1 minute read

Il “bagliore metafisico della bellezza”

Francesco, come nasce la Tua passione per la fotografia?

Nasce dall’amore per la montagna, per gli ambienti naturali, la flora e la fauna.

Advertisement

Quando hai iniziato?

Qualche anno fa, dedicandomi al paesaggio montano per poi abbracciare altri ambiti approfondendo le tecniche di scatto.

Cosa Ti piace fotografare?

Mi dedico alla fotografia notturna, all’astrofotografia, agli scatti in macro ma specialmente alla c.d. avifauna che preferisco perché mi permette di immortalare gli animali nel loro ambiente naturale osservandone i movimenti, le abitudini e le peculiarità.

Tra una udienza e l’altra Ti sei dedicato anche allo studio degli animali?

Da rispettoso osservatore ho imparato a distinguere diverse specie sia dalle loro caratteristiche fisiche che dai loro costumi, dai versi di richiamo, di sorveglianza o da quelli legati al corteggiamento e alla cura dei piccoli. La natura, per chi riesce ad ammirarla da vicino, offre un caleidoscopio di colori e di piacevoli sorprese.

La pazienza che bisogna avere nell’esercizio della nostra professione Ti è tornata utile nelle sessioni di scatto?

Esatto! Inoltre , solo fotografando, con i tempi di attesa che gli animali impongono, ho potuto cogliere quel che amo definire come “bagliore metafisico della bellezza”: un magico e unico momento in cui l’armonia tra esseri viventi e ambiente naturale raggiunge il perfetto equilibrio di colori, forme e suoni.

La sfavillante luce stellare o quella calda o cristallina dell’alba e del tramonto, quel silenzio abitato che ho potuto percepire in completa solitudine mentre compongo i miei scatti mi hanno permesso di crescere e sviluppare un’interiorità di cui ignoravo l’esistenza.

Hai un Tuo pubblico di follower?

Tramite i social mi sono fatto conoscere ed apprezzare e ho tenuto corsi di composizione e di tecnica fotografica e serate con proiezione degli scatti accompagnati da descrizioni e riflessioni di carattere personale e filosofico (la filosofia è un’altra mia grande passione).

Consiglieresti ai nostri colleghi di passare dallo smartphone ad una macchina professionale?

Certamente, quel che immaginavo come un gioco si è alla fine rivelato un modo di vivere, un approccio al mondo per me tutto nuovo che squaderna l’esistenza e che riesce ad aprire non solo l’otturatore della macchina fotografica ma pure gli occhi e l’anima.

FRANCESCO PELLEGATTI, Abogado, si occupa esclusivamente di diritto civile. Protagonista di un paio di mostre, i suoi scatti vengono spesso utilizzati per le pubblicazioni comunali di Cittadella, compresi gli inserti di promozione turistica su Panorama e a breve su “7”, inserto del Corriere della Sera. Tiene lezioni di composizione e tecnica fotografica e amministra una pagina Facebook dedicata al mondo mirrorless (Mirrorless-it).