Il caffé 117

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NUMERO 3 (117) ANNO XXVIII 2 ottobre 2021

Gazzettino dello Sport di Molinella Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 6262 del 16-3-1994 - Direttore Responsabile Antonio Michielon - Redazione: via Bentivogli, 5 - Molinella (BO) - Distribuzione gratuita - Stampa: Tipografia AG snc, Granarolo E. (BO)

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CICLISMO / UNDER 23

Prima vittoria da dilettante di Ansaloni

Montecosaro (Macerata), 5 settembre. Emanuele Ansaloni vince in solitaria il 24° Trofeo Maria SS. Addolorata. Dopo tanti tentativi di fuga, tanto lavoro di squadra e tanta fatica, per il 21enne molinellese è arrivata finalmente una meritatissima vittoria, la prima da dilettante Under 23 Elite. Ansaloni ha preceduto nell’ordine il compagno di squadra De Angeli a 2’30” e Di Genova (Calzaturieri Montegranaro) a 2’37”. Nell’ultimo mese, Ansaloni ha colto anche un 6° posto a Ceglie Messapica (BR) il 18 settembre e un 7° posto a Gambassi Terme (Fi) il 24 agosto.

PARACADUTISMO

Francesco Italia 3° ai Mondiali

ATLETICA / JUNIORES

L’Europeo di Fabbri Alex Fabbri (cresciuto nell’Atletica Molinella, ora alla Pontevecchio Bologna) ha partecipato con la Nazionale italiana di categoria ai Campionati Europei Under 20, che si sono svolti a Tallinn, in Estonia, dal 15 al 18 luglio. Fabbri, che ha un personale di 15,33, ha saltato 15,03 in qualifica, una misura che purtroppo non è stata sufficiente a regalargli la finale del salto triplo, vinta dallo svedese Wallmark con 16,39. Alla rassegna continentale hanno preso parte 1247 atleti, in rappresentanza di 46 nazioni. A pagina 7 un articolo di Saverio Fattori per la rivista Correre (luglio 2021).

Ai Mondiali di Paracadutismo Sportivo, che si sono disputati a Tanaj, in Russia, dal 10 al 20 agosto, Francesco Italia ha conquistato la medaglia di bronzo nel canopy piloting (letteralmente: pilotaggio della vela), specialità che al contrario delle altre discipline non si svolge in caduta libera ma a vela aperta. Francesco Italia si allena all’Aviosuperficie di Molinella ed è istruttore presso la locale Scuola di Paracadutismo.

BEACH TENNIS / EUROPEI

FOOTBALL AMERICANO

Sicignano campione d’Italia II Divisione

Bollettinari 4° nel doppio misto

Nel XXVII Silver Bowl, andato in scena sabato 17 luglio allo Stadio Garilli di Piacenza, i Vipers Modena hanno vinto il Campionato di Seconda Divisione, battendo i Giaguari Torino per 41 a 14. Della formazione modenese, neopromossa in Prima Divisione, fa parte anche il molinellese Francesco Sicignano. LA SCHEDA - Sicignano, ruolo linebacker (difensore), è stato uno dei pionieri del football nel nostro paese, punto di forza, insieme a Mingozzi, Romagnoli e altri, degli American Felix Molinella, la squadra del presidente Baroni, che nella primavera del 2010 raggiunse un “accordo di fusione” con le Aquile Ferrara. Ha quindi militato per 10 stagioni nel club estense, con cui ha vinto 2 Campionati Arena (squadre a 9 giocatori) nel 2011 e nel 2013, prima di approdare finalmente alla massima serie italiana, Prima Divisione/A1, dove ha giocato dal 2014 al 2016.

ATLETICA / Rassegna Tricolore Allievi Campionati Italiani Allievi/e (Rieti, 9-10-11 luglio). 400hs: con 1’05”18, Maccaferri Ilaria (9^) è stata la prima delle escluse dalla finale; 9° posto anche per Sara Curatolo nel salto in lungo con 5,53. Altri risultati: Mezzogori Nadir, peso 13,96 (14°); Curatolo Sara: m.100 12”43 (19^); Ta-

gliani Innocent m.100 11”39 (21°); Ramanzin Chiara: alto (eliminata dopo 3 nulli al primo salto). Staffette: 4x100 Femminile (Atl. Pontevecchio: Romagnoli-Maccaferri-Benincasa-Curatolo) 46”94 (17); 4x100 Maschile (Atl. Pontevecchio: Cinelli-Tossani-Pancaldi-Tagliani) 43”69 (5).

NUOTO / Campionati Italiani di Categoria Roma-Piscina del Foro Italico (V50m), 4-9 agosto. Categoria Cadetti: 11° posto di Mirco Chiarini (Molinella Nuoto/CN Uisp Bologna) nei 200 farfalla, nuotati in 2’05”60. Ragazzi/1: nei 100 rana, Nicholas Ramazziotti (Molinella Nuoto/CN Uisp Bologna) chiude al 13° posto col tempo 1’16”13.

PATTINAGGIO Esordio in Azzurro per Sara Dinoi Si è disputata a Friburgo, dal 13 al 17 luglio, la Germany Cup per rappresentative nazionali. All’esordio in azzurro, Sara Dinoi (Magic Roller Ozzano) ha vinto la medaglia d’argento negli obbligatori della categoria cadette.

Europei a Squadre (Sofia-Bulgaria, 9-11 settembre). Nel doppio misto, finale tutta italiana per la medaglia di bronzo. Vince la coppia formata Marco Faccini-Giulia Prosperi che ha avuto la meglio (6-1, 6-0) su Diego Bollettinari-Ninny Valentini. Nel doppio maschile, Bollettinari-Faccini sono stati eliminati nei quarti di finale dalla coppia francese Gazzotti-Irigaray che si è imposta 6-4, 7-6. Mondiali a Squadre (Terracina, 13-19 settembre) Doppio maschile: dopo aver eliminato negli ottavi di finale i russi Gurev e Sirov col punteggio di 6-0, 6-3, Bollettinari e Faccini si sono arresi alla coppia Burmakin-Giovannini, che nei quarti si è imposta 7-5, 6-1. Beach World Grand Prix (Kazan, 23/25 luglio). Diego Bollettinari vice zar di Russia: in coppia con Marco Faccini, il molinellese ha ottenuto un prestigioso 2° posto nel Torneo ITF di Kazan. Risultato della Finale: Cappelletti/ Ramos Viera (ESP) b. Bollettinari/Faccini (ITA) 6-3 7-6.


pag. 2 Tuttenotizie

NUOTO

ATLETICA

Regionali Esordienti A

Regionali Allievi e Juniores

Tripletta di Federico Croci Regionali Esordienti A (Ravenna-V50m, 12-14 luglio). Tripletta di Federico Croci che si aggiudica 200/400sl e 200mx. Petaccia due volte di bronzo. In finale anche Baibarac. Risultati: Croci Federico: 400sl 4’48”83 (1), 200sl. 2’13”31 (1);, 200mx. 2’33”14 (1); Petaccia Mattia: 400sl. 4’50”12 (3), 200ra. 2’53”70 (3) 100ra 1’21”90 (4); Baibarac Luca: 100ra. 1’26”10 (16). Il CN Bologna, società per la quale gareggiano gli esordienti della Molinella Nuoto, ha vinto la classifica regionale a squadre del settore maschile.

Regionali di Categoria

Chiarini vince i 200 farfalla Riccione, 19-22 luglio. Si sono conclusi il 22 luglio a Riccione, dopo 4 giorni di gare, i Campionati Regionali Estivi di Categoria in vasca lunga. 12 i nuotatori molinellesi, dalla categoria ragazzi ai cadetti, che avevano ottenuto l’accesso alla fase finale: 7 femmine (Burnelli, Campioni, Fornasari, Rossano, Sgoberti, Sita, Travasoni) e 5 maschi (Brusa, Chiarini, Costa, Ramazziotti, Tarantino). Due sono saliti sul podio: Mirko Chiarini, che ha vinto i 200 farfalla cadetti con il tempo di 2’05”34 (nuovo primato personale), qualificandosi così per i Campionati Italiani, in programma a Roma dal 4 al 8 agosto, e Nicholas Ramazziotti, 3° nei 100 rana ragazzi in 1’11”90.

Federico Croci

Mirco Chiarini

(Castelfranco Emilia MO, 3-4 luglio) Innocent Tagliani domina la velocità allievi, vincendo 100 (11”40) e 200 (22”94); Sara Curatolo lo imita nei 100 (12”24), concedendosi addirittura il lusso di battere Beatrice Minotti dell’Atletica Copparo, campionessa italiana in carica della categoria; Alex Fabbri, oro nel triplo juniores, atterra ancora una volta oltre la linea dei 15 metri (15,11). E poi, il 2° posto di Nadir Mezzogori nel peso (13,70), il 3° di Chiara Ramanzin nell’alto (1,50) e della stessa Curatolo nel lungo (5,21), il 4° di Antonio Poggi nel giavellotto (39,02). 4 titoli conquistati (e altrettanti sfiorati), che andranno ad arricchire la bacheca della Pontevecchio, ma che portano la firma di questi ragazzi, arrivati in gran parte all’atletica grazie alle Olimpiadi del Reno, cresciuti tutti nell’Atletica Molinella, benché provenienti anche da altri paesi. Per la società molinellese, quelli ottenuti ai Campionati Regionali che si sono svolti quest’anno a Castefranco Emilia sono risultati di straordinaria importanza, che assumono ancor più valore se valutati nel loro complesso: tanta roba, e tutta in una volta, crediamo non si sia mai vista a Molinella, almeno negli ultimi anni. Verrebbe quasi da dire che c’è una “scuola molinellese” dietro questi risultati, con la Strumillo a fare ancora da capofila del movimento. Senza considerare le dimensioni sportive del nostro paese, certamente ridotte in confronto ad altre realtà regionali. Tutto merito dei ragazzi, certamente, del loro impegno e della loro voglia di vincere, ma anche di chi li ha cresciuti e portati a questi livelli.

Innocent Tagliani e Sara Curatolo

Regionali Cadetti

ALTRE GARE

Grand Prix / Mezzofondo

Regionali Prove Multiple Cadetti/e (Scandiano RE, 12 settembre). Pentathlon, Bonafè Sofia: 1^ con punti 4088, titolo regionale e nuovo primato personale. Parziali: 80hs 12”49 (1); salto in lungo 4.94 (2); giavellotto 27,07 (4); 600m 1’40”79 (1); salto in alto 1,62 (1). Regionali Cadetti/e (Parma, 18 e19 settembre) Bonafè Sofia: salto in alto 1,57 (1, campionessa regionale), salto in lungo 5,37 (2); Guglielmi Olimpia: salto triplo 11,13 (2); Marianna Zagni: 1200 siepi 4’06”84 (2). In gara anche Luca Petrucciani (11”73) e Giacomo Forlani (10”87) negli 80m, Olimpia Guglielmi nel giavellotto (19,73) e Arianna Giubilo nei 300 hs (52”65).

23° Trofeo Galeotti (Correggio-RE, 4 settembre), salto triplo cadette: Guglielmi Olimpia 10,83 (1); lungo donne: Fabbris Erica 5,47 (1). 38° Brixia Meeting/Allieve (Bressanone-BZ, 5 settembre). Maccaferri Ilaria: 400hs 1’07”78 (2). Mennea Day-Memorial Casamenti (Forlì, 16 settembre) Tarozzi Demetra: 1500 Donne 5’03”50 (3).

