Il caffé 122

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Matteo Cocchi con l’Italia verso gli Europei

Benché più giovane di un anno rispetto ai suoi compagni di squadra, Matteo Cocchi è ornai titolare fisso dell’Italia Under 17 che a Pristina, in Kosovo, ha vinto in ottobre il Torneo di Qualificazione (prima fase) al Campionato Europeo di categoria. Il molinellese dell’Inter ha giocato tutte e tre le partite del torneo, garantendo la consueta spinta sull’out sinistro.

Risultati Torneo di Qualificazione, Gruppo 8 (Pristina, 5.8.11 ottobre): Italia-Kosovo 5-2; Italia-Finlandia 4-0; Grecia-Italia 0-2. Promosse al 2° turno di qualificazione o Fase Elite (marzo 2023, sede da definire): Italia (1^) e Finlandia (2^).

Cocchi è stato quindi convocato anche per il Torneo dei Gironi U17, che si è disputato al Villaggio Azzurro di Novarello (NO) dal 11 al 13 novembre. 1^ classificata la Selezione A, che nella partita decisiva ha battuto la squadra di Cocchi ai rigori (9-8).

Con l’Inter in Campionato

Come abbiamo appena detto, Cocchi, classe 2007, convocato stabilmente nella Nazionale U17 (formata principalmente da 2006), nella sua squadra di club, l’Inter, gioca con i suoi pari età e disputa il Campionato Nazionale U16 per società professionistiche di Serie A e B. Dopo 7 partite, i nerazzurri sono terzi in classifica con 13 punti, preceduti dal Milan (18) e dall’Atalanta (16). Cocchi, difensore esterno sinistro, è già andato in gol due volte: la prima, con la Spal, a Ferrara, il 30 ottobre scorso (2-4 per l’Inter), sostenuto tra l’altro dal tifo di alcuni molinellesi, curiosi di vederlo giocare “da vicino”; la seconda volta il 19 novembre nel derby vinto 3-1 con il Milan, che fino a quel momento non aveva ancora perso una partita e viaggiava a punteggio pieno in testa alla classifica.

Saverio Fattori racconta La Vallazza n.44

Ma non è certo mancata la qualità tra i quasi 300 che hanno affrontato la prova competitiva di 13 chilometri e che ha visto l’ennesimo scontro al vertice tra Luis Ricciardi, Atletica Imola Sacmi Avis, e Mamadi Kaba, Atletica Celtic Druid Castenaso.

Entusiasmante la volata finale risolta al meglio da Licciardi che in pista vanta tempi importanti anche su distanze brevi e veloci come 800 e 1500 metri, completa il podio il forte maratoneta Elia Generali, sempre per il Celtic. Tempo finale del vincitore 41’29, su un percorso per larga parte campestre, bellissimo da un punto di vista paesaggistico, molto tecnico e non velocissimo, il sapore antico delle classiche anni Settanta, nella quale le schermaglie uomo contro uomo sembravano prevalere sulle sole logiche cronometriche.

Ottimo livello tecnico anche in campo femminile con l’ennesima vittoria per Fiorenza Pierli, davvero in stato di grazia in questo periodo, l’atleta in forza alla Calcestruzzi Corradini Excelsior chiude in 48’56 regolando Flavia Aleotti, Francesco Francia, a venti secondi, terza Jane Bethany Thompson del Circolo Minerva.

Coraggiosa la scelta del Patron Ario Lazzari di confermare la prova Allievi sui 5,400 chilometri, una delle categorie che maggiormente risente della crisi delle vocazioni e ottimo il tempo di Riccardo Sintoni, Libertas Atletica Forlì che firma un 17’46, come interessante la prova della promettente Giada Donati, stessa società, con 20’15, seconda la molinellese Marianna Zagni, Pontevecchio Atletica, non molto lontana dalla vincitrice.

AUTOMOBILISMO

Porsche Club GT3:

Alfredo Franceschi 2° nella Tuby Style

Misano Adriatico, 6 novembre - Più di 100 piloti, dai “pro” ai “gentleman”, hanno partecipato all’ultimo appuntamento del Campionato Monomarca Porsche che ha incoronato i campioni della stagione 2022. Messo al sicuro la volta scorsa il 2° posto nella Classe Tubi Style GT3, vista però l’impossibilità di tentare un ultimo assalto al primato in classifica saldamente nelle mani del rivale Davide Zumpano, il molinellese Alfredo Franceschi ha accettato l’offerta di passare dalle auto stradali alle auto da corsa. A Misano ha quindi debuttato nella Carrera Cup, la categoria più illustre e prestigiosa del Campionato Monomarca Porsche, che sabato e domenica, per il gran finale, ha radunato a Misano, nelle diverse categorie, un centinaio di piloti, dai “pro” ai “gentleman driver”.

Nella DSW991 Cup, il valdarnese Daniele Polverini, al quarto successo stagionale, ha coronato il suo primo titolo, precedendo sul circuito romagnolo Alfredo Franceschi, 2° classificato nella sua prima gara in DSW, e il pugliese Ilario Introna. (F.M.)

Alfredo Franceschi è il primo molinellese ad affermarsi nelle corse automobilistiche dopo Giorgio Gallini, che tra il 1948 e il 1951 partecipò a due edizioni della Mille Miglia e alla Targa Florio, delle quali non abbiamo purtroppo alcuna documentazione.

CICLISMO / U23

Campionati Italiani Cronometro a Squadre: Ansaloni 2° con il team InEmiliaRomagna

con Ansaloni, i compagni di squadra Matteo Montefiori, Luca Collinelli e Davide Dapporto, a comporre un quartetto che ha percorso i 37,2 km della gara in 43’22” (+1’17” rispetto al Cycling Team Friuli, 1° classificato).

BEACH TENNIS

Europei a Squadre in Grecia: Bollettinari medaglia di bronzo

Senza un attimo di tregua. Dopo i tornei l’ITF World Tour, che l’hanno tenuto impegnato da aprile ad agosto in giro per il mondo, e i Mondiali di Terracina, dove è uscito ai quarti di finale del doppio maschile, Diego Bollettinari è stato convocato in Nazionale per i Campionati Europei a Squadre, che si sono disputati a Creta, in Grecia, dal 29 settembre al 2 ottobre. Nel torneo di doppio maschile, gli azzurri Bollettinari-Beccaccioli hanno eliminato nell’ordine Repubblica di San Marino, Slovacchia e Spagna 2, perdendo la semifinale al tiè break (4.6, 6.1, 3.10) dalla coppia francese Gianotti-Irigaray, che si è poi aggiudicata il torneo continentale.

RASSEGNA TRICOLORE

giovani molinellesi è andata anche una targa in memoria di Renato Zambardi pioniere del triathlon prematuramente scomparso. Il trofeo Luca Licari riservato al gruppo più numeroso è andato alla Polisportiva Progresso di Castel Maggiore, una bellissima realtà di vivaio che ha schierato circa ottanta giovanissimi atleti.

La gara della domenica ha vissuto di grandi numeri per quanto riguarda la camminata - passeggiata non competitiva con 405 iscritti aderenti ai gruppi del Comitato bolognese, 175 tramite le scuole di Molinella comprensivi di nuclei familiari spesso al completo e 460 che potremmo definire “liberi” iscritti la mattina stessa, i percorsi a disposizione erano due, il tradizionale di 13 chilometri, lo stesso della Competitiva, e uno di 8 chilometri.

Ottime le prestazioni di un paio di molinellesi nella competitiva di 13 chilometri: 6° posto assoluto in campo femminile per Demetra Tarozzi, Atletica Pontevecchio Bologna, coraggiosa gara su una distanza per lei inusuale e 8° posto assoluto in campo maschile per Enrico Lazzari, atleta tesserato per il Celtic Druid Castenaso, sempre più convincente di gara in gara.

La classifica a punti ha visto al primo posto l’armata della Gabbi Ponteggi davanti al Celtic Druid Castenaso e alla Polisportiva Pontelungo, nota di merito per quest’ultima società che ha schierato al via 66 atleti tra Competitivi e non competitivi.

Come al solito rodata e impeccabile l’organizzazione dei volontari del gruppo podistico locale. La Vallazza è stata anche la seconda prova del The fog trophy (Il trofeo della nebbia), una competizione a squadre miste che ha visto come prima prova la Tre Monti di Imola. (sf)

Link > risultati e classifiche: https://www.endu.net/it/events/la-vallazza/results

Gazzettino dello Sport
Molinella NUMERO 4 (122) ANNO XXIX 10 dicembre 2022
di
CALCIO / UNDER 17
Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 6262 del 16-3-1994 - Direttore Responsabile Antonio Michielon - Redazione: via Bentivogli, 5 - Molinella (BO) - Distribuzione gratuita - Stampa: Tipografia AG snc, Granarolo E. (BO) redazione@duecaffe.it UEFA European Under-17 Championship Hungary ‘23 Due giorni di tempo bellissimo hanno salutato due giorni di atletica e divertimento a Molinella. Si è iniziato sabato 5 novembre allo Stadio Comunale Augusto Magli con il prologo riservato alle categorie dei giovanissimi per il Memorial Luca Licari nell’ambito del Circuito Corrigiovani UISP che ha visto 170 bambini al via tra Esordienti, Ragazzi e Cadetti. In particolare evidenza nella categoria Cadetti Ait Mahmoud Abderrahmane, atleta di casa, già capace di un tempo di 2’49 sui 1000 metri, per gli Esordienti Achille Beccari dell’Atletica Imola Sacmi Avis e Carolina Rambaldi sempre dell’Atletica Molinella dominatrice tra le Ragazze, non a caso i tre giovani avevano primeggiato pochi giorni prima nella terza prova del Bologna cross, ai due Fiume Veneto (Pordenone), 1 ottobre. Emanuele Ansaloni (#InEmiliaRomagna Cycling Team), 3° classificato ai Campionati Italiani su strada, conquista anche un altro podio tricolore. Il corridore molinellese si piazza infatti al 2° posto nella Cronometro a Squadre valida per il titolo italiano. Sul podio, LA GARA PIU’ ANTICA DI MOLINELLA Atletica - Campionati Italiani Cadetti/e per Rappresentative Regionali e Individuali (Caorle VE, 1-2 ottobre). 1200 siepi: Arianna Giubilo (GP Atletica Molinella/ Rappresentativa Emilia Romagna) 6^ col tempo di 4’00”07. Arianna Giubilo in una foto d’archivio.

