Rassegna stampa MA parile 2012

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INDICE

1 aprile 2012 Psc, Piano sosta e zone F: sonoq uesti i prossimi banchi di prova La Nuova Prima Pagina di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

3

2 aprile 2012 Bretella: si allarga il no del Pd Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale, Viabilità e Trasporti

Prima pagina: Schyianto, muore volontaria dei pompieri La Nuova Prima Pagina di Modena

Prima pagina

"La Bretella? Facciamola a metà..." La Nuova Prima Pagina di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale, Viabilità e Trasporti

4 5 6

3 aprile 2012 Marzaglia, per la Via la pista è troppo lunga La Nuova Prima Pagina di Modena

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica, Ambiente

7

4 aprile 2012 «Piano casa e nuovi alloggi Peep, una vittoria sociale e politica» Il Resto del Carlino Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

9

7 aprile 2012 «Bretella inutile», appello alle istituzioni Il Resto del Carlino Modena

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica, Viabilità e Trasporti

E oggi Modena Attiva presenta il suo Dossier Stavolta ‘ribelli’ e Pd battono pari La Nuova Prima Pagina di Modena

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

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8 aprile 2012 Prima pagina: Bimba grave, è indagata la madre Gazzetta di Modena

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Prima pagina

Sitta minaccia: basta o me ne vado dal Pd Gazzetta di Modena

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Economia, Politica

Il Pd tentenna e avanza l’idea di liste civiche Gazzetta di Modena

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Politica

L’autodromo reale diverso dal progetto «Violate le regole» Gazzetta di Modena

Economia, Politica

«Autodromo, difformità col progetto approvato» Il Resto del Carlino Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Pd, che caos all’interno Sitta silura il suo segretario «E’ un guastatore» Il Resto del Carlino Modena

Politica

Sitta: «Boschini fa parte dei guastatori» La Nuova Prima Pagina di Modena

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Politica

«Autodromo, ignorati Consiglio e Conferenza Chi ha responsabilità politiche ne risponda» La Nuova Prima Pagina di Modena

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Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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10 aprile 2012 Pighi: «Basta polemiche Ora farò io da mediatore» Gazzetta di Modena

Politica

Sitta: certi alleati portano alla miseria Silingardi: è superato Gazzetta di Modena

Cultura, Spettacoli e Turismo, Politica

Liste civiche contro Sitta e il Pd Terzo settore e ambientalisti in fermento Il Resto del Carlino Modena

Politica

«Marzaglia, in caso di errore qualcuno deve dimettersi» Il Resto del Carlino Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Prima pagina. Marzaglia, l’ultimatum del Pd La Nuova Prima Pagina di Modena

25 26 27 28

Prima pagina

«Boschini? Una posizione scandalosa» La Nuova Prima Pagina di Modena

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29

Politica

11 aprile 2012

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I vertici Pd duri con Pighi: ÂŤRisolvi il problema SittaÂť Gazzetta di Modena

Politica

Prima pagina: Il Pd perde i pezzi: tutti contro tutti Il Resto del Carlino Modena

Prima pagina

La capra di Sel e i cavoli di Sitta Il Resto del Carlino Modena

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Politica

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press unE 01/04/2012

PRIMA PAGINA di Modena e Provincia

RETROSCENA

Psc, Piano sosta e zone F: sono questi i prossimi banchi di prova on solo bilancio. Nei I N prossimi mesi il rapporto tra giunta e gruppo consigliare si dovrà misurare sul terreno del Piano sosta, del nuovo Psc e delle singole zone E Sono questi infatti i veri banchi di prova della seconda metà del mandato di Pighi. Indubbiamente il Pd, può permettersi di non accelerare (o meglio è costretto a non accelerare) su terre-

ni scivolosi, lavorando piuttosto sullo scacchiere delle alleanze future. La giunta, d'altra parte, è naturalmente più propensa a chiudere i prossimi mesi in attacco. In fondo è anche in questa chiave che si possono leggere le molte retromarce sui «grandi progetti» (dalla piscina al Parco alle case sui pozzi, da Modena est alla palestra Virgin). Nell'ultimo anno - dicono

alcuni nei corridoi di piazza Grande - quello della giunta è risultato essere un «decisionismo sterile» certamente per debolezze interne e per la mancanza di dialogo con la città, ma anche per lo scarso appoggio offerto dal partito di maggioranza. L'assessore Daniele Sitta tempo fa l'ha detto chiaramente: «Modena Attiva è la vera opposizione». E in qualche modo aveva ragio-

ne. La segreteria provinciale Pd, pur di non rompere con gli alleati (con Sel in particolare), nel secondo governo-Pighi ha sempre cercato di mediare con la componente 'ribelle' col risultato di scontentare entrambe le parti. Da una parte la giunta - senza il pieno appoggio del partito - è stata costretta a molte brusche frenate, dall'altra l'anima critica e ambientalista non ha mai visto riconosciute fino in fondo le proprie ragioni. gleal

Pagina 9 Biando, Pd in temi*: rischio astensioni RateclmeseroaMCantel.rappornmstetasseeu21, ,

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press LITE 02/04/2012

DAZETTA DI MODENA SILINGARDI (FORUM AMBIENTE)

Bretella: si allarga il no del Pd Pieno sostegno al segretario Pistoni: «È un inutile doppione» «Il tratto di prolungamento dell' autobremrero dallo scalo merci di Marzaglia a Sassuolo è inutile, costoso e ambientalmente devastante». A dirlo è Paolo Silingardi, responsabile del forum ambiente del Pd, nonché porta-voce di Modena Attiva. Dopo la presa di posizione del segretario Pd di Sassuolo, Sonia Pistoni, si allarga quindi il dissenso all'interno del partito contro il prolungamento dell'autostrada. «Da sempre sostengo l'inutilità di quest'opera prosegue Silingardi - indispensabile solo per il primo -tratto che collega la -re-

te autostradale allo scalo merci. Il proseguimento costa più di 300 milioni di curo, ed è un evidente doppione rispetto alla Modena-Sassuolo esistente, una super strada a 4 corsie a scorrimento veloce già collegata con il sistema autostradale e lo scalo merci». Secondo Silingardi c'è solo un'ipotesi in cui il proseguimento fino a Sassuolo avrebbe un senso. «Solo se si volesse arrivare a Lucca continua Silingardi - un'ipotesi sostenuta da alcuni, ma anacronistica, perdente, inefficiente e sostenibile. Lo scalo merci di Marzaglia deve lave-

ce essere collegato a Sassuolo con la ferrovia prevista e finanziata, questa sì magari collegabile al Tirreno in una prospettiva futura in cui le merci girino sempre più su ferro e meno su gomma. I gravi problemi di inquinamento atmosferico della pianura padana derivano in buona misura dal traffico veicolare - conclude il portavoce dì Modena Attiva - dobbiamo sostituire un modello di mobilità su gomma inefficiente, costoso ed inquinante per uno più sostenibile e capace di rendere il nostro territorio migliore e più compet itivo».

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press unE

PRIMA PAGINA

02/04/2012

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PRIMA PAGINA L'informazione quotidiana dí Modena e Provincia

ANNO 1 - NR. 38

LUNEDÌ 2 APRILE 2012

€ 1,00

STRADE DI SANGUE Francesca Passini, 45 anni di Pievepelago, hà perso la vita sull'Estense

Schianto, muore volontaria dei pompieri Sbalzata dall'auto dopo un frontale con un'altra vettura. Tre feriti all'ospedale n frontale e, dopo il terribile schianto, il corpo ormai senza vita U diFrancesca Passini. La 45erme diPievepelago è morta ieri sulla Nuova Estense all'altezza del bivio per Riccò, in seguito ad un Mei= dente con un'altra vettium. Inutili i soccorsi: la dorma, sbalzata dall'abitacolo, è deceduta sul colpo. Volontaria dei Vigili delFuoco,lascia Il marito e tre figli. Sull'altro mezzo coinvolto c'erano tre persone, trasportate con ambulanze ed elisoccorso all'ospedale di Baggiovara.

ALL'INTERNO

CARROCCIO IL CONGRESSO PROVINCIALE

Lega, riconfermato Ghelfi Sconfitta la linea Manfredini

CALCIO

Modena, Casari trova al Sud un acquirente

Al segretario 90 preferenze. Allo sfidante Testi 44

A PAGINA 10

IERI MATTINA IN MUNICIPIO, DOPO L'ARRESTO E IL CIE

Salii e Vanessz

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i sono sposati ieri mat tina in Mon icipio a Modena, dopo l'arresto, la • traduzienealCie razione" dello sposo: arresto avvenuto in piazza Grande prima delle nozze. Cosi, in una domenica con il cielo un po' velato, Said Batmani, il 25enne magrebino in manette lunedì. scorso, ha indossato nuo• vamente il vestito del matrimonio per unirsi alla suaVanessadavantiall'assessore comunale all'Iustruzione, Adritsna Qe,r zè. «Finalmen », hanno sospirato parenti, amici e, naturalmente, gli sposi.

LA SFIDA Rido Testi e. GSM poche ore pera Sei %ala

A PAGINA 16

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PRIMA DIVISIONE

è uscito *andito dal catasto

Il Carpi centra il tris e resta secondo

a Lega ha scelto la continuità: i militanti del Carroccio ieri hanno confermato Riad Ghelfi nel ruolo di segretario provinciale. Su 140 votanti, 90 preferenze sono andate a Ghelfi e appena 44 a Fulvio Testi.

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A PAGINA 3

GRANDI OPERE Una bocciatura dagli ambientalisti

DA PAGINA 18

Mezza retromarcia del Pd sulla Bretella per Sassuolo Casa Modena, la Bretella a r APPENNINO „E' ermare Marzaglia, non serve figuraccia VOLLEY

Ma ALLE PAGINE 4 E 5

che arrivi a Sassuolo». Anche Paolo Silingardi (Forum Ambiente e Modena Attiva) appoggia il segretario sassolese del Pd, Sonia Pistoni, e boccia il collegamento tra Campogalliano e la capitale delle piastrelle. «Sono degli irresponsabili - tuona il sindaco Caselli-, il Pd fmo a ieri voleva la bretella. E adesso?».

