SHALOM - TRIMESTRALE A DIFFUSIONE NAZIONALE - Anno XI - n° 1 - Aprile 2014 - Aut. Trib. Pisa n°9/2001 del 26 marzo 2001 - Sped. Abb. Post. L.662/96 Art. 2 Comma 20/b. Direzione, redazione e amministrazione: 56028 San Miniato (Pi) - Via Carducci, 4 - Tel. +39 0571 400462 Fax +39 0571 1834775 - www.movimento-shalom.org - shalom@movimento-shalom.org Codice Fiscale 91003210506
www.movimento-shalom.org Aprile 2014 - Numero 1
40 ANNI DI SHALOM
SOMMARIO SHALOM: TRIMESTRALE A DIFFUSIONE NAZIONALE Anno 14 n°1 - Aprile 2014 DIRETTORE: Andrea Pio Cristiani; DIRETTORE RESPONSABILE: Elia Mannucci; Coord. Redazione: Elia Mannucci; Redazione: Gabriella Messerini, Luca Gemignani, Chiara Baldini, Maria Grazia Messerini, Fabrizio Mandorlini, Andrea Mancini. Direzione Redazione: Via Carducci, 4 56028 San Miniato (PI); Amministrazione: Via Carducci, 4 56028 San Miniato (PI) tel. 0571-400462 fax 05711834775 e-mail shalom@ movimento-shalom.org Foto: archivio Shalom. Il materiale inviato, anche se non pubblicato, non verrà restituito. La testata autorizza la riproduzione dei testi e delle foto e invita a citarne la fonte. Pubblicità: Movimento Shalom Via Carducci, 4 56028 San Miniato (PI) tel 400462. Stampa: EuroIntermail Via del Caravaggio, 3 20144 Milano Tiratura: 20mila copie.
Il grande dono della vocazione sacerdotale 3 40° del movimento Shalom 5 Uomini della Pace. Ho incontrato un Cardinale. La presentazione di "Un figlio inatteso", con il Cardinale Fiorenzo Angelini 6 Quarant'anni, una gita e un libro: Auguri Shalom 8 Milano: Lili Gutman, una storia europea e la lotta contro il razzismo del Movimento Shalom 10 Credenti e non credenti sulla via dei piccoli 12 2018, La povertà è fuorilegge 14 Il pane 17 Coop, ricavati 10mila Euro dalla vendita del pane Shalom 19 L'EVENTO NAZIONALE: Mele della pace 20 Etiopia: l'altra Africa. 24 L'università per la pace in Burundi è prossima all'apertura 27 L'adozione internazionale è in crisi 29 Ho incontrato i giovani volontari Shalom 32 La voce delle sezioni Shalom 34 Diario di amore, amicizia e solidarietà Shalom 36 Come adottare a distanza 38 I progetti di solidarietà aperti nel mondo 39
D
IL GRANDE DONO DELLA VOCAZIONE SACERDOTALE
on Andrea, invitato a
ci ha raccolti qui, è perché potes-
certo punto, ho sentito dentro di
celebrare il 74 esimo di
simo meditare su un evento così
me un desiderio prepotente come
sacerdozio del Cardinale
grande al quale la nostra mente
un tormento, una passione che mi
Fiorenzo Angelini, ha fatto una ri-
non è in grado di dare delle spie-
ha sospinto altrove. È come se un
flessione "sul dono della vocazio-
gazioni umane. Una storia straordi-
suggeritore invisibile mi chiamasse
ne " che ricorda, passo dopo pas-
naria che riguarda ciascuno di noi,
a vivere una vita diversa da quella
so, la storia della sua chiamata.
la storia della nostra vocazione.
dei miei amici e dei miei coetanei.
C'è sembrato opportuno ripor-
Siamo in questa mistica Cappel-
Un invito a distaccarmi dalle cose
tare su questo primo numero del
la a contemplare il mistero di una
del mondo, dalle mie relazioni fa-
2014, anno del 40 esimo di con-
chiamata Divina. La vocazione sa-
miliari, dal progetto di formarmi
sacrazione sacerdotale di Don
cerdotale è innanzitutto lasciarsi
una famiglia, dall'idea di dedicarmi
Andrea e di fondazione del Mo-
sedurre da Dio, abbandonarsi alla
ad una professione. È una seduzio-
vimento Shalom alcuni estratti di
bellezza del suo amore. Da giova-
ne vera e propria che si impone su
quell’ omelia.
ne, pieno di entusiasmo e con mille
tutto. Uno avverte come desiderio
idee e progetti per la testa, ad un
del cuore il bisogno di seguire Gesù
"Il motivo per cui stamattina Dio
Aprile 2014| SHALOM | 3
e come bussola la chiamata santa
Cardinale. Nel Vangelo di Giovanni
al bene e alla verità.Per lo meno
(Cap. 6,9) c’è un ragazzo che met-
È nell’attitudine a sfamare che
a me è accaduto così. Ricordo che
te la sua merenda a disposizione di
ritrovo la missione del sacerdo-
da bambino vedevo il mio parroco
Gesù. Non sa come andrà a finire,
te, perché Gesù dice agli apostoli
celebrare la Messa e dentro di me
in fondo rischia di perderla, ma si
e dunque a noi: “voi stessi darete
dicevo: "vorrei essere come lui".
fida di Gesù, Gesù aveva toccato
loro da mangiare” (Mc 6, 37). Per-
il suo cuore. La sua merenda, po-
ciò pur nella fragilità di ciò che noi
Quando pensavo che sarei stato
sta nelle Sue mani, si moltiplica per
siamo, Dio si è fidato di noi, ci ha
come lui mi sentivo felice e non
sfamare una grande folla. L’amore
chiamati ad andare a scoprire le
trovavo eguale desiderio ed emozione in altre scelte o progetti di vita.
" La vocazione sacerdotale
varie tipologie della “fame”
è innanzitutto lasciarsi sedurre da Dio,
La vocazione è la ricerca
abbandonarsi alla bellezza del suo amore"
da parte di Dio del nostro
per soddisfarle. Non soltanto quella materiale, perché io credo che la più grande fame dell’umanità sia la fame di Dio.
cuore, per attirarci a Lui e renderci totalmente suoi. Ci si sen-
per gli altri è di nuovo affermato
Ecco la Messa: c’è miglior luogo
te bene al pensiero di dire “sarò
come legge per chi segue Dio. Que-
dove l’anima si sfama di Dio? Come
prete”, “sarò suora”. Ci si sente
sto amore è ben visibile in colui che
sfamare il desiderio che noi abbia-
bene perché Dio ci conquista con il
oggi celebra i settantaquattro anni
mo di Lui? Le folle di cui parla il
suo amore. Accade la stessa cosa,
della sua ordinazione sacerdotale!
Vangelo avevano dimenticato di
credo, di quando si è innamorati:
mangiare, non si lamentavano, è
con quella persona stiamo bene, il
L’attenzione per gli altri, per i
Gesù che si accorge che non hanno
pensiero di lui o di lei è il pensiero
patimenti degli altri, per i bisogni
cibo. Non si lamentavano perché in
felice delle nostre giornate. Tutto è
degli altri hanno contraddistinto la
realtà di chi avevano fame? Aveva-
vissuto nella prospettiva di pronun-
sua vita. Nella preghiera che ci ha
no fame di Lui. Quando uno è ra-
ciare un sì per sempre.
insegnato Gesù ci si rivolge al Pa-
pito da un amore forte, dimentica
dre affinché doni al mondo il pane
anche la fame materiale e le sof-
Vorrei riflettere su un episodio
quotidiano per soddisfare la fame
ferenze si fanno sopporta-
del Vangelo nel quale ritrovo il per-
di amore, di compagnia, di cure, di
bili, perché Colui che ci sta
corso fatto fino ad oggi dal nostro
cultura, di salute, di dignità. Fame
davanti cancella le nostre
padre Cardinale, la moltiplicazio-
materiale, ma anche fame di pace
pene, ci ristora e ci nutre. Il
ne dei pani e dei pesci. Marco, nel
e di giustizia, fame spirituale. Non
nostro Dio si fa balsamo che
riferirlo nel cap. 6, 35-44, mostra
ritrovate anche voi queste ansie
risana nella malattia e sol-
Gesù come colui che veramente si
nella vita del nostro padre Cardi-
lievo nella stanchezza dello
prende a cuore la vita di coloro che
nale?
spirito.
lo cercano. Sfamati dalla sua com-
E allora ritorna: “voi stes-
passione e dalla sua potenza, quegli
Questa passione che lo accompa-
si darete loro da mangiare”.
uomini che lo seguirono nel deserto
gna da sempre é oggi fortemente
Non ci dimentichiamo che
trovarono in Lui ristoro, nutrimen-
indirizzata verso l’Africa dove ci
quando Gesù moltiplica i
to e sicurezza. Viene così messo a
sono così tanti poveri. In Congo,
pani è come se anticipasse
nudo il fondo drammatico della mi-
nella città di Butembo, si è ripetuto
la sua ultima cena, perché
seria umana che sta essenzialmen-
il miracolo della moltiplicazione dei
usa le medesime parole e
te nella lontananza da Dio. Questa
pani. Fame, fame, fame di salute,
compie gli stessi gesti: “pre-
è la missione del sacerdote: rassi-
fame di istruzione, fame di dignità,
se i pani e, dopo aver reso
curare gli uomini che Dio è vicino e
fame di affetto. Ecco il suo cuore in
grazie, li distribuì a quel-
questo è ciò che ha fatto il Cardina-
ascolto di quel popolo, come Gesù.
li che si erano seduti, e lo
le Angelini nel lungo cammino della
Ecco l’opera uscita dalle sue mani:
stesso fece dei pesci, finché
sua vita da Prete, da Vescovo e da
la cittadella della carità.
ne vollero”. (Gv 6,11)
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La grandezza del sacerdozio è contenuta nel potere di rinnovare il Sacrificio del suo Corpo e del suo Sangue, moltiplicando il Pane Vivo, nell’attesa che Gesù ritorni. Quale sproporzione fra la piccolezza
40° del MOVIMENTO SHALOM di +Fausto Tardelli, Vescovo di San Miniato
dell’uomo e il dono incommensurabile ricevuto da Dio: imbandire la mensa Eucaristica che porta in sè ogni dolcezza!
Q
uante “periferie” ancora
docili e attenti ad ascoltare il grido
ci sono nel mondo!
del povero e soccorrerlo.”
