


Testo ALESSANDRA BARBAZZA
Foto GIAMPAOLO ABBONDIO
GELATERIA ROSA COMPIE
46 ANNI: UN LUOGO CARO A OGNI GENERAZIONE, CHE CONTINUA A RACCONTARE
UNA STORIA FATTA DI MANI OPEROSE E SORRISI
SINCERI, TRA GRANDI
CLASSICI E GOLOSE NOVITÀ
Gelato. Una parola che evoca l’inverno, il gelo, i brividi. Eppure, poche cose sanno scaldare l’animo con la stessa dolcezza. Il gelato è una carezza discreta, un piacere trasversale, che accompagna i pomeriggi assolati, le camminate lente, le sere d’estate tra le vie del centro. Chi è di Crema ha avuto tra le mani, almeno una volta, un cono o una coppetta della Gelateria Rosa. È quasi un rito non
scritto, un’abitudine che si tramanda con naturalezza. Perché questo è uno di quei posti che resistono al tempo, ai gusti che cambiano, ai ritmi che accelerano. Una bottega del sapore che attraversa le generazioni con la grazia silenziosa delle cose fatte con amore e coerenza. Tutto comincia nel 1979, quando Pietro Moschetti e Rosa Biffi alzano per la prima volta la serranda del loro laboratorio artigianale. Nel 1990 prende il testimone Giusy,
sorella di Pietro, insieme al marito Michelangelo Pigola, volto amico e familiare, che per anni ha salutato i passanti dalla sua panchina, all’ombra dell’insegna. Poi è toccato ai figli, Mauro e Monia, e più recentemente a Giada, nipote e rappresentante della terza generazione. Un’eredità viva, che profuma di passione e artigianalità. Alla Gelateria Rosa ogni gusto nasce da una selezione rigorosa delle materie prime e da una lavorazione attenta, fedele alla tradizione. Sebbene negli anni sono stati pionieri nel trasformare la cultura gastronomica locale in creazioni gelato: quindici anni fa, ad esempio, hanno ideato il gusto al Tortello Cremasco, frullando l’iconico ripieno della cucina locale in una sorprendente crema fredda. O il gusto Bertolina, che prende vita dalla torta tipica preparata direttamente da Giusy, seguendo la ricetta di sempre. Accanto ai grandi classici come il Fiordilatte, premiato per la sua bontà, il Bacio, la Nocciola, la Stracciatella, il Pistacchio, il Limone… non mancano proposte più contemporanee, tipo Chocolate Dubai; Crema, mela e cannella; Arachide Salata; e Latte d’Oro, con fiordilatte, curcuma e miele, dedicato al Giubileo. Oltre a tante varianti adatte per chi soffre di intolleranze.
Per chi ama il fresco in tutte le sue forme, ci sono anche semifreddi artigianali (tiramisù, anche in monoporzione, cremini, cookies e varianti alla frutta) oltre a granite siciliane, anche con brioche calde, bubble tea, frappè e affogati al caffè da passeggio
Gelateria ROSA Crema gelateria_rosa DOVE SI TROVA
Via Giuseppe Mazzini, 88 Tel. 0373 84682
AL CAFFÈ TEATRO - VINERIA DA JAN
OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA HA IL SUO
SAPORE, TRA COLAZIONI ARTIGIANALI, MENU “TEATRALI” E VINI DI NICCHIA
Lo scorso dicembre, in Piazza Marconi, si è riacceso un sipario molto amato: ha riaperto Il Caffè Teatro, questa volta con un sottotitolo che dice molto – e promette bene: Vineria Da Jan. A condurre la scena di questo posticino elegante è Gianmaria, aiutato nella fascia serale dalla moglie Ilaria. Una regia precisa, che cambia ritmo nell’arco della giornata. Si parte presto, dalle 7 del mattino, con una caffetteria d’impronta italiana. Gianmaria accoglie con espresso, cappuccini e una selezione di dolci artigianali scelti con attenzione: le crostate e le torte della panetteria Eredi Pizzamiglio
di Ripalta Cremasca, buone e rassicuranti come quelle fatte in casa; e i croissant sfogliati di Raro Cremeria di Soncino, profumati e fragranti. È il posto giusto per iniziare la giornata con calma o concedersi una pausa ben fatta: un caffè, due chiacchiere e si riparte. A pranzo, il menu propone una selezione golosissima di piatti freddi e caldi, taglieri, toast, tramezzini, insalatone, panini e piadine, ognuno con un nome ispirato al mondo del teatro. I prodotti? Tutti di alta qualità, scelti tra realtà locali e piccole eccellenze italiane. Nessuna improvvisazione. Il pomeriggio, poi, segna un cambio di scena molto interessante. La caffetteria lascia spazio all’anima più inebriante del locale, tra bottiglie aperte e calici raccontati. Gianmaria, sommelier dal
2016, propone una carta dinamica, pensata per far scoprire il meglio delle bollicine, dei bianchi e dei rossi di nicchia. Le etichette cambiano spesso, ma il filo conduttore è sempre lo stesso: qualità e autenticità prima di tutto. In accompagnamento, piattini azzeccati come crostini con burro e alici, grissini sfogliati, salumi buoni. Tra le presenze fisse in cantina, due collaborazioni che valgono un brindisi: quella con Massimo Guercilena, cremasco che oggi vinifica in Toscana con l’etichetta La Faretra, e quella con Mario Danesi della cantina San Michele a Capriano del Colle. Le partnership con altre realtà del settore rappresentano per questo locale un pilastro fondamentale, che dà spazio a voci diverse, promuovendo un ambiente aperto, dinamico e condiviso.
