ALESSANDRA CHILLĂˆ
Cosmic Simulacra petrartedizioni
ALESSANDRA CHILLĂˆ
Cosmic Simulacra petrartedizioni
ALESSANDRA CHILLĂˆ
Cosmic Simulacra
petrartedizioni
Pure forme, che possono assumere ogni dimensione, le mie sculture sono simulacri di quotidiane opportunità, spaccati di vissuti e di emozioni, che fluttuano nel cosmo dell’umano sentire. La collocazione in contesto urbano le rende presenze/simbolo del nuovo “umanesimo”. Richiamano l’intreccio dei personali e altrui percorsi, che può essere fuggevole sfiorarsi, oppure drastica chiusura, ma che può farsi fertile apporto in una reciprocità arricchente, in una sinergia che trasformi i singoli sforzi in un’unica tensione. Le differenze riconosciute come arricchimento e la reciproca accoglienza si elevano ad armonia. Le preclusioni – ferite dell’anima, cicatrici rimarginate impresse nella carne viva – vissute come elemento portante della personale maturazione si trasformano in armoniche opportunità. Alessandra Chillè
Pure forms, capable of assuming whatever size, my sculptures are simulacra of daily opportunities, cross sections of lived experiences and emotions, still fluctuating within the cosmos of human feelings. This collocation, in an urban context, make them emblems of the new “humanism”. They recall the entwining of personal and others’ paths - that can be both a fleeting touch or a drastic closure - but that can also become fertile contributions leading to an enriched reciprocity and to a synergy capable of transforming single efforts into a unique force. Differences, recognised as enrichment and reciprocal acceptance, finally rise and become harmonious. Preclusions – soul wounds, healed scars impressed in the bare flesh – being lived as carrier elements of a personal maturity, now become harmonious opportunities.
Una ‘scultura’ che si innalza verso il cielo, dai primordi di un mondo arcaico, simbolo della continuità dei tempi, della presenza dell’uomo e del suo anelito religioso. Le‘forme’ sono pensate come ‘scultura urbana’ da collocarsi “en plain aire”, in spazi ad alta densità architettonica di massima antropizzazione. Sono altari del ‘sé sociale’ e come plastiche elevazioni della terra, esse spingono in alto l’anima collettiva. L’idea dello spazio urbano contemporaneo non può più prescindere da una ri-progettazione concettuale dei luoghi ‘a bassa tensione metafisica’. S’impone, nella scultura contemporanea informale, l’urgenza di una rilettura del rapporto uomo/cosmo laddove più alta sia la propensione della società ad un materialismo moltiplicatore del difetto esistenziale: ovvero dell’assenza di spiritualità. E’ tale la domanda in questo senso, di ogni scultore cioè che pensi le sue ‘forme astratte’ in dimensioni urbane, da poter individuare una vera e propria visione di “scultura sociale informale” che è convenzionalmente databile 1959 con la Reclining figure di Henry Moore, oggi collocata nella sede dell’UNESCO a Parigi. Parimenti Alessandra Chillè si colloca in questo processo storico di scultura urbana, in asset con le più importanti istanze etiche ed estetiche del mondo contemporaneo. Giovanni Bovecchi
A ‘sculpture’ that rises to the sky, from its source in an archaic world: a symbol of the continuity of time, of the presence of man and his religious yearning. The ‘forme’ are created as ‘urban sculptures’ to be placed “en plein aire”, in areas with a higher density of architectural and human settlement. They are altars of the ‘social I’ and just as elevations of the land push upwards, so does the collective soul. The idea of a contemporary urban space can no longer disregard a reconceptualised design of the places of ‘low metaphysical density/tension’. Contemporary informal sculpture requires us to consider the urgent need for a reinterpretation of the reading of man/the cosmos because where the propensity of materialism is higher, the more an existential flaw proliferates: namely a lack of spirituality. In this way, every sculptor that thinks of his/her ’abstract forms’ in urban dimensions, can identify with a true vision of “social informal sculpture”, which is conventionally dated to 1959 with the Reclining Figure by Henry Moore which is now located at the UNESCO headquarters in Paris. Alessandra Chillè also fits into this evolution of urban sculpture and with the most important examples of ethics and aesthetics in the contemporary world.
