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Fuori porta

San Michele: ricordi e testimonianze della storia del ’900 Attualità Portogruaro Calcio: grandi obiettivi per l’intera società L’acquolina in bocca Cabernet, l’élite dei vini rossi da pasto in Veneto MESE DELLA PREVENZIONE  0421 280068  /poliambulatoriodontoiatrico GRUARO Via dell’Artigianato, 1 (uscita autostrada - sopra Pittarello - 1º piano) Direttore Sanitario Dr. Andrea Orietti Odontoiatra prima visita GRATUITA e -10% SU TUTTE LE PRESTAZIONI* *solo per i nuovi clienti Stampato in 11.000 copie e distribuito gratuitamente casa per casa a Portogruaro e frazioni WWW.PORTOGRUARO.NET MAGAZINE AUTUNNO 2022 In copertina DIGITALIZZAZIONE: IL FUTURO PER LA FRUIZIONE DI SERVIZI Siamo sempre più chiamati ad essere parte attiva in ambito digitale, la realtà in cui viviamo è ogni giorno più connessa. Grandi passi sono stati fatti anche nella Pubblica Amministrazione per l’erogazione di servizi, ma quanto bisogna ancora fare per perfezionare tutto il sistema?

Il celeberrimo passo tratto da “Le confessioni d’un italiano” di Ippo lito Nievo, qui usato come titolo, risulta oggi di grande attualità, non solo per il convegno appena concluso a Fossalta di Portogruaro e dedicato al grande scrittore e patriota, ma anche per le vicende politiche legate alle ele zioni chiusesi proprio ieri.

Percorsi Nieviani 03 Sabato 24 e domenica 25 settembre, al Cortino di Fratta, si è tenuta la terza edizione di “Percorsi Nieviani”, iniziativa organizzata dal Comune di Fossalta di Portogruaro, in collabo razione con la Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo, TVO srl e ARLeF, che ha lo scopo di scoprire la figura dell’autore nelle sue molteplici sfac cettature e l’importanza della nostra terra nelle sue opere. Consistente il programma della manifestazione che ha preso il via sabato alle ore 9.15 con il Convegno Nazionale di Studi su Ippolito Nievo che, quest’anno, è andato alla scoperta dei luoghi e dei paesaggi proposti all’interno delle opere minori dello scrittore. Sono intervenuti relatori di rilievo quali la prof.ssa Roberta Turchi dell’Uni versità degli Studi di Firenze con “Lo sguardo del ‘rustico novellatore’”, la prof.ssa Marinella Colummi Cameri no dell’Università Ca’ Foscari di Ve nezia con “Microcosmi e paesaggi tra mare e laguna ne Le Maghe di Grado e in altre novelle di Ippolito Nievo” e la prof.ssa Alessandra Zangrandi dell’U niversità di Verona con “‘Borghicciuo li’ e ‘villaggetti’ nelle novelle di Nievo: La Santa di Arra e Il Varmo”. Tutti gli interventi sono stati moderati da Ma riarosa Santiloni, segretario generale della Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo. Nel pomeriggio vi è stata poi la presentazione degli Atti del Con vegno 2021 “Nacqui veneziano… Ippolito Nievo, scrittore e patriota nel Risorgimento” ed un’esibizione musicale di ambientazione nieviana a cura dell’Associazione Culturale Alto liventina, con doppi cori del soprano Martina Zaccarin e Luciano Russo alla chitarra. Domenica, invece, ha avuto luogo il vernissage della mostra “Al tieri e Nievo” con l’esposizione delle opere di Sergio Altieri, ambientazio ni tratte dall’immaginario nieviano che sono state presentate dal critico d’arte Giancarlo Pauletto, intervallate dalle letture sceniche di brani tratti da “Le Confessioni d’un italiano”, a cura dell’attrice Arianna Capiotto. Nel po meriggio, inoltre, si sono tenute delle visite guidate nei luoghi del territorio: il Bosco e il complesso urbanisticoarchitettonico di Alvisopoli, la chiesa di Santa Cristina a Gorgo e il Cortino di Fratta con l’area boschiva adiacente e il Museo.

L’evento ha confermato il nutrito interesse per Ippolito Nievo, rac

cogliendo adesioni e soddisfazione soprattutto dal mondo degli addetti ai lavori.

Alea iacta est Sempre domenica, alle ore 23 si sono inoltre chiuse le urne. I giochi sono fatti. Gli italiani hanno votato mani festando ancora una volta un cambia mento di preferenze. L’elettorato non è fedele ad un’idea politica, ce lo sta dimostrando, ma riversa la propria fi ducia nelle persone e nelle azioni che risultano essere più vicine e credibili.

E poi c’è stanchezza, tanta, nei con fronti di un sistema che per anni ha promesso molto e mantenuto forse troppo poco. Stiamo vivendo un pe riodo storico difficile, contraddistinto da moltissime problematiche sociali,

economiche, sanitarie, sia per le fami glie che per le imprese. Gli italiani ora hanno bisogno di soluzioni pratiche, che risollevino concretamente il Pae se, non di teorie ed ipotesi. Chiedono di avere una classe di governanti vicina, che condivida il momento, non scollata dalla realtà quotidiana. Questa ennesima inversione di dire zione manifesta proprio questo disa gio. Non c’è più tempo per processi e congressi, che pur i grandi e piccoli silurati da questa tornata elettorale si affretteranno ad avviare. È il momen to di recuperare quel patriottismo di intenti, che contraddistinse anche Ippolito Nievo, per concretizzare un’identità di nazione dai valori con divisi. Questo si aspettano le persone e le aziende. Staremo a vedere.

Sommario

Editoriale Percorsi Nieviani 03 3

In copertina

Digitalizzazione nelle PA 4

Destinazione futuro Scuola, azienda e sostenibilità 6

Accadde oggi

L’Istituto San Filippo Neri 7

Fuori porta

San Michele e le guerre del ’900 8

Attualità

Il Portogruaro Calcio 9

La parola a Poliambulatorio Le Torri 9

L’acquolina in bocca

Il Cabernet e i suoi vitigni 10

Giocherellando Cruciverba e crucipuzzle 11

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Il processo di digitalizzazione, ad oggi, rappresenta una delle esi genze più urgenti nel contesto del vivere in una realtà sempre più connessa. Processo questo sicura mente complesso e dalle molte sfac cettature, che prevede uno sforzo collettivo di tutte le forze in gioco. La Pubblica Amministrazione (PA) è una di queste componenti, tra le più critiche. La digitalizzazione delle funzioni permette di erogare servizi in modo puntuale e veloce, evitan do lenti passaggi burocratici. In ag giunta a questo, abbiamo, da un lato, una manifesta scarsa propensione ai mutamenti troppo repentini delle modalità di lavoro da parte dei di pendenti pubblici, siano essi nei qua dri dirigenziali o meno (soprattutto quelli nella fascia di età più avanzata e quindi prossimi alla pensione) e, dall’altro, una richiesta sempre più pressante da parte dei cittadini di un accesso rapido e semplice alle prati che da espletare. Questa esigenza è emersa maggiormente con l’emer genza Covid-19, che ha imposto dei cambiamenti importanti in tutti gli ambiti, come il telelavoro, la forma zione scolastica a distanza o il limi tato accesso agli uffici pubblici. La sfida del processo di digitalizzazione nell’ambito della Pubblica Ammi nistrazione sta proprio in questo. Il beneficio a livello economico che se ne trae da ciò sta nella garanzia in trinseca di un notevole risparmio in termini di spesa pubblica, con van taggi indiscutibili per le casse dello Stato. Il decreto-legge 76/2020 (A.C. 2648) sottolinea quali siano le mi sure urgenti per la semplificazione dei procedimenti e per l’innovazione digitale che riguardano, in partico lare, i contratti pubblici e l’edilizia,

