Navicelli News n°12

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ANNO III, N.12

DICEMBRE 2012

N avicelli N ews

Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09

Trimestrale Informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana

ALL’INTERNO SPECIALE 52° SALONE NAUTICO DI GENOVA INAUGURAZIONE APEA 2020 NAVICELLI MISSIONE IN MESSICO E PERÙ


Navicelli News

NAVICELLI NEWS - DICEMBRE 2012 SOMMARIO MISSIONE IN MESSICO E IN PERU’

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PISA AL 52° SALONE NAUTICO DI GENOVA

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UCINA - NAUTICA IN CIFRE

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NEWS IN RILIEVO: MISSIONE IN MESSICO E IN

52° EDIZIONE SALONE NAUTICO DI GENOVA, TRA POLEMICHE E CALO DI PRESENZE

9 - 10

CONVEGNO UNII AL SALONE: TURISMO E TRASPORTO NAUTICO FLUVIALE

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PERÙ INAUGURAZIONE APEA 2020 NAVICELLI

NOVITA’ INAUGURAZIONE APEA 2020 NAVICELLI UCINA - PIETRO VASSENA ELETTO VICEPRESIDENTE

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EDIZIONE

2013

SALONE NAUTICO DI GENOVA VIA AI LAVORI DI IKEA SUI NAVICELLI

NEL 2013 IL SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA SI SVOLGERA’ DAL 2 AL 6 OTTOBRE E AVRA’ UN NUOVO ASPETTO

DARSENA PISANA: AL VIA GLI 13

INTEVENTI DI AMMODERNAMENTO BANCHINE

PIRELLI PZERO 1100 SPORT, OPZIONE DI ALTA GAMMA PER LA STAGIONE ESTIVA 2013

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DARSENA PISANA: AL VIA GLI INTERVENTI DI AMMODERNAMENTO DELLE BANCHINE

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VIA AI LAVORI DI IKEA SUI NAVICELLI

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INTERNAZIONALIZZAZIONE: ATTIVITA’ DI INCOMING CON OPERATORI NAUTICI ARGENTINI

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IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI

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IL TEATRO LUX DI PISA RUBRICA CUCINARE A BORDO

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ANNO III, Numero 12

“ A tutti voi lettori di Navicelli News , a nome della Redazione e della Società Navicelli di Pisa , i Migliori Auguri per un Felice Natale e un sereno Anno Nuovo”

Giovandomenico Caridi 3


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NAVICELLI DI PISA: MISSIONE IN MESSICO E PERU’

“[…] il Messico è la seconda potenza economica dell’ America Latina dopo il Brasile […]”

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Nel corso di questi ultimi di Pisa ha partecipato, dal 7 Latina dopo il Brasile e l’ 11° anni, le economie mondiali al 17 novembre, alla missio- nella classifica mondiale, con sono state interessate da ne imprenditoriale in Messi- un prodotto interno lordo di eventi e da cambiamenti che co e in Perù, organizzata dal 1.560 miliardi di dollari e un hanno portato alla creazione Consorzio Camerale per reddito pro-capite di 13.800 l’internazionalizzazione e Me- dollari. Dopo aver risentito di nuovi equilibri mondiali. La realtà economica attuale tropoli (Azienda Speciale del- della recessione verificatasi del nostro paese è caratte- la CCIAA di Firenze). negli Stati Uniti, l’attività ecorizzata dal rallennomica è miglioratamento della dota sensibilmente manda nel mercae, nel 2010, il suo to domestico, per PIL è cresciuto del questo, nessuna 5,6%. Gli investiimpresa può senmenti esteri diretti tirsi esente da un (IDE) hanno totalizcoinvolgimento zato nei primi 3 nei processi di trimestri del internazionalizza2011 15,7 miliarzione. Diventa, di di dollari a fronquindi, fondamente dei 13,4 miliartale lo sviluppo di di dell’analogo peun sistema in grariodo del 2010. I do di favorire gli Seminario tecnico su aspetti economici relativi al mercato peruviano principali settori scambi con l'este- in ambiti multisettoriali, tra cui quello nautico verso cui si sono ro, cercando nuovi diretti i flussi di sbocchi per le attiinvestimento sono: vità di tipo commerciale, eco- Il Messico è uno dei paesi l’industria manifatturiera, i nomico e produttivo. Questo trainanti dell’America Latina. servizi finanziari e la grande processo è reso possibile Negli ultimi dieci anni, ha re- distribuzione commerciale. dalla nascita di mercati inte- gistrato una forte crescita, L’economia cresce, i fondagrati e dotati di infrastruttu- bassi livelli d'inflazione, ha mentali sono in ordine, il defire, dalla riduzione dei costi di mantenuto bilanci solidi sia cit pubblico e l’inflazione sono comunicazione e di traspor- nel settore pubblico sia in sotto controllo. Le politiche to e dall’evoluzione delle pre- quello privato e può contare sociali adottate dal Governo ferenze e dei gusti dei consu- su un sistema bancario sta- (l’aumento dell’occupazione e matori che si sono tradotti in bile. dei salari nelle aree urbane) una domanda affrancata L’analisi dei parametri ma- hanno ridotto la percentuale dagli ambiti strettamente croeconomici conferma che delle famiglie sotto la soglia di investire in Messico è, quindi, povertà e hanno creato una nazionali. Un interesse particolare è un’opzione concreta e stra- nuova classe media che si rivolto ai paesi emergenti tegica per il sistema delle affaccia al circuito dei consuche, negli ultimi anni, hanno imprese italiane che vogliono mi. visto una fase di forte espan- internazionalizzarsi. Con i sione. Per rispondere alle suoi 110 milioni di abitanti, il (continua a pag seguente) esigenze delle imprese nauti- Messico è la seconda potenche pisane, la SpA Navicelli za economica dell’ America


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(continua da pag precedente) Nell’economia del paese, un ruolo fondamentale è ricoperto dai porti sia quelli commerciali, che facilitano l’import e export delle merci con i paesi del continente americano ed europeo, sia quelli turistici. Il Messico, infatti, ha un potenziale enorme per la promozione del turismo nautico, da un lato, per la vicinanza con il mercato della West Coast degli Stati Uniti, dall’altro, per le risorse naturali e marittime che gli conferiscono una particolare vocazione a questa tipologia di turismo. Negli ultimi dieci anni, lo sviluppo delle infrastrutture nautiche nella regione ha sperimentato una crescita significativa. Tra il 1990 e il 2000, l’offerta dei posti d’attracco è cresciuta da 1.133 a 3.643, passando da 6 a 21 marine a capitale privato. Il settore della nautica è particolarmente sviluppato nella penisola dello Yucatan, nel Golfo del Messico, infatti, le imbarcazioni, grazie al clima mite, sono utilizzate durante tutto l’arco dell’anno. In particolare, le imb ar c a z io n i p iù r ic hi es t e (gommoni, yacht, catamarani,

Locandina del primo salone nautico a Cancun in Messico

barche a vela) sono quelle per diportisti destinate sia al turismo lungo la Riviera Maya, sia all’ampio ventaglio di destinazioni nei Caraibi. Questa esigenza ne fa derivare una maggiore a t t e n z i o n e all’estetica, al comfort e alla ricerca di prestazioni elevate e di maggior potenza delle imbarcazioni. A conferma della crescita di questo settore, si è tenuta a Cancun, dal 17 al 19 agosto 2012, la prima edizione del Cancun Expo Boat Show & Salon Nautico, un importante evento per le imprese produttrici di imbarcazioni da diporto di varie dimensioni, di accessori per la nautica, di arredamento navale e di attrezzature per la pesca sportiva, oltre che per le società di servizi per la nautica diportistica. Alla manifestazione hanno partecipato circa 50 aziende messicane dei settori di interesse, ma l’obiettivo degli organizzatori è, per le prossime edizioni, di portare l’evento a livello internazionale, con produttori e fornitori provenienti da tutto il mondo, s e g u e n d o l ’ e s e m p i o dell’Expo di Miami. Anche il Perù sta vivendo una fase di espansione economica, si sta, infatti, ponendo all'attenzione internazionale

come una delle economie più solide dell'intera America Latina, di cui è il quarto paese in ordine di grandezza. Inoltre, i suoi tassi di crescita sono positivi da 10 anni, grazie a un piano di crescita della domanda interna e a un programma di apertura al commercio estero e di attrazione degli investimenti stranieri. Questi fattori hanno portato a una crescita del 6,9% del PIL nel 2011, le previsioni per il 2012 si aggirano attorno al 6% e quelle per il 2013 oscillano dal 5,8% al 6,2%. La forte spinta economica, generata dagli investimenti implementati nel corso del 2010, insieme alla ripresa dei consumi privati e dell’occupazione e la continua espansione nel 2011 del settore delle costruzioni sia pubblica che privata, lasciano intravedere buone prospettive di crescita e solidità per il paese sudamericano nei prossimi anni. Il 16 marzo 2012 l’Unione Europea ha firmato il Trattato di Libero Commercio (TLC) con Perù e Colombia. L’Accordo pensato per favorire il commercio e gli investimenti tra le parti, dovrà essere ratificato dal Parlamento Europeo entro il 2012. (continua a pag seguente) 5


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Seconda tappa della missione di internazionalizzazione: il Perù

