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GRANDE CUVÉE ALMA BRUT
LA NATURA AL CENTRO
È arrivata l’estate, e con lei il nuovo numero di Travelista.
In queste pagine troverete ispirazioni per partire, sognare, rallentare o lasciarvi sorprendere. Che siate amanti delle città o alla ricerca di infiniti silenzi, questo numero vi accompagnerà verso mete inaspettate e visioni inedite: vi porteremo alla scoperta di una Londra insolita, lontana dai percorsi più battuti, e tra i sentieri ventosi e poetici delle Piccole Cicladi, per assaporare il ritmo lento dell’Egeo.
Voleremo tra le isole più selvagge delle Canarie, ci perderemo nelle lagune della Polinesia Francese, ci lasceremo ispirare da un Giappone inedito e saliremo a bordo di un treno per inseguire la magia dell’aurora boreale.
Qualunque sia la vostra prossima destinazione, Travelista vi offrirà lo spunto giusto per partire.
Iniziate a preparare la valigia!,
Ico Inanc, Editore
13
LE PICCOLE CICLADI:
ISOLE DI PACE ASSOLUTA
La Grecia oltre Mykonos e Santorini
23
NEL BLU DELLA POLINESIA FRANCESE
Un viaggio tra lagune, natura e lusso sostenibile
33
LA BELLEZZA SELVAGGIA DELLE CANARIE
Le 7 isole spagnole nell'Oceano Atlantico
TEST
48
CHE ISOLA SIETE?
Seguite il percorso del nostro test e trovate l’isola perfetta per voi!
WELLBEING
55
8 OASI DEL BENESSERE NEL MONDO
Dall'Europa all'Australia, le migliori spa e wellness retreat
ASTROLOGIA
75
IL COMPLEANNO PERFETTO?
È SCRITTO NELLE STELLE
Perché affidarsi alla rivoluzione solare mirata
NATURA
81
ALLA SCOPERTA DEI BIG SIX
Dal cuore selvaggio dell'Africa al silenzio dell'Antartide
89
DAI FIORDI ALL'AURORA
In treno verso il paesaggio polare
URBAN
97
10 MODI PER VIVERE
UNA LONDRA DIVERSA
La metropoli inglese fra luoghi ed esperienze insolite
105
BERNA TRA STORIA E MERAVIGLIA
Passeggiate d'autore, viste mozzafiato e musei d'accellenza
113
UN LONG WEEKEND A BUCAREST
Un mosaico di architettura Belle Époque, brutalismo e design contemporaneo
LE GOURMAND
125
LA PRATICA AGRICOLA
DEL PICK YOUR OWN
Un'esperienza diretta tra natura e agricoltura
CULTURA
135
IL LATO NASCOSTO DEL GIAPPONE
Benvenuti nella prefettura di Toyama
SCUOLA
145
IL VALORE DEL NON-DIGITALE
Il ruolo del Tutor fra tecnologia e umanità
CREDITS
A cura di Ico Inanc ico@ilv.travel
Redattori
Martina Torrini martina@ilv.travel
Elisa Fasola elisa@ilv.travel
Editorialisti
Michele Abate, Micol Fischer, Matteo Maggi, Jonathan Francesco Toscano
Art Director & Graphic Design
Luca Mantovanelli luca@ilv.travel
Advertising & Marketing Director
Giovanni Pisani giovanni@ilv.travel
Digital www.travelista.it
Digital Content Editors
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Elisa Fasola elisa@ilv.travel
Digital Strategy Director
Giovanni Pisani giovanni@ilv.travel
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13
LE PICCOLE CICLADI: ISOLE DI PACE ASSOLUTA
La Grecia oltre Mykonos e Santorini
23
NEL BLU DELLA POLINESIA FRANCESE
Un viaggio tra lagune, natura e lusso sostenibile
33
LA BELLEZZA SELVAGGIA DELLE CANARIE
Le 7 isole spagnole nell'Oceano Atlantico
In Grecia esistono angoli ancora inesplorati, arcipelaghi e isolette poco battute dal turismo di massa, ma non per questo meno magiche delle località più conosciute.
LE PICCOLE CICLADI: ISOLE DI PACE ASSOLUTA
La Grecia oltre Mykonos e Santorini
In Grecia esistono angoli ancora inesplorati, arcipelaghi e isolette poco battute dal turismo di massa, ma non per questo meno magiche delle località più conosciute. Le piccole Cicladi, come gemme incastonate fra le onde del mar Egeo, sono una valida alternativa alla mondanità di Mykonos e Santorini, grazie alle loro acque paradisiache e alle loro atmosfere di puro relax, lontane da tutti e da tutto.
Situate fra Naxos, Ios e Amorgos, sono luoghi ancora incontaminati, ricchi di spiagge e baie meravigliose: Iraklia, Schinoussa, Koufonissi, Keros e Donoussa sono la meta ideale per i viaggiatori alla ricerca di panorami inesplorati, fuori dai radar turistici, ma anche semplicemente per coloro che desiderano trascorrere un soggiorno di pace, relax e isolamento fronte mare.
Abitate già fin dalla Preistoria, le piccole Cicladi sono caratterizzate da una bellezza aspra e irregolare, combinata ad acque azzurre che si allungano indisturbate fino all’orizzonte, lambite solo da piccole insenature poco frequentate, in grado di trasportare il viaggiatore in uno spazio e in un tempo sospesi, lontani dal caos del mondo moderno.
Testo di: Martina Torrini
Le isole sono tutte splendide, ma ciascuna presenta le sue particolarità. Nonostante sia la più grande dell’arcipelago, Iraklia è la meno popolata: i suoi poco più di 100 abitanti vivono di pesca e agricoltura, fra atmosfere calme e meditative, scollegate dai ritmi scanditi dall’orologio. È il luogo perfetto per chi desidera trascorrere un soggiorno lontano da tutto, fra bellissime spiagge e ottimi ristoranti di pesce, assaporando ogni attimo senza fretta. Un’ospitalità e una tranquillità senza pari sono solo alcune delle caratteristiche che rendono Iraklia un luogo da sogno per una vacanza in solitaria, per un soggiorno tranquillo fra amici o in compagnia della famiglia: l’isola può infatti vantare anche un mare incantevole, con acque cristalline che riflettono alla perfezione tutte le sfumature del cielo estivo.
Anche Schinoussa è piccola, poco popolata e molto tranquilla, e fa di queste particolarità un vero e proprio vanto. Un tempo luogo di rifugio dei pirati e, in seguito, conquistata dai veneziani, ha mantenuto nei secoli il suo isolamento, i suoi ritmi lenti e il suo essere calma e appartata. L’attrazione principale di Schinoussa è la chiesa di Panagia Akathi, la protettrice dell’isola, ma il territorio è famoso anche per le acque turchesi, le spiagge intime frequentate sempre dagli stessi volti e per le tipiche taverne dove trascorrere la serata all’ombra di un pergolato.
Sono davvero pochi, poi, i luoghi nel Mediterraneo che possono competere con la bellezza e i colori di Koufonissi. Il mare è una presenza costante nella vita dell’isola: azzurre, acquamarina, blu, turchese… le acque che bagnano la costa del territorio disegnano linee sinuose sulle spiagge di ciottoli e di sabbia finissima, specchiandosi nelle casette bianche del porticciolo e luccicando fra calette e piccole grotte di roccia porosa. Oltre al mare, un ambiente ancora contadino, una campagna generosa, accarezzata dalla brezza del vento, dove riscoprire un legame originario con la natura e con la terra.
Completamente disabitata, Keros è un altro piccolo angolo di paradiso nel cuore dell’Egeo, la tappa perfetta di un itinerario fra le meraviglie delle piccole Cicladi, fra acque paradisiache, paesaggi spettacolari e natura incontaminata. Anche Donoussa è talmente piccola che si può percorrere a piedi senza troppa fatica, in meno di due ore di camminata; le acque che circondano l’isola sono limpide e di un azzurro brillante, i fondali sono spettacolari, popolati da diverse specie di pesci, e le spiagge di sabbia concentrate nella zona più a sud dell’isola.
Tante isole, un solo mood: quello della tranquillità, dell’isolamento e della pace assoluta.
Le luci del tramonto su Donoussa.
Sono davvero pochi i luoghi nel Mediterraneo che possono competere con la bellezza e i colori di Koufonissi.
La Polinesia Francese è una delle destinazioni più amate del mondo e affascina da decenni viaggiatori alla ricerca di una pausa in una natura incontaminata, sospesa tra cielo e mare.
NEL BLU DELLA
POLINESIA FRANCESE
Un viaggio tra lagune, natura e lusso sostenibile
Situata nel cuore dell’Oceano Pacifico, la Polinesia Francese è un arcipelago composto da 118 isole e atolli suddivisi in cinque gruppi principali. Questa zona rappresenta una delle destinazioni più amate del mondo e affascina da decenni viaggiatori alla ricerca di una pausa in una natura incontaminata sospesa tra cielo e mare.
Bora Bora è spesso il primo nome che viene in mente quando si pensa alla Polinesia, con le sue iconiche ville overwater che sembrano fluttuare sull’acqua. Famosa per la laguna color turchese e il profilo del monte Otemanu, è la quintessenza dell’immaginario tropicale. Qui si può fare colazione con i piedi nell’oceano, addormentarsi con il suono delle onde e scoprire la laguna con diverse attività che spaziano dallo snorkeling tra razze e pesci tropicali alle escursioni in barca.
Testo di: Elisa Fasola
Famosa per la laguna color turchese e il profilo del monte Otemanu, Bora Bora è la quintessenza dell’immaginario tropicale.
