Maggio giugno 2010

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ASSOCIAZIONE ONLUS

IL POLIZIOTTO CHE SALVÒ MIGLIAIA DI EBREI

Periodico di informazione • anno IV • n. 3 maggio/giugno 2010 Direttore Responsabile: Massimo Petrassi - Vice Direttore: Rolando Balugani - Segretario di Redazione: Carlo Mearilli Iscrizione al Trib. di Reggio Emilia n. 1186 del 15 maggio 2007 - Redazione: Via Panisperna, 200 - Telelefono Segreteria Associazione 06/46535456 Fax 06/46527029 - Tipografia: Direzione Centrale della Polizia Criminale - Viale dell’Arte, 81 Roma - Sito Internet: www.associazionegiovannipalatucci.it - e-mail:segreteria@associazionegiovannipalatucci.it

In questo numero: • L’Associazione continua a crescere • L’Assemblea dell’Associazione Palatucci • Ostia (Rm): rappresentazione teatrale dell’opera “Ebbe come criterio il cuore” • Medaglia d’oro al martire Marinelli • Noto: intitolazione del centro sportivo • Un grave lutto per l’Associazione

• A Pieve di Cadore (Bl) e Fisciano (Sa): dedicate una strada ed una piazza a Palatucci • Premio Concorso “Giovanni Palatucci” • Le nozze del delegato di Campagna • Montecompatri (Rm): Convegno della Confraternita SS. Trinità in Algido • Appello - Sottoscrizione


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L’As sociazione co ntinua a c resc ere di Mons. Pietro Iotti - Presidente dell’Associazione Giovanni Palatucci

l 27 maggio 2010, presso il Centro Sacro Cuore dei Salesiani a Roma si è tenuta l’Assemblea annuale dei Referenti dell’Associazione Giovanni Palatucci, alla quale hanno partecipato i nostri rappresentanti da quasi tutte le regioni d’Italia. È stato un incontro festoso con tanti amici, dopo un intenso anno di lavoro dedicato prevalentemente a celebrare il centenario

Come era doveroso, è stato dato atto ai nostri Referenti delle molteplici iniziative realizzate nel corso dell’anno, in molte località: a Roma, a Varese, a Civitanova Marche, a Pavia, a Verona, a Modena, ecc.; soprattutto è stato dato risalto a tre principali manifestazioni: la prima, a Montella, città natale del Palatucci, ad opera di don Antonello Lazzerini, instancabile manager; la se-

L’attenta platea dei partecipanti all’Assemblea 2010

della nascita del Servo di Dio Giovanni Palatucci. È stato molto bello vederci ed ascoltare di persona tutti i nostri collaboratori, i quali hanno potuto illustrare l’attività svolta, le difficoltà incontrate e le attività future previste per le loro province.

Il Referente per il Triveneto Sergio Schirinzi

conda, a Campagna, da un operoso Comitato Palatucci, presieduto dal benemerito Michele Aiello e dove è attivo il nostro Referente Liberato Trotta presso il restaurato convento di S. Bartolomeo, sede del Centro Studi e della Memoria Palatucci; la terza, a Trieste, dove il nostro intraprendente Referente per il Triveneto, Sergio Schirinzi, della Scuola di Polizia di Trieste, ha saputo coinvolgere, con ottimi risultati, tutte le autorità civili, militari e religiose intorno alla figura di Palatucci. Ad onorare la nostra Assemblea, con la sua presenza, è intervenuto il Prefetto Dr. Luigi Mone. Direttore Centrale degli Affari Generali del Dipartimento della P.S., in rappresen-

Da sinistra: Mons. Alberti, Mons Iotti, Dott. Mone e p. Vanzan

tanza del Capo della Polizia, Il quale ha espresso calorosi apprezzamenti sull’attività dell’Associazione. Non possiamo non esprimere la nostra gratitudine al Prefetto Mone che ha sempre dimostrato sensibilità e molta attenzione verso l’Associazione. Un grazie, in Domino, ai tre Confratelli a me più vicini: Mons. Alberto Alberti, primo coordinatore dei Cappellani di Polizia e "fondatore" dell’Associazione; Mons. Giuseppe Saia, attuale Coordinatore dei Cappellani, per la sua collaborazione personale a per l’opera di sensibilizzazione presso i Cappellani di Polizia in favore della Causa Palatucci; Padre Piersandro Vanzan, il noto scrittore della Civiltà Cattolica, autore di molti libri, in più edizioni, rigorosamente documentati, sulla vita e l’opera di Giovanni Palatucci. A moderare i successivi interventi (non più di tre minuti ognuno) è stato chiamato il nostro storico dr. Rolando Balugani, presente a tanti nostri convegni che ultimamente ha saputo concludere felicemente la trattativa economica circa la spesa del libro a fumetti su Palatucci, peraltro un vero successo edi-

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toriale, autore l’artista Nazareno Giusti. Ho voluto al microfono, almeno per un saluto, per

Il Tesoriere Rag. Emilio Paterlini

primi, i miei fedelissimi dell’ufficio al Ministero: il Direttore Massimo Petras-

Lo storico Dott. Rolando Balugani


si, il Dr. Carlo Mearilli, il Prof. Carlo Melito, il Dr. Sergio Raimo, l’Isp. Giuseppe Chillè, il Sost. Comm. Claudio Pelonzi. Infine, non ultimo, il nostro Amministratore, Rag. Emilio Paterlini, che ha dato lettura del bilancio economico, approvato con piena soddisfazione, all’unanimità, in linea con i parametri imposti alla nostra Associazione, divenuta recentemente ONLUS, ed anche grazie ai nostri amici benefattori. Per finire, nel salutare l’Assemblea oltre a ringraziare tutti i presenti, una nota personale: ho voluto ricordare, ancora una volta, di avere rassegnato, da tempo, le dimissioni da presidente, per motivi d’età, auspicando l’arrivo di una nuova guida più giovane.

