Giornale 2018 I

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SHALOM - TRIMESTRALE A DIFFUSIONE NAZIONALE - Anno XI - n°1 - Maggio 2018 - Aut. Trib. Pisa n°9/2001 del 26 marzo 2001 - Poste Italiane S.P.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, CN/RN Direzione, redazione e amministrazione: 56028 San Miniato (Pi) - Via Carducci, 4 - Tel. +39 0571 400462 Fax +39 0571 42634 - www.movimento-shalom.org - shalom@movimento-shalom.org Codice Fiscale 91003210506

A pag. 7 Riflettiamo sul tema:

LA CIVILTÀ

ROBOTICA

www.movimento-shalom.org

Maggio 2018 - Numero 1


SOMMARIO SHALOM:

Il metodo Shalom per far crescere figli felici

3

TRIMESTRALE A DIFFUSIONE

La civiltà robotica, che sta lì davanti a noi

7

NAZIONALE Anno 18 n°1 - Maggio 2018 DIRETTORE: Andrea Pio Cristiani; DIRETTORE RESPONSABILE: Elia Mannucci; Coord. Redazione: Elia Mannucci; Redazione:

La Robotica 8 Streda: il nuovo centro per la solidarietà "Leonardo Da Vinci"

11

"Dondò", ovvero "nato Don" o "Din Don Dan"

12

Accogliere rifugiati e richiedenti asilo

15

Quale prospettiva si presenta agli stranieri che intendono integrarsi in questo paese 17 I nostri numeri 19 Paolo Vallesi nel Burkina Faso

23

Cena Galeotta 27

Gabriella Messerini, Luca Gemi-

Giovani e bullismo 29

gnani, Chiara Baldini, Maria Grazia

La notte di San Rocco 31

Messerini, Jacopo Mancini, Andrea

30 anni per la sezione Shalom di San Miniato

Mancini. Direzione Redazione: Via Carducci, 4 56028 San Miniato (PI); Amministrazione: Via Carducci, 4 56028 San Miniato (PI) tel. 0571-400462 fax 057142510 mail shalom@movimento-shalom.org Foto: archivio Shalom. Il materiale inviato, anche se non pubblicato, non verrà restituito. La testata autorizza la riproduzione dei testi e delle foto e invita a citarne la fonte. Pubblicità: Movimento Shalom Via Carducci, 4 56028 San Miniato (PI) tel 0571-400462. Stampa: SanPatrignano Via S. Patrignano, 53 47853 Coriano (RN) Tiratura: 15mila copie.

32

La voce delle sezioni Shalom 34 Diario di amore, amicizia e solidarietà Shalom

37

Come adottare a distanza 38 I progetti di solidarietà aperti nel mondo

39


EDITORIALE

IL METODO SHALOM PER FAR CRESCERE FIGLI FELICI di Andrea Pio Cristiani

I

Manifestare

l modo giusto per educare

ispirazione

i figli resta per molti un

significato del suo nome. Il nostro

l’affetto per i figli con dolcezza e

inafferrabile mistero. I genitori

obiettivo è appunto quello di

mitezza.

e gli educatori pagherebbero oro

migliorare in tutti i sensi la qualità

2) Parlare ai bambini e ai ragazzi

per avere la soluzione ai capricci

della vita. L’approccio educativo

della presenza invisibile di un Dio

o per scoprire come trasformare i

ci ha connotati fin dall’inizio della

buono che sta con noi sempre e che

piccoli in giovani e adulti sereni.

nostra avventura, convinti che se

non ci castiga mai.

La ricetta infallibile non esiste,

si è ben “allevati” si hanno più

ma si può cercare e provare.

probabilità di diventare persone

Guardando

lunga

contente e soddisfatte. Osservando

esperienza possiamo vantare un

gli effetti ottenuti attraverso la

numero

nostra proposta di vita, fondata su

alla

nostra

significativo

di

giovani

insita

anche

nel

equilibrati e felici. Inesistenti i casi

precisi valori e ideali, potremmo

di

definire l’essenza pedagogica

tossicodipendenza,

devianze,

suicidi e malavita. Questa verifica

“made Shalom” in un

dimostra che Shalom è una positiva

vademecum fatto di quindici

agenzia

principi:

formativa.

La

prima

1)

costantemente

generazione di giovani è oramai ampiamente adulta e la stragrande maggioranza di questi ragazzi sono ancora attivi in diverse misure nel Movimento. I loro figli in gran parte continuano l’esperienza dei genitori e la terza generazione, che si sta affacciando alla vita, respira i suoi inalterabili valori. L’Atelier Shalom ne è una testimonianza. La sfida proposta da Shalom è da sempre la conquista della felicità, Maggio 2018| SHALOM | 3


LUDOTECA - DOPOSCUOLA - ATT IVITA’ RICREAT IVA

...uno spazio strutturato per bambini, ragazzi e le loro famiglie

L’Atelier Shalom è ... LUDOTECA

per i bambini a partire dai 3 anni dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00

DOPOSCUOLA

per i bambini delle elementari e per i ragazzi delle medie dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 16.30

SPAZIO GENIT ORI

dove potersi ritrovare per svagarsi e confrontarsi.

ST UDIO INDIVIDUALE

per i ragazzi delle scuole superiori ed università che potranno approfittare di postazioni internet e servizio Wi-Fi

Sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2018/2019... ...corri a segnare il tuo bambino!! Atelier Shalom Via IV Novembre, 22 San Miniato tel. 0571-419538 - atelier@movimento-shalom.org Sede Centrale Shalom tel. 0571-400462 - ester@movimento-shalom.org


3) Giocare molto con loro. Il

9) Aiutarli a guardare le cose con

calmi spieghiamo ai bambini e ai

gioco aiuta a sviluppare abilità,

occhi diversi per trovare il lato

ragazzi le conseguenze del loro

soprattutto se è libero e all’aria

positivo delle cose.

comportamento.

10) Suggerire il gusto dell’attesa

aperta. 4) Aiutarli a scoprire la bellezza della natura e il contatto affettivo

delle cose belle che la vita ci

un’atmosfera

riserva.

accogliente.

11) Insegnare a non giudicare mai

con gli animali soprattutto cani, gatti, uccellini e cavalli.

15) Creare in ogni occasione

e a mettersi nei panni dell’altro.

5) Determinante è la parola

12)

Determinante

è

intima,

gioiosa

e

L’idea del metodo Shalom è quella di trasmettere ai ragazzi il senso di

dare

condivisione e lo spirito di squadra,

d’ordine “autenticità” che vuol

l’esempio; si insegna più con la vita

anche con un’uniforme distintiva

dire imparare ad essere onesti con

che con la parola.

che torna utile per manifestare

13) Mostrare la generosità del

l’identità di appartenenza e rende

comprendere

cuore verso i bisognosi e favorire

visibile il sogno di un mondo nuovo

e accettare le emozioni, anche

la condivisione e l’amicizia verso

e bello che esalta la bontà e detesta

quelle negative.

i

l’egoismo e la violenza. Questi

se stessi e con gli altri. 6)

7)

Insegnare

a

Mostrare

la

nascondere

gli

realtà

compagni

soprattutto

i

più

sfortunati.

metodi, se usati sempre e ovunque,

aspetti

14) Mai istigare lo spirito di

dell’ingiustizia e del dolore. Questo

vendetta. Proibite urla e sculacciate

l’obiettivo più importante a cui

li tempra e li addestra alla vita

e sciocchi ultimatum. Con modi

tendiamo: la felicità dei nostri

senza

matura e consapevole.

possono

davvero

raggiungere

ragazzi.

8) Mai ingannarli con le illusioni di un mondo “luna park“ fatto di piaceri, divertimenti e consumi. L’illusione crea personalità fragili e vulnerabili.

Maggio 2018| SHALOM | 5



LA CIVILTA' ROBOTICA, CHE STA LI' DAVANTI A NOI di Jacopo Mancini, Giornalista

C

he senso ha parlare di

il discorso cambia, dobbiamo fare

Cipriani – “In Italia le persone non

Civiltà

da

i conti non con una figura che può

sono pronte ad aprire le porte agli

parla?

sconvolgere la nostra esistenza,

androidi come invece sta accadendo

Sembra che il primo ad averne

ma con qualcosa di molto diverso:

in Giappone”.

scritto sia stato Isaac Asimov, in un

i Robot entrano nella nostra vita e

Cipriani, che ha solo trentasette

libro dell’inizio degli anni ‘40, ma

non si tratta di fantascienza, ma di

anni e non viene dalla Silicon Valley,

il termine Robot (robota) è slavo

quotidianità.

ma da Lucca, ci rassicura di fronte

quanto

Robotica? se

ne

E

e nella lingua ceca significa lavoro duro, pesante.

