1 PACE - Gesù, nuovo Adamo, in pace con il creato, servito dagli angeli (Mc 1,12-15) Dal Vangelo secondo Marco E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano (1,12-13). Per riflettere. I conflitti appartengono alla nostra vita. Anche Gesù li ha sperimentati, in particolare nella tentazione del Maligno che lo spinge ad allontanarsi dal Padre e dalla missione ricevuta. Egli risponde restando nel deserto e ritrovando la comunione fraterna con le altre creature, anche con le bestie selvatiche. Una nuova umanità nasce dalla sua fedeltà al Padre, riconosciuta dal servizio degli angeli, che gli offrono le loro cure amorevoli. Il KERYGMA dona pace, perché ci fa comprendere che Dio vuole rinnovare l’umanità, attraverso la persona di suo Figlio. In Quaresima siamo invitati a curare la nostra umanità, eliminando i conflitti segnati dal male, riconciliandoci con noi stessi, con i fratelli e le sorelle, immergendoci nella relazione con tutte le creature. Simbolo. Si realizza un grande filo sul quale appendere le figurine di Gesù, di tutti i presenti, di angeli e di animali. Preghiera. Signore Gesù, stendi l’arco della pace con le tue braccia, tu che accogli e poni angeli e persone, bambini e adulti, animali e piante in un unico straordinario mosaico di armonia. Amen.
2 LUCE - Gesù, trasfigurato, ci illumina con la sua Parola (Mc 9,2-10) Dal Vangelo secondo Marco Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui…». Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!» (9,2-5a.7). Per riflettere. Pietro, Giacomo e Giovanni ricevono luce nella tristezza dei loro dubbi, dopo gli annunci di Gesù della sua passione e morte. La luce che investe Gesù, le sue vesti contrassegnate da uno splendore senza pari, e la presenza di Mosè ed Elia, testimoni dell’Antico Testamento, ci dicono che la sofferenza non è l’ultima parola da ascoltare, ma la croce si trasformerà in segno luminoso di risurrezione. Catechisti parrocchiali • febbraio 2024
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