Foglio Parrocchiale
n. 203 - Luglio/Agosto 2019
Foglio Parrocchiale Luglio/Agosto 2019
Parrocchia di Santa Maria Maggiore - Monteforte d’Alpone
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Don Paolo Sacerdote Novello Momenti della Prima Messa...
Carissimo don Paolo oggi la nostra parrocchia, con la tua famiglia, i preti concelebranti e tanti amici, siamo in festa e lodiamo e benediciamo il Signore che ti ha scelto e ti ha costituito, per il dono dello Spirito Santo, presbitero per la chiesa e per il mondo. Ma diciamo grazie anche a te don Paolo perché hai risposto alla chiamata e ti sei reso disponibile, attraverso il discernimento e la vita di seminario, a far fiorire la tua vita nel disegno di Dio. Grazie per quello che sei stato e hai donato alla nostra comunità, in particolare ai ragazzi e ai giovani. La parrocchia ti fa dono della casula che indossi. La casula che scende dalle tue spalle è simbolo del giogo dolce di Cristo, per te la vita e missione del prete, compito di responsabilità e amore. Ma nell’indossarla ricordati soprattutto che sei avvolto dalla fedeltà di Dio, colui che ti ha chiamato ed è fedele sempre, e avvolto anche dal nostro ricordo, stima, affetto e preghiera. Auguri don Paolo, siamo con te! don Zeno Carissima Comunità di Monteforte, è ancora vivo il ricordo delle giornate di grazia che abbiamo vissuto in occasione della mia Ordinazione e della prima Messa. Grazie di cuore per la vicinanza che mi avete dimostrato in tanto modi. Mi sembra un segno evidente che il mio essere prete non è un bel traguardo da inserire nel curriculum, ma un dono che viene da Dio e che mi spinge al servizio generoso verso i fratelli. In obbedienza a questo dono, quindi, proseguirò il mio ministero nelle parrocchie che il Vescovo vorrà affidarmi. Non mancherà, comunque, un ricordo affettuoso e grato, per la comunità che mi ha generato alla fede e ha fatto maturare la mia vocazione. In occasione della prima Messa, ho lasciato a tutti il santino-ricordo della mia Ordinazione. Si vede Gesù che scende agli Inferi e afferra Adamo ed Eva (cioè tutta l’umanità) per donarle una vita nuova, non più in balia del peccato e della morte. È questa la grande promessa che Dio fa a ciascuno di noi. Mi piace pensare che in questa immagine sia racchiusa tutta la mia storia. Io sono un po’ Adamo, perché io per primo sono stato raccolto da Gesù, del quale ho conosciuto l’amore misericordioso: è lui che mi ha risollevato e mi ha donato una nuova vita, insieme al desiderio di spenderla per i fratelli. Con l’Ordinazione, però, sono diventato un po’ Gesù: immagine del Buon Pastore, chiamato a raccogliere le tante pecorelle che mi verranno affidate e portarle al Signore. Davanti al suo sguardo, ciascuno potrà sentirsi amato profondamente e salvato. Augurandovi ogni bene, vi benedico.1 don Paolo
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Dall’Omelia di don Paolo
Luglio/Agosto 2019
......Chi accoglie il dono dello Spirito scopre – in maniera sorprendente – che Dio non è estraneo all’umanità: egli è vicino a ciascuno di noi e la vita di ognuno è abitata da Dio. Dio contraccambia l’umile amore dell’uomo («Se uno mi ama…» ricorda l’evangelista: Gv 14,23) in maniera sproporzionata. Chi accoglie l’amore di Dio riceve in dono Dio stesso, che viene e pone la sua dimora nel cuore dell’uomo (cf Gv 14,23). Dio fa il primo passo per condividere con l’umanità, amata alla follia, ogni vicenda. La nostra umanità è fragile – lo sperimentiamo ogni giorno – e la nostra storia è segnata inevitabilmente da delusioni e insuccessi, da sofferenze e ferite, dal peccato e dalla morte. Ma Dio è fedele. Egli ha preso dimora presso di noi e non ritira mai la sua presenza, tanto meno in queste vicende drammatiche. Egli soffre con noi e desidera portare con noi la croce, per liberarci e sollevarci dal peso della solitudine. Facciamo spazio alla presenza di Dio nella nostra vita, perché accresca in noi la fede che la morte è stata sconfitta dal Signore