WikiMilano Magazine (cartaceo) - Dicembre 2023

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Vista panoramica dalle Terrazze del Duomo di Milano Ph. Luca Bisceglia. Licensed by Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano WIKIMILANO IL MAGAZINE DEI PROTAGONISTI METROPOLITANI SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO 10 euro
Il Naviglio Pavese è una delle vie d’acqua che hanno fatto la ricchezza di Milano nei secoli. In questa immagine spettacolare, donataci da Andrea Cherchi, il Naviglio sembra portare alle montagne innevate passando per la Madonnina.

Fondatore e Amministratore WikiMilano Edizioni Srl

Cari amici, siamo orgogliosi di presentarvi il nuovo magazine che arricchisce l’offerta editoriale di WikiMilano alla scoperta dei “protagonisti metropolitani” del nostro territorio. Dedichiamo pertanto questo primo numero all'Osservatorio Metropolitano di Milano di cui WikiMilano è organo ufficiale. Al cliccatissimo sito web da cui tutto è partito (wikimilano.it), alla rubrica in diretta in radio, ai podcast su Spotify, ai servizi video di WikiMilano Tv, oltre agli eventi “in persona”, si affianca così una rivista tutta da sfogliare e gustare, con approfondimenti e immagini, interviste e informazioni utili. In tempi di “metaverso” può sembrare singolare, e controcorrente la scelta di tornare a una modalità di comunicazione “antica”. Noi invece crediamo molto a WikiMilano anche in versione “cartacea”. Pensiamo, tra l’altro, che possa trasmettere l’entusiasmo e la passione che, dal primo giorno ad oggi, mettiamo nel raccontare i personaggi e le loro realizzazioni che fanno grande Milano in Italia e nel Mondo.

>> Osservatorio Metropolitano è un centro studi al servizio del territorio che racconta attività e prospettive in tema di economia, cultura, turismo, ambiente, welfare, tecnologia, giustizia, sanità e informazione.

Una mappa del territorio della Diocesi milanese nel 1848 e una Guida di Milano del 1878: due dei preziosi esemplari della Biblioteca dell’Osservatorio Metropolitano.

Bruno Dapei Bruno Dapei
EDITORIALE | DICEMBRE 2023
www.osservatorio.milano.it 1

Diamo i numeri

La

PH

133

Comuni della Città Metropolitana di Milano

517

Ponti sulla rete stradale extraurbana

Grande Milano in uno scatto di Andrea Cherchi. Veduta invernale, da Brunate (Como). Obiettivo Canon Zoom 100/400. ANDREA CHERCHI

10,3%

PIL della Città Metropolitana di Milano in rapporto al PIL italiano

CONOSCERE PER DELIBERARE

317.700

imprese attive nella Città Metropolitana di Milano OSSERVATORIO

Centro studi al servizio del territorio della Città Metropolitana di Milano, dal 2014 aiuta pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini a capire il presente e a progettare il futuro.

www.osservatorio.milano.it

METROPOLITANO DI MILANO

INDICE | DICEMBRE 2023

www.wikimilano.it

Editore

WikiMilano Edizioni Srl

Via Ezio Biondi, 1 20154 Milano

Tel. 02 25063114

E-mail: info@wikimilano.it

Iscritto al Registro Nazionale Operatori della Comunicazione al n. 39583.

Testata registrata al Tribunale di Milano in data 13 giugno 2023 al n. 77

Direttore Responsabile

Andrea Jarach

Hanno collaborato

Laura Bajardelli, Sieva Carolo, Andrea Cherchi, Alessandra Finzi, Joy Lacanlale, Silvia Paterlini, Photophonico-Luca Bisceglia, Rachele Renna

Stampa

La Serigrafica Arti Grafiche, Via Toscanelli 26, 20090 Buccinasco (MI)

6 AL SERVIZIO DEL BENE COMUNE

Intervista al presidente di Osservatorio Metropolitano di Milano Camillo de Milato.

10 10 ANNI DI OSSERVATORIO METROPOLITANO

Si ringrazia la Veneranda Fabbrica del Duomo per la concessione all’utilizzo dell’immagine in copertina, e ci auguriamo di poter contribuire nuovamente a valorizzarne l’importante patrimonio iconografico.

Storia del centro studi milanese, in dialogo con istituzioni e privati per incidere sul cambiamento.

18 PORTERÒ MILANO NELLO SPAZIO

L’astrofisica Simonetta Di Pippo ci parla di Space Economy e di donne impegnate nella scienza e nello spazio.

48

10

27 MILANO FA RIMA CON SPORT

In vista delle Olimpiadi Invernali 2026, facciamo il punto sui grandi eventi con Filippo Grassia.

30 UNA SFIDA PER LA GRANDE MILANO

Nuovi modelli di economia circolare per rigenerare il pianeta: tre case histories metropolitane presentate da Laura Bajardelli.

34 DISTOPIE METROPOLITANE

Alla ricerca di un assetto più equo tra Comune e Regione: ce ne parla Marco Pompilio.

40 CON GLI ANGELI LE COSE BELLE ACCADONO Segni tangibili di speranza e bellezza, i City Angels offrono gesti concreti di umanità.

48 PROTAGONISTI METROPOLITANI

Il progetto WikiMilano come “piattaforma multicanale” per raccontare le persone che fanno grande Milano.

52 TURISMO INTERNAZIONALE

Elemento cruciale dell’economia lombarda, il turismo è sotto la lente di Osservatorio Metropolitano grazie alle ricerche di Welcome Network.

4 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023
WIKIMILANO IL MAGAZINE DEI PROTAGONISTI METROPOLITANI SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO Eaceptaqui sum doluptat magniassitae accum que eos re pres eius saeribusdae. SETTEMBRE 2023 COVER IMAGE Vista panoramica dalle Terrazze del Duomo di Milano Ph © Photophonico Periodico trimestrale Abbonamento annuo: 40 euro abbonamenti@wikimilano.it WIKIMILANO LA REPUTAZIONE ONLINE www.wikimilano.it
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AL SERVIZIO DEL BENE COMUNE

Una nuova veste per l’impegno di sempre

Il presidente di Osservatorio Metropolitano di Milano Camillo de Milato ci racconta il lavoro del team di oltre 30 esperti impegnati nell’ente indipendente di indagini e ricerche qualitative e quantitative, con focus sulla Grande Milano: una vera task force contro la disinformazione e le fake news che fa dell’approfondimento la propria bandiera a supporto dei processi decisionali e di un’opinione pubblica consapevole. Per dirla con le parole di Luigi Einaudi: “Conoscere per deliberare”.

Camillo de Milato, Chairman of Osservatorio Metropolitano di Milano tells us about the efforts of the team of more than 30 professionals involved in the private qualitative and quantitative survey and research center, with a focus on the Greater Milan: a task force against misinformation and fake news that makes in-depth analysis its banner in support of decision-making processes and informed public opinion. In the words of Luigi Einaudi: "To know in order to deliberate".

Già comandante dell’Esercito in Lombardia, protagonista di importanti missioni internazionali, Camillo de Milato è presidente di Osservatorio Metropolitano da gennaio 2023.

Alla vigilia del decimo compleanno, che sarà nel 2024, il presidente racconta le origini ma soprattutto il presente e il futuro del centro studi e la sua battaglia quotidiana contro disinformazione e fake news.

Generale Camillo de Milato, com’è passare dalla divisa militare agli

abiti “in borghese” di presidente di un Centro studi?

Una nuova veste per il mio impegno di sempre al servizio della comunità. Oggi ci sono nuove frontiere per quella difesa della Patria a cui ci chiama la Costituzione su cui ho giurato. Garantire l’accuratezza dei dati e la condivisione delle informazioni utili a istituzioni, mondo produttivo e opinione pubblica per l’analisi e la comprensione delle dinamiche in cui siamo immersi, così come il contrasto a fake news e disinformazione, sono “battaglie” a cui voglio dedicare il mio massimo impegno e dedizione.

6 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023 FOCUS
A CURA DI SILVIA PATERLINI

In questa straordinaria fotografia di Andrea Cherchi la Torre del Filarete del Castello ci apre le porte dell’Europa attraverso l’Arco della Pace. Curiosità: il palazzo verde al centro dell’immagine ospita la sede dell’Osservatorio Metropolitano.

FOCUS

WikiBio

Camillo de Milato

Classe 1952, de Milato è un generale di divisione (riserva) dell’Esercito Italiano, attuale presidente dell’Osservatorio Metropolitano di Milano. Laureato in Scienze Strategiche con Master all’Università degli Studi di Torino e in Scienze delle Relazioni Internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Trieste, con il massimo dei voti e lode, è sposato e ha due figli. Nei suoi 41 anni di carriera militare ricopre numerosi ruoli tra i quali 68° Comandante del Reggimento Artiglieria a Cavallo a Milano; Capo Divisione Operazioni Corpo d’Armata NATO di Reazione Rapida in Solbiate Olona, Capo di Stato Maggiore del Distaccamento NRDC-IT. Dal 2006 al 2012 è Comandante Regionale Esercito Lombardia, con sede a Milano a Palazzo Cusani. Dal 2012 si dedica ad attività sociali e culturali. È stato sub-commissario prefettizio per la gestione di Roma Capitale.

È presidente dell’Associazione Regionale Pugliesi di Milano.

Per consultare la pagina completa:

www.wikimilano.it/wiki/ Camillo_De_Milato

Dopo 41 anni di carriera militare alle spalle, ancora voglia di “combattere”? Quando ci sono i giusti stimoli tutto diventa avvincente. Ho trovato nell’Osservatorio un gruppo di professionisti ed esperti con cui condividere obiettivi e progetti ed è un piacere e un onore collaborare. Nel mio percorso professionale e sociale ho conosciuto persone di grande valore. Ad alcune di queste ho proposto di seguirmi in questa nuova avventura e l’entusiasmo e l’abnegazione con cui hanno accettato è qualcosa di cui posso andare fiero.

Che cosa ha trovato in questa nuova realtà e cosa porta di suo?

Mi piace da sempre il motto dell’Osservatorio Metropolitano, quel “Conoscere per deliberare” coniato dal presidente Luigi Einaudi che esprime pienamente senso e missione del nostro lavoro qui: fornire a enti, istituzioni, aziende, organizzazioni e persone, gli strumenti per orientarsi e poter decidere al meglio.

Ho cercato da subito di trasmettere quello che per la mia esperienza considero l’ingrediente fondamentale di

ogni successo: l’importanza del gioco di squadra. Sono molto felice che non sia stato per nulla difficile.

Le piace la definizione di “Censis di Milano” per l’Ente che presiede?

Le confesso, a bassa voce, che mi capita di usarla quando devo sintetizzare in poche sillabe la nostra attività. Ma è giusto fare le debite proporzioni e sottolineare che abbiamo peculiarità diverse. Il nostro è un approccio ovviamente più “locale” ed è inutile sottolineare come siamo molto più “giovani”, anche se sono orgoglioso che venga tagliato sotto la mia presidenza il nastro dei dieci anni di attività. Era infatti il 2014 quando alcuni dirigenti comunali e della Provincia di Milano, ex amministratori locali di diversi schieramenti (tra cui il presidente del Consiglio provinciale di allora, che è ancora della squadra) e tecnici di prestigio fondarono l’Osservatorio Metropolitano. La Città Metropolitana di Milano veniva varata il 1° gennaio dell’anno successivo in forza di una Legge che vogliamo contribuire a migliorare.

8 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023

Sempre in estrema sintesi, ma con più di 6 sillabe a disposizione, spieghi a chi non vi conosce chi siete e cosa fate. Siamo un centro studi indipendente che svolge ricerche e indagini qualitative e quantitative sul territorio della Grande Milano. Possiamo contare su un team in continua evoluzione di oltre 30 esperti nelle diverse discipline di pertinenza, dal lavoro alla formazione, dal welfare alla sanità, dall’urbanistica ai trasporti, dall’economia ai media, dalla cultura alla scienza, dal turismo allo sport, dall’agricoltura ai vari campi dell’imprenditoria, dall’ambiente al tema dello sviluppo sostenibile.

Il nostro obiettivo è indagare e approfondire le dinamiche sociali,

>> Il presidente arriva all’Osservatorio Metropolitano al termine di una lunga e onorata carriera nell’Esercito, cui ha fatto seguito l'impegno per il “Bene Comune” in particolare a Milano. Le sue riconosciute doti organizzative sono state messe al servizio della comunità e oggi è protagonista di numerose iniziative istituzionali e sociali. Pagina a sinistra, de Milato con il sindaco Giuseppe Sala. In questa pagina, da sub-commissario di Roma Capitale e abbracciato a Don Mazzi (sotto).

economiche, politiche e culturali di quest’area e condividere analisi e informazioni raccolte.

La Città Metropolitana di Milano è popolata da oltre tre milioni di persone e più di 300mila imprese ed è il traino che proietta in Europa il nostro Paese. Una realtà in continuo divenire. Se pensi che nel 2024 avremo 10 mila scienziati a Milano per il Congresso mondiale sullo Spazio, che si tiene ogni anno in un Paese diverso; un comparto che assorbe qualcosa come 400 miliardi di dollari di investimenti e che è quantomai strategico per la nostra sicurezza e il nostro benessere futuro. È stata per me una grandissima soddisfazione che una delle scienziate di questo ambito

più importanti a livello nazionale e mondiale, Simonetta Di Pippo, abbia accettato di far parte del nostro Consiglio direttivo.

Su questo e altri argomenti non ci limiteremo a “fotografare la realtà” ma cercheremo di essere di stimolo per progetti ed eventi utili a istituzioni, imprese e famiglie.

Come dicevamo, un’altra nostra priorità è il contrasto alle continue falsificazioni di cui è bersaglio oggi l’opinione pubblica, che nutrono pregiudizi e confusione. Mai come ora c’è bisogno di approfondimento, di studio, di dare al racconto della realtà basi solide. Sono presupposti indispensabili per un futuro di prosperità e pace. Parola di generale!

www.osservatorio.milano.it 9 FOCUS

10 ANNI DI OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO

Dal lavoro al turismo, dalla sicurezza ai giovani fino alle più recenti iniziative con l’Università Bicocca guardando al futuro: storia del Centro studi milanese che nel 2024 compie 10 anni.

From jobs to tourism, from security to youth, to the most recent initiatives with Bicocca University looking ahead to the future. History of the Milanese Study Center, which turns 10 years old in 2024.

>> Primavera 2023: incontro presso il rettorato della Università Bicocca con la rettrice Giovanna Iannantuoni. Si parla anche di MUSA, il grande progetto di Smart City che la rettrice coordina nell’ambito del PNRR. Con lei il direttivo dell’Osservatorio Metropolitano di Milano e alcuni membri del Comitato Scientifico: da sinistra, Jole Milanesi, Andrea Jarach, Carla De Albertis, Vincenzo Di Vincenzo, Camillo de Milato, Bruno Dapei, Giovanna Iannantuoni, Giacomo Mannheimer, Fabrizio Battanta, Giacomo Carbonari.

Lavoro, giovani, sicurezza, turismo internazionale, nuovi scenari cittadini e metropolitani, evoluzione dell’informazione. Sono solo alcuni dei grandi temi che Osservatorio, con il suo staff, ha approfondito nei dieci anni che lo hanno visto tra i più importanti interlocutori di istituzioni e società civile per Milano e il suo territorio. Con una presenza costante sui media e nel dibattito pubblico, Osservatorio ha all’attivo ricerche e approfondimenti qualitativi e quantitativi su alcune marco questioni economico-sociali fondamentali per la Grande Milano: i giovani e l’inserimento

lavorativo, lo strumento dello stage analizzato in partnership con JobFarm, le fonti di informazione per i giovanissimi e il pericolo fake news, lo sviluppo turistico del capoluogo lombardo con approfondimenti sulle provenienze dei turisti internazionali e i loro gusti che, nel tempo, hanno ridefinito l’identità della City da meta di business a meta di piacere e città di cultura e musei. Sulla cultura in particolare sono stati diversi gli studi promossi in collaborazione con l’associazione Milano Loves You e altri soggetti che hanno portato alla luce aspetti inediti della città, come l’altissima concentrazione di musei, superiore a quella di blasonate capitale europee.

