2 maggio - 13 giugno 2015
DODICESIMA EDIZIONE
Testi curati da Gianni Azzali, Jody Borea, Angelica Dadomo e Andrea Zermani
Discografia consigliata a cura di Jody Borea
Traduzioni in inglese di David Stockdale
Progetto grafico faustomazzaStudio
Direttore artistico: Gianni Azzali
Commissione artistica: Angelo Bardini, Jody Borea, Giampietro Sargiani e Nicola Stecconi
Addetta Stampa: Angelica Dadomo
Segreteria e biglietteria: Elena Savi
VERDI, LE BANDE DI PAESE E UN TERRITORIO MUSICALE CHE SI PRESENTA A EXPO 2015
La dodicesima edizione di questo festival, ormai noto in tutta Italia, è caratterizzata, come molte altre manifestazioni, dalla concomitanza (appositamente voluta) con Expo Milano 2015. Questo fatto la diversifica alquanto dalle sue precedenti edizioni per tre motivi fondamentali: la collocazione stagionale avanzata (dal 2 maggio al 13 giugno), i luoghi (teatro Municipale e palazzo Farnese si aggiungono all’elenco delle sale toccate dagli eventi) e la realizzazione di due produzioni originali e strettamente legate al territorio. Nonostante questo, il Piacenza Jazz Fest, mantiene la sua anima profondamente divulgativa, socialmente trasversale e culturalmente articolata, coinvolgendo nuovamente il carcere cittadino, le scuole elementari e medie superiori, il Conservatorio, l’Università, l’ospedale; animando il centro storico, divulgando la conoscenza e promuovendo la formazione con seminari, concorsi, incontri, conferenze, presentazione di libri, accompagnando i bambini a scuola con i “pedibus musicali” e molto altro. Senza dimenticare le rassegne che lo hanno preceduto, come “Piacenza Suona Jazz” in dieci locali e gli “aperitivi swing” al Centro Gotico nello scorso mese di marzo. Anche quest’anno il festival avrà un’appendice estiva in “Summertime in Jazz”, che seguirà a ruota, iniziando i primi di luglio per concludersi a metà agosto. La presenza in cartellone di artisti come Stefano Bollani,
Jan Garbarek, Trilok Gurtu, Dave Weckl, Lars Danielsson, Franco D’Andrea e Gianluigi Trovesi, tra gli altri, fornisce indubbiamente lustro e attrattività verso la manifestazione, che in ogni edizione si conferma essere uno tra i punti di forza culturali della nostra provincia. Qualche parola in più vorrei spenderla per le due produzioni che il festival ha messo in campo. Una, quella di Gianluigi Trovesi con lo storico Corpo Bandistico Pontolliese e la collaborazione delle bande di Pontenure e Piacenza, ha lo scopo di valorizzare un aspetto importantissimo del “fare musica” in Italia, quello appunto dei corpi bandistici che, tra difficoltà e forte impegno volontario, portano avanti una formazione musicale di base insostituibile per il nostro tessuto sociale, aimè spesso coinvolgendo maggiormente i paesi che la città. Una realtà, quella delle bande musicali che punteggiano il nostro territorio, davvero ricca di storia musicale e umana e alla quale porre maggiore attenzione. Molti musicisti hanno mosso i loro primi passi in banda, come lo stesso Trovesi (e il sottoscritto).
L’unione tra lo “spirito libero” di Trovesi e la sonorità bandistica, assicura un concerto imperdibile, di pura e squisita contaminazione stilistica, ma di piena integrazione culturale... l’essenza del Jazz!
Di “buona contaminazione” è ricca anche l’altra produzione originale, quella affidata alla sapiente penna del M° Giuseppe Parmigiani di Piacenza.
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Un progetto sulle più famose arie verdiane, rivisitate con cura e rispetto musicologico attraverso lo stile e il linguaggio tipici della musica jazz. Un progetto nato diversi anni fa e realizzato nel 2000 per l’Expo di Hannover dalla Sugar Kitty Big Band di Piacenza, che viene oggi rivisto e riproposto con un forte allargamento di organico a quindici archi e due corni in aggiunta ai 18 elementi della big band, grazie alla collaborazione con il conservatorio cittadino; un altro evento da non perdere che, coinvolgendo la figura di Giuseppe Verdi è fortemente vocato ad esprimere le peculiarità del nostro territorio.
Il termine “territorio”, forse un po’ abusato di questi tempi, ha però una valenza identitaria importante, anche se di una piccolissima parte del nostro mondo globalizzato.
Significa riconoscersi sulla base di ciò che ci ha formati e nella prospettiva, di piena apertura, verso un futuro da costruire insieme con positività e fiducia. Doti, queste, forse difficili da ritrovare in questi anni poco “illuminati”, ma che devono restare alla base di tutto il nostro vivere, delle nostre scelte, del nostro operato. È su queste premesse che un’associazione culturale come la nostra si muove, cercando, pur nel suo piccolo, di promuovere l’aggregazione, l’integrazione, la Cultura come crescita personale e sociale, verso una migliore qualità delle vita.
È di conforto in tutto ciò avere al fianco enti che sostengono questa visione e questi scopi, come la Fondazione di Piacenza e Vigevano che, con particolare e gradita attenzione, segue e sostiene i nostri passi da dodici anni, valorizzando al massimo le nostre prerogative e i nostri intenti, in piena sintonia con gli scopi e con i sentimenti che guidano le nostre scelte organizzative. Con la Fondazione anche il Comune e la Provincia di Piacenza, la Fondazione Teatri, la Regione Emilia-Romagna e, per il quarto anno consecutivo, il MiBACT con il suo Patrocinio. Importante anche il sostegno di enti privati e imprenditori che, nonostante la crisi in atto, non fanno mancare il loro sostegno.
Nella speranza che le nostre proposte vi siano gradite e concorrano a farvi tenere maggiormente spenta la televisione, vi auguriamo Buon Festival!
UN SINCERO GRAZIE A...
tutti coloro che ci frequentano, ci incoraggiano e non ci fanno mai mancare il loro sostegno.
Grazie al preziosissimo Staff del festival e grazie a tutti i Soci del Piacenza Jazz Club. Un grazie sincero al Presidente Massimo Toscani e a tutto il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, organismo assolutamente vitale per questo festival; grazie per il sostegno economico che, fin dalla prima edizione, ha assicurato alla nostra iniziativa, permettendole di crescere e di arrivare fin qui, anche in momenti così delicati per la Cultura in Italia. Grazie in modo particolare al M° Giorgio Milani, consigliere e referente della commissione cultura della Fondazione, per la progettualità culturale che contraddistingue il suo operato in seno alla Fondazione stessa. Un sentito ringraziamento alla Dott.ssa Tiziana Libè, Vicedirettore generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, per la sapiente guida, per la simpatia e per l’apprezzamento da sempre dimostrati verso i nostri progetti.
Grazie al Sindaco di Piacenza Paolo Dosi; a Tiziana Albasi e a Stefano Perrucci, rispettivamente Assessori alla Cultura del Comune e della Provincia di Piacenza; un grazie anche all’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, che anche quest’anno ci ha concesso il suo prestigioso patrocinio. Grazie ad Antonella Gigli, dirigente del servizio cultura del Comune e a tutto l’ufficio cultura del Comune di Piacenza. Grazie all’Assessore Katia Tarasconi per i consigli e il supporto relativi ad Expo 2015. Grazie al direttore della Fondazione Teatri Angela Longeri e al direttore artistico Cristina Ferrari per la coproduzione del concerto di Stefano Bollani.
Grazie ad Augusto Bottioni, Assessore alla cultura del Comune di Fiorenzuola e a Donatella Bracchi, dirigente settore Cultura.
Grazie al direttore del Conservatorio “Nicolini”, il M° Lorenzo Missaglia.
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Un grazie di cuore a Donatella Ronconi dell’Editoriale Libertà per il suo sostegno, per esserci sempre vicino col suo entusiasmo e con i suoi preziosi consigli e per la fiducia che da sempre accorda alle nostre iniziative.
Grazie al Direttore di Libertà Gaetano Rizzuto per il supporto fornito dalla testata che dirige e per il prezioso e puntuale incoraggiamento. Un grazie a tutte le redazioni che supportano la comunicazione degli eventi. Grazie a Nicoletta Bracchi e a Telelibertà per la esaustiva informazione sul territorio e per la diffusione dell’iniziativa grazie alle riprese videotelevisive. Grazie al dott. Giorgio Braghieri, Presidente dell’Opera Pia Alberoni, per l’illuminata collaborazione con il festival. Grazie al direttore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, il dott. Mauro Balordi e alla responsabile delle relazioni esterne Sabrina Cliti.
Un grazie ad Angelica Dadomo che dalla scorsa estate si occupa con professionalità dell’ufficio stampa del festival; grazie a Fausto Mazza e al suo studio di comunicazione per la creativa e attenta cura dell’immagine del festival. Un grazie sincero ad “Ayumu” per la realizzazione delle App. Grazie ai dirigenti scolastici dei licei “Gioia” e “Respighi”, Maurizio Sartini e Licia Gardella e al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Cadeo e Pontenure Daniele Barca, nonché al suo vicepreside Angelo Bardini. Un grazie al dott. Silvio Ferrari di Piacenza per Expo e allo staff di Bloomet, in particolare grazie a Cristina Cremonesi ed Elisabetta Virtuani per la preziosa “interfaccia” con Milano Expo’ 2015, di cui la manifestazione ha il patrocinio ufficiale. Grazie a Edoardo Mazzoni e al Corpo Bandistico Pontolliese, alla banda “Ponchielli” di Piacenza e alla banda “Isacco del Val” di Pontenure. Grazie per “Piacenza Suona Jazz” dello scorso marzo al Centro Commerciale “Gotico” e ai gestori degli Amici del Po, Baciccia, Cantiere Simone Weil, Dubliners Irish Pub, Maudìt, Melville, Muntà di rat, Sound Bonico e Tuxedo. Grazie ai giurati del “Concorso Bettinardi”, Giuseppe Parmigiani, Eleonora Bagarotti, Fabio Bianchi, Jody Borea, Luca Conti, Roberto Cipelli, Aldo Gianolio, Debora Lombardo, Massimo Manzi, Oliviero Marchesi, Paolo Menzani, Betty Quartieri, Diana Torto, Tino Tracanna, Attilio Zanchi e Andrea Zermani. Grazie a Sandra Costantini di Jazz Network; alla dott.ssa Monica Pollini, direttrice del Centro Gotico e a Danilo Anelli della “Famiglia Piasinteina”. Un sentito grazie a Valeria Viganò Parietti dell’associazione “Oltre il muro” per il fondamentale supporto legato al concerto al carcere delle Novate.
Grazie a Mauro Resmini di Steeltrade; a Carla Coppelli e Roberto Rubinetti di Elitrans; al Centro Gotico; a Iren Emilia; a Metronotte Piacenza; a Yamaha Music Europe; a Naima Music Store; a Gabriele Zazzi; a Claudia Ferrero e Carlo Alberto Fiorani dell’Hotel Ovest; a Jazzitalia.net.
Un grazie a Massimo e a Marco di "Tamagni Pianoforti" per la loro professionalità che da dieci anni è al fianco del festival. Grazie a Ettore Quaglia per la documentazione video e a Giancarlo Carraro per le multivisioni. Grazie ai nostri fotografi ufficiali e a tutto lo staff tecnico di Sartori Service e di CSS.
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GRAZIE!
UNDICI ANNI DI GRANDI
MUSICISTI E DI... BELLE PERSONE!
