Or maggio 2013

Page 1

OltreRiga - mensile - Ed. Ermes - P.le Giotto 5, 06120 - Perugia - Reg. Trib. di Perugia del 26/03/2010 - n° 20/2010 Anno 4- n° 37 Maggio 2 0 1 3 .

37

WWW.OLTRERIGA.IT

L’informazione fuori d agli schemi


4 5 6 8

10 12 18 14

SOMMARIO

SE GLI ITALIANI NON SONO PRONTI PER CÈCILE KYENGE LA CINA PROIETTATA AL 2020

IL FASHION EUROPEO CHE ATTRAE I NUOVI CONSUMATORI CINESI LE DOMUS ROMANE DI PALAZZO VALENTINI

ALIMENTAZIONE ESTIVA QUALE DIETA? QUANDO È LUI A FARE LA DOMANDA

ALEXANDER BELL: RITORNO AL FUTURO! GRAZIE, VITTORIO SERMONTI

LA DIGIUNO TERAPIA UN GIARDINO FONTE DI ISPIRAZIONE

CHI SARÀ DAVVERO IL COLPEVOLE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI? LA LUNA È SOTTO ATTACCO! WINDOWS SI AGGIORNA IL RITORNO DELL’AMATO

In copertina “I like it” OltreRiga - Mensile - Reg. Trib. di Perugia del 26/03/2010, n° 20/2010. WWW.OLTRERIGA.IT - redazione@oltreriga.it DIRETTORE RESPONSABILE: Andrea Checcarelli

IN REDAZIONE: Gabriele Principato, Massimiliano Crusi, Antonella Tozzi IN QUESTO NUMERO

Lucia Rossi, Francesco Diotallevi, Roberta Filippini, Paola Tempone, Federica Mastroforti, Gabriele Galatioto, Roberto Sciarrone



SE GLI ITALIANI NON SONO PRONTI PER CÈCILE KYENGE DI

FEDERICA MASTROFORTI

G l i a u t o b u s d i Ro m a s o n o p i e n i d i s t r a n i e r i

s e n t i r pa r l a re d i c o n c e s s i o n e d i d i r i t t i a g l i

s u e f o r m e , s t a e n t r a n d o s e m p re p i ù n e l l e

s e m b r a re t ro p p o c o n s e r va t r i c e e a v o l t e i n -

p i ù c h e di i t al i a ni. L’imm igrazione, in tutte le

ba n c h e , n e l m e rc a t o d e l l a v o ro , n e l l e c a s e

degli anziani sottoforma di cura. Il fenomeno

m i g r a to r i o è c o me un’onda in arrestabile che

porta con sé minuscoli detriti ma anche pes a n t i m a s s i l e v i g a t i . È i l te s s u to s o c i a l e c h e

immigrati. Una fetta che, per quanto possa

transigente, c’è.

B i s o g n a p re n d e r n e a t t o e

dovrebbe farlo anche il nuovo Mini stro.

Il diseg no di legge sullo ius soli è destinato

a rimanere una dell e proposte più dibattute;

d o vre b b e r ac c o gliere entrambi.

soprattutto

C ’ è c h i d i ce ch e il Governo Letta, proprio per

r i c h i e d e ”. M a g a r i f o s s e c o s ì ; l a c r u d a re a l t à

q u i n d i i n s t a b i l e , a b b i a s c e l to u n M i n i s t ro d i

non son o pronti per Cècile non è solo col pa

l a s u a n a tu ra d i governo di “larghe intes e” e c o l o re p e r l ’ i n t e g r a z i o n e .

C’è chi dice, al

co n t r ar io , c h e l a sua nomina si a s tata pos si -

dopo

la

dichiarazione

della

Kyenge secondo la quale “ è la soc i età che lo

a p pa re m o l t o m e n o s e m p l i c e . S e g l i i t a l i a n i

degli esempi che abbiamo in Parlamento: se

“imm ig razione” è uguale criminalità, se il di -

bile proprio grazie ai tempi che corrono e sia

ritto di asilo è rinchiuso nei Centri di Identi-

l i t i c a d e l B e l Pa ese.

e s s e re r i s o l t a d a l l ’a l t o , s o l o c o n u n a n u o va

i l f r u t to d i u n c a mbiamento di rotta dell a poA pre s c i n d e re d ai dati per son ali, dai curricul u m e d a l c o l o re d e l l a p e l l e - “ n o n s o n o d i

c o l o re , s o n o n e r a” ha detto - il neo- Minist ro

C è c i l e Ky e n g e h a f i n d a s u b i t o a va n z a t o r i chieste non da poco alla società italiana: istit uz i o n e de l l o I u s soli (diritto di cittadinanza

in base al luogo dove si è nati), quote per immigrati nella pubblica amministrazione ita-

l i a n a , a bro g a zi o ne del reato di clandestinità,

p re s a d ’a t t o d e l m e t i c c i a t o c o m e re a l t à i t a -

l i a n a . U n a r i vo l uzione, insomma.