10 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023
PROTAGONISTI

Dal 2014, sotto la direzione di Bruno Dapei, Osservatorio è nato come Centro studi con uno staff interno per poi evolversi, in particolare dal 2023 sotto la presidenza di Camillo de Milato, in soggetto privato sempre più ricco di esperienze e personalità di primo piano, esperte nei diversi settori di competenza via via più numerosi, in dialogo con istituzioni e privati per supportarli nell’interpretazione scientifica della realtà. “Conoscere per deliberare” è il motto che accompagna da sempre il lavoro del Centro studi, convinto che mai come oggi ci sia bisogno di approfondimento e studio per fare da argine e orientarsi nella marea di notizie, non sempre attendibili, che ci circondano e si inseguono a velocità sempre maggiore. Ma l’attività di Osservatorio non si limita a fotografare la realtà: vuole incidere sul cambiamento. Come? Promuovendo nuovi ambiti di indagine, intercettando e prevedendo i grandi fenomeni che interesseranno la città e il suo territorio e fornendo all’opinione pubblica gli strumenti per riconoscerli e comprenderli. L’aspetto della comunicazione dei risultati di indagini e ricerche fa parte integrante della missione di Osservatorio che si propone di fornire all’opinione pubblica strumenti nuovi di comprensione, anche andando in controtendenza quindi cercando l’approfondimento laddove il sistema mediatico e culturale tende alla semplificazione. Recuperare il valore del tempo e dello studio, cogliere la complessità e spiegarla senza appiattirla o sacrificarla. Molte delle ricerche promosse sono state raccontate e approfondite da grandi quotidiani e riprese da servizi televisivi e radiofonici oltre che da agenzie di stampa locali e nazionali. Dai primi studi e dai primi eventi come "Milano tra le Stelle" all’ultimo piano del Pirellone nel 2016, l’attività si è evoluta fino alle più recenti collaborazioni con l’Università Bicocca e guarda con decisione al 2024 e ai suoi appuntamenti come l’International Astronautical Congress che vedrà protagonista Simonetta Di Pippo, un grande nome dell’astrofisica mondiale che siede nel comitato scientifico di Osservatorio.

>> I media offrono all’Osservatorio grande visibilità, amplificando la portata dei risultati delle ricerche. In questa pagina, qualche esempio nell’ambito del turismo, della cultura e del lavoro. L’Osservatorio è anche parte attiva nell’organizzazione di eventi spettacolari, come quello che si è tenuto al Grattacielo Pirelli nel 2015 per presentare i dati di una delle ricorrenti ricerche sul turismo.

>> Visita dell'Osservatorio Metropolitano ai Tesori della Ca' Granda sotto la guida del presidente Marco Giachetti. Nell'occasione, è stato presentato in anteprima questo magazine.

Da sinistra Andrea Jarach, Camillo de Milato, Bruno Dapei, Marco Giachetti.

>> L'archivio della Ca' Granda. 500 anni di storia milanese nelle carte del primo ospedale pubblico d'Europa. Un momento della visita degli amici di Osservatorio metropolitano con il presidente Giachetti come cicerone.

www.osservatorio.milano.it 11 PROTAGONISTI

I VOLTI DI OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO

Impegnato dal 2014 nello studio delle dinamiche economiche, ambientali, politiche e sociali della città metropolitana di Milano, il team di Osservatorio Metropolitano ha l’obiettivo di condividere e divulgare i risultati di studi e ricerche, promuovendo approfondimenti e confronti.

Camillo de Milato Presidente

Generale di divisione (riserva), commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica, è presidente dell’Osservatorio da gennaio 2023. È stato Comandante dell’Esercito della Lombardia, sub commissario all’Ambiente di Roma Capitale, presidente della Fondazione Asilo Mariuccia di Milano.

Ambrogino d’Oro nel 2009. È presidente dell’Associazione Regionale Pugliesi di Milano.

Committed since 2014 to the study of the economic, environmental, political and social dynamics of the Milan metropolitan area, the Osservatorio Metropolitano di Milano team aims to share and disclose the results of studies and research, promoting in-depth studies and comparisons.

Giornalista, scrittore e dirigente sportivo, vicepresidente di Osservatorio Metropolitano di Milano da quest’anno, è presidente di Panathlon Club Milano. Voce e volto del giornalismo sportivo italiano, è stato presidente nazionale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana. Anconetano di nascita ma milanese di adozione, è stato assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia in un esecutivo tecnico e presidente del CONI provinciale di Milano. Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana e Stella d’Oro del CONI.

Editore, manager ed ex amministratore locale, dirige Osservatorio Metropolitano di Milano dal 2014. È stato presidente del Consiglio provinciale di Milano. Esperto di informatica, è ideatore e cofondatore di WikiMilano. È amministratore di diverse aziende dedite allo sviluppo immobiliare e socio dell’azienda di famiglia, operante a livello internazionale nel settore chimico cosmetico da oltre mezzo secolo.

12 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023
Bruno Dapei Direttore Generale Filippo Grassia Vicepresidente
PROTAGONISTI

Manager, è componente della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo: ricopre anche ruoli di amministratore di società. Attualmente è consigliere di Concessioni Autostradali Lombarde e nel Collegio dei probiviri di City Angels Lombardia. Mentore in programmi di sviluppo al femminile. Autrice di testi dedicati a innovazione sociale, ambiente e sostenibilità.

Manager, direttore amministrativo con esperienza nel settore di organizzazioni non profit e di bandi europei. È direttore tecnico del Gruppo Cooperativo CGM. È stata direttore generale dell’Asilo Mariuccia di Milano.

Imprenditore e manager di un gruppo societario operante nel real estate a livello nazionale, le cui principali piazze di sviluppo sono Milano e Firenze. Presidente del Forum Battanta, centro studi nato nel 2017 per offrire un contributo alla cultura politica ed economica italiana. Esperto di urbanistica e sviluppo immobiliare.

Giurista e dirigente penitenziario. Dal 2019 al 2022 è stata vicedirettrice della Casa di Reclusione di Opera a Milano e direttrice dell’Istituto penitenziario minorile Cesare Beccaria. Concluso il mandato presso la Casa Circondariale Lorusso e Cotugno di Torino, da maggio 2023 è tornata a dirigere l’Ipm Cesare Beccaria insieme alla Casa Circondariale di Monza.

Commercialista, Revisore dei conti, è Docente di Discipline Giuridiche ed Economiche, presidente di FIDAPA BPV ItalyDistretto Nord Ovest, Direttrice dell’Award al Merito e presidente di "Insieme con Merito".

Segretario Generale del Forum ANIA – Consumatori, fondazione promossa dall’Associazione Nazionale tra le imprese Assicuratrici, di cui è dirigente. Componente dell’Osservatorio Nazionale sull’Inclusione Finanziaria dei Migranti promosso dal CESPI (Centro Studi di Politica Internazionale).

Imprenditrice e filantropa, è responsabile Cultura e Sociale dell’Osservatorio. Già consigliere e assessore alla Salute del Comune di Milano, dirigente della Segreteria della V. Presidenza del Consiglio Regionale lombardo e presidente di associazioni e onlus nel settore sociale e sportivo. È organizzatrice del concorso letterario internazionale "Ceresio in Giallo", nel comitato organizzatore di liberaMente ODV e fondatrice del Fondo Bambini del Cuore. Tiene su wikimilano.it una rubrica su Cultura e Sociale.

Ingegnere, libero professionista ed ex amministratore locale, è stato consigliere provinciale e comunale. Esperto di urbanistica, di tutela paesistico-ambientale e in materia di Sicurezza e Salute.

www.osservatorio.milano.it 13 PROTAGONISTI
Laura Bajardelli Comitato Scientifico Sabina Bellione Comitato Scientifico Fabrizio Battanta Comitato Scientifico Cosima Buccoliero Comitato Scientifico Mauro De Simone Consiglio Direttivo Rachele Capristo Comitato Scientifico Carla De Albertis Consiglio Direttivo Giacomo Carbonari Consiglio Direttivo

PROTAGONISTI

Studi informatici, esperto di formazione e politiche del lavoro, è stato amministratore locale con il ruolo di assessore allo sviluppo economico, formazione professionale e lavoro della Provincia di Milano. Dal 2016 al 2021 è stato direttore di "Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia".

Imprenditore attivo nell’ambito delle investigazioni e della protezione personale, nonché titolare di licenza per svolgere indagini civili e penali. Dal 2023 è responsabile Area Sicurezza dell’Osservatorio Metropolitano.

Scienziata di fama internazionale, è co-fondatrice e presidente Onorario di "Women in Aerospace Europe" e direttore di Space Economy Evolution Lab–SEELab presso la SDA dell’Università Bocconi di Milano. Ha diretto l’Ufficio per gli Affari dello Spazio Extra-Atmosferico delle Nazioni Unite (UNOOSA) dal 2014 al 2022.

Giornalista, è caporedattore e responsabile della sede di Milano dell’Agenzia Ansa dal 2018. Sotto la sua guida si è sviluppata l’area multimediale dell’agenzia, dove nascono le notizie per web, sms, tg web e sito ansa.it.

Docente, giornalista e formatore, fondatore e presidente dei City Angels dal 1994. Coach motivazionale per primarie aziende nazionali, ha scritto numerosi libri sul tema.

Esperta di turismo e cultura, autrice di numerosi libri e saggi. Vicepresidente del Comitato Turismo OECD, è docente di Tourism Management presso l’Università degli Studi di Bergamo.

Editore, imprenditore, è tra i fondatori di WikiMilano e responsabile Turismo dell’Osservatorio Metropolitano. Esperto di comunicazione multicanale. Nel 2012 ha fondato l’Associazione Culturale Milano Loves You e dal 2020 è presidente dell’Associazione degli Amici Italiani della Ben Gurion University del Negev (Israele).

Medico specializzato in chirurgia oncologica dal 1982, dal 1998 dirige la struttura di chirurgia colo-rettale presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Nel 2003 è stato nominato dal Ministero della Salute esperto del Consiglio Superiore di Sanità. Nel 2004 il presidente Ciampi gli ha conferito, al Quirinale, la Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica.

14 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023
Paolo Del Nero Consiglio Direttivo Fabio Di Venosa Comitato Scientifico Mario Furlan Comitato Scientifico Simonetta Di Pippo Consiglio Direttivo Vincenzo di Vincenzo Consiglio Direttivo Roberta Garibaldi Comitato Scientifico Ermanno Leo Comitato Scientifico Andrea Jarach Consiglio Direttivo

Dirigente d’azienda e research fellow dell’Istituto Bruno Leoni, da marzo 2021 è Head of Government Relations and Public Policy di TikTok con responsabilità su Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. Di questi e altri temi scrive regolarmente per diversi quotidiani, tra cui "Il Foglio" e "Il Giornale". Coordina il Comitato Scientifico di Osservatorio Metropolitano dal 2018.

Già magistrato. Consigliere di Corte d’Appello e Giudice penale. Esperta in materia di tutela vittime di maltrattamenti e violenze, sia donne che minori. Nominata Commendatore. Già presidente dell’associazione Piri Piri. Oggi consigliere di Società Umanitaria, Terre des Hommes e Fondazione Negroni Prati Morosini.

Dopo oltre 15 anni di esperienza imprenditoriale nei ruoli di amministratore delegato e presidente, si è dedicato al mondo della cooperazione internazionale in diversi Paesi africani, in qualità di esperto dell’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo) del MAECI. Da sempre attivo in attività associative e di volontariato, da ottobre 2021 è direttore generale di Fondazione Asilo Mariuccia.

Consulente aziendale e presidente di Active Ageing Academy, è stato Direttore Risorse Umane in importanti multinazionali. Professore di Reward Management presso Luiss Business School e vicepresidente di Adam Smith Society, è stato consigliere della Provincia di Milano e membro CDA di Amsa.

Giornalista, scrittore e imprenditore nella comunicazione, è presidente della Fondazione Stelline, direttore responsabile della testata “True” e responsabile esterno della pagina di Milano di Affaritaliani.it. Ideatore e coordinatore dell’evento ItaliaDirezione Nord, è cofondatore di WikiMilano.

Medico cardiologo, è presidente Nazionale ANMCO. Professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università di Milano-Bicocca. Revisore del British Medical Journal, dell’European Journal of Heart Failure e del Giornale Italiano di Cardiologia. Membro della Commissione Cardiocerebrovascolare di Regione Lombardia.

Ingegnere urbanista, dal 2005 coordina piani territoriali per diverse province, studi e piani per regioni e comuni. Ha promosso numerose pubblicazioni, convegni e iniziative culturali sui temi di governo del territorio. In precedenza, dirigente Provincia di Milano, progettista del Gruppo ENI.

Divulgatrice, giornalista, manager ed ex amministratrice locale italiana. È la referente per l’Asia dell’Osservatorio. È stata assessore al marketing territoriale del Comune di Genova. Cura blog molto seguiti su social e siti di informazione. Collabora, tra l’altro, con la tv israeliana I24News e la tv India Today.

www.osservatorio.milano.it 15
PROTAGONISTI
Giacomo Lev Mannheimer Coordinatore del Comitato Scientifico Elisa Serafini Comitato Scientifico Gianbattista Rosa Consiglio Direttivo Marco Pompilio Comitato Scientifico Thomas Parma Comitato Scientifico Fabrizio Oliva Comitato Scientifico Jole Milanesi Comitato Scientifico Fabio Massa Comitato Scientifico

Chirurgo ed ex politico con il ruolo di Viceministro della Sanità nel periodo della pandemia, è presidente della Commissione Didattica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Imprenditrice e giornalista, è esperta di Politiche del Lavoro, Gestione e Formazione delle Risorse Umane. È presidente di ACTL-Job Farm e Co-Founder di Recruit, agenzia per il lavoro di intermediazione e ricerca e selezione, nonché direttore di Jobfarm.it/news. Presidente Nazionale GIDP-HRDA Associazione Italiana HR Director.

Docente universitaria, è professore ordinario di Scienza delle Finanze e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Esperta di Economia dei mercati energetici, dal 2019 è delegata dal Rettore allo Sport Universitario.

Avvocato giuslavorista esperta in diritto societario e della crisi di impresa. Presidente di AITD ONLUS, associazione avente status consultivo presso l’ONU che si occupa prevalentemente di lotta alla violenza di genere. Dal 2016 svolge attività di volontariato e consulenza legale presso la Fondazione Asilo Mariuccia, di cui è presidente del Comitato dei Benemeriti dal 2019.

16 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023
PROTAGONISTI
Rossella Vitali Comitato scientifico Lucia Visconti Parisio Comitato Scientifico Marina Verderajme Consiglio Direttivo
per deliberare
Pierpaolo Sileri Comitato Scientifico
Conoscere

DALL’ANALISI DEI BISOGNI ALL’INNOVAZIONE SOCIALE

“Conoscere per deliberare”, il motto che da sempre fa da sfondo alle attività di Osservatorio, non vuol dire solo fotografare la realtà ma selezionare i fenomeni da studiare per favorire risposte concrete.

È così che, promuovendo nuovi ambiti di indagine, intercettando e prevedendo i grandi fenomeni e i bisogni che interesseranno la città e il suo territorio, Osservatorio è diventato negli anni motore di cambiamento e innovazione sociale in dialogo costante istituzioni, Università, enti di ricerca, associazioni. È quello che è successo con alcune delle ultime iniziative messe in campo come l’elaborazione di un vademecum a supporto di operatori sportivi e famiglie che abbiano a che fare con atleti giovanissimi, segnatamente agoniste e agonisti della ginnastica. Su iniziativa di Carla De Albertis, responsabile Cultura e Sociale di Osservatorio, il 27 aprile 2023 si è svolto il convegno “Medaglie e salute devono convivere” in collaborazione con Panathlon Milano e Università Bicocca che ha messo a disposizione una sala dell’Ateneo e una serie di docenti e specialisti nel campo della medicina dello sport e della psicologia. Tanti gli interventi: il sottosegretario allo Sport di Regione Lombardia Lara Magoni,

Lucia Visconti Parisio, delegata allo Sport della Bicocca, il presidente di Osservatorio, Camillo De Milato, Filippo Grassia, che ha moderato l’incontro come Panathlon Milano e Diana De Marchi, consigliere del Comune di Milano e delegata a lavoro e politiche sociali della Città Metropolitana di Milano.