Tra le prime isole che accolgono i viaggiatori c’è poi Tahiti, la più grande dell’arcipelago. Pur essendo il principale snodo aereo della Polinesia, è ben più di una semplice porta d’ingresso a questo angolo di paradiso nell’Oceano Pacifico.
La sua capitale, Papeete, ospita mercati vivaci, ristoranti gourmet e artigianato locale, ma basta allontanarsi di poco per scoprire il suo volto più selvaggio: cascate nascoste, giardini botanici, spiagge di sabbia nera e sentieri che si inoltrano nella giungla. È qui che si può assaporare il perfetto equilibrio tra tradizione e modernità delle isole, tra cultura locale e bellezze naturali.
Chi desidera scoprire il volto più autentico della Polinesia può dirigersi verso Taha’a, nota anche come “l’isola della vaniglia”. Qui la coltivazione di questa preziosa spezia è ancora manuale, tramandata di generazione in generazione, e l’atmosfera è quella di un luogo dove la vita si svolge ancora secondo i ritmi della natura.
Gli artigiani locali producono oggetti in madreperla e oli profumati al monoi, mentre i piccoli ristoranti servono pesce freschissimo marinato nel latte di cocco.
L’atollo privato di Tetiaroa.
Rangiroa, invece, è un paradiso per chi pratica immersioni. La sua laguna ospita una biodiversità marina straordinaria: delfini, squali, mante, tartarughe e banchi di pesci colorati. Ma anche fuori dall’acqua, Rangiroa conquista con i suoi paesaggi incontaminati, le spiagge bianche e una tranquillità che permette di scollegarsi dal mondo.
Infine, per chi cerca il massimo dell’esclusività, c’è Tetiaroa, un atollo privato che ospita The Brando. Un tempo riservato ai membri della famiglia reale di Tahiti, l’atollo è stato scoperto e acquistato da Marlon Brando, che se ne innamorò durante le riprese di un film.
Oggi, il resort porta avanti la visione dell’attore: lusso e sostenibilità convivono grazie a un impegno concreto per la tutela dell’ecosistema circostante. Le ville sono immerse nella vegetazione, affacciate su spiagge deserte, e ogni esperienza – dallo snorkeling nelle acque cristalline alla spa ispirata ai saperi polinesiani – è pensata per avere il minimo impatto possibile sulla natura.
Ville overwater a Bora Bora.
Taha’a è nota anche come “l’isola della vaniglia”. Qui la coltivazione di questa preziosa spezia è ancora manuale, tramandata di generazione in generazione, e l’atmosfera è quella di un luogo dove la vita si svolge ancora secondo i ritmi della natura.
Un
viaggio da scartare, un’emozione da vivere.
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da sette isole maggiori e una moltitudine di isolotti minori, tutti accomunati da una ricca vegetazione o da paesaggi e scorci vulcanici davvero mozzafiato.
Tenerife, Fuerteventura e Lanzarote. E poi Gran Canaria, La Gomera, La Palma e El Hierro: al largo delle coste africane, nell’Oceano Atlantico, l’arcipelago delle Canarie è composto
LA BELLEZZA SELVAGGIA DELLE CANARIE
Le 7 isole spagnole nell’Oceano Atlantico
Tenerife, Fuerteventura e Lanzarote. E poi Gran Canaria, La Gomera, La Palma e El Hierro: al largo delle coste africane, nell’Oceano Atlantico, l’arcipelago delle Canarie è composto da sette isole maggiori e una moltitudine di isolotti minori, tutti accomunati da una ricca vegetazione o da paesaggi e scorci vulcanici davvero mozzafiato.
Molti le conoscono come il sole d’Europa, perché vantano temperature miti e giornate soleggiate tutto l’anno, ma le principali attrazioni delle Canarie sono la ricchezza naturalistica e le splendide spiagge, oltre alla possibilità di praticare sport acquatici come il surf, il windsurf e le immersioni o attività adrenaliniche come il trekking, l’arrampicata, il cicloturismo e persino la speleologia.
Testo di: Martina Torrini
Lanzarote
Paesaggi lunari, acque cristalline, oasi e vulcani, scenari selvaggi con cui l’uomo è riuscito a convivere in armonia: Lanzarote vanta panorami unici al mondo.
Patria del geniale architetto César Manrique, che ha arricchito la sua isola con una serie sorprendente di installazioni e monumenti perfettamente integrati nel territorio, è nota anche per meraviglie naturalistiche come il Parco Nazionale di Timanfaya e la Cueva de los Verdes, e per le sue spiagge, come le calette di Papagayo, considerate fra le più belle dell’arcipelago.
Fuerteventura
La seconda isola più grande delle Canarie è conosciuta per le sue lunghe spiagge di sabbia dorata e le sue imponenti dune, oltre che per la possibilità di praticare tantissimi sport acquatici.
Fuerteventura è una destinazione in cui un paesaggio naturale incredibile si combina a uno stile di vita lento e rilassato: scopritela attraverso i suoi piccoli villaggi nell’entroterra, come Betancuria e Antigua, o ammiratela dalle dune di Corralejo, dal Parco Naturale dell’isola di Los Lobos, dalla sublime spiaggia di Cofete o dalla ventosa Sotavento.
Gran Canaria
L’isola centrale dell’arcipelago si caratterizza per i suoi forti contrasti: nell’arco di una giornata, infatti, a Gran Canaria potrete sperimentare paesaggi completamente diversi fra loro, come spiagge circondate da dune e vette ricoperte da boschi il cui verde spicca sullo scuro substrato vulcanico.
E lungo il percorso troverete gole, vallate, imponenti rocce, caldere vulcaniche e impressionanti scogliere, luoghi incredibili da percorrere in lungo e in largo.
Tenerife
Dominata da un enorme vulcano dormiente, il Teide, Tenerife è la più estesa e forse più visitata delle Canarie.
Dalle splendide spiagge sabbiose della zona sud al paesaggio lunare dell’area vulcanica, quest’isola baciata dal sole è ricca di attrazioni naturali e culturali che la rendono una meta imperdibile. Anche le spiagge riflettono la dicotomia fra ambiente vulcanico e sabbie dorate, fra litorali attrezzati con servizi di alto livello e calette nascoste e selvagge, dove assaporare la vera essenza dell’isola.
La Gomera
Soprannominata “l’isola magica”, La Gomera si estende per soli 20 chilometri da nord a sud, ed è un vero e proprio tesoro naturale. Caratterizzata da un litorale selvaggio e da minuscole spiagge di sabbia nera, è un autentico paradiso per gli amanti della natura.
Il paesaggio montuoso e accidentato è ricco di contrasti: nello spazio di pochi chilometri passa da valli ricoperte di palme a precipizi immensi, da aride coste con fondali ideali per il diving ad affascinanti foreste ricche di piante e alberi.
El Hierro
El Hierro è la più piccola delle Canarie, ed è stata nominata dall’UNESCO come Riserva della Biosfera, ospitando piscine naturali, acque cristalline ed enormi aree boschive nell’entroterra. La sua origine vulcanica ne ha influenzato il paesaggio, modellandolo secondo la sua attività.
Da non perdere qui il Camino de Janama, il sentiero più famoso dell’isola, e il Charco Azul, una piscina naturale protetta dalle onde immersa in uno scenario vulcanico.
La Palma
Brulla, selvaggia, sorprendente: sono solo tre fra gli aggettivi con cui si può descrivere La Palma, un’isola non troppo nota rispetto alle sorelle più famose.
Se c’è un elemento che la fa da padrone qui, si tratta sicuramente del suo paesaggio modellato dai vulcani, che offre siti naturalistici di interesse a livello internazionale. Alla natura si aggiungono poi quei siti storici che il passato coloniale dell’isola ha portato fino ai giorni nostri, senza dimenticare le splendide spiagge.
CHE ISOLA SIETE?
Come dovrebbe essere la vostra isola ideale?
Mediterranea, con un mix di storia e natura.
Qual è la vostra idea di viaggio perfetto?
Selvaggia e vulcanica, con paesaggi lunari.
Verde e tropicale, con acque cristalline.
Qual è la vostra attività preferita su un’isola?
Esplorare calette nascoste e nuotare in acque cristalline.
Scoprire antiche civiltà e gustare una cucina autentica.
Quale scenario vi emoziona di più?
Rovine storiche affacciate sul mare.
Panorami costieri selvaggi e incontaminati. E
ognate un’isola dal fascino selvaggio o un rifugio tropicale? Amate l’avventura e la scoperta o preferite il relax fra spiagge dorate e acque cristalline? Seguite il percorso del nostro test e trovate l’isola perfetta per voi!
Come immaginate le vostre giornate?
Rilassarvi su spiagge di sabbia dorata cullati dalle onde dell’oceano.
B
Esplorare scenari unici, tra crateri e scogliere.
ACome vi spostate sull’isola?
In auto, alla scoperta di siti archeologici e spiagge spettacolari. D
Immerse nella spiritualità e nella cultura locale.
Tra surf e atmosfere hawaiane
In bicicletta tra stradine costiere e villaggi di pescatori.
Un nuovo modo di fare mostra.
Una nuova galleria d’arte.
Aperta nel 2020 in via Milazzo 6, la galleria di Camilla Prini propone un nuovo concept: in uno spazio intimo, arredato con eleganza, le opere d'arte dialogano con l'interior design. Come in una casa. La gallerista vuole proporre un nuovo modo di fare mostre, agli antipodi rispetto al concetto ormai superato di “white cube”, armonizzando i quadri nell’ambiente. Il nome anch’esso atipico della galleria deriva dall’idea originaria del progetto di organizzare mostre della durata di una sera nelle dimore private dei collezionisti. Successivamente è nato anche lo spazio permanente, per offrire sempre - e non solo in occasione delle mostre nelle dimore private - la possibilità di interagire con gli artisti e avere una consulenza diretta da Camilla.
