Rassegna Stampa MA settemnre 2011

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INDICE

1 settembre 2011 «Tutta la sinistra punta a isolare Sitta Pighi chiarisca se vuole sostituirlo» L'Informazione di Modena

Politica

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3 settembre 2011 «Urbanistica, bisogna ripartire da zero Il governo del territorio deve tutelare solo gli interessi della collettività» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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7 settembre 2011 «Terza linea, stop di due anni» L'Informazione di Modena

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Ambiente, Economia

La Rossi rilancia: «Dicano da chi è composta la Ponte Alto Spa» Modena Qui

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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8 settembre 2011 «Il caso Ponte Alto annulla ipotesi di alleanza Pd-Idv» Il Resto del Carlino Modena

Politica

«Quali rapporti sono intercorsi tra Ponte Alto spa, l’amministrazione e il Pd? Modena Attiva cosa ne pensa?» L'Informazione di Modena

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

Spunta un’altra piscina. E un bando da 500mila euro per il restauro Modena Qui

Ambiente, Politica

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9 settembre 2011 Corsa a sindaco, per il dopo Pighi spunta la sfida Sitta-Bonaccini Il Resto del Carlino Modena

Politica

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10 settembre 2011 Ponte Alto: dubbi anche nel Pd Gazzetta di Modena

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Politica

«Aree residenziali, un errore che andrebbe rivisto» Il Resto del Carlino Modena

Politica

Modena Attiva: «Dentro alla Ponte Alto Spa c’è tutta la città» Modena Qui

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

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11 settembre 2011 Immobiliare Ponte Alto: ecco chi sono gli azionisti Gazzetta di Modena

Politica

«Un solo nome alle primarie? Sbagliato, serve competizione» Il Resto del Carlino Modena

Politica

«Modena Attiva, ribelli a metà» Il Resto del Carlino Modena

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

«Ponte Alto, se qualcuno pensa che le imprese abbiano fatto un favore ai Ds vada in procura» L'Informazione di Modena

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

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17 settembre 2011 Ultimatum dell’assessore Il Partito è sotto choc «Ora il tappo è saltato» Il Resto del Carlino Modena

Politica

Baruffi smorza i toni «Masull’urbanistica serve più comunicazione» Il Resto del Carlino Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

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20 settembre 2011 «Urbanistica, molte fughe in avanti ma senza una visione d’insieme» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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21 settembre 2011 PD, I RAMPANTI E LA CONGREGA DEL CAMINETTO L'Informazione di Modena

Politica

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23 settembre 2011 Silingardi: ÂŤNon solo inceneritore, rilanciare subito il porta a portaÂť L'Informazione di Modena

Ambiente, Economia

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29 settembre 2011 Parco Ferrari, alberi secchi Il Resto del Carlino Modena

Ambiente

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Economia, Lavoro e Formazione

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La vignetta Il Resto del Carlino Modena

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L'INFORMAZION E

press L.IfE

,momani

01 /09/2011

LA LETTERA Di

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L , ELLI

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di MODENA

Tomini (Udc interviene sull'accusa dell'ex sindaco all'urbanistica del Comun e

Tutta la sinistra punta a isolare Sitta

Pighi chiarisca se vuole sostituirlo » di Luca G'aardinale

legante ma durissimo, e soprat-

E tutto inaspettato . La letter a all'informazione con cui German o Bulgarelli, sindaco di Modena da l 1972 al 1980, ha messo sotto accus a le scelte urbanistiche del Comune è rimbalzata tra un telefono e l'altro nell'ultimo pomeriggio di agosto . E se i consiglieri comunali dei Pd han no preferito lasciar parlare il sindac o Pighi (articolo a pagina 3) - «ma l a lettera di Bulgarelli - fa notare Michele Andreana - tocca tutti i principali temi che saranno all'ordin e del giorno da settembre», il primo a parlare è Pa0i0 SU:Ingordi, coordinatore del Forum Ambiente del Pd e mente del laboratorio politico 'Modena Attiva' . «i-Io apprezzato molt o l'intervento di Bulgarelli - spiega che tocca molti dei temi sui quali `Modena Attiva' è impegnata da tem po . Un intervento molto duro, ma che va preso positivamente : non e il momento di fare guerre personali , ma è senza dubbio il momento di aprire una riflessione ampia sul Psc, e allo stesso tempo sui lavoro e sull e politiche per il territorio . E' il momento di pensare alla conversione ecologica della società e alla sostenibilità, anche perché il rilancio eco -

DaMìde Torr€n (Udc) vomico oggi non viene dalle nuov e rette. stato meglio partire prima edificazioni . Insomma, sono certo con il nuovo Psc, come del resto s i che il sindaco Pighi prenderà co- sente sempre più l'esigenza di far struttivamente le critiche del su o partecipare la città alle scelte urbapredecessore, magari facendone u n nistiche» . 'punto zero' da cui ............................................................... La lettera di Bulgaripartire» . relli ha sorpreso anSilingardi (Pd)) Dello stesso avviso che Andrea Leoni, consigliere comunaChristian Favarin , «Non è il momento coordinatore cittadile del Pdl, che parl a di fare guerre no di Sei, che ricord a di «fatto inu su ale che «che i punti sottolitestimonia un malesneati da Bulgarelli personali, ma di aprire sere che ha superato sono gli stessi sui ogni limite . Il primo il dibattito sul Psc» quali insistiamo d a ----------...------------------------------- cittadino degli ann i tempo . Oggi manc a `70 punta il dito conun disegno organico della città, e tro un Consiglio comunale esautoraper questo c'è sempre il rischio di to dalle sue funzioni, mentre emer agire d'emergenza . Senza dubbio sa- ge chiaramente, per quanto Bulga-

Pagina 4 .lotta la mftis[ra punta a isaE ; M ri ei Madexxsenwte sostituirlo»

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press L.IfE 01 /09/2011

L'INFORMAZION E

,Domani

di MODENA

reni non lo dica mai esplicitamente , la mancanza della guida del sindaco , che avrebbe il compito di condurr e la nave in porto . D'altra parte, le caratteristiche di questa amministrazione sono l'immobilismo e la caren za di dialogo con la città . Quello di Bulgarelli - conclude - è un affresc o di una classe dirigente in declino , che non sa rinnovarsi né prender e decisioni» . Un intervento «molto pesante cal punto di vista politico» anche secondo Davide Torrini, capogruppo Udc in Comune, «sia per l'autorevolezza della persona, sia perché arriva in un momento in cui diversi esponenti della sinistra stanno `cannonizzando' l'assessore Sitta . Oggi Buigare-1h tira la cannonata definitiva al `fortino Sitta', anche perché tutto i l mondo della sinistra sta creando le condizioni per le sue dimissioni . Pu r da oppositore, io rinnovo la mia stima all'assessore, mentre al sindaco chiedo di chiarire se intende procedere ad un rimpasto, con la sostituzione di Sitta, oppure no . in questo caso, credo che il primo cittadin o dovrebbe mettere fine a questo fuoco di fila : io stesso, come consigliere, non accetto questo tentativo d i isolare l'assessore per `bastonarlo'» .

Pagina 4 «Tatti ìa h, ft gru peni, aisah Sa ri ei elluiscxse nwte sostituirlo»

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press L.IfE

E Doman '"' ,L'INFORMAZION

03/09/2011

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ontinuano a suscitare reazioni le critiche dell'e x sindaco Bulgarelli alle politiche urbanistiche dell'amministrazione comunale . Oggi ad intervenire è il coordinatore del Forum Ambiente Pd (e lea der di Modena Attiva) Paolo Silingardi .

«Critica radicale » «L'intervento di German o Bulgarelli, nella sua durezza , ha il pregio di essere chiaro, e per quanto mi attiene condiviso . Ho anche apprezzato che il sindaco abbia scelto di accettare il terreno del confronto . Nel recente passato esprime re idee differenti è stato garanzia d'insulti, uno stile a cui no n mi sono mai rassegnato . Spero che l'intervento di Bulgarell i aiuti a recuperare spazi di dialogo e discussione-afferma Silingardi - . La critica più radicale che ha avanzato riguarda il metodo adottato nella politica del territorio, che ha tolt o competenze al Consiglio Comunale e ridotto il confronto con i cittadini a meri percors i informativi . Nella nostra società il decisionismo produc e inevitabilmente immobilismo, perché scatena reazion i contrarie da parte di chi ritiene leso un proprio diritto d a scelte a cui non ha avuto modo di partecipare» .

«Mancanza di confronto » «Proprio una questione di metodo motivò un anno fa alcuni di noi a contestare l'ide a di una piscina al Parco Ferrari , decisione declamata come già assuntaprima ancora di essere discussa . La stessa question e di metodo è stata alla base della nascita, solo 7 mesi fa, diModena Attiva, come laboratorio d'idee trasversale al centro sinistra - continua Silingardi - .M i è perciò dispiaciuto che il sindaco nel suo intervento abbia ritenuto di legittimare pe r l'ennesima vohaii documento "Modena Futura" . Perché proprio quel documento è l'esempio più eclatante di una discussione mai svolta nei luoghi deputati. Ha il grave difetto di essere stato elaborato da una sola persona senza mai essere stato discusso nel Partito Democratico, nella maggio aggio-E

di MODENA

L" 7TA L'ATTACCO Paolo Silingardi si schiera a fianco dell'ex sindaco Germano Bulgarell i

«Urbanistica, bisogna ripartire da zero T1 governo del territorio deve tutelare solo li interessi della collettività» milza, nelle sedi istituzionali e con i cittadini . Non è un particolare da poco, perché in democrazia la forma è sostanza e iprocessi di partecipazione richiedono il rispetto di regol e chiare e condivise . L'aspetto giustamente sottolineato co n grande fermezza da Bulgarelli , è che quell'idea di svilupp o della cittì, tradotta in tant e pubblicazioni, ha scatenato artese economiche senza mai passare al vaglio trasparent e del dibattito democratico . E ora di cambiare metodo, di azzerare la discussione, di parlare con i cittadini per elaborar e un disegno condiviso della cit tà di domani . t di dire co n chiarezza a chi ha interessi, s e pur leciti ma di parte, che gl i orientamenti di governo del territorio possono essere assunti solo nelle sedi istituzionali, a tutela degli interessi della collettività .

«Con€versione » Germano Bulgarerii, con lucidità, ha anche riconosciuto che la complessità oggi e ruag giore rispetto alla sua epoca. Ho sempre detestato l'ambientalismo da salotto e ritengo un dovere di chi fa politic a affrontare la complessità-prosegue il responsabile del Fo rum Ambiente - . In questa cris i economica, finanziaria ed am bientale ci sono due possibili strade d'uscita : la prima, sp e rare che magicamente tutt o torni come prima e ii Pll, riprenda a crescere, la seconda , avviare una conversione eco -

logica della nostra società, o rientata alla sostenibilità, defi nendo nuove regole di produzione, scambio e relazione sociale . lo ritengo che questa crisi sia strutturale, che nulla tornerà come prima, che il divario tra ricchi e poveri sia er e sciuto in modo intollerabile e che il precariato non sia la stra da per garantire la competitività del sistema produttivo . Tutti oggi parlano di green economy e di sostenibilità , spesso solo come pretesto per giustificare nuovi affari e vecchie logiche . Serve ben altro e dobbiamo avere il coraggio di dirlo . La città di domani no n potrà sprecare energia com e facciamo ora per riscaldare o condizionare edifici costruiti tra il dopoguerra e gli anni '80 , sono il 67% del nostro patrimonio edilizio e non possiamo fare finta che non esistano . Produciamo 700 kg di rifiuti a testa, di questi 420 vann o all'inceneritore, trasformati i n cenere in discarica (nulla s i crea e nulla si distrugge), sprecando materia e capitale ene r getico . Una follia che dobbiamo invertire alla radice riducendo i rifiuti e incrementandone la quota effettivament e recuperata . Oltre un terz o dell' energia fossile che bruciamo viene utilizzata per la mobilita individuale . Di questa 1'80% va dispersa in calor e prodotto da motori a combustione che muovono le nostre macchine e che sono il massimo dell'inefficienza» .