(continua da pag precedente) Secondo le stime fornite da Bruxelles, una volta in vigore, il Trattato potrebbe garantire agli esportatori europei un risparmio di 270 milioni di euro, grazie all’abolizione dei dazi doganali su un corposo segmento di mercato, inoltre, verranno azzerati gli oneri per tutti i prodotti industriali e della pesca, saranno previste agevolazioni per numerosi prodotti agricoli, rimossi alcuni vincoli sui diritti di proprietà intellettuale e sulla concorrenza. Il Perù è un Paese in rapido sviluppo, anche se persistono importanti diseguaglianze sociali e ampie aree di povertà soprattutto nelle regioni rurali ed amazzoniche. L'economia, trainata dal settore immobilia6

re, minerario e dell’agricoltura, sta proseguendo su un trend di rapida crescita ormai decennale, con un 5,1% previsto per il 2012, mentre il tasso di occupazione formale è cresciuto del 5,5% nel 2011 (9,2% in Lima metropolitana), con un corrispondente aumento degli stipendi medi. A Lima si concentra il 53% del Pil peruviano, i due terzi dell’industria nazionale e il 60% del commercio. È uno dei centri finanziari più importanti in America Latina e nel 2006 la Borsa valori ha fatto registrare il record mondiale: +185,24%. Sempre nella capitale, si trova il porto di Callao, fondamentale per l’economia peruviana, infatti, grazie alla sua posizione strategica nel Sud Pacifico, vi transita l'80% delle importazioni del paese. Per rendere più rapido il movimento dei container e incrementare i traffici commerciali è stato costruito il molo sud ed è stato attrezzato il porto di tecnologie all’avanguardia. Da Callao, infatti, partono i cargo che attraversano il Pacifico per raggiungere la Cina, il secondo partner economico del paese dopo gli Stati Uniti. Durante il 2011, è raddoppiato il flusso di navi con il paese asiatico e l’interscambio nel 2010 ha registrato un aumento del 43,6%. Il Perù è il primo Paese in cui la Cina investe, anche perché, come ha sottolineato il World Economic Forum di Ginevra, è uno dei sistemi economici più competitivi del Sud America. Oltre al il porto di

Lima, un’importanza strategica è ricoperta dalla marina mercantile e dai numerosi porti industriali che fungono da piattaforme logistiche per l’import-export e che in futuro acquisteranno un ruolo predominante legato anche allo sviluppo del settore petrolifero particolarmente fiorente nella regione Amazzonica del paese. Questo aspetto produce uno sviluppo della nautica fluviale all’interno della nazione e un conseguente aumento della domanda di mezzi per il trasporto del greggio. Per converso, il settore della nautica da diporto non è ancora molto sviluppato e questa situazione non permette di intravedere nell’immediato prospettive significative per i cantieri italiani. È invece emerso dagli incontri l’interesse da parte dei cantieri navali peruviani a importare imbarcazioni usate, in particolare rimorchiatori, pescherecci, suppliers, pilotine, crew boats e chiatte fluviali per il trasporto del petrolio. Infatti, sulle imbarcazioni usate e, successivamente importate in Perù, non vengono applicati dazi doganali. Questo permette di abbattere i costi e di creare un nuovo mercato che fino ad ora è stato controllato da Stati Uniti, Spagna e centro America (in particolare Golfo del Messico, Honduras e Belize). Viola Luti


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PISA AL 52° SALONE NAUTICO DI GENOVA NELLA CITTÀ DELLA TORRE PENDENTE PREVALE L’OTTIMISMO NONOSTANTE LA CRISI

I rappresentanti delle istituzioni locali pisane presso lo Stand Navicelli, allo scorso Salone Nautico di Genova

“[…]Pisa tiene grazie alla scelta di investire sull’area dei Navicelli per lo sviluppo di un vero e proprio polo nautico pisano[…].”

Anche quest’anno Pisa era presente al Salone Nautico Internazionale di Genova con uno stand che riuniva istituzioni, associazioni, società pubbliche e private pisane. Durante la fiera la Navicelli di Pisa Spa e la Boccadarno Porto di Pisa Spa hanno organizzato il workshop “Nautica e diportismo: quali prospettive per il futuro in tempo di crisi?” a cui sono intervenuti il Presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il Presidente della Camera di commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini, il Presidente della Navicelli di Pisa spa Giovandomenico Caridi con il Vice Presidente Marco Magnarosa e il Consigliere Valter Tamburini. “Quest’anno – ha dichiarato Caridi - la crisi ha colpito anche il Salone nautico

di Genova, che risulta sottotono rispetto alle passate edizioni visto il calo di presenze. Eppure Pisa tiene grazie alla scelta di investire sull’area dei Navicelli per lo sviluppo di un vero e proprio polo nautico pisano”. In questi mesi nuovi cantieri hanno aperto nell’area dei Navicelli a cui si aggiungerà una realtà importante per la città. “E’ partito il cantiere Ikea – ha affermato il Sindaco Filippeschi – una presenza che, grazie alla sua visibilità con l’afflusso di milioni di persone l’anno, sarà un vantaggio per il complesso industriale. Sorgerà in un’area vincente per gli investimenti fatti dalla Sviluppo Navicelli e sarebbe stata pura follia opporsi al progetto in tempi di crisi, in quanto è di interesse pubblico e non solo dei privati, che stanno nelle regole. Stiamo lavorando su tutti i versanti, per l’Incile, per nuovi finanzia-

menti sulle vie d’acqua e per superare il problema dello scavalcamento dell’autostrada sopra il canale dei Navicelli”. Intanto la Navicelli di Pisa Spa ha studiato il masterplan dell’area e fa il punto della situazione. “Quest’anno – ha spiegato Caridi – abbiamo dragato 9 mila metri cubi nel canale e a novembre sarà dragato il tratto dalla darsena pisana all’Incile. La navigazione interna è importante per il turismo e il trasporto e vorremmo anche far arrivare nel canale dei Navicelli le house boat come succede nel Po. Per quanto riguarda i lavori all’Incile la Regione Toscana ha stanziato 1 milione 200 mila euro, mentre il Cnr e l’Università di Pisa stanno studiando l’applicazione delle tecniche di fitodepurazione”. (continua a pag seguente)

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Il Presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni, mentre sottolinea l’importanza della presenza pisana al Salone

Pisa potrebbe diventare come Parigi, Bruxelles e Berlino grazie al protocollo d’intesa sulla navigazione interna firmato nel febbraio scorso dalla Navicelli di Pisa Spa con l’Unione Navigazione Interna Italiana (UNII). Ma per combattere la crisi bisogna puntare anche sull’internazionalizzazione. “Tutti lo dicono – ha detto il Consigliere della Navicelli di

Pisa Spa Valter Tamburini – dimenticando però che le nostre imprese sono piccole e hanno pochi soldi, per cui i proclami non bastano: serve il sostegno economico. Noi non lo possiamo dare, ma accompagniamo le imprese in mercati lontani emergenti, come il Brasile, l’India, la Cina e il Sud Africa. E nelle nostre missioni vendiamo tutto il territorio pisano, non solo la nautica”. Per quanto riguarda l’andamento della nautica nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni nazionali di imbarcazioni da diporto sono scese del 19,2% dopo il calo del 18% del 2009 e del 17% del 2010 e il recupero del 4% del 2011. Nello stesso periodo in Toscana il settore delle navi e delle imbarcazioni ha fatto registrare una flessione delle vendite all’estero pari al 50%. E in misura inferiore sta succe-

dendo anche a Pisa con un calo delle vendite del 32% nella prima metà dell’anno. I dati della Camera di commercio di Pisa sono stati illustrati dal Presidente Pacini: “Nonostante tutto, la camera di commercio crede in un possibile rilancio della nautica anche prima del 2015”. Un ottimismo condiviso anche dal Presidente della Provincia Pieroni: “Non c'é stata un'inversione di tendenza nel 2012 per il settore in Italia, ma la nostra presenza qui a Genova al Salone nautico vuole essere la conferma che crediamo nelle potenzialità della nautica nella nostra provincia. È necessario rafforzare la collaborazione tra imprese del settore nautico su progetti di innovazione, ricerca e sostegno all’internazionalizzazione ”. Daniela Salvestroni

UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA - NAUTICA IN CIFRE Fatturato globale a 3,4 miliardi di euro. Con il 67% della produzione totale l’export si conferma la forza trainante del mercato dell’industria nautica.

Sono i dati emersi dalla presentazione del volume “La nautica in cifre” al Salone nautico internazionale di Genova Particolarmente attesa quest’anno la presentazione dei dati de “La nautica in cifre. Analisi del mercato per l’anno 2011” curata dall’Ufficio studi di Ucina in collaborazione con il dipartimento di Economia dell’Università di Genova. Lo studio ha evidenziato i principali risultati conseguiti dal comparto nautico, tra i quali il 8

fatturato, le quote di produzione (export e mercato domestico) e i livelli occupazionali. Secondo l’analisi, il fatturato globale del 2011, che ammonta a 3,42 miliardi di euro, ha registrato una crescita dell’1,93% rispetto al 2010. Più in particolare, le performance registrate dai singoli

segmenti sono state: cantieristica 2,05 miliardi di euro (+2,04% sul 2010), manutenzione e refitting 0,18 miliardi (+3,81% sul 2010), accessori 0,91 miliardi (+2,84% sul 2010) e infine motori 0,29 miliardi (-2,56% sul 2010). (continua a pag seguente)


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(continua da pag precedente) La nautica italiana ha inoltre riconfermato la forte vocazione all’export, che nel 2011 ha registrato un valore complessivo pari a 1,92 miliardi di Euro (+19% rispetto all’anno precedente). In percentuale l’export rappresenta il 67% della produzione totale del comparto, valore che sale al 79% per il segmento della cantieristica. Lo studio rileva, dunque, una sostanziale inversione delle quote di mercato tra Italia ed estero rispetto agli anni di picco (2007/2008) e testimonia che le aziende italiane hanno intrapreso la strada

dell’internazionalizzazione. Secondo quanto analizzato da “La nautica in cifre”, nonostante la crisi, l’industria nautica italiana rimane comunque la più importante al mondo insieme a quella degli USA, con un chiaro dominio nel settore dei superyacht che hanno rappresentato il 44% degli ordini complessivi a livello mondiale. Nel 2011 il contributo dell’industria nautica al PIL nazionale è cresciuto del 2% attestandosi a circa 2,85 miliardi di euro, contribuendo per l’1,8 per mille al PIL nazionale. Tali dati non devono tuttavia far pensare a un trend di ripre-

sa in quanto, secondo le prime stime formulate dal gruppo di lavoro che ha redatto “La nautica in cifre”, il fatturato globale del 2012 dovrebbe subire una contrazione compresa tra il -15% e il -25%, attestandosi in una forbice compresa tra i 2,8 e i 2.5 miliardi di euro. D.S.