Il
Salotto dell’arte nel cuore di Milano
ARTE IN SALOTTO DI CAMILLA PRINI
Arte in Salotto è una galleria di arte contemporanea e un nuovo modo di fare mostra, sia in dimore private, sia nel suo spazio permanente nel cuore di Milano. La galleria, arredata come un vero e proprio salotto e in cui le opere sono ambientate come in una casa, rappresenta artisti italiani ed internazionali accomunati da uno stile figurativo.
Atipica e poliedrica.
Non è solo il carattere intimo e domestico della galleria a caratterizzare in modo unico l’esperienza di mostra e di acquisto: Arte in Salotto è un luogo di condivisione e di scambi culturali, dimora per presentazioni di libri, incontri con artisti, approfondimenti su temi legati al collezionismo ed eventi dedicati a diverse realtà e brand.
“Cosa
mi consigli?”
Arte in Salotto fornisce una consulenza sull’opera da scegliere e, quando richiesto, offre dei consigli relativi alla collocazione delle opere d’arte all’interno delle case.
Arte in Salotto di Camilla Prini via Milazzo 6 - 20121, Milano info@arteinsalotto.com www.arteinsalotto.com +39 3755197217
A Lanzarote
Se amate i panorami selvaggi, quest’isola delle Canarie fa davvero per voi. Tra scenari vulcanici, spiagge nere e arte immersa nel paesaggio, Lanzarote è un mix perfetto di natura e cultura.
C
Bali
Un’isola mistica e affascinante, perfetta per chi cerca spiritualità, cultura e avventura. Fra templi, risaie e onde perfette per il surf, Bali è una continua scoperta.
E
Favignana
Se vi sentite affini a un’isola dal fascino autentico, con mare cristallino e ritmi lenti, Favignana è la scelta giusta. È perfetta da esplorare in bici, per poi tuffarsi in acque incredibili.
B
Maui
Se sognate un’isola paradisiaca con lunghe spiagge dorate e un'anima avventurosa, Maui è la vostra meta. Dall’Haleakalā ai sentieri della Road to Hana, è il luogo ideale per chi ama la natura e l’oceano.
D Creta
L’isola perfetta per chi ama la storia, il buon cibo e i paesaggi spettacolari. Dai palazzi minoici alle gole selvagge, Creta offre un mix unico di cultura e avventura.
WELLBEING
8 OASI DEL BENESSERE NEL MONDO 55
Dall’Europa all’Australia, le migliori spa e wellness retreat
8 oasi del benessere nel mondo
Dall’Europa all’Australia, le migliori spa e wellness retreat
Testo
di: Martina Torrini
Quando si parla di benessere, sono tantissime le strutture che in tutto il mondo offrono infinite possibilità di relax, dalle grandi città a isole paradisiache, dall’Europa ai Caraibi, fino ad arrivare all’Australia.
Qualunque siano le vostre esigenze, grazie al loro team di esperti, questi hotel vi accompagneranno in un viaggio verso un completo rinnovamento, sia fisico che mentale. E il percorso non terminerà alla fine del soggiorno, ma continuerà anche una volta che sarete tornati a casa: potrete infatti fare tesoro di quanto appreso e applicarlo nella vostra vita quotidiana.
Seguiteci in questo viaggio alla scoperta di 8 oasi del benessere in tutto il mondo, dove ciascun ospite potrà trovare il programma e i trattamenti perfetti per rispondere alle sue necessità.
TheBangkokPeninsula
Bangkok, Thailandia
La spa del The Peninsula Bangkok festeggia quest’anno il 25° anniversario della struttura con un massaggio speciale, l’Asian Trinity Signature Massage: un’esperienza di 90 minuti che fonde armoniosamente tecniche provenienti dalla Thailandia, dal Giappone e dalla Cina. Il rituale inizia con la scelta di uno fra quattro oli biologici aromaterapici, pensati per favorire il rilassamento e il rinnovamento, mentre il suono avvolgente di una campana tibetana accompagna il primo momento di quiete, creando l’atmosfera perfetta per un profondo stato di serenità.
OneOne&Only Za’abeel
Il vostro viaggio verso il benessere inizia nel Longevity
Hub di Clinique La Prairie, all’interno del One&Only One Za’abeel. Valutando il vostro indice di longevità, verranno analizzati a 360° i vostri livelli di energia, la vostra salute metabolica, l’immunità e la capacità di detossificazione del vostro organismo. Gli esperti di longevità elaboreranno un programma personalizzato, pensato per esaltare la vostra versione migliore: dopo una serie di trattamenti su misura, il medical concierge seguirà i vostri progressi, garantendo risultati duraturi e un benessere prolungato nel tempo.
Dubai, Emirati Arabi Uniti
Amanyara
Turks e Caicos, Caraibi
Con un approccio olistico al benessere, Amanyara invita gli ospiti a rilassarsi e a ritrovare il perfetto equilibrio fra corpo e mente, oltre che la forma fisica ideale.
Gli esperti terapisti dell’Aman Spa combinano pratiche universali con tecniche curative e tradizionali dei Caraibi, e propongono percorsi di purificazione a tutti i livelli, dalla pulizia della pelle alla disintossicazione degli organi, passando per la rimozione dell’energia negativa e la concentrazione della mente.
EstelleManor
Oxfordshire, Regno Unito
Con i suoi 3.000 metri quadrati, la spa di Estelle Manor - Eynsham Baths - si ispira alle antiche terme romane.
È un luogo sospeso nel tempo, dove staccare la spina e rilassarsi completamente, da soli o in compagnia: seguendo il percorso di 180 minuti attraverserete sei aree termali, dal Frigidarium e Calidarium, dal Tepidarium alla Sauna delle Erbe, stimolando il sistema immunitario e il metabolismo, e lenendo il sistema nervoso.
ZulalResortWellness by Chiva-Som
Al Ruwais, Qatar
Con programmi dedicati agli ospiti adulti che desiderano migliorare la propria salute e il proprio benessere e trattamenti pensati appositamente per le famiglie, Zulal Wellness Resort by Chiva-Som invita a un cambiamento e a una trasformazione verso un corretto e più sano stile di vita, anche attraverso una cucina biologica gluten free e il più possibile a chilometro zero, anche vegana e vegetariana.
Mandarin Oriental, Costa Navarino
La perfetta unione fra antiche tradizioni olistiche greche e terapie all’avanguardia, verso un percorso armonioso che ha come obiettivo il benessere.
Nella spa del Mandarin Oriental, Costa Navarino ogni dettaglio è studiato per esaltare il vostro equilibrio interiore, regalandovi un viaggio sensoriale che continua anche una volta rientrati a casa, attraverso programmi energizzanti e momenti di puro relax, pensati per nutrire corpo, mente e spirito.
Costa Navarino, Grecia
SublimeComporta
Disconnettetevi dal mondo esterno e ritrovate l’equilibrio interiore immersi nella splendida cornice paesaggistica dell’Alentejo.
Nella Sublime SPA vivrete un’esperienza indimenticabile, nel pieno rispetto del vostro benessere e del pianeta, basata su trattamenti e programmi personalizzati sulle vostre esigenze, portati avanti utilizzando prodotti naturali e biologici.
Comporta, Portogallo
LizardResortIsland
Queensland, Australia
Un santuario dedicato al benessere, dove lasciare andare lo stress della vita moderna e riscoprire la connessione con se stessi: la Essentia Spa offre rituali pensati per rigenerare e armonizzare corpo, mente e anima, in un’esperienza di completo rilassamento.
Ogni trattamento della spa del Lizard Island Resort trae ispirazione dalla natura, utilizzando ingredienti puri e selezionati con cura.
ASTROLOGIA
75
IL COMPLEANNO PERFETTO? È SCRITTO NELLE STELLE
Perché affidarsi alla rivoluzione solare mirata
Per trovare il luogo nel mondo in cui il giorno del vostro compleanno i pianeti sono allineati al meglio e in maniera propizia per voi, dovete affidarvi alla rivoluzione solare mirata.
Testo di: Martina Torrini
IL COMPLEANNO PERFETTO?
È SCRITTO NELLE STELLE
Perché affidarsi alla rivoluzione solare mirata
Immaginate il vostro compleanno come un nuovo inizio, come un’opportunità per ricaricare le batterie e impostare le energie per l’anno che verrà. Non vorreste sapere che esiste, ogni anno, un luogo nel mondo in cui i pianeti sono allineati al meglio e in maniera propizia per voi?
Per trovare questo posto e per godere dei suoi benefici astrali, dovete affidarvi alla rivoluzione solare mirata: si tratta di una tecnica astrologica che vi porta a trascorrere il vostro compleanno proprio in quella parte del mondo in cui, al momento del ritorno del Sole nell’esatta posizione della vostra nascita, la configurazione astrale è più favorevole al raggiungimento dei vostri obiettivi e desideri.
PRIMA DI COSTRUIRE UN DIVANO, ASCOLTIAMO L’ESPERIENZA, L’ISPIRAZIONE, LE TENDENZE. MA SOPRATTUTTO, ASCOLTIAMO TE.
Progettiamo i divani ascoltando il tuo pensiero, la tua idea di comfort, il tuo bisogno di massimo relax. Così nasce 3D Comfort, l’esclusiva tecnologia di imbottitura di Chateau d’Ax per un’esperienza di benessere mai provata prima.
www.chateau-dax.it
A livello astrologico, viene in aiuto il grafico dell’oroscopo che viene realizzato ogni anno per il giorno del proprio compleanno: questa carta di rivoluzione indicherà gli avvenimenti principali, come andranno le cose, e come scorrerà la vita in generale da un anno con l’altro.