Marc Abrams, Philippe Aerts, Ralph Alessi, Enzo Amazio, Franco Ambrosetti, Ray Anderson, Paolo Angeli, Andrea Anzalone, Ralphe Armstrong, François Arnaud, Andrea “Ayace” Ayassot, Daniel Bacalov, Luis Bacalov, Stefano Bagnoli, Jeff Ballard, Gabrio Baldacci, Ellade Bandini, Vito Barbato, Mattia Barbieri, Daniele Barcaroli, Julio Barreto, Piero Bassini, Stefano Battaglia, Franz Bazzani, Mauro Beggio, Luca Begonia, Paolo Benedettini, Stefano
Benni, Jerry Bergonzi, Tim Berne, Anton Berovski, Jorge Bezerra, Francesco Bigoni, Adam Birnbaum, Paolo Birro, Brian Blade, Johnathan Blake, Michelle Bobko, Stefano Bollani, Flavio Boltro, Guido Bombardieri, Rosario Bonaccorso, Roberto Bonati, Luis Bonilla, Robert Bonisolo, Fabrizio Bosso, Paolo Botti, Marco Bovi, Anthony Braxton, Mario Brunello, Mauro Brunini, Luca Bulgarelli, Gary Burton, Don Byron, Francesco Cafiso, Uri Caine, Mauro Campobasso, Stefano Cantarano, Stefano “Cocco” Cantini, Jean Luc Capozzo, Dario Carnovale, Beppe Caruso, Marco Castiglioni, Gianni Cazzola, Dede Ceccarelli, Erminio Cella, Eugene Chadbourne, Vincent Chancey, Renato Chicco, Pietro Ciancaglini, Gigi Cifarelli, Mattia Cigalini, Roberto Cipelli, Nico Ciricugno, Scott Colley, Ravi Coltrane, Luca Colussi, Pietro Condorelli, Giulio Corini, Alegre Correa, Paolo Corsi, Claudio Corvini, Mario Corvini, Larry Coryell, Gianni Coscia, Silvia Cucchi, Chris Dahlgren, Paolino
Dalla Porta, Franco D’Andrea, Joey DeFrancesco, Eli Degibri, Paolo Degiuli, Hamilton De Holanda, Tullio De Piscopo, Zeno De Rossi, Maria Pia De Vito, Stefano Di Battista, Gianni Di Benedetto, Giuseppe Di Benedetto, Daniele Di Bonaventura, Furio Di Castri, Enrico Di Crosta, Marcello Di Leonardo, Vito Di Modugno, Wayne
Dockery, Famoudou Don Moye, Solomon Dorsey, Dave Douglas, Hamid Drake, Billy Drummond, Sherrita Duran, Pee Wee Durante, Dario Duso, Jean Marie Ecay, Bill Elder, Rossano Emili, Wayne
Escoffery, Dimitri Grechi Espinoza, Gabriele Evangelista, Antonio
Faraò, Joe Farnsworth, Laura Fedele, Bebo Ferra, Garrison
Fewell, Ken Filiano, Claudio Filippini, Ettore Fioravanti, Riccardo Fioravanti, Paolo Forlini, Al Foster, Bob Franceschini, Michele
Franzini, Francesco Fratini, Paolo Fresu, Bill Frisell, Jean Christophe
Galliano, Richard Galliano, Danilo Gallo, Roberta Gambarini, Matthew Garrison, Roberto Gatto, Marcello Giannini, Susanna
Gartmayer, Tiziana Ghiglioni, Stephanie Ocean Ghizzoni, Sandro
Gibellini, Giovanni Giorgi, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Eddie Gomez, Aaron Goldberg, Yuri Goloubev, Massimo Greco, Kyle
6 VISTI E ASCOLTATI A PIACENZA IN QUESTI 11 ANNI
Gregory, Drew Gress, Danny Grissett, Gabriel Grossi, Mauro
Grossi, Stefano Guazzo, Giovanni Guidi, Alessandro Gwis, Omar Hakim, Darryl Hall, Jake Hanna, Tom Harrell, Lafayette Harris, Billy Hart, Tamir Hendelman, Scott Henderson, Michele Hendricks, Taylor Ho Bynum, Greg Hutchinson, Gerardo Iacoucci, Jean
Marc Jafet, Joseph Jarman, Marc Johnson, Sheila Jordan, Bert Joris, Joe Kabongo, Eyvind Kang, Sunny Kim, Scott Kinsey, Dan Kinzelman, Alfred Kramer, Viktor Krauss, Steve Kuhn, Alessandro
La Corte, Julian Lage, Alfredo Laviano, Eric Legnini, Greg Leisz, Davide Liberti, Dave Liebman, Didier Lockwood, Russ Lossing, Paul Lowens, Pietro Lussu, Rudi Mahall, Alessandro Maiorino, Tony Malaby, Daniele Malvisi, Natalio Mangalavite, Emanuele
Maniscalco, Ray Mantilla, Luca Mannutza, Massimo Manzi, Mauro
Manzoni, Fulvio Maras, Carla Marciano, Rita Marcotulli, Bruno
Marcozzi, Rick Margitza, Vittorio Marinoni, Linley Marthe, Cucho
Martinez, Edy Martinez, Giulio Martino, Valerio Mastandrea, Roberto Mattei, Paul McCandless, Tom Mc Clung, Steve Mc Craven, Chuck Mc Pherson, Brad Mehldau, Andrea Melani, Aldo Mella, Stefano Menato, Nico Menci, Luca Mezzadri, Marco Micheli, Andrea Michelutti, Luciano Milanese, Chris Minh Doky, Roscoe Mitchell, Glen Moore, Jason Moran, Dado Moroni, Juanjo Mosalini, Alphonse Mouzon, Gavino Murgia, Claudia Natili, Mauro Negri, Gary Novak, Adam Nussbaum, Piero Odorici, Ugonna Okegwo, Mauro Ottolini, Marco Pacassoni, Simone Padovani, Walter Paoli, Raffaello Pareti, Giuseppe Parmigiani, Emanuele Parrini, Gaspare Pasini, John Patitucci, Jessica Pavone, Sonia Peana, Filippo Pedol, Luis Perdomo, Danilo Perez, Ben Perowsky, Matt Perrine, Gianluca Petrella, Umberto Petrin, Anthony Pinciotti, Enrico Pieranunzi, Leonardo Pieri, Enzo Pietropaoli, Francesco Ponticelli, Michel Portal, Chris Potter, Andrea Pozza, Alvin Queen, Michele Rabbia, Tom Rainey, Enrico Rava, Danilo Rea, Joshua Redman, Mirko Roccato, Manhu Roche, Carrie Rodriguez, Adam Rogers, Reuben Rogers, Marcus Rojas, Aldo Romano, Wallace Roney, Dario Rosciglione, Roberto Rossi, Rudy Royston, Jay Rozen, Gonzalo Rubalcaba, Mirko Rubegni, Dino Rubino, Roswell Rudd, Leandro Saint Hill, Antonello Salis, Piero Salvatori, Antonio Sanchez, Daniel Santiago, Alfonso Santimone, Dave Santoro, Daniele Scannapieco, Beppe Scardino, Federico Scettri, Giancarlo Schiaffini, Silvia Schiavone, Louis Sclavis, Valerio Scrignoli, Stefano Senni, Simone Serafini, Peppe Servillo, Jaribu Shahid, Wayne Shorter, Aaron Siegel, Gwilym Simcock, Marco Siniscalco, Nate Smith, Roberto Soggetti, Lew Soloff, Omar Sosa, Dario Spinelli, Mike Stern, Nicola Stranieri, Ej Strickland, Sugar Kitty Big Band, Neil Swainson, Steve Swallow, Gianluca Tagliazucchi, Aki Takase, Ares Tavolazzi, John Tchicai, Enrico Terragnoli, Luigi Tessarollo, Henri Texier, Kim Thompson, Daniele Tittarelli, Childo Tomas, Giovanni Tommaso, Pietro Tonolo, Lorenzo Tucci, Ralph Towner, Nathaniel Townsley, Gianluigi Trovesi, Steve Turre, Andrè Vasconcellos, Vincenzo Vasi, Michele Vignali, Aldo Vigorito, Marcio Villa Bahia, Jimmy Villotti, Gianni Virone, Nasheet Waits, Mark Walker, Cedar Walton, Doug Weiss, Corey Wilkes, Willie William, David Williams, Nils Wogram, Vanessa Tagliabue Yorke, Rachel Z, Federico Zaltron, Attilio Zanchi, Enrico Zanisi, Mario Zara, Joe Zawinul, Riccardo Zegna, Enzo Zirilli.
7
DA ASCOLTARE
Stan Getz
“Born To Be Blue”
(Johansson suona in quattro brani, tra cui la celebre canzone popolare “Ack Värmeland Du Sköna”);
Stan Getz
“At Large”
(varie edizioni, due cd anche separati, Johansson suona in tutti i brani);
Jan Johansson
“Jazz på svenska”
Jan Johansson
“8 Bitar / Innertrio"
Jan Johansson
“Jazz på Ungerska/In Pleno”
Jan Johansson
“300000”
Musik genom fyra sekler med Jan Johansson
Jan Johansson
“In Hamburg”
(con Georg Riedel, raccolta di brani tratti dai dischi precedenti)
Nota: la maggior parte dei brani citati è ascoltabile su Youtube
JAN JOHANSSON
DA VEDERE
Jan Johansson
"Trollkarlen”
(film in lingua svedese, disponibile su Youtube)
Quest’anno occhi puntati sulla scena contemporanea del Norden-Jazz: Garbarek, Danielsson, i compagni danesi di Bollani e la presentazione dell’eccellente libro di Luca Vitali “Il suono del nord”. Il termine “Norden” viene utilizzato in riferimento ad un'area geografica che include oltre la penisola scandinava (Svezia, Norvegia e Finlandia) anche la Danimarca, l’Islanda e diverse isole (in alcuni casi si includono anche Gran Bretagna e Groenlandia). Questa vasta area ci ha già regalato in passato artisti importanti, si pensi solo a Lars Gullin e Niels Pedersen. Oggi, da diversi anni, sono sulla breccia alcuni musicisti ormai conosciuti in tutto il mondo. Solo per fare qualche nome: i norvegesi Jan
Bobo Stenson
Garbarek e Jon Balke, lo svedese Lar Danielsson, la cantante pop islandese Björk (che pure ha un trascorso jazzistico), i danesi Jesper Bodilsen e Morten Lund (che da oltre un decennio rappresentano il Danish trio di Stefano Bollani), il finlandese Iiro Rantala e tantissimi altri. Questi musicisti, di diverso stile e concezione musicale, pur tenendo conto della lezione impartita dai jazzman americani, sono accomunati dalla incessante ricerca di una musica che sviluppa le tradizioni nordeuropee: una musica che dialogherà poi con le culture di tutto il mondo.
In questo senso, tutti loro, possono considerarsi discepoli di una figura tanto grande quanto ancora misconosciuta al di fuori della Svezia, suo paese natale, una musicista che qui vogliamo
“...JAN JOHANSSON, IL PIÙ GRANDE DI
SEMPRE NELLA NOSTRA TERRA…”
ricordare: Jan Johansson. Se accendete il computer e ricercate su internet “Villekulla” (Villa Villacolle) vi imbatterete nell’immagine di una simpatica casetta con i tetti colorati di verde, ubicata nell'isola di Gotland in Svezia, nella cittadina di Visby. Oggi è una meta turistica. Per chi non è più giovane questa immagine ricorda qualcosa: aggiungete una sorridente bambina lentigginosa con le treccine, magari seduta su uno strano cavallo bianco a pois e una scimmietta sulle spalle: è Pippi Calzelunghe (Pippi Långstrump), la ragazzina combina-guai che ha scatenato la fantasia di milioni di bambini nella serie televisiva del 1970 trasmessa dalla Rai. Pochi sanno che l’allegra canzoncina che accompagna le gesta di Pippi è stata scritta da un genio come Jan Johansson. Pianista e compositore di grande talento, Johansson è un grande del Jazz europeo, degno di stare al fianco di giganti quali Django Reinhardt, Lars Gullin e pochi altri. La sua vita inizia a Söderhamn, dove nasce nel 1931. Da bambino inizia lo studio del pianoforte classico, imparando a padroneggiare anche chitarra, organo e fisarmonica. Da adolescente il Jazz entra nella sua vita, dapprima lo Swing, poi il Bebop. Si trasferisce a Göteborg per studiare ingegneria, ma la musica prende il sopravento. Molti musicisti americani soggiornano spesso in Svezia, Danimarca e Norvegia, e Johansson viene presto notato, diventando uno dei pianisti più richiesti. Possiede tecnica, eleganza, swing, originalità, si esprime con egual perizia sia sui tempi veloci che nelle ballad: pare proprio un Bill Evans nordico. Nel 1959 Stan Getz lo ingaggia per una serie di concerti a Copenhagen e quando l’anno dopo soggiornerà a Stoccolma lo richiamerà per registrare una dolcissima e sognante versione della celebre canzone popolare “Ack värmeland du sköna”. Ascoltare la voce vellutata del sax di Getz “galleggiare” sugli accordi pastosi di Johansson è un’esperienza simile alla prima fiaba raccontata dalla mamma. Un’altra fiaba la racconta lo stesso Johansson, nelle note di copertina di “Jazz på svenska”
(1964), uno dei dischi da sempre più venduti in Svezia: “Volevo solamente fare ascoltare queste melodie che altrimenti sarebbero rimaste nascoste nella soffitta di una biblioteca, dove le ho trovate…” – racconta Johansson. Il primo brano del disco, “Visa Från Utanmyra”
è un incanto: un vero tesoro ritrovato. Sono melodie evocative, ricche di mezze tinte, si percepisce l’anima di una Svezia antica, campagne innevate e casette di legno, dove il sole tramonta troppo presto o troppo tardi e la gioia non è mai disgiunta dalla malinconia. Immagini che possono essere viste in “Trollkarlen” (il mago), uno splendido film che il regista Anders Østergaard ha voluto dedicare a questo Edvard Grieg del Jazz; non è difficile, infatti, cogliere la stessa melanconia di alcune composizioni del grande compositore norvegese nel caratteristico mood di Johansson, che elabora con rispetto queste arie, inserendovi sobrie improvvisazioni, in realtà variazioni in senso classico, anche se un sottile swing e un parco inserimento di “blue notes” fanno pensare ad una sorta di blues scandinavo.
Pareva una delle prime vie nazionali al Jazz, ma Johansson, persona schiva e irrequieta, decide di sconfinare rielaborando melodie russe, ungheresi, polacche, fino al progetto di “Musik genom fyra sekler med Jan Johansson” (musiche di quattro secoli con Jan Johansson), album triplo pubblicato postumo e vincitore di un Grammy Award: come se Johansson avesse musicato gli “Scritti sulla musica popolare” di Béla Bartók. Ma Johansson conosceva benissimo anche le tendenze più avanzate, come è evidente in alcune registrazioni; in “Staden mellan broarna” si sente una sequenza pianistica alla Cecil Taylor su un fondale di nastro magnetico (con registrazioni di rumori di strada!); il brano “300.000” è per pianoforte preparato e in “Mitt Piano” sovrincide tre pianoforti e sembra proprio il Lennie Tristano di “Descent into the Maelstrom” (che però, pur registrato nel 1953, è stato pubblicato solo nel 1976, quindi Johansson non aveva potuto ascoltarlo!). In uno dei suoi numerosi (e splendidi) dischi che guardano al folklore, “Jazz på Ungerska” (rielaborazioni jazzistiche di melodie ungheresi con il violinista danese Svend Asmussen), il titolo di un brano ci appare oggi inquietante: “Det vore synd att dö än”, che significa pressappoco “sarebbe doloroso morire proprio ora”. Johansson trovò la morte in un incidente stradale il 9 novembre 1968, aveva solo trentasette anni: un drammatico presagio di un artista dalla sensibilità estrema.
Jody Borea
9
mercoledì aprile
ore 21:15 | Piacenza
Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano
Ingresso libero
RITA MARCOTULLI e LUCIANO BIONDINI "La strada invisibile"
Rita Marcotulli pianoforte
Luciano Biondini fisarmonica
Come è consuetudine, il concerto di anteprima sarà l’occasione per presentare l’intera iniziativa alla città di Piacenza. Il luogo prescelto è l’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, nel cuore del centro storico e nel cuore dell’Ente che maggiormente sostiene fin dal suo esordio il Piacenza Jazz Fest.
10 08
DI PRESENTAZIONE ALLA CITTÀ | ANTEPRIMA
CONCERTO
DA ASCOLTARE
Rita Marcotulli & Luciano Biondini
“La Strada Invisibile”;
Luciano Biondini & Javier Girotto
“Terra Madre”;
Rita Marcotulli
“The Woman Next Door”.
“La strada invisibile” è il titolo che la nota pianista Rita Marcotulli e il fisarmonicista Luciano Biondini hanno dato a questo loro nuovo progetto, un affascinante dialogo fatto di note tra due musicisti di grande esperienza, che propongono dal vivo al pubblico il loro personale viaggio attraverso quella "strada invisibile" che è la musica, accompagnando il pubblico in un percorso fatto di note che raccontano sensazioni, stati d’animo, emozioni diverse, a volte anche apparentemente contrastanti come tenerezza, umorismo e malinconia.