Pa ro l e e c o n c e t t i c h e f i n o a p o c o t e m p o f a

erano un tabu e facevano rizzare i capelli agli

o n ore vo l i d e p u t ati leg histi presenti i n Parla m e n to . A n c h e a d e s s o , l e re a z i o n i d e l l a L e g a m o s t r a n o un a par te del Paese che non vuole

ficazione ed Espulsione la situazione non può

legge m a necessità di un più am pio coinvol -

g i m e n t o s u l t e m a , a d e s e m p i o u n re f e re n dum .


LA CINA PROIETTATA AL 2020

NUOVE STRATEGIE DI CRESCITA E SVILUPPO Da nemmeno un mese la Cina ha archiviato dieci lunghissimi e complicati anni di transizione e adesso ne ha di fronte altri dieci c h e p o t re b b e ro p o r t a re Pe c h i n o e t u t to i l Paese ver so la vetta delle capitali globali. L’ i d e a d e l l a n u o v a g o v e r n a n c e s e g u e n t e a Wen Jiabao è quella di perseguire nuovi programmi che coinvolgeranno una quantità di risorse materiali e risorse umane senza precedenti. Sta per par tire infatti un incredibile piano di urbanizzazione, relativo ad investimenti per oltre 5 trilioni di euro, da finanziare con delle emissioni di obbligazioni statali nei prossimi dieci a n n i . L’o b i e t t i v o è q u e l l o d i s p o s t a r e d a l l e campagne alla città oltre quattrocento milioni di abitanti, provocando una rivoluzione per la crescita economica e finanziaria del Paese. Ad oggi sono circa 200 milioni le persone che si spostano stagionalmente dalla periferia alla città, e che vivono questa stagionalità senza permessi di residenza, senza poter usufruire di servizi importanti quali la scuola per i propri figli o la sanità. Il nuovo Premier Li

Keqiang pensa anche di replicare una serie di azioni già intraprese dalla Cina nel 2009 quando il Paese asiatico, per uscire dalla crisi provocata dagli USA , decise di emettere obbligazioni per centinaia di miliardi d i e u r o . L’ i d e a è q u e l l a d e l l a r i s t r u t t u r a zione del debito contratto per allungare i tempi di scadenza, in quanto questi prestiti ancora oggi pesano nei bilanci e sono la causa della bolla immobiliare che affligge il Paese. Con questa strategia si pensa di poter arrivare fino al 2020, quando il piano di urbanizzazione sarà interamente completato, o quasi. Si stima infatti che all’inizio del prossimo decennio il PIL cinese supererà il PIL americano. Il piano prevede di far crescere le città medio/piccole, che ad oggi hanno meno di uno o due milioni di abitanti, invece di c o n c e n t r a r s i n e l l ’e s p a n s i o n e d e l l e m e t r o p o l i Pe c h i n o o S h a n g h a i . Q u e s to p ro g e t to consentirà un aumento delle importazioni d a l l ’e s t e r o e s t i m o l e r à l a c r e s c i t a c o m p l e s siva cinese. Grazie a questo impor tante piano sarà difficile immaginare anche nel

prossimo decennio un pianeta nel quale la Cina non abbia un ruolo di player economico di primo livello. Uno dei nodi più importanti da sciogliere - perché la Cina possa continuare a crescere in modo controllato e costante - è quello di definire una maggiore equità nella distribuzione del reddito e non andrà sottovalutato neanche il controllo e la gestione delle proteste. DI

G ABRIELE G ALATIOTO


IL FASHION EUROPEO CHE ATTRAE I NUOVI CONSUMATORI CINESI DI

Ormai è noto ai più che la globalizzazione ha portato una maggior facilità di spostamento tra città, nazioni e continenti. Meno noto invece è il dato che porta i cinesi in Italia ad essere tra i più impor tanti consumatori di beni di lusso, di abbigliamento e di moda occidentale. Una recente ricerca t i t o l a t a “A l l A b o u t C h i n a ” d i B n p P a r i b a s , traccia infatti questo nuovo interessante aspetto del fashion occidentale. I cinesi spendono ogni anno nel territorio europeo oltre 19 miliardi di euro per beni di lusso e moda, mentre tutti gli altri Paesi asiatici rimangono sotto al soglia di 7 miliardi di euro e gli americani che si attestano in terza posizione poco sopra la soglia di 4 miliardi di euro. I cinesi super ricchi spendono senza limiti ma stanno diventando sempre più sofisticati, mentre la crescita più forte sarà trainata dagli “affluent” ov-