«Politiche coerenti » «Dobbiamo affrontare il problema della mobilità tra la citt à e i comuni della provincia co n servizi di trasporto in sed e propria, e ail'interno della città, con il trasporto pubblico , smettendo di fare parcheggi e investendo sulla mobilità ciclabile in piste, in sicurezza e in cultura, Ben altra cosa che multare alcuni ciclisti che procedono contro mano - aggiunge Silingardi - . Ricordo che la congestione è un costo che limita la competitività delle nostre imprese, e che da sempr e le aziende scelgono di investi re dove la qualità della vita è più alta. Per non parlare dell a qualità dell'aria che respiriamo e dei costi sanitari che sosteniamo . Saremo mai capaci di fare prevenzione risparmiando e creando occupazione? Perché non attiviamo politiche che creano competenze esportabili e posti di lavoro per i nostri giovani? Tutto ci ò si può fare solo con politich e urbanistiche coerenti, Ma è d a qui che dobbiamo ripartire , senza avere paura delle idee diverse dalle nostre, dimenticando progetti nati vecchi, accettando la sfida del cambia .-

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press L.IfE

L'INFORMAZION E Domani

03/09/2011

di MODENA

mento e del confronto . Io ritengo che la discussione sul nuovo PSC non possa più essere rinviata, che siano tropp i € O anni per fare un PSC, u n tempo in cui il mondo cambia, che il confronto tra le divers e visioni di città sia maturo e ch e si debba fare con i cittadini accettando le conclusioni ch e produrrà» . «Da ultimo - chiude il leader di Modena Attiva - un sentito ringraziamento a German o Bulgarelli, non ho la ventura di conoscerlo personalmente , ma ritengo che la sua testimonianza, non certo facile, sia un ennesimo contributo alla nostra città» .

CRITICI A iato Paol o Silingardi, sopra l'ex sindaco Gerrriano Bulgarelli . A destra l'area Peep di va ia Santa Caterin a

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press L.IfE 07/09/2011

L'INFORMAZIONE di Modena

PROPOSTA Ballista (Sei) dopo l'assemblea : «Mettiamo alla prova

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Terza linea, stop di due anni

« Sbagliato ante orre lo strumento alla strategia» di d'diu e?: : .e È,e>asneU

unedì sera alla sala Ulivi c'e-

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trari al potenziamento delt'inceneritore e non solo . L'assemblea pubblica organizzata d a Sei, ldv, Pdci e Verdi ha infatti visto la presenza anche di rappresentanti di Legambiente , Wwf, Comitato Modena Salut e Ambiente e Modena Attiva . 1 dati esposti hanno avvalorato le tesi del «no alla terza linea» presentate ieri sull'Inrjor°mazione dal coordinatore cittadino di Sel Cristian Fa-varire . Tesi che, se lunedì la Conferenza dei servizi rilascerà l'Aia, porteranno a una inevitabile frattura tra il Pd e tutti i suoi alleati . A riassumere le cifre espost e durante l'assemblea ci pens a oggi Gianni Battista del coordinamento federale di Sei. D. saldo

«B dato da cui dobbiamo partire - spiega Ballista - è quell o del saldo finale dei rifiuti solidi urbani che il Ppgr prevede s i produrranno nel 2019 Ildocumento stabilisce che dovrann o essere avviate all'inceneritor e 188mila tonnellate di urbani

Sopra àskaa3 k Ballista . A sinistra l'inceneritore d i via Cavezza

atl'anrno, cifra che imporrebb e il potenziamento . Le dinamiche in base alle quali questo dato e costruito sono diverse : previsioni di aumento della popolazione, diminuzione det materiale avviato in discarica fino raccolta differenziata al 65% > E' basandosi sui dati -propri o come aveva chiesto di fare il segretario del Pd Giuseppe Boschini - che Ballista sostien e l'inutilità della terza linea . «Noi diciamo che il monte rifiuti prodotti deve diminuire , ad esempio con le case deli'ae-

qua sparisce la gran parte della plastica e con le vendite alla spina si eliminano gli imballaggi - spiega l'esponente di Sei - . Un'ulteriore riduzione del ma teriale da incenerire si ottien e con le politiche a valle : un porta a porta con tariffa puntual e riduce ad esempio la quota di sovvallo (oggi oltre il 25% del raccolto) frutto di una differenziata fatta male . Con quest i strumenti non avremmo più 188miia tonnellate di urbani da bruciare e quindi la terza linea semplicemente non servirebbe . Del resto già oggi, senza

tali politiche, siamo fermi a 137mila tonnellate». Due filosofie

ila, al di là delle cifre, il ragionamento politico di Ballista è chiaro : perché anteporre lo si rumeni() alla strategia ? «Se, come dice Boschini, la politica governa Hera, allora prima si vara il documento po litico Ppgr, poi si adottano gl i strumenti Non può esseret'inverso : e una questione di buo n senso - spiega Battista-. Il gesto re deve obbedire agli input , non il contrario . A questo pun-

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L'INFORMAZIONE di Modena

to si confrontano due filosofie entrambe legittime : la nostr a basata su una svolta nella gestione dei rifiuti, anche consi derando la crisi, e quella del Pd . 1l punto e che la possibilit à tecnica di ridurre l'immondizia esiste . E' questione di sc.eite

costi Ecco dunque la proposta che Sel rivolge al Pd . «Il nostro atteggiamento non e ideologico spiega Ballista Chiediam o semplicemente di mettere i modenesi alla prova . Sospendiamo la costruzione della ter za linea per due anni : attiviamo il porta a porta, impegnamoc i in una riduzione a monte dei rifiuti e vediamo i risultati . Se nel 2013 ci accorgeremo che l a terza linea è necessaria la fare mo, ma sono convinto che i cittadini risponderanno alla gran de . Ricordo che la nuova line a costa 53 milioni, mentre per avviare concretamente il port a aportane servirebbero cinque o sci». A questo punto però i margini per un accordo sono risicati . La Commissione Seta di domani e l'incontro di maggioranz a di venerdì sono le ultime due occasioni . Poi non resterà che attendere la decisione dell a Conferenza dei servizi.

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La Rossi rilancia : «Dicano da chi è composta la Ponte Alto Spa » Da chi e come è composta, oggi, la società Ponte Alto Spa? Chi ne so no stati i presidenti, i vicepresidenti e i componenti dei consigli di am ministrazione dal 2007 ad oggi? E ancora: quali sono i rapporti inter corsi, durante gli anni, tra quest a amministrazione e il Partito Democratico ? La consigliera dell'Idv Eugeni a Rossi non molla e risponde all'amministrazione con altre tre domande sull'area della Festa dell'Unità . In pratica, ora che l'amministrazione ha chiarito, una volta per tutte , che l'Immobiliare Ponte Alto Sp a era a conoscenza della variante i n approvazione, la consigliera chiede al Comune di saperne di più sul la composizione di questa società . LE ACCUSE - Quanto alle accus e di «far finta di ignorare le norme per diffondere volutamente notizie e dati senza fondamento per costruire castelli di accuse immagina rie e attacchi personali», nonché d i tenere «un atteggiamento scorretto, pericoloso per la democrazia, la consigliera preferisce glissare . «S i tratta soltanto - replica la Rossi dell'ennesimo volgare tentativo di squalificare le persone che, com e me, chiedono trasparenza e chiari menti sull'operato di questa amministrazione . Continuo a sprassedere - spiega la consigliera - sulle offe -

LA PREMESSA

La rappresentante del Partito di Di Pietro ha innesca lacerche con er g'in errogaazione. MCM

AL FREDOM<&ND l

«Chi sono stadi presidenti , vice-presidenti e i componenti dei C' da della Immobiliare dal 2007 a oggi?» se personali che mi vengono rivolte e che dimostrano una volta d i più la mancanza di argomenti concreti . Approfitto, comunque, della disponibilità del Sindaco e di Sitt a per risparmiarmi un'ulteriore fati cosa indagine personale su infor -

mazioni che non ho e di cui invece dicono sia edotta e chiedo loro di avere chiarimenti sulla composizio ne della società attualmente proprietaria dell'area su cui si svolgo no le Feste dell'Unità» . IL VOTO - L'ultimo punto infine . riguarda il voto sulla delibera di adozione della variante . L'amministrazione infatti, nella sua nota, rimarca come i consiglieri Rossi e Fraulini votarono a favore dell a delibera di adozione, mentre no n parteciparono al voto relativo all a delibera di adozione . «Io e Fraulini - precisa la consigliera - votammo contro la delibera che trasformava diverse aree F, cioè destinate ad attrezzature generali,in residenziali per un 40% per un totale di 1 milione e 500 .000 metri quadrat i circa, di cui circa 700 .000 diventa vano residenziali . Poi votammo an che contro lo specifico regolamento, che stabiliva le modalità operative successive . La nostra diversit à di vedute rispetto alla maggioranza venne riconosciuta onestamente dallo stesso Andreana, allora capogruppo consiliare» . «Appellars i addirittura - conclude la consigliera - ad una nostra presunta complicità costituisce per il Sindaco e Sitta una patetica scappatoia alle loro responsabiltà di amministratori e , per quanto mi riguarda, mi convince ulteriormente della impossibilità di collaborare seriamente co n questa amministrazione» . FORMIGINE - La Rossi sottoliena come il disagio nei confronti del la politica urbanistica non si sent a solo a Modena . Anche a Formigine «l'Idv è dovuta uscire dalla mag gioranza proprio per indeguatezz a di lealtà e condivisione delle decisioni del Pd, sempre in materia urbanistica» . LA TRASPARENZA - «I cittadini di Modena - continua la Rossi hanno diritto alla trasparenza che non è affato garantita dalla finzione di partecipazione di cui si fa van to questa amministrazione e che di mostra il suo fallimento nella nasci ta continua di nuovi comitati» . MODENA ATTIVA - In conclusione, la Rossi lancia un appello a Modena attiva: «Che cosa ne pensa della vicenda ? Non ritiene utile confrontarsi pubblicamente anche su questa imbarazzante situazione? Personalmente spero che tutte le persone di buona volontà e realmente interessate alla riforma etica dei partiti e del paese possano ri trovarsi su una serie di principi d i trasparenza e tutela del bene pubblico di cui il paese e la città hanno urgentemente bisogno» . n Caterina Giusberti

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Pagina 5 MODENA


-LSCONTRO ---------------- -

Lit Russi ritiene che L'area dì Poeta Alto sia inquinat a sospetta che qualcun o sapeva che sarebbe stat a resa edificabil e

La capogruppo dell'€dv< In Consiglio comunale Eugenia Ros

p er Giorgio P ohi e pe r l'assessore Daniele Sfitta si tratta di illazion i infondata e basate su attacchi personal i

LA CONSIGLIERA. ROSEI REPLICA A PIG 1 E ZITT A

«Il o Ponte Alto a ipotesi di a11 a Pd-Idv» «La giunta dica crei c 'è dentro società acquirente» CONTINUA il botta e risposta tra la consigliera dell'Ido Eugeni a Rossi e la giunta sul caso Ponte Alto . La Rossi ha posto dubbi sul tererno, che potrebbe essere inquinato, sul fatto che qualcuno, prima dell 'acquisto dell'are, sapess e già del cambio d'uso a residenziale . Secondo Pighi e Sitta, la consigliera cerca solo attacchi personali . Ed Eugenia Rossi ha voluto replicare : «Siamo di fronte all 'ennesimo volgare tentativo di squalificare le persone che, come me , chiedono trasparenza e chiarimenti sull 'operato di questa amministrazione . Ribadisco — dic e Eugenia Rossi — che io e Fra .ulini votammo contro la delibera che trasformava diverse aree F,cioè destinate ad attrezzature generali,in residenziali per u n 40%, per un totale di 1 milione e 500 .000 metri quadrati circa, di cui circa 700,000 diventavano residenziali . Successivamente votam -

mo anche contro lo specifico regolamento che stabiliva le modalità operative successive . Quindi anche contro l ' inserimento di Ponte Alto. Quindi nessuna nostra incertezza. Appellarsi addirttura a d una nostra presunta complicità

APPELL O

«invito Modena Attiva a esprimere il propri o parere sulla situazione» costituisce per il sindaco e Sitta una patetica scappatoia alle loro responsabiltà di amministrator i e, per quanto mi riguarda, mi convince ulteriormente della impossibilità di collaborare seriamente con questa amministrazione. I cittadini di Modena hanno diritto alla conoscenza e alla trasparenza che non è affitto garantita dalla fin-

rione di partecipazione di cui si fa vanto questa amministrazione e che dimostra tutto il suo fallimento nella nascita continua di nuov i comitati . Dicano Sitta e Pighi, non tanto a me, quanto ai cittadini, da chi e come sia composta l a società Ponte Alto spa attualmente, chi siano stati i presidenti, i vicepresidenti e i componenti dei consigli di amministrazione dal 2007 ad oggi, quali rapporti siano intercorsi tra loro, codesta amminstrazione e il Pd . Concludo — dice la Rossi — con un appello a Modena Attiva : che cosa ne pensa della vicenda ? non ritiene utile confrontarsi pubblicamente anche su questa imbarazzante situa zione? personalmente spero ch e tutte le persone di buona volontà e realmente interessate alla riforma etica dei partiti e del paese pos sano ritrovarsi su una serie di principi di trasparenza e tutel a del bene pubblico di cui il paese e la città hanno urgentemente bisogno» .

