POF_2011

Page 1

ISTITUTO COMPRENSIVO N° 7 – VIA VIVALDI – IMOLA Via Vivaldi n° 76 – 40026 IMOLA (BO) – Tel. 0542 685100 - Fax 0542 684967 Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria di primo Grado Centro Territoriale Permanente per l'Istruzione e la Formazione In Età Adulta - IDA

Cod. Fisc.: 82003750377 SitoWeb: www.ic7imola.it – e-Mail: ic7imola@legalmail.it

Anno Scolastico 2010/2011 1


SCUOLA DELL’INFANZIA PONTICELLI SCUOLA PRIMARIA PONTICELLI SCUOLA PRIMARIA PEDAGNA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “L. ORSINI” CENTRO TERRITORIALE EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

Piano dell’Offerta Formativa per l’Anno Scolastico 2010/2011 PREMESSA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9 marzo 1999) ha introdotto un documento fondamentale nella vita delle istituzioni scolastiche: il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.). Tale documento costituisce l’identità culturale e professionale delle scuole autonome. Il nostro P.O.F. si propone di far conoscere alle famiglie le scelte e le opportunità formative proposte dall’Istituto Comprensivo n° 7 nei diversi ordini di scuola. Il P.O.F. si ispira ai seguenti principi: 

la partecipazione attiva degli alunni e dei corsisti, protagonisti del processo di formazione;  la collaborazione delle famiglie al servizio scolastico, in una visione di “contratto formativo”;  il senso di appartenenza all’Istituto degli operatori scolastici e la condivisione degli interventi programmatici tesi ad offrire un servizio di qualità; e costituisce: 

per gli operatori il quadro di riferimento ai fini dell’impostazione della programmazione educativo – didattica e dei piani didattici curricolari;  per gli utenti una garanzia di assolvimento delle funzioni istituzionali della scuola;  per i soggetti esterni, Enti pubblici e privati, un’opportunità di sinergia su obiettivi educativi e culturali condivisi.

2


DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO SCUOLA DELL’INFANZIA PONTICELLI Via Punta 86/p– tel. 0542/690858 Gli alunni iscritti sono 78 divisi in tre sezioni. La sezione GIALLA (A) accoglie 26 bimbi. La sezione ROSSA (B) accoglie 26 bimbi. La sezione BLU (C) accoglie 26 bimbi. SCUOLA PRIMARIA PONTICELLI Via Punta 87 – tel. 0542/684048 Gli alunni iscritti sono n.° 110: n.° 25 nella classe prima; n.° 20 nella classe seconda; n.° 21 nella classe terza; n.° 21 nella classe quarta; n.° 24 nella classe quinta. È presente 1 sezione completa (A) per un totale di 5 classi. Le classi seguono un modello orario di 27 + 3 SCUOLA PRIMARIA PEDAGNA Via Vivaldi 72 – tel. 0542/681392 Gli alunni iscritti sono n° 397: n° 77 nelle classi prime; n° 93 nelle classi seconde; n° 66 nelle classi terze; n° 69 nelle classi quarte; n° 92 nelle classi quinte. Sono presenti 3 sezioni complete (A, B, C) e 2 classi (seconda e quinta) della sezione D, per un totale di 17 classi. Le classi seguono i seguenti modelli orari: - 1a A - 2a A -3a A : - 4a A – 5a A: - le sezioni B e C e le classi 2 a e 5 a D:

27 ore 30 ore 40 ore

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “LUIGI ORSINI” Via Vivaldi 76 – tel. 0542/685100 fax 0542/684967 Gli studenti iscritti sono: n° 118 nelle classi prime; n° 112 nelle classi seconde; n° 118 nelle classi terze. In totale sono iscritti n° 348 alunni. Si sono istituite 14 classi. 3


Le classi seguono i seguenti modelli orari: - 1a A - 2a A - 1 a C - 2a C - 3a C:

30h

(su 5 giorni)

- 1a B – 2a B – 3a B – 1a D – 2a D – 3a D 2a F - 3a F - 3a A:

30h

(su 6 giorni)

CENTRO TERRITORIALE EDUCAZIONE DEGLI ADULTI sede amministrativa: Istituto Comprensivo 7 Via Vivaldi 36, 40026 Imola Tel. 0542/685100 Fax 0542/684967 e-mail: ic7imola@legalmail.it web: http://www.eda.italyeurope.com

Corsi di lingua e cultura italiana per stranieri. livello A 1 corso 50 iscritti livello A1 2 corsi 30 iscritti livello A2 3 corsi 45 iscritti livello B1 2 corsi 15 iscritti livello B2 7 iscritti Corsi per superamento dell’Esame di Stato Conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione 1 Corso pomeridiano iscritti 1 Corso serale iscritti 1 Corso per ragazzi che frequentano al mattino corsi di formazione professionale iscritti

16 11

17

4


PROGRAMMAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Orientamenti generali Gli orientamenti generali che l’Istituto Comprensivo si propone di attuare sono:  favorire lo sviluppo e l’affermazione della personalità secondo le caratteristiche individuali;  sviluppare le potenzialità e le capacità dell’alunno perché possa fare, progettare e prendere decisioni;  educare al senso di responsabilità, alla convivenza democratica e all’impegno civile. Finalità istituzionali Sono contenute nelle leggi che regolano la scuola (L.53/03 e D.L.vo 59/04). In particolare la scuola si impegna ad assicurare:  un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona ed un servizio didattico di qualità;  offerte formative aggiuntive ed integrative comprensive del patentino per la guida del ciclomotore;  iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica;  la salubrità e la sicurezza degli ambienti. E si propone di:  agevolare l’attuazione del diritto allo studio e la piena formazione della personalità degli alunni;  porsi come servizio pubblico gratuito, favorendo la scolarizzazione di tutti gli utenti;  organizzare il lavoro scolastico attraverso i criteri della programmazione educativa e didattica personalizzata, anche utilizzando nuovi strumenti valutativi per attuare iniziative di integrazione e di sostegno;  mettere a disposizione adeguate strutture per un servizio scolastico finalizzato alla promozione umana e culturale di tutti gli alunni;  promuovere la formazione e l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività futura;  promuovere l’istruzione lungo tutto l’arco della vita. Finalità educative   

Promuovere il benessere come pre-condizione per l’apprendimento. Favorire la formazione della personalità secondo le caratteristiche individuali. Mettere ogni alunna/o in condizione di apprendere, rimuovendo gli ostacoli di tipo economico e sociale, per eliminare disuguaglianze di opportunità.  Garantire ad ogni alunna/o, attraverso la personalizzazione dell’apprendimento, possibilità elettive di coltivare le proprie capacità e le propensioni peculiari.  Favorire la comunicazione al fine di sviluppare un ricco processo di socializzazione.  Avviare lo sviluppo di atteggiamenti positivi di tolleranza, di comprensione e di interesse per l’altro. 5


      

Promuovere atteggiamenti di valorizzazione delle originalità e del pensiero diverso dal proprio. Educare all’accettazione della “diversità” sia essa di tipo fisico e/o psicologico che di tipo culturale, sviluppando la solidarietà e la cooperazione. Far scoprire il bisogno di regole che garantiscano il raggiungimento degli obiettivi comuni nel proprio contesto sociale e la necessità di rispettarle. Contribuire a sviluppare le abilità necessarie per interpretare criticamente la realtà, per intervenire consapevolmente su di essa ed interiorizzare le esperienze. Promuovere un processo formativo unitario che coinvolga le esperienze della scuola di base. Far scoprire che il raggiungimento di un traguardo implica un lavoro ed uno sforzo. Favorire la conoscenza e il rispetto dei valori universali dell’uomo.

6


Finalità etico morali o di relazione Acquisizione di comportamenti civilmente e socialmente responsabili nel rispetto della realtà umana e ambientale. Tale acquisizione si articola in: a) conoscenza e rispetto delle regole fondamentali della vita associata e della vita democratica; b) capacità di stabilire rapporti interpersonali improntati alla tolleranza, alla collaborazione e all’amicizia e alla partecipazione corretta alle attività e ai momenti della vita scolastica: o saper dialogare o saper esprimere la propria opinione o saper lavorare insieme agli altri per portare a termine un lavoro o saper accettare i ragazzi che esprimono opinioni diverse dalla propria o saper riconoscere eventuali errori o saper accettare tutti nella loro diversità o saper giudicare senza pregiudizi o saper accettare le norme della comunità scolastica e civile; c) prendere coscienza di sé e della realtà circostante; d) capacità di prendere in considerazione l’espressione altrui (orale, scritta, gestuale,…) e di confrontarsi con essa. Finalità logico formative a) Acquisizione di un abito mentale di tipo scientifico, dell’abitudine ad impostare ricerche secondo l’iter del metodo scientifico: o essere capace di osservare fatti e fenomeni o essere capaci di definire e di operare per problemi o essere capace di analizzare un fatto o un fenomeno complesso o essere capace di porre in relazione i dati e di confrontare fatti e fenomeni uguali, affini e diversi o essere capaci di formulare ipotesi e di verificarne la validità o essere capace di criticare il proprio operato o essere capace di comunicare i risultati con un linguaggio specifico ed appropriato. b) Acquisizione dell’abitudine a saper osservare fenomeni complessi, concreti ed astratti, al fine di coglierne le strutture portanti ed organizzative c) Acquisizione della capacità di cogliere la struttura delle cose e di saperla utilizzare in contesti uguali, affini e diversi Finalità cognitive ed espressive a) Acquisizione delle conoscenze fondamentali relative alle varie discipline: o conoscenza e comprensione della struttura e dei campi di applicazione di ciascuna disciplina; o conoscenza e comprensione dei paradigmi di contenuto che sono alla base del sapere di ciascuna disciplina. b) Acquisizione dei concetti guida per la comprensione del reale: es. spazio, tempo, quantità, relazione, seriazione … 7


c) Conoscere e comprendere lo specifico dei linguaggi verbali e non verbali e saperli utilizzare: o produzione di comunicazioni, utilizzandolo specifico linguaggio del codice scelto; o traslazione di una comunicazione da un codice all’altro; o capacità di espressione attraverso codici e registri linguistici differenti: es. fantastico, favolistico, scientifico ‌

8


OBIETTIVI GENERALI, EDUCATIVI E COGNITIVI Dalle finalità indicate sopra derivano i seguenti obiettivi generali, educativi e cognitivi. Obiettivi generali 

Cercare di rimuovere i limiti causati dall’ambiente per eliminare gli svantaggi culturali al fine di agevolare lo sviluppo individuale;  favorire la partecipazione ai valori della cultura e della convivenza civile;  far acquisire coscienza di sé per poter effettuare scelte significative finalizzate al raggiungimento dello scopo prefisso in base alle proprie doti e ai propri limiti;  fornire strumenti cognitivi e culturali che permettano una percezione cosciente di sé e della realtà circostante. Obiettivi educativi      

Riconoscere la necessità di regole indispensabili per la convivenza civile; rispettare le regole ed accettare le conseguenze previste per un comportamento inadeguato; rispettare se stesso e gli altri; rispettare il materiale proprio, altrui e il patrimonio comune; collaborare con compagni ed adulti rispettando le diversità; acquisire un buon equilibrio psicofisico.

Obiettivi cognitivi      

Osservare fatti e fenomeni della realtà circostante; comprendere e decodificare linguaggi verbali e non verbali; acquisire le conoscenze fondamentali relative alle varie aree; comunicare le proprie conoscenze ed esperienze utilizzando i codici più appropriati alle diverse situazioni; individuare e risolvere problemi verificando l’esattezza delle soluzioni proposte realizzare un progetto esaminando, ordinando ed elaborando i dati.

9


ORGANIZZAZIONE E SCELTE EDUCATIVE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

SCUOLA DELL’INFANZIA

Struttura L’edificio della nostra scuola ci ospita da quattro anni ed è stato costruito utilizzando le più innovative soluzioni di bioarchitettura. Dispone di tre aule che contengono le sezioni, la mensa, spazi comuni e un corridoio. Sono inoltre presenti spazi polifunzionali, utilizzati come laboratori e spazi-movimento. All’esterno è situato un grande parco attrezzato con giochi strutturati.

Tempo scuola L’orario settimanale, dal lunedì al venerdì, si articola nelle seguenti maniere: - entrata: ore 7.30 – 9.00 - prima uscita senza pasto: ore 11.30-12.00 - seconda uscita: 12.45-13.30 - uscita pomeridiana: 15.50-16.30 Finalità La scuola dell’infanzia si pone come contesto di relazioni e apprendimento in cui il bambino, attraverso l’esplorazione, il fare e lo sperimentare sviluppa la propria autonomia e le proprie capacità cognitive. Tutte le esperienze si fanno utilizzando come attività principale il gioco, attraverso il quale i bambini si esprimono, si raccontano, interpretano e si relazionano con gli altri e con il mondo. Compito dell’insegnante è preparare un ambiente creativo e stimolante per avviare i piccoli a fare considerazioni autonome.

:

10


SCUOLA PRIMARIA Modelli organizzativi Orari delle discipline e attività. In applicazione di quanto previsto dal Decreto leg.vo 59/04 per tutte le classi di scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado è stato adottato l’orario obbligatorio di 27 ore settimanali integrate dalle ore facoltative/opzionali. Nella Scuola primaria la sezione A Pedagna e la sezione A Ponticelli sono organizzate secondo il modello 27/30 ore, le sezioni B , C , 2a e 5 a D Pedagna funzionano secondo il modello 40 ore. Nelle classi a 40 ore settimanali i docenti hanno un impegno orario analogo. Entrambi i tempi scuola, fatta salva la presenza del docente prevalente nel modello 27 + 3, prevedono la presenza nelle classi di più docenti “che si fanno carico del compito comune della formazione degli alunni sulla base di un progetto unitario, integrato e condiviso”. In tutte le classi è attuata la Riforma secondo quanto previsto dalla L.53/03 e dal D.Leg.vo 59 e la funzione tutoriale è condivisa dalle docenti. È stata inserita la L2 inglese:  un’ora settimanale nelle prime classi;  due ore settimanali nelle seconde;  tre ore settimanali nelle terze, quarte e quinte classi. L’informatica è stata inserita all’interno dei vari ambiti disciplinari e nei laboratori.

L’orario base è stato così articolato:

Materie ITALIANO ARTE E IMMAGINE MATEMATICA INGLESE SCIENZE TECNOLOGIA-INFORMATICA GEOGRAFIA STORIA MUSICA ATTIVITÀ SPORTIVE E MOTORIE RELIGIONE

Classe 1/2 8 2 8/7 1/2 1 1 1 1 1 1 2

Classe 3/4/5 6 1 6 3 2 1 2 2 1 1 2

11


Orario Primaria Pedagna Classe 4, 5 A ore 27 + 3

Classe 1,2,3 A ore 27 -

entrata ore 8.25 inizio lezioni ore 8.30 termine lezioni ore 12.30 rientro mercoledì ore 14/16.30

-

entrata ore 8.15 inizio lezioni ore 8.20 termine lezioni ore 12.30 rientro lunedì e venerdì ore 14/16.30

Corso B, C, 2 e 5 D ore 27 + 3 + 10 ore tempo lungo - entrata ore 8.25 - inizio lezioni ore 8.30 - termine lezioni ore 16.30 - sabato a casa Chi non usufruisce della mensa esce alle ore 12.30 e rientra alle ore 14.00. Orario Primaria Ponticelli

-

ORARIO 27 + 3 + 10 TEMPO LUNGO entrata ore 7.55 inizio lezioni ore 8.00 termine lezioni: Lunedì, Mercoledì, Venerdì ore 16.30 Martedì, Giovedì ore 12.30 sabato a casa Chi non usufruisce della mensa esce alle ore 12.00 e rientra alle ore 13.30.

Le teorie dell’apprendimento a cui fanno riferimento i docenti della Scuola Primaria fondano la conoscenza sul “fare” inteso anche come “operare mentalmente”; ne consegue che ogni ambito di esperienza, cognitivo, affettivo – relazionale, motorio, è collegato con gli altri; le acquisizioni vengono compiute non in modo frammentario ed isolato bensì in stretta connessione. Ogni nuova informazione si collega e si integra alle acquisizioni pregresse, originando nuove riorganizzazioni ed elaborazioni che si integrano e/o si modificano, così che l’apprendimento si configura come un processo attivo, costruttivo, dinamico e non come pura acquisizione di conoscenze. Questa teoria della conoscenza assegna al bambino un ruolo costruttivo nel suo rapporto con l’ambiente e pone l’accento sull’unitarietà dell’insegnamento, cioè sulla integrazione organica fra le discipline. La riflessione metodologica degli insegnanti si è in larga misura indirizzata a realizzare o comunque a perseguire un percorso graduale che muove dal pre–disciplinare verso il disciplinare orientato alla progressiva organizzazione delle conoscenze: dal campo di esperienza della Scuola dell’Infanzia all’ambito della Scuola Primaria che, a partire dal prima anno, va inteso come spazio operativo – metodologico per valorizzare i vissuti, le 12


esperienze concrete e non come puro raggruppamento di discipline; fino a giungere nei due bienni successivi, ad una progressiva differenziazione e formalizzazione delle conoscenze, vale a dire le discipline. Ne consegue l’adozione di una metodologia di carattere operativo, che ancori le proposte didattiche, ove possibile, alle motivazioni, agli interessi, ai vissuti degli alunni. Questa stessa teoria e questa metodologia di lavoro per “laboratori” la si ritrova anche nelle Indicazioni per la Scuola Primaria, che costituiscono la base per la programmazione nelle classi.

Inserimento degli alunni disabili L’attuazione del diritto allo studio e la promozione della piena formazione della personalità di ciascun alunno richiedono il lavoro congiunto di tutti gli operatori della scuola, Ciò diventa a maggior ragione necessario in presenza di alunni disabili, la cui integrazione deve essere considerata un impegno collegiale da realizzarsi attraverso il funzionamento dei seguenti organi: 

Il Gruppo di lavoro di Istituto (GLIS) composto da: - Il Dirigente scolastico, che lo presiede (prof.ssa Monica Mingazzini) - uno o più insegnanti di sostegno (prof.ssa Dal Monte Casoni Alessandra – docente Leto Maurizio) - un rappresentante dei docenti (prof. Anna Raffaella Landi) - un rappresentante dell’Azienda USL (dott.ssa Maria Emiliani) - un rappresentante dell’Ente Locale (dott.ssa Licia Martini) - un rappresentante dei genitori degli alunni disabili (Tonelli Marco) - un rappresentante dei genitori eletto nel Consiglio d’Istituto (Luti Barbara) si occupa dell’individuazione dei bisogni e delle risorse, delle verifiche degli interventi programmati, del consuntivo e della previsione per il successivo anno scolastico. 

Il Gruppo Operativo, aggiornato annualmente per ogni alunno disabile, composto da: - Dirigente scolastico - Insegnanti che seguono l’alunno (curricolari e di sostegno) - Specialisti dell’Azienda USL referenti per il bambino/alunno - Operatori sociali e/o tecnici dell’Ente Locale - Genitori dell’alunno diversamente abile concorda e verifica il Piano Educativo Individualizzato e il Profilo Dinamico Funzionale, quindi approfondisce le problematiche dell’alunno, verifica il processo d’integrazione, l’andamento didattico disciplinare, individua le strategie più adeguate e cura l’orientamento. In caso di necessità gli insegnanti di sostegno contattano le figure del Gruppo operativo anche al di fuori del calendario concordato. Nella realizzazione del processo di integrazione di ogni alunno disabile, si cercherà di individuare gli elementi essenziali di un curriculum formativo che possa garantire al ragazzo: 13


  

il massimo delle autonomie di vita individuale e relazionale conseguibili e la conoscenza della realtà in cui vive; le competenze disciplinari raggiungibili; il pieno conseguimento dello sviluppo psico-affettivo in rapporto alle potenzialità di ciascun alunno.

Infatti, la C.M. del 3/87 sottolinea che: il progetto educativo dovrà “… essere finalizzato a far raggiungere all’alunno/a disabile, in rapporto alle sue potenzialità … obiettivi di autonomia, di acquisizione di competenze e abilità (motorie, cognitive, comunicative, espressive) o di conquista delle strumentalità di base linguististiche e logicomatematiche …” Le attività potranno essere svolte in tutti gli spazi presenti nella scuola, utilizzando tutte le risorse disponibili della stessa (personale, locali, sussidi …) e quelle messe a disposizione dall’Ente Locale e dall’ASL. Per meglio attuare l’individualizzazione dei percorsi didattico-educativi, da diversi anni il nostro Istituto comprensivo propone numerose attività laboratoriali poiché le ritiene una modalità di lavoro privilegiata per favorire l’integrazione e l’apprendimento. In considerazione di ciò aderisce ai laboratori “ I. D” integrazione disabili, proposti dall’Azienda ASL e dall’Ente locale, e progetta percorsi laboratoriali di Istituto mirati, rispondenti ai bisogni di ciascun alunno diversamente abile. Per l’anno scolastico 2010/2011 sono stati richiesti i seguenti laboratori: 

Laboratori “ I. D. integrazione disabili”: - laboratorio ludico-comunicativo - laboratorio ludico-musicale, - laboratorio di cucina, - laboratorio di abilità sociali, - laboratorio andiamo a cavallo - laboratorio teatrale

Laboratorio in rete con tutti gli Istituti nell’ambito del territorio di Imola (lab. Musicale)

Laboratori d’Istituto per più alunni: - Informatica - Piscina

Laboratori d’Istituto per singoli alunni: - Apprendere e comunicare attraverso la socializzazione - Educazione alle autonomie sociali e personali - Un percorso senso-percettivo per conoscere, comunicare e relazionare - Comunicare con il corpo - Apprendere e relazionare attraverso il fare - Amico PC

Operano quindi: - docenti curricolari - docenti di sostegno 14


-

educatori con competenze specifiche per i laboratori interni educatori con competenze specifiche per i laboratori esterni (cucina, abilitĂ sociali, andiamo in fattoria, laboratorio teatrale, laboratorio musicale) un mediatore sensoriale

15


SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Modelli organizzativi Orari delle discipline e attività facoltative/opzionali. In applicazione di quanto previsto dal Decreto leg.vo 59/04 per tutte le classi di scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado è stato adottato l’orario obbligatorio di 29 ore settimanali integrate dalle ore facoltative/opzionali. Nel corrente anno scolastico tutte le classi sono interessate alle modifiche apportate dalla L. 53/03. Funzioneranno diversi modelli organizzativi di tempo scuola:

30 ORE SU 6 GIORNI

6 CLASSI

SECONDA LINGUA FRANCESE

30 ORE SU 6 GIORNI

1 CLASSE

SECONDA LINGUA SPAGNOLO

30 ORE SU 5 GIORNI

7 CLASSI

SECONDA LINGUA SPAGNOLO

Il quadro orario settimanale si compone di 29 ore curricolari a cui si aggiungono le ore opzionali. Le attività facoltative/opzionali sono destinate al potenziamento delle attività linguistiche, espressive e tecnologico-informatiche mediante la didattica laboratoriale. Orario Le lezioni si svolgono dalle ore 8.00 alle ore 13.00 o dalle ore 8.00 alle ore 14.00. DISCIPLINE ITALIANO STORIA GEOGRAFIA APPROFONDIMENTO MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA INGLESE FRANCESE SPAGNOLO ARTE E IMMAGINE MUSICA SCIENZE MOTORIE RELIGIONE

ORARIO SETT.

6 2 1 1 4 2 2 3 2 2 2 2 2 1 16


SCIENZE MOTORIE E ATTIVITA’ SPORTIVA L’attività fisica e motoria assume nell’ambito scolastico le valenze di modalità e strumento utile a supportare lo sviluppo personale di ogni allievo, contribuendo ad un processo di crescita nel quale confluiscono i valori positivi dello sport e l’acquisizione di sani stili di vita, non solo nei profili comportamentali ma anche in quelli della salute dei giovani. La scuola offre numerose attività in linea con l’obiettivo di estendere le finalità delle stesse sia ad un numero sempre più ampio di alunni, con attenzione anche ai disabili, sia per la valorizzazione delle eccellenze. Si prevede l’organizzazione di momenti sportivi nella singola scuola (Per esempio, fase di istituto di corsa campestre e atletica leggera) e interazioni con gli enti e organismi sportivi operanti sul territorio (fase comunale di corsa campestre, atletica leggera, sprinta con l’AVIS), sia nelle discipline di squadra (torneo comunale di pallavolo e torneo di interclasse di baseball). AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA Tutto ciò sarà la naturale conseguenza della libera scelta delle varie discipline da parte degli studenti, supportata dall’attenta azione di orientamento svolta dai docenti di scienze motorie basata sulla rilevazione delle attitudini e preferenze dei singoli alunni. Attività previste: - Corsa campestre (fase di istituto, Comunale, Provinciale e successive in corso di qualificazione) - Atletica leggera (fase di istituto, Comunale, Provinciale e successive in corso di qualificazione) - Sprinta con l’AVIS - Tornei: 1) Comunale (pallavolo) 2) Fase d’Istituto (baseball, pallacanestro) 3) Interscuola (calcetto, pallavolo) L’attività sportiva extracurricolare si svolgerà presso: - Campo sportivo comunale - Aree esterne alla scuola - Centro sportivo Tozzona - Campo da baseball Qualora sia necessario, verranno utilizzate altre strutture adeguate. Verranno organizzare manifestazioni sportive da: CONI, Comune, Associazioni sportive, Istituzioni scolastiche, CSI, Enti promotori. Alcune attività prevedono collaborazioni con società sportive, sia in orario scolastico che in orario extrascolastico. Al fine di svolgere una corretta attività motoria sportiva, si richiede agli alunni un abbigliamento adeguato: scarpe da ginnastica, calzoncini corti, maglietta a maniche corte, tuta sportiva. 17


Organizzazione dell’attività docente Il Consiglio d’Istituto e il Collegio dei Docenti si riuniscono periodicamente per deliberare sulle scelte educative ed organizzative della scuola. L’insegnamento è articolato per gruppi pedagogici diretti da un coordinatore, che ha la responsabilità della collaborazione fra i docenti. Gli atti di tali gruppi sono a cura di un segretario. I gruppi pedagogici perseguono gli obiettivi didattico educativi formulati dal Collegio dei Docenti, mediante l’approvazione del POF e adattano il percorso formativo alle caratteristiche delle classi. Promuovono inoltre attività integrative e di sostegno dell’apprendimento. Tutti gli insegnanti, secondo le modalità previste da ciascun gruppo pedagogico, garantiscono ai genitori e agli alunni lo svolgimento delle attività tutoriali previste dalla L. 53/03 nell’ambito della corresponsabilità educativa. L’Istituto comprensivo si fa garante delle pari opportunità offerte a tutti gli alunni. Tutti i docenti:  adottano una strategia educativa comune;  fanno conoscere agli alunni gli obiettivi educativi e didattici ed il percorso per raggiungerli;  informano i genitori dei progressi e dei problemi educativi e di apprendimento degli alunni attraverso: - comunicazioni scritte; - colloqui individuali; - ricevimenti generali; - compilazione delle schede quadrimestrali. I docenti all’interno dei gruppi per materie programmano, nel rispetto della libertà di insegnamento, il percorso formativo disciplinare. La scuola ha partecipato, per un triennio, ad una sperimentazione nazionale (INVALSI) per la valutazione degli standard di apprendimento. Metodo e comportamento del docente L’insegnante fa conoscere agli allievi:  gli obiettivi didattici ed educativi del loro percorso formativo;  le strategie e le modalità per raggiungerli;  gli aspetti pluridisciplinari, quelli trasversali alle discipline e i raccordi fra i diversi obiettivi. Il docente fa ricorso al metodo scientifico mediante:  lezione partecipata: gli alunni intervengono in modo pertinente;  lezione-dibattito: posto un problema gli alunni vengono guidati ad intervenire dopo essersi documentati, ascoltano gli interventi dei compagni, danno risposte, prendono appunti;  lezione frontale basata sulla spiegazione dell’insegnante e sull’ascolto da parte degli alunni che vengono sollecitati ad intervenire, a porre domande; 18


   

lezione in compresenza; lezione con esperti; lezione con ausilio di audiovisivi e strumenti informatici; lezioni-laboratorio in sede scolastica o extra-scolastica;

L’insegnante verifica periodicamente l’andamento della propria programmazione apportando le modifiche che si rendano necessarie in riferimento ai propri alunni.