UN AFFASCINANTE
DIALOGO FATTO DI NOTE
TRA DUE MUSICISTI DI GRANDE ESPERIENZA, CHE PROPONGONO
IL LORO PERSONALE
VIAGGIO ATTRAVERSO
QUELLA "STRADA INVISIBILE" CHE È LA MUSICA
Testa o Francesco De Gregori. Luciano Biondini dal canto suo non è da meno essendo considerato uno fra i migliori fisarmonicisti in circolazione nel panorama musicale italiano oggi. Molti musicisti, tra i quali Rabih AbouKhalil, Michel Godard, Enrico Rava e, più recentemente, il giovane violinista polacco Adam Baldych, hanno potuto apprezzare la sua arte indipendente, piena di travolgente drammaticità ed emozione, pur senza perdersi nella superficialità tecnica.
Compositrice e pianista jazz di livello, oggi Rita Marcotulli è indubbiamente una delle musiciste italiane più apprezzate anche all’estero. Nel corso della sua carriera, oltre ad aver vinto il David di Donatello come colonna sonora per il film «Basilicata Coast to Coast» di Rocco Papaleo, la Marcotulli vanta collaborazioni con i grandi del jazz come Chet Baker, Dewey Redman, Pat Metheny, Joe Lovano, Michel Portal, Enrico Rava e Nguyên Lee, ma anche con protagonisti della musica italiana come Pino Daniele, Gianmaria
« Con Luciano abbiamo cominciato a lavorare insieme circa cinque anni fa - ci ha raccontato Rita Marcotulli - anche grazie all’aiuto di un grande musicista, amico comune, come Javier Girotto. Sin da subito mi colpì la sua genialità nel suonare e così intensificammo le collaborazioni anche nelle colonne sonore, ad esempio con la sua fisarmonica mi ha accompagnato anche nelle musiche di "Basilicata coast to coast" e sempre più spesso ci siamo ritrovati a suonare insieme».
«La strada invisibile» - continua la Marcotulli - è il titolo di un pezzo che scrissi diverso tempo fa e che fa riferimento proprio alle emozioni che può trasmettere la musica. Nel concerto proponiamo molti brani del CD recentemente pubblicato dalla “Act”, anche se dal vivo spesso lasciamo che le nostre "strade invisibili" prendano piede, colleghiamo diversi brani mettendo nel mezzo molta improvvisazione che diventa variazione sul tema. Sarà un bel viaggio attraverso le emozioni del momento, condizionato come sempre anche dalla risposta del pubblico ».
11
sabato sabato
ore 15:30/19:00
Piacenza | Piazza Cavalli
aprile aprile
ore 21:15
Piacenza | Milestone Club
Ingresso libero con tessera
Piacenza Jazz Club o Anspi
con la LARGE STREET BAND
Quello del “gazebo suonante” è uno dei più simpatici momenti pubblici di promozione dell’iniziativa che tende ad andare in mezzo alla gente, nelle strade del centro storico cittadino.
Al gazebo si possono avere informazioni e acquistare i biglietti e gli abbonamenti del festival. Per l’occasione il centro storico sarà animato da una marchin’ band funky di rara bravura: la Large Street Band
Trombe: Emanuele Campigli, Damiano Quagli, Leonardo Dianori, Luciano Fiorello;
Sax tenore: Alessandro Deiana, Francesco Papiani, Marco Pomponio;
Sax Baritono: Antonio Posarelli, Leonardo Victorion;
Trombone: Andrea Soldani;
Sousaphone: Nico Fioravanti;
PIACENZA JAZZ FEST! 18 25
GAZEBO SUONANTE JAM SESSION
Percussioni: Giacomo Iommi, Mirko Latino, Marco Campagna, Michele Lovito, Marcello Lombardo.
D’INIZIO FESTIVAL
Una Jam in piena regola, com’è “sana” usanza di qualsiasi jazz club, ma che in più vuole festeggiare l’inizio della dodicesima edizione del festival. Tanti sono gli amici musicisti che hanno già dato la loro adesione, studenti, professionisti, gruppi precostituiti e cantanti che saliranno sul palco del Milestone per fare in modo che, come in tutto il mondo, anche a Piacenza si perpetui il rito della Jam, vero momento ludico-creativo dove i musicisti si conoscono, si ritrovano, si confrontano e si scambiano musica. Aimè, in Italia le jam-session sono sempre meno e di conseguenza anche le occasioni per crescere divertendosi o divertirsi crescendo, come dir si voglia, ma la cosa davvero simpatica è che a divertirsi c’è anche il pubblico!
ASPETTANDO IL
DAVE WECKL ACOUSTIC BAND
Fiorenzuola d'Arda - Teatro Verdi in coll. con Comune di Fiorenzuola d'Arda
VINCITORI “BETTINARDI 2014”
Piacenza - Conservatorio “Nicolini”
Sezioni A, C e migliori allievi di Nuoro Jazz
STEFANO BOLLANI DANISH TRIO
Piacenza - Teatro Municipale in coll. con Fondazione Teatri di Piacenza
JAN GARBAREK GROUP feat. TRILOK GURTU
Piacenza - Teatro Municipale in coll. con Jazz NetworkCrossroads
maggio 02
“BETTINARDI 2014”
Piacenza - Conservatorio “Nicolini”
Sezioni B
maggio
mercoledì maggio
Piacenza - Galleria Alberoni
sabato sabato sabato sabato giugno
LARS DANIELSSON NEW QUARTET
Piacenza - Spazio Rotative
PINO NINFA & FRANCO D’ANDREA TRIO
Piacenza - Università Cattolica
maggio giugno
GALÀ DI PREMIAZIONE VINCITORI “BETTINARDI 2015”
Piacenza - Spazio Rotative
maggio 08 15 venerdì venerdì maggio maggio PROGRAMMA 12° edizione
GIANLUIGI TROVESI E LE BANDE DI PIACENZA
Piacenza - Palazzo Farnese
VERDI’N BLUE
Piacenza - Palazzo Farnese in coll. con Conservatorio “Nicolini”
13
23 30 06 13
27
09 16 17
sabato sabato sabato domenica maggio maggio
ALBERT HERA QUINTET
VINCITORI
sabato maggio
02 DAVE WECKL ACOUSTIC BAND
ore 21:15
Fiorenzuola d'Arda Teatro Verdi
Interi € 20 - Ridotti € 16
Loggioni e palco non di parapetto € 18 - € 14 (Prevendita locale meno € 1)
Prevendita online www.liveticket.it
“Of the same mind”
Makoto Ozone pianoforte e organo Hammond
Gary Meek sax tenore
Tom Kennedy basso elettrico
Dave Weckl batteria
La dodicesima edizione del “Piacenza Jazz Fest” inizierà quest’anno, in concomitanza con Expo 2015, da Fiorenzuola D’Arda con un imperdibile concerto di uno dei più grandi batteristi viventi: Dave Weckl con la sua Acoustic Band
Il concerto è organizzato in stretta collaborazione e con il sostegno del Comune di Fiorenzuola D’Arda (storico partner del festival).
La Dave Weckl Acoustic Band è una nuovissima formazione del batterista americano, che riunisce intorno a sè alcuni dei migliori musicisti della scena newyorkese, come Gary Meek al sax tenore, Makoto Ozone al pianoforte e organo Hammond (gli appassionati ricorderanno i mitici anni in duo con il vibrafonista Gary Burton) e Tom
In collaboration with the Municipality of Fiorenzuola D’Arda
DAVE WECKL ACOUSTIC BAND
“Of the Same Mind”
Tickets: € 20, Reduced fare: € 16
Loggioni and non parapet boxes: € 18 - € 14
Advance sale tickets available online at www.liveticket.it This is a season ticket concert.
The organisers of the12th Edition of the Piacenza Jazz Fest and Expo 2015, which will be taking place at the same time in Fiorenzuola D’Arda, are happy to announce a concert by one of the greatest drummers alive: Dave
Weckl and his Acoustic Band. The concert has been organised thanks to the support and collaboration of the Municipality of Fiorenzuola D’Arda (a partner of the Piacenza Jazz Fest for years).
The Dave Weckl Acoustic Band is a relatively new ensemble that brings together some of the best talents of the current New York Jazz scene: Gary Meek on tenor sax, Makoto Ozone on paino and Hammond organ (jazz aficionados will remember the golden years of his duets with vibraphonist Gary Burton) and Tom Kennedy on electric bass.
Dave Weckl is not only famous for his drumming; he is also considered to be one of the best
musicians of all times, according to the magazine Modern Drummer, which has inducted him into its Hall of Fame.
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CONCERTO IN ABBONAMENTO
In collaborazione con il Comune di Fiorenzuola d'Arda
DA ASCOLTARE
Perpetual Motion
Chick Corea Akoustic Band
“Alive”
(con Dave Weckl, John Patitucci)
Makoto Ozone
“My Witch's Blue”
Gary Burton
"Real Life Hits" Real Life Hits”
(con Makoto Ozone)
Kennedy al basso elettrico. Il concerto sarà l’occasione per la band di presentare in Italia la loro prima incisione, intitolata “Of the same mind”, un album registrato in soli due giorni e frutto di un’alchimia speciale che si è venuta a creare sul palco durante un tour con il chitarrista Mike Stern nel 2013, nel corso del quale accadeva che i momenti d’improvvisazione, affidati alla band che accompagnava Stern, diventavano sempre più intensi e coinvolgenti, l’intesa tra i musicisti sempre più nitida, tanto da convincerli a registrare le loro performance insieme. Il prodotto che ne è uscito è una miscela esplosiva di questa sorta di varie jam session in cui ciascuno di loro riesce a esprimere il meglio di sé, unite a sonorità Funky, a ritmi latini e tanto, tanto groove L’entusiasmo e il piacere dei quattro musicisti di suonare insieme è così tangibile da coinvolgere inevitabilmente anche il pubblico presente ai loro concerti, che ne viene irrimediabilmente contagiato. Un episodio divertente che fa capire il clima che si è venuto a creare nel gruppo è legato in particolare a uno dei brani dell’album, intitolato “Stay Out”, ovvero “stanne fuori”.
LA DAVE WECKL ACOUSTIC BAND È
UNA NUOVISSIMA FORMAZIONE DEL BATTERISTA
AMERICANO, CHE RIUNISCE INTORNO
Dopo il momento di improvvisazione lasciato agli altri musicisti del gruppo, nel corso di uno dei concerti il grande Mike Stern avrebbe infatti voluto riprendere con la normale esecuzione del brano, ma questi si stavano divertendo talmente tanto da arrivare a dirgli di aspettare ancora un attimo e di lasciarli così continuare con la loro jam session, ora diventata una traccia del disco.
A SÈ ALCUNI DEI MIGLIORI MUSICISTI DELLA SCENA
NEWYORKESE
Dave Weckl non è solo un batterista famoso in tutto il mondo, ma è considerato anche uno dei migliori musicisti di tutti i tempi, secondo la rivista “Modern Drummer”, che lo ha inserito anche nella sua Hall of Fame. Artista eclettico, che si è cimentato con una straordinaria varietà di generi e con musicisti di diverse provenienze, tra cui Madonna, Diana Ross, Michel Camilo, Simon & Garfunkel e Robert Plant, ma il suo primo amore rimane il Jazz. Egli è forse meglio conosciuto come il batterista che per sette anni ha accompagnato Chick Corea, suonando sia nella Electric Band sia nella Acoustic Band. La sua discografia è davvero impressionante e include, oltre a una decina di album come leader, anche numerosissime incisioni come outsider.
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Auditorium del Conservatorio “G. Nicolini”
VINCITORI DEL “BETTINARDI 2014” MIGLIORI ALLIEVI DI “NUORO JAZZ”
(sezioni A e C)
VINCITORE SEZIONE “A” (SOLISTI) NEL 2014 LORENZO VITOLO SPRING TRIO
Lorenzo Vitolo pianoforte
Aldo Capasso contrabbasso
Marco Gagliano batteria
VINCITRICE SEZIONE “C” (CANTANTI) NEL 2014 ROSSELLA CAPPADONE QUARTET
Rossella Cappadone voce
Stefano Calzolari pianoforte
Mauro Mussoni contrabbasso
Marco Frattini batteria
GRUPPO MIGLIORI ALLIEVI DI “NUORO JAZZ”
SEVEN STEPS
Adele Pardi voce e violoncello
Pietro Corbascio tromba
Vittorio Cuculo sax
Tancredi Emmi contrabbasso
Bruno Tagliasacchi batteria
Scarica subito l'app ufficiale del Piacenza Jazz Fest 2015 Disponibile per iPhone e Android
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CONCERTO AD INGRESSO LIBERO venerdì maggio
Piacenza
ore 21:15 |
Anche quest'anno il Jazz si mette in tasca!
Il Lorenzo Vitolo Spring Trio nasce nella primavera del 2014 dopo diverse esperienze che il giovane pianista napoletano fece frequentando le jam session dei club partenopei e non solo. I componenti sono tutti giovanissimi e insieme frequentano il triennio Jazz di primo livello al Conservatorio di Napoli. Lorenzo Vitolo ha solo diciassette anni, Aldo Capasso al contrabbasso ne ha venti, mentre il batterista, Marco Gagliano ne compie ventuno e, nonostante l’età, tutti hanno già all’attivo alcune partecipazioni a festival jazz e suonano regolarmente nei club di Napoli e provincia. Lorenzo Vitolo, premio Bettinardi 2014 nella sezione “Solisti”, è una vera rivelazione del pianoforte jazz in Italia. Tocco superlativo, maturità inaspettata alla sua età, ma soprattutto una creatività fresca e coinvolgente, costituiscono le premesse per quella che sarà indubbiamente una grande carriera musicale.
Rossella Cappadone è l’esempio di una voce (e una personalità) esuberante, energica, passionale e gioiosa nel panorama della nuova generazione italiana di cantanti jazz. Primo premio nella sezione “Cantanti” del Bettinardi 2014, si è subito messa in luce per le sue doti canore e ritmiche, riuscendo a “swingare” e ad improvvisare vocalmente come un agile strumento. La sua estrema versatilità le consente inoltre di esprimersi anche nel mondo latino sudamericano, facendo risuonare la “saudade” tipica della musica di Jobim. Il suo ensemble, decisamente calzante, esalta le sue potenzialità vocali e interpretative con eleganza e swing, senza mai porre l’accento su forzature virtuosistiche fini a se stesse, ma con l’accortezza e intelligenza che devono possedere gli accompagnatori vocali.