«Polinago, due torrenti inquinati da liquami»

con Cuneo: playoff a Belluno DA PAGINA 28

A PAGINA 10

oz.z_ Contabilizzazione de calore nel Condominio

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PRIMA PAGINA

02/04/2012

GRANDI OPERE Il Pd di Sassuolo, il forum Ambiente dei Democratici e Modena Attiva bocciano il progetto

«La Bretella? Facciamola a metà...» Silingardi: «Setve fino a Marzaglia. Poi il treno per le ceramiche e la Toscana» di STEFANO CASELLI

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ondivido appieno la posiV-4 zione di Sonia Pistoni, segretario del Pd di Sassuolo. tratto di prolungamento dell'Autobrennero dallo scalo merci di Marzaglia a Sassuolo, è inutile, costoso e ambientalmente devastante». É questo l'incipit di Paolo Silingardi, forum Ambiente Pd e Modena Attiva, che ha sempre sostenuto l'inutilità del collegamento intero e diretto tra la rete autostradale e il polo ceramico a sud del capoluogo. ' «L'opera è indispensabile solo per il primo tratto che collega Autosìe e Autobrennero allo scalo merci di Marzaglia. Il proseguimento costa più di 300 milioni di euro - aggiunge Silingardi - , ed è un evidente doppione rispetto alla Modena-Sassuolo esistente, una superstrada a quattro corsie a scorrimento veloce, già collegata con il sistema autostradale e lo scalo merci».

Ferrovia L'ambientalista ricorda, poi, gli accordi legati alla realizzazione dell'Alta Velocità, che prevedevano il collegamento ferroviario tra lo scalo merci di Marzaglia e quello di Dinazzano: ovvero la realizzazione di un sistema ferroviario integrato che avrebbe tolto merci dalle strade. Quindi,

meno inquinamento. «Come mai questa è la sola opera non realizzata? Perché gli Enti locali - prosegue Silingardi - non ne chiedono la realizzazione in tempi rapidi?». L'utilità delle strade, forse ancora per qualche abbondan-. te decennio, non è in discussione. Infatti Silingardi sottolinea che «il vero problema è la mobilità interna al comparto ceramico. Dovremmo utilizzare quelle risorse (quelle della Bretella lunga, ndr) per sostenere processi di riqualificazione che riducano i costi energetici dei prodotti, ne aumentino il contenuto tecnologico e il valore aggiunto».

Appennino Per l'ambientalista del Pd, poi, il proseguimento fino a Sassuolo avrebbe senso solo se si volesse arrivare a Lucca: «Un'ipotesi da alcuni sostenuta, ma anacronistica, perdente, inefficiente e insostenibile. Lo scalo merci di Marzaglia deve invece essere collegato a Sassuolo con la ferrovia prevista e finanziata aggiunge Silingardi -, questa si magari collegabile al Tirreno in una prospettiva futura in cui le merci girino sempre più su ferro e sempre meno su gomma». Giustamente in prospettiva futura, perché prima occorre forse far raffreddare gli animi alpini. Non avremo, sul nostro Appennino, la Val di Susa da attraversare, ma - teoricamente - neppure un doppio binario con vista panoramica sul Limone dovrebbe far piacere al

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popolo verde. Infatti Silingardi vira nuovamente verso temi che nella prospettiva ambientalista viaggiano ben corazzati, come la Freccia Rossa nel suo viadotto di cemento: «I gravi problemi di inquinamento atmosferico della pianura Padana derivano in buona misura dal traffico veicolare - spiega -, e dobbiamo sostituire un modello di mobilità su gomma inefficiente, costoso e inquinante pér uno più sostenibile e capace di rendere il nostro territorio migliore e più competitivo». Come?

Fermi tutti In attesa del moto perpetuo, Paolo Silingardi conclude con un invito urgente ai suoi: «Sarebbe utile che il Partito democratico chiedesse alla Regione e al Governo di procedere celermente con il primo stralcio della Bretella, cancellando defmitivamente il secondo». Insomma, la Bretella facciamola, ma a metà. Come spesso succede in Italia.

Pagina 9 iiLa Bretella? Facciamola a metà...» by,11

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press unE 03/04/2012

PRIMA PAGINA di Modena e Provincia

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IL CASO Conferme alle critiche di Modena Attiva. «La lunghezza del circuito va diminuita a 1.600 metri». Ma l'impianto è di oltre 2mila

Marzaglia, per la Via la pista è troppo lunga Fermento nel Pd. La Provincia come può accettare un simile cambiamento? di GIUSEPPE LEONELLI

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accusa lanciata una settimana fa da Modena Attiva è chiarissima: la pista di Marzaglia è più lunga di oltre 400 metri rispetto alle autorizzazioni approvate dalla Conferenza dei Servizi. Un tratto aggiuntivo di asfalto che consente (per i ribelli Pd non è un caso) di ottenere l'omologazione per le competizioni automobilistiche. Il tema da tempo è oggetto di aspre (e finora silenziose) discussioni all'interno del Pd e la giornata-evento organizzata sabato a Marzaglia da «Archilinea» (lo studio sassolese che ha progettato dell'impianto) non ha fatto altro che aumentare le polemiche. Ma oggi emergono altri dettagli che confermano le perplessità di Paolo SIlingardi. Due passaggi del «Rapporto sull'inpatto ambientale» approvato nel 2007 dalla Conferenza dei Servizi e successivamente varato con un'apposita delibera provinciale, parlano chiaro. La pista doveva essere lunga 1.600 metri e non 2.007. A questo punto - al di là le dichiarazioni dell'assessore comunale all'urbanistica - è logico chiedersi perché le regole non siano state rispettate. Il documento Ma ecco i passaggi della Via che certificano i limiti

accusato Modena Attiva cambiando una delle caratteristiche fondamentali del tracciato che lo rendono diverso da quello approvato».

della pista. «Con il recepimento delle osservazioni emerse dallo screening, l'obiettivo primario è l'esigenza di minimizzare l'impatto ambientale e, in particolare, tutelare i corpi idrici sotterranei e superficiali - si legge a pagina 35 del Rapporto - (diminuendo la lunghezza del circuito fino a circa 1.600 metri, aumentando la superficie permeabile), minimizzare i rumori, le emissioni ed i rischi di contaminazione delle acque sotterra-

nee». E ancora a pagina 5: «Il progetto prevede la realizzazione di un impianto che andrà ad ospitare una pista di circa 1.600 metri di sviluppo, quattro piste per i corsi di guida sicura, le strutture connesse, quali i box, i parcheggi, il pronto soccorso, nonché alcune strutture complementari all'attività, quali un albergo, uno spazio espositivo, strutture ricreative e commerciali e una pista dedicata ai bambini».

Va detto che nella Via si afferma che la lunghezza del circuito va «diminuita» a 1.600 metri perchè il progetto originale presentato dalla Vintage srl era appunto di 2000 metri. Troppi per viale Martiri, che cinque anni fa si preoccupava di «minimizzare l'impatto ambientale» e aumentare la «superficie permeabile». Eppure senza modificare la Via, il Comune ha offerto ai costruttori permessi edilizi per una pista da 2.007 metri. «1125% in più - aveva

Lo scontro La domanda a questo punto è una sola. Come può la Provincia di Modena avere accettato un simile cambiamento? Che senso ha avuto varare un documento, se poi concretamente l'intervento è profondamente diverso. Se un privato dovesse costruire una struttura più grande del 25% rispetto alle autorizzazioni cosa accadrebbe? Le domande sono più che legittime. Va infatti ricordato che la Conferenza di Servizi che nel 2007 approvò quelle prescrizioni all'autodromo di Marzaglia (compresa la lunghezza di 1.600 metri) è formata da: Provincia di Modena, Comune di Modena; Arpa, Ausl, Ato 4, Hera, Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna e Consorzio di Bonifica Burana-Leo-Scoltenna-Panaro. Possibile che tutti questi enti abbiano detto «sì» a un documento che nei fatti non trova conferme nell'impianto concretamente realizzato?

Pagina 8 Mainglia, per la Via la pista è troppo lunga

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press LinE 03/04/2012

PRIMA PAGINA di Modena e Provincia

L'ASSESSORE

«Avrei fatto un percorso ancora più lungo» T na settimana fa l'assessore all'urbanistica Daniele Sitta aveva dichiarato che «il percorso, lungo due chilometri, è quello approvato dalla Via». «Fosse stato per me l'avrei fatto anche più lungo, ma purtroppo non era possibile - aveva aggiunto -. Per n oi l'autodromo è un'opportun ità Daniele Sitta n ata per fare ricerca e sviluppo, anche se evidentemente per Modena attiva è semplicemente un danno per la città. A questo punto chiamo le forze politiche modenesi ad esprimersi: escano allo scoperto e dicano chiaramente quello che pensano dell'autodromo. Mi rivolgo soprattutto al Pd: se qualcuno nel mio partito pensa che la posizione corretta su Marzaglia sia quella di Modena attiva, che lo dica apertamente». Finora il Pd non ha detto nulla.

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Pagina 8 Mainglia, per la Via la pista è troppo lunga

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il Resto del Carlino

press LinE

MODENA

04/04/2012

«Piano casa e nuovi alloggi Peep, una vittoria sociale e politica» Pighi: «Abbiamo con noi la maggioranza e l'Udc» di ROBERTO GRIMALDI NELLE zone E della città, quelle dedicate ad attrezzature generai i, trasformate dal Comune in edificabili, sorgeranno 841 nuovi alloggi. Di questi, 371 saranno destinati all'edilizia convenzionata. E' la grande avanzata dei Peep voluta dal'assessore Sitta, un piano edilizio ottenuto a suon di varianti, la prima delle quali approvata lunedì dal Consiglio. Per il sindaco Giorgio Pighi è una vittoria. Sindaco Pighi, arrivano gli alloggi Peep. Mai come su questo tema ci sono stati contrasti politici «Si, ma con un errore di base: il conflitto si è subito polarizzata. Siamo andati avanti a duelli nuova edificazione contro recupero degli edifici esistenti, casa in proprietà contro affitti, esigenze sociali contro difesa dell'ambiente. Così non va, è un modo di procedere sbagliato». Guai è il modo giusto? «Quello che dovrebbe essere tipico della politica: si deve sempre cercare la sintesi. Con il dialogo abbiamo trovato la quadra mettendo d'accordo la maggioranza di centrosinistra». Il problema non era solo relativo alla maggioranza: qualcuno, sul piano edillzio di Sitta, ha storto il naso anche all'interno del Pd ((E' normale. Guardate cosa accade a livello nazionale: nel Pd ci sono diversi

elementi che sposano le battaglie di Idv e Sei. Comunque alla fine, anche all'intero del Pd, le fratture sono state ricomposte». Fatto sta che aree prima destinate ad attrezzature generali, adesso ospiteranno nuove case. E il Pdl protesta «Questo non vuoi dire che il carico urbanistico sarà pesante, anzi. Attrezzature generali significa centri sportivi, scuole, case di riposo, cinema. Strutture spesso P ROS ETT «C'è fame di case a prezzi bassi E non è vero che in città ci sono tanti appartamenti sfitti»

più impattanti di un caseggiato». La domanda che i vostri oppositori si fanno è anche un'altra: c'era davvero bisogno di alloggi in più? «Senza dubbio. Non appena alloggi Peep vengono messi sul mercato, la lista di pretendenti si riempie immediatamente. C'è .Lune di appartamenti a prezzi o canoni d'affitto bassi. E con le aree riusciamo a far quadrare i conti acquisiamo i terreno gratuitamente, senza espropri. Questo ci consente di vendere o affittare a costi bassi». C'è chi parla di numero elevato di alloggi sfitti a Modena

«Chi ne parla si sbaglia. Abbiamo più volte sondato il mercato. Ci sono alloggi sfitti che restano vuoti per periodi brevi, magari per effettuare piccoli restauri o nell'intervallo tra un inquilino e quello successivo. Poi ci sono gli sfitti di lunga data, in attesa di grandi ristrutturazioni. Ma in queste, caso i proprietari non sono interessati a mettere gli alloggi sul mercato degli affitti. Quindi non siamo di fronte a numeri imponenti». Su via Aristotele pera è scoppiata una battaglia: è nato un comitato di cittadini, Modena Attiva vi ha più volte contestato. In quella zona non vogliono i palazzoni «Mi sembra un dibattito molto limitato, che non ha coinvolto la città. Parliamo sempre delle solite persone che protestano». A livello politico che significato dà all'approvazione del à.\ piano cosa? «si é chiusa la conn-apposizio,„\H ne, la maggioranza si è ricoinpattata. Non solo. Abbiamo avuto in- s dicazione positive anche da altri N:. partiti». A chi allude? «All'Udc, che si è astenuta. Dal punto d.i vista politico significa che su questo tema siamo in linea, tra di noi c'è grande affinità».