Gesù una volta per sempre. Dio non è geloso, ma desidera condividere con ciascuno di noi la sua vittoria pasquale, aprendo a chiunque si affida a lui un destino di gioia senza fine. Infine, dal racconto della Pentecoste possiamo raccogliere un ultimo suggerimento. Chi si lascia trasformare dallo Spirito smette di vivere per sé stesso e sperimenta la bellezza di essere innestato nel Corpo di Cristo che è la Chiesa. Gli abitanti di Gerusalemme hanno potuto ascoltare gli apostoli parlare «nella propria lingua nativa» (At 2,8): erano estranei gli uni agli altri, stranieri a Gerusalemme, ma si sono sentiti accolti e compresi. Si tratta di un’esperienza unica. È l’esperienza della comunione vera, in cui io vivo
nell’altro e l’altro vive in me. La comunione non annulla le differenze: certamente noi restiamo diversi per carattere, interessi, gusti personali, modi di fare. E tuttavia, sentiamo di appartenerci l’un all’altro. E insieme di appartenere a Dio. Questa è l’esperienza della Chiesa, dischiusa ai credenti dal dono dello Spirito Santo. Siamo ai vertici della vita cristiana, che forse solo i poeti riescono a tratteggiare, giocando con le parole. Ho in mente una poesia di un’autrice polacca, Wisława Szymborska. Una poesia d’amore, dove la protagonista parla al suo amato e gli dice: «Ascolta come mi batte forte il tuo cuore» (Ogni caso, 1972) Che bello! Che bello se fossimo in grado di ripetere questa stessa dichiarazione di amore, meglio: “di comunione” gli uni agli altri. Nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità e – posso dirlo? – nelle nostre canoniche… Se fossimo capaci di ripeterla a Dio, nella certezza che lui non si stanca di ripeterla a noi. Perché lui per primo ha a cuore ciascuno di noi. Lui per primo tiene ciascuno di noi nel suo cuore.
Sono obiettivi troppo alti? Traguardi irraggiungibili? Chissà! Ma lasciate che un prete novello sogni un po’… Se non altro perché sono queste le gocce dello Spirito che hanno illuminato questi anni e mi hanno fatto decidere, con gioia e serenità, di donarmi al Signore. Però, aiutiamoci a custodire questo sogno! Camminiamo insieme. Aggiungiamo giorno per giorno piccoli passi possibili al nostro itinerario. E ripartiamo sempre dal perdono di Dio e dall’Eucaristia. Se un pezzo di pane e un goccio di vino, per la potenza dello Spirito Santo, diventano la presenza viva del Signore Gesù, non dubito che – traendo forza da questo Pane di vita – anche le piccole gocce di Spirito Santo che sapremo custodire nel cuore porteranno frutto. E potranno donare alla Chiesa e al mondo la testimonianza di un amore concreto e gioioso. Un amore attraente e irresistibile. Un amore capace di trasfigurare la nostra vita e la vita di chi ci stanno accanto. Così sia! 2
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Affidamento alla Madonna
O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, in questo giorno di singolare grazia mi rivolgo a te per affidare alla tua protezione la mia vita e il mio ministero. Sposa dello Spirito Santo, ottieni per me il dono inestimabile di essere uno con Cristo Gesù, perché tutta la mia vita sia trasfigurata dalla grazia di colui che fa nuove tutte le cose. Tu, che a Cana di Galilea fosti attenta e premurosa, rendi anche me capace di tenerezza e compassione, sollecito verso le tante aridità che abitano il cuore degli uomini, perché riconducendoli a Cristo, tuo figlio, siano consolati dalla rugiada dello Spirito.
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nuova famiglia che il Signore mi ha donato. Vergine potente contro il male, custodisci in me un cuore puro e umile, che non ceda mai all’egoismo, alle lusinghe del mondo e alle suggestioni del Maligno. Donami un cuore completamente rinnovato, che ami Dio con tutte le forze e serva ogni uomo con slancio generoso. Non ti stancare di visitarmi, di consolarmi e di sostenermi nella prova. La tua dolce presenza faccia rifiorire il deserto della solitudine e brillare il sole sulle mie oscurità.