LA 52° EDIZIONE DEL SALONE NAUTICO DI GENOVA, TRA POLEMICHE E CALO DI PRESENZE

La 52° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova, conclusasi lo scorso 14 ottobre, è stata contornata dalle polemiche e dal netto calo delle presenze. Chiunque abbia visitato l’ultima edizione del Genoa Boat show avrà sicuramente notato ampi spazi vuoti, dovuti al calo degli espositori, calcolato intorno al 30%. Anche l’affluenza dei visi-

tatori ha subito una drastica frenata con un calo che si aggira attorno al 22% rispetto all’anno precedente. I motivi sembrano molteplici, oltre la forte crisi del settore che sicuramente ha inciso sulle scelte rinunciatarie da parte di alcuni operatori vi è stato un forte malcontento dovuto agli alti costi stabiliti dall’Ente Fiera e agli scarsi servizi. Molti operatori, tra i quali anche alcuni nomi importanti, hanno infatti deciso di rinunciare ad una loro presenza al Salone Nautico. Le polemiche si sono accese anche tra gli stessi organizzatori tanto che UCINA ha minacciato di lasciare Genova, accusando l’Ente Fiera di non essere all’altezza delle esigenze del settore e così gli ha fatto eco la

Regione Liguria che in qualità di socio dell’Ente Fiera ha lamentato una cattiva politica di gestione nei confronti delle grandi manifestazioni e in particolare sottolineando l’inopportunità di applicare elevati costi per gli spazi espositivi. A buttare benzina sul fuoco ci ha pensato Paolo Vitelli, amministratore delegato di Azimuth, il quale ha proposto, strizzando l’occhio ad UCINA, lo spostamento del Salone Nautico a Viareggio. La proposta ha avuto immediati consensi dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e dall’ente Carrara Fiere che si è detto pronto a candidarsi per la prossima kermesse della nautica a Viareggio e Marina di Massa, offrendo i propri spazi espositivi per ospitare la parte “a terra” del salone. (Continua pag. seguente)

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(continua da pag. precedente) Nell’ipotesi paventata, un sistema di bus navetta dovrebbe collegare i padiglioni di Carrara Fiere a Viareggio. Sicuramente se l’Ente Fiera di Genova vorrà continuare ad avere l’esclusiva sul più grande

evento fieristico nautico italiano dovrà ammodernarsi e rivedere molti aspetti quali, un minor costo per gli spazi espositivi e per i servizi a richiesta, oltre a cercare di apportare migliorie ai servizi stessi. Non dimentichiamoci infatti che già dalla scorsa edizione cominciava a farsi largo il malcontento tra gli espositori, i quali misero in campo una raccolta di firme per denunciare la fatiscenza del

padiglione S e la mancanza di un opportuno sistema di climatizzazione dell’ambiente interno. Al di là delle polemiche ci auguriamo che ovunque verranno svolte le prossime edizioni del Salone Nautico Internazionale, esso possa recuperare la fama e il prestigio di un tempo, auspicando, ovviamente, che a ciò contribuisca una rapida ripresa del settore. Andrea Bruscoli

CONVEGNO UNII AL SALONE: TURISMO E TRASPORTO NAUTICO FLUVIALE Durante il Salone Nautico di Genova, nella giornata di Martedì 9 Ottobre, la Spa Navicelli di Pisa ha organizzato, presso il proprio stand, un convegno in collaborazione con l’UNII (Unione Navigazione Interna Italiana) in cui sono stati affrontati i temi relativi al turismo fluviale e il trasporto merci sulle vie d’acqua interne. Al convegno hanno partecipato in qualità di relatori Mario Borgatti (Presidente UNII), Giovandomenico Caridi (Presidente Spa Navicelli di Pisa), Giuseppe Forte (Assessore alle Attività Produttive, Commercio e Turismo del Comune di Pisa), Pierpaolo Romio (Zeppelin Soc. Coop. “Girolibero”), Marco Magnarosa (Vicepresidente Spa Navicelli di Pisa). Il Presidente dell’UNII, Mario Borgatti, ha illustrato la situazione a livello mon10

diale per quanto riguarda l’utilizzo delle vie d’acqua interne a fini turistici e commerciali, facendo una comparazione con la situazione italiana: in particolare il nord – est italiano negli ultimi anni si è molto sviluppato da questo punto di vista, con un massiccio utilizzo di fiumi e canali sia per il trasporto merci su chiatte, sia a fini turistici con la nascita delle cosi dette “vacanze fluviali”, ovvero soggiorni trascorsi a bordo di house boat (case galleggianti) con cui poter visitare il territorio navigando sulle vie d’acqua interne. Il Presidente della Spa Navicelli di Pisa, Giovandomenico Caridi, ha illustrato le potenzialità del Canale dei Navicelli in merito ai temi trattati: infatti, con la prossima apertura del’Incile, si costituirà un interessante percorso

fluviale che collegherà il Canale dei Navicelli con il Fiume Arno, gettando così le basi non solo per lo sviluppo del turismo fluviale pisano, ma anche per il potenziale ripristino del trasporto merci sul Canale dei Navicelli. La Spa Navicelli di Pisa è affiliata all’UNII d a l 2009, pr o pr io per promuovere con maggior forza l’utilizzo delle vie d’acqua pisane che comporterebbe uno sviluppo turistico e commerciale che andrebbe ad arricchire le potenzialità del territorio pisano. Andrea Pecori

I relatori presenti al Convegno organizzato con l’UNII, tra cui il Presidente Mario Borgatti


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INAUGURAZIONE APEA 2020 NAVICELLI

Il Sindaco di Pisa e il Presidente della Navicelli di Pisa Spa guidano la visita inaugurale di APEA, presso la Darsena Pisana

Il passato mercoledì 7 novembre, nella cerimonia d’inaugurazione dell’APEA NAVICELLI, sono stati consegnati gli inter venti r eali zzati nell’ambito del progetto APEA 2020 Navicelli. Il progetto è stato cofinanziato dalla Regione Toscana con i Fondi Strutturali del PRSE 20072010 2010 e PAR FAS 20072013-Linea di azione “Infrastrutture per i settori produttivi” e con la collaborazione del Comune di Pisa. All’inaugurazione sono stati presente Marco Filippeschi, Sindaco Comune di Pisa, Valter Picchi, Assessore provinciale all’Ambiente, Sergio Toncelli, Vicepresidente CCIAA, Annarita Bramerini, Assessore Regionale all’Ambiente e l’Energia. Il Presidente della Spa Navicelli Giovandomenico Caridi ha espresso la sua soddisfazione per il completamento dei lavori di manutenzione e ha sottolineato l’impego fortemente voluto dall’Amministrazione della Spa Navicelli di riconverti-

re l’area della Darsena Pisana in area produttiva ecologicamente attrezzata-APEA. Lo sviluppo del modello APEA, rappresenta per le aziende insediate un abbattimento dei costi di gestione e d’impatto ambientale delle loro attività, grazie alla gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle tecnologie, creando un valore aggiunto e ottenendo un vantaggio condiviso per le imprese, per gli Enti per il sistema produttivo locale. Ed è in quest’ottica che il progetto APEA 2020 si è prefisso l’obiettivo di riqualificare e migliorare le prestazioni ambientali della Darsena Pisana, prestando particolare attenzione alle componenti ambientali: emissioni di gas clima-alteranti e di gas inquinanti, scarichi, inquinamento acustico, risparmio energetico con l’uso dell’energia elettrica prodotta da fonti di energia rinnovabili, etc., attraverso la realizzazione di diversi interventi tecnologici e infrastrutturali. L’obiettivo è stato centrato in pieno, con un investimento di poco più di 1,1 milioni di euro sono state realizzate diverse opere, tra le quali figurano: pensilina fotovoltaica di potenza pari a 20 kw con parcheggio incorporato e barriera antirumore con pannelli integrati di 5 kw di potenza, i m p i a n t o d’illuminazione pubblica median-

te tecnologia LED con sensori crepuscolari, alimentato dai fotovoltaici installati, isole ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti, ottimizzazione dei servizi a banda larga con la messa in opera d’infrastrutture informatiche per la fibra ottica, software per la gestione dello spegnimento automatico dei computer minimizzandone il consumo energetico e razionalizzandone l’uso, riorganizzazione della viabilità interna, installazione di un impianto microeolico di potenza nominale pari a 10 kw, composto di un aerogeneratore ad asse verticale per garantire una maggiore sicurezza alle imbarcazioni in transito lungo il Canale, sistemazione della rete fognaria con l’adeguamento e separazione dello scarico delle acque reflue e l’installazione di un serbatoio da rinterro per il recupero e il riutilizzo delle acque piovane, rifacimento del manto stradale con materiale fonoassorbente del tipo Asphalt Rubber” che consente di attenuare il rumore da rotolamento del traffico veicolare e realizzazione di una pista ciclabile interna. (continua a pag. seguente)

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UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA PIETRO VASSENA ELETTO VICE PRESIDENTE DI UCINA

Il Nuovo Vice Presidente di UCINA, Pietro Vassena

“ […]Pietro Vassena appartiene a una famiglia che opera da tre generazioni nella nautica.”

