3° posto
Carnago VA, 25 giugno. Storico 3° posto di Emanuele Ansaloni ai campionati Italiani su strada. Per trovare un risultato di altrettanta importanza, bisogna andare indie tro di 84 anni, precisamente al 27 febbraio 1938, quando Alfredo Buriani si aggiudicò la Milano San Geo, valida per il titolo Italiano Dilettanti. Nell’occasione, La Gazzetta dello Sport dedicò gran parte della prima pagina all’impresa del corridore della Polisportiva. Ecco dunque, nella cronaca di Cesare Natali, il racconto di una giornata molto speciale, per Ansaloni e per il ciclismo molinellese: “A due giri dal termine sono andati in fuga Germani e Calzoni che hanno preso un vantaggio di 1’40” sul gruppo. Prima Ansaloni e poi Romele del team Colpack hanno risposto e insieme si sono lanciati all’inseguimento della coppia di testa, riuscendo a ridurre un po’ il distacco ma niente di più. In prossimità dello striscione dell’ultimo km, Ansaloni è scattato di nuovo, ha salutato il suo com

The
PARACADUTISMO
Francesco Italia

12 luglio. Francesco Italia, istruttore presso la Scuola di Paracadutismo dell’Aviosuper ficie di Molinella, si è
DANZA SPORTIVA

pagno di fuga ed è arrivato al traguardo di Carnago con un ritardo di 1’31” sul vincitore, conquistando così la medaglia di bronzo”. Questo il podio tricolore: 1° Lorenzo Germani (Continental Groupama FDJ); 2° Walter Calzoni (Gallina Ecotek Lucchini Colosio); 3° Emanuele Ansaloni (inEmilia Romagna Cycling Team).

Poi due mesi di stop

Tre giorni dopo la gara Tricolore, nella seconda tappa del Giro del Veneto (San Donà di Piave-San Donà di Piave) Ansaloni è caduto, riportando la lussazione della spalla destra. E’ tornato alle gare solo il 21 agosto nel Giro del Casentino, in provincia di Arezzo. Dal 1 al 4 settembre ha partecipato al Giro del Friuli VG, ottenendo un 4° posto nella cronometro a squadre. Anco ra alla ricerca della forma migliore, si è messo in luce nel Giro di Puglia (9-11 settembre) con un bel 10° posto nella seconda tappa, Ceglie-Massapica.
Rassegna Tricolore
ATLETICA

NUOTO
TENNIS
La Strumillo non è riuscita a ripetere l’impresa compiuta agli Europei di Am sterdam 2016, quando entrò in finale con la misura di 59,80, che rimane tuttora la sua miglior prestazione all time.
CALCIO

Risultato finale:
AUTOMOBILISMO

PREMIO DISCIPLINA
“Esempio di lealtà e correttezza”.
Due squadre di Molinella hanno vinto il Premio Disciplina per la stagione 2021-2022: l’Under 17 dell’US Reno Molinella e la Serie C Femminile del Futsal Calcio a 5.
CALCIO FEMMINILE
GIOVANILI
Vincenzo Pennacchia, cresciuto nell’US Reno, giocherà da quest’anno nella Spal Under 12. Lo segue in bian cazzurro Alessio Morrone (Under 9). Lascia Reno Molinella anche Riccardo Franceschetto (Under 9), diretto però al Bologna.
Marta Rambaldi, esterno sinistro, classe 2002, reduce dalla recente con vocazione nella Nazionale U20, giocherà in Serie C col Bologna anche in questa stagione. Squadra rinnovata nell’organico, nuovo anche l’allenato re. Il campionato è cominciato l’11 settembre: le ragazze in maglia rossoblu hanno pareggiato 0-0 a Firenze, sul campo del Centro Storico Lebowsky
CALCIO / MOLINELLA
Il 18 agosto è cominciata sotto il temporale la preparazione dell’Us Reno Molinella. E’ una squadra molto giovane, quella affidata anche quest’anno al duo Zama-Carozza. Confermato quasi in blocco l’organico dell’anno scorso, il mercato non ha riservato sorprese, a parte l’arrivo del secondo portiere (dall’Ospitalese). Nella prima partita di Coppa Emilia, vinta 4-0 a Gallo grazie alle reti di Bianchi (2), Chiarini e Gasparro, il Molinella si è schierato con questa formazione: Ferrigato; Gsparro, Montanari; Bianchi, Stabellini, Migliari; Foka Faussi A, Chiarini, Foka Faussi M, Bertoncelli, Grieco. A disposizione: Amato S, Belcastro, Amato T, De Cristofaro, Arca dipane, Maione, Romagnoli, Taddia. E’ più o meno questo l’organico con il quale il Molinella affronterà il Campionato di Prima Categoria, cominciato l’11 settembre. Nelle 2 partite fin qui disputate, i rossoblu hanno colto un pareggio (3-3 a Sant’Agata) e una vittoria (3-1 sul Fruges).
CALCIO / SERIE D Zaffagnini è tornato alla Sambenedettese

Andrea Zaffagnini, l’esperto difen sore molinellese, l’anno scorso al Corticella, è tornato alla Sambe nedettese, società nella quale aveva già militato nella stagione 2018/2019 (26 presenze in Serie C). La formazione marchigiana, dopo il fallimento del 2021 e una lunga vertenza con la Figc, milita attualmente in Serie D (Girone F).
CALCIO / OSPITALESE
La sera del 25 luglio, al campo sportivo di Ospital Monacale, è stata pre sentata la squadra che prenderà parte al prossimo campionato di Seconda Categoria. A fare gi onori di casa a vecchi e nuovi, con il presidente Mauro Mazzanti c’era il ds Massimiliano Martire, che, grazie ad uno sponsor ambizioso, ha puntato sull’esperienza e la voglia di giocare (e possibilmente anche di vincere) di un gruppo di amici che hanno fatto davvero la storia del calcio ferrarese. Molti di questi, nonostante l’età, sono addirittura un lusso per la categoria. Il 22 agosto è cominciata la preparazione. Qui di seguito, divisi per ruolo, i 22 giocatori a disposizione del mister Alex Antonino, che vedremo nel doppio ruolo di allenatore-giocatore (in maiuscolo nuovi) -
Portieri: DARRAJ Omar; TRICOMI Giuseppe; Difensori: Calzoni Guido, Lo Dico Michele, MACCHIA Paolo, Mazzoni Fabio, Rovetto Dennis, ZAMBONI Michele; Centrocampisti: BOLOGNA Salvatore, DONATI Daniele, Grossi Domenico, Magni Mattia, Mancinelli Thomas, Mazzanti Enrico, ROMITO Jonathan, Taufik Amin, VITALE Andrea; Attaccanti: Atoucha Ayoub, Cane’ Elia, GAGGIANI Andrea, RADU Tanase, Zouhit Ahmed. Il campionato di 2^ Categoria prenderà il via domenica 25 settembre, con l’Ospitalese impegna ta in casa contro Gli Amici di Stefano.
CALCIO A 5
Inizia per Futsal Molinella la quarta stagione: otto formazioni al via, circa 120 tesserati. La prima squadra maschile, che ha cominciato la preparazione il 5 settembre, disputerà il campionato di Serie D puntando decisamente al salto di categoria. La società, con Scozzoli, nuovo ds in prima linea, ha messo a disposizione di mister Scabello 15 elementi: oltre ai confermati Squarzoni, Peverati, Sisti, Volta, Chiarini, Alushi, Culi, Caruso, Antonciuc, Sasnovschi e Incu, si aggiungono i nuovi acquisti Bruggemann, Tcheuna, Capatti e Brunelli. Il campionato comincerà il 2 ottobre.
Si sono intanto rimesse in moto anche le ragazze. Poiché nella nostra regione non si disputerà il Campionato di Serie C, la società ha chiesto (e ottenuto) “asilo politico” al Comitato Veneto della Figc. Pertanto, il Molinella si misurerà quest’anno con squadre delle province di Padova, Vicenza e Venezia. Questo l’organico a disposizione del nuovo mister, Spartaco Massari: Bologna, Bianche di, Faustini, Mazzoli, Coccomini, Benfenati, Sasdelli, Pagano, Testoni, Tangerini, Porfiri (confermate); Mordenti, Scaligina, Zingale, Zanardi, Cazzola e Galli (promosse dal settore giovanile). Esordio in Coppa Italia il 5-6 ottobre.
BASKET
Serie C Gold:

molti volti nuovi alla ripresa degli allenamenti
E’ cominciata il 22 agosto, con il raduno della prima squadra al Palazzetto, la stagione 2022-2023 del Molinella che anche quest’anno disputerà il campionato di Serie C Gold, il cui inizio è previsto per il primo weekend di ottobre. Il nuovo coach Gabriele Giuliani, coadiuvato dal suo staff tecnico, ha guidato il primo allenamento. C’era grande curiosità di vedere al lavoro un gruppo parecchio rinnovato, a seguito di un mercato importante condotto dal DS Francesco Serio. Questi i nuovi arrivi: Alessandro Lanzarini (ala, classe 2002, dal San Lazzaro); Saliou Gabriel Ndaw (trentino, classe 1999, “lun go” di 2 metri, dall’Arezzo); Michele Cai (classe 2003, centro di 202 cm,
19° Memorial Carbonchi (Sasso Marco ni, 14 giugno) 1500m: Tarozzi Demetra (Pontevecchio Bologna) 4’44”26 (3). 26° Ferrarameeting (Ferrara, 30 giugno)
Prati Innocent: 100m Juniores Maschili 11”24 (2). Trofeo Goldoni-Benetti (Mo dena, 3 luglio) Tarozzi Demetra: 1500m Juniores 4’49”54 (3); Zagni Marianna: 3000 siepi Juniores 12’35”80 (3); 4X100

Juniores Femminile (Avena-Minotti-Be nincasa-Curatolo) 48.87 (1). Meeting Regionale (Parma, 5 luglio) Prati Inno cent (Atl. Pontevecchio): 200m Uomini 22.77 (3). Memorial Franco Conti (Imola, 7 luglio) Strumillo Stefania (Fiam me Azzurre): disco 58.77 (1^. Meeting d’Estate (Castelnovo Monti, 12 luglio) 300m Cadette: Arianna Giubilo (Atletica Molinella) 43”04
dalla Virtus Medicina); Riccardo Prati (ala di 190 cm del 2003, dal Mantova, Serie A2); Luca Sanna (promettentissimo playmaker di 188 cm, classe 2003, un vero prospetto a livello nazionale, selezionato tra i migliori U19 italiani per l’All Star Game Next Generation; arriva dalla Dinamo Sassari, Serie A); Filippo Govi (giocatore di grande espe


rienza, classe 1990, ala di 195 cm, dall’Olimpia Castello); Nicola Bian chi (riminese, classe1994, gioca tore di qualità, molto versatile, può coprire tutti i ruoli, arriva dal Basket Ferrara). Non sono esclusi altri movimenti in entrata per completare il roster, che comprende ovviamen te anche i confermati Guazzaloca, Brandani, Cobianchi e Zanetti
Rappresentative Regionali di Categoria
PRECAMPIONATO
Molinella 3° nel Trofeo Venturi (Zola Predosa, 17-18 settem bre) Risultati - Semifinali: Virtus U19-SG Fortitudo 61-75; F. Francia-Molinella 84-69; Finali: 3°/4° posto Molinella-Virtus U19 95-63; finale 1°/2° posto SG Fortitudo-F.Francia 85-80

PALIO DEL CESTO
16 settembre. I Blu dell’Ovest hanno vinto per il secondo anno consecutivo il Palio del Cesto, torneo delle contrade molinellesi. In finale hanno battuto i Bianchi del Sud.
Dispiace per chi se ne è andato: l’ucraino Zhytaryuk (Slava) che insieme a Gianninoni si è accasato all’Olimpia Castello; Bonanni che si è trasferito in Basilicata, Ouattara rientrato a Ferrara in attesa di una nuova destinazione, Bacilieri e Simonetti, quest’ultimo passato alla Virtus Pozzuoli in Serie B.
I Magnifici 4
BEACH TENNIS
Itf World Tour: Bollettinari giramondo, dal Brasile alla Francia, dalla Germania all’Estonia
ITF World Tour. Riepilogo risultati Tornei di Doppio maschile. (Diego Bollet tinari in coppia con Beccaccioli:) BT400 VALINHOS (Brasile, 2-4 giugno): semifinale, Oliveira-Santos (Bra) b. Bollettinari-Beccaccioli 7.5/ 6.2. BT400 UBERLANDIA (Brasile, 9-11 giugno): quarti di finale, Cappelletti-Viera (Esp) b. Bollettinari-Beccaccioli 7.5/6.4. SAND SERIES BRASILIA CLASSIC (Bra sile, 16-18 giugno): quarti di finale, Gianotti-Spoto (Fra) b. Bollettinari-Bec caccioli 7.5/7.5. (In coppia con lo spagnolo Ramos Viera:) BT200 Palmas (Brasile, 15-17 luglio): semifinale, Chaparro-Russo (Bra) b. Bollettinari-Viera 6.3/6.3. BT200 Recife (Brasile, 29-31 luglio): semifinale, Garrosino-Mola (Bra) b. Bollettinari-Viera 6.4/3.6/10.3. BT400 T. Marechal Deodoro, Maceio (Brasile, 4-6 agosto): semifinale, Oliveira-Santos b. Bollettinari-Viera 6.2/6.3. (In coppia con Cappelletti:) BT200 Open International de St.Georges de Didonne (Francia, 11-13 agosto): finale, Spoto-Gianotti (Fra) b. Bollettina ri-Cappelletti 6.3/7.5. (In coppia con Giovannini:) BT400 Parnu (Estonia, 19-21 agosto): semifinale, Cappelletti-Viera b. Bollettinari-Giovannini 6.0/6.2. Sand Series Saarluois Classic (Germania, 25-28 agosto): quarti di finale, Garrosino-Mola b. Bollettinari-Giovannini 2.6/7.5/10.8. In questa seconda parte del suo tour mondiale (iniziato in aprile negli Emirati Arabi e proseguito poi in Spagna e in Brasile), Diego Bollettinari ha disputato 9 tornei del Circui to Itf con 4 diversi compagni di squadra; è andato in finale una volta, ha disputato cinque semifinali e per tre volte è stato eliminato ai quarti di finale. Risultati completi > www.itftennis.com
CICLISMO / GIOVANISSIMI
34° Meeting Nazionale
Cadette: Arianna Giubilo campionessa regionale 1200 siepi
Campionato Regionale Cadet ti/e (Bologna, 17-18 settembre) Arianna Giubilio vince i 1200 siepi col tempo di 4’11”08 ed è la nuova campionessa regionale della specialità. L’atleta era già qualificata per i campionati italia ni di categoria, in programma a Caorle (VE) l’1 e il 2 ottobre.
NUOTO
Memorial Pratizzoli per Rappre sentative Cadetti (Parma, 18-19 giugno). Risultati individuali. 1200 siepi: Giubilo Arianna (Atletica Molinella) 4’02”66 (5). Classifi ca: 1 Lombardia (punti 280.0), 2 Lazio (260.5), 3 Veneto (238.5), 4 Emilia Romagna (226.0). 5km di Macerata (16 luglio). Incontro per Rappresentative Regionali Giovanili di Corsa su Strada. Marianna Zagni (Pontevecchio) 20’00 (7). Alpe Adria Athletics Games (Trieste, 22-24 luglio) Incontro per Rappre sentative Under 23 di Slovenia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, che si è svolto allo Stadio Grezar di Trieste dal 22 al 24 luglio.Risultati individuali Salto Triplo Femminile: Fabbris Erika 12,77 (2); Maschile: Alex Fabbri 14,49 (4).
PATTINAGGIO
Il 25 giugno, l’Atletica Molinella ha festeggiato con la Nuova Casbah di Baricella e con la Pontevecchio Bologna (gli altri due pilastri di un progetto di collaborazione tra società che sta dando grandi risultati) la medaglia di bronzo conquistata nel salto triplo da Erica Fabbris. Dopo aver vinto il titolo universitario (Cassino, 23 maggio: 12,66), dopo il 3° posto agli Italiani Promesse (Firenze, 12 giugno: 12,93), l’atleta di Baricella ha conquistato con la misura di 12,88 la medaglia di bronzo del salto triplo ai Campionati Assoluti di Atletica Leggera che si sono disputati a Rieti. Il magico weekend di fine giugno si è concluso domenica 26 con il 2° posto nel disco ottenuto sempre agli Assoluti di Rieti da Stefania Strumillo, di cui parliamo in prima pagina. Ma questo era solo l’inizio di un’estate tutta da ricordare per l’atletica molinellese e per le altre società collegate. Sofia Bonafé, 3^ classificata nell’eptathlon con 5.073 punti ai Tricolori Allievi (Milano, 17-19 giugno), è stata convocata nella Nazionale U18
Si è disputato dal 24 al 26 giu gno, a Conegliano e a Farra di Soligo, il 34° Meeting Nazionale Giovanissimi, che ha visto la partecipazione di 1550 ragazzi di 168 società provenienti da tutta Italia. Il ciclismo molinellese era rappresentato dalla Società Mac Team, che si è piazzata al 96° posto (1^ classificata: UC Costamasnaga). Piazzamenti individuali Mac Team: Specialità Strada F: Silchenko Nicole (G3) 2^; Formica Rachele (G6)
TENNIS

