Notiziario 121

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NUMERO 121 gennaio 2012

22100 Como Via Alessandro Volta 62 Telefono 031269810 Telefax 031301807 www.ordingcomo.org info@ordingcomo.org

All’interno le corbusier: il convento de la tourette

anno 20 numero 121 gennaio 2012 Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121

servizi a cura dell’ordine

NOTIZIARIO ordine INGEGNERI provincia Como

SOMMARIO assemblea generale il presidente l’ordine informa ricordo commissionE protezione civile inarcassa gruppo giovani ingegneri giurisprudenza argomenti

3 4 5 6 8 10 11 14 17

INSERTO

le corbusier: il convento de la tourette

fisco attività istituzionale mostre legislazione lavoro: richieste - offerte aggiornamento dell'albo segnalazioni SERVIZI

21 25 26 27 28 29 34 35

Direttore Responsabile Luisella Garlati Comitato di Redazione Giampiero Ajani Manlio Cantaluppi Marco Cattaneo Luisella Garlati Franco Gerosa Leopoldo Marelli Progetto grafico Lavori in Corso Sede Via A. Volta n. 62 - 22100 Como Telefono 031/269810 Fax 031/301807 E-mail info@ordingcomo.org http:// www.ordingcomo.org

Il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscritti all’albo. Gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; la loro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressi dagli autori e pertanto non impegna né il Consiglio dell’Ordine né il Gruppo redazionale. I testi e gli articoli inviati per la pubblicazione non si restituiscono, anche se non pubblicati. Stampato presso Grafica Marelli s.n.c. via Leonardo da Vinci, 28 - 22100 Como

Orario di apertura al pubblico della Segreteria:

Iscrizione Albo Specialisti

Lunedì/Venerdì ore 9,00 - 12,00

Requisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)

Il Presidente ing. Leopoldo Marelli riceve: Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)

Il Vice/Presidente ing. Franco Gerosa riceve: Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)

Il Segretario ing. Arianna Minoretti riceve: Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)

Delegato INARCASSA ing. Pier Giuseppe Lozej riceve previo appuntamento contatti: 031.426177 - 335.6373663

Consulenza fiscale: dott. Walter Moro riceve: Giovedì ore 9,00 (previo appuntamento)

Consulenza legale: avv. Mario Lavatelli riceve: 1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)

Tariffe

Certificati di iscrizione € 5,20 Certificati di iscrizione in bollo € 20,00 Duplicati tessere € 5,20

Tassa di liquidazione parcelle

Parcelle o note informative: 1,5% minimo € 100,00 per ogni pratica esaminata

Iscrizione negli Elenchi del Ministero dell’Interno di cui alla L. 818/84 - prevenzione incendi Requisiti: iscrizione all’Albo professionale e attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

Iscrizione Albo Provinciale dei Collaudatori

Requisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale: fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

Dimissioni

Domanda al Presidente dell’Ordine completa di dati anagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandata A.R. entro il 15 febbraio. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.

Trasferimenti

Domanda in bollo al Presidente del nuovo Ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

Barbara, imprenditrice

In copertina e in quarta di copertina: La cripta e l’esterno del convento de la Tourette

CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMO Presidente ing. leopoldo Marelli Vice Presidente ing. franco gerosa Segretario ing. arianna minoretti Tesoriere ing. andrea tagliabue Consiglieri ing. giampiero ajani ing.iunior federico bassani ing. giulia bollini ing. manlio cantaluppi ing. luisella garlati ing. Pier giuseppe lozej ing. giordano zappa

Cantù - Corso Unità d’Italia, 11 Tel. 031.719.111 - Fax n 031.7377.800 e-mail: info@cracantu.it - n. di CASSAinlinea 840-008800

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assemblea generale Como, 31 gennaio 2012

A tutti gli Iscritti Oggetto: Assemblea degli iscritti

Il Consiglio dell’Ordine convoca l’Assemblea degli iscritti presso la sede in Como, via A. Volta 62, in prima convocazione, per il giorno 14 aprile 2012 alle ore 6,00 ed in seconda convocazione, per il giorno

14 aprile 2012 sabato ore 10.00 per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) Relazione attività svolta nel 2011; 2) Approvazione bilancio consuntivo anno 2011; 3) Approvazione bilancio di previsione anno 2012; 4) Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como consuntivo attività e approvazione bilanci; 5) Consegna della medaglia di benemerenza ai nuovi Senatori dell'Ordine; 6) Varie ed eventuali.

p. IL CONSIGLIO DELL’ORDINE IL PRESIDENTE (Ing. Leopoldo Marelli)

Al termine dei lavori ci saluteremo con un rinfresco. 3


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il presidente

il rinnovo del CNI Come preannunciato nell’ultimo notiziario, lo scorso 17 ottobre 2011 si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale degli Ingegneri per il quinquennio 2011–2016 a cui hanno partecipato tutti i Consigli Provinciali. In data 14 novembre, a seguito dello scrutinio dei voti, il Ministero della Giustizia ha proclamato eletti i Consiglieri: Sezione A • ing. Fabio Bonfà (Padova) • ing. Giovanni Cardinale (Arezzo) • ing. Gaetano Fede (Catania) • ing Andrea Gianasso (Torino) • ing. Michele Lapenna (Potenza) • ing. Hansjorg Letzner (Bolzano) • ing. Massimo Mariani (Perugia) • ing. Angelo Masi (Taranto) • ing. Gianni Massa (Cagliari) • ing. Nicola Monda (Napoli) • ing. Riccardo Pellegatta (Milano) • ing. Raffaele Solustri (Ancona) • ing. Angelo Valsecchi (Lecco) • ing. Armando Zambrano (Salerno) Sezione B • ing. Ania Lopez (Viterbo) Il nuovo Consiglio Nazionale si è quindi insediato il 24 novembre e contestualmente ha proceduto all’elezione delle cariche che sono state così attribuite all’unanimità: • Presidente ing. Armando Zambrano • Vice Presidente Vicario ing. Fabio Bonfà • Vice Presidente ing. Gianni Massa • Consigliere Segretario ing. Riccardo Pellegatta • Consigliere Tesoriere ing. Michele Lapenna

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Tutti gli eletti appartengono alla lista presentata dalla coalizione ingegneritaliani e rappresentano un completo rinnovamento rispetto al precedente Consiglio Nazionale. Bisogna precisare che prima delle votazioni del 17 ottobre, le elezioni erano state fissate per il 7 aprile e successivamente rinviate al 6 luglio, date in cui non era stato possibile votare per ricorsi presentati da Consiglieri uscenti. Il risultato elettorale è molto importante in quanto la lista presentata dalla coalizione ingegneritaliani nasce da candidature espresse democraticamente dagli Ordini e delle Federazioni nei vari ambiti regionali, secondo criteri e modalità decisi all’interno di ogni area, a garanzia di armonia interna e unità d’intenti. Infatti alla base della coalizione vi è un programma che è stato sottoscritto da tutti i candidati. Anche

il nostro Consiglio fin dall’inizio ha aderito alla coalizione e personalmente ho partecipato a una serie di incontri a livello regionale e nazionale finalizzati alla definizione del progetto della coalizione. Per sommi capi il programma pone quale presupposto la centralità della figura dell’ingegnere impegnato nei più svariati processi produttivi al servizio della società, al fine di contribuire allo sviluppo sociale ed economico garantendo, quali diritti fondamentali, la sicurezza e la qualità della vita, vista anche come ottimizzazione del rapporto uomo-natura. Lo stesso programma prevede poi che le strutture ordinamentali della professione, poste a garanzia della collettività, si rinnovino e si adeguino all’ormai prossima riforma delle professioni. Il CNI dovrà assumere tutte le iniziative necessarie per la tutela della professione nella massima trasparenza attraverso un rapporto diretto, continuo e collaborativo con l’Assemblea dei Presidenti, contando anche sul supporto tecnico di un rinnovato Centro Studi. Importante sarà poi il capillare contatto con gli Ordini Provinciali e la conoscenza della loro attività, per essere concretamente vicini agli oltre 200.000 iscritti. Con queste basi il CNI dovrà presentarsi come parte sociale e fare sentire la sua voce in modo da influire costruttivamente sulle scelte politico-amministrative che riguardano il contesto socio-economico del nostro Paese. Come già detto il nuovo CNI si prefigge, quale scopo fondamentale del proprio mandato, la rappresentanza dell’intera categoria, ponendo come fine la valorizzazione della professione anche attraverso l’introduzione di sistemi di qualificazione dei professionisti e di verifica della qualità delle prestazioni; dovrà inoltre operare affinché venga garantito agli ingegneri un equo compenso per l’attività svolta, legato all’entità, alla qualità delle prestazioni e alle responsabilità ricoperte. Il nuovo CNI si propone di migliorare la propria attività utilizzando al meglio tutti i mezzi a disposizione, valorizzando le risorse personali provenienti dagli Ordini Provinciali e interagendo sinergicamente con l’Assemblea dei Presidenti. Sono previste una riorganizzazione del personale, la costituzione di un ufficio stampa ed eventualmente la sostituzione dell’attuale sede con una più funzionale. Il nuovo Consiglio si impegna all’azzeramento delle indennità previste per i Consiglieri, demandando all’Assemblea dei Presidenti qualunque decisione in proposito, comunque con precisi paletti che ne limiteranno la determinazione. Le somme così risparmiate saranno disponibili per l’attività a tutela della categoria. Con i presupposti del progetto sommariamente descritto, rivolgo al nuovo CNI l’augurio di lavorare con serietà e compattezza al fine di rivalutare la figura dell’ingegnere nella società. Leopoldo Marelli


avvisi

QUOTA ANNO 2012 Il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di riscuotere l’importo della quota per l’anno 2012 di € 160,00 a mezzo MAV trasmessi dalla banca Credito Valtellinese. Il pagamento della quota deve essere effettuato entro il 29 febbraio 2012. I pagamenti effettuati dopo tale data dovranno essere maggiorati di € 25,00 fino al 31 maggio 2011, di € 50,00 dopo tale data. AGGIORNAMENTO ALBO L’Albo aggiornato al 31/12/2011 verrà inviato in formato pdf tramite pec a tutti gli iscritti. Si invita chi non avesse ancora attivato la casella di posta certificata a provvedere al più presto contattando la segreteria per ottenere le credenziali, in ottemperanza all’art. 16 comma 7 della Legge 2/2009. VERIFICHE ISPETTIVE SUGLI ATTESTATI DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA Su sollecitazione della Consulta degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia, la Regione ha avviato le verifiche ispettive sugli attestati di certificazione energetica (ACE). Sul sito dell’Ordine www.ordingcomo.org sono pubblicati i seguenti documenti: “Delibera IX/2554 del 24/11/2011”, “Criteri di indirizzo, infrazioni e sanzioni”, “Lettera della CROIL alla Regione“ e obbligo di ACE per annunci commerciali di immobili “Delibera IX/2555 del 24/11/2011”. TARIFFE DI RIFERIMENTO Sul sito dell’Ordine www.ordingcomo.org sono pubblicate le seguenti tariffe di riferimento, approvate dalla Consulta degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia il 20/07/2011 e dal Consiglio dell’Ordine nella seduta del 13/09/2011: • Tariffa per le pratiche relative alla certificazione energetica degli edifici di cui alla d.g.r. VIII/5018 e s.m.i. • Tariffa per le perizie di variante. NOTIZIE DALL’ETIOPIA In occasione del Natale abbiamo ricevuto dalla nostra iscritta Maria Luisa Caruso un saluto rivolto a tutti gli ingegneri comaschi con le notizie della missione in Etiopia presso la quale svolge attività missionaria. PUBBLICAZIONE Il nostro iscritto, senatore dell’Ordine, ing. Guido Giaccardi ha pubblicato un piacevole libretto di memorie intitolato “FRAMMENTI”. Il testo si può acquistare on line al sito www.lulu.com. PREVENZIONE INCENDI Si segnala che sul sito dell’Ordine www.ordingcomo.org è stato pubblicato l’articolo “Riordino del sistema autorizzativo in materia di prevenzione incendi” a firma ing. Antonio

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l'ordine informa Cappa, tratto dalla rivista “Igiene e Sicurezza del Lavoro n. 12/2011”. CONSIGLIO NAZIONALE INGEGNERI CIRCOLARE n. 450 del 19/09/2011 PROCEDURE E REQUISITI PER L’ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL’INTERNO (ART. 16 D.LGS. 8 MARZO 2006, N. 139) Sulla Gazzetta Ufficiale n. 198 del 26 agosto 2011 è stato pubblicato il decreto del Ministero dell’Interno 5 agosto 2011 recante “Procedure e requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’Interno di cui all’art. 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139”. Il provvedimento modifica, in parte, le modalità di iscrizione dei professionisti ingegneri, architetti-pianificatori-paesaggisti e conservatori, chimici, dottori agronomi e dottori forestali, geometri e geometri laureati, periti industriali e periti industriali laureati, agrotecnici e agrotecnici laureati, periti agrari e periti agrari laureati negli elenchi dei professionisti abilitati alle prestazioni in campo della prevenzione incendi tenuti dal Ministero dell’Interno. Si ritiene di dover segnalare le modifiche più saliente apportate al settore. I requisiti previsti dal nuovo decreto per richiedere l’iscrizione negli elenchi tenuti dal Ministero dell’Interno sono: • Iscrizione all’albo professionale; • Attestato di frequenza, con esito positivo, del corso base di specializzazione in prevenzione incendi mentre non è più richiesta l’anzianità biennale che unitamente all’attestazione consentiva l’iscrizione. Non è più prevista, altresì, tra i requisiti per l’iscrizione negli elenchi ministeriali l’anzianità di iscrizione all’albo di dieci anni. Per mantenere l’iscrizione negli elenchi sarà obbligatorio frequentare, nei cinque anni successivi all’iscrizione, corsi o seminari di aggiornamento della durata complessiva di 40 ore. Per coloro già iscritti i cinque anni decorrono dalla data di entrata in vigore del decreto. Il programma dei corsi base (art. 4) è stato modificato nella durata (120 ore) e nelle materie di insegnamento. Il Ministero dell’Interno quanto prima invierà una circolare esplicativa delle nuove norme e riunirà i rappresentanti dei consigli nazionali delle professioni interessate per la definizione dei programmi dei corsi di aggiornamento.

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ricordo

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OPERE STRUTTURALI IN CARPENTERIA METALLICA In data 1° luglio 2012 diventerà cogente il requisito di marcatura CE delle opere strutturali in carpenteria metallica in acciaio e alluminio, secondo la norma armonizzata EN 1090-1. Tale requisito comporta che i centri di trasformazione dell’acciaio per opere strutturali debbano applicare un sistema di controllo della produzione in fabbrica e conseguire la certificazione da parte di un organismo notificato, per poi essere autorizzati ad apporre la marcatura CE nei modi prescritti dalla norma armonizzata, con sistema di attestazione 2+. Il requisito di conformità alla norma europea non annulla quanto prescritto dal cap.11 del DM 14-01-2008. Il rispetto dei requisiti elencati nel seguito è condizione necessaria affinché i centri di trasformazione possano essere accettati dal Direttore dei Lavori come fornitori di opere strutturali in carpenteria metallica: • devono essere certificati ISO 9001; • devono disporre di Attestato di Denuncia dell’Attività del Centro di Trasformazione rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Sup.LL.PP; • devono ricevere e lavorare solo prodotti qualificati all’origine (vedere DM 14-01-2008, punto 11.1, casi A, B, C); • devono nominare un Direttore Tecnico dello stabilimento che operi secondo il disposto dell’art. 64, comma 3, del DPR 380/01, quindi deve essere un professionista iscritto a un ordine professionale (Geom., Ing., Arch.) al pari del Direttore dei Lavori; • devono indicare un proprio logo o marchio che identifichi in modo inequivocabile il centro stesso; • qualora eseguano processi di saldatura, devono essere certificati secondo EN ISO 3834-2, -3, -4, in funzione dell’importanza delle opere da realizzare; • dal 1 luglio 2012 in poi, devono applicare un sistema di controllo della produzione in fabbrica certificato da organismo notificato e marcare le proprie opere in conformità alla norma EN 1090-1. La Commissione Civili è disponibile a fornire i necessari chiarimenti ai colleghi che inoltrino richieste. Alessandro Celuzza USO DELL’ACCIAIO b450a Sulla Gazzetta Ufficiale n. 270 del 19 novembre 2011 è stato pubblicato il DECRETO 15 novembre 2011 che apporta modifiche al punto 7.4.2.2 del DM 14-01-2008 “Norme tecniche per le costruzioni” in tema di uso dell’acciaio B450A. Il DM 15 novembre 2011 ha sostituito il paragrafo 7.4.2.2 delle NTC dedicato all’utilizzo degli acciai B450A. L’art. Il decreto ammette l’uso di acciai di tipo B450A, con diametri compresi tra 5 e 10 mm, per le reti e i tralicci, nonché per le staffe per strutture in classe di duttilità CD "B". Negli altri casi se ne consente l'utilizzo per l'armatura trasversale se è rispettata almeno una delle seguenti condizioni: • elementi in cui è impedita la plasticizzazione mediante il rispetto del criterio di gerarchia delle resistenze, • elementi secondari di cui al §7.2.3 per i quali si verifichi la compatibilità delle deformazioni con quelle della struttura • strutture poco dissipative con fattore di struttura q <1,5. Per le strutture dovrà essere usato l’acciaio B450C. Per approfondimenti, si invitano gli interessati alla consultazione del citato decreto 19 novembre 2011 e del capitolo 7 delle norme tecniche per le costruzioni. Alessandro Celuzza

RICORDO DI GIANPIERO VICINI Ricordiamo l’ing. Gianpiero Vicini, deceduto il 4 gennaio all’età di 81 anni. Nominato Senatore dell’Ordine il 10 aprile 2010 per il raggiungimento del 50° anno di laurea, aveva ricoperto la carica prima di Consigliere e poi di Presidente del Collegio degli Ingegneri di Como, istituzione parallela all’Ordine (analoga all’attuale Fondazione) che si occupava di corsi strutturati ed eventi culturali di ampio respiro. Laureatosi in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano nel 1958 ha iniziato l’attività lavorativa in qualità di impiegato tecnico presso la ILS, impresa Lavori Sottosuolo di Cantù, occupandosi di direzione cantieri e indagini geognostiche, idrogeologiche e geotecniche per impianti idroelettrici. Successivamente ha assunto la direzione tecnica dell’impresa, seguendo la progettazione, il calcolo di strutture in cemento armato e ferro nonchè la direzione lavori, nella costruzione di acquedotti, impianti di depurazione di acque e fiumi, fondazioni speciali per acciaierie, parcheggi sotterranei ed edifici civili e industriali. Il suo impegno non si limitò all’attività professionale, infatti dal 1976 è stato membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Ospedale di circolo di Cantù e poi della USSL n. 12, sempre a Cantù. Dal 1977 è stato Consigliere Provinciale della Sanità a Como in qualità di esperto in ecologia. Dopo aver ricoperto la carica di Presidente dell’Azienda Canturina Servizi Municipali dal 1984 al 1985 è stato Consigliere Comunale a Cantù e poi Assessore nel Comune di Cernobbio dal 2001 al 2004. L’Ordine ricorda la sua figura umana e professionale per la dedizione ai valori civili e per la sua indiscussa onestà intellettuale.