Terrà inoltre conto delle coordinate di latitudine e longitudine del luogo in cui si andrà a trascorrere il compleanno: a causa della rotazione terrestre, infatti, la configurazione del cielo sarà diversa in base al luogo in cui ci si troverà.
Il grafico ha valore se viene confrontato con il proprio tema natale: con l’aiuto di un esperto potrete compararli e identificare le aree della vostra vita che desiderate migliorare e quale potrebbe essere il luogo in cui trascorrere il compleanno che possa aiutarvi a farlo, astrologicamente parlando.
Affidarsi alla rivoluzione solare mirata significa trasformare il giorno del proprio compleanno in un vero e proprio rituale di rinascita consapevole.
Ogni anno è un’occasione per ripartire con intenzione, e forse basta solo un viaggio – nel posto giusto al momento giusto – per iniziare davvero a scrivere un nuovo capitolo della propria vita.
NATURA
ALLA SCOPERTA DEI BIG SIX 81
Dal cuore selvaggio dell’Africa al silenzio dell’Antartide
Da un
lato, le vaste savane africane dove è possibile avvistare i maestosi Big Five nel loro habitat naturale; dall’altro, il silenzio surreale dei ghiacci antartici, dove ci si può ritrovare faccia a faccia con colonie di pinguini imperatore.
ALLA SCOPERTA DEI BIG SIX
Dal cuore selvaggio dell’Africa al silenzio dell’Antartide
Per chi ama la natura e sogna incontri ravvicinati con la fauna selvaggia, esiste un’esperienza che merita di essere vissuta almeno una volta nella vita.
Un viaggio che unisce due dei luoghi più spettacolari del pianeta: il Sudafrica e l’Antartide.
Da un lato, le vaste savane africane dove è possibile avvistare i maestosi Big Five nel loro habitat naturale; dall’altro, il silenzio surreale dei ghiacci antartici, dove ci si può ritrovare faccia a faccia con colonie di pinguini imperatore.
Testo di: Elisa Fasola
Il Sudafrica rimane, infatti, una delle destinazioni più emozionanti per gli amanti della natura. Le sue vaste riserve, come il celebre Kruger National Park, offrono la possibilità di avvistare da vicino gli animali simbolo della fauna africana: leoni, elefanti, leopardi, rinoceronti e bufali. I “Big Five”, così chiamati in passato per la difficoltà nel cacciarli, oggi sono protagonisti di safari rispettosi dell’ambiente, condotti da ranger esperti e guide locali.
Un safari qui non consiste solo in una serie di avvistamenti spettacolari, ma è un’esperienza di profonda connessione con la natura e i suoi ritmi. Le giornate scorrono tra game drive all’alba e al tramonto, colazioni nella savana, cene sotto le stelle e momenti di relax nei lodge più raffinati, spesso affacciati su specchi d’acqua dove gli animali arrivano a dissetarsi.
Ma per chi è alla ricerca di qualcosa di veramente fuori dall’ordinario, il viaggio può continuare verso il sud del mondo. Esiste, infatti, una rotta che permette di raggiungere l’Antartide sorvolando l’Oceano Antartico, senza aver bisogno di viaggiare a bordo di una nave.
Grazie ad aerei progettati per atterrare tra le nevi e i ghiacci, si viene trasportati da Cape Town direttamente al cuore del continente antartico.
Qui si possono vivere esperienze uniche: esplorazioni tra ghiacciai millenari, scalate su imponenti montagne, escursioni a bordo di imbarcazioni zodiac o kayak tra iceberg e blocchi di ghiaccio scolpiti dal vento. È anche possibile dormire in eco-camps perfettamente integrati nel paesaggio, che coniugano design contemporaneo e sostenibilità, garantendo un comfort impensabile in un luogo così remoto.
I ghiacci dell’Antartide.
Il momento più atteso è spesso l’incontro con le colonie di pinguini imperatore. Questi straordinari animali, alti fino a 120 centimetri e capaci di resistere a temperature estreme, vivono in colonie molto numerose.
Osservarli nel loro ambiente naturale, tra distese di ghiaccio e un silenzio quasi irreale, è un’esperienza che lascia senza fiato.
Anche nelle vaste pianure dell’Antartide, come nella savana, non ci sono folle, né percorsi battuti. Solo la sensazione di poter dialogare – intimamente e profondamente – con la natura più autentica e maestosa.
Una colonia di pinguini in Antartide.
Anche nelle vaste pianure dell’Antartide, come nella savana, non ci sono folle, né percorsi battuti. Solo la sensazione di poter dialogare –intimamente e profondamente – con la natura più autentica e maestosa.
THE TRAVELLER
In viaggio con..
Matteo Maggi e
Jonathan Francesco Toscano
Matteo, nato nel 1989 e Jonathan, 1990, sono medici appassionati di viaggi con base a Milano. Viaggiano insieme dal 2013, in particolare in Europa, tra InterRail e on the road in bicicletta e in auto. Amano l'interazione con i local, per questo sono attivi sulla piattaforma per scambi di ospitalità Couchsurfing.
Pubblicano le foto dei viaggi sul profilo Instagram @town_to_town.
Dai fiordi all'aurora:
In treno verso il paesaggio polare
Fuori dal finestrino, distese di neve immacolata si perdono all'infinito, punteggiate da abeti carichi di bianco. La Flåmsbana serpeggia lungo pareti rocciose mozzafiato, attraversa tunnel scavati nella roccia viva e supera ponti sospesi nel vuoto, regalando panorami che cambiano ad ogni curva nella discesa verso il fiordo.
A Flåm, la crociera sul Nærøyfjord ci regala scorci mozzafiato tra fiordi patrimonio UNESCO, dove le acque riflettono pareti rocciose che si innalzano per centinaia di metri. Bergen ci accoglie con profumi di pesce fresco e spezie nordiche. Nei mercati di Bryggen, l'aroma del salmone affumicato si mescola a quello del cardamomo, mentre il sapore del merluzzo essiccato racconta tradizioni millenarie.
Il vero incanto inizia sulla tratta Bergen-Oslo, quando il treno panoramico ci porta a Finse, la stazione più alta del Nord Europa, raggiungibile solo in treno. Qui, dove Lucas ha girato le scene di Hoth per Star Wars, incontriamo esploratori che si allenano per spedizioni artiche. Sul treno notturno verso Trondheim riviviamo l'atmosfera dell'opera "Night Train to the North" di Harald Sohlberg, esposta al Museo Nazionale di Oslo. Trondheim, antica capitale vichinga, è meno gettonata ma merita una visita per i suoi tesori nascosti come "Salamandernatten" (La Notte delle Salamandre), l'impressionante installazione dell'artista Kjell Erik Killi Olsen situata nei sotterranei della banca Sparebank1 Midt-Norge. L'opera, composta da 72 sculture di oltre 3 metri d'altezza, crea un'atmosfera misteriosa nei locali sotterranei, accessibile gratuitamente durante gli orari di apertura della banca. Le isole Lofoten si rivelano un capolavoro di accessibilità sostenibile. Febbraio è un mese perfetto per visitarle, quando sono meno affollate del solito e offrono un'esperienza più autentica. Senza auto, ci spostiamo tra Reine, Leknes e Svolvær utilizzando autobus che ci permettono di ammirare ogni scorcio di questo arcipelago leggendario. Da Reine a Hamnøy, il sentiero si snoda tra case rosse di pescatori che si riflettono in acque cristalline. Il viaggio in autobus verso Narvik, sfiorando le isole Vesterålen, ci conduce alla stazione ferroviaria più a nord d'Europa nel cuore dell'Artico norvegese. Da qui, raggiungiamo Abisko in Svezia, dove l'Aurora Station ci aspetta a 900 metri di altitudine. Nel buio assoluto dell'Artico, improvvisamente il cielo si accende: strisce verdi ondeggianti si materializzano dal nulla, si intrecciano e formano spirali luminose che abbracciano l'intera volta celeste.
Sospesi nella seggiovia, la distinzione tra terra e cielo svanisce. La tempesta di neve sembra generare la Via Lattea stessa: cristalli gelidi turbinano creando stelle danzanti, mentre le costellazioni brillano splendenti in uno spettacolo cosmico indimenticabile. Da Abisko ci spostiamo verso Kiruna, una città che vive una trasformazione epocale. Incontriamo volti nostalgici che ci raccontano dei luoghi della memoria che stanno scomparendo: piazze storiche, cinema, negozi e centri culturali demoliti per far spazio alle miniere di ferro. È possibile visitare le miniere che hanno causato questo spostamento graduale. Di fronte alla stazione temporanea, una montagna illuminata a giorno offre sci notturno, creando un contrasto surreale. Nel territorio di Kiruna, cuore del Sápmi svedese, scopriamo la ricchezza dell'arte Sami attraverso i musei di Jukkasjärvi e il nuovo KIN Museum of Contemporary Art, situato nello Stadshuset Kristallen. Qui, fino a marzo 2025, è stata presentata "I stjärnornas fotspår" (Sulle orme delle stelle), la prima grande retrospettiva in Svezia di Britta Marakatt-Labba. L'artista tessile Sami, nata proprio nella municipalità di Kiruna, ha creato con ago e filo una narrazione ricca e poetica delle lotte culturali e territoriali del popolo Sami. Il suo capolavoro "Historjá", un ricamo monumentale di 24 metri che racconta la storia, la mitologia e la vita quotidiana Sami.