Seven Steps è una band giovane e ben assemblata, i cinque componenti si muovono con grazia, ciascuno nel proprio ambito, a loro agio nel costruire la trama musicale; mai una sbavatura, esternano sicurezza e non lasciano nulla al caso, neanche una nota. Si fanno ascoltare davvero con piacere. È un gruppo composto da elementi di alto valore artistico. Per ora il più grande riconoscimento è stato il “Time in Jazz” di Berchidda diretto da Paolo Fresu e l’apertura del “Nuoro Jazz Festival” con la registrazione del loro primo disco, ma siamo solo all’inizio. “Sette passi”, questo è il nome che hanno scelto i migliori allievi premiati l’anno scorso con una borsa di studio ai seminari del Nuoro Jazz Festival, con l’obiettivo dato loro di formare una band che avrebbe rappresentato la XXV edizione dei seminari di Nuoro Jazz della scorsa estate.
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CONCERTO
FUORI ABBONAMENTO sabato maggio
STEFANO BOLLANI DANISH TRIO
ore 21:15 | Piacenza
Teatro Municipale
vedi a pagina
“Biglietti e abbonamenti”
Prevendita online www.teatripiacenza.it
In coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza
Stefano Bollani pianoforte Jesper Bodilsen contrabbasso
Morten Lund batteria
Alle ore 17:00 Stefano Bollani incontrerà il pubblico presso l’auditorium del Conservatorio “Nicolini”.
Si concretizza finalmente, con il concerto dello Stefano Bollani Danish Trio, la collaborazione tra il Piacenza Jazz Fest e la Fondazione Teatri di Piacenza. Una “joint venture” della quale entrambi gli enti sono felici e che speriamo possa proseguire nelle prossime edizioni del festival. Descrivere in poche righe la figura di un musicista come Stefano Bollani che, nonostante la giovane età (classe 1972), ha un curriculum e una serie di esperienze musicali lunghissimi è davvero arduo. A sei anni comincia a studiare pianoforte. Esordisce professionalmente a quindici.
In co-production with the Fondazione Teatri of Piacenza
STEFANO BOLLANI
DANISH TRIO
Tickets (please see the page “Biglietti e abbonamenti”)
Advance ticket sales online at www.teatripiacenza.it
This is not a season ticket concert.
Stefano Bollani will be available to talk with the audience and answer questions at 5:00 pm in the auditorium of the Nicolini Consevatory in Piacenza.
It is not easy to talk about a musician like Stefano Bollani in a concise manner. Despite his young age (he was born in 1972), his CV includes a series of impressive musical experiences and collaborations. He started studying the piano when he was six. His first professional performance came at fifteen. Then, after having graduated from Conservatory, he accepted a stint as session man in the world of Italian pop music (touring with, among others, Raf, Irene Grandi and Jovanotti) before deciding jazz was what he wanted to do. Since then, he
has collaborated with musicians of exceptional quality, including Richard Galliano, Phil Woods, Lee Konitz, Miroslav Vitous, Han Bennink, Aldo Romano, Michel Portal, Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Bobby McFerrin, Franco D'Andrea, Martial Solal, Uri Caine, John Abercrombie, Kenny Wheeler and Greg Osby. He has also performed on some of the world’s most prestigious stages: Umbria Jazz, the Montreal Jazz Festival, New York’s Town Hall, the Fenice Theatre in Venice and La Scala in Milano.
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DA ASCOLTARE
“Mi ritorni in mente”
“I Visionari”
(con Cristiano Calcagnile, Nico Gori, Pietra Magoni,Ferruccio Spinetti, Mirco Guerrini,Paolo Fresu)
“Rapsodia in Blue”
(orchestra del Gewandhaus di Lipsia, dir. Riccardo Chailly)
“Joy in Spite of Everything”
(con Bill Frisell, Mark Turner)
Dopo il diploma di conservatorio e una breve esperienza come turnista nel mondo della musica pop (con Raf, Irene Grandi e Jovanotti, fra gli altri) si afferma nel jazz, collaborando con grandissimi musicisti (Richard Galliano, Phil Woods, Lee Konitz, Miroslav Vitous, Han Bennink, Aldo Romano, Michel Portal, Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Bobby McFerrin, Franco D'Andrea, Martial Solal, Uri Caine, John Abercrombie, Kenny Wheeler, Greg Osby...) sui palchi più prestigiosi del mondo (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia, fino alla Scala di Milano). La rivista americana “Downbeat” nel 2007 lo vede ottavo fra i nuovi talenti del jazz mondiale e terzo fra i giovani pianisti. I critici della rivista “AllAboutJazz” di New York lo votano fra i cinque musicisti più importanti del 2007, accanto a mostri sacri come Ornette Coleman e Sonny Rollins. Nel dicembre dello stesso anno a Vienna gli viene consegnato l'European Jazz Preis, premio della critica europea, come miglior musicista jazz europeo dell'anno. Tantissime esperienze con il Teatro, la Radio e la Televisione, anche con la musica classica. Incide per ECM, Label Bleu e altre prestigiose etichette discografiche.
Con il Danish Trio, Bollani ha creato alcuni dei suoi lavori migliori. In concerto, poi, tira fuori anche le proprie qualità di simpatico funambolo dell’ironia, con punte di irresistibile humour. Grande successo per “Stone in the water” e per “Joy in spite of everything”, i due cd ECM con il Danish Trio. Parlando di questa formazione Bollani ha detto: « è quasi una sintesi di tutte le mie idee. Non ci poniamo limiti: abbiamo iniziato suonando standard americani e canzoni italiane. La prima tournée aveva un programma tutto scandinavo e ogni serata era diversa dall’altra ». E in effetti quell’intesa extrasensoriale, che è alla base del miglior Jazz, sembra essere uno dei collanti fondamentali del gruppo che è nato dodici anni fa e che, nelle passate stagioni Rai, è stato protagonista assoluto della trasmissione notturna “Sostiene Bollani”. I tre sono accomunati da una grande cultura jazzistica e da una concezione del Jazz che non si rinchiude in un mondo autarchico e impermeabile a tutto, ma che invece usa un linguaggio in grado di assorbire come una spugna gli spunti di tutti i tempi, all’insegna dell’improvvisazione e del divertimento senza preclusioni di sorta.
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CON IL DANISH TRIO, BOLLANI HA CREATO ALCUNI DEI SUOI LAVORI MIGLIORI.
CONCERTO FUORI ABBONAMENTO
venerdì maggio
ore 21:15 | Piacenza
Teatro Municipale
vedi a pagina
“Biglietti e abbonamenti”
Prevendita online www.teatripiacenza.it
JAN GARBAREK GROUP feat. Trilok Gurtu
In coproduzione con Jazz Network (Crossroads)
Jan Garbarek sax
Rainer Brüninghaus pianoforte e tastiere
Yuri Daniel basso
Trilok Gurtu batteria
Alle ore 19:00 Luca Vitali presenterà il volume “Il suono del nord” nel ridotto del Teatro Municipale (ingresso libero).
Si materializza un altro sogno del festival jazz piacentino, quello di ospitare una figura come quella di Jan Garbarek, per di più con un ospite illustre come Trilok Gurtu alla batteria e percussioni. Un vero concerto-gioiello! Nessuno suona il saxofono come Jan Garbarek. Il suo suono è diventato un inconfondibile marchio che ha talvolta acquisito una dimensione diversa da quella generalmente indicata come "Jazz". Gli innumerevoli album pubblicati, i concerti nelle sale più importanti del mondo, la prolungata
In co-production with the Jazz Network (Crossroads)
JAN GARBAREK GROUP featuring Trilok Gurtu
Tickets (please see the page “Biglietti e abbonamenti”)
Advance ticket sales online at www.teatripiacenza.it
This is not a season ticket concert.
No one plays the sax like Jan Garbarek. His sound has become a brand of excellence and he has
at times veered off into a different dimension than that generally considered to be Jazz. He has recorded numerous albums and performed in some of the most important venues in the world. His prolonged partnership with Keith Jarrett and his unprecedented collaboration with the Hilliard Ensemble have contributed to giving this unique sax player immense popularity. Despite his success, Garbarek has never worried about certain critics’ need to create superficial
labels or to put artists into defined musical categories. He avoids classification of all kinds in favour of expression. His work can be found under the headings of Jazz, Classical Music or even Pop. Since the beginning of the establishment of the ECM label, Garbarek has been one of its most important artists.
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“dal canto popolare nordico alle scale balinesi, da John Coltrane a Sibelius, il sax di Garbarek viaggia senza sosta dai fiordi norvegesi alle porte d’oriente.” (Jody Borea)
DA ASCOLTARE
“Witchi-Tai-To”
“Dansere”
“Dis”
“Dresden: in concert”
Keith Jarrett
"Belongin”
Keith Jarrett
“Sleeper”
DA LEGGERE:
Michael Tucker:
“Jan Garbarek: Il canto profondo del nord”
Luca Vitali:
“Il suono del nord – La Norvegia protagonista della scena jazz europea”
collaborazione con Keith Jarrett e l’opera senza precedenti con l’Hilliard Ensemble, hanno dato a questo saxofonista unico, una popolarità senza confini di genere. A lui non è mai importato nulla del bisogno dei critici di creare etichette comode e di inserire gli artisti all’interno di categorie musicali definite: Garbarek sfugge a questi tentativi. I suoi lavori si possono trovare nelle classifiche di Jazz, Classica o Pop. Fin dai primi giorni della ECM, Garbarek è stato uno dei artisti di maggior successo dell’etichetta.
UN VERO CONCERTO-GIOIELLO!
NESSUNO SUONA IL SAXOFONO COME JAN GARBAREK.
Certamente, non è il suono da solo a fare la musica. Jan Garbarek è un maestro nel comporre e improvvisare qualcosa che va dritto all’anima. I suoi estesi spazi sonori vanno da momenti di assoluta tranquillità a parentesi estatiche, irradiando un totale senso di pace senza tuttavia risultare noiosi,
nemmeno per un momento. I suoi concerti si sviluppano in maniera altamente organica, lasciando una tensione positiva in chi ascolta. Questa musica respira e lascia spazio al respiro. Nel suo tour attuale Jan Garbarek sarà insieme al tastierista che lo accompagna da anni, Rainer Brüninghaus, al bassista brasiliano Yuri Daniel e al maestro della batteria Trilok Gurtu, dall’India. Questi musicisti, tutti altamente preparati dal punto di vista tecnico, sono un’ulteriore garanzia. Si assisterà a un concerto straordinario, pieno di momenti magici, di una densità sonora inconfondibile, capaci di generare spazi musicali che lasceranno tracce nel profondo.
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ore 21:15 | Piacenza
VINCITORI EX-AEQUO DEL “BETTINARDI 2014 (sezione B)
3 AL BOT JAZZ QUARTET
Luca Ceribelli sax tenore e soprano
Francesco Orio pianoforte
Lorenzo Buffa contrabbasso
Davide Bussoleni batteria
ZURBARAN
Mirko Cisilino tromba
Davide Angelica chitarra
Christian Pepe contrabbasso
Simone Sferruzza batteria
I 3 Al Bot nascono nel 2009 a Crema da un interesse comune per la musica improvvisata e per la ricerca di “ qualcosa di non detto ”. Iniziano a sperimentare e a conoscere il mondo del jazz seguendo le enormi orme lasciate da artisti come Wayne Shorter, John Coltrane, Miles Davis spaziando dal Free Jazz agli standard più famosi, fino a “lanciarsi” nelle prime composizioni originali. Armati dalla voglia di crearsi un posto nel mondo del Jazz, i 3 Al Bot trovano ingaggi in club del cremasco, bresciano, milanese e biellese, cercando di rendere sempre più nota la loro voglia di far conoscere il Jazz sotto una nuova luce ed energia, sprigionata certamente dalla giovane età, ma anche da un certo modo di intendere la musica jazz, come una ricerca continua e, soprattutto, come un’esigenza urgente di espressione di se stessi.
Zurbaran, dal nome di un pittore spagnolo della prima metà del Seicento, è un progetto nato nel 2014 dall’incontro di giovani personalità attive sul territorio emiliano (anche se provenienti da diverse regioni), unite dalla volontà di creare un prodotto artistico multiforme. I quattro ricercano tra i linguaggi del Jazz e del “non-jazz”, una forma espressiva sincera, svincolata da manierismi e formalità stereotipate legate alla musica improvvisata. Vincitori (ex-aequo con i 3 Al Bot) del premio Chicco Bettinardi 2014 - sezione Gruppi, gli Zurbaran sono una formazione coesa e con le idee chiare su cosa e come suonare la loro musica, in un repertorio di soli brani originali.
22 16
CONCERTO AD INGRESSO LIBERO
maggio
sabato
Auditorium del Conservatorio “G. Nicolini”
I LUOGHI DEL JAZZ
Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano via S. Eufemia, 12 - Piacenza
Teatro “G. Verdi” di Fiorenzuola via della Liberazione - Fiorenzuola d’Arda (PC)
Conservatorio “G. Nicolini” via S. Franca, 35 - Piacenza
Teatro Municipale via Verdi, 41 - Piacenza
Grande Albergo Roma via Cittadella 14 - Piacenza
Teatro President via Manfredi, 30 - Piacenza
Sala degli arazzi
c/o Galleria Alberoni via Emilia Parmense, 67 - Piacenza
Spazio “Le Rotative” via Benedettine, 66 - Piacenza
Auditorium “Mazzocchi”
c/o Università Cattolica del Sacro Cuore via Emilia Parmense, 84 - Piacenza
Ospedale Guglielmo da Saliceto via Taverna, 49 - Piacenza
Palazzo Farnese
piazza Cittadella, 29 - Piacenza
Milestone School of Music via Musso, 5 - Piacenza
Dubliners Irish Pub via San Siro, 24 – Piacenza
Liceo “L. Respighi”
piazzale Genova, 1 – Piacenza
Liceo “M- Gioia”
viale Risorgimento, 1 - Piacenza
23
ore 21:15
Piacenza
ALBERT HERA QUINTET
“Circleland”
Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni In collaborazione con “Opera Pia Alberoni”
Albert Hera voce solista
Marco Forgione tenore e “Human BeatBox”
Guido Giordana baritono
Ilaria Lorefice soprano
Cristina Rulfi contralto
oltre ai partecipanti al workshop di sabato 16 e domenica 17 maggio
Sarà possibile usufruire gratuitamente di tre visite guidate alla Galleria e a tutto il Museo del Collegio Alberoni (ore 19:00, 19:30 e 20:00) mentre al termine del concerto, grazie al Gruppo Astrofili Piacentini, dal parco del Collegio si potranno ammirare Giove e Saturno e visitare la Specola che per l’occasione rimarrà aperta.