A due sole gare dal termine (Cesena 25 settembre e Imola 6 ottobre), Demetra Tarozzi, categoria juniores, è saldamente in testa al Grand Prix Regionale di Mezzofondo, con 11 punti di vantaggio sulla seconda. Agli amanti delle statistiche ricordiamo che il trofeo è stato alzato due volte da Arianna Lazzari, nel 2006 da Allieva e nel 2008 da Juniores.

CALENDARIO FIDAL I Campionati Italiani Cadetti si svolgeranno a Parma il 2 e il 3 ottobre. Sofia Bonafè (pentathlon) vi prenderà parte con la Rappresentativa Regionale; Olimpia Guglielmi (triplo) a titolo individuale.

Sofia Bonafè

CALCIO

CALCIO / SERIE D

US RENO MOLINELLA

SP OSPITALESE

Con il raduno allo stadio, è cominciata il 18 agosto la nuova stagione del Molinella. Ecco i giocatori, vecchi e nuovi, a disposizione di mister Carozza per il Campionato di Prima Categoria, che ha preso il via il 12 settembre: PORTIERI: Ferrigato, Musacchi (classe 1984, dal Filo), Felletti (1993, dal Sant’Antonio); DIFENSORI: Capatti, Gasparro, Monti, Simoni, Stabellini, Turatti, Montanari (2001, dal Massalombarda), Suggi (1996, dal Codifiume); CENTROCAMPISTI: Belcastro, Bianchi, Chiarini, Donati, Gualandi, Sorrenti, Astolfi (2001, dal Sant’Agostino), Maione (1994, dal Gallo); ATTACCANTI: Capone, Grieco, Nasci, Porcu, Bertoncelli (2001, dal Bentivoglio), Bianco (1996, dal Filo). Eliminato in Coppa Emilia (Sant’Antonio-Molinella 1-0), il Molinella è a 6 punti in campionato, con 2 vittorie nei 3 incontri fin qui disputati (5 gol realizzati, 5 gol subiti).

In vista del prossimo campionato di Prima Categoria, lunedì 23 ha iniziato la preparazione anche l’Ospitalese. Molti i molinellesi a disposizione di mister Bianco, subentrato a Suggi che ha rinunciato all’incarico per problemi di lavoro. Ecco l’elenco dei convocati. PORTIERI: Baldanza Matteo, Zmeu Ion; DIFENSORI: Bolognesi Nicolò, Calzoni Guido, Ciampagna Antonio, Es Salhi Kamal, Galia Danilo, Kourama Mohamed, Mazzoni Fabio, Piazzi Davide, Rovetto Dennis; CENTROCAMPISTI: Cabria Filippo, Grossi Domenico, Guido Andrea, D’Amato Christian, D’Amato Fabio, De Litteriis Michele, Diagne Souleyman, Mainardi Andrea, Mancinelli Tomas, Piazzi Antonio, Snidersich, Taufik Amin; ATTACCANTI: Mainardi Paolo, Mantovani Marco, Mbwang Doume Junior, Mezzetti Matteo, Milazzo Jonathan, Saad Youssef. Dopo 3 turni di campionato, l’Ospitalese (eliminata in Coppa Emilia dal Consandolo) è ancora al palo con 25 gol subiti e 0 realizzati.

Landi al Mezzolara Zaffagnini resta al Corticella Dopo sei campionati alla Correggese, dove si era meritato anche i gradi di capitano, Andrea Landi lascia la società biancorossa e si avvicina a casa: giocherà nel Mezzolara in Serie D. Il Corticella, appena retrocesso dalla Serie D, ha riconfermato Andrea Zaffagnini. Il difensore molinellese, arrivato in gennaio e costretto ad un lungo stop per problemi ad un ginocchio, giocherà in biancazzurro anche la prossima stagione.

FUTSAL / CALCIO A5 Tornei / Summer League Opes 5 luglio. Finale Silver Maschile: Futsal Molinella-Anderteam 2-4 (pt. 2-2). Formazione del Molinella, 2° classificato: Peverati, Cappi, Medico, Vigliotti (cap), M.Cavina, P.Chiarini, Caravita, Scala, Caruso. Allenatore: Lazzari. (Marcatori: Scala 2).

Il tecnico Gaspare Mazarese alla Spal In biancazzurro anche l’U14 Milazzo

Squadre e Campionati 2021-22 Nella stagione che va ad incomiciare, Molinella schiererà ai nastri di partenza 3 squadre maschili e 5 femminili. SETTORE MASCHILE - Prima squadra: Campionato Serie D / FIGC; Seconda squadra: Campionato Amatoriale; Under 19: Campionato Regionale / FIGC. SETTORE FEMMINILE - Prima Squadra: Campionato Serie C / FIGC; Seconda Squadra: Campionato Amatoriale; Under 19: Campionato Nazionale / FIGC; Under 17&15: Campionato Regionale / FIGC; Campionato Under 13 e Scuola Calcio per l’attività di base femminile.

Gaspare Mazarese, 30 anni, laureato in Scienze Motorie presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma, licenza Uefa/Figc, Match Analist, cresciuto nell’US Reno, dal 1° agosto è un nuovo allenatore della Spal-Settore Giovanile. Alla Spal anche l’under 14 Thomas Milazzo, cresciuto nell’Us Reno. Gaspare Mazarese

Thomas Milazzo

BASKET / C GOLD

CICLISMO

TENNIS

Il mercato del Molinella: arrivi e partenze. Qui si fa sul… Serio

Giovanissimi Mac Team

Torneo Open

Ilario Simonetti

Ranzolin, che la società vorrebbe assolutamente riconfermare, la permanenza in rossoblu dipende sola da lui. Cinque ragazzi del Settore Giovanile, tutti molinellesi, sono stati intanto aggregati alla prima squadra ed hanno quindi già cominciato a lavorare con coach Castaldi, che vorrà seguirli direttamente in vista di un eventuale lancio in Serie C Gold. Si tratta di Tommaso Bosio (ala, 2002), Alex Stabellini (guardia, 2003), Tommaso Macchia (guardia, 2003), Mario Cavallini (ala, 2004) e Simone Mezzapelle (guardia, 2004). Lasciano, invece, il Molinella: Frignani, Degli Esposti e Zuccheri (che rimane come allenatore del minibasket). Sarà dunque una

Zouby Ouattara

squadra giovanissima, ma anche molto ambiziosa, quella che in ottobre si presenterà ai nastri di partenza del campionato di Serie C Gold. A coach Castaldi e al suo staff (Radogna e Faggioli, con il preparatore atletico Uva) il compito di assemblare una formazione ricca di talento, che si propone come trampolino di lancio per giovani promesse. Così è stato l’anno scorso per Marco Caloia, passato dal Molinella alla Janus Basket Fabriano, con cui ha guadagnato in maggio la promozione in A2; così è stato quest’anno per Carlo Balducci, ala del 2002, che dopo appena un anno di permanenza in rossoblu, si appresta all’esordio in B con la Virtus Padova.

Da segnalare in quest’ultimo scorcio di stagione le vittorie di Carolo Adele (G1/F) e Silchenko Nicole (G2/F) nel Meeting Provinciale su strada di Renazzo (18 luglio); di Silchenko Alexandra (G5/F) a Serramazzoni (25 luglio); di Iagrossi Mattew (G1/M) e di Silchenko Nicole nel GP Primi Sprint di Russi (28 luglio); delle stesse Alexandra e Nicole Silchenko nel 25° GP Fabbi all’Autodromo di Imola (31 luglio) e nel Memorial Guidastri-Belletti di Pianoro (29 agosto); di Rachele Formica (G5/F) nel Trofeo After Skull di Gambettola (4 settembre). Cross Country (San Matteo della Decima BO, 11 settembre) Nella gara valida per il titolo provinciale di Mountain Bike, successi dii Adele Carolo (G1/F), Nicole Silchenko (G2/F), Rachele Formica (G5/F) e Simone Malvasi (G5/M).

Adele Carolo

Il 17enne Zouby Ouattara, centro di 2 metri e 5, considerato dagli addetti ai lavori una sicura promessa, giocherà nel Molinella anche la prossima stagione. Per molti osservatori è questo il vero colpo di mercato del direttore sportivo Francesco Serio, che è riuscito a strapparlo alla concorrenza, ottenendo il rinnovo del prestito da parte della Vis Ferrara, società proprietaria del cartellino del giocatore, con la quale il Molinella intrattiene da qualche anno ottimi rapporti di collaborazione. Dal club estense arrivano anche Bozidar Labovic, originario del Montenegro, 21 anni, 1,91 di altezza, guardia, e il giovanissimo Ilario Simonetti, ala del 2004, 2 metri di altezza per 100 kg di peso. Completa il quadro dei nuovi arrivi Riccardo Nanni, classe 2000, ala, 190cm di altezza, già Campione d’Italia Under 18 con la Virtus Bologna, proveniente dal Granarolo. La società ha nel frattempo riconfermato per la prossima stagione Bacilieri, Bonanni, Cobianchi e Zanetti, che vanno ad aggiungersi ai vari Zhytaryuk, Brandani, Gianninoni e Guazzaloca, giocatori ancora giovani ma di maggior esperienza, la cui permanenza veniva già data per sicura all’inizio dell’estate. Per quanto riguarda

Si è conclusa martedì 21 settembre, sui campi in terra rossa del Village Tennis Club Molinella, la 30^ edizione del Torneo Open Singolare Maschile-Memorial Franceschetto, che ha visto la partecipazione di 108 tennisti. Dopo 3 ore e mezza di gioco, Mauro De Maio (2.2, TC Vomero) ha battuto Noah Perfetti (2.4, TC Faenza) 4-6, 7-5, 6-2.

Under 12 Nelle prime due settimane di settembre, Agnese Stagni (tornata quest’anno a gareggiare per il CT di Argenta) ha vinto un torneo e in un altro è arrivata seconda. A Brisighella, la giovanissima racchetta molinellese ha sbaragliato la concorrenza, conquistando la vittoria finale con un netto 6.0 6.0. Nel torneo Under 14 di Pinarella di Cervia si è arresa solo in finale alla più quotata Marzocchi.

De Maio con l’assessore Scalambra

PATTINAGGIO Campionati Italiani Fisr / Divisione Nazionale D (Rimini, 25-30 giugno) Davide Dinoi, Magic Roller Ozzano. 3° classificato. Nazionali Uisp (Calderara di Reno, luglio): Davide Dinoi medaglia d’argento negli obbligatori.

TIRO A VOLO Organizzata dalla Società del Tiro a Volo, si è svolta dal 13 al 15 agosto la 21^ edizione del Palio Città di Molinella-Memorial Daniele Grossi, gara di fossa olimpica a 75 piattelli. 91 i partecipanti, 1.800 euro il montepremi complessivo. Di seguito, i vincitori. Memorial Grossi: 1° Belloi

Matteo; Individuale: 1° Bertolini Massimo, 73/75 (14° il molinellese Draghetti Enrico, 69/75); Squadre Miste: 1^ “Ponso 1” (Zuin Andrea-Borghi Giovanna-Tugnolo Nicola); Squadre 3^ Categoria: 1^ “Avvoltoi” (Rossi Ivan-Bertolini Massimo-Pola P.Giorgio).