Campionati
dienti
CICLOAMATORI
Nazionali Uisp (Bologna, 13 giugno) 2 ori: Dinoi-Rolfini (coppia artistico, Divisio ne Nazionale
Sara Dinoi (obbligatori, Professional Cadetti). Campionati Italiani Ficr (Piancavallo PN, 26-31 luglio): Davi de Dinoi e Beatrice Rolfini (Magic Roller Ozzano) hanno vinto il titolo italiano di coppia artistico-Divisione
BILIARDO / GORIZIANA
Molinella-Bar
“Poker d’Assi: i riflettori del tennis sono puntati su due ragazzi emersi dai corsi del 1972, Nicola Mimmi Giorgio Brighenti”. Iniziava così un articolo del Domani di Molinella, anno 1975. Quello del giugno 1972 era stato il primo corso tenuto dal Maestro Gabriele Tellarini. Ma facciamo un passo indietro. L’attività del tennis a Molinella era già ben avviata nel 1972, con un Torneo Regionale di ottimo livello che si svolgeva nel mese di luglio già dal 1970, Tornei Sociali, Tornei Giovani Speranze e con la squadra che affrontava i primi Campionati Regionali. In quegli anni l’attività era limitata al periodo estivo in quanto le coperture, i palloni pressostatici arriveran no più tardi, uno nel 1976 grazie ad un muto da 5 milioni con la Cassa Rurale e ad una sottoscrizione popolare, il secondo qualche anno dopo. Prima del 1972 si era tenuto a Molinella un corso per ragazzi di 15 giorni, era il mese di giugno del 1971 e ad insegnarci a giocare era il Sig. Pirazzini di Bologna. Tutti i soci della Sezione Tennis della Polisportiva erano autodidatti e i consigli che davano ai ragazzi di allora erano molto limitati e poco tecnici. Allora erano molti i ragazzi che nel periodo estivo frequentavano i campi da tennis, ricordo quelli che poi ho sempre cercato di emulare e battere, in primis Claudio Bonazzi, Bruno Bianchetti, Aurelio Del Sordo, Luciano Cappelletti solo per citarne alcuni dei più forti anche negli anni a venire. L’arrivo del Maestro fu una novità assoluta per Molinella, fortemente voluta dal Consiglio Direttivo di allora (Ungarelli, Selva, Atti, Sacchetti, Mimmi E., Carletti, Catozzi), in modo particolare fu Bruno Selva a trattare con la Federazione Tennis alla ricerca di un Maestro. L’operazione non fu facile e quando il Cav. Masetti dal suo ufficio in Galleria Cavour a Bologna telefonò a Selva per comunicargli che aveva trovato il Maestro adatto per Molinella, il buon Bruno andò su tutte le furie: “Ti ho chiesto un bravo Maestro e mi mandi un giovanotto appena formato dalla Scuola Maestri di Roma !! Vuoi scherzare ?” Il Cav. Masetti quasi in lacrime rassicurava Selva che il Maestro era il più bravo del suo corso e che se non fosse stato all’altezza l’anno successivo avrebbe mandato il miglior Maestro di Bologna. Naturalmente io non ero a conoscenza di queste trattative, ma continuavo a battere la pallina con una racchetta di legno grande come me contro il muro dell’allora Ufficio del Lavoro oggi ufficio Tecnico del Comune, con Dante (Burnelli, ndr) che ogni tanto usciva dall’ufficio e commentava quasi serio “Nicola se tu sapessi la matematica come palleggi saresti Einstein!!!”. E sorrideva. Qualche giorno fa ho deciso di fare una telefonata a Bruno Selva, il quale, con voce commossa ed emozionata, ha voluto raccontarmi molti particolari a me sconosciuti di quel periodo, che non avrei mai immaginato sarebbe diventato uno dei momenti più belli e vissuti del tennis molinellese. Aprile 1972: si preparano campi per l’apertura estiva. Ricordo che appena uscito da scuola passavo dal tennis per vedere il custode Angelo Cocchi (padre di Claudio portiere del Molinella) che sistemava i campi e tutti i giorni gli chiedevo: “Quando si gioca?”. A volte, quando mi vedeva arrivare, Cocchi si nascondeva dentro al bar, una vecchia edicola di Bigoni in disuso, collocata nel parco della Palestra di Via Andrea Costa. Un giorno, finita la scuola, mio padre mi comunicò di avermi iscritto a un corso di Tennis con un nuovo Maestro che veniva da Forlì. Ricordo come fosse ieri il primo giorno del corso di tennis con il nuovo Maestro, noi pallidi, lui abrronzatissimo, elegantissi mo, severissimo. Tutti in riga e guai a pestarla la riga, altrimenti erano giri di campo di corsa. La puntualità in campo era fondamentale, chi arrivava in ritardo rischiava di non entrare, se gli andava bene doveva fare dei giri di campo. Gustavo Bertuzzi in questo era abbonato, mai puntuale, ma il Maestro gli voleva bene e a volte lo perdonava. La voce del Maestro, mai urlata, precisa, diretta, quasi sussurrata ti arrivava, eccome se ti arrivava. Per la prima volta si parlava di Impugnatura Continental, Top Spin, Back Spin, Battuta in slice,un vocabolario che fino al giorno prima ci era completamente sconosciuto. Dopo poche lezioni tutti facevamo esattamente quello che lui chiedeva appena entrati in campo: puntualità, attenzione, ordine, silenzio. Detta cosi, sembravamo un battaglione di Marines, ma non so spiegarvi il mistero, ma lui ci guardava e noi automatica mente eravamo pronti ad ascoltare la sua lezione. Fu un mese bellissimo e il successo fu tale che il Maestro Tellarini fu confermato anche per il l’anno seguente. Come detto, Molinella non aveva ancora campi coperti nel 1972, Tellarini aveva appena firmato un contratto con il Felsineo di Bologna e chiese a Selva se poteva portare con sé a Bologna alcuni ragazzi per allenarli nel periodo invernale, scelse il sottoscritto, Giorgio Brighenti e Andrea Cacciari. La scelta fu prettamente anagrafica, 10 /11 anni. Iniziammo a ottobre con due allenamenti settimanali. Il Felsineo era un circolo molto frequentato a Bologna,


Ruggero Tinti e Claudio Gnudi nel Guinness dei Primati Sono loro i molinellesi saliti più in alto
“Citius Altius Fortius”. Più veloce. Più in alto. Più Forte. E’ il motto delle Olimpiadi, proposto dal barone De Coubertin fin dal 1896, per indicare ciò a cui deve tendere ogni atleta. Eravamo partiti anni fa con l’idea di creare per gioco una specie di Hall of Fame dei molinellesi, uno spazio della nostra memoria sportiva dove avrebbero dovuto trovare posto i concittadini più veloci, quelli che erano andati più in alto e, benché, la cosa risultasse oggettivamente più difficile da dimostrare, anche i più forti.
Non siamo però mai andati oltre il primo capitolo di questa ricerca (defi nito dal superlativo latino Citius), sul quale torneremo sicuramente, una volta completate le ultime verifiche, per ribadire nomi dei molinellesi più veloci di sempre nella corsa a piedi, nel nuoto e in bicicletta (con un bre vissimo excursus anche sulle corse in moto e in auto). Ma ora la nostra
curiosità (perché di questo si tratta) ha preso un’altra direzione. Dalla linea orizzontale a quella verticale, per stabilire chi è stato il molinellese che è salito più in alto. Anche qui senza alcuna pretesa di scrivere una parola definitiva sull’argomento (che, anzi, consideriamo queste pagine in continuo aggiornamento e aperte al contributo di tutti), siamo partiti dagli unici dati disponibili, cioè dai record di società del l’Atletica Molinella relativi al salto in alto.
La classifica, in campo maschile, è la seguente: 1° con 1,95 Alex Fabbri (passato poi al salto triplo con ottimi risultati); 2° Michael Bertapelle (spe cialista anche dell’asta) con 1,90. Tra le donne, 1^ Maite Vanucci (1,65), 2^ Valentina Carta (1,60). Facciamo però un salto... indietro nel tempo, per ricordare che nei primi anni del secolo scorso ebbe fama di grande arrampicatore un certo “Ughén d’Marmórta”, un vero professionista
Quando tutta Molinella giocava a tennis con il Maestro Tellarini
Via Bentivogli, 16 Molinella (BO) Tel. 051.880855