G ABRIELE G ALATIOTO

vero la classe benestante. Secondo il National Bureau of Statistics of China negli ultimi dieci anni il numero di cinesi che v i a g g i a n o a l l ’e s t e r o è d e c u p l i c a t o , e g r a z i e ad internet questi consumatori si stanno informando sempre di più e meglio sui loro marchi preferiti, per poi acquistare in Europa i loro prodotti prediletti. Grazie al web infatti i cinesi hanno capito che per poter acquistare i loro status symbol possono abbinare viaggi di lavoro e viaggi di p i a c e r e c o n s h o p p i n g d i q u a l i t à . L’ i n d u stria del lusso occidentale è sempre più legata agli acquisti dei cinesi, con molteplici grandi brand che stanno aumentando le loro performance di vendita grazie a questa nuova clientela par ticolare. Circa il 25% degli acquisti tax free deriva da consumatori cinesi, dichiara infatti un rappor to della Global Refund. Al secondo

posto – sempre secondo il rappor to citato - vi sono i russi con oltre il 20% del totale, seguiti dai giapponesi con il 5%, dagli statunitensi con il 4%, e poi dai brasiliani con il 3%. In Francia i cinesi che acquistano tax free sono più che raddoppiati in tre anni, passando dal 14% al 29% odierno. In Italia invece i russi sono i primi per acquisti tax free con il 18% e i cinesi sono secondi a breve distanza. La motivazione di tali cifre è d a r i c e r c a r s i p r i n c i p a l m e n t e n e l l ’e l e v a t o costo di dazi e imposte e dal differente m a r k- u p . A d o g g i , i n f a t t i , i b r a n d d i l u s s o occidentale che rivendono i loro prodotti in Cina applicano strategie di pricing che portano il prezzo finale del prodotto su soglie superiori del 15%-20% rispetto ai prezzi applicati sugli stessi prodotti venduti nel territorio europeo.



LE

DOMUS ROMANE DI

PALAZZO VALENTINI

ATTRAVERSARE IL TEMPO TRA STORIA E TECNOLOGIA

La stratificazione di epoche, stili, culture, rappresenta da sempre l'essenza più profonda di Roma e della sua storia millenaria. Accade che per realizzare nuove linee della metropolitana o parcheggi o apportare migliorie alla città che si evolve, si proceda a scavare nella zona del centro storico e si trovino tesori nascosti di inestimabile valore. E' quello che è accaduto a fine anni Ottanta quando si è iniziato a scavare sotto Palazzo Valentini. Siamo in una zona cruciale, tra piazza Venezia e il foro di Traiano. Impossibile non pensare che la zona non potesse rivelare certe sorprese. Il Palazzo, oggi sede della Provincia di Roma, fu edificato dal cardinale Michele Bonelli nella fine del XVI secolo. Sottoposto nei secoli ad una serie di rifacimenti e ampliamenti, prese il nome da Vincenzo Valentini che lo acquistò nel 1827. Quando fu costruito l'edificio in età rinascimentale, era prassi comune riedificare il nuovo non curandosi dei reperti archeologici, era anzi piuttosto diffuso l'utilizzo dei vecchi materiali. Fu così che Roma, "città a strati" per eccellenza, dopo il declino medievale si trasformò in una cava a cielo aperto e la costruzione di questo palazzo sancì ufficialmente la sepoltura di questo luogo, sede degli antichi fasti di un'epoca passata. Questa Domus romana di straordinaria bellezza e inestimabile valore rimase quindi sepolta per parecchi secoli, sedimentando nel sottosuolo un passato che l'aveva vista splendente. Ma questo tesoro nascosto era destinato a riemergere come testimonianza di ciò che aveva lungamente e inequivocabilmente rappresentato, lo splendore di un tempo che fu. Pazientemente riportato alla luce dopo attenti scavi durati diversi anni e coordinati da archeologi, architetti, urbanisti, storici dell'arte la Domus è stata donata alla città e ai suoi turisti che dal 2010 possono tornare a "viverla" dopo