Maria, Madre di Misericordia, che non hai abbandonato tuo Figlio sulla croce, soccorrici con la tua potente intercessione: prega per me, per don Francesco e per don Michele, perché perseveriamo nella fedeltà Regina degli apostoli, alla chiamata di Dio, che con loro fosti assidua e fino alla fine, costi quel che costi. concorde nella preghiera, Ripetendo giorno per giorno il nostro “eccomi” ispirami un amore grande per la Chiesa. possiamo conseguire un giorno Per quanto povera e peccatrice, il premio promesso ai servi fedeli, essa rimane la Sposa dell’Agnello, quando godremo appieno strumento privilegiato per comunicare ai popoli la salvezza del Signore, la vita divina che salva. che ha il nome e il volto di Gesù, Donami la grazia di onorarla sempre per sempre riflesso nel nostro cuore. come Madre e di amarla fedelmente come Sposa. Così sia! Rendimi strumento di comunione, specialmente dentro il Presbiterio,
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50esimo di vita sacerdotale di DON GIORGIO
Oggi ricorre il cinquantesimo anniversario di sacerdozio di don Giorgio Boninsegna. Come comunità crediamo sia a lui gradito porgergli il nostro augurio per questa ricorrenza così importante e significativa. Giorgio nasce il 4 novembre 1942 a Bonavicina. Nel 1945, terminata la grande guerra, la sua famiglia si trasferisce a San Michele Extra, un quartiere di Verona. Nel 1948 inizia la scuola elementare e a 12 anni si iscrive alla scuola di avviamento professionale con indirizzo tessile (a quei tempi non era ancora stata istituita la scuola media unica). Nel 1957 lavora per due anni in una piccola ditta di Verona. A 16 anni viene assunto al Lanificio Veronese Fratelli Tiberghien, per molti anni la più grande industria presente in città. Si reca al lavoro in bicicletta, anche per i turni della notte. E' apprezzato per le sue capacità pratiche d'intervento e di manutenzione straordinaria dei macchinari. Quando è libero dal lavoro si fa coinvolgere nelle attività della parrocchia "Madonna di campagna" dove risiede la sua famiglia. Il curato di allora spesso gli dice:"Ti te ve prete, Giorgio!". Nel 1962, a 20 anni, entra in Seminario iniziando a frequentare la classe 3^ liceo e nel 1969, a 27 anni, viene ordinato sacerdote nel duomo di Verona dal Vescovo, mons. Giuseppe Carraro, insieme ad altri 22 confratelli. Nel settembre dello stesso anno viene inviato come cappellano nella parrocchia di Monteforte d'Alpone dove collabora con il parroco don Luigi Perlati che, però, poco dopo viene a mancare nel 1971. Don Giorgio funge da continuità accogliendo di seguito l'arrivo del nuovo parroco don Piero Simoni. Nel 1972 viene trasferito nella parrocchia cittadina dei "Santi Apostoli" in Corso Cavour. Vi rimane solo due anni perché nell'agosto del 1974 decide di vivere l'esperienza missionaria in Africa come prete diocesano. Nell'ottobre dello stesso anno parte per un soggiorno in Inghilterra al fine di prepararsi a livello linguistico al nuovo incarico. Nel marzo 1975 si reca in Kenya, dove rimane per 12 anni, fino al giugno 1987. E' chiamato "ingegnere" da quella gente, perché sa riparare macchine e costruire attrezzature adeguate per migliorare il lavoro nei campi e nell'edilizia. Riesce anche a far funzionare parecchie vecchie macchine da cucire donate dalla Germania affinché anche le donne possano contribuire a migliorare la vita quotidiana. Grazie alle offerte degli zii e della sua famiglia, fa costruire una cappella dedicata a San Luigi, in ricordo del nonno. Tornato a Verona, dopo un breve periodo di riposo, nel 1988 viene nominato parroco a Pizzoletta, frazione di Villafranca, dove rimane per 15 anni. Qui promuove il restauro