i procedimenti e le responsabilità, il sostegno e la diffusione dell’ammini strazione digitale, l’attività d’impre sa, l’ambiente e la green economy. Ma è nella convocazione del Consiglio dei Ministri del 25 marzo 2021 che si sono ribaditi in dettaglio gli obiet tivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR), che prevede la digitalizzazione, l’innovazione e la sicurezza nella PA, la digitalizzazio ne, l’innovazione e la competitività del sistema produttivo, il turismo e la cultura 4.0. Aprendo una parentesi a livello internazionale, con la COM (2021) 118, finalmente la Commis sione Europea ha definito quelli che sono i quattro settori che costitui scono la bussola digitale dell’Europa (competenze informatiche, infra strutture sicure e sostenibili, l’intro duzione della tecnologia nelle impre se e servizi pubblici online al 100%) con puntuali obiettivi da raggiungere entro il 2030. L’attuazione da parte dei decision maker di queste norma tive in Italia è dunque un tema affa scinante, soprattutto considerando il fatto che la stessa Agenda Digitale, formulata come modello strategicoprogrammatico fin dal 2010 dalla Commissione Europea, prevede il progresso nel campo dell’innova zione e della crescita economica. L’indice DESI (Digital Economy and Society Index, introdotto dalla Com missione Europea nel 2014) vede, nei 33 indicatori utilizzati nel rapporto 2021, l’Italia posizionarsi al vente simo posto per il livello di digitaliz zazione complessiva, al venticinque simo per l’utilizzo della banda larga e al decimo per l’integrazione della tecnologia nelle imprese. Va detto però che l’indice non misura in modo preciso l’attuazione del programma

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di Agenda Digitale, dal momento che non vengono utilizzati dati comple tamente aggiornati e non copre fat tori fondamentali e rilevanti come la cybersecurity.

Digitalizzazione e PA nel Veneto orientale

Grandi passi sono stati fatti nel terri torio del Nordest e, in particolare, in quello del Veneto orientale. A Vene zia, il progetto Con.ME - Convergen za digitale Metropolitana, istituito nel 2019 - punta all’avanzamento ed al consolidamento dei servizi digita li. Inoltre, la Città Metropolitana di Venezia, il Comune di Venezia e Ve nis SpA sono stati riconosciuti dalla Regione Veneto come SAD, ovvero Soggetti Aggregatori Digitali, figure previste contestualmente all’Agen da Digitale che facilitano l’accesso ai propri servizi tramite lo SPID. La piattaforma strategica, costituita da infrastruttura e competenze, si rive la essere tra le più avanzate del Pae se con un lavoro già svolto di analisi delle singole situazioni Comune per Comune, come già confermato dal “Premio Nazionale per l’Innovazio ne” conferito dal Senato della Repub blica al Comune di Venezia nel 2017.

Scendendo più nel dettaglio per quel che concerne il territorio limitrofo, nel caso del Comune di Portogrua ro, l’ex vicesindaco Mattia Dal Ben ha elencato al cuni dei ser vizi digita li già di sponibi li, ovvero quello delle se gnalazioni al Comune, dei certifica ti anagrafici, del calcolo IMU oltre che delle consul tazioni online dell’albo pretorio. A questi si aggiungono le connettività con l’app IO (per l’interazione con gli enti pubblici) e con pagoPA, piatta forma facilitatrice per il pagamento delle imposte, tributi o rette verso la Pubblica Amministrazione. Servizi ulteriori in campo anagrafico, inve ce, sono in via di sviluppo.

Gli fa eco il sindaco di Concordia Sagittaria , Claudio Odorico, co municando che la gestione delle prati che edilizie, il SUAP (Sportello Unico Atti vità Produt tive), il servi zio di anagrafe centrale oltre che le funzionalità di pa goPA sono già state implementate. Il primo cittadino concordiese, forte della sua esperienza professionale pregressa, conosce bene l’importan za dei concetti di backup e di disaster recovery, e cita la possibilità da parte della Città Metropolitana di offrire server dedicati. Concetti questi che diventano sempre più critici quando si va a parlare di gestione documen tale e di catalogazione dell’archivio

comunale storico.

Un punto importante, nelle Ammini strazioni comunali limitrofe ma non solo, è quello dell’archiviazione, come ricorda Oscar Cicuto, sindaco del Co mune di Teglio Ve neto. Dal 2021

il Comune dispone già di un archivio digitale molto più ampio di quello cartaceo, ri ducendo al con tempo l’utilizzo della carta stampata - non a caso rientra annualmente nella classifica dei “Co muni Ricicloni” di Legambiente. Ma il sindaco Cicuto parla anche di prio rità: i primi passi da fare riguardereb bero, in principio, il processo di digi talizzazione delle funzioni del Comu ne, quindi tutto quello che riguarda gli atti amministrativi e il protocollo online, e dell’erogazione dei servi zi con il consolidamento dell’infra struttura.

Vi sono tuttavia degli sforzi da fare

per l’alfabetizzazione e a favore della comunicazione informatica. Questo è quanto confermato anche da Marco Bizzarro, consigliere a Fossalta di Portogruaro, Comune che può già garantire la connet tività con l’app IO e con pagoPA. Inoltre, le neces sità che egli ri tiene più urgenti riguardano la fornitura di servizi per i cittadi ni e il PNRR, che può rappresentare un’occasione eccezionale per accele rare il processo di digitalizzazione del Comune, soprattutto su temati che legate alla semplificazione (par lando di servizi anagrafici e di tribu ti) come anche lo stesso rinnovo del sito web istituzionale, vero portale di comunicazione con il cittadino. Prio rità condivise anche dall’ex vicesin daco di Portogruaro, che ricorda poi la necessità di maggiori investimenti sull’infrastruttura al fine di ottenere una connessione più veloce. Fattore

quest’ultimo condiviso anche dagli amministratori dei diversi Comuni contattati che concordano anche sul fatto che la comunicazione sia il vero asse portante delle relazioni tra Pub blica Amministrazione e cittadini. Di base ci deve essere un linguaggio comune, perciò risulta di primaria importanza riuscire ad elargire corsi di alfabetizzazione informatica alla popolazione, scavalcando i divari che possono essere di natura anagrafica o, molte volte, di preconcetto da par te dei soggetti coinvolti. E chiaman do in causa lo stesso sviluppo del portale istituzionale del Comune di Fossalta di Portogruaro, il consiglie re Marzo Bizzarro pone l’accento sul fattore di usabilità del sito web, per ché anche il cittadino di età avanzata deve essere in grado di usufruire dei servizi.