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LA BELLA ESTATE

Prima pagina Carlino Sport dell’11 luglio 2021

Un’estate da sogno. Due mesi incredibili per lo sport italiano. L’11 luglio la giovane Italia di Mancini vince gli Europei di calcio. Lo stesso giorno, Matteo Berettini è il primo tennista italiano a giocare la finale a Wimbledon. Poi, la magica serata del 1° agosto a Tokyo, con gli ori olimpici di Gianmarco Tamberi nel salto in alto e Marcell Jacobs nei 100 metri, preludio alla clamorosa vittoria della 4x100 che sarebbe arrivata di lì a poco. Alla fine, sono state 40 le medaglie vinte dall’Italia, mai così tante in una sola edizione dei Giochi. Per non dire delle Paralimpiadi, concluse qualche settimana dopo con un bottino-record di 69 medaglie. Infine, il trionfo delle ragazze della pallavolo, che il 4 settembre sono andate a vincere il titolo europeo a Belgrado contro la Serbia, imitate il 18 settembre anche dalla nazionale maschile, che ha battuto la Slovenia. Tutto ciò avrà certamente una ricaduta positiva anche sullo sport molinellese.

Massimo Battara, da Molinella a Wembley L’ex portiere del Molinella nello staff della Nazionale 11 luglio 2021. Italia-Inghilterra, finale del Campionato Europeo per Nazioni. Quella sera a Wembley, seduto in panchina qualche fila dietro il CT della nostra Nazionale, c’era anche una vecchia conoscenza del calcio molinellese: Massimo Battara, che esattamente 40 anni fa giocò per una sola stagione in difesa della porta del Molinella e che dal 2018, come preparatore dei portieri, fa parte dello staff azzurro di Roberto Mancini.

Nato a Genova nel 1963, cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Bologna, Massimo Battara, portiere e figlio d’arte (il padre, Pietro, era stato una bandiera della Sampdoria anni ‘60, prima di passare al Bologna del Petisso Pesaola), iniziò la sua carriera nel 1981 con il Molinella in Promozione. Quando arrivò qui, era ancora fresca la botta della retrocessione dalla Serie D, avvenuta due stagioni indietro. Dopo la caduta, il Molinella, allenato dall’ex bolognese Gasperi, non era riuscito a centrare l’obiettivo dell’immediata risalita. In testa per gran parte del campionato, il sogno del ritorno in IV Serie era svanito in febbraio, quando il Sassuolo venne a vincere a Molinella (1-2). Il terzo posto finale fu quasi un dramma. La mancata promozione aveva messo a nudo una situazione deficitaria anche sotto il profilo economico. Pesavano ancora gli onerosi costi di gestione della Serie D. Per far cassa furono ceduti molti giocatori e il nuovo allenatore, Ugo Gualandi, “non sapeva più come farne 11 da mandare in campo”. L’ex portiere del Molinella si ritrovò infatti ad allenare sotto il sole d’agosto “una squadra con soltanto tre giocatori veri (Stagni, Lolli e Tremaglia), dovendo per il resto contare su un gruppo di volonterosi ragazzini del settore giovanile”. L’umiliante 8-0 subìto a Crevalcore in Coppa Italia, suonò come una campana a morto sulle possibilità del Molinella in campionato. Per rimediare ad una situazione già così compromessa prima ancora di cominciare, venne allora convocato dal presidente Stagni il direttore sportivo Gianni Busi, che aveva lavorato benissimo a Traghetto con Bianchi. Nella precarietà tecnica e di cassa di quell’inizio di stagione 198182, Busi si mise subito all’opera nel tentativo di mettere in piedi una squadra almeno decente. Comprò a prezzo d’occasione il centravanti Belluzzi che aveva giocato nella Primavera del Cagliari. Convinse la Spal a dargli il corteggiatissimo Dallara. Prese in prestito dal Bologna un quartetto di figli d’arte: i tre fratelli Perani e, appunto, il giovanissimo portiere Battara. Ma dopo sette giornate il Molinella era ancora al palo. Sollecitato da Stagni, Busi fu quindi costretto a dare il benservito al suo amico e compaesano Gacci (Gualandi e Busi erano entrambi di Codifiume) per preparare il grande ritorno in panchina di Edgardo Bianchi. Con lo stile e i metodi di sempre, Bianchi invertì subito la rotta: “Vincemmo la prima a Vignola. In vantaggio con un gol sotto la neve dell’ottimo Belluzzi – ricorda il mister – grazie alle parate di Battara portammo a casa il risultato”. Gli bastò vederlo all’opera in un paio di occasioni, per rendersi conto che quel portierino di appena 17 anni era “un fenomeno”. Forse il miglior portiere rossoblu del dopoguerra, dice Bianchi, certamente il meglio impostato. Merito del padre, indubbiamente, che allenava i portieri del Bologna e gli aveva insegnato come stare in porta. Una vera autorità in materia, riconosciuta anche da Bianchi, il quale decise che Massimo Battara si sarebbe allenato solo una

volta alla settimana a Molinella, giusto per stare un po’ con i compagni di squadra, lasciando che gli altri due o tre allenamenti settimanali li facesse a Bologna col padre, che in fatto di portieri ne sapeva più di chiunque altro, compreso lo stesso Bianchi. Battara padre, insieme alla moglie, era spesso in tribuna a vedere il figlio, soprattutto le domeniche in cui era libero da impegni perché il Bologna giocava in trasferta. Messo il catenaccio alla porta con Battara Jr, ritrovata l’armonia del gruppo con cene a base di pesce nel garage di casa sua, Bianchi infilò una serie di cinque vittorie consecutive. “Battara – ricorda ancora il mister - fu decisivo in molte occasioni, addirittura strepitoso ad Ostiglia, quando all’ultimo minuto, col Molinella in vantaggio 1-0, andò a prendere il pallone destinato nel sette, deviandolo in angolo con la punta delle dita”. Bianchi ricorda anche un altro particolare del suo portiere: la monetina portafortuna che Battara infilava in una crepa del terreno vicino al palo. “Una domenica si accorse quando era già tra i pali di averla dimenticata negli spogliatoi e allora, con una scusa, corse a prenderla, costringendo l’arbitro a ritardare di qualche istante il fischio d’inizio”. Ma, quell’anno, non bastarono le grandi parate di Battara e nemmeno la cabala della monetina a salvare il Molinella. La squadra di Bianchi aveva compiuto un mezzo miracolo: 25 punti in 22 partite. Perdendo però l’ultima col BoCa, il Molinella retrocesse in Prima Categoria, da dove sarebbe poi stato ripescato per meriti sportivi. Battara Jr aveva dimostrato di essere un portiere di categoria superiore. La Promozione gli andava stretta, figurarsi la Prima Categoria. Aveva già la valigia pronta, destinazione Viadanese, Serie D. Poi, dopo un breve passaggio alla Sampdoria senza lasciare traccia, Sambenedettese, Puteolana, Casertana Salernitana (con la quale esordirà in B nel 1990), Lecce e Spal saranno le altre tappe della sua carriera. Nella serie cadetta collezionerà 97 presenze con la maglia della Salernitana, del Lecce e della Spal. Chiuderà a Sassuolo, in Serie D, nel 1995, per dedicarsi all’attività di preparatore dei portieri. La nuova avventura comincia a Modena. Nel 2000 Beppe Dossena gli offre un’interessante opportunità all’estero: lo chiama infatti ad allenare i portieri del Al-Ittihad di Gedda, in Arabia Saudita. Nel 2001 è a Napoli, poi Spezia, Fiorentina, Inter e Benevento. Si trasferisce nel 2009 al Manchester City con Roberto Mancini, dove rimane fino al 2014, quando Di Matteo lo chiama allo Schalke 04, in Germania. A fine stagione è al Pune City, squadra indiana di prima fascia, allenata dall’ex doriano David Platt. Nel 2016 torna in Inghilterra, all’Aston Villa, ancora con Di Matteo. L’anno seguente è richiamato da Mancini allo Zenit San Pietroburgo, ma al termine della stagione Battara lascia il club russo per entrare nello staff del tecnico di Jesi, divenuto nel frattempo CT della Nazionale. Massimo Battara, “uno dei nostri!”. Quella sera, a Wembley, era lì al suo posto, seduto qualche fila dietro il nostro CT. Sappiamo tutti come è finita. Con gli Azzurri in campo e con Battara in panchina, Molinella l’Europeo l’ha vinto due volte. FOTO: nella colonna di sinistra, in alto: Massimo Battara con la maglia del Molinella (1981); sotto: Battara ieri e oggi.

Storie Olimpiche: cinque cerchi intorno a Molinella Sulla nostra pagina fb > https://www.facebook.com/sportivamente. molinella ci hanno accompagnato per tutta la durata dei Giochi di Tokyo quelle che abbiamo chiamato “Storie Olimpiche”. Ogni giorno una storia, senza un ordine preciso. Nessun atleta di Molinella ha mai partecipato ad un’olimpiade e quindi abbiamo potuto raccontare al massimo le storie di quegli atleti di Molinella che hanno visto passare il treno a cinque cerchi ma non sono riusciti a prenderlo, e non per colpa loro. Oppure le storie di allenatori che hanno fatto le olimpiadi e quell’esperienza l’hanno sicuramente trasmessa alle squadre che hanno allenato, contribuendo in questo modo alla crescita di tutto il movimento sportivo molinellese. O, ancora, le storie di grandi campioni dello sport che sono passati da qui con una medaglia al collo e di altri che sono partiti da Molinella per la corsa all’oro. Qui le abbiamo riassunte e ordinate per brevi capitoli. (La Redazione) Quelli di Molinella che il pass olimpico ce l’avevano già in tasca… Abbiamo raccontato tante volte la storia del molinellese Aristide Facchini, primatista italiano dei 110 ostacoli in 14”4 (quinta prestazione continentale nel 1941, un tempo da finale olimpica sicura), a cui la guerra negò la possibilità di partecipare alle Olimpiadi che nel 1944 avrebbero dovuto tenersi a Londra. Anni dopo, quando allenava le Fiamme Oro Padova, il professor Facchini accompagnò Livio Berruti alla conquista della medaglia d’oro dei 200 alle Olimpiadi di Roma ‘60. Mario Lega, anche questa è storia nota, fu una vittima illustre del boicottaggio dei paesi occidentali nei confronti dell’Unione Sovietica che aveva invaso l’Afghanistan: benché fosse detentore del record italiano del lungo (7,95), a Lega non fu consentito di partecipare nel 1980 alle Olimpiadi di Mosca “in quanto atleta di un gruppo sportivo militare”. All’elenco dei pochi molinellesi che le olimpiadi le hanno viste da vicino ma purtroppo le hanno perse non per colpa loro, possiamo aggiungere anche il nome del pugile Dante Lazzari, al quale non bastò aggiudicarsi il

torneo preolimpico di Rimini per entrare a far parte (come gli era stato detto) della squadra azzurra che nel 1968 partecipò alle Olimpiadi di Città del Messico. Gli allenatori che hanno trasferito la loro esperienza olimpica sullo sport di Molinella… Il primo fu Pietro Genovesi, centromediano del Bologna campione d’Italia nel 1925 e nel 1929, allenatore del Molinella nel campionato di Serie B 1939-40, che nel 1928 aveva vinto la medaglia di bronzo con la Nazionale Italiana di calcio

alle Olimpiadi di Anversa. Corrado Pellanera, ex giocatore della Virtus Pallacanestro e della Fortitudo, inaugurò la sua carriera di allenatore a Molinella nel 1972: non aveva medaglie olimpiche nel suo palmares, ma aveva partecipato a ben 2 olimpiadi, Tokyo ‘64 e Città del Messico ‘68. Anche Gianni Caprara, tecnico della pallavolo, era partito da Molinella nel 1996, ma, diversamente dai primi due, la sua esperienza olimpica se la farà dopo, guidando la nazionale femminile russa al 5° posto alle Olimpiadi di Pechino 2008.