Il Sost Comm. Claudio Pelonzi

Il Prof. Carlo Melito

Il giornalista - scrittore Angelo Picariello

Il Direttore Responsabile Massimo Petrassi

Il Dott. Carlo Mearillli Segretario di Redazione

Il Dott.Sergio Raimo

L’Isp. Giuseppe Chillè

Il Dott. Emilio Verrengia

L’Isp Sup. Giovanni Roberti

Il Dott. Vincenzo Costa

Il Dott. Angelo Cosentino

La troupe televisiva

Il redattore Francesco Petrassi

Il Dott. Alessandro Bertazzoni

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L’Ispettore Roberto Di Donato

Il Sost. Comm. Angelo Gallo

Il Dott. Antonio Pagano

Don Paolo Montesi

L’Ass.te Capo Fabio Tavella

Il Sost. Comm. Rocco Ianniello

Il Sig. Calenda da Campagna

Il V.R.T. Alessandro Ligabue

Don Antonello Lazzerini

Mons. Alberti, p. Vanzan ed il Pref. Dott. Mone

Il Vice Isp. Maria Tucci

Mons. Giuseppe Saia

Alcune delle pubblicazioni sul “Questore Giusto” messe in vendita dall’Associazione Palatucci

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G

L’Assemblea dell’Associazione G. Palatucci di Tiffany Marie Parks (Traduzione di Claudio Ianniello)

n Thursday, the 27th of May, I had the honor of attending the Annual Assembly of the Giovanni Palatucci Association. Seeing so many distinguished people gathered in pursuit of a common goal, that of making the heroic works of our martyr known to the world, and one day seeing him canonized as a Saint of the Catholic Church, I couldn’t help but wonder if my fellow members realized how far their message had already reached. Just this week I happily mailed twelve membership cards to twelve new members in the western United States. These people, who a few months ago had never heard of the name Giovanni Palatucci, and despite a distance of thousands of miles, have nevertheless been so moved by our hero’s message of peace and sacrifice, that they have decided to join our noble cause. Next January, when I will once again find myself in that part of the world, I intend to interview our newest fellow members, to gain a more international perspective on this cause. By doing so, it is my hope that we will succeed in spreading to faithful people all over the world, particularly in this historic moment, the true power of the Faith in Christ, witnessed by the life of GioTiffany Marie Parks vanni Palatucci.

iovedì 27 maggio, ho avuto l’onore di presenziare all’Assemblea annuale dell’Associazione Giovanni Palatucci. Che gioia osservare così tanti ferventi "simpatizzanti", riuniti con un comune nobile obiettivo: rendere noto al mondo intero, se possibile, l’eroico lavoro del Nostro martire irpino e, quanto prima, vedere Giovanni Palatucci eletto tra i Santi della Chiesa Cattolica. Durante l’Assemblea, non potevo fare a meno di domandarmi se gli ospiti presenti fossero a conoscenza di quanta distanza avesse già percorso l’eco delle parole in quel contesto pronunciate. Proprio questa settimana (prima metà di giugno) ho felicemente inviato 12 tessere associative ad altrettanti nuovi sostenitori residenti nell’ovest degli Stati Uniti d’America. Queste persone, che fino a pochi mesi fa non avevano mai sentito parlare di Giovanni Palatucci, sono ora così emotivamente coinvolte dal messaggio di pace e dal sacrificio incondizionato ed estremo del Nostro eroe, da aver deciso, nonostante migliaia di chilometri li separino fisicamente dall’Italia, di sostenere quanto più possibile la nostra Alta Causa. Il prossimo gennaio, periodo per il quale prevedo di essere di nuovo, per alcuni giorni, in quella parte del mondo, intendo intervistare personalmente alcuni di questi nuovi amici d’Oltreoceano, così da comprendere le idee e le sensazioni che possano scaturire da questi incontri, arricchirmi e, se possibile, arricchire la nostra Associazione di una più ampia, se pur ancora esordiente, prospettiva internazionale. La speranza più grande è che si possa diffondere ai fedeli di tutto il mondo, soprattutto in questo momento storico, la vera forza della Fede in Cristo, testimoniata dalla vita di Giovanni Palatucci.

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Notizie brevi

L

di Francesco Petrassi

Rappresentazione teatrale su Palatucci al Teatro Nino Manfredi di Ostia

“EBBE COME CRITERIO IL CUORE” Dramma in nove quadri di Padre Franco Stano cmf di Carlo Mearilli

o scorso 8 giugno l’Associazione Giovanni Palatucci ha chiuso le celebrazioni del centenario della nascita del Servo di Dio, promuovendo la messinscena presso il teatro Nino Manfredi di Ostia lido (Rm) del testo teatrale Ebbe come criterio il cuore, scritto da Padre Franco Stano, Postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Palatucci. Il testo, portato in scena dalla Compagnia dei “Dioscuri” per la regia di Antonio Caponigro, ha ripercorso attraverso nove quadri, intensi per dialoghi e tensione e con un linguaggio semplice e diretto, i momenti salienti della vita di Giovanni Palatucci. Dall’infanzia a Montella alla morte a Dachau attraverso sogni, conflitti familiari, speranze e dialoghi con la propria coscienza. Il tutto avvalendosi di uno scenario scarno ed essenziale e di un gioco di luci che ha idealmente accompagna-

to il mutare e l’alternarsi dei diversi stati d’animo del protagonista cui gli attori Andrea Caputo (Palatucci/ragazzo) ed Enzo D’Arco (Palatucci/adulto), hanno fornito il loro volto. Ottima l’idea di puntare sull’atto unico che ha permesso un progressivo coinvolgimento dello spettatore ed apprezzabile anche la scelta di contenere la durata dello spettacolo nell’ora e quindici minuti, fatto questo che ha favorito la tenuta dell’attenzione del pubblico ed evitato il pericolo di inutili ripetizioni. Nel complesso lo spettacolo ne ha guadagnato risultando al tempo

Durante la prigionia a Dachau

mato il principio ispiratore della serata: "Siamo dell’avviso, che il giudizio più nobile sull’esperienza di Giovanni Palatucci è destinato a passare attraverso l’incidenza della sua vita nella vita della gente e che in tal senso e a questo scopo molto possa e debba fare il teatro come occasione privilegiata e capace di sollecitare pensieri e comportamenti."