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il Resto del Carlino

press LinE 07/04/2012

MODENA

M.,', AST.UT'„"CNE SI MOBILITA IL CORO DEI NO PER BLOCCARE L'OPERA

«Bretella inutile», appello alle istituzioni SI CONTINUA a discutere sulla. Bretella. Dopo varie prese di posizione, ora arriva l'invito di Mauro Sentimenti (associazione 'Ragioni del socialismo') e Paolo Silingardi (Modena Attiva) a unirsi all'appello a enti e istituzioni per bloccare l'iter di realizzazione dell'opera e dar vita a un movimento che sostenga una mobilità alternativa. Ecco perché secondo loro è una scelta sbagliata. Innanzitutto, dicono che è «inutile. E' del tutto evidente che la Bretella si presenta come una costosissima ed inutile ripetizione dell'attuale Modena-Sassuolo». Inoltre, spiegano che «nulla risolve del problemi reali, e gravi, riguardanti la movimentazione merci nel distretto ceramico La diminuzione, eventuale, di 5-1.0 minuti della durata del. viaggio dei tir (con costi ulteriori a carico degli autotrasportatori) tra Modena e la pedemontana di Sassuolo, non modifica alcun aspetto sostanziale dei problemi e delle

difficoltà del settore ceramico». Aggiungono che è «una scelta tecnologicamente e progettualmente obsoleta, priva di contenuto innovativo per migliorare la mobilità di merci e persone all'interno del territorio nel Distretto». Distretto che, ricordano, con la crisi vede un netto ridimensionamento delle quantità prodotte. Parlano poi di una «una scelta ambientalmente ed urbanisticamente non sostenibile: consuma e cementifica suolo in enorme quantità e produce ulteriore rischio per i campi acquiferi di Marzaglia». Per tutti questi motivi chiedono alle istituzioni di «rivedere la progettazione dell'opera affinchè Anas realizzi solo il tratto di collegamento autostrada - Cittanova/Marzaglia, collegamenti Rubiera e tangenziale di Modena, stralciando definitivamente il tratto Marzaglia-Sassuolo». E chiedono anche di migliorare la mobilità su rotaia con nuovi binari e metropolitana leggera. Chiedono un ripensamento anche Legambiente e Sel.

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PRIMA PAGINA

press LinE

Modena e Provincia

07/04/2012

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s a mattin a Modena Attiva e s ir uf ics mente D ssier sta i a zaglia» (. ere t ic lo in via Siro 1eno t seguito del _on fro ito fra il progetto presenta sede di Via e le opere realizzate sono emerse diverse differenze che hanno cast"e tt o la provincia diModena a rîcon v t ate la Conferen za dei ervii afferma in cl . na mota Paol gardi leader del F rum bit te Pd lei le a Attiva, ch e vera ss egnalato>da egnalato te pole criticità, >ha pre disposto un Dossier con u a Moria del pr getto d er suo i passag una lu tazi dell ez .erse ad oggi, un elenco dell reserizioni più significative indi.€at dalla %ic, u na sintesi della pres ntazione origrvale in Consigl ioc o mm ale tlel Pian particolare ggiato e. u iflessio e sui pro blen politiciel sci solleva».

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GAllETTA DI MODENA

08/04/2012

Concordia: società vuole realizzare un centro termale nella Bassa

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LEGA NELLA BUFERA

GIOVANI E LAVORC

NAPOLI

Rossi: ora un passo indietro Aironi: pulizia senza sconti

Istat: per gli "under 35" un milione di posti in meno

Donna muore in ospedale dopo un'attesa di sei ore

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Non abbiamo paura Pm e polizia non credono ai genitori: i traumi della piccola non sarebbero riconducibili a una caduta delle nostre ombre Gli agenti hanno perquisito la casa. Un anno fa un altro ricovero per ferite analoghe

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di Enrico Grazioli

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Fanno esplodere il bancomat con il gas: bottino 35mila euro ,,,,n,..„,,,„,,,i, ..,,.:.iii

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Alcol e degrado: ecco i particol dell'ordinanza MARZAGLIA

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Modena Attiva: tutta la verità sull'autodromo

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Sitta *oso contro il Pd L'assessore attacca Boschini e gli «squallidi giochetti» s'illisseiiiizo5....

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Il responsabile dell'Urbanistica attacca il segretario cittadino Giuseppe Boschini «che si è aggiunto al coro dei guastatori» Non entro nel merito degli aspetti tecnici relativi alla pista di Marzaglia. t in corso da alcuni mesi una valutazione del gruppo tecnico incaricato della Via (la Valutazione Im patto Ambientale prevista dalla legge) sul rispetto delle prescrizioni di carattere ambientale, a suo tempo stabilite per la costruzione dell'impianto motoristico. Lascio ai_ tecnici svolgere con tranquillità il loro lavoro professionale auspicando che altrettanta serenità sia loro garantita da chi, quotidianamente, sulla stampa lancia accuse e anatemi anche al fine di condizionarne l'atteggiamento. Mi preme solo precisare che l'impianto licenziato dalla Via (Valutazione di impatto ambi e ntale) prevedeva cinque piste, e più precisaniente un anello esterno e quattro piste speciali interne. Se è vero che l'anello esterno è stato allungato rispetto alla previsione iniziale, per motivi tecnici, senza Comunque modificare i confini dell'impianto, è altrettanto vero che le quattro piste interne non sono state, per ora, realizzate e che sicuramente saranno fortemente ridotte rispetto al progetto iniziale. Una parte degli spazi è stata infatti inibita dalla vasche di laminazione delle acque imposte dalle prescrizioni di Via. Quindi l'impianto oggi, non ha nessun carico urbanistico maggiore di quello licenziato dalla Via e, anzi, il numero di automezzi che potranno essere contemporaneamente presenti sulla struttura è inferiore a ciò che fu inizialmente previsto e autorizzato. Dal punto di vista ambientale, perciò, a condizione che se ne dia una lettura seria e non ideologica, i cambiamenti. sono stati sicuramente positivi. Naturalmente non sono state modificate le destina-

zioni d'uso e nemmeno gli obiettivi politici della pista che sono e rimangono chiarissimi: mettere a disposizione dell'industria automobilistica del nostro territorio un impianto indispensabile per le proprie attività di sviluppo e collaudo; mettere a disposizione della facoltà di Ingegneria dell'Università di Modena e Reggio Emilia una struttura fondamentale per

più chiare, come ad esempio il mancato intervento sui dirigenti del Pd che guidano Modena Attiva e che da oltre due anni lavorano sistematicamente, ed esclusivamente contro l'amministrazione comunale, utilizzando molto spesso motivazioni pretes Mose e a volte anche calunnie inventate di sana pianta. Le dichiarazioni sui giornali ci informano che se fosse

la formazione e la ricerca (forse i denigratori dell'impianto non sanno che oggi esiste una prestigiosa cattedra di ingegneria del veicolo); mettere a disposizione di tutti i cittadini e di tutti gli operatori del trasporto un impianto peri corsi di guida sicura che sono già obbligatori in Europa e lo saranno presto anche in -Italia. E ancora: mettere a disposizione degli appassionati dei motori un impianto dove possano praticare la loro passione sportiva in assoluta sicurezza per loro e per gli altri cittadini, evitando che ciò avvenga, come purtroppo accade oggi, sulle strade della nostra provincia; mettere a disposizione di Modena Terra dei Motori - manifestazione che si tiene da ormai molti anni - un impianto che, in sinergia conia straordinaria rete inuseale che abbiamo creato nel nostro territorio, accresca la capacità di attrazione di Modena dal punto di vista turistico. Questo è il dato politico e non altro. Credo che sia arrivato il momento di chiarire chi lavora per lo sviluppo e la crescita della nostra città, cercando di costruire tutte le opportunità che possono portare sul nostro territorio occasioni di investimento e di lavoro qualificato e chi invece lavora solo per distruggere tutto senza proporre nulla di alternativo se non una stanca e sterile demagogia conservatrice. Dispiace che a questo "coro" di guastatori si sia aggiunto anche il segretario cittadino del Pd. Molte cose oggi mi sono

per Modena Attiva e per Sel non avremmo mai realizzato l'impianto. Ne prendo atto preoccupato per il futuro governo che guiderà questa città. Un governo condizionato dai veti d.elle forze massimaliste che bloccano tutto e impediscono qualsiasi decisione. Situazione che purtroppo abbiamo già constatato e pagato amaramente a livello

PAOLO SILINGRDI

k L'ex a ssessore: «In questa storia è chiara la responsabilità politica tutta di Daniele Sitta Ma lui governa per sè o per la città?»

nazionale (governo Prodi) e che stiamo cominciando a pagare anche a livello Modena ha bisogno di altro rispetto a squallidi giochetti politici che hanno come unico obiettivo non il bene dei modenesi ma. posizionamenti, anche personali, in vista delle prossime elezioni anurdnistrative. La nostra città merita un impegno serio, rigoroso e forte a sostegno di un progetto riformista che dia speranze e futuro a chi non ha lavoro e a chi lo sta perdendo. O si capisce questo o si condanna Modena ad un dedirlo irreversibile e drammatico. * assessore Programmazione gestione del territorio e i nf ras t rette re del Comune di Modena