Ci sembra che questo passaggio

ai rischi che la rivoluzione robotica

sia, senza che ce ne rendessimo

può

Karel

davvero conto, ormai avvenuto. Ci

creerà nuove forme di occupazione,

Capek abbia rinnovato il mito dei

sono auto che partono da sole, che

elevando

Robot, negli anni Venti. Ma l’uomo

si fermano al semaforo o davanti

manodopera d’eccellenza”.

meccanico ci affascina da sempre.

a un ostacolo, ci sono nei giardini

“Credo nei robot riabilitativi –

Ci sono straordinarie macchine

e nelle case piccoli robottini che

dice ancora Cipriani – e in quelli

come

settecentesche,

tagliano l’erba, che puliscono. Ci

soft ispirati al mondo animale”.

grandi marionette che suonano

sono arti robotici, mani e gambe,

All’istituto di Pisa lavorano circa

in

vari

scheletri interi, c’è un progresso

250 persone, con una notevole

strumenti musicali. Poi il genio Da

tecnologico continuo, la cui capitale

percentuale (almeno il 30 per cento

Vinci elaborò una figura di uomo

italiana è a pochi chilometri da noi,

tra i dottorandi) di stranieri, ciò

artificiale, forse utilizzata nelle

al Sant’Anna di Pisa.

vuol dire che l’attività che vi viene

Pare

che

lo

quelle

modo

scrittore

sorprendente

feste sforzesche di Milano. Insomma i Robot sono forse sempre

Dobbiamo farci i conti, capire

significare: la

“L’automazione manodopera

a

svolta attira energie dall’estero,

le implicazioni etiche, filosofiche,

naturalmente

esistiti, un Robot - un replicante

e anche di cultura materiale,

di

lavoro italiano non può essere

- è l’eroe di “Blade Runner” del

queste che ormai non sono più

paragonato a ciò che succede nei

romanzo di Philip Dick e poi dei film

scoperte, ma soltanto applicazioni

centri di ricerca internazionali sulla

di Ridley Scott e Denis Villeneuve;

tecnologiche;

che

robotica, ma abbiamo e avremo

un Robot è in fondo l’essere creato

possono significare per l’uomo di

comunque molto da dire in questa

del dottor Frankenstein; e un Robot

oggi, e per le civiltà a venire.

che è una vera e propria scienza, la

capire

ciò

è il Golem di Praga, misterioso

Christian Cipriani, nuovo direttore

mito della cultura ebraica. Poi

dell’Istituto di BioRobotica della

ancora indietro, nei secoli, fino alle

Scuola

figure preistoriche, che sembrano

Pisa ha detto che i Robot sono

alludere a civiltà altre, a fatti che

ormai intorno a noi, sono nelle

rimandano a mondi lontani.

strade, nelle fabbriche, infatti

Superiore

Sant’Anna

quello

scienza robotica.

che

è

il

di

Ma quando dai Robot si passa

nella robotica industriale l’Italia

appunto alla Civiltà Robotica, allora

è ai vertici, anche se – ha detto Maggio 2018| SHALOM | 7


LA ROBOTICA, una disciplina

ingegneristica che sta uscendo dai laboratori per entrare silenziosamente nella nostra quotidianità Robotica industriale La robotica industriale si propone di dispensare l’uomo da lavori faticosi e ripetitivi. Quando parliamo di robot industriali facciamo riferimento soprattutto a bracci robotizzati controllati da software. In questo campo ci sono anche i cobot, robot industriali pensati per lavorare insieme all’uomo, condividendo gli stessi spazi.

Robotica umanoide La robotica umanoide è in assoluto tra i campi di ricerca più affascinanti. Il suo obiettivo è realizzare robot dalle sembianze umane, dotati di intelligenza artificiale e in grado di agire autonomamente.

Robotica di servizio Un robot di servizio è “un robot che opera in maniera autonoma o semi-autonoma per compiere servizi utili al benessere degli esseri umani, escludendo l’ambito manifatturiero”. La robotica di servizio comprende numerosi ambiti: dal badante robot per anziani a robot di soccorso come il vigile del fuoco robot, dai robot domestici che puliscono e cucinano al posto nostro ai robot di telepresenza. È un robot di servizio anche il robot maggiordomo. E lo sono anche gli esoscheletri e le protesi robotiche, progettati per la riabilitazione robotica post malattia o incidente.

8 | SHALOM |Maggio 2018


Robotica e medicina Due tipi di robot stanno rivoluzionando il lavoro del chirurgo. Parliamo di macchine intelligenti come il robot Da Vinci – nuova frontiera della chirurgia robotica – che con i suoi sottili bracci comandati a distanza consente di eseguire interventi mini invasivi al cuore, alla prostata (parliamo in questo caso della prostatectomia robotica), utero e polmoni. Basta praticare un foro di pochi centimetri e il robot chirurgico inizia a operare con millimetrica precisione. Ci sono poi i robot di telepresenza medica che permettono allo specialista di visitare un paziente, anche a diversi chilometri di distanza, con la stessa efficacia di un controllo “dal vivo”.

Robotica educativa La robotica educativa, a volte chiamata anche microrobotica, è un metodo che consente ai bambini di imparare grazie ai robot. Insegna ai bambini e ai ragazzi a realizzare un robot partendo da zero e a programmarlo.

Robotica da intrattenimento Gli

animatroni

sono

dei

pupazzi

meccanici ispirati al mondo dei cartoni animati e sono tra i prodotti più riusciti della cosiddetta robotica da intrattenimento. Vengono utilizzati nei grandi parchi divertimento oppure nei film sui robot come effetti speciali.

Maggio 2018| SHALOM | 9


PROGETTO ACQUA:

un pozzo per il Burkina Faso La mancanza d’acqua, che caratterizza soprattutto le regioni settentrionali del Burkina Faso ha conseguenze drammatiche, difficili da comprendere. Innumerevoli sono i bambini (e gli adulti) malati, affetti in molti casi dalla dissenteria o dalle parassitosi più crudeli contratte attraverso l’acqua inquinata. Le cose vanno molto meglio in quei villaggi che hanno la fortuna di avere un pozzo da cui ogni famiglia può attingere quei 10/15 litri d'acqua al giorno per le minime necessità alimentari ed igieniche. Un pozzo ha un bacino di utenza con un raggio fino ad oltre 10 Km, naturalmente da percorrere a piedi col vaso sulla testa,quasi sempre da parte delle donne. L’intervento di Shalom in favore di queste popolazioni ha un carattere strutturale : Shalom raccoglie finanziamenti e li impiega direttamente per perforare pozzi in Burkina Faso, attraverso l’imprese locali che ha costituito e che segue con continuità. Il costo di un pozzo è di 6850 € e mediamente da da bere a oltre 1000 persone.

www.movimento-shalom.org - tel. 0571-400462


STREDA: il nuovo centro per la

solidarietà "Leonardo Da Vinci" Intervista con don Andrea Cristiani di Luca Gemignani, Direttore Scuola di Pace

A

Streda, di

nelle

Vinci,

nella

campagne

ma

Diocesi

ancora di

San

ha disegnato e che lo scultore

pomeriggio di primavera, quando la

Mario Ceroli ha splendidamente

solidarietà viene più spontanea nel

reinventato,

fare merenda sui prati insieme alle

nella

piazza

del

Miniato, sta per inaugurarsi il

castello di Vinci. Rappresenta in

Centro

Shalom

fondo proprio questo, questa figura

La Canonica di Streda e la Chiesa

Solidarietà

dalle tante braccia e dalle tante

che vi è legata hanno avuto un

Infatti

gambe, è un pellegrino della storia.

restauro, che le farà diventare

di

Internazionale

Educazione

“Leonardo sono

da

alla Vinci”.

questi i luoghi attraversati

Se

poi

pensiamo

che

altre persone.

molti

luogo di accoglienza per i ragazzi

da Leonardo bambino, in queste

studiosi

Caterina,

Shalom durante il periodo estivo

colline

madre

la madre del genio di Vinci, con

e in occasione di ritiri per studio e

Caterina, qui, presso la Chiesa e

una schiava proveniente dal nord

per percorsi spirituali di vario tipo.

la Canonica di San Bartolomeo, che

Africa, allora il percorso diventa

Anche di questo ci ha parlato

sono state restaurate per la cura

ancora più affascinante, il nostro

don Andrea, soprattutto dopo che

di don Donato Agostinelli, padre

ultraquarantennale

verso

gli abbiamo ricordato la bellissima

spirituale di Shalom.

l’Africa

vuole,

celebrazione per il trentennale di

sarebbe

Shalom a San Miniato. Don Andrea

il fondatore di

frutto di un mix prodigioso tra

sorride, pensando al trentennale

Shalom, anche per capire quello

culture diverse, che magari ne ha

del futuro Centro di Streda, dice

che succederà in questi bellissimi

costruito la genialità”.

che il lavoro di Shalom è sempre

ha

abitato

sua

Siamo andati a parlarne con don Andrea,

luoghi.

identificano

ne

valorizzato.

lavoro

viene,se

si

Leonardo

Ci sono anche

altri motivi per

stato aperto al futuro: “anche

Ci risponde don Andrea: “Ci sono

cui questo luogo ospiterà convegni

quando si celebra un avvenimento

tante suggestioni che ci hanno fatto

e seminari in vario modo dedicati

del passato, si fa pensando a quello

avvicinare a questa antica struttura,

alla solidarietà, non ultima la

che succederà domani, ai giovani, ai

naturalmente il grande Leonardo,

storia di un sacerdote di Streda,

ragazzi, a quelli che continueranno

che noi leggiamo come uomo della

don Leone Micheletti, che negli

il nostro progetto. Noi gli offriamo

globalità, sia per le sue scoperte

anni ‘20 chiamava le genti a

un luogo magnifico, starà a loro

e le sue intuizioni, che andavano

partecipare

farlo

verso il progresso dell’uomo e della

suono di una campanina. Sarebbe

fondo è questo ciò che hanno

convivenza, fuori dalla povertà,

bello riattivare simbolicamente,

raccontato le molte testimonianze

alla quale le persone più semplici

ma

di San Miniato.”

sembravano

Ma

questa campanina. Chiamando le

anche con altre sue opere, si pensi

persone a celebrare una “festa

all’uomo vitruviano, che Leonardo

della campanina”, magari in un

condannate.