I grandi campioni che sono passati da Molinella con la medaglia d’oro al collo… Ondina Valla, medaglia d’oro negli 80 metri ostacoli a Berlino ‘36, prima donna italiana a salire sul podio in un’olimpiade, partecipò nel 1941 ai Campionati Emiliani di atletica leggera, che si svolsero quell’anno allo stadio di Molinella. Ercole Baldini, medaglia d’oro a Melbourne ‘56 nella prova di ciclismo su strada, fu tra i protagonisti del Circuito degli Assi-Gran Premio Provisole che si disputò a Molinella nel giugno del 1963. Venuste Nyongabo, medaglia d’oro nei 5000mt. ad Atlanta ‘96, primo atleta del Burundi a salire sul podio olimpico, è stato l’ospite d’onore delle Olimpiadi dei Ragazzi che si sono svolte a Molinella nel 2006. E quelli che da Molinella sono partiti per la corsa all’oro… Abdon Pamich, già medaglia di bronzo a Roma ‘60, nel maggio del 1962 si aggiudicò la Selva-Molinella-Selva: due anni dopo, Pamich avrebbe vinto a Tokyo ‘64 l’oro nella 50km di marcia. Stefano Baldini era di casa alla Vallazza: partecipò alla classica molinellese anche nel 2003 e nell’agosto dell’anno seguente, ad Atene 2004, si aggiudicò la medaglia d’oro della maratona. Roberto Cammarelle, che ad Atene 2004 aveva già vinto il bronzo nella categoria supermassimi, nell’aprile del 2008 si esibì al Palazzetto dello Sport di Molinella nell’incontro tra le rappresentative nazionali di Italia e Russia in partenza per le Olimpiadi di Pechino: in Cina, dove Cammarelle vincerà la medaglia d’oro della sua categoria e un altro argento lo porterà a casa, quattro anni dopo, da Londra 2012. Facevano parte della squadra azzurra impegnata sul ring di Molinella anche Clemente Russo, che a Pechino vincerà l’argento nei pesi massimi e Vincenzo Picardi, bronzo nei pesi mosca. L’olandese Marianne Vos, già medaglia d’oro della pista a Pechino 2008, nel luglio del 2012 si aggiudicò il Giro d’Italia Donne, arrivando in maglia rosa al traguardo della tappa Polesella-Molinella: soltanto un mese dopo, la Vos conquisterà a Londra il suo secondo oro olimpico, vincendo la prova su strada.


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Mostra / Rinascenze

Incontri d’Estate in piscina

Pecci e Tassi

Ansaloni premiato dal presidente Carapia

L’estate è cominciata all’insegna di “Rinascenze”, ovvero “l’Arte di Rinascere al tempo del Covid”. La mostra collettiva d’arte contemporanea, che si è tenuta in Auditorium dal 18 giugno al 4 luglio, ha rappresentato certamente una novità per Molinella. Realizzata in economia, ma con grande entusiasmo e impegno personale, da parte di un gruppo di ragazzi molinellesi a cui La Compagnia del Caffè ha dato tutto l’aiuto possibile, Rinascenze ha avuto un successo che è andato oltre le attese. In poco più di due settimane, si sono contati ben 628 visitatori, per una media di 36 presenze ogni sera. Rinascenze diventerà presto una mostra virtuale, disponibile sul web. Entro l’autunno dovrebbe uscire anche il catalogo, che molti visitatori hanno espressamente richiesto.

12 luglio. Bici Club: discorsi sulla bicicletta. Emanuele An-

saloni, recente protagonista al Giro d’Italia Under 23, e Mauro Domenicali, che in settembre ha festeggiato i 50 anni del titolo italiano esordienti-strada conquistato a Sacile nel 1971 (il primo in assoluto vinto a livello giovanile da un atleta molinellese), sono stati gli ospiti d’onore del “salotto” di Cesare Natali, speaker del ciclismo regionale, e Mino Farolfi, giornalista Rai. Con il presidente Carapia, numero uno della società per la quale corre Ansaloni, sono intervenuti, tra gli altri, Manini, decano dei ciclisti molinellesi, gli ex Petitto e Damiano; Cacciari, Bellettati e Tinarelli; Vogli e Raimondi in rappresentanza del settore femminile; Mazzoni con i bambini del Mac Team; Zambardi, Gnaccarini e Nardi del GS Codifiume.

13 luglio. Eraldo Pecci intervistato da Beppe Tassi del

Quotidiano Nazionale-Il Resto del Carlino. Un’ora e mezza di chiacchiere per raccontare “con leggerezza” il calcio di ieri, con qualche incursione nel calcio di oggi. Si è parlato dell’Italia di Mancini campione d”Europa, di Bulgarelli, di Gigi Radice e del Toro, di Paolo Rossi e Maradona, del Petisso Pesaola, di Zoff e Bearzot, del molinellese Gastone Mazzanti che fu il suo maestro, di giornalisti e tv. Personaggi, epoche e situazioni, che Pecci ha trattato con la sua proverbiale ironia.

Eraldo Pecci, l’amico ritrovato Premi Caffè 2020 “Eravamo insieme al raduno Nagc del 1970”

Martelli (1970)

La serata, piacevolissima, trascorsa con Pecci e Tassi in piscina (“Peccato sia finita così presto”, diceva la gente all’uscita), ha avuto un prologo non meno piacevole e divertente al Ristorante Ai Tiri. Avrei sempre voluto togliermi una curiosità. Così, l’altra sera, tra un piatto e l’altro, gli ho chiesto se per caso il Pecci che tutti conosciamo, quello che regalò al Bologna la Coppa Italia del 1974, calciando l’ultimo e decisivo rigore nella finale col Palermo, quello che aveva vinto lo scudetto col Torino nel 1976, che aveva giocato nella Fiorentina e poi nel Napoli con Maradona, era lo stesso ragazzino di Cattolica, un piccoletto simpatico e insolente, che avevo conosciuto nel settembre del 1970 al Raduno Regionale NAGC di Villa Pallavicini. I Centri NAGC (Nucleo Addestramento Giovani Calciatori), istituiti dalla Federcalcio alla metà degli anni 60, erano le Scuole Calcio di allora. Con i NAGC, la tecnica di base diventava per la prima volta materia d’insegnamento. Nel 1969 anche il Molinella aprì i portoni dello stadio alla prima leva di bambini dai 10 ai 14 anni e il Centro NAGC, diretto da Edgardo Bianchi, “con 52 iscritti era uno dei più numerosi d’Italia”. Alla fine di quel primo anno di corso “l’allievo Martelli Andrea fu mandato per una settimana al raduno regionale che si tenne a Bologna presso la Villa Pallavicini”. Ed è stato lì che io e Pecci ci saremmo incontrati. A dire la verità, mi era venuto anche il dub-

Pecci (Molinella, luglio 2021)

bio, in tutti questi anni, di essermi sbagliato, ma con quel nome che ricordavo benissimo le probabilità d’errore erano obiettivamente poche. Quanti saranno a Cattolica, mi chiedevo, quelli del 55 che si chiamano Eraldo? A sgombrare il campo da ogni equivoco, ci ha pensato Pecci: “Certo, che ero io!”, mi ha detto subito. E così abbiamo cominciato a ricordare quelle giornate a Villa Pallavicini: le prove tecniche al mattino, quelle atletiche al pomeriggio e poi il torneo tra le squadre delle province (Bologna e Ferrara insieme). Ti ricordi del responsabile tecnico del raduno? Come no?! Era Guglielmo Giovannini, che poi è diventato selezionatore della Nazionale di Serie C. E ti ricordi di quel tale Cesati di Reggio Emilia? Qualche anno dopo, debuttò in Serie A con l’Inter, segnando anche un gol all’esordio, per poi sparire nel nulla. Mai più sentito dire. Come fai a non ricordarti di Cuccureddu?! Oh, cosa vuoi che ti dica? Gli ho giocato contro tante volte nel derby, ma alla Pallavicini proprio non me lo ricordo. Chiariamo: Antonello Cuccureddu aveva 6 o 7 anni più di noi ed era un giocatore già abbastanza affermato. Arrivato da poco alla Juve, proveniente dal Brescia, si allenava tutti i giorni alla Pallavicini con la Compagnia Atleti Militari. Trascorreva gran parte della mattinata in piscina e al pomeriggio se ne andava per i fatti suoi su una fiammante spider rossa. Noi lo guardavamo con ammirazione. Un giorno, subito

dopo pranzo, propose a me e a un altro (che per me era Pecci) di andare a fare un giro in città. Giusto un giro intorno alle Due Torri e poi tornammo indietro. Roba di mezzora in tutto, per farci vedere e sentirci grandi, incuranti del rischio che stavamo correndo, perché se Giovannini ci avesse scoperto, sicuramente ci avrebbe mandati a casa tutti e due. Eravamo in due sulla macchina di Cuccureddu: io, dietro, seduto di traverso, con le gambe in gola; l’altro, quello che stava comodamente sdraiato sul sedile accanto al guidatore, con gli occhiali da sole (trovati nel cruscotto) piantati sulla punta del naso e l’aria di chi non ha paura di nessuno, era proprio “il piccoletto” di Cattolica. Lui, però, non se lo ricorda e allora non insisto. Forse mi sono sbagliato. Facciamo così, mi dice Pecci: quando vedrò Cuccureddu, se mai succederà, gli chiederò se quello sulla sua macchina ero io e poi ti saprò dire. Giovannini non ci punì per quella fuga pomeridiana, della quale, per fortuna, non seppe mai nulla. Pare fosse rimasto molto impressionato dalla mia “forza atletica e abilità nel gioco aereo”. Almeno, così mi dissero. Lo scrisse, bontà sua, anche Mario Zentrell sull’Aperitivo: “L’ha fregato la paura di Coverciano. Era il più bell’atleta di Villa Pallavicini. Cercavano un atleta da mandare a Coverciano e Andrea Martelli c’è andato vicino. Il Molinella aveva mandato lui a rappresentare la società e Andrea ha fatto fare bella figura

alla Polisportiva. Ha vinto la prima prova dei tiri, si è piazzato secondo nella prova di atletica, ha disputato un ottimo percorso nella terza prova. Ma qui è entrata in gioco l’emozione: quando ha fiutato aria di Coverciano, gli sono venute le gambe molli. Così, nell’ultima prova, il palleggio, si è bloccato. Il tecnico federale Giovannini – aggiungeva Zentrell, con tono vagamente consolatorio - pur rammaricato di non poterlo mandare a Coverciano, ha fatto ugualmente i complimenti al ragazzo e alla società”. L’emozione c’entrava il giusto. Era la tecnica che faceva difetto e nel calcio di quei tempi contava soprattutto quella. Non era ancora suonata l’ora dei muscolari. La Grande Olanda era già dietro l’angolo, ma questo lo imparai solo qualche anno più tardi dalla televisione. Neppure io sono stato scelto per andare a Coverciano, mi dice Pecci. Andarono in tre e uno dei tre era Tremaglia, che voi di Molinella conoscete bene, perché ha giocato qui per qualche anno. Questa non la sapevo, gli rispondo. E poi, cos’è successo? E’ successo che un anno e mezzo dopo io non ero più un giocatore. Mi avevano mandato a fare un provino per il Baracca Lugo, ma un grave infortunio al ginocchio, il primo di una lunga serie, mi impedì di continuare. Pecci, intanto, dal Superga 63 di Cattolica era arrivato al Bologna, dove aveva trovato un allenatore di Molinella, Gastone Mazzanti, genero di Arduino il barista, che lo accompagnò fino all’esordio in Serie A nel gennaio del 1974. Da quell’estate del 1970, io e Pecci non c’eravamo più visti, se non dallo schermo della tv. Fino all’altra sera, non ero neanche sicuro che ci fossimo mai incontrati. Ricordo che quando tornai a casa e dissi a mio padre che alla Pallavicini avevo giocato con Eraldo, lui subito mi chiese: “Eraldo chi? Monzeglio?!”, sperando si trattasse del grande terzino del Bologna anni 30, per il quale mio padre aveva spasimato da giovane, ma quasi del tutto indifferente al resto della storia. (Andrea Martelli)