secoli di buio. Questa straordinaria villa di oltre 2000 metri quadrati era proprietà di un ricco patrizio dell'età imperiale, esponente di una delle più potenti famiglie dell'epoca e ciò salta sicuramente all'occhio visitando gli ambienti di cui era composta la dimora e i resti rintracciati: saloni, terme, scalinate, dipinti, mosaici e oggetti di uso quotidiano, alcuni perfettamente intatti. Il valore aggiunto di questo straordinario luogo è il museo multimediale che è stato creato per valorizzare e spiegare ai visitatori l'esperienza che stanno vivendo. Così, grazie ad un equipe di esperti coordinata da Piero Angela, la visita alla Domus si trasforma in un viaggio multimediale che ci riproietta in un'altra epoca, ci fa vivere in un modo del tutto inedito questa scoperta. Un museo unico proprio per questa sinergia di valori: la grandezza e l'importanza storico/culturale degli ambienti archeologici portati alla luce e il potenziale che la visita multimediale e le nuove tecnologie presenti sono in grado di ricreare. L'allestimento, realizzato con proiettori, altoparlati e altre sofisticate attrezzature è in grado di farci non solo immaginare come erano realmente quei luoghi all'epoca del loro splendore attraverso ricostruzioni virtuali e commenti approfonditi ma ci invita anche a riflettere sulle capacità odierne della tecnologia, in grado di catapultarci letteralmente in un mondo altro, così lontano temporalmente eppure straordinariamente vivo. Un'altra testimonianza tangibile di come antico e odierno non solo possono ma dovrebbero assiduamente vivere e agire su un piano comune esaltandosi a vicenda. Quella alle Domus Romane di Palazzo Valentini è una visita davvero necessaria per gli estimatori dell'antica Roma e per coloro che vorrebbero davvero compiere un viaggio nel tempo. Come immaginare altrimenti un futuro senza prima conoscere e valorizzare il passato?

DI

R OBERTA F ILIPPINI



CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE ESTIVA E bbe n e s t a p e r arr i va re ( a lmeno si spera visto che nelle ultime settimane non ha f a t t o a l t ro c h e p i o v e re , l a t a n t o a t t e s a e s t a t e ; a d e s s o i l p ro b l e m a è s o l a m e n t e u n o : r i u s c i rò a d e n t r a re nel costume che quest’inverno ho comprato in saldo di d u e t a g l i e i n m e n o c o n i b uoni propositi c h e e n t ro l ’e s t a t e a v re i p e r s o i c h i l i d i troppo? Ahimè for se per molti la risposta n o n è d e l tu tto p o s i t i va , ancora qualche chilo c’è e bisogna assolutamente toglierlo, almeno per la settimana del ferr a g o s to i n c ui s i s f o g g i a t utto il propri o c o rp o i n a s s o l t a l i b e r t à ! !

E bbe n e e cc o a vo i q u al c h e cons igl io che s i c u r a m e n te v i a i u te r à . I l principio genera le è s e m p re l o s te s s o : fr utta, verdura e u n p o' d i m o v i m e n t o . B a s t a s e g u i re u n re g i m e c a l o r i c o c o n t ro l l a t o p e r n o n i n g r a s s a re . E d u r a n te l ' e s t a te è p i ù f a c i l e . In g e n e r al e , i l c o n s u m o m edi o dovrebbe e s s e re i n to rno a l l e 2 .0 0 0 a l gi orno, di cui 1.200 dai carboidrati complessi, 400 dalle p ro te i n e , 3 0 0 d a i g r a s s i e 1 0 0 o c o m u n q u e un a p i c c o l a q u a nt i t à dai carboidrati s e m p l i c i , c i o è i d o l c i . L e prote ine devono c o s t i t u ire i l 1 0 - 1 5 % d e l f a bbisogno calor i c o g i o r n a l i e ro , i c a r b o i d r a t i i l 6 0 % , i g r a s si ( f r a c u i i l m i g l i o re è l'olio d'oliva) il 1 0 % .

In o l t re e s i s to n o i n f a t t i de l le cose da fare ed altre da evitare se vogliamo arrivare in s p i a g g i a i n p e r f e t t a f o r m a . I n n a n z i t u t to evitare assolutamente le diete consigliate d a l l ’a m i c a d i t u r n o o q u e l l e c h e , a d e c i n e , c o m pa i o n o s u i g i o r n a l i o p p u re s u i n t e r n e t . U n a d i e t a d i m a g r a n t e c o r re t t a

deve s empre esse re com pil ata da un die to lo go ed adattata al nostro corpo e alle nostre esige nze.