Palatucci con il Prefetto fascista

La scena dello scontro di Palatucci con il padre

stesso agile e puntuale laddove necessario, come nel dialogo con il Prefetto di Fiume (l’attore Francesco Alfano), efficace espressione dell’arroganza fascista, cui Giovanni Palatucci oppone il suo criterio ossia il cuore, per tornare al titolo. Bravi, misurati e mai sopra le righe anche tutti gli altri attori: La Nonna/Anna

Bambino, il Padre/Liberato Guarnieri, la Madre/Marcella Panico, Rosita/Giusy Nigro, il bravo Vescovo/Massimo Raele, Luciana Tremari/Teresa Diana, Amico/Emiliano Piemonte. La serata è stata chiusa dai saluti del regista Antonio Caponigro e dalle parole di Padre Franco Stano che hanno confer-

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La toccante scena di Palatucci con la nonna


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M ed ag l ia d ’ o ro al M ar t ir e Zo si mo Mar i n elli

di Rolando Balugani

ltre al nostro Servo di Dio, Giovanni Pa- emaciati; molti indifferenti battevano continuamente i latucci, altri eroi-martiri pagarono con la piedi per il freddo, altri riuscivano a stento a nascondere vita per ideali di libertà e democrazia. la commozione". “All’inizio della messa - continua Fra costoro va ricordato l’ingegnere modenese Zo- Mario Marinelli - voltandomi per caso incontrai il simo Marinelli (zio di chi scrive) che combatté suo sguardo (Zosimo Marinelli n.d.r.). Era a pochi passi tutta la vita per difendere i diseredati ed i perse- da me, avvolto in un ampio mantello, sul viso i patimenti guitati dal regime fascista. Il Presidente della Re- e le prove tremende degli ultimi tempi avevano impresso pubblica, On. Giorgio Napolitano, ha concesso la segni profondi , ma uno sguardo calmo e sereno di uomo medaglia d’Oro al merito civile a Zosimo Marinelli, forte anche nella sventura illuminò il suo sorriso triste una delle figure più eminenti dell’antifascismo mo- quando mi strinse la mano con l’usata energia.(…) Mi denese. Dietro mie ripetute sollecitazioni il Co- chiese notizie dei famigliari rinchiusi nello stesso carmune di Zocca (Modena), il 28 maggio 2008, tra- cere e in particolare del figlio, Gino, fuggito due mesi mite la Prefettura di Modena, inoltrò l’istanza al prima.(…) Notai lo schianto del suo cuore quando acPresidente della Repubblica per chiedere l’ambìto cennò all’avvenire dei suoi. Ma dopo un attimo come riconoscimento. Dalle mie ricerche storiche, che si turbato a sciuparla (la messa n.d.a.) disse “Prendiamo conclusero con la pubblicazione, nel 2006, del libro questa messa" e aggiunse sorridendo "tanto più che po“Marinelli Apostolo della Resistenza”, ne emerse un trebbe essere l’ultima". “Ci salutammo - conclude il nigigante per la sua forza morale, il suo coraggio ed pote - alla fine e stringendoci la mano tentai parole di incoraggiamento mentre i suoi indomiti ideali di la commozione mi strinlibertà e di giustizia e la geva la gola. Non so dire sua grande fede in Dio. il suo ultimo sguardo, ma Antifascista sin dagli ricordo le sue ultime paanni venti, accentuò la role: “Non ci vuole molto sua lotta dopo la costicoraggio a morire, ma che tuzione della Repubtu vivrai abbine molto". blica di Salò, costiDall’ultima lettera tuendo una delle prime scritta alla moglie si ha formazioni partigiane l’idea della religiosità, in provincia di Modello spessore morale dena. In seguito ad una ed intellettuale del Maspiata venne arrestato, rinelli. La sera del 27 il 27 dicembre 1943, dai gennaio 1944, poche Carabinieri di Zocca e Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, consegna nelle mani ore prima di essere fudai fascisti di Modena. della nipote, Giorgia Marinelli, la medaglia d’oro cilato, scrisse alla moMarinelli ed i suoi comglie: “Il Tribunale ha pronunciato la mia sentenza di pagni dopo una farsa di processo, vennero condannati a morte per l’uccisione del federale di Bolo- morte, ma sono tranquillo. (…) Ho perdonato e perdono gna, Eugenio Facchini. Unitamente ad altri 9 com- tutti quelli che volontariamente o involontariamente pagni di lotta sarà fucilato il 27 gennaio 1944 al po- hanno procurato a me questo estremo passo. Nessuno ligono di tiro di Borgo Panigale di Bologna. Af- cerchi né pensi a vendetta, ma si pensi e si chieda a Dio frontò il plotone di esecuzione gridando: “Viva l’Ita- la rassegnazione, la pace.” Anche dal testamento del lia libera”. Zosimo Marinelli fu visto l’ultima volta 3 dicembre 1943, si ha l’idea della sua fede e delil giorno dell’epifania del 1944, nel corso della l’amore che egli aveva per la famiglia e per i poveri. messa celebrata all’interno del carcere di Sant’Eufe- In uno dei passaggi più significativi si legge: mia di Modena, dal nipote Mario Marinelli. Su quel "Esorto i miei figli ad amare la Chiesa, la famiglia, la drammatico incontro il nipote, Mario, ci ha la- terra che ho tanto amato, i poveri, ravvisando nel loro sciato una toccante testimonianza: “In quella mat- volto il volto rattristato di Cristo". Il Presidente della tina grigia di gennaio ci portarono attraverso vari cor- Repubblica Giorgio Napolitano ha così motivato la ridoi in uno stanzone disadorno e gelido. In fondo un al- concessione della medaglia: “Ingegnere di elevatistare improvvisato, a tutte le porte guardie armate. Forse sime qualità umane e civili. Si prodigò con eroico coragerano duecento (detenuti, n.d.r.), barbe lunghe su volti gio contro l’oppressione fascista e partecipò attivamente –7–


alla Resistenza organizzando una formazione partigiana. Arrestato, fu barbaramente fucilato a Bologna essendosi rifiutato di rivelare i nomi dei suoi compagni di lotta. Fulgido esempio di coerenza e di rigore morale fondato sui più alti valori cristiani e di umana solidarietà". La medaglia è stata consegnata nel corso della cerimonia solenne tenutasi lo scorso 25 aprile nel Salone d’onore del Quirinale, personalmente dal Presidente della Repubblica alla nipote Gloria Marinelli, che era accompagnata dal Sindaco di Zocca, Carlo Leonelli. Oltre allo scrivente, facevano parte della delegazione gli altri nipoti di Marinelli, Giuliano e Maurizio Corsi ed Enzo Mazzucchi. Pure il Presidente della Repubblica, il laico Giorgio Napolitano, oltre ad esaltare il coraggio, le qualità umane e civili del Marinelli, sottolinea che il suo rigore morale era fondato "...sui più alti valori cristiani e di umana solidarietà".