ma era carente nel settore giovanile, quindi l’arrivo di Tellarini doveva garantire una crescita delle squadre giovanili per competere con le favorite Virtus e CT Bologna. Fummo accolti come in una famiglia, al pomeriggio il circolo era completamente a nostra disposizione, 6 campi di cui 2 coperti, era solo l’inizio di un grande successo. Dai corsi successivi arrivarono altri ragazzi di Molinella, nel 1973 due ragazze molto brave, Daria Tassinari ed Elena Selmi. Le giornate rimanevano sempre due settimanali in quanto era molto impegnativo il trasporto da Molinella a Bologna. I primi anni ci accompagnava Angelo Bertocchi, che con la moglie gestiva il MiniBar e intanto faceva anche servizio taxi con un furgoncino wolkswagen, il viaggio di andata era uno spasso. Angiolino raccontava storie, barzellette e ogni volta che passavamo da Guarda richiama va la nostra attenzione e usciva con le sue frasi celebri “Non ti curar di lor ma guarda e passa”. Il ritorno lo faceva praticamente in solitudine perché dormiva mo tutti. Gli anni successivi arrivarono altri ragazzi di Molinella e alcuni da Argenta dove Tellarini aveva tenuto un corso estivo. Ricordo tra gli altri Renzo Marisaldi, Elisa Rossi, Roberto Battaglia e Andrea Zaghi di Argenta. La squadra del Felsineo cresceva di livello così come la fama del Maestro Tellarini,
iniziarono ad arrivare ragazzi da svariate parti della regione. Intanto si avvicinava al tennis un ragazzino di 8 anni che farà la storia del tennis Italiano, Paolo Canè (non fu facile per Tellarini gestirlo!). I corsi a Molinella proseguivano sempre nel periodo estivo e negli anni 1974/75 i ragazzi tra Molinella e Argenta che si allenavano a Bologna erano diventati una ventina, Michele Selmi, Paolo Carletti, Rita Gualandi, Cesare Benetti da Molinella, Carlini Franco e Andreaoli Giancarlo da Argenta solo per citarne alcuni. A questo punto Il furgoncino di Bertocchi era diventato insufficiente al trasporto di tutti i ragazzi ai quali si aggiungeva anche Silvia Brini da Budrio, quindi in accordo con il Comune di Molinella, venne messo a disposizione uno Scuolabus (Tarlazzi, Alessandri, Mistri erano gli autisti che si alternavano) il cui costo fu quasi interamente a carico del Tennis di Molinella, le famiglie partecipavano per il costo dei corsi. Fu uno sforzo enorme quello sostenuto dal Circolo Tennis Molinella per permettere ai suoi ragazzi di allenarsi a Bologna, ma risultati furono di ottimo livello, i corsi ragazzi e anche quelli adulti erano strapieni e noi ragazzi eravamo protagonisti assoluti nei Tornei Ragazzi e Allievi in giro per la Regione. L’estate, quando non eravamo impegnati nei tornei, la passavamo sui campi di Molinella cercando di emulare i più grandi e bravi, Bonazzi, Bianchetti, Marisaldi e Del Sordo, ma erano ancora troppo forti per noi dodicenni, allora andavamo a sfidare quelli che sul campo erano forse alla nostra portata, Costante Atti e Bruno Selva in singolo riuscivamo a metterli sotto qualche volta, ma era in doppio che la coppia dell’Ufficio Anagrafe sfoderava i suoi colpi migliori. Ogni volta che uno di noi faceva un bel punto prima Costante poi Bruno cercavano sempre di intimorirci con frasi del tipo “Bravi, bravi, ma con tutto quello che ci siete costati …”. Il 1974 fu l’ultimo anno che giocammo al Felsineo di Bologna. Dal 1975 Il Maestro Tellarini si spostò in un Circolo più grande il Tennis Club Aeroporto di Bologna, 10 campi, per noi ragazzi non fu semplice staccarsi dal Felsineo, non tutti seguirono il Maestro, alcuni ragazzi preferirono rimanere al Felsineo, ma il blocco Molinella-Argenta seguì il Maestro nella sua e nostra nuova avventura. La storia continua, i ricordi sono tanti, il Maestro ormai era dentro di noi parte della nostra vita, del nostrofuturo. Alcuni di noi una volta terminata l’attività ago nistica ha seguito le sue orme: il sottoscritto, Massimo Galletti, Andrea Zaghi, Andrea Giacomoni, Andrea Cacciari e Simonetta Albertazzi per citarne alcuni si sono formati alla Scuola Maestri di Roma e insegnano o hanno insegnato in vari Circoli Tennis. Per alcuni anni siamo stati colleghi e ci siamo incontrati in giro per tornei con nostri allievi. Nel 2017 Tellarini è stato ospite-relatore al Centro Tennis di Argenta, dove insegno Tennis dal 2011. Tanti dei suoi più vecchi amici e allievi sono venuti per ascoltare ancora una volta le parole del Maestro. Ha deliziato i presenti con 45 minuti di “oculatezza tennistica”, toccando temi più svariati, dalle riflessioni tecnico-tattiche fino alla rivalità tra Federer e Nadal, tutte presentate con eleganza e semplicità. Al termine della chiacchierata, si è fermato a conversare con i suoi vecchi amici e giocatori e a raccogliere complimenti dei più giovani. Una foto ricordo con i suoi ragazzi di un tempo prima di andarsene con la stessa compostezza con la quale era arrivato poche ore prima. Molinella ha avuto l’onore di lanciare uno dei Maestri più importanti del panorama tennistico italiano, che a Castenaso ha chiuso la sua carriera di Maestro e adesso si gode la pensione sui colli di Castel San Pietro.

Grazie Gabriele, di cuore.
Nicola Mimmi (Maestro CT Argenta)
Un ringraziamento particolare a Bruno Selva per avermi raccontato con voce emozionata tanti partcolari di questa storia. E grazie anche ad Elia Brunelli, mio allievo e oggi Maestro del Centro Tennis Argenta, per averne integrato il finale con parole sue.
dell’Albero della Cuccagna. Andava in giro per le fiere di paese in cerca d’ingaggio, tra Molinella, Ferrara e la Romagna. Suoi committenti erano famiglie o gruppi locali, con i quali divideva il bottino raccolto sull’albero a 10 o 12 metri di altezza. Paragoni improponibili, irà qualcuno, quelli tra gli atleti veri e certi fenomeni da baraccone, buoni forse ad alimentare le chiacchiere da bar, non certo a favorire una corretta lettura dell’im presa sportiva. Che dire, però, dell’impresa compiuta dall’architetto Celestino Sovrani, ex ufficiale degli alpini, che il 2 giugno 1996 si arrampicò sulla ciminiera dello zuccherificio (quella più pic cola, in prossimità del piazzale dei camion) per issare lassù, ad oltre 40 metri di altezza, la bandiera rossa del suo partito. Non si può certo negare che quella scalata abbia qualche rilevanza anche dal punto di vista sportivo. Sempre più in alto, diceva
la pubblicità di quella grappa d’alta montagna. Fino a poco fa avremmo detto che il molinellese salito più in alto fosse Aurelio Del Sordo, l’attuale vicepresidente della Compagnia del Caffé, che la mattina del 29 luglio 1978, partendo dai 3.647 metri del Rifugio Gnifetti (dove altri molinellesi avevano dovuto arrendersi agli effetti dell’altitudine) insieme a don Ugo Casalegno, parroco di Gresso ney e ad una ragazza di Vicenza, raggiunse Punta Balmenhorn, nel massiccio del Rosa, a quota 4.176, dov’è collocata la grande statua del Cristo delle Vette. Le nostre convinzioni sono state però smentite questa estate, quando Nino Magri e altri appassionati della montagna ci hanno invitato a guardare ancora più in alto. E così abbiamo potuto verificare che a guidare la classifica dei molinellesi d’alta quota sono al momento Ruggero Tinti di Molinella e Claudio Gnudi di Marmorta, i quali nel 2001 hanno fatto parte della spe