Il Consiglio Direttivo UCINA, ha votato l’ingresso del Consigliere Pietro Vassena nella Giunta Esecutiva di UCINA, l’organismo deliberativo ristretto della Confindustria Nautica. Pietro Vassena appartiene a una famiglia che opera da tre generazioni nella nautica. E’ Amministratore Delegato della Lepanto Spa, azienda importatrice e distributrice di imbarcazioni con sede a Peschiera del Garda (VR), e Consigliere UCINA dal 2006. Aveva già ricoperto la carica di Vice Presidente tra il 2009 e il 2010. Vassena ha assunto la delega a rappresentare UCINA Confindustria Nautica all’interno di Federturismo.

(Continua da pag. precedente) In occasione della cerimonia di presentazione dell’APEA NAVICELLI, il Sindaco Marco Filippeschi – ha dichiarato «esprimo la mia soddisfazione per l'inaugurazione di stamani con cui viene a maturazione il primo modulo di un progetto che sarà di riferimento per tutta la Toscana. Qui c'è uno dei più grandi parchi fotovoltaici della Toscana, siamo ai confini con il Parco, abbiamo approvato il SEAP e stiamo dimostrando come tutta una 12

Da segnalare inoltre l’ingresso dei Consiglieri UCINA Andrea Razeto e Piero Formenti come delegati italiani rispettivamente in ICOMIA e EBI. Andrea Razeto, Consigliere delegato della Fratelli Razeto e Casareto, azienda specializzata nella produzione di accessori ed equipaggiamenti nel settore nautico e navale, è stato nominato componente dell’Executive Commitee di ICOMIA. Fondata nel 1965, l’associazione ha l’obiettivo di rappresentare le federazioni nautiche nazionali e costituire una voce unica nell’industria nautica nel mondo. I Paesi che fanno parte di ICOMIA sono 35: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, India,

serie di attività produttive siano compatibili con il Parco. Inoltre devo sottolineare che tutto quello che si fa qui è dovuto alla nostra capacità progettuale e d’intercettazione degli investimenti. Questi interventi , la logistica eccezionale dell'area, valorizzano gli insediamenti esistenti e sono una condizione per attirare ulteriori investimenti e insediamenti, produttivi». L’assessore Rita Maria Bremerini ha affermato «È giusto vedere la capacità di chi ha rischiato e investe in

Irlanda, Giappone, Libano, Nuova Zelanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Singapore, Spagna, Svezia, Sud Africa, Svizzera, Taiwan, Turchia, UK, USA. Piero Formenti, Amministratore Delegato di Zar Formenti, azienda specializzata nella costruzione di imbarcazioni pneumatiche innovative ad alte prestazioni, è stato nominato componente del Council dell’European Boating Industry. EBI è l’associazione fondata nel 2009 che rappresenta gli interessi dell’industria nautica europea. Ne fanno parte 17 nazioni: Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Svizzera. D.S.

direzione innovativa, in un momento di grave crisi come quella attuale, senza aspettare tempi migliori". Siamo in controtendenza. In queste condizioni c’è anche chi rifiuta, per timore, di utilizzare investimenti esistenti. Quest’'area è strategica per l'intera Toscana, avere deciso di investire qui è importante ed è un esempio per tutta la Regione». Silvia Leòn


ANNO III, Numero 12

UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA NEL 2013 IL SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA SI SVOLGERÀ DAL 2 AL 6 OTTOBRE E AVRÀ UN NUOVO ASPETTO E’ emerso all’Assemblea Generale di UCINA - Confindustria Nautica del 13 dicembre scorso per delineare le strategie per il 2013

Negli ultimi mesi UCINA ha lavorato per progettare una nuova manifestazione maggiormente in linea con le esigenze manifestate dagli operatori nautici e con le mutate condizioni di mercato. Il Consiglio Direttivo ha presentato all’Assemblea dei Soci le proposte progettuali elaborate con il supporto dello Studio Caliari e Associati, del Cermes Bocconi, dell’Osservatorio Nautico Nazionale e dell’Università di Genova, per un nuovo progetto espositivo all’interno del quartiere fieristico di Genova. L’Assemblea dei Soci UCINA ha condiviso con il Consiglio la soluzione elaborata dallo studio Caliari e Associati di Milano del Professor Pier Federico Caliari, docente del Politecnico di Milano in Progettazione Grandi Mostre e Musealizzazione, ideatore di un layout espositivo dalle linee totalmente innovative. Il progetto prevede la valorizzazione

degli spazi espositivi sul lato mare mediante il potenziamento della dotazione di superfici espositive e pre-allestite per un totale di oltre 15.000 mq, lo spostamento verso ponente del flusso principale di visita con la creazione di un nuovo percorso fronte mare attraverso un ampio utilizzo di pontili galleggianti, la collocazione dei motoryacht nell’area della Nuova Marina, dove saranno disponibili soluzioni per l’allestimento anche a due livelli su banchina e un corrispondente spazio su pontile galleggiante. La soluzione consentirà, almeno per il 2013, di mantenere il Salone Nautico a Genova nella storica location che lo ha ospitato per 52 edizioni, di ridurre in maniera significativa i costi di partecipazione degli espositori, sia diretti che indiretti, e di riqualificare e ridimensionare le superfici espositive rendendole idonee a ospitare un Salone di rilievo internazionale. “A questo punto – ha dichiarato il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni – dalle Istituzioni, con le quali abbiamo fin qui operato all’insegna di un confronto costruttivo, attendiamo un concreto piano di sviluppo e riqualificazione del quartiere funzionale alla nostra proposta progettuale. Inoltre per operare in un sistema globa-

lizzato e competere a livello internazionale la squadra dovrà essere unita, compatta e avere totale comunione di intenti e risorse adeguate. Secondo gli studi del Cermes Bocconi, a livello europeo gli spazi necessari alle fiere andranno progressivamente riducendosi e concentrandosi, pertanto ritengo che nel quartiere fieristico genovese gli spazi per manifestazioni diverse dal nautico saranno nettamente inferiori al passato e che il padiglione Blu sarà adeguato. Per le restanti strutture le Istituzioni dovranno trovare una nuova destinazione. Le opere accessorie indispensabili per portare al centro il

padiglione di Jean Nouvel sono un Nira ristrutturato in parte ad albergo, un nuovo varco di ponente e una rampa di accesso che dalla sopraelevata conduca direttamente in Fiera. Ugualmente importante è la ristrutturazione della banchina centrale per consentire ai due attuali Marina di configurarsi come un unico porto turistico. Se il Salone Nautico vuole restare a Genova, bisognerà trovare una soluzione definitiva e a lungo termine per la gestione della Nuova Darsena che non potrà che tenere il Salone Nautico come principale punto di riferimento”. Daniela Salvestroni

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“PIRELLI PZERO 1100 SPORT” OPZIONE DI ALTA GAMMA PER LA STAGIONE ESTIVA 2013 Comfort, eleganza, innovazione continua, attenzione al dettaglio ed eccellenti performance. Queste le caratteristiche del nuovo gommone 11 metri presentato da Tecnorib, la società licenziataria del marchio Pirelli PZero per i gommoni, al 52° Salone Nautico di Genova. Fra le tante notizie che parlano di cambiamento epocale colpisce l’analisi di un sociologo autore di “I paradigmi del futuro” che vede l’Italia occhio del ciclone economico e finanziario in atto e intuisce che proprio nel nostro Paese accadrà un piccolo Rinascimento. Abbiamo due anni di tempo, non di più, afferma Francesco Morace per affrontare con coraggio la sfida del cambiamento e dell’innovazione; l’Italia può farcela. Un altro passaggio che fa riflettere sta fra le righe di una recente intervista rilasciata dall’imprenditore Guidalberto Guidi. Il presidente di Ducati Energia afferma che quello che stiamo vivendo non è solo una crisi economica “ma una mutazione genetica del modo di fare impresa” dalla quale però ancora non si capisce in che modo uscire. Ora, in questa congiuntura, è probabile che anche chi ha intenzione di armare un’ importante imbarcazione, indice di status sociale, possa essere indotto a dilazionare l’acquisto in vista di tempi più opportuni

