per tecnica, fantasia e originalità.

Si può esser sicuri che dalle live performances di questo trio arriverà una musica intensa, elegante, impregnata di interplay e in grado di disegnare itinerari musicali imprevedibili ed emozionanti.

Enrico Pieranunzi, pianista, compositore, arrangiatore, è da tempo un artista amato in tutto il mondo, esibendosi nei più importanti festival internazionali, da Montreal a Copenaghen, da Berlino e Madrid a Tokyo, da Rio de Janeiro a Pechino e negli Stati Uniti in città quali New York, Boston, San Francisco. Più volte premiato come miglior musicista italiano nel “Top Jazz”, annualmente indetto dalla rivista “Musica Jazz” (1989, 2003, 2008) e come miglior musicista europeo (Django d’Or, 1997).

La prestigiosa rivista americana “Down Beat” ha incluso “Live in Paris”, in trio con Hein Van de Geyn e André Ceccarelli, tra i migliori cd del decennio 2000/2010. La formazione del trio pianoforte-contrabbassobatteria, che da Bill Evans in poi si è sviluppata autonomamente nella storia del jazz, ha oggi in Pieranunzi uno dei suoi più autorevoli esponenti.

Concerto in abbonamento

11 03 2012

MICHEL PORTAL LOUIS SCLAVIS

MICHEL PORTAL e LOUIS SCLAVIS

Piacenza – Chiesa di San Savino ore 21:15

Michel Portal clarinetto basso, bandoneon Louis Sclavis clarinetti

Interi

Michel Portal, classe 1935 e Louis Sclavis, classe 1953, maestro e allievo verrebbe da dire. Infatti Sclavis, al suo apparire sulle scene negli anni Ottanta venne indicato come il più legittimo successore dell’illustre collega. Oggi sono entrambi tra i più rinomati musicisti francesi. Portal, attivo anche nel campo della musica classica e contemporanea (ha lavorato con Berio, Stockhausen, Boulez e celebri sono le sue interpretazioni di Brahms) è stato

uno dei fondatori del più radicale jazz europeo negli anni Sessanta, collaborando con artisti quali Albert Mangelsdorff, Han Bennick, Evan Parker, John Surman. Virtuoso dei clarinetti, Portal si interessa anche al Tango, suonando con originalità il bandoneon. Ha composto anche molta musica da film. L’accademia del jazz gli ha conferito il premio Django Reinhardt nel 1968.

concerto
€ 16 - Ridotti € 13 (Prevendita meno 1 euro)

Louis Sclavis, che pratica anch’egli vari tipi di clarinetti oltre al sax soprano, è stato membro dell’ARFI (Associazione della Ricerca di un Folclore Immaginario). Debutta con il jazz tradizionale, ma si avvicina presto alle forme più contemporanee e aperte della cosiddetta musica “eurocolta”. Nella sua musica si rielabora Ellington, la musica folk europea, il rock e la musica contemporanea post-bellica.

Il jazz di Portal e Sclavis, ampiamente svincolato dalla tradizione americana, può a buon diritto definirsi europeo, se non addirittura francese, quasi una sorta di “Rameau” contemporaneo. Questo straordinario duo prende spunto da composizioni in prevalenza di Portal, ma è nell’improvvisazione estemporanea che la loro musica si apre verso territori affascinanti e inesplorati.

Concerto in abbonamento

17 03 2012

SPECIALE ANTONELLO SALIS

Piacenza – Teatro President ore 21:15

“Stunt”

Antonello Salis

pianoforte e accordeon

Fabrizio Bosso

tromba, flicorno ed elettronica

“Giornale di bordo”

Antonello Salis

accordeon, pianoforte, tastiere e voce

Gavino Murgia

saxofono, flauto, bassu e voce

Paolo Angeli

chitarra sarda preparata e voce

Hamid Drake

batterie, tamburo a cornice

Interi € 16 - Ridotti € 13

(Prevendita meno 1 euro)