L’alfabetizzazione informatica è un concetto chiaro per le nostre Ammi nistrazioni: è fondamentale istituire dei corsi atti all’utilizzo dei servizi dello SPID, come sottolineano anche le diverse “palestre digitali” per le quali si è avuto un ottimo riscontro in termini di partecipazione. Ma non solo: nella categoria “Digitale per tutti” del Premio Nazionale per le Competenze Digitali di quest’anno, il progetto “Innovation Lab e Palestre Digitali del Veneto” si è aggiudica to il primo posto, come annunciato dell’assessore al Bilancio e alla Pro grammazione del Veneto, Francesco Calzavara.

Comunicazione significa anche ac cesso trasparente: ad esempio, sia il Comune di Portogruaro che quello di Teglio Veneto offrono da tempo la vi sione degli archivi dei Consigli comu nali. Tra l’altro, lo stesso Comune di Teglio Veneto risulta essere uno dei pochi del circondario ad aver adot tato un regolamento formale per il comportamento sui social (Facebook ed il canale Telegram). Comunicazio ne che però deve anche essere oriz zontale, come puntualizza il sindaco di Concordia Sagittaria: un coordi namento a livello di gestione proget tuale con un’orchestrazione genera le delle risorse e delle competenze, unito alla maggiore sinergia tra enti con finalità condivise, porterebbe un giovamento enorme in termini di progresso.

Il processo di digitalizzazione è cer tamente affascinante e di sicuro in teresse per tutti i cittadini. Molto è stato fatto, molto c’è ancora da fare. Tuttavia, le Amministrazioni co munali hanno in sintesi dimostrato di avere già da tempo un piede in quello che rappresenta il futuro del la fruizione dei servizi di tutti i cit tadini europei. Anche se con alcune differenze sulla tabella di marcia, tutte le autorità interpellate hanno dimostrato una manifesta volontà di perseguire l’obiettivo comune: la coesione collaborativa tra cittadini è strategica, e ognuno è chiamato alla partecipazione attiva sul tema del di gitale.

Roberto Raspatella
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In copertina

Due classi quinte dell’Istituto Superiore “Scarpa-Mattei” di San Stino di Livenza han no presentato un contenitore soste nibile per alimenti all’azienda locale Poloplast Srl, nell’ambito del progetto PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). Un’i niziativa di questo tipo, nata nello Sportello Formazione-Lavoro di Apin dustria Servizi con il cofinanziamento della Camera di Commercio VeneziaRovigo, è tra quelle che può rendere concreto l’incontro tra il mondo scola stico e quello aziendale. Nello specifi co, ha permesso agli studenti coinvol ti di sperimentare il funzionamento e l’organizzazione di un’impresa, in questo caso di un’azienda che si occu pa di packaging per il settore alimen tare dal 1994 e che si era posta come obiettivo l’introduzione nel mercato di un prodotto innovativo e so stenibile, volto a ridurre l’utilizzo di materiali realizzati con combustibili fossili.

Sostenibilità della confezione

La confezione di un prodotto, ovve ro il suo packaging, è un elemento di grande attenzione dei consumatori del presente e del futuro. Per esempio, nel Rapporto Coop 2021 - Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi e domani è emerso che la scelta della confezione fa parte delle azioni sostenibili che le persone faranno in modo sempre più radicale. L’imbal laggio è un elemento marginale (solo il 7% degli intervistati ha detto di es serne interessato), ma diventa sostan ziale per i produttori, in quanto può essere esso stesso ragione di acquisto o non acquisto. Nell’ottica di produrre meno rifiuti possibili, ridurre lo spreco e, in generale, disincentivare il merca to a realizzare imballaggi con l’utilizzo di combustibili fossili, il consumatore può operare una scelta che i produtto ri devono a tutti i costi considerare.

Il lavoro degli studenti È stato richiesto agli studenti di ide are e progettare delle nuove proposte di packaging, partendo da trend di mercato e analisi di contesto. Sono stati coinvolti gli alunni delle classi 5^A1 e 5^A3 dell’indirizzo Industria

e Artigianato per il Made in Italy, af ferente al settore Chimico-Biologico e Meccanico dell’Istituto, che hanno studiato il prodotto e realizzato un prototipo, presentato nei mesi scorsi proprio nella Sala Consiliare del Co mune di San Stino di Livenza in una cerimonia dedicata. “Questi progetti sono un’opportunità unica per i nostri studenti - ha commentato la prof.ssa Liliana Oliva, responsabile della sede di San Stino dell’I.I.S. Scarpa Mattei, che ha partecipato al proget to -. L’organizzazione e la realizzazio

ne di un lavoro di questo tipo riescono finalmente a mettere insieme tutte le competenze acquisite e ad aprire uno spaccato di realtà su opportunità, dif ficoltà, richieste e abilità necessarie per un proficuo e consapevole inse rimento nel mondo del lavoro. Sen sibilizza ancor più, inoltre, chi vuole proseguire gli studi per comprendere il livello di competenze necessarie per ruoli di responsabilità all’interno del mondo produttivo. L’altra opportu nità offerta da questo progetto è che, forse per la prima volta, gli alunni di

due indirizzi di studi molto diversi (meccanico e chimico/biologico) si sono confrontati nella realizzazione del prodotto, capendo le reciproche competenze ed esigenze e lavorando in sinergia, proprio come succede in ambito aziendale”.

La presentazione del prototipo

Tra le prime persone a ricevere nelle mani il prodotto realizzato, il sindaco di San Stino, Matteo Cappelletto,

che ha commentato: “Un buon esem pio di una comunità dinamica che funziona”. Tra gli ospiti alla cerimonia di presentazione del prototipo anche Alice Poser, responsabile delle Risorse Umane e della Comunicazione dell’a zienda, la quale si è detta soddisfatta dal lavoro degli studenti e disponibi le a proseguire la collaborazione con l’Istituto scolastico. Anche l’ammini stratore di Apindustria Servizi,  Ni cola Zanon, ha commentato: “La

collaborazione instaurata tra azienda e studenti dello stesso territorio è la dimostrazione concreta dell’impegno che la nostra società di servizi sta por tando avanti, al fine di incrementare il dialogo tra il mondo del lavoro e della formazione, riducendo il più possibile il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Siamo soddisfatti della buona riuscita del progetto, come anche te stimoniato dall’entusiasmo manife stato dai ragazzi; l’esperienza andrà replicata il più possibile anche in altre occasioni simili con Istituti scolastici e PMI locali, come già stiamo program mando per i prossimi mesi”.