della chiesa e del teatro parrocchiale. Nel frattempo insegna Religione Cattolica nella scuola media locale. Nel 2003 viene trasferito come parroco a Boscochiesanuova e poi nel 2009 a Roverè-San Vitale dove rimane fino al pensionamento nel 2017. Anche qui lascia il segno facendo ristrutturare il teatro parrocchiale e promuovendo attività culturali come il cineforum. Dal settembre 2017 riveste il ruolo di cappellano nella Casa di Riposo di Monteforte e collaboratore del parroco. Inoltre un giorno alla settimana sostituisce il cappellano dell'ospedale Fracastoro di San Bonifacio. All'occorrenza si rende disponibile a celebrare la Messa nei paesi vicini. In questi 50 anni di vita dedicata a Dio ed al prossimo, in tanti paesi diversi e perfino lontani, ha fatto suoi i tratti significativi che tutti i sacerdoti hanno. E sono questi: Il sacerdote vive ed opera nel mondo, ma non appartiene al mondo, cammina sulla terra, ma i suoi occhi sono rivolti al cielo, collabora al benessere degli uomini, ma non li distoglie dalla meta finale che è il Paradiso, quando celebra i Sacramenti rivela la potenza di Dio che perdona i peccati e ridona la vita, quando insegna propone la parola di Gesù: io sono la Via, la Verità e la Vita. Auguriamo a don Giorgio di continuare nel suo apostolato a servizio di Cristo e della Chiesa, confortato dalla certezza che il Signore gli è sempre vicino e guida i suoi passi. Un cordiale e fraterno abbraccio da tutti noi. Giuseppe Boninsegna 4
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Luglio/Agosto 2019
ANNIVERSARI DI NOZZE 25esimi e 50esimi Domenica 26 Maggio si è svolta la Celebrazione Eucaristica delle coppie che hanno ricordato i loro 25 – 30 – 40 – 45 – 50 – 55 anni di matrimonio. Don Zeno durante la liturgia ci ha invitato a raccoglierci in preghiera silenziosa e a rinnovare dinanzi a Dio l’impegno di continuare a vivere santamente il matrimonio. Ci siamo affidati al cuore immacolato di Maria che ci sostiene l’un l’altro edificando la nostra famiglia nella pace e nel reciproco amore. Al termine della Santa Messa è seguito il pranzo in un clima di festa e di condivisione anche dei momenti “belli e brutti” che nella vita di ciascuna coppia si sono presentati. Grazie Signore, perché ci hai dato l’amore capace di cambiare la sostanza delle cose. “Una vita in due” di San Giovanni Crisostomo
Battesimi 2 Giugno 2019 Riccardo Maria Eletto Sara Pichelam Achille Pressi Nathan Roncari
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Ricordando Pasquina Chiarotto
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donna, sposa e mamma di Monteforte sopravvissuta a Mauthausen La sorella Pasquina ha raggiunto il suo traguardo ed è nell’abbraccio del Signore portata certamente da colei che ha sempre amato in vita, la Madonna. La sua vita è stata costellata da tanti avvenimenti, affrontanti sempre con grande fede che non è mai venuta meno. Appena sedicenne è stata provata con la deportazione in Germania che l’ha segnata per tutta la vita. Ha sentito forte la lontananza da casa per circa un anno, subendo varie violenze e volgarità da parte dei nazisti come prigioniera dei posti di lavoro a Vienna e a Linz. Mi ha sempre detto parlandomi di quei momenti, che quello che l’ha sostenuta ad avere coraggio è stata la grande fede che lei portava per Gesù Eucaristia e la Madonna che invocava continuamente. Prima di tornare ha avuto anche la triste notizia della morte a Mauthausen nei forni crematori del fratello Ilio, l’ultimo giorno prima della liberazione 24 aprile 1945. Tornata a casa a Castelcerino dove la famiglia si era spostata, ha provato grande gioia nell’incontrare i familiari, i genitori, i