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e a indirizzarsi per la prossima stagione estiva a qualcosa di diverso, ma che si colloca egualmente nel concetto di eccellente e lussuoso; offerto dall’impareggiabile mercato dell’industrial design italiano. L’esempio ci viene da un battello di alta gamma come il nuovo PIRELLI PZERO 1100 SPORT, un mix accurato di design e tecnologia improntati al sapere del Bel Paese. Omologato per ospitare fino a quattordici persone, unisce lo stile e l'eleganza dei rivestimenti in teak e della cuscineria, con una decisa attitudine sportiva grazie alla linea e alla postazione di guida con hard top. Il comfort a bordo è assicurato dagli spazi ampi e vivibili come il prendisole posteriore, il divano a prua con tavolo trasformabile anch'esso in prendisole, dal pozzetto con divano e mobile bar e dai servizi nella consolle. Come gli altri modelli della gamma incarna nel suo DNA lo spirito dei marchi che lo contraddistinguono: meticolosa ricerca dei materiali, attenzione ai dettagli e

alta qualità delle performance. La tenda parasole smontabile con pali in carbonio e il sistema digitale con controllo delle utenze garantiscono comfort e innovazione tecnologica nella navigazione. Rientra nella categoria dei natanti ed è disponibile in due modelli, con motore entro-fuori bordo e con i motori fuori bordo (due max da 350 hp), quest'ultimo adatto a chi desidera una navigazione più veloce e sportiva. Entrambi sono contraddistinti dal tubolare in 3 tonalità di grigio, dalla P lunga, che caratterizza i marchi, bianca in contrasto e dalla cuscineria rossa. (continua a pag. seguente)

Dal design sportivo ed elegante il nuovo gommone Pirelli è un piccolo gioiello di stile. Bello da vedere, ottimo per navigare presenta dettagli che lo rendono uno dei prodotti di punta della produzione nautica italiana

“ […] il nuovo PIRELLI

PZERO 1100 SPORT, [è] un mix accurato di design e tecnologia improntati al sapere del Bel Paese. […]”


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PIRELLI PZERO 1100 SPORT Presentato al 52° Salone Nautico, completa la flotta dei battelli prodotta e venduta con i marchi concessi in licenza da Pirelli a Tecnorib, azienda con la quale è stato firmato un accordo nel 2005. E’ l’anno in cui Pirelli, nata nel 1887 alle porte di Milano per la produzione di impermeabili di caucciù, ha celebrato

dieci lustri di produzione di gommoni gommati. Proprio nel 1955 nasceva, infatti, il Nautilus, primo battello pneumatico. Il primo gommone PIRELLI PZERO è stato varato nelle acque di Portofino nel maggio 2006.

Mara Borsini

Dati tecnici

Lunghezza: 9,99 m Lunghezza fuori tutto: 11,37 m Larghezza esterna: 3,54 m Diametro tubolari: 0,46 - 0,64 m Compartimenti d’aria: 6 Portata persone: 14 Capacità serbatoio carburante: 660 l Capacità serbatoio acqua: 160 l

Motori EFB benzina

2x Mercruiser 5.0 MPI DTS 260 hp Bravo 1 2x Mercruiser 377 MAG DTS 320 hp Bravo 1

Motori EFB diesel

2x Cummins QSD 4.2 S DTS 270 hp Bravo 1 2x Cummins QSD 4.2 S DTS 320 hp Bravo 1

Motori FB

max 2x350 hp

Colorazione di serie

Vetroresina bianca, tubolare in 3 tonalità di grigio, P. bianca e cuscineria rossa

Accessori di serie Package accessori

Bagno con lavabo, WC e serbatoio acque nere Bussola ad incasso Cuscineria Cuscino centrale prendisole di poppa Ghiacciaia non motorizzata Gonfiatore elettrico Hard top Impianto doccia con acqua dolce Luci di calpestio pozzetto Luci di via Meccanismo di guida inclinata Mobile bar con frigo Pompe di sentina Porta anulare Presa 12V Presa di banchina, carica batterie, cavo Rivestimento in teak Sistema digitale di controllo delle utenze Staccabatteria Tavolino completo di piede e supporto Tenda parasole smontabile con pali in carbonio Tromba Verricello elettrico con ancora e catena Plancia con gavoni e scaletta di risalita a scomparsa (versione efb) Bracket con due scalette di risalita a scomparsa (versione fb)

PIRELLI PZERO 1100 SPORT SCHEDA TECNICA

CRUISING set Impianto stereo Fusion per Ipod, 4 altoparlanti, comando remoto in consolle, antenna Conta catena elettronico Telecomando per salpa ancora GPS 7” GARMIN 720 S con cartografia, ecoscandaglio e vhf

Pirelli 1100 Sport Performance

COVER set Telo copri consolle Telo copricuscini di poppa Telo copricuscini di prua Accessori extra

Boiler Palo sci nautico (versione efb) Tendalino di prua

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DARSENA PISANA: AL VIA GLI INTERVENTI DI AMMODERNAMENTO DELLE BANCHINE I lavori di riqualificazione dell’area della Darsena Pisana non sembrano arrestarsi al progetto APEA NAVICELLI 2020, i cui lavori sono da poco ultimati. Sono infatti stati avviati i lavori di realizzazione degli impianti delle banchine a servizio delle imbarcazioni che renderanno il Porto Pisano ancora più funzionale. L’opera di riqualificazione delle banchine si colloca quindi in un contesto più ampio di azioni ed interventi infrastrutturali della Navicelli di Pisa rivolti ad accrescere le potenzialità del porto interno per generare così un vantaggio competitivo, in chiave eco- sostenibile, per l’intero comparto nautico locale. È previsto un investimento complessivo di oltre 300 mila euro che servirà a dotare le banchine della Darsena Pisana di otto torrette antincendio e sedici colonnine di servizio

in grado di garantire alle imbarcazioni in sosta i servizi di acqua potabile e non, elettricità e illuminazione. Le colonnine saranno usufruibili grazie ad un sistema elettronico prepagato e il servizio sarà gestito direttamente dalla Navicelli di Pisa. In testa al pontile verrà realizzato un moderno sistema di trattamento e smaltimento della acque reflue prodotte dalle imbarcazioni in ormeggio che permetterà l’aspirazione delle acque reflue convogliandole direttamente alla rete fognaria e lo smaltimento delle acque oleose e di sentina a seguito del trattamento all’interno dell’impianto disoleatore, in grado di far rientrare la concentrazione di idrocarburi entro i limiti tollerati dalla normativa vigente per scarico in fogna nera. Simone Pistolesi

Esempi di Colonnina di Servizio

Esempio di un impianto di trattamento delle acque reflue realizzato presso un’area portuale

La Darsena Pisana, area oggetto dell’ammodernamento Planimetria degli Impianti delle banchine a servizio delle imbarcazioni

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VIA AI LAVORI DI IKEA SUI NAVICELLI L’area produt- S.G.C. FI-PI-LI e la SS1 sezione sul sito della società tiva dei Navi- (Aurelia), sia la prossima (www.ikea.it), vista la previsione celli non è più realizzazione di una serie di di migliaia di domande. E’ facile solo ad esclu- rotonde lungo quest’ultima, intuire l’appetibilità di tali posti, sivo appannag- dovrebbero risolvere le e- sia per l’attuale contesto occugio della can- ventuali congestioni di traffi- pazionale, sia perché la quasi tieristica nava- co nei periodi di maggiore totalità (92%) dei contratti per i le: dopo il sus- affluenza. Il punto vendita, dipendenti IKEA risulta essere a seguirsi di va- più grande e più moderno tempo indeterminato, nonorie vicissitudini, rispetto a quello di Sesto stante siano per la maggior e in tempi bu- Fiorentino, sarà attrezzato parte part-time (ben il 70%). rocratici da con un ristorante self- Per quanto riguarda le stime L’Amministratore Delegato di Ikea record, lo scor- service da 550 coperti, un occupazionali dell’indotto si parso 23 Ottobre bistrot, un bar ed un nego- la di circa 70 lavoratori in settoItalia, Lars Petersson è stato dato il zio con prodotti tipici svede- ri come trasporti, sicurezza, via ufficiale alla realizzazione si che accoglieranno, secon- montaggi, pulizia e manutenziodel nuovo punto vendita del do le previsioni, circa 1 mi- ne. colosso svedese “IKEA”, con lione e mezzo di clienti A chi contesta il progetto per la posa del “primo palo”, co- all’anno. paure riguardanti il comparto me sottolineato del mobile locale, Lars dall’amministratore Petersson risponde che delegato di Ikea Italia, la loro esperienza in più di Lars Petersson. Al via 300 punti vendita sparsi dei lavori si ricordano per il mondo indica un la presenza e gli interaumento di interesse per venti del Sindaco di tutto il settore, piuttosto Pisa Marco Filippeche una perdita della traschi, del Presidente dizione locale e rassicura A Natale della Provincia di Pisa affermando che la filosofi2013 Andrea Pieroni, del a di Ikea si basa l’inaugurazione Presidente della Resull’approvvigionamento L’inizio lavori presso l’area di Sviluppo Navicelli gione Toscana Enrico dalle imprese locali, da cui dello Store Rossi, oltre che del compra prodotti e compoPresidente di Sviluppo Navi- I lavori di costruzione del nenti per usarli e rivenderli in celli Stefano Bottai, proprie- punto vendita termineran- tutto il mondo. taria dell’area su cui sorgerà no il prossimo Natale Per il Sindaco di Pisa Filippeschi lo store. (2013), grazie ad un inve- e il Presidente della Regione L’area è situata a nord del stimento totale stimato di Rossi, il mega-store nell’area cantiere di Codecasa, e avrà 62 milioni di €. A maggio dei Navicelli rappresenta una una superficie di circa inizieranno le selezioni del fonte attrattiva molto rilevante 33.000 mq, con un parcheg- personale per 240 posti di per maggiori investitori e visitagio adiacente per circa lavoro (numero che com- tori, per il territorio Pisano e, 1.200 autovetture. Per prende anche la quota dei più in generale, per tutta la Toquanto riguarda la viabilità, lavoratori attualmente in scana. nota spesso dolente, sia la mobilità interna), per le quali Marco Sammataro vicinanza dello svincolo della sarà disponibile un’apposita 17