dizione al Nanga Parbat organizzata da Don Arturo Bergamaschi, prete alpinista di Bologna. I nostri due concittadini non hanno raggiunto la vetta dell’ottava montagna più alta del mondo (m. 8.126 slm), ma si sono fermati ai 5.128 metri del Passo Hispar, in Pakistan, sulla catena del Karakorum, stabilendo ugualmente il nuovo record di altezza per noi della Bassa. Era il 18 agosto 2001 quando Tinti e Gnudi raggiunsero il passo, “là dove - come spiega la guida - il ghiacciaio Biafo e il ghiacciaio Hispar si incontrano per formare la traver sata glaciale più lunga del mondo al di fuori delle regioni polari (100 chilometri di lunghezza)”. Ruggero Tinti, tuttora in gambis sima, è stato fino a pochi anni fa uno dei soci più attivi dello Sci Club Molinella. Durante quella spedizione al Nanga Parbat, che durò dal 29 luglio al 24 agosto 2001, ha scattato centinaia e centinaia di fotografie che trovate su Duecaffè.


e Gazzaneo hanno raccontato fatti e misfatti
Pubblico numeroso, la sera del 29 giugno in piscina, per la presentazione del libro di Beppe Tassi “Dal cortile al Mundial. Storia di una passione” (Ed. Minerva). Come in un romanzo, Tassi racconta la sua passione per il calcio, coltivata fin da bambino nel cortile di casa, che ha poi trovato coronamento nel Mundial di Spagna del 1982, a cui ha preso parte come inviato del Resto del Carlino. Ma quella del 1982 non è stata soltanto l’estate del trionfo dell’Italia di Bearzot, Rossi e Tardelli. Nel corso della serata sono stati ricordati anche altri avvenimenti calcistici di quell’estate, non tutti lieti, purtroppo: Franco Colomba ha raccontato alcuni retro scena della prima, dolorosissima retrocessione del Bologna in Serie B; Francesco Gazzaneo ha ricordato la conquista dello Scudetto Allievi da parte dello stesso Bologna che, oltre al centrocampista di casa nostra, schierava quell’anno Roberto Mancini, Giancarlo Marocchi, Gianluca Luppi, Marco Macina e altri. La serata è stata brillantemente condotta da Maurizio Rizzi, con Giulia Miccoli che ha letto alcuni brani scelti dal libro di Beppe Tassi.
Tennis reunion: serata revival con il M° Tellarini






Quando
Metti una sera a cena con gli ex ciclisti degli anni 70… Un romantico amarcórd del ciclismo eroico

Molinella-Villa Zucchini, 9 settembre. Nata quasi per scherzo, l’inizia tiva di Cesare Natali (Polisportiva Molinella) e Giovanni Grazia (San Lazzaro) si è rivelata un successo. Erano infatti più di 60 gli ex ciclisti degli anni 70 (tutti nati tra il 1955 e il 1959) che si sono ritrovati al Ri storante-Pizzeria Villa Zucchini di Molinella per ricordare e festeggiare 50 anni della loro rivalità e della loro amicizia.

Avversari in corsa, amici nella vita: questo lo slogan della serata, rallegrata da una serie di interventi da parte di diversi ex corridori che hanno raccontato vittorie e sconfitte, portato foto, articoli di giornale e maglie delle loro società, molte delle quali non esistono più. Un patri monio di ricordi che andrà ad integrare la Storia del Ciclismo Bologne se sul sito del Comitato Provinciale.


Lo sport, come ha ricordato qualcuno, arricchisce sempre e non c’è altra scuola di vita così importante. Il ciclismo insegna il valore dell’a micizia, il coraggio, l’ambizione, la voglia di ricominciare ogni giorno. Ventuno le società rappresentate, in sala anche molti dirigenti federali e altri ospiti illustri. Fiore all’occhiello della serata la presenza del bolo gnese Claudio Golinelli (ex Ravonese) tre volte Campione del Mondo su pista, Campione italiano dilettanti su strada. (cn)

Il 31 agosto, nel corso della Reunion del Tennis, ultimo appuntamento della serie Incontri d’Estate organizzati in piscina dalla Compagnia del Caffè, sono stati invece assegnati i tradizionali premi della nostra redazione: “Targa Renzo Ansaloni” a Francesco Serio, dirigente della Pallacanestro Molinella C Gold (a sinistra nella foto); “Premio Alessandro Montanari” ad Alberto Maresta, appassionato volontario dello sport e benemerito donato re di sangue.


Ricordiamo, infine, che il Premio Prima Pagina 2021 (Atleta dell’Anno) era già stato assegnato in marzo, nella Sala Consigliare del Municipio, a Diego Bollettinari, campione molinellese di beach tennis.

Cena Sociale del Club dei Ferraristi





ULTIM’ORA

19 agosto 1962: l’ultima gara in piscina

L’ultimo atto del nuoto agonistico nella piscina di Molinella porta la firma di William Melloni, 13enne di via Barattino, che quella domenica di 60 anni fa vinse col tempo di 44”1 la gara dei 50 stile libero, valida per le eliminatorie della 44^ Coppa Scarioni, la manifestazione popolare promossa in tutta Italia dalla Gazzet ta dello Sport in memoria di un suo redattore caduto nella Grande Guer ra. Al 2° posto troviamo Andrea Bot toni (44”6), 3° Andrea Selleri (45”4). A seguire, per completare l’ordine d’arrivo: Giuseppe Bertocchi (45”6) e Athos Carletti (46”00). Per i prossimi 34 anni, fino al 1996, quando si affaccerà sulla scena la Molinella Nuoto, non sentiremo più parlare di gare, di tempi e classifiche.
29-30 giugno 2002: la prima 24h di calcetto
Da un idea di Alessandro Montanari, l’Italia Csi Molinella organiz za tra il 29 e 30 giugno 2002 la prima edizione di “Certe Notti sei sveglio. 24 ore di calcio a 5”, prosecuzione in altra forma e in altro luogo di quello che era stato, a partire dal 1993, il Torneo di Calcetto della Fiera al Campetto Parrocchiale. Così dava la notizia Il Caffè di settembre 2002.


24 ore di calcio giocato ininterrottamente. 68 partite disputate. 200 giocatori presenti. 179 gol segnati. Sono questi solo alcuni nume ri della manifestazione denominata “Certe notti … sei sveglio”, che si è svolta al Fondo Farinello di via Fiume Vecchio, dalle 18 di sabato 29 alle 18 di domenica 30 giugno. Organizzato dall’Italia Csi Molinella e inserito nel cartellone ufficiale della Fiera, il torneo è stato certamente la grande novità dell’estate molinellese. Si calcola che siano stati almeno qualche migliaio gli spettatori che, distribuiti nell’arco della giornata, hanno affollato il campetto dell’U nione Sportiva … “Rino”, trasformato per l’occasione in un camping improvvisato, con tende, camper e rulotte. Il bar-ristorante ha fun zionato a pieno regime anche nelle ore notturne, mentre le attrazioni musicali si alternavano sul palco. Rimane da dire che la prima edizio ne della 24h di calcetto è stata vinta da Arena Costruzioni di Sant’A gostino/Pieve di Cento (ai calci di rigore sulla formazione dei Sempre Fuori di Budrio). Al terzo posto la Gelateria Ponti di Molinella.

ARCHIVI
CICLISMO / PISTA
Gli Europei tornano a Monaco di Baviera. E i ricordi di Cesare Natali tornano indietro di 50 anni, al 1972, quando Marcello Braccioli vinse la medaglia d’argento
Quando l’altra sera ho visto il “pro mo” che annunciava gli imminenti Campionati Europei di ciclismo su pista a Monaco di Baviera (dal 12 agosto), il mio pensiero è corso indietro di 50 anni.

