2.2 Imaging non invasivo • L’ecocardiografia transtoracica: d eve essere disponibile di routine in ogni pronto soccorso e chest pain unit
e deve essere eseguita e interpretata da un medico esperto in tutti i pazienti ricoverati per SCA-NSTE; contribuisce ad identificare altre potenziali patologie associate a dolore toracico, quali dissezione acuta dell’aorta, versamento pericardico, stenosi valvolare aortica, cardiomiopatia ipertrofica o dilatazione del ventricolo destro suggestiva di embolia polmonare acuta; è la metodica diagnostica di scelta nei pazienti con instabilità emodinamica di sospetta origine cardiaca. • Lo stress test associato a tecniche di imaging è preferibile rispetto all’ECG da sforzo in quanto dotato di una più elevata accuratezza diagnostica. • L’angiografia coronarica con tomografia computerizzata multidetettore (TCMD) può essere utilizzata per escludere la presenza di CAD.
2.3 Diagnosi differenziale
Fra i pazienti non selezionati che presentano dolore toracico acuto all’arrivo in pronto soccorso, la prevalenza di malattia è generalmente del 5-10% per lo STEMI, del 1520% per l’NSTEMI, del 10% per l’angina instabile, del 15% per le altre condizioni cardiache e del 50% per le patologie extracardiache. Le condizioni che devono essere sempre prese in considerazione nella diagnosi differenziale delle SCA-NSTE, in quanto potenzialmente fatali ma al contempo trattabili, comprendono la dissezione acuta dell’aorta, l’embolia polmonare, il pneumotorace iperteso. L’esame ecocardiografico deve essere eseguito d’urgenza in tutti i pazienti con instabilità emodinamica di sospetta origine cardiovascolare (CV).
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