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17
maggio
CONCERTO AD INGRESSO LIBERO domenica
In collaboration with “Opera Pia Alberoni”
ALBERT HERA QUINTET
“Circleland”
Free Admission
Before the concert, it will be possible for visitors to take advantage of three free guided tours of the Alberoni Gallery and the museum of Alberoni College (at 7:00, 7:30 and 8:00 pm). After the concert, visitors will be allowed access to the College’s park to visit the Observatory and gaze up at the stars, thanks also to the collaboration of the Gruppo Astrofili Piacentini (an organisation of star watchers from Piacenza).
Albert Hera è senza dubbio una delle voci più belle e versatili della scena sperimentale italiana, notissimo in Europa (è reduce dal successo al London Jazz Festival) per il suo particolarissimo modo di cantare. Utilizza infatti il "canto difonico", tecnica portata al successo dal grande Demetrio Stratos e da Bobby McFerrin, che consente di cantare fino a tre note contemporaneamente. Nella suggestiva cornice della Sala degli Arazzi, presso la Galleria Alberoni, Hera presenterà il suo quintetto a cappella, dove la musica prende forma tramite il solo utilizzo del suono e del ritmo della voce e su questa s’intrecciano le performance dei cinque cantanti. Sarete rapiti dal fascino della fusione timbrica dei loro splendidi “strumenti” e dal loro caratteristico tocco personale, dalla chimica del loro unico stile d’improvvisazione e dagli straordinari arrangiamenti vocali che superano i confini dello swing e del linguaggio jazz tradizionale. Il loro repertorio spazia dal Crossover al Jazz, dalla musica sacra ai brani originali. Ogni performance
UN'ESPERIENZA REALMENTE UNICA E DIFFICILE DA DIMENTICARE.
trasmette nuova energia al pubblico, che viene attivamente coinvolto nello show. Tutto questo fa di ogni concerto un'esperienza realmente unica e difficile da dimenticare. Tra l’altro si esibiranno anche i partecipanti al workshop che il cantante terrà alla Milestone School of Music dal giorno precedente. Le Circle Songs, forma musicale tipica della vocalità di Hera, si fondano sulla costruzione di melodie senza parole, che nascono associando fonemi creati con uno scopo primariamente evocativo. Suoni che ricordino paesaggi, profumi, sapori, musiche e genti lontane. È una forma d’improvvisazione corale. Un solistadirettore, in un processo di libera improvvisazione, crea e assegna progressivamente ai coristi, disposti a cerchio e ripartiti per sezione, specifici moduli ritmico-vocali costituiti da fonemi privi di significato che vengono ripetuti in una sorta di litania. Dal loro incastro nasce la struttura armonica del brano. Il direttore utilizza poi particolari segnali per gestire l’esecuzione polifonica, in funzione del fluire dell’improvvisazione vocale solistica.
Albert Hera is without a doubt one of the most beautiful and versatile voices on the experimental scene in Italy. He is famous in Europe for his particular style of singing, called “difonico”, a technique developed with great success by Demetrio Stratos and also by Bobby McFerrin. This approach allows singing up to three notes simultaneously. Hera will perform with his a cappella quintet in the renowned Salone degli Arazzi (The Hall of Tapestries) of the Alberoni Gallery. The only source of music and rhythm will be the sound of the singers’ voices.
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ABBONAMENTO sabato maggio
LARS DANIELSSON NEW QUARTET
ore 21:15 | Piacenza
Spazio “Le Rotative”
Interi € 20 - Ridotti € 16
(Prevendita locale meno € 1)
Prevendita online www.liveticket.it
“ Libretto II”
Lars Danielsson contrabbasso, violoncello ed effettistica Grégory Privat pianoforte
John Parricelli chitarra
Magnus Öström batteria
Danielsson è un contrabbassista e violoncellista, oltre che compositore e arrangiatore svedese di rara bravura. È molto noto e ammirato da tutta la scena jazz internazionale per il suo stile, che si caratterizza per un suono limpido e intensamente lirico ma, al contempo, supportato sempre da un groove incisivo e pressante. Si presenta a questo appuntamento italiano con la nuova formazione che ha dato vita agli ultimi bellissimi album - “Liberetto” e “Liberetto II”, rispettivamente del 2012 e 2014. L’obiettivo dichiarato di questi lavori è quello di scoprire nuovi spazi musicali e di esplorare la libertà della musica in una commistione felice di jazz da camera, suggestioni classiche e musica popolare europea. L’effetto complessivo, secondo l’autorevole rivista tedesca “Stern”, è quello di « avere a che fare con una
LARS DANIELSSON NEW QUARTET
“Liberetto II”
Tickets: € 20, Reduced fare: € 16
Advance sale tickets available online at www.liveticket.it This is a season ticket concert.
Lars Danielsson, a Swedish arranger and composer of exceptional talent and ability, plays the string bass and cello. He is well known and admired in international jazz circles for his style, which is characterised by a
clear and intensely lyrical sound, but which at the same time also incorporates a strong and incisive groove. He will be performing with the band he made his last two albums with, both extremely unique and beautiful: Libretto (recorded in 2012) and Libretto II (recorded in 2014). Danielsson has declared that the aim of these two albums was to uncover new musical territory and to explore the freedom of music through a mixture of Chamber Jazz, classical overtones and popular European music.
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CONCERTO IN
(Lars Danielsson)
DA ASCOLTARE
"Poems " (con Dave Liebman)
"Liberetto II"
possente energia che scaturisce da un nucleo di serenità ». Quello che non vogliono essere questi album, ovvero pura astrazione intellettuale, è altrettanto chiaro nella dichiarazione di intenti di Danielsson, che poi è anche l’autore di tutti i brani: « La comprensione della musica è esclusivamente una questione di onestà. Se pensi troppo quando stai suonando, la narrazione, l’autenticità e l’essenza della musica possono andare perse. Questo è il motivo per cui viene così naturale suonare e ascoltare il Jazz, perché tutto ciò di cui hai bisogno è aprire il tuo cuore, assorbire la musica e godertela. In senso stretto questo è vero per ogni tipo di musica, perché la musica viene sempre dal cuore, non dalla testa ». Di formazione classica, Danielsson ha scoperto molto presto il suo interesse per il Jazz ed è diventato esploratore del suono, molto attento ai dettagli, con un orecchio particolare per le melodie accattivanti e aperto ai diversi
L’OBIETTIVO DICHIARATO È QUELLO DI SCOPRIRE NUOVI SPAZI MUSICALI E DI ESPLORARE LA LIBERTÀ DELLA MUSICA
generi. Nel 1985 fondò il Lars Danielsson Quartet, composto da Dave Liebman, Bobo Stenson e Jon Christensen. In vent’anni di attività questo primo quartetto è stato una vera palestra per il lavoro di Danielsson, che ha potuto evolversi oltre che come musicista anche come compositore e arrangiatore. Abilità che negli ultimi anni l’hanno portato a estendere le sue collaborazioni e a lavorare sia con orchestre sinfoniche sia con big band.
Nel corso della sua carriera, grazie alle doti di solista, ha lavorato con musicisti di grande valore, come i fratelli Randy e Michael Brecker, John Scofield, Jack DeJohnette, Mike Stern, Billy Hart, Charles Lloyd, Terri Lyne Carrington, Dave Kikoski e Trilok Gurtu.
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“...quando faccio musica non voglio dire tutto. Voglio lasciare qualcosa di nascosto...”
ore 21:15 | Piacenza
Auditorium “Mazzocchi” dell'Università Cattolica
PINO NINFA & FRANCO D’ANDREA “TRADITIONS TODAY” TRIO
“Round about Township. Un viaggio nelle township di Johannesburg e Città del Capo”
In collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore
Pino Ninfa immagini
Franco D’Andrea pianoforte Daniele D’Agaro clarinetto Mauro Ottolini trombone
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LIBERO
CONCERTO AD INGRESSO
mercoledì
maggio
“Round about Township. Un viaggio nelle township di Johannesburg e Città del Capo” è una performance dove si fondono e si compenetrano le suggestive immagini fotografiche del reportage del fotografo Pino Ninfa dal Sudafrica e la musica, originale quanto la formazione che la esegue, del nuovo trio del pianista Franco D’Andrea, “Traditions Today”, con il clarinettista Daniele D’Agaro e il funambolico e creativo Mauro Ottolini al trombone. Un evento, nato dalla collaborazione tra Università Cattolica del Sacro Cuore e Piacenza Jazz Fest, in sintonia con Expo per più di un motivo: sia per le tematiche affrontate nel reportage del suo autore, che trattano anche della questione del cibo, sia per il luogo scelto per lo spettacolo, che ospita da sempre la facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali. Il progetto è nato per raccontare i luoghi delle periferie urbane insieme ai luoghi storici dell’apartheid, delle due grandi città del Sudafrica e di Soweto, un tempo sobborgo, oggi una città a parte rispetto a Johannesburg. La ricerca di Ninfa vuole evidenziare il profondo senso di dignità e solidarietà nato nelle difficoltà del vivere, senza spettacolarizzare
IL PROGETTO È NATO
le condizioni di disagio. Saranno presentate anche le fotografie provenienti da un workshop fotografico tenuto da Pino Ninfa a Città del Capo con i ragazzi che vivono nella township di Philippi. Alle immagini sul grande schermo si unirà paritariamente la musica di una formazione che conosce bene il lavoro di Pino Ninfa e che ha confezionato un vestito perfetto. Un trio dalla composizione atipica che riuscirà a cogliere lo spirito del suggestivo percorso fotografico, sottolineandone di volta in volta le sfumature e le intenzioni, fornendo una struttura sonora alle immagini e creando un’evidente sinergia tra le due arti. Questa formazione contiene in sé l’essenza del suono di una banda, dove gli strumenti caratteristici sono il clarinetto, in rappresentanza delle ance, e il trombone, per gli ottoni. Il pianoforte, in questa situazione, gioca una molteplicità di ruoli grazie alla sua tipica orchestralità. Franco D’Andrea è uno dei jazzisti italiani più prolifici e famosi al mondo, un punto di riferimento per intere generazioni di pianisti e certo non ha bisogno di presentazioni. Anche Pino Ninfa è un vero professionista/artista dell’obiettivo fotografico e da sempre sviluppa progetti sul territorio nazionale e internazionale legati allo spettacolo e al reportage; l’interesse per la musica e per il sociale hanno fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico.
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PERIFERIE
PER RACCONTARE I LUOGHI DELLE
AI LUOGHI STORICI DELL’APARTHEID
URBANE INSIEME
sabato maggio
ore 21:15 | Piacenza
Spazio “Le Rotative”
GALÀ DI PREMIAZIONE DEL CONCORSO “BETTINARDI 2015”
Esibizione dei vincitori delle sezioni Solisti, Gruppi e Cantanti del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano.
Sezione A (solisti):
Francesco Orio (Crema – CR) e Giulio Scaramella (Grado – GO)
Sezione B (gruppi):
Jazz It Up Quartet (Roma) e RCT (Pallanzeno – VB)
Sezione C (cantanti):
Elena Friedrich Sciubba (Roma) e Lorenzo Sansoni (Lucca)
I nominativi sono in ordine alfabetico perché la graduatoria tra primo e secondo posto per ogni sezione sarà rivelata solo al momento della premiazione.
I solisti vincitori della sezione A e C saranno accompagnati da:
Mario Zara pianoforte
Alex Carreri contrabbasso
Luca Mezzadri batteria
AWARDS
CEREMONY FOR THE “BETTINARDI 2015” COMPETITION
Performances by the winners of the three Sections of the “Chicco Bettinardi” National Competition for New Jazz Talent in Italy: Soloist (A), Group (B) and Singer (C).
Free Admission
The evening dedicated to the winners of the “Chicco Bettinardi” National Competition for New Jazz Talent in Italy is, as it has been from its conception, a real celebration. By supporting and recognising the talented, young musicians who excel in the three Sections as Soloists, Groups and Singers, we invest in and give value to the future of music and culture.
The winners and runners-up for each section will be declared
only at the Awards Ceremony and each winner will be allowed to perform one song of choice.
To finish off this special evening, guests will be invited to taste salami supplied for the occasion by the San Rocco Delicatessen of Pontedell’Olio and toast to the future of Jazz with Gutturnio and Ortrugo wine bearing the Jazz Fest 2015 label, bottled specially for the occasion by the Cordani Wine Farm of Celleri di Carpaneto.
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AD INGRESSO LIBERO
CONCERTO
Com’è ormai consuetudine, la serata di premiazione è una vera festa; un’occasione per valorizzare, premiandoli, i vincitori delle tre sezioni del concorso abbinato al Piacenza Jazz Fest. Le classifiche, cioè il primo o il secondo per ogni sezione, saranno svelate solo al momento della premiazione. Oltre ai premi in denaro, ogni primo classificato della sua sezione, sarà segnalato su riviste nazionali di settore, riceverà anche il “Premio Libertà” e sarà
ingaggiato per il cartellone della prossima edizione del festival. Ogni concorrente e gruppo premiato si esibirà con un brano a sua scelta.
Al termine della serata, brindisi in compagnia assaggiando qualche fetta di salame del salumificio S. Rocco di Pontedell’Olio e degustando il Gutturnio e l’ortrugo “Jazz Fest 2015” imbottigliato per l'occasione dall’azienda “Cordani” di Celleri di Carpaneto.