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©RIPRODUZ:ONE RISERVATA

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DAZETTA DI MOD:NA

08/04/2012

L'assessore Sitta prova un'auto sulla pista di Marzaglia

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Mi è chiaro perché da due anni nessuno interviene su quei dirigenti che lavorano solo contro l'amministrazione

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press unE 08/04/2012

DAZETTA DI MOD:NA

PUNTO

Il Pd tentenna e avanza l'idea di liste civiche di Davide Berti isogna che il Pd si decida a diventare grande e a spondere ad una domanda, l'unica e la sola dietro la quale si rincorrono, ormai è il caso di dire da anni, equivoci politici che rischiano di diventare ormai iinsormontabili: ii Pd sta con Sitta o con Modena Attiva? Due anime di questo tipo, in uno stesso partito, ormai è chiaro, non possono coesistere. Ed è troppo comodo dire che il Pd al suo interno ha varie sensibilità, scomodando come esempi di visione opposta addirittura l'aborto o il fine vita. Qui siamo all'abc di ciò che un partito dovrebbe fare. Ovvero appoggiare la sua giunta nell'ambito di un progetto strategico, se si ritiene che l'autodromo sia tale (ma l'autodromo, in questo caso, è solo il mezzo e non il fine), per lo sviluppo della città. Fila ragione l'assessore Daniele Sitta quando parla di un «mancato intervento sui dirigenti Pd che guidano Modena Attiva». Se erano un problema

politico Matteo Richeni che andava con Renzi, o Antonino Marino che andava con (Arali e Serracchiani, come si dovrebbe chiamare chi dall'interno delegittima ogni scelta della giunta in materia di urbanistica e pianificazione territoriale? Troppo facile dire che il problema è Sitta. Troppo facile dire solo Sitta. Diciamo pure anche Pighi, che ci ha messo la faccia in consiglio comunale anche pochi giorni fa quando si parlava di aree F per difendere il suo assessore. Diciamo pure anche tutta la giunta. Così, almeno, se a Pighi non andrà bene di vedersi accostato a Sitta lo potrà dire. Stessa cosa gli altri assessori. Che ora hanno due strade: o alzare anche loro la voce col partito e pretendere che si prenda finalmente una posizione su Modena Attiva, o farsi da parte e lasciare isolato il loro collega. La via di mezzo stilla quale tutti hanno giocato, a partire dai vertici del Pd, non è più. possibile. Il cerchiobottismo di cui il Pd a Modena è maestro è passato di moda. Davide Bandii e Giuseppe Bocchini dicano chiaramente una volta per tutte non che cosa è giusto sull'autodromo, irta che cosa è giusto su Slitta e su Modena Attiva. Che cosa è giusta su questa amministra-

e. E la giunta dica se Sitta si è comportato come doveva oppure no. Una premessa sostanziale prima di guardare anche l'altra faccia della medaglia. Sitta non la manda a dire. Questo Pd non è pili il suo partito. E quindi o il partito cambia, o cambia lui partito, Forse anche prima del 2014. Sono settimane che si rincorre la voce di un. Sitta espressione alle prossime elezioni di una lista civica. In queste Ore si aggiunge anche il minor che vorrebbe Paolo Silingardi candidarsi alle primarie del Pd. Come farà il Pd a fare sintesi? Il problema è proprio questo. In settimane in cui il presidente della Provincia scrive lettere per tirare le orecchie al sindaco sulle alleanze e un assessore non partecipa in giunta al voto del bilancio comunale, si vede la mancanza di regia, di strategia, di luoghi in C.IA affrontare le discussioni. E il distacco aumenta: c'è una base incredula e un vertice lontano a tal punto da non poter più tenere le fila, questo è chiaro. Tre settimane fa, proprio su questi temi, avevamo definito il Pd "bello addormentato sulle poltrone". Ma forse era un complimento. Vedremo se seguirà lo stesso si-

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press unE 08/04/2012

di Marcello Radighieri Quell'autodromo non è regolare. E quanto sostiene Modena Attiva, l'associazione vicina all' area dei centrosinistra, volta a sottolineare le «evidenti e grave difformità tra il progetto autorizzato e quanto realizzato dall'impresa». L'opera sul banco degli imputati è ancora il circuito di Marzaglia. E l'impresa citata, la Vintage srl, che ha recentemente ultimato i lavori di costruzione dell'impianto, e si appresta a lanciarlo a pieno regime. Nel dossier presentato da Paolo Silingardi, ex assessore comunale all'ambiente, sono presenti «cinque grosse incoerenze riscontrabili analizzando gli atti e visio:nando sia il progetto ap provato dalla provincia in sede di valutazione dell'impatto ambientale (Via), con le relative prescrizioni, che i documenti attinenti alle autorizzazioni urbanistiche». Prima fra tutte l'allungamento del tracciato di oltre quattrocento metri, forse uno dei no-. di pii scottanti: grazie a tale estensione infatti l'impianto, che era stato presentato come «centro di guida sicura per la ricerca e l'educazione stradale», ha raggiunto la soglia dei 2000 metri, a fronte dei 1600 previsti, diventando omologabile come autodromo disponibile per ogni tipo di competizioni e gare eccetto la Formula i. Una modifica di non poco conto, spiegano i cittadini di. Modena Attiva, che muta totalmente le finalità dell'opera. Ma il cambiamento più grave, sempre secondo l'organizzazione, è quello relativo al sistema fognario, soprattutto «considerancio la vulnerabilità delle falde acquifere della zona e le ripetute assicurazioni sulle garanzie della loro tutela». Per la difesa di quelli che vengono considerati come alcuni tra i migliori pozzi del territorio modenese, la Via prevedeva la realizzazione di fognature in materiali specifici e attraverso saldature adatte in modo da impedire che eventuali inquinanti potessero raggiungere i bacini idrici sottostanti. Inoltre, sempre nello stesso rapporto, si parlava di «condotte a doppia camicia ispezionabili». «Peccato che i tubi effettivamente re-

DAZETTA DI MOD:NA

L'autodromo reale diverso dal progetto «Violate le regole» Modena Attiva: gravi difformità e il Comune le ha avallate «Sarà la magistratura a valutare se aprire una inchiesta» Le "sorp rese vy in p ista a Marzaglia Differenze tra il progetto approvato e l'opera effettivamente realizzata, secondo Modena Attiva .. .

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• Il tracciato della pista.t.cattipi più punti in manietasestaMatO':'',.. :,,,,:... passando da 1600 a:2001 Td lunghezza complessiva • Sono state modificate posizioni degli edifici rispetto a quelle autorizzate E La rete tognaria non è coniavo ade ,\\ prescrizioni della Via E Posizione differente (lene ya, laminazione • Cambiamento nella fepzìon dell'impianto, ila a impianto omolo competizioni e

alizzati siano in Pvc quando non di cemento, non siano saldati e tantomeno incamiciati e isp ezionabili. In poche parole non abbiamo garanzie, soprattutto considerando l'alta permeabilità del terreno in quell'area» spiega Silingardi. Per non parlare delle differenze di posizione e dimensione degli edifici rispetto a quelle autorizzate. Insomma dal dossier realizzato da Modena Attiva emerge un

quadro chiaro di palesi violazioni dei progetti approvati. «Un episodio del genere a Modena non era mai avvenuto, e non vogliamo che accada di nuovo. Ora vorremmo poter ripristinare una funzione di legalità: per questo facciamo tre richieste ragionevoli e semplici alle istituzioni. Prima di tutto chiediamo al Comune di farsi carico di esaminare nei dettagli cosa sia realmente successo e cosa sia stato real-

mente costruito. Vorremmo in pratica che il Comune si riappropriasse del progetto». «In secondo luogo desideriamo che la Provincia si dimostri in futuro inflessibile nel richiedere il rispetto delle prescrizioni della Via, che adottasse un approccio maggiormente severo e attento. Infine la nostra ultima richiesta è che alla prossima conferenza dei servizi, prevista per dopo Pasqua, anche i cittadini. e le associazioni possano visionare gli atti, ed eventualmente richiedere chiarimenti sull'opera». Una denuncia pubblica molto dura che per il momento però sembra rimanere solo sul piano politico e sociale: «Non prevediamo azioni legali per il momento, sarà c:ompito della magistratura stabilire se è necessaria o meno l'apertura di un indagine». Non a caso il titolo dei dossier è "Un problema polifico». 'dl fatto veramente grave è che nel caso c'è una responsabilità politica dell'ufficio urbanistica, che emerge chiaramente dalle dichiarazioni di Sitta aggiunge Paolo Silingardi - il progetto che l'assessore presentò ai consiglio comunale è stato completamente modificato; e lui stesso ha difeso questi cambiamenti definendoli risposte intelligenti alle esigenze del territorio. Ora è lampante che c'è un problema politico ali' interno del centrosinis tra e viene spontaneo chiedersi se Sitta stia governando per se o nielli interesse della maggioranza dei cittadini».

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press LITE

il Resto del Carlino Modena

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DL:33:C «VOTATO IMPIANTO DIVERSO DA QUELLO REALIZZATO»

«Autodromo, clffo tà col progetto approvato» Modena Attiva: «Prescrizioni ambientali da rispettare» «QUESTO modo di amministrare ci sembra inaccettabile. Non si può dire una cosa in consiglio comunale e poi fare altro». Le critiche arrivano da Modena Attiva. Il motivo? La condotta dell'assessore all'urbanistica Daniele Sitta, reo — stavolta, «ma i modi sono quelli usati anche per le case sui pozzi in via Cannizzaro» di aver tradotto in cemento una cosa diversa rispetto a quella concertata con le istituzioni e i rappresentanti dei cittadini. «La decisione di costruire un autodromo a Marzaglia, sopra i migliori pozzi del nostro acquedotto, su un terreno altamente permeabile in zona di ricarica delle falde — spiega il portavoce degli 'attivisti' Paolo Silingardi — è stata oggetto di molte polemiche. La vulnerabilità del territorio è tale che, paradossalmente, la pista di Marzaglia non dispone di un distributore di carburante, proibito perché troppo rischioso per le falde. I problemi emersi sulle fogne, non realizzate come prescritte, e sulla lunghezza del tracciato, cresciuto del 25%, sono evidenti, ma l'assessore Sitta ha dichiarato che quelle sono 'le fogne più belle del mondo' e che 'abbiamo fatto una

pista da due chilometri, e se avessi potuto l'avrei fatta anche di due chilometri e cento metri'. Però le sue dichiarazioni al Consiglio comunale in sede di approvazione del piano particolareggiato — continua sono state chiarissime nell'affermare che l'impianto 'è un anello di 1.600 metri' e che le riduzione era necessaria per 'una serie di motivazioni' all'interno di 'un percorso progettuale molto serio'». Silingardi va avanti. «La delibera approvata dal Consiglio comunale nel maggio 2008 acquisiva le prescrizioni della Via, la valutazione di impatto ambientale, come parte integrante del progetto autorizzato. Come avrebbero votato i consiglieri se il progetto fosse stato presentato in Consiglio comunale nelle sue caratteristiche reali? Le difformità dalla Via — secondo Modena Attiva — sono tante e tutto fa supporre che altre possano emergere. Non sappiamo come si concluderà questa vicenda, di certo ci sentiamo di esprimere pesanti preoccupazioni, ed è importante che venga rapidamente ripristinata una certezza: se una procedura di. Via approva un progetto con prescrizioni, deve essere realizzato in

modo conforme. Sarebbe gravissimo se venisse accettato a posteriori lo stato di fatto, coniugando al danno la beffa».