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INTERNAZIONALIZZAZIONE: ATTIVITA’ DI INCOMING CON OPERATORI NAUTICI ARGENTINI seguiti da attività di scou- tessuto produttivo e in particolare ting, la Navicelli crea dei del comparto nautico del territorio contatti con imprese este- pisano per intercettare le domanre che possono costituire de dei mercati esteri fortemente uno strumento iniziale per interessati alla qualità e al design le aziende italiane interes- delle imbarcazioni italiane. sate a internazionalizzarsi La scelta dell’Argentina è dovuta e a pianificare un progetto allo sviluppo che la sta caratterizstrategico che consenta al zando; infatti, il paese sudamericaprodotto Made in Italy di no è riuscito a uscire da una crisi inserirsi e posizionarsi in profonda seguita al default del modo durevole all’interno 2001 e, negli ultimi anni, ha regiDelegazione Argentina in visita ai cantieri dell’area di un canale della distribu- strato un’inversione di tendenza zione. caratterizzata da significativi seNavicelli In questa ottica, nel mese gnali di crescita. La globalizzazione economica e di novembre, la SpA Navicelli, in La comunicazione diretta, finalizzal’aumentata competizione su scala collaborazione con Lucca Pro- ta a illustrare, le opportunità e i intercontinentale impongono alle mos, ha organizzato un’attività di motivi di convenienza nell’operare aziende italiane di valutare con incoming, presso la sua segrande attenzione la possibilità di de, con gli operatori nautici cercare nuove occasioni di busi- argentini contattati durante ness sui mercati esteri. la Missione Commerciale in Oggi, infatti, l’internazionalizzazione Argentina, svoltasi nel mese non riguarda più soltanto le grandi di giugno. imprese, ma è un fenomeno che Gli obiettivi prioritari di tale deve essere preso in considerazio- attività di incoming sono quene anche dalle piccole e medie a- sti: rendere sistematico ziende per uscire da una crisi eco- l’approccio delle imprese nomica e finanziaria che, in Italia, pisane nei confronti dei mernon sembra arrestarsi. cati internazionali; consolidaIn questa situazione economica, re i rapporti con gli operatori occorre, dunque, offrire alle impre- conosciuti durante le missio- Visita ad uno yacht in costruzione presso RossiNavi se uno scenario extra nazionale ni; far conoscere agli operaper dilatare il loro orizzonte econo- tori stranieri il prodotto e i luoghi con i cantieri pisani, è risultata mico, per costruire nuove speran- di produzione perché possano incisiva ed efficace e la delegazioze di crescita e per cogliere una apprezzare meglio la qualità della ne argentina (composta da rapserie importante di opportunità di lavorazione e l’eccellenza delle presentanti di cantieri nautici, resviluppo. produzioni. sponsabili di aziende produttrici di Per questi motivi, la SpA Navicelli di Questi obiettivi sono tutti finalizza- componentistica, architetti navali Pisa ha incrementato le attività di ti alla concretizzazione di partena- e progettisti) ha manifestato un marketing internazionale per sup- riati e di accordi commerciali. forte interesse per le possibilità di portare le aziende decise a intra- L’iniziativa ha, quindi, proseguito e collaborazioni imprenditoriali con prendere un’attività di esportazio- valorizzato il percorso intrapreso le nostre imprese e per la creadalla SpA Navicelli di Pisa di valo- zione di un partenariato economine e di analisi dei mercati esteri. Attraverso missioni imprenditoriali rizzazione e promozione della no- co tra le due nazioni. V.L. in paesi stranieri e incontri mirati, stra area territoriale e del suo 18


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IL PUNTO di Renzo Moschini

Renzo Moschini

Il territorio pisano ed in particolare il nostro mare e litorale -Arno compresosono da anni caratterizzati da problematiche complesse e controverse sia economico-sociali che ambientali. Negli ultimi anni c’è stato uno sforzo, non soltanto delle istituzioni locali, per riuscire a dare visibilità a queste questioni specialmente da quando ha preso avvio la costruzione del porto di Boccadarno. Se con il porto per molti versi si è chiuso un capitolo a lungo controverso e non privo tuttavia di strascichi, con altri aspetti si devono fare i conti specie in rapporto ad una condizione allarmante del litorale e del mare tosco-ligure. Una situazione che anche il tradizionale approccio di un evento come il Salone nautico di Genova non è riuscito quest’anno a rappre-

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sentare adeguatamente, tanto da essere stato messo in discussione. In questo contesto i Navicelli giocano naturalmente come abbiamo tante volte sottolineato un ruolo estremamente delicato e importante in rapporto al territorio non soltanto pisano, specialmente nel momento in cui si ridisegnano le province e il parco di San Rossore è chiamato ad esercitare nuovi ruoli, ad esempio, alla Meloria. Navicelli vuol dire golena dell’Arno che vuol dire parco, porto, Marina di Pisa e molto altro ancora. A questi aspetti negli ultimi anni sono state dedicate iniziative anche regionali a Parcolibri (ora chiuso), un libro sulla nautica sostenibile, riviste come Cosmonautica non se la passono bene e neppure Toscanaparchi. Da qui l’esigenza di rilanciare su questi temi ai quali non solo i soggetti istituzionali -Navicelli inclusi- ma anche i privati e le loro rappresentanze -Boccadarno in testa- dovrebbero impegnarsi di più e non sottrarsi come invece sta in parte già avvenendo. Come Gruppo di San Rossore ora costituitosi in associazione culturale (onlus) che raccoglie adesioni anche di soggetti istituzionali

(vedi www.grupposanrossore.it) d’intesa con istituti di ricerca e comitati come quello del litorale sul paesaggio stiamo cercando di promuovere iniziative anche culturali nazionali come avvenne già con Parcolibri. I Navicelli non possono sottrarsi specie in un momento così delicato per l’ambiente dall’assumere un ruolo meno marginale. Per quanto ci riguarda ci contiamo.

Renzo Moschini

Presidente Gruppo di San Rossore per il rilancio dei parchi


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IL TEATRO LUX DI PISA “Cari amici, oggi il cinema Lux riprende la sua antica attività. Vi siamo vicini col pensiero, ed è un pensiero che ci rallegra, perché il Lux di Pisa ha un suo posto dentro la nostra scoperta del cinema e la nostra decisione di fare cinema. Ricordiamo le proiezioni notturne e quelle mattutine. Le prime suscitavano, nell’Italia di allora, democristiana e antineorealista, furiose passioni vitali. Le proiezioni della domenica mattina ci procuravano una specie di trauma: uscivamo dal buio della sala gremito di immagini, nella luce chiarissima di Piazza Santa Caterina e le cose ci pareva si fossero modificate e ci inviassero segnali misteriosi e impazienti, tutti da decifrare. Ecco: il vostro lavoro di oggi nasce dal lavoro di ieri e noi ve ne siamo grati perché amiamo la memoria che offre armi al presente, e non amiamo la nostalgia che incita al solo rimpianto. Dunque buon lavoro. “ Paolo e Vittorio Taviani, giugno 2002 pando parrocchie cittadine e istituendone di nuove nel piano di Pisa. Al 13 novembre 1784 risale la fondazione della parrocchia di S. Caterina, in cui confluì la popolazione delle due parrocchie soppresse di S. Zeno e di S. Lorenzo alla Rivolta. Mons. Angiolo Franceschi, Arcivescovo di Pisa (dal 1779 al 1806), ottenne di poter istituire un Seminario e un collegio, per nobili e non, nelle stanze dell’ex-convento. Gli imponenti lavori di restauro e ampliamento, che si protrassero dal 1784 al 1808 sotto la direzione del capo mastro Antonio Toscanelli. I cambiamenti Facciata del Cinema Teatro Lux a Pisa, ex "Capella del maggiori furono, la chiusuSantissimo Salvatore". (fonte: Wikipedia - Lucarelli) ra del chiostro, l’innalzamento dell’edificio e la costruzione della nuova ala tra piazza S. Caterina e via S. Zeno. Ben presto, il collegio raggiunse una fama L’istituto di S. Caterina di notevole, tanto che molte delle famiglie patrizie pisane e italiane vi inviaAlessandria rono a formarsi i propri rampolli. Fondato nel 1784, l’istituto di S. L’edificio in cui trova sede il CinemaCaterina si colloca nell’ambito teatro Lux di Pisa, in passato era dell’attività riformatrice in campo destinato a diversa attività, come si ecclesiastico che interessò la Tosca- intuisce dalla collocazione geografica na negli ultimi decenni del 1700. all’interno della Piazza di Santa CateArtefice del progetto fu Pietro Leo- rina e come concretamente attestapoldo, Gran Duca di Toscana, che no le antiche carte di archivio. Facenvalorizzò la diocesi e la parrocchia a te parte del complesso degli edifici discapito degli ordini religiosi e delle religiosi di Santa Caterina, che comconfraternite, eliminando o accor- prendeva il Seminario, la Chiesa ed il Cimitero (oggi lo spazio è sovrastato

Cenni Storici

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dalla casa parrocchiale); svolgeva la funzione di cappella dedicata al Santissimo Salvatore. Qui aveva sede la Confraternita della Croce o del Crocione. Nome derivante dalla cappa indossata dai confratelli durante le processioni raffigurante, appunto, una grande croce pisana bianca e rossa . (continua a pag. seguente)

GLI STEMMI DELLA FACCIATA Lo stemma della Compagnia del Crocione è visibile sulla facciata dell’edificio, posto sopra il portale d’ingresso, accanto ad un secondo, meno noto raffigurante tre fioretti diagonali: blasone della nobile famiglia dei Mannelli di Fibbiana (Empoli). Questa famiglia, insieme a quella dei Nardini e Nardi, custodiva i capitoli e i libri della Congregazione della Santa Croce, occupando una posizione preminente nella vita parrocchiale.