L’espressione che Papa
È commovente pensare a quanto
Francesco usa spesso, vuole ricor-
È dunque importante che si ma-
Pane Vivo ha potuto moltiplicare e
darci quelle situazioni di degrado
turi in tutti, e in special modo nei
distribuire in questi settantaquat-
umano, in cui la dignità della per-
credenti, la ferma convinzione
tro anni il nostro padre Cardinale.
sona è messa in pericolo, come
della necessità di collaborare con
succede dove si muore ancora let-
generosità allo sviluppo pieno dei
teralmente di fame e si sperimenta
popoli e di tutte le persone che
il peso tremendo dell’ingiustizia!
vivono in situazioni di disagio. Lo
Da questa riflessione di Don Andrea si avverte chiaramente
sguardo si deve allargare al mondo
quanto sia stata gioiosa, fedele , totale e definitiva la sua risposta e
Da un certo punto di vista è dav-
intero, perché ogni luogo, anche il
quella del Cardinale Angelini alla
vero terribile il mondo, pieno di
più remoto, ci riguarda. Ben venga-
chiamata di Dio.
grida di dolore per la violenza fra-
no allora quei gruppi, quelle realtà,
Una chiamata quella di entrambi
tricida, per gli egoismi diventati
quei movimenti che si impegnano a
che li ha portati nelle strade del
strutture di peccato, capaci di ogni
far crescere coscienze sensibili alla
mondo a testimoniare il Vangelo
nefandezza e infine di morte! Non
mondialità e a realizzare un’auten-
fra i poveri, i malati e i derelitti.
è tutto così il mondo, meno male.
tica cooperazione internazionale,
▪
Ci sono anche spazi di vera umanità. Ma resta ancora molto da fare.
che contribuisca a edificare il mondo nella vera pace!
Non possiamo allora rimanere in-
La cooperazione, come ci ha det-
differenti al grido di dolore dei po-
to Papa Benedetto nella Caritas in
veri. Non è possibile, né come uo-
veritate (n. 47), “ha bisogno di per-
mini che hanno una coscienza, né
sone che condividano il processo di
in particolare come cristiani, figli
sviluppo economico e umano, me-
di un Dio che si è fatto uomo per
diante la solidarietà della presen-
amore e che è venuto in mezzo a
za, dell’accompagnamento, della
noi non per essere servito, ma per
formazione e del rispetto”.
servire e dare la vita al mondo.
Il mio augurio per il quarantennale dello Shalom è proprio questo:
Papa Francesco, nella recente
che possa sempre favorire la ma-
Evangelii
turazione di persone così ed esse-
gaudium (n. 187) dice che “ogni
re dovunque si trovi ad operare un
cristiano e ogni comunità sono
segno concreto dell'amore di Dio.
esortazione
apostolica
▪
chiamati ad essere strumenti di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri, in modo che essi possano integrarsi pienamente nella società; questo suppone che siamo Aprile 2014| SHALOM | 5
UOMINI DELLA PACE Ho incontrato un Cardinale
La presentazione di "Un figlio inatteso", con il Cardinale Fiorenzo Angelini di Andrea Mancini
F
iorenzo Angelini, presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori
Sanitari, è nato in Campo Marzio, nel cuore di Roma, il 1 agosto del 1916. Entrò prestissimo nel Pontificio Seminario Romano. Militò nelle file dell'Azione Cattolica, cui dedicò le sue energie giovani-
li e poi, per quindici anni, diventò
della sanità. Dal gennaio 1977 al
assistente ecclesiastico nazionale.
febbraio 1985 è stato anche Vesco-
Compiuti gli studi filosofici presso
vo Ausiliare per la diocesi di Roma.
la Pontificia Università Lateranen-
L'11 febbraio 1985 venne nomina-
se, conseguito il Baccellierato in
to Pro-Presidente della Pontificia
Filosofia e laureatosi in Teologia
Commissione per la Pastorale degli
fu ordinato sacerdote il 3 febbra-
Operatori Sanitari e promosso Ar-
io del 1940. Il 27 giugno 1956 fu
civescovo. Fu nominato cardinale
eletto Vescovo titolare di Messe-
da Giovanni Paolo II nel Concistoro
ne e venne chiamato ad occupar-
del 28 giugno 1991. Dal 31 ottobre
si dell'assistenza spirituale nelle
1996 è Presidente emerito del Pon-
cliniche e negli ospedali di Roma.
tificio Consiglio per gli Operatori
Da questo momento iniziò il suo
Sanitari. Dal 1997 - anno della sua
instancabile impegno nel mondo
fondazione - è presidente dell’Istituto internazionale di ricerca sul Volto di Cristo. E’ strano, ma quando l’ho visto non ho provato quel rispetto reverenziale che forse si deve ad un’autorità della Chiesa. Il Cardinale Angelini mi si è presentato davanti come un nonno saggio, uno dei pochi che ancora capita di incontrare, e che dunque occorre ascoltare con maggiore attenzione. Un nonno per di più romano, ricco di tutta l’ironia antica e grassa
nella foto: Vescovo Roberto Rodriguez, Cardinale Fiorenzo Angelini e Don Andrea Cristiani 6 | SHALOM | Aprile 2014
dei vecchi della città eterna, per capirsi quella tipica di un attore come Alberto Sordi, o – appunto – di Giulio Andreotti che, non a caso, di Angelini fu grande amico. Unico dato evidente, in questo volto quasi
senza una ruga, nonostante la ve-
conquistato il foltissimo uditorio.
sta. Angelini ha raccontato una se-
neranda età prossima al centena-
Da allora Shalom è per lui una paro-
rie di episodi della vita del grande
rio, era il semplicissimo berrettino
la chiave, rappresenta un’apertura
pittore, le lunghe passeggiate per
rosso, lo zucchetto, che raccontava
verso il mondo, verso il pensiero e
le strade di Roma, la sua umanità
la sua carica e che copriva la parte
la vita dell’altro, che non conosce
e anche il fatto che alla fine volle
alta della nuca.
ostacoli.
che il sacerdote che l’aveva accom-
Ma perché il Cardinale Angeli-
Il Cardinale ha del resto raccon-
pagnato negli ultimi anni, celebras-
ni entra oggi a far parte della no-
tato episodi della sua vita, dimo-
se la messa al suo funerale. Forse
stra ideale collina di “uomini della
strando proprio questo, che non ci
il risultato più importante che un
pace”? Per tanti motivi, ma anche
si può fermare davanti agli osta-
testimone del Vangelo poteva chie-
per ciò che ha detto in occasione
coli, che un’ideologia o anche una
dere al suo grande amico non pra-
della presentazione del bellissimo
diversa religione possono frapporre
ticante.
libro, “Il figlio inatteso”, redatto
tra le nostre convinzioni profonde
Questa appunto nella conversa-
dal giornalista Giampaolo Grassi,
e quelle degli altri. Solo eliminando
zione di Fiorenzo Angelini l’idea
per il quarantesimo anniversario
queste contrapposizioni si può tro-
missionaria di Shalom, trasmessagli
dalla fondazione del Movimento
vare il buono che c’è fuori da noi e
in modo così forte da don Andrea,
Shalom.
anche quello che c’è in noi.
quella di essere aperti a tutti gli
Il cardinale ha raccontato di
Angelini ha parlato di molte ope-
uomini, investendo energie e dena-
quando fu invitato per il restauro
re di carità di cui è stato protago-
ro su di loro, non come carità, ma
della chiesa di San Domenico, a San
nista, ma soprattutto di due suoi
proprio alla ricerca dei segni di una
Miniato.
grandi amici. Il primo si chiamava
rinascita, ma sarebbe forse meglio
Il Cardinale entrò nella chiesa e
Giulio Andreotti, l’altro invece, as-
di una nascita, come cittadini di
lì sentì le parole di un sacerdote,
sai meno prevedibile, si chiamava
quello che è ormai un villaggio glo-
parole che parlavano di pace, con
Renato Guttuso, maestro indiscusso
bale, dove purtroppo poche perso-
una forza che non poteva non con-
della pittura contemporanea, ma
ne hanno in mano i destini e anche
quistarlo, così come ne era stato
soprattutto intellettuale comuni-
la ricchezza di miliardi di uomini.
▪
LAUREE E ABILITAZIONI PROFESSIONALI AL SERVIZIO DELLA PACE LAUREA TRIENNALE
Lorenzo Billi - Ingegneria Edile Matteo Squicciarini - Disciplina dello spettacolo e della comunicazione Ester Arzilli - Scienze dell'educazione Sara Mazzei - Osatetricia
LAUREA MAGISTRALE
Irene Salvadori - Giurisprudenza Lorenzo Martini - Giurisprudenza
MAGISTRATO
Alessandro Paone
ABILITAZIONI PROFESSIONALI Ilaria De Cataldis - Avvocato Giacomo Gozzini - Avvocato Benedetta Giugni - Avvocato
A tutti questi giovani volontari Shalom partecipiamo le nostre più sentite congratulazioni, invitandoli ad impegnarsi, come hanno fatto ad oggi, nella promozione della pace planetaria. Invitiamo tutti i giovani Shalom a segnalarci i traguardi raggiunti nei loro percorsi di studi universitari e le abilitazioni alle specifiche professioni. Aprile 2014| SHALOM | 7
QUARANT'A NNI, UNA GITA E UN LIBRO: AUGURI SHALOM di Giampaolo Grassi, giornalista ANSA "Ho
U
n viaggio in pullman come ai tempi delle medie, un pranzo al volo come in un
viaggio di lavoro, una sosta al negozio di souvenir come in una gita turistica. Il bello del Movimento
conosciuto
il
Movimento
solo di quello che dicono ma anche
Shalom - ha ricordato il Cardinale
della loro vita. Diventare amici fu
Angelini - attraverso don Andrea
un lampo. Da allora in poi c’è stato
Cristiani, il quale, molti anni fa,
un incontro, un intreccio dei nostri
mi invitò a San Miniato per l’inau-
ricordi e anche di alcune nostre at-
gurazione del restauro della Chiesa
tività. Finché un giorno mi scrisse
di San Domenico. Don Andrea de-
dicendomi che mi avevano nomina-
stò in me, immediatamente, una
to presidente onorario di Shalom.
grande impressione, quella che su-
E’ una piccola cosa, ma per me era
scitano gli autentici apostoli per il
una grande cosa. Ciò che più mi
loro modo di parlare, di essere e,
lega al Movimento è l'amore per le
soprattutto, per i contenuti non
missioni". Don Andrea Cristiani,
Shalom è anche questo:
fondatore e anima del
costruire una cornice di
Movimento, ne ha ricor-
semplicità attorno a un appuntamento
dato la spinta 'primor-
a suo
diale': "Quello che a noi
modo importante. Sta-
sta a cuore è il godere
volta non era una mis-
della vita. Se dovessi
sione umanitaria o un
definire me stesso, direi
convegno sullo sviluppo
che sono fondamental-
del terzo mondo, ma la
mente un grande edoni-
presentazione del libro
sta, perché amo molto
che gli Shalom hanno
la vita, l’amicizia, la na-
scritto per festeggiare i
tura, le persone. Il Mo-
40 anni del Movimento.
vimento Shalom è nato
Titolo del libro: "Sha-
dall’amore per la vita.
lom, il figlio inatteso".