Premiazione 5O° anno di laurea


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121 La notizia della morte dell’ing. Gianpiero Vicini mi è stata comunicata per telefono in Toscana, dove ormai trascorro la maggior parte del mio tempo. La notizia mi ha profondamente colpito e addolorato, anche se rientra nelle ineluttabili vicende della vita. Ho conosciuto Gianpiero nel 1962, appena laureato, quando alla Ditta “I.L.S.” di Cantù, impresa di lavori speciali fondata nel 1946 dall’Arch. Caccia Dominioni e dall’ing. Brizzi, dove Vicini lavorava sin da studente, cercavano un geologo. Dopo un colloquio con lo stesso Vicini e con l’allora direttore ing. Bruno Gallo, entrai a far parte dell’organico tecnico. Entrai in una Società nella quale Vicini mi fu maestro, dove il rispetto reciproco non era dettato dalla posizione gerarchica, ma dalla competenza e serietà professionale. Fui accolto in un ambiente nel quale il lavoro era svolto con allegria, piacere e un gran fumo di sigarette. Dell’ambiente disteso e allegro devo riconoscere grande merito all’ing. Vicini, per l’equilibrio e il senso dell’umorismo che gli consentiva di distendere i nervi dopo una giornata di lavoro frenetico, con una battuta o con qualche allegra storiella comasca di cui era una fonte inesauribile. Il medesimo clima informale esisteva con le maestranze, con le quali in tutti gli anni di attività comune non sorsero mai contrasti e non ebbero mai di che lamentarsi o elevare proteste, anche quando era necessario impegnarsi oltre la normale routine. Il rapporto del personale con tutti noi, ma particolarmente con Vicini, era improntato a reciproco rispetto e affetto. Dopo qualche anno la situazione economica cambiò improvvisamente: le società idroelettriche, per le quali svolgevamo gran parte della nostra attività, furono sostituite dall’ENEL e il lavoro scese a zero. L’impresa impiegava personale per oltre un centinaio di unità e il direttore, ing. Gallo, ebbe l’ingrato compito di ridurre pesantemente la mano d’opera. Nella sede di Cantù, con personale ridotto a meno di venti operatori, furono avviate nuove attività: costruzione di pozzi per acqua, esecuzione di fondazioni speciali, indagini geognostiche, agli albori nell’edilizia civile e non ancora regolate da specifiche Norme Tecniche. Motore infaticabile di tutte queste nuove attività fu Vicini.

La Proprietà era poco interessata a queste nuove attività e pensava di chiudere l’impresa: Gianpiero propose a me e ad altri collaboratori di rilevarla e proseguire l’attività. Accettammo tutti con entusiasmo e riuscimmo nel nostro intento dopo anni di sacrifici e duro lavoro, anche grazie alla guida e all’instancabile e continua presenza dell’ing. Vicini. In quei duri anni di lavoro non lo vidi mai in ferie. Nonostante l’impegno, spesso stressante, riusciva a svolgere innumerevoli altre attività e a coltivare numerosi interessi. Seguiva le vicende di partito, quelle dell’Ordine degli Ingegneri, della scuola Montessori ed era sempre disponibile per chi gli chiedeva aiuto o consiglio. A tutto ciò si aggiunga la passione per i libri, che riusciva persino a trovare il tempo di leggere. Sovente all’ora di pranzo m’invitava a casa per mostrarmi le sue ultime acquisizioni, oppure testi rari dei più disparati argomenti, dalla letteratura, alla poesia dialettale, alla pittura, ai libri di viaggi degli anni ‘25-‘30 con disegni illustrativi che, incredulo, rivedevo in attuali reportage fotografici. L’integrità morale, la correttezza e l’onestà improntarono tutta la sua attività lavorativa e dettero questa impronta all’impresa che dirigeva: tale peculiarità mi fu sovente ricordata, con nostalgia, dai vecchi clienti negli anni successivi alla chiusura. La parola “tangente” per noi non ebbe mai senso alcuno, mai cercammo un appoggio politico, e l’ing. Vicini, essendo stato eletto consigliere nel comune di Cantù, dove aveva sede la ditta, non consentì mai all’impresa di partecipare ad appalti per lavori con il suddetto comune. Era orgoglioso di non aver mai licenziato un operaio e di aver sempre tenuto in regola le posizioni assicurative e contributive. Nessun operaio dell’Impresa ebbe, infatti, da lamentarsi del trattamento ottenuto e tutti, anche a distanza di anni, lo ricordano sempre con affetto. Aveva una cura quasi ossessiva per il rispetto della sicurezza sul lavoro e, in cantiere, controllava personalmente nei minimi particolari che tutto rispondesse alle regole. In oltre quarant’anni di attività, infatti, non si lamentarono incidenti dovuti a inosservanza delle norme di sicurezza. Oggi piango una persona che ho sempre apprezzato e rispettato. Giovanni Landi

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commissione protezione civile

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tre serate formative e visita alla sala operativa regionale Carissimi colleghi, durante le riunioni della Commissione è emersa l’esigenza di conoscere meglio il sistema della Protezione Civile per individuare correttamente il ruolo che gli ingegneri possono svolgere al suo interno e per rapportarsi con gli altri soggetti che ne fanno parte. Per questo motivo sono state organizzate tre serate formative cui seguirà una visita alla Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Lombardia. I relatori saranno nostri colleghi coinvolti a vario titolo nella Protezione Civile. Si parlerà di normative, lessico di settore, organizzazioni di volontariato, esperienze vissute, ecc. Anche se le serate non hanno la pretesa di essere un vero e proprio corso, è previsto un attestato di frequenza e l’obiettivo è di fornire le informazioni di base per sviluppare una conoscenza condivisa tra tutti i colleghi interessati ad operare in questo settore e intenzionati a partecipare allo sviluppo delle attività successive della Commissione. Gli incontri si terranno orientativamente da febbraio a marzo 2012. Il programma e il modulo di iscrizione verranno trasmessi entro gennaio tramite posta elettronica a tutti gli iscritti all’Ordine. Dietro le quinte Questi incontri sono il primo risultato di un gruppo di lavoro appositamente costituito all’interno della commissione, e dietro le quinte si stanno organizzando altre attività. Per i “curiosi” cerco di riassumere alcune informazioni sul lavoro della commissione. Organizzazione della Commissione La Commissione è stata costituita nella prima metà del 2011, e da allora sono stati organizzati diversi incontri per definire le tematiche da affrontare. Ogni tematica porta allo sviluppo di una o più attività. Mentre le tematiche rappresentano argomenti da esaminare in modo ampio, le attività sono i “passi” per svilupparli e si configurano in obiettivi concreti (ad esempio l’organizzazione delle tre serate formative). Alcune attività sono già state avviate (o sono in fase di attivazione) perché più urgenti o propedeutiche, mentre altre saranno avviate in seguito. Per ogni attività si costituisce un gruppo di lavoro di 4-8 membri della Commissione, al fine di rendere il lavoro più snello. Tematiche Le tematiche si possono distinguere in due macro categorie: tematiche generali (che riguardano trasversalmente tutti i tipi di specializzazioni) e tematiche specifiche (che riguardano le singole specializzazioni). Tematiche generali: - attività di altri Ordini Provinciali, Consulta e altri Enti; - formazione; - forma organizzativa;

- documentazione; - pianificazione e prevenzione; - Protezione Civile svizzera. Tematiche specifiche: - rischio sismico; - difesa idraulica-idrogeologica; - verifica di agibilità degli edifici in seguito a frane e alluvioni; - infrastrutture; - DL e sicurezza per interventi in emergenza; - impianti, apparecchiature e tecnologie applicate all’emergenza; - rischio industriale; - rischio ambientale e inquinamento a seguito di eventi calamitosi. Attività in fase di sviluppo o in programma Oltre al gruppo di lavoro per l’organizzazione delle serate formative si stanno attivando ulteriori gruppi di lavoro attorno ad altre attività. Tra le più imminenti: - definizione di un accordo con enti di Protezione Civile; - analisi delle linee guida per le opere di difesa idrogeologica; - organizzazione di un incontro sulla Protezione Civile svizzera; - organizzazione di incontri sulla verifica di agibilità post-sisma; - organizzazione di un incontro sul rischio industriale; Obiettivi Non dimentichiamo che le tematiche e le attività nascono dagli obiettivi che la commissione si propone di attuare: - sviluppare un rapporto di collaborazione tra i tecnici e le strutture di protezione civile (locale e nazionale); - sviluppare e diffondere le conoscenze relative alle tematiche di prevenzione, pianificazione e gestione dell’emergenza; - costituire un gruppo di tecnici preparati a intervenire in caso di emergenze e calamità. Come rimanere aggiornati e come partecipare Le iniziative organizzate dalla Commissione (come le serate formative) saranno comunicate tramite e-mail a tutti gli iscritti all’Ordine. Tutti i verbali e la documentazione sono disponibili sul sito dell’Ordine (alla pagina dedicata alla Commissione). Se invece desiderate partecipare attivamente all’organizzazione delle attività, o se semplicemente volete rimanere aggiornati sugli sviluppi, vi basterà contattare la segreteria e chiedere di essere inseriti nella mailing-list. Ringraziamenti in itinere Sebbene le attività siano ancora in fase di sviluppo, comincio a ringraziare coloro che hanno offerto la propria disponibilità e il proprio contributo partecipando alle riunioni; e tutti gli altri colleghi per l’interesse dimostrato dalle numerose iscrizioni alla mailing-list della Commissione. Fabio Catalano



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inarcassa

rapporto inarcassa n. 2/2011 Nei mesi di Ottobre e Novembre si sono svolte a Roma due riunioni del Comitato Nazionale dei Delegati (CND). Riassumo brevemente le informazioni più importanti: • La media mensile dei nuovi iscritti a Inarcassa ha raggiunto la cifra di 1.100 unità che ha portato ad un totale di oltre 162.000 iscritti, superando di fatto tutte le previsioni che si attestavano al massimo ipotizzato di 160.000. • Limitazione alle pensioni di reversibilità: per evitare i cosiddetti “matrimoni con i/le badanti” (soggetto italiano di oltre 70 anni alla data del matrimonio, coniuge con un differenziale in meno di oltre 20 anni) è imposto che, in caso di morte entro 10 anni, la pensione ai superstiti sia ridotta del 10% per ogni anno mancante ai 10 anni del matrimonio. • Si consiglia ai pensionati Inarcassa in difficoltà di evitare assolutamente la cessione del quinto che dà luogo ad interessi elevatissimi (almeno il 12,5% al Nord e interessi ancora maggiori al Sud).

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Note sulla relazione di accompagno al bilancio di previsione 2012 Anche in Inarcassa la crisi economica si è fatta e si fa sentire: nei quattro anni che vanno dal 2008 al 2011, le stime il reddito medio valutano una contrazione del reddito di oltre il 15% per gli Ingegneri e del 21% per gli Architetti, la cui attività ruota principalmente proprio attorno al settore dell’edilizia. Per il sostegno alla professione, l’anno in corso è un anno importante perché vedranno la luce due progetti: il primo è la costituzione della Fondazione degli Ingegneri e Architetti liberi professionisti, di cui il Comitato Nazionale dei Delegati ha approvato lo Statuto e sono in corso le procedure per il riconoscimento della personalità giuridica da parte del Prefetto di Roma; il secondo è il progetto Professioni tecniche, già presentato alla stampa a luglio 2011: l’obiettivo è dar vita ad un fondo che con i suoi interventi possa contribuire alla ripresa degli investimenti in infrastrutture e alla modernizzazione del paese e fornire, al tempo stesso, un sostegno al reddito dei professionisti tecnici. In proposito il presidente della Fondazione, arch. Andrea Tomasi, (l’altro componente di nomina CDA è l’ing. Mauro Di Martino) ha illustrato gli obiettivi della fondazione. Sarà importante che tutti sostengano tale iniziativa quali soci sostenitori: solo così si avrà quella forza politica necessaria al perseguimento degli obiettivi.

La questione economica al momento è secondaria in quanto l’ente è sostenuto da Inarcassa ma occorre mostrare la volontà politica dei singoli. L’arch. Tomasi ha indicato nella cifra simbolica di 12,00 euro l’anno (un euro al mese) l’importo per diventare soci sostenitori, importo che dal 2013 sarà possibile versare assieme ai contributi, previa espressione di volontà nella dichiarazione annuale, mentre per il 2012 si dovrebbe provvedere direttamente. Inarcommunity passa sotto la gestione della Fondazione? Sembra proprio di sì, almeno questo è l’indirizzo che ha dato il CND ma sarà poi la Fondazione, nella sua autonomia a stabilire indirizzi, budget, ecc. Personalmente ritengo positiva la sinergia tra Fondazione e Inarcommunity: staremo a vedere i futuri sviluppi. Parcellizzazione dello Statuto Nel corso dei lavori del CND di novembre è stata approvata la parcellizzazione dello statuto. L’attuale sistema contempla tutte le norme nello statuto; norme sia di natura statutaria, come è giusto che sia, ma anche norme di natura regolamentare. Tale commistione provoca dei percorsi obbligati arzigogolati anche quando si debbano fare modifiche semplici: la modifica dello statuto, ad esempio, deve essere approvata da tutti i Ministeri vigilanti. La parcellizzazione — o, se preferite, la separazione in Statuto e Regolamenti, caldeggiata anche dai Ministeri — consentirà, in seguito, di semplificare il percorso delle modifiche ai regolamenti prevedendo un iter più snello (un solo Ministero vigilate, quello interessato alla modifica); mentre per le modifiche statutarie vere e proprie l’iter sarà sempre quello attuale. All’apparenza sembra una modifica di poco conto, ma in realtà si avranno grossi benefici in termini di tempo. Ultim’ora La manovra “salva Italia” del governo Monti ha imposto che tutte le Casse Private garantiscano una sostenibilità di 50 anni contro i precedenti anni 30 anni. Come facilmente immaginabile questo comporta anche per Inarcassa grossi problemi, che verranno affrontati nel mese di febbraio 2011 nel corso di una seduta straordinaria del CND, sui cui esiti non mancherà adeguata informazione. Pier Giuseppe Lozej Delegato Inarcassa Ingegneri della Provincia di Como


visita all'aereoporto militare di cameri 1 dicembre 2011; ore 8:15 ritrovo a Como; partenza alle 8:30, destinazione aeroporto militare di Cameri (NO). Personalmente non sapevamo di preciso neanche dove fosse, ma la curiosità di visitare il 1° Reparto Manutenzione Velivoli italiano con il Gruppo Giovani Ingegneri era elettrizzante. Ciò che ci entusiasmava maggiormente era la possibilità di vedere - anzi toccare con mano - i velivoli da guerra più avanzati del momento, fiore all’occhiello di un consorzio di industrie aereonautiche europee. Cioè, per addetti ai lavori e appassionati, il caccia intercettore EuroFighter 2000 Typhoon e il caccia bombardiere Tornado. All’arrivo a destinazione siamo stati accolti con grande cordialità dal Tenente Bruno che ci ha traghettato per le varie aree della zona militare partendo dal primo edificio (convertito in sala di accoglienza per i visitatori), passando per l’hangar di manutenzione dei motori e, successivamente, per quello dei velivoli (ove il “Maresciallo di Prima”, con brillante simpatia, ci illustrava i dettagli tecnici dei due aeromezzi); infine lungo la pista, per arrivare al magazzino automatizzato dei ricambi per il Tornado.