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(continua da pag. precedente)

La Compagnia della Croce o del Crocione Il fondatore della Compagnia della Croce La Confraternita venne fondata intorno al 1300 dal Beato Giordano da Rivalto. La nascita del Beato, di incerta datazione, è comunque ascrivibile in un lasso di tempo non posteriore al 1260, né anteriore al 1245. Per quanto non ci siano pervenute notizie relative agli anni della sua fanciullezza, sappiamo che nel 1280 bussò alle porte del Convento di Santa Caterina, dove chiese ed ottenne di essere accolto come novizio. Dopo l’ingresso in Seminario venne mandato a perfezionare i suoi studi a Bologna nel celebre convento dove riposava San Domenico. Studiò, forse, anche a Perugia, e certamente a Parigi, città ricordata spesso nei suoi sermoni. L’Università di Parigi era la prima della cristianità era particolarmente celebre per la Facoltà di Teologia, dove aveva insegnato Tommaso d’Aquino. Fu qui che ottenne la licenza in teologia. Qualche anno più tardi, ebbe il primo incarico di rilievo, divenendo reggente della chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. Finito il triennio fiorentino di rettorato, dopo il 1306, insegnò teologia a Pisa. Oltre che per il suo ruolo di docente, Giordano merita di essere ricordato soprattutto come predicatore. Il Beato tuonava contro i vizi del suo tempo, gli odi, le inimicizie, le vendette, i furti, le impurità, le calunnie e il mal comportamento delle donne. Queste oratorie erano adattate alla capacità del suo popolo, e quindi espresse in volgare, per poter raggiungere le fasce più larghe della popolazione. Frà

Giordano morì a Piacenza 19 agosto del 1311.

Gli Statuti Frà Giordano si occupò anche della stesura degli Statuti trecenteschi : alla base dei quali vi era l’osservanza religiosa, la moralità dei costumi e l’esercizio della Pietà. Da questi, veniamo a sapere che la Compagnia sottostava a due priori, eletti ogni Facciata della chiesa di Santa Caterina a Pisa, nella cui vicina cappella è stato anno dai confratelli ricavato uno spazio cinematografico (oggi CinemaTeatroLux) nella festa di Ognissanti, spettava loro il compito di contenuti in due codici, entrambi nelle stanze ricevere i novizi. Gli statuti impar- conservati tivano ai confratelli tutta una se- dell’Archivio di Stato di Pisa. Il più rie di prescrizioni di ordine mora- antico, non posteriore al 1312 le, fra cui spiccavano l’obbligo di stile pisano, è quello curato dallo una confessione frequente, e stesso Beato Giordano, il della comunione, almeno quattro “recente” risale alla seconda volte l’anno. Una stretta discipli- metà del Quattrocento, periodo na che allora arrivava a prevede- della Controriforma e della rinare la fustigazione corporale. Lo scita di questa antica ConfraterStatuto originario era suddiviso nità. La sua attività, di fatto, fu in otto capitoli, che specificavano intensa nel XIV secolo, per poi andare gradualmente a scemarispettivamente i modi: re fino a rendere necessaria la fusione con la Confraternita di 1 Dell’ordinazione del ProtetSan Zeno, per poi svincolarsene tore e della elezione dei Prionel 1500. Questi ultimi statuti ri. erano il riadattamento degli anti2 Della forma di ricevere e chi alle nuove esigenze maturate del modo di entrare nella in seguito al Concilio di Trento , compagnia costituiti da venti Capitoli. Risul3 Della Confessione e della tano particolarmente curati temi Sacra Comunione quali l’organizzazione delle cari4 Dell’Ordinazione e quando che e degli uffici, a cui sono dedisi da fare congregazione cati ben quattordici capitoli. Lo 5 Dell’opera della Misericorzelo di questa Compagnia è testidia moniato anche dall’usanza che i 6 Del digiuno e della disciplina confratelli avevano di riunirsi e 7 De’ portamenti e dei modi riconfermare uno ad uno, ogni della correzione anno, in prossimità della Pasqua, 8 Come de’ fare quando enla loro adesione alla Confraternitra nella casa del Salvatore ta ed ai precetti che la disciplinaOggi possediamo due Statuti vano. della Compagnia della Croce, (continua a pag. seguente)

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(continua da pag. precedente) Grazie a questa nuova stesura sappiamo che la Compagnia era in realtà divisa in tre gruppi: I Disciplinati di Gesù Crocifisso, I Raccomandati della Vergine Maria ed indipendenti dagli altri due, I Laudesi della Vergine Maria. Solo quando quest’ultimi si unirono agli altri, prese il nome di Santissimo Salvatore, dal nome della Cappella dove compivano le loro devozioni.

Alcune date importanti Nel 1575 la Compagnia della Croce fu una delle cinque che si diresse alla volta di Roma (unita al priore del civico magistrato ed al pievano Jacopo Tavanti oratore ufficiale del Comune), per ottenere dal Papa Gregorio XIII l’assoluzione di Pisa da tutte le censure nelle quali potesse essere incorsa, quando aveva tenuto le parti dei nemici della Santa Sede. Questa fu ottenuta il 10 novembre dello stesso anno: giorno poi ricordato come la “Benedizione di Pisa” e celebrato ogni

Interno del Cinema Teatro Lux

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anno con solennità. Le Confraternite che si erano recate a Roma vennero decorate dal Municipio col nome di Arciconfraternite ed ebbero il privilegio di esibire la Croce Pisana in petto, sulla cappa e sui vessilli, mentre l’Arcivescovo concesse loro il diritto di portare a turno il gonfalone nelle pubbliche processioni. In tal modo la Compagnia divenne uno dei principali istituti religiosi di Pisa. Poche le notizie fino al 1700, secolo di riforme: come noto il Granduca Pietro Leopoldo intervenne in campo ecclesiastico sopprimendo conventi e confraternite. Il 4 dicembre 1782 fu emanata la legge delle soppressioni, ed il 16 dello stesso mese, venne soppressa la Congregazione del Santissimo Rosario dei padri domenicani di Santa Caterina, mentre il 19 dicembre fu la volta della Compagnia della Croce. In tale occasione le rendite passarono alla comunità per la costruzione del Camposanto suburbano. La Confraternita risorgerà sul finire del Settecento (1791) cambiando sede, trasferendosi nella chiesa di San Giuseppe, fondata nel 1530 fu consacrata nel 1572. La chiesa venne completamente ricostruita fra il 1707-1710 dai fratelli Giuseppe e Francesco Melani . A testimoniare la presenza della Compagnia della Croce nella chiesa troviamo, una lapide posta sul lato sinistro della facciata e nell’interno, sulla volta del catino absidale, il suo stemma accanto a quel-

lo della città e della Misericordia di Pisa, tutti datati 1955. Nella parete destra della chiesa, inoltre, si apre una cappellina dedicata al Preziosissimo Sangue e, sotto la mensa, troviamo conservate le spoglie del Beato Giordano fondatore della Compagnia. Sul finire degli anni ’50 del 1900, la Misericordia di Pisa si fuse con la Compagnia del Crocione assumendo l’attuale denominazione di Venerabile Arciconfraternita di Misericordia e Crocione di Pisa.

Gli usi “diversi” ed infine il teatro La necessità di trovare una nuova destinazione per l’edificio, elesse la cappella a magazzino della Società di San Ranieri , fungendo da deposito della biancheria della luminara: le tipiche architetture posticce in legno, dipinte di bianco, da cui il nome, che vengono applicate alla facciata degli edifici e che fanno da supporto ai “lampanini” in occasione della luminaria di San Ranieri. L’attuale utilizzo risale al 1928, quando la cappella tornò di proprietà del Seminario e venne trasformata in teatro, dove svolse la sua attività una compagnia parrocchiale diretta da Domenico Sartori e Aldo Podestà.La vita della filodrammatica fu breve e scarsamente documentata, dato che i suoi locali furono distrutti durante i contrasti di partito del periodo fascista, nel 1931. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, dal 1946, lo spazio fu riaperto e trasformato in sala cinematografica con il nome di CineLux , le cui proiezioni si protrassero fino al 1985. Sono gli anni del secondo dopoguerra, la rapida riconversione dell’industria bellica in quella di pace tocca anche il settore cinematografico, tanto che nel 1945 in Italia verranno prodotte oltre venti pellicole. Ma sono i film americani a farla da padroni nelle sale nostrane. (continua a pag. seguente)