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E Doman " ,L'INFORMAZION i

di MODENA

L'INTERVENTO Eugenia Rossi rilancia : «M appello a tutte le persone interessate a una riforma etica »

«Quali rapporti sono intercorsi tra Ponte Alto spa, l' amministrazione e il Pd? Modena Attiva cosa ne pensa? » al comunicato congiunto di Giorgio Pigiale Daniele Bitta rispond e oggi anche la stessa Eugcrià Rossi. Ecco la sua nota . A questo punto della vicenda, di fronte alli ennesimo volgare tentativo di squalificare l e persone che, come me, chic dono trasparenza e chiarimenti sull'operato di questa amministrazione, non mi resta ch e chiarire ulteriormente . Io e Fra ulini votammo contro la de libera che trasformava divers e aree F, cioè destinate ad attrez zature generali, in residenzial i per un 40% per un totale di i milione e 500.000 metri quadrati circa, di cui circ a 700 .000 diventavano residenziali. Successivamente votammo anche contro Io specifico

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regolamento che stabiliva l e modalità operative successi ve . Quindi anche contro l'inserimento di Ponte Alto . Posizione riconosciuta onesta mente dallo stesso Andreana , allora capogruppo consiliare , Quindi nessuna nostra incertezza Appellarsi addii-in ura a d una nostra presunta complicità costituisce per il sindaco e Sitta una patetica scappatoi a alle loro responsabiltà di amministratori e, per quanto m i riguarda, mi convince ulteriormente della impossibilita

di collaborare seriamente co n questa amministrazione . Prova ne è che anche 1'ldv di Foraaai_gine e dovuta uscire dalla maggioranza proprio per indeguatezza di lealtà e condivisione delle decisioni del Pd , sempre in materia urbanistica . I cittadini di Modena hanno diritto alla conoscenza e alla trasparenza che non è affatto garantita dalla finzione di partecipazione di cui si fa vant o questa amministrazione e ch e dimostra tutto il suo fallimento nella nascita continua di

nuovi comitati . Continuo a soprassedere sulle offese personali che mi vengono rivolte e che dimostrano una volta d i più la mancanza di argomenti concreti e approfitto, comunque della disponibilità del sindaco e di Sitta per risparmiarmi una ulteriore faticosa indagine personale su infformazioni che non ho e di cui invec e dicono sia edotta . Dicano, no n tanto a me, quanto ai cittadini, tutti, anche e soprattutto que l li che li hanno eletti: da chi e come sia composta la societ à Ponte Alto spa attualmente , chi siano stati i presidenti, i vicepresidenti e i componenti dei consigli di amministrazione dal 2007 ad oggi, quali rapporti siano intercorsi tra loro , codesta amminstrazione e il partito Pd . Concludo con un appello a Modena Attiva : che cosa n e pensa della vicenda? Non ritie ne utile confrontarsi pubblicamente anche su questa imbarazzante situazione? Personal mente spero che tutte le persone di buona volontà e realmente interessate alla riforma etica dei partiti e del paes e possano ritrovarsi su una serie di principi di trasparenza e tu tela del bene pubblico di cui il paese e la città hanno urgente mente bisogno . (Eugenia Rossi)

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Spunta un'altra piscina . E un bando da 500mila euro per il restauro E' quella dell'Accademia : il terzo impianto olimpionico della città . L'esercito lo vuole a nuov o Via al bando per i lavori di ristruttu razione della piscina dell'Accademia . La terza vasca olimpionica del la città (dopo la piscina Dogali e la Cdr) potrebbe tornare presto ad es sere agibile per i cadetti, ma anche per gli allenamenti dei gruppi sportivi. 11 ministero della Difesa ha emesso infatti in agosto un bando di gara d i 473mila euro più iva (per un totale di 567mi1a euro), in scadenza il 3 ottobre, per il ripristino della sicurezza e dell'agibilità della piscina `Manfredo Fanti' . Con anche queste corsie a disposi zione, potrà forse trovare una risposta la richiesta di spazi acqua in città da parte delle società sportive , che, come Modena Qui ha approfondito in agosto, sono molto critich e rispetto all'attuale gestione . Partiamo da una premessa : ogni piscin a comunale ha l'obbligo di mettere a disposizione, in determinate fasce orarie, le proprie corsie alle società sportive che ne facciano dovuta ri chiesta . A Modena le piscine comunali sono due : la Dogali, gestita dalla SSDogali (formata da Uisp, Aics, Associazione sportiva Moden a Nuoto, Nuoto Loschi, Federazione

In pillole La struttura • L'accademia militare di Modena dispone di una piscina olimpionica dove si allenano i cadetti . In base a una convenzione con il Comune le vasche sono stat e messe a disposizione anche delle so cietà sportive . Importo a base di gara • 473mil a curo più Iva al 20% di cui 376 .08 3 per lavori (soggetti a ribasso) e 97 .234 curo di oneri per l'attuazione del piano sicurezza (non soggett i a ribasso ) Pentathlon Moderno e Sea Sub) che dispone di una vasca da 25 mt e di una da 50 e la Pergolesi, gestita dalla società Sweet Team, che ha sol o una vasca da 25 mt. Proprio in questi giorni, il Comune sta assegnando le ore acqua a chi ne ha fatto richiesta. Le principali società sportive che partecipano alla corsa per l'assegna zione sono quelle del pool Dogali se guite, a una certa distanza, dagli al tri gruppi, ai quali però rimangono

spazi in percentuale molto minori. Ma sono proprio i criteri sulla base dei quali avviene l'assegnazione a fare discutere. «Non esiste nessun criterio specifico», hanno dichiarato a dall'ufficio sport del Comune . «Si procede all'assegnazione attraverso un bando generale che riguarda tutti gli impianti sportivi. Poi le `ore acqua' vengono assegnate sulla base del numero delle domande, dell'ordine i n cui arrivano e della storicità della so -

cietà sul territorio» . E poi c'è un fattore anagrafico, «si cerca di privile giare le squadre che dispongono an che di gruppi giovanili» . Il problema però, secondo i rumors del mondo delle acque, è che tutti questi elementi vengono valutati a spanne in base al buon senso e non sulla base di una griglia di criteri predeterminati . Poco lontano da qui, nella vicina Parma, tanto per fare un esempio, esistono regole molto precise . n CaterinaGiusbert i

Intanto Virgin presto in citt à per presentare il centro fitness «Presto verremmo a Modena per presentare il nostro nuovo centro fitness» . Una data ufficiale ancora non c'è, ma da Virgin Active assicurano che il progetto annunciato prima dell ' estate rest a ancora valido : la multinazionale verrà a breve a Modena per spie gare ai cittadini (che sembran o non averlo capito) i servizi che offrirà il nuovo centro fitness di vi a Monsignor della Valle . Il progetto è stato licenziato dalla giunta a gennaio del 2010 e fa parte del complesso disegno di riqualificazione del Direzional e Manfredini, meglio conosciuto alla città come ex-Alcatraz . Numeria, ovvero la società che ha acquistato la proprietà dal Banco di Verona, ha infatti deciso di realizzare un centro uffici all'interno dell'edificio e di costruire un centro fitness Virgin nell'area

oggi adibita a parcheggio,che s i trova proprio a due passi dall'impianto dei Vigili del Fuoco . Secondo l'amministrazione, il problema si potrà facilmente risolve re studiando sinergie tra i due impianti . Ma i timori dell'associazione Amici del Nuoto, che gestisce l'impianto, e dei residenti , LUi N ED ] '

Una cinquantina di persone hanno pro í e stato in consiglia non accennano a placarsi, come dimostrato anche dalla recente protesta in consiglio comunale . Nel frattempo i ribelli di Moden a Attiva, ex amministori o ex politi ci oggi critici nei confronti del Co mune, si sono schierati dalla par te dei residenti e degli atleti di vi a Monsignor della Valle .

Pagina 4 MODEN A re Dakar na liii~l~ile malama rar.

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pressUnE 09/09/2011

il Resto del Carlino

MODENA

Corsa a sindaco, per il dopo Pighi spunta la sfida Sitta-Bonaccini Cresce nel mondo imprenditoriale I'appre-7anwnto per i 'aysessore diGIANPAOLO ANNESE NESSUNO è profeta nel proprio partito, ma fuori l'aria è diversa. Così tanto che sacerdote dell a `città media felix' può diventare sindaco. «Io un lavoro ce l'ho, se volete mi dimetto», scandì una volta Daniele Sitta sfidando per l'ennesima volta il Pd . La nomenNatura lo tranquillizzò, A denti strett i però, perché sono in molti tra i suoi a imputare all'assessore l e principali sciagure dell 'ultimo lustro : le difficoltà nell'alleanza co n Sei e Idv, lo scontro furibondo co n i ribelli di Modena Attiva, l'insofferenza verso i comitati civici , l'ostinazione sulla piscina al parco Ferrari, la lite nientemeno che con l'inviolabile `Repubblica d i Modena Est' sulle nuove residenze da costruire, fino a essere travolto assieme a Pighi dal j'accuse d i uno dei sindaci più amati della città, Germano Bulgarelli, su com e (non) si governa un territorio. Senza contare che l'assessore è un

bersaglio fisso delle opposizioni . Lunedì in Consiglio era una geremiade di imenogazioni e prese d i posizione su temi di sua competen za : la nuova piscina Virgin al dire zionale Manfredini, le residenz e in via Artistotele sulle falde acqui fere, il referendum su piazza Matteotti, e ora la più recente querell e di Ponte Alto su cui l'ldv spara a palle incatenate. Stefano Barberini della L ega, ormai, ogni volt a che gli capita a tiro lo invita a di mettersi : «Hai tutta la città contro» . E invece, inverando l'aforisma pe r cui ciò che non t'ammazza ti rafforza, a Modena, l'indomita figura d a cavaliere contro (quasi) tutti, la ruvidezza del carattere, questo linguaggio diretto così lontano dai contorsionismi e dalle circonlocuzioni paludate e dai riti e dai confronti infiniti e dalla consultazioni e dalle istruttorie, di cui pure la de mocrazia è fatta — questo modo di porsi così antipolitico) ecco, comincia a piacere sul serio . Per il

mondo cooperativo è sempre stato un riferimento, una costola della stessa Cgil (quella che tutela chi la vora nell'edilizia) ne ha elogiato le politiche urbanistiche e la spinta sui Peep, ma in generale cresce nel mondo imprenditoriale che cont a l'apprezzamento per la schiettezza dell'uomo, percepito, nonostant e la lunga esperienza amministrati va, come l'elemento nuovo in grado di rimettere in moto il sistema Modena. Non è eclisso che a breve possa anche costituirsi un eomita to pro `Sitta sindaco' : che l'interes sato ci stia o meno al momento è solo un trascurabile dettaglio . D'al tronde in questo caso sarebbero primarie vere . Perché si tratterebbe di uno sfidante realmente competitivo dei primo cittadino i n pectore Stefano Bonaccini, volto che a differenza di Sitta potrebbe contare sull'appoggio quasi incon dizionato del partito, sulla sua in discutibile popolarità . E che negl i ultimi mesi si sta chiaramente posizionando come `uomo del dialo -

PIAllA GRANDE PROSSIME ELEZIONI NEL 201 3 LE PROSSIME elezioni amministrative sono nel 2013 . L'attuale sindac o Pighi ha raggiunto i due mandati per cui non è più candidabile . Il Pd h a sempre sostenuto che per la scelta di chi opporre al centrodestr a ricorrerà alle primarie .