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Inaugurato a Noto il centro sportivo dedicato a G. Palatucci di Maria Di Stefano

abato 29 maggio è stato inaugurato a Noto, in contrada Zupparda, il complesso sportivo intitolato al questore di Fiume Giovanni Palatucci “Per la sua significativa ed eroica azione a favore della popolazione ebraica”. La manifestazione di inaugurazione è avvenuta proprio nel giorno del centounesimo anno dalla nascita del Questore martire a cui l’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Corrado Valvo, ha intitolato il centro polisportivo. Il questore di Montella durante la seconda guerra mondiale salvò la vita a migliaia di ebrei destinati ai campi di sterminio. Il numero di persone che il questore Palatucci aiutò a salvarsi durante

Il sindaco di Noto Corrado Valvo con il “taglio del nastro” inaugura il centro

tutta la sua permanenza a Fiume è di circa 5 mila. Nel 1990 è stato insignito dell’ono-

La targa posta all’ingresso del centro sportivo Palatucci

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rificenza di "Giusto tra le nazioni". 5 anni dopo gli è stata conferita la medaglia d’oro al merito civile. Papa Giovanni Paolo II lo ha annoverato tra i martiri del ventesimo secolo. Nel 2004 si è conclusa la fase diocesana del processo di beatificazione, ed è stato proclamato “Servo di Dio”. Notizie queste recitate da un agente davanti il ceppo dedicato al questore Palatucci. Presenti all’evento le massime autorità militari, tra cui il vicario del Questore il dott. Salvatore Arena, il capo di gabinetto Salvatore La Rosa, i vice questori di Avola, Noto e Pachino, il Prefetto di Siracusa Carmela Floreno ed il comandante della Guardia di Finanza Sebastiano Di Giovanni. Al ta-


Un momento della cerimonia con il gonfalone della città di Noto, le Autorità intervenute e la numerosa cittadinanza

glio del nastro, accanto al primo cittadino Valvo c’era anche l’assessore allo sport, spettacolo e turismo, nonché vice sindaco, Francesco Casistica e padre Salvatore Arnone, cappellano della Polizia di Stato. Tra le centinaia di persone presenti all’importante evento per il settore sportivo del comune di Noto anche molti assessori e consiglieri comunali nonché l’assessore allo sport, spettacolo e turismo del comune di Avola Fabio Cancemi, l’assessore regionale all’agricoltura Titti Bufardeci ed il senatore Roberto Centaro. In rappresentanza dell’associazione “Giovanni Palatucci” presso il Ministero dell’interno anche la professoressa

Nella Leone onorata del gesto compiuto dall’amministrazione comunale di dedicare al “Questore giusto” una struttura così importante. “Vogliono farci credere che il cuore sia solo un muscolo e ci vogliono impedire di fare ciò che il cuore e la nostra religione ci dettano” è la famosa frase dei Giovanni Palatucci che la professoressa Leone ha voluto ricordare in questa occasione. Prima di tagliare il nastro, il cappellano Arnone,

ha benedetto la targa installata all’ingresso del complesso sportivo che riporta l’intitolazione: “A Giovanni Palatucci - Giusto tra le Nazioni”. Successivamente un agente della Polizia di Stato ha letto alcune righe sulla valorosa vita vissuta da Palatucci e sui suoi sacrifici. Il sindaco Valvo e l’assessore Casistica hanno poi scoperto il ceppo e la targa dedicata al Questore sistemata subito dopo il cancello di ingresso. Hanno voluto partecipare alla cerimonia anche alcune scuole che hanno fatto esibire, in attività sportive, i propri alunni mentre le massime autorità politiche, militari e religiose presenti all’evento effettuavano un sopralluogo nel nuovo centro polisportivo. Con abiti tipici della tradizione siciliana si sono esibite anche le alunne del quarto Istituto comprensivo Aurispa.

Particolare della targa

UN GRAVE LUTTO PER L’ASSOCIAZIONE

Il giovane nostro socio Fabio Minardi, solo ventenne, che l’anno scorso era presente all’Assemblea dell’Associazione, insieme con lo zio Massimo Minardi, nostro zelante referente di Gela e Caltanissetta, in forza alla locale Polmare, è stato vittima di un grave incidente stradale rimanendo travolto e ucciso sul colpo. Siamo vicini alla famiglia, con la più affettuosa partecipazione al grande dolore, ma anche con la cristiana speranza che il Signore, lo abbia accolto fra le sue braccia, perché Fabio era un bravo ragazzo ed era in attesa di entrare a far parte del Corpo dei Vigili del Fuoco. In apertura della nostra Assemblea annuale del 27 maggio scorso, lo abbiamo ricordato con una speciale preghiera. –9–