Un incontro tra ciclopi. Fabrizio Bosso e Antonello Salis: a pensarli vicini, sullo stesso palco, non ci si crederebbe, invece eccoli lì, insieme nella formazione a due, faccia a faccia. D’altronde la musica è piena di riferimenti e riflessioni esposte da musicisti che hanno mescolato le carte, hanno dimostrato che non esistono classificazioni e barriere. Questo duo ha sempre ottenuto ottimi consensi di pubblico e di critica, a maggior ragione con la pubblicazione del primo lavoro in studio, “Stunt”. La solidità tecnica, l’intensa interpretazione, l’avvicendarsi del virtuosismo di Bosso e dell’espressione deflagrante e viscerale di Antonello permettono loro di scavare in una grande varietà di suoni: le improvvisazioni sono estreme, ma sempre molto musicali;

SPECIALE ANTONELLO SALIS concerto

la vividezza dei contrasti si fa più viva nelle pagine già note (Body & Soul, Caravan) e nelle canzoni come Roma nun fa la stupida stasera.

Quattro grandi artisti come Antonello Salis, Gavino Murgia, Paolo Angeli e Hamid Drake, cittadini del mondo, musicisti ed amici, in totale libertà, l’eco di suoni ancestrali e futuribili, i colori, la terra, le loro vite in musica, un intento condiviso, una storia da raccontare: “Il Giornale di Bordo”, nuova produzione di S’Ardmusic e Jazz in Sardegna.

Un risultato inedito ed esplosivo che raccoglie per la prima volta dal vivo e nel disco le immagini e i colori inediti dell’universo musicale di quattro forti personalità

Antonello Salis inizia a suonare la fisarmonica a sette anni, in seguito si avvicina prima all’organo hammond e poi al pianoforte studiando da autodidatta. Dal 1978 è protagonista in piano solo e fisarmonica in Italia ed all’estero, ospite dei maggiori jazz festivals.

Il suo percorso musicale ormai trentennale è costellato da collaborazioni eccellenti sia italiane che internazionali. Nel corso della sua lunga carriera ha ottenuto vari riconoscimenti a livello europeo e internazionale, tra i quali ricordiamo il “Django d’or” 2005 per l’Italia.

Concerto in abbonamento

24 03 2012

RAY ANDERSON‘S POCKET BRASS BAND

In collaborazione con Jazz Network (CrossRoads)

Piacenza – Teatro President ore 21:15

Ray Anderson trombone e voce

Lew Soloff tromba

Matt Perrine tuba

Eric McPherson batteria

Interi € 16 - Ridotti € 13

Ray Anderson è uno dei grandi musicisti contemporanei che unisce tradizione e avanguardia. Trombonista innovatore grazie alle sue tecniche estese e l´utilizzo non convenzionale del pistone muto e dei toni che riproducono il suono della voce, ha giocato un ruolo importante nel risvegliare l´interesse per lo strumento negli anni ´80.

Inizia ha studiare il trombone giovanissimo, durante la scuola elementare. Ha frequentato la University of Chicago Lab School, dove ha fatto la conoscenza di un altro notevole trombonista, George Lewis, con cui successivamente si è dedicato ai suoni esplorativi dell’Association for the Advancement of Creative Musicians.

concerto
RAY ANDERSON ‘S POCKET BRASS BAND

Anderson ascolta attentamente musicisti popolari quali James Brown, Sly Stone e Jimi Hendrix, compiendo approfonditi studi con Jimmy Giuffre. Un primo importante riconoscimento arriva dalla critica musicale quando diventa membro stabile del quartetto di Anthony Braxton. Con il progetto Pocket Brass Band (sorta di marching-band in formato ridotto) Anderson realizza il sound di New Orleans rileggendolo in chiave moderna, un sound a metà tra marcia militare e funky dove Scott Joplin e Thelonious Monk vengono genialmente interpretati. Anderson si circonda di artisti notevoli quali il trombettista virtuoso Lew Soloff (noto come co-fondatore della band jazzrock “Blood, Sweat & Tears”, ma anche per le collaborazioni con Gil Evans e Carla Bley), il californiano Matt Perrine, oggi il più grande specialista di sousaphone secondo la rivista Down Beat (ma eccelle anche con il contrabbasso e il basso elettrico, spaziando dal dixieland al reggae) e il batterista Eric McPherson, tra i più richiesti sulla scena di New York, già fedele compagno del grande Jackie McLean. Lasciando la parola ad Anderson: “La musica contiene ogni sentimento ed emozione. E’, in ultima analisi, un’espressione di amore; è la forza di guarigione dell’universo, come disse Albert Ayler”.