magari

ai

Santi

anche

Uffizi,

al

realmente,

diventare

importante,

in

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"Dondò", OVVERO "NATO DON" O "DIN DON DAN" Autobiografia del prete che "abbordò" il Papa nella hall di un albergo

di Giampaolo Grassi, Giornalista ANSA

– così sembra che abbia scritto “Le confessioni di Agostinelli”, come se le paragonassi a quelle di Sant’Agostino!». Allora avevo pensato a “Un prete operaio”, ma pareva una roba da barricadiero ottocentesco

o

strada”,

sembrava

ma

“Un

prete che

da lo

paragonassi a una peripatetica. A quel punto si è scatenato lui: “Nato don”, mi ha scritto su whatsapp giocando sul suo nome, o “Dannato” o “Din don dan”. Insomma, la situazione ci stava sfuggendo di mano. “Facciamo così – gli ho risposto – invece di “Nato don”, facciamo “Nato d’un”», lasciando al lettore il compito di finire la frase. No, così non andava. La strada non era quella giusta. Alla fine, la soluzione è arrivata imboccando il percorso che nessuno imbocca mai

L

ma che invece andrebbe imboccato a cosa più difficile è stata

pareva una Formula Uno) e “Un

sempre: quello più semplice. Come

trovare il titolo. Io avevo

prete in corsa” (ma sembrava un

chiamano tutti Don Donato? Tutti

proposto “Confessioni di un

candidato alle elezioni). A lui però

lo chiamano Dondo. Ma siccome

prete di corsa” o una sua variante,

non piaceva quel “confessioni”.

Dondo sembra Tonto pronunciato

come “Un prete da corsa” (ma

«Mi chiamo Agostinelli – protestava

da uno col raffreddore, allora

12 | SHALOM |Maggio 2018


abbiamo

radice

volta che abbordò Papa Francesco

E tutto questo dal suo testo non

ogni possibilità di fraintendimento

nella hall di un albergo, di quando

emerge». Ma siccome lui è troppo

e abbiamo scelto: Dondò. Breve,

si mise a passeggiare per le strade

umile per descriversi così, allora

ganzo, chiaro. Ecco, l’autobiografia

di Sarajevo come fosse in vacanza

abbiamo deciso di farlo fare da chi

di

si

e invece c’era la guerra, di quella

lo conosce bene. Ed ecco che alla

Dondò.

volta che voleva entrare nella

autobiografia di Don Donato si sono

Superato l’ostacolo del titolo è

Basilica di Santo Spirito portando

aggiunte le testimonianze delle

nato quello del contenuto. Don

sotto braccio una bici pieghevole

persone che grazie a lui sono un

Donato ha cominciato a mandarmi

ma

scambiandolo

po’ migliori. Insomma, è inutile che

il testo della sua autobiografia,

per un turista straniero e bislacco,

riassuma qua cosa c’è dentro Dondò.

chiedendomi di dare una sistemata

gli sbarrò la strada, di quella volta

Comprate il libro e leggetelo, così

alle frasi e di aggiungere qua e

che… Insomma, mi stavo divertendo

fate anche beneficenza, visto che

là qualche brano che rendesse il

quando

ma

il ricavato va al Movimento Shalom.

racconto più scorrevole e organico.

Don Donato non è solo aneddoti

Ps. Siccome Dondò è un prete

E mentre leggevo mi divertivo,

divertenti. Don Donato è un prete

2.0, il libro lo trovate anche

perché Don Donato scrive bene

che porta Cristo fra la gente, è

in formato e-book su amazon,

e perché ha un sacco di aneddoti

un prete-calamita per i giovani

mentre il formato cartaceo potete

divertenti da raccontare. Così ho

e i meno giovani, è un prete che

richiederlo alla sede Shalom di San

letto di quella volta che è arrivato

apre le porte al prossimo, senza

Miniato.

in bici da corsa e vestito da ciclista

fare distinzioni di razza, credo,

nella chiesa dove avrebbe dovuto

cultura, è un prete che va incontro

celebrare un matrimonio, di quella

agli ultimi in ogni parte del mondo.

Don

sarebbe

eliminato

Donato

alla

Agostinelli

intitolata

l’inserviente,

ho

pensato:

“Eh,

LE FACCE DEL PANE SHALOM

Fu Marco Ponticelli, un capo fornaio di Unicoop Firenze, - dichiara don Andrea Cristiani fondatore di Shalom – che per primo mise la sua faccia sul pane Shalom”. Sono passati più di 10 anni da quando è iniziata la storia del pane Shalom presso l’orfanotrofio di Loumbilà in Burkina Faso.

Questo volume è stato realizzato dal giovane fotografo fiorentino Tomasso Tancredi e dal grafico pubblicitario Lorenzo Fiorini. 190 pagine, per la maggior parte di foto con didascalie illustrative, dove sono immortalate le facce dei panai, le loro mani che impastano e dove vengono raccontate le storie di riscatto arrivato grazie ai panifici sociali realizzati dal Movimento Shalom, Unicoop Firenze e la Fondazione il cuore si scioglie. In Burkina i panifici sociali sono attualmente quattro e sono finanziati anche grazie al sostegno che viene dalla vendita dello stesso pane che anche presso supermercati toscani viene quotidianamente sfornato

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ACCOGLIERE RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO Manuale dell'operatore critico (a cura di Giuseppe Faso e Sergio Bontempelli) una nota di Andrea Mancini, volontario Shalom

È

questo un altro bel libro

davanti quelli che sono veri e propri

couscous o quello che mangiano a

della

Briciole

stereotipi, che vengono applicati

casa. I bambini non hanno dubbi: -

Centro

quotidianamente nei confronti dei

Quello fatto dalla mamma! Perché?

richiedenti asilo.

– chiedono le maestre – come lo fa

del

collana Cesvot,

il

Servizi Volontariato della Toscana, soprattutto un libro utilissimo, con

la mamma? Rispondono i bambini:

il quale in molti si potranno e si

Il libro ne esamina molti, in

- La mamma fa uno strato di

dovranno confrontare, visto che i

ognuno dei settori dell’accoglienza,

couscous e uno strato di tortellini.

due autori si dilungano in una critica

divisi in cinque grandi capitoli. Li

È buonissimo!

e spesso anche in un’ autocritica,

elenchiamo qui di seguito, anche

Come a dire che la globalizzazione

rivolta al lavoro che si viene

per far capire quello che stiamo

ha investito molte delle abitudini

facendo per accogliere i richiedenti

dicendo. Capitolo 1: Chi è lo

alimentari

asilo. Ci sono come si sa, tante

straniero che accogliamo. Capitolo

avvenire anche a tavola. Se poi

realtà attivate in Italia, per dare

2: La filiera dell’accoglienza in

un ragazzo del Gambia ci viene a

vita ad una politica di accoglienza,

Italia. Capitolo 3: Campi profughi,

raccontare che sua nonna gli dice

anche in cambio di cifre di denaro

centri di raccolta e case-alloggio.

sempre che Roma non fu fatta in

che in qualche caso diventano

Capitolo

non

un giorno, allora molte delle nostre

davvero

sorveglianza.

Per

convinzioni saltano. Noi dobbiamo

consistenti

e

possono

attrarre interessi malavitosi se

4:

Accoglienza Capitolo

5:

un’ecologia delle relazioni.

e

l’incontro

può

rispettare quella nonna gambiana,

non addirittura mafiosi, a danno

Ognuno troverà pane per i suoi

sorella della nostra nonna toscana

di quello che è ormai un popolo

denti, cioè appunti critici rivolti

e tentare di scoprire ciò che vive

di disperati, che arriva in Europa,

al proprio comportamento. Si va

dentro queste persone.

quasi sempre sbarcando da mezzi

dalla generica etichetta negativa,

di fortuna sulle coste della Sicilia.

applicata ai nigeriani, a tante altre

di

uno

storie, alcune addirittura buffe,

discussione (e poi raccontando)

ci

come quella delle maestre che

molti dei comportamenti adottati

sono comportamenti che Faso e

fanno il couscous per far contenti

nei confronti dei richiedenti asilo,

Bontempelli cercano di mettere

alcuni

Ci

tentando in ogni modo di chiarire le

sotto una lente critica e che hanno

mettono un grande impegno e tutti

dinamiche di tali comportamenti,

bisogno di essere cambiati o almeno

gli ingredienti giusti, poi chiedono

fino a quella che diventa una

migliorati.

ai bambini se sia più buono il loro

violenza

Ma

quando

sfruttamento

non

c’è

economico,

Abbiamo

insomma

bambini

marocchini.