fratelli però mancavano due fratelli Vittorio e Ilio. Cinque anni dopo ha il ritorno ha sposato Gino che ha incontrato scendendo da Castelcerino alla nuova abitazione a Sarmazza, andando ad abitare con lui alla Taiola. Inizialmente sono stati anni belli allietati dalla nascita di tre bambini hai quali ha trasmesso l’educazione nella fede e i valori della vita. Donna e mamma semplice e buona ha seguito la famiglia ingrandita dal matrimonio dell’altra sorella con il fratello del marito. (casa patriarcale). Purtroppo dopo 15 anni di matrimonio è stata presto segnata da una nuova prova, dalla malattia e dalla morte del marito. Anche in questo evento ha saputo affrontare il dolore sostenuta sempre dalla preghiera, aiutata dalla sorella e dalla e dal cognato che ha fatto da papà anche ai suoi figli. Quando le due famiglie si sono separate, divise solo da una parete, hanno continuato ad avere un buon rapporto di collaborazione nell’educazione dei figli, e nel lavoro dei campi, dopo aver sposato i figli è rimasta sola in casa si è data al volontariato prima nei campeggi della parrocchia, aiutando in cucina e per tanti anni si è dimostrata mamma nei momenti di nostalgia dei bambini consolandoli, poi altro impegno andando nelle scuole, chiamata da qualche insegnante a dare la sua testimonianza dei tristi momenti della prigionia. Un terzo impegno di volontariato, nella mia permanenza a Venezia, a periodi veniva da me e cercava sempre qualcosa da fare, sistemando il vestiario, aiutando la guardarobiera o preparando le tavole: non voleva essere di peso ma essere utile. Ad un certo punto la malattia l’ha portata a servirsi dell’ossigeno. Costretta a rimanere in casa, ha dedicato tutto il resto della sua vita alla preghiera, recitando continuamente il Santo Rosario per tutte le persone che andavano a farle visita e chiedevano di pregare per loro. Subito chiedeva il nome e lo scriveva in un biglietto che univa a molti altri biglietti che teneva su un tavolino vicino a lei e li girava dopo aver pregato. A me il compito di regalarle qualche corona del rosario quando andavo in qualche santuario. Non avendo più possibilità di partecipare alla santa messa era felice quando andavano a portarle Gesù Eucaristia in casa che riceveva con grande devozione. Tutta la famiglia ringrazia Dio per aver donato una sorella, una mamma, nonna tanto discreta e ricca di amore per tutti e credo che dal cielo sorriderà per tutto ciò che detto di lei. Anche negli ultimi giorni durante il precoma le sue labbra si muovevano nella preghiera. Il suo saluto era sempre era sempre pace, gioia e serenità. Cara Pasquina ora dal paradiso pregherai più intensamente perché nelle nostre famiglie regni sempre unione, pace e amore. Don Carlo Chiarotto
Mercatino della Carità
Il Gruppo Carità comunica che il ricavato del mercatino per l’anno 2018/19 è di Euro 2.600,00 che sono stati consegnati al Parroco Don Zeno per le opere parrocchiali. Il gruppo ringrazia di cuore le collaboratrici che con il loro prezioso lavoro hanno contribuito e reso possibile l’allestimento del mercatino e quanti l’hanno scelto per fare i loro acquisti. Invitiamo quanti desiderano far parte di questa realtà, sia per fare dei lavori che all’interno del gruppo, a rivolgersi alle responsabili: Franca
cell n° 347 2160579 - Gabriella 6
cell n° 349 4452326