Se c’è una nota che ci
Giorno della presenta-
rende tristi è il pensiero
zione: 3 gennaio. Luo-
che ci siano esseri uma-
go: Roma. Protagonisti:
ni privati del godimento
il 'padrone di casa', Sua Eminenza Angelini,
della vita. Vogliamo in
Cardinale Sua
qualche modo proporre
Eccel-
con la nostra esistenza,
lenza Vescovo Roberto Rodriguez,
che non c’è niente di più
Monsignor
alto che vivere, vivere:
Andrea Cristiani, fon-
il vivere in sé è già una
datore del Movimento,
straordinaria bellezza".
e il presidente Shalom, architetto
Bellarmino
Bellucci. Coordinatore dell'incontro: Giampaolo Grassi. 8 | SHALOM | Aprile 2014
nella foto: Giampaolo Grassi, giornalista ANSA
Le conclusioni sono state affidate al presidente del Movimento
nomia della fraternità, in modo
chierata con Sua Eminenza il cardi-
che, attraverso la formazione,
nale Fiorenzo Angelini, presidente
il lavoro diventi un mezzo per
onorario Shalom, che inquadra il
lo sviluppo della persona e per
ruolo e le peculiarità del Movimento
la ridistribuzione del reddi-
nell’universo dell’associazionismo,
to, in modo che le attività
cattolico e non. Dopo c’è un’altret-
generino senso di respon-
tanto bella chiacchierata con il fon-
sabilità e partecipazione
datore del Movimento Shalom, don
nelle persone coinvolte.
Andrea Cristiani, che fa un bilancio
Shalom sta trasforman-
di questi primi quarant’anni di Sha-
do concretamente la
lom e traccia le linee dei prossimi
Fraternità da utopia
mille. E poi, siccome non si vive di
a realtà, gettando le
sole chiacchiere, ci sono un po’ di
basi per l’attuazione
"corrispondenze di pace" Shalom,
della Pace. In que-
con i referenti esteri (non tutti, ma
sto senso il lavoro
una significativa rappresentanza)
fino ad oggi svol-
che raccontano cos’ha fatto (fino-
to dal Movimento,
ra) il Movimento nel loro Paese e
e così ben illustrato in questa
con qualche racconto nostrano (al-
pubblicazione, è necessario ed in-
cuni molto toccanti) su come viene
dispensabile per il futuro e la spe-
vissuto Shalom in Italia, a tutte le
ranza di un mondo migliore".
età. A chiudere, una carrellata di
Shalom, Bellarmino Bellucci: "Il
Nota di servizio. Il libro si compo-
Movimento sta sviluppando un' eco-
ne di quattro parti: una bella chiac-
splendide foto che ripercorrono la storia del Movimento.
▪
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MILANO: LILI GUTMANN,
UNA STORIA EUROPEA E LA LOTTA CONTRO IL RAZZISMO DEL mOVIMENTO sHALOM di Andrea Mancini
A
ncora una giornata importante per il Movimento Shalom: don Andrea Cristiani e Luca Gemignani hanno incontrato una folta rappresentanza della stampa estera di Milano. L’occasione, offerta dal quarantennale del Movimento Shalom, è stata data dalla celebrazione della decana dei giornalisti stranieri in Italia: Lili Vera Gutmann, una donna ebrea di origine sassone, anche se nata in Olanda, che, insieme a don Andrea ha ripercorso la sua lunga vita, dal 1919 ad oggi, quasi un secolo, attraversato con la grande intensità della protagonista e segnato da alcuni episodi particolarmente dolorosi, come il furto da parte dei nazisti di una importantissima collezione di opere d’arte appartenuta a suo padre, e l’inter-
namento in campo di concentramento e la successiva uccisione di tutti e due i suoi genitori. Don Cristiani e Gemignani hanno raccontato proprio il loro impegno, che poi è l’impegno di Shalom, a favore di una pacificazione universale, che spenga tutti i focolai di guerra e di odio razziale che ancora oggi infiammano il mondo. La “storia” di Shalom ha interessato moltissimo i numerosi giornalisti presenti, rappresentanti delle più importanti testate del mondo, ed è stato davvero suggestivo vede-
re un prete di provincia, che una quarantina d’anni fa, ancora seminarista, creava il Movimento Shalom, mettendo insieme un gruppo di amici staffolesi, parlare in una sala che ha ospitato alcuni dei più importanti uomini dal 900 fino agli anni più recenti, da Gianni Agnelli a Maria Callas, da Mario Monti a Giuliano Pisapia, da Umberto Veronesi a Santo Versace, tutti fotografati davanti a quel collage di testate di giornali e riviste che rappresenta il marchio della stampa estera nel mondo. Nell’occasione è stato presentato il libro di Giampaolo Grassi, “Shalom il figlio inatteso” dedicato al quarantennale del Movimento. In sala era presente anche il Vescovo di Pinerolo, venuto appositamente dal Piemonte per parlare con Shalom dell’impegno comune per una delle terre più povere del mondo, il Burkina Faso, dove oramai da anni Shalom è un punto di riferimento, sia per il governo locale, ma anche per quelli che sono gli interventi di solidarietà e cooperazione promossi da altri.
10 | SHALOM | Aprile 2014
▪
Aprile 2014| SHALOM | 11
CREDENTI E NON CREDENTI SULLA VIA DEI PICCOLI di Massimo Toschi
C
redenti e non credenti.
no, hanno narici e non odorano,
za, il possesso, che diventano
Una formula che funziona
hanno mani e non palpano, hanno
signori della vita delle persone. In
per indicare la ricerca di
piedi e non camminano, dalla gola
apparenza sembrano vivi e invece
Dio e dei fratelli. Credenti in Dio
non emettono suoni. Sia come loro
sono morti.
e non credenti in Dio. Questo è il
chi li fabbrica e chiunque in essi
passaggio successivo. Nella Scrittu-
confida”.
La vera sfida è scegliere tra l’essere figli e devoti degli idoli e inve-
ra la vera distinzione è tra gli idolatri e gli anti-idolatri.
i
ce diventare figli della fraternità. Gli idoli delle genti sono oggetti
Nel nuovo testamento c’è un testo,
prodotti dall’uomo e sono messi
che ci aiuta, il capitolo 25 di Mat-
è
sull’altare del loro cuore e vengo-
teo, con il giudizio finale.
quella degli idoli. La vera domanda
no venerati, anche se sono morti e
non è su Dio ma sull’Idolo. Il salmo
producono morte. Papa Francesco
Si pone la grande scena del giudi-
afferma che è scemo quello che
ha ricordato di recente un com-
zio finale dove sarà radunata tutta
dice Dio non esiste. Invece rimane
mento rabbinico, sulla torre di Ba-
l'umanità. Dunque sono tutti i po-
in tutta la sua forza la questione
bele, in cui si racconta che quando
poli della terra, i pagani, le genti,
degli idoli..
cadeva un uomo nessuno piangeva,
che non hanno evidentemente in-
mentre se cadeva un mattone tutti
contrato in modo diretto il Signo-
piangevano.
re, ma vengono giudicati non sulla
La vera questione, dunque,
Dice il salmo 115: “gli idoli delle genti sono argento e oro, opera
fedeltà alla parola di Dio, ma sul
delle mani dell’uomo. Hanno bocca
Ecco il mattone diventa idolo e
e non parlano, hanno occhi e non
la persona viene perduta. Al primo
vedono, hanno orecchi e non odo-
posto la cosa, l’oggetto, la ricchez-
gesto concreto di fraternità verso il fratello più piccolo. Dice il Figlio dell’uomo:”Venite, benedetti dal padre mio …perchè io
La fede, per me, è nata dall'incontro con Gesù. Un incontro personale, che ha toccato il mio cuore e ha dato un indirizzo e un senso nuovo alla mia esistenza. Ma al tempo stesso un incontro che è stato reso possibile dalla comunità di fede in cui ho vissuto e grazie a cui ho trovato l'accesso all'intelligenza della Sacra Scrittura, alla vita nuova che come acqua zampillante scaturisce da Gesù attraverso i Sacramenti, alla fraternità con tutti e al servizio dei poveri, immagine vera del Signore. Senza la Chiesa - mi creda - non avrei potuto incontrare Gesù, pur nella consapevolezza che quell'immenso dono che è la fede è custodito nei fragili vasi d'argilla della nostra umanità. Ora, è appunto a partire di qui, da questa personale esperienza di fede vissuta nella Chiesa, che mi trovo a mio agio nell'ascoltare le sue domande e nel cercare, insieme con Lei, le strade lungo le quali possiamo, forse, cominciare a fare un tratto di cammino insieme... Papa Francesco, Dialogo tra credenti e non credenti 12 | SHALOM | Aprile 2014
ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato; nudo e mi avete vestito; malato e mi avete visitato; carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato e nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo Dio dirà loro: ”in verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi
Non è una discussione
vedano, vedano e quelli che ve-
filosofica o un’ideolo-
dano diventino ciechi. Allora dei
gia, che ci mette nella
farisei che erano con lui, udirono
vita per sempre, ma
queste parole e gli dissero:”siamo
un segno, un gesto di
forse ciechi anche noi? Gesù rispo-
fraternità.
se loro:”se foste ciechi,non avreste alcun peccato; ma siccome dite:noi
nella foto: Massimo Toschi, Regione Toscana miei fratelli più piccoli, l’avete fatta a me”.
Mentre nel racconto
vediamo,il vostro peccato rimane”.
rabbinico della torre
Ecco gli uomini religiosi sono co-
di Babele si piangeva
loro che credono di credere, ma
il mattone e non la
non credono.Si fermano alle dot-
persona che cadeva,
trine degli uomini, ma non sanno
nel regno si viene mi-
accogliere la parola di Dio. Impri-
surati sulla fraternità
gionano Dio nelle formule, ma di-
al più piccolo dei fra-
menticano i più piccoli dei fratel-
telli e il più piccolo
li, con l’aggravante che loro sanno
è il volto stesso del
che Dio è presente nei piccoli, così
figlio dell’uomo. Nel
come la Scrittura rivela...
regno sono accolti i
La vera questione per tutti è di
pagani all’unica con-
essere persone antidolatriche, ca-
dizione di compiere la fraternità e
paci di piegarsi sul più piccolo dei
la misericordia nel concreto della
fratelli. E allora diventa comune la
vita dei più piccoli.
strada di chi crede e di chi non crede. L’incontro avviene sulle lacrime
Ecco i pagani, i gentili , le genti saranno misurati sul gesto concreto e quotidiano , che viene fatto al più piccolo dei fratelli. I pagani entrano nel Regno se si piegano sulle ferite del più piccolo dei fratelli.