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GRUPPO GIOVANI INGEGNERI

L’aeroporto - uno dei primi in Italia, ex sede del XXI Stormo “Tigri” ora di istanza a Grosseto - è stato costruito a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale, quando i pionieri dell’aereonautica muovevano i loro primi passi... o meglio iniziavano a battere le ali. A dire il vero l’aeroporto ormai è solo un’appendice all’officina dell’aereonautica militare e ad una delle sedi dell’Agusta che, durante la nostra “gita”, stava collaudando un “convertiplano” (incrocio tra un elicottero ed un aeroplano, di concezione molto più simile al secondo). Nella stessa area militare, che si estende per oltre 4.000.000 km2, si sta costruendo la fabbrica italiana - su licenza americana - dei prossimi cacciabombardieri a decollo verticale. C’era un viavai di autobetoniere, con architravi di luce di circa 35-40 m. Ci hanno riferito che gli scavi fatti raggiungevano i 40 m sotto il piano campagna (penso per motivi di eventuale difesa in caso di guerra). Personalmente, per formazione, eravamo curiosissimi di vedere lo stabilimento che gli USA “regaleranno al nostro stato”; però abbiamo capito che “avremmo potuto vedere... ma poi sarebbero stati costretti ad ucciderci”.

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Ritornando all’oggetto della nostra visita, la sede di Cameri è la più importante, se non la prima per importanza in Italia. Ci è stato spiegato che ci sono quattro livelli di manutenzione dei velivoli e questa sede è un passo sotto alla fabbrica costruttrice. Il “maresciallo di Prima”, facendo un analogia automobilistica, ci ha spiegato i vari livelli di manutenzione: in quello base si interviene solo con “rabbocco di acqua ed olio”; nel secondo si identifica il pezzo mal funzionante (ad esempio la “centralina di accensione”); nel terzo livello c’è la ricerca, con eventuale sostituzione, del componente difettoso; nel quarto livello si esegue la riparazione, o revisione, o ritaratura del pezzo (ma questo si può fare esclusivamente nella fabbrica costruttrice). Cameri è al terzo livello! I velivoli oggetto della nostra visita sono costruiti in consorzio con le aziende aerospaziali di alcuni paesi europei ove ogni azienda è specializzata nel componente aeronautico che progetta e costruisce. Queste meraviglie tecniche vengono poi assemblate, come se fossero dei puzzle, nei vari paesi dell’Unione Europea. La vendita a paesi terzi viene effettuata solo a velivolo già assemblato (che viene trasferito dal luogo di assemblaggio) e dopo una selezione soprattutto riguardante la capacità tecnologica della nazione acquirente. Nell’hangar di manutenzione dei motori era netta la separazione tra l’area destinata a i Tornado e quella destinata ai Typhoon, e l’officina era un gioiello di pulizia e razionalizzazione degli spazi secondo la destinazione d’uso. Dal capo officina abbiamo avuto spiegazioni chiare e dettagliate dei pezzi del reattore che stavano revisionando (appartenente all’intercettore) con un infarinatura generale della fluidodinamica e del funzionamento di questo componente, con dettagli interessantissimi per un utilizzo in subsonico e in supersonico. Ci è stato addirittura spiegato che le alette del compressore (presenti nella parte anteriore del reattore) sono in lega di acciaio - e non di metallo puro - in quanto anche un solo granello di polvere che andasse a impattare genererebbe un fenomeno di autoaccensione e incendio del pezzo, con conseguente esplosione dell’aereo. Subito ci è venuta in mente l’immagine di un aereo in una pista di decollo delle zone del medio oriente... Abbiamo poi fatto conoscenza del maresciallo che ci ha accolto e fatto da cicerone nell’hangar vero e proprio, dove ho notato la presenza di diversi velivoli che solo un occhio

appassionato poteva distinguere: infatti erano quasi tutti completamente smontati (per capire meglio l’immagine, sembravano quei mezzi che ogni tanto si vedevano nel raid Parigi-Dakar, che venivano abbandonati e bruciati e di cui rimaneva esclusivamente la carcassa). In quel momento abbiamo capito profondamente l’affermazione per cui questi gioielli della tecnica “vengono smontati pezzo per pezzo, controllati, e rimontati”! Praticamente a ogni rimontaggio si ottiene un velivolo nuovo in ogni sua parte. Mentre ci accompagnava sulla pista, dove c’era un Typhoon pronto per essere trasferito nella “sua casa di Grosseto”, il nostro oratore ci deliziava di spiegazioni sui diversi comportamenti dell’intercettore e del bombardiere, sottolineando comunque che la tempistica di progettazione e l’utilizzo designato erano completamente diversi. Il Tornado, fiore all’occhiello delle aereonautiche europee negli anni ’80, era descritto con affetto come una vecchia fuoriserie che ha fatto e fa ancora egregiamente il suo lavoro. Questo velivolo ospitava al contempo tecnologie meccaniche ed elettroniche, per cui aveva bisogno di un pilota e di un addetto agli armamenti. In risposta a una frecciatina sull’abbattimento del nostro equipaggio in missione durante la prima guerra del Golfo, l’orgoglio del maresciallo veniva fuori affermando che «fu un colpo di sfortuna» e che «furono abbattuti perché era l’unico equipaggio di una squadriglia multinazionale che era riuscito a fare rifornimento in volo». Effettivamente abbattere (con la contraerea scalcinata dell’allora rais dell’Iraq) un bombardiere che, con l’ausilio del computer, riesce a volare a 60 m dal suolo alla velocità di 1,2 mach sembra decisamente più difficile che fare 6 al Superenalotto! Inoltre


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121 pensare che in condizioni avverse i nostri avieri siano stati gli unici a portare a termine la loro missione (nonostante non siano riusciti a rientrare alla base) è motivo d’orgoglio, perché indica il livello di professionalità che i nostri militari hanno, e che spesso viene svilito a causa di un non adeguato equipaggiamento. Comunque la meraviglia tecnica di allora, realizzata con ali a geometria variabile (diversa incidenza delle ali da utilizzare a velocità subsonica o supersonica) e dotato di due motori con potenza complessiva di 80 KN (136 con post-combustione), aveva un peso al decollo di 28.000 Kg. Guardandolo oggi fa sempre la sua bella figura, anche se le sue dimensioni sono ridotte se paragonate ad un aereo di linea. Il Typhoon invece è tutt’altro. Se il bombardiere è una vecchia macchina da competizione - sempre piacevole da vedere in azione - l’intercettore è una F1 moderna: bella, nervosa e fulminea. L’architettura è completamente differente: ha un’unica ala a delta della superficie di 50 m2 (quasi il doppio del Tornado), e i timoni di profondità spostati davanti per permettere al velivolo una manovrabilità estrema (ci è stato detto che nell’ultima esposizione di Parigi si è messo a “danzare” in verticale sospeso sopra un quadrato di circa 100 m di lato). I due reattori di potenza complessiva 120 KN (180 in post-combustione), paragonati ai 4.000 Kg in meno di peso al decollo, e uniti alle dimensioni (15,96 m di lunghezza, 10,95 m di larghezza e 5,28 m di altezza) ancora più compatte rispetto al bombardiere, fanno capire la letalità di questo aereo. Lo studio aerodinamico del mezzo è esasperato, con l’unico cannoncino carenato nella fusoliera, il bocchettone per il rifornimento in volo, e le armi da agganciare alle ali. La guida del caccia è affidata a 19 computer (!), e i cablaggi

sono realizzati con fibre ottiche per azzerare i tempi di risposta tra il comando alla cloche e le varie parti. A detta del maresciallo, chiunque potrebbe pilotare quest’aereo dopo un apprendistato di una settimana; ma il vero problema sarebbe il fisico del pilota, che non sopporterebbe le accelerazioni che questa meraviglia imprime! Ma c’è il rovescio della medaglia. Il Tornado potrebbe anche “partire a spinta” quando qualcosa non dovesse funzionare al meglio; il Typhoon, invece, “non accenderebbe neanche il quadro” qualora anche un solo controllo, su tutti i numerosissimi parametri che i computer devono monitorare, avesse esito negativo. L’aereo - ci hanno assicurato - è per costruzione intrinsecamente instabile: se un fault check (controllo fallito, NdR) si verificasse durante il volo, il Typhoon precipiterebbe come un sasso in un milionesimo di secondo. Alla fine del nostro itinerario abbiamo visitato il magazzino: pulito, razionale, completo ed altamente automatizzato. Interessantissimo per la logistica ma, dopo aver visto i due velivoli, ormai l’attenzione stava scemando. Come ciliegina sulla torta, al termine del nostro sopralluogo, abbiamo visto il decollo del Typhoon precedentemente visto sonnecchiante sulla pista. Tranquillo take-off (decollo, NdR) dalla pista dopo poche centinaia di metri, con successiva accensione dei postbruciatori quando ancora “galleggiava” a una cinquantina di metri nell’aria; e infine una repentina accelerazione, nonostante l’aereo si fosse messo quasi in verticale, faceva sparire ai nostri occhi l’aereo in neanche un minuto. Ai colleghi che non hanno potuto accompagnarci diciamo una sola cosa: vi siete persi una giornata memorabile! Mauro Galli

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giurisprudenza

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ristrutturazioni edilizie: limite di sagoma, limite di volumetria, intervento politico della corte costituzionale Negli ultimi anni la Corte Costituzionale ha sempre più valorizzato il ruolo dei Giudici nel prevenire i dubbi di costituzionalità. Nella piena consapevolezza che la forza della Costituzione sta innanzitutto nella sua applicazione diretta, la Consulta ha sempre più sollecitato «Il Giudice a fare uso dei propri poteri interpretativi allo scopo di valutare, preventivamente, se esiste la possibilità di superare i dubbi di costituzionalità attraverso un’interpretazione conforme della disposizione di legge, che renda la stessa compatibile con i principi costituzionali1» . L’utilizzo dell’interpretazione conforme consente, infatti, di prevenire le questioni di legittimità costituzionale e di deflazionare il contenzioso costituzionale. Negli ultimi anni, in materia di ristrutturazione edilizia, il Tribunale Amministrativo Regionale lombardo ha ritenuto di interpretare alcune norme della legge per il governo del territorio della Lombardia (L.R. n. 12/2005) adeguandole alla normativa nazionale ma, ad avviso di alcuni, eccedendo il principio sopra richiamato. Si tratta, in particolare, dell’art. 27, comma 1, lettera d), della suddetta legge, che prevede «nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione parziale o totale nel rispetto della volumetria preesistente fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica.» Non vi è chi non veda che la norma non menziona il limite della “sagoma”, a differenza del dettato statale sul punto. Il Testo Unico sull’Edilizia (D.P.R. n. 380/2001), infatti, all’art. 3, comma 1, lettera d), definisce quali interventi di ristrutturazione edilizia «gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica.» La legge regionale prevede, inoltre, all’art. 103, intitolato

“Disapplicazione di norme statali”, comma 1, che, a seguito dell’entrata in vigore della medesima legge regionale «cessa di avere diretta applicazione nella Regione la disciplina di dettaglio prevista: a) dagli articoli 3, […] del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.» Nonostante il combinato disposto degli artt. 27 e 103, alcune sentenze del T.A.R. Lombardia2 si sono espresse nel senso che l’art. 27, comma 1, lettera d), nella sua parte riguardante le demolizioni-ricostruzioni, deve essere interpretato e applicato in modo diverso da come è scritto letteralmente poiché, pur a fronte della disapplicazione esplicita della normativa statale operata dall’art. 103, le definizioni contenute nell’art. 3 del T.U. sull’edilizia sono da considerare “principi insuperabili e prevalenti” e, pertanto, la ristrutturazione edilizia deve mantenere il rispetto della sagoma. La Regione Lombardia è successivamente intervenuta allo scopo di ribadire la “voluntas legis.” Con l’art. 22 della L. n. 7/2010 (Interventi normativi per l’attuazione della programmazione regionale e di modifica ed integrazione di disposizioni legislative ―—— Collegato ordinamentale 2010), intitolato “Interpretazione autentica dell’art. 27, comma 1, lettera d) della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Legge per il governo del territorio”, la Regione ha previsto che, nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia, la ricostruzione dell’edificio che segue alla demolizione «è da intendersi senza vincolo di sagoma.» In questo rinnovato quadro di riferimento, il T.A.R. Lombardia, con ordinanza n. 364 del 7 settembre 2010, ha ritenuto che non ci fosse più spazio per un’interpretazione ritenuta conforme al dettato costituzionale, perciò ha sollevato questione di legittimità del combinato disposto degli articoli 27, comma 1, lettera d), ultimo periodo, e 103 della L.R. Lombardia n. 12/2005, e dell’art. 22 della L.R. Lombardia n. 7/2010, in riferimento all’art. 117, comma 3, della Costituzione per contrasto con i principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale in materia di governo del territorio. La Consulta, chiamata a decidere, si è espressa, anche sui rapporti tra Stato e Regioni, con sentenza 23 novembre 2011, n. 309. La decisione incide su un tema di grande attualità qual è la riqualificazione urbana anche ai fini del contenimento


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121 dell’uso del suolo. Anzitutto nella sentenza si sottolinea l’importanza di classificare in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale le differenti ipotesi di interventi edilizi, aggiungendo, tra l’altro, che «sono principi fondamentali della materia le disposizioni che definiscono le categorie di interventi, perché è in conformità a queste ultime che è disciplinato il regime dei titoli abitativi, con riguardo al procedimento e agli oneri, nonché agli abusi e alle relative sanzioni, anche penali.» Infatti, la qualificazione di un intervento, ad esempio manutenzione straordinaria o ristrutturazione edilizia, è soggetta ad oscillazioni non solo tra progettisti e Comuni, ma anche tra progettista e progettista e tra Comune e Comune. Nella decisione in commento, la Corte riconduce «nell’ambito della normativa di principio in materia di governo del territorio le disposizioni legislative riguardanti i titoli abilitativi per gli interventi edilizi», così come statuito da propria consolidata giurisprudenza3. La citata materia, rientrando nell’alveo delle competenze concorrenti tra Stato e Regione ex art. 117 Cost. (così come modificato dalla Legge costituzionale n. 3 del 2001), è soggetta alla potestà regolamentare esclusiva delle Regioni, con l’unica limitazione rappresentata dall’attribuzione allo Stato della determinazione dei cosiddetti principi fondamentali. Seppur relativamente ad altra materia, il riparto del potere regolamentare tra Stato e Regioni è stato ribadito anche dal T.A.R. Puglia: «la materia della tutela della salute è devoluta alla legislazione concorrente Stato–Regioni nel cui ambito le regioni sono gli enti titolari della potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato; nelle materie devolute alla legislazione concorrente, inoltre, la potestà regolamentare spetta alle regioni, eccezion fatta per la determinazione dei principi fondamentali4.» Allo Stato spetterebbe, pertanto, la definizione di categorie come “nuova costruzione” o “ristrutturazione edilizia” pesante e leggera. A conferma della generale validità delle definizioni contenute nel TUE, la Corte richiama la recentissima legge 12 luglio 2011, n. 106 (di conversione del D.L. sviluppo n. 70/2011) che «nel regolare interventi di demolizione e ristrutturazione con ampliamenti di volumetria e adegua-

menti di sagoma, non ha qualificato tali interventi come ristrutturazione edilizia, né ha modificato la disciplina dettata al riguardo dall’art. 3 (TUE).» Si aggiunga che nel secondo comma dell’art. 3 TUE è stabilito che le definizioni di cui al comma 1 prevalgono sulle disposizioni degli strumenti urbanistici generali e dei regolamenti edilizi. Tuttavia, l’articolo non attribuisce espressamente alle definizioni in esso contenute il valore di “principi fondamentali” o di “linee guida”5. La legge della Regione Lombardia prevede, in vari punti, dei contenuti diversi. Resta il fatto che il TUE, come le precedenti leggi in materia urbanistica (in particolare la L. 1150/1942), non chiarisce quali norme debbano essere considerate norme di principio fondamentali. È certo che questa mancanza ha indotto le Regioni ad individuare, esse stesse, questi principi nel contesto della legislazione vigente e a legiferare di conseguenza. La mancanza delle cosiddette “leggi cornice”6 ha determinato la formazione delle attuali normative regionali che non si possono definire “di dettaglio”, bensì sono diventate, come supplenza di fatto, “leggi di sistema”, creando l’attuale confusione in merito alle definizioni ed alle tipologie di interventi edilizi. Nel caso di specie, la Consulta, ragionando in merito all’annoso contrasto di attribuzione di poteri tra Stato e Regioni in materia urbanistico-edilizia, attribuisce il valore di principi generali alle definizioni contenute nella legge nazionale. A sostegno ulteriore della propria decisione, la Corte fa espresso riferimento all’esigenza di uniformità paesaggistica nazionale e, richiamando la “Relazione illustrativa della legge 11 giugno 1922, n. 778 «per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico»”, afferma che la morfologia del territorio nazionale ne identifica il paesaggio «considerato questo come la rappresentazione materiale e visibile della Patria, coi suoi caratteri fisici particolari, con le sue montagne, le sue foreste, le sue pianure, i suoi fiumi, le sue rive, con gli aspetti molteplici e vari del suo suolo, quali si sono formati e son pervenuti a noi attraverso la lenta successione dei secoli.» Aggiunge che è necessario fissare, in sede legislativa, la linea di distinzione tra le ipotesi di nuova costruzione e