Oggetto dell’incontro, favorito anche dagli straordinari risultati delle ginnaste italiane nelle competizioni mondiali, sono stati i vari aspetti che riguardano il corpo degli adolescenti quando si parla di agonismo: alimentazione, movimento, socialità, possibili disagi psicologici per pressioni, talvolta eccessive, di allenatori e compagni. Da questo incontro è nato un vademecum, oggi disponibile sul sito di Osservatorio, con tutte le indicazioni pratiche per un approccio sano all’agonismo: uno strumento pratico ed efficace, facilmente fruibile dalle famiglie degli atleti, a volte disorientate. Il convegno e il vademecum sono stati accolti favorevolmente dalla stampa nazionale, come il Corriere Salute, che ne ha raccontato l’importanza. L’aspetto della comunicazione dei risultati di indagini e ricerche fa parte integrante della missione di Osservatorio, che si propone di fornire all’opinione pubblica strumenti nuovi di comprensione.

Carla De Albertis

Imprenditrice, attiva nel sociale ed ex amministratrice locale italiana, membro del Consiglio Direttivo di Osservatorio Metropolitano di Milano e Responsabile Cultura e Sociale. Nata e vissuta a Milano, De Albertis appartiene a una famiglia di antica tradizione imprenditoriale. Laureata con lode in Lettere Moderne presso l’Università Statale di Milano, è stata attiva in politica per il Comune di Milano, come consigliere presidente della Commissione Cultura e Grandi eventi e assessore con delega alla Salute. Tra le numerose attività in ambito culturale e sociale, è ideatrice del premio letteraio Ceresio in Giallo.

Per consultare

la pagina completa: www.wikimilano.it/wiki/ Carla_De_Albertis

Sempre tra le attività in corso, c’è l’indagine rivolta alle famiglie che devono frequentare i reparti per i più piccoli, svolta per la Casa pediatrica del Fatebenefratelli di Milano, diretta da Luca Bernardo (foto a sinistra). Cosa e come si può fare per potenziare gli aspetti “umani” ed “empatici” della degenza e migliorare la qualità del tempo che si trascorre in ospedale? I risultati pubblicati sul sito Internet dell’Osservatorio.

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PROTAGONISTI

SIMONETTA DI PIPPO

“Porterò Milano nello Spazio”

La ricerca e le tecnologie spaziali come leva per migliorare la vita quotidiana e lo sviluppo sostenibile: dai tradizionali ambiti di difesa e sicurezza fino alla Pace, alla lotta al cambiamento climatico e alla disparità di genere, con evidenti enormi potenzialità economiche. Ne parliamo con Simonetta Di Pippo, astrofisica e membro del Comitato Direttivo dell’Osservatorio Metropolitano di Milano.

Space research and technologies as a lever to improve daily life and sustainable development: from the traditional areas of defense and security to the fight against climate change and gender inequality, with obvious enormous economic potential. We discuss this with Simonetta Di Pippo, astrophysicist and member of the Steering Committee of the Osservatorio Metropolitano di Milano.

Negli ultimi anni lo spazio è tornato ad essere un argomento di attualità persino sui media generalisti, nei quali prevalgono le suggestioni legate al turismo spaziale e al desiderio di conoscenza di mondi lontani. Aleggiano però ancora le solite classiche domande retoriche: perché si spendono tanti soldi per lo spazio, quando sulla Terra abbiamo ancora problemi irrisolti? Siamo già andati sulla Luna, a che serve andare su Marte?

>> Simonetta Di Pippo è una delle persone più influenti nel mondo della Space Economy. Per otto anni direttore dell’Ufficio per gli Affari dello Spazio delle Nazioni Unite, UNOOSA, oggi insegna alla SDA Bocconi di Milano.

Dagli anni ’50 i viaggi extra-atmosferici ci hanno portato non solo conoscenze più approfondite sull’Universo ma anche moltissimi vantaggi in termini di materiali, tecnologie, esperienze, software e applicazioni frutto della ricerca spaziale, entrando a far parte della nostra più banale quotidianità: dall’abbigliamento per proteggerci dalle temperature calde e fredde, ai Gps e agli smartphone, dai satelliti per guardare la TV alla risonanza magnetica o alla miniaturizzazione di hardware e componenti fino alla microchirurgia. Grazie al progresso tecnologico, le opportunità sono sempre

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SPACE ECONOMY A CURA DI

maggiori, tra queste anche il turismo spaziale o lo sfruttamento di nuove materie prime presenti sugli asteroidi e pianeti minori.

In sintesi: le attività legate allo spazio hanno importanti e molteplici ricadute anche sulle attività sulla Terra, e i ritorni economici, sociali e ambientali sono maggiori dell’investimento.

Per approfondire questi temi abbiamo posto alcune domande alla astrofisica Simonetta Di Pippo, una celebrità internazionale in campo spaziale e scientifico: basti pensare che hanno dato il suo nome a un asteroide!

L’era spaziale nasce nel 1957 con il lancio del satellite sovietico Sputnik. Contemporaneamente nasce anche la Space Economy (o space based economy), che ricomprende tutte le attività riconducibili allo spazio. Lei ritiene che la Space Economy abbia un impatto fondamentale sulla vita quotidiana terrestre, partendo dalla ricerca tecnologica e scientifica, per arrivare al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Vuole spiegarci prima di tutto cos’è la Space Economy concretamente?

La Space Economy è definita dall’OCSE - l’Organizzazione per la Cooperazione

e lo Sviluppo Economico (OECD)come l’insieme delle attività e dell’uso delle risorse spaziali che creano valore e benefici per l’umanità nel corso dell’esplorazione, comprensione, gestione e utilizzo dello spazio. In questa prospettiva la Space Economy va ben oltre il settore spaziale in senso stretto, copre la Ricerca & Sviluppo (R&S) e la realizzazione delle infrastrutture spaziali abilitanti, come i lanciatori e i satelliti, per arrivare fino ai prodotti e servizi, il che include i servizi di telecomunicazioni, di navigazione e posizionamento, e l’analisi di dati che derivano dai satelliti: nuovi beni e servizi inclusi servizi di monitoraggio ambientale e previsione meteo. Prodotti trasversali a più settori, come le apparecchiature radar e/o di comunicazione usano ricerche, dati e infrastrutture e materiali spaziali che hanno portato e porteranno benefici per l’umanità e sono orientati a migliorare la qualità della vita sulla Terra.

Su quali obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU c’è convergenza tra sviluppo sostenibile e Space Economy?

Riprendo la citazione del satellite Sputnik, con un esempio concreto dal comparto satellitare: l’osservazione della terra attraverso i satelliti permette di

raccogliere una grande quantità di dati utili per studiare i cambiamenti climatici, oltre che sviluppare nuovi servizi per l’agricoltura e la prevenzione dei disastri ambientali. La navigazione satellitare, che permette la localizzazione della posizione, ha creato opportunità di sviluppo per servizi nell’ambito dei trasporti, della logistica e anche delle assicurazioni. Potrei citare anche l’Agri-food e la ricerca volta al mitigamento del cambiamento climatico, e lo sviluppo dell’agricoltura 4.0, l’utilizzo cioè dei dati satellitari per una migliore gestione delle risorse e una maggiore resa delle coltivazioni. Sempre in tema ambientale, anche nei sistemi di propulsione si cercano soluzioni green, sfruttando nuove tecnologie e/o cercando nuove risorse attraverso le esplorazioni spaziali.

>> Simonetta Di Pippo in qualità di esponente di punta dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) ha potuto seguire da vicino le vicende della storia astronautica. Qui sotto è ritratta con due volti noti: Luca Parmitano, primo italiano a effettuare attività extraveicolare nello spazio (primo a sinistra) e Samantha Cristoforetti, prima donna europea al comando della stazione spaziale internazionale. © ESA

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SPACE ECONOMY

SPACE ECONOMY

Cito un altro esempio, che in un passato non troppo distante avrebbe potuto assumere il contorno di fantascienza: tramite le esplorazioni spaziali si ricercano anche nuove risorse con l’idea, in una visione più “alta”, di provare a salvaguardare il nostro pianeta e dall’altra di trarre vantaggi economici con la scoperta di nuove fonti di materie prime. Parlo per esempio del progetto ARTEMIS, che prevede la realizzazione di una base stabile sulla Luna, o lo sfruttamento di materiali provenienti da asteroidi.

Sulla Terra, da un anno e mezzo la guerra è tornata ai confini dell’Europa ed in altre parti del pianeta sembra non essere mai andata via. E scenari minacciosi sembrano gettare un’ombra sinistra sul futuro. Al contrario, il trattato sullo Spazio del 1967 stabilisce che lo Spazio e la Luna sono province comuni dell’umanità, e una delle importanti conquiste della diplomazia è stata proprio che lo spazio rimanesse neutro. Mi rivolgo all’astro-diplomatica: cosa può fare lo spazio per la pace?

La Space Economy in Italia riveste un importante ruolo fin dalle sue origini che possiamo far risalire simbolicamente al lancio del primo satellite orbitale italiano del Progetto San Marco, avvenuto nel dicembre del 1964. L’Italia divenne così il terzo Paese al mondo a gestire in autonomia con proprio personale una missione spaziale. Oggi nel mondo il settore industriale dello spazio, che opera in aree di frontiera quali i satelliti per telecomunicazioni, l’osservazione della Terra, la space factory e la “in orbit economy” costituisce un’area dell’economia

globale con investimenti giganteschi e un valore quantificato in circa 650 miliardi di dollari per il 2030. Una importante fetta di questo settore è occupata dall’Italia che si pone al settimo posto mondiale per gli investimenti nel settore in relazione al PIL, e al terzo in Europa per investimenti dopo Francia e Germania.

Nel 1988 nasce la Agenzia Spaziale Italiana (ASI) oggi partner fondatore di ESA (l’Agenzia Europea) e di progetti globali quali la Stazione Spaziale Internazionale.

Più di 200 imprese operano nel

>> Questa immagine incredibile dei “Pilastri della Creazione” è frutto del lavoro del telescopio spaziale James Webb, uno strumento avanzatissimo dal costo di 10 miliardi di dollari, nato dalla collaborazione tra NASA, ESA e Agenzia Spaziale Canadese. Una dimostrazione tangibile che la Space Economy porta alla collaborazione internazionale. Come ben illustra Simonetta Di Pippo nei suoi saggi. © NASA, ESA/Hubble

>> Il professor Luigi Broglio fu incaricato dal Governo italiano del coordinamento del Progetto San Marco. Con il lancio del dicembre 1964, l’Italia fu il quinto Paese a mettere in orbita un satellite. Ma il terzo a farlo con gestione propria del lancio. Dopo URSS (1957), USA (1958) e Italia (1964).

settore in Italia. Dalla Avio (lanciatori) alle partecipate di Leonardo, Thales Alenia Space e Telespazio, leader nei satelliti e nelle telecomunicazioni; molte altre imprese sono start up innovative o PMI. È difficile quantificare il numero degli addetti o il valore della produzione proprio perché la vera misurazione della space economy si può avere solo considerando le ricadute tecnologiche e la creazione di interi distretti industriali di indotto. In Lombardia ad esempio ritroviamo un Aerospace Cluster Lombardo. (A.J.)

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SPACE ECONOMY IN ITALIA

E le enormi potenzialità economiche della Space Economy non potrebbero generare in futuro nuovi conflitti sulla Terra?

Inizialmente la Space Economy ha visto Stati Uniti ed ex-Unione Sovietica contrapposte. Le due grandi potenze hanno utilizzato la corsa allo Spazio per affermarsi nel geopoliticamente. Successivamente, abbiamo visto l’ingresso di nuovi Paesi e, recentemente, anche operatori privati con finalità commerciali. Un po’ tutto è cambiato: abbiamo assistito e stiamo assistendo alla crescente collaborazione internazionale che ha reso possibili missioni spaziali congiunte di Paesi diversi tra loro sia dal punto di vista istituzionale che culturale.

Sulla Stazione spaziale internazionale astronauti di diversa nazionalità sono dipendenti l’uno dall’altro e la cooperazione è fondamentale per la loro stessa sopravvivenza. Per esperienza diretta posso affermare che lo spazio è un importante strumento di diplomazia, soprattutto preventiva, nella quale

credo molto. Si è utilizzato il canale di comunicazione attivo per le esplorazioni spaziali anche per parlare di ciò che accade sulla terra. lo strumento della space diplomacy andrebbe usato al massimo delle sue potenzialità, soprattutto in questo momento. È inevitabile domandarsi, come la guerra si rifletterà nel medio-lungo termine oltre l’atmosfera, ma anche cosa le possibilità di ricerca e sfruttamento di nuovi materiali possano portare e cosa possiamo e dobbiamo fare per evitare che lo spazio torni ad essere un luogo di competizione sviluppando elementi conflittuali, senza possibilità di cooperazione. Non possiamo escludere che ci saranno nuovi equilibri geopolitici e che sarà necessario un rinnovato framework normativo per evitare che la conquista dello spazio inneschi altre tensioni bloccando lo sviluppo a svantaggio di tutta l’umanità. Comunque, il mio motto è “Always positive”.

Vorrei approfondire il tema delle donne nella scienza e nello spazio, celebrato

ogni 11 febbraio, per sfatare i miti, sconfiggere i pregiudizi, superare gli stereotipi, accelerare il progresso promuovendo iniziative per favorire la piena parità di genere nelle scienze. Spesso la richiesta di parità viene vista - o così per alcuni può essere comodo che venga vista - come una rivendicazione di una parte verso l’altra. Inevitabilmente si scatenano le tifoserie. Cosa ne pensa?

Se si vuole una squadra vincente occorre guardare al merito e non al genere e più ampia è la possibilità di scelta meglio è. Escludere metà dei talenti, lasciandoli come dico sempre in panchina o negli spogliatoi, non è una scelta vincente, per di più se gli altri concorrenti non si pongono questo limite. E le donne, e i giovani in generale, devono capire che è normale aver paura di non farcela, ma non è accettabile tirarsi indietro per la paura di perdere. Ovviamente se si resta fuori dal campo e non si gioca, la partita è persa in partenza… per l’intera squadra. Andiamo sul concreto. L’esperienza delle missioni spaziali dimostra che il successo

LA TRADIZIONE AERONAUTICA IN LOMBARDIA

La tradizione aeronautica in Lombardia ha inizio solo pochissimi anni dopo il primo volo di un mezzo più pesante dell’aria, avvenuto negli Stati Uniti ad opera dei fratelli Wright nel 1903. Nel 1910 l’ingegner Caproni dava vita alla sua fabbrica nei pressi di Malpensa in mezzo alla brughiera. Seguirono presto la Ansaldo, la Breda, la SIAI Marchetti. La guerra diede un impulso decisivo alle forze aeree, e presto per l’Italia fu l’epoca dei pionieri del volo e il nostro Paese stabilì numerosi record di velocità, altezza, distanza (con aerei Macchi progettati e costruiti proprio in Lombardia). Il 28 marzo del 1923 nasceva la Regia

Aeronautica come arma autonoma. Negli anni intorno alla Seconda Guerra Mondiale FIAT, Alfa, Breda, Caproni, Macchi, Piaggio, Savoia Marchetti furono i grandi marchi dell’industria aerea italiana. Dopo un periodo di stretta dipendenza dagli Stati Uniti a seguito della Seconda Guerra Mondiale, che incluse anche gli elicotteri Agusta, con produzioni su licenza di modelli civili e militari, il nuovo secolo ha segnato un rinascimento dell’industria italiana, ormai comprimaria di ogni impresa aeronautica e spaziale, e l’emergere di industrie leader come Leonardo attiva in ogni settore dell’aerospazio. (A.J.)