Concerto fuori abbonamento

GALÀ DI PREMIAZIONE e di fine festival

GALA’ DI PREMIAZIONE E DI FINE FESTIVAL

Premiazioni “Concorsi Bettinardi“ e “Strisce di Jazz“

Esibizione dei vincitori delle sezioni Solisti e Gruppi del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano

I solisti della sezione A del “Bettinardi” saranno accompagnati da:

Stefano Caniato pianoforte

Mauro Sereno contrabbasso

Luca Mezzadri batteria

Ingresso libero

Come è ormai consuetudine, la serata finale è una vera festa di chiusura della manifestazione; un’occasione per valorizzare, premiandoli, i vincitori dei concorsi abbinati al Piacenza Jazz Fest e per dare l’arrivederci al 2013, la decima edizione!

La serata avrà inizio con la premiazione dei vincitori del concorso “Strisce di Jazz”, organizzato in collaborazione con il cicolo Arcicomics “Il senso delle Nuvole” e il Patrocinio di “Libertà” e a seguire sarà svelata la classifica di tutti i vincitori del Concorso “Bettinardi 2012“. Verrà assegnato anche il “Premio Libertà” ad ogni primo classificato.

Ogni concorrente e gruppo premiato si esibirà in un brano a sua scelta.

Al termine della serata, grande brindisi di “arrivederci” assaggiando qualche fetta di salame del “Salumificio S. Rocco” di Pontedell’Olio e degustando il Gutturnio “Jazz Fest 2012” e l’Ortrugo imbottigliato per l’occasione dall’azienda “Cordani” di Celleri di Carpaneto.

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programma

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MEMORIE DI ADRIANO

“Canzoni del Clan di Celentano”

Piacenza (PC) - Spazio Le Rotative - ore 18:30

AZZALI | CELLA | SERENO | MEZZADRI

“Life out of balance” immagini da Koyaanisqatsi

Piacenza (PC) - Cinema Iris

In coll. con Concorto Film Festival

ENRICO PIERANUNZI

NEW AMERICAN TRIO “Permutation”

Fiorenzuola d’Arda (PC) - Teatro Verdi

MICHEL PORTAL e LOUIS SCLAVIS

Piacenza (PC) - Chiesa di San Savino

SPECIALE ANTONELLO SALIS

“Stunt” - “Giornale di bordo”

Piacenza (PC) - Teatro President

RAY ANDERSON

POCKET BRASS BAND

Piacenza (PC) - Teatro President

In coll. con CrossRoads

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GALÀ DI PREMIAZIONE

E FINE FESTIVAL

Piacenza (PC) - Spazio Le Rotative

inizio concerti ore 21:15

programma

rassegna JAZZ CLUB!

ogni venerdì sera dal 2 al 30 marzo 2012

Piacenza – Milestone Club

Un festival nel festival

Ingresso € 7* – Abbonamento a 4 concerti € 20*

Venerdì 16 marzo ingresso libero*

* è sempre necessaria la tessera Anspi (Milestone) o quella del Piacenza Jazz Club