19


Aspetti qualificanti La scuola si propone la personalizzazione di processi d’apprendimento per l’acquisizione graduale di conoscenze, abilità e competenze. Pertanto si attiva al fine di: - valutare i bisogni degli alunni, sia in termini formativi che di conoscenze acquisite; - offrire una vasta gamma di possibili esperienze; - operare per rimuovere gli ostacoli che impediscono un sereno apprendimento. Il nostro Istituto Comprensivo attiva e organizza una serie di interventi che si pongono in questa ottica.

20


PROSPETTO RIASSUNTIVO PROGETTI

Progetti di istituto 1) Musica Perchè... = Conoscere le caratteristiche tecniche e sonore degli strumenti musicali e della voce attraverso laboratori espressivi a classi aperte per lo sviluppo delle potenzialità individuali. Creazione di performance musicali. Attività curricolari ed extracurricolari con docenti esperti di Istituto Interventi di esperti esterni: Music Action, Ca’ Vaina, Vassura Baroncini, La Banda Musicale di Imola, Accademia Pianistica, Associazione Federica Negri. Classi coinvolte: tutti i gradi scolastici dell’istituto Referenti G. Costa, Ricciardelli, Suzzi e Della Martera Riferimento: Progetto di Istituto Musica perchè Orchestra Orsini; Pratica musicale: chitarra e tastiera.

2) Progetto Continuità= l’obiettivo prioritario è di elaborare piani d'intervento per promuovere adeguatamente la continuità educativa e didattica tra i diversi ordini scolastici dell’istituto. Prevede la programmazione di attività (ad esempio incontri con autori, laboratori di produzione multimediale), unità didattiche in cui gli alunni di classe prima media si presentano da esperti agli alunni di classe quinta elementare oltre a momenti di confronto/intervista per parlare di ansie e curiosità, incontroscambio di informazioni tra i docenti delle classi ponte. Classi coinvolte: classi ponte dell’infanzia, Primaria e prima classe della Secondaria di 1° grado Referenti: Conti, Garbesi, Ricciardelli, Sorrentino Riferimento: tutti i progetti che prevedono attività a classi aperte tra i diversi ordini di scuola.

3) Progetto Solidarietà attiva= Il progetto si propone di avviare gli alunni alla cultura della solidarietà attraverso attività di sensibilizzazione, di conoscenza di situazioni problematiche e occasioni concrete per offrire il proprio contributo. Le classi della primaria Pedagna usufruiranno anche di un percorso di solidarietà applicata con personale volontario che interviene con attività di rinforzo sugli alunni stranieri. Classi coinvolte: tutti i tre ordini scolastici Referenti: Discoli, Ronchi, Barbieri, Gollini Riferimenti:  Progetto Sao Bernardo;  Progetto Avsi;  Progetto Poveri ma belli; 21


 

Progetto Casa della Speranza; Progetto Per una comunità partecipe.

4) Progetto Biblioteca= Ogni sede scolastica presenta una biblioteca utilizzata per il prestito, la consultazione, attività di promozione alla lettura, incontri con scrittori, corsi di formazione e partecipazione a concorsi. La scuola dell’infanzia si avvale della collaborazione della Biblioteca di Ponticelli. Il progetto è articolato in “Piccoli grandi lettori” per la primaria e “Giovani lettori crescono” per la Secondaria. La biblioteca per sua natura può essere il luogo centrato sulla ricchezza dei punti di vista diversi, sulla scoperta della diversità come risorsa da valorizzare, delle culture “altre” da noi come sfide da conoscere per crescere. La biblioteca di una scuola, che diventa multiculturale, può e deve modificarsi ed evolvere, arricchendo l’offerta. Si tratta di costruire un “ponte” fra culture, ossia uno strumento per costruire “attività e percorsi interculturali” con gli alunni italiani e non , fornendo opportunità di conoscenza, di avvicinamento, di arricchimento e di scambio. Concretamente la biblioteca di istituto “Book City” attuerà nell’a.s. 2010/2011 uno scaffale multiculturale dedicato. A completamento delle attività con lo strumento libro sarà la continuazione del Progetto “Leggi un libro per chi non lo può fare” ovvero la produzione di audiolibri per ragazzi aperto alle classi terze in previsione dell'esame orale. Si prevedono inoltre incontri con le classi 2A e 2B nell'ambito del percorso specifico “L'Atelier del Filosofo”. Classi coinvolte: tutti i tre ordini scolastici Referenti: Garbesi, Sorrentino, Ascari, Russo. Riferimenti: - Giovani lettori crescono; - Un libro per amico; - Leggi un libro per chi non lo può fare; - Incontri con l'autore.

5) Progetto Integrazione Disabili = considerare gli alunni come essere unici, ponendosi nell’ottica di valorizzare le differenze, pensando ad esse come ad una risorsa. Se la finalità è l’integrazione scolastica dell’alunno, gli obiettivi generali saranno l’autonomia, la socializzazione e lo sviluppo delle potenzialità ludicoespressive e cognitive anche grazie all’ attuazione di attività sia in classe che con gruppi di compagni. Classi coinvolte: tutte le classi dei tre ordini scolastici con iscritti alunni certificati Referente: Dal Monte Casoni, Leto

6) Progetto Genitori: Obiettivo principale è agire sulle risorse dei genitori per ampliarle al fine di accrescere le loro capacità educative: Riferimenti: - ciclo di conferenze della dott.ssa Bassani: scopo di questi incontri è il confronto scuola-famiglia sull’educazione dell’adolescente per introdurlo integralmente nella realtà mostrandogli tutta la positività di cui è impregnata. Partendo dal presupposto che l’adolescenza è un periodo di crisi, di scelta, di 22


decisione importante risulta quindi la condivisione della fatica di questo momento tra scuola e famiglia. Classi coinvolte: primaria e secondaria Referenti: Discoli, Ronchi 

Serate a tema curate dalla Dott.ssa Saccottelli, psicologa dell’asl di Imola con tematiche riferite alla promozione del BEN-ESSERE dei bambini e degli adolescenti di oggi per contribuire al ben-essere della società di domani.

Classi coinvolte: tutte della scuola secondaria Referente: Vendemini 

Progetto Tutti Insieme: momenti di socializzazione tra BAMBINI E ADULTI vivendo insieme momenti di serenità e allegria collaborando insieme per ottenere un fine comune. Classi coinvolte: Infanzia Ponticelli Referente : Ascari

7) progetto ARTE A scuola Ci si propone di sviluppare le competenze comunicative, relazionali ed artistiche degli alunni, favorire lo sviluppo di tutti gli aspetti della personalità dell’alunno attraverso un’esperienza espressivo-comunicativa. I laboratori saranno a classi aperte o in intersezione per stimolare la creatività attraverso la sperimentazione di materiali differenti. Si prevedono attività di manipolazione plastico-grafico-pittorico, finalizzate anche alla produzione di manufatti per particolari eventi. Inoltre si cercherà di recuperare in senso artistico i camini di aereazione della scuola secondaria di 1° grado collocati negli spazi verdi delle due scuole Classi coinvolte: tutti i gradi scolastici in diversa misura Referenti: Vacchi, Giovannin, Casini Riferimenti:  Progetto di Istituto;  Progetti Presepe;  Progetto La scuola è mia;  Progetto creativo manipolativo.

8) Progetto Informatica sottobanco . 2 Informatica e multimedialità sono le nuove frontiere verso cui la didattica della scuola dell’obbligo deve sapersi confrontare. I docenti curricolari si avvarranno degli strumenti informatici per lo svolgimento di alcune attività. Nella scuola secondaria di primo grado l’apporto interdisciplinare all’approfondimento della multimedialità avviene durante le lezioni curriculari. L’obiettivo è quello di 23


rielaborare alcune esperienze con semplici programmi al fine di produrre materiali multimediali e di pubblicare il giornalino scolastico sottoforma di una pagina web. Referenti: Medici, Piancastelli Riferimenti: - Progetto di Istituto

9) progetto Sportivamente Considerare lo sport una attività dove riaffermare valori come l’onestà, il rispetto della persona, compagno o avversario, la capacità di accettare sconfitte e vittorie, la ricerca di relazioni umane. Praticare le diverse discipline per educare i bambini al rispetto delle regole del gioco. “Tifare” per lo sport significa anche credere in una modalità di tifo sano e divertente. Inoltre per i più piccoli si prevedono attività per valorizzare il corpo come importante strumento di apprendimento sia a terra che in acqua. Referente: Gaddoni, Baldassarri, Conti , Caprara , Marson Riferimenti:  Progetto Acquamotricità;  Progetto Giochiamo a Yoga;  Progetto “A scuola di tifo”.  Gruppo Sportivo

Progetti in Verticale Primaria – Secondaria di 1° grado

1) Progetto Io studio (recupero, potenziamento): rivolto ad alunni in grave difficoltà scolastica, demotivati durante le attività di classe per scarsa preparazione o problematiche relazionali, si propone di predisporre strategie integrabili ed alternative utili ad un apprendimento significativo per obiettivi minimi. Si parte dal principio che si trae giovamento dalla relazione privilegiata a piccolo gruppo sia di classe che a classi aperte.  

Recupero/potenziamento disciplinare in orario extracurricolare= ore di italiano, matematica, spagnolo, francese e inglese; Recupero disciplinare in orario curricolare = ore di italiano e matematica;

Referenti: Sorrentino, Garbesi, Conti Riferimenti: Tutti i progetti di recupero extracurricolare per alunni in difficoltà 

Progetto Una scuola di mille colori: attività individualizzate o di piccolo gruppo per attività di alfabetizzazione o recupero disciplinare. 24


Referenti. Rossi, Gollini 

Progetto Giochi Matematici: La matematica intesa come logica e creatività, trovare il modo migliore per uscire da situazioni critiche. Divertirsi con la matematica in modo serio ed intelligente Questi momenti sono rivolti sia a studenti che trovano difficoltà, sia a studenti bravi che possono ulteriormente emergere con l’individuazione di strategie eleganti ed alternative ai procedimenti standard. Classi: tutte Referente specifica : Vendemini

Progetto Museo dentro e fuori/classe – si propone di approfondire la

conoscenza del territorio sotto l’aspetto storico-artistico e documentario per una valorizzazione dei beni culturali consapevole. Si avvale della consulenza di esperti esterni ed interni all’istituto e vengono progettati percorsi con il contributo di Musei, Archivi storici comunali, Centri di Documentazione della Resistenza e Associazioni Storico-Artistiche, Musei del territorio. Referenti: Garbesi, Sorrentino

Progetto ciak Noi Spett/attori

Offrire agli alunni opportunità per favorire la scoperta, in forma ludica, di che cosa si intende per teatro, rappresentazione mimico-gestuale, utilizzando strumenti idonei: in questo modo possono vivere le diverse esperienze da protagonisti e da spettatori. Si prevede anche un ciclo di cineforum su tematiche curricolari sia per la primaria che per la secondaria. Si prevedono inoltre progetti di Potenziamento Lingue straniere con “Teatro in lingua inglese”. Parte integrante della programmazione di lingua e civiltà inglese, le attività tendono a sollecitare infatti la "competenza comunicativa" grazie all'acquisizione della coscienza del rapporto tra la lingua e i suoi parlanti. A complemento sono previsti viaggi di studio all’estero , secondo la disponibilità degli insegnanti; un soggiorno studio in Inghilterra per gli alunni delle classi prime e seconde; conversazioni con lettrice madrelingua e letture in biblioteca di testi di narrativa e giornali in lingua. Classi coinvolte: Primaria Pedagna e Secondaria Referenti: Garbesi e Sorrentino per la produzione video Grandi e Bruno per il teatro in lingua inglese

4) Progetto “Di tutti i diritti...di tutti i colori” Diffondere la conoscenza della Convenzione dei Diritti dei Ragazzi attraverso l'interpretazione grafica spontanea di alcuni articoli, l'esposizione e l'intervento di esperti in classe di Amnesty. Celebrazione con film e schede di lettura della Giornata Mondiale della Disabilità e della firma della CDR all'ONU. 25


Classi coinvolte: primaria Pedagna e Secondaria Referente: Vacchi, Garbesi, Sorrentino Specifici di Plesso Progetti Scuola Infanzia Ponticelli  Magic English= primo approccio alla lingua inglese con giochi, canti, filastrocche e attività pittoriche Classi coinvolte: bimbi di 5 anni Referente: Caprara Progetti Scuola Primaria Pedagna  Progetto: “Educazione cinofila nella scuola”: predisporre i bambini ad un comportamento corretto nell'approccio con il cane, nonché insegnar loro un comportamento cauto e di rispetto verso l'animale. Classi coinvolte: classi V Referente: Sorrentino  A piedi e in bici con le amiche e con gli amici (Progetto Pedibus) Si tratta di un progetto che intende integrare le finalità della socializzazione e dell'educazione stradale con quelle della mobilità sostenibile, della salute/attività motoria e della competenza/autonomia dei bambini-pedoni. Con il progetto Pedibus i bambini si recano a scuola a piedi, in gruppi accompagnati da genitori/nonni volontari, percorrendo percorsi predefiniti posti preventivamente in sicurezza dal Comune. Andare a scuola a piedi è infatti un modo per rendere il quartiere più vivibile, meno inquinato e pericoloso. I bambini che camminano almeno un'ora al giorno (e il Pedibus garantisce una quota di questo tempo di cammino salutare) prevengono o, quanto meno riducono, il rischio di eventuali malattie dismetaboliche in età adulta. Andare a scuola in compagnia è anche una occasione per socializzare, farsi nuovi amici, arrivare di buon umore all'inizio delle lezioni e conoscere il proprio quartiere. Il Pedibus è anche una ottima palestra per apprendere l'educazione stradale sul campo e per diventare pedoni consapevoli. Il progetto si avvale della collaborazione attiva delle famiglie (che autogestiscono il servizio) e del supporto e sostegno dell'amministrazione Comunale, dell'ausl e della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Classi coinvolte: tutte le classi della Primaria Pedagna Referenti: Zanelli (docenti), Toschi (genitori).

Progetti Scuola Secondaria di 1° Grado  Progetto Orientamento - Favorire nei ragazzi, una migliore conoscenza di se stessi, dell’altro e del territorio per promuovere il riconoscimento e lo sviluppo di nuovi strumenti e opportunità di scelta. La metodologia prevede attività in 26


classe, consulenze di esperti e incontri di presentazione delle scuole secondarie di II grado. Classi coinvolte: tutte Referente : Canali  Progetto Salute, Ed. All’affettività: Il progetto prevede incontri curricolari con medici e operatori del Servizio Sanitario . In classe si trattano tematiche sociali legate all’adolescenza, alla conoscenza del sé corporeo e dei cambiamenti nello sviluppo adolescenziale. Classi: 3A, 3C, 3D, 3F Referente: Vendemini

Progetti integrati scuola – territorio

1) Educazione stradale: Si tratta di un insegnamento che, oltre ai temi classici dell’educazione civica comprende tutte le educazioni curricolari: sviluppare a scuola attività e momenti di riflessione sui temi dell’ educazione stradale contribuisce a far acquisire nei soggetti coinvolti una maggior consapevolezza civica. La scuola dell’ Infanzia si pone come obiettivo il riconoscimento di alcuni segnali stradali per la circolazione del pedone, la scuola Primaria si riconosce nell’impegno ad assicurare agli alunni percorsi educativi rivolti alla sperimentazione di un profilo del comportamento sociale nel rispetto della circolazione del pedone e del ciclista. La scuola secondaria di primo grado prevede attività curricolari per le classi II e III: in particolare queste ultime svolgeranno attività anche extracurricolari per il conseguimento del “Patentino del ciclomotore”.E’ articolato in “Sicuri sulla strada” per la Primaria e “Liberi e Sicuri” per la Secondaria di I grado. L’adesione è al Progetto Provinciale e si avvale della collaborazione della Polizia Municipale di Imola, CRI e ASL di Imola. Classi coinvolte: tutte le classi dell’istituto Referente: Zanelli, Crivella, Ascari

2) Progetto educazione ed impronta ambientale= Si propone di stimolare la percezione delle problematiche ambientali, approfondire conoscenze e sensibilizzare gli alunni a comportamenti eco-logicamente corretti: dall’impronta della scuola all’impronta ecologica del singolo. Concetto di sostenibilità del vivere. Adesione a Laboratori gratuiti Geolab, Istituto Tecnico= con esperti esterni, approfondiscono tematiche legate allo studio di eco-sistemi ed evidenze locali utili allo studio del degrado e alle potenzialità delle risorse a disposizione. Adesione al Progetto del Comune di Imola “A piedi e in bici con le amiche e con gli amici” Classi coinvolte: primaria e secondaria di 1° grado dell’istituto Referenti: Vendemini, Casini 27


ATTIVITA’ DIDATTICHE 1) Gruppo sportivo: l’attività sportiva nella preadolescenza è uno strumento essenziale per il benessere psicofisico. Nell’ambito scolastico l’attenzione deve essere posta ad offrire a tutti gli alunni l’opportunità di svolgere attività anche al di fuori delle competizioni agonistiche. Classi coinvolte: tutti gli alunni della Secondaria Referenti: Gaddoni

PROGETTI DI ISTITUTO

ARTE A SCUOLA Finalità

Sviluppare le competenze comunicative, relazionali ed artistiche. Rendere partecipi gli alunni delle trasformazioni dell’ambiente di vita.

Obiettivi educativi

Favorire lo sviluppo di tutti gli aspetti della personalità dell’alunno attraverso un’esperienza espressivo-comunicativa. Recuperare in senso artistico i camini di aereazione della scuola secondaria di 1° grado collocati negli spazi verdi delle due scuole.

Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

Creare un percorso che vada dalla progettazione alla realizzazione di un’opera pittorica; esplorare immagini, forme, oggetti nell’ambiente selezionando le idee più adeguate al contesto.

Competenze da sviluppare:

Sperimentare nuove tecniche grafico-pittoriche; potenziare le proprie capacità espressive e creative. 28


Interdisciplinarietà:

Italiano, tecnologia, immagine, matematica.

Contenuti:

Partire dal “bozzetto” individuale per realizzare un’opera collettiva;

Periodo e fasi di realizzazione:

Nel primo quadrimestre realizzazione dei bozzetti e raccolta degli elaborati e nel secondo quadrimestre esecuzione dell’opera.

Metodologia

Partire dal “saper fare” di ciascuno guidandolo alla ricerca, all’osservazione e alla produzione di elaborati personali. Fornire agli alunni un bagaglio di tecniche artistico- espressive.

Strumenti: Tempi:

Scheda progettuale e costruzione di un plastico individuale in scala 1:50. Annuale

Classi coinvolte:

Classi della scuola primaria e secondaria di primo grado

Docente referente del progetto: Personale/Enti coinvolti nel progetto :

Casini Gabriella Rotary Club, Comune di Imola

SOTTOBANCO.2 (il giornalino d’Istituto nel web)

Finalità

Obiettivi educativi Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari Competenze da sviluppare:

Interdisciplinarietà:

Imparare a costruire una pagina web pubblicando il giornalino d’Istituto  

Saper utilizzare programmi informatici;

Saper costruire un testo multimediale;

    

Tecnologico- informatiche; Grafico - espressive; Storiche; Linguistiche; Geografiche.

Trasversale a tutte le discipline 29


Contenuti: Periodo e fasi di realizzazione:

Tutto l’anno scolastico in momenti diversi: Gli alunni reperiscono il materiale che costituirà il contenuto della pagine web e provvedono ad una prima stesura dei testi su un supporto informatico; Una rappresentanza delle diverse classi costituisce la redazione per la produzione della pagina finale.

Metodologia

Strumenti:

Produzione di testi e ipertesti (link); .

  

Ricerca tramite internet e fonti diversificate; Lezioni frontali; Gruppi di lavoro a classe aperte, costituzione di una redazione giornalistica.

 

Macchina fotografica digitale; PC (word, internet, posta elettronica, power point, acrobat reader);

Il progetto sarà adattato alla programmazione didattica per l’intero anno scolastico

Tempi:

Classi coinvolte: Docente referente:

Gli alunni disponibili delle classi della Primaria e della Secondaria che aderiranno. Lorenzo Medici e Elena Piancastelli

MUSICA PERCHE’…

L’educazione musicale può avere uno spazio di rilievo all’interno della programmazione scolastica: arrivare infatti al potenziamento di questa materia è sicuramente un modo per favorire la socializzazione fra i bambini, approfondire il loro senso ritmico, stimolare l’espressione di emozioni e stati d’animo, avvicinare alla conoscenza di uno strumento musicale. Vorremmo soprattutto sottolineare come un progetto di questa materia possa favorire anche la continuità verticale fra i diversi gradi scolastici, coinvolgendo alunni della Scuola dell’infanzia, della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado in attività collettive. -

Progetto “Continuità Infanzia-Primaria”

30


-

-

-

Progetto “Conoscere la musica” -

-

-

-

Finalità, obiettivi educativi e disciplinari: stabilire i primi approcci all’ambiente scolastico della primaria, collaborare con bambini e adulti di un’altra scuola per un fine comune. Periodo e fasi di realizzazione: da novembre 2010 a maggio 2011, tre ore per la classe prima della Scuola Primaria Ponticelli e la Sezione Gialla della Scuola dell’infanzia Ponticelli. Referenti: Roberta Ricciardelli per l’infanzia, Giulia Costa per la primaria. Personale coinvolto: Caprara e Ricciardelli per l’infanzia, Costa per la primaria. Finanziamenti:assegnati dal Fondo d’Istituto.

Finalità: produrre eventi sonori sia attraverso l’uso della voce che attraverso l’esecuzione strumentale di brani. Obiettivi educativi e disciplinari: imparare a lavorare in gruppo, a socializzare, conoscere le caratteristiche tecniche e sonore degli strumenti musicali e della voce, sviluppare e apprendere brani musicali attraverso il canto, conoscere e manipolare lo strumentario Orff per sviluppare il senso ritmico, aumentare la coordinazione corporea attraverso danze popolari. Contenuti: attività laboratoriali espressive per la promozione di potenzialità individuali, lavori di gruppo per attività di propedeutica musicale e approccio alla pratica strumentale, attività ritmico motoria, pratica vocale per imitazione. Periodo e fasi di realizzazione: da novembre 2010 a maggio 2011, sette ore per classe. Le classi coinvolte sono la I, IV e V di Ponticelli, le I e le V di Pedagna. Le altre classi non sono state inserite, perché già impegnate in progetti con il Diritto allo Studio. Finanziamenti: assegnati dal Fondo d’Istituto.

Progetto “Orchestra Orsini” -

-

Finalità: arricchimento dell’attività della scuola tramite alunni interessati, valorizzando anche crediti extra scolastici. Obiettivi educativi e disciplinari: responsabilizzazione, coesione, collaborazione fra le classi, coordinamento, affiatamento, sincronizzazione. Contenuti: brani musicali adattati all’organico dei partecipanti. Periodo e fasi di realizzazione: da novembre 2010 a maggio 2011. Le classi coinvolte sono le V di Ponticelli e Pedagna e la prima classe della Scuola Secondaria di Primo Grado, più alcuni alunni dell’istituto con altri strumenti. Si considerano circa dieci ore in tutto, proposte in orario extra-scolastico.

31


PROGETTI IN VERTICALE PRIMARIA SECONDARIA

PROGETTO " CIAK! NOI SPETT/ATTORI” La scelta del teatro come strumento di educazione nasce dalla consapevolezza, ormai consolidata, che il linguaggio teatrale praticato con l’atteggiamento pedagogico più corretto riesce a sviluppare competenze, a colmare le distanze culturali, a socializzare gli studenti, a formare il gruppo, ad integrare le diversità e, non ultimo, a creare le condizioni migliori per una crescita della persona equilibrata. Obiettivi generali       

Sviluppare la capacità di interazione sociale in diversi contesti ed ambiti; Comprendere la funzione ed il significato dello stare in una comunità sociale; Capire ed interiorizzare la necessità e l’importanza delle regole e dei comportamenti corretti; Acquisire una capacità di elaborazione progettuale; Conseguire una capacità produttiva a livello operativo – concreto; Favorire il pieno sviluppo delle potenzialità, spesso sommerse, di cui tutti gli alunni sono portatori; Valorizzare le diversità, per un reciproco arricchimento.

Obiettivi specifici   

Acquisizione e/o potenziamento delle capacità di ascolto; Acquisizione e/o potenziamento delle capacità espressive e ideo-creative; Acquisizione e/o potenziamento delle capacità di socializzazione e cooperazione;

Obiettivi educativi       

Saper ascoltare; Rispettare le regole; Sviluppare l’autonomia sociale; Saper entrare in relazione e sapersi confrontare con altri; Autopercepirsi come parte di un gruppo; Essere attivi e operativi con altri nel progetto; Sviluppare nuove forme di socializzazione.

Obiettivi didattici  

Facilitare la comunicazione mediante canali diversi (verbale e non verbale); Favorire l’interconnessione e l’interazione fra i diversi linguaggi: musicale, iconico, gestuale, espressivo-corporeo, sonoro, linguistico … 32


  

Conoscere le potenzialità dei diversi linguaggi: visivo, espressivo, corporeo … Acquisire maggiore autonomia, indipendenza, autostima, originalità; Acquisire autocontrollo come spettatori della scena;

Itinerario metodologico – didattico dei percorsi laboratoriali di lettura animata e produzione dei cortometraggi Si offriranno agli alunni opportunità per favorire la scoperta, in forma ludica, di che cosa è il teatro, si forniranno loro idonei strumenti perché possano vivere le diverse esperienze da protagonisti, ma si creeranno situazioni in cui gli stessi, prima protagonisti, vivano anche la dimensione degli spettatori. Le attività nei laboratori solleciteranno innanzitutto la partecipazione attiva e consapevole del sé e del fuori di sé e la conquista di una buona organizzazione spaziale e temporale attraverso l’azione. Le attività saranno condotte in maniera da rispettare la trasversalità della conoscenza. Le storie, la costruzione dell’identità dei personaggi, gli ambienti dovranno scaturire dall’immaginazione degli alunni (scrittura creativa). La metodologia sarà improntata al superamento della visione settoriale delle discipline coinvolte, attraverso la stesura di una progettazione interdisciplinare e all’apertura, in molti casi, delle classi in parallelo o in verticale (primaria- secondaria) per la realizzazione delle attività di laboratorio.