Federica Spampinato
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Nabbiamo visto come sfo gliando il libro della storia di Portogruaro ci siano avvenimenti e fatti che hanno contraddistinto il carattere di questa città. Eventi su cui più volte si è soffermato l’occhio indagatore dello studioso e che non smettono di attizzare la curiosità di chi in questa città vive o di chi sem plicemente alle sponde del Lemene è legato per vari motivi. Tra le pagine di questo poderoso volume non si può certo evitare di scorrere l’indice sui capitoli della Grande Guerra, l’evento che ebbe un grosso impatto a più livel li, da quello militare e politico a quello economico e sociale. La storia dell’Isti tuto San Filippo Neri di Portogruaro è una chiara evidenza delle conse guenze che la Prima Guerra Mondiale apportò anche nel nostro territorio.

La storia

Nell’autunno del 1917, caratterizzato dai tragici eventi legati alla rotta di Caporetto e all’occupazione dei nostri territori da parte dell’esercito au stroungarico, si facevano sempre più frequenti episodi legati ai “figli della guerra”, ovvero bambini nati da stupri o violenze perpetrate da soldati dell’e sercito nemico oppure da relazioni ex traconiugali. Al termine del conflitto si rese necessario trovare una soluzio ne a questo fenomeno preoccupante dal punto di vista sociale e che rischia va di disgregare molte famiglie. I bam bini, in quanto nati da mogli sposate, prendevano il cognome del marito e non potevano essere ricoverati in or fanotrofi pubblici: erano i “figli della colpa”, i “figli del nemico”. L’Istituto San Filippo Neri per la prima infanzia, fondato da monsignor Celso Costanti ni a cavallo tra il 1918 e il 1919, iniziò così ad accogliere bambini provenienti da diverse province ma anche mamme in attesa di partorire. La struttura, aperta inizialmente nei locali dell’ex Ospizio per i profughi in Borgo San Giovanni, si trasferì all’interno del Seminario di Portogruaro. Nell’agosto 1919, grazie al Regio Decreto, venne riconosciuto lo statuto di “opera pia” che continuò fino al 1928, quando i bambini vennero trasferiti in diversi collegi per continuare gli studi o esse re avviati all’apprendimento di un me stiere, e cessò l’attività nel 1947 con

il trasferimento del patrimonio all’asilo infantile San Giuseppe Calasanzio di Portogruaro.

I dati del fenomeno

Dai dati di archivio, citati dagli studiosi, emerge che in questo istituto sono stati ricoverati 355 bambini, provenienti in particolare dalle province di Venezia, Treviso, Belluno, Padova e Vicenza, ma anche dal Friuli e dalle terre reden

te. La prima immatricolazione è del 23 dicembre 1918, l’ultima del 9 maggio 1922. Furono 106 i bambini ricon segnati alle madri o alle famiglie di origine, 17 vennero affidati in adozio ne. Solo 17 rimasero nella struttura.

Al momento di ingresso nell’istituto il bambino era accompagnato da una

serie di documenti, tra i quali una “let tera di presentazione” che illustrava il caso e le condizioni della madre o del la famiglia. Nella lettera, che veniva vergata dal sindaco o dal commissario prefettizio, si dava conto della colloca zione morale di questi bambini che ve nivano spesso presentati con termini quali “bastardo”, “intruso”, “tedesco”. La durezza delle condizioni legate alla guerra, la situazione di fame e pover tà determinarono un elevato tasso di mortalità dei bambini ricoverati. Dei 205 decessi registrati nei primi quattro anni di vita dell’istituto, circa l’80% colpì la fascia di età compresa tra un mese e un anno di vita.

Come funzionava l’Istituto L’attività quotidiana era basata su regolamenti precisi, che disciplina

vano l’ingresso del figlio, i rapporti con i genitori (di solito la madre) e l’eventuale collocazione temporanea presso i cosiddetti “tenutari”. Aspetto quest’ultimo che fece profilare una successiva adozione. Il regolamento interno stabiliva che: “Ai tenutari che ricevono in consegna un bambino al solo fine di allevamento viene corri sposto un assegno mensile di lire 40 per il primo anno di età e di lire 30 per gli anni successivi, fino al compimen to del decimo anno di età. Ai tenutari invece che ricevono in consegna un bambino a scopo di successiva ado zione non viene corrisposto nessun assegno”. Nel regolamento si spiegava anche che la Direzione si riservava il diritto di richiamare il bambino per qualsiasi motivo senza dover dare giustificazione agli affidatari. Altro aspetto da considerare era la necessità di allattamento dei piccoli, per il qua le il regolamento interno prevedeva che la madre si dovesse fermare ad allattare per almeno un mese. Come incentivo, stabilirono una quota di 25 lire destinata alle madri. L’Istituto San Filippo Neri ebbe un importante ruolo a livello nazionale nel fronteggiare il fenomeno dei figli concepiti in tempo di guerra, il cui risvolto più tragico fu la soppressione di tanti neonati al fine di eliminare dal tessuto sociale i “figli del nemico invasore”.

L’ultimo “figlio della guerra” In ambito portogrua rese merita di essere citata come figura rappresentativa di questo fenomeno Guerrino Moretto, l’ultimo “figlio della guerra”, scomparso nel settembre 2019 all’età di 101 anni. Autore di diversi libri, esperto enologo e decano dell’Associa zione Italiana Sommelier, Guerrino ha ricordato la sua vicenda personale nel corso di interviste e incontri pubblici tenutisi sul territorio. Figlio di un’ita liana e di un soldato austriaco, venne accolto all’Istituto San Filippo Neri il 24 dicembre 1918 con la matricola n.2.

Fu don Desiderio Taffarel, parroco di Taiedo di Chions, a firmare la lettera con la quale chiese al cardinale Celso Costantini di accogliere il bambino. La permanenza del neonato nell’istituto durò cinque mesi. Guerrino venne poi adottato, come ebbe a ripetere spesso, da una “donna straordinaria e genero sa”. In diverse interviste ha espresso la sua gratitudine nei confronti del cardinale Celso Costantini e ha ricono sciuto il ruolo della sua istituzione nel salvare vite umane.