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quelle degli altri interventi edilizi in quanto «se il legislatore regionale potesse definire a propria discrezione tale linea, la conseguente difformità normativa che si avrebbe tra le varie Regioni produrrebbe rilevanti ricadute sul paesaggio [..] della Nazione (art. 9 Cost.) inteso come aspetto del territorio, per i contenuti ambientali e culturali che contiene, che è di per sé un valore costituzionale, e sulla sua tutela.» Preme esprimere qualche perplessità sul punto. Anzitutto appare anacronistico il richiamo ad atti parlamentari degli anni ’20 del secolo scorso, atteso che gli stessi sono stati ampiamente superati dalle successive leggi poste appositamente a tutela del paesaggio. Inoltre, impedire la ristrutturazione senza vincolo di sagoma indistintamente per tutti gli edifici, anche ove non vi sia alcun vincolo paesaggistico, non equivale a tutelare “le bellezze naturali” e gli “immobili di particolare interesse storico”. Come ognuno comprende, infatti, il concetto di “paesaggio naturale” ben si differenzia da quello di “paesaggio antropizzato”. Nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie, “le foreste, le pianure, i fiumi e le rive” appaiono già “modificati” dalla presenza della precedente costruzione che si vuole sostituire! Si consideri, poi, che nel territorio nazionale si rinvengono caratterizzazioni edilizie che differiscono notevolmente tra loro. In Lombardia sono ancora presenti tipologie di case – bottega, con presenza di unico edificio o di edifici accorpati adibiti, parzialmente, ad abitazione e in parte ad attività d’impresa. Con l’imposizione di una ristrutturazione che rispetti la sagoma del preesistente, spesso si limitano le possibilità di recupero degli edifici e, quindi, della loro commerciabilità così riducendone inevitabilmente il valore di scambio in danno all’economia nazionale. Per di più, ponendo alla base della propria decisione l’obiettivo della “tutela del paesaggio” la Corte non considera che, proprio in materia di ristrutturazione edilizia, il legislatore nazionale ha concesso la grande libertà di variazione dell’area di sedime. L’originaria formulazione dell’art. 3, comma 1, lettera d) TUE, infatti, faceva riferimento alla demolizione e successiva fedele ricostruzione7 di un fabbricato identico a quello

preesistente quanto a «sagoma, volumi, area di sedime e caratteristiche dei materiali.» La soppressione dell’obbligo di identità di sedime e di materiali, operata dal D.Lgs. n. 301/2002, rende arduo individuare quali siano i “caratteri fisici” che realmente valgono a mantenere le conformità del paesaggio, in quanto, pur in presenza di vincoli di sagoma e di volumetria, in mancanza dell’immutabilità di sedime, non si può garantire alcuna conformità al preesistente. L’intervento legislativo del 2002, inoltre, induce a ipotizzare che l’intento principale del TUE non fosse quello ritenuto dalla Consulta nella sentenza in commento. Perché scegliere di enfatizzare la tutela di un unico bene, il paesaggio, peraltro già tutelato nel dettaglio dal D.Lgs. n. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, piuttosto che perseguire il bilanciamento dei numerosi interessi in gioco? Mario Lavatelli Avvocato, consulente legale dell’Ordine 1 Così, da ultimo, Romboli, Il giudizio di costituzionalità delle leggi in via incidentale, in Romboli (a cura di), Aggiornamenti in tema di processo costituzionale (2005-2007), Torino, 2008, 83 ss. 2 T.A.R. Lombardia, Brescia, sent. 13 maggio 2008, n. 504; T.A.R. Lombardia, Milano, sez. II, sent. 16 gennaio 2009, n. 153; T.A.R. Lombardia, Milano, sez. II, 9 giugno 2009, n. 3939; T.A.R. Lombardia, Milano, sez. II, 2 dicembre 2009, n. 5268. 3 Ex multis, sentenza n. 3030 del 2003, punto 11.2 del Considerato in diritto. 4 T.A.R. Puglia – Lecce, sez. I, 24 ottobre 2007, n. 3656. 5 E neppure si sarebbe potuta dire determinante l’autoqualificazione delle norme come norme di principio da parte della stessa legge statale; l’autoqualificazione, infatti, non vincola l’interprete e non varrebbe quindi a mettere un punto fermo alla questione. Cfr. Corte Cost., sent. n. 482 del 1995. 6 Sul problema delle leggi cornice v., diffusamente, PAOLETTI A., Leggi cornice e regioni, Milano, 2001. 7 L’espressa riconduzione nell’ambito della categoria della ristrutturazione edilizia anche degli interventi di demolizione seguiti da fedele ricostruzione è stata una delle novità introdotte dall’art. 3 del T. U. n. 380 del 2001, rispetto all’art. 31, comma 1 della legge n. 457 del 1978. Si è trattato dell’adeguamento del diritto positivo all’orientamento della giurisprudenza amministrativa che, sebbene in contrasto con quella penale, aveva precisato che, nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia dovevano essere considerati compresi anche quelli di demolizione e fedele ricostruzione (id est, sostituzione edilizia fedele). Secondo alcuni commentatori, tuttavia, la definizione elaborata dal citato art. 3 sarebbe più rigida rispetto a quella elaborata dalla giurisprudenza amministrativa, la quale, ai fini della configurazione dell’ipotesi della fedele ricostruzione esige solo "l’identità della scatola dell’edificio esistente, e cioè la conformità di sagoma, di volume e di superficie tra il vecchio e il nuovo manufatto", così P. MANTEGAZZA, Definizione degli interventi edilizi, in www.collegiogeometri-como.it, 2002.


L'installazione dell'acceleratore lineare VERO MHI-TM2000 nel Nuovo Ospedale Sant'Anna

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ing. N. Volonterio 1; dr. A. Ostinelli 2; p.i.e. F. Lago 3; ing. C. Antonini 1; ing. E. Malanchini 1; arch. M. Milella 3; ing. V. Bella 3 1 Servizio Ingegneria Clinica 2U.O. Fisica Sanitaria 3U.O. Servizi Tecnici e Patrimonio – A.O. Sant'Anna di Como

La prospettiva di guarire il paziente oncologico, garantendone al contempo una qualità di vita accettabile, ha rappresentato un importante stimolo per lo sviluppo di metodiche radioterapiche sempre più performanti, ancorché più complesse. Attualmente la Radioterapia a fasci esterni si basa prevalentemente sull’utilizzo di acceleratori lineari (o linac), capaci di accelerare pacchetti di elettroni generati da cannoni termoionici o dispositivi analoghi. L’approccio clinico, sviluppatosi attraverso procedure sempre più finalizzate ad ottimizzare la distribuzione della dose impartita al tumore e agli organi critici (mediante campi multipli sagomati e modulati in intensità), si è evoluto dai semplici trattamenti 2-D a trattamenti 3-D, grazie all'individuazione stereoscopica dei volumi bersaglio. Tuttavia, per pianificare terapie più avanzate che consentano di irradiare il bersaglio con precisione millimetrica, si rendono necessarie tecniche 4-D (che considerino anche la variabile temporale) per l’inseguimento del volume tumorale, anche (e soprattutto) se costantemente in movimento. Il nuovo Ospedale Sant'Anna di Como è l'unico ospedale in Italia, e il secondo in Europa, a essersi dotato di un acceleratore lineare (linac) di elettroni di ultima generazione (fig. 1). Il linac VERO MHI-TM2000, prodotto da BrainLAB e Mitsubishi e commercializzato da Hermex Italia, rappresenta un modello completamente innovativo di acceleratore per radioterapia a fasci esterni, che consente di visualizzare, inseguire ed irraggiare il tumore con fasci di raggi-X da 6 MeV, correggendo on-line le caratteristiche del fascio in funzione del moto del tumore stesso. L'installazione di tale apparecchiatura ha richiesto l'adeguamento strutturale e impiantistico dei locali originariamente predisposti, presso la nuova sede dell'Ospedale S Anna, per accogliere un acceleratore lineare tradizionale. Le modifiche hanno interessato sia la struttura edile che gli impianti (elettrici, meccanici e di controllo). MODIFICHE STRUTTURALI ED EDILI Secondo le indicazioni del produttore l'altezza minima dal piano di calpestio della stanza trattamento al soffitto deve essere pari a 3700 mm. Al di sotto del piano di calpestio è necessario un vano alto 1300 mm per ospitare i meccanismi di rotazione

Fig. 1: l’acceleratore lineare VERO MHI-TM2000 installato presso il Nuovo Ospedale Sant’Anna del gantry. Poiché l'altezza della stanza destinata a ospitare il linac era di 3000 mm è stato necessario demolire la pavimentazione esistente, realizzare uno scavo di circa 1800 mm e nuove pareti di contorno dell'incasso. Sul nuovo massetto del basamento è stato realizzato un pavimento flottante con una portata superiore a 500 Kg/m2, sostenuto da pilastrini in acciaio distanti 800 mm e assenti in un cerchio di diametro 4700 cm attorno all'isocentro della macchina (fig. 2).. Il pavimento è stato rivestito con piastrelle flessibili antistatiche conduttive con guscia contro parete, sono state realizzate due botole per permettere l'accesso al vano sottostante per le attività manutentive. Le pareti del bunker, in calcestruzzo dello spessore di oltre 1900 mm sono state opportunamente forate in tre punti per consentire il passaggio di sistemi di alimentazione e controllo della nuova apparecchiatura eseguendo canalizzazioni di 150 mm di diametro. Per consentire l'ingresso delle due metà dell'anello (di diametro superiore a 3500 mm) è stato necessario allargare il vano di ingresso del bunker e tagliare una parete del labirinto di ingresso. Successivamente il vano porta è stato riportato alle dimensioni originarie (fig. 3). Dopo l'inserimento dell'apparecchiatura su tutta la lunghezza del labirinto è stata realizzata una rampa d'accesso che collega il piano di ingresso con la quota -500 mm del pavimento flottante della stanza di terapia. Al soffitto della stanza è stato vincolato un sistema di binari per agevolare il posizionamento delle componenti dell'apparecchiatura con una portata di 4600 Kg. Dopo il posizionamento dell'apparecchiatura nella sala è stata posizionata una controsoffittatura che ha coperto il sistema di binari. IMPIANTI ELETTRICI Il bunker dove si effettua la terapia è un locale medico di gruppo 1 mentre la sala controllo è di gruppo 0.

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Fig. 2: la sezione del bunker; prima e dopo le modifiche strutturali eseguite per poter ospitare l’apparecchiatura

Fig. 3: la pianta del bunker con evidenziate inazzurro le modifiche edili necessarie per permettere l’ingresso della metà superiore del gantry. Le specifiche del produttore per la stanza di trattamento indicano una temperatura compresa tra i 18 °C e i 26 °C e un'umidità relativa tra il 30% e il 75%. Il funzionamento dell'apparecchiatura durante i periodi di irraggiamento produce ozono, per mantenere la concentrazione di ozono sotto la misurabilità in condizioni normali sono necessari dai 6 agli 8 ricambi di aria l'ora. della stanza e garantire un numero sufficiente di ricambi si sono scelti diffusori quadrati con regolazione manuale dei deflettori. Le griglie di ripresa sono state realizzate nel pavimento del Bunker. Nella sala consolle sarà installato un diffusore per favorire la dissipazione del calore prodotto dai pc e un fan coil a parete dedicato. All'interno della sala sono stati portati a partire dalla rete ospedaliera i seguenti gas medicali: ossigeno, aria compressa e vuoto.

Un unico dispositivo di tipo magnetotermico-differenziale con corrente di intervento differenziale istantanea pari a 30 mA a valle e corrente di intervento differenziale a intervento ritardato di 300 mA a monte assicura la protezione dalle sovracorrenti, dai contatti diretti ed indiretti. Tutti gli utilizzatori e tutte le masse in materiale conduttore sono collegate al nodo equipotenziale e all'impianto di terra dell'azienda ospedaliera. Sia all'interno del bunker che nel locale controllo sono stati posizionati degli interruttori di emergenza che interrompono l'alimentazione dell'apparecchiatura.

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IMPIANTI MECCANICI Il linac VERO MHI-TM2000 è equipaggiato con uno scambiatore di calore per permettere il raffreddamento con acqua dell'apparecchiatura. Per il raffreddamento è richiesta una potenza di 30 kW a fronte dei 25 kW resi disponibili dall'impianto già predisposto; per tale motivo è stato installato un refrigeratore dedicato di potenza pari a 40 kW che alimenta lo scambiatore e un'unità di potenza pari a 7 kW per la climatizzazione del locale tecnico. L'impianto realizzato ex-novo è stato comunque collegato con la rete di acqua refrigerata dell'A.O. così da fornire acqua refrigerata anche in caso di guasto del refrigeratore (fig. 4)..

CONCLUSIONI L'adeguamento dei locali, predisposti a rustico, per consentire l'installazione dell'acceleratore lineare VERO MHI-TM2000 ha richiesto, oltre alla modifica e all'ampliamento degli impianti elettrici e meccanici, anche severi interventi di tipo strutturale. L'esperienza del Nuovo Ospedale Sant'Anna di Como può essere utile ad altre Aziende Ospedaliere che abbiano intenzione di migliorare significativamente il parco macchine dell'U.O. di Radioterapia con l'acquisizione di un'apparecchiatura di ultima generazione. Sia nel caso debbano partire da locali esistenti sia nel caso di una costruzione ex-novo dei locali destinati all'alloggiamento del linac, le attività preliminari all'installazione svolte presso il nostro presidio ospedaliero possono suggerire le migliori strategie per preparare l'installazione dell'apparecchiatura.


le corbusier:

Chiesa

ORDINE 115 ORDINEINGEGNERI INGEGNERIPROVINCIA PROVINCIADIDICOMO COMONOTIZIARIO INSERTO 121 le corbusier: il convento de la tourette

GIURISPRUDENZA

il convento de la tourette

Ad Eveux, nei pressi di Lione, sorge in un luogo magico il convento domenicano de La Tourette, progettato alla fine degli anni ’50 del secolo scorso da Le Corbusier. Come mai i monaci si sono rivolti al grande architetto? La risposta nelle parole di Frate Belaud: “Per la bellezza del convento che qui sorge, certamente. Ma soprattutto per il significato di questa bellezza. Era necessario mostrare che la preghiera e la vita religiosa non sono legate a forme convenzionali e che un accordo può essere stabilito tra esse e l’architettura più moderna.” L’edificio è senza dubbio originale e sorprendente: adagiato sul pendio della collina, si articola su più piani, dove le funzioni sono distribuite con un preciso significato simbolico: ai piani più elevati è situata la residenza, piccole celle singole estremamente semplici ed essenziali nell’arredo, dotate di una parete finestrata con loggia che consente il rapporto con l’esterno, il verde ed il cielo. Sotto è situato il piano della vita intellettuale: biblioteca, sale di studio, un piccolo oratorio; al piano inferiore la zona dedicata alla vita comune: la sala capitolare, il refettorio, la chiesa, parzialmente interrata, con la sottostante cripta, luogo di estremo raccoglimento. Partendo dall’alto si passa dalla vita personale, a contatto con l’esterno e la natura, a quella di meditazione e studio ed infine alla preghiera, scendendo sempre più verso la profondità della terra. Come ha intuito e progettato la struttura Le Corbusier? Sentiamolo direttamente dalle sue parole: “Ero venuto qui. Ho preso il mio album da disegno come il

solito. Ho disegnato la strada, gli orizzonti, ho fissato l’orientamento del sole, ho catturato le linee topografiche del luogo. Ho deciso il posto dove sarebbe sorto, poiché il posto non era affatto predestinato. Scegliendo questo posto, potevo commettere un atto criminale o fare qualcosa di valido. Il primo passo da fare è la scelta, la natura della posizione ed in seguito la natura della composizione che si farà in queste condizioni.” Tre i concetti a cui si è ispirato: l’esposizione al sole, il paesaggio, infine il materiale. L’edificio ha un’ossatura in cemento armato, che sopprime i muri portanti e rende le facciate “libere” con possibilità di grandi aperture. Il pilotis permette di staccare il volume costruito dal suolo, rendendolo “libero”. Il tetto terrazzato offre spazio per il verde e per il riposo all’aperto. Gli spazi sono dimensionati in base al “modulor”, che trae origine dalla misure del corpo umano, con grande attenzione al benessere degli utilizzatori. Le Corbusier utilizza il cemento armato in modo magistrale, il convento è una creazione dove questo materiale dimostra la sua duttilità: strutture interne, piani inclinati, pozzi di luce in luoghi inattesi e con forme inaspettate. Il materiale, che in sé ha un aspetto freddo e triste, lo perde completamente nell’interpretazione che ne dà Le Corbusier, con i giochi di luce e di ombra e l’accoppiamento con i colori vivaci degli altri materiali, ispirati alla pittura di Mondrian.