«Grande idea quella della commissione artistica del festival: creare all’interno del Jazz Fest un rassegna parallela che valorizzi il Milestone come Jazz Club. La rassegna inizia con un classico Guitar Trio, composto da Luigi Tessarollo, chitarrista di caratura internazionale (oltre ad aver collaborato con Maurizio Gianmarco e Stefano Bollani ha suonato più volte sia in U.S.A che in Europa con artisti del calibro di Lee Konitz, Slide Hampton, George Garzone) insieme a Paolino Dalla Porta al contabbasso (che oltre ad aver suonato con i migliori musicisti italiani, da D’Andrea a Rava, ha accompagnato figure importanti dell’avanguardia come Don Cherry, Oliver Lake e Lester Bowie) e Manhù Roche alla batteria (lo ricordate con Michel Petrucciani?). Il trio presenta un concerto che alternerà composizioni di Luigi Tessarollo e Paolino dalla Porta ad arrangiamenti in chiave jazzistica di melodie italiane. Un progetto di grande originalità che unisce la ricerca melodica alle peculiarità ritmiche e armoniche più evolute e raffinate del jazz moderno.

Il concerto successivo rappresenta per me una grande soddisfazione: il contrabbassista (e amico) Paolo Badiini, che conosco da quando, adolescente, incantava tutti con il suo straordinario talento, dopo il diploma di contrabbasso e un lunga parentesi nella musica classica torna al primo amore, il jazz. Ci presenta il suo primo CD come leader, guidando un quartetto formato da Gianni Azzali ai sax tenore e soprano (che di tanto in tanto ci ricorda che non è solo il presidente del Piacenza Jazz Club ma, soprattutto, un fior di musicista), dal pianista Mario Zara (già apprezzato al Milestone con il suo trio e con Claudio

Jazz Club

Fasoli) e, altra conoscenza piacentina, il batterista Roberto Lupo. Badiini rinuncia agli standard e si propone come originalissimo compositore e arrangiatore, spaziando da temi swinganti riconducibili alla tradizione di certo jazz moderno ad episodi di particolare introspezione, dove la “voce” di Azzali si inserisce con grande naturalezza. Nella musica del quartetto si avverte una particolare attenzione alle dinamiche e alla concezione dialogante dei singoli musicisti, grazie anche alla sapienza armonica di Zara e al raffinato drumming di Lupo.

Abbiamo poi la serata divisa in due parti, dedicata ai vincitori del Bettinardi 2011: il pianista Fabio Giachino e il chitarrista Alessandro Usai, vincitori ex-aequo nella sezione solisti uniscono le forze per dare vita ad un quartetto che esalterà le qualità di entrambi: il magistero tecnico ed il tocco perlato di Giachino, la fantasia e la logica nella costruzione degli assolo di Usai. Nella seconda parte si esibirà il Daniele Cordisco Trio, gruppo vincitore nella sezione gruppi; un trio che darà vita ad un set carico di swing, nel solco della buona tradizione.

Ecco poi una sorpresa per gli amanti del jazz più spericolato: un trio “anomalo” formato da due clarinetti bassi e una chitarra. Se il nome del raffinato chitarrista Garrison Fewell non è nuovo per il pubblico piacentino (aveva insegnato ad ArquatoJazz) è sicuramente una novità quello di Susanna Gartmayer, clarinettista e saxofonista austriaca attiva da tempo in territori free-rock, progressive e avant-jazz europeo, che vanta collaborazioni con Roscoe Mitchell.

Ma è il terzo nome che provoca shock: John Tchicai, saxofonista danese-congolese, figura chiave del free-jazz storico, componente del New York Contemporary Five (insieme a Shepp e Don Cherry), fondatore del New York Art Quartet (con Roswell Rudd). Tutti lo ricordiamo in Ascension di John Coltrane. Il trio proporrà un sound inedito e una musica nuova.

Infine abbiamo il quartetto del batterista Maxx Furian, con il progetto “L’equilibrista”, che ospita il nostro Mattia Cigalini, ormai noto al jazz internazionale (ha già suonato in Giappone e quest’anno è risultato secondo nel referendum della rivista Musica Jazz nella categoria Nuovi Talenti).