Serata calda in casa a guardare la televisione 1° canale 2° canale in bianco/nero e così cambio e ricam bio canale in continuazione, finché,
ad un certo punto, mi trovo su una gara in pista. Mi fermo, cerco di capire che tipo di gara è… Poi vedo maglie delle nazionali scorrere sul tondino in cemento di Monaco di Baviera e capisco che si tratta di una manifestazione internazionale.
Lo speaker annuncia la partenza di due atleti azzurri per la finale di velocità: il piemontese Claudio
Nuoto / Il primatista mondiale Thomas Ceccon protagonista nel 2019 al Meeting di Molinella

Ai Mondiali
4 luglio 1982: l’inaugurazione dell’Aviosuperficie
Il 4 luglio 1982, alla presenza del Sindaco, On. Martoni, del presidente dell’Aero Club d’Italia, avvocato Baracca, e del neo-presidente dell’Aero Club Bologna, Antonio Stefani, si inaugura l’Aviosuperficie di via Barat tino, che la fantasia dei molinellesi identificherà come “Aeroporto” tout court. “Si tratta di una buona pista a fondo naturale, lunga 980 metri e larga 30, completa di hangar e quadrato segnali”. L’opera è stata realizzata su un terreno di circa 48 ettari, che la Cooperativa Massaren ti, “a fronte di un canone d’affitto invero modesto”, ha ceduto in uso per trent’anni all’Aero Club Bortolotti di Bologna. L’avioraduno organizzato per l’occasione ha richiamato a Molinella una ventina di piloti, tra i quali il molinellese Lino Bonora, “a bordo dell’ormai celeberrimo monoposto Evans VP1 I-LINO”.
A Molinella sono già di casa gli aeromodellisti. Presto concentreranno qui tutta la loro attività anche i paracadutisti e gli appassionati del volo a vela. Nota a margine: Antonio Stefani, citato all’inizio di questo articolo, è lo stesso pilota che il 30 giugno 1991 andrà a schiantarsi contro un capannone della Zona Artigianale, a pochi metri dalla pista che proprio lui aveva inaugurato nove anni prima.
Bagarello e il “ferrarese” Marcello Braccioli che si sfidano per il primo posto in Europa.
Bagarello, un granatiere alto quasi due metri; Braccioli molto più pic colo con il fisico da vero velocista.
Faccio il tifo, ovviamente, per Braccioli, mio compagno di squa dra, con cui mi sono allenato quasi tutti i giorni. Vederlo in TV mi dà un
Il giudice da il via con un fischio alla finale, due maglie azzurre che durante il giro piano si studiamo, Braccioli accenna anche a fare il surplace per fare passare in testa Bagarello, ma il colosso piemon tese non coglie la sfida e quando suona la campana dell’ultimo giro si alza sui pedali e comincia ad aumentare la velocità fino a lanciarsi dalla cima della parabolica per raggiungere maggior spinta e lanciare la volata.
Braccioli resiste bene all’attacco e tenta di uscire all’ultima curva, ma purtroppo l’atleta di Rosta (TO9 non cala e per l’atleta dell’Alberino pur troppo non rimane che la medaglia d’argento.
Un risultato splendido per la nazio nale italiana, e anche per Molinella: portare a casa l’argento in una manifestazione internazionale è un successo strepitoso, che valorizza va la “Scuola di Ciclismo della Po lisportiva”, in particolare di ciclismo su pista, che c’era allora presso il velodromo di Molinella. (cn)
Voglia di ripartire. E’ appunto questo il significato di “W le Olimpiadi”, la manifestazione promozionale in programma domenica 2 ottobre ad Ospital Monacale. Dopo 3 anni di stop causa covid, circa 450 bambini/ragazzi di 15 paesi si ritroveranno per una giornata di gare e per riprendere la corsa interrotta nel 2019 a Cona-Quartesana, Programma gare ridotto. 51 gli iscritti di Molinella, 31 quelli di San Pietro. Podi e medaglie nel prossimo numero di questo giornale.


Si allunga l’elenco dei “molinellesi di
Serie A”. L’ultimo è Romeo Rossi
Alberto Alvoni, giornalista pub blicista, ci scrive per avere qual che notizia in più del calciatore Romeo Rossi, “nato ad Argile il 6.4.1916, deceduto a Budrio (dove risultava residente) il 30.3.1995. Rossi ha iniziato la carriera nel Molinella alla fine degli anni trenta, era terzino ed è poi approdato in serie A nelle file del Modena. Con i canarini ha giocato 10 partite nella mas sima serie (...)”.
Benché l’autorevole Agenda Barlassina (l’equivalente dell’o dierno Almanacco Panini) non nomini Romeo Rossi tra i gioca tori del Molinella che disputa rono il Campionato di Serie C 1938-39 e neppure l’allenatore Mario Gianni ne faccia men zione nell’articolo pubblicato dal Saracino Sportivo (“La mia squadra”, novembre 1938) alla vigilia della partita con l’Arezzo, l’ipotesi del signor Alvoni trova conferma in un articolo del Resto del Carlino del 18 ottobre 1938, firmato dal noto giorna lista Luigi Chierici (fondatore e per lunghi anni direttore di Sta dio), il quale, all’indomani della partita vinta 3-2 dal Molinella sul Ravenna, scrive testualmente: La difesa del Molinella man cava di Casini, infortunato, ma Rossi l’ha assai ben sostituito”. L’articolo del Carlino è stato poi ripreso integralmente da Andrea Martelli per il libro “Una squadra


che tintinna. Quando il Moli nella faceva la B”, dove sono riportate le cronache anche di altre partite di quel campionato (compresi gli spareggi per la B), ma non c’è più alcuna traccia di Rossi. Su un foglietto di appunti, che evidentemente non sono stati poi utilizzati per il libro, l’autore annota però quanto segue: “Rossi (1916), terzino, presenze 2”.
Nel Campionato di Serie C 1938-39, Rossi avrebbe quindi disputato 2 partite con la maglia del Molinella. Di una (Moli nella-Ravenna 3-2) abbiamo notizia certa dall’articolo del Carlino. Dell’altra non sappia mo purtroppo dove e quando Rossi l’ha giocata. Ma almeno possiamo dire al signor Alvoni di riprendere da qui la sua ricerca. Per quanto ci riguarda, dopo Magli e Fiorini; dopo Martelli e Bovoli; dopo Lupi, Spado ni, Cavallazzi e Masi; dopo Zerbini, Ghetti, Gazzaneo e, se vogliamo, anche Oriali, si allunga la lista dei calciatori che dal Molinella (o da Molinella) sono arrivati in Serie A. L’ultimo in ordine di tempo è dunque Romeo Rossi, di cui non sape vamo nulla fino all’altro giorno. Ma adesso che sappiamo non possiamo più considerarlo un signor Rossi qualunque.
Wikipedia riporta questi dati: Rossi Romeo (Castel d’Argile, 1916). Ruolo: Difensore. Carriera, Squadre di club: 1938-1939 Serie C Molinella ? (?); 1939-1941 Direzione Artiglieria Bologna ? (?); 1941-1942 Serie A Modena 10 (0); 1942-1948 Serie C Prato 83 (0); 1948-1949 Serie C Reggiana 20 (0).
Spal a tutto… Gas! Dopo Mazarese anche Mezzapelle in biancazzurro
Si ricompone in biancazzurro la coppia Mazarese-Mezzapelle. Gaspare Mazarese, Gas per gli amici, nato e cresciuto nell’US Reno, dall’agosto 2021 in forza alla Spal come collaboratore tecnico e match analyst del settore giovanile, ha contribuito allo storico successo dell’U18 spallina, che nella finale-scudetto del 18 giugno scorso ad Ascoli ha battuto il Bologna 2-1, aggiudicandosi così il titolo di campione d’Italia. Nei giorni scorsi, Mazarese è stato raggiunto alla Spal da Andrea Mezzapelle, detto Mezza, anch’egli di Scuola Reno, (nonché consigliere comunale), che andrà a ricoprirle il ruolo di team manager dell’U18 Campione di Italia in carica. Da sempre tifosissimo del Bologna, Andrea Mezzapelle sta già subendo gli sfottò degli amici rossoblu. Dovrà quindi, come minimo, rispettare il suo soprannome: Mezza (maglia) rossoblu e Mezza biancazzurra! (Deca)
CAFFE’ ESPRESSO Sinisa Mihajlovic a ... Molinella