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SPACE ECONOMY

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SIMONETTA DI PIPPO

>> Simonetta Di Pippo è diventata una eccellenza anche milanese iniziando la sua collaborazione con SDA Bocconi. © SDA Bocconi

Astrofisica italiana, direttore di Space Economy Evolution Lab – SEELab presso SDA Bocconi di Milano e membro del Consiglio direttivo dell’Osservatorio Metropolitano di Milano. Di Pippo ha diretto l’Ufficio per gli Affari dello Spazio Extra-Atmosferico delle Nazioni Unite (UNOOSA) dal 2014 al 2022. In precedenza è stata Director of Human Spaceflight presso ESA, Director of the Observation of the Universe presso l’Agenzia Spaziale Italiana e ha guidato l’European Space Policy Observatory presso ASI-Brussels. Scienziata di fama internazionale, è Academician of IAA (International Academy of Astronautics) e membro del World Economic Forum Global Future Council on Space dal 2016 e suo co-presidente dal 2020. Nel 2008, l’International Astronomical Union (IAU) ha nominato l’asteroide 21887 "dipippo" in suo onore. È stata la prima donna a ricevere il premio Hubert Curien.

Per consultare la pagina completa: www.wikimilano.it/wiki/ Simonetta_Di_Pippo

Il futuro – sostenibile – del nostro pianeta passa dall’economia spaziale: il saggio della scienziata italiana Simonetta Di Pippo ci accompagna alla scoperta delle potenzialità dell’universo tra asteroidi “da scavo”, cittadelle marziane, costellazioni di satelliti e tecnologie per combattere il cambiamento climatico.

Asteroidi da cui estrarre metalli dal valore inestimabile, mega costellazioni di satelliti per consentire l’accesso a Internet su scala globale, “ombrelloni” orbitanti tra la Terra e il sole in grado di ridurre la temperatura del pianeta, gite “fuori-atmosfera” in giornata e città marziane abitabili. Fantascienza? No, economia. Spaziale, di preciso, come quella raccontata nel nuovo saggio dell’astrofisica

Simonetta Di Pippo

Di Pippo invita i lettori alla scoperta di un’economia i cui confini vanno ben al di là di quelli dello spazio, radicandosi in una Terra mai così bisognosa di nuove forme di sviluppo sostenibili a livello ambientale e sociale. Proprio quelle che la space economy può permetterci di valorizzare, generando impatti concreti non solo nelle vite di scienziati e imprenditori visionari, ma anche in quelle di tutti noi

è raggiunto molto più facilmente se gli equipaggi sono composti da personale di entrambi i generi. Certo, se guardiamo i numeri vediamo che in Italia, come in Europa, i pregiudizi sono ancora radicati. Per questo nel 2009 ho fondato Women in Aerospace-Europe insieme a Claudia Kessler, una collega tedesca, che ha lo scopo di promuovere la leadership femminile nel settore dell’aerospazio e in genere di creare le condizioni affinché i talenti vengano alla ribalta, indipendentemente dal genere. L’associazione è un punto di riferimento per le aziende e la forza lavoro del settore in Europa, senza distinzioni. Ho lasciato il ruolo attivo di presidente nel 2016 per poi assumere la carica di presidente onorario, e sono orgogliosa della creatura, ma sarò ancora più felice quando la potremo chiudere per aver raggiunto i risultati che ci eravamo prefissati. Lo ripeto spesso, anche il successo di questa iniziativa è legato al momento in cui avrà esaurito il suo compito.

Oggi la space economy vale circa 470 miliardi di dollari a livello globale con previsioni di crescita percentuale a due cifre per i prossimi decenni, ma il suo valore non può essere misurato solo in cifre. Ciò che più conta, infatti, è che offrirà opportunità anche ai Paesi meno sviluppati e contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati nell’Agenda 2030 dell’ONU

Se da un lato il saggio di Di Pippo ci spiega nel dettaglio come e perché il futuro della specie umana stia diventando sempre più legato allo spazio anche per quel che riguarda la nostra quotidianità “terrestre”, dall’altro non rinuncia ad approfondire gli aspetti più curiosi – e talvolta controversi – della space economy. Perché il futuro è davvero dietro l’angolo e non resta che attrezzarsi dotando il nostro capitale umano di tutte le conoscenze necessarie per scoprirlo.

Per approfondimenti e info: egeaeditore.it

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SPACE
ECONOMY

SPACE ECONOMY

Tuesday, September 26th 2023 at 6pm (European Time)

Nella sua mission, l’Osservatorio Metropolitano di Milano promuove le relazioni internazionali volte allo sviluppo dell’Umanità. Grazie all’Osservatorio e agli Amici Italiani della Ben Gurion University del Negev (Israele), Simonetta Di Pippo e Shimrit Maman, una protagonista della ricerca spaziale per l’Agenzia Spaziale di Israele e docente della Ben Gurion University, hanno potuto reincontrarsi on line il 26 settembre del 2023 per parlare di Space Economy La registrazione del webinar si può trovare sul sito dell’Osservatorio Metropolitano: www.osservatorio.milano.it

>> Simonetta e Shimrit sono vecchie amiche, insieme hanno dato vita a “Women in Space”, sfondando un muro che voleva il settore dominio maschile.

Nel 2024 Milano ospiterà per la prima volta la 75esima edizione dell’International Astronautical Congress (IAC), accogliendo oltre 10.000 esperti del mondo

dell’industria, della ricerca e delle istituzioni che si riuniranno per confrontarsi su un tema fondamentale, tanto da essere scelto come motto della manifestazione “Responsible

Space for Sustainability”, che possiamo tradurre in “congresso per un uso pacifico e sostenibile dell’ambiente spaziale”. La collaborazione internazionale è indispensabile per mantenere un uso pacifico dello spazio e può essere utile un pensiero meno convenzionale proveniente da persone con background diversi, come i giovani e le donne e i Paesi in via di sviluppo. L’evento è stato fortemente voluto dal Comitato promotore costituito dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), dall’Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica (A.I.D.A.A.) e da Leonardo, con il supporto di tutta la catena istituzionale: dal Governo Italiano, alla Regione Lombardia alla Città di Milano. (L.B.)

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BGU Italia Ben-Gurion University of the Negev APPUNTAMENTO ALL’INTERNATIONAL ASTRONAUTICAL CONGRESS (IAC) 14-18 OTTOBRE 2024
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SPORT

MILANO FA RIMA CON SPORT

Siamo al conto alla rovescia per le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Facciamo il punto sui grandi eventi con Filippo Grassia, in vista del prossimo arrivo della fiamma olimpica.

The countdown to the Milan Cortina 2026 Winter Olympics has begun. We take stock of the big events with Filippo Grassia, ahead of the upcoming passing of the Winter Olympic flame.

A CURA DI SILVIA PATERLINI

Filippo Grassia, storica firma del giornalismo sportivo italiano, noto al grande pubblico per le sue epiche moviole alla radio, oggi è presidente di Panathlon Milano e vice presidente di Osservatorio Metropolitano di Milano con delega allo Sport. A poco più di due anni dal grande appuntamento con le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, facciamo il punto sulla situazione dello sport a 360 gradi sul territorio della Grande Milano.

Il 2023 è stato per il capoluogo lombardo un anno decisamente da incorniciare.

Sì, abbiamo ospitato alcuni grandi appuntamenti come i Campionati Mondiali Seniores di Scherma, lo sport che ha sempre rappresentato il forziere del CONI, la World Cup della Ginnastica con lo splendido risultato di Sonia Raffaeli, ma anche uno straordinario derby di Champions che testimonia la vitalità delle due squadre di calcio cittadine. A questi due eventi aggiungo la Formula 1

Filippo Grassia

Filippo Grassia, anconetano di nascita ma milanese d’adozione, classe 1950, è un giornalista, scrittore e dirigente sportivo italiano. presidente di Panathlon Club Milano e vicepresidente di Osservatorio Metropolitano di Milano. Voce e volto del giornalismo sportivo italiano, sposato con due figli e quattro nipoti, è stato assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia in una Giunta tecnica e ha guidato il CONI provinciale di Milano.

Per consultare la pagina completa: www.wikimilano.it/wiki/ Filippo_Grassia

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SPORT
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Filippo Grassia con il presidente del CONI Giovanni Malagò

SPORT

Il PalaItalia è un palazzetto polifunzionale progettato dall’architetto britannico David Chipperfield, che sorgerà nel quartiere Santa Giulia per le Olimpiadi invernali 2026.

con la 94esima edizione del Gran Premio d’Italia e naturalmente i Campionati europei femminili di pallavolo e, dal 30 agosto al 3 settembre, lo Jumping European Championship. Insomma, una Milano sempre più capitale dello sport e che ha tutte le carte in regola per ospitare un’Olimpiade estiva, dopo quella invernale, cogliendo l’occasione per colmare alcuni ritardi strutturali.

Un presente che è frutto di una lunga storia e di un capitale da non sprecare. Certo, pensiamo solo a Milano "Capitale

europea dello sport" nel 2009. Un anno straordinario in cui il sistema Milano mise in piedi un calendario di oltre 60 eventi di 37 discipline diverse.

Ciliegina sulla torta sarà il 2026 con le Olimpiadi invernali. Il conto alla rovescia per il 6 febbraio 2026, apertura dei Giochi olimpici invernali, è partito. Cominciamo dai numeri: cosa ci aspetta in termini di presenze di atleti e medaglie?

Questa Olimpiade ospiterà oltre 3.500 atleti provenienti da 93 Paesi diversi pronti

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Courtesy Photo David Chipperfield © Onirism Studio

a contendersi 114 medaglie in 16 diverse discipline con alcune particolarità e punte di eccellenza come, ad esempio, l’equilibrio di genere nel senso che il 47% delle gare saranno al femminile, con una quasi parità tra i due sessi.

A proposito di curiosità, c’è qualche novità invece in termini di discipline in gara?

Sì, assisteremo al debutto dello sci alpinismo, una disciplina sempre più amata e praticata che finalmente ha avuto il suo riconoscimento olimpico.

Quanti spettatori sono attesi? Intanto diciamo che per l’Italia questa è le terza Olimpiade invernale dopo Cortina 1956 e Torino 2006. Ma l’edizione in arrivo si annuncia da record con 2 milioni di spettatori attesi e record anche sul fronte delle Medaglie se pensiamo che siamo partiti dalle 24 medaglie di Cortina, per passare alle 84 di Torino nel 2006 e ora siamo a 114.

Diamo qualche informazione di servizio: dove potremo assistere alle gare a Milano?

Una delle particolarità della nostra città è quella di essere particolarmente predisposta ai grandi eventi. Si gareggerà al PalaItalia Santa Giulia, all’Hockey Arena e naturalmente al Forum di Assago.

Veniamo agli introiti attesi: cosa comporterà sul piano economico questa Olimpiade?

Sulle stime preferisco essere prudente ma si pensa a un beneficio per il PIL di circa 3 miliardi di euro: un tesoretto che speriamo non sia messo in discussione da alcuni ritardi sul fronte infrastrutturale. Opportunità mal gestita in passato.

A proposito, quali sono le criticità a suo avviso?

Oltre ai ritardi sulle Olimpiadi, c’è la “querelle” sui nuovi stadi che Milan e Inter intendono costruire a proprie spese, ma che restano allo stato di plastici per la mannaia della burocrazia e i veti incrociati di politici incapaci di fare impresa. Il Meazza, onusto di gloria, non è all’altezza dei tempi: vecchio e decrepito. Eppure gente, che probabilmente non sa nulla di questo argomento, frappone ostacoli in serie. La Sovrintendenza vuole mettere le manette al secondo anello. E il primo? E il terzo?

Come si sta muovendo il Comune?

Il Comune semplicemente rischia di trovarsi un ammasso di cemento senza saperne cosa fare con costi di manutenzione inverosimili e senza lo stadio di proprietà i due club perdono 60 milioni circa a stagione allargando il gap con gli altri club europei che già acquisiscono somme maggiori dai diritti televisivi.

Un auspicio per il prossimo futuro sportivo di Milano?

Che possano sciogliersi presto alcuni nodi anche burocratici sulle infrastrutture e che la macchina olimpica possa presto accelerare per portarci trionfalmente a un grande 2026.

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UNA SFIDA PER LA GRANDE MILANO

>> Questa immagine simbolica dell’economia circolare è una delle fotografie in esposizione alle Gallerie d’Italia-Torino, nell’ambito della mostra monografica “Luca Locatelli. The Circle” (fino al 18 febbraio 2024). Rappresenta un’iridescente biosfera ancorata sul fondo del mar Ligure con al suo interno una piccola pianta di tabacco, che ha l’obiettivo di dimostrare una completa sostenibilità nel ciclo di vita delle piante in crescita, riutilizzando ciò che il mare dona naturalmente (www.gallerieditalia.com).

Sustainability as an inevitable choice for the planet today demands one more step: that individuals, companies and institutions adopt circular economic models, which are based on these principles: reduce waste, refuse and pollution, reuse products or their parts, recover, recycle waste so it can become a resource.

A CURA DI LAURA BAJARDELLI

La parola sostenibilità è entrata nel nostro vocabolario e anche nelle nostre abitudini ed è sempre più percepita come una scelta inevitabile.

Per rigenerare il pianeta è necessario fare un passo in più scegliendo l’economia circolare, sia come singoli individui sia come aziende e istituzioni.

Con le nostre azioni e le nostre abitudini noi siamo attori protagonisti dei modelli economici produttivi, che comunemente e tradizionalmente sono modelli lineari, rispetto ai più innovativi modelli circolari. Cosa significa concretamente? Nei modelli lineari il punto di partenza è l’estrazione o approvvigionamento di materie prime, che vengono trasformate con processi produttivi alimentati da fonti energetiche non rinnovabili di origine fossile, i beni prodotti vengono venduti, utilizzati da noi consumatori e poi buttati quando non interessano o non servono più (non necessariamente quando non funzionano più). Questo modello si può sintetizzare nella formula “take, make,

dispose” o, in italiano, “prendi, produci, smaltisci”. La catena del valore dei modelli lineari ha come obiettivo principale la produzione e la vendita della maggiore quantità di prodotti possibili.

Questo modello che tanto benessere ha portato al mondo occidentale, ha avuto e sta avendo un costo enorme, insostenibile per il pianeta. Basti pensare che il 15 maggio l’Italia ha raggiunto l’Overshoot Day, ossia il giorno che segna l’esaurimento delle risorse che la Terra è in grado di rigenerare in un anno, 4 mesi prima rispetto al 1975 e comunque 2 mesi prima della media mondiale. Dal 16 maggio, per

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SOSTENIBILITÀ
BIOSPHERE UNDERWATER FARMING #3, ITALIA,2021 © LUCA LOCATELLI

fronteggiare le nostre necessità ricorriamo alle risorse che dovrebbero servire per gli anni successivi. E così di anno in anno si erodono le scorte del futuro, anzi si erode il futuro stesso del pianeta.

Per invertire questo tragico percorso, oltre a perseguire entro il 2030 gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’ONU nell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile, è necessario adottare modelli circolari, modelli rigenerativi nei quali i processi produttivi – e quindi lo sviluppo economico –non richiedono (o utilizzano al minimo) materie prime vergini o di risorse naturali esauribili: queste vengono riutilizzate il più possibile nei cicli produttivi delle aziende, così la loro ”vita utile” si allunga, generano più valore e per più tempo, riducendo l’estrazione di altre risorse. I principi cardine di questi modelli sono: ridurre

TREND DELLE

scarti, rifiuti e inquinamento, riutilizzare i prodotti o le loro parti, riparare, recuperare, riciclare il rifiuto così che diventi risorsa (da qui il termine “materie seconde” rispetto a materie prime).

Fine ultimo: la rigenerazione del pianeta.

Per l’Italia, l’”Overshoot Day” è arrivato quest’anno ben quattro mesi prima rispetto al 1975, e comunque due mesi prima della media mondiale.

Si può iniziare utilizzando maggiormente i beni di cui disponiamo, riparando quando necessario, trovando anche altri usi rispetto a quelli iniziali. E quando si arriva alla fine della vita utile, allora è fondamentale smaltire il rifiuto in modo corretto, così che le sue componenti possano trovare altri utilizzi nel ciclo economico. Seguendo questo ciclo virtuoso, allungando la vita dei prodotti e/o delle loro componenti, si riduce il consumo di risorse per produrne di nuovi (dall’energia all’acqua alle materie prime) si riducono gli scarti e quindi i rifiuti. La progettazione dei prodotti e dei processi è determinante per aumentare la riciclabilità e quindi diminuire i rifiuti.