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go', figura di sintesi delle istanz e delle diverse anime più o meno ri belli dei democratici . Come quando nel direttivo cittadino della Ma donnina, mentre Pighi sottolinea va l'esigenza di una nuova edilizia sociale da costruire ex novo, lu i obiettava : «Sì Giorgio, hai ragione, però dobbiamo partire dalla ri qualificazione dell'esistente . . .». Tuttavia, Bonaccini potrebbe pagare il suo profilo prevalentemente politico, che oggi non è decisa mente di moda, e apparire, para dossalmente, meno i n discontinuità dell'assessore co n l'attuale, non popolarissima, classe dirigente. Eppure un dubbio serpeggia i n chi gli è accanto : il segretario regionale sarebbe tentato dalla presi denza della Regione nel 2015, la sciando campo libero per la corsa a sindaco nel 2013 . Un'ipotesi che incrocerebbe però le ambizioni d i un altro big del Pd modenese : Mat teo Richetti . Ma questa è un'altra storia .


press L.IfE 10/09/2011

GAllETTA I MODENA

Ponte Alto : dubbi anche nel Pd Silingardi di Modena Attiva: manca programmazione e c'è poca trasparenza Nella polemica sulla possibil e urbanizzazione dell ' area d i Ponte Alto (Eugenia Rossi dell ' ldv ha sollevato dubbi sul la "trasparenza " dell ' operazione ricevendo la dura risposta della giunta), interviene Modena Attiva, l ' associazione di cui l'anno parte esponenti ed ex amministratori del Pd, Come l ' ex assessore Paolo Silingard i , che sulla vicenda solleva tre te mi "di riflessione" : mancanza di una programmazione seria e convivisa dello sviluppo urbano : possibili anomalie sui tempi e sulle analisi ambienta li del terreno - che necessita di bonifica - e nella composizione della società che ha acquistato il terreno . Nessun appunto su questioni penalmente rilevanti - sottolinea l ' ex amministratore - ma una critica sul la gestione politica . Per Silingardi «la vicenda Ponte Atto evidenzia una volta di più come la scelta di trasformare molte aree E in aree res i denziali, senza valutazioni d i merito specifiche sugli aspett i urbanistici ed ambientali, sia stato un errore che vada rivi sto . I privati sono stati autorizzati dalla giunta a sviluppare Piani particolareggiati che arriveranno dettagliatamente definiti sui tavoli dei consiglieri co munali con ridottissimi margini di manovra per intervent i che riguardano oltre i .60t) nuove abitazioni in variante al piano regolatore . Un modell o che apparentemente premia il decisionismo, ma che nella pratica sta bloccando la capacità di pianificare il territori o secondo criteri di sostenibilit à e con percorsi di reale partecipazione . A poco vale l ' afferma-

Una veduta aerea dell'area €€i Ponte Alto, ai centro delle polemich e

zione che parte delle aree ritor nano al pubblico per realizza re Peep. La natura di Peep non risolve gli eventuali problemi legati a collocazioni improprie, la cui valutazione richie derebbe che tutti gli elerneni i decisionali siano resi disponi bili . Soprattutto quelli ambien tali, di carico urbanistico, di re -

lazione coi servizi e di ricadute sulla mobilità» . Per Modena Attiva, prosegue Silingardi, occorre avviare «con decisione e rapidità il per corso di elaborazione del nuo vo Psc e recuperando i ritardi accumulati, Una necessità quella di elaborare un nuovo Psc che risulterebbe ulterior-

niente confermata anche alla luce della crisi economica, ma che mancando ogni ufficial e proposta programmatica e d i intenti da parte della giunt a sembra ormai irrealizzabil e nella attuale consiliatura» . Dunque, da esponenti " d' area " arriva una dura critica alle politiche urbanistiche . Ma l' intervento di Modena Attiva non scansa i punti più spinosi sollevati da Eugenia Rossi : «Non ci interessa speculare sul perché siano state eseguite indagini sullo stato del terren o di Ponte Alto proprio nel 2005, su chi le abbia richieste, su per ché non siano state rese pubbliche, su come sia stata o rome no coinvolta Arpa e sui tempi e responsabilità della bonifica . Per fortuna su questi aspetti i l sistema modenese delle competenze e delle responsabilità è in grado di lavorare senza bisogno delle nostre fantasie . Non possiamo però sfuggire ad un aspetto specifico : all ' interno della società che ha acquistato il terreno è pratica mente rappresentata in quota parte l ' intera imprenditoria modenese . Nulla d ' illegale , ma è certo un approccio che non stimola la competitività . In un ' economia di mercato la sana competizione è utile a tutti : a chi deve comprare cas a e cerca i prezzi più bassi e a chi deve migliorare le proprie capacità per misurarsi anche in mercati esterni . Su quest o aspetto - conclude Silingardi non legale ma politico, una riflessione sarebbe utile e necessaria, sul ruolo della politica e sul suo impegno per stimolar e percorsi cornpetitivi e trasparenti» .

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"N.¢dena al cube" u,r filmboch,e1a~~~w\ contro E'mbruust..

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press UnE 10/09/2011

il Resto del Carlino

MODENA

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MODENA ATTIVA INTERVIENE WL CASO PONTE ALT O

«Aree residenziali, un errore che andrebbe rivisto » IL CASO Ponte Alto ha riaperto la voragin e che ha separato Pd e Idv . Secondo i dipietrist i l'area sarebbe inquinata e sospettano che qual cuno fosse al corrente che sarebbe stata res a edificabile . L'ultima stoccata della capogrup po Idv in consiglio comuale Eugenia Rossi h a poi chiamato in causa direttamente Moden a Attiva, il gruppo 'ribelle' del Pd . La consigliera aveva chiesto al gruppo di «conforntars i pubblicamente anche su questa imnarazzant e situazione» . E la risposta di Modena Attiv a non si è latta attendere . «La vicenda Ponte Alto ci ineteressa affirma una nota del movimento — ed evidenzi a una volta di più come la scelta di trasformare molte aree F in aree residenziali, senza valutazioni di merito specifiche sugli aspetti urbani stici ed ambientali, sia stato un errore che va da rivisto introducendo quegli aspetti di gradualita e dì valutazione puntuale che anche l a recente presa di posizione del Pd ha richiamato». Un percorso che, secondo il gruppo, evidenzia evidenti criticità. «Complessivamente privati sono stati autorizzati dalla giunta a sviluppare piani particola reggiati che arriveranno dettagliatamente definiti sui tavoli del consiglieri con ridottissim i margini di manovra per interventi che riguardano oltre L600 nuove abitazioni in variante al piano regolatore . Un modello che apparentemente premia il decisionismo ma che nell a pratica sta bloccando la capacità di pianificar e il territorio secondo criteri di sostenibilità e con percorsi di reale partecipazione» . In tutto questo, l'affermazione che parte delle aree sa rebbero tornate al pubblico per creare Peep «vale poco . La natura di Peep non risolve gl i eventuali problemi legati a collocazioni improprie, la cui valutazione richiederebbe che tutt i gli elementi decisionali siano resi disponibili. Soprattutto quelli ambientali, di carico urbanistico, di relazione coi servizi e di ricadute sull a mobilità» . A sei anni da quel 2005, secondo Modena Attiva si sarebbe potuto fare ben altro . «Questa evidente impasse sì supera solo avviando il per corso di elaborazione del nuovo Psc e recuperando i ritardi accumulati . Ma, mancando ogni ufficiale proposta programmatica e di in tenti da parte della giunta sembra ormai irrealizzabile nella attuale consiliatura». La nota conclude con un'osservazione sule di namiche che stanno dietro all'acquisizione del terreno . «Non possiamo sfuggire ad un aspetto specifico : all'interno della società che ha ac quistato il terreno è praticamente rappresenta ta in quota parte l'intera imprenditoria modenese . Nulla d'illegale, ma è certo un approcci o che non stimola la competitività . In un'economia di mercato la sana competizione è utile a tutti : a chi deve comprare casa e cerca i prezzi più bassi e a chi deve migliorare le proprie capacità per misurarsi anche in mercati esterni» .

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press L.If1E

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Modena Attiva: «Dentro alla Ponte Alto Spa c'è tutta la città » Secondo i `ribelli del Pd' liberalizzare l'edilizia residenziale sulle zone F «fu un grave errore » Anche Paolo Silingardi, leader dei ribelli Pd di Modena Attiva, scende in campo sulla vicenda di Pont e Alto . Lo aveva sollecitato Eugenia Rossi, la consigliera Idv che con la sua interrogazione, una settimana fa, ha scatenato la polemica sulla compravendita di quel terreno, dove og gi si tiene la festa del Pd . Ricostruendo i passaggi di proprietà d i quell'area a partire dal 2001, l a Rossi ha messo in rilievo la vicinan za delle date tra l'approvazione della variante che permetteva di tra sformare una parte delle zone F (tra cui Ponte Alto) in residenziali e la costituzione della società (l'Immobiliare Ponte) che è attualment e proprietaria dell'area . Ora Silingardi aggiunge un tassello al quadro . «All'interno della società che ha ac quistato il terreno - afferma - è praticamente rappresentata in quota parte l'intera imprenditoria modenese . Nulla d'illegale, ma è certo un approccio che non stimola la competitività . In un'economia di mercato la sana competizione è utile a tutti : a chi deve comprare casa e cerca i prezzi più bassi e a chi dev e migliorare le proprie capacità per

misurarsi anche in mercati esterni» . La società è infatti al 25% dalla Ca ladio Srl, al 25% dalla Cdc, al 25 % dalla Stella Alpina srl, al 12,5 dall a Cooperativa Muratori di San Felice sul Panaro e al 12,5 dall'Immobi liare Quadrifoglio . Uno dei soggetti più influenti al suo interno è l a Cooperativa di Costruzioni (Cdc ) che oltre a detenere il 25% della so corposo capitolo delle `Aree F', sul la cui costruzione in senso residenziale la giunta ha dato il via libera a a partire dal 2005 . Una scelta che Silingardi definisce senza mezzi termini «un errore», da rivedere . I n questo senso, secondo il leader de i ribelli, qualche passo in avanti è già stato fatto dal recente document o sull'urbanistica tessuto da Baruff i («introducendo quegli aspetti di gradualità e di valutazione puntuale che anche la recente presa di posizione del PD ha richiamato») . Qual è il problema sulla perequazione delle aree F? «Questo percor so - spiega Silingardi - ha delle evi -

denti criticità . Complessivamente i privati sono stati autorizzati dalla giunta a sviluppare Piani Particolareggiati che arriveranno dettagliatamente definiti sui tavoli del Consiglieri Comunali con ridottissim i margini di manovra, per interventi che riguardano oltre 1 .600 nuov e abitazioni in variante al piano rego latore . Un modello che apparente mente premia il decisionismo, ma che nella pratica sta bloccando la capacità di pianificare il territori o secondo criteri di sostenibilità e con percorsi di reale partecipazione» . Insomma, così facendo, secondo Si lingardi, il timone dell'urbanistic a passa nelle mani dei privati . «E sic come il fine non giustifica i mezzi prosegue il leader di Modena Atti va - a poco vale l'affermazione ch e parte delle aree ritornano al pubblico per realizzare Peep . La natura di Peep non risolve gli eventuali problemi legati a collocazioni improprie, la cui valutazione richiederebbe che tutti gli elementi decisional i siano resi disponibili . Soprattutt o quelli ambientali, di carico urbanistico, di relazione coi servizi e di ri cadute sulla mobilità» . Come supe -

rare questa impasse? Come tornar e indietro da questo errore? Solo co n un nuovo Psc, ma i tempi, nota co n rammarico Silingardi, non sembra no maturi . «Una necessità quella di elaborare un nuovo PSC che risulterebbe ulteriormente confermata anche alla luce della crisi economica, ma che mancando ogni ufficial e proposta programmatica e di intenti da parte della Giunta sembra or mai irrealizzabile nella attuale consiliatura» . LE COINCIDENZE - Sulle coincidenze di questa storia, Silingardi s i limita a un passaggio veloce, ma in cisivo :«Non ci interessa specular e sul perché siano state eseguite inda gini sullo stato del terreno di Pont e Alto proprio nel 2005, su chi le abbia richieste, su perché non sian o state rese pubbliche, su come sia stata o meno coinvolta Arpa e sui tempi e responsabilità della bonifica . Per fortuna su questi aspetti il si stema modenese delle competenz e e delle responsabilità è in grado d i lavorare senza bisogno delle nostr e fantasie» . Pare proprio che del caso Ponte Alto sentiremo parlare ancora . n Caterina Giusberti