C’è poi un’altra questione ed è
da piangere sulle persone ferite e
quella dei credenti increduli. Ne
violate. Le lacrime purificano lo
parla Gesù alla fine del racconto
sguardo di tutti sul dolore del mon-
del cieco nato. Dice il maestro:”io
do e dei più piccoli del mondo.
▪
sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non
LE NOSTRE ULTIME PUBBLICAZIONI Richiedine una copia. e-mail shalom@movimento-shalom.org oppure allo 0571-400462
Movimento Shalom, Il figlio inatteso di Giampaolo Grassi
Shalom seminatori di Pace - Etiopia Volume fotografico di Pino Bertelli
Dalla sofferenza alla solidarietà di Mons. Andrea Pio Cristiani
Aprile 2014| SHALOM | 13
2018, LA POVERTÀ È FUORILEGGE
L
e 300 persone più ricche del
che è un insieme di numerosi feno-
liardi di persone in stato di povertà
mondo hanno guadagnato,
meni strutturali di lungo periodo e
relativa (meno di 2,50 dollari), il
nel 2013, 524 miliardi di
a dimensioni multiple, e decretare
mondo avrà sradicato la povertà?».
dollari, cioè poco meno di un ter-
la fine della povertà (tout court)
Lo sradicamento dei fattori
zo della ricchezza prodotta in Italia
perché il potere d’acquisto pro ca-
strutturali dell’impoverimento nel
da 60 milioni di cittadini. La lista,
pite nel mondo avrebbe superato
mondo passa dalla promozione
in testa alla quale figura Bill Gates,
di una nuova economia dei beni
l’ha pubblicata il 4 gennaio scorso
comuni, che operi a livello locale
l’agenzia finanziaria Bloomberg.
e globale, fondata sulla sicurezza
E conferma una tendenza che
comune, la cooperazione e la par-
già conosciamo, cioè che la
tecipazione dei cittadini.
ricchezza si sta concentrando
E che garantisca
sempre di più nella mani di
per tutti protezione
pochi a scapito della stragrande
sociale e rispetto
maggioranza della popolazione
dei diritti umani.
mondiale.
Da questa consapevolezza
Appaiono un po’ patetici
ha preso il via nel 2013
allora i tentativi della Banca
l’iniziativa Dichiariamo illegale
mondiale e delle varie agenzie Onu
la povertà che coinvolge soggetti
di farci credere che la povertà sta
molto diversi, non solo in Italia ma
diminuendo. E questo semplice-
in diverse parti del mondo, con
mente perché la povertà assoluta,
l’obiettivo di mettere fuorilegge
che con criteri del tutto arbitrari è stata fissata a meno di 1,25 dollari al giorno, sarebbe in diminuzione, mentre cresce quella relativa (coloro che guadagnano meno di 2,5 dollari al giorno). Spiega
l’economista
Riccardo
Petrella, anima dell’iniziativa Dichiariamo illegale la povertà (Dip): «Come si fa a ridurre a un unico indicatore monetario la “povertà”,
la soglia dell’1,25 dollaro?». E aggiunge: «In effetti, “L’agenda post2015” parla di eliminazione della povertà assoluta nel 2030 ma non fissa alcun obiettivo rispetto alla povertà relativa (meno di 2,50 dollari). Come si fa, inoltre, a voler far credere che, se nel 2030 non avessimo più poveri assoluti ma ci fossero ancora, secondo le stime della stessa Banca mondiale, più di 3 mi-
quei processi che sono alla base dell’impoverimento di miliardi di persone in tutto il pianeta. L’appuntamento
è
per il 2018. In occasione del 70° anniversario della Dichiarazione
universale
dei diritti dell’uomo, verrà chiesto di approvare una risoluzione nella quale si
L’ultimo rapporto di Oxfam, riferito all’anno 2013, descrive un quadro incredibile di disuguaglianza mondiale 3,5 miliardi di poveri hanno un reddito annuale pari a quello degli 85 uomini più ricchi del pianeta. Nonostante i progressi compiuti nella riduzione della fame cronica nel corso di tutti gli anni Ottanta e Novanta, nell’ultimo decennio si è registrato un lento ma costante aumento della fame.
proclami «l’illegalità di quelle leggi, istituzioni e pratiche sociali collettive che sono all’origine e alimentano la povertà nel mondo». Nessuno nasce povero o sceglie di essere povero, ma questa
14 | SHALOM | Aprile 2014
condizione ha cause precise che, sinteticamente, possono essere ricondotte a una distribuzione della ricchezza sempre più ineguale a causa soprattutto della mercificazione dei beni comuni. Dagli anni ’70 in avanti le teorie neoliberiste hanno lentamente cancellato dall’immaginario dei popoli la cultura della ricchezza collettiva e hanno ridotto tutto a risorsa, comprese le persone. Questa cultura è penetrata così in profondità da far credere, anche in molti settori della sinistra, che la povertà sia inevitabile e che può essere solo mitigata magari con un po’ di carità. Così è nata quella che nel linguaggio comune è stata definita “globalizzazione”. E per anni ci è
stato predicato in tutte le salse che essa era parte integrante dell’evoluzione umana. Ora, visti i risultati nefasti che questa impostazione ha prodotto, si cerca di modificare, ma solo superficialmente, il tiro, con maquillage che cambiano soprattutto il lessico ma non la sostanza. Si parla così di “globalizzazione selvaggia” da sostituire con una “buona”. E si cerca di dare Aprile 2014| SHALOM | 15
tendiamo portare il nostro modesto contributo, non è facile né sconta-
CHI SOFFRE LA FAME?
ta. Importanti segnali, come l’adesione alla Dip di diversi comuni sparsi qua e là per l’Italia, lasciano
La maggior parte degli affamati del mondo vive nei paesi in via di sviluppo. Secondo le ultime statistiche della FAO, ci sono 842 milioni di affamati nel mondo, il 98% vive nei paesi in via di sviluppo.
spazio a un po’ di ottimismo. È ne-
552 milioni in Asia; 227 milioni in Africa; 47 milioni in America Latina e Caraibi; 16 milioni nei Paesi sviluppati.
ma si mobilitino per mettere fuori
cessario però non delegare l’iniziativa a pochi volonterosi, ma fare in modo che tutti quei cittadini che hanno preso coscienza del problelegge le cause strutturali che riducono in miseria miliardi di esseri umani.
▪
Editoriale comune, pubblicato in contemporanea da testate e
una spruzzatina di verde alla solita
strumenti di potere dell’economia
economia di rapina che ha prodotto
verde, il controllo delle tecnologie
miliardi di poveri nel mondo.
e la finanziarizzazione dell’econo-
La green economy non scioglie
mia capitalistica, restano infatti
infatti «il nodo gordiano della con-
saldamente in mano ai soliti noti
centrazione del potere economico
e producono le disuguaglianze di
e politico nelle mani dei poteri fi-
sempre.
nanziari, industriali e “culturali”»,
siti aderenti all’iniziativa Dip: Adista, Combonifem, In dialogo, L'Altrapagina, Missione Oggi, Nigrizia, Solidarietà internazionale, inchiestaonline.it, ilmanifesto
Questa battaglia, alla quale in-
dicono Petrella e l’economista Bruno Amoroso nel volume Dichiariamo illegale le povertà. Banning poverty 2018, che rappresenta il manifesto dell’iniziativa. I due grandi
842 milioni di persone, nel mondo, oggi, soffrono la fame. Circa una persona su 8 non ha abbastanza cibo per condurre una vita sana ed attiva.
La maggior parte degli affamati del mondo vive nei paesi in via di sviluppo. Secondo le ultime statistiche della FAO, ci sono 842 milioni di affamati nel mondo, dei quali il
16 | SHALOM | Aprile 2014
98% vive nei paesi in via di sviluppo. Océanie 1 Caucase et Asie centrale 6 Régions développées 16 Asie de l'Ouest et Afrique du Nord 24 Amérique latine et Caraïbes 47 Asie du Sud-Est 65 Asie de l'Est 167 Afrique subsaharienne 223 Asie du Sud 295
G
IL PANE
ià dall'antichità i civilizzati coltivavano il grano e sapevano produrre il pane. Il grano è nato in Africa, dove in questo momento manca di più. I primi pani vennero sfornati in prossimità del Mediterraneo, forse in Etiopia. L'Antico Testamento ci permette di scoprire la presenza della farina e del pane nella alimentazione dei popoli antichi: "Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finchè tornerai alla terra, perchè da essa sei stato tratto" (Gen.3,9).
Il pane segna l'inizio della produzione organizzata dall'uomo, finora in balia dei rischi della caccia e della pesca. La coltivazione dei cereali trasforma il paesaggio. La possibilità d'immagazzinare riserve di cibo apre all'uomo una zona di tempo libero, che gli permette di dedicarsi alla riflessione culturale e sociale. Nelle varie tradizioni si ritrovano detti popolari a seconda di come si “tratta” il pane: deve essere rotto con le mani e non tagliato col
nella foto: Maria Teresa Gualandi e Enrico Spinelli, volontari della sezione Shalom di Prato Aprile 2014| SHALOM | 17
Papa Francesco ha il Pane Shalom, il pane della pace un progetto del Movimento Shalom e di Unicoop Firenze. Il Papa ha preso il Pane Shalom direttamente dalle mani dall’amico Monsignor Roberto Rodriguez, vescovo argentino e socio onorario del Movimento Shalom. Il Papa scherzando con monsignor Rodriguez gli ha chiesto se era salame di Cologna Caroya (un salame di origini friulane molto apprezzato in Argentina). Quando il vescovo Roberto gli ha spiegato l’iniziativa, Papa Francesco ha detto che è molto meglio il Pane Shalom poiché si moltiplica per i poveri dell’Africa.
nella foto: Papa Francesco col Vescovo Roberto Rodriguez socio Onorario di Shalom 18 | SHALOM | Aprile 2014
coltello; posato al diritto e mai al rovescio, perchè altrimenti porta sfortuna; se cade a terra, deve essere raccolto con rispetto e baciato. Si tratta, insomma, di un viatico del destino umano. Fin dagli inizi della letteratura si scrive sul significato teologico e sociale del pane. Eschilo maledice "il pane della schiavitù"; Aristotele, nella Retorica, distingue "il pane duro da quello morbido" nella vita e nella morale; Platone, nella Repubblica, non dimentica "quelli che hanno il pane secco, e tuttavia fanno festa"; Virgilio, nell’Eneide, tende la mano a
colui che "porta il pane per i suoi figli"; Dante, nel canto XVII del Paradiso, avverte "tu proverai sì come sa di sale/lo pane altrui". E così poeti, scrittori, filosofi hanno “cantato” il pane nei modi più svariati. Il pane come ancora di salvezza per i milioni di morti di fame sopratutto in Asia e in Africa. Il Movimento Shalom ha promosso con l’Unicoop Firenze la produzione del “Pane Shalom”, una baguette intrecciata con i semi di sesamo. Il ricavato della vendita andrà per la costruzione di un panificio a Kupela (Burkina Faso).