Il libro cerca in ogni modo spiegarcelo,

mettendo

effettiva,

anche

in

se

Maggio 2018| SHALOM | 15


realizzata più o meno in buona

Anche perché in molti dei centri

comprensione, ma che fanno parte

per migranti, la preparazione è più

del vocabolario dell’accoglienza e

Chi frequenta i CAS o gli SPRAR

o meno sommaria, a partire da una

infine la bibliografia e la sitografia,

(anche su queste sigle il libro dà

lingua che nel migliore dei casi è

con molti libri citati. Anche quelli

preziose delucidazioni) sa quanto

l’inglese o il francese, nel peggiore

dei due autori, che raccontano

quelli messi in discussione siano

è solo il wolof, il bambarà, il

meglio di tante parole quello

fatti reali, quanto queste persone

mandinga o altre lingue legate a

che è stato il loro lavoro negli

vivano situazioni di isolamento e

territori più o meno piccoli, da

ultimi venticinque anni e la loro

di istituzionalizzazione, trovandosi

dove queste persone arrivano.

grande competenza in materia,

fede.

in libertà, ma dentro quelli che

giudizi,

che ha fatto loro redigere un

sono o comunque rappresentano

quasi sempre errati, di apatia,

libro davvero importante. Un libro

luoghi di detenzione (in realtà gli

di depressione, di mancanza di

da leggere e da far leggere. Ad

autori di questo non parlano, lo

reazione

esempio le “Cronache di ordinario

aggiungiamo noi, per chiarezza),

stimolo. Quando una persona non

razzismo”,

luoghi dove il giorno e la notte si

capisce

neppure dove si trova,

alla quarta edizione, a cura di

assomigliano, dove le persone si

non capisce gli altri ospiti, non

Lunaria, con lavoro collettivo di cui

lasciano prendere dall’inedia, o

capisce gli ospitanti, può darsi si

Faso e Bontempelli sono due dei

anche dall’ambulanza, che li porta

chiuda in un silenzio. Un silenzio

promotori.

in ospedale, alla ricerca di mali che

che non vuole dire idiozia, ma solo

Ambedue i libri possono essere

sono spesso inesistenti.

bisogno di un sostegno reale, con

trovati in omaggio e anche sulla

un linguaggio che possa adattarsi

stampa elettronica sia durante le

suggerimenti per l’insegnamento

alle

presentazioni realizzate in molte

dell’italiano,

disperazione.

Il libro riflette e offre alcuni per

preparare

a

Per

questo

sue

di

nascono

fronte

esigenze

a

e

qualsiasi

alla

sua

giunto

quest’anno

parti d’Italia, sia presso le sedi

quello che è il momento più

Importanti sono anche quelle parti

importante per i richiedenti asilo,

dove si parla del nostro razzismo

cioè il colloquio con la commissione

quotidiano, che si sviluppa a partire

che concederà o meno il permesso

da un uso spesso distorto delle

“Accogliere i richiedenti asilo…” e

di soggiorno definitivo o comunque

parole; poi il glossario finale, che

www.cronachediordinariorazzismo.

prolungato.

scioglie alcuni termini di non facile

org.

16 | SHALOM |Maggio 2018

delle associazioni che

li hanno

promossi. Per

internet:

www.cevsot.it


QUALE PROSPETTIVA SI PRESENTA AGLI STRANIERI CHE INTENDONO INTEGRARSI IN QUESTO PAESE Amancio Edu Ntugu Nenga, volontario Shalom

G

uardando lontano

indietro

al

tenere gli alloggi liberi piuttosto

preferito scaricare la sua rabbia e

che affittarle a questi sconosciuti.

frustrazione su questi sconosciuti,

1989

ricordo

posto

libero,

Come alcuni preti dell’epoca

di fianco a un extracomunitario,

preferivano dichiarare di avere

sull’autobus rimaneva vuoto per

tutte le stanze occupate piuttosto

tutto il tragitto perché, sia giovani

che ospitare questi sconosciuti.

come

il

che anziani, preferivano viaggiare

invitandoli ad andare in paesi già abituati agli stranieri. È scoraggiante rassegnarsi al fatto che esistano ancora delle forme di

Come qualche preside di facoltà

razzismo estremamente subdole

dell’epoca che, dopo un tentativo

che viviamo tutti i giorni sulla nostra

di aiutare alcuni di questi "diversi" a

pelle. Solo chi le subisce sa quanto

agenzie

trovare una sistemazione, a seguito

facciano male. Senza dimenticarci

immobiliari dell’epoca preferivano

dell’ennesimo esito negativo, ha

delle forme dirette, come divieti di

in

piedi

piuttosto

che

sedersi

accanto a questi sconosciuti. Ricordo

come

le

Maggio 2018| SHALOM | 17


bellissima

terra

si

sta

spegnendo pian pianino. Questi loro

diversi

sogno

con

il

infranto

si

trovano in difficoltà perché dopo

tantissimi

anni

di

permanenza nel bel paese non avevano previsto questa paralisi sociale. Cosa gli

fare?

episodi

Denunciare

quotidiani

di

razzismo? Dove denunciarli? A chi rivolgersi? Quali sono ingresso in locali a scopo ricreativo,

Almeno fino al 2008 circa, da

dare per scontato che una ragazza

quel periodo ho notato una forte

nera debba essere necessariamente

inversione di tendenza, sembra che

una prostituta...

la società si sia svegliata un giorno

Eppure in questo paese esistono

e si sia resa conto di aver commesso

associazioni come il Movimento

un errore madornale ad accettare

Shalom che da più di 40 anni

l’integrazione dello straniero.

combattono per l'uguaglianza.

Con l’ondata di razzismo che

Eppure ho visto questo paese

cresce di giorno in giorno, il sogno

migliorare timidamente, dirigersi

di quegli immigrati che hanno

verso una maggiore integrazione.

creduto nell'integrazione in questa

18 | SHALOM |Maggio 2018

gli strumenti per farlo? Viene la voglia di dire rivolgiamoci

a

un

terzo

come

le nazioni unite, l'UE e forse in questo modo l'Italia potrà essere controllata, chissà commissariata e se necessario sanzionata, per questi fenomeni di razzismo e discriminazione del diversamente italiano.


SHALOM IN NUMERI anno 2017

21.600 soci nel Mondo

280 pozzi perforati dal 1997 126 i bambini arrivati in Italia

grazie alle Adozioni Internazionali

bambini sostenuti a -17.102 distanza dal 1995

1.880

ragazzi coinvolti nella scuola di pace nel 2017

9.154 fan delle pagine social 63.567 accessi al sito 8.462 utenti della newsletter


Nel 2017 le attività di soste

Africa Occidentale: Benin Burkina Faso Costa d’Avorio Senegal Togo

Legenda: SVILUPPO ECONOMICO perché dal lavoro deriva l’autonomia e la dignità di ogni essere umano

SUPPORTO SANITARIO per assicurare anche agli ultimi della terra il diritto alle cure mediche

SOSTEGNO ALL’INFANZIA E FORMAZIONE perché i giovani sono il nostro futuro e nessuna crescita è possibile senza bambini e ragazzi sani e scolarizzati

MICROINTERVENTI per sostenere i processi di sviluppo delle popolazioni locali

Africa Centrale: Congo Brazzaville


egno sono concentrate in: Italia:

Atelier Shalom Progetto Accoglienza Progetto Scuola Corsi di formazione Adozioni Internazionali Estate giovani Eventi

India

Africa Orientale: Eritrea Uganda Sud Sudan


782

VOLONTARI IN ITALIA membri delle sezioni Shalom in Italia

405

20

che partecipano 183 volontari alle raccolte fondi nazionali volontari che prestano la loro opera durante le attivitĂ estive

volontari che si impegnano nei doposcuola di San Miniato, Empoli e Pontedera

volontari in Servizio Civile Nazionale

51

25

volontari che svolgono missioni per monitorare i progetti all’estero

4


PAOLO VALLESI nel BURKINA FASO «Un pozzo per essere felici» di Marco Gasperetti, Giornalista de Il Corriere delle Buone Notizie più poveri al mondo, può vibrare come

uno

strumento,

regalarti

melodie e armonie assolute. Farti vibrare l’anima. Paolo il musicista ha un cognome celebre: Vallesi. È uno dei cantautori italiani più apprezzati in Europa, ha scritto brani che hanno fatto il giro del mondo, come La forza della vita. Dopo

aver

partecipato

a

due

partite del cuore per raccogliere fondi per il Burkina Faso, all’inizio di gennaio Paolo ha deciso di accettare un invito di don Andrea

D

Cristiani, fondatore del Movimento ieci dei

giorni Paesi

del

in più

mondo

uno

cielo saltavano tra gli zampilli. E io

poveri

quelle immagini le ho ancora dentro

insieme

di me. Lo saranno per sempre»,

all’associazione Shalom e l’invito

racconta

a verificare come si spendono i

Perché anche un pozzo scavato in

soldi della beneficenza: «Ho visto

un villaggio senza nome a un’ora

uomini che combattono contro

da Ouagadougou, la capitale del

difficoltà per noi impensabili, ma

Burkina Faso, uno dei sette luoghi

Paolo

il

musicista.