ANNO III, Numero 12

(continua da pag. precedente) Dopo la fine del monopolio imposto dal regime fascista, arrivarono in blocco le nuove pellicole statunitensi oltre a quelle prodotte negli anni precedenti che erano state vietate Italia: oltre 500 film in quel solo anno. Non riporteremo l’intero elenco delle proiezione del CineLux, poco funzionale alla pubblicazione, principalmente per lo spazio richiesto, ci limiteremo alla filmografia del primo anno effettivo: il 1947. Questa, escluse le date in cui si avevano “soltanto” dei dibattiti/ approfondimenti, ci fornisce l’immagine di un’intensa attività. Il ’47 fu anche l’anno in si costituì a Pisa il Cineclub, nato ufficialmente il 7 novembre per volontà dei soci fondatori: Mario Benvenuti, Giancarlo del Buono, Renzo Galluzzi, Franco Guiggi, Mario Mancianti, Giuseppe Motta, Gianfranco Nannicini, Piero Verrucosi e Giordano Viotto. Il Cineclub era un’associazione che svolgeva un’attività di approfondimento critico e di divulgazione attraverso incontri cinematografici , autofinanziandosi con il pagamento di quote associative da parte dei frequentatori, suddivisi in soci sostenitori e ordinari. Mancando di un fon-

do da eleggere a propria sede,le visioni avevano luogo in sale come il Don Bosco, il Mignon, il Redini e, soprattutto, il Cimena Lux. Fra i collaboratori più assidui spiccano/vano nomi illustri: Valentino Orsini ed i fratelli Taviani. Il primo, autodidatta, si incaricava principalmente della presentazione storico-critica dei film; Paolo e Vittorio, allora studenti, dei problemi organizzativi. Il ricordo dei primi passi mossi nel mondo della celluloide, ed un legame particolare, quasi affettivo, con la sala di Piazza Santa Caterina, è documentato anche dalla bella lettera (riportata all’inizio del libro) che i Taviani scrissero nell’occasione della riapertura del cinema con il nome di CinemaTeatroLux. Ramona Lami

FILMOGRAFIA DEL 1947 16 febbraio Il Corriere dello Zar/Se ritornerai 22 febbraio La conquista del West 2 marzo I figli del deserto 10 marzo Carovana di eroi 15 marzo Occhi nella notte 16 marzo Occhi nella notte 22 marzo Follia 23 marzo Follia 6 aprile La donna del giorno 7 aprile La donna del giorno 12 aprile Il Sergente York 13 aprile Il Sergente York 19 aprile Sua Altezza è innamorata 20 aprile Sua Altezza è innamorata 27 aprile I Crociati 28 aprile I Crociati 2 maggio L’Ispettore Jones 3 maggio Il tesoro segreto di Tarzan 4 maggio Il tesoro segreto di Tarzan 10 maggio Il manoscritto scomparso 11 maggio Il manoscritto scomparso 15 maggio Il mistero del falco 17 maggio Il fidanzato di mia moglie 18 maggio Il fidanzato di mia moglie 25 maggio La moglie bugiarda 31 maggio Il ribelle della montagna 1 giugno Una piccola moglie 3 giugno 100.000 dollari 4 giugno 100.000 dollari 8 giugno 100.000 dollari 10 giugno Harem 21 settembre Strada maestra 27 settembre Bionda fragola 28 settembre Bionda fragola 11 ottobre Guadalcanal 18 ottobre Torna a Sorrento 25 ottobre L’uomo di bronzo 4 novembre La corona di ferro 8 novembre La Baia di Hudson 13 novembre Bernadette 14 novembre Bernadette 15 novembre Bernadette 16 novembre Bernadette 22 novembre Canto, ma sottovoce 23 novembre Canto, ma sottovoce 28 novembre Io sono un disertore 30 novembre Com’era verde la mia valle 6 dicembre L’esploratore scomparso 7 dicembre L’esploratore scomparso 13 dicembre Il segno di Zorro 14 dicembre Il segno di Zorro 20 dicembre Il grande Walter 21 dicembre Il grande Walter 24 dicembre Il romanzo di una vita 25 dicembre Il romanzo di una vita 26 dicembre Il romanzo di una vita 27 dicembre Io sono un disertore 28 dicembre Io sono un disertore 31 dicembre Delitti senza castigo

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CUCINARE A BORDO: DAL MEGAYACHT ALLA PICCOLA IMBARCAZIONE A cura di Daniela Salvestroni Questa volta abbiamo voluto esagerare e darvi l’imbarazzo della scelta tra i piatti da poter cucinare a bordo. Per questo vi segnaliamo il volume "Le 350 migliori ricette per la cucina in barca"con tutti i segreti della cambusa e i consigli giusti per la scelta degli alimenti. Appartiene alla collana “Crociere in Mediterraneo” di Panama Editore e si può acquistare sul sito nauticplace.giornaledellavela.com anche in versione iPad. La premessa del volume è: mangiare bene è uno dei piaceri della vita a bordo, al quale non si dovrebbe mai rinunciare. Ma, per ricevere il plauso dell'equipaggio, bisogna sapere che cucinare in barca è una cosa ben diversa dal trafficare ai fornelli di casa. Per questo la guida contiene tutti i consigli per scegliere, conservare e stipare gli alimenti, i tipi di cottura, quali utensili usare, come pulire i pesci e cosa mangiare anche con il mal di mare. Il manuale è stato scritto dal giornalista Davide Deponti che si occupa di turismo da oltre quindici anni e per questo ha potuto viaggiare parecchio, in Italia e nel mondo, con tutti i mezzi di trasporto, anche in barca. “Proprio andando per mare, per lavoro ma anche per piacere – spiega Deponti -

ho capito l’importanza di un’organizzazione precisa e puntuale per fare da mangiare bene sotto coperta. Così l’anno scorso, chiacchierando con il Direttore del Giornale della Vela Luca Oriani sulle nuove guide da realizzare per dare un ottimo servizio ai nostri lettori, ecco arrivare questa idea molto intrigante: facciamo un “best of” della cucina a bordo. Insomma una vera e propria guida che raccolga non solo le ricette giuste da fare in mare, ma anche tutti quei consigli pratici che servono per non trovarsi in difficoltà mentre si spignatta tra le onde. Mi sono messo al lavoro con voglia e curiosità e in pochi mesi è nato questo volume, del quale sono molto orgoglioso, e che in redazione mi è valso il soprannome di ‘gastronautico’. È stato un lavoro divertente, perché per spiegare alla perfezione i trucchi sul far da mangiare a bordo e sulla preparazione di tante ricette ho imparato molte cose che non sapevo. Ad esempio che ogni volta che ci casca un sacchetto della spesa in acqua, inquiniamo il nostro mare per 450 anni! Oppure che è indispensabile avere in cambusa una brocca graduata per misurare alla perfezione gli ingredienti. E ancora che formando la cambusa per una crociera di una settimana per sei persone è necessario calcolare l’acquisto di 4 chili di pasta e di 1 chilo di riso. Infine che mangiare qualcosa di dolce alla sera è un ottimo sistema per dormire meglio, perché gli zuccheri contengono il triptofano, elemento che favorisce il sonno”.

LE RICETTE DI DAVIDE DEPONTI SPAGHETTI CON LE SEPPIE Ingredienti per 4 persone: 500 grammi di seppie pulite non troppo grandi, 400 grammi di spaghetti, 250 grammi di pomodoro fresco (meglio Pachino), mezzo bicchiere di vino bianco secco, quattro spicchi d’aglio, olio d’oliva extravergine (ligure o toscano), prezzemolo sale e pepe.

Tagliate tutte le seppie in listarelle sottili, simili agli spaghetti, e salatele. Poi fate rosolare nell’olio l’aglio, senza farlo ingiallire e quindi aggiungete le seppie tagliate. Rosolatele per 5 minuti e aggiungete vino bianco a piacere. Fatelo evaporare a fuoco lento, quindi togliere le seppie dalla padella e aggiungete invece i pomodori. Fate ritirare un po’ il sugo poi aggiungete di nuovo le seppie e fate cuocere tutto insieme per almeno 5 minuti, aggiungendo il prezzemolo verso la fine. Condite gli spaghetti cotti al dente e macinatevi sopra pepe a piacere.

MATTONELLA DOLCE Ingredienti per 8 persone: 500 grammi di ricotta fresca, 5 uova, 6 cucchiai di zucchero, 3 cucchiaini di rum, 4 fogli di colla di pesce, 80 grammi di cioccolato, 6 marron glacés, 500 centilitri di panna da montare e 8 biscotti savoiardi.

Per prima cosa amalgamate la ricotta insieme a un goccio di panna, quindi unite il cioccolato che avrete precedentemente grattuggiato e i marron glacés anch’essi già triturati. Mescolate bene tutto fino a ottenere una crema molto omogenea. A parte quindi fate uno zabaglione con i rossi delle 5 uova, lo zucchero e il rum e alla fine del procedimento unite anche la colla di pesce. Montate quindi 400 centilitri di panna e unitela in un contenitore grande insieme sia al composto di ricotta sia allo zabaglione raffreddato. Prendete ora uno stampo rettangolare, fasciatelo con carta d’alluminio e, dopo avere poggiato sul fondo uno strato di biscotti inzuppati con acqua e zucchero, versatevi dentro tutto il composto finito. Fate riposare in frigorifero per un giorno e servite la mattonella.

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Andrea Bruscoli Grafica ed Impaginazione Marco Sammataro Redattori Marilena Branchina

Online: www.navicelli.it www.yachtinglab.it

Andrea Bruscoli Nicola D’Andretta Daniela Gennusa Silvia Leon Viola Luti

Hanno collaborato a questo numero:

Marco Magnarosa

Mara Borsini

Piero Pagliaro

Ramona Lami

Andrea Pecori

Renzo Moschini

Gaetano Petrizzo Simone Pistolesi Daniela Salvestroni Marco Sammataro

Chiuso in redazione il 21/12/2012 Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09

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