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PIEVE DI CADORE DEDICA UNA STRADA A GIOVANNI PALATUCCI di S ergio S chirinzi

inalmente il 31 maggio 2010 si è realizzato un progetto abbozzato il 13 agosto 2007 da padre Piersandro Vanzan e dallo scrivente insieme col validissimo Sindaco di Pieve, Maria Antonia Ciotti. I tre lunghi anni, in cui il Sindaco ha dovuto superare tante difficoltà burocratiche, hanno infine visto concretizzarsi felicemente quel progetto, con questo nutrito susseguirsi d’incontri: alle 16,30, alla presenza delle autorità politiche, civili e militari - il Vice Prefetto Vicario di Belluno Dott. Darco Pello in rappresentanza del Prefetto, il Questore Luigi Vita, il Dirigente del Commissariato di PS di Cortina D’Ampezzo Dott. Giuseppe Solimene, l’Arcidiacono Mons. Renzo Marinello, il Cappellano della Polizia di Stato di Belluno, Mons. Giorgio Lise, il Tenente della Guardia di Finanza Andrea Gilardenghi, il sottotenente Samanta Cimolino della tenenza Carabinieri di Cortina d’Ampezzo, L’Assessore alla Cultura del comune di Pieve Maria Giovanna Coletti - il sindaco Ciotti ha ricordato, poco prima dello scoprimento della targa dedicata a Giovanni Palatucci, le motivazioni che l’hanno spinta a scegliere il luogo opportuno per tale cerimonia: ‘’Una strada breve, così come fu breve la vita del Questore di Fiume Giovanni Palatucci. Una strada che porta a un luogo di sofferenza, dove si spera di poter stare meglio. Senza questa strada l’attesissima Residenza Sanitaria Ex Vazzoler, ora Marmole, non potrebbe essere agibile, così come senza Giovanni Palatucci tantissime persone non avrebbero avuto salva la vita. Un grande uomo, un poliziotto onesto, un servitore dello Stato in un periodo difficilissimo della nostra Italia che mise al primo posto la coscienza di ben operare a favore del prossimo, in antitesi con le leggi razziali che gli chiedevano di comportarsi in tutt’altro modo. Come Sindaco di Pieve di Cadore sono onorata d’aver conosciuto la sua storia e questa piccola grande strada a Pieve

Gianni Kriscak al pianoforte

Il solenne momento dello scoprimento della targa che intitola la strada a Palatucci

di Cadore, al centro delle Dolomiti, lo ricorderà per sempre". A queste commoventi parole del Sindaco si è associato il Questore di Belluno, Luigi Vita, che ha sottolineato che per la questura ‘’Giovanni Palatucci avrà sempre un posto d’onore’’. Al solenne momento dello scoprimento della targa, accompagnato dalle note del Silenzio, era presente anche una folta rappresentanza dell’A.N.P.S. di Belluno, un picchetto d’onore della Polizia di Stato e alcuni agenti in Alta Uniforme. Dopo questo evento solenne, personalità e popolazione sono confluite nella Piazza Tiziano, punto nevralgico di questo bel centro di montagna, dove la fanfara dell’11° Reggimento Bersaglieri della Divisione Ariete ha tenuto un articolato concerto, culminato con l’esecuzione dell’Inno di Mameli. Subito dopo l’Auditorium Cos. Mo di Pieve ha accolto le Autorità e la cittadinanza intervenuti all’inaugurazione di una mostra storica documentaria curata dall’Associazione Giovanni Palatucci e per assistere a una performance teatrale organizzata dall’Associazione Culturale ‘’La Trama’’ e ‘’Art of Comunication’’ di Trieste, intitolata Vite Strappate, ideata e realizzata da Antonella Ursic, che ha

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L’attore Angelo Mammetti

visto coinvolti e integrati diversi linguaggi scenici per conferire maggior pathos alla rielaborazione drammaturgica di alcuni momenti salienti e tormentati della vita di Giovanni Palatucci. Fino all’estremo martirio a Dachau, primo campo di sterminio concepito dalla follia nazista, dove morì tra atroci sofferenze il 10 febbraio 1945. Si sono esibiti: l’attore Angelo Mammetti, i musicisti Gianni Kriscak (pianoforte), Cristina Verità (viola), Ettore Michelazzi (flauto traverso), musiche originali di Diego Kriscak. Immagini video di Enrico Bergamasco. Durante lo spettacolo sono state proiettate le opere pittoriche di Giovanni Talleri,

pittore di grande spessore ferto un rinfresco. Si ringraziano umano e artistico, ex-deportato, per la generosa collaborazione, il scomparso recentemente a Trie- Sindaco Maria Antonia Ciotti, ste. Lo spettacolo ha ricevuto l’Assessore alla Cultura Maria grandi applausi, suscitando emo- Giovanna Coletti, il funzionario zioni profonde e sentite. A fine Sig.ra Flavia Tabacchi e il Sig. serata è stato presentato il libro Dario, tecnico del Comune di di Piersandro Vanzan, Giovanni Pieve, il Prof. Ennio Rossignoli, Palatucci il Questore "Giusto’’, il Sig. Albrizio per le sue belle dal Cappellano della P.S. di Bel- fotografie, il Sig. Fabio Capitaluno Monsignor Giorgio Lise, nio, il Dott. Adriano Dugulin, il introdotto dall’opinionista Ennio Dott. Francesco Fait, la Dott.ssa Rossignori, cui ha fatto seguito Laura Mulich, il Dott. Michele un interessante approfondi- De Florian e il Rag. Sergio Stanmento storico da parte della cich. Infine il Questore di Belluno Prof.ssa Tullia Catalan, dell’Uni- Luigi Vita, il Colonnello Treglia versità di Trieste, che ha sottoli- e il Ten. Col. Giampaolo Antonaneato - in seguito a una sua ri- glia, della Divisione Corazzata cerca presso gli Archivi di Stato - Ariete. le pesanti responsabilità della Repubblica Sociale Italiana nel massacro di massa perpetrato dai nazisti, a cui Palatucci si ribellò con grande coraggio, diventando così per tutti noi un grande esempio civile e morale. Alle ore 20,30 i presenti sono stati invitati dal Sindaco presso il Cafè Tiziano, Mons. Lise, Rossignori e la Prof.ssa Catalan dove è stato of-