Coinvolgimento di soggetti culturali e teatrali presenti sul territorio La scuola non può ignorare la presenza e l’attività sul territorio di agenzie formative che si occupano di teatro di produzione video. L’Istituto ha concordato con La Palazzina di Imola e l’Associazione Extravagantis di Teatro Integrato i percorsi laboratoriali finanziati dal Diritto allo Studio. Inoltre le rispettive scuole dell’istituto hanno dato adesione alle Rassegne Teatrali di spettacoli e letture animate progettate nell’ambito dei finanziamenti del Diritto allo Studio 2009/2010 (vedi Il Gruppo Libero, La Luna Crescente, Extravagantis). E’ possibile che in talune rassegne siano messi in scena gli esiti dei laboratori del progetto di lettura animata . Articolazione delle attività     

Adesione delle singole classi o plessi alle rassegne teatrali in cartellone:

Spettacoli in lingua inglese ACLE per Primaria e Secondaria Primaria Ponticelli, Rassegna La Luna Crescente “Extravagantis”; Secondaria “Orsini”, Rassegna La Luna Crescente “Extravagantis”; Letturespettacolo in occasione della “Giornata della Memoria”; Primaria (classi 5^) e Secondaria (classi 1^ ) letture/spettacolo in occasione della Festa della Liberazione sul testo “Stivali a Montesole” (aprile) -

Laboratori presso le scuole: 33


  

Primaria Pedagna: spettacolo –finale del progetto “Una Comunità Partecipe”; Primaria (classi 5^) e Secondaria (classi 1^ ) , classi 3^ Secondaria: “Fare un videoracconto” con La Palazzina; Secondaria di I grado (classi 2^) Lettura animata collettiva con Extravagantis.

Visibilità socio-culturale degli esiti dei Laboratori attraverso una Rassegna di fine anno scolastico I laboratori che si svolgeranno nel plesso della Secondaria di I grado produrranno delle messe in scena. E’ indispensabile che questi prodotti abbiano la visibilità attraverso l’organizzazione di momenti dedicati:   

Permetta ai laboratori di mostrare i risultati del lavoro compiuto; Permetta alle famiglie e alla società in generale di “vedere” il risultato; Permetta agli scolari e agli studenti di vedere i prodotti e confrontarli tra loro.

DI TUTTI I DIRITTI...DI TUTTI I COLORI  Responsabile del progetto/ figura strumentale Prof.ssa Anna Garbesi  Area di interesse Arte, Cittadinanza e costituzione, Lettere  Sintesi del progetto Breve descrizione del progetto. Attività da svolgersi nell'ambito del Progetto Pilota in collaborazione con Unicef “Verso una scuola amica”. A. Obiettivi generali  Difendere e valorizzare i Diritti di ogni fanciullo promuovendo la libertà di espressione artistica a sostegno dello sviluppo intellettivo e della personalità. 

Sensibilizzare i ragazzi nei confronti delle problematiche sociali relative ai minori che subiscono sfruttamenti, violenze e sopraffazioni.

Coinvolgere i giovani verso il sostegno dei Diritti umani. Promuovere momenti di ascolto e confronto affinché la dignità ed il rispetto siano salvaguardati.

34


  

Sviluppare nuovi riferimenti per il mondo dell’infanzia mantenendo alto l’interesse sui Diritti dei bambini. Promuovere lo studio e la valorizzazione del disegno infantile LA CONVENZIONE RISPETTA IL DIRITTO DI… o o o o o

LA CONVENZIONE RICONOSCE CHE HAI BISOGNO DI… o o o o o o o o

Espressione (art. 12); Ricercare, ricevere e divulgare informazioni (artt. 13,17); Pensiero, di coscienza e di religione (art. 14); Associazione (art. 15); Partecipazione alla vita culturale ed artistica (art. 31).

Una famiglia (artt. 20,21) Cure speciali se disabile (art. 23) Un livello di vita adeguato (artt. 3,27) Una vita sana e sicura (artt. 6,27) Istruzione (art. 28) Esprimere i talenti e le potenzialità (art. 29) Rispetto per la lingua, la religione, la cultura (art. 30) Giocare e riposare (art. 31)

LA CONVENZIONE GARANTISCE… o o

Trattamenti speciali in caso di arresto (artt. 37,40); Speciale protezione in caso di guerra (art. 39); Protezione contro lo sfruttamento, il maltrattamento e l’abuso (artt. 19,32,34) C. Destinatari Tutti i ragazzi dai 6 ai 14 anni, individualmente o con lavori di gruppo. D. Attività principali  Produzione di disegni interpretativi personali su articoli della Convenzione dei Diritti trattati in classe;  Visione di un film adatto al livello di età per celebrare la Giornata Mondiale della firma della Convenzione dei Diritti dei Bambini (19/20 novembre 2010);  Interventi in classe di esperti di Amnesty International E. Tempi di attuazione  Visione film: 19/20 novembre 2010: per la primaria e per la prima secondaria UP di Peter Docter e Bob Peterson, 2010, per le seconde e terze secondaria “All the invisible children” di E. Kusturiza et alii;  Produzione di disegni entro il 18/11/2010, allestimento di una mostra e proclamazione vincitori per classi;  I quadrimestre per gli interventi di Amnesty F. Risultati attesi Sensibilizzazione all'argomento e presa di coscienza dei diritti dei ragazzi. G. Modalità di verifica Osservazioni del docente circa l'impegno e l'attenzione, valutazione dei lavori svolti H. Modalità di documentazione 35


Allestimento di una mostra , produzione dell'albero dei diritti, schede didattiche di lettura dei film  Figure coinvolte Docenti d'arte dell'istituto Comprensivo

Progetto IL MUSEO dentro e fuori/CLASSE Finalità

Avviare i ragazzi alla metodologia della ricerca storica attraverso lo studio di documenti, beni archeologici e architettonici della realtà locale per favorirne le conoscenza e la valorizzazione della storia e dei personaggi storici. 

Obiettivi generali

Le fasi della metodologia storica: lettura e comprensione di fonti, ricavandone elementi informativi da organizzare in sintesi storica; Mettere in relazione fonti di diverso genere relative ad una specifica tematica; Utilizzare i termini specifici del linguaggio disciplinare e la metodologia della ricerca storica;

 

Obiettivi specifici apprendimento

di

 

 

Conoscere le specifiche radici storiche della realtà locale; Conoscere il complesso architettonico individuando le stratificazioni dell’intervento umano e riconoscendone permanenze e mutamenti nel tempo; Conoscere fatti, personaggi evocativi ed eventi caratterizzanti legati alle diverse fasi d’uso del bene architettonico; Analizzare vari tipi di fonti storica (orale, scritta, iconografica) relativi alla storica del bene culturale in oggetto

Competenze:

Ogni gruppo della classe alla fine dell’esperienza avrà :  Sperimentato direttamente il metodo storiografico dalla fonte al testo storico;  Distinto i diversi livelli di lettura di una fonte storica (informazioni dirette e inferenziali);  Analizzato dal vero il bene architettonico-museale per ricavare informazioni utili al proprio percorso;  Documentato le proprie osservazioni e consolidato le proprie conoscenze;

Interdisciplinarietà:

Vengono coinvolte le seguenti discipline: Italiano (lessico utilizzato, nomenclatura parti dell’edificio, descrizione, narrazione a tema, ascolto attivo), Storia (metodologia della ricerca storica, analisi delle fonti e produzione di un testo storico), Geografia (lettura e posizionamento in piante topografiche) 36


Arte (concetto di bene culturale e caratteristiche estetiche, stilistiche e architettoniche, analisi di dipinti utilizzati come fonti iconiche, riproduzioni a disegno o con materiale da manipolazione) Tecnica-Informatica (produzione di foto digitali ed elaborazione di un ipertesto in con i risultati prodotti) Contenuti:

Per la primaria: 1.La storia romana del territorio imolese: Forum Corneli, le strade urbane e la centuriazione. Reperti del Museo di Imola che documentano la storia romana: domus e mosaici Per la secondaria di I grado: 1. Palazzi storici e monumentali della città di Imola e Faenza; 2. Lo studio di documenti dell’archivio Comunale di Imola, dell’archivio di Stato (uscite) 3. Percorsi di analisi documenti di archivio:  La tomba 185 di Villa Clelia: i Goti a Imola;  La Rocca che non c’è: viaggio tra documenti e reperti della castellina medioevale di Imola (uscita)  L’assalto del Valentino: cronaca di un attacco alla Rocca di Imola (uscita)  Giuseppe Scarabelli e la vita politica risorgimentale a Imola;  Luigi Orsini: l’archivio personale e la vita politica; 4. Il sistema Museale Imolese 5. CIDRA Imola e la documentazione della Resistenza nell’imolese (uscita)

Metodologia

In classe il lavoro sarà articolato per gruppi di livello e/o secondo la metodologia del cooperative learning. Non si tratterà di una lezione frontale, ma saranno i ragazzi stessi che scopriranno i documenti, cercheranno a prima vista di associarli per cronologia e argomento; successivamente li studieranno per tematiche diverse per poi relazionarsi a vicenda le conoscenze ottenute. Nel gruppo prima a coppie e poi in quartetto i ragazzi si occuperanno della lettura, comprensione e produzione di una sintesi finale del documento storico visionato. Successivamente le informazioni ottenute verranno consolidate dalla ricerca in situ di tracce utili a chiarire e a consolidare l’argomento.

Strumenti:

Tempi:

- visita a case-museo, edifici storici e mostra-museo; - fotocopie e riproduzioni fotografiche di documenti varii; -foto di particolari architettonici, reperti materiali; - riproduzioni di quadri; - schede di lettura fonti; - carte topografiche della città di Imola; - macchina digitale a.s. 2010-2011

Classi che vi aderiscono:

1A, 2A,1B, 1E, 2B, 1C, 2C, 1D, 2D, 3C, 3D della Scuola Secondaria 37


Risorse:

“Orsini” VA, VB, VC, VD della Primaria Pedagna V della Primaria Ponticelli Interne all’istituto: Prof.ssa Garbesi Anna. Prof.ssa Lisa Laffi, collaboratrici dei Musei Civici Comunali di Imola: Esterne: Prof.ssa Marzocchi Lea, collaboratrice con CIDRA Imola Esterne: gratuite degli Enti a cui si fa riferimento

PRATICA MUSICALE ALLE TASTIERE E DELLA CHITARRA INSEGNANTI REFERENTI Suzzi , Della Martera DESTINATARI Tutte le 5^ scuola primaria; tutte le 1^ classe scuola secondaria di I grado TEMPI: Febbraio/aprile 2011 OBIETTIVI educativi : Miglioramento di sé, coordinamento ritmico-melodico OBIETTIVI disciplinari   

Conoscere la posizione delle note nella tastiera; Sper usare le due mani in semplici melodie Sper realizzare accordi diatonici in posizione fondamentale

PERCORSI DIDATTICI e MODALITÀ OPERATIVE - Primi esercizi con la tastiera, in gruppo di massimo 10 alunni in 10 lezioni pomeridiane; - Materiale richiesto per gli alunni: tastiera polifonica, quaderno pentagrammato.

Personale /Enti coinvolti nel progetto: Docenti interni: Suzzi Stefano

38


VIAGGIO NEL CINEMA, IL CINEMA IN VIAGGIO Nell’ambito del progetto “ic7imola@legal-mente.noi” di educazione alla legalità, verrà realizzata attività di cineforum con percorsi relativi alla Convenzione dei Diritti dei Bambini. All’inizio del terzo millennio il viaggiatore è anche colui che, meglio di altri, sa muoversi e navigare negli infiniti spazi di una schermo o di un monitor, senza spostarsi dalla propria sedia. E’ colui che attraversa il mondo intero senza muoversi da casa e senza entrare in relazione con altri da sé reali, vivi, veri. Come e cosa cambia in un viaggio consumato con i vari mezzi di locomozione e quello consumato con i mezzi di comunicazione?.. Quanto i viaggi virtuali possono diventare strumenti formativi, dispositivi pedagogici, oggetti di studio in ambito educativo? Quanto possono porsi come mediatori di relazione, input, per discussioni e riflessioni? Per chi opera nella scuola, riflessioni e dibattiti intorno a questi nuclei tematici sono all’ordine del giorno. La diffusione massiccia di nuove forme di comunicazione a distanza, la familiarità che molti ragazzi hanno con strumenti tecnologici avanzati, la navigazione nella rete per molti esperienza quotidiana di auto formazione, necessariamente impongono alla scuola un’inversione di rotta. Non è assolutamente più possibile ignorare i grandi cambiamenti in atto nelle forme di comunicazione e di trasmissione del sapere e, contemporaneamente, bisogna individuare le strade migliori per sfruttare adeguatamente le potenzialità di questi mezzi, per stabilire con essi un rapporto interattivo critico e divergente, per riuscire a progettare percorsi attraverso i quali il viaggio virtuale si configuri davvero come esperienza arricchente e formativa. . In ambito educativo l’obiettivo non è quello di aumentare la dose del viaggiare, ma quello di creare le condizioni che fanno del viaggio un’esperienza umanamente e culturalmente significativa . Usare la metafora del viaggio in ambito educativo consente di creare nei discenti la “mente del viandante”, una mente aperta, che si proietta, prospettica, che guarda sempre in avanti, capace di abitare il tempo e lo spazio in modo nuovo. Educare al viaggio significa farsi trasmigratori tra culture diverse, imparare ad “attraversare” la differenza, vivere sulla strada e formarsi un pensiero nomade. Sin dalla sua nascita il CINEMA ci ha regalato svariate occasioni di viaggio virtuale in cui attraversare luoghi e situazioni e farsi attraversare da sensazioni, domande, pensieri sul proprio mondo interiore e sui mondi fuori da sé. Il CINEMA non riproducendo semplicemente la realtà ma reinventandola, rifondandola, contribuisce a costruire l’identità di ciascuno di noi, incide sulla creazione dell’immaginario, aiuta ad esplorare, sentire , guardare in modo diverso, forse nuovo, lo spazio vicino e lontano e dunque viaggiare nel CINEMA e con il CINEMA, guardare i film con gli occhi e con il cuore, può divenire una nuova esperienza di viaggio da consumarsi nella relazione educativa.

39


I percorsi “Di tutti i diritti...di tutti i colori” sono visibili sul sito: Http://www.lombardiaspettacolo.com/cinema/pdf/4_DOSSIER_DIRITTI.pdf Articoli convenzione

Film per Primaria

Film per Secondaria

La Convenzione dei Up Diritti dei Ragazzi

All the children

Art. 9,12,13,18,19,21 Adulti e bambini

Ladro di bambini

Art. 2,7,8,23 Minori, identità diversità

La Freccia Azzurra

invisible 19-20/11/2010

La gabbianella e il Basta guardare il cielo e gatto

Art. 6,38,39 Minori e guerra

Data proiezione

01/02/11 3/12/2010 Mondiale Disabilità

Giornata della

Il bambino dal pigiama L'uomo che verrà (cl. 01/04/11 a righe 3^) La vita è bella (classi Gennaio 2011 – 2^ e 3^) Giornata della Memoria

Art. 28 Minori e all'istruzione

Matilda 6 unica

La scuola

01/03/11

Art. 12,13,15,31 Il giardino segreto Minori e relazioni con i coetanei

Stand by me

01/04/11

Art.32 Minori e mondo del Lavoro

La petite vendeuse de 01/05/11 soleil 1^ e 2^

diritto

Iqbal

Rosso Malpelo cl 3^

Destinatari Saranno approntati due percorsi: uno per la scuola primaria e uno per la scuola secondaria e corsi EDA. Si intende consentire l’accesso agli alunni ed ai genitori interessati (un solo genitore per alunno, salvo disponibilità di posti).

Metodologia Si prevede di svolgere la proiezione dei film nell’aula multimediale dell’istituto nel tardo pomeriggio (indicativamente ore18-20 per la secondaria, 14-16 per la primaria) con una frequenza mensile. Alle varie proiezioni sarà presente un docente che accoglierà i partecipanti con una breve introduzione-presentazione e consegnerà la recensione del film.

40


INCONTRI CON L’AUTORE La promozione della lettura nella biblioteca scolastica Book-city A.s. 2010/2011 Premessa Educare alla lettura non è la stessa cosa che insegnare a leggere: non poche volte insegnare a leggere può comportare un’irreparabile rinuncia alla lettura. Si deve puntare a che i bambini stabiliscano con i libri un legame indistruttibile, dato che proprio i libri, più di ogni altra cosa, sono in grado di soddisfare le loro esigenze di crescita. La lettura (principale chiave di accesso al sapere e autoreferente nei processi di crescita dell'individuo) deve quindi essere riscoperta dal bambino come attività libera, oltre che piacevole. La C. M. 105 del 27/03/1995: «l’educazione alla lettura deve essere considerata un processo continuo che si imposta fin dalla scuole elementare e persino dalla scuola materna» e, di seguito «l’educazione alla lettura non è vista come obiettivo della sola educazione linguistica, ma deve divenire momento trasversale a tutte le discipline attraverso l’incentivazione ad un leggere che coinvolga i processi cognitivi e quelli affettivo - emotivi». Le indicazioni ministeriali sono tese a incentivare il piacere, più che il dovere, della lettura nei giovani. Un percorso progettuale di lettura è quindi sia uno strumento promozionale, incentivante il piacere di leggere, sia uno strumento metadidattico che consente di affrontare in modo indiretto, innovativo e trasversale le discipline. Finalità - Condurre i bambini alla scoperta della lettura come piacere, con una metodologia che miri il più possibile al recupero di una dimensione "seduttiva del leggere", attraverso percorsi ragionati e graduali, caratterizzati da attività motivanti; - Creare un rapporto tra testo scritto e lettore. Ciò che conta non è leggere, ma come leggere. - Avvicinare ulteriormente gli alunni alla lettura con la prospettiva di incontrare un autore:leggere approfonditamente una sua opera, è senza dubbio uno stimolo per approfondire un testo, ricavarne argomenti di conversazione, di interazione con l'autore che si va ad incontrare Destinatari Il progetto è rivolto alle classi della primaria e secondaria di I grado Articolazione I FASE : Il piacere di leggere 41


CONTENUTI 

Lettura romanzo

OBIETTIVI del

ATTIVITA’

Leggere,  comprendere un romanzo Comprendere il messaggio dell’autore Riflettere criticamente sulle tematiche proposte Leggere per il  piacere di  leggere

TEMPI

L’insegnante legge a voce alta, in classe, ogni giorno alcune pagine del romanzo prescelto; gli studenti ascoltano

Mese di settembre/ metà ottobre 2010.

Gli studenti leggono autonomamente a casa il Mese romanzo e trascrivono su un novembre quaderno le frasi del romanzo da cui sono stati particolarmente colpiti

II Fase: l’incontro con l’autore. Al momento sono stati presi contatti con Gherardo Colombo e Beatrice Masella che hanno dato disponibilità a partecipare: GC. Il 16/12/2010 e BM il 18/03/2011. Con disponibilità di fondi si contatteranno Cristiano Cavina, Cesare Finzi. ATTIVITA’ L’attività della seconda fase di lavoro prevede che le classi che hanno aderito al progetto, si ritrovino insieme, alla presenza dell’autore, per uno scambio di opinioni e vedute che prendendo avvio da quanto letto, giungano a considerazioni più ampie sul significato della scrittura nella vita di un uomo.

OBIETTIVI

TEMPI

Sapersi relazionare con gli altri Una mattina, superando la propria timidezza ed da definire emotività

Saper partecipare a un dibattito intervenendo in modo pertinente ed originale

Saper esporre il proprio pensiero in modo chiaro, organico ed appropriato

Saper interagire chiedendo chiarimenti, approfondimenti nel rispetto della persona.

42

di


Materiali 

La lettura di almeno uno dei romanzi o testi di Gherardo Colombo, Beatrice Masell, Cristiano Cavina, Cesare Finzi.

Verifiche Al termine delle due fasi di lavoro il docente può somministrare una verifica/più verifiche volte a monitorare il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso: 

Test di comprensione

Analisi di una pagina del romanzo

Relazione orale o scritta

I risultati conseguiti saranno utili per procedere ad una valutazione globale del Progetto con lo scopo di cogliere e valorizzarne gli eventuali punti di forza o viceversa, di valutare i punti di debolezza per correggerli. Risultati attesti Il progetto si propone di offrire agli studenti la possibilità di vivere un’esperienza emozionante che li appassioni al leggere per scoprire, come scrive il Premio Nobel Orhan Pamuk che “la grande letteratura non parla delle nostre capacità di giudizio, ma della nostra abilità di metterci nei panni di un altro”.

Progetto “UNA SCUOLA DI MILLE COLORI – ITALIANO L2” Responsabile del progetto Docenti Gabriella Gollini e Deanna Rossi Premessa L’accoglienza e l’inserimento degli alunni neo arrivati in Italia avviene con le “metodologie e lineeguida del protocollo di accoglienza alunni stranieri”. Tale documento è stato firmato dal Comune di Imola (settore scuola, servizio infanzia, centro per le famiglie), dagli Istituti Comprensivi di Imola, dall’asp (Azienda Servizi alla Persona) e dal CISST (nuovo circondario imolese); esso contiene le indicazioni dei servizi offerti e prevede l’attivazione di una commissione che si occupa dell’orientamento inteso come valutazione degli apprendimenti e suggerimenti per l’attribuzione degli alunni alle classi. In base agli indicatori contenuti in questo documento, ad ogni alunno viene assegnato un punteggio e le relative ore destinate alla mediazione e all’alfabetizzazione. Negli ultimi anni le ore attribuite agli alunni si sono ridotte in modo sensibile e perciò si è presentata la pressante necessità di integrare tali ore con attività svolte dai docenti dell’istituto per alfabetizzazione e recupero disciplinare, per una maggiore inclusione degli alunni.. Problema da affrontare Gli alunni neo arrivati in Italia si trovano a dovere affrontare nuove situazioni, con difficoltà 43


linguistiche spesso accompagnate anche da problemi di apprendimento per lacune pregresse, accumulate negli anni frequentanti le scuole nel paese d’origine. Alunni coinvolti Alunni stranieri (migranti) che necessitano di attività individualizzate o di piccolo gruppo per attività di alfabetizzazione o recupero disciplinare. Modalità di attuazione  I docenti interessati presenteranno la richiesta delle ore compilando l'allegato A.  Durante le lezioni dovranno compilare un foglio registro (allegato B) con le presenze da consegnare, al termine delle attività, alle Funzioni Strumentali.  In fase di verifica dovranno compilare la breve scheda/relazione (allegato C) da consegnare, al termine delle attività, alle Funzioni Strumentali.. Obiettivi  Comprendere e usare termini relativi ad ambiti e situazioni quotidiane  Strutturare frasi semplici usando il lessico ad alta frequenza  Comprendere ed usare le strutture funzionali della lingua  Comprendere brevi testi scritti e orali con struttura sintattica sempre più complessa  Produrre brevi testi scritti e orali  Riconoscere alcuni elementi grammaticali in funzione della struttura della frase  Acquisire un metodo di studio efficace  Acquisire un lessico essenziale specifico per le discipline. Contenuti  In base agli alunni, ogni docente sceglierà i contenuti più idonei per raggiungere gli obiettivi Metodologie  Ogni docente utilizzerà le metodologie più idonee per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Strumenti  Libri di testo, fotocopie ed altro materiale idoneo Verifiche  Osservazione e prove in itinere Materiali Fogli bianchi, cartoncini e altro materiale idoneo Risorse umane  Docenti dell'istituto

Tempi e durata Tutto l’anno scolastico 44


SCUOLA DELL’INFANZIA PONTICELLI

Progetti a costo

Progetto “ACCOGLIENZA-ISCRIZIONI” Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

- collaborare per creare un ambiente accogliente per i bambini - essere disponibili verso il prossimo

Competenze da sviluppare:

Sviluppare la manualità

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Gennaio 2011 Realizzazione di piccoli “ pensierini” da donare ai bimbi che verranno a scuola nella giornata aperta

Tempi: Annuale- prosecuzione Tutte

Classi coinvolte: Docente referente del progetto: Personale/Enti coinvolti nel progetto : -

Ascari Daniela Docenti interni: Ascari, Costa, Ricciardelli, Gordini, Marson, Caprara

Progetto “LA SCUOLA E’ MIA” Obiettivi specifici apprendimento disciplinari Periodo e fasi realizzazione: Metodologia

di - stabilire rapporti di collaborazione con altri adulti. - stimolare la creatività - esplorare materiali diversi e utilizzarli in modo creativo - socializzare con bimbi e adulti di altre sezioni di 3 cicli di 5 incontri da ottobre a maggio 2011 Incontri settimanali Laboratori d’intersezione sull’espressività con gruppi di bambini misti delle tre sezioni e insegnanti delle 3 sezioni mescolate fra loro (i laboratori riguarderanno i differenti modi di esprimere la creatività) 45


Tempi: Annuale- nuovo progetto Classi coinvolte: Tutte Docente referente del Ascari Daniela progetto: Personale/Enti coinvolti Docenti interni: tutte nel progetto : Esperti esterni dipendenti da cooperativa: Stefano Martinelli

Progetto “ TUTTI INSIEME” Finalità Obiettivi educativi Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

- potenziare il rapporto scuola-famiglia

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Dicembre 2010 – giugno 2011

- socializzare con bambini e adulti vivendo insieme momenti di serenità e allegria - collaborare insieme a bimbi e insegnanti di altre sezioni per ottenere un fine comune - vivere insieme momenti di serenità e allegria

Lavori in piccolo e grande gruppo

Tempi: Classi coinvolte: Docente referente del progetto: Personale/Enti coinvolti nel progetto :

Annuale Tutte Ascari Daniela Docenti interni: tutte Ata: sì Genitori: tutti

46


Progetti gratuiti

Progetto ACQUAMOTRICITA’ Obiettivi educativi Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

Scoperta e consolidamento delle senso percettività acquatiche Ambientamento e acquaticità

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Febbraio – maggio 2011 8 incontri quindicinali di un’ora

Tempi: Annuale- nuovo progetto Classi coinvolte: Sez. A Docente referente del progetto: Personale/enti coinvolti nel progetto :

Caprara Morena Docenti interni: Caprara, Marson Ata : si Convenzioni con enti esterni: UISP in piscina comunale

Progetto “GIOCHIAMO A YOGA” Obiettivi educativi

Tempi: Classi coinvolte: Docente referente del progetto: Personale/enti coinvolti nel progetto :

-valorizzare il corpo come importante strumento di apprendimento -favorire il senso del ritmo attraverso le attività - considerare il limite e l’errore come situazioni positive che consentono di sapersi accettare e trovare le giuste soluzioni ai problemi Annuale Sez. A

Marson Grazia Docenti interni: Marson, Caprara

47


Progetto “ CONCORSO PRESEPI” Obiettivi educativi Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

- attivarsi per ottenere un fine comune - partecipare attivamente per contribuire all’allestimento del presepe a scuola. - vivere insieme l’attesa del Natale

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Dicembre 2010

Tempi: Classi coinvolte:

Prosecuzione Tutte

Docente referente del Personale/enti coinvolti nel progetto :

Costa Silvia Docenti interni : tutte Convenzioni con enti esterni: Diocesi di Imola

Preparazione degli elementi necessari all’allestimento del presepe

Progetto “ CONTINUITA’ INFANZIA- PRIMARIA” Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

- stabilire i primi approcci all’ambiente scolastico della primaria - collaborare con bambini e adulti di un’altra scuola per un fine comune

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Aprile-maggio 2011 Incontri da definire Incontri presso la scuola primaria per realizzare le attività che saranno definite dalle insegnanti nella programmazione. Annuale Marson Grazia per l’infanzia e Costa Giulia per la primaria

Tempi: Docente referente del progetto: Personale/enti coinvolti nel progetto :

Docenti interni Marson, Ricciardelli Docenti di altre scuole: Costa Giulia

48


Progetto “UN LIBRO PER AMICO” Finalità

Stimolare l’interesse e la curiosità verso la lettura

Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

  

Vivere momenti affettivo-relazionali genitori-bambini (i genitori leggono a casa i libri ai loro figli) Rispettare le cose altrui

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Da novembre 2010 a maggio 2011 Tutti i venerdì consegna individuale di un libro preso in prestito dalla biblioteca di Ponticelli (da leggere a casa insieme a mamma e/o papà), da rendere la settimana successiva Annuale

Tempi: Classi coinvolte:

Tutte Docente referente del progetto: Personale/enti coinvolti nel progetto :

Ascari Daniela Docenti interni : tutte Convenzioni con enti esterni: biblioteca di Ponticelli

Progetto “MAGIC ENGLISH” Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

primi approcci alla lingua inglese

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Novembre 2010 – maggio 2011

Tempi: Docente referente del progetto: Personale/enti coinvolti nel progetto:

Annuale

Incontri settimanali pomeridiani

Caprara Docenti interni: Marson, Caprara

49


Progetto “EDUCAZIONE STRADALE” Obiettivi educativi Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia Tempi: Docente referente del progetto: Personale/enti coinvolti nel progetto :

Conoscere e interiorizzare le regole - conoscere le norme di comportamento sulla strada come pedoni e come ciclisti - conoscere la forma dei segnali stradali e i loro messaggi Conoscere e rispettare le segnalazioni del semaforo e del vigile urbano Marzo 2011- maggio 2011 Incontri settimanali Annuale – nuovo progetto Marson Grazia Docenti interni: Marson, Caprara

SCUOLA PRIMARIA DI PONTICELLI Progetti a costo

Progetto: RECUPERO E SVILUPPO APPRENDIMENTI Finalità Obiettivi educativi

Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari Competenze da sviluppare:

Migliorare le abilità di apprendimento nell’area linguistica e logicomatematica Creare situazioni alternative per l’apprendimento anche attraverso l’uso del computer; Creare molteplici opportunità per operare in modo finalizzato nelle varie aree di apprendimento. Potenziare il linguaggio scritto, verbale e arricchire il lessico; Potenziare il linguaggio logico-matematico Conoscere i concetti fondamentali della matematica Italiano: Saper leggere correttamente vari testi Saper scrivere, rispettando le principali convenzioni, ortografiche vari testi 50


Interdisciplinarietà:

Contenuti:

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Strumenti: Tempi: Classi coinvolte: Docente referente del progetto:

Saper esporre oralmente brevi discorsi adatti alle varie situazioni comunicative Matematica Saper usare il numero per contare, confrontare, e ordinare. Eseguire le quattro operazioni aritmetiche mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo Saper risolvere semplici problemi Attraverso questo progetto, intendiamo potenziare tutto ciò che ciascun bambino può fare nel corso dell’anno scolastico, le mete a cui può pervenire attraverso i supporti metodologici educativi e didattici più adeguati, in alcune aree, che presentiamo separate, ma che nella realtà, svilupperemo in interdipendenza. Giochi linguistici per facilitare l’apprendimento della lettura Strategie per il miglioramento della scrittura Strategie per potenziare i processi cognitivi specifici alla base dell’intelligenza numerica Durante l’anno scolastico in corso fino al 30 giugno Sul piano metodologico riteniamo dover procedere secondo gli itinerari sotto riportati: - prevalenza del concreto : nel senso che in ogni attività procederemo sempre dalle esperienze per poter sviluppare la capacità di compiere operazioni concrete e da queste procedere a operazioni via via più “complesse” con la massima gradualità. - successo : perché per tutti i bambini la scuola non deve essere una continua esperienza di frustrazioni e di fallimenti bensì una serie di occasioni adatte a produrre affermazioni. Materiale multibase - materiale strutturato - materiale multimediale sussidi vari Dal mese di novembre 2010 al mese di maggio 2011 Le classi 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ della scuola primaria di Ponticelli Si rendono disponibili i seguenti insegnanti Conti – Sarti – Vannini – Pozzi - Saponieri - Leto - Costa

Progetto PRESEPE Finalità Obiettivi educativi

Competenze da sviluppare:

Realizzazione presepe per partecipazione concorso diocesano Accostarsi al significato cristiano del Natale collegando i contenuti della religione cattolica alla tradizione del proprio ambiente familiare Riconoscere la ricerca e il desiderio di pace e unità osservando la varietà dei personaggi del presepe.