LA DISCUSSIONE si sposta su un piano ancora più politica. «Parliamo — dice Silingardi — di affidabilità della politica. C'è troppa distanza tra ciò che si dice e ciò che si fa, e inevitabilmente crolla la credibilità della politica. Per salvaguardare la dignità istituzionale della conferenza dei servizi, della giunta provinciale che ha deliberato la Via e le relative prescrizioni, e del consiglio comunale di Modena, che ha approvato il piano particolareggiato dell'area, è indispensabile capire cosa è successo veramente, e chi ha un ruolo politico deve farsi carico delle proprie responsabilità». Il Comune, concludono gli attivisti «deve fare chiarezza, in modo trasparente e inequivocabile, sulle difformità tra l'opera realizzata e il piano particolareggiato. La Provincia sia inflessibile nel richiedere il rispetto del progetto approvato in sede di Via e delle relative 43 prescrizioni vincolanti e la Conferenza dei servizi dia ai cittadini interessati la possibilità di partecipare». d. m.

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I PUNTI Modena Attiva dice che in coniio comunate Sitta

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«Aul.-Lomo, eliouità wogella

Sotto la pista ricordano gli attivisti — ci sono migliori pozzi del nostro acquedotto. Ma te fogne non sono state realizzate come deciso» Pagina 17 di 33


press LISE 08/04/2012

il Resto del Carlino Modena

Pd, che caos all'interno Sitta silura il suo segretario «E' un guastatore» ATTORNO alla pista di Marzaglia, nel Pd, si sta alzando una vera e propria bufera politica. Protagonisti: l'assessore all'urbanistica Daniele Sitta e il segretario cittadino del. Pd, Giuseppe Boschini. Ieri la preso la parola' Sitta, che ha attaccalo duramente il collega/alleato/chissà. «C'è chi lavora — è esploso l'assessore in un furibondo comunicato stampa — solo per distruggere tutto senza propone nulla di alternativo se non una stanca e sterile demagogia conservatrice. Dispiace che a questo 'coro' di guastatori si sia aggiunto anche il segretario cittadino del Pd. Molte cose oggi mi sono pii) chiare, come ad esempio il mancato intervento sui dirigenti del Pd che guidano Modena Attiva e che da oltre due anni lavorano sistema ticamente, ed esclusivamente, contro l'amministrazione comunale, utilizzando molto spesso motivazioni pretestuose e a volte anche calunnie inventate di sana pianta. Se fosse per Modena Attiva e per Sei — si è detto non avremmo mai realizzato l'impianto. Ne prendo atto preoccupato per il futuro governo che guiderà questa città. Un governo condizionato dai veti delle forze massimaliste che bloccano tutto e impediscono qualsiasi decisione. Situazione che purtroppo abbiamo già constatato e pagato amaramente a livello nazionale (governo Prodi) e che stiamo cominciando a pagare anche a livello locale. Modena — continua Sitta — ha bisogno di altro rispetto a squallidi giochetti politici che hanno come unico obiettivo non il bene dei modenesi ma posizionamenti, anche personali, in vista delle prossime elezioni amministrative. La nostra

città merita un impegno serio, rigoroso e forte a sostegno di un progetto riformista che dia speranze e futuro a chi non ha lavoro e a chi lo sta perdendo. O si capisce questo o si condanna Modena ad un declino irreversibile e drammatico». Mettiamo da parte il futuro e concentriamoci sul presente. Sitta sta accusando — e non è cosa da poco — il segretario cittadino del suo partito, Boschidi essere un «guastatore, de-

L'assessore all'urbanistica Daniele Sitta. Ancora una volta è protagonista di una lite interna al Pd

LA CO » «Boschini si è unito ali coro di chi distrugge tutto senza proporre niente» magogico e conservatore». Inutile dire che non è la regola, che nei partiti non dovrebbe andare così. I problemi ci sono, e sono grossi. SULLE polemiche legate alla pista, l'assessore si limita a far notare agli ambientalisti di Modena Attiva alcuni elementi. Il primo: «L'impianto licenziato dalla Valutazione di impatto ambientale prevedeva cinque piste e noi, per ora, ne abbiamo realizzata solo una. Una parte degli spazi è stata inibita dalle vasche di laminazione delle acque imposte dalle prescrizioni di Via. Quindi l'impianto oggi, non ha nessun carico urbanistico maggiore di quello licenziato dalla Via e, anzi, il numero di automezzi che potranno essere contemporaneamente presenti sulla struttura è inferiore a ciò che fu inizialmente previsto e autorizzato». Secondo: «La destinazione della pista non è cambiata». Quindi niente Gran prix, ma guida sicura e test tecnici.

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press LinE

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dí Modena e Provincia

08/04/2012

A GAMBA TESA L'assessore ali' banistica in erviene sul caso-Marzaglia e attacca il segretario del suo partito

Sitta «Boschini fa palle dei guastatori» «Ora capisco il so atteggiomeito nei coi rat dei leacler Moclera Attiva» assessore Daniele Sitta rotnpe gli indugi e, partend.o dal caso-Marzaglia, si. lancia in un attacco diretto al lea.der del su.o partito, Giuseppe Boschini che sul nostro giornale l'aveva a cc usato di «mancanza di confronto politico» sull'autodromo. segretari.o citta.dino dei. Pd si è unito al coro di guastatori che lavora solo per distruggere tutto senza proporre. nulla di alternati-. vo se non una stanca e sterile demagogia conservatrice» h.a detto Sitta. Ma ecco il suo intervento i.ntegrale. ((Non entro nel merito degqi aspetti tecnici relativi alla pista di Marzaglia. E' in corso da alcuni mesi una valutazione del gruppo tecnico incaricato della Valutazione Impatto Atnbienta le sui rispetto delle prescrizioni di carattere anibienta le, a suo tempo stabilite per la costruzione dell'impianto motoristico. Lascio ai tecnici svolgere con tranquillità il loro lavoro professionale ausincando che altrettanta serenità sia loro garantita da chi, quotidiana-

mente, sulla stampa lancia accuse e anatemi anche al fine di condizionarne l'atteggiamento. Mi preme solo precisare che l'impianto licenziato dalla Via prevedeva CinqUe piste., e più precisamente Un anello esterno e quattro piste speciali interne. Se è vero che l'anello esterno è stato allungato rispetto alla previsione iniziale, per motivi tecnici, senza comunque modiicare confini dell'impianto, è alti-manto vero che le qua tiro piste interne non sono state, per orci, realizzate e che sicuramente saranno fbrtemente ridotte rispetto al progetto iniziale. Una parte degli spazi è stata inlàtti inibita dalla vasche di laminazione delle acque imposte dalle prescrizioni di Via. Quindi l'impianto oggi, non ha nessun carico urbanistico maggiore di quello licenziato dalla Via e, anzi, il numero di automezzi che potranno essere contemporaneamente presenti sulla struttura è inferiore a ciò che fu inizialmente previsto e autorizzato. Dal punto di vista ambientale„perciò, a condizione che se ne

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dia una lettura seria e non ideologica , i cambiamenti sono stati sicuramente positivi. Naturalmente non sono state tnodt ficate le destinazioni d'uso e neinmeno gli obiettivi politici della pista che sono e rimangono chiarissimi: mettere a disposizione dell'industria. automobilistica del nostro territorio un impianto indispensabile per le proprie attività di sviluppo e collaudo; mettere a disposizione della fa.coltà di Ingegneria dell'Università di Modena e Reggio una struttura fondamentale per la formazione e la ricerca (forse i denigra.tori dell'impianto non sanno che oggi esiste una prestigiosa cattedra di ingegneria del veicolo); mettere a disposizione di tutti i cittadini e di tutti gli operatori del trasporto wi impianto per i corsi di guida sicura che sono già obbligatori in Europa e lo saranno presto anche in Italia; tnettere a disposizione degli appassionati dei motori un impianto dove possano praticare la loro passione sportiva in assoluta sicurezza per loro e per gli altri cittadini, evitando che ciò avvenga, come purtroppo accade oggi, sulle strade della nostra provincia; niettere a disposizione di Modena Terra dei Motori un impianto che, in sinergia Can la straordinaria rete museale che abbiatno creato nel nostro territorio, accresca la capacita di attrazione di Modena dal punto di vista turistico. Questo è il dai. o politico e non altro. Credo che sia arrivato il inomento di chiarire chi lavora iter lo sviluppo e la crescita della nostra città, cercando di costruire tutte le opportunità che possono portare sul nostro territorio occasioni di investimento e di lavoro qualificato e chi invece lavora solo per distruggere tutto senza proporre nulla di alternativo se t1012. Una StatiCa e sterile demagogia conservatrice. Dispiace che a questo

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di Modena e Provincia

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A sinistra Daniele Sitia. Sopra Creta n Favarin, Stefano l'amari,

Paolo Silinganli e Giuseppe Bocchini

A7oro:› di guastatoci si sia aggiunto anche il segretario cittadino de/Pd. Molle cose oggi mi sono più chiare, come ad esempio il mancato intervento sui dirigenti del Pd che guidano Modena Attiva e che da oltre Inc anni lavorano sistematicomente, ed ed esclusivamente contro l'amministrazione, utilizzando molto spesso motivazioi pretestuose e a volte anche calunnie inventate di sana piana. Le dichiarazioni sui giornali ci informano che se fosse per Modena Attiva e per Sei non avremmo mai realizzato l'impianto. Ne prendo atto preoccupato per il futuro governo che guiderà questa città. Un governo condizionato dai veli delle tbrze massima liste che blocca-

no tutto e impediscono qualsiasi decisione. Situazione che purtroppo abbiamo già constatato e pagato amaramente (i livello nazionale (governo Prodi) e che stiamo cominciando a pagare anche a livello locale. Modena ha bisogno di altro rispetto a squallidi giochetti politici che hanno come unico obiettivo non il bene dei modenesi ma posizionamenti, anche perSOnali, in vista delle prossime elezioni amministrative. La nostra città merita un impegno serio, rigoroso e fOrte a sostegno di un progetto riformista che dia speranze e futuro a chi non ha lavoro e a chi lo sta perdendo. O si capisce questo o si condanna Modena ad un declino irreversibile e drammatico.