All'Aurora River Camp, attraversiamo il lago ghiacciato trainati da una muta di cani nordici. La corsa silenziosa ci conduce verso Jukkasjärvi, dove l'Ice Hotel rappresenta l'apoteosi dell'arte effimera artica. Questo museo si rinnova completamente ogni anno: artisti internazionali creano suite scolpite nel ghiaccio, camere tematiche, corridoi decorati con bassorilievi, un bar dove anche i bicchieri sono di ghiaccio puro. Ogni primavera l'hotel si scioglie nel fiume Torne, ogni inverno rinasce con design nuovo. L'aurora boreale è un balletto cosmico in continua trasformazione. Le fotografie non rendono giustizia al suo dinamismo: è un'esperienza che coinvolge tutti i sensi in un'immersione totale nell'universo. I treni panoramici diventano finestre privilegiate su una Scandinavia dove la natura selvaggia convive con l'innovazione e tradizioni millenarie si sposano con la modernità.
Il ritorno a Milano da Stoccolma, dopo sedici giorni in questa sinfonia di ghiaccio e luce, lascia la certezza di aver vissuto qualcosa di irripetibile. L'aurora può manifestarsi in ogni momento, ricordandoci che la natura conserva il potere di stupirci e di farci sentire parte di qualcosa di infinitamente più grande.
URBAN
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10 MODI PER VIVERE UNA LONDRA DIVERSA
La metropoli inglese fra luoghi ed esperienze insolite
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BERNA TRA STORIA E MERAVIGLIA
Passeggiate d'autore, viste mozzafiato e musei d'accellenza
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Un mosaico di architettura Belle Époque, brutalismo e design contemporaneo UN LONG WEEKEND A BUCAREST
Londra è molto più dei suoi monumenti più famosi: qui potrete vivere avventure indimenticabili e scoprire luoghi ancora sconosciuti, che si tratti di un viaggio in famiglia, di una fuga romantica o di un’esperienza in solitaria.
10 MODI PER VIVERE UNA LONDRA DIVERSA
La metropoli inglese fra luoghi ed esperienze insolite
È fra le mete europee più amate dagli italiani, una metropoli senza tempo, vibrante e piena di energia, dove non ci si annoia mai. Stiamo parlando di Londra, il cuore pulsante del Regno Unito. Grazie al suo fascino cosmopolita, la città possiede un’identità unica ed è l’emblema della multiculturalità, tanto che i suoi oltre 8 milioni di abitanti rappresentano circa 270 nazionalità diverse.
La capitale del Regno Unito ha una storia secolare, e ha raggiunto l’apice della fama e del prestigio durante l’Età Vittoriana: risalgono a quest’epoca molte delle icone e dei simboli della città, come il Big Ben, il Palazzo di Westminster e il Tower Bridge.
Ma Londra è molto più dei suoi monumenti più famosi: qui potrete vivere avventure indimenticabili e scoprire luoghi ancora sconosciuti, che si tratti di un viaggio in famiglia, di una fuga romantica o di un’esperienza in solitaria. Scopriamone 10 fra i migliori.
Testo di: Martina Torrini
Gli interni del V&A Museum Café.
Un’installazione del Paradox Museum a Londra.
Una pausa nel V&A Museum Café
Dopo aver esplorato il museo e le sue mostre permanenti e temporanee, non c’è modo migliore di concludere l’esperienza di un classico tè inglese al V&A Museum Café: progettato da James Gamble, William Morris ed Edward Poynter, presenta sale riccamente decorate, che si rifanno all’estetica dell’epoca vittoriana.
Il Museo del Paradosso: dove la realtà è illusione
Entrate in un mondo dove nulla ha senso, eppure tutto sembra reale. Una meta imperdibile per tutte le età, il Paradox Museum vi invita a lasciarvi ispirare e a sfidarvi con la massima creatività. Esploratelo e lasciate che i paradossi ridefiniscano la vostra realtà!
Il musical Wicked all’Apollo Victoria Theatre
Dopo il successo dell’omonimo film, uscito nel 2024, perché non andare a vedere il musical Wicked a Londra? La pièce, che racconta le vicende delle due streghe di Oz, è uno dei musical più di successo di tutti i tempi secondo BBC News.
Leadenhall Market: un mercato nel cuore della City
Con la sua selezione curata di boutique, negozi, ristoranti e bar, Leadenhall Market è un vero gioiello nascosto nel cuore della City di Londra. Costruito in parte all’aperto e in parte al coperto, vanta una storia secolare e un’architettura che risale al XIV secolo.
Frameless: un’esperienza di arte immersiva
Un’esperienza culturale senza precedenti, in cui 42 capolavori senza tempo prendono vita in straordinarie gallerie immersive. Grazie a tecnologie all'avanguardia ed effetti audiovisivi coinvolgenti, i visitatori vengono trasportati nell’immaginazione di 29 artisti iconici, tra cui Van Gogh, Dalí, Rembrandt, Monet, Kandinsky e molti altri.
Grazie a tecnologie all'avanguardia ed effetti audiovisivi coinvolgenti, i visitatori del Frameless vengono trasportati nell’immaginazione di 29 artisti iconici.
Un ristorante nella metropolitana londinese
Un’esperienza inaspettata: una cena ispirata alla tradizione latino-americana a bordo di una carrozza della Victoria Line del 1967. Tre sere a settimana, il convoglio all’interno del Walthamstow Pumphouse Museum si trasforma in uno spazio conviviale dove vivere una cena indimenticabile.
The Hill Garden: un giardino segreto su Hampstead Heath
Nascosto ai margini della città, The Hill Garden and Pergola è un progetto realizzato dall’architetto paesaggista Thomas Mawson per Lord Leverhulme. Dal pergolato, che si estende per oltre 230 metri, potrete ammirare viste spettacolari su Hampstead Heath, fra alberi ornamentali, un laghetto di ninfee e un ampio giardino. Una vera e propria oasi naturale a breve distanza dalla metropoli.
Le cucine di Enrico VIII a Hampton Court
Le cucine di Enrico VIII a Hampton Court Palace erano le più grandi dell’Inghilterra Tudor. Ben 200 tra cuochi, garzoni e paggi lavoravano per preparare oltre 800 pasti al giorno per la vorace corte del re. Tra calderoni ribollenti e spiedi per l’arrosto, lasciatevi trasportare nella dura quotidianità dei cuochi reali mentre attraversate questa parte del palazzo.
Little Venice: i canali londinesi
Più simile ai canali di Amsterdam che a quelli di Venezia, Little Venice è un angolo tranquillo della zona ovest di Londra, costellato da caffè sull’acqua, pittoreschi pub e case eleganti. L’origine del nome è incerta: alcuni lo attribuiscono a Lord Byron, altri a Robert Browning, altri ancora a Margery Allingham… l’unica cosa certa è il suo legame con la letteratura inglese.
Le librerie di Londra: Daunt Books, Hurlingham Books e John Sandoe Books
Anche qui il potere della parola ha dato forma a spazi espositivi per vere e proprie opere letterarie del passato e del presente: Daunt Books, Hurlingham Books e John Sandoe Books sono tre indirizzi storici da non perdere per gli appassionati di lettura, fra prime edizioni e ultimi arrivi.
Con il suo centro storico dichiarato Patrimonio UNESCO, la Cattedrale, la Torre dell’Orologio, le fontane e i caratteristici portici, Berna è una delle località più belle della Svizzera, oltre a esserne la capitale.
BERNA TRA STORIA E MERAVIGLIA
Passeggiate d’autore, viste mozzafiato e musei d’eccellenza
Con il suo centro storico dichiarato Patrimonio UNESCO, la Cattedrale, la Torre dell’Orologio, le fontane e i caratteristici portici, Berna è una delle località più belle della Svizzera, oltre a esserne la capitale.
Fondata nel 1191, è un’incantevole città medievale, in cui spiccano edifici signorili, storiche torri, bellissime fontane ornate da sculture rinascimentali e portici coperti del XV secolo. Un ruolo importante nella vita cittadina è ricoperto dal fiume Aare, che collega attraverso 18 magnifici ponti la penisola della città vecchia ai quartieri più contemporanei.
Culturalmente vivace, Berna vanta anche alcuni musei imperdibili, come il Zentrum Paul Klee, il Museo della Comunicazione e il Museo delle Belle Arti.
Testo di: Martina Torrini
Per raggiungerla, niente di più semplice: partendo da Domodossola, il Trenino Verde delle Alpi attraversa cime montuose, verdi vallate e piccoli borghi, offrendo una prospettiva unica sulla natura svizzera. Viaggiare lentamente, ammirando i paesaggi che scorrono dal finestrino, permette di assaporare al meglio la bellezza del Cantone di Berna, trasformando il tragitto in un’esperienza da ricordare. Un biglietto del Trenino Verde delle Alpi per due giorni costa solo 66 franchi: una volta a bordo potrete rilassarvi e lasciarvi stupire dai paesaggi che si susseguono davanti a voi, o godervi una pausa rigenerante nella zona bistrot.
Partendo dal Piemonte, attraverserete la galleria del Sempione, la valle del Rodano e la valle del Lötschen, con un percorso spettacolare sull’imponente viadotto di Kander. Da Frutigen, l’itinerario conduce a Spiez e poi a Thun, “la porta d’accesso all’Oberland bernese”, una città circondata da un maestoso paesaggio alpino. Attraversando la valle dell’Aare, sarete poi finalmente a Berna.