La sera del 12 luglio, in piscina, sono stati assegnati i Premi del Caffè ad atleti e dirigenti molinellesi di diversi sport, che si sono distinti nel 2020 e che non è stato possibile premiare in febbraio a causa del Covid che ha impedito lo svolgimento del tradizionale Galà dello Sport organizzato dal Comune. Di seguito l’elenco dei premiati:

MEDAGLIE AL MERITO DELLO SPORT MOLINELLESE

Premiati 5 giovani atleti in rampa di lancio: Andrea Masotti (Sa.Ma Portomaggiore Volley, Serie A3); Marta Rambaldi (Bologna Calcio Femminile, Serie C); Sofia Bonafè (GP Atletica Molinella, Categoria Ragazze); Nicholas Ramazziotti (Molinella Nuoto, Categoria Ragazzi); Agnese Stagni (Circolo Tennis Cervia Milano Marittima, Under 12)

TARGA RENZO ANSALONI

Il premio, in memoria del primo presidente della Compagnia del Caffè, viene assegnato ogni anno a un tecnico o dirigente di società. Premiato per il 2020 Giovanni Vincenti, presidente della Società Pescatori Molinella, che ha saputo portare il suo club a livelli di assoluto prestigio.

PREMIO ALESSANDRO MONTANARI

Il premio, istituito nel 2017 “in memoria di un amico” che molto ha dato allo sport moilinellese, viene assegnato ogni anno a un atleta, tecnico o dirigente che si è distinto per il suo impegno non solo nello sport ma anche in ambito sociale-educativo. Il premio va a Massimo Faccini, allenatore dei portieri Futsal Calcio a 5 Molinella e operatore volontario della Pubblica Assistenza.

PREMIO PRIMA PAGINA

All’atleta molionellese che, a giudizio della redazione del Caffè/Duecaffè, è da considerarsi l’Atleta dell’Anno. Per i risultati ottenuti nel 2020, il premio Prima Pagina viene premiato Jacopo Sisti, giovane pilota di kart, che ha sconfitto una terribile malattia e l’anno scorso ha saputo riproporsi ad altissimi livelli, vincendo il Campionato Italiano e qualificandosi per il Mondiale che avrebbe dovuto tenersi a Portimao in Portogallo, poi annullato a causa del Covid.

(La Compagnia del Caffè)

Lo sport dopo il Covid La rassegna estiva si è conclusa il 26 agosto con la conferenza del prof. Roberto Cristofori, mental coach e presidente della Consulta per lo Sport di Bologna, sul tema: “Ripensare lo sport dopo il covid”, dal quale sono venuti importanti spunti di riflessione per atleti e dirigenti.


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TRE SERE CON DANTE Tre serate, il 2, il 9 e il 16 settembre, organizzati dalla Compagnia del Caffé negli spazi della Parrocchia di San Martino in Argine, per ricordare i 700 anni della morte del Sommo Poeta. Programmato inizialmente a Selva Malvezzi, il “trittico dantesco” avrebbe dovuto chiamarsi “Per una Selva oscura”, un titolo che traeva significato dal luogo e certamente più adatto alla circostanza. Purtroppo, per una serie di ragioni, non è stato possibile dare seguito al progetto iniziale. Dopo un sorprendente esordio in chiave sportiva (di cui riferiamo brevemente qui sotto) le stelle, sempre invocate da Dante come “faville” della Fede, hanno guidato la riflessione del nostro cardinale arcivescovo, monsignor Matteo Zuppi, intervistato da Massimo Ricci di ètv-rete7 sul mondo nuovo dopo la pandemia. L’ultima sera, l’attore Filippo Lanzi, accompagnato dalle musiche di Matteo Forlani, ha letto alcuni brani della Divina Commedia, con l’intermezzo, divertentissimo (e ugualmente in rima), di Sandro Bertocchi su “Quelli di Molinella che sapevano la Commedia a memoria”. Una Lectura Dantis sui generis, che ha delineato un vero e proprio percorso di Rinascita, dal buio dell’Inferno alla luce del Paradiso, quasi a voler chiudere il cerchio con la mostra Rinascenze che aveva aperto in giugno la stagione della Compagnia del Caffè e celebrare, al tempo stesso, la grandezza, l’attualità di Dante che, dopo 700 anni, parla ancora “a la futura gente” del XXI secolo. Le tre serate, dirette magistralmente da Giulia Miccoli, hanno trovato spazio sul Resto del Carlino, Corriere della Sera, Repubblica e Avvenire.

Giulia Miccoli e il prof. Andrea Maietti

Il Cardinale Zuppi

Al Bar Sport, Dante incontra Brera “La Lingua di Dante e il Calciolinguaggio di Gianni Brera”: questo il tema della serata inaugurale, che proponeva un ardito confronto tra Dante Alighieri, padre della Lingua Italiana, e Gianni Brera, che ha dato dignità letteraria al linguaggio sportivo. Da una parte la dottoressa Giulia Miccoli, molinellese, laurea in filologia dantesca; dall’altra il professor Andrea Maietti di Lodi, biografo ufficiale del grande giornalista scomparso nel 1992. Si è passati così dalle espressioni dantesche, frasi e modi di dire che sono entrati nel nostro vocabolario e che usiamo molto spesso senza conoscerne la provenienza, ai neologismi breriani (da libero a centrocampista, da tornante a fluidificante, da Abatino a Rombo di Tuono), che hanno cambiato il modo di raccontare lo sport e il calcio in particolare.

Lo Sport nella Divina Commedia

Matteo Forlani

Filippo Lanzi

Giulia Miccoli

Dante Alighieri era un podista? Praticava la lotta o giocava a scacchi? Sono domande alle quali ha risposto Giulia Miccoli, nella prima delle “Tre sere con Dante”. La Divina Commedia contiene diversi riferimenti espliciti a ciò che noi, oggi, chiamiamo sport. Il primo, forse il più noto, lo troviamo nel Canto XV dell’Inferno (versi 121-124), dove il Poeta cita la corsa del Drappo Verde, forse la corsa su strada più antica del mondo, che si corre a Verona dal 1208. Un altro riferimento lo troviamo nel Canto XVI dell’Inferno (vv. 22-27), dove Dante descrive il movimento dei lottatori quando studiano la presa dell’avversario; e un altro ancora nel Canto XXVIII del Paradiso (vv. 91-93), dove si fa cenno alla leggenda di Sissa Nassir, colui che inventò il nobile gioco degli scacchi. Il poema di Dante contiene riferimenti anche al nuoto (Inferno I e XXIV), al tiro con l’arco (Purgatorio IV) e all’equitazione (Purgatorio V).

Quelli che sapevano la Divina Commedia a memoria Nelle celebrazioni del più grande - settecentanni dalla dipartita - dell’Alighieri maestro di vita - di cui la fama nell’orbe s’espande

tra lo stupore della nostra gente - nel tempo che regnava il fiero Dario quei che d’affreschi avvolse il circondario - succedette una cosa sconvolgente Quali colombe dal disio chiamate - lassi venian per corso Mazzini - il conte Beyor dai modi assai fini - e il prode Al Pinolo arguto vate Eran gli illustri esuli in permesso - per concessione di Caron Dimonio - s’avanzavano come in matrimonio - accompagnati da Minosse stesso Immortalati entrambi dalla storia - menavan vanto a noi concittadini - illetterati miseri tapini - di saper dir la Commedia a memoria! Venian dal quinto canto, Lussuriosi, - si come in vita amarono il fracasso della passione a loro contrappasso - eran sbattuti da venti furiosi Elena Semiramide Cleopatra - con Paride ed Achille, quel Pelide - che i miseri troiani ancora irride - eran loro sodali, idolatra come Paolo e Francesca tristi amanti - cui proprio mentre stavano godendo - l’amor negato con crimine orrendo - Gianciotto lo sciancato e i suoi mandanti tolser la vita ma non certo Amore - sicchè pur prede del truce Minosse rivolser loro parole commosse - sia l’Alighieri che il fido Dottore Levossi Al Pinolo, che un ner pastrano - tutto il copria dal capo alle ginocchia - e proferì in tal modo con sua spocchia - c ‘a noi che ascoltavamo parve strano

Via Bentivogli, 16 Molinella (BO) Tel. 051.880855

RILECTURA DANTIS

I molinellesi Alpìnolo Viviani (18491933), veterinario-filosofo appartenente ad una delle più antiche famiglie del paese, e Giuliano Bejor (1923-1985), conte di Bagnacavallo, professore emerito, tuttòlogo e comproprietario del cinema, tra i loro contemporanei ebbero fama di conoscere la Divina Commedia a memoria. Ci hanno lasciato entrambi un ricchissimo repertorio di aneddoti curiosi e divertenti citazioni di cui abbiamo già scritto in molte altre occasioni. Qui, nell’intermezzo dantesco del 16 settembre scorso, Sandro Bertocchi ne cita (in rima) un paio e i due noti personaggi li mette all’Inferno, tra gli epicurei gaudenti, come probabilmente avrebbe fatto anche Dante, se i nostri due concittadini, anziché a Molinella, avessero vissuto nella Firenze del ‘300.

“O Molinella saragatta gente - che me filosofo devoto a Plato - per aver del suino il cul violato - mise alla gogna quale impenitente me figlio tuo che come molti sanno - (tu sola non rammenti son sicuro) - fui uno tra i seguaci di Epicuro - che l’anima col corpo morta fanno Tra quei che non peccaro spirto magno - tra li tuoi figli figlio tra i più in vista - balenommi l’Emporio Socialista - che non pretese lodi nè guadagno lassando al Cittadino libertà - d’entrare e far provvista senza fretta - ponendo dentro lignea cassetta - giusto compenso come il giusto fà”

Oh la gran delusione Molinella - popolo di risaia disonesto - mise fora un cartello “E’ ancora presto!” - rubasti soldi e cassa, danno e jella! Il conte Beyor che li stava accanto - a guisa di rapace predatore - qui prese la parola “Son Dottore - e dirovvi il motivo del mio pianto Me ne stava d’estate passeggiando - sulla riva del mar quando qualcuno vedendo mia possanza a petto nudo - invitommi a giocar, io non deludo e presi parte chè mancava uno - che sapesse crossare con destrezza - nel gioco del pallone sulla spiaggia - allor mi parve fare cosa saggia e colpii col pallone a mezz’altezza - il cranio d’un teutonico tedesco - capo pelato sotto sabbiatura - come espiasse pena prematura e lì se non fuggivo stavo fresco - M’allontanai come lonza leggera - Prodigandomi onde evitar pelati - che m’inseguisse ancorchè trafelati persi equilibrio non so in qual maniera - e caddi, come corpo morto cade - Per espiar legatomi a una sedia - mandai novello Alfieri la Commedia tutta a memoria come ai genii accade” Restammo lì senza saper che fare - ghiaccio le mani sudata la fronte giacchè il solo pensiero di Caronte - fuscelli al vento ci facea sembrare Ma a toglierci d’impaccio fu Minosse - mostruoso, loro miseri, animale che con colpo di coda magistrale - legolli entrambi come cappio fosse e disse “Molinella! Deggio andare - li porto meco, e più non dimandare!” e andarono tra insulti e tra percosse - riposto entrambi lo spirto ribelle a modo loro a riveder le Stelle. (Sandro Bertocchi)


