Debito pubblico record: 1.901 miliardi. Ognuno di noi ha sulle spalle un fardello di 31.700 euro. Neonati compresi
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Sabato 13 agosto 2011 – Anno 3 – n° 192 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
QUESTA È UNA RAPINA Svuotate le casse di comuni e regioni (meno nove miliardi e mezzo) che taglieranno servizi e assistenza ai più deboli. Dipendenti pubblici: tredicesima a rischio e Tfr pagato 2 anni dopo. Nel decreto del governo parziali tagli alla casta. Ma non subito
Così, declino garantito di Stefano Feltri
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caldo l’analisi più lucida l’ha fatta il segretario del Pd, Bersani: “Divisi tra le vostre beghe interne, avete scaricato tutto su chi paga le tasse”. C’è infatti una coerenza nella manovra da 45,5 miliardi approvata ieri dal governo, imposta dall’Europa e dai mercati dopo il flop della prima versione. A pagare sono infatti sempre gli stessi, le Regioni che dovranno tagliare servizi e aumentare le tasse, e i dipendenti pubblici, su cui il governo dimostra un inedito accanimento. Lo Stato non pagherà la liquidazione per due anni e minaccia addirittura il taglio della tredicesima. Almeno adesso Berlusconi lo ammette: ha messo le mani nelle tasche degli italiani. Il problema è che ha scelto il modo peggiore per farlo. Prigionieri dei tabù di una maggioranza incapace di avere una visione d’insieme del Paese, Berlusconi e Tremonti hanno rinunciato a ogni politica economica. Niente patrimoniale, che avrebbe colpito gli evasori cari a Berlusconi, niente intervento drastico sulle pensioni, bocciato dalla Lega, nessun intervento sulla crescita perché richiederebbe uno straccio d’idea che nessuno sembra avere in questa maggioranza. Il duo Berlusconi-Tremonti preferisce invece incidere la carne viva del Paese, con tagli che faranno male a chi è già provato da una crisi che ha scoperto con tre anni di anticipo sul sedicente Nostradamus che occupa il ministero del Tesoro. Risultato di tutto questo: la crescita sarà ancora più bassa del previsto. E l’Italia diventerà l’ennesimo caso di scuola di come tagliando le gambe alla parte del Paese che sostiene l’economia si migliorano forse i conti per qualche mese ma ci si condanna al declino.
A
VE LO RICORDATE?
Era l’11 dicembre 2004 a Mestre il “No tax day”. Nella foto: Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Udi Massimo Fini BISOGNA DECRESCERE PER SOPRAVVIVERE uello che è suonato in queste settimane è stato il Qmetterà gong del 14° round. Il prossimo sarà l’ultimo e fine al match. Una volta si diceva che il battito d’ali di una farfalla in Giappone poteva provocare una catastrofe nell’emisfero opposto pag. 18 z
(FOTO LAPRESSE)
Contributo di solidarietà: tassa del 5 per cento sopra i 90mila euro di reddito. Da Formigoni (Lombardia) a Rossi (Toscana), i presidenti delle regioni in rivolta: “Misure insopportabili” E le province? Nei prossimi anni, forse, ne spariscono 34 pag. 2 - 3 - 4 - 5 z
IL TRIONFO DEI FURBI x L’economia sommersa sfugge alla stagione dei sacrifici
E GLI EVASORI? SE LA RIDONO C’è una categoria che non viene mai scalfita dai sacrifici: quelli che le tasse non le pagano. E ci costano 120 Faieta pag. 4 z miliardi all’anno
P3 x Verbali sul mercato dei parlamentari
Sica e i ricatti: “Ecco perché Berlusconi aveva paura di me”
Udi Bruno Tinti IL FISCO GRAZIA I FURBI nessuno sa che i servizi di cui godono i Scomeiccome cittadini sono pagati con le entrate fiscali; e sicnessuno capisce che chi le tasse non le paga ma gode comunque di quei servizi è un fiero farabutto... pag. 4 z Ernesto Sica (FOTO MILESTONE)
CATTIVERIE
Parma, il parco “Falcone e Borsellino” potrebbe diventare “Sandra e Raimondo”. C’è sempre di mezzo un telecomando. www.spinoza.it
Nelle carte dell'inchiesta P3 le ammissioni dell’ex assessore sul dossieraggio anti-Caldoro e sulla sua nomina nella giunta della Campania. Sullo sfondo, Lillo pag. 8 z la compravendita di senatori per far cadere Prodi nel 2008