Cronaca4 di Venerdì 26 Ottobre 2012

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Venerdì 26 Ottobre 2012

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Il sindaco Costa propone al Ministero una deroga per ottenere mututi dalle banche

Qui Beverino: a un anno dall’alluvione danni”.

Il Comune di Beverino, che conta in tutto 2500 abitanti, è stato colpito dall’alluvione soprattutto nelle frazioni di Memola (40 abitanti), Crovara (230) e Bracelli(130). Circa una trentina sono state le frane che hanno interessato il territorio, quasi tutte ripristinate. Anche la viabilità è stata resa agibile, dopo che soprattutto il piccolo paese di Memola era rimasto isolato per una quindicina di giorni in seguito della distruzione dei due ponti di collegamento con le arterie vicine a causa dell’esondamento del torrente Pignone. Era stata allora creata un’arteria di soccorso attraverso un sentiero, ora divenuto una percorribile strada tagliafuoco in caso di future emergenze. Danni agli edifici scolastici non ce ne sono stati: solo sospeso il servizio trasporto degli alunni i primi giorni in seguito all’alluvione. Ma poco dopo è tornata la normalità: il servizio bus, la raccolta dei rifiuti e la totale percorribilità delle strade. Sono stati messi in sicurezza anche gli argini dei torrenti Givone e Canal Grande a Cavanella Vara. Restano da effettuare alcuni interventi di consolidamento delle

frane e degli argini dei torrenti, oltre alla completa messa in sicurezza delle strade. I due ponti vicino alla frazione di Memola sono stati completamente ricostruiti. Resta chiusa la Variante Aurelia per Brugnato che è raggiungibile attraverso un ponticello. A un anno dall’alluvione il sindaco Andrea Costa, eletto per il secondo mandato in una lista civica, ricorda quei momenti. “La prima persona che ho incontrato quando siamo arrivati per i primi soccorsi a Memola – afferma – è stato il centenario Antonio Tassara che stava seduto in una panchina. Non voleva lasciare la sua casa, e l’ho convinto a trasferirsi per qualche giorno dal figlio. Sono stati momenti terribili, se si pensa che tre ore di pioggia intensa hanno devastato un territorio di per sé fragile. La mia grande preoccupazione ora è che, pur avendo messo in atto tutti gli interventi possibili per mettere in sicurezza il territorio, anche se alcune cose restano da fare, un altro evento simile possa colpire altre zone, come il centro di Beverino attraversato da un torrente, l’anno scorso senza

Insieme ad altri comuni della Val di Vara alluvionati, il sindaco Costa è in attesa in questi giorni di avere una risposta dalla Regione per ottenere i 18 milioni di finanziamenti da parte dell’Unione Europea. E fa un resoconto in cifre. “Per la fase di emergenza abbiamo speso un milione e ci sono stati liquidati 260.000 euro. specifica il primo cittadino – Per quanto riguarda invece le “somme urgenze” sono stati attivati 3,2 milioni di euro di lavori da parte di ditte quasi tutte locali. Ad oggi ci sono stati elargiti dalla Regione 1,2 milioni di euro, di cui solo 400.000 solo di acconto. Per introitare altri soldi che mancanti abbiamo messo all’asta alcuni beni per un importo di 500.000 euro. Ma l’asta è andata deserta”. Il sindaco al proposito evidenzia una “punta “critica a proposito dell’intervento della Regione. “In altre zone disastrate d’Italia – afferma – le Regioni sono state più solerti . C’è da osservare invece che tutta la cittadinanza ha reagito molto bene alla calamità rimboccandosi le maniche

e in un clima di estrema solidarietà”. Per far fronte alle risorse mancanti, Andrea Costa ha lanciato un’idea accolta dal Prefetto Giuseppe Forlani da “girare” al Ministro dell’economia Grilli. E fatta presente anche al capo della protezione civile Franco Gabrielli recentemente venuto in visita nei paesi alluvionati. “Si potrebbe attuare una deroga alla capacità di indebitamento dei Comuni disastrati per ottenere maggiori finanziamenti dalle banche – afferma – Ora si possono fare richieste di mutui in entità inferiore per il rapporto tra entrate ed uscite che è andato ridimensionandosi. Si potrebbe quindi alzare il tetto per l’ottenimento di mutui”. Con questa proposta in “saccoccia” il Comune di Beverino, uno dei centri meno colpiti, si appresta a divenire il capofila per trovare soluzioni finanziarie che mettano al riparo il territorio fragile della Val di Vara da nuovi rischi. Simona Pardini


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