“L’equilibrista” è un viaggio nel mondo batteristico, ma senza esibizionismi; Furian pensa, infatti, che la musica debba “galleggiare”, così come un surf cavalca le onde del mare. Il titolo ben esprime la sensazione di essere “sempre su un filo”. Musica piena di sorprese e di “rischi” che, grazie alla maestria dei musicisti diviene coinvolgente e affascinante.

Riflettori puntati sul Milestone quindi, grazie ad un cartellone di altissimo livello.»

Jody Borea

programma

JAZZ CLUB

TESSAROLLO | DALLA PORTA | ROCHE

Luigi Tessarollo chitarra

Paolino Dalla Porta contrabbasso

Manhù Roche batteria

0903

PAOLO BADIINI QUARTET “Save the Flag”

Gianni Azzali sax tenore e soprano

Mario Zara pianoforte

Paolo Badiini contrabbasso

Roberto Lupo batteria

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GIACHINO – USAI QUARTET DANIELE CORDISCO TRIO

Fabio Giachino pianoforte

Alessandro Usai chitarra

Davide Liberti contrabbasso

Matteo Rebulla batteria - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Daniele Cordisco chitarra

Daniele Basirico contrabbasso

Giovanni Campanella batteria

2303

TCHICAI – FEWELL – GARTMAYER TRIO

John Tchicai clarinetto basso

Garrison Fewell chitarra

Susanna Gartmayer clarinetto basso

3003

MAXX FURIAN JAZZ TIME 4ET “L’equilibrista”

Mattia Cigalini sax

Gianluca Di Ienno pianoforte

Michele Tacchi basso

Maxx Furian batteria

inizio concerti ore 22:00

programma
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storia del JAZZ

sabato 24 marzo 2012 - ore 17:30

Piacenza – Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi”

Stefano Zenni presenta il libro STORIA DEL JAZZ. UNA PROSPETTIVA GLOBALE

Frequenza libera e gratuita

«Storia del Jazz. Una prospettiva globale» è la più ricca e completa storia del jazz mai pubblicata in Italia, frutto delle metodologie e delle informazioni più aggiornate. Le vicende del jazz sono affrontate con una visione globale, che abbraccia gli Stati Uniti e l’Europa, l’America Latina e l’India, il Giappone e la Russia e mette in luce, attraverso un taglio geografico illustrato da numerose mappe e cartine, le complesse relazioni musicali e culturali dell’espansione della musica afroamericana tra il XVI e il XXI secolo, dalle migrazioni intercontinentali alle microdinamiche urbane. Per la prima volta vengono indagate a fondo le connessioni della musica con gli stili di danza, i diversi ambienti (dal club alla sala da ballo alla nascita del concerto), le condizioni professionali (inclusi il ruolo di produttori e manager e il mondo del music business) e i movimenti politici. Sostenuto da aggiornate fondamenta musicologiche, il testo offre, con un linguaggio non specialistico, la comprensione di centinaia di capolavori del jazz in una prospettiva polistilistica, dalle musiche prejazzistiche al jazz-rock al terzomondismo, dal dixieland revival ai complessi rapporti con la musica classica, in una visione inedita di relazioni tra stili, individui, aree geografiche, che vanno a comporre la

più vasta sintesi critica disponibile. Inoltre l’autore, rovesciando i cliché consueti, inaugura un nuovo paradigma narrativo, illustrando con l’ausilio di diagrammi il ruolo centrale dei compositori nell’evoluzione del jazz. L’integrazione con il volume I segreti del jazz, attraverso icone che rinviano ad ascolti in digitale e analisi, apre il libro ad ulteriori approfondimenti.