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Fis cia no (S a ) U n a n u o v a p i a z z a i n t i t o l a t a a l M a r t i r e i r p i n o di Fabio Ianniello

el corso dell’anno, il sottoscritto, quale referente locale della Città di Fisciano (SA) dell’Associazione “Giovanni Palatucci ONLUS”, unitamente al Sostituto Commissario della Polizia di Stato, Dott. Rocco Ianniello, ha presentato al Sindaco della Città, Avvocato Tommaso Amabile, un’istanza intesa ad ottenere l’intitolazione di una piazza o di una strada al Nostro Martire Irpino. Tale richiesta, confermando la sensibilità e la disponibilità che il primo cittadino ha sempre manifestato e tangibilmente dimostrato, in simili circostanze, ha avuto esito positivo. Il 2 aprile 2010, “Venerdì Santo”, a Lancusi, la frazione più grande e popolata del CoIl Sindaco Tommaso Amabile mune di Fisciano, sito nella Valle dell’Irno – è stata intitolata a Giovanni Palatucci, la piazza, presso il centro storico del paese, nei pressi della chiesa del Santo patrono San Giovanni Battista ed attigua all’antico palazzo Barra. Tale intitolazione assume particolare importanza per tutto il popolo del comune di Fisciano, poiché la terra natia del Nostro, dista solo pochi chilometri. È particolarmente qualificante ed emozionante essere parte della comunità di una città che coniuga gli intendimenti sia delle comunità ebraiche del nostro Paese e del Mondo, sia di quelle ec-

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La piazza intitolata al Martire irpino

clesiali, nonché di quelli delle Istituzioni nelle loro più variegate espressioni. Una comunità che con la preghiera corale e le iniziative culturali, riportate dai medi, contribuisce all’innalzamento agli Altari di “Giovanni Palatucci”. Nell’occasione, a nome e per conto del Presidente nazionale dell’Associazione Palatucci, Mons. Pietro Iotti, mio personale e delle migliaia di soci della stessa, porgo un ringraziamento particolare al nominato Sindaco Amabile e all’Amministrazione comunale tutta, per l’impegno profuso per l’attuazione della richiesta. Questo avvenimento ha dimostrato, ancora una volta, la sensibilità degli abitanti di Fisciano, il cui toponimo probabilmente deriva da “fitsanus”, ossia diventa sano chi vi soggiorna per la salubrità dei posti.

P re m io C o nc or so “Gi o va nn i P a la tu c ci ” dell’Ispettore Sup. Giovanni Roberti *

l 21 maggio scorso, presso l’Aula magna dell’istituto tecnico commerciale “Matteucci” a Roma sito in via delle Vigne Nuove, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione degli studenti delle tre classi delle scuole medie statali, che hanno partecipato al concorso “Premio Giovanni Palatucci” indetto il 16 ottobre 2009 dall’ omonima Associazione sul tema: “I giovani ricordano il Funzionario di Polizia G.Palatucci nel contesto della Shoah”. Erano presenti alla cerimonia, il dott. Cristiano Bonelli Presidente del IV Municipio, il dr. Paolo Volta Dirigente del Commissariato di P.S. Fidene-Serpentara, il Vice Presidente della Comunità Ebraica di Roma nonché i componenti della Commissione esaminatrice, presieduta da Padre Piersandro Vanzan, Vice Presidente dell’Associazione G. Palatucci, dalla Prof. Anna Foa, docente di Storia Moderna presso l’Uni-

versità “La Sapienza” di Roma e storica della Shoah, e la prof.ssa Eva Pasqualini, Dirigente scolastico della scuola media statale “Walt Disney”. Mons. Pietro Iotti, Presidente della Associazione Palatucci, impossibilitato a partecipare alla cerimonia per motivi di salute, ha telefonato ringraziando tutti i presenti e rivolgendo sentiti complimenti agli studenti per i loro elaborati. Gli studenti dei vari istituti, accompagnati dai rispettivi insegnanti e dirigenti scolastici che hanno reso l’Aula gremita, hanno seguito con attenzione, prima della premiazione, la proiezione sullo schermo di un filmato in dvd, realizzato dagli alunni della scuola media statale “G.Battista Vico" sita in piazza della Filattiera, la cui visione delle sue bellissime immagini sottolineate da un adeguato brano musicale, ha trasmesso un momento di riflessione di tutti i convenuti su quanto

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accadde nel periodo storico dal 1938 al 1943, anni bui, nei quali furono perseguitati, deportati e trucidati nei vari campi di sterminio milioni di ebrei e nel cui contesto storico il generoso eroe Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume, sacrificò la sua giovane vita nel salvataggio di circa 5000 persone perseguitate dai nazifascisti con l’emanazione delle leggi razziali del 1938. Nella motivazione della premiazione degli studenti della scuola media G.B.Vico, la Prof.ssa Anna Foa, ha messo in luce il pregevole lavoro svolto, con una scelta molto pertinente alle immagini e una bella poesia dedicata a G. Palatucci. Un dvd che può ottimamente servire da introduzione per presentare nelle scuole la storia di Giovanni Palatucci.

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La commissione ha giudicato inoltre di pregevole fattura gli elaborati svolti da singoli e da gruppi di studenti delle scuole Walt Disney, Cesare Piva e dell’Uruguay. Sono stati, quindi, premiati nel corso della cerimonia 90 studenti con un attestato di benemerenza ed una medaglia, fatti realizzare dall’Associazione G. Palatucci, che veniva loro consegnato dal dott. Cristiano Bonelli, Presidente del IV Municipio e dal dott. Paolo Volta Dirigente del Commissariato di P.S. Fidene-Serpentara. La cerimonia si concludeva con l’augurio di indire, vista la bella riuscita, la 2A edizione del concorso “premio G. Palatucci”. * Consigliere dell’Associazione G. Palatucci

L e n o z z e d e l d e l e g a t o d i C a m p a g n a dell’Ispettore Sup. G. Roberti *

l 19 giugno scorso, dopo lungo fidanzamento, il dott. Liberato Trotta, delegato dell’Associazione Giovanni Palatucci per il Museo della Memoria (Shoah), dedicato al Martire Irpino nella città di Campagna (Sa), si è unito in matrimonio con l’insegnante e brava catechista Rosa Goglia, nella splendida chiesa del santuario della Madonna di Avigliano, costruita nel 1377 e successivamente concessa ai padri francescani conventuali. Da sempre luogo di culto e di venerazione della Madonna per tutti i campagnesi, ma ora più che mai riattivato grazie all’impegno del Parroco, don Antonio Cipollaro e la preziosa collaborazione di tanti generosi campa-

gnesi. Il vincolo sacramentale tra Liberato e Rosa è stato benedetto

dallo stesso don Antonio, che presiedeva l’Eucaristia celebrata insieme a quattro altri sacerdoti, tutti fedeli amici degli sposi e compagni nelle iniziative pastorali e palatucciane campagnesi. Nell’omelia padre P. Vanzan, Vice Presidente della Associazione Palatucci, molto familiarmente ha ricordato gli otto anni durante i quali ha potuto conoscere il valore sia degli Sposi, sia dei tanti loro amici. Erano presenti al felice evento circa 250 persone tra familiari, parenti e amici dei rispettivi sposi, nonché il Sindaco di Campagna, Prof. Biagio Luongo. Alla neo famiglia, l’Associazione G. Palatucci augura ogni bene e prosperità.