51


Interdisciplinarietà:

Contenuti: Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Educazione all’immagine: produzione di immagini statiche e grafiche riconducibili a personaggi, forme, luci e colori. Storia: ricavare da fonti di tipo diverso (vangeli, tradizioni familiari…) conoscenze semplici su momenti del passato. Rappresentazione della nascita di Gesù. Novembre-dicembre

Strumenti:

Disegno dei modelli, riproduzione e colorazione dei modelli su legno, ritaglio delle sagome da parte dei genitori degli alunni. Legno, colori, strumenti di falegnameria.

Tempi: Classi coinvolte:

Prosecuzione I, II, III, IV, V primaria Ponticelli

Docente referente del progetto: Personale/enti coinvolti nel progetto :

Antonella Barbieri (i.r.c.) Docenti interni Genitori

Progetti gratuiti

Progetto CASA DELLA SPERANZA Finalità Obiettivi educativi

Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

Competenze da sviluppare: Interdisciplinarietà: Contenuti:

Periodo e fasi di

Proseguire lo scambio di disegni e lettere tra bambini appartenenti a culture, ambienti e realtà diversi Accompagnare i bambini ad aprirsi all’intuizione dei valori dell’amicizia e della condivisione verso coetanei che vivono il disagio della malattia e dell’abbandono. Conoscere le realtà missionarie, in particolare quella della “casa della speranza” presso Elementeita in Kenya gestita dalle piccole suore di santa Teresa del Bambin Gesù che accoglie attualmente circa quaranta bambine (da 0 a 18 anni) abbandonate dalla famiglia perché sieropositive. Sapere utilizzare le parole, e per i più piccoli il disegno, come mezzo di condivisione e conforto. Lingua inglese per le classi IV E V. Educazione all’immagine I, II, III. Scambio di semplici informazioni su quotidianità, scuola, giochi, amicizie, abitudini, tempo libero, alimentazione, condizioni climatiche…dei rispettivi paesi di appartenenza (Italia-Kenya). Gennaio-febbraio 52


realizzazione: Metodologia

Realizzazione disegni e lettere. Invio corrispondenza tramite dott. Grilli Leopoldo che si recherà presso la missione a febbraio. Foto, filmati, colori, racconto dell’esperienza personale dell’insegnante di religione Antonella Barbieri che ha vissuto direttamente la missione. Prosecuzione (sono già avvenuti 3 scambi epistolari negli anni scolastici precedenti) I, II, III, IV, V scuola primaria Ponticelli

Strumenti: Tempi: Classi coinvolte: Docente referente del progetto:

Antonella Barbieri i.r.c.

SCUOLA PRIMARIA PEDAGNA Progetti a costo

Progetti di recupero

Progetto INSIEME PER CAPIRE Finalità

Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

Porre in atto interventi singoli e a piccolo gruppo per acquisire abilità strumentali di base. Educare alla relazione nel piccolo e grande gruppo e alla responsabilità lavoro individuale. Raggiungere un’adeguata autonomia nella tecnica della letto-scrittura e raggiungere un accettabile grado di autonomia nella comprensione del testo narrativo e matematico.

Competenze da sviluppare:

Leggere e scrivere autonomamente e arrivare alla soluzione di problemi con due domande e due operazioni.

Interdisciplinarietà: Contenuti:

Raccordi italiano matematica e immagine. Tecnica della letto- scrittura,capacità di risolvere problemi con le 4 operazioni, rappresentazione grafica di una storia letta in classe. Anno scolastico 2010/2011, un’ora e trenta settimanali per il piccolo gruppo il mercoledì e giovedì alternati Comprensione di semplici testi e analisi e riflessioni sulle strategie per la risoluzione di problemi. Lezioni individuali e attività laboratoriali.

Obiettivi educativi

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia Strumenti:

53


Tempi: Docente referente del progetto:

Annuale Monduzzi Maria Rosa

Progetto : “PASSO DOPO PASSO” Finalità Obiettivi educativi

Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari Competenze da sviluppare:

Interdisciplinarietà:

Contenuti:

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Migliorare le tecniche di base per l’ apprendimento nell’area linguistica e logico-matematica Creare situazioni alternative per l’apprendimento e il potenziamento di alcuni bambini in difficoltà. Incentivare l’ interesse, l’ impegno, la partecipazione, il senso di responsabilità e l’ organizzazione del lavoro. Apprendere e consolidare il linguaggio logico-matematico Potenziare il linguaggio scritto, verbale e arricchire il lessico Italiano: Saper esporre oralmente brevi discorsi adatti alle varie situazioni comunicative saper scrivere rispettando le principali convenzioni ortografiche Conoscere varie tecniche di scritture e migliorare la lettura Matematica: Saper usare il numero per contare, confrontare, ordinare e calcolare Eseguire le quattro operazioni aritmetiche mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo Saper risolvere semplici problemi. Attraverso questo progetto, intendiamo potenziare tutto ciò che ciascun bambino può fare nel corso dell’anno scolastico, le mete a cui può pervenire attraverso i supporti metodologici educativi e didattici più adeguati, in alcune aree, che presentiamo separate, ma che nella realtà, svilupperemo in interdipendenza. Giochi linguistici per facilitare l’apprendimento della lettura Strategie per il miglioramento della scrittura Strategie per potenziare i processi cognitivi specifici alla base dell’intelligenza numerica Durante l’anno scolastico in corso. Si curerà e organizzerà un clima positivo che consenta al bambino di lavorare serenamente. Si partirà dai bisogni ma soprattutto dalle conoscenze e competenze che l’alunno ha già acquisito. Verranno utilizzati diversi materiali didattici quali il computer, il registratore,i cartelloni per rendere il percorso educativo più stimolante e coinvolgente. Per la lettura e la scrittura verranno predisposti esercizi graduati e organizzati in percorsi che puntino all’acquisizione della 54


consapevolezza dell’errore e forniscano strategie per imparare a controllare i processi automatici di letto-scrittura. Strumenti:

Tempi: Docente referente del progetto: Personale/enti coinvolti nel progetto :

Materiale strutturato Testi scolastici e non Schede e materiale personalizzato per ciascuna disciplina interessata Schede illustrate e operative Pc e software specifico Dal mese di novembre 2010 al mese di aprile 2011 Leto Maurizio Docenti interni

Progetto RECUPERO E POTENZIAMENTO Finalità

Garantire l’adeguamento del programma alle necessità individuali di alunni in difficoltà d'apprendimento ed offrire all'intero gruppo classe la possibilità di svolgere attività che possano potenziare le proprie conoscenze ed abilità

Obiettivi educativi

Educare al lavoro individuale ed all’interno del gruppo così come all'attività laboratoriale.

Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

Italiano:  Usare correttamente la lingua italiana adeguando la conversazione al contesto comunicativo.  Saper leggere in modo chiaro e fluido.  Conoscere gli strumenti linguistici di base indispensabili al corretto uso della lingua (ortografia e grammatica) Tecnologia ed informatica:  Permettere lo sdoppiamento della classe allo scopo di condurre adeguate lezioni in laboratorio d'informatica avvalendosi della contemporaneità dei docenti. Arte e immagine:  Consentire lo sdoppiamento della classe per consentire un adeguato utilizzo dell'aula pittura da parte degli alunni, avvalendosi della contemporaneità dei docenti. Uscite didattiche:  Parte delle ore riservate al progetto saranno destinate all'accompagnamento della classe in sedi esterne alla scuola allo 55


Competenze da sviluppare:

scopo di potenziare conoscenze dell'intero gruppo classe.

Italiano: - saper conversare all’interno di un gruppo- comprendere semplici testi in relazione alla loro funzione. - costruire enunciati corretti e logicamente accettabili. Tecnologia ed informatica:  Saper utilizzare semplici programmi d’informatica secondo le indicazioni ricevute dal docente. Arte e immagine: 

Praticare tecniche pittoriche in ambiente attrezzato ed adeguato.

Uscite didattiche: - potenziare il proprio bagaglio informativo attraverso l’osservazione Diretta in “ambienti” differenti da quello propriamente scolastico.

Interdisciplinarietà:

Le attività proposte in quanto trasversali, si prestano ad una totale interdisciplinarietà.

Contenuti:

Italiano: - regole per scambi comunicativi. - lettura individuale silenziosa ed ad alta voce. - testi su traccia data. - convenzioni ortografiche e grammaticali indispensabili alla corretta struttura della lingua. Tecnologia ed informatica: 

Programmi di base per videoscrittura.

Arte e immagine: - l’acquerello e la tempera : strumenti per “esprimesi con il colore”

Uscite didattiche: - i contenuti varieranno a seconda della visita che si effettuerà

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Intero anno scolastico 2010/2011 Interventi individualizzati ed adeguati al piccolo gruppo. 56


Strumenti: Tempi:

Docente referente del progetto: Personale/enti coinvolti nel progetto :

Didattica laboratoriale . Conversazioni guidate, letture mirate, testi da comporre, esercizi ortografici e grammaticali. Annuale:prosecuzione e potenziamento del medesimo progetto svolto nello scorso a.s. Bruno Angela Docenti interni

Progetto RECUPERO E POTENZIAMENTO DI ABILITÀ E CONOSCENZE Identificazione del problema: presenza di alunni difficoltà nell'acquisizione della strumentalità di base con problemi derivanti soprattutto da uno svantaggio socio – culturale che, determina demotivazione e ritardo nell'apprendimento.

Finalità acquisire la strumentalità di base; prolungare i tempi di attenzione e di concentr sviluppare le competenze logico - espressive. Campo di indagine: ambito linguistico e logico - matematico. Obiettivi educativi  Star bene a scuola · favorire l’apprendimento della lingua italiana · sviluppare conoscenze specifiche nell’ambito logico-matematico · consolidare e potenziare le strumentalità di base Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari lingua italiana       

Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e comunicare Leggere, comprendere e produrre testi Individuare la successione logico - temporale di un racconto Riferire con chiarezza esperienze vissute Leggere parole, frasi e testi di diverso genere Associare digrammi e trigrammi con i corrispondenti valori fonematici Scoprire le prime regole ortografiche

Matematica  Acquisire il concetto di numero e conoscerne il valore posizionale 57


         

Confrontare e ordinare i numeri naturali, utilizzando i simboli >, <, = Leggere e scrivere i numeri Scomporre e comporre i numeri in decine e unità Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni Eseguire addizioni e sottrazioni con con materiale strutturato e non Tradurre problemi espressi con parole in rappresentazioni matematiche Individuare i dati essenziali per la risoluzione di un problema Rappresentare graficamente e risolvere problemi con un'operazione Acquisire i concetti spazio - temporali Localizzare oggetti nello spazio, prendendo come riferimento se stessi o altri, secondo le relazioni: destra/sinistra - prima/dopo - sopra/sotto vicino/lontano...

Competenze da sviluppare: Educativi Consolidare la capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare e comunicare. Formativi Saper relazionare in modo consapevole e significativo in vari contesti Comportamentali Riuscire ad utilizzare in modo pertinente i vari codici comunicativi. Altro Acquisire una maggiore padronanza strumentale.

Contenuti: ascolto, lettura e comprensione di racconti; conversazioni; illustrazione di storie in sequenze; completamento di schede operative; esercizi di consolidamento; verbalizzazioni individuali e collettive, orali e scritte; utilizzo di materiale vario di manipolazione; giochi con materiale strutturato e non, rappresentazioni grafiche; esercitazioni individuali; utilizzazione di schede e tabelle utilizzo di software specifici per sviluppare le capacità logiche, la comprensione del testo e la correttezza ortografica; le abilità di calcolo (addizioni e sottrazioni). Periodo e fasi di realizzazione: tutto l’anno Metodologia il percorso di apprendimento verrà attivato attraverso attività di sviluppo Delle abilità orali e scritte, giochi di: composizione e scomposizione, Riconoscimento, trasformazione di parole; risoluzione di situazioni Problematiche, operazioni e successioni numeriche, esercitazioni mirate 58


Al potenziamento di abilità e conoscenze. Strumenti:  Giochi di associazione o Schede opportunamente predisposte in relazione ai bisogni o Alunni o Libri di testo Tempi: l’intero anno scolastico Docente referente del progetto: De Gennaro/ Foglia

Progetto COMMISSIONE FESTA DELLA SCUOLA Finalità Obiettivi educativi Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari Competenze da sviluppare: Interdisciplinarietà: Contenuti:

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Festa di fine anno scolastico Valorizzare e rafforzare rapporti genitori, alunni, insegnanti in contesto extra scolastico Socializzare, relazionare e concretizzare attività motorie, musicali, comunicative. Saper rapportarsi agli altri nelle varie attività proposte Progettazione attività ludiche – ricreative, sportive… Ricerca di enti – associazioni Programmazione di spazi per eventuali mostre o eventi Realizzazione del volantino - invito Da gennaio a maggio Incontri periodici per definire le varie attività

Strumenti:

Computer

Tempi: Docente referente del progetto:

Secondo quadrimestre Sorrentino Angela e Castellini Oria primaria Pedagna Conti Marina e Costa Giulia primaria Ponticelli

59


Progetto USCIAMO INSIEME Finalità Obiettivi educativi Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

Fare un’esperienza comune relative alla conoscenza storica Sapere come comportarsi in un luogo pubblico (museo Donini) Approfondire temi relativi alla preistoria

Competenze da sviluppare:

Conoscere, attraverso la visita e attività laboratoriali, le abitudini dell’uomo primitivo

Interdisciplinarietà: Contenuti:

Storia, attività manuali e pratiche, educazione alla cittadinanza. L’uomo della preistoria

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Una giornata del mese di aprile 2011

Strumenti:

Forniti dal museo

Tempi: Docente referente del progetto:

4 ora in una giornata da concordare con il museo. Maria Rosa Monduzzi, Vincenza Ruggia

Laboratoriale

SICURI SULLA STRADA Educazione Stradale Nella scuola Primaria

Soggetti coinvolti: Durata del progetto: Referente del progetto: Eventuali esperti e rispettive qualifiche: Collaborazioni: Enti in collaborazione

Alunni, docenti, genitori, Ente locale, Polizia Municipale e personale sanitario Tutto l’anno scolastico Tecnici della Polizia Municipale di Imola. Genitori, Ente locale, Polizia Municipale e personale sanitario Provincia di Bologna Progetto Sicuri sulla Strada Per la scuola primaria Finalità:

Promozione della motivazione  Azioni rivolte agli studenti e direttamente connesse al vissuto degli studenti, 60


 Azioni che privilegiano la dimensione affettivo-relazionale e la dimensione cognitiva-euristica e cognitivo-esperienziale.  Riappropriazione negli studenti di un vissuto particolarmente motivante, in quanto legato a contesti e/o ad esperienze affettivamente molto significativi. Promozione della corresponsabilità educativa scuola – famiglia  Azioni rivolte alle famiglie degli studenti, al fine di promuovere la partecipazione, la condivisione e l’assunzione di responsabilità educativa da parte delle famiglie degli studenti.  Collaborazione della famiglia nella simulazione e nel successivo lavoro di potenziamento dei contenuti e nella supervisione. Obiettivi educativi del progetto Proporre iniziative ed attività, che prevedono momenti di riflessione sui temi dell’ educazione stradale e della sicurezza in strada aiuta a:  Promuovere una responsabile e piacevole educazione alla convivenza civile e la cultura di una “mobilità sicura e sostenibile”, una partecipazione responsabile alla vita sociale;  Promuovere comportamenti ed atteggiamenti idonei e responsabili, la sperimentazione delle regole, l’educazione stradale come forma di educazione alla salute;  Facilitare l’apprendimento del rispetto per gli altri e delle regole della convivenza civile, il principio del diritto e del dovere  Valorizzare e sviluppare nei ragazzi conoscenze ed abilità, che potenzino le loro capacità di giudicare autonomamente i loro comportamenti e la responsabilità sociale di essi.  Offrire agli alunni la possibilità di strutturare fiducia in se stessi, nel supervisionarsi, nel raccontarsi, nell’ascoltarsi e nella capacità di porsi criticamente rispetto al proprio vissuto.  Acquisire la consapevolezza dello stretto rapporto, che intercorre tra stile di vita e stile di guida.  Diffondere la cultura dell’emergenza e della prevenzione come condizioni strutturali della quotidianità;  Favorire la riflessione sui concetti di rischio, rischiosità e pericolo; Attività    

Lezioni frontali di docenti dell’istituto in momenti curricolari ed extracurricolari con studenti o in momenti assembleari con studenti e genitori Lezioni in Autoscuola (classi terze scuola secondaria) Lettura e discussione di testi scolastici e di testi forniti dalla Polizia Municipale. Visione di filmati forniti dalla Polizia Municipale e successiva prova di verifica dei contenuti acquisiti. 61


 

Uscita pratica con l’intervento dell’operatore della Polizia Municipale, i coordinatori di classe e i genitori degli alunni. Lezione frontale dell’operatore della C.R.I. sul primo soccorso, simulazione di un incidente e relativa chiamata di soccorso. (classi terze scuola secondaria)

Contenuti Per le classi prime: il pedone  Le parti della strada e il loro utilizzo  La circolazione su strada come pedoni: il corretto uso delle zone riservate ai pedoni e delle parti non munite di marciapiede; gli attraversamenti di carreggiate munite e non di attraversamento  La segnaletica  Esercitazione pratica su strada Per le classi seconde: il ciclista  La tipologia dei veicoli circolanti  Il velocipede, il suo equipaggiamento e le condizioni per una sicurezza adeguata  Conoscenza della principale segnaletica  La circolazione del ciclista in genere, la svolta a sinistra, l'inversione, la precedenza, le rotatorie  Esercitazione pratica su strada. Per le classi terze: il ciclomotorista e il conseguimento del patentino  Valore della norma e dei comportamenti stradali: la cultura dei valori civili. Falsi miti di velocità e imprudenza.  Il ciclomotore, i diversi tipi e le sue caratteristiche in riferimento alla sicurezza  Documenti necessari alla guida del mezzo su strada  Comportamenti alla guida del ciclomotore e uso del casco Normativa: codice della strada, articoli: 152, 153, 171, 173.  La circolazione del ciclomotore : norme sulla precedenza ,codice della strada, articoli: 145. Norme di comportamento , normativa: codice della strada, articoli: 141, 142, 143, 148, 149, 154, 157, 158, 170.  Cause di incidenti e comportamenti dopo gli incidenti; assicurazione; rispetto della vita e comportamento solidale Normativa: codice della strada, articoli: 192, 193, 189; legge 24 dicembre 1969, n. 990.  Primo soccorso, emergenza e condizioni di emergenza/urgenza.  La Segnaletica: pericolo, precedenza, divieto, obbligo, indicazione, luminosi, orizzontali. Normativa: codice della strada, articoli: 38, 39; regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada articoli da 105 a 114.  Fermata, sosta e definizioni stradali, definizioni stradali e di traffico. Normativa: codice della strada, articoli 3, 175.

62


Valore e necessità della regola e rispetto dell’ambiente Normativa: codice della strada, articoli: 140, 155, 156, 192, 195, 196, 210, 215, 217; codice penale, articolo 593. La salute. I danni del fumo, dell’alcool, dei farmaci e delle droghe. Lo stato di ebbrezza alla guida: conseguenze provocate dall’uso di alcool e di droghe. Normativa: codice della strada, articoli: 115, 186, 187. Metodologie

    

Lavoro dei docenti sul piano didattico svolto individuando i temi da trattare relativamente alla propria disciplina e nell’ambito di una programmazione globale Somministrazione di questionari cartacei abbinati alla visione di filmati e tabulazione dei dati Uscita pratica sulla strada: ciclista, ciclomotorista (simulazione di incidente stradale per le classi terze scuola secondaria) Discussione con l’esperto della Polizia Municipale sui questionari e sui filmati relativi all’uscita pratica Discussione con l’operatore della Croce Rossa sulle immagini relative alla simulazione dell’ incidente e la chiamata di soccorso (classi terze scuola secondaria)

 Strumenti e materiali Per l’attività svolta in classe ciascun docente coordinatore o referente dispone di:  Materiale cartaceo, schede, audiocassette o videocassette  DVD con le immagini per la correzione del questionario  Un questionario cartaceo per gli studenti abbinato alla cassetta  Cassetta in V.H.S prodotta dai genitori nell’uscita pratica  Lucidi e lavagna luminosa;  Maxi televisore o video -proiettore. Per la prova pratica: Serie di cartelli stradali e sno-line per i percorsi 

Serie di coni per costruire il “campo” di prova

 Apparecchio 

Moduli per riportare i dati degli spazi di reazione, frenata, arresto

 Gesso 

“autovelox”

e cordella metrica per rilievo spazi di frenata

Telefono cellulare con amplificatore a viva voce per la simulazione dei soccorsi

Per la parte teorica:  Cassetta in VHS per la correzione del questionario 

Un questionario cartaceo degli studenti abbinato alla cassetta 63


 Cassetta in VHS prodotta dai genitori nell’uscita  Lucidi e lavagna luminosa;  Maxi televisore o video -proiettore.  Cassetta VHS con le immagini della simulazione

di incidente stradale.

Risorse e ruoli: 

Docenti di classe e docenti di lettere, materie scientifiche ed educazione tecnica nelle ore curricolari ed extracurricolari

Docenti dell’istituto - nominati dal Dirigente Scolastico per svolgere alcune ore di assistenza in autoscuola. Operatore PM di Imola Operatore USL

 

Verifica In itinere ed a lavoro ultimato è prevista una valutazione sommativa, legata all’apprendimento dei contenuti ed alla loro applicazione al momento della prova pratica. Competenze accertate Risultati: Presa di coscienza dell’importanza delle norme per regolare la vita associativa Sviluppo e potenziamento dell’autonomia personale e di una maggiore consapevolezza dell’importanza di comportamenti consapevoli e responsabili.

Progetto: SCUOLA”

“EDUCAZIONE

CINOFILA

NELLA

1. Finalità : predisporre i bambini ad un comportamento corretto nell'approccio con il cane, nonché insegnar loro un comportamento cauto e di rispetto verso l'animale. 2. Destinatari: tutti i bambini delle scuole elementari e medie. 3. Obiettivi : evitare comportamenti da parte dei bambini tali da metterli in pericolo di fronte ad un cane. Il progetto si basa sul dato oggettivo per il quale, nella quasi totalità dei casi, il bambino morso da un cane non ha percepito un segnale di minaccia dell'animale che. A sua volta, ha vissuto un certo "comportamento" come pericoloso per sé, innescando un meccanismo di difesa. È previsto l’uso di cani selezionati ed educati allo realizzazione del progetto, operando pertanto in massima sicurezza. 64


4. Verifica finale : i ragazzi dovranno eseguire un disegno e rispondere a test e quesiti che verranno poi valutati nella materia scolastica attinente, ovvero le scienze naturali. Sono previste verifiche distinte nel rispetto dell’età dell’allievo e concordate con il Docente di riferimento. Al progetto partecipano tecnici veterinari della locale AUSL di Imola, Volontari cinofili e Istruttori dell’associazione. Ad Imola, nel 2003, il “Griso Club” ha già svolto un primo percorso che ha visto la partecipazione della scuola “Don Bosco”. L'esperienza positiva, ha promosso la collaborazione all'intero istituto e già nel 2004 l’Associazione ha visitato diverse scuole a Bologna. 5. Costi: il progetto è completamente gratuito e si avvale del lavoro dei volontari e degli Istruttori del Griso Club, nonchè dell’ausl Veterinaria di Imola. I materiali (fotocopie, dispense e quant’altro, sono a cura di enti locali o degli Istituti di istruzione) 6. Le lezioni: Educazione “ Cinofila ” Descrizione: La lezione e' mirata a stabilire una corretta comunicazione fra “cittadini (alunni) cinofili” e “cittadini (alunni) cinofobi”, nonché a fornire il corretto supporto alle Istituzioni scolastiche. Vengono illustrati cenni di Etologia canina, il rapporto e la comunicazione cane-padrone. Referente: Angela Sorrentino

PER UNA COMUNITA’ PARTECIPE Teniamoci la mano Premessa La scuola registra, accompagna e, talvolta, anticipa i cambiamenti che avvengono nelle comunità in genere. Bambine e bambini che hanno origini, colori della pelle e lingue materne differenti sono lo specchio di un paese che cambia e delle generazioni che verranno. Le loro storie negli ultimi anni stanno rapidamente cambiando; infatti aumenta la componente dei bambini nati qui. 65


Oggi, quando si parla di “bambini stranieri”, bisogna dunque intendersi sulle loro caratteristiche, sui loro diversi viaggi e bisogni linguistici. Nella scuola “multiculturale” si dovranno perciò avere diversi tipi di attenzione. Noi intendiamo, con il nostro progetto, “tendere una mano” non solo ai bambini stranieri e italofoni, ma anche ai bambini che hanno bisogno di cura e attenzione. Finalita' Avere cura di un'educazione interculturale rivolta a tutti e attenta sia alla dimensione cognitiva e conoscitiva sia alla dimensione affettiva. Modalita' di intervento 1 – sostenere gli alunni (stranieri e italofoni) nel loro percorso scolastico, offrendo un aiuto sia nell'ambito della classe sia a livello individuale, per facilitare gli apprendimenti di base. Tale rinforzo sarà improntato a dare fiducia in sé e all'ascolto. 2 – aiutare gli insegnanti delle classi interessate nel loro lavoro quotidiano e che, per primi, ricercano vie e pagano il costo del servizio, impegnandosi per fornire servizi all'integrazione. 3 – organizzare percorsi minimi (4 ore) per il gruppo classe, al fine di favorire l'inclusione degli alunni stranieri. Si proporranno percorsi di lettura: leggende, tradizioni dei paesi di provenienza, da cui scaturiranno percorsi del fare: puzzle, giochi, attività manipolative... Si prevedono per questa seconda parte un incontro di programmazione, in modo tale che i percorsi proposti si integrino con l'attività della classe. Tempi Da ottobre ad aprile. Verifica Con la classe e sul campo alla fine di ogni intervento. Assieme alle insegnanti della classe si valuterà il percorso e ciò sarà di stimolo per programmare in futuro. Il progetto è gratuito e si avvale di persone qualificate, che da sempre hanno lavorato per la scuola e nella scuola. Referente: Martelli Francesca 66


PROGETTO “IO COMPRENDO” Finalità

Garantire un indispensabile recupero di alunni con difficoltà di apprendimento.