Una volta arrivati nella capitale, prendetevi del tempo per esplorare il suo centro storico, Patrimonio UNESCO dal 1983: insieme a una guida parlante italiano, vi addentrerete fra vicoli tortuosi, edifici barocchi e monumenti che raccontano storie di un passato avvincente. La Cattedrale tardo gotica di Berna, il Palazzo federale, la Kornhaus, la Torre delle Prigioni e la famosa Torre dell’Orologio (Zytglogge) sono solo alcuni dei punti di interesse che toccherete durante questa passeggiata guidata di 90 minuti.
La Torre dell’Orologio, però, merita un ulteriore approfondimento: con una visita guidata in italiano di un’ora potrete raggiungere l’interno, osservando da vicino gli ingranaggi e il meccanismo del vecchio orologio, seguendo passo dopo passo le sequenze del carosello dei personaggi che regalano uno spettacolo allo scoccare di ogni ora.
E dopo aver scoperto tutti i segreti che si celano all’interno di questo affascinante meccanismo, salirete 130 gradini per raggiungere l'ultimo piano che permette di osservare Berna dall’alto, ammirando i tetti delle case, i comignoli e le torri, fino alle vette dell’Oberland bernese quando il cielo è limpido.
La Torre dell’Orologio e i portici di Berna.
Chi sceglie di visitare Berna per il suo legame con la natura può lasciarsi stupire dal Gurten, un’oasi montana, un paradiso per gli amanti della slitta e un leggendario parco open air. Situato a 858 metri di altitudine, offre un panorama mozzafiato sulle cime dell’Oberland bernese, sulle acque scintillanti del fiume Aare e sulla città, oltre alla possibilità di dimenticare la frenesia della vita quotidiana, fra il suono dei campanacci delle mucche al pascolo, il picchiettio dei bastoni da escursionismo e le risate dei bambini che giocano.
Ritornando in città, non potrete lasciare Berna senza aver ammirato le vetrine delle sue eleganti boutique, che si alternano a negozi di artigianato locale e librerie indipendenti, sotto i sei chilometri di portici del centro.
Fra oggetti di design, prelibatezze svizzere e pezzi unici, troverete sicuramente qualcosa da portare a casa per ricordarvi di questo splendido viaggio.
Una vista panoramica sulla città dal Gurten.
Gli appassionati di arte moderna, invece, non potranno lasciarsi sfuggire una visita al Zentrum Paul Klee, il museo bernese dove sono custodite moltissime opere del pittore, oltre a un istituto di ricerca a lui dedicato e a capolavori di altri artisti, parte della collezione di Klee stesso. Inaugurato nel 2005 in un edificio costruito sulla base di un progetto di Renzo Piano, celebra quest’anno i suoi primi 20 anni.
Entrando nel museo potrete scoprire tutto ciò che non sapete sulla vita e le opere dell’artista: il patrimonio del Zentrum spazia fra dipinti, acquerelli e disegni, per un totale di circa 4.000 opere. Mostre temporanee presentano i capolavori di Klee attraverso diverse prospettive, che permettono ai visitatori di acquisire una visione sempre nuova - e talvolta insolita - sull’artista e il suo mondo. Oltre a queste mostre, il museo allestisce esposizioni di importanti artisti moderni e contemporanei e organizza visite guidate, sia di gruppo che individuali, per conoscere più in profondità le opere di Klee.
Per saperne di più:
bls.ch/treninoverde bern.com
A Bucarest, gli edifici storici si trasformano in hub creativi, sontuosi palazzi e grandi dimore convivono con testimonianze architettoniche di un passato complesso, e ogni angolo racconta una storia.
Adattamento testo di: Martina Torrini
UN LONG WEEKEND A BUCAREST
Un mosaico di architettura Belle Époque, brutalismo e design contemporaneo
Molti anni fa, la capitale della Romania si guadagnò il soprannome di “Parigi dell’Est”. E anche se il paragone mantiene ancora oggi un certo fascino, la Bucarest contemporanea è molto più di un semplice riflesso della grandeur parigina. Come scoprirete durante il vostro long weekend, la città si rivela come un affascinante mosaico, in cui l’eleganza della Belle Époque, il brutalismo dell’era comunista e il design contemporaneo si fondono in un dinamico paesaggio urbano.
Gli edifici storici si trasformano in hub creativi, sontuosi palazzi e grandi dimore convivono con testimonianze architettoniche di un passato complesso, e ogni angolo racconta una storia. Scoprite con noi alcune delle meraviglie architettoniche di Bucarest e lasciatevi ispirare per il vostro prossimo viaggio.
Bucarest si distingue per il suo impegno nella rigenerazione del patrimonio architettonico, trasformando luoghi storici in spazi dedicati alla cultura, all’apprendimento e al piacere della scoperta, che rappresentano un ottimo punto di partenza per comprendere il passato, il presente e il futuro della Romania.
Uno degli esempi più suggestivi di questa tendenza è la libreria Cărturești Carusel, all’interno di un edificio ottocentesco restaurato con attenzione. Qui, tra scale monumentali, luci naturali che piovono dall’alto e scaffali pieni di tesori letterari, eleganza e sapere si intrecciano in un’atmosfera incantata.
Imperdibile anche il Museo Nazionale Cotroceni, un’ex residenza reale circondata da rigogliosi giardini e fastose sale, che oggi ospita una preziosa collezione d’arte e mostre tematiche sulla storia e la cultura rumena. Più che un museo, è un’esperienza immersiva in un palazzo di 300 anni, che racconta storie di re, artisti e trasformazioni secolari.
Se il tempo lo consente, merita una visita anche il Palatul Suțu, costruito negli anni ’30 dell’Ottocento dagli architetti Conrad Schwink e Johann Veit. Oggi sede del Museo Municipale di Bucarest, questo palazzo offre una prospettiva unica sulla storia cittadina: potrete passeggiare tra i suoi saloni e immaginare gli sfarzosi balli frequentati dall’aristocrazia europea.
Allontanandosi dalla grande scala del Cotroceni, potrete esplorare le meraviglie architettoniche meno conosciute del centro città. Una delle nostre preferite è Hanul Gabroveni: un tempo locanda affollata e punto di riferimento per i mercanti nel XVIII secolo, oggi questa affascinante struttura è rinata come centro culturale, dove potrete assistere a mostre d’arte e concerti dal vivo.
Altrettanto affascinante è Palatul Universul, capolavoro Belle Époque dalla bellezza sobria, costruito alla fine del XIX secolo come sede dello storico quotidiano “Universul”. Restaurato negli anni ’90, in un periodo di rinascita per il patrimonio architettonico di Bucarest, oggi è diventato un vivace polo culturale dedicato all’industria creativa. All’interno troverete un cocktail bar, un piccolo cinema e un’atmosfera vibrante. Fermatevi anche un attimo ad osservare l’esterno e la sua facciata originale, unica nel suo genere.
Non tutte le meraviglie architettoniche di Bucarest sono però sfarzosi palazzi o capolavori Belle Époque: come in ogni città, la vera storia si nasconde spesso tra le sue abitazioni più modeste.
Le sontuose architetture di Bucarest.
È il caso della Casa Melik, costruita nel XVIII secolo e ristrutturata nel XIX, considerata una delle più antiche residenze di mercanti della capitale. Colpisce subito per la facciata neoclassica e le decorazioni raffinate, ma non è solo l’architettura a renderla speciale: la casa ospita anche una collezione dedicata al pittore Theodor Pallady, celebre per i suoi nudi sensuali e le opere sperimentali, e spesso paragonato a Matisse.
Infine, non si può raccontare Bucarest senza menzionare uno degli aspetti più emblematici - e controversi - del suo paesaggio urbano: l’architettura del periodo comunista, segnata da monumentalità, austerità e da una forte volontà simbolica. In questi anni, l’espressione artistica lasciò spazio alla rappresentazione del potere, con edifici che dovevano incarnare il controllo esercitato dallo Stato. Il simbolo indiscusso di quest’epoca è il Palazzo del Parlamento (noto anche come “Casa del Popolo”), una delle costruzioni più colossali al mondo con i suoi 365.000 metri quadri di superficie. Secondo solo al Pentagono per dimensioni tra gli edifici amministrativi, il palazzo è un labirinto di marmo, oro e cristalli, con oltre 1.100 stanze, enormi lampadari e raffinati pannelli in legno. Il suo impatto visivo è straordinario: in gran parte inutilizzato e incompiuto (solo il 60% fu ultimato prima della caduta del regime), rimane una tappa fondamentale per chi vuole conoscere la storia recente della Romania.
Un’altra testimonianza forte di quegli anni è la residenza privata della famiglia Ceaușescu. Situata nella periferia della città, fu abitata dalla famiglia del dittatore dal 1965 al 1989. Tutti gli ambienti sono caratterizzati da uno stile lussuoso e opulento, con arredi disegnati da Robert Woll, tappeti tessuti a mano, mosaici e affreschi ornamentali. Visitare questa villa significa entrare nel cuore di una narrazione fatta di potere, controllo e culto della personalità.
Our Choice
Corinthia Bucharest
Il Corinthia Bucharest è un'elegante oasi urbana che celebra il fascino della Belle Époque con uno spirito contemporaneo.
In un edificio storico restaurato con maestria, colonne di marmo, stucchi e dettagli in stile neoclassico accolgono gli ospiti in un'atmosfera di raffinata eleganza. Ogni suite è un rifugio di quiete e stile, affacciata sui tetti della città o sul rigoglioso giardino interno.
La spa dell’hotel offre momenti di puro relax, mentre i ristoranti deliziano con piatti che fondono creatività moderna e tradizione rumena. Situato a pochi passi dall’Università e dal cuore pulsante di Bucarest, è il punto di partenza ideale per esplorare la città secondo i propri ritmi, tra caffè storici, viali alberati e palazzi Art Nouveau.