6 settembre. Sinisa Mihajlovic non è più l’allenatore del Bolo gna. Il tecnico serbo paga la crisi di risultati della squadra rossoblu in questo avvio di campionato, aggravata dalla malattia che, se condo i dirigenti, non gli consen tirebbe di gestire al meglio la già difficile situazione tecnica. Al suo posto arriverà Thiago Motta. Nella foto, dall’archivio il Caffè/ Us Reno: un Mihajlovic in piena forma effettua le premiazioni del Calcio alla Luna-Torneo del Ventennale (Molinella, 16 maggio 2009).
Addio Romano!… Ho perso un tifoso.
Cesare Natali ricorda l’amico ciclista investito da un’auto sulla strada per Sant’Antonio
Ci ha lasciato il 12 luglio un grande appassionato di ciclismo. Mentre era in sella alla sua amata bicicletta e stava facendo la cosa che più gli pia ceva, un auto l’ha investito e per lui non c’è più stato niente da fare. Una tragedia della strada che si va a sommare alle tantissime disgrazie che sentiamo ogni giorno di ciclisti che perdono la vita sulle strade. Avevo conosciuto Romano Tarroni agli inizi degli anni 70 mentre tornavo dalla scuola di Budrio: per poter rientrare prima a casa e iniziare in tempo l’allenamento in bici facevo l’autostop. Un giorno si fermò un ragazzo che tornava dal lavoro: era Romano. Io non lo conoscevo, ma lui conosceva me, perché cominciò a farmi domande sul ciclismo. Diventammo subito amici, al punto che Romano diventò il mio autista fisso al ritorno da scuo la, per tantissimi giorni. Alla domenica mi veniva a vedere alle gare e al lunedì, in macchina, commentava i miei risultati con grande interesse. Quando ho terminato la mia carriera di ciclista ci siamo persi di vista, poi imparai che anche lui aveva iniziato ad andare in bicicletta e che aveva cominciato addirittura a fare le gare. Inizialmente fece un paio di stagioni nella categoria federale dei dilettanti e con buoni risultati, poi continuò nella categoria amatori nella squadra Ennemais di Molinella con la quale vinse tantissime corse e vari titoli italiani ed europei. In quel periodo an davo io a vedere le sue gare. Le parti si erano rovesciate: ero diventato io un suo tifoso. Purtroppo ci lascia una grande persona che la passione per lo sport mi ha fatto incontrare. Un signore nello sport e nella vita. Ciao Romano! (Cesare Natali)

Ricordo di Emilio Orsoni, poeta contadino di Marmorta
Il 6 luglio se ne è andato all’età di 90 anni Emilio Orsoni, “il poeta contadino di Marmorta”. Autore di articoli, rime e zirudele, è stato l’ultimo cantore di un mondo ormai scomparso. Quasi tutta la sua produzione letteraria è raccolta in due libri: Al mi paèis (Il mio paese) e Quando cantava l’incudine, pubblicato dalla Compagnia del Caffè nel 2005. Le sue note, pubblicate su vari giornali di Molinella, rap presentano (come ha scritto anche Giorgio Golinelli) “un importante contributo alla storia del costume e delle usanze popolari della nostra terra”. Premiato in alcuni concorsi nazionali per le sue poesie dialettali, Emilio Orsoni era anche un grande appassionato di musi ca: suonava il sassofono e ha fatto parte di diverse orchestre, per le quali ha scritto canzoni poi riprese anche da altri artisti, compreso il grande Casadei.



I 100 anni della Sezione AIA di Bologna: ricordato un benemerito arbitro molinellese
Alla presenza del presidente nazionale Trentalange e dei due fischietti mondiali
Collina e Rizzoli, il 25 giugno scorso la Sezione Bolognese dell’AIA (Associazione

Arbitri)
anche
di
festeggiato

libro
Nell’occasione è stato presen
in cui, tra tanti arbitri citati, viene ricordato anche

molinellese Gesù Martelli (Molinella BO, 23 gennaio 1898 – Pistoia, 3 giugno

libro traccia questo profilo: “Arbitro


del quale
TREKKING L’ultima sfida di Bellière: da Palermo a Bologna, quasi 3000 km in 104 tappe

Alessandro Bellière, molinelle se, anni 89, ha portato a termi ne la sua “ultima sfida da sud a nord in 104 tappe”. Era partito il 25 maggio da Palermo e, come previsto, nel primo pomeriggio del 5 settembre è arrivato a Bologna, dopo aver camminato per 2.957 km, zigzagando tra i 43 laghi grandi e piccoli del centro-sud Italia, con una pun tata perfino in Sardegna. Nella foto, l’arrivo di Bellière in Piazza Maggiore.



E’ morto don Enzo Mazzoni, cappellano di Molinella dal 1967 al 1971
Fu il primo prete ad andare in piscina e a giocare a calcio in pantaloncini corti
E’ morto il 25 agosto l’ex cappellano di Molinella don Enzo Mazzoni. Originario del Comune di San Pietro in Casale, aveva 82 anni, Nel 1967, appena ordinato sacerdote, subentrò nell’incarico di aiuto parroco a don Remo Rossi, per poi lasciare il posto nel 1972 a don Agostino Vignoli (e a don Antonio Dalla Rovere). Colla borò con don Vittorio Gardini e poi con don Carlo Federici, dedicandosi soprattutto alla pastorale giovanile in anni molto difficili per la Chiesa italiana, scossa dalla grande contestazione, dalla crisi dell’Azione Cat tolica e dall’affermarsi del movimento dei Cristiani per il Socialismo. Don Enzo fu il primo prete ad andare in giro per Molinella in camicia e maglione, il primo anche a fare il bagno in piscina e a giocare a calcio al campetto in pantaloncini corti. Insomma, un prete moderno per quell’epoca. A Molinella aveva ancora degli amici, che lo andavano ancora a trovare a Malalbergo, dov’è stato parroco fino a tre anni fa.

La Parrocchia di Molinella compie 500 anni
Il 21 settembre, Memoria di San Matteo, è stato un giorno importante per la Parrocchia, che nell’occasione ha festeggiato i suoi primi cinque secoli di vita. La Messa serale in onore del Santo Patrono ha inaugurato l’Anno Giubilare, durante il quale si terranno diverse iniziative per celebrare questo straordinario evento. Dal libro di don Vittorio Gardini (Molinella in Saecula Saeculorum; Ed. La Compagnia del Caffè, 2002), ecco il racconto della fondazione:
Il primo accenno ad una chiesa in loco risale al 1513, quando gli anziani della Molinella chiesero al Conte Pepoli di potervi costruire lì accanto il cimitero. Non sembra però verosimile che un borgo di circa 800 anime, qual’era già il nostro paese a quell’epoca, fosse rimasto così a lungo senza alcun servizio religioso. Le vecchie carte ci mostrano un piccolo edificio a ridosso della Torre, dedicato a “San Matteo dei doganieri”, la cui vetustà e lo stile lo farebbero risalire almeno alla seconda metà del ’400”. Perché la scelta del Santo Patrono avesse un senso, bisogna pensare che ciò sia avvenuto quando ancora era operoso di traffici il nostro porto, che alla fine del ’400 risultava già interrato. E’ da notare anche il fatto, abbastanza sin golare per quell’epoca, che la chiesa fu sì costruita su terreno dei Pepoli, ma per mano e oblazioni di tutto il popolo e non già per la munificenza del