L’Ospitalese batte Ostellato 1-0. Una vittoria attesa da 2 anni, 9 mesi e 4 giorni

Seconda Categoria, 10^ giornata. 27 novembre: Ospitalese-Ostellatese 1-0. Grazie ad un gol del bomber Gaggiani (alla sua 300^ marcatura tra i dilettanti!), la squadra del presidente Mazzanti torna al successo dopo 2 anni 9 mesi e 4 giorni. L’ultima vittoria dei biancorossi risale infatti al 23 febbraio 2020, un tennistico 6-2 con il quale l’Ospitalese si aggiudicò il Derby del Reno con il Codifiume (Campionato di 2^ Categoria, 6^ di ritorno).

Quella vinta contro il Codifiume fu anche l’ultima partita prima del lockdown. Il campionato venne definitivamente sospeso e l’Ospitalese, che al momento dello stop era 1^ in classifica, fu promossa in Prima Categoria. In settembre cominciò il campionato 2020-21, subito interrotto per covid dopo appena 3 partite (per l’Ospitalese furono altrettante sconfitte). Si tornò a giocare solo in settembre quando prese il via il campionato 2021-2022, durante il quale l’Ospitalese non vinse neanche una partita, solo un pareggio, segnò 8 gol in tutto e ne subì ben 208. Quindi la retrocessione in Seconda Categoria, un avvio stentato (nonostante la squadra fosse stata rinforzata da molti giocatori di gran nome) con la sensazione, però, che il vento stava per cambiare. E così, dopo il pareggio di qualche settimana fa con la Codigorese, per l’Ospitalese è arrivata finalmente la vittoria che mancava da tanto, troppo tempo!

Ansaloni

a

ruota libera

Si è conclusa il 9 ottobre a Montecatini Terme, con il 71° Gran Premio Del Grosso, la stagione 2022 degli Under 23. Emanuele Ansaloni si è staccato dal gruppetto di testa negli ultimi 20 km, quando ha capito di non avere le “gambe” per stare con i migliori Anche quando non è in forma, Ansaloni rimane sempre concentrato. È consapevole che le energie finiscono, ma cerca sempre di dare il massimo perché tutto può aiutare. Poi la frase di Emanuele che chiude la cronaca della gara: “Il ciclismo è così… Non ti regala niente”. L’intervista ad Emanuele continua a ruota libera e lui si scioglie, ripercorrendo i momenti più significativi della stagione appena terminata: “Penso che questa sia stata la mia stagione migliore da quando corro in bicicletta. Sono riuscito ad ottenere ottimi risultati, anche sul piano personale. Sono partito molto bene, poi quel infortunio mi ha messo i bastoni tra le ruote. Ho un po’ di rammarico per non essere riuscito a vestire la maglia azzurra, ma non sono uno che vive di rimpianti, perché ogni giorno so di dare il massimo. Salire sul podio in giugno ai Campionati Italiani su strada di Carnago (VA) è stata una grande soddisfazione, ma appena due giorni dopo è arrivato l’infortunio che mi ha tenuto lontano dalle corse due mesi. Non mi sono mai abbattuto, sono sempre rimasto tranquillo e sereno. Dopo, da lì in poi, le corse sono sempre state molto dure per me. Per provare a rientrare in condizione correvo quasi tutti i giorni, ma purtroppo non sono più riuscito ad ottenere grandi risultati , se non quel 2° posto nella Cronometro Tricolore a Squadre di Pordenone in ottobre. Il prossimo anno continuerò a correre con il Team #inemiliaromagna. Ora mi godo un po’ di riposo perché ne ho davvero bisogno e presto saremo di nuovo in giostra!” (Cesare Natali)

NUOTO / VASCHE DI RITORNO

L’altro record dell’Ospitalese:

20 gol fatti in una sola partita.

Ne parlarono anche a Dribbling in tv

Non c’è soltanto l’Ospitalese che fa parlare i giornali per i 208 gol subiti nello scorso campionato, o per una vittoria che si è fatta attendere per quasi tre anni. C’è (o c’era) per fortuna anche un’altra Ospitalese che andò addirittura in televisione per i gol fatti in una sola partita.

Correva l’anno 1995… Ultima giornata del Campionato di Terza Categoria: Ospitalese-Estensi Spina, la partita in questione. Mauro Mazzanti (sempre lui!), in veste di dirigente-allenatore, e tuttavia “orfano” del suo compagno d’avventura Andrea Martelli, arrivato tardi al campo per il protrarsi di un pranzo di rappresentanza al quale aveva partecipato insieme al neo-eletto sindaco di Molinella, Tullio Calori. Sandro Montanari era il vicecapitano, di fatto il vero condottiero della squadra, che schierava molti altri molinellesi, e Vittorio Cacciatori, l’attuale farmacista di Ospital Monacale, il principale protagonista del match, che si concluse con un clamoroso 20-3 a favore dell’Ospitalese. A chiarire i contorni di quel pomeriggio di inaspettata gloria per i colori biancorossi, un trafiletto del Caffè n.4 (9) del giugno 1995, intitolato “L’ha detto la tv”, in cui si legge quanto segue: “L’Ospitalese perde per un punto il Tavolini, ma guadagna in extremis la ribalta televisiva nazionale. La notizia dei 20 gol (a 3) rifilati all’Estensi Spina il 7 maggio scorso nell’ultima di campionato è arrivata quasi in tempo reale dagli schermi di Rai Regione alle 19.30 ed è stata poi ripresa soltanto un’ora dopo da Gianfranco De Laurentis e da Antonella Clerici per Domenica Sprint. Protagonista indiscusso alla Fiera del Gol l’ex promessa del vivaio molinellese Vittorio Cacciatori che, con le 8 reti segnate in un colpo solo, raggiunge quota 26 e si laurea capocannoniere assoluto dei tre gironi ferraresi di Terza Categoria”.

BASKET / C GOLD Luca Sanna: il Molinella ha trovato un campione

Il Molinella ha perso finora 7 partite su 9, ma forse ha trovato un campione. Luca Sanna, 19 anni, è la grande rivelazione di questa prima parte di stagione. A giudizio della critica, “è risultato spesso il migliore in campo, lasciando intravedere lampi di classe cristallina”. Il ragazzo di Sassari ha realizzato finora 152 punti, è andato sempre in doppia cifra e viaggia ad una media di oltre 16,8 punti a partita, tantissimi per un play della sua età e per un campionato come quello di Serie C Gold che non fa sconti a nessuno. I tecnici più attenti fanno notare che Sanna “deve però imparare anche a giocare di più per la squadra, non può solo pensare a tirare”, ma intanto si parla già di lui come di “un fenomeno”.

Sanna è stato un colpo di mercato del ds Serio, certamente ispirato da coach Giuliani. Così, il 1° agosto scorso, la Pallacanestro Molinella annunciava l’arrivo del giovanissimo play: “Da Sassari a Molinella, dalla Serie A alla C Gold: quello che potrebbe sembrare un passo indietro, in realtà si prospetta come una grande opportunità per il giovanissimo e promettente Luca Sanna, playmaker di 188 cm, nato a Sassari il 10/01/2003, un vero prospetto a livello nazionale, selezionato lo scorso 19 settembre tra i migliori prospetti U19 per All Star Game Next Generation. Sanna inizia a giocare a basket a 5 anni, fa tutta la trafila minibasket nel CMB di Porto Torres, la cittadina dove risiede; le sue qualità non passano inosservate così che, da under 14, passa nel settore giovanile della Dinamo Sassari, società di Serie A, dove gioca anche la stagione successiva in under 15. Ed è proprio a soli 15 anni che Luca inizia le sue esperienze nei campionati senior, giocando nella SEF Torres in serie C Silver, dove ha militato per 3 stagioni, l’ultima delle quali ha chiuso con 18,7 punti di media. In parallelo ha fatto anche un’altra importantissima esperienza senior, in doppio utilizzo, come aggregato alla Dinamo Sassari in Serie A, con la quale ha esordito due anni fa e nella scorsa stagione, per la precisione il 01/05/22, ha anche realizzato i primi 3 punti nel massimo campionato nazionale contro la Vanoli Cremona (...)”. Restando sul piano delle individualità, buone cose ha fatto vedere finora anche Lorenzo Zanetti. Miglior realizzatore con 23 punti nella partita vinta dal Molinella contro la Francesco Francia di Zola Predosa, sembra anche lui un’altra scommessa vinta da coach Giuliani, che ne ha preteso a tutti i costi la riconferma.