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Album / Anche Molinella ha il suo Mitico Villa Ringraziamo Albertino Mimmi per questa foto del tutto inedita di Alberto Villa, con la maglia del Molinella, che vedete qui a sinistra. Grazie al nostro amico e collaboratore Alberto Maresta (si chiamano tutti Alberto, i tre finora nominati), abbiamo rintracciato Villa a Casalecchio, dove vive da anni. L’ex centrocampista del Molinella anni ‘50 ci ha inviato tra le altre anche la foto a destra, scattata nel 1956, quando giocava nella Fermana in Quarta Serie (l’attuale serie D), con Fiorini nel doppio ruolo di giocatore e allenatore. Di Gustavo Fiorini abbiamo già scritto tante volte: i suoi trascorsi in Serie A con Sampdoria e Inter e poi di allenatore professionista sono storia nota. La foto ci offre piuttosto l’occasione per conoscere meglio Alberto Villa, un altro che ha lasciato un segno nella storia del Molinella Calcio. Nato nel 1935 in via Andrea Costa, proprio di fronte alla piscina, dove tornava tutti gli anni d’estate, anche quando era già un calciatore affermato, per fare il bagnino, Villa ha cominciato a giocare da mezzala nei Ragazzi del Molinella all’età di 16-17 anni, con Corni allenatore. Dopo un anno in prestito al Chiesa Nuova, insieme al portiere Franco Vaccari, torna in rossoblu, dove rimane per tre stagioni, avendo come allenatori Muzzi, Bartolini e Carlo Bertocchi. Il dirigente del Molinella Faust Fiorini lo segnala al fratello Gustavo, che allena già la Fermana. Nel 1956 si trasferisce per tre anni nelle Marche. Inizialmente lo pagano meno degli altri giocatori, 25mila lire al mese, poi 45mila come i compagni di squadra, più i premi partita. I premi gli bastano per vivere, lo stipendio lo manda a casa. Per farlo tornare a Molinella, il presidente Bentivogli gli promette il riscatto del cartellino e un posto di lavoro. In realtà, Villa riscatterà da solo il suo cartellino per 250mila lire, giocherà per un anno nel Molinella in Pro-

CALCIO / ANNIVERSARI 15 luglio 1951: il Molinella vince la Coppa Galli, primo trofeo del dopoguerra

Sant’Antonio, 15 luglio 1951. In una torrida domenica di luglio, battendo in finale l’Argentana (2-0, gol di Gottellini e Manzone), il Molinella si aggiudica la Coppa Galli, messa in palio dal Comitato Regionale della Figc. E’ il primo trofeo vinto dal Molinella nel dopoguerra. Questa la formazione rossoblu: Colacito; Manini, Franceschetto; Diolaiti, Andreoli, Cattani; Barattini, Mazzanti G., Manzone, Gottellini e Ricci Lucchi. Più o meno lo stesso “undici” (con l’aggiunta di Nemes Montanari e Mario Evangelisti ormai a mezzo servizio) che un mese prima era arrivato 3° nel Campionato di Prima Divisione, dietro Budrio e Porretta.

Aeromodellismo Gli aerei solari di Paolo Dapporto

23 luglio. Prendiamo da Succede a Molinella fb (post di Gian Basilio Nieddu) la notizia che all’Aviosuperficie di Molinella si può incontrare spesso Paolo Dapporto, bolognese di 82 anni, che fa volare i suoi modelli ad energia solare. Questi aeromodelli, scrive ancora Nieddu, possono volare lontano anche centinaia di km. Ora Dapporto sta costruendo un modello del Solar Impulse (in scala 1/7), l’aereo solare che ha fatto il giro del mondo.

Il professor Andrea Maietti, biografo ufficiale di Gianni Brera, è stato nostro ospite il 2 settembre, nella prima delle “Tre sere con Dante Alighieri”. Qui di seguito l’articolo che ha scritto per il suo giornale (“Il Cittadino”, quotidiano di Lodi).

mail c@ffè Molinella è una cittadina della Bassa bolognese, che potrebbe ingoiarsela il mare, sopra il cui livello si alza di miseri otto metri. La torre di Santo Stefano (reliquia di un Castello medioevale) guarda da pochi passi il bel campanile settecentesco di San Matteo, cui è stata mozzata la torre campanaria. Il campanile è pendente, come quello di San Bernardo, e pare una preghiera incerta di questi tempi grami. A Molinella c’è la Compagnia del caffè, un manipolo di amici cui piace mettere assieme sport e cultura. Ne pensano di curiose. Come quella di una serata (Giovedì 2 Settembre) dedicata a Dante e Gianni Brera: “La lingua di Dante e il calcio-linguaggio di Gianni Brera”. Gilberta Borghi, segretaria della Compagnia, mi invita a Molinella per dire la mia. Ci vado volentieri. Sarà per il nome gentile, sarà perché la Compagnia del caffè mi evoca Ermanno Olmi e il suo pensare il caffè, come il vino, come liturgia dell’amicizia. Gli

Molinella come l’avrebbe raccontata Gioànnbrerafucarlo amici del Caffè non hanno pensato che la sera del 2 Settembre gioca in TV la nazionale di Mancini. Allo spuntino pre-chiacchierata gli amigos si scusano, perché temono il deserto. Invece Dante tira più della Nazionale. Il piazzale dell’oratorio conta almeno una quarantina di superstiti, quietamente barbellanti per rendere omaggio al poeta, e magari anche al Gioânn, uno che non sta facilmente a ruota di nessuno, nemmeno di Dante, gran paladino del toscano. Parlo di Brera da cosiddetto ‘biografo ufficiale’, quale un po’ per gioco lui mi ha nominato una sera di Maggio nella sua casa sul lago di Pusiano. Dico che bisogna smettere di chiamarlo giornalista: lui è uno scrittore tout court, anche quando scrive di sport. Basti un esempio, dalla cronaca di Milan-Torino del 1976. “Claudio Sala ne scarta un mucchio, trova lo spiraglio per battere a rete col destro, la palla incoccia il ginocchio di Anquilletti e devia verso il palo. Si butta Albertosi, muli-

nando braccia da gigante cervantesiano. La sua manona incoccia il proietto e per manifesto prodigio lo devia”. Il parallelo con Dante tocca a Giulia Miccoli, giovane docente di Letteratura e appassionata dantista. A leggere Dante – penso - perdi la voglia di scrivere. Lui s’inciela (neologismo del Paradiso) e tu resti a trepestare su questa infima terra. Mi riaffiora il professor De Molli che, in terza Scientifico, ci aveva assegnato il compito di scrivere una poesiola: tema libero, verso libero. Stavo vivendo allora la mia prima cottarella adolescenziale. Scrissi di lei, chiudendo così: “La mia immagine forse ti passa negli occhi,/ come la rondine che sfiora il tuo tetto e s’inciela”. Non avevamo ancora iniziato a leggere Dante. Come avere azzeccato all’oratorio una parabola che solo Maradona. (am) Il nostro indirizzo è redazione@duecaffe.it

Fiorini è il secondo in piedi da sinistra; Villa il primo da destra.

mozione (campionato 1958-59), poi, nonostante le pressioni del sindaco Martoni per convincerlo a rimanere, preferirà andare all’Argentana. Giocò ancora nel Budrio in Promozione (campionato 1960-61) e l’anno dopo nel Baricella in Prima Divisione. Il fratello Duilio (Bigoni, il giornalaio) gli aveva intanto comprato una macelleria a Bologna, dove Villa rimase fino al 1966, quando fu in grado di comprarsi un’edicola, frequentata tutte le mattine dai giocatori del Bologna, compreso Eraldo Pecci, della cui venuta a Molinella Villa ha saputo dal Carlino.

Foto in alto: derby molinellese, Alberto Villa (Fermana) e Gilberto Alvoni detto Al Pécc (Vis Pesaro). Sotto: Villa con Cappellari, detto Sgumbrén.

Svelato il mistero della foto simbolo di Sportivamente Quella del ciclista che pedala mentre legge il giornale e beve il caffè è una foto che incuriosisce. Da quando l’abbiamo pubblicata per la prima volta nel 2017, molti ci hanno chiesto chi è il ciclista che compare sui manifesti di Sportivamente, diventato ormai l’immagine-simbolo del Festival della Cultura Sportiva. Alcuni si sono sbizzarriti a fare anche dei nomi: il più gettonato, quello di Fausto Coppi. L’ultima richiesta, arrivata per mail la settimana scorsa, da parte di una studentessa del Dams di Bologna, che molto cortesemente chiedeva di sapere il titolo e l’autore della foto, ci offre l’opportunità di rivelare finalmente anche l’identità del ciclista. Si tratta del tedesco Piet Van Kempen, fotografato il 25 settembre 1936 sulla pista di Wembley durante una 6 giorni. “Maratona Ciclistica” è il titolo della foto, Derek Bervin l’autore. Cycling Marathon - 25th September 1936: German cyclist Piet Van Kempen circles the track at Wembley during a six day cycling event. Most competitors have covered 1,000 miles. (Photo by Derek Berwin/Fox Photos/Getty Images).

I NUMERI DEL COVID

Addio a Gerd Müller Giocò con Klarner

“Senza Müller, Italia-Germania 4-3 non sarebbe stata la Partita del Secolo”. Albertosi, portiere della Nazionale ai Mondiali del ‘70 in Messico, ha commentato così la morte di Gerd Müller, avvenuta il giorno di Ferragosto all’età di 75 anni. Si diceva che il superbomber tedesco (566 gol in 607 match ufficiali con la maglia del Bayern, 68 in 62 partite con la Germania Ovest) e il “nostro” Joseph Klarner (78 gol col Molinella tra il 1972 e il 1975) da ragazzi avessero giocato insieme nella squadra riserve del Bayern. Purtroppo, nessuno dei due potrà più confermarlo. Nemmeno il maestro Mazzini Mazzini, che questo particolare inedito lo raccontò per primo sulle pagine di Stadio.

Un’ambulanza in memoria di Federica Pasquali

(aggiornati al 23 settembre 2021)

Nel mondo: oltre 230 milioni di casi, 4 milioni e 700 mila decessi. Quasi 6 miliardi le dosi di vaccino somministrate. In Italia il totale delle persone che, ad oggi, hanno contratto il virus è di 4.649.906. I morti sono stati 130.551. Vaccini: 83.192.028 dosi somministrate; 41.513.930 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Emilia Romagna: dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, si sono registrati 420.794 casi di positività; i decessi sono stati 13.438. Vaccini: somministrate complessivamente 6.299.987 dosi; 3.027.441 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Nel Comune di Molinella: secondo i dati Ausl aggiornati al 12 settembre, abbiamo avuto finora 1.393 casi covid e 66 decessi. La copertura vaccinale è al 79,5% (riferita alle persone che hanno fatto almeno la prima dose).

Con una cerimonia in Municipio, la Pubblica Assistenza di Castenaso ha inaugurato il 19 settembre una nuova ambulanza ad alta tecnologia in memoria di Federica Pasquali, che per diversi anni ha prestato opera di volontariato presso quell’associazione. Insieme ai famigliari di Federica, ha partecipato alla cerimonia anche il sindaco di Molinella, Dario Mantovani, in rappresentanza di tutta la nostra comunità.

