Sante Quarantore 5 – 8 giugno 2023
“NON CI ARDEVA FORSE IL CUORE?”
Anche noi “come” i discepoli di Emmaus
Tra le devozioni relative al culto eucaristico, restano ancora attuali le Quarantore, chiamate anche Giornate Eucaristiche, una volta così diffuse e così solenni da costituire un tempo di rinnovamento spirituale e sociale per tutto il popolo.
Il significato originario delle Quarantore è quello di onorare Gesù Cristo durante le quaranta ore in cui rimase nel sepolcro e traggono la loro origine dall’adorazione che si faceva tra il Giovedì Santo e il Venerdì Santo davanti al Santissimo Sacramento in un apposito altare sotto forma di sepolcro.
Vogliamo anche quest’anno disporci a vivere queste giornate accanto al Signore, nell’adorazione e nella processione con il Santissimo Sacramento. Ci lasceremo guidare dalla pagina evangelica di Emmaus, che oltre ad essere un capolavoro letterario, si presenta come sintesi di vita cristiana. Ne approfondiremo alcuni aspetti nelle omelie della Messa della sera. A questo episodio si sono ispirati molti santi, uomini e donne della spiritualità di ogni tempo. E per introdurci a gustare e vivere l’esperienza di Emmaus, iniziamo a riflettere prendendo a prestito una meditazione del Cardinal Carlo Maria Martini.
«Quella sera del gran giorno di Pasqua, anche Emmaus ebbe un sussulto di risurrezione. Allo spezzare del pane, Cristo rivelò la novità più strepitosa della storia: lui è il Risorto per sempre, l’eterno Presente. Con lui è sempre giorno, e la notte non fa più paura. I due discepoli ne ritornarono in fretta a Gerusalemme per annunciare la gioia di quell’indelebile incontro. E chi di noi, Signore, non ha mai gioito almeno una volta, all’incontro con te, Risorto? Non è forse per questo quotidiano scambio tra la nostra pochezza e la potenza del mistero divino che siamo qui a volere un mondo più giusto, a sentirci più fratelli, a dire a tutti: solo lui, Cristo risorto, è il Pane vivo da spezzare, l’Oggi che non tramonta? Eppure dopo duemila anni questa nostra umanità sembra che tuttora cammini come i due discepoli, verso Emmaus, lontano dalla Croce di salvezza, dalla Speranza di vita, quasi quel lontano giorno di Pasqua non finisca mai. L’uomo se ne va muto e stanco, deluso e sordo. Sembrano inutili perfino le parole eterne del mistero più tangibile. Tutto appare stantio e logoro, come nebbia impenetrabile. Anche le comunità dei credenti sono lì, stanche e deluse per mille smacchi e paiono talora come impotenti all’insorgere tenace di idoli antichi. Pronti, questi idoli, a rifarsi e a ripresentarsi sotto
mille vesti d’oro. Che cosa si può fare, Signore? Come arrestare lo spirito del male? Come salvare l’umanità? Ecco, Cristo mi dice anche oggi, questa sera: Ho bisogno di te. Ho bisogno che tu mi ascolti, in tutta sincerità, con fede grande. Sono io il Salvatore, e tu mi devi credere. Devi avere fiducia nella mia potenza d’amore per questa umanità che io ho creato e che io voglio redimere. Chiedo però il tuo aiuto, la tua partecipazione; ho bisogno di te, delle tue braccia, del tuo cuore, della tua mente. Ma devi essere umile: più sarai disponibile al mio infinito amore, e più sarai potente nel salvare, con me, tutto il creato. Cristo vuole la mia parte, e Cristo vuole la tua, carissimo fratello e sorella nella fede. Ritorniamo a Gerusalemme. Ripartiamo da Emmaus. Evasioni e stanchezze ci hanno allontanato, e rinchiuso nella nostra casa di Emmaus: nel piccolo mondo di apostolato su misura delle nostre innate paure. Dobbiamo partire, per incontrare i fratelli, vicini o sconosciuti, ancora li fedeli o già in fuga, e testimoniare loro che Cristo è vivo, è qui nella nostra fede e nella gioia di vivere in libertà di spirito, nel nostro totale abbandono alla Grazia divina, nell’assoluta povertà dei mezzi umani. Coraggio, andiamo! Il giorno già declina, ma Cristo illuminerà il nostro passo».