Il ritorno alle gare di Francesco Martelli, Lucia che torna dagli USA

Aveva provato a smettere, nel 2020, con la “scusa” del Covid, ma alla fine ha sempre vinto la passione. E’ stato così quest’anno in maggio, quando a sorpresa ha partecipato al Meeting di Molinella, qualificandosi per la finale dei 50sl (che poi non si è disputata per il maltempo). Ed è stato così anche il mese scorso, quando i “buoni propositi” di lasciare il nuoto definitivamente si sono infranti ancora una volta contro la voglia di continuare a provare quelle emozioni che solo la gara può dare.

Ho un’autonomia di circa 20 secondi, non di più, ma 50 metri riesco ancora a farli anche in queste condizioni”, aveva confidato agli amici più stretti Francesco Martelli (ancora tesserato per il CN), prima di partecipare domenica 13 novembre al Meeting di Cremona con l’obiettivo di qualificarsi per gli Assoluti della primavera prossima. Ha vinto i 50sl col tempo di 22”67, obiettivo mancato per soli 15 centesimi, essendo il tempo limite per gli Assoluti fissato a 22”52.

Non male, comunque (ma qui chiediamo conforto agli esperti del settore), per uno che non è mai stato un velocista puro e che negli ultimi due mesi si è allenato da solo, “rubando” tutti i giorni 45 minuti al lavoro e allo studio (insegna in una scuola di Medicina e frequenta contemporaneamente un master a Ferrara).

Il tempo di Cremona vale il 25° posto nella classifica stagionale della vasca corta (V25m). Ai recenti campionati italiani di Riccione, vinti in 21”38 da Leonardo Deplano (un altro giovane in rampa di lancio visto a Molinella nel 2019), Martelli sarebbe arrivato 22°. Il nazionale Dotto, tanto per fare un nome che tutti gli appassionati di nuoto conoscono, ha fatto peggio. La rincorsa di Francesco Martelli agli Assoluti di Primavera naturalmente non finisce qui. Conoscendo il suo carattere, siamo sicuri che presto ci riproverà. Magari a Livorno, in dicembre. L’obiettivo, limare altri 15 centesimi entro marzo 2023, non è impossibile da raggiungere. Non per coltivare (a 30 anni…!) chissà quali sogni di gloria, ma solo per il piacere di nuotare.

Torna intanto in Italia Lucia, sorella di Francesco. Era partita per gli Stati Uniti nell’estate del 2017 (dopo un 3° posto agli estivi di Roma), approfittando di una borsa di studio offerta dalla Delta State University di Cleveland, Mississippi, che le garantiva l’iscrizione gratuita ad un corso di laurea (più vitto e alloggio nel campus) nonché la possibilità di continuare a nuotare ad alto livello. Torna, dopo aver messo in valigia una laurea in Sport Management e un master in Business Administration che conseguirà il 9 dicembre. Lucia ha ripagato la sua università, vincendo l’anno scorso la gara dei 100y farfalla ai National americani (Birmingham, Alabama, marzo 2021), prima atleta-donna a riuscire in questa impresa in 96 anni di storia dell’ateneo. Nella piscina del campus hanno dedicato un murales “al Missile del Mississippi”. Nel 2025 sarà sicuramente invitata come ospite d’onore alla festa per i 100 anni dell’Università.

La Delta State University – racconta Lucia – è una piccola università del profondo sud degli Stati Uniti, ma io, lì, ho trovato… l’America. All’inizio credevo di non farcela. Sveglia tutte le mattine alle 4.30, l’uscita in strada che era ancora buio, una camminata veloce lungo i vialetti del campus per raggiungere la piscina, poi l’allenamento dalle 5 alle 7, quindi le lezioni all’università dalle 8 a mezzogiorno. E dopo pranzo si ricominciava con lo stesso ritmo: allenamento in acqua o palestra dalle 15 alle 16.30, poi studio in camera fino all’ora di cena. Serata finalmente libera. Se ci penso, adesso mi sembra tutto bello. Perfino il rumore metallico della porta della piscina, che mi ha accompagnato come un incubo in questi anni. Tutte le mattine alle 5 in punto, mentre eravamo già tutti lì ad aspettare l’inizio dell’allenamento, Dan’l, il capo allenatore, entrava in piscina da quella porta, gridando: Good morning, Delta State! …”.

Ne parli come di qualcosa che appartiene ormai al passato, le faccio notare. Hai forse intenzione di smettere? “E’ ormai un anno che non mi alleno e non faccio gare, ma una decisione definitiva non l’ho ancora presa. L’estate scorsa, mentre lavoravo in South Carolina, sulla costa atlantica (uno di quei lavori tipo baywatch, bagnini che stanno sulla torretta a scrutare il mare col binocolo per segnalare l’avvicinarsi di uno squalo o di un uragano), ho capito quanto sia difficile conciliare il lavoro con lo sport vero. E tuttavia, per me, è molto difficile rassegnarmi all’idea di dover smettere di nuotare”.

Se questo sarà davvero un addio come sembra, Lucia lascia il nuoto a 25 anni, dopo aver conquistato, a livello giovanile, ben sette titoli italiani, una finale agli Assoluti e una al Sette Colli, con il rammarico di non aver però mai indossato la cuffia della nazionale, penalizzata dal fatto che la sua gara preferita, i 50 farfalla, non è una specialità olimpica, ma anche dalla sua scarsa disponibilità (lo ammette lei stessa) a misurarsi in Italia sulla doppia distanza. D’altra parte, i tecnici dicevano di lei che aveva la carrozzeria di una Ferrari con il motore di una Fiat 500.

Comunque sia, non ho rimpianti. Devo tutto al nuoto, alle persone che mi hanno accompagnato per questa strada. In particolare, ad Andrea Scalambra e a Donald Murray, Dan’l, il mio coach americano. Il nuoto mi ha regalato grandi soddisfazioni. Forse poteva andarmi meglio, è vero, ma anche molto peggio, e quindi sono contenta così… Il nuoto mi ha fatto conoscere gente e girare il mondo, dall’Europa agli Usa, dalla Florida alla California, dalle Bahamas alle Hawaii. Che altro avrei potuto desiderare di più, quando ho cominciato a nuotare? Tutto questo chiaramente mi mancherà, ma cercherò di farmi bastare quello che ho avuto. Al resto penserò poi”.

I tuoi rogrammi immediati? “Tornerò in Italia a metà dicembre e resterò fino a tutto gennaio, poi tornerò negli Stati Uniti, a scrutare di nuovo l’oceano dalla torretta per un’altra stagione. Rientrerò definitivamente in Italia a settembre del 2023. Dopodiché, tutto è possibile, non escluso il ritorno alle gare, come ha fatto mio fratello”.

MISTERI DEL CALCIO

Tra un campionato e l’altro il Bologna Femminile ha cam biato allenatore e Marta Rambaldi che fino a un anno fa era titolare fissa (tanto da meritarsi la convocazione nella Nazionale U20) adesso fa fatica a vedere il campo per più di dieci minuti. Capitò la stessa cosa anche ad Andrea Landi nel 2015, quando sulla panchina della Spal arrivò mister Semplici. Sarà che il calcio ognuno lo vede a modo suo... Per la cronaca, al di là dell’(apparentemente) inspiegabile “caso Rambaldi”, il Bologna è attualmente 1° in classifica nel campionato di Serie C, con una striscia di 11 vittorie consecutive e 1 solo pareggio.

pag. 3 Dentro la notizia
CICLISMO / U23
LA NOTIZIA
Interviste WhatsApp a cura di Antonio Michielon

Quando Mussolini marciò spedito su Molinella

Libri, giornali e tv hanno ricordato, ognuno a modo suo, l’anniversario della Marcia su Roma. 100 anni sono ormai passati da quel 28 ottobre 1922, un evento che, da qualunque parte lo si voglia vedere, ha cambiato la storia d’Italia. Noi, piuttosto che raccontare per l’ennesima volta come il quadrumviro Italo Balbo sfoggiasse nell’occasione “un cinturone con fibbia recante lo stemma del Comune di Molinella”, dono dei fascisti molinellesi riconoscenti al ras di Ferrara che il 12 giugno dell’anno prima aveva guidato l’assalto alla sede delle Leghe e alla Cooperativa; piuttosto che ricordare gli articoli de L’Assalto o de Il Mulino macina l’evento, giornale del Fascio di Molinella, che chiamava a raccolta “i patrioti della Nuova Italia” o i discorsi solenni che si tennero in quei giorni anche a Molinella “in un tripudio di gagliardetti e di ardente gioventù” e di come tutto questo avvenisse tra “le lacrime d’orgoglio trattenute” degli irriducibili che vedevano svanire nella violenza il

sogno socialista e sotto lo sguardo della polizia, impossibilitata ad intervenire; piuttosto che raccontare tutto questo (altri lo faranno per noi e meglio di noi), abbiamo preferito mantenerci su un terreno più adatto alle nostre possibilità.