Gianmaria e Ilaria curano anche un calendario di eventi dedicati al vino e ai suoi abbinamenti, collaborando con produttori, chef e “protagonisti” del settore Vale la pena prenotare!
20 GIUGNO
Degustazione dei vini de La Faretra, di Massimo Guercilena; proposte gastronomiche di TvbFood (paella e buona cucina) di Crema; e cocktail d’autore di Elena Ingiardi, del Bloom 33. In questa occasione sarà possibile accedere anche al dehor esterno.
5 LUGLIO
Protagonisti i vini della cantina Luretta (Castello di Momeliano, a Gazzola – Colli Piacentini) con una degustazione guidata di tre calici di bollicine abbinati a piatti pensati ad hoc
Marconi, 31 Cell. 346 8802160 caffeteatro_vineriadajan DOVE SI TROVA
Piazza Guglielmo
ORARI
Dal lunedì al venerdì: 7.00 - 14.00 / 17.00 - 21:30
Sabato: 7.00 - 14.00 / 18.00 - 21:30
Domenica chiuso
Etichette di nicchia internazionali, fusti e spillatrici per uso domestico e anche professionale. Dove?
Da Malty, nuovo beer shop in città
Testo ALESSANDRA BARBAZZA
Foto LUDOVICA BORIANI
NUOVA APERTURA
Malty mette a disposizione fornitura di birre, fusti e noleggio spillatrici professionali per locali e realtà del mondo food and beverage
ggigiorno gli estimatori della birra sono in costante crescita, con un interesse sempre più profondo verso quelle nate da ricette locali o metodi che raccontano storie di territori e maestria. In questo fermento nasce Malty, nuovo beer shop in via Cresmiero 12, guidato da Brian Mandelli, noto nel settore grazie all’esperienza familiare con il Briciola Pub, a Sergnano. Il catalogo è un viaggio tra birre di nicchia da tutto il mondo. Qualche esempio? Ci sono le inglesi di Samuel Smith’s e Adnams; le scozzesi di Williams Brothers e BrewDog (una delle realtà più influenti nel panorama craft internazionale); le australiane di Coopers, con le raffinate Vintage Ale e Extra Stout, non filtrate e rifermentate in bottiglia che evolvono nel tempo. Ci sono quelle italiane di Birrificio del Ducato, Dolomiti e AMA. Dalla Repubblica Ceca le Pilsner Urquell. Dalla Francia le eleganti Mont-Blanc, anche aromatizzate ai mirtilli, genepy o violetta. Dall’Austria le classiche Hirter e Zipfer e, dalla Germania, le tradizionali Ayinger e Insel-Brauerei
(birrificio dell’isola di Rügen, che imbottiglia birre con etichette in carta naturale e affinamenti che ricordano il mondo del vino). Dal Belgio, autentiche chicche come Martin’s e De Ranke, con ampio spazio alle birre trappiste e d’abbazia. Non mancano birre acide, biologiche, senza glutine e anche analcoliche. Particolare attenzione è riservata alla sostenibilità: il sistema di vetro a rendere permette di acquistare birre in bottiglie (anche già refrigerate) e riportarle per il riutilizzo, riducendo così gli sprechi. Per gli amanti della birra alla spina domestica, ci sono fusti da 6 litri con vuoto a rendere (anch'essi già freddi) per le spillatrici PerfectDraft; e le spillatrici Blade con i relativi fusti dedicati.
Il ristorante Atelier propone un fine dining che parla la lingua dell’eleganza: piatti curati fin nel dettaglio e un’estetica che conquista a prima vista
Testo ALESSANDRA BARBAZZA
Il 27 giugno, dalle 20.30, degustazione su prenotazione dedicata ai vini francesi
A luglio, serata speciale con gli amici ed enologi Oenosapiens
Per saperne di più basta seguire i profili social del ristorante.