Festa del Volontariato La scomparsa di Ermes Deserti, presidente del Nucleo di Protezione Civile dell’Associazione Carabinieri in Congedo, ha gettato un’ombra di tristezza sulla Festa del Volontariato, che si è svolta il 5 settembre in Piazza Martoni. La festa è stata comunque un modo per onorarne la memoria. Tra le tante iniziative in programma (ristorazione, presentazione mezzi e nuovi progetti, ricordo 25° anniversario Protezione Civile, premiazioni, lotterie, ecc…), segnaliamo la presenza del Camper Ausl presso il quale è stato possibile vaccinarsi senza prenotazione.


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I sacrifici dietro l’eccellenza Dietro le quinte della vita quotidiana del triplista Alex Fabbri, talento emergente del salto triplo. Il racconto del suo ritmo di vita quotidiana ci aiuta a capire quanto costa oggi a un giovane di diciotto anni il sogno dello sport ad alto livello. Da anni l’atletica ci sembra in debito di vocazioni, ma è uno sport che chiede davvero tanto, e non tutti sono disposti a mettersi in pista con dedizione assoluta. Eppure sono tanti gli esempi virtuosi e spiazzano quando si cerca di capire le giornate di quelli che l’impegno ce lo mettono davvero. Spesso sono storie di provincia, che convergono su campetti periferici con difficoltà logistiche davvero difficili da gestire. Il “vivaio” di Molinella. Ho visto Alex Fabbri in pista a Molinella, due strisce di tartan, due corsie per gli allenamenti conquistate grazie a un crowdfunding, cene di auto finanziamento e lotterie cittadine, a dargli qualche indicazioni Tobia Zucchini, uno che di campioncini ne ha fatti germogliare tanti in questo campetto per poi lasciarli volare da soli, come Stefania Strumillo partita anche lei dalla Nuova Atletica Molinella, una delle discobole più forti in Italia di tutti tempi, finalista ai Campionati europei di Amsterdam del 2016. Tutti da queste parti si sono appassionati all’atletica leg-

La vita quotidiana di Alex Fabbri, talento emergente dell’atletica italiana Un articolo di Saverio Fattori “Correre”, luglio 2021 gera grazie alle Olimpiadi del Reno, una manifestazione intercomunale di grande successo che ricorda molto i vecchi Giochi della Gioventù e che diventa una selezione capillare dei ragazzini residenti tra Bologna e Ferrara, una trentina di rappresentative anche di minuscole frazioni, un modello molto efficace che sarebbe da adottare su tutto il territorio nazionale. La giornata tipo di Alex Fabbri. Alex oggi è un triplista, uno dei giovani più interessanti in Italia, ma a lasciarmi incredulo è il vortice della sua giornata tipo. Alex abita in un piccolo centro nel comune di Argenta, Consandolo, la sveglia suona alle 6, in mezz’ora deve essere alla fermata della corriera, il suo liceo è a Ferrara, inizia la staffetta di autobus e camminate veloci con lo zainetto in spalla, sui mezzi dorme o studia, se non ha verifiche ascolta musica, deve essere in classe alle 8.10 e fino alle 13.40, segue poi un altro autobus verso la stazione di Ferrara perché alle 14.45 parte il treno per Bologna e in quell’o-

ra scarsa mangia e fa qualche compito, un’altra ora per lo studio la ruba nel tragitto in treno, altro autobus per raggiungere la pista dell’Arcoveggio o il Campo Scuola Baumann dove segue le direttive di Matteo Agnetti tecnico dell’Atletica Pontevecchio, mezz’ora per cambiarsi e prepararsi all’allenamento che in genere inizia alle 17 e può arrivare anche fino alle 20, a questo punto il padre viene a prenderlo per riportarlo a casa e dalle 21 in poi non rimane che mangiare, eseguire esercizi di mobilità, stretching, e studiare dalle 22.30 fino alle 24.30. Tutto è scandito da tempistiche e disciplina, nulla può essere lasciato al caso, una giornata a incastri. (…) Secondo ai Campionati italiani Juniores. Ho visto Alex sul campetto di Molinella a due giorni dalla partenza per Grosseto dove si sarebbero disputati i Campionati Italiani Juniores, forte della migliore prestazione stagionale, un robusto 15 metri e 33 centimetri, due chiacchere con Tobia, il suo primo tecnico, le attese, le speranza, la voglia di fare qualcosa di importante, tra l’altro l’impegno sarebbe stato triplice vista la sua presenza nella staffetta 4×100 (chi salta lontano deve correre forte…) e nel salto in alto, specialità nella quale aveva ottenuto il minimo di partecipazione. Ma il bersaglio vero era nella prima giornata, venerdì 11 giugno, primo pomeriggio, la voglia di esplodere

VOLLEY

IRONMAN

Femminile - ll 30 agosto la Prima Squadra del Molinella ha ripreso a

Zoni, l’uomo d’acciaio

lavorare in palestra. Quest’anno le ragazze di coach Mario Astrada disputeranno il campionato di Prima Divisione con l’obiettivo di conquistare la vetta della classifica e soprattutto divertirsi. Ecco il roster: Veronica Giacomello, Barbara Pasquali, Luna Burnelli, Sheila Molinari, Federica Gnudi, Roberta Malisardi, Vittoria Casaroli, Giorgia Ventura, Anastasia Stella, Sara Passatempi, Greta Gualeni, Alessandra Dalla e Lucia Caramanico. Contemporaneamente alla Prima Squadra, hanno già ripreso gli allenamenti con coach Astrada anche le ragazze dell’Under 16 / Terza Divisione: Giulia Bertocchi, Electra Mormando, Giulia Cardin, Beatrice Bevilacqua, Piriti Giorgia, Carlotta Scalisi, Sara Pacelli, Alice Restani, Noemi Zanardi, Martina Zanardi e Francesca Monti. Già al lavoro anche l’Under 14 allenata da Luna Burnelli. L’8 settembre sono cominciati i Corsi di Minivolley.

da quell’asse di battuta. Le cose poi andranno bene, ma non benissimo, la zampata (insomma, le tre zampate…) più lunga la stampa Federico Bruno, da Novara, anche lui al primo anno di categoria che trova la sua giornata migliore nel giorno più importante, il picco di forma scevro dalle responsabilità del favorito, atterra a 15 metri e 34 centimetri, Alex rimane 11 centimetri dietro, è argento, tanta la pressione su di lui, difficile da reggere, quando arrivi come capolista stagionale hai solo tutto da perdere, da subito la striscia di tartan di Grosseto gli era parsa veloce, quindi una velocità

di ingresso alta, ma dura, e non è facile attutire gli urti sulle caviglie all’atto del balzo, è questa la prima difficoltà della specialità, Alex è ancora un po’ acerbo. Ma non c’è delusione, né rabbia, a diciotto anni hai solo voglia di rimetterti in gioco al più presto, di rivincite, di test su te stesso. Un futuro senza sconti. I due si sono ritrovati pochi giorni dopo, i loro salti valgono già il minimo di partecipazione per i Campionati italiani Assoluti, il palco dell’atletica dei grandi, sarà una gara tutta da seguire visto il risveglio della specialità che dopo i fasti di Fabrizio

Donato e di Daniele Greco ha ripreso vigore proprio a Grosseto dove Andrea Dallavalle è atterrato a 17 metri e 35 centimetri. Sarà uno stimolo incredibile per chi ha il tempo tutto dalla sua parte, un antipasto prima dei Campionati europei under 20 di Tallin e il 6 luglio per Alex arriva l’ufficializzazione della convocazione che si disputeranno a metà luglio, un premio per la regolarità a misure importanti. (…) Articolo in versione integrale su www.duecaffe.it - Foto: Grazia / Fidal

MOTOCICLISMO

Maschile - Andrea Masotti, 21enne schiacciatore di Molinella, giocherà

ancora con la maglia gialloblù della SaMa Portomaggiore, che l’ha infatti riconfermato anche per la prossima stagione di A3. Cresciuto nel Modena Volley, Masotti è poi passato alla 4Torri Ferrara e dalla scorsa stagione veste i colori del team portuense.

Amatori - Dopo l’interruzione causa Covid nel marzo 2020, il gruppo

amatoriale misto capitanato dal veterano Daniele Dolcetti ha ripreso gli allenamenti nella palestra di via Andrea Costa. Come altre categorie della pallavolo, è in attesa di nuovi aggiornamenti sulla partenza del campionato provinciale. La squadra è formata da: Emanuele Ammaccapane, Stefano Boschi, Alessandro Caravita, Charbel e Rossella, Daniele Dolcetti, Filippo Maestri, Margherita Mazza, Martina Negri, Federica Piazzi, Marco Rossetti, Riccardo Salmi, Eva Santi, Alessandro Sarti, Lucrezia Sarti, Ester Stagni, Federico Vidali.

Sabato 18 settembre si è disputata a Cervia la 4^ edizione del Supersapiens Ironman Italy, unica tappa italiana del circuito mondiale. 2316 gli iscritti, 1501 quelli arrivati al traguardo. Tra questi, Maurizio Zoni, categoria M55-59, che corre per il Gruppo Sportivo 5 Cerchi di Mezzolara. L’atleta di San Martino in Argine, all’ottavo ironman in carriera, ha portato a termine le 3 prove previste (3,86 km a nuoto, 180,260 km in bici e 42,195 km di corsa) in 11h57’31”, risultando alla fine 39° di categoria, 827° assoluto. Questi i suoi parziali: swimm 1h12’06”; bike 6h23’53”; run 4h07’50”. Per la cronaca, il più veloce dei “pro” è stato il belga Gijs Van Ranst, che ha chiuso in 8h43’04”. Primo degli italiani, David Colgan, 9° col tempo di 8h58’58”.

Florida: South Atlantic Lifeguard Competition Lucia Martelli 4^ classificata con il team HHI

BAYWATCH

Conclusa la stagione del nuoto in piscina con la vittoria ai Nationals, Lucia Martelli è rimasta negli USA per portare a termine il suo percorso di studio presso l’Università del Mississippi. Si è laureata in Sport e Management il 30 aprile ed ha quindi accettato l’offerta di lavoro di un circolo nautico del South Carolina, con il quale ha partecipato ai South Atlantic Regionals Lifeguard, i campionati regionali dei guardacoste del Sud Atlantico, che si sono disputati il 14 e il 15 luglio, a Jacksonville Beach, in Florida. 9 squadre provenienti da North-South Carolina, Georgia e North-West Florida si sono contese la palma del migliore in prove di velocità, resistenza e salvataggio in mare. Lucia Martelli ha contribuito al 4° posto finale del suo team (Hilton Head Island), con il 3° posto ottenuto nella rescue relay (staffetta), il 7° nella 500 surf swim e il 10° nella run-swimrun. Prima classificata la squadra di Wrightsville (North Carolina), che si è così qualificata per le Finali Nazionali USLA 2021 in California.