Partendo da qui, raccontiamo un’altra marcia, quando, trascorsi 14 anni dalla Marcia su Roma, ridotti al silenzio gli oppositori e consolidato il suo Regime, Mussolini girò i tacchi e dall’Urbe marciò spedito su Molinella. Era il 25 ottobre 1936.

“Il Duce voleva fare il bagno” (l’articolo di Carlo Bonora che trovate qui sotto) è appunto il racconto della giornata in cui furono inaugurati di corsa, insieme all’acquedotto e all’ospedale, anche gli impianti sportivi del nostro paese, realizzati tra il 1932 e il 1935.

Una giornata memorabile, vista con gli occhi di un bambino che non conosceva i precedenti.

Il Duce voleva fare il bagno

Nel mattino del 25 ottobre 1936 il paese era in attesa della visita di Benito Mussolini, Duce e Capo del Governo.

Gli agricoltori avevano portato i bovini e gli equini fuori dalle stalle e schierati ai margini dei campi e in bella mostra, perché avessero gli elogi delle alte autorità dello Stato. Le bandiere tricolori erano state esposte ai balconi e alle finestre. La banda musicale del Comune, diretta dal maestro Ilario Viviani, provava e riprovava la musica degli inni nazionali. Ma un antifascista irriducibile aveva abbassato la serranda del negozio da meccanico e si era chiuso dentro lavorando. Era la sua protesta!

A noi ragazzi dell’Opera Balilla e della Sezione Nuoto era stato affidato il compito di salutare, a braccio teso e sull’attenti, il Duce quando sarebbe entrato nella piscina comunale e di tuffarci in acqua, anche se era fredda, dimostrando vigore e coraggio. Eravamo in attesa quando venne da noi nuotatori il ragionier Venturoli, nostro presidente ed economo comunale. Si rivolse a noi due giovanissimi, in età tra i nove e i dieci anni, già pronti in calzoncini da bagno: Voi due – disse – siete ancora piccolini per buttarvi in fondo! L’acqua è fredda. Starete fermi qui sul marciapiede e sull’attenti per salutare il Duce!”.

ANNIVERSARI

Fu un improvviso colpo basso per noi due! Una delusione! Avevo nove anni compiuti, ma qualcuno in paese diceva che ne dimostravo di più. Stava entrando nel frattempo l’Istituto nazionale Luce per girare un documentario. “Ebbene, pensai, mi coprirò il viso con l’asciugamano, piuttosto che farmi vedere in un documento fermo sul marciapiede mentre gli altri si tuffano. Farò come Giulio Cesare che si coprì il volto con la toga quando cade sotto i colpi dei congiurati che lo pugnalavano!”. E poi il Duce, vendendomi sull’asciutto, avrebbe pensato o detto: “Questo è un Balilla che ha paura dell’acqua fredda! Se ci sarà una guerra lo metteremo nei servizi sedentari con le pantofole ai piedi!”. Che vergogna! E il mio amico coetaneo era già deciso a tuffarsi, nonostante il divieto. Finalmente il Duce entrò da una porta laterale con passo energico, o meglio da bersagliere quale era stato durante la prima guerra mondiale. Si fermò a guardare noi schierati sull’attenti e la piscina con gli impianti moderni. Tutta la sezione nuoto si lanciò in acqua e nuotò. I più anziani (gli avanguardisti) gareggiarono sul percorso dei cinquanta metri. Arrivati in fondo, il Duce si fermò un attimo con loro sotto il trampolino e li salutò dicendo: “Ragazzi, se avessi tempo, farei anch’io un bagno con voi”.

Io e il mio coetaneo disubbidimmo al rag. Venturoli; era distratto nell’ammirare la cerimonia. Ci tuffammo. A dire il vero l’acqua, quella volta, non ci sembrò poi così fredda. Però pensai: “Duce, la prossima volta la piscina inaugurala d’estate, che è meglio…”.

Dal campo sportivo la banda comunale del Maestro Viviani suonava Giovinezza!” mentre il Duce ci lasciava per andare alla Casa del Fascio e tenere un discorso dal balcone, in particolare rivolto agli agricoltori, perché rimanessero fedeli alla terra. E così, per la fretta, il Duce non poté fare il bagno con noi!

In quanto al rag. Venturoli nel dopoguerra si trasferì a Bologna, dove trovò un posto da dirigente ben retribuito. Per le strade della città non mi riuscì di incontrarlo. Avrei parlato volentieri e gli avrei detto: “Ragioniere, quel giorno noi due piccolini abbiamo disubbidito al suo ordine. Ci tuffammo anche noi e andammo forte! Ragioniere, ma lei sa nuotare?”.

(Carlo Bonora: Il Duce voleva fare il bagno e altri racconti; La Compagnia del Caffè, 2004)

30 ottobre 1992:

l’inaugurazione del Velodromo Molinella corre in pista da 90

anni

Con una riunione su pista di grande richiamo, vinta dal campione italiano Learco Guerra davanti a Battesini, il 30 ottobre 1932 venne inaugurato il Velodromo, realizzato all’interno del nuovo stadio comunale in via di ultimazione.

Il Velodromo fu soltanto il primo elemento ad essere completato: l’intero complesso sportivo, progettato dal geometra Francesco Fabbri, capo dei pompieri di Budrio, prevedeva infatti la costruzione dello stadio (con il velodromo e la pista di atletica) e la piscina, per un costo stimato di circa 800mila lire. La palestra con il campo da tennis sarà costruita tre anni dopo, su progetto dell’ingegner Toschi e ulteriori 250mila lire di spesa. Dando conto degli “Ingenti lavori in corso”, Romagna Sportiva scriveva che “per la realizzazione dei terrapieni delle curve paraboliche si è provveduto a trasportare con carrelli su rotaia la terra proveniente dalla scavo dell’attigua piscina”.

L’inaugurazione del Velodromo coincise con la nascita della Sezione Ciclismo della Polisportiva. Nell’occasione, “il pubblico molinellese accorso in gran numero applaudì gli alfieri della neonata sezione ciclistica della Polisportiva, presieduta dal commerciante di stoffe Dario Calori”.

Nell’articolo qui sotto (dal Resto del Carlino del 1° novembre 1932), la cronaca della gara inaugurale, vinta da Learco Guerra. Il 18 novembre si disputò il 1° Campionato Sociale-Coppa del Podestà: 25 atleti in gara, con Dino Dardi vincitore assoluto della classifica a punti, davanti a Ivo Scalambra, Giuseppe Cesari, Felice Frascari e Annibale Ronzani.

Fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il Velodromo ospiterà almeno 3 o 4 riunioni di livello ogni anno. Sulla pista di Molinella sfreccerà nel 1935 anche il 3 volte Campione del Mondo, vincitore di 5 Giri d’Italia, Alfredo Binda. Di ciò che è successo dopo, dei danni causati al Velodromo dalla guerra e dall’alluvione del 1944, del suo faticoso restauro, della sua seconda inaugurazione nel 1951 presente Gino Bartali, abbiamo già scritto altre volte. Qui ci interessava dire qualcosa sulle caratteristiche del Velodromo, descritte benissimo in un libro del Touring Club Italiano pubblicato nel 2005 e riassunte in poche righe dal Caffè nel numero di marzo di quello stesso anno: “Se vi chiedessero qual’ è l’impianto sportivo per cui Molinella è famosa in Italia, cosa rispondereste? Qualcuno – ne siamo certi - direbbe l’avio superficie, altri il campo da tiro o

magari il trampolino della piscina … Invece, no: l’impianto più famoso di Molinella è il velodromo, la pista da correre in bicicletta, inaugurata nel 1932. Lo dice il libro “L’Italia dello Sport”, che il Touring Club ha inviato quest’anno ai suoi abbonati più giovani, per aiutarli ad orientarsi tra 371 discipline sportive e 588 indirizzi utili. Ebbene, nelle 282 pagine di cui si compone il volume, Molinella è nominata una volta soltanto, alla voce “Velodromi in Italia” (pag. 250). Veniamo così a sapere che il nostro velodromo comunale, con i suoi “mt. 433 di asfalto”, è il più lungo dei 7 censiti in Emilia Romagna (Forlì, Ferrara, Cento, Fiorenzuola d’Arda, Cavezzo, Montechiarugolo e appunto, Molinella). Omologato attualmente solo per gare giovanili, il velodromo di Molinella è comunque uno dei più antichi d’Italia, dove si contano a tutt’oggi 48 impianti ancora attivi. Tra le piste in asfalto, lo storico impianto di via Paolo Fabbri è preceduto in lunghezza solo dal più moderno velodromo di Mori, in provincia di Trento, che con i suoi 500 metri è, in assoluto, il terzo più lungo d’Italia, dopo il Comunale di Pesaro (mt.507) e l’Arenaccia di Napoli (mt. 595), entrambi costruiti però in cemento”.

(Redazione Il Caffè/Duecaffè)

Via Bentivogli, 16 Molinella (BO) Tel. 051.880855

pag. 4 Archivi & Anniversari MARCIA SU ROMA E DINTORNI
Mussolini passa in rassegna gli avanguardisti allo Stadio (1936) Mussolini si dirige con passo marziale alla nuova Casa del Fascio, attuale Municipio (1936) Inaugurazione Piscina Comunale, Molinella 25 ottobre 1936 I balilla in attesa del Duce, 25 ottobre 1936
(1931)
Lavori
in corso
1933)
Inaugurazione Stadio e Velodromo. Cartolina celebrativa
(febbraio
Il vincitore della prima gara

Macché Frigette! Chi la conosce?!

