IL FUTURO È ADESSO Radio-223, regorafenib e sorafenib in primo piano

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FUTURO.qxp_Oss. Utiliz. Epoietina 19/12/14 17:13 Pagina 9

IL FUTURO È ADESSO RADIO-223, REGORAFENIB E SORAFENIB IN PRIMO PIANO Simposio Bayer - AIOM 2014

Precedenti terapie per il trattamento del tumore del colon-retto metastatico (mCRC)

CORRECT1 Precedenti terapie per la malattia metastatica* Precedenti terapie con farmaci a bersaglio molecolare‡

≤3 ≥4 Any

CONCUR2 Precedenti terapie per la malattia metastatica* Precedenti terapie con farmaci a bersaglio molecolare‡

Regorafenib 160 mg + BSC (n = 505)

Placebo + BSC (n = 255)

52%† 49%

53%† 47%

100%

100%

Regorafenib 160 mg + BSC (n = 136)

Placebo + BSC (n = 68)

≤3 ≥4

62%† 38%

60%† 40%

Any

58%

60%

*Incluse fluoropirimidine, oxaliplatino, irinotecan, bevacizumab e un farmaco anti-VEGF e anti-EGFR. †Cinque pazienti trattati con placebo (2%) e 16 pazienti trattati con regorafenib (3%) avevano ricevuto in precedenza solo 1 terapia per la malattia metastatica. ‡Nello studio CONCUR alcuni pazienti non avevano accesso a farmaci a bersaglio molecolare; tutti i pazienti dello studio CORRECT avevano ricevuto bevacizumab. BSC, migliore terapia di supporto. 1Grothey A, et al. Lancet. 2013;381:303-312; 2Li J, et al. Presented at WCGI Barcelona. 28 June 2014. Abstract O-0023.

Meccanismo d’azione di regorafenib

Regorafenib è attualmente indicato come trattamento standard in pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto precedentemente trattati oppure non candidabili al trattamento con le terapie disponibili. Queste comprendono chemioterapia a base di fluoropirimidina, una terapia antiVEGF e una terapia anti-EGFR.

Regorafenib nel tumore stromale gastrointestinale Inibizione GHOO·DQJLRJHQHVL VEGFR1-2, TIE2

,QLEL]LRQH GHL VHJQDOL GHO PLFURDPELHQWH WXPRUDOH PDGFR-`, FGFR

Inibizione GHOO·RQFRJHQHVL KIT, RET, RAF1, BRAF BRAFVSOOE

Regorafenib è un inibitore multi-chinasico orale che inibisce varie chinasi coinvolte nella crescita e la progressione tumorale - l’angiogenesi, l’oncogenesi e il microambiente tumorale.

Regorafenib ha infine dimostrato in uno studio registrativo di fase III (GRID) di aumentare significativamente la sopravvivenza libera da progressione di malattia in pazienti affetti da tumore stromale gastrointestinale (GIST) la cui malattia è progredita dopo i trattamenti precedenti con imatinib e sunitinib. Lo studio registrativo di fase III GRID ha dimostrato che regorafenib, associato alla miglior terapia di supporto (BSC), incrementa significativamente la PFS, rispetto al placebo più BSC (HR=0,27 [95% CI 0,19-0,39], p <0,0001) nei pazienti affetti da GIST metastatico o non resecabile che sono stati precedentemente trattati con

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