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Gita in Austria 13-16 Giugno 2019 Non molto spesso capita di fare esperienze che sappiano unire divertimento, aggregazione e visita di luoghi d’interesse allo stesso tempo. La gita parrocchiale in Austria è stata una di quelle poche. La mattina del 13 Giugno infatti da Monteforte è partito un gruppo di persone tanto numeroso quanto variegato alla volta di un territorio che avrebbe lasciato a tutti un bel ricordo. I luoghi visitati sono stati tanti e anche di vario genere. Il primo giorno la visita è cominciata dall’abbazia francescana Maria Eck, dove si è potuta respirare aria di spiritualità e dalle miniere di sale di Hallein con giro in trenino e scivoli annessi. Nel secondo poi il viaggio è proseguito nel tradizionale paesino di Halstatt e poi nella Kaiservilla , la residenza estiva della famiglia degli Asburgo. La fortezza Hohensalzburg, poderosa fortezza, che domina la città da 120 metri, è stata meta del terzo giorno di viaggio assieme al palazzo Mirabell. Infine, nel quarto ed ultimo prima del ritorno, si è potuto anche osservare il caratteristico santuario di Maria Plain e il castello di Hellbrunn con alcune “umide” sorprese di giochi d’acqua. La bellezza delle varie località è stata inoltre messa in evidenza dalle parole attente e precise della guida, che ha fatto assaporare ancora meglio l’atmosfera del luogo. A tutto questo, certamente interessante ed istruttivo, si sono aggiunti momenti di preghiera, con la messa celebrata in ogni giorno del viaggio e di divertimento in compagnia, con canti e tante risate. Il tutto ha permesso di trascorrere 4 giorni in sana amicizia, estraniandosi per un attimo dal quotidiano ed immergendosi in un clima gioioso, tipico di una gita ben riuscita. Tutti infatti hanno saputo apprezzare il viaggio che si è rivelato per ciascuno, nonostante la varietà dei partecipanti, una bella esperienza di unione e condivisione. Nel complesso quindi è ritornato un gruppo coeso, felice e arricchito che è stato in grado di creare relazioni genuine, accompagnato dal meraviglioso contesto. Si può affermare per certo, che è stato un gran successo e per questo si ringrazia in particolare don Zeno, per aver organizzato un tale momento che rimarrà sempre nel cuore dei partecipanti. Preto Giovanni
9 1 0 2 e v i t s E à Attivit
Serata finale sabato 20 luglio 2019 SS. MESSE DELLA DOMENICA Luglio e Agosto: ore 8.00 – 11.00 – 18.30 (sospesa la Messa delle 9.30) 7
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Luglio/Agosto 2019
BATTESIMI
DEFUNTI
Mattia Bogoni nato il 02/02/2019 Nathan Roncari nato il 03/02/2019 Achille Pressi nato l’01/01/2019 Sara Pichelam nata il 17/03/2019 Riccardo Mattia Eletto nato il 21/11/2019 Giosuè Pace nato il 09/11/2019 Lina Gioia Munari nata il 21/11/2018 Mariasole Bolla nata il 19/03/2019
02/01/1928 Zorzi Amelia 26/05/2019 19/08/1923 Costa Aldo 27/05/2019 05/09/1928 Steccanella Rosetta 29/05/2019 18/07/1927 Tirapelle Teresa 31/05/2019 04/04/1928 Chiarotto Pasqua 15/06/2019 12/12/1940 Confente Giuseppina 19/06/2019
Luglio
Sante Messe di Suffragio
1 LUN Pressi Adelina e Salvino; Riccardo; Defunti anniversari matri-
2 VEN
monio 40°; Defunti anniversari matrimonio 50° Bernardi Angelino; Bolla Roberto Fam. Temelin
3 MER 4 GIO 5 VEN Fam. Verzè Francesco; Bogoni Giovanni; Classe 1944; Brandiele
8 LUN
10 MER 11 GIO 12 VEN
15 LUN
17 MER
18 GIO 19 VEN
22 LUN 23 MAR 24 MER
25 GIO 26 VEN
29 LUN
31 MER
5 LUN
7 MER
Antonio e Maria; Menini Sergio e Ferruccio; Martinelli Angelino e Primo; Narconti Leonia e Mariella Baldo Rita (anniversario); Fam. Bogoni; Corradini Rita e Teresa; Luana; Pressi Adelina (classe 1931); Ginepro Plinio e Rosetta; Pelosato Tullio (anniversario); Ferraretto Malchiorre e Piero; Bogoni Onorina e Enzo; Meneghello Norma; Merli Carlo e Antonio Marsilli Edmondo e Elide; Prà Sandro e Gina; Defunti Fam. Marcazzani Alberico Prà Teresa e Pace Silvio; Fam. Bogoni Silvio; Bogoni Marco; Bertuzzo Anna Maria (compleanno) Fam. Gazzetta Remigio; Bianchini Gianni (croc.); Zoppi Alfieri (anniv.) e Orlando; Tegazzini Diego e Elisa e Rosetta; Faltracco Domenico e Antonio (compl.); Anacleto e Massimo Almari Giuseppe; Lorenzoni Loris; Defunti classe 1957; Fam. Tegazzini e Speri; Dal Cerè Silvio; Zoppi Luigi; Fongaro Gianluca e Mario; Chiarotto Vittoria e Armando; Pace Roberto e Ofelia Avogaro Renata (classe 1955); Lorenzoni Gianni (classe 1944); Martinelli Lorenzo (crocetta); Bertolazzi Giampietro (crocetta); Merli Carla e Fiorenzo Gini Liduino e Prà Gino; Preto Martini Luigi Don Piero e Maria; Burti Giocondo; Venturi Romeo; Perazzolo Margherita e Letizia; Bertolazzi Giampietro; Federico e Maria; Antonio e Cesarino; Costa Aldo (croc.); Veneri Pietro Prà Raffaello (croc.); Pressi Adelina (croc.); Pressi Manuel Rodighiero Marco (compleanno) Prà Pietro e Antonietta; Boscato Girolamo e Corrà Rita; Fam. Boscato Antonio; Zoppi Letizia (crocetta); Lorenzoni Loris (gruppo Mori); Boscolo Adelino; Intenzioni di persone; Stanghellini Ennio (anniversario) e genitori; Rizzotto Antonio e Boscato Maria; Classe 1944; Marcazzani Azzalea Todeschi Thomas (anniversario) Pelosato Domenico (crocetta); Valente Bruno e Rizzetto Marina (compl. e anniv.); Burti Giuseppe (crocetta); Bon Angelino (classe 1939); Bolla Flaviano e Valeriano; Patuzzi Roberto (croc.); Preto Martini Luigi (crocetta); Dal Cerè Rina (croc.); Fraccari Sincero (croc.); Zorzi Amelia (croc.) Prà Sandro (crocetta); Laura e Riccardo Cappelletti; Saorin Luciana (crocetta); Lecetti Andrea; Bolla Roberto (crocetta); Lorenzoni Gianni (classe 1944); Menini Sergio e Antonio; Poli Ester e Ezio; Poli Ennio e Elda; Fongaro Gianluca e Mario Pressi Adelina e Salvino; Lorenzoni Gianni (crocetta); Scandolara Rina (anniv.) e Guido Feltre; Bogoni Andrea (anniv.)
9 VEN
12 LUN
13 MAR 14 MER 16 VEN
19 LUN 26 LUN
28 MER
29 GIO 30 VEN
Agosto
Bernardi Angelino; Zoppi Elio e Carlo (anniversario); Bogoni Maria (anniversario); Lorenzoni Gianni (classe 1944) Fam. Verzè Francesco; Almari Giuseppe (compleanno); Bogoni Giovanni; Ginepro Plinio e Rosetta; Fongaro Gianluca e Bolla Silvio Fam Bogoni; Pressi Adelina (classe 1931); Rizzotto Gaetano Rodighiero Marco (3° anniversario); Cappelletti Laura e Riccardo; Marsilli Edmondo e Elide; Rizzotto Lino; Lorenzoni Loris (gruppo Mori); Corradini Angelina (2°anniversario); Simoncello Giuseppe Zambon Lina (compleanno) e Gini Domenico; Fam. Tobin Angelino; Fam. Benati; Luana; Tegazzini Diego e Maurizio Veneri Palmira e Guerrino; Salgaro Ambrogio (anniversario) Tregnaghi Maria Fam. Gazzetta Remigio; Lorenzoni Loris Vesentini Lino e Lavinia; Avogaro Renata (classe 1955); Defunti classe 1957; Lorenzoni Gianni (classe 1944); Ravera Natalina e Francesco Zoppi Luigi; Classe 1944; Costa Aldo (crocetta); Pelosato Domenico (crocetta); Don Piero e Giancarlo; Burti Giuseppe (crocetta); Bon Angelino (classe 1939); Patuzzi Roberto (crocetta); Fraccari Sincero (crocetta); Classe 1944; Dal Cerè Rina (crocetta); Zorzi Amelia (crocetta); Fongaro Gianluca e Bolla Silvio; Marsilli Tullia e Giovanni; Famiglia Marsilli Prà Pietro e Antonella; Saorin Luciana (crocetta); Venturi Romeo e Gini Olinto; Lecetti Andrea; Zoppi Letizia (crocetta); Chiarotto Matteo (anniversario) e Saorin Vittorino Todeschi Thomas e Gavioli Sandro Pelosato Leonella e Angelo; Mauro e Adriana; Bolla Roberto (crocetta); Bolla Flaviano e Valeriano; Pressi Adelina e Salvino; Preto Martini Luigi (crocetta); Lorenzoni Gianni (crocetta)
SEGRETERIA
sarà aperta nei seguenti giorni e orari: •Fino a sabato 20/07 secondo il solito orario 9-12 e 17-19 •Dal 22 luglio all’ 7 settembre solo il mattino 9-12 •Chiusa tutto il giorno dal 12 al 24 agosto 8
Impaginazione a cura di Cristiano Melis