Shalom. «Mi ha detto di venire a vedere come avevamo speso i soldi raccolti e io – racconta Paolo Vallesi - ho accettato. È stata una rivelazione. L’Africa la conoscevo soltanto per lavoro durante i miei concerti, come protagonista del reality la Talpa e da turista, ma

vivono sereni» La felicità, stavolta, era nascosta nella sabbia e nel fango, a settanta metri di profondità. E quando, dopo un lieve tremore, l’acqua dalla terra si è proiettata verso il cielo disegnando un improbabile arcobaleno, l’intero villaggio ha iniziato una strana danza della beatitudine. «Ho visto bambini

"ogni settimana al martedì il corriere esce con Buone Notizie-Impresa del Bene allegato gratuito al giornale dedicato ai temi del terzo settore e delle energie positive, realizzato con storie, inchieste e approfondimenti"

che ridendo e alzando le mani al Maggio 2018| SHALOM | 23


guardarla dalle lenti cognitive di un visitatore che cerca di aiutare gli altri è qualcosa di indescrivibile». L'errore del viaggiatore Sostiene Paolo che c’è un errore fatale che un visitatore compie spesso viaggiando in questi luoghi: «Credere di aver capito tutto dopo pochi giorni, dare un giudizio semplificativo di un universo che è davvero lontano anni luce dal nostro mondo liquido. Nella capitale del Burkina Faso - spiega - vivono tre

delle adozioni a distanza sono

maggioranza è islamica, ma c’è una

milioni di persone, tutti hanno

fondamentali, con poche decine di

chiesa per bambini cristiani che

un telefonino, ci sono motorini

euro al mese si salvano bambini che

hanno formato un coro. Quando

ovunque. Vedi persone ben vestite,

i volontari sfamano e riescono a far

hanno saputo che ero un cantante

ben educate. Poi, se ti sposti verso

studiare. Loro non chiedono, ma

mi hanno coinvolto. Sono bravissimi,

le periferie, la povertà è totale. Non

noi dobbiamo muoverci».

hanno

in

profondità

per

avere

acqua non contaminata. Eppure,

sensibilità

musicale

sopraffina, una passione e un ritmo

hanno neppure i mezzi per scavare pozzi

una

Un

maestro

di

un

coro

eccezionale

da musicisti esperti. Combattono ogni

giorno

occidentali

nonostante tutto, riescono a essere

difficoltà impensabili,

per

noi

eppure

felici. E, anche se nulla hanno, la

Il viaggio di Paolo è durato una

riescono a vivere con serenità».

loro dignità è straordinaria e la loro

decina di giorni. La spedizione

Così Vallesi si è trasformato anche

solidarietà commuove. Quando è

ha raggiunto l’estremo Nord del

in un maestro del coro eccezionale.

stato scavato il pozzo dai volontari

Paese, ai confini con il Niger, la

Ha intonato con i bambini le

dell’onlus Shalom, la riconoscenza

nazione dilaniata dal terrorismo.

melodie della loro terra, ha imitato

ha toccato l’empireo. I contributi

«Qui - racconta ancora Vallesi - la

i loro gesti, il modo di guardare il

SCUOLA MATERNA DI KOUPELA A settembre 2017 sono iniziate le iscrizioni alla scuola materna realizzata a Koupela dal Movimento Shalom grazie all’aiuto delle campagne di solidarietà del 2016 e del 2017 del Cuore Si Scioglie. La scuola, che accoglie oggi 30 bambini, è adiacente al panificio realizzato sempre grazie al Cuore Si Scioglie. La struttura risponde al modello degli altri panifici realizzati dal Movimento Shalom con Unicoop Firenze e Unicoop Tirreno in Burkina Faso e in Togo ( a breve si costruirà un panificio anche in Benin), cioè quello di creare centri che - oltre a portare opportunità di lavoro per i giovani - creino una fonte di reddito per sostenere una struttura sociale, come la scuola di Koupela. La scelta della scuola materna è legata alla scelta di sostenere la formazione delle ragazze che spesso sono costrette a restare a casa per accudire i fratelli piccoli. 24 | SHALOM |Maggio 2018


BISTROT “L’INCONTRO” Grazie alla sezione Shalom di Prato, nel 2017 è stato realizzato a Nouna il bistrot “L’incontro”, nato con un duplice obiettivo: da un lato creare posti di lavoro per i giovani che otterranno così una fonte di reddito dignitosa, dall’altro contribuire al sostegno economico del Foyer Saint-Joseph, un centro di accoglienza per l’infanzia in difficoltà che accoglie tra i 25 e i 40 bambini. Il bistrot, inaugurato a gennaio 2017, è un punto di ristoro e d’incontro per la popolazione di Nouna, in particolare per i giovani e per i viaggiatori in transito verso il Mali.

cielo. E ha insegnato loro le canzoni

modo di osservare il mondo, di

che quelle stelle illuminino la nostra

occidentali,

corrette,

pensare, di riflettere. «È accaduto

coscienza morale. Vibrando, come

interpretata con gli strumenti di

anche a me, quando di notte ho

la più sublime delle melodie.

quella cultura. Sostiene Paolo il

guardato la bellezza sublime che

cantautore che forse questa felicità

qui ha il cielo stellato», ricorda

così inattesa arriva da un diverso

Vallesi. E a volte si ha la sensazione

riviste

e

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IPS - PROGETTO CEI A aprile 2017 è stato approvato il finanziamento di un progetto di consolidamento dell’IPS, l’università fondata dal Movimento Shalom in Burkina Faso da parte della Conferenza Episcopale Italiana. Le attività previste nel progetto si concentrano sul rafforzamento della formazione e delle risorse didattiche della struttura. Le attività del primo anno si sono concentrate sul completamento del dormitorio per gli studenti del’IPS e l’adeguamento del centro Laafi Roogo, l’installazione di pannelli solari per l’autonomia energetica dell’istituto e l’installazione di una connessione internet efficace per permettere agli studenti di effettuare ricerche e condividere i propri studi con le nuove tecnologie di comunicazione e informazione. E’ stata accettata l’adesione al CAMES (Conseil africain et malgache pour l’enseignement supérieur) che permette il riconoscimento del titolo in tutti i paesi africani, e sono stati avviati i master post-laurea in agronomia e comunicazione per la formazione superiore di professionisti capaci di operare allo sviluppo del paese. Inoltre sono state erogate 15 borse di studio a copertura totale dell’iscrizione, dell’alloggio e dei materiali didattici, e 4 borse di studio per gli stage di fine anno agli studenti più meritevoli e svantaggiati. Nella seconda e ultima annualità sarà allestita una

biblioteca,

un

campo

sperimentale

agricolo e un laboratorio multimediale per migliorare la preparazione degli studenti di agronomia e di comunicazione attraverso la possibilità di mettere in pratica quanto appreso teoricamente. Questo progetto permetterà di rendere l’IPS un istituto d’eccellenza di Ouagadougou, capace di formare professionisti capaci di contribuire in modo efficace allo sviluppo del proprio paese.

Maggio 2018| SHALOM | 25


Ordina le tue Bomboniere solidali a regalisolidali@movimento-shalom.org tel. 0571-400462


CENA GALEOTTA al Carcere di Volterra di Marco Mazzinghi, volontario Shalom Il perdurare della crisi umanita-

V

ria provocata dalla guerra in Mali enerdì 26 gennaio si è svol-

infatti raccolti ben 2800 euro che

ta nella casa di reclusione

serviranno a sostenere il proget-

di Volterra la cena di so-

to di cooperazione internazionale

lidarietà "Suggestioni in Fortezza".

"Casa Matteo": un esempio di una

Oltre 110 persone hanno parteci-

cooperazione internazionale auto-

pato all'evento organizzato dalla

sostenibile, un punto di riferimento

sezione Volterra/Valdicecina del

per tutta la provincia dell’Ouda-

Movimento Shalom Onlus in colla-

lan in Burkina Faso e per i territori

borazione con la Casa di Reclusione

confinanti del Niger e del Mali, una

di Volterra, Mondo Nuovo Onlus e

risorsa per l’economia locale. La

patrocinata dal Comune di Volter-

struttura contiene al suo interno un

ra.

orfanotrofio, un poliambulatorio/

La cena è stata preparata con i

infermeria, un dispensario e depo-

prodotti offerti da produttori e

sito farmaceutico, una sala parto e

fornitori volterrani e ha visto il

centro maternità, un allevamento/

coinvolgimento dei detenuti e dei

orto e un Hotel che accoglie i fo-

ragazzi di Mondo Nuovo nel servi-

restieri, la cui attività economica

zio al tavolo. Hanno partecipato

permette di mantenere tutte le al-

alla serata don Andrea Cristiani, il

tre di attività di assistenza alla co-

vescovo di San Miniato monsignor

munità locale presenti nel proget-

Migliavacca, il sindaco di Volterra

to, e fornisce lavoro alle persone

Marco Buselli. Si è trattato di una

del posto.

grande festa dove è stato festeg-

del 2012, con l'afflusso consistente di profughi in fuga dalla guerra e dal terrorismo, ha minato l'attività della struttura mettendo in pericolo l'esistenza stessa del progetto. I soldi raccolti serviranno a supportare "Casa Matteo" nel superamento della crisi che sta affrontando. La sezione Volterra/Valdicecina del Movimento Shalom

ringrazia

tutti coloro che hanno partecipato, i volontari, tutti i collaboratori e sostenitori che arrivano da tutto il territorio: la Casa di Reclusione, i detenuti, la Polizia penitenziaria, i ragazzi e l'associazione Mondo Nuovo ONLUS, il Comune di Volterra, Conad Volterra, Frantoio dei Colli Toscani, Pane di Montegemoli, Tenuta Giorgo Meletti Cavallari, Tenuta Di Vaira, Cantina Natale Gini, Dolceria del Corso, Consorzio Turistico Volterra Valdicecina.

giato il compleanno di una pietra miliare del Movimento Shalom, don Donato, e di un'altra importante volontaria, Maresca Morelli, e che ha visto la collaborazione fattiva tra contesti molto diversi tra loro in nome della solidarietà, creando un ponte figurativo tra tutti coloro che hanno partecipato e realizzato la serata e coloro che beneficeranno della raccolta fondi per la quale è stata organizzata. Con questa iniziativa sono stati Maggio 2018| SHALOM | 27


Info e iscrizioni: Movimento Shalom Onlus - via Carducci, 4 - 56028 San Miniato (Pi) www.movimento-shalom.org - shalom@movimento-shalom.org tel. 0571-400462 - fax 0571-42634


GIOVANI

il bene altrui, sempre più spesso i giovani scelgono di impegnarsi a distruggere l’altro, non perdendo