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CANTANTI GRUPPI SOLISTI
sabato giugno
ore 21:15 | Piacenza
Palazzo Farnese
Interi € 20 - Ridotti € 16
(Prevendita locale meno € 1)
Prevendita online www.liveticket.it
GIANLUIGI TROVESI E LA BANDA
Gianluigi Trovesi clarinetti e sax alto Corpo Bandistico Pontolliese
con l’ausilio delle bande “Isacco del Val” di Pontenure e “A. Ponchielli” di Piacenza
Direttore dell’esecuzione: Edoardo Mazzoni
Arrangiamenti: Corrado Guarino
Un evento che si svolgerà tra le meraviglie architettoniche di Palazzo Farnese è la produzione originale che vedrà Gianluigi Trovesi insieme ad oltre cinquanta elementi, costituiti principalmente dal Corpo Bandistico Pontolliese, diretti da Edo Mazzoni, con l’ausilio di alcuni elementi delle bande “A. Ponchielli” di Piacenza e “Isacco del Val” di Pontenure. Si tratta della prima delle due produzioni originali del festival, che in questo modo mette in campo idee e risorse per valorizzare al massimo le
GIANLUIGI TROVESI E LA BANDA
Gianluigi Trovesi
clarinet and alto sax
Corpo Bandistico Pontolliese
With added elements from the “Isacco del Val” Band (Pontenure) & the “A. Ponchielli” Band (Piacenza)
Directed by Edoardo Mazzoni arrangements by Corrado
Guarino
Tickets:€ 20, Reduced fare: € 16
Advance sale tickets available online at www.liveticket.it This is a season ticket concert. The concert will take place at
Piacenza’s Palazzo Farnese, an architectural jewel and building of great historical importance. Gianluigi Trovesi will be accompanied by more than fifty band members, most of whom hail from the “Corpo Bandistico Pontolliese” directed by Edo Mazzoni. Other musicians from the “A. Ponchielli” Band of Piacenza and the “Isacco del Val” Band of Pontenure will also participate. This is one of two world premieres at the Piacenza Jazz Fest this year. This particular concert combines original ideas and resources, showcasing the musical peculiarities of this area of Italy and offering them to the visitors of Fiorenzuola’s Expo
2015, as well. The idea is to recognise the cultural importance of numerous local bands and their music.
The original arrangements by Corrado Guarino have been written specifically for this performance, which includes several great classics, as well as other more popular tunes and improvisations by Trovesi, originally from Begamo, who mixes lyricism and irony, surprising his audiences with unique interpretations and intense creativity.
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CONCERTO IN ABBONAMENTO
DA ASCOLTARE
"Baghett"
"Fron G To G"
"Profumo di Violetta" (con Filarmonica Mousikè, orchestra di fiati e percussioni diretta da Savino Acquaviva)
DA VEDERE
"Il cortile della musica" (film, regia di Sergio Visinoni, dvd)
peculiarità musicali del territorio e proporle ai visitatori di Expo 2015. La produzione, che vuole mettere in luce la preziosità dei numerosi gruppi bandistici locali, si basa su arrangiamenti originali, scritti da Corrado Guarino appositamente per banda, di alcuni grandi classici della tradizione musicale più colta, accostati ad altri di carattere popolare e a improvvisazioni del clarinettista e saxofonista bergamasco, rivisitati come solo lui sa fare, in chiave di volta in volta ironica o lirica, riuscendo sempre a stupire, creando una speciale atmosfera di grande creatività.
LA PRIMA DELLE DUE PRODUZIONI ORIGINALI DEL FESTIVAL. SI VUOLE METTERE
L’amore tra Gianluigi Trovesi e la banda affonda le sue radici nel tempo della giovinezza del clarinettista, quando era entrato nella banda del suo paese ed è stata quella banda a segnare gli inizi della sua storia di musicista e di una carriera straordinaria che l’ha portato a incidere numerosissimi dischi, a calcare i più prestigiosi teatri internazionali, a ricevere premi e riconoscimenti, come quello di Commendatore Emerito della Repubblica Italiana e di “Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres” francese, a essere oggetto di studio e analisi di alcune tesi di laurea fino all’ideazione di progetti sempre nuovi e sempre di grande respiro,
come questo, di cui è il protagonista. Il programma andrà a ripescare alcune delle indimenticabili canzoni del passato, attingendo al grande repertorio napoletano, oppure ai brani in stile cabaret berlinese di Kurt Weil degli anni Venti. Sarà inoltre l’occasione per ascoltare alcune composizioni di Fiorenzo Carpi, un grande del teatro italiano che ha collaborato ai migliori lavori di Strehler, Dario Fo e Franca Rame, tratte dal suo lavoro più famoso, lo sceneggiato televisivo “Le avventure di Pinocchio” e sarà dato spazio anche a brani originali dello stesso Trovesi tratti dalle suite ispirate a “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare o dalla “Montagna incantata” di Thomas Mann, intitolata “Berg Heim”. Da grande rivisitatore di generi e stili musicali diversi, darà prova della sua poliedricità con alcuni assaggi di un suo bellissimo lavoro piuttosto recente che s’intitola “Profumo di Violetta”, da cui prenderà alcune arie di Pergolesi, come il brano “Vespone”. Il polistrumentista bergamasco ci tiene particolarmente poi a ricordare l’anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale e non mancherà un omaggio musicale fatto a modo suo a questo importante anniversario.
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LUCE
IN
LA PREZIOSITÀ DEI NUMEROSI GRUPPI BANDISTICI LOCALI.
sabato
giugno
ore 21:15 | Piacenza
Palazzo Farnese (Spazio “Le Rotative” in caso di maltempo)
Interi € 20 - Ridotti € 16 (Prevendita locale meno € 1)
Prevendita online www.liveticket.it
VERDI’N BLUE
In collaborazione con il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza
Sugar Kitty Big Band e Orchestra d’archi del Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza
Arrangiamenti e direzione del M° Giuseppe Parmigiani
Verdi e il Jazz? Perché no?
Il progetto “Verdi‘n Blue” è stato concepito per rappresentare la generosa cultura del territorio piacentino a Expo 2015, utilizzando la forte icona verdiana, riproposta da un’angolazione diversa, attraverso il linguaggio jazzistico di una big band e di un’orchestra d’archi quasi interamente piacentine, così come piacentina è la mente artistica del progetto, il M° Giuseppe Parmigiani, musicista, arrangiatore, direttore e compositore di grande spessore. La collaborazione con una notevole realtà musicale del territorio come il Conservatorio “G. Nicolini” assicura all’iniziativa la qualità esecutiva che merita.
Quando si mette mano alle composizioni di uno dei più importanti musicisti della storia d’Italia non ci si può esimere dal provare una legittima soggezione e un ossequioso rispetto. La sua ricca produzione è, infatti, il prodotto di una cultura, quella dell’Italia di fine ‘800, per la quale la musica
Nato a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, Giuseppe Parmigiani si è diplomato in clarinetto presso il Conservatorio di Piacenza sotto la guida del M° Raimondo Maramotti. Nello stesso conservatorio ha pure seguito per sette anni il corso di Composizione, prima con Marcello Abbado, poi con Gilberto Bosco e con Giuseppe Zanaboni. Ha fatto esperienze in diversi campi dell'esecuzione musicale. Come saxofonista jazz ha suonato col quintetto di Luciano Biasutti, col quale ha inciso un disco di
musiche proprie e compiuto una tournée in Bulgaria, nel 1976, con la partecipazione al Festival del Jazz di Sopot. Ha inoltre suonato nella big-band della RAI di Milano e in quelle di Gigi Cichellero e di Donadio - De Piscopo al Capolinea. Ha registrato con diversi artisti, tra i quali Astor Piazzolla e Don Sebesky e compiuto tournée in Giappone e Corea.
La sua attività col clarinetto e col saxofono si svolge poi in varie orchestre sinfoniche e liriche: Toscanini di Parma, Haydn di
Bolzano, Teatro Comunale di Genova, Arena di Verona, per citare solo le più importanti.
Dal 1975 al 2015 ha insegnato clarinetto al Conservatorio
“G. Nicolini” di Piacenza, svolgendo parallelamente attività di arrangiatore (3° premio al Concorso di Barga Jazz).
Cenni biografici più precisi sono reperibili anche sul testo di A. Zoli “Storia del Jazz Moderno Italiano” Edizioni AZI di Roma e sul “Dizionario Enciclopedico del Jazz” della Curcio Editore.
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CONCERTO IN ABBONAMENTO
DA ASCOLTARE
Luciano Biasutti Quintet “Blue Bone” (composizioni e arrangiamenti Parmigiani)
Astor Piazzolla “Chador” (con Parmigiani al flauto)
in genere e l’opera in particolare, rappresentavano un importante punto di riferimento non solo in ambiti socialmente elitari, ma anche popolari. Obiettivo delle rappresentazioni operistiche era di raggiungere il cuore della gente; quella gente che nel corso dei decenni ha fatto proprie alcune tra le più belle e caratteristiche melodie. Non va dimenticato poi che l’opera ha rappresentato nel passato quello che nel corso del Novecento è divenuto dominio del cinema e della televisione: una delle più importanti forme di spettacolo.
In questo tumultuoso evolversi degli eventi, è indubbio che le grandi arie e le melodie portanti siano riuscite, meglio del loro contesto, a rimanere vive e presenti nella memoria collettiva; se ciò da un lato ha sminuito la grandezza dell’opera nel suo insieme, dall’altro le ha consentito di fronteggiare una cultura, com’è stata quella del Ventesimo secolo, sempre più sintetizzata, potremmo dire in pillole. Il progetto vuole essere un omaggio al “Cigno di Busseto” di cui Piacenza è stata patria natale. Verdi era uomo del suo tempo, con una spiccata attenzione per il futuro e questo è ciò che ha generato la convinzione che alcuni passi delle sue opere possedessero in embrione elementi di grande modernità compositiva, che il maestro Parmigiani è stato mirabilmente in grado di portare alla luce. Le opere verdiane dalle
UN GRANDE LAVORO DI RICERCA ED ELABORAZIONE ARTISTICA CHE PIACENZA OFFRE AL PUBBLICO DI EXPO.
quali sono stati scelti i brani per il progetto “Verdi’n Blue” sono Nabucco, Attila, Rigoletto, Oberto Conte di S. Bonifacio, Ernani, I Masnadieri, Aroldo, Don Carlo, Falstaff, La Traviata, Un ballo in maschera, La battaglia di Legnano, Simon Boccanegra, Aida, Il Trovatore e La Forza del destino. Un grande lavoro di ricerca ed elaborazione artistica che Piacenza offre al pubblico di Expo. L’impasto timbrico della big band consente di riproporre Verdi con una serie di sfumature insolite quanto piacevoli, che consacrano ancor più la grandezza delle sue composizioni, mettendone in luce l’attualità e la freschezza. Ben consapevole di come tale operazione possa toccare la suscettibilità di alcuni puristi, Piacenza Jazz Fest presenta il progetto “Verdi’n Blue” esclusivamente come punto di vista alternativo nei confronti della musica di Verdi, dimostrando come la sua opera, frutto del nostro territorio, pur rivestita di nuove sonorità, riesca a conservare la sua inconfondibile personalità.
L’organico sul palco sarà composto da una big band con quattro trombe, quattro tromboni, cinque saxofoni, pianoforte, chitarra, basso e batteria più due corni e un’orchestra d’archi di quattro primi violini, tre secondi violini, tre terzi violini, tre viole e due violoncelli, per un totale di trentaquattro elementi.
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The Sugar Kitty Big Band with the String Orchestra of the “G. Nicolini” Conservatory of Piacenza Direction and arrangements by Maestro Giuseppe Parmigiani
Tickets: € 20, Reduced fare: € 16
Advance sale tickets available online at www.liveticket.it This is a season ticket concert.
Sugar Kitty Big Band Orchestra d’archi del Conservatorio “G. Nicolini”
Gianni Azzali sax alto e soprano
Sergio Piva sax alto e clarinetto
Andres Villani sax tenore e flauto
Andrea Zermani sax tenore
Giuliano Cerioli sax baritono
Andrea Tofanelli 1ª tromba
Mauro Ferrari, Mauro Pilla, Carlo Rossetti trombe
Giuseppe di Benedetto 1° trombone
Enrico Fornasari, Silvio Malinverno tromboni
Federico Cumar trombone basso
Stefano Caniato pianoforte
Giorgio Gabrieli chitarra
Giulio Baravelli basso
Fabio Villaggi batteria
Corni: Benedetto Ritorto, Fiorenzo Ritorto
Violini: Asif Anichini, Jacob Ventura, Camilla Giordano, Donata Beggiora, Elisabetta Fanzini, Roberta Corvi, Davide Vignes, Doriana Bellani, Elena Boselli, Riccardo Sasso
Viole: Priscilla Panzeri, Alice Castelnuovo, Lucia Colonna
Violoncelli: Maria Chiara Casali, Vittorio Omati
Why mix Verdi with Jazz? Why not? This project is homage to Cigno di Busseto, Verdi’s birthplace, for years historically and culturally tied to Piacenza (both were part of the Duchy of Parma and Piacenza). Verdi was an exceptional man of his times with a distinct interest in the future. This is what generated the conviction that some of his music might contain the spark of more modern musical composition. Maestro Parmigiani, illustrious Jazz musician and teacher, was able to bring to light this idea through his unique arrangements.
The operas by Verdi that have been re-interpreted by Parmigiani for the Verdi ‘N Blue project include Nabucco, Attila, Rigoletto, Oberto Conte di S. Bonifacio, Ernani, I Masnadieri, Aroldo, Don Carlo, Falstaff, La Traviata, Un Ballo in Maschera, La Battaglia di Legnano, Simon Boccanegra, Aida, Il Trovatore and La Forza del Destino. This project, the result of intense research and artistic elaboration, has been re-proposed this year for the Piacenza Jazz Fest and for Expo 2015.
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VERDI ’N BLUE
giugno
ore 21:15 | Piacenza
Ospedale
Guglielmo Da Saliceto
Ingresso a offerta a favore de “Il Pellicano Piacenza Onlus”
SPIRIT GOSPEL CHOIR per “Il Pellicano Piacenza Onlus”
In collaborazione con USL Piacenza
SPIRIT GOSPEL CHOIR
diretto da Andrea Zermani e Anna Chiara Farneti
Da sempre attento alle molteplici anime di cui si compone la città, il Piacenza Jazz Fest ha accolto più che volentieri la richiesta di collaborazione pervenuta da USL Piacenza per un’iniziativa a favore dell’Associazione “Il Pellicano”, attiva anche all’interno dell’Ospedale Civile cittadino. È nata così l’idea di un concerto che s’inserisce tra le iniziative collaterali del festival, con lo scopo di raccogliere fondi che saranno destinati in particolare a finanziare il progetto “L’Ospedale cresce con noi”, finalizzato al miglioramento degli spazi che in ospedale sono dedicati alla cura di mamme, bambini e ragazzi come colori, arredi, libri e giochi per rendere più accoglienti le sale d’attesa, le stanze della pediatria e le sale gioco. L’ingresso della serata sarà a offerta libera. Sul palco lo Spirit Gospel Choir, il coro composto da circa cinquanta elementi che riesce sempre a coinvolgere il pubblico con l’entusiasmo e la gioia che li caratterizza, diretto dal musicista Andrea Zermani e dalla cantante e vocal coach Anna Chiara Farneti. I brani saranno accompagnati da una band dal vivo e cantati alla frequenza di 432 Hz e non, come di consuetudine, a 440 Hz. Tale frequenza è nota anche come “diapason scientifico” e, trovandosi perfettamente in sintonia con la frequenza vibratoria fondamentale del corpo umano, penetra armoniosamente in chi ascolta, “accordando” il suo organismo e permettendogli di godere appieno delle frequenze musicali percepite.