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€€iAntonio Ramengh1 La Cooperativa di Costruzioni (30 azioni), la Stella Alpina srl . (30 azioni), la Caladio srl. (3 0 azioni), la Cooperativa Mura tori di San Felice (15 azioni) , l'Immobiliare Quadrifogli o srl . (1.5 azioni) .Società per azio ni, fondata il 15 marzo 2007 , capitale sociale 120 mila giur o per 120 azioni di mille curo di valore nominale : ecco svelato il " mistero " della compagine azionaria della Immobiliare Ponte Alto Spa . Basta fare una visura (costo 5 curo) senza interpellare la giunta con il tono del «ci dica, ci dica chi c ' è dietro la Fonte Alto Spa». A volte è davvero strana la politica: la consigliera dell ' Idv, Eugenia Rossi, e poi dop o di lei alcuni altri, incalzano la giunta per sapere della proprietà di una società per azioni i cui atti (fondazione, scopo so ciale, numero e nomi degli am ministrato! i, collegio sindaca le, bilanci e tutto il resto) son o pubblici e accessibili a chiunque . Altrettanto strana la rispo sta della giunta che invita chi ha dubbi e perplessità a rivolgersi alla magistratura . Ma ch e c ' entra la magistratura? La verità è che la Rossi e da ultimo " Modena attiva " sann o quel che io ho saputo con la vi sura . F sicuramente ne sann o più di me. Sanno per esempi o che la Coop Costruzioni è del la Lega, che la Caladio srl è di piccoli imprenditori modenesi (diciamo per semplicità ch e fanno capo all'Api e alla La pani), che la Coop di San Felice è della Confcooperative , che la Quadrifoglio sii è un a società che associa Coop e industriali privati di Confindustria, già attiva in quell ' opera gigantesca di recupero dell ' ex Manifattura tabacchi, che la Stella Alpina è una società di imprenditori privati . Ci sono proprio tutti . E infatt i "Modena attiva " nella sua nota dell' altro ieri lamenta il fatto che con la società Ponte Alto è venuta meno quella sana rego la del mercato che prevede ci sia concorrenza tra gli attori economici. ANIME BELL E

Anime belle . Come se foss e una novità a Modena, come a Bologna, come in gran parte della regione, il cosiddett o metodo emiliano " . Che ha de -

Grandi cooperative e imprenditori modenesi i soci cl le puntano a costruir e sui terreni al centro della polemica . Cinque i passaggi di proprietà dell'are a gli indubbi vantaggi insieme a indubbie e grosse pecche . Vi siete mai chiesti perché, tran ne rarissimi casi, qui non è mai scoppiato un vero scandal o tangenti? Perché negli anni di Tangentopoli non si registraro no qui le turpi vicende di maz zette scoperte altrove, che an cora emergono oggi, e non so lo a Milano, dalle inchieste giu diziarie? La risposta che mi so no dato, da anni, conoscend o la nostra realtà abbastanza be ne, è che qui la " mazzetta " è il lavoro : una fetta di lavoro per tutti fa sì che non si debba ri correre, per farsi " concorrenza " , alla corruzione di questo o quell'amministratore . Poi si tratta di vedere in che modo ci si spartisce la torta, ma, come ristata risulta chiaro dalle quo te azionarie sopra riportate per la Immobiliare Ponte Alt o Spa, come dire, c ' è del meto -

tori privati e quello dei piccol i costruttori privati. Direte voi, ma questo è il metodo migliore: lavorano tut ti, nessuno paga mazzette, l e opere vengono fatte . F, qui in vece iniziano le pecche del " sistema " . Volendo far lavora re tutti, la pressione a moltipli care le aree edificabili diventa enorme . Le amministrazioni sono incalzate a sfruttarne l ' uso. A volte giustamente e a volte no. A volte resistono e pili spesso cedono. ìl risultato è che la quantità di cemento che si riversa sulla città è im pressionante non solo per la quantità di metri cubi ma pur troppo anche per la sua quali tà architettonica . Tanto ce mento, spesso davvero molto brutto. Ingegneri e geometri al posto degli architetti (si rispar mia), verde sacrificato, viabili tà incerta . La pecca pili grossa

del sistema emiliano è che le città si stanno imbruttendo, e il brutto chiama brutto, favori sce il successivo degrado . E non è un reale da poco, perché qui ci viviamo . 11 docu-filar cl i cui abbiamo parlato ieri, dal ti tolo " Modena al cub o " , realiz zato dal giovane regista mode nese Gabriele Veronesi, è dav vero inquietante . Si può fare qualcosa? Cert o che si può, a cominciare dalle amministrazioni e dagli asses sori preposti . Nel caso di Pon teAlto per esempi o ; si tratta di vigilare che il cambio di desti nazione d ' uso da area F ad area residenziale avvenga nel pieno rispetto di tutte le rego le . A cominciare dalla necessa ria e costosa bonifica del terre no, per finire con l' osservanz a scrupolosa delle cubature inposte (speriamo progettate d a architetti) .

do, ci sono le proporzioni . E chi rimane fuori da questo gir o sa che entrerà nel prossimo e si mette fl cuore in pace . L METODO EMILIANO

Diciamo che il " metodo emiliano " è una forma consociati va negli affari, sconosciuta all a politica. Anche le più rosse del le nostre amministrazioni ros se nel passato lo hanno adotta to . Le opposizioni si scatenava no contro sindaci e assessori, poi, quando si trattava di far affari, si sedevano al tavolo tranquillamente, sicure di ottenere la loro bella fetta di torta . 1 1 tutto senza violare alcuna leg ge e in modo, come dire, abba stanza trasparente, fin dai car telloni nei cantieri dove spess o figurano nei lotti in costruzio ne il cartello della coop rossa, quello della coop bianca (a vol te anche quello della coop ver de), quello dei grandi costrut -

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R PASSAGGI D PROPRIETÀ

La storia della proprietà di quest' area e dei successivi pas saggi impone tuttavia un d i più di rigore perché si intreccia con la storia politica dell a città in modo straordinaria mente stringente . A comprare l ' area dove sorgeva la fornace Vigarano da l proprietario fu dapprima un ' altra società di un privato, l a }}ietta srl di limberto Panini , alla fine del 1989 e inizi 1990 . Sei anni dopo la Bietta srl. d i Panini vende l ' area alla Socie tà Immobiliare Modenes e (SIM) braccio economico de l Pci, poi Pds, poi I3s, poi Pd , L ' acquisto avviene in più ripre se tra il dicembre del 1996 e l ' aprile dell'anno dopo e l a Sire paga complessivamente 7 miliardi e 200 milioni di vecchie lire (3,7 milioni di curo attuali) . Nei progetti del partito quell' area, che da tanti anni ve niva affittata per la lesta, un a volta acquisita avrebbe dovuto ospitare una sorta di Fest a permanente, da far durare tutto l ' anno e svolgere anche euellanazionale . Mala crisi finanziaria del partito nazional e fa tramontare il progetto e i modenesi vengono chiamati a sanare i buchi nazionali . E non è una festa : la Sim deve far e cassa e vende l ' area di Ponte Alto, nel novembre del 2001 , alla immobiliare Masterall ch e fa capo a un gruppo di impren ditori sassolesi i quali progetta no di farne un polo multifunzionale della ceramica. La Si m incassa in totale circa 18 miliardi di vecchie lire (poco più di 9 milioni di curo), quasi tr e volte il prezzo pagato a Biett a cinque anni prima, ma c ' è d a dire che nel frattempo l' area è stata valorizzata con numeros i lavori. Lavori finiti anche ne l mirino della magistratura pe r iniziativa dell' opposizione ch e fece alcuni esposti sui quali c i fu pure un ' indagine finita co n l' archiviazione . Anche il progetto della Masterall però non va avanti. L a crisi del settore fa fare marci a indietro ai ceramisti sassoles i che decidono di vendere . A comprare Ponte Alto quest a volta, siamo ad aprile-maggio del 2007 è la Immobiliare Pon te Alto Spa che si costituisce i l 15 marzo di quel l' afnio e ha gl i azionisti che ho elencati all'inizio. E qui siamo .

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Un solo nome alle p arie? Sbagliato, serve competizione» Urta parte del Pd attacca il segretario Bandii: partito spaccato

elí GIANPAOLO ANNESE

«COME si fa a dire a priori che il Pd di Modena presenterà un solo nome alle primarie per il sindaco? Possibile che non sia ancora assodato che il Pd vince quando si apre alla competizione? Mi aspetto un approccio diverso visto che le prossime elezioni saranno dure». Quello che il segretario provinciale del Pd Davide Baruffi voleva scongiurare è invece accaduto: lo scontro sul dopo-Pighi. «Tl partito metterà in campo una sola personalità per le primarie Lavoreremo per arrivare a una candidatura unitaria», aveva detto ieri il segretario a commento dell'ipotesi di un duello Bonaccini-Sitta. Su Facebook si sono subito scatenate le reazioni.

AD APRIRE le danze la consigliera comunale del Pd Giulia Morini: «Non mi interessa entrare nel dibattito sui nomi, ma vorrei che venisse rimarcato un elemento: a due anni e mezzo dalle elezioni

F.:',CEBOOK Pioggia di critiche dei militanti: «Per t dopo-Pighi vogliamo una gara vera» non possiamo escludere che alle primarie concorrano più candidati del Pd. La nostra stella polare, lo Statuto del partito, ci dice che è possibile. Teniamoci aperte tutte le strade, soprattutto quelle che incrementano la nostra ricchezza», scrive attirandosi nel giro di poche ore una trentina di consensi. Le fa eco il consigliere regionale Thomas Casadei: «Le primarie imponendo un unico candidato non hanno alcuna utilità». E se P.F. chiede: «Ma saranno di coalizione o saranno solo candidati del Pd?», S.C. avverte: «La materia è dura da apprendere e di capocciate si vede che non ne sono state prese abbastanza. Per quanto mi riguarda primarie, primarie serie e vere».

NEL DIBATTITO entra anche Paolo Silirigardi, portavoce di Modena Attiva: «La paura del confronto è la prima cosa da superare. Abbiamo nel Pd idee diverse, è una risorsa, una ricchezza da valorizzare e che possiamo utilizzare per migliorare le nostre politiche solo se accettiamo alla luce del sole il confronto. Ed il confronto si fa sulle politiche ma anche sugli uomini che le interpretano. Non esistono politici per tutte le stagioni. Non è neppure troppo presto per parlarne. E' evidente che dietro la candidatura di Sitta, fatta così sul Carlino, esiste un comitato promotore che testa il terreno: lecito e comprensibile. E sarebbe stupido stare con le mani in mano ad aspettare gli ultimi mesi. Io sostengo nel Pd una politica urbanistica e una visione orientata alla sostenibilità diversa da quella espressa da Sitta. E mi sento autorizzato e in dovere di sostenere le mie idee con tutti quelli che pensano di condividerle, per il bene del partito e della città. In quale altro modo dovremmo fare politica?».

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PONTE ALTO ROSSI E FRAULINI (IDV): «AMMETTONO GLI ERRORI, MA SUI NODI VERI SI GLISSA»

«Modena Attiva, libelli a metà» «Nulla si dice sul terreno inquinato su cui costruiranno case» cli GIANPAOLO ANNESE

la d'illegale, ma è certo un approccio che non stimola la competitività»): secondo la Rossi la presenza di una molteplicità di soggetti «non è una garanzia di per sé, perché oggi a Modena negli affari esiste una trasversalità preoccupante».