▪
COOP, RICAVATI 10mila Euro DALLA VENDITA DEL PANE SHALOM di Ufficio Stampa Unicoop Firenze
I
l pane Shalom ha conquistato i
vestire risorse per il beneficio della
Il pane quindi, oltre a sfamare la
soci e i clienti della Coop. In-
comunità locale. Infatti il primo pa-
popolazione, permetterà anche la
fatti solo nel mese di dicem-
nificio, quello di Loumbila, ha per-
creazione di posti di lavoro e ren-
bre sono stati raccolti ben 10 mila
messo di sostenere l’orfanotrofio
derà più facile reperire le risorse
euro dalla sua vendita.
adiacente in cui sono ospitati circa
per l’autofinanziamento dei pro-
Il nome di battesimo di questo
duecento bambini, mentre quello
getti sociali connessi.
alimento, pane della pace appun-
di Fada N’Gourma ha consentito la
to, è molto significativo in quanto
costruzione di un centro per i bam-
si differenzia dalla solita conce-
bini di strada.
zione storica del pane, associato a
Il Pane Shalom, visto il successo avuto fra i clienti coop, entrerà in maniera continuativa nella produ-
movimenti di lotta. Infatti si sa che
Il nuovo panificio, di Koupela,
zione e nella vendita di 84 negozi
sempre e ovunque se manca il pane
prevede la costruzione di un locale
di Unicoop Firenze. Il ricavato, tol-
nascono le rivolte, ma in questo
capace di ospitare almeno 50 per-
to le spese, andrà, inizialmente a
caso il pane della pace rappresenta
sone con cucina e servizi adeguati,
coprire le spese per la costruzione
il riscatto di intere comunità locali.
attrezzature e tutto il necessario
di un panificio a Kupela e succes-
per la produzione e la commercia-
sivamente al progetto “Moltipli-
Questa baguette intrecciata, con
lizzazione del pane e della pizza.
chiamo i panifici in Africa”. Questa
i semi di sesamo, è stata creata in
Il progetto rientra in un complesso
baguette intrecciata diventa il sim-
Burkina, a Loumbila, nel primo pa-
più ampio,che comprende la rea-
bolo dell’unione fra due continenti,
nificio
realizzato dal Movimento
lizzazione di una foresteria e una
L’Europa e l’Africa.
Shalom e Unicoop Firenze e in poco
scuola primaria per l’alfabetizza-
tempo ha conquistato numerosi pa-
zione.
▪
lati per la sua bontà e la facile conservazione. Il ricavato dalla vendita del pane Shalom nel circuito di Unicoop Firenze andrà a finanziare un nuovo progetto. Si tratta dell’apertura di un terzo panificio a Koupela, sempre in Burkina, che andrà ad aggiungersi a quelli di Loumbila, realizzato nel 2003, e di Fada N’Gourma, inaugurato nel 2012. Questi stabilimenti sono progettati in modo da essere in grado di auto mantenersi e inAprile 2014| SHALOM | 19
L'EVENTO
L
MELE DELLA PACE
’evento nazionale “ LE MELE DELLA PACE” è giunto alla sua 15 esima edizione.
Quest’anno si è svolto in 62 città sparse in tutta Italia negli Week end dal 26 Ottobre al 10 Novembre 2013 con la partecipazione di circa 250 volontari. I fondi raccolti sono stati destinati al progetto “dona
borse di studio universitarie per giovani del Burkina Faso”. L’idea di devolvere il ricavato della campagna al sostegno di giovani universitari meritevoli ma bisognosi è stata accolta con grande generosità. L’iniziativa ha prodotto al netto delle spese 31.475,57 euro, pari a 6 borse di studio. Ringraziamo i numerosi volontari ed i nostri partner Melinda, Vip e Zani ( aziende fornitrici ) CFT (agenzia di trasporti), Unicoop Firenze, Coop Italia. Di seguito testimonianze scritte e fotografiche di molti volontari che hanno partecipato all’evento.
DALLA SEZIONE DI NAPOLI Anche quest’anno gli amici e i volontari del gruppo Shalom Napoli, si sono impegnati nell’iniziativa di raccolta fondi “Le mele per la pace”, per contribuire ad assicurare borse di studio triennali a giovani africani presso la nostra Università IPS di Ouagadougou,riconosciuta dallo Stato del Burkina Faso. Favorire la formazione di figure professionali capaci di attivare uno sviluppo direttamente in loco , evitare una emigrazione quasi sempre tragica e non corrispondente alle aspettative promesse da organizzazioni basate sullo sfruttamento dei poveri del Sud del mondo, è stato l’obiettivo della campagna 2013 coerente con i principi di sviluppo auto-sostenibile portati avanti da sempre dal Movimento. Purtroppo, anche se Napoli è conosciuta nel mondo come il paese del sole, il tempo nei giorni scelti per allestire il solito banchetto per le centrali vie del quartiere Vomero non è stato come negli ultimi anni clemente, innaffiando la città con abbondanti millimetri di pioggia. E’ stato proprio allora che è emersa la fantasia ed iniziativa del popolo napoletano e, nel rispetto del vecchio adagio “se Maometto non va 20 | SHALOM | Aprile 2014
alla montagna, la montagna va a Maometto”i volontari si sono rimboccati le maniche e hanno provveduto a distribuire i sacchetti di mele portandoli direttamente a tutti gli amici e conoscenti sensibili a tali iniziative di solidarietà, riuscendo in pochi giorni a raggiungere l’obiettivo prefissato.
I 240 sacchetti arrivati sono stati distribuiti realizzando 1220,00 Euro. Ringraziamo tutti quelli che hanno collaborato in diverso modo al successo dell’iniziativa, che ci consente di diffondere da anni gli ideali e i progetti del Movimento Shalom.
NAZIONALE
DALLA SEZIONE DI FORCOLI - PALAIA (PI) La vendita delle mele della pace è stata fatta all’Ipercoop di Navacchio e al Simply di Forcoli e nelle piazze di nove paesi (Forcoli, Baccanella, Santo Pietro, Morrona, Palaia, San Romano, Villasaletta, Montefoscoli, Laiatico). I collaboratori esterni al Movimento sono privati o facenti parte di altre associazioni (ad esempio la Misericordia di Montefoscoli) o gruppi parrocchiali. Nella vendita all'Ipercoop sono state impiegate 14 persone e al Simply di Forcoli 9 persone. Per la vendita nei paesi sono stati impegnati 20 volontari.
VOLONTARI DI CASELLE IN PITTARI (SA) Le mele sono state vendute presso le parrocchie di Caselle in Pittari, Tortorella, Casaletto e Policastro. Nonostante il momento di crisi sono stati raccolti 1.200,00 Euro. Aprile 2014| SHALOM | 21
DALLE SEZIONI PUGLIA DI:
DALLA SEZIONE DI ROMA
Taranto, Mottola, Massafra, Monteroni di Lecce, Montalbano di Fasano
Anche quest’anno la vendita delle
Siamo molto soddisfatti del risultato della campagna delle mele della
mele della pace è stata un succes-
pace 2013. Uno studente burkinabè potrà frequentare l’università grazie
so. Abbiamo raccolto 753,75 Euro.
all’impegno delle nostre sezioni Shalom. Abbiamo raccolto 4.850,00 Euro.
Speriamo l’anno prossimo di aumentare i punti di distribuzione.
DALLA SEZIONE DI PISA Nove volontari hanno partecipato all’evento nazionale de “Le mele della Pace” con l’apertura di un punto vendita alla Coop di Cisanello (PI) in totale sono state raccolte 672,00 euro.
DALLA SEZIONE DI FIRENZE Il nostro impegno per la consueta "Campagna delle Mele della Pace" è stato anche quest'anno particolarmente motivato, tanto più che si sono impegnati altri nuovi volontari. Abbiamo aperto 3 stand in 3 punti vendita Unicoop Firenze, a Le Piagge, a Signa e a Lastra a Signa, coinvolgendo 16 volontari. L'impressione avuta è che, nonostante il momento difficile che tutti noi stiamo attraversando, c'è ancora, fortunatamente, un'attenzione particolare a progetti di solidarietà rivolti alle popolazioni più povere.
Aprile 2014| SHALOM | 23
ETIOPIA: L'A LTRA AFRICA
Viaggio Etiopia - Gennaio 2014 di Claudio Agostini, volontario del Movimento Shalom 1 milione di kmq, oltre 91 milioni di abitanti con reddito annuo p.c. di circa 1.100$) ha connotati unici all’interno del pur immenso continente. Sinteticamente ma significantemente : un enorme altopiano, densamente abitato e coltivato, con altezze medie intorno ai 2000 m,
ma con varietà di paesaggio
enormi che vanno dalle vette, pionella foto: il gruppo dei viaggiatori in Etiopia
N
vosissime, culminananti nei 4533 m del Ras Dajen fino alla depressione, aridissima, della Dancalia a
el mese di Gennaio Don
meravigliare perché l’impressione
Donato Agostinelli ha con-
netta è davvero di essere in un al-
dotto un minuscolo grup-
tro mondo, quantomeno rispetto ai
Non solo la natura stupisce ed af-
po di volontari Shalom, una giorna-
paesi della zona occidentale africa-
fascina, ma l’abbondante ricchezza
lista ed un operatore di Antenna 5
na.
storica e culturale lascia perplessi
a conoscere la realtà di questo me-
circa -140 s.l.m.
e ammirati : basti richiamare alla
raviglioso paese ed anche e soprat-
L’Etiopia qualcuno l’ha definita
mente riferimenti alla regina di
tutto per valutare modalità e tipo-
“un’ isola all’interno dell’Africa”:
Saba, all’Arca dell’Alleanza, ad uno
logie dei nostri prossimi impegni.
azzeccatissima chiosa. Infatti que-
dei primi regni cristiani del mondo
sto grande e popoloso paese (più di
(IV secolo !), ai misteri di Axum ed
Il titolo di quest’articolo non deve
24 | SHALOM | Aprile 2014
alle meraviglie architettoniche di
Ghetche (in collaborazione con il
importantissima attività rivolta alle
Lalibela e di Gondar. Per poi con-
Collegio Infermieri e l’Associazione
donne dei villaggi.
cludere con la storia recente (XX
Enjera del Mayer di Firenze). Turistica-culturale – Visto l’e-
secolo) che ha visto noi italiani protagonisti, nel male certo, per-
Microcredito – Istituire, con l’e-
norme potenziale etiope sopra ac-
ché non si deve mai dimenticare
sperienza di Shalom ed in colla-
cennato, mettere a disposizione del
quanto di atroce è stato fatto, ma
borazione con gli amici del River
nostro referente locale un pulmino
anche nel bene, visto che lo stesso
Trophy di Castelfiorentino, questa
per tour di piccoli gruppi che siano sensibili e disponibili a
viaggi
ecologica-
mente e socialmente sostenibili. I prerequisiti e le volontà ci sono tutti; diamoci tutti da fare con fiducia ed ottimismo.