L'associazione Il Pellicano Piacenza Onlus è nata nel 2013 per iniziativa dell'Azienda Usl di Piacenza e di un gruppo di ex dipendenti e personalità di grande professionalità e autorevolezza. Opera per supportare gli ospedali del territorio nel perseguimento della loro missione di assicurare l'eccellenza nella cura dei propri pazienti. Promuove spesso, come in questo caso, attività di raccolta fondi e iniziative filantropiche finalizzate a realizzare progetti in ambito sanitario a supporto della salute della comunità. Attraverso la collaborazione con il Piacenza Jazz Fest, l’Associazione “Il Pellicano Piacenza onlus” vuole lanciare un messaggio importante, verso un ospedale a misura di tutti, in cui la musica può diventare una componente importante anche all’interno della struttura: uno strumento attraverso il quale è possibile restituire una parte della vita quotidiana dove queste viene alienata. I suoni sono uno strumento per mediare la frattura tra la vita esterna e quella interna, la musica restituisce un valido supporto ai malati, essendo capace di restituire ai pazienti margini di piacere e convivialità.
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mercoledì
CONCERTO FUORI ABBONAMENTO
"SWING" JAZZ BRUNCH domenica con Alfredo Ferrario Quartet
ore 12:30 | Piacenza
Grande Albergo Roma
Brunch e concerto € 38
Alfredo Ferrario clarinetto
Sandro Gibellini chitarra
Roberto Piccolo contrabbasso
Massimo Caracca batteria
Il “Brunch” (letteralmente la fusione del Breackfast e del Lunch) è un’originale e appetitosa unione tra prima colazione e pranzo domenicale. Solitamente è abbinata alla musica e spesso questa è musica jazz; da qui il termine appunto di “Jazz Brunch”. In collaborazione con il Grande Albergo Roma, Piacenza Jazz Fest intende riproporre nella spettacolare terrazza panoramica al 7° piano questa simpatica forma di degustazione domenicale, abbinandola a un concerto di grande livello con il quartetto del clarinettista Alfredo Ferrario, che vede, tra gli altri, il graditissimo ritorno del chitarrista bresciano Sandro Gibellini.
38 10
maggio
SWING JAZZ BRUNCH
with the Alfredo Ferrario Quartet
Brunch and concert € 38
This is not a season ticket concert.
The Piacenza Jazz Fest has organised this brunch, which combines food of exceptional quality and the clarinettist Alfredo
Alfredo Ferrario intraprende giovanissimo gli studi classici al Conservatorio di Milano, rimanendo tuttavia affascinato dal mondo musicale dello Swing e da tutto il Jazz classico.
Nel corso degli anni, grazie al suo talento strumentale, viene apprezzato e richiesto nel circuito del jazz milanese e, a partire dalla metà degli anni ’80, sotto la guida di Paolo Tomelleri, perfeziona le sue doti tecniche e professionali. Inizia a frequentare così le "piazze" più importanti del jazz tradizionale sparse in tutto il mondo, tra le
quali vale la pena citare il festival americano di Sacramento, il Caveau de la Huchette e lo Slow Club di Parigi, il festival di Barcellona, in diverse e ripetute occasioni in Finlandia, Norvegia, Danimarca, Svezia e Belgio, oltre naturalmente ai numerosi festival italiani. In queste occasioni ha modo di collaborare con artisti storici come Sammy Price e Ralph Sutton.
Dotato di grande sensibilità, tecnica strumentale ed eccellente gusto jazzistico, è considerato da alcuni anni tra i migliori clarinettisti swing in circolazione in Italia.
Prosciutto, coppa, salame, gnocco fritto, torte salate, angolo dei formaggi con mostarde, carpaccio, tartine assortite, rondelline polenta e salsiccia
Lasagnette alla genovese con pasta fresca
Melanzane alla parmigiana
Risotto ai profumi di primavera
Boule di macedonia, ciambelle con zabaione caldo, torta di limone, crostate di prugna e marmellata di albicocca, torta al cioccolato, sbrisolona
Ortrugo “La Pernice” e gutturnio “La Pusterla”
Ferrario’s talented Swing Jazz quartet, on the top floor of the famous Roma Hotel, just a stone’s throw from Piacenza’s famous square, Piazza Cavalli. The dining room features a terrace from which visitors can enjoy a panoramic view of Piacenza’s historical centre while listening to inspiring Jazz music.
Prosciutto, “coppa” (a special pork sausage), salami, fried potato pasta, omelette, assortment of cheese with mustard, “carpaccio” (thinly sliced raw meat), assorted canapé, polenta and sausage
Little Lasagne alla Genovese with fresh pasta
Aubergine alla Parmigiana
Risotto alla Spring Fragrances
Bowl of fruit salad, ring-shaped cake with hot egg-nog, lemon cake, plum pie and apricot marmalade, chocolate cake, almond crumble
Wines:
“La Pernice” Ortrugo (white) and “La Pusterla” Gutturnio (red)
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MENÙ MENÙ
CONCERTO FUORI ABBONAMENTO
maggio
ore 12:30 | Piacenza
Dubliners Irish Pub
"MANOUCHE" JAZZ BRUNCH domenica con Gipsy Soul Trio
Brunch e concerto € 18
Solo su prenotazione: tel. 320.2827655 dublinerspiacenza@gmail.com
Luciano Poli chitarra
Hillary Katch chitarra e percussioni
Mauro Sereno contrabbasso
Un secondo Jazz Brunch è organizzato presso il Dubliners Irish Pub di Piacenza, con il Gispsy Soul Trio che dopo le incisioni
“My Gipsy Soul” del 2008 e “More Gigs” del 2011 è un collaudato e richiestissimo trio manouche che si propone con una nuova fatica discografica:
“Play as you are”. Ciascun musicista si esprime seguendo la propria soggettività creativa che, per comunanza d’intenti e di sentire, si fonde perfettamente con le finalità del gruppo. Le sonorità risultano, com’è loro caratteristica, pulite e curate, risaltano nella loro individualità ed evidenziano
l’accurata ricerca acustica e stilistica sugli strumenti. Il fluente virtuosismo di Poli, le costanti e implacabili basi ritmiche del contrabbasso di Sereno e della chitarra di Katch, che tra l’altro arricchisce i brani con un originalissimo uso delle percussioni, sono quindi inscindibili nel ricreare atmosfere che, attingendo alla sonorità manouche, sfociano spontaneamente anche in altri generi musicali.
Il risultato è rappresentato da brani raffinati di assoluta godibilità ed eleganza, che per un verso riportano a fumose ambientazioni parigine d’inizio ‘900 e per l’altro risultano pienamente attuali.
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MENÙ
CARNE
Pane di mais con crema di burro e prosciutto crudo di Parma
Uova strapazzate al Parmigiano, con pancetta e luganega Pannocchia con burro aromatizzato
PESCE
Pane di mais con crema di burro e carpaccio di tonno affumicato Trancio di salmone al vapore con verdure Cocktail di gamberi con salsa al Bourbon
VEGETARIANO
Pane di mais con crema di burro, zucchine e menta Insalatina di stagione con salsa di sesamo e arachidi Omelette con spinaci carote e salsa Cheddar
Dessert: una fetta di torta a scelta
A buffet: verdure, formaggi, pane, muffin, yogurt, frutta, spremute, succhi, acqua, caffè americano e altro.
MANOUCHE JAZZ BRUNCH with the Gipsy Soul Trio
Brunch and concert: € 18 Advanced reservations necessary: tel. 320.2827655 dublinerspiacenza@gmail.com This is not a season ticket concert.
This Jazz Brunch has been organised by the Dubliners Irish Pub of Piacenza and features the Gipsy Soul Trio, three talented musicians performing “manouche” or gypsy jazz. The group, which has been performing for several years, recorded My Gypsy Soul in 2008 and More Gigs in 2011. They will be presenting their latest recording project, Play As You Are.
MENÙ
MEAT
Cornbread with crème of butter and prosciutto from Parma
Scrambled eggs alla Parmigiana with bacon and sausage
Corn on the cob with aromatic butter
FISH
Cornbread with crème of butter and smoked tuna carpaccio
Steamed salmon steak with vegetables
Shrimp cocktail with Bourbon sauce
VEGETARIAN
Cornbread with crème of butter, zucchini and mint
Season salad with sesame and peanut dressing
Spinach and carrot omelette with Cheddar sauce
DESSERT: your choice of cake
AT THE BUFFET TABLE: vegetables, different kinds of cheeses, bread, muffins, yogurt, fruit, fruit juices, water, American coffee and more
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CONCORSO BETTINARDI
Il concorso a premi “Chicco Bettinardi”, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e del Turismo è organizzato dall’Associazione culturale “Piacenza Jazz Club”, con il sostegno della “Fondazione di Piacenza e Vigevano” ed “Elitrans” (ultimo datore di lavoro del compianto Chicco Bettinardi, il socio del Jazz Club cui il concorso è dedicato) e con il supporto di “Yamaha Music Europe GmbH - Branch Italy” e “Naima Music Store” e si prefigge di scoprire e valorizzare i nuovi talenti del Jazz italiano promuovendone le attività.
LE SEZIONI
La Sezione “A" (Solisti) è la più antica e vanta dodici edizioni. È rivolta a giovani talenti del Jazz italiano che ancora non abbiano compiuto il 30° anno di età (non è previsto un limite minimo di età).
La Sezione “B" (Gruppi) è nata qualche anno dopo l'inizio del concorso, per la forte richiesta da parte di giovani gruppi precostituiti che hanno un loro personale e originale progetto musicale da portare avanti. La sezione è rivolta a nuovi gruppi del Jazz italiano con i componenti che ancora non abbiano compiuto il 35° anno di età (non è previsto un limite minimo di età).
Le formazioni accettate vanno dal trio al quintetto.
La Sezione “C” (Cantanti) è stata introdotta da ormai tre anni per meglio valutare lo "strumento voce", estrapolandolo dalle altre sezioni, prettamente strumentali ed è riservata ai cantanti jazz di ambo i sessi, che al momento dell’iscrizione non abbiano ancora compiuto trent’anni.
I GIURATI
Giuseppe Parmigiani (presidente sez. A), Tino Tracanna (presidente sez. B), Diana Torto (presidente sez. C), Eleonora Bagarotti, Fabio Bianchi, Giuseppe Borea, Roberto Cipelli, Luca Conti, Aldo Gianolio, Debora Lombardo, Massimo Manzi, Oliviero Marchesi, Paolo Menzani, Elisabetta Quartieri, Attilio Zanchi, Andrea Zermani.
LE PREMIAZIONI
Al termine delle finali di ciascuna sezione sono stati annunciati i due gruppi, i due solisti e i due cantanti primi classificati, ma la graduatoria dei vincitori sarà resa nota solo in occasione del Galà di premiazione, in programma sabato 30 maggio, alle ore 21.15, presso lo spazio “Le Rotative” di Piacenza (Via Benedettine 66).
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I PREMI
Sezione A
1° classificato: 1.200 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2016” e il “Premio Libertà”
2° classificato: 700 euro
Sezione B
1° classificato: 1.500 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2016” e il “Premio Libertà”
2° classificato: 800 euro
Sezione C
1° classificato 600 euro + un ingaggio al Piacenza Jazz Fest 2016 e il “Premio Libertà”
2° classificato 350 euro
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DENTRO LE NOTE
Incontri, conferenze, lezioni-concerto, presentazione di libri, workshop e altro sabato
DAL CLAVICEMBALO AL PIANO JAZZ: LA STORIA VERA
a cura di Marcello Piras
Marcello Piras, uno dei più fini conoscitori della storia del Jazz, con decine di pubblicazioni all'attivo sulle riviste musicologiche più prestigiose, sintetizzerà il reale percorso storico che ha portato al linguaggio del Ragtime (e quindi del Jazz) come progressiva africanizzazione del pianismo classico e romantico. Il pianismo jazz presenta, fin dall'inizio, le caratteristiche di uno stile ben definito, ma non se ne racconta mai la nascita. La ragione è semplice: la nascita del Jazz è essa stessa un mito. Viene spesso presentata come improvvisa, frutto d’inventiva inconsapevole e quindi senza radici storiche. In realtà, niente avviene senza storia o fuori di essa, solo che si tratta di una storia che ha luogo per lungo tempo in aree geografiche lontane dai grandi eventi. La conversazione con Marcello Piras propone una ricostruzione originale di questa storia, con informazioni inedite e attraverso ascolto di rarità musicali.
Marcello Piras è conosciuto a livello internazionale come un'autorità musicologica a tutto tondo e come un fine ricercatore. Ha tenuto conferenze in Italia, Germania, Stati Uniti, Canada, Messico e Brasile. Dal 2001 al 2002, ha lavorato presso il Centro per la Black Music Research di Chicago e presso l'Università del Michigan. Attualmente vive in Messico, occupandosi di ricerca.