PROGRAMMA DELLA SETTIMANA
LUNEDÌ 5 giugno
ore 20.30 S. Messa di apertura - La casa
“Egli entrò per rimanere con loro”
MARTEDÌ 6 giugno
ore 8.30 S. Messa e Lodi
adorazione:
dalle 9.00 alle 10.30 Viale Europa, G. Pascoli, XX Settembre, G. Leone, Einaudi
dalle 10.30 alle 12.00 Silvio Perazzolo, Cervia, Olimpia, Renato Zoppi
dalle 16.00 alle 18.00 Q.re Aldo Moro, Alpone
dalle 18.00 alle 20.00 Q.re Sandro Pertini, Zoppega, Novella
ore 20.00 S. Rosario
ore 20.30 S. Messa con omelia - la tavola
“Quando fu a tavola con loro… lo riconobbero”
MERCOLEDÌ 7 giugno
ore 8.30 S. Messa e Lodi
adorazione:
dalle 9.00 alle 10.30 IV Novembre, V. Veneto, V. Emanuele
dalle 10.30 alle 12.00 Tamagni, A. Prà, Q.re Chiarotto
dalle 16.00 alle 18.00 Via S. Croce, Roma, Sarmazza
dalle 18.00 alle 20.00 Via Dante, Matteotti, P.ta Zenatello
ore 20.00 S. Rosario
ore 20.30 S. Messa con omelia - La città
“Fecero ritorno a Gerusalemme”
GIOVEDÌ 9 giugno
ore 20.00 S. Messa e PROCESSIONE
EUCARISTICA
La processione si svolgerà percorrendo via Dante, via Matteotti, via De Gasperi, via San Carlo e via Dante. Chiediamo alle famiglie di queste vie di addobbare le finestre e i balconi: passa il Signore...
GITA PARROCCHIALE MARTEDI’ 9 MAGGIO 2023
Se ai nostri giorni Mario Homodei venisse a dirci che gli è apparsa la Madonna e gli ha chiesto di innalzare in suo onore una Chiesa per sconfiggere la peste, noi come ci comporteremmo? Questa domanda ci è sorta davanti al Santuario della Madonna di Tirano, paese della Valtellina in provincia di Sondrio. L’apparizione della Madonna è avvenuta il 29 settembre 1504 a Mario, un uomo semplice che ha saputo accogliere l’invito di Maria e ha vissuto la sua vita per la costruzione del Santuario e per diffondere la sua Venerazione che è giunta fino ai nostri giorni e che ancora oggi invita tutti noi ad affidarci a Lei. Sì, perché questa è stata la meta della gita parrocchiale proposta da Don Zeno il 9 maggio: siamo partiti presto e giunti a Tirano abbiamo visitato il Santuario della Madonna, costruito rapidamente agli inizi del ‘500 all’interno del quale si può ammirare un organo imponente di legno di ebano. Abbiamo partecipato alla Messa sul luogo dell’Apparizione dove, anche oggi, Maria ci invita ad affidarci a Lei come allora e, grazie al suo aiuto, possiamo fermare “le varie forme di peste” che ci affliggono nella nostra vita. Come rappresentanza della Parrocchia abbiamo potuto pregare per tutte le famiglie, gli ammalati,
gli anziani della nostra comunità e mettere nelle Sue mani ciò che affligge i nostri cuori. Dopo un pranzo frugale nella piazza delle Stazioni di Tirano, quella Italiana e quella Svizzera, la giornata è proseguita con un bel viaggio sul Treno Rosso del Bernina: in questo tratto delle Alpi svizzere abbiamo potuto ammirare dei paesaggi montani molto belli fino ad arrivare a dei laghi ghiacciati dai colori del latte e menta, grazie alla costruzione di questa strada ferrata che dal 2008 fa parte dell’elenco dei siti del Patrimonio mondiale dell’UNESCO, strada ferrata unica in Italia e tra le 3 in tutto il mondo. Da un’altitudine di 400 metri siamo arrivati a 2156 metri per scendere a St. Moritz a circa 1800 metri. Se le ore di viaggio sono state molte in realtà sono trascorse piacevolmente in compagnia, tra preghiere, chiacchiere, risate, qualche canto, ma soprattutto accompagnati da panorami unici: paesetti, boschi, prati, ghiacciai, nuvole basse e non da meno il lago d’Iseo all’andata e il lago di Como al ritorno. E’ stata veramente una bella giornata e un’opportunità per creare relazione, amicizia tra i diversi partecipanti per rinsaldare ancora di più il senso di appartenenza alla grande famiglia della Parrocchia.
PRIMA COMUNIONE
7 MAGGIO 2023
bATTESIMI
21 MAGGIO 2023
bRANDIELE ALEX; GIACCHINI INES SILVANA; PRECI CELESTE; CISCATO RUGGERO AUGUSTO; fAbIANI VIOLA