Partita o allenamento, ci vediamo alla Free Jet...

Sulla prima pagina de L’Aperitivo-Nuova Serie, distribuito allo Stadio domenica 20 novembre in occasione della gara casalinga con Gallo, Claudio Decataldo, che ne cura la pubblicazione per conto dell’US Reno Molinella, pone un tema di grande interesse: stiamo perdendo la memoria collettiva dei luoghi, delle persone, del tempo e delle storie che componevano (anche) il nostro “universo sportivo”.

Presto non saremo più in grado di dire perché una certa cosa si chiama così e non in altro modo. Ciò che è ancora chiaro per quelli un po’ più in là con gli anni, non lo è evidentemente per i più giovani. Ecco, qui di seguito, l’allarme lanciato da Deca nella sua versione integrale.

Quanti sono i giovani calciatori che hanno calpestato l’erba del mitico campo della Frigette? Difficile dirlo. Va da sé che, dai primi anni 70 ad oggi, purtroppo (o per fortuna)

E’ sempre l’ora dell’Aperitivo

Il 18 settembre, in occasione della prima in casa del Molinella (vinta 3-1 sul Fruges), è tornato l’Aperitivo. Il giornalino “inventato” nel 1970 da Mario Zentrell e distribuito gratuitamente allo stadio, è giunto ormai al terzo o al quarto tentativo d’imitazione.

L’ultimo è un foglio fronte retro, condito con un po’ d’ironia, per dare le formazioni delle squadre in campo.

il campo della Frigette, semplicemente “la Frigette”, resta ancora l’unica valida alternativa allo Stadio Comunale, un’importante valvola di sfogo che permette agli oltre 200 tesserati del US Reno Molinella di allenarsi e disputare partite amichevoli e di campionato. Da gennaio 2014 è infatti la società verdeblu che ha in gestione l’impianto di via Redenta.

L’importante lavoro di restyling, che ha impegnato in prima

Rossi: ha finalmente un volto il terzino misterioso che giocò nel Molinella e poi nel Modena in A

persona tecnici e dirigenti, ha prodotto un pregevole risultato che è sotto gli occhi di tutti.

Agli stessi giovani allenatori che via mail e whatsapp si danno appuntamento “alla Free Jet“ (?!) è forse bene ricordare che il campo è di proprietà della Cooperativa di Consumo G. Massarenti. Per consuetudine, viene ancora adesso chiamato “Frigette”, dal nome dell’azienda produttrice di condizionatori per auto (che oggi conosciamo come Webasto), che aveva e che ha ancora sede nei pressi della struttura sportiva.

Fu grazie all’accordo tra il presidente e fondatore della Diavia Frigette, dott.Carlo Mantellini, e la Cooperativa Massarenti che una parte di quell’area venne destinata dal Comune a campo di calcio, mentre nella zona adiacente (era il 1° maggio 1975 ) veniva inaugurata una pista da motocross, che ospitò gare di livello internazionale fino alla sua chiusura, avvenuta nel 1990. Il rapporto di collaborazione

ARCHIVI / CALCIO 1954

Allenamento della Nazionale Giovanile allo Stadio

Cooperativa-Azienda-Comune si estese anche alla Polisportiva. Il marchio Diavia-Frigette compare per la prima volta sulle maglie del Molinella Calcio all’inizio del campionato 197475, che si concluderà con il ritorno in Promozione della squadra rossoblu, guidata dal tecnico Gustavo Fiorini.

“L’abbinamento Frigette” (all’epoca, la parola “sponsor” era ancora sconosciuta) modificò in qualche modo anche la carta d’identità del glorioso sodalizio rossoblu, che sui Comunicati Ufficiali degli anni seguenti non sarebbe più comparso con la storica definizione di Società Polisportiva Molinella-Sezione Calcio, ma unicamente come Molinella-Frigette.

Un legame quasi identitario, che andò poi allentandosi, quando nel 1985 arrivarono in azienda con un robusto pacchetto di azioni gli americani della United Technology. Dieci anni dopo, nel 1995, la Diavia Frigette, società partecipata del Gruppo Delphi Italia, con un fatturato di circa 280 miliar-

di di lire all’anno, passò nelle mani della General Motors. Nel 2012 l’ultimo passaggio di proprietà, con la cessione, da parte di Delphi Italia, della Diavia Frigette alla società Webasto, con sede a Monaco di Baviera, specializzata nella produzione di condizionatori per veicoli commerciali.

Nonostante l’azienda abbia perduto il suo nome d’origine, inglobata all’interno del colosso tedesco, c’è chi continua an-

ANNIVERSARI / 4 OTTOBRE 1942

cora a chiamarla Frigette. Con quel nome, ha caratterizzato per un lungo periodo l’economia e lo sport molinellese.

L’autore ringrazia per la collaborazione: Andrea Martelli, Andrea Gabusi, Orlando Chiarini, Redenzio Cenci, Guillermo Melloni.

Nella foto qui sopra (1975) è ben visibile il marchio Frigette sulla tuta dei giocatori.

L’esordio di Gustavo Fiorini in Serie A

Per parte nostra, abbiamo potuto verificare che, in effetti, “un Rossi” disputò almeno 2 partite, quell’anno, con la

La ricerca finalizzata a dare un volto e un’identità più precisa al signor Rossi è poi continuata per altre strade tra molte difficoltà. Il fatto che il “ricercato” avesse un cognome così comune non ha certo facilitato il compito del ricercatore.

Come racconta lo stesso Alvoni in un articolo per il suo giornale online (ripreso anche da Ducaffè il 21 ottobre scorso), calciatori di nome Rossi spuntavano un po’ ovunque in Italia, ogni società ne aveva o ne aveva avuto almeno uno in organico, da Novara a Prato, dove un Rossi calciatore veniva spesso confuso con l’omonimo ciclista, gregario di Learco Guerra.

Romeo Rossi, il vero oggetto della ricerca, sembrava essersi volatilizzato con la polvere degli annali del calcio.

Poi, all’improvviso, ecco la scoperta di cui ci informa Alvoni: Romeo Rossi ha finalmente un volto.

Lo vediamo già anziano, ormai a fine carriera, a sinistra nella fotografia qui sopra con la maglia della Reggiana, insieme ad Arcari IV.

E tanto basta a fare di Romeo Rossi non più un signor Rossi qualunque, ma uno dei 12 calciatori che partendo dal Molinella (o da Molinella) sono arrivati in Serie A.

Ecco, da La Stampa di Torino del 20 gennaio 1954, la notizia del tutto inedita di un allenamento sostenuto dalla Nazionale giovanile di calcio allo Stadio di Molinella: “Diretto dall’allenatore Lajos Czeizier, si è tenuto ieri allo stadio di Molinella (BO), il paese del nazionale Magli (Fiorentina) e Fiorini ( ex terzino del Bologna, ora in forza al Piombino) l’ultimo allenamento della formazione italiana giovani in vista dell’incontro con la nazionale inglese, in programma oggi pomeriggio allo Stadio Comunale di Bologna. La formazione italiana giovani sarà composta da: Stefani, Comaschi, Zagatti, Turchi, Bernasconi, Invernizzi, Conti, Pivatelli, Virgili, Tortul e Savoini”. Per la cronaca, la partita Italia-Inghilterra finìrà 3-0 per l’Italia. Dobbiamo però correggere l’autore dell’articolo: il molinellese Fiorini (di cui parliamo qui sotto) non ha mai giocato nel Bologna. In realtà, il cronista confonde Gustavo Fiorini con Dino Fiorini di San Giorgio di Piano, detto Il Conte Spazzola per via della pettinatura, terzino del Grande Bologna e della Nazionale, ucciso dai partigiani a Monterenzio nel settembre del 1944. Sulla nostra pagina facebook abbiamo rivolto un appello agli sportivi molinellesi, chiedendo loro di farci sapere se qualcuno dei più anziani era stato testimone o aveva sentito parlare di un allenamento della Nazionale Giovanile allo Stadio di Molinella. Nessuno ha risposto. Nella memoria degli sportivi è invece ancora ben presente la partita che la Nazionale Dilettanti U18 disputò allo Stadio contro la Svizzera il 31 marzo 1999, nell’ambito del Torneo Valenti (2-1 il risultato a favore della formazione elvetica).

Gustavo Fiorini (1919-1990) era cresciuto nel Molinella, insieme ai fratelli, tutti giocatori di calcio. Trovò un estimatore in Paolo Mazza, che ne fece un punto di forza della squadra rossoblu in Prima Divisione.

Aveva diciotto anni ed era solo un giovane di belle speranze, quando nel 1937 fu acquistato dall’Anconitana.

Da avversario, giocò contro il Molinella l’anno della B. Passò quindi al Liguria di Genova nel 1942, debuttando in Serie A, a Bari, il 4 ottobre di quello stesso anno (2-0 per la formazione pugliese). Il Calcio Illustrato lo descriveva come “un’aletta dal gol sempre in canna”. Fedele alla fama di goleador che si era ben meritato, l’11 ottobre 1942, ad appena una settimana dall’esordio nella massima divisione, segnò la rete del definitivo 1-1 con l’Ambrosiana-Inter. Nel 1945, dopo la guerra, il Liguria cambiò denominazione e divenne Sampierdarenese. L’anno seguente, la nuova società si fuse con l’Andrea Doria, dando così origine alla Sampdoria.