Imp or tantis si mo anche l’aspetto ps icolo g i c o . Pe r d i m a g r i re e l i m i n a n d o i c h i l i d i t ro p p o n o n è n e c e s s a r i o p u n i r s i c o n a s s u rd e p r i va z i o n i e r i n u n c e . N o n s e n t i r s i mai in “ritardo” perché basta una corretta alimentazione per ottenere dei buoni ris ultati.

Non rinunciare all’i nvito al ristorante o a casa di amici con la fatidica frase “non p o s s o d e v o d i m a g r i re ” m a a c c e t t a re r i corda ndosi di limitar si un po’. Non è con i digiuni che si perde peso in modo duraturo e come tutti sanno i chili per si con diete drastiche ritornano presto e in mi s ura m aggiore. I n f i n e a s c o l t a re s e m p re l e n e c e s s i t à d e l n o s t ro c o r p o , l ’ u n i c o a d i rc i re a l m e n t e quando ha bisogno di nutrimento e quando invece ne può fare a meno.

D e t t o q u e s t o s p e ro s i n c e r a m e n t e c h e ognuno di voi possa goder si l’est ate nel mo do che ritiene oppor tuno.

D I F RANCESCO D IOTALLEVI

QUALE DIETA? QUANDO È LUI A FARE LA DOMANDA

L o a m m e t t o , h o s e m p re difeso quella sana e rassi pa n c e t t a che curante re n d e o g n i u o m o p ro t e t t i v o e pa t e r n o . N e s s u n a escres cenza demonizzata, ma un rifugio dove accoccolarsi morbidamente. Senza esagerazione, il m a s c h i o c o n u n p o' d i pa n c i a p i a c e . E p p u re , l a stessa affermazione non s e m b r a va l e re c a m b i a n d o coniugazione. I ragazzi o d i a n o l a pa n c e t t a e s i p re pa r a n o a l l ' e s t a t e c o n u n' a n s i a c h e s o l o n o i d o n n e s a p p i a m o p ro va re d i f ro n t e a q u e l b i k i n i striminzito in cui vog l i a m o e n t r a re a t u t t i i costi . E se l e ragazze pos s o n o a v e re l ' i m ba r a z z o della scelta su come elimi nare 7 kg in 7 giorni, al maschio non tocca lo s t e s s o d e s t i n o . S c e g l i e re la dieta giusta per un uomo è assolutamente impossibile. Inutile chied e re a l l a p ro p r i a m o g l i e , fi danzata, amica o sim ile: la solidarietà femminile s ulla dieta non esiste e tu p o v e ro m a s c h i o c h e s u p plichi un semplice consiglio, una guida o l'ultim a pillola che fa miracoli, non lo avrai m ai. Non esi ste la dieta giusta, ma la dieta alla moda: dukan, a zo ne, medi terranea, casereccia; quella del digiuno,

del gelato, dei frullati e d e l l ' a c q u a . M a s c e g l i e re la migliore è come indovinare una sestina vincente, p e rc h é l a p ro va c o s t u m e i n c a l z a , è b e n e n o n p ro c r a s t i n a re e l ' u n i v e r s o femminile in questo ha s o l o d a i n s e g n a re . Tu t t a v i a v e d e re i l p ro p r i o m a rito, fidanzato, amico o s i m i l e c h e s i ba rc a m e n a calcolando calorie, carboid rati, gr a ss i e z u c c h e r i è d a v v e ro p e n o s o e c o s í q u e l l ' o m e r t à c h e t a n to c i viene imputata è forse una forma di difesa per s a l va re i l s a l va b i l e : u n maschio tanto virile da a m m e t t e re a n c h e u n p o' d i pa n c e t t a . Ta n t o u o m o d a p o t e r a n c o r a e s s e re considerato tale e tanto amato da non immaginare mai che la bilancia scenda per lui prim a c h e p e r n oi .

D I L UCIA R OSSI



GRAZIE, VITTORIO SERMONTI

A LEXANDER B ELL :

RITORNO AL FUTURO !