Laura Bajardelli

Manager in una primaria compagnia di assicurazione, ricopre anche ruoli di amministratore di società profit e non, come Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo, CAL SpA – Concessioni Autostradali Lombarde, GSE SpA – Gestore dei Servizi Energetici. È autore di articoli di approfondimento su sostenibilità, economia circolare, ambiente e innovazione sociale. È laureata in Economia aziendale presso l’Università Bocconi con Master in Business Administration presso il Politecnico di Milano. Nel 2019 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.

AZIENDE ITALIANE

Oltre la metà delle aziende italiane ha adottato almeno una pratica di economia circolare, ottenendo risparmi per più di 14 miliardi di euro e una significativa riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Con il passare degli anni, aumenta il numero di persone che conosce il concetto di economia circolare, ora siamo al 45%; è necessario comprendere concretamente le buone pratiche che si possono seguire e le richieste da rivolgere al mercato per accelerare il cambiamento (per es. i materiali riciclabili, il riutilizzo dei prodotti, condivisione di un prodotto/ servizi al posto dell’acquisto).

Pensiamo per esempio all’abbigliamento: prima di fare nuovi acquisti, possiamo guardare nell’armadio e se troviamo dei capi che davvero non vanno più bene o non c’è verso di usarli perché non incontrano più il nostro gusto, perché non proporli a parenti o amici o partecipare a un evento di baratto: i più modaioli sono chiamati “cloth swap party”, li organizzano a Milano e in molte altre città, seguendo l’esempio newyorkese. Un’altra alternativa sono le associazioni specializzate nella raccolta di abiti usati, e rispetto al passato stanno aumentando quelle che adottano modelli circolari: i vestiti utilizzabili vengono destinati alla vendita in negozi dell’usato o tramite le numerose piattaforme online oppure donati ai bisognosi, gli altri vengono analizzati e, se possibile, “disassemblati” staccando zip, bottoni e altre applicazioni, per essere poi sfilacciati e lavorati fino a creare filati riciclati con i quali realizzare

Per consultare

la pagina completa: www.wikimilano.it/wiki/ Laura_Bajardelli

nuovi capi riciclabili in cotone, seta, lana, cashmere

Certo, se i prodotti fossero già pensati e progettati secondo i principi di economia circolare si potrebbero disassemblare nelle varie componenti più facilmente e quindi diventerebbe più conveniente e le quantità da riciclare aumenterebbero; tornando all’esempio degli abiti, con i processi attuali staccare o smontare perline e ricami è costoso, e peggio ancora se le fibre sono miste, magari poliestere e cotone. Per questo è fondamentale acquistare in modo più consapevole e responsabile, prestando per esempio più attenzione alla composizione e riciclabilità dei capi.

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SOSTENIBILITÀ

SOSTENIBILITÀ

Un altro esempio affascinante è la simbiosi industriale, che trasforma i prodotti di scarto di un’azienda industriale in materie prime per un’altra azienda e per un altro processo produttivo.

Non si tratta di fantascienza, già oggi molte imprese adottano modelli circolari anche grazie alla piattaforma dell’ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibileche ha l’obiettivo di facilitare l’attivazione di processi di collaborazione circolari tra le imprese

E le imprese possono avere grandi benefici principalmente in termini economici, di competitività e di riduzione del rischio. E il mercato –ossia noi consumatori - tende a premiare le imprese che fanno questa scelta.

COME FUNZIONA IL MODELLO

PRODUTTIVO CIRCOLARE:

TRE CASE HISTORY

Per ottenere risultati tangibili a favore dell’ambiente, è necessario coinvolgere nella transizione circolare il maggior numero di soggetti, a cominciare dalle aziende, comprese le piccole e medie, che in Italia sono oltre 200mila. Per le aziende il ripensamento dei processi in ottica circolare, dall’approvvigionamento alla distribuzione, comporta diversi vantaggi:

• Processi produttivi più efficienti che utilizzano meno risorse o a prezzi più bassi e meno variabili (per es. ricorrendo a materie prime riciclate e a energie rinnovabili).

• In caso di riciclo degli scarti, possibili nuovi ricavi dalla vendita delle materie riciclate, aprendo anche nuovi servizi e nuovi mercati.

• Migliore reputazione grazie a un’immagine ecologica dei prodotti, dei processi e dell’azienda.

• Migliori opportunità di accesso a finanziamenti e/o al mercato di capitali.

È bene precisare che oggi per le PMI la transizione circolare è una libera scelta ,

domani potrebbe diventare un vincolo imposto dalle aziende destinatarie degli obblighi normativi europei alle imprese della loro filiera, anche perché l’interesse dei clienti finali sulle tematiche ambientali è crescente così come l’attenzione a verificare la veridicità di quanto dichiarato e pubblicizzato.

Su tutte queste tematiche, Laura Bajardelli e Aldo Bolognini Cobianchi stanno scrivendo un manuale dedicato alle PMI con una panoramica su cosa è l’economia circolare, il quadro normativo e gli incentivi economici previsti ad oggi; per quali ragioni le aziende in genere, e le PMI in particolare, dovrebbero adottare dei modelli produttivi “circolari”, quali i pro e i contro, per chi fa parte di una filiera o per chi opera in un distretto; ci saranno dei focus settoriali e delle case history di aziende attive in settori diversi che hanno scelto con convinzione e soddisfazione la transizione circolare, come Caimi Brevetti S.p.A. nell’ambito arredo di design, Themis SpA attiva nella gestione dei rifiuti organici, o Coffeefrom , start up che punta sulla simbiosi industriale.

Il manuale sarà pubblicato dall’Editore Franco Angeli e sarà disponibile dalla primavera 2024.

>> “Elettronica sostenibile” è il motto di Re Tech Life, un’impresa sociale a vocazione ambientale e circolare che trasforma i problemi derivanti dalla gestione dei rifiuti elettronici in occasione di occupazione per soggetti svantaggiati, attraverso tirocini formativi remunerati. La Cooperativa rigenera ogni anno migliaia di computer e altre apparecchiature elettroniche dismesse, garantendo una sostanziale diminuzione dei quantitativi di rifiuti elettronici e permettendo a categorie deboli e con scarsa disponibilità economica di accedere al mondo dell’informatica acquistando o ricevendo in donazione attrezzature rigenerate. Ciò che non è più riutilizzabile viene trattato nell’impianto autorizzato RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), dove oltre il 94% viene recuperato attraverso un processo di separazione manuale in metalli, plastiche, materie prime, ecc. Re Tech Life è stata premiata da Unioncamere Lombarde nel 2010, 2012 e 2015 come esempio virtuoso di buona prassi d’impresa impegnata in percorsi di responsabilità sociale e ambientale.

Da destra: Giorgio Biella presidente Re Tech Life, Alberto Biella Direttore Tecnico e Fiorenzo Risari Consigliere. www.retechlife.com

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Gianni Caimi, presidente di Caimi Brevetti SpA e presidente Assolombarda - Sede Monza e Brianza. www.caimi.com

>> Coffeefrom è un esempio di impresa circolare: recupera i fondi di caffè esausti prodotti dall’industria alimentare, li inserisce nel proprio processo produttivo come sottoprodotto e li trasforma in granuli di bioplastica con i quali si realizzano tazzine e piattini per il caffè espresso, utilizzando energia solare fotovoltaica e non più di origine fossile. Due ciliegine sulla torta: nei processi logistici la start up ha inserito soggetti fragili, generando anche impatto sociale; tazzina e piattino sono anche così belli che hanno ottenuto anche un importante riconoscimento ADI Index , selezione annuale del miglior design

>> Caimi Brevetti è una storica azienda design-oriented sempre sulla frontiera dell’innovazione: attiva nell’arredamento e complementi e Snowsound, fonoassorbenza e correzione acustica, utilizzando nuovi materiali e nuove tecnologie industriali con il fine ultimo di qualità e produttività, ma anche minor impatto ambientale grazie a materiali meno inquinanti, riciclati e riciclabili Fondamentale il processo di ideazione dei nuovi prodotti che tiene conto dell’intero ciclo di vita e fine vita del prodotto, privilegiando quindi prodotti monomaterici, in massima parte riciclati o facilmente riciclabili, agevolmente disassemblabili in parti monomateriche, consentendo di riutilizzare successivamente e separatamente i singoli componenti.

E consentendo anche di riparare e addirittura aggiornare l’articolo sulla base delle nuove esigenze normative o di variazioni di gusto del cliente. La bellezza di un’idea e di un prodotto che ha consentito di ottenere ben tre ambitissimi Compassi d’Oro

Laura Gallo e Sabina Bellione, rispettivamente presidente e Finance Manager di Coffefrom, startup innovativa a vocazione sociale, con la tazzina realizzata con materiale bio-based trasformando i fondi di caffè di origine industriale. coffeefrom.it

DISTOPIE METROPOLITANE

TERRITORIO

Una riflessione sulla necessità di introdurre norme correttive sul ruolo strategico da assegnare al livello di governo intermedio tra regione e comune, allo scopo di raggiungere un assetto più equo con politiche di vasta area. Perché la riorganizzazione del sistema metropolitano - costituito da capoluogo, comuni di cintura e comuni periferici - oggi è in sofferenza per qualità abitativa, risorse, progetti ambientali e infrastrutturali, servizi sul territorio.

NCorrective regulations on the strategic role to be assigned to the intermediate level of government between region and municipality are hoped for in the coming months, in order to achieve a more equitable arrangement with wide-area policies. Because the reorganization of the metropolitan system - consisting of the capital, beltway municipalities and suburban municipalities - is suffering today in terms of housing quality, resources, environmental and infrastructure projects, and services in the area.

el mondo, dove esistono sistemi urbani metropolitani policentrici simili a quello Milanese, sono stati adottati appositi modelli amministrativi per assicurarne un governo coordinato. Le interazioni tra le diverse componenti del territorio sono in un sistema urbano metropolitano molto più dense, intrecciate e interdipendenti di quanto accade in un territorio provinciale. Il malfunzionamento di una di esse, anche una sola, può bloccare tutto il sistema. Per questo motivo la legge nazionale, che nel 2014 ha istituito le città metropolitane, ha assegnato ai piani territoriali metropolitani più poteri di quelli dei piani territoriali delle province Tuttavia la stessa legge, imponendo la coincidenza tra le cariche di sindaco metropolitano e di sindaco del comune capoluogo, ha di fatto svuotato di argomenti e motivazioni il rapporto dialettico che prima, ai tempi della provincia, esisteva tra Milano e le amministrazioni degli altri comuni. Oggi il sindaco metropolitano viene eletto dai soli abitanti del capoluogo (1,3 milioni), privando di un diritto fondamentale di rappresentanza 1,9 milioni di cittadini metropolitani che abitano negli altri comuni. La Corte Costituzionale ha messo in evidenza a fine 2021 la disparità invitando il legislatore a intervenire.

Oggi i cittadini degli altri comuni sono fortemente penalizzati, eppure sono determinanti per il successo del capoluogo. Gran parte delle attività produttive e terziarie del capoluogo si fermerebbero in assenza dell’apporto di competenze professionali delle centinaia di migliaia di pendolari che ogni giorno entrano a Milano per motivi di lavoro. Eppure i loro diritti, le loro speranze, sembrano contare meno di quelli di chi vive nel capoluogo. Milano da tempo accentra la quasi totalità delle risorse, si impossessa del valore aggiunto creato dai pendolari che lavorano in città, e oggi a causa di una legge iniqua elegge da sola il sindaco metropolitano, svuotando di senso l’istituzione metropolitana che

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Marco Pompilio

Ingegnere civile, ha ricoperto significativi incarichi sia nel settore pubblico che nel privato. Ha coordinato gli studi territoriali e ambientali e i rapporti con gli enti nel progetto per l’alta velocità ferroviaria Milano-Bologna.

Dal 1997 al 2004 è stato direttore del Settore Pianificazione territoriale della Provincia di Milano dove ha sviluppato il primo piano territoriale della provincia approvato nel 2003. Dal 2005 come libero professionista ha svolto incarichi di coordinamento e collaborazione nella redazione di piani provinciali e comunali tra i quali i piani territoriali della Città metropolitana di Milano e delle province di Brescia, Pavia, Lucca, Cremona, Mantova, Enna e Lecco. È attivo sul fronte della promozione culturale sui temi della pianificazione e del governo del territorio con convegni, pubblicazioni, corsi formativi, per INU (Istituto Nazionale Urbanistica), UPI (Unione della Province d’Italia), Fondazione Romagnosi, e altre associazioni. È membro del Comitato Scientifico di Osservatorio Metropolitano di Milano.

Per consultare la pagina completa: www.wikimilano.it/wiki/ Marco_Pompilio

dovrebbe rappresentare e curare in modo equanime gli interessi dei cittadini di tutti i comuni.

MILANO E LA CITTÀ METROPOLITANA: UNA QUESTIONE DI EQUILIBRI

L’accentramento di tanto potere sul sindaco del comune capoluogo riduce

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TERRITORIO
I DUE CAMPANILI MEDIEVALI DI SANT'AMBROGIO E LE TORRI DI CITYLIFE SULLO SFONDO. PH © ANDREA CHERCHI

>> La Città Metropolitana di Milano vanta una importante produzione agricola. Solo nell’area del Parco Sud sono più di mille le imprese agroalimentari.

fortemente le risorse e la capacità di azione degli altri 132 comuni che compongono la Città metropolitana e altera oltre ogni limite gli equilibri con il resto del territorio, finendo per incidere sul funzionamento del sistema metropolitano e sul suo ruolo a livello nazionale e internazionale. La norma aggrava, rischia di rendere strutturale e forse irreversibile, un problema che in realtà era già da prima manifesto, una questione di sperequazione, o carenza di equità, tra i 133 comuni che compongono la Città metropolitana milanese I comuni periferici, distanti dal capoluogo, dispongono di meno risorse, e i loro cittadini di meno opportunità rispetto a chi vive a Milano, e di un’offerta di servizi

più limitata, per possibilità di scelta e talvolta anche per qualità.

A Milano, in una situazione di mercato immobiliare comunque attivo e prospero, molte aree dismesse sono state o sono in fase di recupero e riuso, mentre negli altri comuni tali opportunità mancano o sono molto scarse. Minori opportunità significano anche carenza di entrate di bilancio (derivanti da oneri di urbanizzazione, contributi di costruzione, imposte sulla proprietà). Con scarse risorse a disposizione i comuni periferici si trovano nell’impossibilità di migliorare i servizi offerti e di mettere in campo azioni per contrastare il progressivo abbandono e degrado dei centri storici, soprattutto dove gli esercizi di vicinato hanno chiuso non riuscendo a organizzarsi per contrastare l’offerta concorrente dei centri commerciali. Inoltre, le ristrettezze di bilancio costringono le amministrazioni comunali ad accettare passivamente il diffondersi sul territorio agricolo di grandi insediamenti

logistici, senza una programmazione, forzando le previsioni degli strumenti urbanistici, con conseguenze in termini di ulteriore consumo di suolo, congestione sul traffico locale, inquinamento atmosferico e degrado paesaggistico.

UNA NORMA REGIONALE

PER RIEQUILIBRARE LE RISORSE

La mancanza di risorse economiche non costituisce l’unico problema per i comuni periferici ma è sicuramente tra quelli che vanno affrontati con più urgenza. Il Piano Territoriale Metropolitano (PTM) approvato dalla Città metropolitana a maggio 2021 introduce una modalità per riequilibrare le risorse tra i comuni dell’area centrale (costituita da capoluogo e comuni di prima cintura) e i comuni periferici. Si basa su una norma regionale del 2020 che prevede per i comuni la possibilità di accordarsi al fine di istituire fondi economici condivisi per realizzare interventi di interesse per più territori comunali. La norma attribuisce al PTM

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TERRITORIO
PHOTO © IN-LOMBARDIA

il compito di gestire questi fondi per coordinare l’azione dei comuni nella realizzazione di tali interventi.

Per compensare il plusvalore generato nel capoluogo e nei comuni di prima cintura dalle opportunità immobiliari e dalla presenza della quasi totalità dei servizi di rilevanza metropolitana, il PTM stabilisce che una parte dei contributi di costruzione di questi comuni venga reindirizzata e dedicata alla realizzazione di interventi nei comuni più periferici, per rilanciare i territori più sofferenti. Si tratta di progetti ambientali, infrastrutturali e servizi, che difficilmente i comuni da soli riuscirebbero a mettere in campo.