Un invito a rallentare, respirare bellezza e ritrovare un senso autentico di benessere: l’hotel è in grado di organizzare esperienze personalizzate su misura per voi, proprio come questa passeggiata alla scoperta dell’eredità architettonica di Bucarest.
Secondo solo al Pentagono per dimensioni tra gli edifici amministrativi, il palazzo del Parlamento è un labirinto di marmo, oro e cristalli, con oltre 1.100 stanze, enormi lampadari e raffinati pannelli in legno.
LE GOURMAND
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LA PRATICA AGRICOLA DEL PICK YOUR OWN
Un’esperienza diretta tra natura e agricoltura
Negli ultimi anni, il settore agricolo ha visto una crescente diffusione di una pratica che non solo coinvolge i consumatori in modo diretto, ma offre anche un’opportunità di ritorno alle radici più autentiche della produzione agricola: la pratica dell’autoraccolta o pick your own (PYO).
LA PRATICA AGRICOLA DEL PICK YOUR OWN
Un’esperienza diretta
tra
natura e agricoltura
Negli ultimi anni, il settore agricolo ha visto una crescente diffusione di una pratica che non solo coinvolge i consumatori in modo diretto, ma offre anche un’opportunità di ritorno alle radici più autentiche della produzione agricola: la pratica dell’autoraccolta o pick your own (PYO).
Il termine inglese, che significa letteralmente "raccogli da solo", anche detto U-Pick, si riferisce a una modalità di vendita diretta in cui i consumatori sono invitati a raccogliere autonomamente i prodotti agricoli, come frutta, verdura, fiori o erbe aromatiche, direttamente dai campi di una fattoria o di un’azienda agricola. Questo modello, che ha avuto origine negli Stati Uniti, sta lentamente guadagnando terreno anche in Europa, e in l’Italia, dove diverse realtà agricole hanno iniziato ad adottarlo come strumento per creare un legame più stretto tra consumatore e produttore.
Laureato in Storia Economica con una tesi sulla Martini & Rossi di Torino nel 1999, l’anno successivo conclude il corso di qualifica professionale per Sommelier presso l’Associazione Italiana Sommelier di Milano e fa un tirocinio in enologia in collaborazione con l’azienda enologica del Canton Ticino Il Portico di Rivera. Nel 2006 diventa assaggiatore di formaggi presso l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio. Collabora alla pubblicazione di svariati volumi di enogastronomia in qualità di editor e crea il canale Wine & food di eBay Italia. Organizza serate di degustazione di vino, formaggi e salumi in alcuni locali milanesi in collaborazione con chef emergenti oltre a tenere corsi di avvicinamento al vino e di valorizzazione olfattiva. Da qualche anno dirige la piattaforma mypersonaltaster.it e da circa un anno conduce anche terreitalia.ch, canale di vendita e promozione dei prodotti enogastronomici italiani in Svizzera.
Testo di: Michele Abate
Michele Abate
Il concetto di U-pick
La pratica della raccolta diretta si sviluppa in un contesto agricolo che promuove l’interazione diretta tra il consumatore e il processo produttivo. In questo tipo di attività, il consumatore non acquista semplicemente i prodotti al mercato o al negozio, ma partecipa attivamente alla raccolta, vivendo un’esperienza unica in mezzo alla natura. Le fattorie che offrono questa opportunità generalmente mettono a disposizione i loro terreni durante la stagione di raccolta, consentendo ai visitatori di entrare nel campo e raccogliere autonomamente i frutti o le verdure, pagando in base al peso o alla quantità raccolta.
Questa pratica non solo fornisce ai consumatori un accesso diretto ai prodotti freschi, ma consente loro anche di apprezzare il lavoro e l’impegno che si celano dietro la produzione agricola. Inoltre, il U-pick rappresenta un ritorno alla tradizione agricola, un’opportunità di riscoprire le radici del cibo e di rafforzare il legame con la terra.
Benefici per i consumatori
Una delle principali attrazioni della raccolta diretta è la possibilità di raccogliere prodotti freschi e di alta qualità direttamente dal campo. I consumatori possono scegliere i frutti o le verdure che preferiscono, verificandone personalmente la maturazione e la freschezza. Questo crea una connessione più autentica con il cibo, permettendo di conoscere la provenienza dei prodotti e, in molti casi, di scegliere varietà che non sono facilmente reperibili nei negozi.
Inoltre, l’autoraccolta offre ai consumatori un’esperienza educativa e ricreativa. Molti visitatori, soprattutto famiglie con bambini, approfittano di questa attività per trascorrere una giornata all’aria aperta, imparando allo stesso tempo come avviene la raccolta dei prodotti agricoli e quali tecniche vengono utilizzate per garantire la qualità del raccolto. Le fattorie che promuovono il U-pick spesso organizzano anche eventi o tour guidati, che educano i partecipanti sulle pratiche agricole sostenibili e sulle varietà locali.
Un altro vantaggio per i consumatori è la possibilità di risparmiare denaro. Poiché non c’è l’intermediazione di grossisti o rivenditori, i prezzi per i prodotti raccolti direttamente possono essere inferiori rispetto a quelli praticati nei supermercati. Inoltre, il consumatore ha il controllo totale sulla quantità che intende acquistare, evitando sprechi e comprando solo ciò che è realmente necessario.
Vantaggi per gli agricoltori
Dal punto di vista degli agricoltori, il modello della raccolta diretta presenta numerosi vantaggi economici e operativi. In primo luogo, consente agli agricoltori di ridurre i costi legati alla raccolta, poiché non è necessario assumere manodopera per raccogliere i prodotti.
Inoltre, la vendita diretta ai consumatori riduce i costi di distribuzione, eliminando gli intermediari e aumentando i margini di guadagno per l’agricoltore e i costi di impacchettamento, in quanto i prodotti non vengono confezionati per essere distribuiti sui banchi dei supermercati. Un altro beneficio significativo riguarda la fidelizzazione della clientela. Le fattorie che offrono il U-pick creano un legame forte con i consumatori, che, oltre a essere più propensi a tornare, si sentono parte di un’esperienza unica. Questo tipo di attività può anche fungere da strumento di marketing, attirando nuovi clienti e creando una community di sostenitori della produzione agricola locale.
Infine, la raccolta diretta promuove la sostenibilità. Coinvolgere i consumatori direttamente nel processo di raccolta li rende più consapevoli delle sfide e delle necessità legate alla produzione agricola, favorendo una maggiore attenzione alla stagionalità dei prodotti e alla conservazione dell’ambiente. Le fattorie che adottano questo modello sono spesso più inclini ad adottare pratiche agricole sostenibili, come l’uso limitato di pesticidi e fertilizzanti chimici, in modo da garantire una qualità superiore dei prodotti.
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L’autoraccolta in Italia: un fenomeno in crescita
In Italia, la pratica del U-pick sta lentamente prendendo piede, sebbene sia ancora un fenomeno relativamente nuovo rispetto ad altre forme di agricoltura diretta. Le fattorie italiane che offrono questa opportunità si trovano principalmente nelle zone rurali, dove la tradizione agricola è più radicata. Qui, famiglie e gruppi di amici si recano per raccogliere frutta e verdura in campi di meli, ciliegi, fragole, pomodori, peperoni e altri prodotti tipici. Ma da qualche tempo si va diffondendo anche alle porte delle grandi città, nei pochi parchi agricoli rimasti.
Oltre ai benefici per i consumatori e gli agricoltori, l’autoraccolta in Italia sta diventando una forma di turismo rurale, che offre un’alternativa alle tradizionali attività turistiche. Le aziende agricole che aderiscono a questa pratica sono spesso agriturismi che, oltre alla raccolta, offrono anche la possibilità di acquistare altri prodotti locali, di partecipare a degustazioni o di imparare tecniche di agricoltura biologica o biodinamica. Si tratta in conclusione molto più di una semplice opportunità per raccogliere frutta e verdura. È un’esperienza che avvicina i consumatori alla natura, li educa alla produzione agricola e promuove un consumo più consapevole e sostenibile. Inoltre, per gli agricoltori, rappresenta un’opportunità per diversificare le entrate, ridurre i costi e creare una clientela fedele. In Italia, dove la cultura agricola è da sempre un pilastro della tradizione, il U-pick ha tutte le potenzialità per crescere e rafforzare il legame tra cittadini e campagna, tra consumatori e produttori. In un mondo sempre più globalizzato e industrializzato, tornare alla terra può essere una scelta tanto salutare quanto educativa, che ci permette di riscoprire il valore del cibo e della sostenibilità.
CULTURA
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IL LATO NASCOSTO DEL GIAPPONE
Benvenuti nella prefettura di Toyama
Inserita dal “New York Times” fra le 52 mete imperdibili del 2025, la prefettura di Toyama è famosa per la sua maestria artigianale, la cucina straordinaria e la natura incontaminata.
IL LATO NASCOSTO
DEL GIAPPONE
Benvenuti nella prefettura di Toyama
A sole due ore da Tokyo a bordo dello Shinkansen Hokuriku, e due fermate prima di Kanazawa, si trova una delle gemme più autentiche del Giappone: la prefettura di Toyama.
Inserita dal “New York Times” fra le 52 mete imperdibili del 2025, è famosa per la sua maestria artigianale, la cucina straordinaria e la natura incontaminata. Nonostante sia facilmente raggiungibile, non è fra le tappe più comuni durante un viaggio in Giappone, e ciò la rende la destinazione perfetta per chi è alla ricerca di esperienze autentiche, lontane dai grandi flussi turistici.