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di Modena e Provincia

MARZAGLA L'accusa di Silingardi (Modena attiva) sulla lunghezza della pista: «Mai visto nulla dì simile in città»

«Autodromo, ignorati Consiglio e Conferenza Chi ha responsabilità politiche ne risponda» di LUCA CARDINALE

eh, penso che se un pri.A„. vato realizzasse un edificio del 25% più grande di quan to previsto, quanto meno glielo demolirebbero...». Solo che in questo caso l'edificio' è l'autodromo di Marzaglia, il. 'privato' è l'assessore all'Urbanistica Damele Sitta, e fi e la differenza tra la lunghezza della pista secondo il piano particolareggiato presentato in Comune e la dimensione effettiva del tracciato.

Quaffrocerotosette Una differenza. di. 407 metri, dal momento che il progetto prevedeva una pista da 1600 metri e la pista di Marzaglia è lunga due chilometri e sette metri. Un 'allungamento' che non ha fatto piacere alla Provincia di Modena, che coordina. la Conferenza dei servizi - oltre alla Provincia stessa, ne fanno parte Comune, Arpa e Ausl - la quale ha emesso una Valutazione di impatto ambientale per una pista da 1600 metri. Ma più che 407 metri in più, a rendere piuttosto teso il clima tra piazza Grande e viale Martiri è stato il fatto di trovarsi la modifica già fatta, senza un confronto sull'opportunità di allungare il tracciato. E così l'assessore all'Ambiente Stefano Vaccari ha riconvocato la Conferenza,

che subito dopo Pasqua si. esprimerà sulle ricadute ambientali della modifica.

Difformità Modifica che è piaciuta ancora meno da Modena attiva, che aveva sollevato il. tema. venti giorni fa, e che ora torna ad attaccare presentando un dossier (articolo a destra) che ricostruisce la storia della pista prove di Affarza.glia, «Qui - spiega Paolo Silingardi, 'mente' del laboratorio politico e coordinatore del Forum Ambiente del Pd si pone un grave problema di corrispondenza tra un piano particolareggiato e l'effettiva realizzazione del progetto. insomma, c'è una difformità evidente tra quello che è stato votato in Consiglio comunale l'8

maggio 2008 e quello che è stato realizzato: quella pista è stata allungata di 407 metri, 'guada.gnando' il 25% dalla presentazione alla realizzazione».

«Fatto gravisslane E se l'assessore Sitta ha spiegato che si tratta di questioni urbanistiche, che non modificano l'impatto ambientale della pista e quindi non riguardano la. Via, Silingardi contratta.cca facendo notare che «non si tratta di una. modifica banale: qui si. va contro una precisa prescrizione. Insomma, mettiamo che le esigenze siano cambiate in corso d'opera, e che ci fosse bisogno di allungare la pista: perché l'assessore non è tornato in Consiglio comunale illustrando le modifiche da apportare al

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tracciato? il fatto è che c'è qualcuno che vorrebbe governare per sè, non per la maggioranza o per i cittadini. Quello che è successo, la difformità tra il progetto passato in Consiglio comunale e la realizzazione dell'autodromo, è un fatto gravissimo, e chi ha responsabilità politica ne deve rispondere. Non ricordo che a Modena sia mai successo nulla del genere -incalza Silingardi - nè ricordo che sia mai stato raggiunto un momento così critico nei rapporti tra Comune e Provincia, ma anche tra amministrazione e città». Proprio per fare chiarezza sugli aspetti tecnici e politici della vicenda, Modena attiva avanza tre richieste: «Prima di tutto riprende Silingardi - il Comune deve fare chiarezza sulle difformità tra il piano particolareggiato e l'impianto realizzato, riappropriandosi di questo terna. In secondo luogo, la Provincia deve essere inflessibile sul. rispetto delle 43 prescrizioni contenute nella Valutazione di impatto ambientale: sarebbe molto negativo se a questo punto venisse sanato lo stato di fatto, come se non fosse successo nulla. Infine - conclude - chiediamo che la Conferenza dei servizi sia aperta a tutti i cittadini interessati»,

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GAllETTA DI MODENA

I «Basta pole che Ora farò io da mediatore» Per H sindaco tutto nasce da difetti di comunicazione: «Daniele ha esagerato ma io sono convinto che in futuro si rimpiangerà uno come lui» di Andrea Marini «Ma quali irregolarità o, peggio, abusi edilizi... Le polemiche di questi giorni sono state originate da una serie di diletti di comunicazione, voglio intenderli così, che hanno avuto come conseguenza quello di far alzare i toni, ben oltre il necessario. Qualcuno è andato un po' sopra te righe...». Parole dì Giorgio Pighi, sindaco di Modena, appena rientrato da un breve periodo di vacanza fuori città, vacanze nel corso delle quali è stato puntualmente Informato su quanto avvertiva a Modena sul fronte pista di Marzaglia e dei rapporti Giunta -Pd. «Ho qui una copiosa rassegna stampa» dice sorridendo il sindaco, che poi entra nel cuore della questione, che secondo lui va inquadrata anehe su come Modena krt ve certe questioni. «Ci sono alcuni tenti che in

Il primo N n cittadino: k sul tracciato della pista è tutto ok, nessuna irregolarità. Su alcuni argomenti qui a Modena si fa fatica a confrontarsi città non. si possono affrontare senza scatenare aspetti emotivi. Occorre quindi cercare di riportarli a razionalità. Con la pista di Marzaglia è accaduto lo stesso. - spiega - Non c'è stato alcun abuso o allungamento di pista truffaldini, sono state seguite tutte le procedure del caso. Del resto i progetti sono pubblici e sono disponibili per chiunque li voglia esaminare. La polemica a mio avviso è frutto della mancata conoscenza della questione in tutti i suoi elementi; si è finito con il

collegare direttamente quanto previsto dalla Via al permesso di costruire. Argomenti che vanno distinti. Il tenia della Via riguarda non l'inquinamento, ma la ricaduta dell'inteIvent© sul territorio, la natura dell'area, l'impatto del rumore, eccetera. il permesso di costruire, viene dato dai dirigenti del Comune e riguarda la costruzione, che deve essere uguale al millimetro rispetto a quanto progettato. Certo si devono rispettare le indicazioni date. Ad esempio, attraverso la Via è accaduto che in base alle prescrizioni, una parte degli spazi è stata inibita dalle vasche di laminazione delle acque piovane e si è agito di conseguenza. Ma non c'è stato alcun carico urbanistico in più rispetto a quanto previsto. La pista si è allungata? Ricordo che ci sono ancora quelle intermedie da realizzare e il tutto sarà riequilibrato. Ora saranno fatte tutte le verifiche e vedrete che, alla fine, il progetto partirà regolarmente». Resta il fatto che l'assessore Daniele Sitta non è andato tanto per il sottile nei confronti di Modena Attiva, e soprattutto del segretario del vostro partito. «P indubbio che la reazione di Daniele sia stata un tantino sopra le righe. Occorre però togliere tutto quello che è il frutto di una polemica accesa, che tocca toni alti ,da quella che è la sostanza della questione. E la sostanza, senza voler mettermi davanti agli esperti, è quanto i tecnici e il Comune hanno fatto, e lo hanno fatto agendo in piena autonomia. Il permesso di costruire lo danno i dirigenti del Comune e non ho alcun motivo di dubitare che abbiano agito in piena correttazza. Ora occorre chiudere il cerchio ed è quanto farà la Via. Vedrete che alla fine l'opera sarà realizzata». E con il Pd come la mettia-

mo? Sentite ancora il suo appoggio o come dice Sitta sta venendo meno? «P il nostro partito, con il quale abbiamo costruito il programma che stiamo realizzando. In questi anni, come noto, ci sono stati tre punti delicati da affrontare. Ambiente e governo del territorio, edilizia e nuove edificazioni, edilizia e affitto e acquisizione delle proprietà degli immobili. Temi per i quali abbiamo assistito a un dibattito acceso che ha sofferto molto di polarizzazioni.

re sintesi arrivando a politiche che siano inclusive. E auguro a chi verrà dopo dì me di avere la stessa pazienza e capacità di lavorare per raggiungere sempre la sintesi. Altrimenti l'unico effetto sarà quello di bloccare e rallentare le opere pubbliche. E i modenesi, non lo meritano, anche se si trattasse di un solo mese di ritardo». Però Sitta è andato pesante. Qualcuno dal partito potrebbe anche chiedere che venga rimosso, «In effetti sono espressioni

Chi sostiene l'ambiente non perdona il cemento, viceversa chi vuole costruire ritiene che quanti sostengono l'ambiente siano fautori dell'immobilismo. Io ho sempre cercato di favorire il dibattito andando più a fondo possibile, in modo di arrivare poi a fare sintesi e quindi proseguire con i progetti. Le frasi sopra le righe impongono al sindaco questo lavoro, anche i partiti si sono rivolti a me... Mi restano ancora due anni di lavoro e mi auguro di avere la stessa capacità di fa-

forti, ma originate dal fatto che lui, ben conoscendo la materia e la correttezza dei suoi tecnici, li ha usati per difenderli in questa situazione. Comunque Daniele ha il suo carattere, e le sue arrabbiature nel fornire le risposte sono ormai diventate proverbiali. Sono però convinto di una cosa: la città lo rimpiangerà; a parte il mio affetto, lui è una persona che in quello che fa ci mette il cuore e si butta a capofitto per realizzare i progetti per la città».