E-mail: info@mastersport.it Corso Mazzini, 321/323 Molinella (BO) tel. 051-6900391 fax. 051-6903781

Via Mazzini, 165 - Molinella (BO) tel. 051.881203 E-mail: gelateriaponti@libero.it

via Selva, 52 Selva Malvezzi - Molinella (BO) tel 051 6907003

Coppa Italia Velocità: Morelli vola a 300 km/h Week end entusiasmante, quello dal 19 al 22 agosto scorso sul circuito del Mugello. Con il tempo di 1’53”236 sul giro ottenuto in qualifica, Riccardo Morelli ha potuto prendere parte per la prima volta alla “Super Pole”, riservata ai primi nove piloti assoluti. Format nuovo e adrenalinico, la Super Pole permette ai piloti di migliorare la propria posizione in griglia, sfidandosi faccia a faccia in un solo giro, a pista completamente libera. Morelli, scattato dall’8° posto in griglia, è riuscito a mantenere la posizione fino al termine della gara, risultando alla fine 4° della sua categoria. L’ultimo round di Coppa è in programma a Misano il 26 settembre. Vi riferiremo nel prossimo numero. National Trophy 1000 (Mugello, 29 agosto). Riccardo Morelli ha stabilito il record della corsa, girando a 312.10 km orari. La gara è stata vinta da Roberto Tamburini su BMW in 18’54.651; Morelli, in sella ad una Ducati, si è piazzato 9° assoluto, con un ritardo di 25.534.

KART Campionato Italiano Easy Kart. Dopo la bella vittoria ottenuta a Jesolo il 16 maggio scorso, nelle successive prove di campionato Jacopo Sisti non si è più ripetuto agli stessi livelli. A frenarlo sono stati talvolta problemi meccanici, a cui va aggiunta la giusta preoccupazione per l’esame di maturità. Il campionato si è concluso domenica 12 settembre a Castelletto di Branduzzo (PV): Sisti, 7° in classifica generale, ha comunque già in tasca la qualificazione per la finale mondiale, in programma a metà ottobre.


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Un lungo cammino

Film: Molinella è La California

Cindy Chopard, dopo essersi licenziata dal suo lavoro di impiegata presso un’azienda svizzera, il 10 settembre dell’anno scorso è partita da Portalier, in Francia, per raggiungere Roma lungo la via Francigena, l’antica via dei pellegrini. Con lei una cagnolina di nome Mina e un’asinella di nome Nenette. Con i suoi compagni di viaggio, Cindy, che nel 2016 aveva corso la maratona di Parigi, ha camminato per oltre duemila chilometri, attraversando le Alpi nel periodo invernale. Un cammino lento, 15-20 km al giorno, per gustare la bellezza del viaggio e la generosità delle tante persone che l’hanno accolta ad ogni tappa. L’allegra comitiva ha raggiunto Roma in maggio ed ora sta tornando a casa. Il 23 luglio, Cindy e i suoi amici, provenienti da Ravenna, hanno fatto tappa a Traghetto, ospiti della locale società calcistica, dove Tobia Zucchini è andato a trovarli e ha scattato per noi qualche foto.

La regista bolognese Cinzia Bomoll riprenderà in ottobre la lavorazione del film La Calfornia, ambientato in gran parte a Molinella. “Il film - spiega l’autrice - racconta la provincia da cui si vuol scappare, ma i sogni si realizzano anche qui”. La voce narrante è quella di Piera Degli Esposti, registrata qualche mese prima della sua scomparsa. Nel cast, nomi importanti come Ivano Marescotti, Vito, Andrea Mingardi, Angela Baraldi e Pier Giorgio Bellocchio. (Nella foto: Cinzia Bomoll davanti al campanile di Durazzo).

Molinella a colori

Sky e il blog Travel on Art hanno inserito Molinella “tra i 20 borghi più colorati d’Italia”. Come ha precisato il sindaco, Dario Mantovani, nell’intervista al Carlino del 17 agosto, questo è il primo risultato di un progetto di riqualificazione urbana, varato dall’Amministrazione Comunale nel 2016. L’anno scorso si è tenuta a Molinella la prima edizione del Festival ArtU’ (Arte Urbana, ndr), che, grazie alla presenza di oltre 20 artisti di strada, ha dato un volto nuovo e coloratissimo a molti edifici pubblici e privati del nostro comune. Quest’anno ArtU’ si è trasferito a Portomaggiore, nel 2022 è in programma ad Argenta, ma prima della scadenza del mandato di questa amministrazione, assicura il sindaco, il festival della street art tornerà un’altra volta a Molinella.

E’ tornato lo spazzacamino

ICE COFFEE

Altre volte, su queste pagine, abbiamo segnalato la scomparsa di cose del passato, inghiottite dalla modernità. Ultime, in ordine di tempo, le cabine telefoniche, sparite alla vista dei molimellesi solo qualche mese fa. Questa volta, il contrario: ecco la “réclame” di un mestiere antico, tornato prepotentemente di moda. Molinella è tappezzata di manifesti come questo. L’annuncio gridato di un mestiere, di un personaggio, che viene da un altro mondo. Uniche concessioni ai tempi che corrono, il numero di cellulare di Stefano, lo spazzacamino, e la videoispezione con telecamera. Intorno alla figura romantica dello spazzacamino è fiorita tutta una una letteratura ottocentesca, che va da Dickens a Carolina Invernizio. Viene però in mente anche “il piccolo spazzacamino” della delicata canzone di Renato Rascel (1958) “che vola nel cielo turchino” e sospinto dal vento “va a lucidar le punte della stella polar”. Torna il ricordo del film Mary Poppins (1964), le immagini di Bert, lo spazzacamino, che “là dove il fumo si perde nel ciel ha il suo mondo più bel, tra la terra e le stelle di Londra nel cuor, rischiara la notte un vago chiaror”. Scendevano dal Val Vigezzo, in Piemonte, gli spazzacamini che, tra la primavera e l’estate di un tempo che fu, percorrevano la nostra Bassa. A metà degli anni 50, forse anche prima, lo spazzacamino era già sparito. Ha lasciato però qualche traccia del suo passaggio tra noi. Qualcosa, ad esempio, è rimasto nella favola del Fumgòn (il fumicone, l’uomo nero), che Andrea Martelli ha recentemente inserito nella sua raccolta di Fiabe e Leggende della Molinella. (gp)

Andrea Scalambra in acqua! Alzi la mano chi l’ha visto buttarsi in acqua almeno una volta… Andrea Scalambra ha fama di essere uno dei migliori allenatori di nuoto in regione. Molte società ce lo invidiano. Competente e appassionato del suo lavoro, come molti suoi colleghi dirige abitualmente l’allenamento da bordo vasca, ma nessuno l’ha mai visto mettere piede in acqua. Neanche per sbaglio. Scalambra come Arrigo Sacchi, che nessuno ha mai visto palleggiare, eppure, secondo L’Equipe, il più autorevole giornale sportivo di Francia, è uno dei tre più grandi allenatori di calcio di ogni tempo. Noi però siamo finalmente in grado di mostrarvi Andrea Scalambra in acqua: eccolo in una foto più unica che rara (dall’archivio del Caffè), mentre fa “il morto” con gli occhiali da sole per non farsi riconoscere. (duecaffè, 14 agosto 2021)

IL VALZER DEGLI ADDII

Addio a Bruno Sgarzi, intellettuale raffinato e socio ad honorem della Compagnia del Caffè

E’ morto il Maestro Masotti, per tanti anni direttore della Banda

Bruno Sgarzi se ne è andato il 3 luglio all’età di 78 anni. Era un amico e un socio ad honorem della Compagnia del Caffè. Raffinato uomo di cultura, amava le sfide coraggiose, quali furono appunto le prime due edizioni di Sportivamente, a cui non mancò di dare il suo fattivo contributo. Grande appassionato di cinema, collezionista di locandine e manifesti rari, dobbiamo anche a lui, soprattutto a lui, la riscoperta e la valorizzazione di due molinellesi illustri, il regista Gianfranco Mingozzi e l’attore Gabriele Tinti, che hanno avuto una parte non secondaria nella storia del cinema italiano. Non c’era evento culturale o fatto di cronaca locale che non lo interessasse. Negli anni aveva raccolto molto materiale sulla Rana Bue e, con Andrea Poli e Luca Ghetti, aveva poi curato la pubblicazione di un libro (Il Mostro al Saraceno, ed. Festina Lente Ferrara), presentato in Biblioteca nel novembre 2019, pochi mesi prima che si manifestassero i sintomi della sua malattia. Quando era ancora molto giova-

28 luglio. Ci ha raggiunto in serata la notizia triste della morte del M° Alberto Masotti. Aveva 99 anni. Residente da sempre a San Pietro Capofiume, insegnante elementare, ebbe la famiglia distrutta nel bombardamento della Confina il 1° luglio 1944. Diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Bologna nel 1948, è stato, fin dagli anni 50, un grande animatore della vita culturale di Molinella. Ha curato la regia di molte operette e spettacoli musicali, alcuni dei quali hanno fatto davvero epoca. Socio degli Amici dell’Arte fin dalla fondazione del Circolo, è stato per quasi quarant’anni “il Direttore” della Banda Città di Molinella. Ed è soprattutto in questa veste che lo ricordano i molinellesi: mentre dirige la banda, camminando a fianco dei suoi suonatori a tempo di marcia, impeccabile nel suo trench bianco. Nel 2016 Masotti lasciò l’incarico per sopraggiunti limiti d’età. Il passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo direttore della banda, il giovanissimo Luca Brunelli, avvenne durante la serata inaugurale delle Olimpiadi dei Ragazzi, che si tenevano quell’anno proprio a Molinella. Commosso, al centro del campo, il vecchio maestro ricevette dal pubblico l’ultimo applauso.

ne e, da poco laureato in agraria, lavorava per la Sandoz, mi arruolò insieme ad altri amici di Molinella per “la campagna del grano” nella terra di Lenzi a Marmorta. Per molti di noi, all’epoca appena quindicenni, quelle campionature all’ombra della tenda piantata in mezzo ad una sterminata distesa di grano, furono la prima esperienza di lavoro. Se vado un po’ più indietro negli anni, ricordo un pomeriggio d’estate del 1966, quando (non so perché, ma posso immaginarlo) venni affidato alla sua custodia e lui venne a prendermi a casa per portarmi a Milano Marittima, dove mi aspettava mia zia. La 500 blu correva veloce sulla strada del mare. Bruno non voleva far aspettare Stefania, la sua fidanzata, che allora aveva fama di essere la ragazza più bella della spiaggia. Aveva fretta, perché quella sera c’era Caterina Caselli al Pineta e non potevano far tardi o mancare all’appuntamento. La stessa fretta che forse avevo io di ritrovare le mie cugine e cominciare con loro le vacanze al mare. La mattina dopo, in spiaggia, gli

chiesi cosa fosse quella cicatrice che aveva sul petto: mi spiegò che un colpo di fucile, partito accidentalmente dall’arma appoggiata a terra, l’aveva ferito di striscio, dal basso verso l’alto, senza fare troppi danni. Aveva corso il rischio di finire uccellato. Questione di centimetri, disse. La rosa dei pallini avrebbe potuto squarciargli la gola ma, per fortuna, gli fu risparmiata quella fine ingloriosa. Cacciatore anche lui come tutti i Gualandi (che presto l’avrebbero accolto nel clan famigliare), la cicatrice sul petto era una medaglia al valore. Da lì a qualche giorno sarebbero cominciati i Mondiali d’Inghilterra e tutti in spiaggia giocavano a pallone. Mi ordinò di andare in porta, si esibì in alcuni tiri di punta e in un improbabile palleggio coscia-stinco, poi tornò sotto l’ombrellone a leggere il giornale. Non era granché come calciatore. Meglio, molto meglio, l’intellettuale raffinato e gentile che ho conosciuto dopo. Andrea Martelli

Addio alla maestra Pina La Compagnia del Caffè partecipa al dolore del suo presidente, Andrea Martelli, che il 19 settembre ha perso la mamma.

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 25 settembre 2021

L’informazione sportiva continua tutti i giorni su www.duecaffe.it

Il Caffè tornerà in edicola sabato 18 dicembre 2021


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