I


le corbusier: il convento de la tourette ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO INSERTO 121 II

L'edificio

Le celle

La planimetria si ispira a quella di un monastero tradizionale: quattro piani disposti in forma rettangolare, parte costruita sul perimetro e spazio aperto all’interno. La Chiesa, orientata come nel XII secolo, occupa il lato nord, leggermente separata dai corpi di fabbrica sud, est e ovest, utilizzati per la residenza e lo studio, dando alla chiesa un risalto particolare permettendo di leggerne il volume, separato dal resto. I due piani più alti sono destinati alle celle residenziali, disposte lungo il perimetro esterno, con ampia finestratura e loggia, collegate da un corridoio che percorre tutto il perimetro interno dell’edificio, affacciandosi sul cortile interno. Le ali sud e est presentano un solo piano sotto i due residenziali già citati, vista la presenza del pilotis e l’andamento scosceso del terreno; il lato ovest, sito a valle, ha invece ben tre piani sotto le camere, dove sono situati, dall’alto in basso, le aule per i corsi e lo studio, il refettorio e la sala capitolare ed infine, al livello più basso, la cucina. La corte interna, normalmente contornata dal chiostro, viene qui reinterpretata: il perimetro dell’edificio è percorribile dai corridoi interni che vi si affacciano con una parete trasparente, vetrata, scandita da sottili setti in c.a., lo spazio interno è in parte occupato dall’oratorio, piccola zona di preghiera e raccoglimento, di forma cubica, che sostituisce il pozzo o la fontana tradizionalmente al centro dei chiostri. Lo spazio libero è attraversato da percorsi che portano alla chiesa da tutte le ali dell’edificio. In tal modo le funzioni del chiostro vengono perfettamente rispettate, pur nell’interpretazione originale e differente dalla tradizione: luogo di preghiera e meditazione, concretizzato nell’oratorio, luogo di transito e circolazione interna, realizzato con i percorsi e gli affacci dei corridoi.

Il progetto prevede la presenza di un centinaio di celle, vista la destinazione del convento a centro di studi e quindi con la presenza di numerosi allievi; 84 celle sono destinate agli studenti e riprendono le dimensioni delle camerette delle “unités d’habitation” (5,92 m di lunghezza, 1,83 m di larghezza e 2,26 m di altezza). Le altre 16 celle, destinate al priore e ai docenti, hanno maggior larghezza (m 2,26 invece di 1,83). Tutte le celle hanno la facciata esterna completamente vetrata che dà accesso alla loggia. L’arredamento è essenziale e funzionale: vicino alla finestra il tavolo per gli studi, dietro un letto, un piccolo armadio, il lavabo.

Corte interna


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO INSERTO 121 le corbusier: il convento de la tourette spazi comuni Le aule, la biblioteca, le sale della vita comune come capitolo e refettorio, sono situate nelle ali sud e ovest dell’edificio. Il refettorio è uno dei luoghi più piacevoli del convento ispirandosi, ancora una volta, a quanto avveniva nel medioevo, dove il refettorio era il luogo più bello di tutto il convento. Qui la struttura in cemento armato è visibile: quattro colonne sostengono l’orditura delle travi di copertura, un’interpretazione in cemento del soffitto a cassettone ligneo. La facciata esterna è aperta, anche qui scandita dai sottili setti in c.a. a distanza variabile ma sempre rapportata al “modulo” e permette il rapporto con il paesaggio, il verde ed il cielo, con la splendida vista sui monti lionesi. Analoga la struttura della sala capitolare, l’interno è aperto sull’esterno: il monastero non è un luogo chiuso ma aperto sul mondo.

Refettorio

LA CHIESA In contrasto con la parte residenziale la chiesa non ha pilotis ma appoggia direttamente sul terreno, dal quale si innalza con pareti in calcestruzzo grezzo. La porta principale di accesso, dal corridoio in leggera discesa, si apre ruotando su sé stessa, creando un effetto ottico sorprendente a forma di croce, sovrapponendo la linea verticale della porta aperta con la linea orizzontale della finestra sulla parete di fronte, una fessura orizzontale di luce rossastra. In tal modo l’architetto realizza il segno cristiano della croce sull’ingresso senza materializzare una croce effettiva. L’interno è lineare, scandito geometricamente, la parte rettangolare frontale è destinata ai fedeli, la parte dietro l’altare, posto su una piattaforma rialzata gradonata, è destinato ai monaci; sul lato sinistro si allarga una cappella illuminata dall’alto con grandi pozzi di luce circolari colorati, mentre la navata principale ha finestre a fessura orizzontale, pure con vetrate colorate molto suggestive, che riprendono i colori forti presenti anche all’interno del convento: rosso, verde, giallo. Su un livello inferiore c’è la cripta, con tre altari per celebrare messe private e lo spazio del Santissimo Sacramento, secondo il concetto che l’architetto ha

Sala Capitolare

Sala Capitolare

III


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Per concludere le parole di Frère Jean-Pierre Olivier, priore:

Chiesa voluto concretizzare nella forma e nella distribuzione interna dell’edificio: partendo dall’alto vi è lo spazio della vita personale umana (celle), via via che si scende, si approfondisce la conoscenza (spazio degli studi), poi la vita comune (sala capitolare e refettorio) per giungere a contatto con Dio nella chiesa e infine alla meditazione e preghiera personale nella cripta. La parte delle funzioni umane (residenziale, studi, vita comune) è realizzata staccata dal terreno, quasi galleggiante, mentre la parte dell’introspezione (chiesa e cripta) sono saldamente ancorate, anzi incassate, nel terreno.

“Pour un dominicain, habitant ordinaire de la Tourette, en parler n’est pas d’abord affaire d’architecture! Mais spontanément, nous partageons la vie menée dans ce lieu et l’expérience physique, spirituelle, intellectuelle, sensible, induite par le bâtiment. Il nous est évident que les formes et les matériaux austères et rugueux perdent leur impact au profit de l’espace et de la lumière. La manque de confort – au sense du monde – est aisément dépassé par l’équilibre offert à l’être dans toutes ses composantes. Ce qui nous attache à ce bâtiment, ce n’est pas la célébrité de son architecte, mais la rare qualité de la vie qui est proposée ici. Le génie du lieu – en dépit des défauts de réalisation et des soucis techniques – réside là, dans cette harmonie et ne se peut dire. Alors, venez et goûtez!”

“Per un Domenicano che dimora alla Tourette, parlarne non è certo in primis una questione di architettura! Semplicemente, noi condividiamo in modo spontaneo la vita che conduciamo in questo luogo e l’esperienza fisica, spirituale, intellettuale, emotiva indotta dall’edificio. Per noi è evidente che le forme e i materiali ruvidi e austeri perdono il loro impatto a vantaggio dello spazio e della luce. La mancanza di comfort - nel senso comune del termine - è facilmente superata dall’equilibrio offerto all’essere in tutte le sue componenti. Ciò che ci fa affezionare alla costruzione non è la celebrità del suo architetto ma la rara qualità della vita che ci viene proposta qui. Il genius loci – a dispetto dei difetti di realizzazione e dei problemi tecnici – sta in questa armonia, che non si può dire. Allora, venite a fare questa esperienza!” IV

Cripta

Luisella Garlati



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beni culturali, identità, crescita

Rispettare il passato, costruitre il futuro, non dimenticare il presente Roma, 19 ottobre 2011 La ricerca effettuata dal Centro ASK Bocconi e da Intesa Sanpaolo ha evidenziato una realtà del nostro paese che conta circa 4.800 siti aperti al pubblico (senza contare i siti vincolati di proprietà di privati) tra musei, aree archeologiche e complessi monumentali; 17.000 biblioteche (di cui oltre la metà ha meno di 10.000 volumi); e 5.600 archivi (dei quali i 100 statali conservano 22 milioni di documenti). Una realtà vasta e differenziata, caratterizzata da numerose criticità che non permettono attualmente una corretta valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale italiano. Ne sono un esempio le difficoltà di accessibilità di alcuni siti, la necessità di competenze diverse per la gestione di un patrimonio così vario, la manutenzione necessaria ed economicamente impegnativa di un numero così elevato di beni. Lo scenario descritto, se paragonato alle realtà straniere, mette purtroppo in luce un paese che non si è mostrato fino ad ora in grado di gestire l’enorme patrimonio culturale del quale è depositario, tanto che le spese per il personale e per la gestione risultano essere la parte preponderante del consumo delle risorse finanziarie (che comunque non superano l’1% della spesa pubblica) messe a disposizione per la cultura, a discapito della manutenzione e dei nuovi investimenti. Per ripartire a costruire il futuro della cultura in Italia, Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, chiede un superamento delle idee di “pubblico inefficiente e conservatore” e “privato teso al solo profitto personale”, aprendo nuove prospettive di collaborazione pubblico-privato, dove al pubblico è demandata la tutela e al privato è concessa la gestione.

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Per Andrea Carandini, presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici, la sfida è molto più impegnativa, mancando il nostro paese di una “politica della cultura” e del “senso del bene comune”: senza un ringiovanimento degli organi politici, una cultura di meritocrazia e competenza, una cooperazione per il bene comune e una eliminazione degli sprechi ingiustificati, il nostro paese non riuscirà a recuperare il vero senso

dell’Art.9 della Costituzione, che vuole una Repubblica promotrice di cultura e ricerca, oltre che organismo di tutela di patrimonio artistico, storico e paesaggistico. È con Roberto Cecchi, segretario generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che si apre il secondo grande tema della giornata: quello inerente il patrimonio immobile, che vede più di 50.000 beni immobili (architettonici e archeologici) vincolati e il 18% della superficie del paese (più di 55.000 chilometri quadrati) soggetta a vincolo. Dal dibattito emerge la necessità di tutela di tale patrimonio e la difficoltà nello svolgimento di tale attività da parte delle Soprintendenze ai Beni Culturali a causa delle nuove normative che hanno ampliato i compiti e dei tagli che hanno ridotto il personale. Una riflessione, a mio parere, credo vada anche fatta relativamente alla fatica che spesso fa il nostro paese nel consentire una trasformazione di immobili che porti ad un nuovo uso degli spazi, e di conseguenza ad una nuova vita, per strutture che altrimenti finirebbero abbandonate. Naturalmente non mi riferisco ai grandi interventi o ai grandi nomi internazionali, ma agli immobili che costituiscono il “sottofondo” dei nostri centri cittadini o i nuclei consolidati dei nostri paesi, che sono stati colpiti in alcuni casi da strumenti urbanistici che, magari giustamente per impedire abusi, vincolano ora le strutture ad un immobilismo totale, impedendone di conseguenza un loro qualsiasi riuso diverso da quello originario. Strutture che non trovano una nuova funzione, data la quasi assenza di cultura della manutenzione in Italia, sono destinate ad essere col tempo definitivamente abbandonate. Perché il nostro paese possa crescere con la sua storia, credo siano doverosi una presa di coscienza della mutazione delle esigenze della comunità sugli spazi, una tutela delle opere che tenga in considerazione le esigenze del territorio, un obbligo di manutenzione per il privato e una programmazione della stessa per il pubblico, per evitare di renderci conto tra qualche decina d’anni che del meraviglioso patrimonio italiano solo una piccola parte potrà essere ormai recuperata. Arianna Minoretti


la manovra monti Con l’ormai noto “decreto salva Italia” (D.L. 201 del 6/12/2011, convertito nella L. 214 del 22/12/2011), sono state introdotte importanti disposizioni in materia fiscale, che esplicano effetto sia nel 2011 che nel 2012 e negli anni successivi. Di seguito si espongono le principali norme, seguendo il mero ordine proposto dall’articolato della legge. Detrazioni IRPEF 36% e 55% (art. 4) L’agevolazione IRPEF del 36% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio viene inserita nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi (art. 16-bis), e quindi si assume a regime. Restano sostanzialmente invariati gli elementi della detrazione (limiti di spesa, soggetti beneficiari, immobili ed opere oggetto di intervento, rateazione), mentre è previsto che se gli interventi sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, ovvero all’esercizio dell’attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta al 50%. La detrazione IRPEF/IRES del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, invece, è prorogata fino alla fine del 2012; per tale anno l’agevolazione viene estesa alla sostituzione di scalda acqua. Dal 2013, invece, gli interventi per il risparmio energetico saranno assorbiti nella complessiva detrazione del 36% valida solo ai fini IRPEF. Regime premiale per contribuenti “trasparenti” (art. 10) Con efficacia dal 2013, viene istituito un nuovo regime premiale per favorire la trasparenza. Potranno usufruirne i soggetti che svolgono attività artistica o professionale, ovvero attività d’impresa in forma individuale o in forma associativa ex art. 5 del TUIR. I fruitori del regime potranno beneficiare: • di svariate semplificazioni o sgravi degli adempimenti amministrativi; • dell’assistenza negli adempimenti amministrativi da parte dell’Amministrazione Finanziaria; • dell’accelerazione del rimborso o della compensazione dei crediti IVA; • per i contribuenti non soggetti al regime di accertamento basato sugli studi di settore, dell’esclusione dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici; • della riduzione di un anno dei termini di decadenza per

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fisco

l’attività di accertamento. Tali benefici sono riconosciuti a condizione che il contribuente: • provveda all’invio telematico all’Amministrazione Finanziaria dei corrispettivi, delle fatture emesse e ricevute e delle risultanze degli acquisti e delle cessioni non soggetti a fattura; • istituisca un conto corrente dedicato ai movimenti finanziari relativi all’attività artistica, professionale o d’impresa esercitata. Misure per l’emersione di base imponibile (art. 11) Qualora, a seguito delle richieste effettuate dall’Amministrazione Finanziaria nell’esercizio dei poteri di controllo e accertamento, vengano esibiti o trasmessi atti o documenti falsi in tutto o in parte, ovvero forniti dati e notizie non rispondenti al vero, vengono applicate le sanzioni di cui all’art. 76 del D.P.R. 445/2000, ossia vengono applicate le disposizioni del Codice Penale in materia (fino a 3 anni di reclusione). A decorrere dal 1/1/2012, gli operatori finanziari faranno affluire all’Anagrafe Tributaria le movimentazioni che interessano i rapporti di cui all’art. 7, comma 6, del D.P.R. 605/73, tra i quali i principali sono rappresentati dai dati sui conti correnti bancari. Ciò costituisce un passo in avanti rispetto alla disciplina attuale delle indagini finanziarie, in base alla quale l’Amministrazione Finanziaria dispone soltanto dell’Archivio dei rapporti finanziari intrattenuti dai contribuenti con gli operatori, al quale è possibile accedere, nell’esercizio dei poteri di controllo, per formulare le richieste telematiche agli operatori finanziari per l’inoltro delle movimentazioni dei rapporti. Con la nuova disposizione, invece, all’Anagrafe Tributaria verranno trasmesse periodicamente le informazioni relative alle movimentazioni dei rapporti finanziari che potranno essere utilizzate, oltre che per le indagini finanziarie e le procedure di riscossione, anche per l’individuazione dei contribuenti a maggior rischio di evasione da sottoporre a controllo. Riduzione del limite per l’uso di denaro contante (art. 12) I limiti della disciplina antiriciclaggio, recentemente modificati dal D.L. 138/2011, sono stati ulteriormente ristretti, così che dal 6 dicembre 2011:

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ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121 fisco • è vietato il trasferimento di denaro contante (di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore) tra soggetti diversi per importi pari o superiori a 1.000,00 euro. Per tali trasferimenti è necessario ricorrere a banche, istituti di moneta elettronica o a Poste Italiane S.p.A.; • gli assegni bancari e postali emessi per importi pari o superiori a 1.000,00 euro devono recare l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità; • gli assegni circolari, i vaglia cambiari e postali possono essere richiesti, per iscritto, dal cliente senza clausola di non trasferibilità se di importo inferiore a 1.000,00 euro; • il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a 1.000,00 euro. I libretti con saldo pari o superiore a 1.000,00 euro devono essere estinti ovvero il loro saldo deve essere ridotto ad una somma non eccedente il predetto importo entro il 31/3/2012. In sede di conversione in legge del D.L. 2/1/2011 si è precisato che non costituiscono infrazione le violazioni commesse nel periodo compreso tra il 6/12/2011 ed il 31/1/2012 e riferite alle nuove limitazioni d’importo (ovvero comprese tra 1.000,00 e 2499,99 euro).