Il PTM contiene dunque strumenti utili per creare condizioni di maggiore equilibrio tra centro e periferia, ma purtroppo la sua attuazione non è ancora stata avviata, nonostante siano passati due anni dalla sua approvazione e tre dalla sua prima adozione in Consiglio metropolitano. In sede di approvazione è stata introdotta una disposizione che rinvia l’attivazione degli strumenti più utili del piano alla redazione di documenti attuativi (denominati “Strategie tematico territoriali metropolitane”), che saranno approvati con decreti del sindaco metropolitano, quindi marginalizzando il Consiglio metropolitano su argomenti che riguardano le scelte territoriali. Ad agosto una bozza di questi documenti è stata pubblicata per commenti sul sito istituzionale della Città metropolitana. Ad una prima lettura sembrano contraddire alcuni degli indirizzi del PTM. Invece di redistribuire le risorse ne viene accentrato ulteriormente il controllo sul comune capoluogo

OCCORRE RIMETTERE A TEMA

POTERI E RISORSE

La coincidenza della carica di sindaco metropolitano e sindaco del comune capoluogo porta a concentrare tutti i poteri e tutte le risorse sul capoluogo. Per risolvere un problema di assetto istituzionale è necessaria una norma correttiva Tuttavia nel frattempo un’amministrazione lungimirante, o appena assennata,

dovrebbe darsi da fare per correggerne il più possibile nell’applicazione operativa gli effetti distorti. Tanto più che l’elezione diretta del sindaco e dei consiglieri è già prevista dallo Statuto stesso della Città metropolitana di Milano approvato a dicembre 2014, e che il PTM approvato nel 2021 contiene strumenti tecnici per andare verso un assetto più equo del territorio metropolitano. Tanto più che i danni a una parte del sistema ricadono sul territorio metropolitano tutto, capoluogo compreso. Sembra invece prevalere un opportunismo che ritiene di essere furbo, cinico, ma in realtà è miope e autolesionista. Prima o poi saranno i Milanesi stessi che se ne renderanno conto e pretenderanno che il loro sindaco si occupi delle questioni metropolitane con la dovuta attenzione.

In un sistema metropolitano i destini delle diverse componenti sono tra loro strettamente intrecciati, e le sofferenze di una parte del territorio finiscono per ricadere sul complesso del sistema, capoluogo incluso. Per esempio, l’aria inquinata dall’incremento di traffico pesante nei comuni periferici viene respirata anche a Milano. Capoluogo, comuni di cintura e comuni periferici sono tutti sulla stessa barca, ne orientano la direzione e ne condividono il destino.

UN PO’ DI NUMERI

Numero comuni: 133

(67% sotto i 15.000 abitanti)

30% dei sindaci sono donne

Età media dei sindaci: 54 sindaco più anziano 77, sindaco più giovane 34

5 Parchi regionali

Rete stradale extraurbana gestita da Città metropolitana: 550 km • 517 ponti (manufatti con luce maggiore 3 m); • oltre 300 rotatorie

Residenti al 1/1/2023: 3.219.391 di cui 42% a Milano città e 58% negli altri comuni metropolitani

Con i suoi 3.219.391 abitanti (il 5,5% dei residenti in Italia al 1/1/2023) distribuiti su un territorio di 1.575,7 Kmq la Città metropolitana è una delle aree più popolose a livello europeo: 2.043 abitanti per Kmq (in Italia è 195 per Kmq –la media UE è 115).

>> Il Parco Agricolo Sud Milano ingloba meravigliosi gioielli di storia e cultura. Nel chiostro della suggestiva Abbazia di Mirasole troviamo il bassorilievo “del Sole e la Luna” che ha ispirato lo stemma di Provincia e Città Metropolitana oltre che di WikiMilano, editore di questo magazine.

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CALENDARIO 2024 OSSERVATORIO

METROPOLITANO DI MILANO

2024
METROPOLITANO DI MILANO
CALENDARIO OSSERVATORIO

GENNAIO

Si ringrazia Andrea Cherchi autore delle immagini del calendario e Milano Loves You ETS per il sostegno

WELFARE

CON GLI ANGELI, LE COSE BELLE ACCADONO

I City Angels in basco blu – elemento che richiama i caschi blu dell’Onu - e giubba rossa (colore dell’emergenza) si trovano dove c’è più bisogno. E forse per questo dove ci sono gli Angeli accadono delle cose belle, segni tangibili di speranza e bellezza.

The City Angels are a reality born in Milan in 1994 on the initiative of Mario Furlan. The association, now spread in 21 Italian and three Swiss cities, exercises a great humanitarian spirit by helping more than 3,000 people a day and involving more than 600 volunteers, of all ages and social backgrounds. The angels of solidarity and safety offer from assisting the homeless to preventing and combating street crime. From the activities of the City Angels have come concrete signs of hope such as the "Casa Fiorucci," in the Niguarda area, where about 60 people live.

La storia dei City Angels comincia nel 1994 a Milano, quando Mario Furlan fonda l’associazione nella zona più problematica della città: la Stazione Centrale. Negli anni nascono nuove sedi degli Angels a Roma, Torino, Varese, Parma, Brescia e ad oggi sono 21 in Italia e 3 in Svizzera, a Lugano, Chiasso e Mendrisio: tutte unite dallo stesso spirito umanitario che anima gli oltre 600 volontari di tutte le età ed estrazione sociale, di cui più della metà donne, che con generosità donano le loro risorse più preziose, il tempo e il calore di un momento di socialità. In alcune città l’attività principale è l’assistenza ai senzatetto; in altre è invece la prevenzione e il contrasto della criminalità da strada; o ancora il supporto agli anziani accompagnandoli a fare la spesa.

A CURA DI LAURA BAJARDELLI

PER UN FUTURO MIGLIORE

I City Angels incontrano i senza tetto tutte le sere, ormai li conoscono: negli ultimi anni, circa la metà sono stranieri e sono abbastanza giovani, sono persone arrivate in Italia in cerca di un futuro migliore e psicologicamente più preparati a un’esperienza dura come dormire per strada. Poi, però, ci sono anche persone più fragili: molti sono uomini italiani di mezza età che hanno perso la casa perché non hanno più un lavoro, o hanno divorziato. Infine, le donne senza fissa dimora sono circa il 20% secondo i rilievi dell’Istat. In collaborazione con le forze dell’ordine, il gruppo di volontari City Angels e altre associazioni portano coperte e pasti caldi a chi dorme per strada, ma le condizioni igienico-sanitarie sono precarie, lo stato di salute complessivo di queste persone è assolutamente un punto di attenzione.

>> Nella foto, Mario Furlan e il vicepresidente dei City Angels Sergio Castelli posano sul nuovo furgone ad alimentazione ibrida che girerà per la città con la livrea rossa dei City Angels. Un dono di privati (Banca Valsabbina) che va a sostituire il glorioso furgone che ha operato per molti anni, e migliaia di chilometri, nelle notti milanesi in assistenza dei senzatetto. Il furgone e il suo allestimento sono frutto dello sforzo di un volontario speciale, Alexandru Cazzaniga, al centro nella foto. Un angelo che ha una storia personale con una adozione in Romania di tanti anni fa, che gli ha consentito di cambiare il corso della sua vita. Oggi attivo in ogni genere di volontariato, Alexandru sta dando un vero contenuto al suo desiderio di restituzione della fortuna da lui ricevuta.

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CHI È MARIO FURLAN

Giornalista, formatore e docente universitario, Mario Furlan (Milano, 26 novembre 1964) è fondatore e presidente dei City Angels, tra i protagonisti metropolitani di Milano più attivi e uno dei componenti del Comitato Scientifico

dell’Osservatorio Metropolitano di Milano

Iscritto all’albo dei Giornalisti professionisti, ha lavorato presso Mediaset, Mondadori, l’agenzia di stampa Reuters e i quotidiani Avvenire e La Notte

Nel settembre 1994 ha fondato i

A Milano, in particolare, queste persone non muoiono di fame, ma sono a rischio per le condizioni igienico sanitarie e, d’inverno, per il freddo. Secondo la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza DimoraFIO-PSD, 388 persone senzatetto sono decedute nel 2022 (più di un morto al giorno!), con un aumento del 50% rispetto all’anno precedente (251 morti), mentre nel 2020 sono stati 212.

VOLONTARIATO DI STRADA:

GESTI CONCRETI DI UMANITÀ

Il volontariato di strada è senza dubbio una delle attività più difficili fisicamente ed emotivamente per i volontari, che non si limitano a offrire agli emarginati un the caldo d’inverno o una bibita d’estate ma si prendono cura ascoltando le loro storie, offrono il cambio d’abito e scarpe, kit per l’igiene e la biancheria intima, che è essenziale per la dignità della persona.

E poi c’è la “macchina del tempo”: un automezzo appositamente allestito per permettere alle persone che vivono in strada di salire, fare una doccia e avere i primi servizi di igiene personale: manicure, pedicure, medicamenti e barbiere, per sbarbare il viso e per rasare i capelli quando sono così intricati e ammassati che la persona quasi non si riconosce più, per dare importanza al fatto che quella persona possa tornare a rivedersi in uno specchio e ritrovarsi. Questa apprezzata iniziativa, ad oggi, viene realizzata con una ambulanza davvero molto datata (attrezzata con doccia e serbatoi di acqua) che ora può circolare solo di sera per via dei limiti di circolazione ai veicoli inquinanti vigenti nel Comune di Milano, e tra poco sarà inutilizzabile. E qui intervengono altri angeli, spinti da Alexandru Cazzaniga, un volontario che convince la famiglia ad aiutare concretamente i City Angels:

City Angels, volontari di strada d’emergenza, in basco blu e giubba rossa, che aiutano senzatetto e cittadini in difficoltà In collaborazione con le forze dell’ordine, gli angeli della solidarietà e della sicurezza prevengono e contrastano la criminalità. Nel 1999 e nel 2008 i City Angels hanno ricevuto la massima onorificenza milanese: l’Ambrogino d’Oro Dal 1995 Furlan tiene corsi di formazione e incontri motivazionali per alcune tra le maggiori aziende italiane e mondiali. Nel 2018 è stato nominato “miglior life coach italiano” dall’Associazione Italiana Coach.

Tiene rubriche fisse di motivazione e coaching per i quotidiani Il Giornale e Metro; per il settimanale Di Tutto; per il mensile For Men Magazine; e per il sito d’informazione TgCom24. www.mariofurlan.com

>> Befana dei clochard. Mario Furlan coinvolge i protagonisti metropolitani: da sinistra, Pierfrancesco Majorino, Letizia Moratti e Attilio Fontana.

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WELFARE
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WELFARE

è arrivato infatti proprio lo scorso 15 luglio un fiammante van donato da Banca Valsabbina e dalla famiglia Cazzaniga.

UNA CASA ACCOGLIENZA A MILANO

PER TUTTI I COLORI DEL MONDO

Un altro segno concreto di speranza è una grande casa gialla, circondata da bei condomini e un fazzoletto di verde a Milano in zona Niguarda, dove vivono circa 60 persone che nella bella stagione animano il cortile, conversazioni e parole di tutte le lingue e colori del mondo. Tra i colori campeggiano il rosso e l’azzurro delle divise dei City Angels - disegnate dallo stilista Elio Fiorucci - al quale è dedicata la Casa Accoglienza “Elio Fiorucci”. Qui si può mangiare, curare la propria igiene per non perdere la dignità pur essendo persone senza una dimora fissa; si possono seguire anche corsi di formazione, lingua italiana per gli stranieri, corsi di motivazione personale e informatica. Anche i laboratori d’arte sono

diventati parte integrante della nostra accoglienza, per aiutare queste persone ad esprimersi attraverso la propria passione (lettura, fotografia ecc.). Da alcuni anni sono presenti un medico volontario e un infermiere.

A Casa Fiorucci c’è attenzione anche all’alimentazione degli ospiti: in chiave rieducativa delle abitudini alimentari e rispetto alle esigenze specifiche delle persone ospitate, viene offerto per esempio cibo “morbido” per chi ha denti guasti (accade spesso), o diete speciali per il diabete (purtroppo spesso causato dall’abuso di alcolici) o per convinzioni etiche o religiose, o per intolleranze alimentari.

Che effetti producono tutte queste attenzioni? Diversi ospiti di Casa Fiorucci riescono a trovare lavoro e, per chi riesce ad avere contratti lunghi e stipendi dignitosi, l’indipendenza non è più solo un auspicio, ma diventa realtà con il ritorno a una vita “normale”.

GLI APPUNTAMENTI ANNUALI DELLA SOLIDARIETÀ

È importante ricordare che i City Angels hanno un ruolo primario per favorire l’incontro, il dialogo e la collaborazione tra tutte le componenti della società, organizzando anche degli importanti eventi come la Befana del Clochard, la Preghiera Multireligiosa a Natale presso la Stazione Centrale, e il “Premio campione” a 10 "campioni" di solidarietà, civismo e legalità provenienti da tutta Italia (vedi pagina 32, Re Tech Life premiata nel 2023).

È necessario superare i divari e coinvolgere il maggior numero di persone e soggetti pubblici e privati, profit e non profit. Tutti possono creare valore, contribuendo alla crescita culturale, sociale ed economica. Tutto è partito da Milano, la città del miracolo del film di Vittorio De Sica. Dove c’è un basco azzurro e una giubba rossa le cose belle accadono, senza bisogno di volare via cavalcando delle scope.

42 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023
Ogni anno, il 25 aprile i City Angels sfilano con i cittadini milanesi.

WELFARE

I NUMERI

* dati censimento Istat 2021

96.000

persone senza tetto e senza fissa dimora in Italia

10.000

persone senzatetto e senza fissa dimora a Milano e Città Metropolitana

8.500

persone senzatetto e senza fissa dimora solo a Milano

LE NAZIONALITÀ

62% persone senza tetto e senza fissa dimora di nazionalità italiana

135

i Paesi di provenienza, di cui:

50%+ Paesi africani

22% Paesi europei

17% Paesi asiatici

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STORIE METROPOLITANE

>> Un poster realizzato per la giornata contro la violenza sulle donne, tema caro alla consigliera Diana De Marchi.

Operare per il benessere dei cittadini non significa solo favorire un rilancio economico e sociale del territorio, ma anche farsi portavoce di valori umani o impegnarsi in prima linea per promuovere la legalità.

Working for the welfare of citizens does not only mean fostering an economic and social revival of the territory, but also being a spokesperson for human values or being at the forefront of promoting legality.

I DIRITTI DEI MINORI AL CENTRO: DA PARABIAGO UN’INIZIATIVA A FAVORE DELL’ADOTTABILITÀ APERTA

“Non tornerei mai indietro: le fatiche che ho fatto in questi 18 mesi sono state ripagate e sento che hanno arricchito la mia vita”. Raffaele Cucchi, sindaco di Parabiago al secondo mandato, single, 52 anni, parla dell’ esperienza di affido del piccolo G., 12 anni appena compiuti. Dopo 18 mesi con oltre 350 chilometri a settimana da

Parabiago alla comunità di Magnago in cui si trovava il bambino, per conoscerlo, finalmente è stato deciso per l’affido in suo favore. “Pensavo che la mia routine sarebbe stata sconvolta e invece è tutto naturale. Lui chiama “nonni” i miei genitori e loro sono felicissimi. L’affido non era scontato ma la pazienza e la conoscenza reciproca sono state ripagate. Ora G., di origine serba, da poco orfano di mamma, frequenta con passione la squadra di rubgy di Parabiago e i campi estivi e, a settembre, comincerà la scuola. “Ha iniziato a frequentare Parabiago giocando nella squadra di rugby.

44 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023
GRANDE MILANO
Raffaele Cucchi sindaco di Parabiago

>> Raffaele Cucchi sindaco di Parabiago per una società più accogliente con l’esempio personale.