E BULLISMO

L

o scorso Novembre, su invito di alcune professoresse del Liceo Scientifico “Marconi”

l’occasione di parlare e confrontarci con i ragazzi delle classi quarte, i diciottenni di questo 2018, per capire quale fosse il loro punto di vista su alcuni temi cari a Shalom, primo fra tutti l’impegno sociale. Per parlare di questo argomento con ragazzi ai quali, di solito, fa paura solamente pensare di potersi impegnare seriamente in qualcosa che non li riguardi in prima persona o che non li possa soddisfare nell’immediato, abbiamo pensato di usare il loro stesso linguaggio, nel tentativo di trovare un terreno comune

di

partenza,

facendo

ascoltare loro una canzone di uno fenomeni

musicali

italiani

dell’ultimo anno, ovvero Levante, giovane cantante siciliana, giudice di X Factor. La canzone scelta si intitola “Non me ne frega niente” , una chiara provocazione rispetto al tema, giacché si configura come un

elenco

di

situazioni

nelle

quali il “non fregarsene” viene stigmatizzato, attraverso l’ironia e

richiami

all’attualità,

come

un comportamento social-mente molto frequente. Piuttosto

che

impegnarsi

in

prima persona, mettendo la faccia in quello che si fa e si dice, si

preferirebbe,

per

sottolineare

le

debolezze o le caratteristiche che spesso gli altri vorrebbero tenere nascoste. Bullismo non è solo “fare male a qualcuno”, ma anche – e questo è emerso parlando con i

di Matteo Squicciarini

di San Miniato, abbiamo avuto

dei

occasione

almeno

secondo

ragazzi – “non impegnarsi per…”, il

il

non prendere posizione rispetto ad

rassicurante scudo dello schermo

una situazione, il fregarsene della

(Combatto con lo scudo dello

sofferenza altrui, non fare nulla,

schermo/le armi da tastiera/di

guardare l’altro che viene distrutto

giorno sto in trincea/lancio opinioni

dalla stupidità del più forte di

fino a sera). Il motto di questa

turno, viene spesso avvertita come

generazione o, come preferiscono

una forma di violenza capace di

chiamarlo

i

ferire tanto quanto l’offesa o le

preferito,

sembrerebbe

Levante,

nascondersi

dietro

giovani,

l’hastag proprio

essere #nonmenefreganiente. Se

botte. L’offerta

di

impegnarsi

per

qualcosa di brutto succede nel

qualcosa di serio, la proposta di

mondo, beh, le nuove generazioni

fare un qualcosa di costruttivo

sembrano

naturalmente

per l’altro, come potrebbe essere

portate a pensare “ Non me frega

decidere di diventare volontario

niente/Se mentre la gente grida

Shalom, rappresenta per i ragazzi

aiuto io prego non capiti a me/Non

un modo per combattere questo

me ne frega niente di niente” .

#nonmenefreganiente

essere

dilagante,

Se le cose stanno così, viene da

rappresenta una possibilità per

chiedersi allora come sia possibile

cambiare le cose: loro – i ragazzi

che in certi casi possa esserci un

e le ragazze di oggi – sanno

interesse a tal punto distruttivo nei

perfettamente dove sta il giusto,

confronti dell’altro, un interesse

quale sia la cosa migliore da fare,

capace di annientare, capace di

talvolta hanno solo bisogno che

portare l’altro a compiere scelte a

qualcuno glielo ricordi. Scegliere di impegnarsi a fare il

volte tragiche. “Se non ti interesso, perché mi

bene, scegliere di non rimanere

ferisci? Se non ti interesso, perché

impassibili davanti al dolore inflitto

mi bullizzi?”

all’altro, significa decidere di non

E’ così che l’incontro con i

stare dalla parte di chi bullizza –

ragazzi del Liceo Marconi si è

in tutte le sue diverse forme – ma

trasformato

inaspettatamente

piuttosto impegnarsi affinché le

in un momento di confronto su

cose cambino per il meglio : noi

questo grande tema, in qualche

dobbiamo far capire ai ragazzi che

modo legato a quello dell’impegno

ci si deve impegnare a costruire il

sociale,

forma

bene, non aspettare che qualcuno

degenerata e malsana : anziché

lo faccia per noi o sperare che il

scegliere di indirizzare le proprie

male, nelle sue molteplici forme,

attenzioni e il proprio impegno per

non arrivi mai a colpirci.

come

una

sua

Maggio 2018| SHALOM | 29


LUTTO

A

ddio al Professore Vincenzo di Flavio, socio Shalom e benefattore del progetto Casa Famiglia in Benin.

Dopo una lunga malattia il 15 Dicembre 2017 è morto a Rieti

il Professore Vincenzo di Flavio, nostro socio dal 2014, anno in cui ha voluto con la moglie Floriana donare ai bambini orfani di Lokossa, in Benin, un centro dove crescere ai valori Shalom lontani da stenti ed insidie. Il progetto prevede accanto alla casa famiglia anche un panificio che darà lavoro a giovani locali e contribuirà al mantenimento della struttura. Alla moglie giungano, da queste pagine, le più sentite condoglianze a nome di tutti coloro che in questi anni hanno avuto la fortuna di conoscere e collaborare con Vincenzo, uomo mite, colto e generoso.

30 | SHALOM |Maggio 2018


LA NOTTE DI SAN ROCCO di Andrea Mancini, volontario Shalom

I

l Palio di San Rocco 2018,

primavera, ma segnarono anche la

e fatti terribili, che accompagna

Festival

data dell’assassinio di Cesare).

la nostra vita fino dall’alba dei

del

pensiero

popolare, giunto alla decima

Anche per la Repubblica italiana,

tempi; e poi la notte della poesia,

edizione, organizzato dalla Società

avvertivamo davvero la fine di

quella che il fare poetico in genere

la Conchiglia di Santiago e il

un’epoca, il senso della notte

sceglie di attraversare nei momenti

Movimento Shalom, che si svolgerà

e della fine, magari dell’inizio

più bui; le notti del teatro e del

a San Miniato nei giorni 8 - 16

successivo. Uno snodo insomma.

cabaret, piene di vita e anche

agosto, è quest’anno dedicato alla

Qualcosa da cui ripartire.

di

Notte. La

Per noi, chiaramente,

notte

San

Rocco,

infine

ancora

tante

altre cose, ad esempio con

“Le

un

non esserci anche la speranza

mille e una notte”,

della

del dopo, del domani, il nostro

importante della letteratura araba,

giornata, non solo il momento del

pessimismo è, da sempre, venato

che attraverserà l’intero festival,

buio, del riposo, ma anche quello

di un sincero ottimismo.

recitato ogni sera in mille modi

momento

di

non può

morte;

importante

il libro più

delle feste e del teatro, la notte

Ogni giorno (appunto dopo la

diversi, da mille attori diversi, così

dei fuochi, dell’attraversamento

notte), vogliamo sempre ripartire,

come diversi saranno le persone in

degli animali, la notte degli amori

riaprire i rubinetti del futuro.

gioco durante le serate del festival:

e delle nascite.

Ricominciare a lavorare. Insieme

dagli anziani del gruppo CoRe ai

a chi desidera impegnarsi in nuove

giovanissimi che lavorano con Open

avventure.

Doors, ai tanti altri che in questi

A volte la notte è anche buona per la preghiera, per le veglie, anche quelle di attesa, per il bene

San Rocco 2018 sarà appunto

anni hanno reso importante questo

questo, rifletteremo sul passato,

momento dell’estate sanminiatese.

Per l’arrivo del nazismo e la

apriremo al futuro. Quello che

Insomma viva San Rocco e il

persecuzione degli ebrei: “la notte

abbiamo sempre fatto. Grazie ai

dei cristalli”.

tanti che in questi anni ci hanno

e per il male, anche per la morte.

O più semplicemente per la

Festival del pensiero popolare.

seguito.

caduta di una valanga o per lo straripamento di un fiume.

Anche stavolta saranno importanti

La notte è appunto simbolo della

gli

incontri

nei

pomeriggi

del una

precarietà, anche quella sociale,

festival,

avremo

persino

politica, economica. Ci sembra

giornata

dedicata

ai

che l’Italia stia attraversando un

San Miniato e alle notti che vi si

momento

buio,

consumano, una sulle notti magiche

nella sua vicenda storica, quella che

dello sport, una sulla “notte dei

ormai dura da oltre settant’anni, la

cristalli” e su tutte le persecuzioni

storia della Repubblica.

dell’uomo sull’uomo. Poi ancora la

particolarmente

locali

di

Quando abbiamo dedicato questo

notte di Natale e le notte di veglia

Palio alla notte, non sapevamo

cristiana; e la “nuttata”, che deve

l’esito delle elezioni di marzo,

passare, con una riflessione sul

le nostre “idi di marzo”, quelle

modo con cui il teatro e il cinema

che da sempre segnano la fine di

hanno avvertito il senso della

un’epoca (in realtà, per gli antichi

precarietà della nostra esistenza;

rappresentavano

ancora la notte piena di mostri

l’inizio

della

Segui il Movimento Shalom su :

Maggio 2018| SHALOM | 31


30ANNI

per la SEZIONE SHALOM di SAN MINIATO Successo e grande partecipazione alla serata del 24 febbraio in Aula Pacis di Matteo Squicciarini

L

a sezione di San Miniato

associazioni “storiche” del nostro

della favola di Cappuccetto Rosso,

del

territorio.

lasciando a bocca aperta i loro

Movimento

Shalom

ha spento le sue prime

La festa è iniziata con uno

30 candeline e lo ha fatto con

spettacolo dei bambini dell’Atelier

una bella e partecipata festa, lo

– la nostra ludoteca di Via IV

scorso 24 Febbraio, in Aula Pacis.