▪
Imperatore Hailé Selassié lo ha riconosciuto ed ammesso. Grazie alla preziosissima ed insostituibile assistenza del nostro referente locale Paolo Caneva, abbiamo potuto approfondire poi realtà attuali sia nella zona di Addis Abeba che nel territorio del vescovato di Emdibir. Va da sè che i bisogni emersi sono enormi e che le motivazioni ad intervenire, nello spirito e con la duttilità tipiche del Movimento, sono la loro logica conseguenza. Da riflessioni, incontri e discussioni costruttive e proficue sono emerse delle direttrici di intervento riassumibili schematicamente in tre aree diverse. Sanitaria - Organizzare turni di volontari con titoli e compiti specifici nelle strutture sanitarie di Aprile 2014| SHALOM | 25
L'UNIVERSITÀ PER LA PACE IN BURUNDI È PROSSIMA ALL' APERTURA di Margherita Nieri prime e le conoscenze tecniche del
voluto del tempo ma ne è decisa-
posto non sono ancora in linea con
mente valsa la pena.”
gli standard di qualità che voleva-
“Ormai mancano solo le rifinitu-
mo garantire all’Università, spiega
re, giusto la recinzione esterna per
Don Donato.
ripararsi dagli animali selvatici e ci
gli arredi, che dovrebbero arrivare
preoccupava era la copertura. I
a breve grazie all’ultima tranche di
tetti della maggior parte delle
fondi che abbiamo inviato.”
Soprattutto
È
ufficiale:
da
settembre
prossimo
dovrebbe
quello
che
già
strutture in Burundi sono di lamie-
essere operativa la nuova
ra e ogni volta che piove rischiano
All’interno della struttura sono
Università per la pace, lo sviluppo
di andare distrutti e di far allagare
già visibili l’Aula Magna, le stanze
e la riconciliazione dei popoli in
gli ambienti. Così abbiamo scelto
per le lezioni e l’ostello per i gio-
Burundi, ideata e realizzata grazie
di costruire in Italia una solida co-
vani. Ovviamente per frequentare
al Progetto Amahoro del Movimento
pertura modulare a più strati, pen-
l’Università ci vorrà una retta, ma
Shalom in collaborazione con la Re-
sata per resistere alle intemperie
saranno disponibili borse di stu-
gione Toscana, la Fondazione Mon-
e durare più a lungo e successiva-
dio per gli studenti più meritevoli.
te dei Paschi di Siena e le istituzioni
mente trasportarla in Africa. Ci è
“Per mantenere i costi della strut-
civili e ecclesiastiche
tura, spiega Don Donato,
sia italiane che del
si prevede di costruire un
luogo.
ristorante-pizzeria aperto al pubblico, come è stato
Grazie alla testimo-
già fatto in Burkina.”
nianza di Don Donato Agostinelli, che si è da
La location dove sorgerà
poco recato sul posto,
l’Università è molto bel-
sappiamo con certezza
la a livello naturalistico,
che la struttura sarà
poiché immersa nel verde
presto conclusa e che
vicino al lago Tanganica,
potranno iniziare le le-
nella città di Ngozi, una
zioni.
delle maggiori della regione. L’ideale perché la
Il progetto Amahoro ha di recente subi-
struttura goda di una buona visibilità.
to alcuni ritardi per
Si tratta infatti di un
la realizzazione dello
progetto unico nel suo ge-
stabile: “Le materie
nere: la prima Università Aprile 2014| SHALOM | 27
non si percepisce tensione. In questo momento anche a Ngozi si sta costruendo molto: si sente che c’è voglia di ripartire, di ricominciare. C’è aria di rinnovamento.” E con quale miglior auspicio ripartire se non con quello di riportare dialogo e serenità all’interno delle comunità?
di questo tipo mai ideata al mon-
“Ora la situazione si è molto cal-
do, pensata espressamente per ri-
mata rispetto a qualche anno fa,
portare pace e comunicazione in
conferma Don Donato. Una volta al
un territorio – quello a cavallo tra
tramonto non era possibile uscire
il Burundi e il Rwanda – che è sta-
dagli alloggi, era pericoloso. Ora
to dilaniato da una delle guerre più
invece si può tranquillamente viag-
sanguinose al mondo.
giare di notte e nei centri abitati
28 | SHALOM | Aprile 2014
C’è proprio bisogno di operatori formati per diffondere un nuovo ideale di vita, improntato alla fratellanza e alla diplomazia, come quelli che presto potranno uscire dall’Università di Shalom.
▪
L' ADOZIONE INTERNAZIONALE È IN CRISI
di Barbara Guerrucci
D
opo anni caratterizzati da
po lunghe e le coppie disponibili ad
re la legge 4 maggio 1983 n. 184 e
una tendenza positiva, a
accogliere un bambino abbandona-
successive modifiche per giungere
partire dal 2006, le ido-
to non vengono considerate come
ad un numero sempre maggiore di
una preziosa risorsa.
famiglie accoglienti.
neità all’adozione internazionale dichiarate dai Tribunali per i minori sono drasticamente diminuite: da
Se il calo continuasse secondo il
Stavolta la politica sembra meno
6.273 nel 2006 a 3.106 nel 2012,
trend evidenziato, si assisterebbe
distante dalle esigenze di tante
mentre l’abbandono dei minori è in
in breve alla fine delle adozioni in-
coppie. Infatti, con decreto del
costante crescita
ternazionali.
26.07.2013 l’allora ministro della
Dinanzi a questo disarmante qua-
Giustizia, Annamaria Cancellieri,
Quali le cause?
dro è d’obbligo trovare le soluzioni
ha affrontato il tema in commissio-
I costi dell’adozione internazio-
per il rilancio delle adozioni.
ne Giustizia della Camera, propo-
nale e la crisi economica in corso
nendo la costituzione di una com-
non sono l’unica ragione. Esiste una
Cosa fare? Cambiare la cultura,
missione interministeriale ad hoc,
generale sfiducia nelle adozioni in-
snellire il sistema per valorizzare
con il fine di “dare nuovo impulso
ternazionali perché si è creata una
le persone disponibili all’adozione
al settore delle adozioni interna-
cultura negativa intorno ad esse. Le
e rendere l’adozione gratuita per
zionali”.
procedure sono complicate e trop-
le famiglie meno abbienti, riformaA supportare la battaglia per la riforma delle adozioni internazionali ci sono anche i disegni di legge depositati in data 19.03.2013 al Senato da Aldo Di Biagio e in data 04.04.2013 alla Camera da Mario Caruso, che ha avuto per slogan Verso una nuova cultura dell’accoglienza, i cui punti principali riguardano il passaggio dalla selezione all’accompagnamento delle coppie prima, durante e dopo l’adozione, snellimento dell’iter, abbattimento dei costi, razionalizzazione della spesa pubblica, adozione inserita nella politica estera del Paese ed infine modalità innovative di accoglienza. Aprile 2014| SHALOM | 29
Una recente proposta di legge è
La legge ha accompagnato questo
legame particolare tra famiglie e
stata redatta dalla Deputata On.
profondo cambiamento culturale
minori di lingue e culture diverse,
Santerini Milen, la quale si prefigge
della società, che ha contribui-
l’avventura dell’integrazione "at-
di intervenire in alcuni punti critici
to a superare l’arcaico stigma del
traverso" anziché “nonostante” le
apportando modifiche che possano
“figlio di altri” e il segreto da cui
differenze.
facilitare l’inserimento di bambini
spesso era circondato. Ci auguriamo che una sinergia
abbandonati e soli in famiglie accoglienti e disponibili ad amarli e
Le successive modifiche hanno
fra i paesi interessati, le forze po-
accudirli. Ciò può essere possibile
recepito la Convenzione dell’Aja
litiche e le associazioni che ope-
intervenendo sia sugli appesanti-
sulla protezione dei minori e la co-
rano in questo delicato settore
menti burocratici e sulla frammen-
operazione in materia di adozione
possa far ripartire le adozioni di
tazione delle competenze sia sui
internazionale, consolidando il fe-
minori stranieri
costi che le famiglie sostengono,
nomeno dei bambini adottati in al-
all’emergenza del crescente ab-
sia sui congedi lavorativi.
tri paesi.
bandono minorile.
Anche i tempi dell’adozione pos-
L’adozione internazionale costi-
sono essere ridotti, non compri-
tuisce una conferma della dimen-
mendo il doveroso iter di matura-
sione globale in cui viviamo, un
per rispondere
▪
zione e formazione della coppia, ma accelerando i passaggi di tipo formale, come la trascrizione dell’adozione all’anagrafe dello stato civile. Non dobbiamo dimenticare, però, che la legge 5 maggio 1983 n.184 “Disciplina e
dell’adozione
dell’affidamento”
ha
segnato nel nostro paese il passaggio da una concezione imperniata sul diritto dei genitori al figlio come “erede” a quella della centralità del minore e alla necessità della sua crescita in un contesto familiare. La genitorialità adottiva rappresenta la scelta di privilegiare l’amore coltivato e conquistato quotidianamente, rispetto a quello di sangue: il figlio nato biologicamente da altri diventa il proprio.