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Basta litigare. E' tempo di mediare

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«Ma ci rendiamo conto che a forza di "no" su ogni progetto, oltre a bloccare le opere, si rischia di condannare la città alla miseria, senza plit occasioni di lavoro per i giovani e per le nostre imprese? Chi dovrà pensare alle alleanze future del Pd, farà bene a considerare anche quest: aspetti». La Pasqua pare non aver smussato Io spirito battagliero dell'assessore Daniele Sitta, il quale non indietreggia di un passo, rispetto a quanto scritto nei giorni scorsi. «in questi anni abbiamo sopportato i continui attacchi di Modena Attiva. Io mi sono limitato a chiedere al partito di esprimere una parola definitiva rispetto alla sua equidistanza tra Modena attiva e i progetti dell'amministrazione. aggiunge l'assessore Non è una questione personale, nel senso che gli attacchi toccano anche altri settori, si pensi solo al tennovalirizzatore. Per non parlare poi della Bretella, della Cispadana.„ Il partito è ora che decida da che parte stare». E qui l'assessore si avventura su un tema inedito per lui: quello dell'alleanza attuale che governa insieme all'attuale giunta e quella futura. «Ov/iamente il tema delle alleanze non è di mia competenza, dico solo che da ormai otto anni cerco di dare il mio conti-buto alla città cercando di realizzare i programmi che il partito di maggioranza e il sindaco hanno sottoposto agli elettori. Ecco: è un delitto cercare di realizzare quanto ci siamo tutti insieme impegnati a fare'? Io sono molto preoccupato dalle avvisaglie dai veti che arrivano da coloro che dovrebbero affiancarci nella futura alleanza di governo della città. Se Christian Eavarin di Sei è arrivato a dire che "se ci fossimo stati noi la pista non sarebbe mai passata" possiamo ben comprendere quello che ci aspetta: loro sono quelli del no su tutto. Quando invece a questa città servono progetti per Or fronte a una sfida globale che ci aspetta; per dare prospettive di lavoro sede ai nostri giovani. Noi abbiamo bisogno di lavorare insieme, ventre a terra, con i "no" non si va da nessuna parte. L'unica prospettiva è un futuro di declino e di miseria, anche per questa terra che non le hanno mai conosciute», Quanto all'ipotesi di sue dimissioni, l'assessore non si tira

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Sitta. certi alleati portano alla 'seria Silingardi: è superato L'assessore: «Sono preoccupato per il futuro della città» Il leader di Modena Attiva: «Si basa su modelli ormai vecchi» Sitta: ho voluto spronare il Pd perché c'è bisogno di nuovi progetti per creare lavoro. Chi dice sempre no ci porterà al declino Silingardi: a sua visione w per la città si basa solo su mattoni e cemento, ma ora il futuro sì costruisce recuperando l'esistente e con idee innovative Paolo Silingardi, Modena Attiva

Daniele Sitta, assessore

indietro, :<lo la mia disponibilità a farmi da parte l'ho sempre data. aggiunge. Ma qui non è questione di Sitta, qui è in ballo il futuro del rifomiismo in questa città». Da Sei nessuna dichiarazione ma l'annuncio di una presa di posizione che seguirà a giorni. Non si tira indietro, Paolo gardi di Modena Attiva. «Intanto, non è vero che noi diciamo 'no a tutto - esordisce , Su via Aristotele abbiamo una posizione moderata, diciamo: prima si facciano le analisi ambientali, la vas, e si valuti la tutela delle acque poi se si potrà costruire, con tutte le garanzie del caso, non sarà un problema. Non è questione di immobilismo, ma di un aoporccio culturale che deve adeguarsi ai tempi attuali, Oggi serve- un modello

sviluppo diverso, si distribuisce pili ricchezza attraverso il recupero dell'esistente che consumando territorio. Servirebbe una maggiore volontà al confronto, invece di roboanti invettive cori richieste di espulsioni e anatemi. Non le chiediarno per lui, non capisco perchà debba avvenire il contrario...» Poi Silingardi invita Sitta ad aggiornarsi. «Gli sfugge che oggi sono cambiate tante cose. La crescita non è diretta conseguenza del mattone e del cemento, ma arriva dall'innovazione, dal saper :inserire nel lavoro comptenze e le idee innovative. Qualche giorno fa sono andato in visita al museo Casa Enzo Ferrari, e leggevo una bella intervista al figlio di Enzo Ferrari, che si concludeva con una domanda: "Cosa farebbe oggi suo padre?"

Senza esitazioni Piero ha detto "L'auto elettrica', E' una risposta che mi è piaciuta molto, p urtroppo non vedo la coerenza che servirebbe coni no sta valori in questo progetto, si è scelta con l'allungamento della pista la strada pila facile delle competizioni contro la ricerca e con il mancato rispetto delle prescrizioni il vile risparmio di denaro a scapito della sicurezza delle nostre falde». Secondo Silingardi, a -proposito di prospettive future, in questa città c'è l'assoluta necessità di «Ripristinare i fondamentali se vogliamo costruire una città. europea, sostenibile e compentiva. Anche nelle differenze di valutazione ma nel rispetto delle regole». Andrea Marini ORIPPO)UZIONFAI'E , VATA

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Basta litigare. E' tempo di mediare

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Liste civiche contro Sitta e il Pd Terzo settore e ambientalisti in fe en Interessati a scendere in campo anche Andrea Landi e Roberto Franchini di ROBERTO GRIMALDI

INSIEME

LA LEGA perde colpi, il Pdl ha avuto bisogno di un commissario che mettesse ordine. A prima vista una situazione ideale per gli avversari del Pd. Ma i democratici, forse proprio perché non vedono nemici al momento pericolosi, invece di ricompattarsi si dividono. Prima di Pasqua la minaccia dell'assessore Sitta: «1l partito prenda una posizione riformista e non massimalista o me ne vado», Il riferimento era per il segretario cittadino Giuseppe Boschini, vicino a Modena Attiva. L'ultimatum non arriva a caso. C'è fermento nel centrosinistra, e sono alineno tre le correnti disposte a dare vita a liste civiche pronte a corre-

Andr Landi, presidente

detta Fondazione Cassa di Risparmio.

Scadrà net 2015

AGO DELL'', BILANCIA Bonaccini tentato da Roma Ma se resta, starà a Lui ricompattare il partito re nel 2014. Sulla carta Modena Attiva è il movimento più temibile. Il portavoce Paolo Silingardi potrebbe essere affiancato da due pezzi da novanta, che voci ricorrenti indicano come interessati a scendere in campo: si tratta dell'attuale presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Andrea Landi e del presidente della Fondazione San Carlo Roberto Franchini. Entrambi sono in scadenza e hanno i requisiti per dare spessore alla corrente. Il primo, sfruttando l'onda giusta, potrebbe anche aspirare alla carica di rettore, anche se l'anno della sua scadenza di presidente è ancora relativamente lontano (2015). MA SI sta muovendo molto anche il il terzo settore, la galassia del volontariato cattolico di sinistra. Da tempo il inondo cattolico di derivazione margheritina, si

o Franchini,

presidente detta Fondazione San Certo, scade quest'anno

L'assessore all'Urbanistica Daniele Sitta; ha più volte spronato il Pd a non prendere derive massimalista appoggiandosi a Sel e A movimenti ambientalisti

sente messo in un angolo all'interno del Pd. Non è escluso che tutto questo fermento si trasformi in un'associazione che un giorno potrebbe esprimere una lista civica. Ma anche intorno a Daniele Sitta c'è tutto un inondo pronto a mobilitarsi. Se davvero l'assessore dovesse lasciare il partito per incom-

patibilità, allora potrebbe coagularsi un gruppo di simpatizzanti disponibili a scendere in campo. Insomma, un vortice di associazioni più o meno occulte e correnti che non fanno bene all'unità del Pd, Il segretario regionale Stefano BOTMCCilli è al corrente dei movimenti dietro le quinte. Qual-

PotoSitingardi, leader di Modena Attiva, avversario prIndpaLe detrassessore Daniele Sfitte

C13110 lo vorrebbe a Roma alla segreteria del partito, magari con un ruolo da parlamentare. Se così fosse, forse mancherebbe il personaggio che per primo deve tentare di ricompattare il partito, cercando di far rientrare gli scontenti. Un'impresa che al momento pare difficilissima.

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consigliere comunale di rnodenacinquestelleit Vittorio Ballestrazzi Q Q ..."Z •

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«Marzaglia in caso di errore quaLcuno deve dimettersi» ,

LA PISTA di Marzaglia è stata fatta più lunga, al solo scopo di poter disputare gare agonistiche. L'operazione è stata compiuta disconstandosi da quello che era ilprogetto originario. Questa l'accusa di Paolo Silingardi e di Modena Attiva nei confronti dell'amministrazione. Vittorio Ballestrazzi, consigliere di modenacinquestelle, vuole andare in fondo alla questione: «Ho chiesto la convocazione urgente della Commissione Contrito e garanzia. Dalle notizie riportate dalla stampa — dice il consigliere comunale di modencinquestelle.it — sembrerebbe configurarsi una violazione dell'attuazione della delibera riguardante il Centro Guida Sicura di Mariaglia. Mi auguro che non sia così o la Giunta Pighi dovrà assumersi tutte le conseguenze politiche del caso, vale a dire le dimissioni».

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di Modena e Provincia

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ISTA Dal partito un giorno di tempo a Pighi e Sabattini per una soluzione

Internet: motori e politici ruggenti

Marzaglia, l'ultimatum del Pd Ma Sta su Boschini: «Uno scandalo la difesa di Modena attiva»

v\zazzi INTERNI

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entiquattro ore per ri mettere a posto la questione Marzaglia: è l'ultimatum che il ha dato al sindaco Pighi, che deve risolvere la situazione insieme al presidente della Provincia Sabattini. Dopo untine settimana rovente, culminato con l'attacco dell'assessore Sitia al segretario cittadino Bosch uni. il"parfilone" riporta al centro la questione dell'autodromo allungato, auspicando che siano Comuni:, e Provincia a risolvere il caso. E mentre il gruppo consiliare pensa ad un segnale forte da dare alla giunta, l'assessore all'urbanistico non indietreggia e rilancia: 'Nos è scandalosochiedere al segretario perché si è schierato con Modena attiva spiega piuttosto, é scandalo. so che Boschini abbia assunto quella posizione».

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Lega Nord, fuori anche Renzo Bossi A PAGINA 15 ---------

ESTERI

India: Bosusco, ora i inaoisti chiedono di più A PAGINA 17

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SPORT

Fl. i team non vogliono il Bahrain A PAGINA 30 ------------

La Lega è sotto choc. P'iatta Undi(-, la stagione Trota. ora tocca al nostro Muro Manfredini, comptomt baffuto di Pesce Gatto Ola lagliatta).

CONCOMNA

' assman è Tranpie, k,3; Trintignant ìa. Bocchini Mentre, Pd e MIOta fanno i conti con il caso Marzaglia, il popolo dei •tieb ironizza sulla situazione con due fotomontaggi : nel primo capogruppo e segretario sono iprotagonistidel Sorpasso' di ihno Risi e 'doppiano' hassescore Sitio. Nel secondo, partito e giunta sono impegnatiti] una seduta spiritica per invocare Stefano Benaccini. O\\tttttt tt A PAGINA 3

Ancora gravissima la bimba caduta nel bagno di casa Perquisita l'abitazione. E la madre è indagata per lesioni

Frassinoro, la Via Crucis in fotogallery

La piccola, 2 anni 04 mesi, si trova (lana scorsa settimana in terapia intensiva ai Policlinico oo n sempre gravissime le condizioni della flint ha pakistana di due anni e 4 mesi rimasta infortunata in casa a Concordia suina. Secchia e ancora ricoverata in terapia intensiva al Polirli: n. di Modena. ,a madre, ir. attesa di un bambino, è Indagata per lesioni, Pegni. sita l'abitazione per fare chiarezza sulla vicenda.