L’omonima città è il punto di partenza ideale per esplorare le aree circostanti, grazie alla sua posizione e alle sue caratteristiche: si tratta infatti di un centro moderno, che conserva contemporaneamente un aspetto tradizionale, plasmato dai territori che lo circondano, come le montagne, i mari e i fiumi.
Testo di: Martina Torrini
Il cuore della località è il Castello di Toyama, che, a differenza di altre fortezze, non si erge su una collina in posizione appartata, ma è situato nel centro città, dove ancora oggi testimonia come il nucleo abitato vi si sia sviluppato proprio intorno. Passeggiate fra i giardini del castello e perdetevi tra alberi di ciliegio che rinascono a primavera e aceri che si tingono di colori caldi in autunno, fino a raggiungere il Museo di Storia e il Museo Memoriale di Arte Sato, dove è esposta una collezione di set di porcellana per la cerimonia del tè.
Passando alla cucina, a Toyama i ristoranti offrono un’esperienza gastronomica davvero senza pari: piatti locali come il Kurobe Ramen, con il suo tipico brodo scuro particolarmente saporito, a base di salsa di soia, e alcune fra le varietà di pesce e frutti di mare più fresche del Paese, come il sushi di trota avvolto in foglie di bambù, sono solo alcune delle specialità tradizionali. Non mancano ristoranti omakase di altissimo livello e sei stellati Michelin, tutti concentrati nella zona portuale di Iwase.
Per quanto riguarda l’arte e l’artigianato, la prefettura è nota perché ospita il maggior numero di vetrai di tutto il Giappone, oltre a un interessante museo dedicato alla lavorazione del vetro: il Toyama Glass Art Museum, progettato da Kuma Kengo e imponente opera in sé. Per chi desidera cimentarsi in prima persona nella soffiatura del vetro, esistono anche diversi workshop e laboratori per diventare vetrai per un giorno e per scoprire tutti i segreti di quest’arte secolare. Da non perdere, poi, il Museo d’arte e design della Prefettura di Toyama, situato all’interno di uno splendido edificio moderno arroccato sulle sponde del fiume, dove sono custodite alcune opere di importanti artisti occidentali, fra cui Picasso e Warhol, insieme a quelle di maestri giapponesi e locali.
Ma la città è anche in posizione strategica per partire per escursioni di un giorno nei dintorni. Visitate Takaoka per ammirare il tempio Zuiryuji, capolavoro zen dell’epoca Edo, e uno dei tre grandi Buddha del Giappone, o per partecipare a un’esperienza a contatto con l’artigianato locale: un laboratorio per realizzare sottobicchieri in rame o bicchieri da sakè personalizzati. Dirigetevi verso la costa di Amaharashi per i suoi panorami mozzafiato sul mare, o prendete parte a un’escursione sul Percorso alpino di Tateyama Kurobe. Il distretto di Gokayama, un po’ più distante, è un sito certificato dall’UNESCO, conosciuto per le sue case dal tetto in paglia, mentre la Gola di Kurobe, da attraversare a bordo di un treno panoramico tra foreste, falesie e sorgenti termali, vi lascerà senza fiato.
Uno scorcio del Castello di Toyama.
La città di Toyama è il punto di partenza ideale per esplorare le aree circostanti, grazie alla sua posizione e alle sue caratteristiche: si tratta infatti di un centro moderno, che conserva contemporaneamente un aspetto tradizionale, plasmato dai territori che lo circondano, come le montagne, i mari e i fiumi.
SCUOLA
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IL VALORE DEL NON-DIGITALE
Il ruolo del Tutor fra tecnologia e umanità
Lo sviluppo dell’utilizzo della tecnologia in classe ha trasformato in modo radicale il sistema scolastico di tutti gli ordini e gradi. La prosperante digitalizzazione ne è stata l’attrice protagonista.
Testo di: Micol Fischer
IL VALORE DEL NON-DIGITALE
Il ruolo del Tutor fra tecnologia e umanità
Lo sviluppo dell’utilizzo della tecnologia in classe ha trasformato in modo radicale il sistema scolastico di tutti gli ordini e gradi. La prosperante digitalizzazione ne è stata l’attrice protagonista. L’insegnamento e l’apprendimento hanno subito una ‘rivoluzione digitale’: dalla LIM all’IA ai diari elettronici e le piattaforme online.
Nonostante questi enormi valori aggiunti a tutto quanto si è utilizzato nell’apprendimento fino a una decina di anni fa, questo cambiamento porta con sé moltissimi interrogativi su come bilanciare la tecnologia e la necessità del reale e dell’umano, che restano comunque fondamentali. Il bisogno di difendere una realtà non-digitale si presenta considerando il possibile isolamento degli studenti e studentesse, con conseguente mancanza di reciprocità nel gruppo dei pari. Diventa perciò necessario e urgente difendere questi ambiti e fortificare gli approcci reali.
Micol Fischer
Nata a Milano nel 1974, formazione scolastica bilingue con Maturità estera, prosegue gli studi all’Università degli Studi di Milano dove consegue la Laurea in Scienze Politiche indirizzo Politico-Sociale (V.O). Corso di formazione post Laurea presso A.R.P Milano: “Tutor DSA: dalle difficoltà alle risorse nell’apprendimento”. Svolge attività continuativa nell’ambito dell’educazione specialmente come gestione tutoring in ambiti multiculturali e bilingue, tutor qualificato DSA. Docente presso A.R.P Milano: “Il Tutor per l’Apprendimento, strumenti, strategie e competenze”.
Qui può entrare in gioco il ruolo del Tutor, che può favorire l’unione fra tecnologia e umanità accompagnando gli studenti e le studentesse in questa strada. Potenzia l’empatia e l’ascolto, favorendo le abilità socio-emotive ed equilibrando l’apprendimento interposto dalla tecnologia. Il tutoring, seguendo questa linea, valorizza la relazione educativa incoraggiando una didattica più sensibile, equilibrata, e umana.
Oggi, la Scuola sta attraversando una profonda trasformazione indirizzata dal digitale, dall’assunzione ogni giorno maggiore di tecnologia all’interno dell’aula scolastica e non solo. La parola necessaria e forse vincente è: equilibrio. Diventa necessario bilanciare l’utilizzo degli strumenti tecnologici con il materiale e la metodologia tradizionale, affinché non si perdano manualità e conoscenza di supporti fisici e non soltanto di schermi e tocchi. Risorsa importante diventa perciò il Tutor, che ottimizza e potenzia le relazioni personali e aiuta le competenze dentro e fuori dalla classe.
In base alle specifiche esigenze, il Tutor dà sostegno personalizzato a seconda delle criticità, che esse siano completamente didattiche oppure anche sociali, all’interno del gruppo dei pari. Sostiene il lavoro autonomo e favorisce l’autostima attraverso un apprendimento consapevole, dando motivazione allo studio e allo stesso tempo creando un ambiente ospitale e inclusivo.
Un altro tema importante è l’apprendimento tra pari: il peer tutoring, che è l’aiutarsi a vicenda, il sostenere chi non ha ancora acquisito determinate conoscenze da parte di chi le ha acquisite. Questo va al di là del digitale e favorisce il rapporto umano e la comunicazione, sviluppandone le potenzialità. Queste tecniche favoriscono la positività e l’inclusione: la classe diventa una realtà comune, oltre che di apprendimento di socializzazione. Altro aspetto importante è l’uso di strumenti non digitali nell’apprendimento dei primi anni scolastici. Alla Scuola Primaria sono fondamentali le attività manuali per consolidare bene il coordinamento motorio dei piccoli. Inoltre, lavorando in gruppo, comunicando e svolgendo attività fisiche, si favoriscono gli sviluppi cognitivi e relazionali tra i pari. L’esposizione prolungata agli strumenti digitali in così giovane età può precludere un completo sviluppo relazionale e sociale, perciò favorire la parte umana rispetto a quella digitale fa sì che si costruiscano delle basi solide per l’apprendimento e la socializzazione.
In tutti gli ordini e gradi di scuola è importante continuare a favorire l’uso di materiali e supporti fisici bilanciando quelli digitali. L’uso di strumenti quali righelli, squadre e compassi nel disegno tecnico, ad esempio, restano attività molto importanti per uno sviluppo della precisione e della concentrazione. L’uso dei colori, delle tempere, così come la colla e le forbici, dovrebbe continuare ad accompagnare la quotidianità degli studenti e delle studentesse.
Il tutoring favorisce il coordinamento delle varie tecniche educative e degli strumenti promovendo l’empatia fra i pari e favorendo l’autostima, tutti elementi necessari per vivere un ambiente scolastico inclusivo.
Gli strumenti vanno utilizzati in concerto gli uni con gli altri e il Tutor semplifica questi processi, gestendone il tempo e la fruizione, per poter affrontare in modo equilibrato tutte le consegne e le sfide che si presentano quotidianamente. Diversamente, la didattica risulterebbe impoverita e spogliata della sua completezza, verrebbe ridotta a una mera fruizione passiva. Le attività non-digitali invece favoriscono capacità espressive e coordinamento motorio, incrementando e stimolando fantasia e ingegno. Una didattica mista, con interazioni umane che utilizzino il digitale in modo calibrato e stimolando il pensiero critico, sarà certamente capace di soddisfare i cambiamenti del presente, evitando una dipendenza digitale anche didattica oltre a quella che già preoccupa molto in ambito extra scolastico e nel tempo libero. Insegnare e guidare a fare un uso consapevole degli strumenti digitali, rendendo preziosi quelli analogici e la relazione tra persone sia a Scuola che a casa, sarà la sfida da intraprendere.