«PRENDIAMO atto che anche da Modena Attiva e dal Pd arrivi la richiesta di rivedere decisioni sbagliate, che pure a suo tempo hanno accettato. Si glissa però sul vero problema di Ponte Alto, cioè l'inquinamento del terreno sul quale dovrebbero essere costruite delle residenze e sulla composizione della società che ha acquistato il fondo». DOPO aver chiamato in causa, non senza un pizzico e forse più di provocazione, i ribelli di Modena Attiva, la capogruppo in Comune di Idv Eugenia Rossi torna alla carica, da un lato riconoscendo ai militanti del movimento guidato da Paolo Silingardi l'ammissione dello sbaglio («trasformare molte aree F in aree residenziali è stato un errore», c'è scritto nel documento pubblicato ieri di Modena Attiva), ma li invita nel contempo a una maggiore radicalità «nel sollecitare un'inversione di rotta su tutta l'impostazione urbanistica di questa giunta: intervenire sui singoli casi non è sufficiente, in questo modo si finisce con l'inseguire le conse-

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Una irnnnagine di Ponte Alto. Si sono scatenate delle polemiche sulla trasformazione in edificabile del terreno

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«Critiche troppo blande E come curare la bronchite con gioie del mal dì gola» guenze dei problemi invece di affrontarli a monte: è come pretendere di curare una bronchite con le compresse per il mal di gola». MA è sull'inquinamento del terreno che Eugenia Rossi vuole concentrare il discorso: «Non spostiamo l'attenzione: il

nodo vero è che quel terreno è inquinato, come pensare di costruirci delle residenze»? Nè alla capogruppo dell'Idv, a proposito di chi era già al corrente del cambio di destinazione d'uso, è andato giù che Modena Attiva abbia ridotto la composizione della società che ha acquistato il terreno a un problema di concorrenza («all'interno della società che ha acquistato il terreno — scrivono i 'ribelli' — è praticamente rappresentata in quota proporzionale l'intera imprenditoria modenese. Nul-

SUL tema interviene anche l'ex consigliere comunale del Pd Ubaldo Fraulini, che oggi militante in Idv, a quella delibera del 2008 che sanciva la variante al piano regolatore votò contro: «Allora fu presentata non come Ponte Alto, ma come area ex Fornace, non a tutti fu immediatamente chiara di che zona si stava parlando: si deliberò la trasformazione in residenziale di I milione e 500 mila metri quadri, 700 mila metri quadrati dei quali da adibire ad abitazioni (50% a mercato libero e 50% a Peep). Si tratta di un insediamento che stravolge l'equilibrio urbanistico, tutti gli studi e le previsioni degli anni precedenti. Bene che anche all'interno del Pd lo riconoscano — conclude non rinunciando a una stoccata verso gli ex colleghi di partito — Certo, lo dicono solo ora però...».

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press 1.18E 11 /09/2011

L'INFORMAZIONE di Modena

INTERVISTA il segretario del Pd Davide Baruffi : «Il largo quadro degli acquirenti è una garanzia assoluta »

«Ponte Alto, se qualcuno pensa che le impres e abbiano fatto un favore ai Ds vada in procura» afs f easat . kias.e ér -

sul futuro della città ci sono altre occa alle critiche sull'urbanistica avan - sioni di confronto, in sedi diverse: penso zate dall'ex sindaco duigarelli, al agli ambienti universitari o alla stessa caso di Ponte Alto, dall'inceneritore ai Modena Attiva . Detto questo, sono d'ac rapporti con gli alleati . E ancora, la rivol - cordo nel dire che occorre un nuovo Prpg ta dei 'compagni' di Modena est e la nuo - per toreare sul disegno complessiv o delva generazione che sta cercando la sca- la città. Contrariamente a quello che aflata' ai vertici del Partito democratico [i ferma Silingardi, però nessuno vuol e segretario provinciale del Pd Davide bypassare il Consiglio, semplicemente Baruffi, pur nel pieno della Festa, no n si vuole aprire una discussione larga atevita di affrontare i terni che animano il traverso gli Stati generali. Afferrare po i dibattito politico . In una lunga intervist a che il partito parla solo del ruolo di Mo -che abbiamo diviso in due parti replic a dena Attiva è una caricatura d Pd in maanche all'appello di Modena Attiva sull a teria urbanistica ha discusso lo spostanecessità di una maggiore competizione mento della linea storica, la riqua€ifi anel mondo delle imprese <Oggi - affer - zione della fascia ferroviaria e con l'ulma - nel sistema Modena più che di con - timo documento approvato ha dettato i correnza, c'è bisogno di fare sistema» . principi del futuro.' . Segretario, partiamo dalle critiBulgarelli dice che il disegno dell o che di Bulgaarelli. sviluppo è in mano a Per l'ex sindaco il Pd una sola persona e «Costruire modalità si limita a interroche la partecipaziodi inclusione garsi su Modena Atne è solo declamata. tiva senza accorger«La prima critica non e non decisioniste i si della pericolosità la condivido In Considi una situazion e glio c'è discussione e nella quale gli indirizzi politici non dialettica sulle scelte della giunta . Mi in sono dettati dal Consiglio», Come riterrogo invece su come si possa costrui sponde? re nel 2011 una partecipazione positiva . ala riflessione di Bulgarelli è impor - Non lascio cadere le osservazioni di Buitante, ma considero ingenerosa la critica garelli e Silingardi: bisogna costruire istituzionale. A Modena il Consiglio no n modalità di inclusione e non decisioniè affatto spogliato delle sue funzioni : si ste . Certo, la politica alla fine deve sera possono non condividere le scelte ma gliele, ma la decisione e ú punto ultimo non un solo atto è passato senza l'appro - di una discussione che deve avvenire tra vazione dei consiglieri . Naturalmente protagonisti e non tra tifosi . Dobbiamo

lavorare perché i cittadini partecipino qualcosa in cambio, allora la politica no n alle scelte di fondo della città- e non in- c'entra più nulla- Saremmo di fronte a un tervengano solo per difendere il proprio reato e un consigliere ha il dovere di an divo . Partecipare è un dovere, ancor dare in procura . Dal punto di vista gir i prima che un diritto . pensare a un dise- diziario sono sereno. Faccio notare ch e gno di città è interesse di tutti . il Pie e gli tratterebbe di un'accusa che coinvolStati generali sono un banco di prova» . ge un partito e tutto il sistema delle im Anche il caso di Modena est po- prese Proprio Silingardi sottolinea c o trebbe esserlo , me all'interno del]' immobiliare vi sia tut ««Gli appartamenti da realizzare a Mo - to l'arco iniprenditoniale, non parliamo dena est rappresentano la declinazione certo di un amico intervenuto in soccor di una scelta generale . Occorre avere da so rosso . Ecco, il largo quadro degli acuna parte l'ambizione di difendere la fi- quirenti e una garanzia non volata Sono losofia complessiva e dall'altra lumilit à imprese che a volte lavorano col Comu di confrontarsi con i cittadini ; . ne e a volte no, che a volte vincono i ban Passiamo al caso di ponte Alto . di e a volte perdono,> . Giudica anomalo che un terreno E cosa ne pensa delle critiche sulla venduto come non inquinato ne l mancanza di concorrenza? 2001 dalla fiduciaria 11s si scopra in«Capisco Silingardi, na oggi con la criquinato nel 2005 e si del settore costruziovenga rivenduto ne l «Ingenerosa la critica ne il rischio del cor_so2007 a un prezzo suc:iativismo è basso . Non di Bulgareili sul ruol o abbiamo bisogno di imperiore? Esiste u n problema di indiprese che si fanno l a del Consiglio» pendenza del. partiguerra al massimo r i to? basso, anzi mi pare ch e «Non capisco quali novità abbia port a la sfida sia fin troppo feroce. E la guerra to la Rossi 1D s vendettero l'area a un pri - apre varchi a infilitrazioni mafiose e ma vato che giustamente si riservo element i celleria sociale. Questo non riguarda sodi garanzia, poi vi fu un 'ulteriore vendi- lo ponte Alto, ma nell'intero sistema Mo ta. Ora sta ad Arpa valutare se e cosa oc- dena credo serva più cooperazione ch e corre fare su quell'area. E' giusto discu - concorrenza . La politica può solo far e tere politicamente sull'opportunità ch e appalti che premino la qualità, ma pe r quella sia una zona F, ma se il pensier o me è Imberbe che le aziende modenesi s i implicito è che un gruppo di imprese h a uniscano per cercare di competere con fatto un piacere a un partito per avere chi si presenta da fuori,.

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DOPO LA LETTERA AL CARLIN O

Ul a dell ore Partito è sotto choc «Ora tappo è saltato» Nessun commento ma nel Pd è psicodramm a di GIANPAOLO ANNES E

«E' SALTATO il tappo», è la considerazione più cauta . «E' la bomb a atomica», sussurrano gli apocalittici lasciando cadere il giornale sul tavolo . Nel partito è la quiete prima della tempesta, la lettera di Daniele Sitta nella quale l'assessore, a comment o della eventuale sfida con Bonaccini , lancia in pratica un ultimatum («se dovesse prendere derive demagogiche e massimaliste, il Pd non sar à più la mia casa, e ogni decisione sarebbe possibile») travolge un partit o ora sotto choc. Al momento si rinuncia a prese di posizione ufficiali, se s i esclude l'incontro di ieri a Ponte Alto tra il segretario provinciale Baruffi e lo stesso assessore . federazione provinciale e negli sms che circolavano tra militanti, consiglieri, dirigenti, parlamentari, ieri mattina si respirava «grande imbarazzo», «incredulità», mentre «scelta inopportuna», «era meglio tacere», «vuole farsi cacciare», erano le espressioni più ricorrenti alla Festa del Pd, a pochi minuti dal faccia a faccia più insidioso della seconda giunta righi . IL FATTO è che ora anche chi solitamente difendeva Sitta si trova i n grossa difficoltà e comincia a vacilla -

re : «Non si capisce l'obiettivo», allar ga le braccia uno di loro . Mentre s i attende il parere dei veterani come i l parlamentare Nano i figlioli in arrivo da Roma che in questi mesi si so no spesi molto per ricucire sull'urbanistica e sui rapporti tra le componenti interne. E CE chi Sitta vorrebbe farlo fuor i subito, un'ala agguerrita che va dagl i irriducibili di Modena est fino a sal FROND A

E c'è chi vorrebbe fado fuori minacciando dì votare Mezzett i atte future primarie darsi con i 'ribelli' molti dei qual i confluiti in Modena Attiva, i qual i hanno fatto capire che se la musica non cambia alle future primarie potrebbero convergere su Massim o Mezzetti. D'ALTRONDE a spaventare è anche l'ipotesi, data peraltro come molto remota, di un Sitta fuori dal Pd e a capo di una lista civica, in grado magari non di vincere, ma di costringe re il partitone al temutissimo ballottaggio. il sondaggio del Carlino, per quanto fotografi lo scenario del mo -

mento, con uno Stefano Bonaccini senza rivali, ha rivelato un interess e seppure ancora in ?luce per l'attuale assessore . Tra i più arrabbiati contro ritta la riflessione è che «il Comune non è un'azienda, non si può confondere la propria agenda con quella pubblica , e la necessità di far ripartire l'edilizia o trovare risorse per il Comune no n può essere una motivazione», Fra tra sformazione di aree F e completa mento delle zone già edificabili, «qu i ci sono in ballo almeno 7 mila appar tamenti in più : ma chi oggi può per mettersi tra chi aspira a un Peep d i pagare un appartamento a 1 .600 curo al metro quadro? Meglio negoziare con le aziende una percentuale di case da destinare all 'affitto sociale, la vera urgenza della citta» . INTANTO ieri pomeriggio il primo confronto dì Sitta con il partito è stato con i presidenti delle circoscrizioni del Pd e il segretario cittadin o Giuseppe Boschini : al centro della discussione, che ha evitato qualunque riferimento allo scontro, un'accelerazione sull'housing sociale per ve nire incontro ai nuovi bisogni dei cit tadini in un contesto di crisi economica, la necessità di verificare l'utilizzo dei Peep (evitare che qualcuno l i acquisti a fini speculativi) e l'accento sul riuso del territorio, scongiurando ulteriore consumo di suolo .