N e g l i a rc h i v i d e l N a t io n a l Museum of A m e r i c a n H i s t o r y è s t a t a r i t ro va t a l a re g i s t ra z i o ne d e l l a vo c e d i Alexander B e l l . U n a s c o p e r t a s to r i c a . Il disco di c e r a , n e l q u a l e B e l l i m p re s s e l a s u a vo c e , r i s a l e a l 1 8 8 5 . L’ i n ve n to re , c h e sf ru t tò i l b re ve t to d i A n to nio Muecci p e r c om m e rc i a l i z z a re i l te le fono, im p re s s e l a s u a vo c e q u as i 1 30 anni fa. U n ve ro è p ro p r i o b a c k i n the f utur e . I n q u e s t i g i o r n i l a re g i s t r a z i o n e è s t a t a re s a p u b b l i c a d a i m a g g i o r i s i t i d’informazione mondiali. Il suono n o n h a ce r to l a qu a l i t à d e l cd o di un mp3, il rumore di fondo “confonde” le pa ro l e p ro n un c i a te d a Al e xander Bell i l q u a l e , c o n a c c e n to re g o l a re , s c a n d i s c e u n a s e r i e d i c i f re l e t te a caso. Dopo la lettura dei numeri la firma: “Q u e s t a re g i s t r a z i o ne è s t ata fatta da A l e x a n d e r G r a h am B e l l , a l l a presenza del dottor Chichester A. Bell, il 15 ap r i l e 1 8 8 5 a l Vo l t a L a b or ator y, 1221 Connecticut Av e n u e , Wa s h i n g t o n D.C.. Ascoltate la mia voce, Alexander G r a h a m B e l l ”. A l t re re g i s t r a z i o n i d e l t e m p o e f f e t t u a t e d a B e l l c o m p re n d o n o a n c h e p o e s i e d i S h a ke s p e a re e

in un audio del 1881 si distingue a n c h e l a v o c e d e l pa d re d e l l ’ i n v e n to re, A lexander Melville Bel l. “I dentif i c a re l a v o c e d i A l e x a n d e r G r a h a m B ell, l’ uomo che ci ha por tato l a voc e di tutti gli altri, è un grande mom e n t o n e l l o s t u d i o d e l l a s t o r i a ”, h a detto John Gray, direttore del museo. I l N a t i o n l M u se u m , c o m p l e s s o m u s e a l e c h e f a pa r te d e l l o S m i t h so n i a n Institute, ha trovato il disco tra le 200 regi strazioni dell a collezione Bell, alcune tra le più antiche incisioni sonore mai fatte. Il disco in questione è stato individuato grazie ai tecnici d e l l a B i b l i o t e c a d e l C o n g re s s o e d e l Lawrence Berkely National Laborator y, in California. Ascoltare gli audio registrati in quei dischi di cera è stato p o s s i b i l e s o l o g r a z i e e a u n a n u o va tecnica, mess a a punto nel 2011, che f a u s o d i u n a t e l e c a m e r a 3 D. D i s c h i i n u t i l i f i n o a q u e l m o m e n t o p e rc h é n o n c ’e r a m o d o d i a s c o l t a r l i . U n g r a n d e pa s s o p e r l a s t o r i a . U n t u f f o nel futuro per Alexander Bel l. DI

R OBERTO S CIARRONE

Martedi 21, ore 21 teatro Morlacchi. La platea è gremita di visi freschi e vivaci; dai palchi spuntano, qua e là, testoline di studenti prossimi alla maturità. Tutt’intorno si effonde un profumo di legno antico e polveroso. Le luci in sala si abbassano, e un faro centrale illumina il palco. Non ci sono scenografie sullo sfondo, e si intravedono in lontananza le funi che sorreggono le quinte. Al centro della scena solo una scrivania anni ’40: un’ambientazione quasi postmoderna, si potrebbe pensare, per lo spettacolo che sta per iniziare, ma la verità è che la narrazione che comincerà fra poco non ha bisogno di nessuna scenografia, poiché niente di ciò che accadrà sarà percepito dalla vista. Vedremo solo con gli occhi della mente. No, mi sono sbagliata. Qualcuno arriva sulla scena. Si chiama Vittorio Sermonti; ha gli occhiali e i baffi, un pullover verde bottiglia e dei pantaloni blu notte. Si siede alla scrivania, apre il suo computer e comincia a raccontare la sua storia. Tutti tacciono in sala. È un silenzio ossequioso, rituale, il nostro, quello di chi si appresta a sentire qualcosa che già conosce, quello dei devoti a messa, che bisbigliano ripetendo le parole del sacerdote. Eh sì, perché la storia che comincia a raccontarci Sermonti ha origine nella notte dei tempi, nel caos primordiale più famoso della letteratura: quello narrato da Ovidio nelle sue Metamorfosi. Sermonti legge la sua traduzione di passi del poema ovidiano, ed intanto, intorno a lui, nel corridoio che attraversa la platea appaiono, uno a uno, quei personaggi immortali, quei fantasmi di un passato mitologico e sopravvissuto