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Imposta Municipale propria (art. 13) Dall’1/1/2012 entra in vigore la nuova I.M.U. (Imposta Municipale sugli Immobili), con due anni di anticipo rispetto alla decorrenza delineata dal D.Lgs. 23/2011 (decreto legislativo sul c.d. "federalismo municipale"). La nuova imposta sostituisce integralmente l’ICI ed altresì l’IRPEF e relative addizionali in relazione ai redditi fondiari degli immobili non locati. Senza entrare ora nel merito del nuovo meccanismo di tassazione, che presenta comunque numerosi aspetti in comune con l’ICI, si segnalano: • l’oggetto dell’imposta (fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli), con la significativa novità del prelievo anche sull’abitazione principale, dal 2008 esclusa dal pagamento dell’ICI; • la base imponibile, con la novità della rilevante rivalutazione dei coefficienti di moltiplicazione delle rendite catastali dei fabbricati (che passano da 100 a 160 per le abitazioni e pertinenze, da 50 a 80 per gli uffici, da 50 a 60 per gli immobili industriali, da 34 a 55 per i negozi); • l’aliquota base è fissata nello 0,76% del valore dell’im-

mobile, con facoltà per i Comuni di aumentare o ridurre l’aliquota nella misura dello 0,30%; • per l’abitazione principale è prevista l’aliquota di base dello 0,40% (con facoltà di aumento/riduzione dello 0,20%), la detrazione di € 200,00 a cui si aggiungono per il 2012 e 2013 € 50,00 per ogni figlio convivente; • i termini di versamento restano il 16 giugno ed il 16 dicembre. Addizionale tassa automobilistica per auto di lusso (art. 16) La manovra introduce nuove disposizioni per la tassazione delle auto di lusso, delle imbarcazioni e degli aerei. In particolare, con riferimento alle autovetture e gli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose è stabilito che dal 2012 è dovuta un’addizionale erariale della tassa automobilistica pari a 20,00 euro per ogni KW di potenza superiore a 185 KW, modificando quanto introdotto con il D.L. 98/2011 che già per il 2011 aveva innalzato la tassazione sulle auto con potenza superiore a 225 KW. Imposta di bollo sui conti correnti, titoli, prodotti finanziari, valori “scudati”, attività finanziarie e immobili all’estero (art. 19) Questo capitolo merita di essere ben inquadrato in quanto presenta situazioni che in alcuni casi si sovrappongono creando non poche incertezze. Imposta di bollo sui conti correnti anche postali (comma 1-2) A partire dal 2012 sarà dovuta con periodicità annuale per 34,20 euro dalle persone fisiche e per 100,00 euro dagli altri soggetti; per le persone fisiche l’imposta non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo è inferiore a 5.000,00 euro. Imposta di bollo su strumenti finanziari (comma 3) Riguarda le comunicazioni alla clientela relative a prodotti e strumenti finanziari anche non soggetti a deposito, esclusi i fondi pensione e i fondi sanitari, che si considerano inviati almeno una volta all’anno; dal 2012 l’imposta si applica in misura proporzionale al valore di mercato degli strumenti Son Dongpari - Parapadiglione finanziari, all’1 per mille (dal 2013 1,5 per mille), con un minimo di 34,20 euro e un massimo (solo per il 2012) di 1.200,00 euro.


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fisco Imposta di bollo speciale sulle attività finanziarie “scudate” (comma 6-12) Riguarda le sole attività finanziarie che hanno formato oggetto di rimpatrio o regolarizzazione in base alle norme dei cosiddetti “scudi fiscali” degli anni 2001–2002 e 2009–2010, per l’importo che ancora oggi residua presso gli intermediari finanziari (e quindi mantengono lo status di segretazione). A regime l’imposta sarà pari allo 0,4% su base annuale, mentre sono previste le maggiori aliquote dell’1% per il 2012 e dell’1,35% per il 2013; trattandosi di imposta di bollo (e non più di imposta straordinaria come inizialmente previsto), si applica al netto dell’imposta già computata ordinariamente (1 per mille). L’intermediario finanziario trattiene l’imposta a valere sulle attività in giacenza o regolarizzate, ovvero riceve la provvista dal contribuente, e la versa entro il 16 febbraio con riferimento al valore delle attività segregate al 31 dicembre dell’anno precedente (per la scadenza del 16/2/2012 il riferimento è al valore al 6/12/2011); per i contribuenti per i quali non viene versata l’imposta, l’intermediario è tenuto ad effettuare la segnalazione all’Agenzia delle Entrate, la quale procederà con iscrizione a ruolo dell’imposta (probabilmente maggiorata del 100% a titolo di sanzioni). Per le sole attività finanziarie che alla data del 6 dicembre 2011 erano già state prelevate dal rapporto di deposito segregato, si applica per il solo anno 2012 un’imposta straordinaria dell’1%. Imposta sul valore degli immobili situati all’estero (comma 13-17) A decorrere dal 2011 è dovuta dalle persone fisiche fiscalmente residenti in Italia in relazione al costo (in mancanza, al valore di mercato) dell’immobile posseduto all’estero, con un’aliquota dello 0,76% in proporzione alla quota di possesso ed ai mesi dell’anno; dall’imposta è deducibile, sino al massimo al suo ammontare, l’eventuale imposta patrimoniale già pagata nello stato estero. I termini di versamento seguono le ordinarie scadenze IRPEF. Imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero (comma 18-22) A decorrere dal 2011 è dovuta dalle persone fisiche fiscalmente residenti in Italia in relazione al valore di mercato rilevato al termine di ciascun anno solare, con un’aliquota dell’1 per mille (1,5 per mille dal 2012) in proporzione ai mesi di possesso; dall’imposta è deducibile, sino al massimo al suo ammontare,

l’eventuale imposta patrimoniale già pagata nello stato estero. I termini di versamento seguono le ordinarie scadenze IRPEF. Tassazione separata delle indennità di fine rapporto (art. 24) A partire dal 2011 il regime di tassazione separata delle varie indennità di fine rapporto si applica sino all’importo di 1.000.000,00 di euro, mentre la parte eccedente sconta la tassazione ordinaria. In ogni caso, invece, subiscono la tassazione ordinaria le indennità corrisposte agli amministratori delle società di capitale. Addizionale regionale IRPEF (art. 28) L’aliquota dell’addizionale regionale all’IRPEF passa dallo 0,9 all’1,23% con effetto sull’anno d’imposta 2011; l’aumento si aggiunge agli aumenti eventualmente deliberati dalle singole Regioni (0,5%) ed a quelli obbligati per gli extra deficit della sanità (0,30%). Altri interventi di fine anno Disposizioni attuative a seguito delle modifiche al “regime dei minimi” Il regime dei minimi, in vigore dal 2008, ha subito una sostanziale modifica con l’art. 27 del D.L. 98/2011, con effetto dal 2012. Le situazioni che si possono verificare per la sovrapposizione delle norme sono tali da rendere necessari alcuni importanti chiarimenti, contenuti nel Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 22/12/2011 n° 185825. Con riferimento ai lavoratori autonomi, dal 2012 si potranno avere le seguenti casistiche: • regime dei “nuovi minimi” (in realtà l’esatta denominazione è “regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità”): occorre possedere i requisiti tradizionali previsti dall’art. 1 comma 96 e 99 della L. 244/2007 (30.000 euro di compensi, assenza di dipendenti e collaboratori, beni strumentali entro i 15.000 euro nel triennio; non partecipanti a società di persone o associazioni professionali); inoltre l’attività avviata dal 2008, oppure quella iniziata nel 2012, deve avere il carattere della novità (non deve essere stata esercitata un’attività in regime IVA nel triennio precedente o proseguita quella già svolta come lavoratore dipendente o autonomo), tuttavia tale preclusione non opera laddove il contribuente dia prova di aver perso il lavoro o di essere in mobilità per cause indipendenti

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ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121 fisco dalla propria volontà. Il regime potrà essere mantenuto per cinque anni o per un periodo superiore sino al compimento del trentacinquesimo anno. L’imposta sostitutiva è applicata in misura del 5% ed i compensi non sono soggetti a ritenuta d’acconto, non si applica l’IVA. • regime degli “ex minimi” o anche “supersemplificato” (comma 3 art. 27 D.L. 98/11): sono coloro che pur in possesso dei requisiti tradizionali del vecchio regime dei minimi (comma 96 e 99), non possono più applicarlo dal 2012 (partita IVA aperta da oltre cinque anni, superamento dei 35 anni di età, mancanza di novità dell’attività); per questi soggetti restano in vigore alcune semplificazioni contabili e fiscali (conservazione dei documenti fiscali ma esenzione dalle registrazioni contabili, esenzione dalle liquidazioni periodiche IVA e versamento IVA su base annuale, esenzione dall’IRAP), tuttavia l’imposta sul reddito si applica con le modalità ordinarie e si applicano anche gli studi di settore o i parametri. Questo regime può essere adottato per opzione da coloro che si trovano nelle condizioni dei “nuovi minimi”. • regimi “semplificato” e “ordinario” (devono intendersi quelli normalmente previsti per i professionisti, con tenuta della contabilità IVA integrata dalle registrazioni dei costi estranei all’IVA oppure con tenuta del registro cronologico degli incassi e pagamenti): vale naturalmente per coloro che non possono accedere ai regimi agevolati precedentemente descritti, oppure che lo adottano per opzione (valida per almeno un triennio). Partita IVA inattiva: cessazione e revoca d’ufficio Il D.L. 216/2011 ha prorogato al 2/4/2012 (era 4/10/2011) il termine entro cui è possibile sanare le omesse comunicazioni derivanti dalla chiusura delle partite IVA inattive: la partita IVA inattiva potrà essere chiusa mediante il pagamento di una sanzione ridotta pari a 129,00 euro.

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Tasso Legale Con D.M. 12/12/2011 (pubblicato sulla G.U. 15/12/2011 n. 291) è stabilito l’aumento dall’1,5% al 2,5% del tasso di interesse legale di cui all’art. 1284 c.c., a decorrere dal 1/1/2012. Si rammenta in particolare che l’aumento del tasso di interesse legale rileva: • ai fini del ravvedimento operoso degli omessi, insufficienti o tardivi versamenti di tributi;

• in caso di versamento rateale delle somme dovute per effetto dell’adesione agli inviti al contraddittorio, dell’adesione ai processi verbali di constatazione, dell’accertamento con adesione, dell’acquiescenza all’accertamento e della conciliazione giudiziale. Elenchi clienti-fornitori (spesometro) L’Agenzia delle Entrate, con provvedimento del 21/12/2011, ha ulteriormente prorogato al 31/1/2012 il termine, già differito al 31/12/2011 dal provvedimento del 16/9/2011, per la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA di importo almeno pari a 25.000,00 euro relative al 2010. Si ricorda che l’omessa trasmissione della comunicazione, nonché l’invio della stessa con dati incompleti o non veritieri dà luogo all’applicazione della sanzione amministrativa da un minimo di 258,00 a un massimo di 2.065,00 euro. Redatto in data 9 Gennaio 2012 Walter Moro Dottore commercialista, consulente fiscale dell’Ordine


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attività istituzionale

8 ottobre L’ing. Marelli partecipa all’Assemblea dei Presidenti a Roma. 13 ottobre L’ing. Zappa partecipa all’incontro del Progetto Energy CH-IT, presso la CCIAA di Como 17 ottobre Riunione di Consiglio con il seguente o.d.g.: 1) Elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale.

27 ottobre Riunione di Consiglio con il seguente o.d.g.: 1) Lettura e approvazione dei verbali del 5 e del 17 ottobre 2011; 2) Procedimento disciplinare a carico di un iscritto; 3) Convocazione di iscritto moroso per gli anni 2010 e 2011 e provvedimento disciplinare nei confronti dello stesso; 4) Nuove iscrizioni e cancellazioni; 5) Liquidazione parcelle; 6) Commissione Parcelle: aggiornamenti; 7) Gruppo Giovani: modifiche al regolamento; 8) Azienda Ospedaliera S. Anna: ratifica segnalazione di nominativi per commissione giudicatrice; 9) Comunità Montana Triangolo Lariano: richiesta di nominativi per commissione di gara; 10) Comune di Como: richiesta di nominativi; 11) Arch. Massimo Casimirri: richiesta di nominativi di professionisti che operano in Svizzera; 12) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri; 13) Varie ed eventuali.

3 novembre L’ing. iunior Bassani partecipa alla riunione della Commissione ingegneri iunior della CROIL, a Brescia

3 novembre L’ing. Ajani e l’ing. Di Girolamo partecipano alla riunione della Consulta interprofessionale per la sicurezza antincendio, presso il Comando dei VVF di Como 10 novembre L’ing. Gerosa e l’ing. Marelli sono presenti all’incontro presso il Consorzio Parco del Lura per la predisposizione di un bando di concorso 10 novembre L’ing. Gerosa e l’ing. Marelli partecipano alla riunione della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia, a Milano 12 novembre L’ing. Marelli, l’ing. Cantaluppi, l’ing. Gerosa, l’ing. Lozej, l’ing. Tagliabue e l’ing. Zappa incontrano i nuovi iscritti 17 novembre L’ing. Cantaluppi partecipa alla presentazione dei servizi di mediazione presso la CCIAA di Como 17 novembre L’ing. Ajani e l’ing. Di Girolamo partecipano alla riunione della Consulta interprofessionale per la sicurezza antincendio, presso il Comando dei VVF di Como 17 novembre Riunione di Consiglio con il seguente o.d.g.: 1) Lettura e approvazione del verbale del 27 ottobre 2011; 2) Convocazione di iscritto moroso per gli anni 2010 e 2011 e provvedimento disciplinare nei confronti dello stesso; 3) Quota d’iscrizione anno 2012; 4) Bilancio di previsione anno 2012; 5) Nuove iscrizioni e cancellazioni; 6) Liquidazione parcelle; 7) Commissione Ingegneri Iunior della CROIL: nomina del rappresentante;

8) Comune di Como: richiesta nominativi per gara affidamento distribuzione gas; 9) Sig.ra Anna Grassetto in Monti: richiesta nominativi per perizia; 10) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri; 11) Varie ed eventuali.

21 novembre L’ing. iunior Bassani è presente al tavolo tecnico-giuridico “Gli obblighi del committente in edilizia”, presso la Direzione Provinciale del Lavoro 22 novembre Riunione della Commissione Liquidazione Parcelle composta da ing. Galli, ing. Gilardoni e ing. Minoretti 22 novembre L’ing. Marelli, l’ing. Garlati e l’ing. Gerosa partecipano alla riunione con il Sindaco del Comune di Como sul PGT della città 25 novembre L’ing. Zappa partecipa all’incontro del Progetto Energy CH-IT, presso il CNA di Como 30 novembre Riunione della Commissione Liquidazione Parcelle composta da ing. Bottinelli, ing. Galli, ing. Gilardoni e ing. Minoretti 4 dicembre L’ing. Ajani partecipa alla cerimonia in occasione della ricorrenza di S. Barbara, Patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 5 dicembre L’ing. Lozej partecipa alla riunione della commissione di aggiornamento del listino prezzi delle opere edili, presso la CCIAA di Como 6 dicembre Riunione di Consiglio con il seguente o.d.g.: 1) Lettura e approvazione del verbale del 17 novembre 2011;

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ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121 attività istituzionale

MOSTRE

2) Nuove iscrizioni e cancellazioni; 3) Liquidazione parcelle; 4) Dott. Bizzozero: richiesta di valutazione del comportamento professionale di un iscritto; 5) CROIL: nomina del quarto Consigliere; 6) Nuove Commissioni della CROIL: nomina dei rappresentanti; 7) Autostrada Pedemontana Lombarda: richiesta nominativi per procedimenti espropriativi; 8) Parco del Lura, richiesta di nominativi per predisposizione di bando: ratifica segnalazione; 9) Sportello unico per l’Edilizia del Comune di Erba: richiesta di dichiarazioni difformi dalla normativa vigente; 10) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri; 11) Varie ed eventuali: 11 a) Richiesta patrocinio MECI; 11 b) Sig. Daniele Vivi: richiesta nominativi; 11 c) Eupolis: richiesta di presentazione candidature; 11 d) Ing. Casto Di Girolamo: proposta di richiesta di interpello al Ministero del Lavoro.