Novembre -

che, guidati dagli

e alle bambine, proprio per urlare

Una serata nel corso della quale

operatori e dalle loro educatrici,

a gran voce come sia importante il

c’è stato spazio per il passato, il

hanno messo in scena “Attenti

ruolo che Shalom assolve a livello

presente ed il futuro di una delle

al Lupo”, una rappresentazione

educativo e di come, in una piccola

32 | SHALOM |Maggio 2018

genitori e i tanti spettatori. Sono stati bravissimi!!! L’inizio è stato affidato ai bambini


realtà come il nostro centro

Il nostro Movimento ricopre

storico, sia fondamentale la

un ruolo fondamentale per

presenza di un’alternativa alle

tutta la Diocesi, non solo per il

tante insidie che si presentano

fatto di essere nato qui e non

ai più piccoli. Per loro Shalom

altrove, ma soprattutto per

è stato, è e sarà sempre uno

la sua natura “aperta”. Tutti

spazio sicuro, dove potersi

possono trovare il loro spazio

esprimere

all’interno

e

crescere,

dell’associazione,

imparando valori fondamentali

tutti possono fare qualcosa,

per chiunque voglia essere una

mettendo a disposizione il loro

persona per bene. Nel dopocena si sono alternate sul palco dell’Aula Pacis, luogo simbolo della presenza di Shalom a San Miniato, le testimonianze di alcuni dei volontari che nel corso di questi 30 anni di storia hanno dato e stanno dando il loro contributo per il Movimento; ad ognuno di loro è stata affidata una parola,

non c’è stato solo un bel passato ma ci sarà anche un futuro, pieno di speranze e forte dell’esperienza accumulata. Così come ha avuto modo di sottolineare S.E. Mons. Andrea Migliavacca, nostro Vescovo solo da qualche anno, ma che ha già avuto molte occasioni per condividere lo stile di vita Shalom.

tempo e le loro competenze. Il

legame

tra

Shalom

e

San Miniato, nato 30 anni fa con l’arrivo di un giovane Don Andrea come parroco della parrocchia di San Domenico, continua ancora oggi e si rafforza quotidianamente grazie alle numerose iniziative che vengono organizzate e all’attività dell’Atelier : è da lì che passa il

dalla quale sono partiti per ripercorrere le tappe che hanno fatto sì che Shalom si radicasse sul territorio, nelle menti e nel cuore dei sanminiatesi. Stile di vita, Adozioni, Giovani, Bambini,

Ecclesialità, Gruppo,

Missionarietà,

Acqua, Diritti,

Servizio : sono queste le parole che da sole, senza aggiungere

altro,

danno

un’idea di quanto ampia sia stata l’azione del Movimento; per ognuna di queste parole

futuro del nostro Movimento ai piedi della Rocca, da lì ci auguriamo che possano uscire i nuovi Shalom di San Miniato, pronti ad affrontare le sfide della contemporaneità e a diffondere la pace nel mondo.

Maggio 2018| SHALOM | 33


LA VOCE DELLE SEZIONI SHALOM

BIENTINA

A

termine del 2017 è doveroso fare un resoconto di quanto ha realizzato la nostra Sezione a favore del villaggio di Pouni in Burkina Faso e non solamente. Per raccogliere i soldi necessari per realizzare i progetti abbiamo organizzato varie iniziative: lotteria annuale, cene, tornei di burraco, mercatini, gita per partecipare all’udienza dal Papa, oltre alla vendita delle mele e colombine per Shalom Sede. In questi mesi di attività è già stato fornito il denaro richiesto alle Suore di Fada per arredare l'asilo da noi fatto costruire con l' importante ed essenziale aiuto di una famiglia benefattrice di Bientina. Rimangono da far riparare due pozzi per uso domestico e finanziare altre 50 donne affinché inizino un lavoro . Riteniamo che nel 2018 tutti i progetti saranno completati venendo cosi incontro alle esigenze riscontrate nel mio ultimo viaggio. La realizzazione dei progetti a favore del sostegno e sviluppo di quella popolazione ci regala tanta soddisfazione e gratificazione così da farci dimenticare l' impegno profuso continuo e non indifferente. E' doveroso menzionare i volontari che attualmente si stanno prodigando, oltre al sottoscritto, nell' interesse dei più bisognosi: Lelli Barbara, Lucchesi Annalia, Galimberti Velia, Bagnoli Maria, Sgarzi Giuseppina, Frediani Nicoletta. Inoltre è doveroso ringraziare : il

34 | SHALOM |Maggio 2018

Comune di Bientina, la BCC di Pisa e Fornacette, la Carrozzeria Tiglio, il Rotary Club di Castiglioncello per i contributi erogati.

Giuliano Bandecchi referente Shalom Sez, di Bientina Chi volesse far parte della Sezione Shalom di Bientina può telefonare al 0587-755308 o alla Sede Shalom 0571-400462.

TARANTO L'Arcivescovo Mons. Filippo Santoro accanto allo Shalom di Puglia per la Cena Pane e Acqua

M

ercoledì 14 Febbraio 2018, nel giorno delle Sante Ceneri, il Movimento Shalom Onlus Sezione Puglia ha organizzato la consueta iniziativa quaresimale della Cena a pane e acqua che si è svolta nell’Auditorium San Pio X in Taranto, dopo la S. Messa, alla presenza di soci, associazioni e cittadinanza. Alla Cena ha partecipato anche quest'anno l'Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Taranto, S.E. Mons. Filippo Santoro, che ha benedetto il pane e l'acqua condividendo con i numerosi presenti l’agape in vicinanza ai poveri del Mondo. Durante l’iniziativa sono state proiettate le fotografie

dell’ecografo acquistato per il Centro Maternità Shalom di Koudougou, in Burkina Faso, per monitorare le gravidanze delle future mamme e impiegato anche nel Centro pediatrico limitrofo, creato dallo Shalom di Puglia. Il giorno delle Ceneri è coinciso quest’anno con San Valentino, il Santo dell’Amore e degli innamorati. All’amore è stata dedicata la cena: l’amore per il prossimo nel bisogno, per gli ultimi, per tutti coloro che si amano e amano l’altro da sé come un fratello, senza distinzione di sesso, razza, religione, colore della pelle, nell’ottica di un mondo multiculturale dove ognuno dovrebbe avere parità di diritti.

Katia Centrone

VOLTERRA e FUCECCHIO Visita agli Uffizi

D

omenica 21 Gennaio 2017, un gruppo di amici, che si incontrarono per la prima volta durante un viaggio umanitario del Movimento Shalom in Burkina nel Gennaio 2012, si è ritrovato per ricordare Maria, una dolcissima compagna di viaggio che ci ha lasciato la primavera scorsa. Durante questo viaggio, assieme a suo marito Mauro, ci rese partecipi dell'inaugurazione di un pozzo per l'estrazione di acqua potabile nel territorio semidesertico del Burkina Faso, realizzato a nome di sua madre. Da questa esperienza bella ed emozionante è nato un rapporto


LA VOCE DELLE SEZIONI SHALOM che è continuato e cresciuto. In suo ricordo, i volontari Shalom di Volterra e Fucecchio hanno organizzato un momento di incontro con una visita guidata agli Uffizi, grazie al prezioso contributo della guida turistica Irene Buoncristiani, che ha messo a disposizione tutta la sua professionalità accompagnando le 60 persone che si sono ritrovate domenica a Firenze insieme ai familiari di Maria. Il ricavato dell'iniziativa è stato devoluto al Progetto Shalom "IPS" (Istitut Polytechnique Prive Shalom) di Ouagadougou, un’ università fondata dal Movimento, che ha lo scopo di qualificare i giovani del Burkina Faso e dell’Africa sub-Sahariana nei settori agroalimentare, del diritto e delle comunicazioni sociali.

Marco Mazzinghi

SAN MINIATO

PONTEDERA

L'ATELIER SHALOM

SHALOM E MINERALI

N

ei mesi di Febbraio, Marzo e Aprile l’Atelier Shalom ha partecipato ed ha organizzato diverse iniziative: al carnevale dove i bambini hanno sfilato vestiti da animali del bosco al ritmo di Attenti al Lupo; lo spettacolo Cappuccetto Rosso durante la festa del 30ennale Shalom; la festa di primavera, dove i ragazzi si sono cimentati nella Caccia alle Uova. Altre iniziative sono in cantiere come la gita la Cavallino Matto a Donaratico il 19 Maggio p.v. per i bambini, i ragazzi ed i loro genitori. Per info e iscrizione 0571/400462 o ester@movimento-shalom.org

Ester Arzilli

A

nche quest’anno il Movimento Shalom e l’ ARCAMP Valdera, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Pontedera, hanno organizzato nella nostra città, la manifestazione che ha come titolo: LA TERRA – CONOSCERLA MEGLIO PER AMARLA DI PIU’ giunta alla sua undicesima edizione. La manifestazione si è rivolta soprattutto agli alunni delle scuole elementari e medie di Pontedera con lo scopo di “aprire una finestra” sulla conoscenza del nostro pianeta. La manifestazione si è svolta in due fasi, la prima, didattica indirizzata soprattutto agli alunni e studenti delle scuole elementari e medie e la seconda espositiva, rivolta al mondo amatoriale del collezionismo mineralogico e paleontologico. Il ricavato del convegno è stato devoluto a favore delle borse di studio per l’Università IPS in Burkina Faso, in questi 11 anni di attività sono stati raccolti 9.000 euro.