Stefano Zenni (Chieti, 1962) è il maggiore musicologo di jazz in Italia. Presidente della SIdMA, Società Italia di Musicologia Afroamericana, vicedirettore del Center for Black Music Research - Europe, è direttore della rivista di studi Ring Shout ed editor jazz del Giornale della Musica. Insegna “Storia del jazz e delle musiche afroamericane” presso i conservatori di Bologna, Pescara, Pesaro e “Analisi delle forme” a Siena Jazz. Dirige i seminari Chieti in Jazz. E’ direttore artistico dal 1998 della rassegna Metastasio Jazz a Prato. E’ stato candidato ai Grammy Awards per le migliori note di copertina. Collabora con Rai Radio3. Per Stampa Alternativa ha pubblicato volumi su Louis Armstrong, Herbie Hancock, uno studio completo sulla musica di Charles Mingus e I segreti del jazz, uno dei maggiori successi editoriali del settore e vincitore di vari premi.

IL JAZZ AL CENTRO

domenica 11 e domenica 25 marzo 2012

Piacenza – Centro Commerciale Gotico

Concerti liberi e gratuiti con aperitivo

Confermata l’iniziativa “Il Jazz al Centro” che nelle passate edizioni ebbe tanto successo.

Organizzata in stretta collaborazione con il Centro Commerciale Gotico di Piacenza, per due domeniche del mese di marzo la “Piazza del Gusto”, all’interno del Centro Gotico, ospiterà alle ore 17:30 appuntamenti jazzistici, a corollario del cartellone principale del Festival.

Domenica 11 marzo 2012

SWING BROTHER SWING

Sergio ”Tamboo” Tamburelli voce

Pietro Bonelli chitarra

Claudio Perelli clarinetto

Gianni Satta tromba e flicorno

Daniele Petrosillo contrabbasso

Fabio Villaggi batteria

Il progetto S.B.S. nasce alla fine del 2003 da un’idea del cantante Sergio “Tamboo” Tamburelli e del chitarrista Pietro Bonelli.

Questo progetto ha lo scopo di proporre in modo ironico e divertente lo swing, la jazz song di casa nostra e il blues di Kansas City rendendoli appetibili anche a coloro che reputano l’ascolto di questi generi musicali, “una pratica per pochi eletti”.

Lo spettacolo prende corpo in perenne bilico tra musica e goliardia dove swing, Jive, R’n’R, e melodie degli anni ’60, formano l’ossatura musicale del progetto.

“Tamboo” ha all’attivo due cd e vanta un paio di apparizioni televisive sui canali Mediaset: il Boom (Canale 5) e lo Spazzolino Da Denti (Italia 1).

aperitivo
swing

TAMBURELLI

SERGIO “TAMBOO“

Domenica 25 marzo 2012

DJANGO’S CLAN guest Karin Van Kooten

Karin Van Kooten violino

Carmelo Tartamella chitarra solista

Enrico Comaschi chitarra ritmica

Enzo Frassi contrabbasso

Il Django’s Clan, sulla scena da dieci anni e con due dischi all’attivo, rappresenta il top italiano dello swing manouche, un mix di jazz anni ‘30, tradizione gitana e valzer francese, di cui il chitarrista Django Reinhardt ha rappresentato l’eccellenza. Alla chitarra solista di Tartamella, si aggiunge la vivida sonorità del violino della Van Kooten, autentica rivelazione “nordica”. L’ensemble propone il meglio dello swing zingaro. Oltre agli standard “manouche”, il Django’s Clan propone anche pezzi originali.

KARIN VAN KOOTEN

In occasione dell’iniziativa “Il Jazz al Centro”, presso il Centro Commerciale “Gotico” sarà allestita una parte della mostra Fermoimmagine - Scatti dai precedenti Jazz Fest; immagini che bloccano un frammento di creatività o di relax dei tanti artisti intervenuti nelle sei precedenti edizioni del Piacenza Jazz Fest. Sono stati selezionati i migliori scatti dei fotografi ufficiali della manifestazione, le cui foto fanno parte di una “mostra quotidiana” che sarà allestita anche in vari altri punti della città.

MASTERCLASS

sabato 3 marzo 2012

Alle ore 15:30 il batterista Antonio Sanchez terrà una masterclass a frequenza libera e gratuita presso la “Milestone School of Music” di via Musso 5 a Piacenza.