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CARTELLINO ROSSO

Calciatore modenese a Lucca denunciato per truffa in edicola: fingendosi romanista si fa ricaricare la carta di credito A PAGINA 7

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RESA .0E; CONE L'assessore Sítta non indietreggia dopo íl botta e risposta con H segretario sul caso Marzaglia

«Boschivi? Una posizione scandalosa» Aut aut al Pd su Modena attiva: «Ha il dovere di intervenire» dì LUCA GARDINALE

icorda che il Pd è ancora il suo partito, e che lo resterà ancora a lungo, a meno che... All'indomani del clamoroso strappo tra giunta e Partito democratico, con l'assessore all'Urbanistica Daniele Sitta che (con una nota ufficiale del Comune) ha accusato senza. tanti giri di parole il segretario cittadino Giuseppe Boschini, l'assessore non indietreggia, bolla come 'scandalosa' la presa di posizione di Boschini, e. rimette al centro la questione Modena. attiva con un aut aut al partito: oio o loro.

II giorno più lungo La resa dei conti è arrivata sabato scorso, la giornata più lunga di una settimana di passione in casa Pd e in giunta. Una situazione già molto tesa, viste le scintille tra Comune e Provincia sul caso autodromo di Marzaglia, e so-

prattutto sui 407 metri in più che la pista ha guadagnato rispetto al progetto presentato il Comune e autorizzato dalla Conferenza dei servizi. Ma la situazione si è infuocata con la nota, diramata dall'ufficio stampa del Comune, con cui Sitta ha ricordato che «al coro di guastatori ora si è aggiunto anche il segretario cittadino del Pd», Un attacco che ha mandato su tutte le furie il partito, a cominciare dal segretario provinciale Davide Baruffi, che ha chiamato il sindaco Pighi e il presidente Sabattini, e dal capogruppo in piazza Grande Paolo Trande, che con un'intervista a Prima Paginaha chiesto all'assessore Sitta di. smentire le sue dichiarazioni su Boschini.

sore io porto avanti un programma di governo condiviso da un partito e votato dai cittadini nel giugno del 2009». Due anni in cui l'assessore ha dovuto mandar già il silenzio del Pd su Modena attiva: «Se un partito non prende posizione di fronte ad una situazione del genere spiega vuoi dire che c'è un problema politico. Oggi a Modena l'opposizione è fatta da questa associazione, che peraltro ha un dirigente del Pd al 'comando': oggi il partito ha il dovere di intervenire per ripristinare la correttezza. Questa è la. cosa paradossale, non che io abbia chiesto conto a Boschini del. suo intervento: è scandaloso vedere il segretario cittadino che prende posizione in favore di Modena attiva».

Due anni di attesa E oggi l'assessore torna a parlare, senza però indietreggiare e indicando il problema. numero uno: Modena attiva e Paolo Silingardi. «Nel mio intervento - spiega Sitta - ho posto una questione politica: il Pd sta di qua o di là.? E' una risposta che aspetto da due anni, da quando un'associazione ha deciso di assumere un ruolo chiaramente politico, peraltro attaccando quotiL'ipotesi lista 'civica dianamente la giunta. Insomma - incalza l'assesPer quanto riguarda l'ipotesi di un'uscita dal Pd e della nascita di una lista civica che lo sosterrebbe alle prossime amministrative, l'assessore ricorda che «il Pd è il mio partito e continuerà ad esserlo, a patto che si dimostri un partito riformista e leale. Se non. sarà così, ne trarrò le conseguenze».

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GAllETTA DI MODENA

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I vertici Pd d con Pighi: «Risolvi il problema Sitta» Baruffi e Boschini incontrano il sindaco e riferiscono la Dosizione del partito «Non è questione di toni, qui c'è un caso politico e va risolto al più presto» dì Andrea Marini

Oggi come oggi il Partito Democratico di Modena ha un problema. Il suo nome è Daniele Sitta, Un problema politico, e non di galateo; in quanto con i suoi atteggiamenti, le sue bordate sparate contro alleati, segretari di partito, istituzioni, comitati di cittadini rischia di minare alla base quel rapporto con la città che il partito faticosamente cerca di costruire per governare al meglio Modena. Quindi: o Sitta cambia o... camma. Dopo due giorni di riflessione, i vertici del Pd, Davide Baruffi segretario provinciale e Giuseppe Boschini segretario cittadino, hanno affidato ad una nota congiunta la loro risposta allo sfogo contro il partito e allo stesso responsabile comunale dei giorni scorsi. Una nota divulgata in serata, di ritorno da un faccia a faccia con il sindaco Giorgio Pighi in cui taralli e vino sono stati lasciati in sede. Baruffi e Boschini avrebbero spiegato a chiare lettere al sindaco che la misura è colma, che la "riserva di pazienza" in quota a Sitta è terminata. E questo lo hanno sottolineato lo dicono a nome di tutto il partito. Non basta, come emerso ieri sulla Gazzetta, un sindaco che doverosamente fa il pompiere cercando di sedare polemiche e grane, se accanto c'è un suo assessore che continua a gettare benzina sul fuoco. «Non si può di volta in volta aprire un conflitto con il partito, i suoi alleati, le associazioni, diversi enti coinvolti nei processi auto,rizzatori, le istituzioni stesse - scrivono Baruffi e Bo-

Davide Baruffi

Giuseppe Boschini

Occorre un cambiamento Non si possono aprire conflitti con tutti e derubricare perplessità e dissensi come posizioni retrive e foriere alla città di "declino e miseria"

Non siamo 4 appiattiti su Modena Attiva. Abbiamo sempre sostenuto i progetti a cominciare dalla pista però con la gente si deve dialogare e confrontarsi

schini - non si possono derubricare le perplessità e i dissensi che di volta in volta possono nascere dinanzi alle singole scelte come retrivi, conservativi o forieri di "declino e miseria". Questo modo di parlare e di rapportarsi ai cittadini non è liquidabile come intemperanza verbale. Occorre un cambia-

mento». Quindi è chiaro che al Pd non basta, come sostiene Pighi, dire che sono sbagliati i toni. Qui il problema è di come la Giunta fa politica, a fianco di un partito che in questi anni ha sempre appoggiato le sue scelte e quelle di Sitta; ma che al tempo stesso non può esimersi dal compito di trovare media-

zioni con la città, le anime del partito e gli alleati per andare avanti insieme e costruire il futuro. Un futuro che non può più essere legato a un programma datato 2009, lo ha rilevato anche l'assessore Maletti. «Sono cambiati i tempi e deve cambiare la risposta politica - scrivono Sgomberiamo il campo da equivoci, ci sono differenze profonde rispetto alle obiezioni di Modena Attiva, sulle quali non siamo assolutamente schiacciati: per il Pd è stato giusto fare la pista di Marzaglia. Inoltre non siamo mai entrati nel merito delle questioni autorizzatorie e formali. Abbiamo viceversa sollevato un problema politico, quello della gestione dei confronto con la città e le sue parti, del modo in cui si costruisce consenso attraverso il dialogo e la capacità di rendere leggibili e trasparenti le decisioni assunte. Abbiamo sollevato il tema di come dare leggi concreta ad uno sviluppo attento al futuro, ai posti di lavoro, alle esigenze delle imprese e

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GAllETTA DI MODENA della ricerca, ma altrettanta attenzione chiediamo venga posta alla sostenibilità ambientale, o sociale, economica e democratica, ossia ad un vero sviluppo sostenibile». Da qui l'esigenza di adeguare la risposta politica ai tempi. «Questo è l'elemento, irrinunciabile, che ci accomuna e accomuna il nostro impegno politico con quello dei nostri alleati. proseguono - Se non parliamo questa lingua viene meno un fondamentale terreno di confronto su cui costruire insieme a loro le prospettive politiche della città. Perciò riteniamo che un problema da risolvere permanga, e non sono i toni, ma un problema politico: questa modalità di rapportarsi con la città non va bene». Il messaggio è chiaro e inequivocabile. Richiesta di dimissini non ce ne sono state. Ma a Sitta non vengono concesse alternative: rientir nei ranghi. Ora la palla passa a sindaco e all'assessore. Si adeguerà o avremo 2 anni in fibrillazione? t RIPRODUZIONE RISERVATA

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Redazione: via Carlo Zucchi 31, Modena Tel. 059 823911 - Fax 059 820329

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Tl Pd perde i pezzi: tutti contro tutti Politica: dopo lo strappo di. Sitta, Baruffi risponde: «Serve un cambiamento» La ma dnru

IL COMMENTO

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La procura: 'Bambina massacrata forse a calci'

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A pagina 12

Distretto ceramico

Traffico di rifiuti, due indagati A pagina 14

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Ospedale in rivolta contro il Pal »A pagina 15

«Lega e fondi neri, i Carpi io feci denuncia ; Benzi n al risparmio già nel 2010»

Ecco i modenesi che 'cinguettano' di più

a: A pagina 4

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Solo un grammo

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IL COMMENTO di ROBERTO GRIMALDI

La capra, d.i Sei e 1 cavoli di Sitta NEL PD. A colte occorre semplificare al ,,, massimo le posizioni delle partì in causa per cercare di capire cosa sta succedendo nel partitone modenese. i personaggi chiamati in causa ci scuseranno, ma pensiamo che provare a spiegare ciò che accade in parole semplici, sia un aiuto per tutti. Partiamo dalla vicenda che ha scatenato il caos: la pista di Marzaglia. Alla fine il tracciato è più lungo rispetto all'originale, quindi più impanante dal punto di vista ambientale. L'associazione Modena Attiva, da senipre in conflitto con il decisonismo di Sitta, là notare che l'incongruenza è grave. E l'assessore all'Urbanistica sbotta. 11 suo linguaggio è sempre molto chiaro, il messaggio in sintesi è il seguente: «.11 Pd stia alla larga da chi dice sempre di no ai progetti della giunta. Non si allei con Sel, non coltivi amicizie in Modena Attiva: coli loro la città si ffirma. 5 Seguite loro, allora me ne vado io. Lo dico perché il segretario cittadino Boschini ha già dimostrato simpatie per Modena Attiva». Da qui sono partite diverse rea.zioni a catena. [Continua a pagina 21

Di len le più ar raa reazzoned i Pa. e' Boschin ei. Tr :zcl delle ovdic k'a e m «5"i'n,r2diz;aiTsj ge .testa: può aairivs Vsì q!. tro ogni volto che 3.zonaprl 51 arterta, è iisczta dallo ceì rae , do do b. lnamo che uscire anche - 5 i? st dina una calma ' e .zumffiare» , Ctaadevon : metodi Lì o canzlIzare ,v eS(nSa2:•.;"1( sse uscire d pizd.ei due piangi ersch eearo. P le Pa • Pi cui go .

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