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Vito Digiorgio Dal 1982 Servizi Funebri con discrezione e sensibilità SERVIZI NAZIONALE ED ESTERI CREMAZIONI . TANATOESTETICA ARTICOLI FUNEBRI LAVORI CIMITERIALI Tel. 0421 71351 24 ore su 24 PORTOGRUARO Viale Isonzo, 42 CINTO CAOMAGGIORE Via Roma CORDOVADO Via Al Tiglio dalmasservizifunebri@gmail.com www.onoranzefunebridalmas.com 31ª Festa d’Autunno Ossi de porsel Pie de porsel Radici e fasioi Fasioi coe tirache Fasioi alla texana Lengual – Muset Saame in tecin Pansal ai ferri Frico – Radici Stinco al forno Trippe alla parmigiana El poastrel dea nonain tocio Formaggio con polenta T U T TO A L C O P E RT O R I S C AL D A T O VENERDI’ 14 SABATO 15 OTTOBRE OTTOBRE DOMENICA 16 OTTOBRE VENERDI’ 21 SABATO 22 OTTOBRE DOMENICA 23 OTTOBRE C O M UG N E d i P ramagg i or e L’ASSOCIAZIONE RICREATIVA COMUGNE ORGANIZZA LA dal 14 al 23 ottobre 2022 Seguici su Sagre Di Comugne volete degustare e rivivere i sapori dei nostri nonni con piatti tipici della civiltà contadina LA DOMENICA SI ACCETTANO PRENOTAZIONI PER GRUPPI OTTOBRE IL SAN FILIPPO NERI E I FIGLI DELLA GUERRA L’ISTITUZIONE CREATA DAL CARDINALE CELSO COSTANTINI EBBE UN RUOLO DI PRIMO PIANO NEL SALVARE LA VITA A TANTI BAMBINI NATI DA STUPRI E VIOLENZE IN TEMPO DI GUERRA

Fuori porta

Un fiume carico di valori non solo naturalistici, ma anche culturali e storici. Il Taglia mento, maestoso con le sue acque lim pide che scorrono dalle Alpi e Prealpi Carniche all’Adriatico, è un elemento significativo per il nostro territorio. Esso, infatti, ha contribuito a formare le pianure tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, ma si è anche dimostrato “fe rox” e “rapax” quando gli argini non sono riusciti a contenere le sue acque diventate tumultuose e devastatri ci delle campagne adiacenti. Il corso d’acqua è anche legato ai disastrosi eventi delle guerre del Novecento, quando divenne un’importante linea naturale di difesa. Il suo bacino, negli anni precedenti alla Grande Guerra, era stato fortificato dall’esercito italia no per garantire confini sicuri. Nella Seconda Guerra Mondiale, invece, fu “testimone” dei bombardamenti che rasero al suolo l’abitato circostante di San Michele al Tagliamento, men tre durante la Guerra Fredda, le sue sponde furono l’ambientazione di un nuovo sistema difensivo, caratteriz zato dalla costruzione di bunker. Il territorio sanmichelino che si estende ai lati del Tagliamento, dunque, è un vero e proprio archivio di fatti e te stimonianze del passato. Non a caso, oggi, è possibile visitare i luoghi che ricordano i tragici eventi bellici attra verso l’itinerario storico-culturale “Le Guerre del ’900” della durata di circa un’ora e mezza.

Nell’area verde nei pressi del ponte sul fiume Tagliamento, a San Michele, non tutti ci fanno caso, ma sono pre senti delle estremità di torrette che, se non si è del luogo, è difficile definire e riconoscere. Esse rappresentano un Bunker della Guerra Fredda, rea

lizzato alla fine degli anni ’60 a difesa del ponte sulla SS14 e della linea fer roviaria Venezia-Trieste, segno della contrapposizione politica, ideologica e militare che seguì la Seconda Guer ra Mondiale. Una volta entrati nella struttura (visitabile su prenotazione con un guida turistica), si viene cata pultati indietro nel tempo: ci si im merge in un’atmosfera quasi irreale

LUOGHI CHE RICORDANO

che ti consente di “entrare” nella storia del luogo. Il Bunker, infatti, è stato re cuperato e conserva tutti gli ambienti originari, gli accessi e le torrette. Nella stessa area, inoltre, fino alla Seconda Guerra Mondiale, sorgeva Villa Zuz zi, della quale oggi rimangono super stiti una colonna eretta ed un lacer to di colonna sparso sulla collinetta dell’originale cancello d’ingresso. Le vicende storiche e la ricostruzione di San Michele dopo i bombardamenti del 1944 hanno comportato uno stra volgimento del sedime dove era collo cato l’edificio che non è più rintraccia bile.

Da qui, si può proseguire verso quel lo che era “San Michele vecchio”, dove si ergeva la chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo, di strutta sempre con i bombardamenti

EVENTI BELLICI

del 1944. Per colmare il vuoto lascia to dalla chiesa e per dare ai cittadini un luogo per ricordare, proprio dove sorgeva la vecchia parrocchiale in via Don Giovanni Bosco (ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale), è stato realizzato il Muro della Storia, dove ci sono dei pannelli che tengono viva la memoria della storia e sono inca stonate delle dedicate alle Compa gnie d’Arma che hanno combattuto nei conflitti mondiali; qui si trovano anche dei reperti bellici originali. In teressante, è anche il Monumento dedicato ai Bersaglieri Caduti, realizzato con pietra del Carso, deli neato da una struttura che ricorda il filo spinato, in rimando alla guerra di trincea, e racchiuso da sette aste, che rappresentano le sette caratteristiche del bersagliere. Uno dei luoghi più riconosciuti del

Biaggini nel 870. Dagli anni ’50 è di proprietà della famiglia Ivancich. Du rante la Prima Guerra Mondiale l’edi ficio venne trasformato in ospedale da campo ma, nel successivo conflitto, subì gravissimi danni. Avrebbe potuto essere la più prestigiosa testimonian za architettonica di San Michele al Ta gliamento e fra le maggiori del Veneto orientale. Dell’edificio, immerso in un parco secolare, resta ben poco: il corpo centrale non esiste più, sono rimaste le due barchesse che, seppur in rovina, si fronteggiano maestose, e il “grana io”. La cornice verde in cui si trovano è unica, visitare questo luogo merita perché intriso di storia, di ricordi, di arte e d cultura. La Villa, infatti, è sta ta anche un importante polo culturale che ha visto negli anni la presenza di personaggi del calibro di Ernest He mingway e Gabriele d’Annunzio.