ricco signore. La crescita della popolazione, il declino delle borgate vicine, le difficoltà a raggiungere la Pieve Madre di San Martino a causa delle acque stagnanti. indussero l’Arcivescovo di Bologna, Cardinale Grassi, ad accogliere l’istanza di elevare Molinella a Parrocchia. Ciò avvenne, con rogito del notaio arcivescovile Girolamo Cattani, il 21 settembre 1522, giorno del Santo Patrono. Il 22 novembre dello stesso anno, il Pievano di San Martino in Argine, titolare dell’antica “chiesa matrice (o chiesa madre)”, perché da essa discendevano tutte le altre della zona, concesse il diritto di battistero, con l’obbligo per il prete della Molinella – all’epoca don Bal dassarre degli Arduini di Reggio, che possiamo quindi considerare il primo Rettore della Parrocchia - di pagare annualmente due libre di cera bianca e dieci soldi, così da attestare la sua dipendenza dall’arciprete di San Martino, al quale spettava anche il diritto suonare per primo le campane la notte di Pasqua e di recarsi processionalmente alla chiesa della Molinella il lunedì delle Rogazioni, ivi fermarsi e cantar messa solenne. (...) Don Andrea Pellandra, molinellese, fu nel 1557 il primo vero Curato della Molinella con obbligo di presenza (secondo la regola introdotta dal Concilio di Trento), dopo una serie iniziale di rettori di poca presenza e anche scarsa attività, venuti fin qui da Reggio, da Piacenza e perfino da Massa Ligure. (…)
1922. Cent’anni fa usciva il primo numero del Bollettino Parrocchiale, la testata più antica di Molinella
“21 settembre 1922, Festa di San Matteo patrono”. Le cronache di cent’anni fa raccontano che per so lennizzare il IV Centenario della Par rocchia furono fatte le cose in grande. Il cardinale Nasalli Rocca si trattenne a Molinella per tre giorni, da giovedì 21 a domenica 24, predicando ogni sera al popolo, assistendo al Saggio di Dottrina Cristiana dei bambini delle scuole, guidando tre processioni (al Cimitero, alla Madonna Bottarda e alla Chiesina di San Francesco che solo da tre anni era stata assegnata alla Parrocchia di Molinella). Ma sul Bollettino Parrocchiale, una novità assoluta per i molinellesi, oltre agli orari delle messe e delle funzioni, oltre ai discorsi solenni di Don Primo Angelini, troviamo anche molte altre notizie spicciole: leggiamo, ad esem pio, che per l’occasione fu ritinteggiata la facciata della chiesa realizzata solo qualche anno prima dall’ing.

Ceri dopo l’abbattimento del portico. Rinfrescato anche l’interno, “dove permanevamo tuttavia grandi macchie
di muffa, vanamente ombreggiate dai sontuosi addobbi dell’apparatore Eugenio Foschi di Bologna”. Ad opera del falegname molinellese Andrini furono completamente rinnovati anche i banchi e le sedie. Tutto il paese fu illuminato “alla veneziana” e la Banda dei Salesiani di Bologna tenne concerto in piazza la domenica sera, a conclusione dei festeggiamenti.
Si chiamava “Parole di Vita”, il Bollettino Parrocchiale che vide la luce cent’anni fa, proprio in occasione del IV Centenario della Parrocchia. Gerente Unico don Primo Angelini.
Il primo numero del Bollettino, che si stampava presso la Tipografia Accorsi di Molinella, conteneva anche la “se quenza” di tutti i parroci a partire dal 1522, da cui risulta (fatte le opportune integrazioni) che il parroco attuale, don Federico Galli, è il 30° in ordine di successione. Il giornalino del prete, come lo identificarono subito amici e avversari, manterrà inalterato il suo nome per almeno mezzo secolo, fino alla metà degli anni 70, quando don
ESA CanSat Competition: Molinella nello spazio
L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha scelto di nuovo l’Italia come sede della competizione scientifico-educativa European CanSat Competition 2022, concorso tra squadre di studenti delle scuole secondarie superio ri europee. CanSat è una delle iniziative di Esa Education per aiutare i giovani europei ad aumentare la loro alfabetizzazione e competenza nelle discipline Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica). La Ecc 2022 si è svolta presso il Centro Congressi Artemide a Castel San Pietro Terme dal 20 al 25 giugno 2022. I lanci sono stati effettuati il 22 giugno all’Aviosuperficie di Molinella dove opera l’associazione di razzi-modellismo Acme Italia. Hanno partecipato al concorso 25 squadre di paesi europei e una proveniente dal Canada, un paese non appartenente all’Europa ma associato all’Esa. L’Italia era rappresentata da una squadra dell’Istituto “Enrico Fermi” di Modena. YesWeCan (Svizzera) è stato premiato come miglior progetto CanSat 2022.
Carlo Federici deciderà di ribattez zarlo semplicemente “Comunità Parrocchiale di Molinella”, un nome certamente meno impegnativo rispetto a “Parole di Vita”, ma per niente adatto ad un giornale. Comunque sia, il giornale della Parrocchia ha attra versato le grandi tempeste del 900 e i grandi cambiamenti della società italiana. E’ sopravvissuto a 6 parroci, ha cambiato nome altre volte, fino a chiamarsi negli ultimi tempi “Zona Pastorale di Molinella”, ma è rimasto sempre, per tutti, Il Bollettino.

In un articolo pubblicato tre anni fa dal Caffè, Ezio Chiarini ha ricordato i suoi 40 anni da capo-redattore del Bollettino Parrocchiale. La sua, come abbiamo scritto allora, è stata una testimonianza preziosa dell’epoca pre-digitale (quando i giornali si face vano a mano, direttamente su carta, con le forbici, la colla e i trasferibili) e, insieme, una prova di fedeltà e dedizione assoluta alla causa di una testata che, per quanto modesta, è certamente la più antica di Molinella.
V Centenario della Parrocchia: le iniziative in programma
La Messa serale in onore del Santo Patrono ha inaugurato il 21 settem bre l’Anno Giubilare della Parrocchia di Molinella. L’incertezza legata al Covid non ha favorito il lavoro del Comitato per i Festeggiamenti del V Centenario, che si è trovato nell’impossibilità di definire un calendario di appuntamenti, con nomi e date sicure. Il programma delle iniziative, che sarà presto ufficializzato, dovrebbe comunque prevedere, a partire dal tardo autunno, una serie di incontri con personalità di primo piano su temi di attualità, riletti e interpretati alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa. Un concerto musicale chiuderà i festeggiamenti il 21 settem bre del prossimo anno. E’ prevista inoltre la ristampa del libro di Don Gardini. “Molinella in Saecula Saeculorum” (pubblicato nel 2002 dalla Compagnia del Caffè), con l’aggiunta di un capitolo finale, relativo al pe riodo 1972-2022. A ricordo di questo straordinario compleanno, si potrà acquistare una copia del Rogito Notarile o della Bolla Arcivescovile che cinque secoli fa istituiva la nostra parrocchia.
In tempo di covid - e siamo arrivati purtroppo all’ultimo capitolo - le diffi coltà nella distribuzione porta a porta e la concorrenza dell’informazione social, hanno indotto il parroco e i suoi collaboratori ad interrompere le pubblicazioni del Bollettino. Da cugini, nati anche noi in par
rocchia, speriamo che non sia per sempre e che il Bollettino possa presto ritornare in una nuova edizione a tenere alta la bandiera (e il primato) della stampa molinellese. Redazione Il Caffè/Duecaffè
Esa CanSat Competition cos’è

Il CanSat è una sonda che rileva dati e compie esperimenti scientifici simulando le funzioni di un vero satellite artificiale, ma con le dimensioni di una lattina di bibite standard. Viene progettato e costruito da squadre di studenti delle scuole superiori, utilizzando materiali disponibili comu nemente in commercio, e con un budget molto contenuto. La sfida per gli studenti è quella di inserire tutti i principali sottosistemi presenti in un satellite, come alimentazione, sensori e un sistema di comunicazione, in questo volume minimo. Il CanSat viene quindi lanciato a un’altitudi ne di circa mille metri da un razzo o lasciato cadere da un drone o da un pallone frenato e la sua missione inizia: effettuare un esperimento scientifico ed effettuare un atterraggio sicuro. Ogni team è composto da un massimo di sei studenti delle scuole secondarie, assistiti da un insegnante o tutor. Le squadre sono chiamate a progettare e costruire il loro “satellite”, e a illustrare lo scopo della loro “missione” di fronte alla Giuria composta da esperti del settore. Dopo il lancio e il recupero del Cansat, gli studenti devono analizzare i dati ottenuti, verificare la riuscita del loro esperimento o le cause di eventuali insuccessi, realizzare una presentazione e illustrarla alla Giuria e al pubblico composto dagli altri partecipanti. Al termine, la Giuria elegge i vincitori.
ARTE
Presentato il catalogo di Rinascenze

Tiberio Ventura è stato uno degli 8 fotografi selezionati a livello internazionale per raccontare l’i naugurazione del 12° Cortona On The Move, il Festival


Anche nel nostro Comune, dove ha votato il 71% degli aventi diritto (meno 6% rispetto al 2018), la sfida tra Centrodestra (CDX) e Centrosinistra (CSX)
Le news,
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