Aprile 2014| SHALOM | 31
HO INCONTRATO I GIOVANI VOLONTARI SHALOM di Monica Canovai
I
n una società dove “razionalizzazione
e
pianificazione
delle risorse”, dove “tagliare,
risparmiare e ottimizzare” sono diventate le parole chiave per risolvere i problemi in ogni gestione sia pubblica che privata, è sconcertante incontrare giovani che invece non si risparmiano, che mettono il proprio tempo a servizio degli altri, che non razionalizzano ma pensano con il cuore, che non lesinano le risorse che hanno a disposizione, ma anzi le consumano per gli altri: ho incontrato i volontari Shalom. Che strano! In questo momento di forte crisi, il volontariato penso
32 | SHALOM | Aprile 2014
sia l’unica risorsa
contemporaneamente ci fa sentire
preziosa per favo-
tutti uguali, cittadini attivi e parte-
rire la trasmissio-
cipi del nostro tempo e futuro, ma
ne di valori, per
altresì artefici del cambiamento e
offrire un aiuto concreto ai pro-
benessere degli altri.
blemi, per stimolare la crescita di cittadini migliori e più si tagliano i
Chissà…
saranno
spinti
for-
servizi, più incontro giovani dispo-
se dall’idea di condividere con i
sti a “spendersi” per gli altri, che
coetanei un’esperienza importan-
proprio aiutando gli altri aiutano se
te, formativa, che li renda fieri, mi-
stessi, dando senso al proprio tem-
gliori ai propri occhi e a quelli degli
po libero e alla propria vita.
altri, saranno mossi probabilmente dallo spirito di solida-
Cerco una risposta a quest’atteg-
rietà e dalla gratifica-
giamento controcorrente, perché
zione di sentirsi utili,
con faciloneria si dice che i giovani
dal desiderio profondo
perdono tempo, invece io incontro
di sentirsi impegnati in
chi lo guadagna: sì, penso così, per-
progetti nobili, saranno
ché donare agli altri, ci fa recupe-
stati contaminati dalla
rare dignità per noi stessi, valore,
scelta di alcuni amici…
esperienza, amore, ci distingue e
resta il fatto che impie-
gano il proprio tempo in attività co-
propositi la voglia di donare con il
ro a cambiare idea così come loro
struttive, invece di concentrare le
cuore, avendo capito che non può
vogliono cambiare il mondo, mi la-
energie pensando solo a se stessi.
esserci futuro senza solidarietà
scio investire dalla loro creatività e
Da molto tempo, per motivi legati
scopro come i loro ideali sono simili
alla mia professione, incontro gio-
ai miei, scopro che la loro forza di-
E allora diciamoglielo: i giovani
vani e adolescenti, ma mettere la
venta la mia.
hanno potenzialità inespresse, ri-
mia esperienza a servizio del volon-
sorse ed energie nuove, siamo noi
tariato Shalom, mi ha fatto incon-
che non sempre siamo in grado di
trare motivazione, nobiltà d’animo,
riconoscerle e di investirle, che non
piacere di dare: incontrare giovani
sempre sappiamo offrire loro op-
volontari è sempre un’epidemia di
portunità per dimostrare la propria
gioia, un contagio di vivacità, una
personalità e le proprie attitudini!
contaminazione d’idee e proposte nuove, un ciclone di energie positi-
Uniche opportunità le associazioni/enti di volontariato del territorio
ve che investe e cambia anche me, motivando la mia motivazione!
che diventano luoghi privilegiati, palestre di vita dove sperimentare
Allora li osservo e vedo giovani
attività socialmente utili e dove i
che sorridono alla vita, che l’ab-
volontari possono agire costruendo
bracciano così come “abbracciano"
"SAN FRANCESCO... ...UNO DI NOI" CALENDARIO ATTIVITÀ ESTIVE CAMPI RESIDENZIALI COLLEGALLI 9-14 Giugno 16-21 Giugno 23-28 Giugno 30 Giugno 5 Luglio 7-12 Luglio 14-19 Luglio 21-26 Luglio FIVIZZANO 30 Giugno 6 Luglio 7-13 Luglio 14-20 Luglio 21-27 Luglio
VIAGGI UMANITARI TOGO 5-13 Agosto BURKINA FASO 9-17 Agosto
SUMMER CAMP 2-9 Settembre una cultura della solidarietà e della
gli altri: i bimbi di un centro estivo,
cittadinanza attiva, contaminando
un anziano di una casa di riposo,
altri giovani, “infettando” coloro
i giovani svantaggiati, il vicino di
che leggono nei loro sorrisi, nei
casa che vive da solo… e imparo an-
loro occhi luminosi, nei loro buoni
che questa volta dai giovani, impa-
Le iscrizioni per i campi estivi residenziali saranno aperte dal 22 Aprile fino ad esaurimento posti Aprile 2014| SHALOM | 33
LA VOCE DELLE SEZIONI SHALOM PONSACCO È NATO UN NUOVO
PISA
L' AFRICA PARLANTE
GRUPPO SHALOM
L
a sezione Shalom di Pisa ha promosso un ciclo di conferenze sul tema ”conoscere l’Africa per voce di chi c’è nato”. L’obiettivo di queste conferenze è far conoscere l’Africa attraverso la sua cultura, le sue tradizioni, la sua storia. Gli incontri sono stati aperti alle coppie che intendono intraprendere il percorso d’adozione internazionale per prepararle a comprendere e a rispettare gli usi e i costumi dei paesi di provenienza dei loro futuri figli. Nel primo seminario, tenutosi nella nuova sede in Via Francesco da Buti, 8, abbiamo trattato della Repubblica Democratica del Congo. Nel secondo seminario si è parlato dello Stato del Burkina Faso, uno dei paesi più poveri del mondo.
▪
Amancio Edu NTUGU NENGA
D
educatrici ci hanno fatto una sorpresa e ci hanno dato la divisa del Movimento: la felpa bianca e il foulard giallo”- mi dice in confidenza
nica mattina, un nuovo
Carmine, seguito da Tiziano e An-
gruppo
giovanissimi
drea che aggiungono- “vorrei che
Shalom (dagli 8 ai 12 anni) si ritro-
venissero anche gli altri bambini di
va con le loro educatrici Mariapa-
Ponsacco, più siamo più ci divertia-
ola, Greta e Veronica nella sede
mo!”
di
del Movimento, accanto alla chiesa parrocchiale.
Il nuovo gruppo Shalom e le loro educatrici aspettano, ogni dome-
Obiettivo? Stare insieme, diver-
nica mattina dalle 11 alle 12 nella
tirsi e imparare i valori che il Mo-
Sede del Movimento, chiunque vo-
vimento dal foulard giallo porta
lesse andare a trovarli.
▪
avanti, da ben 26 anni, nel territorio ponsacchino. “Mi chiamano Imperatore perchè sono stato il primo a venire e da quel giorno non ho mai perso una riunione” -dice Luigi appena varca le soglie della sede degli Shalom-. “ Mi ha accompagnato il mio babbo perchè giocavo troppo ai videogiochi e voleva che facessi nuove amicizie” -prosegue Daniele-. L'amicizia è uno degli elementi Luca tiene a ricordarcelo: “ Mi hanno consigliato di venire i miei amici e mi è subito piaciuto, giochiamo, parliamo dei progetti Shalom, costruiamo le maschere di carnevale per la festa, e conosciamo un sacco di bambini nuovi, è per questo che lo consiglio”. Shalom vuole aiutare le famiglie a crescere i propri bambini in un ambiente sano, dove ognuno può essere semplicemente se stesso senza distinzioni e discriminazioni. “Il ricordo più bello che ho di questi mesi è quando abbiamo fat-
34 | SHALOM | Aprile 2014
stri genitori e, alla fine, le nostre
a settembre, ogni dome-
essenziali di questo gruppo e anche
Segui il Movimento Shalom su :
to la cena,in sede, insieme ai no-
SAN MINIATO
D
omenica 6 Aprile è stata inaugurata, sotto i Loggiati di San Domenico, in San
Miniato, la mostra “LA BELLEZZA CHE DÀ PACE” sull’attività quarantennale di Shalom, alla presenza del Vescovo diocesano Mons. Fausto Tardelli, del Sindaco di San Miniato e di mons. Andrea Cristiani, fondatore del Movimento. È stato ripercorso il cammino Shalom dalla nascita fino ad oggi, con particolare riferimento agli inizi degli anni '90, quando un gruppo di volontari Shalom di San Miniato sviluppò due progetti di portata internazionale, il sostegno a distanza e la perforazione dei pozzi di acqua in Burkina Faso.
▪
LA VOCE DELLE SEZIONI SHALOM
TARANTO
realizzati dagli alunni dell’Isti-
"IL VOLONTARIATO: SOLIDARIETÀ TRA GENERAZIONI E DIVERSITÀ"
È
tuto Comprensivo “Renato Moro-
Sono intervenuti Aldemaro Toni,
Leonida”, hanno sviluppato i temi
direttore di Erba d’Arno , Don An-
dell’anziano oggi e dell’interge-
drea Cristiani, fondatore del Movi-
nerazionalità. Durante la festa
mento Shalom, Severino Saccardi,
l’Hermes Academy Onlus ha curato momenti di intrattenimento e animazione con reading di poesie; presenti gli stand delle associazio-
stata una grande festa
ni promotrici che, nell’occasione,
del
hanno allestito una mostra-merca-
volontariato
che,
per una serata, ha visto
to a scopi benefici.
uniti anziani, famiglie, alunni,
Katia Centrone
volontari e cittadinanza quella organizzata, nell’Auditorium San Pio X in Taranto, dalla Sezione di Puglia del Movimento Shalom Onlus, dall’associazione “Un mondo
▪
FUCECCHIO
S
direttore di Testimonianze, Riccardo Cardellicchio, giornalista. Ognuno ha raccontato la propria esperienza personale d’ incontro con Padre Ernesto Balducci. Durante la serata è stato proiettato il video “Ernesto Balducci , uomo del mondo,” che ha permesso di approfondire il suo messaggio di pace planetaria, da costruirsi tutti insieme. Nell’ occasione è stato inaugu-
abato 15 Marzo 2014 alle
rato uno spazio” biblioteca per la
ore 17,30 si è svolto, presso
pace”. Un angolo dove abbiamo
la sede Shalom in Via Do-
collocato preziosi volumi, in par-
L’evento “Il Volontariato: So-
nateschi,33, un incontro per una ri-
te donati in memoria della Signora
lidarietà tra generazioni e di-
flessione sulla figura di Ernesto Bal-
Diana di Testimonianze Editore.
versità” è stato realizzato con
ducci: “Ernesto Balducci e la lunga
il patrocinio del Centro Servizi
marcia dei diritti umani” .
di colori” e dall’A.n.t.e.a.s di Taranto.