Il 1946-47 è la stagione d’oro di Gustavo Fiorini: 31 presenze e 10 reti in maglia blucerchiata,

dove ha ritrovato come compagno di squadra il marmortano Bovoli. Le qualità di Fiorini, non passano inosservate.

L’acquista l’Inter, che lo segue da tempo, ma con i nerazzurri non avrà troppa fortuna. Gravi problemi ad un ginocchio lo costringeranno spesso ai bordi del campo.

Sarà uno dei primi calciatori italiani ad affrontare i rischi chirurgici di un intervento al menisco, un’operazione di per sé assolutamente banale, ma che, all’epoca, imponeva di mettere in conto anche l’interruzione della carriera.

E infatti, a soli 31 anni, nel 1950, Gustavo Fiorini si convincerà che è il caso di smettere, dopo 104 partite e 23 reti segnate in serie A. Con questi titoli, si dedicherà subito alla carriera di allenatore in Serie C. Piombino, Rimini e Gubbio, le tappe più significative. Lo ritroveremo nel 1974 sulla panchina del Molinella, dove getterà le basi della squadra che, tre anni dopo, il suo successore Rino Mazzi guiderà alla conquista della Serie D.

Foto in alto da Il calcio illustrato, 1942

E-mail: info@mastersport.it Corso Mazzini, 321/323 Molinella (BO) tel. 051-6900391 fax. 051-6903781

via Selva, 52 Selva Malvezzi - Molinella (BO) tel 051 6907003

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Romeo Qualcuno ricorderà che la volta scorsa avevamo dato notizia che il giornalista Alberto Alvoni si era rivolto alla redazione del Caffè per avere conferma che un certo Romeo Rossi (Castello d’Argile 1916 / Budrio 1995) avesse giocato con il Molinella nel Campionato di Serie C 1938-39. maglia del Molinella.
Archivi & Anniversari

Pensierini della Sera | Araundmidnaigt

Il nuovo libro di Sandro Bertocchi

La Compagnia del Caffè; 100 pagine, €10

Come si legge nella prefazione, il titolo del libro prende spunto da un lontano ricordo della tv in bianco e nero. La maggior parte di questi “pensierini” è già stata pubblicata su Duecaffè online dal 30 gennaio al 17 aprile 2014, tutte le sere, intorno a mezzanotte. Araundmidnaigt, per dirla alla maniera di Bertocchi. Sono brevi raccontini in dialetto, che tratteggiano curiosi fatti di cronaca e ritratti di personaggi che a loro modo hanno scandito il tempo della nostra Molinella. Non mancano naturalmente i riferimenti allo sport locale. Qui a fianco, un’anteprima, come invito alla lettura, il pensierino che l’autore dedica ad un altro Bertocchi, al quasi omonimo Carlo, ex campione del mezzofondo.

In libreria e nelle edicole di Molinella dal 17 dicembre.

Quànd as cardévan d’èsar di pudésta...

Quànd as cardévan d’èsar di pudésta Carlo Bartòch, campiòn con i znùc ròtt, al’s’alenéva con di gìr ad pésta e par insgnéras as bravéva tòtt. “Sò con chìl gàmb, e lasé andèr chìl bràza”, l’um gnéva ad bànda, l’ùm guardéva in fàza e con argòzzia l’um mitéva a pèri: “Làsa bèn stèr incòsa e fà al banchèri!”.

Al tempo di Augusto imperatore

Augusto Magli, 1923-2023

A 100 anni dalla nascita, Molinella ricorda il suo Campione con una mostra fotografica in Auditorium dal 4 al 14 marzo 2023. La Compagnia del Caffè con il patrocinio del Comune di Molinella

Anche un Memorial

il 1° Maggio 2023

Il 1° Maggio prossimo, nello Stadio che porta il suo nome, si disputerà il Memorial Augusto Magli, riservato alla categoria Esordienti 2011, al quale hanno già aderito Roma e Udinese. Si attende conferma da parte della Fiorentina. Il campo delle squadre partecipanti sarà poi completato da Bologna, Spal e US Reno Molinella. Ricordiamo che nella primavera del 1999, a pochi mesi dalla sua scomparsa, per l’organizzazione della stessa US Reno si svolse a Molinella il 1° Memorial Augusto Magli, vinto dal Bologna sulla Fiorentina. Presenziarono alla manifestazione Chiappella, Rosetta e Pandolfini, ex compagni di squadra del campione molinellese. (Deca)

I PANDAS… Bambini e ragazzi prigionieri di una malattia che “non esiste”

La mia storia, le nostre storie...

Mi chiamo Viola, sono di Molinella e l’8 luglio 2022 ho compiuto 18 anni. La mia storia PANDAS inizia quando ne avevo 12: tre mesi di febbri alte e mal di gola, comuni e ripetute infezioni da streptococco. In seguito, con un esordio improvviso, sono arrivati sintomi neurologici, psichiatrici, disturbi cognitivi, disturbi del movimento che si sono evoluti con il passare del tempo, lasciandomi a combattere con ostacoli davvero difficili da superare e nessuno che ci capisse granché. Niente più capacità di leggere, scrivere e disegnare, sentivo arrivare situazioni che non riuscivo a controllare e che mi lasciavano stremata e piena di domande senza risposte e terribili sensi di colpa. Poi dopo 6 anni è arrivata la diagnosi: PANDAS, rara malattia autoimmune facente parte di un sottogruppo di encefalite post infettiva innescata da infezioni batteriche (ad esempio lo streptococco beta emolitico di gruppo A1, ma anche virali e fungine (PANS). Il mio caso ha avuto un esordio tardivo (questa é principalmente una patologia pediatrica) e poi non ho avuto una diagnosi tempestiva come purtroppo succede alla maggior parte di tutti noi. Alla mia età inutili gli antibiotici, le penicilline, gli integratori, che invece sono la terapia di base della patologia, ma sono riuscita ad accedere alla plasmaferesi che sarà la mia terapia per

molto molto tempo. Ho potuto fare la plasmaferesi solo grazie all’interessamento ad alla sensibilità personale di medici che con competenza, professionalità ed umanità hanno fatto di tutto per aiutarmi. Dopo la plasmaferasi ho avuto miglioramenti insperati spero che i prossimi cicli potranno aiutarmi ancora. La PANDAS/PANS purtroppo non è facilmente diagnosticabile, un po’ perché poco conosciuta e controversa in ambito medico-scientifico (ancora poche informazioni e protocolli sanitari non esaurienti) e un po’ perché i sintomi sono spesso confusi con i sintomi di altre patologie Ma più ci impegneremo a divulgare le corrette informazioni tra genitori, insegnanti, pediatri, medici di base, più facilmente si arriverà ad una diagnosi precoce che potrà cambiare la vita ad un bambino o un ragazzo e alle loro famiglie.

Puoi sostenere l’associazione in tanti modi. Con offerte o anche soltanto con l’acquisto di una maglietta con logo PansPandas. Le magliette sono in vendita presso il negozio Master Sport.

WEB www.pandasbge.it le.melodie.del.mio.cervello @le_melodie_del_mio_cervello

LIBRI DEL CAFFE’

Pensierini della Sera è il 27° titolo del nostro catalogo. Dovrebbe uscire a fine marzo “Diari della bicicletta. Storia del ciclismo molinellese”, a cura di Antonio Michielon e Cesare Natali. Usiamo il condizionale perché già una volta l’avevamo annunciato in dirittura d’arrivo e poi ha rallentato per le difficoltà incontrate dagli autori nel reperire documenti e fotografie di tanti corridori. La ricerca a cui si sono dedicati con grande impegno e passione Michielon e Natali non è stata certamente meno impegnativa di una salita del Giro.

Sono in cantiere anche altri due libri dedicati rispettivaal tennis e al nuoto locale (due sport che, come il ciclismo, festeggeranno nel 2023 i loro primi 90 anni), sui quali torneremo con più dettagli nel prossimo numero del Caffè.

www.duecaffe.it | libri

pag. 6 Varie iniziative
SPORT E SOLIDARIETÀ Viola incontra Papa Francesco
-
Sotto, amici e sostenitori gruppo PANDAS Molinella
- bozza locandina

Era

il 14 febbraio

più Baskin Brothers Molinella, ma Baskin Brothers Budrio. La formazione molinellese (o, per meglio dire, l’ex formazione molinellese) che l’anno scorso era arrivata imbattuta alla finale per il titolo regionale, perdendo solo l’ultima sfida (63-75) contro Welcome Bologna, ha trasferito armi e bagagli al PalaMarani di Budrio dove giocherà le sue partite casalinghe. Ma noi, indipendentemente dalla targa, continueremo a considerare i Baskin Brothers come una squadra di casa, dal momento che la maggior parte dei suoi componenti (a partire dal capitano Ambra Soverini) sono di Molinella. Per cui, se i dirigenti o i tecnici della società, ma anche i genitori dei ragazzi, vorranno mandarci notizie della squadra, le pubblicheremo volentieri”. Eravamo alla vigilia della pandemia. Solo una settimana dopo sarebbe esploso il Covid, che immaginiamo abbia mandato all’aria anche i piani dei Baskin Brothers. Li avevamo persi di vista, ma adesso sono tornati a casa. Per ora, solo allenamenti in palestra, aperti a tutti. Perché il baskin, come noto, è uno sport inclusivo, ispirato alla pallacanestro, che permette a tutti, uomini e donne, giovani e meno giovani, con e senza disabilità, di divertirsi giocando di squadra. 27 novembre - Nella prima uscita stagionale dopo quasi tre anni di stop Molinella Baskin si classifica al 2° posto nel Torneo di Padova, vinto da Reggio Emilia.