* Consigliere Associazione G.Palatucci

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C O N V E G N O A M O N T E C O M PAT R I a cura dell’Ispettore Sup. G. Roberti *

L’Ing. Patrizio Ciuffa con p. Vanzan

esempio per tutti noi, e in particolare - ha concluso p. Vanzan - per agenti e funzionari della Polizia di Stato che, molto significativamente, ha oggi come motto: "Stare tra la gente", “Essere vicini alla gente". Proprio per "essere con e per gli altri”: non badando alle differenze etniche, socioculturali o religiose, ma unicamente a riconoscerci tutti, in Gesù Cristo, il Figlio, “figli dell’unico Padre”, “l’Onnipotente e Buon Signore”, come diceva San Francesco. Non a caso Palatucci aveva tre zii francescani e aveva ben recepito quel messaggio.

* Consigliere dell’Associazione G. Palatucci

ASSOCIAZIONE ONLUS

lle ore 17,00 del 26 giugno scorso, nella chiesa di S. Michele Arcangelo di Montecompatri (Rm) , organizzato dalla Confraternita SS. Trinità in Algido, si è tenuto un incontro sul tema: "La famiglia cristiana sulle orme del Servo di Dio G.Palatucci". Dopo una breve introduzione di p. Piersandro Vanzan, è stato proiettato un filmato sull’epopea palatucciana, realizzato da Rai Educational per la serie “La Storia siamo Noi”, del giornalista Giovanni Minoli, filmato più volte messo in onda dalle reti Rai per far conoscere la figura e l’opera del giovane funzionario di Polizia Giovanni Palatucci, ultimo Questore reggente di Fiume italiana, che s’immolò per salvare circa 5.000 ebrei, perseguitati dalle leggi razziali emanate da Mussolini nel 1938. Dopo la proiezione, p. Vanzan, Vice Presidente della nostra Associazione ed autore con Mariella Scatena del libro “Giovanni Palatucci il Questore “Giusto” e l’Ing. Patrizio Ciuffa, priore della suddetta Confraternita, hanno approfondito l’esempio oblativo palatucciano, conforme al comandamento di Gesù di amare il prossimo come e più di se stessi, e hanno sottolineato che tale oblatività è possibile soltanto con la Grazia di Dio, che Palatucci, come ogni vero cristiano, invoca ogni giorno nella sua intensa vita di preghiera. E così Giovanni Palatucci ha imitato appieno l’esempio di Gesù, "l’uomo per gli altri", e la Chiesa, con la Causa di Beatificazione in corso, lo propone come

IL POLIZIOTTO CHE SALVÒ MIGLIAIA DI EBREI

APPELLO - SOTTOSCRIZIONE

Il nostro carissimo Socio, Dr. Mauro MACCI, Sostituto Commissario di Polizia e Cavaliere Pontificio dell’Ordine di S. Silvestro, giace nell’Ospedale C.T.O. (Centro Traumatologico Ortopedico) di Roma totalmente immobilizzato, paralizzato gambe e braccia, in condizioni inimmaginabili, da ben 9 mesi, a seguito dell’incidente occorsogli durante un’ordinaria esercitazione fisioterapica in palestra. Con lui anche la sua ottima famiglia - la moglie signora Tamara e le due figlie, Simona, da poco laureata e Chiara, laureanda - è rimasta travolta da questo fulmine a ciel sereno, ed e piombata in una grave crisi di impreviste interminabili difficoltà d’ogni genere. La nostra Associazione si onora di avere in Mauro un fedelissimo testimone del valoroso Funzionario e Martire Giovanni Palatucci, del quale ha scritto una pregevolissima biografia: "Un italiano contro le leggi razziali - L’opera di Giovanni Palatucci” la tesi di laurea con la quale Mauro si è da due anni laureato in "Istituzioni Politiche e Storia delle Costituzioni". Interpretando i sentimenti di suoi superiori, amici ed estimatori, sento il dovere di lanciare un appello di fraterna solidarietà cristiana e aprire una sottoscrizione in aiuto allo stato di grave necessità anche materiale in cui si è venuto a trovare il carissimo Mauro e la sua famiglia. Pertanto, presso l’UNICREDIT BANCA di Reggio Emilia (la cui Fondazione Pietro Manodori è da sempre sensibile ed attenta alla Causa di Giovanni Palatucci) ho aperto un apposito c/c cui Vi prego di fare affluire quanto la Vs. sensibilità Vi suggerisce:

Causale: ASSOCIAZIONE GIOVANNI PALATUCCI ONLUS Presso Agenzia Unicredit Banca 01659 Reggio Emilia, Piazza del Monte. IBAN IT 43 N 02008 12834 000101017834

Il c/c è intestato alla ONLUS affinché i versamenti possano essere fiscalmente deducibili. La nostra Associazione apre la sottoscrizione versando i primi 1000 euro. Grazie fin d’ora e che il Signore ricompensi la vostra generosità. Roma, luglio 2010

Mons. Pietro Iotti, presidente

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ASSOCIAZIONE ONLUS

IL POLIZIOTTO CHE SALVÒ MIGLIAIA DI EBREI

MODULO ISCRIZIONE SOCIO SOSTENITORE NOME COGNOME RESIDENTE IN

C.A.P.