Obiettivi educativi

Aumentare i tempi di attenzione e di concentrazione.

Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

Raggiungere un’adeguata autonomia nella tecnica della lettoscrittura e nella comprensione del testo.

Competenze da sviluppare:

Leggere, scrivere ed applicare autonomamente i concetti acquisiti.

Interdisciplinarietà:

Raccordi con italiano e matematica.

Contenuti:

Lettura di testi di vario genere ed esercitazioni conseguenti.

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Ottobre – maggio, del corrente anno scolastico, con cadenza quindicinale . Lavori di piccolo gruppo fuori dal gruppo classe.

Strumenti:

Lezioni personalizzate svolte da insegnante di team.

Tempi:

Nuovo progetto annuale (ore 10.30 /12.30 a venerdì alterni).

Docente referente del progetto:

Landi Anna Raffaella (con utilizzo di 32 ore di compresenza)

Progetto “STUDIARE L’ESSENZIALE” Finalità

Migliorare le abilità di apprendimento nell’area Antropologica.

Obiettivi educativi

Creare molteplici opportunità per sviluppare le competenze nell’area antropologica.

Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

La conoscenza storica di fatti e avvenimenti La conoscenza dei paesaggi Italiani STORIA: - Saper usare la linea del tempo per collocare un fatto o un 67


Competenze da sviluppare:

periodo

Interdisciplinarietà:

Il seguente progetto si svilupperà attraverso le seguenti discipline: Storia – Ed. Civica – Italiano – Geografia

Contenuti:

Letture dal libro di testo Mappe concettuali

Periodo e fasi di realizzazione:

Durante l’anno scolastico in corso.

Metodologia

Per ogni attività si procederà dall’esperienza concreta di ciascun allievo, per sviluppare la capacità di riflessione e sintesi.

Strumenti:

Libro testo Schede appositamente strutturate

Tempi:

Dal mese di novembre 2010 al mese di gennaio 2011

Docente referente del progetto:

Gollini Gabriella

- Saper raccontare i fatti studiati. GEOGRAFIA: - Sapersi orientale nello spazio circostante e sulle carte geografiche.  Saper conoscere in paesaggi italiani: fiumi, laghi, montagne, pianure, regioni ecc.

Progetto LABORATORIO Finalità:

Recupero e approfondimento interdisciplinare

Obiettivi educativi:

Aprire alle relazioni, conoscenza dei nuovi compagni, avvio all’apprendimento cooperativo, educazione all’ascolto.

Obiettivi specifici di apprendimento Lingua italiana: individuazione delle sequenze principali di fiabe disciplinari: ascoltate dalla narrazione dell’insegnante, Ed. all’immagine: illustrazione con tecniche varie; manipolazione d materiali, anche di recupero, per la realizzazione di lavori personali. Informatica: propedeutica all’uso degli strumenti multimediali e introduzione di alcuni software. Competenze da sviluppare:

Manualità fine, Capacità di ascolto e attenzione, Capacità comunicativa: lessico e struttura della frase . 68


Interdisciplinarietà:

Ed. alla cittadinanza, storia, geografia, scienze.

Contenuti:

Ortografia, lessico, riassunto breve, conoscenza dei materiali manipolati, iniziale approccio all’uso della tastiera.

Periodo e fasi di realizzazione:

Novembre 2010- aprile 2011

Metodologia:

Per 3 gruppi misti, lezioni frontali e laboratoriali a scansione settimanale.

Strumenti:

Fogli da disegno, pastelli e pennarelli, tempere, Dash e pasta di sale la produzione di elaborati personali; P.C. e voce dell’insegnante.

Tempi: Classi coinvolte:

Lezioni da 2 ore alla settimana per un totale di 40 ore. 1^A – 1^B

Docente referente del progetto:

Ferri Elena

PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “L.ORSINI”

Progetti a costo

LEGGI UN LIBRO … PER CHI NON LO PUÒ FARE “La narrativa per ragazzi letta dai ragazzi” Progetto di realizzazione di audiolibri

PREMESSA E MOTIVAZIONI Il progetto nasce dall’esigenza di consentire l’accesso diretto alla narrativa per quegli alunni che, per svariati motivi (dalla non alfabetizzazione della lingua italiana ai disturbi specifici di apprendimento, dalle disabilità cognitive a quelle della vista), hanno reali difficoltà di lettura, pur mostrando, nel contempo, interesse per la stessa. Il biennio trascorso ha visto coinvolti non solo i ragazzi di varie classi della secondaria di I grado, ma anche adulti che lavorano nella scuola e genitori. L'obiettivo è quello di Educare alla consapevolezza della diversità e, nell’ottica della cooperazione, arrivare alla realizzazione di prodotti audio che permettano la costruzione di un “ponte” di reciproco aiuto. Le attività sono finalizzate alla formazione didattica ed educativa sia dei partecipanti al laboratorio che dei fruitori del lavoro svolto. 69


In un primo momento, vista la scarsa disponibilità in commercio di audiolibri per ragazzi, si è fatta strada l’idea del “fai a te”. Dopo la positiva esperienza dei precedenti anni scolastici, si intende ora proseguire, nel terzo anno consecutivo, con la medesima formula seppur arricchita. Gli audiolibri prodotti saranno fatti circolare con una “valigia” nelle varie classi della primaria e secondaria come stimolo a nuove produzioni e come aiuto ai compagni in maggiore difficoltà. Inoltre si intendono acquistare prodotti in commercio adatti all'età 8-14 anni a conferma della validità dello strumento didattico. OBIETTIVI EDUCATIVI Per gli esecutori dei lavori - stimolare gli alunni alla consapevolezza della diversità e delle difficoltà presenti in un contesto in cui non venga considerata; - stimolare gli alunni ad una lettura consapevole e motivata; - far scoprire il libro come “ oggetto quotidiano” anche con valenza ludica; - favorire il passaggio dalla lettura passiva a quella attiva; - favorire la cooperazione tra gli aspetti cognitivi e quelli emotivi; - favorire la mimesi e l’identificazione; - motivare alla messa in campo delle proprie competenze; - saper collaborare in un lavoro di gruppo; - sapersi organizzare per portare a termine un lavoro in modo autonomo. Per i fruitori dei prodotti realizzati - consentire l’accesso alla narrativa e ad una comprensione efficace del testo; - ampliare-arricchire la proposta formativa della biblioteca.

-

OBIETTIVI DIDATTICI acquisire tecniche-competenze di lettura espressiva; acquisire le competenze informatiche necessarie per la registrazione audio; saper utilizzare gli strumenti necessari in modo autonomo.

IPOTESI DI LAVORO 1. Attività propedeutiche alla lettura espressiva con l' intervento di esperti e messa a punto della recitazione del testo letto. 2. Utilizzo della strumentazione informatica necessaria 3. Realizzazione di prodotti collettivi nelle classi della primaria. 4. Realizzazione di prodotti individuali nelle classi della secondaria anche come prodotto da illustrare all'orale dell'esame di Stato peri l conseguimento della licenza media. 5. Diffusione dei materiali prodotti con una “valigia itinerante” nelle classi dell'istituto comprensivo. STRUMENTI, PROCEDURE E CONDIZIONI ORGANIZZATIVE Il progetto che si intende realizzare si presta sia ad un’attività di potenziamento pomeridiano per i soli alunni interessati, che ad un’attività laboratoriale nell’ambito di una classe. 70


La prima fase del progetto prevede un programma di lettura espressiva la cui realizzazione verrà affidato a personale qualificato. Nella fase successiva si procederà alla registrazione, ancora in gruppo, di brani letti per consentire, mediante il feed-back dell’ascolto, la possibilità di un’immediata valutazione e autovalutazione. Contemporaneamente avverrà l’acquisizione del sw audio utilizzato. In queste prime fasi i ragazzi saranno sempre seguiti dagli esperti e/o dai docenti referent del progetto. Si passerà quindi alla produzione individuale che ogni alunno realizzerà in autonomia a casa propria, seguita della verifica e raccolta finale dei materiali prodotti, eventuale assemblaggio e masterizzazione di CD ROM. Gli strumenti utilizzati saranno attrezzature informatiche inerenti la registrazione riproduzione audio (PC, SW, microfoni, lettori-registratori MP3, memory-key, masterizzatore, CD ROM, nonché i libri di narrativa forniti dalla biblioteca scolastica. Saranno inoltre acquistati audiolibri di narrativa per ragazzi in commercio così da avere validi esempi di layout del prodotto finale. TEMPI DI REALIZZAZIONE Da ottobre 2010 a maggio 2011. RACCOLTA DEI RISULTATI E VERIFICA La verifica sarà condotta a livello di ascolto e discussioni nel gruppo. Audiolibri in CD ROM come risultato del lavoro

Progetto EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ La scuola è il luogo della cultura per eccellenza, luogo in cui l’uomo si forma e si sviluppa come soggetto libero che cresce nella conoscenza intelligente della realtà. Dall’incontro con essa emerge l’esigenza di significato. Questo percorso triennale si propone, attraverso contenuti specifici adeguati, di indirizzare i giovani ad una ricerca personale e ragionata del valore della realtà negli aspetti che maggiormente li coinvolgono a questa età. Presentazione “L’adolescenza è, nel processo di crescita di un ragazzo, una risorsa molto importante e ….. Bellissima”. Questa affermazione della dott.sa Vittoria Sanese, psicoterapeuta della famiglia, può considerarsi il punto di partenza e d’arrivo del lavoro proposto in questo progetto. Nessun periodo della vita è così ricco di cambiamenti come il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Accadono cambiamenti che riguardano l’aspetto fisico, il modo di pensare se stessi e gli altri, i gusti, i sentimenti e il modo di relazionarsi.

71


Saper guardare questi cambiamenti, saperli riconoscere e accettare permette al giovane di non spaventarsi di fronte ad essi, ma di considerare quello che sta vivendo come un passaggio “inevitabile” per imparare a diventare adulto. L’esperienza ci permette di dire che, nonostante l’apparente accelerazione dei tempi e dei ritmi di maturazione dei ragazzi, le difficoltà sul piano dell’affettività siano oggi maggiori di qualche anno fa. L’informazione su tanti “argomenti” si è incrementata, ma proprio questa apparente sicurezza impedisce ai giovani di manifestare con naturalezza i disagi che vivono. Educare un adolescente vuol dire introdurlo integralmente nella realtà mostrandogli tutta la positività di cui è impregnata. L’adolescenza è un periodo di crisi, in altre parole di scelta, di decisione; la fatica di questo momento non è solo dei ragazzi, ma anche di chi vive con loro. Occorre riconoscere tutta la dignità del disagio dei ragazzi per condividere con loro questo momento e aiutarli ad affrontarlo positivamente.

Obiettivi Il progetto si propone: - Di sviluppare una conoscenza adeguata delle problematiche della preadolescenza, periodo non facile, ma naturale e fisiologico; - Di saper accettare i cambiamenti per star bene con se stessi e con gli altri; - Di imparare un nuovo modo di rapportarsi con i pari; - Di imparare a riconoscere i “conflitti” che possono nascere all’interno dei rapporti familiari; - Di riconoscere che l’affettività e la sessualità sono elementi imprescindibili che influenzano il nostro modo di vivere, di essere, di pensare, di comportarsi, di relazionarsi; - Di imparare a non “cristallizzare” questa fase della vita per non rendere più difficile il passaggio a quella successiva; - Di imparare a riflettere sulla propria esperienza. Contenuti I contenuti saranno articolati in momenti strutturati, occasioni dialogiche e tempi di riflessione. Gli interventi cercheranno d’essere rigorosi ed esaustivi nell’approccio scientifico e psicologico e rispettosi dell’educazione familiare di ciascun alunno, avendo bensì ben presente che gli “utenti” sono proprio pre-adolescenti e quindi parte in causa particolarmente sensibile. Si affronterà: La risignificazione di alcune parole-chiave; L’accettazione del proprio cambiamento psichico; L’affronto dei nuovi stati d’animo; L’accettazione del proprio corpo; L’innamoramento; Gli aspetti anatomici, fisiologici e biologici dell’adulto.

72


Ogni volta che si presenterà l’occasione, sia nei contenuti disciplinari, sia nella discussione libera, sia nei comportamenti, si interverrà presentando l’affettività e la sessualità come caratteristiche fondamentali e significative della personalità in crescita dei ragazzi. In particolare si è pensato ad una scansione, per grandi linee, nel triennio nel seguente modo: 1° classe:   

Amicizia; Conoscenza di sé; Autostima.

2° classe:    

Rapporto tra pari; Valore dell’amicizia; Essere consapevoli delle modalità relazionali con i coetanei e gli adulti; Ricerca della propria identità.

3° classe:    

Comprendere le modificazioni di pensiero, psichiche e fisiche del proprio corpo, mettendole anche in relazione; Comprendere le modificazioni del proprio comportamento sociale; Riconoscere la diversità dei rapporti che si instaurano con gli adulti; La sessualità.

Metodologia Ogni lezione prevede un incontro frontale con contributi strutturati a cui seguirà un momento dialogico. Questa metodologia permetterà di favorire il confronto e il libero scambio d’esperienze dentro un alveo comunicativo ben definito. Non si vorrebbe portare un argomento così personale e pragmatico come l’educazione all’affettività allo stesso livello di una materia scolastica eccessivamente nozionistica; per questo si cercherà di favorire il dialogo e lo scambio di esperienze, anche a partire da fatti e notizie interessanti, iniziando con gradualità e in modo adeguato alla maturità della classe. Svolgimento Il progetto si svolgerà nell’ambito del Consiglio di Classe e avrà una durata triennale. I docenti del Consiglio di classe si potranno accordare per interventi concordati, che ne facciano cogliere i vari aspetti. Il progetto sarà coordinato nel concreto nella sezione B dalla prof.ssa Donatella Discoli e Rossella Canali; nella sez. C dalla prof. Ssa Raffaella Ronchi. 73


Tempi In ogni classe si affronterà l’argomento con modi propri. Infatti, si ricorda che si sta trattando della pre-adolescenza e dell’adolescenza con ragazzi che vivono queste problematiche fisico-psichiche in modo molto “personale” e con ritmi diversi. Per questo si cercherà di lasciare loro il tempo di cui necessitano per prendere coscienza e affrontare positivamente il loro cambiamento. Verifica A conclusione, si potrà verificare il raggiungimento degli obiettivi mediante la discussione aperta con gli alunni, la formulazione di brevi scritti o con altre modalità ritenute utili in itinere.

GENITORI, FIGLI E ADOLESCENZA CAMMINARE INSIEME SULL’ONDA MOTIVAZIONE E FINALITA’ Come genitori, insegnanti, adulti attenti alle problematiche legate alla crescita ed allo sviluppo, ci rendiamo conto di quale straordinaria, pericolosa ed affascinante avventura sia entrare e procedere nell’adolescenza, quali impensabili ostacoli presenti questa inevitabile fase della vita, durante la quale corpo e mente cambiano, desideri, attese, aspirazioni, timori da una parte si presentano, dall’altra sembrano invece farsi confusi. Ci rendiamo anche conto, noi adulti, di come AGIO e DISAGIO siano spesso demarcati in maniera impercettibile e di come sia semplice incontrare, sul volto degli adolescenti che spiamo, un po’ con curiosità, un po’ con stupore, il dolore profondo o la gioia incontenibile, o ancora un sottile, insinuante malessere al quale noi stessi non sappiamo dare nome. Interrogarci con rispetto su queste persone che inseguono loro precisi progetti di vita, spesso lontani da quelli che avremmo ipotizzato per loro, diventa indispensabile per continuare a costruire percorsi di crescita assieme a loro. Il rapporto fra identità personale e mondo fuori di noi è uno dei temi sui quali possiamo riflettere in ragione dell’obiettivo di prevenire il disagio, favorendo situazioni in cui le aspirazioni, le capacità, i desideri personali, possano serenamente confrontarsi con un piano accettabile di realtà. La coscienza del proprio futuro è sempre condizionata dalle esperienze diverse che si sono avute, in quanto ragazze e ragazzi, nel proprio corso di vita e dalle differenti aspettative rispetto ai ruoli adulti . Ha grande peso, ad esempio, la percezione del proprio tempo di vita; avvertirlo come tempo libero, aperto all’avventura e alla curiosità di ciò che si potrà diventare, o, viceversa, prevederlo come già cadenzato da eventi che si danno per certi o, quanto meno, molto probabili, sono variabili assolutamente decisive, che possono influire sulle aspettative di vita e realizzazione di ragazze e ragazzi. 74


Il presente progetto si propone di individuare dei criteri di fondo che possano orientare l’azione educativa della scuola con le famiglie nei confronti degli adolescenti; questa può divenire la via maestra della prevenzione primaria, che passa attraverso la costruzione dell’agio, specialmente se realizzata nell’ambito della scuola dell’obbligo, perché è qui che sono quasi tutti i ragazzi con le loro famiglie. E’ importante che scuola, famiglia e servizi del territorio lavorino in sintonia in quanto “ EDUCATORI”: si educa davvero solo in una relazione di interdipendenza e di circolarità; l’educazione non è mai “ per” o “ sulle” persone ma sempre “con”. Consapevoli di questo, ci proponiamo nel corrente anno scolastico di approfondire tematiche che possano essere motivo di riflessione comune per genitori e docenti. La FINALITA’ del presente progetto è quella di agire sulle risorse dei genitori per ampliarle al fine di accrescere le loro capacità educative: PROMUOVERE IL BENESSERE dei bambini e degli adolescenti di oggi è contribuire al ben-essere della società di domani. Si individuano quindi i seguenti OBIETTIVI SPECIFICI :  Rafforzare l’autonomia e le competenze dei genitori  Realizzare collaborazione tra scuola e famiglia  Promuovere il dialogo genitori- figli  Prevenire il disagio adolescenziale  Consolidare e promuovere una comunicazione corretta per risolvere i conflitti. Articolazione e temi degli incontri:  Sviluppo dell’identità dell’adolescente  L’aggressività/ oppositività dell’adolescente e la difficoltà di gestire il rapporto  Il mondo degli affetti nell’adolescente  Le regole e la fatica di dire di “ no” -

Modalità e struttura degli incontri, esperti

Gli incontri sono rivolti ai genitori degli alunni delle classi terze;ogni incontro è condotto da operatori del Consultorio Giovani coordinato dalla Dott.ssa Saccotelli; gli stessi operatori conducono anche l’attività in classe coi ragazzi. Sono previsti 4 incontri con ogni gruppo classe. -

Tempi di attuazione

Ogni incontro dura un’ora e mezzo circa e si svolge nella fascia oraria 17,30-18/19,30 secondo calendario da concordarsi. -

Verifica- valutazione

La valutazione sarà effettuata alla fine di ogni incontro con semplici riflessioni e discussioni

75


EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Insegnante referente Vendemini Giuliana Destinatari Classi terze scuola secondaria di i grado Tempi: A.s. 2010/2011 Finalità educative  Promozione del benessere psicofisico  Sviluppo di una vita affettiva soddisfacente, consapevole e responsabile. Obiettivi educativi  Raggiungere una maggior collaborazione tra insegnanti e operatori con un'esperienza di formazione condotta anche dai docenti all'interno delle classi.  Facilitare l'apprendimento e l'approfondimento di questi contenuti per stimolare nei ragazzi consapevolezze, dubbi e curiosità  Adottare di un linguaggio maggiormente condivisibile che faciliti continuità e coerenza tra i temi "affettività e sessualità" e i programmi Curricolari. Modalità operative Il presupposto su cui si fonda la proposta è la necessità di realizzare un gioco di squadra, attraverso il lavoro di gruppo e il dibattito, che coinvolga quanti si occupano del complesso processo di formazione dei ragazzi. Si propone anche un ciclo di tre incontri con gli insegnanti di promozione alla salute

76


IMPRONTE ECOLOGICHE Sostenibilità e gestione ambientale Premessa Uno degli obiettivi prioritari dell’educazione alla convivenza civile è sicuramente quello di aiutare i ragazzi a trasformare in competenze personali le conoscenze e le abilità inerenti la salvaguardia dell’ambiente di vita. L'ambiente in relazione ai rifiuti immessi dall'uomo. Ci interessa far prendere coscienza agli alunni che l'ambiente attorno a noi si trasforma considerevolmente a seconda dei comportamenti che le persone e le istituzioni tengono in relazione allo smaltimento dei rifiuti. E' anche fondamentale suggerire passi concreti per migliorare la situazione all'interno di un quadro generale che può sembrare incontrollabile dai singoli. Questa possibilità é aperta attraverso il processo qualitativo della valorizzazione emotiva, pratica e artistica dei rifiuti che nella nostra società sono invece vissuti come negativo da espellere e rimuovere. In un secondo momento si adotteranno strategie cognitive per avvicinare gli alunni alla comprensione del problema quantitativo generato dalla massa dei rifiuti. La scuola secondaria di i grado “L. Orsini”e l’infanzia ponticelli si sono recentemente trasferite in edifici progettati e realizzati secondo principi di ecosostenibilità. I fabbricati, a tre piani la scuola secondaria e a piano terra l’infanzia, sono studiati con l’intento di minimizzare i consumi energetici e di sfruttare a pieno le risorse ambientali. A questo scopo sono state elaborate una serie di soluzioni progettuali che dovrebbero rendere energeticamente autonomi gli edifici (solar-wall, elementi edilizi a forte massività, sistemi di ventilazione naturale, canalizzazioni interrate. Questa situazione ha offerto lo spunto per progettare percorsi –azione di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e al concetto di “impronta ecologica”. Con questo progetto ci si prefigge di rendere le nostre scuole protagonisti nella progettazione e la sperimentazione di nuovi approcci e strumenti partecipativi orientati verso la sostenibilità dello sviluppo. Si partirà infatti dallo studio dell’ambiente scolastico e circostante (quartiere) anche confrontandolo con gli altri stabili dell’istituto, individuando pregi e criticità, per poi arrivare all’impronta ecologica degli stessi e via via a quella dei singoli alunni e relative famiglie. Finalità 1)sviluppare la conoscenza della realtà e dei modi per trasformarla, promuovendo atteggiamenti (come mi pongo io di fronte alla situazione che ho capito) e comportamenti consapevoli (quali azioni posso mettere in atto verso la soluzione) e responsabili (cosa posso fare io e gli altri) verso l'ambiente. 2) realizzare progetti di riqualificazione del territorio ponendo la scuola come risorsa che produce trasformazioni positive nella realtà in cui opera, che coopera con altri soggetti del territorio per migliorare l'ambiente socio-culturale. 3) sviluppare le qualità dinamiche degli alunni di fronte a situazioni reali e non strutturate - come il senso di responsabilità, - la capacità di scelta, di iniziativa autonoma, di decisionalità, - l'accettazione dei vari punti di vista, la complementarietà e l'integrazione nel confronto 77


con il proprio, - l'analisi di situazioni controverse, - il confrontarsi con problemi reali arrivando a proporre possibili situazioni, - la flessibilità come risposta all'imprevedibilità dell'ambiente ma anche degli individui, - la diversità come ricchezza da valorizzare. 4) costruire una coerenza tra conoscenza, valori e comportamenti.