APPUNTAMENTI FISSI

Mercato a Portogruaro tutti i giovedì ore 9.30

Mercato a Concordia Sagittaria tutti i lunedì ore 9.30

San Vito al Tagliamento, borgo tra medioevo e rinascimento tutti i mercoledì ore 10.00

Alla scoperta di Villa Bogdano 1880: passeggiata tra i vigneti e degustazione tutti i giovedì ore 16.00 e sabato ore 10.00

Visita enogastronimica con degustazione nella cantina Casa Paladin tutti i giorni, su richiesta

Itinerario gratuito “Le Guerre del ‘900” a San Michele al Tagliamento tutte le domeniche ore 10.30

I luoghi di Ippolito Nievo, da Portogruaro a Cordovado tutti i giorni, su richiesta

CALENDARIO

8 ottobre: Pramaggiore Pedalataguidatatrastoria, tradizioneedenogastronomia ore 15.30

15 ottobre: Cordovado

IlPalazzodelCapitano:storia familiare,arteescienza , ore 15.00

16 ottobre: FossaltadiPortogruaro Icoloridell’autunnoal BoscodiAlvisopoli , ore 15.00

23 ottobre: Cordovado PasseggiatatraiTesoridelSacro ore 14.30

19 novembre: SestoalReghena Visitaall’Abbaziadi SestoalReghena , ore 14.30

all’interno del cimitero di San Miche le, testimonianza delle morti nei gior ni convulsi della ritirata fino al Piave. Il piccolo cimitero militare raccoglie le spoglie di 483 soldati asburgici ed è affiancato da un monumento a for ma di croce con la scritta “Im Tode Ve reint”, ovvero “Affratellati nella mor te”. Il territorio sanmichelino può es sere considerato un museo itinerante e a cielo aperto dall’immenso valore. Molti dei luoghi sopra citati sono vi sitabili sempre, ma per poter vivere al meglio questo “ritorno nel passato”, è consigliabile prenotare una visita guidata (da ottobre a maggio tutte le domeniche alle 10.30 e da maggio a settembre tutti i giovedì alle 17.00) sul sito www.tvo.srl.

passato storico di San Michele è Vil la Biaggini-Ivancich, costruita dal la famiglia dei Mocenigo nel ’500 e acquistata da Vincenzo L’ultima tappa è rappresentata dal Cimitero Austro-Ungarico (via Agnolina), luogo sacro che si trova Gloria Morettin
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Venezia Orientale un territorio da scoprirevisite guidate, escursioni e laboratoriall’insegna di arte e natura PER INFO, COSTI E PRENOTAZIONI www.tvo.srl Infopoint: Cortino del Castello di Fratta • Via Castello, 1 – loc. Fratta Fossalta di Portogruaro (VE) • Tel./Whatsapp +39 329 6655580 • Email info@tvo.srl MEMBRO DI SAN MICHELE E LE TESTIMONIANZE DELLA STORIA DEL ’900 LUNGO L’ARGINE DESTRO DEL FIUME TAGLIAMENTO, SPOSTANDOSI A PIEDI O IN BICICLETTA, SI POSSONO VISITARE
I TRAGICI

PORTOGRUARO CALCIO

DI NUOVO ALLA RIBALTA

Da anni oramai il mondo dello sport è caratterizzato dalla figura degli sponsor, solitamente imprenditori che offrono il loro contributo per sostenere una o più squadre impegnate nelle singole discipline sportive. Un impegno che può consistere in un aiuto economico ma anche in una assunzione diretta della gestione della società. È il caso di Andrea Bertolini, imprenditore di successo e titolare della Chef Bertolini che, dopo avere sostenuto per anni la Pallavolo Portogruaro, dal 2018 ha deciso di assumere la guida del Por togruaro Calcio. Un percorso che ha visto i granata passare dalla Promo zione, all’Eccellenza per approdare, infine, dopo diciotto anni, alla Serie D. Una successione di campionati, gli ultimi quattro, disputati sempre al vertice della classifica, ma condizio nati dalla pandemia e dalla continua ricerca di un tecnico vincente quale è Mauro Conte che siede oggi sulla pan china granata e che è ben consapevole delle difficoltà di un campionato come quello di Serie D che, di fatto, è semi professionistico. Un torneo peraltro che il Portogruaro affronterà con qualche importante nuovo inserimen to, ma senza due giocatori di grande esperienza e caratura tecnica quali

Stefano Favret e Alessio Sestu entrati nei quadri tecnici della società rispet tivamente come allenatore in seconda e direttore sportivo. Da considerare, inoltre, l’obbligo dei quattro fuori quota, ovvero un giocatore per ogni annata dal 2001 al 2004. “Ho deciso di impegnarmi nella gestione del Por togruaro - spiega il presidente - me more dei miei trascorsi calcistici ma, soprattutto, con lo scopo di riportare la squadra della mia città a disputare un campionato degno del suo blasone. Ecco quindi che con alcuni amici e collaboratori abbiamo predisposto un progetto che in quattro anni consen tisse alla nostra squadra di disputare il campionato di Serie D. Obiettivo che abbiamo raggiunto la scorsa stagione con la vittoria del campionato al ter mine degli spareggi con il Giorgione e il Villafranca”. Un successo, quello del la stagione 2021/2022, che ha riporta to il Portogruaro Calcio a disputare un campionato semiprofessionistico ma con un importante aumento dei costi di gestione.

“Si - prosegue Andrea Bertolini -, la Serie D costa circa il 40% in più rispet to all’Eccellenza e a questo dobbiamo aggiungere i costi della formazione Juniores nazionale che ricalca il cam pionato di Serie D a livello di trasferte,

quindi un impegno economico molto oneroso. Ecco perché spero che, quan to prima, qualche altro sponsor entri in società consentendoci così di pro grammare traguardi più ambiziosi”.

È ancora irrisolto il problema della gestione dello Stadio “P.G. Mecchia” con il Comune di Porto gruaro…

“La convenzione - spiega Andrea Ber tolini - non è stata ancora rinnovata, credo ci sarà una gara/bando a genna io 2023”. Il problema dei campi è par ticolarmente sentito per una società che vanta un importante settore gio vanile ripartito in Juniores Nazionali Under 19 (2004-2005-2006), Allievi Regionali Under 17 (2006), Allievi Regionali Under 16 (2007), Giovanis simi Regionali (2008), Giovanissimi provinciali (2008-2009), Esordienti (2010-2011), Pulcini (2012-2013), Primi Calci (2014-2015) e Piccoli Ami ci (2016-2017), per un totale di 150 ragazzi con 9 allenatori. “In questo momento - continua il ‘primo tifoso granata’ - stiamo disputando le gare ufficiali della Prima Squadra maschile e femminile sul terreno dello Stadio comunale ‘Pier Giovanni Mecchia’, mentre allo Stadio comunale di Grua ro giocano gli Juniores e gli Allievi, sul

campo parrocchiale in via Lovisa scendono in campo i Giova nissimi regionali e provinciali, gli Esor dienti e i Pulcini.

Fiore all’occhiello del Portogruaro Calcio è la formazione femminile… “Siamo orgogliosi delle ‘leonesse gra nata’ che quest’anno disputeranno, per il terzo anno consecutivo, il cam pionato nazionale di Serie C - prose gue Bertolini -. Giorgio Furlanis, vice presidente e responsabile del settore femminile, sta implementando anche il settore giovanile con l’Under 19 e l’Under 15. La nostra realtà conta cir ca 80 ragazze, un punto di riferimento per il mandamento di Portogruaro, San Donà e il basso Friuli”.