VIA/PIAZZA

N.

CODICE FISCALE

E-MAIL

TEL.

CELL.

CHIEDE

Di poter far parte, come socio sostenitore dell’Associazione Giovanni Palatucci per partecipare alle attività della stessa impegnandosi ad osservarne lo statuto e regolamenti. All’atto della sottoscrizione del seguente modulo versa il suo contributo liberale di €______________ utilizzando il seguente IBAN IT84 V076 0103 2000 0001 7111 014 per un bonifico intestato all’Associazione Palatucci con causale Centenario della Nascita. In seguito farò pervenire copia di questo modulo firmato con allegata ricevuta del bonifico all’Associazione Palatucci Onlus, Via Panisperna, 200 - 00186 Roma, o al numero di Fax 06.46527029. Acconsento, inoltre al trattamento dei miei dati personali e al loro successivo uso per le finalità su specificate ai sensi del D.L.gs. 196/2003.

lì, –––––––––––––––––––––

FIRMA –––––––––––––––––––––

Socio che ha ricevuto l’adesione ––––––––––––––––––––––––– Informativa Legge 675/96 e succ. mod.

I suoi dati saranno trattati dall’Associazione “Giovanni Palatucci” per dare corso alla sua richiesta di adesione all’Associazione. A tale scopo è indispensabile il conferimento dei suoi dati anagrafici. Tutti i suoi dati verranno impiegati per l’invio di notiziari e di informazioni relative all’attività associativa. Lei potrà, comunque in ogni momento esercitare i diritti previsti dall’art. 13 della Legge 675/96 e cioè conoscere quali dei suoi dati vengono trattati, farli integrare, modificare o cancellare per violazione di Legge, ed opporsi al loro trattamento – scrivendo al responsabile dati dell’Associazione “Giovanni Palatucci”, via Panisperna, 200 - 00184 Roma. DA CONSEGNARE ALL’ASSOCIAZIONE NEI SEGUENTI MODI: e-mail: segreteria@associazionegiovannipalatucci.it

fax: 06.46527029 posta: Associazione Giovanni Palatucci - Via Panisperna, 200 - 00184 Roma ccp 17111014

00184 Roma - via Panisperna, 200 - tel. + 39 06.4653.5456 - fax + 39 06.4652.7029 - ccp 17111014 e-mail: segreteria@associazionegiovannipalatucci.it - www.associazionegiovannipalatucci.it


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mailbox “tecno2000@aliceposta.it” fax r.a. 0679365236 tel.. 0679359399 3387964601 Via Cuneo 16b 00043 Ciampino Roma

GRAZIE GIOVANNI GRAZIE

Signore Gesù, ti preghiamo, glorifica il Servo di Dio Giovanni Palatucci, che uomo giusto, esaltò il tuo nome al servizio degli umiliati e consumò la vita per amore. Tu puoi tutto, Signore, e noi, per questo, restiamo fiduciosamente in attesa. Amen 3 Gloria al Padre… (Chi ricevesse grazie per intercessione del Servo di Dio, ne dia notizia al Postulatore tel. 3346903250 )

Concluse con il 2010 le celebrazioni del primo centenario della nascita di Giovanni Palatucci, è opportuno rendere più consapevoli le Forze dell’ Ordine – Cappellani in testa – del fatto eccezionale che la Provvidenza ha privilegiato il nostro Dipartimento di Pubblica Sicurezza scegliendolo come comunità di appartenenza e di formazione umana e cristiana del nostro Servo di Dio. Giustamente sono orgogliosi, i poliziotti, di avere un loro collega proclamato dalla Chiesa Servo di Dio , insignito della più alta onorificenza, dello Stato di Israele, “Giusto fra le Nazioni”, di forte personalità, che, entrato in Polizia per vocazione, si comporterà anche da valoroso funzionario, alieno da ogni forma di compromesso, coraggioso cristiano credente e praticante, generoso fino al supremo sacrificio. Ecco perché i nostri poliziotti dovranno ora moltiplicare opere di bene, più generosa fedeltà al dovere, preghiere, tante preghiere, per ottenere dal Signore la grazia straordinaria che presto si concluda positivamente il processo canonico presso la Congregazione per i Santi in Vaticano e, confortata da un sempre maggior numero di nostri soci imploranti, la Chiesa proclami Giovanni Palatucci finalmente “Beato”. Tale processo è stato aperto ufficialmente, come è noto, nel palazzo del Vicariato di Roma dal card. Camillo Ruini, nel lontano 9 ottobre 2002, con la definizione di Giovanni Palatucci Servo di Dio, Funzionario di Polizia di Stato Martire in odio alla Fede” e si ritiene pertanto opportuno che, come frutto di tante celebrazioni in occasione del Centenario della nascita, ci si dedichi ora a coltivare l’aspetto religioso. Per questo propongo che si costituisca in ogni Questura, ad opera del Referente dell’ Associazione, in sintonia con il nostro Postulatore, sotto la guida del Cappellano, un nucleo di fedeli estimatori del Palatucci disposti a incrementarne la devozione e l’invocazione come intercessore onde ottenere grazie e favori celesti. È auspicabile un legame sempre più intenso fra i Cappellani di Polizia, i nostri Referenti periferici e la figura di Giovanni non solo attraverso le molteplici, lodevoli iniziative organizzate in suo onore (Convegni di Studio, Mostre, Premi culturali, intitolazioni di strutture pubbliche, etc.) bensì esaltandone le radici cristiane, le virtù religiose, la testimonianza di Fede, stimolando i colleghi a seguirne gli esempi e soprattutto a ricorrere con fiducia al suo patrocinio nelle particolari contingenze della vita. Tutto questo, però, per quanto nobile e meritorio, non vuole essere uno sforzo solamente umano, e pertanto lo vogliamo affidare al sostegno e alla protezione della Vergine Santissima, Mediatrice e Dispensatrice di ogni Grazia. Mons. Pietro Iotti

C.C.I.A.A. Albo Artigiani 182018 – reg. Ditte 732187 - p.i.v.a. 04063291001 - cod.fisc. DPLMCL58R21H501B


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