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aruffi smorza i toni «Ma sull 'urba ca serve più comunicazione» «DA UN comitato di cittadini me l o aspetto che non consideri la complessit à delle problematiche di un territorio, m a chi governa bisogna che si misuri sulla visione generale, prima di intervenire sulle singole zone e i singoli condomini» . Attenti tutti a non scuotere ulteriormente il vespaio, nell'atteso incontro d i ieri sull'urbanistica a Ponte Alto coordinato dal giornalista del Carlino Robert o Grimaldi, il segretario provinciale de l Pd Davide Baruffi ha evitato accuratamente lo scontro frontale con l'assessore Daniele Sino. Rimanendo molto su l merito e `rimproverandogli' soltanto la necessità di una maggiore attenzione alla partecipazione degli obiettivi di fondo con le varie componenti della città. «Occorre una condivisione sulle scelte fondamentali - ha sottolineato Baruff i dibattito prossimo sulla programmazione territoriale e il nuovo Psc deve por re al centro il disegno generale della città e non l'intervento puntuale su u n quartiere, sui singoli condomini . Altrimenti finiamo per apparire poco attent i alla sostenibilità ambientale per esempio e di sovraesporre le istanze, legittime, ma necessariamente di parte, dei residenti e di chi ha interessi riconosciut i sull'area» . Ecco, prosegue Baruffi, «m i piacerebbe cambiare schema di gioco , cogliere l'occasione per chiamare, e que sto è anche il compito del partito, i cittadini, le associazioni, gli imprenditori, a questo protagonismo, smettendola co n le tifoserie che sì contrappongono pregiudizialmente e comunicando con i cittadini il doppio di quanto già facciamo», LO STESSO Sino ha cercato di frenar e sul suo futuro politico e riprendendo la

lettera inviata al giornale ha ribadito - ac colto da]Fapplauso liberatorio della sala (presenti, oltre allo stato maggiore del Pd e a qualche consigliere comunale e provinciale, anche i ribelli di Modena Attiva ira i quali Ezio Righi e Paolo Silingardi) - la propria «convinzione nei valori riformisti e la necessita di mettere al centro i bisogni della gente . La mia è una sollecitazione a un partito che no n voglio intraprenda derive massimaliste. Io non mi candido e ho fiducia nel Pd , siamo a metà legislatura, ritengo di rima nerci con soddisfazione nel mio partito» . Nello specifico, l'assessore ha sottolineato come «prima dell'urbanistica venga la visione di un territorio, l'obiettiv o CONFRONT O

L'assessore: «Partiamo gi à con i cttadini» . it segretario : «Dobbiamo raddoppiare ìk diatogo » è dare una risposta ai bisogni dei cittadini . 11 mio giudizio su come si è sviluppata Modena negli anni è positivo, sebbene ci sia qualche stortura : in 30 anni in fatti la crescita non è stata equilibrata . La provincia si è ingrandita in maniera eccessiva, mentre il capoluogo è rimast o fermo, ma ha consumato comunque il 40% di territorio in più, perché?» . Ci sono tre motivi : «il primo è che a parità di popolazione, il numero di famiglie è cresciuto, solo che sono diminuiti in media i componenti : sono serviti alloggi i n più, sebbene più piccoli. In secondo luogo, i nostri standard urbanistici ci han no consentito di impiegare suolo per i

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servizi e il verde, e questo lo ritengo posi tivo per il territorio . 11 terzo motivo inve ce è negativo e riguarda la tipologia di abitazioni e la densità abitativa, che c i ha fatto consumare più suolo» . La scommessa rileva Sino è ora «costruire la citt à impiegando meno territorio, un tessut o più compatto, con meno periferia e pi ù città» . La riqualificazione è possibile, ma sul costruito «ci sono più complicazioni perché occorre predisporre degl i incentivi e mettere d'accordo i proprieta ri : quando è uno ci si riesce, ma quand o sono tanti è un problema» . PROTAGONISTA della serata anche Vanni Bulgarelli, responsabile del forum Ambiente del Pd : «Bene l'impostazione della sostenibilità come linea politica, ma bisogna farla vivere nei provvedimenti. L' idea della `ciao --- città' è finita da tempo, ora occorre parlare di `citt à effettiva' che va oltre i perimetri definiti . Occorre mettere più politica nella discussione, altrimenti si scade nello sfran giamento dei particolarismi e manca una visione di prospettiva su che ruol o vogliamo giocare nell'area vasta», Sulla qualità del costruito invece l'assessor e provinciale Egidio Pagani ha ricordat o come il problema non siano tanto le aree a disposizione : «Sul territorio abbiamo aree disponibili per 50 mila allog gi e per altri 122 mila abitanti . dramma è che il mercato edilizio è fermo». Senza contare l'aumento della presenza di capannoni vuoti : «L'unica è richiama re attraverso incentivi nuovi capitali e ri qualificare con nuove imprese :innovative gli spazi produttivi che si sono libera ti», g .a.


press 1.18E 20/09/2011

L'INFORMAZIONE di Modena

INTERVISTA L'ex presidente della Regione Torci condivide le critiche di Bulgarell i

rbanistica, molte fughe in avant i ma senza una visione d'insieme» di Eugenio ìangerini

vero responsabile della politica rinfranco Turci è stat o urbanistica . Al di là delle queper dieci anni presiden- stioni tecniche, ciò che dic e te della Regione . E ne ha tra- Bulgarelli è in linea con le criscorsi otto a fianco deli`astiche emerse abbastanza coral sessore Germano Bulgarei- mente in città . Ma l'uscita pesa li, ex sindaco di Modena . per l'autorevolezza del perso«Nacque allora- ricorda - l'e - naggio» . sperienza dei comprensori, Ora la giunta correggerà i l che ora rietiro ? mergon o «Non s o «Ora serve un ampio dalla discusquel che fasione sull e ranno, ma è confronto pubblico province da chiaro que l sul nuovo pian o abolire» . i: che avrebbedue si conoro dovuto faregolatore » scono bene , ............................................................... re : partire per sono un peztempo con un zo di storia del Pci modene- dibattito pubblico sul prossise . Viene da chiedersi s e mo piano regolatore, Sitta ha eTurci sia rimasto stupit o laborato il documento "Modeper la recente scomunica d i na ritura" e poi ha aperto, con Bulgarelli, che ha rotto un fior di urbanisti, il laboratorio silenzio trentennale stron- di "Città media felix" . Ma sul cando le politiche urbani- documento-piattaforma no n stiche della giunta. c' è mai stato un effettivo dibat«Non più di tanto : Buigare_l€i è tito : ecco il punto debole . Insempre stato molto attento all e tanto le carte hanno girato, ma cose modenesi . L'ho chiamato gari qualcuno ha fatto dei calgiorno in cui èuscitala sualet - coli . E i tanti interventi decisi a te ca aperta su L'. nfbrrraazione : spizzichi e bocconi si sono ine"I-fai giocato vitabilment e un carico pe- «Ponte Alto, un disastro esposti all e sante", gli ho polemiche'> . detto . No n per i bilanci Pci. Non fu Tutte fonpossiedo l e date ? una speculazion e sue compe«In gra n tenza tecniparte sì . M a pensata a tavolino » che, ma condi - ................................................................ sono anche i l vido il giudirisultato della zio molto critico» . sensibilità dei cittadini, enorQuell'intervento ha scate- memente cresciuta su questi nato asina raffica di reazioni. temi» . «La risposta del sindaco Pighi Spuntano comitati com e è stata cauta. Più decisa e ana- funghi, litica quella dell'assessore Sitta, « E' un fenomeno non solo

modenese, tipico degli ultimi quindici anni . In tempi più lontani era difficile pensare che si scatenasse una furibonda pole mica di quartiere per qualch e palazzo più alto degli altri . E non sarebbe nato il tormento ne sulla piscina nel parco, Oggi cittadini e associazioni son o molto attenti» . Diventa più difficile governare. «Proprio per questo serve u n ampio confronto preventivo sulle grandi scelte . Non c'è stata una discussione vera, ad e sempio, sui calcoli demografici alla base di "Modena futura" o sul fenomeno delle giovan i coppie costrette a cercare cas a fiori città, su cui si è fatta molta retorica come dice fin gi€gare€li> . Così il rapporto con i cittadini si logora. «Il Pd è intervenuto molto tardi e in modo impacciato di fron te all'insofferenza che si diffon deva . Senza la discesa in camp o di "Modena attiva" non ci sarebbe stato nemmeno l'inizi o di un dibattito politico . LI logo aamento provocalo da queste vicende lascerà il segno» . Come si corre al ripari ? «Lo ripeto, la giunta deve avviare subito il confronto pub blico sul nuovo Psc, rinuncian do alla trasformazione ad us o residenziale di alcune zone E Bisogna affrontare temi di re spiro ampio, tra urbanistica e sviluppo . Che percentuale di invenduto c'e nel settore immobiliare? Quanto è datata l'i dea di sanare i bilanci comunali con gli oneri di urbanizzazione,

come è stato fatto in città e in altri centri della provincia? Perché non dedicare più attenzio ne al recupero delle aree giàur banizzate, anche se è difficil e ? Ripartiamo da queste doman de, sapendo che se si sbaglia la progammazione del territori o le conseguenze sociali son o pesanti. . Pare invece che la discussione, nei Pd, sia più sulle poltrone. «Mi fa sorridere chi, dentr o un partilo, si autodefinisce rot tamatore . Fanno un po' pena certe posizioni assunte dal sindaco di Firenze Renzi o, per venire a noi, dal president e dell'assemblea regionale Richetti . Non entrano mai ne l merito di una discussione seria sulle politiche locali o sulla situazione del Pd, dove ci si confronta molto meno rispetto a l vecchio Pci, pur così discipli nato e ortodosso. Bersani fati.. ca a mantenere il profilo necessario al ruolo, mentre lD'Alema Veltroni non sono più credibili come dirigenti nazionali . Ma non è che si diventa leader a forza di battute . Spero che Renzi e i suoi epigoni non faccian o molta strada, anche se il partit o è molto più ex democristiano che ex comunista» , Intanto impazzano il totosindaco e i.l totoparlartnentari. Certe scadenze più o men o prossime sono fisiologiche, c' è la regola dei due mandati e di versi parlamentari dovrann o scendere dal carro . Ma parlare di questo oggi, mentre fiori-

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press 1.18E

L'INFORMAZIONE

20/09/2011

di Modena

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L antranc Thrcì, ex presidente delle Regione e parlamentare scovo i convitati e non si riesce a rea Ecco perché non pens o dialogare con loro nemmen o che sia stata una speculazion e per dire qualche "no", è un se - pensata a tavolino per realizzagnale di debolezza : così la so - re plusvalenze . E prevedo ch e cietà ti sfugge, . anche là, oltre al problema delCome se non bastasse, ci la bonifica, nasceranno forti sono anche polemich e le polemi sull'impatt o «f rottamatorl mi che sull a residenziale« . vendit a fanno un po' pena : Così, tutto dell'area d i sommato , con le battute Ponte Alto, torniamo al«Ho un ri- non s/ diventa leader» la scomunica cordo precidi Bulgarelli. so di quando «German o fu acquistata, con un investi - ha rivendicato la priorità del di mento tutto a debito che si ri - segno urbanistico sul semplic e velò un disastro per i bilanci del "che fare" : ecco il punto fort e partito : gli interessi da pagare su cui ha perfettamente ragiocorrevano e l'unica vera entrat a ne . Tra l'altro, se discuti a lungo arrivava dalla festa annuale . in Consiglio comunale lasci Non fu una mossa geniale, c eri. meno spazio alle polemiche e il problema di liberarsi dell'a e> . '