TENNIS OVER 65

La Coppa Davis della nostalgia

Era da molto tempo che i due si ripromettevano di tornare in campo come ai bei tempi, per sfidarsi fino all’ultimo respiro. La reunion del tennis (con il M° Tellarini) è stata solo l’occasione per fissare un appuntamento non più rinviabile. E così l’attesa sfida tra Aurelio Del Sordo e Bruno Bianchetti, ex grandi promesse del tennis molinellese anni 70, è andata in scena mercoledì mattina 12 ottobre u.s. sul campo centrale del Village TC Molinella. Pubblico scarso. Fatica tanta. Risultato: non pervenuto.

Ora si attende il ritorno in campo di un altro grande dell’epoca: ovvero, Bonazzino. Cercasi sfidante.

Per l’estate prossima, in occasione dei 90 anni del tennis molinellese, è annunciato un torneo di vecchie glorie: l’invito è per i classe 54/55 Del Sordo, Bianchetti, Bonazzi, Selleri, Natalini, Marsigli e altri della cosiddetta “generazione di mezzo”, tra l’epoca di Mimmi padre e quella di Mimmi figlio, per intenderci. Chi ci sta, ci sta. L’insalatiera la mette in palio Il Caffè

MOTORI

I Ferraristi di Molinella alla Festa della Rossa

Su invito della Scuderia Ferrari, “I Ferraristi di Molinella” hanno potuto assistere dal paddock dell’Autodromo di Imola le Finali Mondiali del Ferrari Challenge 2022, il prestigioso campionato monomarca che dal 26 al 31 ottobre ha visto scendere in pista i migliori piloti dei 4 concentramenti di zona (Europe, Asia Pacific, North America e United Kingdom). Durante l’happening ferrarista, che ha consentito alla Casa di Maranello di festeggiare con i tifosi la chiusura della stagione sportiva, riunendo tutte le principali attività del marchio del Cavallino, è stata presentata in anteprima la nuova Ferrari 499P che gareggerà l’anno prossimo nel FIA WEC ed ha fatto il proprio debutto in Italia anche la nuova Ferrari 296 GT3 che raccoglierà il testimone della 488 GT3. (Associazione Culturale I Ferraristi di Molinella)

Il Flora oscura la Vespucci

Trieste, 8 ottobre. Barcolana 54. Il Flora si prende la prima pagina del quotidiano Il Piccolo di Trieste: in primo piano, lo skipper molinellese Andrea Vanini al timone del Flora “oscura” perfino l’Amerigo Vespucci (sullo sfondo), orgoglio della Marina italiana.

ALBUM 1985 Agostini alla Torretta

La vittoria di Francesco Bagnaia nel Motomondiale, ha inevitabilmente riportato in auge il mito intramontabile di Giacomo Agostini. Ecco (nella foto di Albertino Mimmi, dicembre 1985) il 15 volte campione del mondo a cena con Munari alla Torretta. Il 13 novembre scorso, Duecaffè ha dedicato lo “speciale” della domenica al successo mondiale della Ducati di Bagnaia, ricordando che anche il giovane pilota molinellese Riccardo Morelli ha corso quest’anno il National Trophy 1000 in sella ad una “Rossa” di Borgo Panigale.

Reja contro Mancini

“Quando sentirò l’Inno di Mameli proverò una certa emozione ...”, aveva dichiarato Edy Reja, CT dell’Albania, alla vigilia dell’amichevole con l’Italia, che si è disputata a Tirana il 16 novembre scorso (vinta 3-1 dagli Azzurri). Lo stesso sentimento, misto ad un certo orgoglio, che forse hanno provato, seduti davanti alla tv, gli sportivi molinellesi più anziani, i quali ricordano ancora quando, novembre 1979, Edy Reja prese posto per la prima volta sulla panchina del Molinella. L’inizio di una splendida carriera, che ha portato il tecnico di Gorizia in giro per l’Italia del calcio, dal Bologna al Cagliari, dal Torino al Napoli, dalla Lazio all’Atalanta, solo per citare alcune delle squadre che ha allenato. L’altra sera, esattamente 43 anni dopo l’esordio molinellese (e oltre 1000 panchine da allenatore professionista), alla bella età di 78 anni, Reja ha affrontato da avversario la Nazionale del suo paese.

Silvano Cocchi. Cresciuto in campagna, dotato di una bella voce, aveva imparato a suonare da bambino. Con la sua chitarra ha accompagnato i canti delle risaie e ha messo in musica storie ispirate a fatti e personaggi di casa nostra. Si è fatto un nome come cantante soprattutto a Monaco di Baviera, dove ha vissuto dal 1957 al 1966, sposato con una ragazza tedesca che aveva conosciuto dopo un concerto a Merano. Si è esibito nei locali più importanti della città, per molti anni è stato ospite fisso della Radio Bavarese, dove cantava in tedesco i grandi successi italiani dell’epoca. Presso la comunità italiana, il suo nome contendeva la prima riga del cartellone a grandi interpreti della nostra canzone quali Tony Renis e Bobby Solo.

Ma Silvano Cocchi è stato anche un cantautore: nel 1962, la sua canzone “The Blue Gondola” rimase in classifica più di tre mesi. Sull’onda del successo, gli venne offerta una parte anche in un film. Molti ricordano ancora le comitive di molinellesi, guidate da Bigoni, che tutti gli anni d’estate partivano in pullman per andare a trovare Silvano in Germania.

Cocchi rientrò in Italia nel 1966, alla morte del padre, che poco prima l’aveva riconosciuto come figlio, consentendogli di prendere anche il cognome Tubertini (Cocchi era infatti il cognome della madre e i due genitori non si erano mai sposati). Rilevò l’azienda agricola del padre, continuando a fare musica e a cantare per divertimento fino a qualche mese fa, senza tirarsi mai indietro quando lo invitavano ad una festa di paese o alla casa di riposo per intrattenere gli anziani.

Da sportivi, lo ricordiamo soprattutto per l’Inno al Molinella, eseguito per la prima volta il 18 maggio 1975, in occasione della Festa Promozione del Molinella di mister Gustavo Fiorini, di Klarner e di Longhi, di Cocchi, Mantovani, Fin e tanti altri. Se ve lo siete dimenticati, vi aiutiamo a ricordarlo: “Forza! Forza! Forza Molinella! Tu sei lo squadrone, tu sei tutti noi. Devi vincere perché noi ti vogliamo in Serie B, come tanti anni fa, e poi, chissà, in Serie A...!”. Parole e musica di Silvano Cocchi, “dedicate con affetto all’amico Beppe Bianchetti”.

pag. 7 Altre notizie VELA / LA BARCOLANA
Magli al Magli 24 ottobre. Inaspettata e gradita visita di Edoardo Magli allo stadio, intitolato al padre Augusto. Nella foto, da sinistra: Claudio Decataldo (vicepresidente Reno Molinella), Carlo Landi (direttore generale), Paolo Ghedini, Edoardo Magli, Massimo Cacciari (segretario). SFIDE
IL VALZER DEGLI ADDII Ricordo di Silvano Cocchi Tubertini. Ebbe successo come cantante in Germania negli anni 60. Compose l’Inno al Molinella Calcio. 2 novembre. Dopo Emilio Orsoni, Marmorta perde un altro artista, un altro cantore della nostra terra. Ieri, all’età di 89 anni, se n’è andato
SPORT PER TUTTI
BASKIN
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I Molinella Brothers sono tornati a casa L’11 ottobre, la Pallacanestro Molinella ha annunciato l’inizio di un’importante collaborazione in ambito sociale con Baskin Brothers Asd, che tornerà quindi ad allenarsi e a giocare nella Palestra Scolastica di Viale della Libertà dopo quasi 3 anni di lontananza. infatti 2020 quando Duecaffè dava notizia dell’avvenuto trasloco dei Baskin Brothers da Molinella a Budrio: Non si chiameranno ADS vs BB, la sfida

La politica infiamma la Panchina del Viale Armaroli in tackle duro su Casini

Acceso dibattito pre-elettorale alla Panchina di via Andrea Costa. Protagonisti dell’improvvisato talk show, l’Augusto Armaroli fu Armano, maître à penser dei panchinari, e il senatore Pierferdinando Casini, uno che in 39 anni di carriera non ha mai fatto panchina perché ha sempre giocato da titolare. Ecco, nella cronaca di un testimone oculare, ciò che è davvero successo la mattina del 15 settembre scorso, giorno di mercato.

Nell’imminenza delle elezioni politiche, il più prestigioso speakers corner del paese ribolle di creatività. All’ordine del giorno c’è il confronto tra la Giorgia Meloni, battagliera leader maxima della destra, e la Maria Elena Boschi, fascinosa capogruppo di Italia Viva alla Camera. Si sta argomentando sulle presunte capacità amatoriali delle due illustri contendenti, Meloni sembra sorprendentemente in vantaggio a dispetto degli exit pool quando, sulla ribalta di via Andrea Costa, si palesano due figure. Il Sindaco Mantovani e il Senatore Casini quali colombe dal desio chiamate, puntano dritti verso la Panchina che sfuma i decibel, ubi maior... con quel che segue.