È stato bravo a crearsi un giro di amichetti e oggi è già ben inserito”. Ora la volontà del dodicenne, che ha scelto Raffaele come affidatario, è compiuta, non resta che attendere le ultime decisioni del Tribunale. “Siamo tranquilli – spiega Cucchi - Restiamo in attesa delle decisioni del Tribunale ma intanto ci godiamo questi primi mesi insieme. È un piacere vedere l’entusiasmo con cui si è buttato in questa nuova avventura e la sua voglia di stare qui”, racconta ancora il sindaco neo affidatario.

Ma quella dell’affido di G. non è solo una vicenda personale. Fa parte di una vocazione alla tutela dei minori del Comune di Parabiago e del suo sindaco che si è fatto promotore di una importante iniziativa a favore dell’adottabilità aperta, ovvero della

GRANDE MILANO

possibilità per il minore adottato di frequentare parenti della famiglia di origine laddove possibile e utile per lui. “Al momento – spiega Cucchi – la Legge non prevede questa possibilità per i minori ma noi dobbiamo perseguire il loro bene. Ci siamo costituiti parte civile nel processo che, a seguito di un grave femminicidio avvenuto a Parabiago, ha visto una nonna rinunciare all’affido dei nipoti perché abbiano una vera famiglia. Vorrebbe però continuare a vederli e noi siamo convinti sia un bene. Così hanno deciso anche i Giudici e ora stiamo aspettando che la Corte di Cassazione si esprima. Se interverrà a favore dell’adottabilità aperta, allora avremo inciso sulla Legge. Sarebbe un grande risultato. Uno di quelli che danno un senso al tuo lavoro di sindaco.”

IMPEGNO COMUNE PER LA LEGALITÀ : BUCCINASCO ESEMPIO VIRTUOSO NELLA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE

Qui la ’ndrangheta ha perso, si legge nei cartelli agli ingressi del Comune di Buccinasco. Cartelli che rappresentano per la cittadinanza e soprattutto per gli amministratori e per il personale comunale un monito all’impegno, all’esercizio quotidiano del proprio dovere per combattere la ’ndrangheta , che a Buccinasco ha inquinato, ha gestito il movimento terra, ha controllato il traffico di droga, fa affari.

Grazie all’impegno dell’Amministrazione, però, la ’ndrangheta a Buccinasco perde ogni giorno per gli anticorpi sviluppati nel corso degli anni e le buone pratiche messe in atto quotidianamente . Fin dall’insediamento del sindaco Rino Pruiti (primo mandato nel 2017),

si decide l’immediato inserimento nella Banca Dati Nazionale Antimafia di tutte le operazioni immobiliari, commerciali, catastali e altro, che avvengono a Buccinasco, in base a una comunicazione antimafia emanata dalla Prefettura di Milano. Fondamentale anche l’introduzione del “Patto d’integrità” per impegnare operatori economici e dipendenti comunali ad assicurare legalità e trasparenza nell’esecuzione dei contratti.

Virtuosa la gestione dei beni confiscati alle mafie , una trentina tra appartamenti, box, villette, ex ristoranti: tutti sono stati assegnati e vengono gestiti dal Comune stesso o da associazioni ed enti. Oggi sono centri culturali, case di emergenza, comunità per mamme in difficoltà, spazi per attività con i disabili. Non meno importante l’impegno culturale, con la rassegna “ Buccinasco contro le mafie ” che vede laboratori e spettacoli nelle scuole oltre a incontri, letture e spettacoli anche per la cittadinanza.

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>> Rino Pruiti sindaco di Buccinasco in prima linea per la legalità. Rino Pruiti sindaco di Buccinasco

GRANDE MILANO

Diana De Marchi Consigliera

delegata alle Politiche sociali, Politiche del lavoro e Pari opportunità Città metropolitana di Milano

INIZIATIVE PILOTA PER L’EMPOWERMENT FEMMINILE «Ricordo l’intensità di quell’incontro, tale che scoppiai a piangere e ci abbracciammo, come se ci conoscessimo da sempre». Diana De Marchi, consigliera del Comune di Milano e di Città metropolitana, rievoca uno dei primi progetti di inserimento lavorativo rivolti alle donne vittime di violenza nei quali ha impegnato la sua delega alle Politiche sociali, del lavoro e alle pari opportunità «creando ponti tra aziende, terzo settore e i nostri servizi».

«Alla fine di quel corso di formazione alle allieve avevamo proposto anche un momento con l’associazione Dress for Success. Quando arrivai, stavano scegliendo come prepararsi per il colloquio di lavoro: abito, trucco e capelli.

Ho potuto percepire in queste donne, con storie difficilissime e pesanti sulle spalle, lo sguardo e la postura di chi sta riprendendo in mano la propria vita, riguadagnando la propria autostima, e ci riprova con fiducia e un sorriso misto di gratitudine, gioia e coraggio. Quel giorno ci siamo guardate negli occhi, riconosciute e abbracciate».

Empowerment femminile: offrire alle donne in fuga da maltrattamenti, abusi e prevaricazioni opportunità per acquisire consapevolezza delle proprie capacità, quindi autodeterminazione e indipendenza socio-economica. È una strategia che impronta gli interventi sostenuti da Città metropolitana per le donne.

Recentissimo il nuovo protocollo di intesa siglato a Palazzo Isimbardi: doterà i centri per l’impiego gestiti da Afolmet (braccio operativo delle politiche per il lavoro di Città metropolitana) di speciali «antenne», operatrici e operatori capaci di intercettare le richieste di aiuto e di interfacciarsi alle reti territoriali

antiviolenza. L’accordo allarga all’area metropolitana la positiva esperienza maturata in seno al Patto per il Lavoro del Comune di Milano. Lo scorso novembre, nel «Centro Donna Milano» del Municipio 4 (Corvetto), Afolmet ha attivato uno sportello all’insegna di una nuova capillarità dei suoi servizi.

A marzo ha preso il via «COB23», iniziativa che ribalta la logica del centro di collocamento: è la persona disoccupata a essere contattata da Afolmet con la proposta di un panel di servizi gratuiti mirati al suo reinserimento lavorativo. Il progetto ha un target pilota: le donne che non lavorano, domiciliate a Milano, tra i 30 e i 44 anni, una platea di oltre 6.000 soggetti

«Sicuramente servono competenze e professionalità per accompagnare le persone che seguiamo - sottolinea la consigliera De Marchi - ma la relazione umana migliora reciprocamente il percorso e favorisce la condivisione di criticità e soddisfazioni».

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Diana De Marchi (al centro in prima fila) con docenti e allieve del corso di sensibilizzazione contro stalking e violenza sulle donne nelle scuole superiori

I NUMERI DELLA MOBILITÀ CICLISTICA A MILANO

Con bici propria si stimano tra 100.000 e 150.000 persone al giorno in circolazione in città. Mentre il servizio del bike sharing vede 22.000 biciclette a disposizione di milanesi e turisti di cui più di 12.000 a pedalata assistita. La cosiddetta bike economy della città metropolitana vede attive 250 aziende con circa 600 addetti. Ovviamente non considerando il cicloturismo che sta conquistando grandi masse di appassionati e che vede in Lombardia il territorio ideale. Milano ha messo in opera ben 300 km di piste ciclabili, di cui però solo 100 km protetti. Di certo le città italiane (e il centro di Milano non fa eccezione) non sono adatte a creare piste ciclabili ben protette. E qui c’è il risvolto negativo del fenomeno: circa 1100 incidenti stradali coinvolgono ogni anno le biciclette a Milano.

CICLISTI E PEDONI A RISCHIO

CON I MEZZI PESANTI:

INTRODURRE DA SUBITO NUOVE PRATICHE

Un Comune che dedica sempre maggiore attenzione alla mobilità dolce, con nuove piste ciclabili e un bando per lo sharing e nello stesso tempo una città che ha visto in poco tempo quattro ciclisti morti travolti da mezzi pesanti a causa dell’angolo cieco. “Sono state tragedie che ci hanno segnato - ha spiegato Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano – e che ci hanno fatto riflettere. Dovevamo fare qualcosa”. La richiesta di vietare l’ingresso in città di mezzi oltre una certa massa è arrivata da molte associazioni, ma secondo l’assessora non poteva essere risolutiva: “In Area B a Milano possono già ora entrare solo mezzi pesanti che devono portare il loro carico in città e per farlo devono registrarsi. Ci sono anche molti cantieri in corso e, purtroppo, non si può fare a meno delle betoniere in questi casi”. L’amministrazione ha quindi cominciato a ragionare sulla possibilità di introdurre l’obbligatorietà di avere un sensore per l’angolo cieco

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BEPSY/SHUTTERSTOCK.COM
Arianna Censi Assessora alla Mobilità del Comune di Milano

PROTAGONISTI METROPOLITANI E DOVE TROVARLI

La reputazione è da sempre uno dei beni più preziosi che accompagna ognuno di noi. Nel caso dei Protagonisti Metropolitani curare la reputazione è davvero indispensabile.

WikiMilano ha elaborato un pacchetto di soluzioni che qui ha messo alla prova con Marco Giachetti, presidente del Policlinico.

Milano è una storia di successo. Ogni giorno, sotto il cielo del capoluogo lombardo e del suo hinterland, si muovono 3,5 milioni di persone, lavorano 170mila imprese, fioriscono le migliori università del Paese, sono attive centinaia di associazioni di volontariato per un’area a forte vocazione europea a internazionale: quella che chiamiamo “la locomotiva del Paese”.

Ma chi c’è dietro? Chi tiene le fila del proverbiale attivismo “milanese”? In questa storia di eccellenze, le fila le tengono soprattutto le persone: i protagonisti metropolitani e la fitta rete

tessuta dai loro contatti e scambi. Questa economia di relazione è fatta di grandi protagonisti spesso non noti a livello nazionale ma influenti e determinanti per il Paese.

Orientarsi in questa rete, costruendo un quadro chiaro di chi fa cosa, di chi conta e perché, di quali sono le relazioni chiave per la Grande Milano, è la sfida lanciata da Osservatorio Metropolitano di Milano con il progetto WikiMilano, una piattaforma multicanale per raccontare in 3D le persone che fanno grande Milano e il suo territorio. Non un racconto di superficie, dunque,

ma un’indagine approfondita, e rigorosamente verificata, su quello che sta dietro a una storia di successo analizzata e raccontata in ogni suo aspetto, dalla formazione alle passioni, ai dettagli biografici, e con canali diversi e integrati.

Prima di tutto c’è wikimilano.it, il sito che, attraverso le sue pagine monografiche sempre aggiornate e verificate, è il luogo in cui trovare chi conta ma anche essere trovati e cercati: riconosciuti come protagonisti; WikiMilano On Air, in cui viene data voce ai protagonisti che si raccontano

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A sinistra Marco Giachetti , presidente del Policlinico, intervistato da Fabio Di Venosa

IL NUOVO POLICLINICO

“Quello di cui stiamo parlando non è solo la costruzione di un ospedale all’avanguardia nel centro della città, ma un grande progetto con implicazioni su tutto il territorio cittadino da un punto di vista sociale, urbanistico, architettonico, culturale e ambientale.” Così Marco Giachetti, presidente dal 2016 della Fondazione IRCSS Ca’ Granda - Ospedale Maggiore Policlinico e presidente della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda parla del nuovo ospedale Policlinico che sarà terminato entro il 2024 per aprire i battenti nei primi mesi del 2025.

L’opera, la più grande degli ultimi 90 anni a Milano, oggi è un cantiere esteso su 23mila metri quadrati in continuo fermento e, una volta ultimato, comprenderà un corpo centrale su tre piani, ed edifici collaterali su sette piani; elementi ai quali vanno aggiunti una galleria pedonale con attività commerciali, un parcheggio interrato con 500 posti e un giardino pensile da 8mila metri quadrati: un polmone verde grande come il Duomo che sarà aperto al pubblico, oltre che adibito ad attività di svago e terapeutiche come la pet therapy.

L’eccellenza in campo architettonico si affianca a quella medica con 21 sale operatorie all’avanguardia previste. Una meraviglia architettonica completamente autofinanziata per 200 milioni di euro dalla cessione di parte del patrimonio immobiliare accumulato negli anni dalla Fondazione grazie alle donazioni dei benefattori milanesi. “La storia plurisecolare del nostro ospedale si intreccia con grande filantropia dei milanesi e dei lombardi che ci ha permesso di

accumulare un ingente patrimonio la cui gestione è la chiave per il successo di questo progetto – commenta Giachetti - Una generosità che ora viene restituita alla città, grazie anche a un Fondo di Housing Sociale e al progetto di un Museo di Storia della Città”.

>> Andrea Jarach con Marco Giacchetti durante l’intervista; sullo sfondo, il render che illustra il progetto del giardino pensile del Policlinico di Milano

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I TESORI DELLA CA’ GRANDA

Ormai è persino banale dire che Milano riserva infinite sorprese a chi si impegna per scoprirle. La Ca’ Granda, l’Ospedale che il Duca Sforza volle regalare nel XV secolo alla città per mostrare la sua ricchezza, custodisce Tesori che solo di recente sono stati valorizzati e messi a disposizione

dei visitatori. Ci voleva un architetto con amore per la storia, come è il presidente della Fondazione Ca’ Granda Marco Giachetti

Visitare con Marco il Museo della Ca’ Granda è un piacere. Ti inonda di aneddoti e ti porta a collegare le conoscenze storiche attraversando un luogo fuori dal tempo. La cosa più appariscente è la Quadreria che raccoglie secoli e secoli di ritratti offerti dall’ospedale come segno di riconoscenza ai donatori. Donatori di cifre importanti equivalenti almeno agli odierni 250.000 euro. Una antica tradizione che nei secoli ha creato un grandissimo patrimonio immobiliare e terriero. E ha lasciato a noi visitatori del XXI secolo la collezione di giganteschi ritratti, alcuni dei quali sono recentissimi, di coloro che donarono ad esempio per l’Ospedale in Fiera durante la pandemia del 2020. Ma i primi risalgono al 1500. E alcuni dei ritratti sono opera dei grandi artisti del tempo, da Segantini ad Hayez, sempre con un occhio ai giovani più promettenti in ogni epoca.

>> Pittore lombardo, la festa del Perdono nel cortile della Ca’Granda (fine XVIII secolo).

Milano, Museo della Ca’ Granda

A fianco della Quadreria troviamo l’Archivio. Pensate che la storia intera della città può essere ricostruita nei minimi particolari attraverso i documenti contenuti nei grandi e antichi faldoni.

Il momento più emozionante della visita è però la discesa nella Cripta Qui vennero tumulate le ossa dei caduti delle Cinque Giornate. Qui gli archeologi stanno conducendo un lavoro minuzioso di ricerca che sta portando nuove importanti scoperte alla scienza storica ribaltando errate credenze e aprendo nuove strade. Marco Giachetti resterà dunque nella storia di Milano, non solo per il nuovo fantastico Ospedale Policlinico, ma anche per aver restituito alla cittadinanza i Tesori della Ca’ Granda con tutta la storia che li circonda. (A.J.)

PROTAGONISTI 50 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023
Cesare Tallone, Ritratto di Ellade Crispi Colombo (1899-1900)

in formato audio, con interviste radiofoniche su Radio Lombardia ogni martedì mattina a cura dell’investigatore privato Fabio Di Venosa e disponibili su Spotify in formato podcast, o in formato video con servizi dedicati, fino ad arrivare alla rivista patinata WikiMilano Magazine. Protagonisti metropolitani WikiMilano ha come caratteristica irrinunciabile quella di incontrare direttamente le persone, i protagonisti, per racconti autentici ed empatici che portino alla luce il lavoro instancabile, e spesso ignorato, che c’è dietro i grandi cantieri, le imprese e i marchi iconici, le associazioni. Non si accontenta di informazioni prese in rete. Va alla fonte.

Come con Marco Giachetti, architetto di fama, presidente dal 2016 della Fondazione IRCSS Ca’ Granda - Ospedale Maggiore Policlinico e presidente della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda: un uomo al vertice del più grande patrimonio agricolo d’Italia con i suoi 8500 ettari e di un patrimonio immobiliare di 1650 unità abitative nel pieno centro di Milano.

Ma come si diventa “Marco Giachetti”? La sua carriera è raccontata nel dettaglio nella sua pagina biografica sul sito wikimilano.it: la formazione classica, alla quale tiene moltissimo e che ha portato in ogni suo lavoro, la

laurea in Architettura al Politecnico e le collaborazioni con grandi studi fino alla presidenza della Fondazione IRCSS, passando dal consiglio di amministrazione dal 2011 senza tralasciare le passioni come il Milan, il ciclismo e il tennis.

