Morire per una pelliccia

Page 11

SITUAZIONE LEGISLATIVA Dal 1 gennaio 2008 gli allevamenti in Italia avrebbero dovuto diventare “a terra”, cioè senza gabbie e con pozze d’acqua per gli animali. Questo avrebbe reso anti-economico e impossibile allevare animali da pelliccia, portando di fatto alla chiusura di tutti gli allevamenti italiani. Il Ministero della Salute ha però ribaltato gli effetti di questa legge con una circolare datata 18 gennaio 2008 nella quale riceveva favorevolmente i ricorsi degli allevatori e dava la possibilità di scegliere tra allevamento tradizionale in gabbia e quello a terra. In questo modo gli allevamenti di visone sono stati salvati. - Recentemente il comune di Noceto (Parma) ha posto per la prima volta in Italia un “divieto di allevamento di animali da pelliccia” nel tentativo di far chiudere un allevamento sorto nella frazione di Cella - Il 30 novembre 2012 l’allevamento della famiglia De Poli, a Montirone (Bs), ha dovuto togliere tutti gli animali per un’ordinanza del sindaco (poi purtroppo impugnata e vinta dall’allevatore, che ha ripreso l’attività); - Sempre nello stesso periodo il sindaco di Rivarolo del Re (CR), in seguito ad una grande mobilitazione, ha bocciato un progetto che avrebbe portato alla costruzione di 28 enormi capanni in cui rinchiudere 40mila visoni. Tutte queste notizie positive fanno sperare nella possibilità di arginare definitivamente il tentativo di AIAV (Associazione Italiana Allevatori Visone) di far ripartire quest’attività da tempo in declino. I nuovi allevamenti che hanno provato ad operare nel silenzio sono stati smascherati, nuovi progetti fermati. Si stanno evidentemente gettando le basi per un consenso che porti quanto prima al divieto totale di allevamento di animali da pelliccia in Italia, per il quale è stata presentata già in Parlamento una proposta di legge specifica.

I DIVIETI IN EUROPA - Austria, Regno Unito, Olanda, Slovenia, Croazia e Bosnia sono le prime sei nazioni europee che hanno stabilito un divieto totale di allevamento di animali per farne pellicce. -In Germania una legge sul benessere animale entrata in vigore nel 2012 ha reso anti-economico allevare i visoni e sta portando alla chiusura di tutti gli allevamenti. Simile la legge in Svizzera, che non ha allevamenti. -In Danimarca, il principale paese produttore di pelli di visone al mondo, è stato vietato nel 2009 l’allevamento di volpi per motivazioni etiche. Agli allevatori sono stati lasciati 6 anni per chiudere. -Nel 1995 la Svezia ha imposto restrizioni e condizioni anti-economiche per l’allevamento di volpi, di fatto portando nel 2000 la chiusura di tutti gli allevamenti rimasti. Sono ancora presenti circa 70 allevamenti di visoni. -In tutta l’Unione Europea è vietata la commercializzazione di pellicce di cane, di gatto e di foca. | 11 |


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.