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13 dicembre L’ing. Marelli è presente alla riunione per l’organizzazione dell’evento ComoCasaClima 2012, presso l’ANCE Como 15 dicembre Riunione della Commissione Liquidazione Parcelle composta da ing. Castellini, ing. Galli e ing. Garlati 15 dicembre Concerto di Natale con scambio di auguri 16/17 dicembre L’ing. Marelli partecipa all’Assemblea dei Presidenti a Roma 20 dicembre Riunione della Commissione Liquidazione Parcelle composta da ing. Bottinelli, ing. Galli, ing. Gilardoni e

ing. Minoretti 22 dicembre L’ing. Marelli partecipa alla riunione della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia a Milano 23 dicembre L’ing. Garlati, l’ing. Gerosa e l’ing. Marelli sono presenti all’inaugurazione della mostra del Concorso di progettazione “Cittadella Edilizia” 16 gennaio L’ing. Cantaluppi partecipa alla conferenza stampa di presentazione del “Protocollo di intesa tra l’Organismo di mediazione della CCIAA e ADR Notariato Como Lecco srl” 17 gennaio Riunione della Commissione Liquidazione Parcelle composta da ing. Bottinelli, ing. Galli, ing. Gilardoni e ing. Minoretti 19 gennaio Riunione di Consiglio con il seguente o.d.g.: 1) Lettura e approvazione del verbale del 6 dicembre 2011; 2) Nuove iscrizioni e cancellazioni; 3) Convocazione assemblea degli iscritti; 4) Liquidazione parcelle; 5) Stampa albo 2012; 6) Comune di Como: richiesta conferma nominativi per gara affidamento distribuzione gas; 7) Università Popolare: richiesta disponibilità della sede dell’Ordine per alcuni incontri; 8) Certificazione energetica: aggiornamenti; 9) Riforma delle professioni e abolizione delle tariffe professionali; 10) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri; 11) Varie ed eventuali.

23 gennaio L’ing. Marelli partecipa alla riunione dei Presidenti degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia, a Milano

Van Gogh e il viaggio di Gauguin Genova, Palazzo Ducale, Appartamento del Doge 12 novembre 2011 - 15 aprile 2012

Tiziano e il paesaggio moderno Milano, Palazzo Reale 16 febbraio - 20 maggio 2012

Cézanne. Les atéliers du Midi Milano, Palazzo Reale 20 ottobre 2011 - 26 febbraio 2012

ERNEST BIÉLER. Realtà sognata Martigny (Svizzera), Fondation Pierre Gianadda 1 dicembre 2011 - 26 febbraio 2012

GIUSEPPE MARANIELLO. Lettere di un'amica Lecco, Galleria Melesi (via Mascari 54) 17 dicembre 2011 - 3 marzo 2012


NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI DECRETO 15 novembre 2011 Modifica delle norme tecniche per le costruzioni in materia di utilizzo degli acciai B450A. (G.U. n. 270 del 19/11/2011)

TASSO INTERESSE LEGALE DECRETO 12 dicembre 2011

La misura del saggio degli interessi legali di cui all'art. 1284 del codice civile e' fissata al 2,5% in ragione d'anno, con decorrenza dal 1 gennaio 2012. (G.U. n. 291 del 15/12/2011)

DECRETO SALVA ITALIA LEGGE 22 dicembre 2011, n. 214

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici. (G.U. n. 300 del 27/12/2011 - S.O. n. 276)

TABELLE ACI Comunicato Agenzia delle Entrate

Tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motocicli elaborate dall'ACI - Art. 3, comma 1, del decreto legislativo 2 settembre 1997, n. 314. (G.U. n. 301 del 28/12/2011 - S.O. n. 280)

MILLEPROROGHE DECRETO-LEGGE 29 dicembre 2011, n. 216

Proroga di termini previsti da disposizioni legislative. (G.U. n. 302 del 29/12/2011)

SISTRI DECRETO 12 novembre 2011

Proroga dei termini per la presentazione della comunicazione di cui all'articolo 28, comma 1, del decreto 18 febbraio 2011, n. 52, recante «Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102». (G.U. n. 298 del 23/12/2011)

DECRETO 10 novembre 2011, n. 219 Regolamento recante modifiche e integrazioni al decreto ministeriale del 18 febbraio 2011, n. 52, concernente il regolamento di istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI). (G.U. n. 4 del 5/1/2012 - S.O. n. 5)

ANTINCENDIO DECRETO 6 dicembre 2011

Modifica al decreto 3 novembre 2004 concernente l'installazione e la manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'incendio. (G.U. n. 299 del 24/12/2011)

MODELLO MUD 2012 D.P.C.M. 23 dicembre 2011

Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l'anno 2012. (G.U. n. 303 del 30/12/2011 - S.O. n. 283)

REGOLAMENTO REGIONALE 21 novembre 2011, n. 5 Attuazione della legge regionale 2 febbraio 2010, n. 5 (Norme in materia di valutazione di impatto ambientale).

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 24 novembre 2011, n. IX/2554

Criteri di indirizzo, modalità di accertamento delle infrazioni e irrogazione delle sanzioni di competenza regionale, previste dall’art. 27 della LR 24/2006, in materia di certificazione energetica.

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 24 novembre 2011, n. IX/2555

Disciplina dell’efficienza energetica in edilizia – Dichiarazione delle prestazioni energetiche degli edifici oggetto di annuncio commerciale per vendita o locazione, in applicazione dell’art. 9, comma 1, e dell’art. 25, comma 3, della LR 24/2006 e certificazione energetica degli enti pubblici.

REGIONE LOMBARDIA

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 30 novembre 2011, n. IX/2601

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 9 novembre 2011, n. IX/2477

Disposizione per l’esercizio, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici nel territorio regionale.

Modalità per l’individuazione di esperienze positive in tema di uso razionale del suolo e recupero del patrimonio edilizio esistente.

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 16 novembre 2011, n. IX/2491

Regolamento regionale di attuazione della L.R. 2 febbraio 2010, n. 5 – norme in materia di valutazione di impatto ambientale – (a seguito di parere della commissione consiliare).

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 16 novembre 2011, n. IX/2512

Realizzazione degli interventi di bonifica ai sensi dell’art. 250 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 – integrazione della programmazione economico-finanziaria 2011/2013 a favore dei comuni che intervengono d’ufficio, di cui alla d.g.r. 8 giugno 2011, n. 1825.

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legislazione

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 30 novembre 2011 - n. IX/2616

Aggiornamento dei “Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del piano di governo del territorio, in attuazione dell’art. 57, comma 1, della l.r. 11 marzo 2005, n. 12”, approvati con d.g.r. 22 dicembre 2005, n. 8/1566 e successivamente modificati con d.g.r. 28 maggio 2008, n. 8/7374.

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 14 dicembre 2011, n. X/2684

Approvazione di linee guida per la progettazione, esecuzione, gestione e manutenzione dei sistemi di monitoraggio, nell’ambito della prevenzione del rischio idrogeologico in Lombardia. 27


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LAVORO: RICHIESTE - OFFERTE MASTER

Offerte Studio di Ingegneria attivo nella consulenza alle aziende per l'ambiente e la sicurezza, ricerca un professionista attivo nel campo della progettazione antincendio per realtà produttive di piccole e medie dimensioni, con lo scopo di affiancare e formare il personale interno già operante nel settore. Per ogni informazione e per inviare proposte e curriculum info@ consuleco.it Studio di ingegneria civile con sede in Como, valuta candidature di giovani ingegneri civili / strutturisti per collaborazioni a tempo pieno e/o contratti a progetto. Caratteristiche richieste: - Buone conoscenze informatiche, in particolare programmi CAD e di analisi ad elementi finiti - Conoscenza dell' inglese - Disponibilità di trasferte in cantiere Se interessati inviare c.v. a capsingsrl@ gmail.com Società italiana di ingegneria, operante principalmente nel campo dell’edilizia ospedaliera e residenziale, cerca ingegnere Senior con esperienza almeno decennale nel campo della progettazione e direzione lavori impianti, possibilmente munito di attestato di abilitazione ai sensi D.lg 81/2008, per collaborazione full-time. Per qualsiasi ulteriore informazione o per l'invio del curriculum: tel. 0267382342 email l.sagliocco@poolmilano.it “

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Polti S.p.A., il principale produttore a livello europeo di elettrodomestici a vapore, leader di mercato in diversi Paesi, è alla

ricerca di candidature di eccellenza per la posizione di: Industrial Engineer - Rif. EN-IDE - Sede: Bulgarograsso (Como) La posizione si inserisce all'interno del Dipartimento Technical Development e si occuperà di ottimizzare i processi produttivi dei prodotti in fase di lancio e delle produzioni in essere, provvedendo al miglioramento continuo dei prodotti stessi. Il testo completo dell’annuncio è pubblicato sul sito www.ordingcomo.org. Inviare dettagliato Curriculum Vitae, indicando il riferimento della posizione, con l'autorizzazione al trattamento dei dati personali in osservanza del D. Lgs. 196/2003, collegandosi alla pagina web: http://www.polti.it/it/job/positions Polti S.p.A. garantisce le pari opportunità (L. 903/77). Azienda leader nel settore ricerca laureati in ingegneria con esperienza almeno biennale nel campo della Sicurezza sul Lavoro ai sensi D. Lgs. 81/08 – incarico RSPP e ASPP – assistenza nelle aziende – formazione – Sistemi di gestione 18001. Si richiede capacità di relazione, flessibilità, disponibilità trasferte, automunito/a. Inviare curriculum a: curriculum@tecnoimp.it

Richieste Andrea Braga Giovane ingegnere per l'ambiente e il territorio, dinamico, serio, disponibile, ricerca nuove opportunità di lavoro, di formazione, di crescita. Interesse per tutti i settori legati all'ambiente, in particolare energie rinnovabili, pianificazione territoriale, sicurezza e ambiente.

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Alessandro Mascheroni Nato a Cantù il 2/02/1979. Laurea quinquennale in Ingegneria Civile vecchio ordinamento, conseguita presso il Politecnico di Milano nell’ottobre 2006 con il voto di 82/100. Con esame di stato e partita IVA. Esperienza di tre anni in studio di progettazione strutturale (progettazione, analisi sismiche, verifiche ed esecutivi secondo il DM14/01/08, certificazione della resistenza al fuoco delle strutture). Conoscenze informatiche: sistema operativo windows, buona conoscenza autocad, programmi logicalsoft, microsoft office (word, excel, power point ). Disponibile da subito per differenti proposte lavorative. Per qualsiasi ulteriore informazione o per l'invio del curriculum completo: e-mail: alemasche@alice.it Cell. 3492411896

Michele Spazzali Perito elettrotecnico 27enne con sette anni di esperienza come disegnatore tecnico all’interno di uno studio di progettazione di impianti elettrici. Maturato competenze in impianti civili, industriali, gallerie e fotovoltaici (fino a 500kW). Ottima conoscenza di AutoCad e degli applicativi specifici per la progettazione elettrica. Curriculum sul sito www.ordingcomo.org. Contatti: Via Regina Margherita n.11 22070 Capiago Intimiano (CO) Cell: 347.7407964 email: spazza84@yahoo.it


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ALBO DEGLI INGEGNERI GIURISPRUDENZA

Aggiornamento dell’Albo al 19 gennaio 2012

ISCRIZIONE INGEGNERI: sezione A Numero iscrizione Data iscrizione

Settori di appartenenza

Indirizzo residenza

Cognome e Nome

Luogo e data laurea

Tel. Residenza

Luogo e data nascita

Abilitazione

Indirizzo studio

Codice fiscale

Occupazione

Partita IVA

Tel. Studio Fax studio

Civile e Ambientale

22034 BRUNATE CO via Laghetto 13

2891 A

27/10/2011

ALIVERTI NICOLO’

Università Studi Pavia il 13/10/2009

Como il 01/09/1984

E.S. Brescia 2011

22100 COMO CO via G. Ferrari 2

LVRNCL84P01C933R

031 306 817

2892 A

Industriale

22060 CABIATE CO via Torquato Tasso 33

27/10/2011

BASSI GIOVANNI

Politecnico di Milano il 21/07/2010

Mariano Comense il 18/03/1984

E.S. Milano 2011

22060 CABIATE CO via Torquato Tasso 33

BSSGNN84C18E951R

Ricercatore

338 4041 871

2889 A

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione

27/10/2011

BERGNA STEFANO

22060 CARIMATE CO via della Valle 31

Politecnico di Milano il 18/04/1994

Seregno il 10/02/1968

E.S. Milano 1994

22060 CARIMATE CO via della Valle 31

BRGSFN68B10I625J

348 7394 108

Civile e Ambientale

22063 CANTU’ CO via Cartesio 20

2895 A

19/01/2012

CAPRA ANGELO

Politecnico di Milano il 21/12/2010

Cantù il 04/01/1985

E.S. Bergamo 2011

22063 CANTU’ CO via Milano 40

CPRNGL85A04B639L

Libero professionista

031 720 029

2898 A

19/01/2012

CAVALLIN MICHELA

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione

Como il 20/05/1973

E.S. Milano 2003

2900 A

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione

19/01/2012

22070 CASSINA RIZZARDI CO via Donatori di Sangue 45

Politecnico di Milano il 15/10/2002

CVLMHL73E60C933J

CIARIMBOLI PAOLO

031 3514 706

328 3876 845 2207 CERMENATE CO via Matteotti 12/A

Politecnico di Milano il 17/04/1996

Jesi il 12/09/1970

E.S. Milano 1996

22072 CERMENATE CO via Matteotti 12/A

CRMPLA70P12E388T

335 7764 911

Civile e Ambientale

22031 ALBAVILLA CO via ai Crotti 9

2896 A

19/01/2012

CIGARDI MARCO

Politecnico di Milano il 21/12/2010

Como il 26/08/1984

E.S. Bergamo 2011

22031 ALBAVILLA CO via ai Crotti 9

CGRMRC84M26C933C

333 5254 641

2903 A

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione

19/01/2012

CRISTOFARO ELISABETTA

Università Studi Roma il 21/07/2010

Catanzaro il 10/06/1981

E.S. Roma 2010

CRSLBT81H50C352W

20036 ERBA CO via Alserio 4/A

29


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121 albo degli ingegneri

ISCRIZIONE INGEGNERI: sezione A Numero iscrizione Data iscrizione

Settori di appartenenza

Indirizzo residenza

Cognome e Nome

Luogo e data laurea

Tel. Residenza

Luogo e data nascita

Abilitazione

Indirizzo studio

Codice fiscale

Occupazione

Tel. Studio Fax studio

2899 A

19/01/2012

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione

22066 MARIANO COMENSE CO via Prealpi 43/A

GALBIATI FRANCESCO

Politecnico di Milano il 05/11/1979

031 749 528

Cabiate il 09/05/1955

E.S. Milano 1980

22066 MARIANO COMENSE CO via Prealpi 43/A

GLBFNC55E09B313N

Dirigente industriale

335 7248 706

2905 A

Civile e Ambientale

22100 COMO CO via Lambertenghi 17

19/01/2012

LEVA AMEDEO GIUSEPPE

Politecnico di Milano il 24/04/2008

Milano il 29/04/1983

E.S. Milano 2008

LVEMGS83D29F205Y

2897 A

19/01/2012

Civile e Ambientale

22070 GRANDATE CO via Pusterla 45

LUCCA SARA

Politecnico di Milano il 17/12/2008

Cantù il 08/07/1984

E.S. Milano 2010

LCCSRA84L48B639X

Civile e Ambientale

22063 CANTU’ CO via Casartelli 19/C

2893 A

17/11/2011

MARELLI NICOLA

Politecnico di Milano il 31/03/2011

Cantù il 18/12/1986

E.S. Milano 2011

22063 CANTU' COvia Casartelli 19/C

MRLNCL86T18B639L

2890 A

Civile e Ambientale

22070 LOCATE VARESINO CO via Giuseppe Mazzini 12

27/10/2011

PELLEGRINO MARCO

Politecnico di Milano il 23/12/2009

Tradate il 04/08/1985

E.S. Milano 2011

22070 LOCATE VARESINO CO via Giuseppe Mazzini 12

PLLMRC85M04L319B

349 3534 318

2901 A

Civile e Ambientale

22100 COMO CO via San Giacomo 41

19/01/2012

RINALDI NICOLA

Politecnico di Milano il 20/04/2009

Como il 27/12/1984

E.S. Milano 2010

RNLNCL84T27C933N

Libero profess.-Docente

349 4120 659

Industriale

22070 BREGNANO CO via Roma 17

2894 A

06/12/2011

SORLINI MARZIO

30

Partita IVA

Politecnico di Milano il 10/04/2002

Chiari il 26/04/1976

E.S. Milano 2005

SRLMRZ76D26C618G

2904 A

Civile e Ambientale

22012 CERNOBBIO CO via Noseda 14

19/01/2012

VALENTE STEFANO

Politecnico di Milano il 22/07/2010

Como il 23/07/1984

E.S. Milano 2011

22012 CERNOBBIO CO via Noseda 14

VLNSFN84L23C933Y

340 8207 952


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121

cancellazione INGEGNERI: sezione A Numero iscrizione Data iscrizione

Settori di appartenenza

Indirizzo residenza

Cognome e Nome

Luogo e data laurea

Tel. Residenza

Luogo e data nascita

Abilitazione

Indirizzo studio

Codice fiscale

Occupazione

Tel. Studio Fax studio

1047 A

08/02/1982

Partita IVA

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione 22070 GUANZATE CO via E. Fermi 1