Obiettivi generali del percorso: Ø far maturare negli alunni una coscienza civile e ambientale. Ø raggiungere la consapevolezza che l’intervento umano comporta vantaggi e svantaggi per l’ambiente. Ø acquisire comportamenti responsabili al fine di salvaguardare l’ambiente circostante. Ø documentare un progetto di collaborazione tra istituzioni diverse che operano a difesa e a valorizzazione dell’ambiente. Obiettivi specifici 

Aspetto qualitativo, riuscire a ricreare un rapporto positivo con ciò che é stato rifiutato: - creazione di una situazione problematica e contraddittoria (togliere il cestino dalla classe e dalla scuola); - definizione di rifiuto, brain storming per analizzare le preconoscenze sulle informazioni, comportamenti e valori posseduti; - arte con materiale riciclato, la creazione personale e le opere degli artisti; - riutilizzazione della carta prima di arrivare al riciclo, sua raccolta nel territorio; - adozione di un'area particolarmente degradata nel quartiere, sua ripulitura in una giornata istituiti ad hoc Aspetto quantitativo, comprensione che il problema nasce dalle grandi quantità: - indagini familiari sulla raccolta dei rifiuti con questionario costruito con i bambini; - ipotesi su ciò che accade se togliamo i bidoni, i camion della spazzatura e le discariche; - controllo della tipologia e del peso dei rifiuti prodotti nella scuola per una settimana; - classificazione dei rifiuti in organici e non organici e per questi ultimi suddivisione nei vari materiali; - raccolta differenziata in classe e/o nella scuola costruzione di un modello da riproporre a casa e alle istituzioni; - conoscenza dei vari rifiuti prodotti dall'ambiente sociale; - conoscenza delle risposte date a livello sociale al problema dei rifiuti: il servizio di raccolta, la discarica, gli impianti di riciclaggio, i loro costi; 78


- concetto di spreco utile: conoscenza di realtà locali di recupero cibi, oggetti e sperimentazione di tali pratiche di reciclo

Destinatari Il percorso coinvolge alunni, insegnanti, personale non docente e genitori ed è focalizzato sulla realtà di tutte scuole dell’istituto scolastico, del quartiere e delle famiglie degli alunni. Contenuti Dal tema dell’osservazione, della comprensione dei fenomeni e dei concetti fondamentali legati alla tutela ambientale, focalizzando l’attenzione sull’intervento e l’azione. Assunti, infatti, alcuni elementi e concetti di base, si intende aiutare i ragazzi a definire delle proposte di intervento concreto per migliorare la propria “impronta ecologica” e quella della propria scuola. Si parte da un concetto – ormai diffuso e consolidato come indicatore di sostenibilità – che ci dice "quanta natura" utilizziamo per sostenere il nostro stile di vita, cioè il “peso” esercitato da ciascuno di noi sul pianeta, espresso in “ettari di terra occupati ogni anno”. Alla base del concetto di “impronta ecologica” sono due fattori: maggior parte dei rifiuti che generiamo; e flussi di rifiuti si possono convertire in aree biologicamente produttive. Attività specifiche: Si svolgeranno durante le ore curricolari dei docenti delle materie letterarie, scientifiche, tecnologiche e artistiche. 1.Definizione dei concetti e degli strumenti di base 2. Osservazione e raccolta di dati ed informazioni: ciascun ragazzo sarà invitato ad Osservare le proprie abitudini di vita sulla base di un questionario; 3. Individuazione di interventi per ridurre l’impronta ecologica della propria scuola e della propria famiglia, con lavori di gruppo, ideazione di un manifesto di proposte concrete motivo di riflessione sulle tematiche proposte, laboratorio artisticomanipolativo con riutilizzo di materiale di risulta per la creazione di manufatti: carta, plastica, stoffe e per la creazione di quadri con carta, plastica, stoffe, bottoni, spago e materiale di facile consumo. Costituzione di un’isola ecologica all’interno della scuola con contenitori per vetro, alluminio, pile. Attività specifiche contro lo spreco con visita al banco alimentare di Imola e adesione alle attività di recupero giochi per l’infanzia dell’associazione il ponte azzurro. 4. Monitoraggio la scuola viene monitorata dagli studenti ed analizzata in termini di sostenibilità (consumi energetici, produzione di rifiuti, mobilità, rumore, integrazione….). Individuate le criticità prioritarie, vengono progettate soluzioni comportamentali in modo partecipato e coinvolgendo tutti gli attori competenti ed 79


interventi finalizzati ad attuare buone pratiche di sostenibilità, a eliminare gli sprechi, a ridurre gli inquinamenti strettamente correlati alla vita scolastica e domestica. Attività correlate 

Interventi ing. Passerelli ITP presso ITIS Imola sul tema “energia”

Visione di siti internet a tema : http://www.epa.gov/epawaste/education/teens.htm;

Laboratorio di scrittura: formazione di una redazione e scrittura di articoli per il giornalino di istituto “sottobanco, giornalino online”, settore good news circa i comportamenti ecocompatibili rilevati: http://www.bibliotecaic7.com/giornalino/index.htm;

Rapporti con enti, istituzioni, associazioni del territorio -

Adesione al progetti di educazione ambientale di geolab Visita alla mostra sulla biodiversità presso il centro di documentazione del bosco della Frattona Adesione al progetto a piedi o in bici con le amiche e con gli amici, comune di Imola, associazione Camina

Il progetto sarà valutato controllando i processi individuali che sa innescare, per i cambiamenti che produce nelle capacità, nelle competenze e nei comportamenti e avverrà in itinere senza prevedere momenti specifici. Strumenti per la valutazione: Osservazioni,discussioni, questionari, dibattiti, giochi di simulazione, attività di cooperazione e di autonomia decisionale, elaborazioni di materiali e loro presentazione.

Progetto GIOCHI MATEMATICI Giochi matematici Università Bocconi di Milano. Insegnante referente Vendemini Giuliana Destinatari Giochi matematici università bocconi: 80


Alunni classi I-II-III scuola secondaria di primo grado. Tempi: II quadrimestre Obiettivi principali giochi matematici dell’università Bocconi : strategie eleganti ed alternative ai procedimenti più standard. matiche. la matematica è logica e creatività nel trovare il modo migliore per uscire da situazioni critiche. gioco è una dimensione importante nella vita dei ragazzi. ambito matematico. Percorsi didattici e modalità operative 1) La gara si svolge all’interno di ogni singolo istituto sotto la direzione del Responsabile dell’istituto. Consiste in una serie di giochi matematici che gli studenti devono risolvere individualmente in un tempo prestabilito. Le difficoltà dei giochi sono previste in funzione delle diverse categorie: C1 (per gli studenti di prima e seconda media), C2 (per gli studenti di terza media). 2) Campionati internazionali: la gara è articolata in semifinali, finale nazionale e finalissima internazionale. La partecipazione è indipendente dalla precedente. Possono iscriversi gli studenti di prima e seconda media (categoria C1) e gli studenti di terza media (categoria C2).

Progetto ORCHESTRA ORSINI Finalità Obiettivi educativi Obiettivi specifici di apprendimento disciplinari

Arricchimento dell’attività della scuola tramite alunni interessati valorizzando anche crediti extrascolastici Responsabilizzazione, coesione,collaborazione fra le classi, Musica d’insieme: coordinamento, affiatamento, sincronizzazione.

Competenze da sviluppare:

Inserimento di voci distinte in partiture polifoniche. Gli arrangiamenti saranno tarati alle singole capacità strumentali dei partecipanti

Interdisciplinarietà:

D.M.201 del 6.08.99 – All. A: Indicazioni generali “La musica e la sua evoluzione linguistica hanno … frequenti momenti 81


di incontro con le discipline letterarie, scientifiche e storiche. ... La musica viene in tal modo liberata da quell’aspetto di separatezza che l’ha spesso penalizzata e viene resa esplicita la dimensione sociale e culturale dell’evento musicale” Contenuti:

Brani musicali adattati all’organico dei partecipanti

Periodo e fasi di realizzazione: Metodologia

Un incontro alla settimana pomeridiano di un’ora nel secondo quadrimestre Apprendimento separato delle parti e prove d’insieme

Strumenti:

Utilizzo degli strumenti musicali già studiati fuori dalla scuola. Aggiunta di gruppi di flauti dolci, se interessati all’attività. Eventuale inserimento di coro 20 ore Gli alunni interessati, qualsiasi classe

Tempi: Classi coinvolte: Docente referente del progetto: Personale/Enti coinvolti nel progetto :

Prof. Della Martera Docenti interni: prof. Della Martera, prof. Suzzi

LIBERI E SICURI Progetto di Educazione Stradale Nella scuola Secondaria di primo grado

1. Introduzione L’Educazione Stradale è un insegnamento che, oltre ai temi classici dell’educazione civica comprende anche l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità ed il rispetto delle regole, pertanto sviluppare a scuola attività e momenti di riflessione sui temi dell’ educazione stradale contribuisce a far acquisire nei soggetti coinvolti una maggior consapevolezza civica.

82


2. Obiettivi educativi generali del progetto Il progetto “ Liberi e Sicuri” si propone di promuovere iniziative ed attività, che prevedono momenti di riflessione sui temi dell’educazione stradale e della sicurezza in strada, vuole:  Promuovere una responsabile e piacevole educazione alla convivenza civile e la cultura di una “mobilità sicura e sostenibile”.  Promuovere comportamenti ed atteggiamenti idonei e responsabili.  Facilita l’apprendimento del rispetto per gli altri e delle regole della convivenza civile.  Valorizzare e sviluppare nei ragazzi conoscenze ed abilità, che potenzino le loro capacità di giudicare autonomamente i loro comportamenti e la responsabilità sociale di essi.  Offrire agli alunni la possibilità di strutturare fiducia in se stessi, del supervisionarsi, nel raccontarsi, nell’ascoltarsi e nella capacità di porsi criticamente rispetto al proprio vissuto.  Acquisire la consapevolezza dello stretto rapporto, che intercorre tra stile di vita e stile di guida. 2.2 Obiettivi specifici Classi prime  Conoscere il Codice della strada in relazione alla circolazione del pedone.  Circolare, come pedone, responsabilmente in una strada anche priva di segnaletica orizzontale e di marciapiede.  Sapere attraversare con comportamento responsabile, come pedone, una carreggiata a due corsie, con linea di mezzeria con o senza attraversamento pedonale. Classi seconde  Conoscere il Codice della strada  Conoscere la tipologia dei mezzi circolanti su strada  Conoscere il velocipede  Conoscere i principali cartelli della segnaletica  Acquisire consapevolezza degli atteggiamenti di natura psicologica nel rapporto uomo-macchina Classi terze  Conoscere il Codice della strada  Conoscere le caratteristiche del ciclomotore  Conoscere i documenti necessari alla guida  Conoscere in generale la circolazione del ciclomotore ed in particolare: la velocità, i tempi di reazione, gli spazi di frenata e di arresto.  Essere consapevoli degli atteggiamenti di natura psicologica, che possono condizionare la guida.  Conoscere l’effetto, che alcol, sostanze stupefacenti e medicinali possono avere sulla guida. 2. Competenze Ogni alunno sarà in grado di: 83


 

Distinguere tra comportamenti positivi e negativi per la propria e altrui sicurezza; Praticare le norme di comportamento utili per una partecipazione consapevole alla vita sociale. 3. Attività Il progetto prevede le seguenti attività:  Lettura e discussione di testi scolastici e di testi forniti dalla Provincia.  Visione di filmati forniti dalla Provincia e successiva prova di verifica dei contenuti acquisiti.  Uscita pratica con l’intervento dell’operatore della Polizia Municipale, i coordinatori di classe e i genitori degli alunni.  Lezione frontale dell’operatore della C.R.I. sul primo soccorso, simulazione di un incidente e relativa chiamata di soccorso. (classi terze) 3.1 Modalità di sviluppo delle attività - A) Momento e sviluppo del progetto in classe  I docenti nel corso dell’anno, preferibilmente in un periodo comune a tutti, antecedente la prova pratica, sviluppano ciascuno nell’ambito della propria area disciplinare i contenuti prefissati.  Il Coordinatore di classe somministra il questionario allegato al DVD dei ragazzi, lo corregge, lo tabula e individua le risposte da approfondire, risposte, che invia all’ Operatore di P.M. di riferimento. C) Prova pratica all’esterno (MFP)  Il Coordinatore di classe accompagna la classe sul luogo convenuto per la prova pratica e svolge l’incarico a lui assegnato durante la stessa.  L’Operatore della P.M. conduce la prova.  I genitori degli alunni (4 per le classi 1° e 2°, 3 per le classi 3°) svolgono i compiti loro assegnati, fra cui quello di riprendere le fasi della prova. Il filmato verrà inviato all’operatore P.M. (e, per la sola classe 3, anche all’operatore Sanitario ) -

-

5. Momento Formativo Teorico (MFT) L’Operatore P.M. incontra la classe per discutere, chiarire ed approfondire le risposte del questionario inviate dal Coordinatore del progetto e/o Referente di Classe, commentando inoltre il filmato registrato dal genitore durante la prova pratica. 

3.2 Contenuti Per le classi prime: il pedone  Le parti della strada e il loro utilizzo  La circolazione su strada come pedoni: il corretto uso delle zone riservate ai pedoni e delle parti non munite di marciapiede; gli attraversamenti di carreggiate munite e non di attraversamento  La segnaletica  Esercitazione pratica su strada 84


Per le classi seconde: il ciclista  La tipologia dei veicoli circolanti  Il velocipede, il suo equipaggiamento e le condizioni per una sicurezza adeguata  Conoscenza della principale segnaletica  La circolazione del ciclista in genere, la svolta a sinistra, l'inversione, la precedenza, le rotatorie  Esercitazione pratica su strada. Per le classi terze: il ciclomotorista  Il ciclomotore, i diversi tipi e le sue caratteristiche in riferimento alla sicurezza  Documenti necessari alla guida del mezzo su strada  I diversi tipi di protezione e l’uso corretto del casco  La circolazione del ciclomotore in generale e in particolare: la velocità, i tempi di reazione, gli spazi di frenata e di arresto  Atteggiamenti che possono condizionare la guida  L’effetto dell’assunzione di alcol, di sostanze stupefacenti o di medicinali durante la guida  Comportamento in caso di incidente 3.2 Metodologie - Il lavoro dei docenti sul piano didattico sarà svolto individuando i temi da trattare relativamente alla propria disciplina e nell’ambito di una programmazione globale - La somministrazione dei questionari cartacei sarà abbinata alla visione di filmati e tabulazione dei dati. - Uscita pratica sulla strada: ciclista, ciclomotorista (simulazione di incidente stradale per le classi terze) - Discussione con l’esperto della Polizia Municipale sui questionari e sui filmati relativi all’uscita pratica. - Discussione con l’operatore della Croce Rossa sulle immagini relative alla simulazione dell’ incidente e la chiamata di soccorso. -

3.3 Strumenti e materiali

Il docente coordinatore di classe o referente dispone di : Per l’attività svolta in classe  DVD con le immagini per la correzione del questionario  Un questionario cartaceo per gli studenti abbinato al DVD  Cassetta in V.H.S o DVD prodotto dai genitori nell’uscita pratica  Lucidi e lavagna luminosa; Ogni docente utilizzerà il materiale di uso scolastico, libri di testo, opuscoli, fotocopie, presentazioni multimediali, che riterrà più opportuno, nonché i materiali del Progetto Provinciale di Educazione Stradale per la Scuola Secondaria “ Liberi e Sicuri” 85


Per la prova pratica: 

Serie di cartelli stradali e sno-line per i percorsi

Per la parte teorica:  Cassetta in VHS per la correzione del questionario  Un questionario cartaceo degli studenti abbinato alla cassetta  Cassetta o DVD in VHS prodotta dai genitori nell’uscita  Lucidi e lavagna luminosa;  Maxi televisore o video -proiettore. L’Operatore della Municipale dispone: Per la prova pratica:  Serie di coni per costruire il “campo” di prova  Apparecchio “autovelox”  Moduli per riportare i dati degli spazi di reazione, frenata, arresto  Gesso e cordella metrica per rilievo spazi di frenata  Telefono cellulare con amplificatore a viva voce per la simulazione dei soccorsi Per la parte teorica :  Cassetta in VHS per la correzione del questionario  Un questionario cartaceo degli studenti abbinato alla cassetta  Cassetta in VHS prodotta dai genitori nell’uscita  Lucidi e lavagna luminosa  Maxi televisore o video - proiettore. 

L’ Operatore USL Cassetta VHS con le immagini della simulazione di incidente stradale. -

Soggetti coinvolti Insegnanti coinvolti e rispettive discipline Eventuali esperti e rispettive qualifiche Collaborazioni -

3.4 Soggetti coinvolti Alunni, Docenti, Genitori, Ente locale, Polizia Municipale e Personale sanitario Gli insegnanti di italiano, storia, tecnica, scienze, ed. Motoria, ed. Artistica, ed. Musicale Operatore Croce Rossa e tecnici della Polizia Municipale di Imola. Genitori, Ente locale, Polizia Municipale e personale sanitario 4. Modalità di valutazione

In itinere ed a lavoro ultimato è prevista una valutazione sommativa delle prove, legata all’apprendimento dei contenuti ed alla loro applicazione al momento della prova pratica. La valutazione verrà effettuata dai docenti in classe, dagli operatori della PM e dai genitori nei momenti formativi pratici, attraverso strumenti quantitativi

86


(questionari e scale di percezione) e strumenti qualitativi (colloqui informali, focus group…) Possibili indicatori quantitativi della validazione: Valutazione minima 0 Valutazione massima = 10  0 - 2 Decisamente negativo  3 - 4 Negativo  5 – 6 Accettabile  7 - 8 Positivo  9 - 10 Decisamente positivo

5. Impegno per i soggetti coinvolti CLASSE Classi prime

Classi seconde

Classi terze

IMPEGNO PER LA SCUOLA ( docenti) 16 ore (da suddividere in classe fra i 4 o più docenti ) 4 ore (per il docente coordinatore con P.M durante i momenti pratico e teorico) 1 ora (per il docente coordinatore con Genitori) 16 ore (da suddividere in classe fra i 4 o più docenti ) 4 ore (per il docente coordinatore con il P.M durante i momenti pratico e teorico) 1 ora (per il docente coordinatore con Genitori) 20 ore (da suddividere in classe fra i 4 o più docenti ) 4 ore (per il docente coordinatore con il P.M durante i momenti pratico e teorico)

IMPEGNO PER I COMUNI 4 ore (per due incontri frontali con la classe) 1 ora (con Genitori istruttori)

IMPEGNO PER LA FAMIGLIA 20 minuti ( per tutti ) 3 ore Per i genitori istruttori 1 ora In preparazione 2 ore (per l’uscita pratica)

4 ore (per due incontri frontali con la classe) 1 ora (con Genitori istruttori)

20 minuti ( per tutti ) 3 ore (per i genitori istruttori) 1 ora (in preparazione) 2 ore (per l’uscita pratica)

4 ore (per i due incontri frontali con la classe) 1 ora (con Genitori istruttori) 2 ore

20 minuti ( per tutti ) 3 ore (per i genitori istruttori) 1 ora (in preparazione) 87


(per l’operatore dell’ 2 ore 1 ora (per il docente coordinatore USL) (per l’uscita pratica) con Genitori) 2 ore (con l’operatore dell’usl)

RECUPERO DELLE CARENZE IN LINGUA ITALIANA, MATEMATICA, INGLESE, FRANCESE, SPAGNOLO, STORIA E GEOGRAFIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Durata: annuale Periodo di realizzazione: anno scolastico 2010/2011 Classi coinvolte: tutte Docente referente del progetto: prof.ssa Garbesi Premessa: Nella nostra scuola le classi sono composte da alunni raggruppabili in fasce eterogenee sia dal punto di vista dell’impegno, sia della motivazione, sia degli stili cognitivi, per cui è necessario differenziare le attività ed i livelli dei contenuti, ma ciò è scarsamente attuabile nelle classi numerose oppure in quelle classi in cui siano presenti alunni con lacune di base particolarmente gravi che ne ostacolano l’apprendimento. Il recupero ed il sostegno perciò si configura come componente ordinario, costitutivo, strutturale del processo didattico: ciò è importante al fine di non cumulare i mancati apprendimenti e generare insuccessi a catena. Tale progetto, già attuato negli anni scolastici precedenti e nel corrente, è inserito nella tradizione educativa e didattica della nostra scuola. Destinatari: - alunni in grave difficoltà scolastica, demotivati durante le attività di classe a causa di una scarsa preparazione e inadeguato comportamento; - alunni con problematiche relazionali Finalità generali: Il progetto si propone come finalità base la rimozione degli ostacoli cognitivi che impediscono di trasformare in vere competenze le capacità dell’alunno. Obiettivi generali dei docenti coinvolti nel progetto:

88


-rinforzare l’attività di recupero/potenziamento che l’insegnante svolge già nelle ore curricolari -verificare se gli alunni, con un insegnamento individualizzato o in piccoli gruppi, si sentono maggiormente coinvolti -recuperare abilità di tipo disciplinare -predisporre l’alunno a trovare strategie integrabili ed alternative quale comportamento acquisito di apprendimento e di studio -favorire la mediazione linguistica e culturale con il recupero di competenze linguistiche e acquisizione di nuovi alfabeti Obiettivi specifici di apprendimento per gli allievi: -

Raggiungere le competenze disciplinari richieste; Sapere esporre in modo chiaro utilizzando il lessico specifico della disciplina; Sapere utilizzare le indicazioni di metodo apprese; Sapere recuperare esperienze o conoscenze precedenti; Sapere ricostruire in modo chiaro le fasi del lavoro svolto; Sapere autovalutare il proprio lavoro .

Attività previste Area linguistica (italiano, inglese, francese, storia e geografia) : recupero delle abilità di ascolto ed alla comprensione dei messaggi, migliorare le capacità di esposizione orale e scritta, ripresa delle fasi di stesura di un testo dalla raccolta delle idee, all’organizzazione delle stesse, alla implementazione degli scritti, all’arricchimento lessicale. Saranno approfonditi gli aspetti grammaticali e morfo-sintattici della lingua italiana, inglese e francese cercando di offrire strategie e strumentazioni per raggiungere gli obiettivi minimi previsti.. Area matematico-scientifica : rafforzamento delle abilità di base e delle modalità logiche di pensiero. In particolare il lavoro di recupero dovrà rendere il calcolo orale agevole per permettere la risoluzione di semplici espressioni, legato alla capacità di calcolo è la scomposizione in fattori primi che permetterà, successivamente, di potere operare nell’insieme Q. Per lo studio delle geometria gli alunni affronteranno la risoluzione di semplici problemi su segmenti, angoli e, se possibile, sui triangoli con l’aiuto di schemi grafici e inizieranno ad utilizzare gli strumenti geometrici adeguati per semplici costruzioni e misurazioni. Sarà data particolare importanza alla precisione , ordine di esecuzione e lettura del testo (problemi, richieste degli esercizi definizioni), requisiti fondamentali per la conoscenza, la applicazione, la risoluzione dei quesiti di aritmetica e geometria.

89


Progetto “IL PATENTINO A SCUOLA”

90


91 -

1 Introduzione

In ottemperanza al D.L. n.9 del 15 gennaio 2002, che sancisce l’obbligo per i minorenni alla guida del ciclomotore a partire dal luglio 2004, di essere in possesso del “Certificato di Idoneità alla guida del ciclomotore” la Scuola Secondaria di Primo Grado “L. Orsini” di Imola (BO) organizza corsi rivolti agli alunni in età da patentino.

-

2 Finalità, obiettivi e competenze

Il progetto “Il Patentino a Scuola” si propone di promuovere tra gli alunni la cultura della sicurezza stradale come forma di educazione alla convivenza civile e di sviluppare, pertanto, comportamenti improntati al rispetto della propria e altrui persona attraverso la riflessione sulle norme che ne garantiscono la sicurezza all’interno di scenari complessi quali quelli che la strada e il traffico stradale prefigurano.       

Finalità generali che il percorso prevede: Avviare alla conoscenza e alla sperimentazione delle regole; Promuovere il principio del diritto e del dovere; Rendere consapevoli i ragazzi delle modalità per una partecipazione responsabile alla vita sociale; Promuovere consapevolezza tra i ragazzi sull’educazione stradale come forma di educazione alla salute; Diffondere la cultura dell’emergenza e della prevenzione come condizioni strutturali della quotidianità; Favorire la riflessione sui concetti di rischio, rischiosità e pericolo; Favorire la riflessione sui fattori individuali e sociali che intervengono nel rapporto tra il singolo e il suo ruolo di fruitore della strada. -

2.3 Obiettivi specifici di apprendimento

Conoscere e riflettere sui concetti di giustizia, legge e legalità. Conoscere e riflettere sui concetti di diritto, dovere, norme comportamentali, rischio e pericolo; sanzioni penali. -

2.2 Obiettivi Generali Favorire la conquista dei diritti alla vita, alla salute, all’educazione e al rispetto di ciascuno. Favorire l’attuazione di un sistema di vita e rapporti interpersonali positivi.

2.1 Finalità

2.4 Competenze

Alla fine del percorso ogni alunno sarà in grado di: Distinguere tra comportamenti positivi e negativi per la propria e altrui sicurezza; 91


92 

Praticare le norme di comportamento utili per una partecipazione consapevole alla vita sociale.

-

3 Corsi

La durata dei corsi effettuati nelle scuole è di 20 ore, così ripartite: -

3.1 Corso in orario extracurricolare di 12 ore presso Autoscuola

4 ore - Modulo A: Norme di comportamento Norme sulla precedenza Contenuti:  Norma generale sulla precedenza; regole e comportamenti da attuare in prossimità degli incroci.  Uscita dal garage o dai parcheggi. Normativa: codice della strada, articoli: 145. Norme di comportamento Contenuti:  Velocità  Posizione dei veicoli sulla strada  Manovra di sorpasso  Distanza di sicurezza  Svolta a destra e a sinistra  Cambio di corsia e cambio di direzione  Sosta e fermata  Trasporto di persone, animali o oggetti Normativa: codice della strada, articoli: 141, 142, 143, 148, 149, 154, 157, 158, 170. Cause di incidenti e comportamenti dopo gli incidenti; assicurazione; rispetto della vita e comportamento solidale Contenuti:  Gareggiare in velocità  Condizioni della strada  Condizioni atmosferiche  Condizioni di traffico  Visibilità  Comportamenti di sicurezza in caso di imprevisti  Abbigliamento del conducente  Spazio di frenata e di arresto  Intralcio alla circolazione  Inosservanza di norme, inesperienza, imprudenza  Comportamenti in curva 92


93  Trasporto passeggeri  Obbligo di assicurazione per la circolazione dei veicoli a motore  Segnalazione di un incidente sulla strada  Obbligo di fornire le generalità in caso di incidente  Obbligo di avvisare gli agenti in caso di feriti Normativa: codice della strada, articoli: 192, 193, 189; legge 24 dicembre 1969, n. 990. Elementi del ciclomotore e loro uso; comportamenti alla guida del ciclomotore e uso del casco Contenuti:  Segnalazione visiva ed illuminazione dei veicoli  Clacson  Pneumatici  Posizione alla guida  Stabilità del veicolo  Freni  Specchietti retrovisori  Manutenzione del ciclomotore  Manomissione del ciclomotore  Dispositivo silenziatore  Casco  Documenti necessari per circolare sul ciclomotore  Divieto di usare telefonino e Walkman  Comportamenti degli altri utenti e nei loro confronti Normativa: codice della strada, articoli: 152, 153, 171, 173. Materiali didattici: normativa di riferimento, quiz d’esame. 6 ore - Modulo B: Segnaletica Segnali di pericolo e segnali di precedenza Contenuti:  Segnaletica stradale  Forma e colori dei segnali di pericolo  Distanza tra il cartello ed il pericolo presegnalato  Segnali:  Strada deformata  Dosso  Cunetta  Curva pericolosa  Doppia curva  Passaggio a livello con e senza barriere  Attraversamento tranviario  Attraversamento pedonale  Attraversamento ciclabile  Discesa pericolosa 93


94 

Salita ripida  Strettoie  Strada sdrucciolevole  Banchina pericolosa  Luoghi frequentati da bambini  Doppio senso di circolazione  Caduta massi  Semaforo  Forte vento laterale  Lavori in corso  Diritto di precedenza  Preavviso di dare precedenza  Preavviso di fermarsi e dare precedenza  Dare precedenza  Confluenza laterale  Stop  Dare precedenza nei sensi unici alternati  Diritto di precedenza nei sensi unici alternati Normativa: codice della strada, articoli: 38, 39; regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada articoli da 105 a 114. Segnali di divieto Contenuti:  Segnali:  Divieto di transito  Senso vietato  Divieto di sorpasso  Limite massimo di velocità  Divieto di segnalazioni acustiche  Transito vietato ai pedoni  Transito vietato alle biciclette  Via libera  Fine limitazione di velocità  Fine del divieto di sorpasso  Divieto di sosta  Divieto di fermata  Parcheggio autorizzato Normativa: codice della strada, articoli: 38, 39; regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada articoli da 105 a 114. Segnali di obbligo Contenuti:  Segnali:  Direzioni obbligatorie 94


95 

Preavviso di direzioni obbligatorie  Rotatoria  Limite minimo di velocità  Percorso pedonale  Pista ciclabile  Percorso pedonale e ciclabile  Alt polizia Normativa: codice della strada, articoli: 38, 39; regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada, articoli da 105 a 114. Segnali di indicazione e pannelli integrativi Contenuti:  Segnali:  Distanza  Estesa  Validità  Inizio, continuazione e fine  Incidente  Zona soggetta ad allagamento  Strada sdrucciolevole per pioggia  Barriere  Barriere direzionali  Passaggio obbligatorio per veicoli operativi  Senso unico  Area pedonale  Zona a traffico limitato  Attraversamento pedonale  Attraversamento ciclabile  Uso corsie Normativa: codice della strada, articoli: 38, 39; regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada articoli da 105 a 114. Segnali luminosi, segnali orizzontali Contenuti:  Segnali:  Semaforo  Lanterne semaforiche  Strisce bianche longitudinali  Strisce gialle longitudinali  Frecce direzionali  Isole di traffico  Delimitazione di fermata degli autobus in servizio pubblico  Attraversamento pedonale  Simbolo di passaggio a livello 95


96 

Striscia trasversale di arresto – attraversamenti ciclabili Normativa: codice della strada, articoli: 38, 39; regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada articoli da 105 a 114. Fermata, sosta e definizioni stradali Contenuti:  Definizioni stradali e di traffico Normativa: codice della strada, articoli 3, 175. 2 ore - Modulo C: Educazione al rispetto della legge Valore e necessità della regola e rispetto dell’ambiente Contenuti:  Principio informatore della circolazione  Obblighi verso funzionari e agenti  Responsabilità civile e penale  Responsabilità del proprietario del ciclomotore e principio di solidarietà  Mancato rispetto delle norme  Precedenza ai veicoli in servizio di emergenza  Denuncio di smarrimento o furto dei documenti  Segnalazioni di pericolo sulla strada  Omissione di soccorso  Inquinamento acustico  Inquinamento atmosferico  Smaltimento olio esausto Normativa: codice della strada, articoli: 140, 155, 156, 192, 195, 196, 210, 215, 217; codice penale, articolo 593. La salute Contenuti:  Stato psicofisico del conducente  Conseguenze provocate dall’uso di alcool  Conseguenze provocate dall’uso di droghe Normativa: codice della strada, articoli: 115, 186, 187.