Abbiamo ascoltato Giachetti raccontare la straordinaria storia della Ca’ Granda di Milano prima attraverso l’intervista di Fabio Di Venosa su Radio Lombardia, poi andandolo a trovare a casa sua, negli uffici della presidenza di Fondazione IRCCS tra i quadri dei benefattori dell’ospedale fino al cantiere del nuovo straordinario Policlinico che aprirà i battenti nei primi mesi del 2025.

Giachetti ci ha accolto, con i nostri operatori, nel cortile di Festa del Perdono, illustrandoci prima di tutto la storia della Ca’ Granda, primo ospedale aperto a tutti voluto dal Duca Francesco Sforza nel 1456. Un ospedale, sì, ma soprattutto un luogo di ricovero per bisognosi, una grande casa presto battezzata dai milanesi la “Ca’ Granda”. Con Giachetti come cicerone, abbiamo visitato la Quadreria, aperta come museo nel 2019 in cui si possono ammirare i ritratti dei benefattori dell’Ospedale, ammirando le maioliche della farmacia secentesca sopravvissute ai bombardamenti della seconda guerra e riportate alla luce proprio dal lavoro di

Giachetti e del suo staff. Dal passato al futuro siamo stati ammessi in anteprima al grande cantiere del nuovo ospedale che sorgerà tra via della Commenda e via Sforza: si tratta di un’opera straordinaria del tutto autofinanziata per 200 milioni di euro attraverso la vendita del 60% del patrimonio immobiliare accumulato nei secoli dalla Ca’ Granda. Quanto rimasto dal totale di 311 milioni derivati dalle vendite, ci ha spiegato Giachetti, è stato destinato a un progetto di social housing unico in Italia con la rimessa a nuovo e a bando di appartamenti nel pieno centro cittadino da riservare a coppie con reddito troppo alto per l’edilizia popolare ma troppo basso per i prezzi di mercato.

Grazie al lavoro di questo straordinario protagonista, Milano avrà presto un nuovo ospedale pubblico di 180mila metri quadrati altamente all’avanguardia: due edifici di sette piani coperti da un giardino pensile da 800 metri quadri (come un campo da calcio a 11) per il ristoro del personale sanitario e lo svago dei degenti. Non solo: una galleria commerciale e un parcheggio interrato completeranno l’opera.

Il racconto di questo tesoro di Milano è stato al centro di un grande evento nell’ottobre 2023 del circuito

WikiMilano Club, che completa l’offerta del sistema WikiMilano.

PERCHÉ SCEGLIERE WIKIMILANO

WikiMilano è il network che dà voce e valore ai protagonisti di Milano e del suo territorio. È allo stesso tempo un circuito mediatico multicanale (carta, web, audiovideo, podcast), un luogo virtuale di incontri e sinergie tra professionisti con la sua enciclopedia online di biografie continuamente aggiornata, un modo sicuro per mettere ordine nelle tante informazioni che circolano online grazie all’attenta selezione dei contenuti e con l’autorevolezza della terzietà rispetto ai social network. Perché sceglierlo? Perché seleziona le persone cui dare voce. È inclusivo ma non aperto a contributi non verificati. Crea reti e contatti. Per cercare ed essere cercati. Per avere una visibilità a 360 gradi.

PROTAGONISTI www.osservatorio.milano.it 51

TURISMO INTERNAZIONALE A MILANO

L'andamento del turismo a Milano, elemento cruciale dell'economia lombarda, è stato oggetto negli anni di numerose ricerche condotte da Osservatorio Metropolitano insieme a "Welcome Network", un circuito attivo nella promozione del turismo attraverso eventi e pubblicazioni. L'ultima rilevazione, presentata nella pagine che seguono, ha messo in luce che nel primo trimestre del 2023 si è registrato un aumento del numero di visitatori internazionali che hanno superato quelli italiani.

Un tempo il regolamento della città di Milano impediva di costruire edifici che superassero in altezza la Madonnina. Poi arrivarono i grattacieli.

RICERCHE 52 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023

RICERCHE

Through its research, the Osservatorio Metropolitano di Milano also follows the performance of tourism in Milan, a crucial element in the Lombardy economy. The sponsor of this research, since 2015, has been the “Welcome Network”, an active promoter of tourism in Milan through events and publications. In the first quarter of 2023, there was an increase in the number of international visitors to Milan, with the relevant (and unexpected) overtaking the number of Italian tourists.

L’Osservatorio Metropolitano di Milano ha un lungo e prezioso track record nell’analisi dell’andamento del turismo nella nostra città. Questo Centro studi, attivo dal 2014, si è posto l’importante obiettivo di diffondere informazioni sul turismo milanese attraverso i mass media, al fine di far comprendere al vasto pubblico quanto questa industria sia determinante per l’economia non solo di Milano, ma dell’intera regione lombarda. Da diversi anni, il nostro principale sponsor è il Welcome Network, un promotore attivo del turismo a Milano attraverso il progetto “MILAN Welcome” che si articola in eventi e pubblicazioni.

Anche per il 2023, il Welcome Network ha affidato all’Osservatorio Metropolitano il compito di fare il punto della situazione sul turismo milanese. In questo articolo, vogliamo offrirvi un’anteprima dei risultati della nostra ricerca sul turismo internazionale basata sui dati disponibili, insieme a una panoramica delle ricerche in corso sul campo, che includono interviste ai turisti seguite da una successiva elaborazione dei dati.

UN TREND POSITIVO NELLA PRIMA METÀ DEL 2023

Il Turismo Internazionale a Milano sta vivendo un periodo di crescita straordinaria, e sebbene il 2024 sia previsto come l’anno decisivo con l’arrivo delle Olimpiadi invernali del 2026, il 2023 ha già mostrato un trend positivo di ripresa nei primi mesi dell’anno, una tendenza supportata dai dati raccolti dall’Osservatorio Metropolitano.

Nel 2022, gli Stati Uniti hanno raggiunto il primato per il maggior numero di visitatori a Milano, con 307.492 turisti, rappresentando l’11% del totale. La Francia si è posizionata al secondo posto con 248.336 turisti (9% del totale), seguita dalla Germania con 200.392 arrivi (7% del totale). Altri importanti contributori includono il Regno Unito con 187.638 arrivi e la Spagna con 147.257 arrivi. Nello stesso anno, alcune nazioni hanno registrato un notevole incremento rispetto all’anno precedente, con l’Australia in testa con un aumento del 1.251%, seguita da Brasile (+726%), Nuova Zelanda (+659%), Argentina (+602%), Sudafrica (+588%), e Messico (+559%). Su un totale di 5.448.849 visitatori accolti a Milano nel 2022, i turisti stranieri hanno rappresentato il 57%. Inoltre, secondo il Centro Studi Assolombarda, il flusso dei passeggeri internazionali extra-UE registrato nei tre principali aeroporti milanesi (Malpensa, Linate e Orio al Serio) è stato del 43% rispetto al totale.

+7,9% rispetto al 2019, secondo i dati della Questura di Milano.

Il trend di crescita del turismo a Milano è stato significativamente più pronunciato rispetto ad altre grandi città d’arte italiane nel periodo pre-COVID, passando dal 51% al 57% di turisti internazionali.

Questo trend positivo si è ulteriormente consolidato nel mese di luglio 2023, che ha segnato un successo straordinario per il turismo milanese, con un totale di 871,418 arrivi. Questo risultato rappresenta un aumento del 33% rispetto all’anno record del 2019, quando ci furono 652,763 arrivi. Nel periodo da gennaio a luglio, la città ha accolto circa 5 milioni di visitatori, che salgono a quasi 6,8 milioni se si considera l’area urbana nel suo complesso.

Negli ultimi mesi del 2023, si prevede che il flusso turistico potrebbe raggiungere la cifra record di 8.800.000 unità, con il 57% proveniente dall’estero

Milano sta guadagnando posizioni nel ranking elaborato da Sociometrica per la creazione di valore aggiunto dal turismo. Il capoluogo lombardo ora si piazza al secondo posto, generando un valore turistico di 3,6 miliardi di euro

VERSO LE OLIMPIADI INVERNALI MILANO CORTINA 2026

Settembre 2023 avrebbe registrato oltre 800.000 presenze turistiche, di cui circa il 50% di visitatori stranieri. Un dato che proviene da Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza, che calcola un indotto totale generato dal turismo straniero di 88 milioni di euro, con un aumento del 25% di turisti legati al mondo della moda (133.811) rispetto al 2022, e uno scontrino medio di 1.518 euro.

Il 2023 ha iniziato con un segnale positivo nel primo trimestre (gennaio-marzo) con un aumento del +1% dei passeggeri aeroportuali rispetto allo stesso periodo nel 2019, indicando una ripresa costante dopo la contrazione dovuta alla pandemia. Nel periodo 2012-2019, il traffico aereo negli aeroporti milanesi è cresciuto del +34,5%, raggiungendo 49 milioni di passeggeri in otto anni. Nei primi quattro mesi del 2023 (gennaio-aprile), gli arrivi turistici nella Città Metropolitana di Milano hanno segnato un +50,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un

Questo trend positivo potrebbe continuare nella prospettiva delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, dove sono attesi oltre 1,5 milioni di visitatori dall’Italia e dall’estero. Nel 2026, si prevede che il numero di visitatori internazionali e italiani in arrivo a Milano potrebbe superare la soglia dei 10 milioni, con 5,7 milioni provenienti dall’estero, secondo dati di “Oxford Economics”.

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MILAN THE WELCOME MAGAZINE Welcome Smart Network MAGAZINES GUIDES MAPS WEBSITES milan.welcomemagazine.it PARTNER and Lombardy OCTOBER 2023 #156 Welcome ALL YOU CAN DO IN THE CITY EVENTS SIGHTSEEING MUSEUMS ENTERTAINMENT SHOPPING DINING | MAPS A FROMYOUR NOWIN MILAN FREE

RICERCHE

IN TEMA DI OSPITALITÀ

Passando al trend dell’ospitalità, nel 2021, il 44,8% delle presenze turistiche si è concentrato in hotel da 4 e 5 stelle. L’offerta ricettiva della città sta chiaramente puntando verso l’alto, con un aumento del 56,3% nel numero di alberghi a 5 stelle rispetto al 2012 e un incremento del 11,9% per quelli a 4 stelle. Allo stesso tempo, si è verificata una diminuzione delle strutture a 1 e 2 stelle, portando la quota di strutture di fascia alta al 38% del totale, mentre quelle di fascia bassa rappresentano solo il 24%. I tassi di occupazione delle camere si avvicinano ai livelli pre-Covid, con una

media del 60%, confrontando i primi due mesi di quest’anno con gennaiofebbraio 2019.

Parallelamente, abbiamo assistito a una crescita delle strutture extra-alberghiere, con 9.118 strutture attive tra residence e case-appartamento vacanze gestite professionalmente. Queste strutture hanno visto un aumento significativo della loro quota di mercato, passando dal 3,6% nel 2019 al 23,3% nel 2021. Questo cambiamento è stato favorito dalla diffusione delle piattaforme online di affitti brevi e dai cambiamenti nelle preferenze dei turisti

FOCUS SULLA CINA

Infine, un focus speciale è dedicato alla Cina, visto che nel 2019 l’Italia è stata la prima destinazione UE per i turisti cinesi. A Milano, i turisti cinesi rappresentavano il 7,3% di tutte le presenze straniere. Nonostante l’impatto della pandemia, nel 2023 si è già registrata una rapida ripresa, con rilievi di circa 300.000 turisti cinesi a Milano entro la fine dell’anno. La Cina ha anche cambiato il suo atteggiamento nei confronti dello shopping, con il 68% dei turisti cinesi che lo considera il principale motivo per viaggiare. Oltre il 50% dei turisti cinesi in visita in Italia fa shopping a Milano, diventando la seconda nazionalità più numerosa dopo gli americani per gli acquisti tax-free.

Inoltre, tra aprile e giugno 2023, i consumatori cinesi a Milano hanno aumentato notevolmente le loro spese, con una spesa media in città di 1.949 euro (+37% rispetto al 2019) e di 2.550 euro nella zona del Quadrilatero della Moda (+23% rispetto al 2019). Questi dati confermano l’importanza del turismo cinese per l’economia milanese e la sua crescente affinità con lo shopping di lusso. In sintesi, Milano sta vivendo un periodo di crescita turistica straordinario, con un continuo aumento del numero di visitatori internazionali, un miglioramento nell’ospitalità e una ripresa significativa del turismo cinese. Con l’evento di Milano Cortina 2026 in programma, le prospettive per il futuro sembrano estremamente positive per la città.

DA UNA RICERCA SUL CAMPO: MILANO SI CONFERMA META TURISTICA D’ECCELLENZA Milano, la vivace città italiana famosa per la moda e il design, sta vivendo una rivoluzione nel suo turismo internazionale. Una recente ricerca qualitativa condotta su un campione di 100 interviste ha rivelato risultati sorprendenti, delineando un ritratto del turismo milanese che si discosta dall’immagine tradizionale di "mordi e fuggi" associata alla città.

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PHOTOS © WELCOME NETWORK
L’Arco della Pace in una suggestiva ripresa di Andrea Cherchi. La porta di Milano verso il Nord, il Sempione e l’Europa.

Il turista internazionale che visita Milano oggi è in gran parte giovane, con quasi l’85% degli intervistati che ha meno di 50 anni. Questa demografia riflette un interesse crescente per l’offerta culturale e artistica della città, che va oltre a un’apprezzata scena dello shopping. Milano infatti offre una vasta gamma di esperienze culturali e artistiche, che stanno chiaramente attirando un pubblico più giovane. Un altro dato interessante è la durata della permanenza dei turisti. Solo il 30% degli intervistati ha dichiarato di rimanere nella città per meno di due giorni. Questo contraddice l’immagine tradizionale di un turismo veloce e frenetico. La maggior parte dei visitatori sembra essere disposta a dedicare più tempo per immergersi completamente nella città

Nella scelta dell’alloggio, gli hotel cittadini rimangono la scelta predominante. Questo indica che, nonostante l’aumento delle opzioni di alloggio come Airbnb e affittacamere, i visitatori internazionali preferiscono ancora la comodità e i servizi offerti dagli hotel.

Un aspetto estremamente positivo emerso dalla ricerca è il livello di gradimento della città. Quasi l’83% degli intervistati ha valutato l’offerta turistica di Milano con un punteggio tra 8 e 10 su 10. Questo elevato grado di soddisfazione riflette l’impegno della città nel fornire esperienze di alta qualità ai visitatori.

In sintesi, Milano sta vivendo una trasformazione nel suo turismo internazionale, con un afflusso di visitatori più giovani interessati alla cultura, all’arte e allo shopping. Questa nuova tendenza è accompagnata da una maggiore permanenza in città e da un alto grado di soddisfazione dei turisti. Milano sta dimostrando di essere molto di più di una destinazione per viaggi di lavoro o eventi, consolidando la sua posizione come una meta turistica affascinante e diversificata.

>> Il junior team di Osservatorio Metropolitano di Milano che ha curato la survey in Galleria Vittorio Emanuele II.

RICERCHE
56 SPECIALE OSSERVATORIO METROPOLITANO DI MILANO I DICEMBRE 2023
È la prima volta che arrivi a Milano? 71,2% 28,8% SI NO
quanto tempo hai pianificato il tuo viaggio a Milano? 71,2% 28,8% >6 mesi 6-3 mesi <3 mesi 46,2% 28,8% 25% Per quanto tempo resterai a Milano? 71,2% 71,2% 28,8% >4 giorni 4-2 giorni <2 giorni 30,8% 30,8% 38,5% Che cosa ti ha spinto a scegliere Milano come destinazione di viaggio? , famiglia, Cultura Shopping Food Business Concerti Altro (eventi, sport amici, nightlife…) 51,9% 17,3% 13,5% 7,7% 5,8% 3,8% Che tipo di alloggio hai scelto per il tuo soggiorno a Milano? 34,6% 17,3% 48.1% Hotel
Da

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