Presidente, quali sono gli obietti vi per quest’anno?

“Per la stagione 2022/2023 vogliamo consolidare la nostra presenza in Serie D raggiungendo una posizione di clas sifica tranquilla già a febbraio mentre per la squadra femminile speriamo in una stagione di vertice evitando le sofferenze delle stagioni precedenticonclude -. Ci aspettiamo importanti risultati anche dal settore giovanile”.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa del Por togruaro Calcio per la collaborazione prestata.

La malattia da Coronavirus, causata dal virus SARS-CoV-2, rappresenta la patologia su cui negli ultimi 2 anni si è maggiormente focalizzata l’atten zione di molti studi e pubblicazioni scientifiche.

Uno degli aspetti maggiormente studiati è sicuramente quello correlato alla molteplicità delle manifestazioni cliniche riscontrate nei pazienti, tra cui dispnea (mancanza di respiro), tosse, febbre, astenia, artromialgie, diarrea, vomito, cefalea, ecc., con relativi diversi livelli di gravità. Tenendo anche conto che alcuni soggetti rimangono asintomatici, la diagnosi non risulta sempre agevole, incrementando potenzialmente il rischio di diffu sione dell’infezione.

Oltre al SARS-CoV-2 tantissimi altri virus sono capaci di attaccare le vie respiratorie alte, ad esempio altri Coronavirus, i virus influenzali e parain fluenzali.

La diagnosi differenziale tra varie forme virali che possono colpire le alte vie respiratorie e la eventuale presenza di patologie respiratorie associate, risulta fondamentale per approntare le cure più indicate per un rapido miglioramento dei sintomi e per la guarigione.

Maurizio Conti SINTOMI
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Attualità
Poliambulatorio Le Torri PORTOGRUARO - Piazza F.T. Marinetti, 2 Direttore Sanitario Dott.ssa Alba Eleonora Milanese. Aut.San. n. 31159 del 18.07.2019 Info e appuntamenti: Tel: 0421 275460 Mail: info@poliambulatorioletorri.it SINTOMI DA INFEZIONE COVID-19 E DA ALTRE INFEZIONI RESPIRATORIE VIRALI: COME DIFFERENZIARE?
RESPIRATORI E SISTEMICI PIÙ COMUNI IN BASE ALLA DIVERSA TIPOLOGIA DI INFEZIONE VIRALE: SINTOMI RAFFREDDORE INFLUENZA COVID Durata sintomi <14 giorni 7-14 giorni 7-25 giorni Naso otturatonaso che cola Frequente Non frequente Frequente Mal di gola Frequente Non frequente Frequente Starnuti Frequente Non frequente Frequente Mal di testa Non frequente Frequente Frequente Tosse secca Non frequente Frequente Frequente Stanchezza Non frequente Frequente Frequente Fiato corto Non frequente Non frequente Frequente Febbre Non frequente Frequente Frequente Diarrea Non frequente Non frequente Non frequente Dolori muscolari Non frequente Frequente Frequente PER APPROFONDIRE L’ARGOMENTO:

CABERNET ECCELLENZA VENETA

Sfogliando l’album dei ricordi, ho ben presente quella volta che, diversi anni fa, sono stato ospite a pranzo di un anziano ed eru dito pioniere della viticoltura locale. Un personaggio di spessore, definito il “Principe” del vino, precursore della produzione vitivinicola tipica terri toriale, proprietario di un’azienda agricola che risulta essere un modello ambientalistico immerso nel verde con un vigneto situato nel cuore di Lison, amante degli animali e allevato re di cavalli di razza. Appassionato di cucina e cacciatore, aveva cucinato le pernici in sughetto, alla sua maniera, con polentina biancoperla (da leccarsi le dita!), il tutto accostato ad uno dei vini più rinomati della sua cantina: il Cabernet. Alzando un calice colmo ha recitato questo vecchio e savio prover bio veneto: “Chi ben beve ben dorme, chi ben dorme mal no pensa. Chi mal no pen sa mal no fa. Chi mal no fa in Paradiso va. Ora ben bevè che paradiso gavarè” erano le giuste premesse per brindare, e fare anche il bis, in onore di questo sublime connubio enogastronomico. Chi meglio di lui mi poteva definire le qualità e l’importanza produttiva di questo vino nel Veneto orientale.

Il Cabernet, per un’intera epoca, è stato il vitigno più coltivato ed il vino preferito nelle mense quotidiane delle famiglie, versatile ed accostabile al cibo di tradizione, specie quello pre parato con carni di pollame casereccio e verdure nostrane di campo e di orto. È ciò che più simboleggia le fatiche dell’uomo, scelto come premio nei mo menti di gioia e di conforto nel dolore, presente nel classico “fiasco” o “bot tiglione” sopra la tavola della cucina per offrirne un calice agli ospiti come simbolo di amore ed amicizia. Vino nobile, di carattere sincero, genuino, corposo, austero, armonioso e giusta mente tannico e prepotente nel gusto, tutte caratteristiche somatiche che rappresentano anche il popolo veneto. Per questo va onorato. Il Cabernet ha una grande considerazione in Veneto: ad esso ci si riferisce quando parliamo dell’élite dei vini rossi da pasto, mera viglioso sulle saporose carni di mag gior impegno, quali il maiale alla brace e la selvaggina, in particolare lepre e capriolo.

Parliamo del “ Cabernet Franc ”, dal grappolo allungato, di forma piramida le, alato, con gli acini di color blu-nero prunosi, che proviene dall’autorevole

zona viticola di Bordeaux. In verità, non si sa a chi vada il merito della sua

è in grado di trasmettere le più intense caratteristiche del territorio; il vino

Un altro sottogruppo del Cabernet è il “Cabernet Sauvignon”, un vitigno

AMORE, PASSIONE

GIOIA E FOLLIA

Anni di passione e di esperienze hanno dato vita alla Cantina Sant’Elena, un’alchimia di persone e valori che si intrinsecano con territori e tradizione in un’ottica di innovazione rispettosa dell’ambiente.

Punto Vendita Cantina Sant’Elena Via Mocenigo, 92 Alvisopoli - Fossalta di Portogruaro (VE) T: 0421 566565 www.materfoodandwine.com

Siamo aperti dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30

RISOTTO

AL CABERNET (PER 4 PERSONE)

In un tegame tostare 300 gr di riso vialone nano in un soffritto di scalogno ed olio EVO; aggiungere un calice di vino rosso Cabernet e sfumare per qualche minuto a fuoco mode rato; coprire con abbondante brodo vegetale, salare e pepare, mescolare e lasciare cuocere per circa 15’ aggiungendo al bisogno ancora del brodo. Qualche minuto prima della cottura completa, irrorare il risotto con mezzo calice di vino rosso Cabernet Sauvignon Venezia sta gionato per fissarne i suoi tipici profumi ed aromi primari. Aggiungere una noce di burro per mantecare e servire caldo all’onda con una nevicata di grana. Naturalmente lo ac compagnate con il resto del Cabernet rimasto in bottiglia.