FERMOIMMAGINE

Scatti dai precedenti Jazz Fest

Fotografie in giro per la città, immagini che bloccano un frammento di creatività o di relax dei tanti artisti intervenuti nelle passate edizioni del Piacenza Jazz Fest.

Le foto, fissate su forex e inquadrate in un formato 70x100, fanno parte di una “mostra quotidiana” che sarà allestita al Centro Gotico e in tutta la città. Le immagini saranno collocate in uffici pubblici, nelle vetrine dei negozi e nei più svariati contesti e contribuiranno a fare di Piacenza per due mesi “la città del Jazz”.

UN PARCO A SATCHMO

sabato 31 marzo 2012 - ore 16:00

Tra via Ottobono e via Musso, in prossimità della sede del Piacenza Jazz Club, una piccola area verde adibita a parco giochi verrà intitolata a Louis Armstrong. Non capita spesso che un’amministrazione comunale decida di ricordare un musicista jazz intitolandogli una, seppur piccola, parte di città. Armstrong, l’icona della musica jazz darà il nome ad un piccolo parco giochi stretto fra palazzi e palazzine di prima periferia. Chissà se i bambini, salendo sull’altalena e notando le targhe, si chiederanno chi era mai questo Louis Armstrong, musicista jazz, 1901-1971… Bello. Grazie!

“…lapazzescaduratadellesuenote el’altezzavertiginosaacuisiarrampicava consuonispiccati,netti,puri comequellidelclavicembalodiScarlatti.”
Massimo Mila

I LUOGHI DEL FESTIVAL

Spazio “Le Rotative”

via Benedettine, 66/A (Piacenza)

Milestone via Emilia Parmense, 27 (Piacenza)

Cinema Iris corso Vittorio Emanuele II, 49 (Piacenza)

Teatro President via Manfredi 30 (Piacenza)

Chiesa di San Savino via Alberoni, 35 (Piacenza)

Teatro “G. Verdi” di Fiorenzuola

piazzetta S. Francesco (Fiorenzuola D’Arda – PC)

Centro Gotico via Emilia Parmense, 151 (Piacenza)

Galleria d’Arte Moderna

“Ricci Oddi” via S. Siro, 13 (Piacenza)

Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano

Via S. Eufemia, 12 (Piacenza)

BIGLIETTI E ABBONAMENTI

26 febbraio € 23 - € 20

1 marzo € 12 - € 10 ridotto

3 marzo € 16 - € 13 ridotto - € 11 no parapetto

11, 17 e 24 marzo € 16 - € 13 ridotto

Rassegna Jazz Club al Milestone € 7 (ad eccezione del 16/03 gratuito)

Prevendita meno 1 euro.

Abbonamento a 4 concerti del Fest (1, 3, 11 e 17 marzo) € 50 intero - € 42 ridotto

26 febbraio “Le Canzoni del Clan” (fuori abbonamento)

24 marzo “Ray Anderson” (fuori abbonamento)

Abbonamento a 4 concerti rassegna “Jazz Club!” € 20

* Riduzione:

under 20, over 65, Soci PcJC, allievi del Nicolini e soci “Qui Touring”

INFO

www.piacenzajazzclub.it biglietti@piacenzajazzclub.it 0523.579034

PREVENDITE

Soci dal 1 febbraio Non Soci dall’11 febbraio

Piacenza Jazz Club via Musso 5, Piacenza dal lunedì al venerdì (ore 15:00/19:00)

Gazebo suonante

Piazza Cavalli, Piacenza sabato 11 febbraio (ore 15:00 – 19:00)

Alphaville via Tempio 50, Piacenza tutti i sabato mattina dall’11/02 al 24/03 (ore 10:00/12:30)

Prenotazioni (solo per chi risiede fuori Piacenza) mandare una mail a biglietti@piacenzajazzclub.it

info

IMPIANTI IDRO-TERMO-SANITARI-ELETTRICI

Con il supporto promozionale di:

In collaborazione con:

Conservatorio G. Nicolini

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