96


97 -

3.2 Corso pomeridiano di Educazione alla Convivenza Civile di 8 ore presso la Scuola

Modulo 1: EDUCAZIONE STRADALE - EDUCAZIONE AMBIENTALE Contenuti - Il codice della strada per pedoni, ciclisti e motociclisti. - Aspetti fisiologici e psicologici della guida. - Falsi miti di velocità e imprudenza. - Rispetto ambientale. - Conoscere la normativa in vigore. Modulo 2: EDUCAZIONE ALLA SALUTE – EDUCAZIONE ALIMENTARE Contenuti  Alimentazione.  I danni del fumo, dell’alcool, dei farmaci e delle droghe.  Lo stato di ebbrezza alla guida: conseguenze provocate dall’uso di alcool e di droghe.  Primo soccorso, emergenza e condizioni di emergenza/urgenza. Modulo 3: EDUCAZIONE ALLA legalità – CITTADINANZA - affettività Contenuti  Cosa si intende per legalità, a cosa serve, quando e come nasce.  Valore della norma e dei comportamenti stradali: la cultura dei valori civili.

-

4 Organizzazione dei corsi e tempi di realizzazione

I corsi saranno organizzati con questi criteri:  Verrà attivato un corso ogni 25 iscritti;  La parte specialistica relativa ai moduli A, B, C si svolgerà il pomeriggio presso la sede dell’autoscuola e si articolerà in 6 incontri di 2 ore (per complessive ore 12);  La parte relativa ai moduli 1, 2, 3 -a carattere educativo- si svolgerà il pomeriggio presso la sede scolastica in Via Vivaldi, 76 e sarà tenuta da docenti in organico in orario extracurricolare. In base al numero degli alunni che compiono i 14 anni entro il 31 del mese di agosto dell’anno scolastico in corso si prevede l’attivazione di 4 corsi. -

4.1 Moduli 1, 2, 3 a carattere educativo 4.1.1 Metodologia

2/3 ore per modulo con lezione frontale. 4.1.2 Interdisciplinarietà  

Tecnologia. Scienze. 97


98 

Italiano, Storia, Geografia. -

4.1.3 Strumenti

Aula multimediale o laboratorio di informatica presso Scuola Secondaria di I grado “Luigi Orsini”. -

4.1.4. Tempi

Nel I quadrimestre a.s. 2010-2011, indicativamente:  

-

Corsi pomeridiani obbligatori di 12 ore: Nei mesi di ottobre e novembre. Corsi pomeridiani di educazione alla convivenza civile di 8 ore: Nei mesi di dicembre e gennaio. 4.2 Risorse strumentali

I moduli relativi alla parte specialistica verranno svolti presso l’Autoscuola che provvederà a mettere a disposizione dei corsisti la cartellonistica necessaria. Per lo svolgimento di questa parte specialistica del corso, verrà consigliato agli alunni l’acquisto volontario di volumi di teoria e di quiz. La parte del corso relativa all’educazione alla “convivenza civile”, da realizzarsi nella scuola, verrà condotta utilizzando l’abituale materiale di uso scolastico: libri di testo, opuscoli, fotocopie, presentazioni multimediali, che verranno indicati dai singoli docenti. -

4.3 Soggetti coinvolti nel progetto

Componenti interne all’istituto:  Referente - delegato dal Dirigente Scolastico, quale Operatore responsabile della gestione del corso, Prof.ssa Crivella Anna.  Prof.ssa Garbesi Anna, docente dell’istituto responsabile dei progetti - Funzione Strumentale.  Docenti dell’istituto - nominati dal Dirigente Scolastico per svolgere alcune ore di assistenza in autoscuola.  Docenti dell’istituto quali garanti dell’effettiva realizzazione del raccordo tra l’attività specifica di formazione prevista dal corso e i differenti contesti disciplinari (Tecnologia, Scienze, Italiano, Storia e Geografia). Componenti esterne all’istituto: Autoscuola, individuata quale soggetto accreditato a mezzo di apposita intesa sottoscritta territorialmente dai C.S.A. in collaborazione con le Province e i competenti uffici del Dipartimento per i Trasporti, con cui sottoscrivere convenzioni a titolo gratuito, che si impegna a definire le modalità organizzative del corso. Destinatari: classi terze e seconde dell’istituto con particolare riferimento agli iscritti per il conseguimento del patentino per ciclomotore (tutti gli alunni e le alunne quattordicenni ed i tredicenni che compiono i 14 anni entro il 31 del mese di agosto dell’anno scolastico in corso). 98


99

-

5 Modalità Esame Finale

Possono partecipare agli esami finali le studentesse e gli studenti che abbiano  Compiuto 14 anni di età il giorno degli esami;  Presentato domanda di ammissione (subordinata all’assenso scritto di un tutore);  Frequentato regolarmente il corso di 12 ore in autoscuola non superando le tre ore di assenza relativamente ai moduli A), B), C);  Frequentato regolarmente il corso di 8 ore di educazione alla convivenza civile a scuola;  Regolarizzato la domanda di ammissione con i relativi versamenti previsti. La prova finale relativa ai corsi, organizzati e realizzati in ambito scolastico, viene espletata da Funzionari del Dipartimento per i Trasporti terrestri del Ministero delle Infrastrutture (o della Motorizzazione Civile di Bologna), unitamente al responsabile della gestione dei corsi.

Progetti gratuiti

Progetto finalizzato allo sviluppo della lettura motivata GIOVANI LETTORI CRESCONO: pensieri e parole Motivazioni La lettura della parola scritta, anche nella nostra civiltà tecnologica, resa complessa da una pluralità di linguaggi che sollecitano ad esperienze diverse, è rimasta uno strumento indispensabile della formazione personale e sociale e un veicolo fondamentale di formazione e di comunicazione. Leggere impone al lettore l’attuazione di una complessa serie di processi fisiologici e psichici e la maturazione di un’ampia gamma di abilità linguistiche ( di ordine lessicale e semantico, sintattico e stilistico, interpretativo e critico) che, a diversi livelli, conducono a una sempre più approfondita conoscenza di se stessi e, attraverso il contatto con le idee, le esperienze, gli interessi altrui, abituano a una disponibilità sempre più ampia e allargata verso gli altri. Leggere e scrivere servono a vivere più consapevolmente. Se scrivere significa avere accesso a una visione, leggere è l’accesso a una visione che altri hanno avuto, è l’atto dell’accoglienza all’altro che bussa alla porta, è l’incontro, per eccellenza, di due libertà, è partire per un’avventura per ritrovarsi diversi, con una nuova capacità di vivere. 99


100 Leggere è dunque un fatto evolutivo nel senso che, coinvolgendo tutta la personalità del lettore, cresce con il suo sviluppo mentale e con l’ampliamento della sua esperienza. È necessaria, quindi, orientarsi verso una concezione dinamica che ponga in evidenza diversi livelli di lettura che possano essere superati incessantemente dallo stesso lettore. Questo processo evolutivo non ha soluzione di continuità e fa sì che la lettura divenga mezzo essenziale di educazione permanente, come recita anche la C. M. 105 del 27/03/1995: «l’educazione alla lettura deve essere considerata un processo continuo che si imposta fin dalla scuole elementare e persino dalla scuola materna» e, di seguito «l’educazione alla lettura non è vista come obiettivo della sola educazione linguistica, ma deve divenire momento trasversale a tutte le discipline attraverso l’incentivazione ad un leggere che coinvolga i processi cognitivi e quelli affettivo emotivi». La finalità educativa della lettura non sta nella pura e semplice decodificazione, ma nel rapporto che si crea tra testo scritto e lettore. Ciò che conta non è leggere, ma come leggere. Le indicazioni ministeriali sono tese a incentivare il piacere, più che il dovere, della lettura nei giovani, aiutando a chiarire la motivazione quando affiora, provocandola dove caratteristiche ambientali e socioculturali non consentono il suo nascere, dando soddisfazione alla richieste e sollecitando nuovi interessi. Un percorso progettuale di lettura è quindi sia uno strumento promozionale, incentivante il piacere di leggere e di fare ricerca, sia uno strumento metadidattico che consente di affrontare in modo indiretto, innovativo e trasversale le discipline. Peculiarità del progetto Il progetto è finalizzato allo sviluppo della lettura motivata (piacere di leggere) tra gli Alunni della Scuola Media dell’istituto comprensivo n.7 e conferma il progetto dei precedenti anni scolastici “Giovani Lettori Crescono”, da svilupparsi in un’ottica pluriennale. Esso si configura, estendendo il proprio ambito di realizzazione dal curricolo linguisticocomunicativo-espressivo ad altri contesti disciplinari. Improntato ai criteri della Trasversalità-interdisciplinarità, è destinato a rafforzare progetti educativi e didattici come unitari e integrati. Nell’ambito dell’autonomia organizzativa e didattica della scuola, nella prospettiva Dell’innalzamento dell’obbligo scolastico, l’educazione alla lettura e l’accesso all’informazione si inseriscono pienamente tra le opportunità formative che devono essere garantite ai giovani nella durata degli studi e, più in generale, ad ogni cittadino nell’arco della sua vita. Il progetto si articola su due nuclei: - -la pratica del leggere ( percorsi di lettura, attività di promozione della lettura,laboratori di scrittura creativa e di lettura espressiva… ); - -gli strumenti e i luoghi del leggere (“Passeggiando tra le storie di Book- city””cioè i linguaggi e l’utilizzo nello specifico della biblioteca). 1. La pratica del leggere si declina in primo luogo nell'avvio di nuove attività nell'ambito del progetto pluriennale dell' Atelier del filosofo. La filosofia, è intesa come identità del pensiero umano, pensiero che è alla base dell’etica, della scienza, del linguaggio, dell’arte e di tutto ciò che è conoscenza e sapere,uno sguardo nel quotidiano la cui eco profonda rimanda alle grandi domande esistenziali. Dalle prime grandi domande che i bambini molto piccoli si pongono su se stessi, sui propri affetti, sul mondo circostante, alle esplorazioni “esistenziali” dei preadolescenti… Il tutto mediato, accompagnato, approfondito dallo strumento libro. Nucleo fondante di questo progetto è il sollecitare nei ragazzi uno sguardo ai problemi non come ostacoli, ma come elementi attorno a cui lavorare per la ricerca di soluzioni diverse e punti di vista insoliti. 100


101

A corollario è previsto per settembre-ottobre 2010 un corso di aggiornamento per docenti Le memorie della parola: il libro e i suoi percorsi. Finalizzato alla formazione e aggiornamento per chi quotidianamente lavora a contatto con giovani lettori, per conoscere e selezionare le proposte, creare bibliografie e percorsi di lettura. Si prevedono incontri con esperti riguardo alle seguenti tematiche: - lo sguardo del libraio, lo sguardo del lettore; il libro come esperienza che dilata l’ immaginazione in una prospettiva di tempo e di spazio. Scegliere e valutare un libro secondo una prospettiva educativa, ludica e formativa, utile alla costruzione del gusto personale. Il libro come ricerca di significato: lo scaffale di filosofia. Basato su testi narrativi, ma anche su altri supporti: video, audio, saggistica, testi letterari e filosofici anche non direttamente rivolti a bambini e i ragazzi - finalità e sguardi dentro i generi narrativi e non solo:letture, discussioni e analisi dei testi, elaborazione di bibliografie, simulazioni di metodologie di promozione della lettura - lo scaffale multiculturale, presentazione di percorsi possibili (vedi progetto” Millelibri di tutti i colori: progetto per una biblioteca multietnica” In secondo luogo, La pratica del leggere, a partire dall’anno scolastico 2008/2009 vedrà la continuazione di un laboratorio che, sperimentato nello scorso anno, si è prestato come attività di potenziamento pomeridiano:. Leggi un libro per chi non lo può fare, nasce dall’esigenza di consentire l’accesso alla narrativa anche a coloro che, per svariati motivi (dalla non alfabetizzazione della lingua italiana, ai disturbi specifici di apprendimento, alle disabilità cognitive in genere), hanno reali difficoltà di lettura pur mostrando, nel contempo, interesse per la stessa. Continueranno ad essere coinvolti ragazzi normodotati che nella consapevolezza delle diversità e nell’ottica della cooperazione, realizzeranno prodotti audio che permettano la costruzione di un “ponte” di reciproco aiuto. Come nello scorso anno ci sarà una parte di formazione alla lettura espressiva, affidato a personale qualificato e una fase pratica in cui si procederà alla registrazione di brani letti per consentire, mediante il feed-back dell’ascolto, la possibilità di un’ immediata valutazione e autovalutazione. 

Per gli strumenti e i luoghi del leggere si veda in specifico il progetto “Passeggiando tra le storie di Book- city” a seguire.

Finalità Il progetto intende perseguire le seguenti finalità: A) - stimolare gli alunni verso una lettura consapevole e motivata: - far scoprire il libro come “ oggetto quotidiano” anche ludico - favorire il passaggio dalla lettura passiva a quella attiva - acquisire tecniche-competenze di lettura espressiva - favorire la cooperazione tra gli aspetti cognitivi e quelli emotivi - favorire la mimesi e l’identificazione - favorire la maturazione di interessi e scelte personali - favorire lo scambio comunicativo e la collaborazione in un lavoro di gruppo - favorire lo sviluppo delle capacità critiche - favorire i processi di riflessione, comprensione efficace del testo e messa in campo delle proprie competenze - acquisire le competenze informatiche necessarie per la registrazione audio - sviluppare l’autonomia e la capacità di scelta - contribuire al consolidamento delle strutture portanti dell’istituto comprensivo: l’unitarietà, in senso “orizzontale”, ovvero il dialogo fra le discipline e gli ambiti di apprendimento: 101


102 - stimolare negli alunni la consapevolezza della diversità e delle difficoltà che ciò può creare in un contesto “di normalità”; - favorire la prassi della programmazione e della progettazione condivisa fra insegnanti di più ambiti disciplinari, per l’individuazione di sinergie e di spazi di intervento comuni - arricchire la proposta formativa che scaturisce dalla biblioteca e integrare la progettazione della biblioteca con quella disciplinare e trasversale alle discipline B) -consolidare la relazione scuola-territorio: - favorire il confronto e la collaborazione fra la scuola e gli enti e le agenzie formative del territorio (biblioteche, librerie,….) - promuovere momenti di riflessione e di confronto tra docenti e genitori - ampliare-arricchire la proposta formativa della biblioteca - documentare progetti, attività, laboratori … Pianificazione delle fasi del progetto  Corso di formazione Le memorie della parola: il libro e i suoi percorsi; B. Laboratori nelle classi 2A e 2B “L'Atelier del Filosofo” a cura di Ketty Parente e dei docenti curricolari;  Leggi un libro per chi non lo può fare Laboratori pomeridiani a cura di un esperto-attore per la formazione dei ragazzi alla lettura espressiva e realizzazione pratica degli audiolibri;  Mostra e pubblicazione sul sito della scuola dei materiali prodotti nel giornalino Sottobanco 2.0;  “Passeggiando tra le storie di Book-city…”ovvero la promozione della lettura Nella biblioteca scolastica multimediale: percorsi di promozione della lettura a Cura di autori di libri per ragazzi: Gherardo Colombo, Beatrice Masella, Cesare Finzi. Partecipazione a concorsi “Giralibro”, “Xanadu”. Costi 

Le memorie della parola: il libro e i suoi percorsi; .Il costo totale del corso di formazione di 5/6 incontri è di € 3000 il cui finanziamento è interamente a carico del Circondario Imolese come aggiornamento aperto a tutti i docenti interessati di scuola primaria e secondaria dell’imolese e comprensorio; Atelier del filosofo: i laboratori sono articolati su 2 incontri per ogni classe. La cifra complessiva da utilizzare per i laboratori con le classi è di € 359,71 coperta con il Fondo di Istituto del Diritto allo Studio 2010-2011; Leggi un libro per chi non lo può fare La cifra totale € 5700 complessivi di cui 2400€ (1500€ per docenza e 2000€ per esperti) e 1700€ di materiale librario, audiolibri in commercio e software. Per finanziare tale progetto si è chiesto il finanziamento alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna (vedi progetto specifico).

Passeggiando tra le storie di Book-city La promozione della lettura nella Biblioteca scolastica multimediale “Si deve diventare ciò che si è” Pindaro( VI –V sec. A. C.) “Oltre le barriere di…classe” : Per una biblioteca di scuola luogo e patrimonio comune a tutte le classi e al territorio 102


103

Nella scuola la biblioteca assume uno speciale valore pedagogico in quanto particolare ambiente per l’apprendimento situato al di là delle pareti dell’aula: è una struttura didatticamente contigua all’attività che si svolge in classe ma è anche luogo patrimonio comune a tutte le classi. Sono noti il valore educativo e gli spazi attribuiti alla lettura e alla biblioteca nella legislazione scolastica italiana a partire dai programmi del 1945, emanati per tutti gli ordini di scuola dalla Sottocommissione Alleata dell’educazione, con la supervisione di Washburne, allievo di Dewey, fino ad oggi. Dalla metà degli anni novanta del secolo scorso si registra una molteplicità di circolari riguardanti la promozione della lettura ( c.m. 27 marzo 1995, n. 105) e Della biblioteca ( c.m. 5 ottobre 1999 n. 228, c.m. 16 ottobre 2000 n. 229, c.m. N. 131/ 2001) Le finalità educative esplicitate attraverso gli anni nei Programmi Didattici della nostra scuola sono volte a formare nell’allievo la capacità di scegliere criticamente, di comprendere ed interpretare ma anche di progettare e inventare il proprio percorso culturale ed educativo, nella consapevole ricerca della propria identità di persona. La qualità del processo formativo si definisce attraverso la modalità con la quale il soggetto è messo in condizione di elaborare i contenuti del sapere, di individuare e utilizzare strategie volte alla costruzione dei significati, affinché l’acquisizione di competenze sia strettamente correlata con la costruzione di sé, in dimensione non solo cognitiva ma anche affettiva, emotiva, etica, estetica, relazionale.. Attuare un processo di formazione che metta in grado il soggetto di sfidare- dominare la complessità del quotidiano da cui è continuamente sollecitato, la capacità di fargli padroneggiare il cambiamento, di farlo divenire co-costruttore di saperi e di positivi rapporti interpersonali rappresenta la scommessa pedagogica della scuola Del Duemila. E’ attraverso l’innovazione metodologica dei percorsi di apprendimentoinsegnamento che si potrà attuare quella pedagogia dell’innovazione indicata come obiettivo per la società del 2000 dalla Commissione europea sia nel Libro bianco che nel Memorandum. La predisposizione di ambienti idonei alla pratica delle nuove modalità di insegnamentoapprendimento rafforza l’importanza del ruolo e del valore educativo della biblioteca scolastica. Come recita il Manifesto dell’Unesco (allegato 1), la Scuola dell’autonomia, nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa, non può che riconoscere alla biblioteca scolastica lo spazio didattico privilegiato, componente essenziale di ogni strategia educativa che miri a far acquisire all’allievo abilità permanenti di apprendimento, di autonomia, di analisi, , di valutazione critica, Di elaborazione creativa, di procedimenti euristici …), abilità permanenti perché da lui costruite in percorsi e attività di ricerca e dunque attraverso specifiche fasi di orientamento tra le fonti informative, di selezione, rielaborazione individuale e/o di gruppo, di confronto critico, di interpretazione, di invenzione ( da invenio trovare…), socializzazione e comunicazione della conoscenza…. vale a dire attraverso quell’attività di ricerca che pone ciascun soggetto, consapevole delle proprie capacità e motivato ad accrescerle, in relazione di condivisione con il gruppo classe e con il docente. Si può allora riconoscere che una didattica della lettura nella biblioteca scolastica si possa attestare su due poli: Leggere per sapere, che comporta la appropriazione della metodologia di approccio alle diverse discipline Leggere per essere, in cui l’incontro- scontro con la letteratura per la costruzione costituisce quel processo di mimesi necessario per la costruzione dell’identità del soggetto (e di un lettore) in divenire. Il significato pedagogico della letteratura per bambini, per ragazzi, per giovani adulti sta nell’atto del “crescere leggendo”: “Il senso pedagogicamente forte della lettura e della letteratura sta dunque nel suo potere di dilatare il tempo della vita”( Pennac) “Offrire dunque al ragazzo occasioni di identificazione, di proiezione, di confronto tra il sé e il sé dell’altro per esercitare la propria immaginazione, per “condividere” con i personaggi della storia emozioni, sogni, paura, speranze, diventa momento insostituibile e irrinunciabile per arricchire di significati nuovi la sua stessa vita ed il suo essere nel tempo e nello spazio”. Affermata e condivisa la necessità del leggere come scoperta di sé, ritrovamento di simboli, apertura di orizzonti, si deve 103


104 poi tenere conto del fatto che il leggere non comincia subito con una scelta ma si avvia attraverso l’immersione in un universo volto a favorire in ciascuno i presupposti per la scelta medesima. La testimonianza e l’esempio propositivo dell’adulto devono tenere conto del fine di libertà cui mira la lettura, ma non possono prescindere da concrete proposte. L’adulto ha infatti un ruolo importantissimo di libera e persuasa mediazione: farà (liberamente) amare la lettura se troverà tempo di leggere come trova il tempo di ascoltare la persona in formazione che decifra il mondo e si decifra con un linguaggio mai ovvio e mai facile da capire, a volte persino straniero. Ascoltare e scambiare “ racconti” di esperienza e di lettura significa offrire (e ricevere) strumenti di interpretabilità: condivisioni, complicità, empatie, gesti che si formalizzano piano piano in parole, che diventeranno via via capaci di sollecitare il testo, di farlo parlare attraverso eventuali letture successive di sempre maggiore profondità” (Lollo R, La letteratura per l’infanzia tra questioni epistemologiche e istanze educative). E’ specialmente in biblioteca che al giovane lettore è consentito interpretare, attraverso i libri e i molteplici “tu” da essi evocati, se stesso e il mondo, attraverso processi di identificazione e di comprensione. Ogni forma di animazione o di promozione della lettura diventa leggere crescendo se si pone in un tessuto dialogico. Il ruolo della biblioteca scolastica è quindi quello di costruire rinforzo e apertura sulla molteplicità di materiali, percorsi, supporti a disposizione oggi della cultura, e sperimentazione delle potenzialità delle diverse pratiche di lettura (per essere, per sapere, per fare, per comunicare…). L’atto del leggere potrà così essere sperimentato nella complessità dei suoi rinvii da livelli denotativi, oggettivi e referenziali a quelli connotativi, soggettivi, affettivamente ed emotivamente coinvolgenti ed evocativi, nella sua natura intertestuale ma anche multimediale ed ipertestuale. Bisogni, realtà, finalità della biblioteca Book city Il progetto biblioteca si pone gli stessi obiettivi e finalità per i quali è nato e che si ritengono tuttora validi: Finalità educative 1. Promuovere la lettura 2. Attivare percorsi di lettura e di scrittura 3. Proporre la diversità come momento di arricchimento reciproco e abituare alla collaborazione reciproca, anche in prospettiva multiculturale 4. Realizzare situazioni di protagonismo dei ragazzi 5. Offrire risorse di informazione e di documentazione a supporto dei processi di apprendimento 6. Creare negli studenti abilità di ricerca e uso competente dell’informazione 8. Costituire una risorsa informativa e culturale per l’utenza extrascolastica 9. Offrire materiale di documentazione per la promozione di attività di ricerca Obiettivi educativi • Conoscere il libro • Saper frequentare la biblioteca • Sapere informatizzare autonomamente la catalogazione dei libri • Sapere informatizzare le operazioni di restituzione e di prestito • Saper accedere ai diversi tipi di informazione • Sapere documentarsi e sapere selezionare le informazioni per l’attività di ricerca • Conoscere percorsi di lettura e di scrittura • Sapere effettuare percorsi di lettura e di scrittura • Sapere effettuare attività di ricerca e di consultazione • Sapere confrontarsi con l’ “ altro”, riconoscendone la differenza come valore positivo • Confrontarsi con culture diverse • Confrontare il linguaggio del libro con quello del film e con quello multimediale e sapere servirsene per arricchirsi, senza subordinare l’uno all’altro. 104


105 Obiettivi didattici generali • Conoscere i libri; • Saper distinguere le tipologie dei vari libri; • Saper scegliere libri adeguati in relazione alle necessità della ricerca; • Individuare gli elementi bibliografici del libro; • Distinguere la tipologia dall’apparato illustrativo; • Abituarsi alla lettura personale e periodica di un libro; • Sapere presentare i libri letti effettuando commenti critici e confrontandosi con i compagni; • Organizzare una biblioteca di istituto; • Costruire simboli per la catalogazione; • Costruire un catalogo per la biblioteca di istituto ; • Saper consultare un catalogo con riferimenti bibliografici; • Sapere servirsi dell’abstract • Sapersi orientare in biblioteca • Saper interpretare un percorso di lettura; • Sapere costruire un percorso di scrittura creativa; • Avere cura dei propri libri e dei libri altrui; • Sapere costruire ipotesi e sapere verificarle, ricorrendo ai documenti adatti, nell’ambito di un’attività di ricerca; • Sapere scrivere recensioni, articoli di giornale, diversi tipi di testo…; • Sapere usare il software per catalogare, per operazioni prestito e restituzione, per scrivere testi, per costruire menabò giornalistici, ipertesti, ricerche • Sapere consultare e usare i database Liber, Alice, BNI • Sapere consultare e usare il software Winiride Attività che si possono fare in biblioteca… Attività volte alla ricerca di libri di vario tipo; Attività volte all’individuazione delle tipologie dei vari libri: narrativa, poesie, divulgazione, manuali ecc.; Osservazioni dettagliate della copertina, del frontespizio, del retrofrontespizio, dei risvolti di copertina e della quarta di copertina di un libro; Individuazione dei dati che interessano per la stesura di schede di classificazione con l’indicazione dell’autore, titolo, sottotitolo, casa editrice, anno di pubblicazione, tipologia del libro, genere letterario; Attività destinate all’osservazione e all’individuazione delle caratteristiche presenti in vari tipi di libro. Allestimento dello spazio biblioteca Scelta, selezione e ordinamento dei volumi; Ordinamento dei libri sullo scaffale secondo il criterio di genere narrativo; Ordinamento negli scaffali dei libri di consultazione secondo il criterio dell’argomento; Aggiornamento dello schedario; Realizzazione delle schede di classificazione; Completamento della catalogazione informatica delle videocassette; Definizione del regolamento cineteca; Attività relative all’ordinamento alfabetico. Attività relative alle operazioni di prestito. Attività relative alla stesura di cataloghi per autore, per genere o per percorso di lettura. Attività relative all’individuazione e alla consultazione dell’ordinamento utilizzato; Attività relative all’apprendimento da parte dei ragazzi del sistema di catalogazione usato 105