LE ÉLITE DEI VINI ROSSI DA PASTO, IL SUO VITIGNO TRASMETTE LE PIÙ INTENSE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO
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L’acquolina in bocca
È TRA
AUTUNNO 2022MAGAZINE 11Giocherellando Scarica Junker App!www.asvo.it - segnalazioni@asvo.it P A L L A D A T E N N I S E P O S A N A S O R R I D A T A M A R O S T O P R I O R E S E N L I T I R O M E N E F I L T R O O I P P O L I T O N I E V O S M S A R D E R E P O L S I N O O T S I E N E B A C A T O S E D E T I A R A S E M I N A P A T E R I N P S S P R I N T M A R O S I E T O I L E E R O I C A M E N T E ABETE ACQUA ARSENALE AUTOMA BISOGNOSO BUFFO CALDO CORSIA COUPE’ CULLA DUREVOLE EXTRA FOLLE FORCA GENOVESE GREMBIULE INERTE IPPODROMO ISLAM LARGO LESTO LICEO LIEVE MACCHIA MARCO MASSO MENTA MONTE MUTUA NATIO NEMICA PESCE PEZZO PIEDE PUNITIVO SAGRA SALUTE SARTO SEGGIO SGARRO SIGLA SOAVE SOCIO SORTITA STALLO STEREOTIPATO STUDIO TANTO TIMORE TORACE TROFEO TUTTO VELOCE VERBO Chi è l’autore della pala raffigurante l’incredulità di S. Tommaso, origi nariamente del Duomo di Portogruaro (dove se ne conserva una copia) ma che oggi si trova alla National Gallery di Londra? Quale frazione di Portogruaro nasce come pieve tra il IV e l’VIII secolo? LE SOLUZIONI DEI GIOCHI DEL NUMERO PRECEDENTE CRUCIPUZZLE CRUCIVERBA ORIZZONTALI 1. Che agiscono con cautela - 10. Grosso centro abitato - 15. S’illumina all’alba - 16. Stancarsi fino all’esaurimento - 19. Intontita - 21. Lavora nell’arena - 22. Le separa la M - 23. Tessuto scozzese - 24. Folco dei documentari - 27. La prima nota - 28 Chiave - 30. C’è quella caustica - 32. Sostituito dall’apostrofo - 34. Il bimbo lo mette nel naso - 35. Gli spagnoli ne invocano la Vergine - 36. Gracida e saltella - 37. La polizia... inglese - 38. Quelli da bagno sono profumati - 39. Coda di riccio - 40. I ‘denti’ delle ba lene - 41. La provincia sotto l’Etna - 42. Il Crystal attore (iniz.) - 43. Extraterrestre - 44 Rinomato vino rosso del Veneto - 45. Lo era anche Circe - 46. Il Keanu di “Matrix” - 47 Genio dell’aria nella “Tempesta” di Shakespeare VERTICALI 1. L’interprete di “Balla coi lupi” - 2. Piena di aculei - 3. Risistemazione - 4 Famosa quella di Pavia - 5. La cavalcano i surfisti - 6. Famosissimo cantante inglese - 7 Plastica per bottiglie - 8. Taranto - 9. Lo sono anche le sarde - 10. Privo della vista - 11. La scritta sulla Croce - 12. Lo zio degli Spagnoli - 13. Due di troppo - 14. Azienda Sanitaria Locale - 17. Conserva le vivande al fresco - 18. Inalterate - 20. Vola trattenuto da un filo21. Consunti, macilenti - 25. Il Peter interprete di “Topkapi” - 26. Contornano il chiostro - 29. Adatte allo scopo - 30. Le tele... che calano a teatro - 31. Lo scrittore Defoe - 33. Non ecclesiastica - 35. Il “noster” si recita - 37. E’ opposto a manque sul tappeto verde - 38. Un Umberto poeta - 40. Iniz. di Liszt - 41. A Venezia c’è la Foscari - 42. Bob del reggae (iniz.) - 43. Confini dell’Argentina - 44. Comitato Sportivo C S O R T I T A L G I S S I B U F F O R R A G S E T R E N I R S O G M A D N E M I C A E M S A E A L V R P V C N O O A S A A O B L D P I E D E A R D R E C U E O I D U T S O V L D L T V C T F T L S U R C E T E O A X O E O O R N L O N E M G I P C E N P M R A A O A G U V C G P C E E U A T S T T M T N O O E I A O G O V I T I N U P S O Z L E O T F C S U O S A E N E Z S V E G O O O T S E L T I M O R E O C R A M G L I A A C Q U A I H C C A M A N G R E M B I U L E O A L L U C O M E L I A A M U I P E L P M A P N E A E R L P R G U S C A S C E A O T N E L O I V R L T C O R T A R E P O V A V L U N A C R E E I E C S I T O A P O E F R T P S P V T L O F I T M C G L R A A E O A U S A R R I B I O O E B P L C P S A E S R Z O E Z R B G A I F A T T O T S Z N L I I S D G S E P A N A R F A R C A D R A E E C M N T D G T Z U U L O N U R B R O R O I E R I I N E R A L O S E B R E O A G O D I S P O S T O M O M C N A B N E T N A C C O T N S U B L I M E O O C O U C M O 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47
INS IE ME www.eywasp ortsp a.i t UNA NUOVA STAGIONE Eywa ri parte per l a n uova stagi on e sporti va 2022 2023 con tan te n ovi tà e con l o spi ri to ch e d i fferen zi a l a m i ssi on e d el bran d : i l con cetto d i "i n si em e". Non sol o un cen tro ben essere per ri gen erare corpo e m en te m a sem pre d i pi ù un o spazi o d ed i cato a pi acevol i m om en ti d i q uoti d i an i tà. Il n ostro obi etti vo è l 'i m m ersi on e total e i n un m om en to pi acevol e per el i m i n are l o stress del l e gi orn ate gri gi e con i n ostri percorsi ben essere i n door e outdoor, pri vati o di gruppo Sal a pesi con person al trai n i n g Taek won d o Trad i zi on al e Area beauty con cri osaun a SPA i n tern a ed estern a Y oga & Pi l ates Oasi etern a “Non bisogna tenere in massimo conto il vivere come tale, bensì il vivere bene ” cit Platone Sem pre pi ù atten ti al si n gol o e al l a sua esperi en za den tro e fuori Eywa U N MOME NTO FU ORI DA L TE MPO E DA LLO S PA ZIO insieme
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