Casini si siede a fianco dell’Augusto Armaroli fu Armano, tuttologo signore della Panca cara agli umarel fancazzisti. Non è ancora Mezzogiorno di Fuoco ma nella mente di ognuno risuonano le note palpitanti che valsero un oscar a Dimitri Tiomkin.

Attimi di tensione palpabile dividono l’approccio cordiale del Senatore dalla paventata rappresaglia: l’illustre ospite è presto subissato dagli improperi dell’Augusto Armaroli, che lo accusa senza mezzi termini di essere un proverbiale voltagabbana, degno rappresentante di una generazione marcia di politici, responsabile col sodale Fini della caduta di Berlusconi, con le rovinose conseguenze che sappiamo… Abbozza repliche inascoltate rimandate al mittente, il Senatore, che, alzatosi, si congeda dall’Augusto

Armaroli, affidando allo stesso le sorti dell’Italia in un abbozzo estremo di replica.

Velleitario e decisamente impopolare l’immediato, ruffiano tentativo da parte di qualcuno (non faccio nomi) di stemperare la tensione, ricordando al Senatore la militanza liceale al fianco del molinellese dott. Andrea Martelli. Per nulla turbato dall’increscioso incidente, prima di andarsene il Senatore rassicura gli astanti: se ha mai voluto fare questo mestiere ed rimasto per tanti anni nell’agone politico, vuol dire che sotto la camicia nasconde una doppia corazza da gladiatore.

L’audace Sindaco riprende sottobraccio il Senatore: i due, scortati dalla prestante bodyguard, si avviano lungo il viale che già respira l’autunno foriero di incertezze, impavidi verso altre battaglie.

Sandro Bertocchi (Il Caffè della Domenica, 2 ottobre 2022)

E’ andato in pensione il prof. Claudio Marchetti, gloria dell’Università di Bologna. Giocò a basket nel Molinella

Si è tenuta il 26 ottobre, presso l’Aula di Anatomia del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, la cerimonia di saluto al professor Claudio Marchetti che domani andrà in pensione. Professore Ordinario di chirurgia maxillo-facciale, direttore dal 2003 della clinica di chirurgia orale e maxillo-facciale dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, membro del Senato Accademico, il professor Marchetti è anche un grande appassionato di

da sinistra nella fila in basso.

Molinella Quiz

Marco Biasin, classe 1991, ex grande promessa del Village Tennis Club Molinella, si è affermato nel mondo del commercio online, una passione ereditata dal padre. Tiene conferenze in Italia e all’estero; ha scritto “E-Commerce Food” (Flacovio editore), primo libro pubblicato in Italia sulla vendita “verticale” online di prodotti agroalimentari; il 23-24 febbraio prossimo Biasin sarà a Bologna per un meeting internazionale sull’e-commerce che si terrà presso FICO Eataly World.

Il Grande Freddo congela L’Eredità, il gioco a quiz condotto da Flavio Insinna su Rai1.

Ecco la domanda a cui ha dovuto rispondere un concorrente nella puntata del 17 novembre scorso. La risposta esatta era: 1985.

edicola il 31 marzo 2023

SCHEDA DEL FUORICLASSE

Ma c’è qualcuno che vorrebbe panchinare il

Senatore

Pierferdinando Casini, classe 1955, centrocampista con il Bologna nel cuore. Negli anni ha cambiato diverse volte casacca e posizione in campo, svariando serenamente, pacatamente, qualunquemente (come direbbe Veltroni, ma anche Albanese) da destra a sinistra, anche se questo lui non lo ammetterà mai, essendo piuttosto incline a riconoscere che sono gli altri ad essersi spostati sulle sue posizioni e non il contrario. E’ sulla breccia dal 1983. Ha disputato da protagonista 10 legislature (quella che comincia è l’l1^). In 39 anni di onorata carriera ha visto passare 26 Governi e 8 Presidenti della Repubblica, da Pertini a Mattarella bis. Per anzianità di servizio, tra Montecitorio e Palazzo Madama, è il giocatore più longevo ancora in attività. Lo chiamano per questo “Il Senatore”. In gennaio ha rischiato di diventare addirittura Presidente, un’impresa che non è riuscita nemmeno a Rivera, forse soltanto a Boniperti. Eppure, c’è chi lo vorrebbe panchinare. Ma come si fa a dire che uno così, con questo curriculum, non è un Fuoriclasse?! (am)

UN TUFFO IN PARLAMENTO L’Onorevole portiere

Forse non tutti sanno che... anni fa un ex calciatore del Molinella diventò onorevole. Si tratta di Sergio Sabattini, portiere della squadra juniores rossoblu. Sabattini arrivò a Molinella in prestito dalla Spal e presto abbandonò il calcio per darsi alla politica. Segretario provinciale del PDS e poi sindaco di Porretta, il 21 aprile 1996 fece il grande balzo alla Camera dei Deputati, con i voti del collegio n° 17, dove era candidato per l’Ulivo. Nel darne notizia, il Caffè (n.2/1996) sottolineava che il Molinella poteva fregiarsi di avere nelle sue file, oltre ad “un senatore tifoso” (Martoni, ndr), anche un “onorevole calciatore”.

Tornano i Giochi Matematici del Mediterraneo. L’anno scorso un bimbo delle scuole di San Martino arrivò 2° in Italia

L’associazione AIPM (Accademia Italiana per la Promozione della Matematica) organizza, anche per l’anno scolastico in corso, i Giochi Matematici del Mediterraneo, concorso riservato a tutti gli allievi delle scuole primarie (limitatamente alle classi terze, quarte e quinte), secondarie di 1° grado e di 2° grado (limitatamente alle classi prime, seconde e terze) pubbliche, paritarie e private, italiane o di altri paesi. Questa è la XIII edizione dei Giochi Matematici, che tornano “in presenza” dopo due anni in modalità “online”.

Dal 9 al 11 novembre si è svolta la Fase Comunale o d’Istituto. Non siamo stati autorizzati a pubblicare i nomi degli ammessi alla Fase Regionale, che si terrà a partire dal 12 dicembre. Ricordiamo soltanto che nella passata edizione Krystian Di Marco (nella foto a destra) della classe III di San Martino in Argine è arrivato alla Finale Nazionale, piazzandosi al 2° posto assoluto in Italia.

STREET ART

(Post del sindaco, 5 ottobre) È uscito in questi giorni “Street art in Italia | viaggio fra luoghi e persone” scritto dalla ragazze di Travel On Art ed edito da Polaris Casa Editrice. 17 regioni. 58 destinazioni, per scoprire come l’arte urbana ha trasformato la geografia e lo skykine delle città e dei borghi del nostro paese. Tra queste 58 destinazioni: Molinella, a fianco di città molto più grandi e attrezzate del nostro comune. Da questa esperienza, cominciata nel 2016 è nato “Artù | festival delle arti urbane” giunto quest’anno alla terza edizione (Molinella, Portomaggiore, Castenaso). Sono oltre 40 le opere, alcune più visibili, altre nascoste,

CAFFE’ ESPRESSO

Ripensando la storia di Molinella del ‘900, ecco la foto del secolo... dopo: preti & mangiapreti oggi.

Inaugurazione Nuova Piazza Massarenti (Molinella, 23 ottobre 2022)

CITAZIONI

Chiudo questa breve missiva facendo i miei migliori auguri di buon proseguimento a “il caffè”: unico giornale locale che leggo e ho sempre letto e che spero di continuare a leggere ancora a lungo sia per le notizie proposte sia per la rara intelligenza con cui vengono commentate”.

sindaco (post, 3 ottobre 2022)

pag. 8 L’informazione sportiva continua tutti i giorni su www.duecaffe.it Le news, le foto e i risultati che qui non hanno trovato spazio, li trovate sulle nostre pagine online: www.duecaffe.it | archivio | archivio news
dentro l’itinerario molinellese. tutte realizzate con grande fatica e budget limitatissimi.. Oggi il Comune di Molinella è riconosciuto come una metà turistica per la street art. basket. Molinellese d’origine, padre veterinario e mamma insegnante, da giovane Claudio Marchetti ha giocato nella Polisportiva Molinella, quando la Sezione Pallacanestro, guidata dal dottor Mario Parenti, muoveva i primi passi. Nella foto a sinistra: il Prof. Vitaliano Tugnoli e il Professor Claudio Marchetti, entambi molinellesi, entrambi ex giocatori di basket. Nella foto a destra: una formazione della Pallacanestro Molinella, anno 1968; Claudio Marchetti è riconoscibile dalla maglia n.15 in piedi a destra; Tugnoli è il secondo
Dario Mantovani,
Marco Biasin, e-commerce manager Circo Soluna (un circo d’altri tempi) San Martino in Argine,
13.14.15 ottobre
Banda Giovanile Prima uscita pubblica, Molinella, 23 ottobre Nuova Piazza Massarenti Molinella, 23 ottobre: veduta notturna
Buon Natale Buon Anno
Prossima uscita: il caffè tornerà in
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