BARLUSCONI PAOLO

Politecnico di Milano il 03/02/1981

Guanzate il 28/01/1951

E.S. Milano 1981

22070 GUANZATE CO via E. Fermi 1

BRLPLA51A28E235X

Cancellato su richiesta il 19/01/2012 2391 A

22/07/2004

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione 22027 RONAGO CO via Bellaria 20

CAPIAGHI RAFFAELE

Politecnico di Milano il 20/02/2003

Como il 06/05/1977

E.S. Milano 2003

22027 RONAGO CO via Bellaria 20

CPGRFL77E06C933B

Cancellato su richiesta il 19/01/2012 446 A

26/01/1965

CASTIGLIONI ATTILIO

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione 22100 COMO CO via T. Ciceri 13 Università Studi Pisa il 05/11/1963

Lanciano il 13/02/1931

E.S. Pisa 1964

22100 COMO CO via T. Ciceri 13

CSTTTL31B13E435W

Cancellato su richiesta il 19/01/2012 926 A

10/10/1979

Industriale

22100 COMO CO via Garibaldi 61

CECCONI CESARE

Politecnico di Milano il 14/06/1977

031 261 641

Como il 07/08/1951

E.S. Milano 1977

22100 COMO CO via Garibaldi 61

CCCCSR51M07C933V

57037 PORTOFERRAIO LI via Consumella 90

Cancellato su richiesta il 19/01/2012 1323 A

19/01/1988

CERVI GIORGIO

Civile e Ambientale

Politecnico di Milano il 22/12/1976

Milano il 24/12/1950

E.S. Milano 1980

57037 PORTOFERRAIO LI via Consumella 90

CRVGGM50T24F205W

347 6021 007

Cancellato su richiesta il 19/01/2012 2768 A

10/06/2009

Industriale - Dell’Informazione

22100 COMO CO via Nino Bixio 17

GENGHI ANGELO

Politecnico di Bari il 26/04/1999

031 376 181

Gioia del Colle il 06/06/1971

E.S. Bari 1999

22100 COMO CO via Nino Bixio 17

GNGNGL71H06E038D

Consulente

03191240138

347 3960 693

178 2261 045

Cancellato su richiesta il 19/01/2012

31


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121 albo degli ingegneri

cancellazione INGEGNERI: sezione A Numero iscrizione Data iscrizione

Settori di appartenenza

Indirizzo residenza

Cognome e Nome

Luogo e data laurea

Tel. Residenza

Luogo e data nascita

Abilitazione

Indirizzo studio

Codice fiscale

Occupazione

Partita IVA

Tel. Studio Fax studio

Industriale

22020 GIRONICO CO via alla Chiesa 20

2611 A

23/05/2007

GHIELMETTI CHRISTIAN

Politecnico di Milano il 07/04/2006

Como il 06/01/1976

E.S. Milano 2006

22020 GIRONICO CO via alla Chiesa 20

GHLCRS76A06C933W

Dottorando di Ricerca

349 1007 328

Cancellato su richiesta il 06/12/2011 1383 A

05/09/1989

LURASCHI ANTONIO

Civile e Ambientale - Dell’Informazione

22070 ALBIOLO CO via Pozzi 11

Politecnico di Milano il 20/02/1989

Como il 02/05/1963

E.S. Milano 1989

22070 ALBIOLO CO via Pozzi 11

LRSNTN63E02C933I

Cancellato su richiesta il 06/12/2011 2251 A

02/01/2003

Civile e Ambientale -Industriale-Dell’Informazione 23868 VALMADRERA LC via Trieste 6

MAURI MASSIMILIANO

Politecnico di Milano il 10/04/2002

Erba il 14/09/1977

E.S. Milano 2002

23868 VALMADRERA LC via Trieste 6

MRAMSM77P14D416H

Libero professionista

02863550139

Trasferito all’Ordine di Lecco il 21/11/2011 1203 A

29/03/1985

Civile e Ambientale -Industriale-Dell’Informazione 22100 COMO CO via Petrarca 21

MAZZOLINI ALBERTO

Politecnico di Milano il 24/07/1980

031 300 044

Como il 03/06/1954

E.S. Milano 1980

22100 COMO CO via Petrarca 21

MZZLRT54H03C933W

Dirigente industriale

22070 MONTANO LUCINO CO via Ottone 10

Cancellato su richiesta il 19/01/2012 835 A

08/02/1978

POZZI ADRIANO

Civile e Ambientale

Politecnico di Milano il 16/03/1972

Milano il 13/05/1946

E.S. Milano 1972

22070 MONTANO LUCINO CO via Ottone 10

PZZDRN46E13F205A

sospeso per morosità il 17/11/2011 2558 A

17/01/2007

Civile e Ambientale -Industriale-Dell’Informazione 22046 MERONE CO via Ungaretti 4

REDAELLI CLAUDIO

Politecnico di Milano il 18/04/2005

031 651 145

Erba il 14/12/1980

E.S. Milano 2005

22046 MERONE CO via Ungaretti 4

RDLCLD80T14D416R

Dipendente

333 2160 643

Cancellato su richiesta il 06/12/2011

32

031 651 145


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121

cancellazione INGEGNERI: sezione A Numero iscrizione Data iscrizione

Settori di appartenenza

Indirizzo residenza

Cognome e Nome

Luogo e data laurea

Tel. Residenza

Luogo e data nascita

Abilitazione

Indirizzo studio

Codice fiscale

Occupazione

Tel. Studio Fax studio

2400 A

18/11/2004

SCIARRA PIERCARLO

Partita IVA

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione

22070 APPIANO GENTILE CO via Petrarca 8/A

Politecnico di Milano il 20/04/2004

Cantù il 31/07/1979

E.S. Milano 2004

22070 APPIANO GENTILE COvia Petrarca 8/A

SCRPCR79L31B639C

031 890 349

Cancellato su richiesta il 19/01/2012 1043 A

15/01/1982

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione

22100 COMO CO via Prudenziana 24

SOLIANI IVANO

Università Studi Pavia il 12/04/1973

031 304 261

Como il 08/06/1946

E.S. Pavia 1973

22100 COMO CO via Varesina 122

SLNVNI46H08C933V

Dirigente azienda

02375250137

031 5001 112

031 505 467

Cancellato su richiesta il 19/01/2012 2336 A

02/01/2004

Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione

22034 BRUNATE CO via alle Vigne 11

VENNI UGO

Politecnico di Milano il 22/12/1999

031 220 516

Como il 25/06/1975

E.S. Milano 2000

22034 BRUNATE CO via alle Vigne 11

VNNGUO75H25C933K

Consulente

02783750132

031 220 516

031 220 516

Cancellato su richiesta il 19/01/2012 378 A

08/01/1960

VICINI GIANPIERO

Civile e Ambientale - Industriale

22040 ALSERIO CO via Francesco Dell’Erba 4

Politecnico di Milano il 20/12/1958

Albavilla il 16/07/1930

E.S. Milano 1959

22040 ALSERIO CO via Francesco Dell’Erba 4

VCNGPR30L16A143S

deceduto il 04/01/2012

ISCRIZIONE INGEGNERI: sezione B Numero iscrizione Data iscrizione

Settori di appartenenza

Indirizzo residenza

Cognome e Nome

Luogo e data laurea

Tel. Residenza

Luogo e data nascita

Abilitazione

Indirizzo studio

Codice fiscale

Occupazione

Partita IVA

Tel. Studio Fax studio

Civile e Ambientale

22063 CANTU’ CO via al Monte 34

56 B

19/01/2012

COLOMBO GIANLUCA

Politecnico di Milano il 27/07/2006

Cantù il 08/01/1982

E.S. Milano 2011

22063 CANTU’ CO via al Monte 34

CLMGLC82A08B639X

340 4858 580 33


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121

segnalazioni

ottobre 2011 - gennaio 2012

terne collaudatori Data

Impresa costruttrice

Oggetto

Designati

27.10.2011

Impresa Barone Antonio

Realizzazione fabbricati residenziali plurifamiliari in Lurate Caccivio (CO)

1. Ing. BORELLO Riccardo 2. Ing. GALIMBERTI Angelo 3. Ing. PAPIS Francesco

27.10.2011

Magistri Costruzioni srl

Ville unifamiliari e ville a schiera in Cavallasca 1. Ing. BOSETTI Arturo (CO) 2. Ing. GALLI Luca 3. Ing. PARINI Francesco

21.11.2011

Impresa M.B.M. di Bellomo Donato & C.

Civile abitazione in Canzo (CO)

1. Ing. BOSISIO Alessandro 2. Ing. GALLI Maximiliano 3. Ing. PEDUZZI Amalio

1.12.2011

Impresa Borzi Roberto

Ristrutturazione immobile ad uso residenziale in frazione Bugiallo, Sorico (CO)

1. Ing. BOTTINELLI Michele 2. Ing. GARLATI Luisella 3. Ing. PENNA Francesco

19.12.2011

Soc. EFFEDIEMME snc

Nuova costruzione di fabbricato bifamiliare a uso residenziale in Cermenate (CO)

1. Ing. BOTTINELLI Paolo 2. Ing. GEROSA Franco 3. Ing. PERRONE Luigi

segnalazioni varie dell'ordine

34

Data - OGGETTO

richiedente

Designati

11.10.2011 Richiesta elenco nominativi ingegneri abilitati sicurezza antincendio

Sig. Alberto Mazzolini

Trasmesso elenco ingegneri iscritti agli elenchi ministeriali della L. 818/84

24.10.2011 Richiesta nominativi per commissione giudicatrice procedura concorsuale

Azienda Ospedaliera S. Anna

Strutture in acciaio e speciali: Ing. GALLIANI Antonio, Ing. MAURI Aldo, Ing. MINORETTI Arianna, Ing. OBIEFUNA Moses Amechi, Ing. TETTAMANTI Silverio Impiantistica per edilizia civile: Ing. DI GIROLAMO Casto, Ing. METZGER Michael, Ing. PANGALLO Vincenzo Ing. PORTA Marco, Ing. ROTOLO Salvatore

27.10.2011 Comunità Montana Triangolo Richiesta nominativi per nomina Lariano commissione gara per affidamento servizio distribuzione gas

Ing. BUFALO Nicola Ing. MOLTENI Marco Ing. STANCANELLI Giuseppe

27.10.2011 Richiesta nominativi per progettazione di opere idrauliche

Comune di Como

Ing. BATTAGLIA Daniele, Ing. BROGGI Paolo, Ing. CANTALUPPI Manlio, Ing. CAPPELLETTI Alberto, Ing. MAGNAGHI Roberto, Ing. PANZERI Franco, Ing. PEDUZZI Giovanni Battista, Ing. RIVA Gianmario, Ing. RODA Alberto

02.11.2011 Richiesta nominativi ingegneri strutturisti iscritti all’OTIA svizzera

Arch. Massimo Casimirri

1. Ing. BOSISIO Alessandro 2. Ing. POLATTI Davide 3. Ing. TETTAMANTI Silverio

21.11.2011 Richiesta nominativi per perizia

Sig. Anna Monti

1. Ing. AUGUADRO Giuseppe 2. Ing. CAMPAGNA Nicola 3. Ing. LOZEJ Pier Giuseppe

21.11.2011 Richiesta nominativi per commissione giudicatrice gara affidamento servizio distribuzione gas

Comune di Como

Ing. PANZERI Franco Ing. PEDUZZI Giovanni Battista Ing. RIVA Gianmario

09.12.2011 Richiesta terna nominativi ingegneri strutturisti

Sig. Vivi Daniele

1. Ing. CANZIANI Giovanni 2. Ing. OREGGIA Christian 3. Ing. BURCHERI Gaetano Massimo

15.12.2011 Richiesta nominativi tecnici di parte ex art. 21 del dpr 327/2011

Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A.

Trasmesso elenco iscritti all’Albo dei Consulenti Tecnici con esperienza nel campo delle stime e valutazioni immobiliari


ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI COMO NOTIZIARIO 121

servizi a cura dell’ordine

NOTIZIARIO ordine INGEGNERI provincia Como

SOMMARIO assemblea generale il presidente l’ordine informa ricordo commissionE protezione civile inarcassa gruppo giovani ingegneri giurisprudenza argomenti

3 4 5 6 8 10 11 14 17

INSERTO

le corbusier: il convento de la tourette

fisco attività istituzionale mostre legislazione lavoro: richieste - offerte aggiornamento dell'albo segnalazioni SERVIZI

21 25 26 27 28 29 34 35

Direttore Responsabile Luisella Garlati Comitato di Redazione Giampiero Ajani Manlio Cantaluppi Marco Cattaneo Luisella Garlati Franco Gerosa Leopoldo Marelli Progetto grafico Lavori in Corso Sede Via A. Volta n. 62 - 22100 Como Telefono 031/269810 Fax 031/301807 E-mail info@ordingcomo.org http:// www.ordingcomo.org

Il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscritti all’albo. Gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; la loro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressi dagli autori e pertanto non impegna né il Consiglio dell’Ordine né il Gruppo redazionale. I testi e gli articoli inviati per la pubblicazione non si restituiscono, anche se non pubblicati. Stampato presso Grafica Marelli s.n.c. via Leonardo da Vinci, 28 - 22100 Como

Orario di apertura al pubblico della Segreteria:

Iscrizione Albo Specialisti

Lunedì/Venerdì ore 9,00 - 12,00

Requisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)

Il Presidente ing. Leopoldo Marelli riceve: Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)

Il Vice/Presidente ing. Franco Gerosa riceve: Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)

Il Segretario ing. Arianna Minoretti riceve: Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)

Delegato INARCASSA ing. Pier Giuseppe Lozej riceve previo appuntamento contatti: 031.426177 - 335.6373663

Consulenza fiscale: dott. Walter Moro riceve: Giovedì ore 9,00 (previo appuntamento)

Consulenza legale: avv. Mario Lavatelli riceve: 1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)

Tariffe

Certificati di iscrizione € 5,20 Certificati di iscrizione in bollo € 20,00 Duplicati tessere € 5,20

Tassa di liquidazione parcelle

Parcelle o note informative: 1,5% minimo € 100,00 per ogni pratica esaminata

Iscrizione negli Elenchi del Ministero dell’Interno di cui alla L. 818/84 - prevenzione incendi Requisiti: iscrizione all’Albo professionale e attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

Iscrizione Albo Provinciale dei Collaudatori

Requisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale: fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

Dimissioni

Domanda al Presidente dell’Ordine completa di dati anagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandata A.R. entro il 15 febbraio. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.

Trasferimenti

Domanda in bollo al Presidente del nuovo Ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

Barbara, imprenditrice

In copertina e in quarta di copertina: La cripta e l’esterno del convento de la Tourette

CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMO Presidente ing. leopoldo Marelli Vice Presidente ing. franco gerosa Segretario ing. arianna minoretti Tesoriere ing. andrea tagliabue Consiglieri ing. giampiero ajani ing.iunior federico bassani ing. giulia bollini ing. manlio cantaluppi ing. luisella garlati ing. Pier giuseppe lozej ing. giordano zappa

Cantù - Corso Unità d’Italia, 11 Tel. 031.719.111 - Fax n 031.7377.800 e-mail: info@cracantu.it - n. di CASSAinlinea 840-008800

www.cracantu.it

Filiali in città: Vighizzolo - Mirabello - Cascina Amata - Pianella

La mia banca. Ogni giorno.

Filiali: Brenna, Bulgarograsso, Cabiate, Cadorago, Capiago Intimiano - Intimiano, Capiago Intimiano - Olmeda, Carimate, Carugo, Cermenate - Asnago, Cermenate centro, Cernobbio, Como centro, Como - Albate, Cucciago, Figino Serenza, Fino Mornasco, Lomazzo, Lurate Caccivio, Mariano Comense, Mariano Comense - Perticato, Novedrate, Olgiate Comasco, Solbiate, Sondrio, Vertemate con Minoprio, Villa Guardia.


NUMERO 121 gennaio 2012

22100 Como Via Alessandro Volta 62 Telefono 031269810 Telefax 031301807 www.ordingcomo.org info@ordingcomo.org

All’interno le corbusier: il convento de la tourette

anno 20 numero 121 gennaio 2012 Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993


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