alle intemperie della contemporaneità che tutto sembra distruggere con il colpo di spugna della spietata modernità. Da una nube caotica di elementi primordiali si materializzano, davanti ai nostri occhi, Giove, Mercorio, Latona, Apollo e Diana; la ninfa Eco, condannata a ripetere le parole altrui, piange il suo amore doloroso attraverso la voce di Sermonti. Le urla di Cinira, che ha appena scoperto di essere l’amante di sua figlia, risuonano in tutto il teatro, mentre assistiamo alla trasformazione di Mirra in un arido arbusto; il terribile destino di Narciso, colpevole di amarsi troppo, risuona come un duro monito ancestrale a guardarsi dalla vanità e dall’autocompiacimento. E poi la tensione si allenta, perché entrano in scena Filemone e Bauci, la coppia di vecchietti dal cuore d’oro che Giove ricompensa, concendendo loro di morire assieme, mentre i loro arti si ricoprono di rami e foglie. Quando Sermonti finisce di leggere, in sala non vola una mosca. C’è troppa commozione, tropppa emozione nell’aria. I personaggi, pian piano, uno ad uno, abbandonano la scena, e si nascondono all’apparire delle prime luci di sala. Ma non abbandonano il teatro, non escono da quella sala. Si rifugiano, cercando protezione, nelle menti di noi spettatori, nel nostro cuore e nella nostra memoria, dove continueranno a vivere, industurbati. E quando qualcuno parlerà di loro, usciranno nuovamente dai loro recessi, e andranno a trovare i nostri figli, e in figli dei nostri figli, e i figli dei nostri figli dei nostri figli. DI

P AOLA T EMPONE



LA L U N A È S O TT O ATT AC CO !

C HI SARÀ DAVVERO IL COLPEVOLE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI ? Ghiacciai che si sciolgono, inondazioni e trombe d’aria: il clima sta cambiando. Il colpevole è l’uomo. C’era da aspettarselo, ma in pochi sono consapevoli degli effetti che industrie, smog cittadino, e rifiuti hanno sul clima. Se non gli scienziati. E’ il risultato di un esame di quasi 12 mila relazioni scientifiche e pubblicate fra il 1991 e il 2011: l’analisi comparativa più estesa finora condotta in materia. Risultato: gli esperti sono d’accordo nell’attribuire alle attività umane la responsabilità del surriscaldamento globale. Ma la popolazione, credono gli studiosi, rimane divisa. Queensland in Australia, fondatore del sito web skepticalscience.com, mostra che il 97,1% degli scienziati sostiene che sono gli esseri umani i responsabili del riscaldamento globale. Solo l’1,9% respinge tale posizione. Lo studio, pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters, è in contrasto con la cre-

DI

R OBERTO S CIARRONE

denza diffusa nel pubblico, secondo cui gli esperti sono divisi, il che “rende più difficile guadagnare sostegno a misure politiche per frenare il cambiamento climatico”, scrive Cook. Infatti, i sondaggi di opinione in alcuni paesi evidenziano l’opinione comune secondo cui gli scienziati sono divisi fra chi crede che il cambiamento climatico sia causato da attività umane e chi lo spiega con altre cause come oscillazioni naturali o macchie solari. In un sondaggio del Pew Research Centre in Usa, alla domanda se gli scienziati siano d’accordo che la Terra sia più calda a causa dell’attività umana, il 45% ha risposto affermativamente e il 43% negativamente. In Australia, una ricerca dello stesso Cook suggerisce che fra il pubblico prevalga l’impressione che i pareri degli scienziati siano divisi in parti uguali sulla questione.