▪
Volontariato di Taranto, in collaborazione con la Caritas Diocesana, Parrocchia San Pio X, Istituto Comprensivo Statale “Renato Moro- Leonida” ed Hermes Academy Onlus. La festa è nata dal desiderio di parlare di volontariato ai cittadini, in particolare a bambini e a giovani, al fine di promuovere una cultura solidale che valorizzi l’utile contributo degli anziani alla società, all’economia, al volontariato e alla gestione familiare. Ha aperto la serata l’inaugurazione della mostra fotografica “La terza età vista con gli occhi dei ragazzi” i cui elaborati, Aprile 2014| SHALOM | 35
DIARIO DI AMORE, AMICIZIA E SOLIDARIETÀ SHALOM Data
Attività
Dove
2 DICEMBRE
Presentazione Pane Shalom
Empoli (FI)
4 DICEMBRE
Roma
7 DICEMBRE
Consegna Pane Shalom a Papa Francesco Cena di Solidarietà
7 DICEMBRE
Conferenza: Shalom in Senegal
8 DICEMBRE
XXXIX Festa della Mondialità
12 DICEMBRE
Presentazione Movimento Shalom Sottoscrizione a premi
15 DICEMBRE 20 DICEMBRE 21 DICEMBRE 21-22 DICEMBRE 3 GENNAIO
Poggio a Caiano (PO) S.Croce sull'Arno (PI) Lucca Porcari (LU) Bientina (PI)
Progetto
Progetto panificio a Koupela - Burkina Faso
Progetto M.me Bernadette - Burkina Faso Progetto Senegal Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace Progetto Pouni - Burkina Faso
Fucecchio (FI) Pisa Firenze Roma
5-15 FEBBRAIO 7 FEBBRAIO
Concerto degli auguri Giornata equo sviluppo globale Mercatini di Natale Presentazione libro: Movimento Shalom, il figlio inatteso Presentazione esortazione apostolica Papa Francesco Viaggio umanitario Conferenza: Solidarietà internazionale e sviluppo sociale Viaggio umanitario Cena di solidarietà: Kara-pizza
12 FEBBRAIO
Cena di solidarietà
Bientina (PI)
22 FEBBRAIO
Musical: Dracula
Pontedera (PI)
1 MARZO
Festa di Carnevale
Ponsacco (PI)
5 MARZO
Cena pane acqua
8 MARZO
Seminario Africa Parlante: R.D.Congo
Cerreto Guidi (FI), Fucecchio (FI), Ponsacco (PI), San Miniato (PI), Taranto Pisa Progetto Scuola di Pace
7 GENNAIO 10-20 GENNAIO 20 GENNAIO
36 | SHALOM | Aprile 2014
Fucecchio (FI) Etiopia - Uganda Napoli Burkina Faso Cerreto Guidi (FI)
Progetto Scuola di Pace Progetto sostegno a distanza Progetto VandaXil Togo & La Casa di Giacomo - Togo Progetto Pouni - Burkina Faso Progetto Adozioni a distanza Progetto Scuola di Pace
DIARIO DI AMORE, AMICIZIA E SOLIDARIETÀ SHALOM 8 MARZO
9 MARZO 10 MARZO 15 MARZO
15 MARZO
Festa della donna: campagna aiuta una bambina a diventare una donna Incontro di preghiera per la Collegalli (FI) Pace in Ucraina Documentario: "Credo: Giovanni Taranto Paolo II" Cena solidale: dall'Università Firenze all'Università
22-29 MARZO
Conferenza: Ernesto Balducci e la lunga marcia per i diritti umani Presentazione libro: Movimento Shalom, il figlio inatteso Incontro sul tema: "San Francesco uno di Noi" Corso volontari internazionali
29 MARZO
Festa di primavera
5-6-12-13 APRILE
Evento nazionale: Le Colombine Varie piazze della Pace d'Italia
6 APRILE
Mostra del quarantennale Shalom: " La Bellezza che dà Pace" Presentazione libro: Movimento Shalom, il figlio inatteso XXII° Meeting della Pace
18 MARZO 19 MARZO
11 APRILE 21 APRILE
Fucecchio (FI)
Progetto Adozioni a distanza Progetto Scuola di Pace
Progetto Borse di studio per l'Università Shalom IPS - Burkina Faso Progetto Scuol di Pace
Milano San Miniato (PI) San Miniato (PI) Firenze
Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace Progetto sostegno sanitario bambini Burkina Faso
San Miniato (PI) Forcoli (PI) Assisi
Progetto Scuola di Pace
Aprile 2014| SHALOM | 37
COME ADOTTARE A DISTANZA
Paesi: Burkina faso, Congo Brazzaville, Eritrea, Etiopia, India, Pakistan, Uganda E’ necessario compilare una domanda di richiesta di adozione a distanza dove vanno specificati i dati anagrafici del richiedente. La richiesta può essere fatta tramite internet sul sito www.movimento-shalom.org oppure inviando un fax allo 0571-1834775
Carta di credito: per chi è in possesso di un indirizzo di posta elettronica saranno inviate le password di accesso all’area riservata del sito http://donazioni.movimento-shalom.org con le quali si potrà effettuare il pagamento online con carta di credito
Nell’arco di circa 30 giorni perverrà tramite il servizio postale l’atto di adozione contenente la fotografia, le indicazioni sullo stato di salute e della famiglia del bambino/a assegnato/a insieme ai dati per poter effettuare il versamento della quota annua di € 200,00 (suddivisibile anche per chi lo desidera in 2 rate semestrali di € 100,00)
Per ulteriori informazioni contattare la segreteria centrale allo 0571-400462 e-mail: adozioniadistanza@movimento-shalom.org
Dati per il versamento: Bonifico: CRSM codice Iban: IT49U0630071150CC1000006324 intestato a Movimento Shalom onlus via Carducci n 4 56028 San Miniato (Pi). Nella causale specificare: adozione in … Conto corrente Postale: n° 11858560 intestato a Movimento Shalom onlus via Carducci n 4 56028 San Miniato (Pi). Nella causale specificare: adozione in …
38 | SHALOM | Aprile 2014
Adozioni a distanza in Burkina Faso per il sud Italia Contattare la sezione Shalom di Taranto: telefax 099-7366518 – e-mail shalom15@inwind.it o per posta Movimento Shalom via Emila n 20 74100 Taranto. Compilare la domanda di adozione a distanza richiedendola a Movimento Shalom oppure scaricarla dal sito www.movimento-shalom.org Al ricevimento dell’atto di adozione a distanza si può effettuare il versamento sul c/c 64935 della Banca Popolare di Puglia e basilicata Ag. 6 di Taranto cod. Iban: IT89Z0538515 8060 00000064935 intestato a Movimento Shalom Adozioni a distanza.
PROGETTI DI SOLIDARIETÀ APERTI NEL MONDO
Università IPS:
Asino da trasporto: Progetto India: Progetto Acqua: Progetto 7 Gennaio: Una Mucca per la vita: Una Banca per i poveri: Dal fango ai mattoni: Progetto M.me Bernadette Banca dei cereali: Progetto Marco Sardelli: Casa della Pace in Uganda Progetto Jatropha Vanda X il Togo & la casa di Giacomo Foresteria sanitaria e ambulatori oculistici Università in Burundi Illumina una capanna
una borsa di studio per l’Università di agronomia, diritto e comunicazione in Burkina Faso. € 1.500,00 per una borsa di studio. acquisto e dotazione, a giovani burkinabè, di un asino con carretto da trasporto per l’avviamento di una piccola attività. € 600,00 sostegno alimentare e sanitario ad un Istituto di bambini handicappati nello Stato del Kerala. € 2.000,00 perforazione di pozzi nei villaggi più poveri del Burkina Faso. per contribuire a questo progetto: C.R. Volterra codice IBAN: IT69 H063 7071 1500 000 10000 998. € 6.850,00 completamento del complesso scolastico a Dorì in Burkina Faso. acquisto e dotazione, a una famiglia ugandese, di una mucca da latte che potrà essere utilizzata per l’alimentazione dei bambini e come animale da soma nell’agricoltura. € 500,00 progetto di microcredito in Burkina Faso, Uganda e Senegal volto a sostenere piccole realizzazioni, soprattutto delle donne. € 250,00 ricostruzione di una casa di 60 mq in Uganda. € 1.650,00 centro di accoglienza per bambini orfani a Nouna in Burkina Faso realizzazione di un magazzino per conservare e distribuire cereali ai poveri del Burkina Faso. Costo di un sacco di riso € 30,00 - Costo di un sacco di miglio € 40,00 Scuola professionale di falegnameria, panificio pizzeria e scuola professionale per panificatori e pasticceri, centro polivalente di educazione alla pace in Burkina Faso. centro di formazione giovanile alla pace ed alla cooperazione per l'Africa centrale a Mityana. Scuola professionale di agronomia. Fattoria equo solidale sviluppo della filiera dell’agro-combustibile in Burkina Faso. realizzazione di un centro composto da aule per la formazione, laboratori per la produzione del pane e altri prodotti alimentari con ostello foresteria a Lome in Togo. realizzazione di una foresteria per ospitare personale medico e paramedico e di due ambulatori oculistici presso il centro Laafi Roogo a Ouagadougou in Burkina Faso realizzazione di una università di Scienze per la Pace a N'Gozi in Burundi Kit fotovoltaico per una famiglia del Burkina Faso. € 50,00
PER CONTRIBUIRE AD UNO DI QUESTI PROGETTI:
CRSM filiale di San Miniato codice IBAN: IT49 U063 0071 150C C100 0006 324 oppure CCPostale n° 11858560 entrambi intestati a Movimento Shalom Onlus via Carducci, 4 - 56028 San Miniato - Pi specificando nella causale il progetto prescelto.
ADOZIONI INTERNAZIONALI
Il Movimento Shalom opera anche nel settore delle adozioni internazionali. Per informazioni tel. 0571-43987 e-mail adozionishalom@gmail.com
ADOTTA UN SEMINARISTA
Con 600 Euro contattando il Movimento Shalom sezione di Taranto allo 099-7366518 e-mail shalom15@inwind.it oppure il Diacono Mino Gentile al 328-9228957 e-mail cristinaintini@hotmail.com si può adottare a distanza un seminarista in Burkina Faso. C/C n° 64935 della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Taranto codice Iban: IT89 Z0538515 8060 000000 64935 intestato a “Movimento Shalom Adozioni a Distanza” specificando nella causale: “adozione di un seminarista”. Aprile 2014| SHALOM | 39