Tra le pietre gentili del centro storico cremasco, c’è una cucina che non alza la voce, ma conquista con il sussurro delle forme, dei colori, della materia pensata. È quella del ristorante
Atelier, casa gastronomica dello chef Emanuele Giono. Un’eleganza fatta di equilibrio e luce soffusa. Pareti in calce naturale. Inserti in pietra viva. Legni caldi. In questa stagione, è apparecchiato anche il dehors all’aperto, un angolo di pace perfetto per un pasto soleggiato o sotto le stelle. La cucina dello chef strizza l’occhio alla cultura gastronomica francese e si nutre
di metodo, stagionalità e rispetto per l’ingrediente. Pochi elementi nel piatto, ma pensati, lavorati, sublimati. La tecnica è fine; l’intento è chiaro: valorizzare la materia prima senza compromessi, con una mano che dosa e guida con grazia. Tra i piatti signature, ci sono, ad esempio, il Plateau di cruditès; il Risotto Riserva San Massimo con carpaccio di seppia e albicocche; o il sorprendente filetto vegano 100% soia, servito con verdure croccanti - una carezza sapida, così intensa da far dimenticare ogni nostalgia carnivora. A pranzo, oltre alla carta, la formula conquista per praticità e qualità: due portate a 18 euro per un pasto veloce, sì, ma mai banale. Ad anticipare la cena, poi, a partire dalle 18:30, c’è l’aperitivo gourmet. Con 15 euro si brinda con un calice o un cocktail d’autore e si viene accompagnati da piccole tapas che rifuggono la banalità dell’apericena e flirtano con l’haute cuisine
DOVE SI TROVA
Via Ginnasio, 4
Tel. 377 349 6688
latelier.ristorante@gmail.com www.ristoranteatelier.eatbu.com
Ristorante Atelier ristorante_atelier
… con il nostro amico food blogger L’Orso in cucina, che ci guida ai fornelli con tre ricette facili e golose, con effetto wow garantito!
Testo A CURA DELLA REDAZIONE
:
• 2 rotoli di pasta sfoglia rettangolare
• 400 g di ricotta
• 2 uova (1 per il ripieno, 1 per spennellare)
• 150 g di prosciutto cotto a fette
• 150 g di emmental grattugiato (+ un po’ extra per il ripieno)
• 100 g di parmigiano grattugiato
• Sale e pepe q.b.
• Asparagi (una decina, sbollentati o crudi se sottili)
• Semi misti (lino, sesamo, papavero...)
• Fiori eduli per decorare
• Olio extravergine d’oliva q.b.
• 1 cipollotto
• Zeste di un limone
Stendi un rotolo di sfoglia su una teglia con carta forno e bucherella la base con una forchetta. In una ciotola unisci ricotta, 1 uovo, emmental, parmigiano, la scorza di limone, sale e pepe. Mescola fino ad avere una crema liscia. Spalma metà della crema sulla base di sfoglia. Aggiungi le fette di prosciutto cotto e un po’ di emmental extra ed il cipollotto. Copri con il secondo rotolo di sfoglia. Con un coltello affilato, incidi leggermente i bordi come se volessi disegnare una cornice. Spennella i bordi con l’altro uovo sbattuto e cospargi con i semi misti. Versa al centro la crema rimasta, decora con gli asparagi disposti a raggiera, fiori eduli e un filo d’olio. Cuoci in forno statico a 180°C per 15-20 minuti.
PER TEGLIA 30X40 CM
• 500 g di farina 0
• 350 ml di acqua a temperatura ambiente
• 10 g di sale 10 g di zucchero
• 7 g di lievito di birra fresco (oppure 2,5 g secco)
• 40 g di olio extravergine d’oliva (più per ungere la teglia)
PER LA CAPONATA
• 800 g di melanzane
• 250 g di sedano
• 1 cipolla rossa grande
• 500 g di pomodorini ciliegini
• 150 g di olive verdi denocciolate
• 30 g di zucchero di canna
• 50 g di aceto di vino bianco
• Basilico fresco q.b.
• Sale e pepe q.b.
• Olio extravergine d’oliva
• Olio di semi per friggere
Per la focaccia, sciogli il lievito in 100 ml d’acqua con lo zucchero. Lascia riposare 10 minuti. In una ciotola o planetaria versa la farina, l’acqua col lievito e inizia a impastare. Aggiungi gradualmente il resto dell’acqua, poi il sale e l’olio. Lavora fino a ottenere un impasto morbido e liscio. Copri e fai lievitare per 2 ore a temperatura ambiente. Ungi una teglia da forno, versa l’impasto e stendilo con le mani unte. Fai lievitare di nuovo per 45–60 minuti. Cuoci in forno statico a 220°C per 25–30 minuti, finché la base è ben dorata. Fai raffreddare completamente prima di condire. Per la caponata, taglia le melanzane a dadini e friggile in olio di semi caldo. Scolale su carta assorbente e salale. Taglia il sedano a dadini, sbollentalo per 2–3 minuti, poi raffreddalo sotto acqua corrente per mantenerlo verde e croccante. Affetta la cipolla e lasciala appassire in padella con un filo d’olio evo. Quando sarà morbida, aggiungi i pomodorini tagliati a metà e cuoci a fuoco basso finché si sfaldano. Aggiungi il sedano sbollentato e le olive. Mescola bene. Versa aceto e zucchero, mescola e lascia sfumare per qualche minuto. Regola di sale e pepe. Unisci le melanzane fritte e qualche foglia di basilico fresco. Fai insaporire per altri 10 minuti a fiamma dolce. Lascia raffreddare completamente. Assembla e servi completando con basilico fresco.