Ci risiamo. Dopo averne lodato i vantaggi, i critici più ostinati dibattono sulle nuove funzionalità di Windows 8. Entro la fine di giugno l’azienda di Redmond presenterà il primo aggiornamento che doWINDOWS SI AGGIORNA vrebbe, tra le altre cose, far riapparire il IL RITORNO DELL’AMATO tasto Start. Una mossa, secondo gli esperti, che non significa tornare indietro DI R OBERTO S CIARRONE sui propri errori. Il prossimo 26 giugno, nell’ambito della conferenza annuale degli sviluppatori Microsoft Build verrà presentato Windows Blue. Sarà un aggiornamento importante, l’8.1 e dovrebbe riportare ai fasti di un tempo il famoso tasto Start a molti utenti assai caro. Si tratterà di una versione beta, una preview pubblica, per poter utilizzare gli utenti come beta tester e adottare ulteriori modifiche durante il test prima del rilascio ufficiale che dovrebbe avvenire entro l’autunno, con le due versioni, quella desktop e quella tablet. I critici più duri leggono nell’annuncio di Microsoft una sorta di solenne passo indietro. Ma la realtà, probabilmente, è molteplice. Non c’è dubbio che il motivo principale dell’avvento della versione 8.1 del nuovo Windows è che non tutti hanno accolto il nuovo sistema a braccia aperte e che la “non scelta” di Microsoft (lasciando attivo il vecchio desktop cercando di spostare gli

DI R OBERTO S CIARRONE Attacco alla Luna! Nessuna guerra stellare né tanto meno roba da extraterrestri. La Luna è stata centrata lo scorso 17 marzo da un meteorite, con una tale forza che l’impatto è stato visibile dalla Terra ad occhio nudo. L’asteroide è l’ultimo di una serie di 300 corpi celesti che hanno colpito il nostro satellite dal 2005 ad oggi. Il masso vagante, lungo appena mezzo metro e dal peso di 40 chilogrammi, ha creato una cavità di 20 metri di diametro, emanando un’energia pari a 5 tonnellate di tritolo. “Ha generato un bagliore 10 volte maggiore di quanto siamo mai riusciti ad osservare in precedenza”, commenta Bill Cooke del Meteoroid Environment Office della NASA. Si spera che le basi lunari realizzate dall’Esa con la stampa 3D resistano a simili eventi. C’è molto interesse rispetto a questi straordinari eventi di carattere spaziale. La NASA del resto pone molta attenzione e monitorizza con regolarità il movimento degli asteroidi. Il grande interesse per gli asteroidi, sino ad ora riservato agli astronomi e alle persone di scienza, è stato recentemente moltiplicato e esteso al grande pubblico dall’attenzione che i mass media hanno rivolto al pericolo di un impatto fra uno di questi corpi vaganti e il nostro pianeta. Sono i Near Earth Objects (NEO): oggetti che transitano ad una distanza minore di 0,3 Unità Astronomiche dal pianeta (l’Unità Astronomica vale 149 milioni di chilometri). Del resto, proprio pochi mesi fa i cieli della Russia sono stati solcati da improvvise scie infuocate di asteroidi, misteriosamente, arrivate fin dentro la nostra atmosfera. La paura è stata forte. Tornando alla recente bright explosion on the Moon i telescopi della NASA, il cui satellite Kepler potrebbe aver concluso la sua missione di esplorazione, e della University of Western Ontario hanno registrato un insolito numero di meteore che hanno colpito la Terra, anche se fortunatamente gli effetti non sono stati simili a quelli della pioggia di asteroidi che ha devastato la Russia. Dall’analisi dei dati gli scienziati sono convinti che i due fenomeni siano collegati.

utenti allo stesso tempo verso il nuovo) ha lasciato insoddisfatti sia i fanatici del rinnovamento totale che gli appassionati del vecchio mondo. Più i secondi, in realtà, dei primi. Ma dato che i secondi sono il “cuore” degli utenti Microsoft è bene che l’azienda li ascolti ancora. Microsoft non è Apple, per l’azienda che fu di Steve Jobs il parere degli utenti era secondario rispetto a quello dei tecnici. La Microsoft ha sempre avuto una linea aziendale dedita a tenere d’occhio la realtà più che le tendenze, ha sempre guardato al mercato e non all’innovazione a tutti i costi. E la scelta del “doppio” Windows risponde esattamente a questa antica filosofia. Che quando non è stata seguita fino in fondo non ha mai portato la Microsoft al successo. Tranne in un caso, quello della Xbox. Che sta facendo da traino per la nuova Microsoft, verso un unico sistema operativo che possa funzionare su tablet, computer, smartphone e console. Windows Blue, in realtà, è molto probabile che sia un passo avanti anche in questo senso, perché la strada imboccata da Microsoft per il proprio rinnovamento non prevede il ritorno indietro e non sarà un semplice tasto “start” a far tornare indietro il tempo. Microsoft non è più quella di un tempo, come dimostra anche l’annuncio che concerne la Xbox, che dovrebbe svelare la sua nuova veste tra una settimana, tramite un evento live che verrà trasmesso in streaming attraverso Xbox Live o xbox. com. Insomma, un futuro che ormai è già presente.




Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.