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L'INFORMAZIONE

press L.IfE 21 /09/2011

di Modena

IL PUNT O

Pd, rampantii la congrega del caminetto r

IL Nfò DI EUGENIO TANGERINI

PD, I RAMPANTI E LA CONGREGA DEL Gai\ETTO I nobile gesto del depu laato Pd Ivano 1 #`figlioli, che ha annunciato la volontà di non ricandidar° si per dare spazio ai giovani, ottiene per ora l'e f fatto contrario a quello ausp icato dal parlamentare: che si voti nella primavera 2012 o l'ann o dopo al termine della legislatura, ilRisi o dei papabiliper° Camera eSen a lo impazza ogni giorn o dipiù. L'usci/a di scena anticipata di Mignoli - uno in meno con cui competere ringalluzzisce î rampanti del partito, pronti a sfruttare ogni occasion e anche a costo di scontrarsi con la «congrega del caminetto,,, ovvero la vecchia guardia che haa `i n qui deciso candidature e nomine pesanti. In mezzo c'è il segretario provin ciale Baruf; i a far da me diatore, attento a sua volta all'apertura dipossibili spiragli per migliorare il «cursus honorum . Sparigliando le carte , comunque, Mignoli si è precostituito un futuro da grande vecchio in fluente. E intanto battuto uscire dairiflettori iltotosindaco, altro sportpreaerito di questa fine estate. (Segue aa pagina 5)

Segue dalla prima amai si parla solo di elezionipolicorre alla prossime comunali con un a tiche ed è finito nel dimenticatoi o lista civica, ce ne corre. E* una «hafala» il rimpasto in municipio, anche perch é che stride con la vicenda politica e per Sei chiede la testa dell'assessore all'un banistica Daniele Sitta (sempre lui) pe r sonale del pugnace assessore: non può entrare in giunta, e il sindaco Pighi a schierarsi contro la sua storia . Curioso, ad ogni modo, che i so spetti immolarlo non pensa nemmeno. più o meno fondati di voler cava/care i l S'itla, ad ogni modo, si complica la vita a forza di lettere aperte : l'ultima per «civismo» abbiano accomunato prodire, in sostanza, che se il Pd dovess e priogli acerrimi nemici della disputa d i cambiare clamorosamente rotta sui te- questi mesi sul cemento in città : da un a mi forti della programmazione territo- parte Sitta, appunto, e dall'altra «Moderiale, lui nel partito si sentirebbe mollo na attiva :. Il cui leader Paolo Silingardi stretto. Uno sfogo che suona come forzatura taglia corto: ijon ho intenzione di fa r nascere una lista civica, la mia è un a battaglia dentro il Ed. Mi interessan o imprevista, visto che Orlino cittadin o certi contenuti oggi molto più sentit i ha appena raccomandato di ammordalla base di quanto non vengano rap bidire i toni alla vigilia degli Stati Gepresentati dal partito». nerali. E che rischia di mettere in diffiE sul partilo, appunto. il capo dei ricoltà i tentativi di mediazione dei sebelli cerca di influire. Anche perché «Mo gretari Pd (Baruffi, appunto, e il colledena attiva,, intesa come moviment o ga cittadino Eoschini ), proprio mentre trasversale, «non vuole interessarsi alle i vertici deipartilo -a lungo messi sotto beghe interne delPd», ma Silingardi, co scacco dai ribelli di «Modena attiva me singolo, si interessa eccome. Un messtavano cercando di correggere un po ' saggio chiaro proiettato sulle primari e il tiro in materia urbanistica. di coalizione, che prima o poi si faran Di qui a dire. però. che Sitta potrebbe no in vista delle amministrative. (Eugenio Angeli/ ni)

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press L.IfE 23/09/2011

L'INFORMAZIONE di Modena

TV-

RIFIUTI Convocato per martedì i Forum del Pd : sì annuncia tempesta

Silingardi: «Non solo inceneritore ,

rilanciare subito il porta a porta. » di Eugenio ìangerini

e mero, come ha dichiarato l'altro giorno, che da esponente di «Modena attiva » non si interessa alle beghe in terne del Pd, è altrettanto vero che come singolo iscritto del partito se ne occupa, eccome . Specie quando sono in ballo con opinioni contrastanti questioni decisive come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, Così Paolo Silingardi ha convocato per martedì prossim o in via Scaglia il Forum ambiente dei democratici, di cui presidente, a un a serata cui parteciperanno anche il segretario cittadino Giuseppe Boschin i e l'assessor e all'ambiente Situona Arletti . I l tema non potrebbe essere pi ù attuale - «Quale futuro per le raccolte differenziate dop o l'autorizzazione della terza linea dell'inceneritore - e il clima si annuncia incandescente . Lo slogan, in sostanza, è «Non solo inceneritore, c'è anche il porta a porta» . E Silingardi, con il solito tono pacato , non usa perifrasi nei dire come la pensa : «C'è un indirizzo politico preciso del partito e del Consiglio comunale : procedere su due fronti, non solo con l'impianto di via Cavazza . M a l'avvio concreto del porta a

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porta è molto più lento de l previsto, quindi bisogna accelerare, passando dopo oltre u n anno dalle parole ai fatti» . Ll problema, se sarà potenziato davvero il porta a porta, è che l'inceneritore, a quei pun to, potrebbe diventare tropp o ingombrante . ameno che no n sia pensato - come sostengono preoccupati molti ambientali sti - con una valenza ben oltre l'ambito provinciale Ma anche su questo punto il coordi nat:ore del Forum ambiente Pd non la manda a dire : (La quantità di rifiut i speciali pro dotta a Modena è molto ele vat:a : bisogn a andarli a prendere nelle r»stre aziende , non in altri t e retori . Sono fermamente contrario a un utilizzo de_fl'impianto per bruciare i rifiuti urbani e speciali a libero mercato pro venienti da fuori provincia» . Fin qui il significato politic o dell'iniziativa, ma la lettera di convocazione del Forum è densa di annotazioni tecniche . «L'approvazione della terza linea - scrive Silingardi - configura a Modena un assetto ch e punta al superamento delle discariche e al recupero energetico dei rifiuti non riciclaabili Questo assetto, però, ha dell e evidenti criticità che devono essere valutate e superate per garantire una gestione rea/ .

mente sostenibile dei rifiuti» . Vale a dire che «la realizzazio ne della terza linea, senza un a revisione radicale e rapida del sistema di raccolta, rischia d i spostare l'asse del sistema di gestione dei nostri rifiuti sullo smaltimento anziché sulla riduzione e sul recupero » Quindi a fianco dell'inceneritore «serve un sistema di rac colta che garantisca la riduzione dei rifiuti alla fonte, la sepa razione dei rifiuti delle aziende, dei commercianti e delle famiglie, l'intercettazione di rifiuti speciali del territorio, l a responsabilizzazione di tutt i grazie al controllo dei singoli conferimenti e un sistema di

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pagamento coerente con il principio che chi inquina paga Queste indicazioni sono già state espresse anche dal Con siglio comunale ali' unanimità in due occasioni, chiedend o di «proseguire ed estender e nel Comune di Modena, a partire. dalle zone ritenute più ido nee, la modalità di raccolt a porta a porta con prelievo a giorni prefissati secondo le va rie merceologie» . E di predi sporre, inoltre, «uno studio di fattibilita per la raccolta porta a porta con tariffa puntuale, a nalisi dei costi del servizio e correttivi tariffari per le famiglie a basso reddito ,

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press L.IfE 23/09/2011

L'INFORMAZIONE di Modena

L'inceneritore di aria Cavezza, Sotto a sinistra, Paolo Sllingardl Senonché «i ritardi nel perseguimento di questi obiettivi sono evidenti» . Quindi, sostiene Silingardi, «è necessario u n confronto nel Forum ambiente sullo stato di avanzament o dei progetti necessari a realizzare un ciclo dei rifiuti sostenibile e in grado, con il riciclo , di attivare opportunità economiche e creare occupazione

locale nel settore della green economy» . Questi i . temi della discussione, che posti in questo modo fanno capire quanto la partit a dentro il. Pd. su inceneritore e sistema complessivo di gestione dei rifiuti sia tutt'altro ch e chiusa, anche dopo le ultim e decisioni . sull'avvio della terz a linea .

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Noi modenesi di

BARBARA MANICARDI

Parco Ferrari, alberi secchi

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VORREI fare notare la tragica situazione in cui si trova il parco Ferrari, dove si sta assistendo all'agonia di gran parte degli alberi. Infatti, come successe un paio di anni fa, l'estate particolarmente calda e arida e la totale mancanza di interventi, sta portando alla morte degli alberi inadatti all'aridità, come frassini e aceri di monte. Ma. ormai anche le querce stanno agonizzando. La scelta di fare una collina nel parco di di piantare una gran varietà di alberi è stata un'ottima scelta paesaggistica, ma in caso di mancanza d'acqua bisogna intervenire con qualche inaffiatura d'emergenza, dato che l'impianto d'irrigazione è fuori uso da un decennio. Agire soltanto per tagliare una gran quantità di alberti morti come è stato fatto negli ultimi due anni e poi ripiantare qualche alberello è servito soltanto per fare morire anche le nuove piante e andare al parco sta diventando una sofferenza. Nel parco la varietà di alberi è da orto botanico e quindi questa è una zona da mettere tra le priorità per gli interventi di tutela del verde. Si parla spesso di opere grandiose con chissà quali costi di gestione e poi non riusciamo a conservare quello che abbiamo. Massimo Neviani

SONO A LLIBIL4 e un po' arrabbiata. E sa perché? Leggendo la sua lettera mi è tornata in mente la recentissima levata di scudi degli ambientalisti Pd (Modena Attiva) e non, dei difensori della natura, del verde, dei detrattori di qualunque progetto meno verde degli altri e mi sono chiesta: possibile che tutti costoro, che di ambiente si occupano (o dovrebbero occuparsi) non sappiano che gli alberi che loro vorrebbero centuplicare al parco Ferrari stanno morendo? Possibile che non sappiano che non c'è un sistema di irrigazione perché è rotto da dieci anni? Possibile che si occupino del parco Ferrari solo per dire no alla piscina e proporre dei labirinti della mente che pmbabilmente si seccherebbero subito? Possibile che debba essere un cittadino a sapere tutto questo e chi si occupa di ambiente non lo sa? E il Comune, che fa? Grazie per la segnalazione. Speriamo che qualche ambientalista (visto che la città ne è strapiena) si muova. Le lettere (max 15 righe) vanno indirizzate a

Resto del Carlino Via Zucche 31 - MODENA TeL 059 / 823911 - Fax 059 820329

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modenesi i Parco Ferrari alberi secch * diBARBARAMANICARD 1

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VORREI fare notare la tragica situazione in cu i si trova il parco Ferrari, dove si sta assistendo all'agonia di gran parte degli alberi . Infatti, come successe un paio di anni fa, l'estate particolar mente calda e arida e la totale mancanza di inter venti, sta portando alla morte degli alberi inadatti all'aridità, come frassini e aceri di monte . M a ormai anche le querce stanno agonizzando . L a scelta di fare una collina nel parco di di piantar e una gran varietà di alberi è stata un'ot tinta scelt a paesaggistica, ma in caso di mancanza d'acqu a bisogna intervenire con qualche inaffiatur a d'emergenza, dato che l'impianto d'irrigazion e è fuori uso da un decennio. Agire soltanto per tagliare una gran quantità di alberti morti com e è stato fatto negli ultimi due anni e poi ripiantare qualche alberello è servito soltanto per far e morire anche le nuove piante e andare al parco sta diventando una sofferenza. Nel parco la varietà di alberi è da orto botanico e quindi quest a è una zona da mettere tra le priorità per gli interventi dì tutela del verde_ Si parla spesso dì opere grandiose con chissà quali costi di gestione e po i non riusciamo a conservare quello che abbiamo. Massimo Neviani

SONO AWBIL4 e un po' arrabbiata. E sa perché? Leggendo la sua lettera mi è tornata in mente la recentissima levata di scudi degli ambientalisti P d (Modena Attiva) e non, dei difenson della natura , del verde, dei detrattori di qualunque progetto men o verde degli altri e mi sono chiesta : possibile che tutti costoro, che di ambiente si occupano (o dovrebbero occuparsi) non sappiano che gli alberi che loro vorrebbero centuplicare al parco Ferrari stanno morendo? Possibile che non sappiano che non c'è un sistema di irrigazione perché è rotto da dieci anni? Possibile che s i occupino del parco Ferrari solo per dire no alla piscina e proporre dei labirinti della mente che probabilmente si seccherebbero subito? Possibile che debba essere un cittadino a sapere tutto questo e chi si occup a di ambiente non lo sa? E il Comune, che . fa? Grazie per la segnalazione . Speriamo che qualche ambientalista (visto che la città ne è strapiena) si muova. Le lettere (max 15 righe) vanno indirizzate a

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