106 Attività relative al riconoscimento degli elementi topografici che definiscono lo spazio della biblioteca; Definizione di regole e di atteggiamenti positivi nei confronti del libro come oggetto; Definizione del regolamento biblioteca; Aggiornamento dati; Formulazione di proposte e acquisto libri; Progettazione di percorsi di lettura; Adesione a concorsi sulla lettura e scrittura Raccolta e schedatura dei testi prodotti dai ragazzi nei laboratori di lettura e di scrittura creativa;. Realizzazione giornalino; Attività di presentazione di libri da parte degli autori stessi; Attività di ricerca; Corsi di aggiornamento per docenti sulla scrittura creativa; Attività di collegamento con biblioteche di altre scuole; Attività di collegamento con la biblioteca comunale e con i centri di lettura di quartiere; Attività di animazione alla lettura; Laboratori sulla lettura; Laboratori sulla scrittura creativa; Laboratori sul film; Raccolta dei film prodotti dai ragazzi; Collegamento col Centro Audiovisivi La Palazzina per percorsi sul film e per la realizzazione di film. Creazione e potenziamento del sito della biblioteca www.bibliotecaic7.com Le fasi del progetto 1- Laboratori di lettura in orario curricolare ( per gruppo o per gruppi classe)- (vedi calendario 2010-2011) 2. Laboratori in biblioteca in collaborazione con Casa Piani e Bim librerie del territorio; 3. Animazione della lettura a cura di scrittori per ragazzi (vedi progetto incontri con l'autore); 4, Promozione della lettura con proposte di testi e drammatizzazione di letture Scelte, a cura di Extravagantis, Diritto allo studio 2009-2010 5. Lettura autonoma e confronto sulle letture fatte ( in classe e/o fra classi); 6. Concorsi di lettura e scrittura, creazione di ipertesti, illustrazione di Storie e romanzi, recensioni… 7. Consultazione guidata e libera della catalogazione libraria, con l’ausilio dei data base ( Alice, BSN, Liberdatabase), degli abstract e dei thesaurus 8. Percorsi di ricerca e di documentazione in biblioteca

Strumenti 1. Scaffali aperti, sedie, tavoli 2. Schede di catalogazione 3. Computer 4. Programma di catalogazione informatico Winiride 5. Data base Liber, Alice e BNI 6. Libri di vario genere narrativo e di consultazione 7. Testi prodotti dai ragazzi 8. Videocassette 9. Floppy-disk 106


107 10. Cd.Rom 11. Televisore e videoregistratore 12. Stampanti 13. Scanner 14. Modem 15. Programma di Internet 16. Software 17. Lettori cd.ROM

Docente funzione strumentale Prof.ssa Anna Garbesi

Progetto IL SALVADANAIO PER SAO BERNARDO Premessa Il Comune di Imola, assieme alla Diocesi di Imola, ha da molti anni dato vita al “Comitato Solidarietà per Sao Bernardo”. Questa Associazione ONLUS è promotrice di numerose iniziative per sostenere la realtà di Sao Bernardo do Campo, in Brasile, aiutando le popolazioni locali nella lotta contro la povertà, l’analfabetismo, la disoccupazione, nella ricerca di un miglioramento delle condizioni sociali e morali di vita. Fra le varie attività di sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza imolese, coinvolgimento che si fa fattivo e operativo, si colloca l’iniziativa “Mese della solidarietà: salvadanai nelle scuole”. Nel periodo tra il 1^ e il 23 dicembre, infatti, il Comitato, in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano, pone nelle scuole che ne fanno richiesta, un salvadanaio, per consentire agli alunni, docenti e personale scolastico, di contribuire, liberamente, e sovvenziona i progetti elaborati dal Comitato in favore di Sao Bernardo. Questa iniziativa è un modo concreto per aprire la mente e lo spirito degli alunna alla comprensione di realtà lontane da loro solo geograficamente. L’educazione alla solidarietà è, fra tutti, uno dei modi più concreti per motivare gli alunni a scelte di giustizia ed equità. In un mondo nel quale le informazioni viaggiano sempre più velocemente, si invitano i ragazzi a soffermarsi nella riflessone sul proprio stato di vita e su quello altrui, su come si possano cambiare le cose, su come sia possibile una forma di convivenza che vada al di là del semplice sostegno economico, ma che incontra le vite di coloro che si prodigano per gli altri, di colore che vivono in situazioni di povertà e degrado e che, con l’aiuto di “ chi può”, migliora le proprie condizioni di vita. Insegna a non chiudere gli occhi. A vedere la realtà così com’è, giudicare stili e comportamenti e a trovare i modi per agire. Obiettivi

Il progetto si propone:  Di sviluppare nei ragazzi una coscienza più informata sulle povertà presenti nel mondo;  Di far conoscere il valore della solidarietà come metodo di vita;  Di apprezzare il valore della lotta contro le disuguaglianze;  Di far incontrare modelli di persone che fattivamente si prendono a cuore il destino di altri; 107


108 

Contenuti:

Svolgimento:

Tempi: Classi coinvolte: Docente referente del progetto: Personale/Enti coinvolti nel progetto :

Di non dare per scontato il loro tenore di vita, facendo comprendere come esso sia frutto del lavoro e dell’impegno. La solidarietà come valore umano e religioso. Il mercato equo e solidale. Il volontariato. La povertà. Un insegnate incaricato prenderà accordi con il Centro Missionario Diocesano/Comitato Sao Bernardo per stabilire i giorni di presenza del Salvadanaio all’interno della scuola. Si darà comunicazione alle famiglie della presenza del salvadanaio e si stimoleranno i ragazzi, lasciandoli nella libertà individuale, a donare una somma a loro scelta. Si sensibilizzeranno in classe, con percorsi adatti, sulle tematiche e i contenuti del progetto. Laddove se ne ravvisi l’utilità di inviteranno alcuni operatori del Comitato Sao Bernardo/ Centro Missionario Diocesano ad illustrare nelle classi i valori, il lavoro e le situazioni che l’iniziativa sostiene. Pluriennale Tutte le classi della scuola secondaria di I grado Lorenzo Medici Docenti interni

Progetto POVERI MA BELLI… Progetto di manipolazione finalizzato alla realizzazione di bigiotteria/accessori ornamentali con materiali di recupero e/o manufatti aperto a tutti gli alunni dell’IC 7 “L. Orsini”. OBIETTIVI EDUCATIVI Incentivare- Recuperare una cultura del riutilizzo e del recupero contrapposta a quella dominante dell’usa e getta Incentivare- Recuperare l’abitudine al lavoro manuale per la realizzazione di oggetti contrapposta a quella dominante dell’acquisto… Potenziare la creatività individuale e la capacità di progettazione Stimolare nei ragazzi l’abitudine alla non omologazione…e al superamento degli stereotipi Favorire la capacità di collaborare per un fine comune Favorire l’integrazione delle abilità e delle diversità OBIETTIVI DIDATTICI Stimolare e migliorare la manualità per costruire forme e oggetti Arricchire la conoscenza dei vari materiali e della loro lavorazione Scoprire diverse modalità di realizzazione degli oggetti e dei materiali Scoprire le caratteristiche visive e tattili delle superfici 108


109 Superare gli stereotipi relativi a forme, colori e textures Acquisire tecniche di assemblaggio di vari materiali-oggetti IPOTESI DI LAVORO Fasi di realizzazione Raccolta di materiali di recupero (carta, stoffa, bottoni, plastica, legno, pelle, metallo,…) Realizzazione di elementi con feltro Realizzazione di elementi con carta pesta Realizzazione di elementi con stoffa Assemblaggio dei vari elementi creati o reperiti

PROCEDURE E CONDIZIONI ORGANIZZATIVE Il corso prevede la realizzazione di 5 incontri di due ore ciascuno durante i quali verranno affrontate varie tecniche di realizzazione e di assemblaggio degli elementi realizzati Durante le attività gli alunni saranno seguiti da un’educatrice (conduttrice del corso) e da un docente referente. STRUMENTI e MATERIALI NECESSARI Materiali di recupero (bottoni, tappi, imballaggi, sassi, …) Lana per feltro Carta di giornali Ritagli di stoffa Cordoncini, spago, elastico, filo e fettucce varie Ganci per chiusure Colla vinilica, acqua, sapone da bucato Tempere e copale Pennelli, forbici

TEMPI DI REALIZZAZIONE Un incontro alla settimana (ore 14.30 – 16.30), dalla prima settimana di Novembre alla prima settimana di Dicembre 2010. SPAZI E SEDE DEL CORSO Aula 3 dell’ic7 “L. Orsini”. RISORSE UMANE- CONDUTTORI DEL CORSO Dott.ssa Giovannardi Laura, educatrice professionale, laureata all’accademia delle belle arti di Bologna, indirizzo Decorazione. Prof.ssa Dal Monte Casoni Alessandra, docente di sostegno Prof.ssa Russo Tiziana, docente di sostegno RACCOLTA DEI RISULTATI E VERIFICA Mostra dei materiali prodotti durante gli open-day e altri momenti ritenuti idonei Vendita per adozione a distanza durante ricevimento dicembre.

Docenti referenti del progetto 109


110 Prof.ssa Dal Monte Casoni Alessandra Prof.ssa Russo Tiziana

IMPARARE IL TIFO POSITIVO Non c'è dubbio che lo sport sia educativo:si tratta di precisare come e quando cominciare a dargli questa funzione. Parlando di sport per bambini e giovani non manca il riferimento al tifo forte, fedele, simpatico: non sempre però questo succede. Sarebbe di giovamento allo sport se in molti si entusiasmassero nel vedere giovani che crescono con un fisico sano, rispettano le regole, giocano valorizzando capacità e ruoli di ciascun compagno di squadra, sono leali anche con gli avversari e così via. Si dice tanto che i giovani hanno «perduto i valori». Lo sport è un luogo dove potrebbero essere riaffermati quelli dell’onestà, del rispetto di ogni persona, compagno o avversario, dell'osservanza delle regole, la capacità di accettare sconfitte e vittorie, la ricerca di relazioni umane, i valori appunto. Si tratta di una «miniera d'oro» di educazione ancora non pienamente scoperta e utilizzata. Proprio perché «tifiamo» per lo sport, crediamo in una modalità per educare i bambini a un tifo sano, non violento, divertente. Quando si vuole insegnare a bambini e giovani, è bene che siano loro i primi a rappresentare i propri sentimenti, le proprie conoscenze e le proprie idee. Se le idee, invece che dette a voce diventano azioni allora appaiono immediatamente gli aspetti positivi e quelli non accettabili. I bambini intercettano facilmente le parti buone e gli atteggiamenti negativi del tifo, si pongono domande che insegnano molto anche agli adulti, nel ridimensionare la realtà e cercare serenamente atteggiamenti di entusiasmo pacifico. Si tratta di un piccolo, ma significativo intervento educativo, che fa bene allo sport ma e alla crescita dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze. Si tratta di creare giovani tifosi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie che scatenati e creativi nel sostenere con vera passione le proprie squadre del cuore. Il titolo del progetto intende sottolineare la volontà di educare i fanciulli e i ragazzi a "tifare per lo sport" prima ancora che per la squadra del cuore. Il verbo tifare è coniugato alla prima persona singolare proprio per sottolineare come le scelte delle vita, e di conseguenza quelle del tifo, sono personali e non possono essere demandate a chicchessia o a gruppi di qualsiasi genere. · Educare i ragazzi delle scuole alla convivenza civile e alla passione rispettosa dell’autentico spirito sportivo attraverso l’incontro e il confronto con i campioni delle più importanti squadre locali; · Creare un momento di aggregazione finalizzato all’evento sportivo, con lo scopo di promuovere ed accrescere nei bambini e nei ragazzi la passione, la partecipazione attiva e l’affetto per le squadre del cuore · Stimolare la passione sportiva e la creatività insegnando semplici tecniche manipolative/espressive da applicare al tifo per la propria squadra.

Gli obiettivi sono volti a sensibilizzare i giovani ad una corretta modalità di support, ma soprattutto 110


111 a diffondere un modo adeguato e creativa di relazionarsi con i propri coetanei in un contesto sportivo e non solo.               

Favorire la formazione nei bambini e nei ragazzi di un modello sostenibile di tifo. Lo sport come educazione al rispetto delle regole, alla fatica e alla costanza per ottenere i risultati sognati,; Far comprendere le origini, i significati e le ragioni di alcuni atteggiamenti sociali legati allo sport e al tifo; Educare al rispetto reciproco e alla tolleranza; ad un tifo rispettoso di un autentico spirito sportivo e alla passione come valore aggiunto nel fare qualsiasi cosa; Sostenere i processi d'inclusione di bimbi e ragazzi diversamente abili; Proporre i valori dello sport come principi ispiratori delle relazioni umane; Ridimensionare il fenomeno "tifo" ai soli luoghi e tempi dello sport; Conoscere e rispettare le regole del gioco Conoscere la sportività: che la propria squadra vinca o perda, in caso di gioia o di delusione, è sempre presente il rispetto degli arbitri, dei giocatori e di tutti gli spettatori0 Sperimentazione delle azioni e degli schemi durante gli allenamenti, alla collaborazione tra i compagni di squadra, al rispetto per gli avversari Saper imparare anche dai risultati negativi. Tutte le esperienze che facciamo hanno molto da insegnarci, comprese le sconfitte Favorire l’attaccamento ad una squadra della realtà sportiva locale, creando nei ragazzi la consapevolezza che il proprio tifo può contribuire a determinare la vittoria (effetto uomo in più); Incentivare con iniziative ludiche e momenti di animazione guidata il sostegno della squadra; Dare il buon esempio:gli spalti degli stadi e dei palazzotti: questi devono rimanere un luogo di festa, di condivisione e di gioia , Realizzare “eventi creativi”durante i Giochi della Gioventù o in Tornei e competizioni scolastiche, attraverso l’utilizzo di diverse tecniche manipolative/espressive;

Alunni dell’istituto Comprensivo della scuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria di I grado Docenti delle materie letterarie, scienze sportive, discipline artistiche -

-

-

Rispetto alle consuete attività nelle scuole e nelle strutture sportive: pallavolo, baseball, atletica, calcio, pallacanestro, rugby; per questa stagione sportiva si prevede di svolgere le seguenti attività; Incontri con giocatori, arbitri anche femminili quale confronto diretto tra studenti e soggetti della realtà sportiva locale Animazione degli incontri sportivi: Fase Giochi della Gioventù di Atletica , Tornei, Competizioni di Istituto Adesione a progetti on line: http://www2.volkswagen.it/scuolatifo08/tifo/base.html http://www2.volkswagen.it/scuolatifo08/terza_media/index.html Laboratorio di scrittura: formazione di una redazione e scrittura di articoli per il giornalino di Istituto “Sottobanco, giornalino online”, settore good news circa i 111


112 comportamenti positivi rilevati: http://www.bibliotecaic7.com/giornalino/index.htm;  

Interventi di arbitri sportivi dell’associazione Arbitri Italiani Interventi di giocatori del panorama sportivo imolese

Il progetto sarà valutato controllando i processi individuali che sa innescare, per i cambiamenti che produce nelle capacità, nelle competenze e nei comportamenti e avverrà in itinere senza prevedere momenti specifici.

Osservazioni,discussioni, questionari, dibattiti, giochi di simulazione, role playing, elaborazioni di materiali e loro presentazione.

Visite a mostre ed esposizioni Durante l’anno scolastico le classi verranno accompagnate a visitare mostre permanenti ed esposizioni estemporanee che verranno realizzate in Imola o in altre città mete di gite scolastiche. Tali visite sono finalizzate a far conoscere ed apprezzare i beni culturali, storici ed artistici che costituiscono un patrimonio importante del nostro territorio.

Gite scolastiche Le gite rappresenteranno un momento didattico diverso legato alla programmazione della classe e verranno organizzate a seconda delle decisioni dei Consigli di Classe e del Consiglio di Istituto, seguendo le linee guida stabilite dal Regolamento di Istituto. Nel mese di settembre gli alunni che vorranno approfondire le conoscenze di lingua inglese verranno accompagnati dai docenti in Inghilterra per una settimana di studio presso un college.

PIANO DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE 2010-2011 Scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria L’Istituto Comprensivo “L. Orsini” è impegnato nella formazione del personale docente e del personale ATA.

112


113 Nell’a.s. 2010/2011, in continuità con le scelte di formazione effettuate negli anni precedenti, il collegio dei docenti ha deciso di concentrare la propria attenzione sulle seguenti aree tematiche: 1) Approfondimento sui disturbi specifici di apprendimento (DSA) 2) Sviluppo delle competenze informatiche, in particolare riguardo all’utilizzo delle lavagne interattive 3) Revisione dei curricoli scolastici all’interno della programmazione in verticale già avviata, il cui coordinamento è affidato al Dirigente Michelini. 4) Progetti ELLE ed EMMA, finalizzati all’analisi dei risultati delle prove INVALSI e alla formazione di competenze specifiche nei docenti interessati Inoltre, nel piano di formazione sono comprese anche scelte individuali, fatte dai singoli docenti, in particolare facendo riferimento ai corsi del CISST. Infine, è opportuno specificare che la formazione è una attività in divenire, dal momento che sia i singoli soggetti sia il collegio docenti sono aperti ad accogliere eventuali proposte interessanti che si dovessero presentare durante l’anno scolastico.

113


114 LA VALUTAZIONE Verifiche e valutazione degli apprendimenti In relazione all’attività didattica svolta ogni docente organizza verifiche sistematiche e periodiche che possono eventualmente essere individualizzate o contenere quesiti diversificati per difficoltà. Le singole verifiche debbono consentire di misurare la quantità e la qualità delle conoscenze e delle competenze acquisite e la validità del metodo di lavoro utilizzato. Le famiglie sono informate dei risultati tramite comunicazione scritta o verbale. I giudizi seguono la seguente griglia di valutazione:

10-9

8

7 6 5 4 3-1

L’alunno/a dimostra un pieno e completo raggiungimento delle competenze che sa articolare ed applicare in modo totalmente adeguato, utilizzando un linguaggio corretto; sa correlare tra loro gli argomenti di studio L’alunno/a dimostra di avere pienamente raggiunto gli obiettivi specifici di apprendimento e di possedere conoscenze approfondite, che sa applicare in modo adeguato; sa esprimersi con sicurezza L’alunno7a ha raggiunto gli obiettivi specifici di apprendimento ed è in grado di servirsene correttamente, ma tende ad una semplificazione delle questioni e/o applicazioni L’alunno/a ha acquisito gli obiettivi minimi di apprendimento, pur con qualche incertezza L’alunno/a ha acquisito in modo parziale gli obiettivi specifici di apprendimento e compie errori L’alunno/a ha acquisito in modo frammentario gli obiettivi specifici di apprendimento e mostra molte incertezza L’alunno/a dimostra di non avere acquisito gli obiettivi specifici di apprendimento e non di non essere in grado di passare alla fase applicativa; si esprime in forma scorretta; compie frequenti e gravi errori

Conversione dei punteggi ai fini delle medie dei voti / = 0,50 ½ = 0,50 +,- = 0,25

Esempio:

7/8 78½ 8+

= = = =

7,50 6,75 8,50 8,25

Tali giudizi verranno riportati anche in forma simbolica nel registro personale dell’insegnante. La valutazione tiene conto dei seguenti criteri:  dei livelli di partenza dell’alunno  delle conoscenze acquisite;  delle competenze raggiunte, anche in riferimento agli obiettivi minimi fissati dai gruppi disciplinari;  del metodo di lavoro utilizzato; 114


115 

dell’evoluzione in campo affettivo-relazionale.

Valutazione sommativa Il Collegio docenti al suo interno ha predisposto due momenti di valutazione: nel mese di gennaio valutazione intermedia e consegna del documento di valutazione; mese di giugno valutazione conclusiva e consegna del documento di valutazione

RISORSE Strutture scolastiche Gli edifici scolastici della Scuola Primaria dispongono di aule sufficienti per ospitare le classi previste e di ampi spazi comuni. Nella scuola sono disponibili: Aula Aula Biblioteca Informatica Scienze/Immagine Scuola Primaria Ponticelli Scuola Primaria Pedagna

Spazi per il Refettori Palestra Cortile Sostegno

☺ ☺

☺ ☺

Scuola Secondaria di Primo Grado L’edificio scolastico dispone delle aule sufficienti per ospitare le 17 classi presenti. Sono disponibili laboratori di:  Informatica: l’aula è attrezzata con 15 computer multimediali (altri sono stati sistemati nell’aula di sostegno, nella biblioteca e in alcune aule). Vi si svolgono attività che utilizzano l’informatica a supporto di lezioni curricolari.  Arte e immagine: una aula appositamente attrezzata per lezioni tecnico – pratiche.  Aula multimediale: con possibilità di utilizzare la lavagna multimediale.  Biblioteca: è stata di recente realizzata una nuova biblioteca per la quale è prevista la messa in rete con le biblioteche imolesi. Oltre che come sala di lettura e di consultazione è usata come emeroteca, videoteca e spazio multimediale. Sono inoltre presenti una palestra e quattro aule per attività individuali. Gli Uffici sono adeguati alle esigenze amministrative. Personale Dirigente scolastico: Dott.ssa Monica Mingazzini Staff di direzione: Prof. Lorenzo Medici (Collaboratore Vicario) 115


116 Docente Raffaella Landi (Delegato di sede) Dott.ssa Dalmonte Marisa (Direttore dei servizi generali ed amministrativi) Ins. Marina Conti (delegato di sede) Ins. Roberta Ricciardelli (delegato di sede) L’organico degli insegnanti è costituito da: Scuola dell’Infanzia n° 7 Scuola Primaria n° 9 (Ponticelli) e 35 (Pedagna) Scuola Secondaria di Primo Grado: n° 37 Eda n° 5 della Secondaria di Primo Grado e n° 2 della Scuola Primaria

FUNZIONI STRUMENTALI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA / AGGIORNAMENTO/ REGOLAMENTO: Prof.ssa Lorenza Lullini e Ins. Oriana Fuschillo RESPONSABILE PROGETTI / BIBLIOTECA: Prof.ssa Anna Garbesi e Ins. Angela Sorrentino STRANIERI: Prof.ssa Rossi Deanna e Ins. Gollini Gabriella VALUTAZIONE / QUALITA’ /CURRICULI: Prof. ssa Dini e Ins. Monica Baldassarri HANDICAP: Prof. ssa Alessandra Dal Monte Casoni e Ins. Maurizio Leto EDUCAZIONE DEGLI ADULTI: Prof. ssa Annamaria Morara

UFFICIO DI SEGRETERIA Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi sig.ra Dalmonte Marisa n° 7 Assistenti Amministrativi e nº 2 docenti distaccati n° 17 collaboratori scolastici di cui 5 a mansioni ridotte Risorse finanziarie 1. È prevista una quota di assegnazione ministeriale, secondo parametri amministrativi per lo svolgimento di attività di istruzione, formazione, orientamento. 2. Sono previste entrate dall’Ente locale e da Enti privati. 3. Poiché la gratuità della scuola di base riguarda le tasse per le iscrizioni e la frequenza, sono previsti contributi volontari delle famiglie che entrano nel bilancio scolastico per i bisogni della scuola ( possono essere con destinazione finalizzata oppure senza finalizzazione specifica).

116


117

ISTITUTO COMPRENSIVO N° 7 - IMOLA ........................................ Errore. Il segnalibro non è definito. PREMESSA......................................................................................................................................... 2 ISTITUTO COMPRENSIVO N° 7 – VIA VIVALDI – IMOLA ............... Errore. Il segnalibro non è definito. DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO .................................................................................... 3 SCUOLA PRIMARIA PEDAGNA............................................................................................................ 3 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “LUIGI ORSINI” ..................................................... 3 CENTRO TERRITORIALE EDUCAZIONE DEGLI ADULTI ........................................................... 4

PROGRAMMAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO .......................................................... 5 Orientamenti generali ................................................................................................................................. 5 Finalità istituzionali .................................................................................................................................... 5 Finalità educative ........................................................................................................................................ 5 Finalità etico morali o di relazione ............................................................................................................ 7 Finalità cognitive ed espressive .................................................................................................................. 7

OBIETTIVI GENERALI, EDUCATIVI E COGNITIVI ................................................................... 9 Dalle finalità indicate sopra derivano i seguenti obiettivi generali, educativi e cognitivi. .................... 9 Obiettivi generali ......................................................................................................................................... 9 Obiettivi educativi ....................................................................................................................................... 9 Obiettivi cognitivi ........................................................................................................................................ 9

ORGANIZZAZIONE E SCELTE EDUCATIVE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO ................ 10 SCUOLA PRIMARIA ................................................................................................................................ 11 Modelli organizzativi ................................................................................................................................ 11 Orari delle discipline e attività. ................................................................................................................ 11 L’orario base è stato così articolato: ....................................................................................................... 11 Orario Primaria Pedagna ......................................................................................................................... 12 Inserimento degli alunni disabili.............................................................................................................. 13 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ................................................................................................. 16 Modelli organizzativi ................................................................................................................................ 16 Orari delle discipline e attività facoltative/opzionali.............................................................................. 16 Orario ......................................................................................................................................................... 16 Organizzazione dell’attività docente ....................................................................................................... 18 Metodo e comportamento del docente ..................................................................................................... 18 Aspetti qualificanti .................................................................................................................................... 20

PROSPETTO RIASSUNTIVO PROGETTI .................................................................................... 21 Progetti di istituto...................................................................................................................................... 21 Progetti in Verticale Primaria – Secondaria di 1° grado ....................................................................... 24 Specifici di Plesso....................................................................................................................................... 26

117


118 PROGETTI DI ISTITUTO ............................................................................................................... 28 PROGETTI IN VERTICALE PRIMARIA SECONDARIA ........................................................... 32 SCUOLA DELL’INFANZIA PONTICELLI ......................................................................................... 45 SCUOLA PRIMARIA DI PONTICELLI ............................................................................................... 50 SCUOLA PRIMARIA PEDAGNA.......................................................................................................... 53 PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO .............................................................. 69 Visite a mostre ed esposizioni............................................................................................................. 112 Gite scolastiche .................................................................................................................................... 112

PIANO DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE 2010-2011 ................................................ 112 LA VALUTAZIONE........................................................................................................................ 114 Verifiche e valutazione degli apprendimenti ........................................................................................ 114 La valutazione tiene conto dei seguenti criteri: .................................................................................... 114 Valutazione sommativa ........................................................................................................................... 115

RISORSE ......................................................................................................................................... 115 Strutture scolastiche................................................................................................................................ 115 Aula Informatica ................................................................................................................................. 115 Aula Scienze/Immagine ...................................................................................................................... 115 Biblioteca ............................................................................................................................................. 115 Spazi per il Sostegno ........................................................................................................................... 115 Refettori ............................................................................................................................................... 115 Palestra ................................................................................................................................................ 115 Cortile .................................................................................................................................................. 115 Scuola Primaria Ponticelli.................................................................................................................. 115 Scuola Primaria Pedagna ................................................................................................................... 115 Scuola Secondaria di Primo Grado ................................................................................................... 115 Personale .................................................................................................................................................. 115

FUNZIONI STRUMENTALI......................................................................................................... 116 UFFICIO DI SEGRETERIA.......................................................................................................... 116 Risorse finanziarie................................................................................................................................... 116

118


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.