Giovanni Giorgi

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VIRUS

ONLUS

il della SOLIDARIETA’ CONTAGIA I TUOI AMICI

VIRUS

Il Movimento Shalom è come un che si diffonde dall’uno agli altri. Se ne resti contagiato te ne accorgi facilmente perchè Shalom ti cambia la vita, diventi più felice, affronti le difficoltà con maggiore forza, capisci in fondo che la vera gioia è nel dare, che la vera felicità si trova costruendo il Bene e la Giustizia.

VIRUS

Come tutti i , anche lo Shalom, quando ti prende non puoi fare a meno di contagiare chi ti sta vicino, gli amici, i conoscenti, i colleghi di lavoro, i compagni di scuola...

...Ah un ultima cosa!!!

VIRUS SHALOM

Per il non ci sono vaccini ne terapie va solamente assecondato.... Vai dunque e contagia....

Si cura solo con la

“SOLIDARINA”


DIARIO DI AMORE, AMICIZIA E SOLIDARIETÀ SHALOM Data 12 DICEMBRE

Attività Serata per la Pace

Dove Fucecchio (FI)

Progetto Progetto Scuola di Pace

13 DICEMBRE

Conviviale degli auguri

Pontedera (PI)

Progetto Casa della Pace Uganda

16 DICEMBRE

Torneo di Burraco

Bientina (PI)

Progetto Burkina

21 DICEMBRE 23 DICEMBRE 31 DICEMBRE 1 GENNAIO 3-13 GENNAIO 20 GENNAIO 21 GENNAIO 26 GENNAIO 26 GENNAIO

Conviviale della Fraternità Trekking dei presepi Cena di Capodanno Giornata mondiale della Pace Trentennale Shalom Sportello donna Visita guidata Uffizi Cena Galeotta Presentazione libro "DONDO'"

Fucecchio (FI) Forcoli (PI) San Miniato (PI) Burkina Faso Fucecchio (FI) Firenze Volterra (PI) Volterra (PI)

Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace Progetto Atelier Progetto Scuola di Pace Progetto Burkina Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace Progetto Matteo Progetto Cappella Università

3 FEBBRAIO

Orestea Africana

San Miniato (PI)

Progetto Accoglienza

10 FEBBRAIO 14 FEBBRAIO

Cena di Carnevale Cena Pane e Acqua

17-18 FEBBRAIO 20-27-28 FEBBRAIO 23 FEBBRAIO 24 FEBBRAIO 2 MARZO 11 MARZO 17-31 MARZO 16 MARZO 16 18 20 23

MARZO MARZO MARZO MARZO

23 MARZO 2 APRILE 5 APRILE 7APRILE 18 APRILE 1 MAGGIO

Ponsacco (PI) San Miniato (PI), Cerreto Guidi (FI), Fucecchio (FI), Taranto Week-end formativo educatori Bibbona (LI) Corso di cucito creativo Fucecchio (FI) Spettacolo teatrale: Il Mostro San Miniato (PI) Trentennale Shalom San Miniato (PI) Presentazione Video: L'acqua Forcoli (PI) della speranza Conviviale solidale per ass. San Miniato (PI) Amici di Elia Campagna raccolta fondi Italia Ovetti della Pace Presentazione libro: Figli di Fucecchio (FI) un mondo nuovo Cineforum: la bicicletta verde San Miniato (PI) Ritiro spirituale Valserena (LI) Conferenza: il lievito di Erode Volterra (PI) Presentazione libro: Le facce Fucecchio (FI) del Pane Shalom Cineforum: Il diritto di conSan Miniato (PI) tare 26°Meeting della Pace Pienza e Montepulciano (SI) Spettacolo: fucecchio@com. Fucecchio (FI) era Festa di primavera San Miniato (PI) Conferenza: L'intrigante figura Fucecchio (FI) della Maddalena 43^ Festa della Pace Collegalli (FI)

Progetto Scuola di Pace

Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace Progetto Acqua buona in Congo

Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace Progetto Atelier Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace Progetto Atelier Progetto Scuola di Pace Progetto Benin Progetto Atelier Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace

Maggio 2018| SHALOM | 37


COME ADOTTARE A DISTANZA

Paesi: Burkina Faso, Congo Brazzaville, Eritrea, Etiopia, India, Pakistan, Uganda E’ necessario compilare una domanda di richiesta di adozione a distanza dove vanno specificati i dati anagrafici del richiedente. La richiesta può essere fatta tramite internet sul sito www.movimento-shalom.org oppure inviando un fax allo 0571-1834775 Nell’arco di circa 30 giorni perverrà tramite il servizio postale l’atto di adozione contenente la fotografia, le indicazioni sullo stato di salute e della famiglia del bambino/a assegnato/a insieme ai dati per poter effettuare il versamento della quota annua di € 200,00 (suddivisibile anche per chi lo desidera in 2 rate semestrali di € 100,00) Dati per il versamento: Bonifico: CRSM codice Iban: IT49U0630071150CC1000006324 intestato a Movimento Shalom onlus via Carducci n 4 56028 San Miniato (Pi). Nella causale specificare: adozionen°........ in … Conto corrente Postale: n° 11858560 intestato a Movimento Shalom onlus via Carducci n 4 56028 San Miniato (Pi). Nella causale specificare: adozionen°........ in …

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Carta di credito: per chi è in possesso di un indirizzo di posta elettronica saranno inviate le password di accesso all’area riservata del sito http://donazioni. movimento-shalom.org con le quali si potrà effettuare il pagamento online con carta di credito Per ulteriori informazioni contattare la segreteria centrale allo 0571-400462 e-mail: adozioniadistanza@movimento-shalom.org

Adozioni a distanza in Burkina Faso per il sud Italia Contattare la sezione Shalom di Taranto: telefax 099-7366518 – e-mail shalom15@inwind.it o per posta Movimento Shalom via Emila n 20 74100 Taranto. Compilare la domanda di adozione a distanza richiedendola a Movimento Shalom oppure scaricarla dal sito www.movimento-shalom.org Al ricevimento dell’atto di adozione a distanza si può effettuare il versamento sul c/c 64935 della Banca Popolare di Puglia e basilicata Ag. 6 di Taranto cod. Iban: IT89Z0538515 8060 00000064935 intestato a Movimento Shalom Adozioni a distanza.


PROGETTI DI SOLIDARIETÀ APERTI NEL MONDO Università IPS: Asino da trasporto: Progetto Acqua: Progetto 7 Gennaio: Una Mucca per la vita: Una Banca per i poveri: Dal fango ai mattoni: Progetto M.me Bernadette Casa della Pace Massimo Cecchi in Uganda Vanda X il Togo & la casa di Giacomo Progetto Koupela Adozione dei bambini della Casa Famiglia Riccardo e Ruggero Di Flavio in Benin Progetto Acqua in Congo Brazzavilla Professionisti senza frontiere in Costa d'Avorio Cappella all'Università

una borsa di studio per l’Università di agronomia, diritto e comunicazione in Burkina Faso. € 1.500,00 per una borsa di studio. acquisto e dotazione, a giovani burkinabè, di un asino con carretto da trasporto per l’avviamento di una piccola attività. € 600,00 perforazione di pozzi nei villaggi più poveri del Burkina Faso. per contribuire a questo progetto: C.R. Volterra codice IBAN: IT69 H063 7071 1500 000 10000 998. € 6.850,00 completamento del complesso scolastico a Dorì in Burkina Faso. acquisto e dotazione, a una famiglia ugandese, di una mucca da latte che potrà essere utilizzata per l’alimentazione dei bambini e come animale da soma nell’agricoltura. € 500,00 progetto di microcredito in Uganda volto a sostenere piccole realizzazioni, soprattutto delle donne. € 250,00 ricostruzione di una casa di 60 mq in Uganda. € 1.650,00 centro di accoglienza per bambini orfani. centro di formazione giovanile alla pace ed alla cooperazione per l'Africa centrale a Mityana. Scuola professionale di agronomia. Fattoria equo solidale Realizzazione del tetto del centro. Con € 100,00 si può mantenere uno studente ai corsi di alfabetizzazione. Arredi e atterezzature per la scuola materna a Koupela in Burkina Faso. € 18.000 per garantire ai bambini della Casa Famiglia un'alimentazione corretta, le cure mediche e la scolarizzazione € 300,00 all'anno realizzazione di una fabbrica per la potabilizzazione e l'imbottigliamento dell'acqua. € 60.000 formazione e svilippo agricolo in Costa d'Avorio Costruzione di una cappella presso l'Università IPS in Burkina Faso. €30.000

PER CONTRIBUIRE AD UNO DI QUESTI PROGETTI:

CRSM filiale di San Miniato codice IBAN: IT49 U063 0071 150C C100 0006 324 oppure CCPostale n° 11858560 entrambi intestati a Movimento Shalom Onlus via Carducci, 4 - 56028 San Miniato - Pi specificando nella causale il progetto prescelto.

ADOZIONI INTERNAZIONALI

Il Movimento Shalom opera anche nel settore delle adozioni internazionali. Per informazioni tel. 0571-43987 e-mail adozioniinternazionali@movimento-shalom.org

ADOTTA UN SEMINARISTA

Con 600 Euro contattando il Movimento Shalom sezione di Taranto allo 099-7366518 e-mail shalom15@inwind.it oppure il Diacono Mino Gentile al 328-9228957 e-mail cristinaintini@hotmail.com si può adottare a distanza un seminarista in Burkina Faso. C/C n° 64935 della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Taranto codice Iban: IT89 Z0538515 8060 000000 64935 intestato a “Movimento Shalom Adozioni a Distanza” specificando nella causale: “adozione di un seminarista”. Maggio 2018| SHALOM | 39



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