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02 maggio
15:30 | Piacenza Milestone Ingresso libero
ore
ore 17:30 | Piacenza
Caffè letterario del Liceo “M. Gioia”
Ingresso libero
IL JAZZ VA... A SCUOLA!
cura del Gianni Azzali Quartet
martedì
ore 16:30 | Piacenza
Liceo “L. Respighi”
Ingresso libero
venerdì sabato
ore 17:00 | Piacenza
Sala dei Concerti
del Conservatorio “G. Nicolini”
Ingresso libero
Sulla scia del successo registrato lo scorso anno, Piacenza Jazz Fest ha raddoppiato l'iniziativa, coinvolgendo, oltre al liceo Gioia, anche il Respighi. Si tratta di incontri didattico-musicali, dei veri e propri concerti-lezione con un quartetto di musicisti, destinati in primo luogo agli studenti e ai loro insegnanti, nel corso dei quali si alterneranno parole e musica, in modo anche ironico e interattivo. Gli incontri saranno guidati da Gianni Azzali, musicista e direttore artistico del Piacenza Jazz Fest. Saranno incontri
di facile fruizione, fatti di suoni, parole ed esempi musicali. Un pò di storia del Jazz attraverso i brani degli autori più conosciuti (Armstrong, Ellington, Parker, Coltrane, Davis) accompagnati, con molta ironia, da aneddoti che svleranno i “segreti”, le consuetudini del Jazz, a volte un po’ stereotipato, ma sempre vivo e attuale. Un momento per cogliere, in un genere musicale che spesso non è affine agli studenti, quelle sfumature che potrebbero passare inosservate, ma che aiutano ad avvicinarsi a questa splendida musica.
INCONTRO CON STEFANO BOLLANI
Uno tra i più attesi musicisti nel cartellone del Piacenza Jazz Fest, il pianista Stefano Bollani, incontrerà gli studenti del Conservatorio “G. Nicolini” per parlare della sua
esperienza con il Danish Trio e sarà disponibile a rispondere alle domande che i presenti vorranno fargli. L’incontro sarà aperto anche al pubblico.
45 08 09 12 maggio maggio maggio a
maggio LE FIABE DEL JAZZ martedì
ore 09:30 e 11:00 | Piacenza
Teatro “President”
Spettacolo a ingresso libero riservato (su prenotazione) alle scuole primarie di Piacenza
di Roberto Piumini e Claudio Comini
In collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Cadeo e Pontenure
Testi di Roberto Piumini e Claudio Comini
Commento iconografico con tavole di Fabio Magnasciutti Arrangiamenti di Corrado Guarino
Musiche di Corrado Guarino, John Coltrane, Thelonious Monk e Duke Ellington
Roberto Piumini e Claudio Comini voci narranti Corrado Guarino pianoforte
Guido Bombardieri sax alto e soprano
Tito Mangialajo Rantzer contrabbasso
Stefano Bertoli batteria
Roberto Piumini e Claudio Comini raccontano i protagonisti della musica afroamericana in una nuova serie di originali fiabe che verranno narrate con l’ausilio di quattro musicisti e immagini video per una performance interattiva di grande richiamo.
Il progetto si propone di avvicinare i bambini alla musica jazz attraverso uno spettacolo musicale di facile e gradevole lettura. Ogni racconto è ispirato e dedicato ad un grande musicista della storia del Jazz. La personalità e lo stile di quest’ultimo non emergono attraverso un racconto didascalico, ma da una narrazione ricca di metafore, di riferimenti d’ambiente e di stile, corredata da musica jazz dal vivo ad opera di un quartetto guidato da Corrado Guarino (autore anche degli arrangiamenti).
Roberto Piumini racconterà le fiabe, alternandole agli ascolti di brani originali e di repertorio dei singoli jazzisti attraverso spunti di riflessione per un ascolto critico che riesce ad avvicinare i ragazzi alla musica jazz e agli stili di ciascun artista.
I “capitoli” dello spettacolo saranno quelli di alcuni CD della collana pubblicata nei mesi scorsi da Edizioni Curci: “John Coltrane - Il treno per Paradise”, “Thelonious Monk - Il lampione preferito di Mister Voodoo”, “Duke Ellington - Il giro di Eddy”, “Louis Armstrong – Il soffio di Satchmo” e “Miles Davis - I giochi di Miles”. Al termine di ciascun racconto Claudio Comini intratterrà i bambini con una lezione giocosa sulle caratteristiche della musica jazz, accompagnato da esempi pratici ad opera del quartetto.
46 12
ore 15:00 | Roveleto di Cadeo (PC) Istituto Comprensivo Riservato alle classi elementari dell’Istituto
LABORATORIO CON ROBERTO PIUMINI
In collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Cadeo e Pontenure
IL SUONO DEL NORD
ore 19:00 | Piacenza Ridotto del Teatro Municipale Ingresso libero
di e con Luca Vitali
A precedere l’altro concertoevento di questa edizione della manifestazione, quello di Jan Garbarek, nel ridotto del Teatro Municipale il 15 maggio alle ore 19.00, il giornalista ed esperto di Scandinavia Luca Vitali presenterà un lavoro che analizza con attenzione e competenza il vero e proprio fenomeno del Jazz che si è sviluppato in Norvegia e di cui Garbarek è sicuramente il simbolo più conosciuto, dal titolo “Il suono del nord”.
Luca Vitali scrive di Jazz e altri suoni per il Giornale della Musica, AllAboutJazzItalia e InSound, collabora con IL (l’allegato mensile del Sole 24 Ore) e Radio Città del Capo. È tra i membri fondatori di EJM (Europe Jazz Media – network di critici, editor e magazine di Europe Jazz Network) e rappresentante italiano della pubblicazione mensile EJM – Charts. Da anni collabora stabilmente con diverse istituzioni norvegesi sia in Italia
(Reale Ambasciata di Norvegia e Reale Consolato di Norvegia) che in Norvegia (Jazzforum, Music Norway, Listen To Norway e Jazznytt).
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12 15 maggio maggio
martedì venerdì
sabato
ore 15:30 |
Piacenza
Aula 14 del Conservatorio “G.
Nicolini” Ingresso libero
DA JAMES P. JOHNSON A KEITH JARRETT: LA SAGA DEL PIANOFORTE NEL JAZZ
a cura di Maurizio Franco
Una sorta di “staffetta musicologica”, quella messa in atto da Piacenza Jazz Fest con questo secondo incontro-conferenza con il musicologo Maurizio Franco, vera autorità in materia. Laddove Piras ha terminato il suo “excursus” sulla nascita del piano jazz, Maurizio Franco lo riprende idealmente. Le peculiarità nell'uso del pianoforte nella musica di derivazione afroamericana e il suo percorso all'interno della storia del Jazz sono il tema dell’incontro nel quale si affronterà un viaggio in grado di attraversare trasversalmente diverse epoche e stili espressivi del percorso jazzistico. Dall'orchestralità dello “stride-piano” alla linearità del pianismo moderno, sino alle molteplici tendenze presenti nell'uso contemporaneo della tastiera, la trattazione si soffermerà su artisti quali Johnson, Tatum, Ellington, Powell, Tristano, Taylor, Monk, Corea, Hancock, Tyner, Jarrett, aprendo anche una finestra sul mondo europeo. Maurizio Franco è direttore didattico dei Civici Corsi di Jazz di Milano, in cui insegna anche Storia, Estetica e Analisi del Jazz.
Docente nei Conservatori di Parma e Como, scrive abitualmente su riviste del settore musicale quali Musica Jazz e Musica/Realtà e collabora con la rete culturale della Radio della Svizzera Italiana. Direttore artistico di alcuni importanti festival jazz, ha pubblicato diversi libri e tiene conferenze in tutta Europa.
48 16 maggio
sabato domenica
16 17 maggio maggio
ore 15:00 | Piacenza
Milestone School of Music
Quota d’iscrizione € 60 (Soci PcJazzClub € 50) max 30 partecipanti
Info e iscrizioni: info@piacenzajazzclub.it tel. 0523.579034
Il modulo per l’iscrizione può essere scaricato dal sito www.piacenzajazzfest.it
WORKSHOP “CIRCLELAND”
a cura di Albert Hera
Il 16 e 17 maggio un’esperienza molto interessante si prospetta quella del workshop a cura di Albert Hera che si terrà alla “Milestone School of Music” sulle Circle Songs, forma di improvvisazione corale molto nota grazie ad artisti come Bobby McFerrin, che si basa sulla costruzione delle melodie senza parole, tramite l’associazione di fonemi evocativi assegnati dal direttore alle varie sezioni di coristi. Dal loro incastro nasce la struttura armonica del brano. L’esperienza delle Circle Songs coinvolge non solo la dimensione vocale, ma anche quella corporea, cognitiva e socio-emotiva. Il workshop si concluderà con il concerto dell’Albert Hera Quintet, la formazione vocale che basa le sue esibizioni su questa tecnica, la sera del 17 maggio nella Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni, nel quale interverranno anche i corsisti.
Da oltre trent'anni Albert Hera abita il mondo della musica. Nasce come saxofonista e solo in seguito, a ventiquattro anni, scopre nella voce il suo vero “strumento”. Demetrio Stratos e Bobby McFerrin divengono i suoi mentori, ispirando il suo percorso artistico che si sviluppa prevalentemente nel mondo della ricerca e della didattica, esplorando le innumerevoli sonorità dei vari generi musicali, dal canto lirico, dove muove i primi passi, a quello della World Music, Jazz e Contemporanea.
SCHEDA ORARIA
Sabato 16 maggio
Ore 09.30/12.30 Prima sessione
Ore 14.30/17.30 Seconda sessione
Domenica 17 maggio
Ore 09.30/12.30 Terza sessione
Ore 14.30/16.30 Quarta sessione
Ore 17.30 Sound Check Coro (Sala degli Arazzi c/o Galleria Alberoni)
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sabato
ore 15:30 | Piacenza
Milestone School of Music
Quota d’iscrizione € 150 (incluso il concerto del Lars Danielsson New Quartet)
Info e iscrizioni: info@piacenzajazzclub.it tel. 0523.579034
Il modulo per l’iscrizione può essere scaricato dal sito ww.piacenzajazzfest.it
IL JAZZ: UNA STORIA DA RACCONTARE
Workshop di fotografia a cura di Pino Ninfa
Il workshop di Pino Ninfa si propone di affrontare il tema della documentazione fotografica in ambito musicale, proponendo un percorso dove la parte documentativa si affiancherà all’indagine fotografica, per cercare di superare il limite della rappresentazione di un evento. Questa si colloca troppo spesso all’interno di canoni convenzionali, sviluppando dinamiche consuete con poca attenzione al rapporto fra musica e immagine impedendo, di fatto, una crescita generale sia del fotografo che delle modalità comunicative dell’evento stesso. L’attenzione dei partecipanti sarà focalizzata sul concerto del Lars Danielsson New Quartet, in cartellone il 23 maggio presso lo Spazio “Le Rotative” di Piacenza. I corsisti potranno seguire il concerto e fotografare da una prospettiva d’eccezione, attraverso tutte le fasi della sua realizzazione, dal sound
check alla performance serale. Nella giornata di domenica si procederà alla verifica e alla discussione del lavoro svolto, con il commento dei portfolio.
Pino Ninfa segue progetti sul territorio nazionale e internazionale, legati allo spettacolo e al reportage: l’interesse per la musica e per il sociale hanno fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico. È presidente dell’associazione P.I.M. (PoesiaImmagine-Musica).
Ninfa è stato il fotografo ufficiale dei più importanti festival jazz nazionali ed è stato per anni il fotografo ufficiale della filiale italiana del Blue Note. E’ il fotografo ufficiale dell’Heineken Jammin Festival dal 1998. Per Heineken Italia segue i maggiori eventi musicali nel nostro paese e per Canon Italia e Leica segue e verifica la qualità dei prodotti collegati al mondo dello spettacolo.
PEDIBUS MUSICALI
Mattine varie nel mese di maggio 2015
Sulla scia della bella esperienza della scorsa edizione e in ottemperanza alla “mission” del Fest di portare il Jazz in tutto il territorio, quest’anno si organizzeranno, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente e all’Istruzione del Comune di Piacenza tre Pedibus Musicali a favore di altrettante realtà scolastiche primarie cittadine. Un “Brass Band Pedibus” con strumentisti a fiato marcianti, un “Percussion Pedibus”, basato esclusivamente su strumenti a percussione e un “Singing Pedibus”, utilizzando le voci come strumento per accompagnare i bambini a scuola.
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maggio
Concerto Stefano Bollani Danish Trio del 9/05
Platea: € 30 - € 25*
Posto palco: € 25 - € 21*
Ingresso palco e galleria numerata: € 22 - € 19*
Galleria non numerata: € 15 - € 12*
Loggione numerato: € 14 - € 11*
Loggione non numerato: € 8 - € 5*
Concerto Jan Garbarek Group del 15/05
Platea: € 28 - € 24*
Posto palco: € 24 - € 20*
Ingresso palco e galleria numerata: € 20 - € 18*
Galleria non numerata: € 14 - € 11*
Loggione numerato: € 14 - € 11*
Loggione non numerato: € 8 - € 5*
Altri concerti (2 e 23 maggio; 6 e 13 giugno)
Interi € 20 – Ridotti* € 16
(I posti palco non di parapetto per il concerto di Dave Weckl del 2/5 a Fiorenzuola saranno ulteriormente ridotti a € 18 e € 14*)
8, 16, 17 e 27 maggio ingresso gratuito
3 giugno ingresso ad offerta per “Il pellicano onlus”
Tutti gli eventi e rassegne collaterali sono ad ingresso libero
In prevendita locale viene applicato uno sconto di € 1 sia sugli interi che sui ridotti
Ulteriore riduzione per tutti gli studenti di Piacenza e provincia € 5**
**fino al la secondaria superiore e con elenco inviato dalla segreteria della scuola ad ogni evento, fatta eccezione per il 9/5 (Bollani) e il 15/5 (Garbarek)
ABBONAMENTO A 4 CONCERTI
€ 55 intero - € 45 ridotto*
9 maggio (Bollani) e 15 maggio (Garbarek) fuori abbonamento
* Riduzione: under 20, over 65, Soci PcJC
PREVENDITE
Piacenza Jazz Club, via Musso 5, Piacenza dal lunedì al venerdì (ore 15:30/19:30)
sabato mattina dal 11 aprile al 13 giugno (ore 10:30/12:30)
Gazebo suonante di Piazza Cavalli, Piacenza
sabato 18 aprile (ore 15:30 – 19:00)
Prevendita online
www.teatripiacenza.it
(solo per 9/5 Bollani e 15/5 Garbarek) no diritto di prevendita
www.liveticket.it
(per gli altri concerti) diritto di prevendita € 1,50/biglietto
www.piacenzajazzfest.it
biglietti@piacenzajazzclub.it
0523.579034 – 366.5373201
App per Mac e Android scaricabile gratuitamente (by Ayumu)
INFO
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Con il supporto promozionale di:
In collaborazione con:
Conservatorio G. Nicolini