Diagnosi differenziale delle sindromi coronariche Cardiaca
Polmonare
Vascolare
Miopericardite Cardiomiopatiea
Embolia polmonare
Dissezione aortica
Tachiaritmie
Pneumotorace (iperteso)
Aneurisma aortico sintomatico
Scompenso cardiaco acuto
Bronchite, polmonite
Ictus
Crisi ipertensive
Pleurite
Stenosi valvolare aortica Cardiomiopatia tako-tsubo Spasmo coronarico Trauma cardiaco Le diagnosi differenziali più comuni e/o importanti sono indicate in neretto corsivo.
3. Valutazione del rischio e outcome • Nelle SCA-NSTE la valutazione quantitativa del rischio ischemico mediante l’utilizzo di specifici score è superiore alla sola valutazione clinica. • Il GRACE risk calculator 2.0 (http://www.gracescore.org/WebSite/default. aspx?ReturnUrl=%2f) fornisce una stima diretta, evitando il calcolo di un punteggio, della mortalità intraospedaliera, a 6 mesi, a 1 anno e a 3 anni. Fornisce inoltre il rischio combinato di morte e IM ad 1 anno. • Il TIMI risk score è facile da usare ma la sua accuratezza discriminante è inferiore a quella del GRACE risk calculator 2.0. • Nelle SCA-NSTE gli eventi emorragici maggiori sono associati ad un aumento della mortalità. Lo score di rischio emorragico CRUSADE (http:// crusadebleedingscore.org) prende in considerazione le caratteristiche basali del paziente, le variabili cliniche e i risultati dei test di laboratorio al momento del ricovero per stimare la probabilità di sviluppare un evento emorragico maggiore in fase intraospedaliera. Tuttavia, la prestazione del modello per lo score di rischio è modesta. • Nella fase acuta di una SCA-NSTE l’incidenza stimata di aritmie potenzialmente fatali è pari al 3% e la maggior parte degli eventi aritmici si verificano nelle prime 12h dall’insorgenza dei sintomi. 14