Cosmic Simulacra
Elevation
Carne che si fa terra, in una continua elevazione verso l’Assoluto: ascesi dello spirito, come in una metafisica inversione di gravità spinge le moltitudini verso l’alto, in un habitat secolarizzato, dall’interno tumultuoso di metropoli ormai lontane dal ‘cielo’. L’Elevazione di Alessandra Chillè è ancora simbolo della ‘porta sacra’, flusso armonico di redenzione, ponte arcaico verso l’infinito splendore. G.B.
Meat is ground in a continuous elevation towards the Absolute: the spirit asceticism as a metaphysical reversal of gravity, pushes the masses upward, in a secularized world, from inside of the tumultuous metropolis now far from ‘Heaven’. The Elevation of Alessandra Chillè is still the symbol of the ‘sacred door’, harmonic flow of redemption, archaic bridge towards an infinite splendor.
The dialogue bridge
Dal colore della terracotta scaturiscono i simulacri delle nostre quotidiane opportunitĂ : le differenze vengono riconosciute come arricchimento, la reciproca accoglienza si fa ponte per il dialogo. A.C.
From the colour of the terracotta originate simulacra of our daily opportunities: the differences are recognised as enrichment, the reciprocal acceptance becomes bridge for dialogue.
Direction High
L’intreccio dei personali e altrui percorsi può essere fuggevole sfiorarsi, oppure drastica chiusura, ma può farsi fertile apporto in una sinergia che trasforma i singoli sforzi in un’unica tensione. A.C.
The interweaving of personal and others’ paths, can be both a fleeting touch or a drastic closure; but can become fertile contribution in a synergy which can transform the single efforts into a unique force.
Reciprocity
Le positive potenzialità espresse dalle “differenze” si fanno tutt’uno anche con le contrapposte e complesse “preclusioni”. Le preclusioni restano ferite, ma possono trasformarsi anch’esse in positiva opportunità, in armonia. A.C.
The positive potential that is expressed by “differences” become a “whole” even with the counterposed complex “preclusions”. The preclusions remain as wounds, but they can also become positive opportunities and in the harmony.
Biografia Sintetica
Alessandra Chillè è nata a Firenze, Italia. Attualmente risiede in un centro storico, sulle colline alle spalle della Versilia, dove ha fatto di un antico frantoio il suo habitat. Già insegnante di discipline pittoriche nei Licei Artistici, dal 1971 espone in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 1977 è invitata al Salon d’Automne di Parigi e, dal 1985, alle edizioni della Mostra Internazionale di scultura all’aperto e della piccola scultura di Castellanza (Varese, Italia), Fondazione Pagani, Museo d’Arte Moderna. Ha collaborato a Loppiano, in Toscana, con l’équipe internazionale del Centro Ave Arte, dove convergono artisti di varie nazionalità per un’esperienza di unità nell’arte, nel dialogo interculturale e interreligioso. Ha ottenuto numerosi, importanti riconoscimenti. Sue opere figurano in Musei e in Collezioni Pubbliche e Private (fra questi il Museo dei Bozzetti “Pierluigi Gherardi” in Pietrasanta, Italia, dove l’artista è presente con una sua opera in terracotta dal titolo Fontana)
Alessandra Chillè was born in Florence, Italy. She currently resides in an ancient oil mill in an old town in the Versilian hills on the Tuscan coast. She has been a teacher of painting in art schools and since 1971 she has also exhibited her work in individual and collective exhibitions in Italy and abroad. In 1977 she was invited to the Salon d’Automne in Paris and since 1985 to editions of the International Exhibition of open air sculpture and of small sculpture in Castellanza (Varese, Italy), the ‘Fondazione Pagani’ Museum of Modern Art. She has collaborated with the Centro Ave Arte international team, in Loppiano (Florence), where artists of different nationalities converge in order to experience a life of unity in art through an intercultural and interfaith dialogue. She has received several important awards and her works are included in museums and public and private collections (including the Museo dei Bozzetti “Pier Luigi Gherardi” in Pietrasanta, Italy, where the artist is represented with one of her terracotta works entitled Fountain).
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