Anno 2017 I

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SHALOM - TRIMESTRALE A DIFFUSIONE NAZIONALE - Anno XI - n°1 - Maggio 2017 - Aut. Trib. Pisa n°9/2001 del 26 marzo 2001 - Poste Italiane S.P.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, CN/RN Direzione, redazione e amministrazione: 56028 San Miniato (Pi) - Via Carducci, 4 - Tel. +39 0571 400462 Fax +39 0571 42634 - www.movimento-shalom.org - shalom@movimento-shalom.org Codice Fiscale 91003210506

I NUMERI 2016 della SCUOLA DI PACE in ITALIA

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Maggio 2017 - Numero 1


SOMMARIO SHALOM: TRIMESTRALE A DIFFUSIONE NAZIONALE Anno 17 n°1 - Maggio 2017 DIRETTORE: Andrea Pio Cristiani; DIRETTORE RESPONSABILE: Elia Mannucci; Coord. Redazione: Elia Mannucci;

Il tramonto della democrazia

3

Il business della carità. Ottanta euro su 100 bruciati in stipendi e corruzione 5 Il progetto Acqua 9 Carcere come luogo di redenzione

13

Rai Gulp all'Atelier Shalom 15 Volontari e Scuola di Pace in Italia

17

Giorgio La Pira 25 Premio Aramini al Movimento Shalom

26

Medaglia Diritti Umani 26 L'Africa vista da Cotonou e Dakar

27

Gabriella Messerini, Luca Gemi-

Il diritto a rimanere nella propria terra

28

gnani, Chiara Baldini, Maria Grazia

Shalom ad Amatrice fra i terremotati

29

Redazione:

Messerini, Andrea Mancini. Direzione Redazione: Via Carducci, 4 56028 San Miniato (PI); Amministrazione:

Professionisti senza Frontiere 31 La voce delle sezioni Shalom 33 Diario di amore, amicizia e solidarietà Shalom

37

Come adottare a distanza 38 I progetti di solidarietà aperti nel mondo

39

Via Carducci, 4 56028 San Miniato (PI) tel. 0571-400462 fax 057142510 mail shalom@movimento-shalom.org Foto: archivio Shalom. Il materiale inviato, anche se non pubblicato, non verrà restituito. La testata autorizza la riproduzione dei testi e delle foto e invita a citarne la fonte. Pubblicità: Movimento Shalom Via Carducci, 4 56028 San Miniato (PI) tel 0571-400462. Stampa: SanPatrignano Via S. Patrignano, 53 47853 Coriano (RN) Tiratura: 15mila copie.

Rallegramenti al nostro redattore Andrea Mancini per la nomina a Direttore Artistico del Festival del Teatro Romano di Volterra


EDITORIALE

IL TRAMONTO DELLA DEMOCRAZIA di Andrea Pio Cristiani

I

l dizionario definisce la democrazia una forma di governo in cui il potere viene esercitato

dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti. Il principio è indubbiamente formidabile perché il popolo si identifichi con lo stato e assuma la responsabilità della vita sociale, politica ed etica di una nazione. La sovranità si identifica finalmente con la completa e complessa società civile, abbandonando poteri e governi militari, dispotici e assolutisti di cui la storia passata e presente conosce atroci-

tà dell’attuale accelerato regresso

lo sguardo ai soli confini geografici

non è da individuare semplicemen-

degli stati per tutelarne gli esclusi-

te nei governanti che del resto sono

vi interessi. E’ saltata la visione di

stati democraticamente eletti ma

un mondo solidale e umano, sussi-

nel popolo che li ha espressi.

diario e fraterno. Così si è ulterior-

L’imbarbarimento attuale prende

mente frantumata la pace e l’unità

forma e prassi nelle decisioni poli-

della famiglia umana. L’Europa sta

tiche degli eletti che non fanno al-

mostrando tutta la sua fragilità.

tro che attuare la maggioritaria vo-

L’America rimette in discussione i

lontà popolare. Del resto la storia è

diritti fondamentali delle persone,

maestra, i mostri che hanno striato

cardine della madre delle demo-

il pianeta con fiumi di sangue, sono

crazie.

stati eletti da popoli esultanti e so-

Gli allarmanti sintomi degenera-

gnatori di conquiste nazionali e di

tivi, ci spingono ad intensificare il

pulizie etniche. Le stesse aspirazio-

nostro lavoro “shalom” per umaniz-

ni riemergono violente anche oggi,

zare “il popolo” con gli strumenti

spinte fino a mostrare gli spavento-

della cultura e del fascino della

si muscoli di armi atomiche sempre

bontà e della bellezza dell’amore, rassicurando che non fa pau-

tà e alienazione dei fonda-

ra il disarmato che viene,

mentali diritti individuali.

ma gli eserciti che incombo-

I grandi ed evoluti pae-

no… Grazie a Dio non siamo

si occidentali portatori ed

soli nell’affrontare i veri ne-

esportatori dei sistemi de-

mici che attentano allo svi-

mocratici hanno in corso

luppo solidale del pianeta,

una battuta d’arresto dei principi base sui quali si fonda un' autentica civiltà dell'uomo. Una sorte di inquinamento ideologico fondato sugli egoismi nazionali, i particolarismi, gli autoritarismi ed i primati militari sta pervadendo quella parte del mondo che era la patria delle libertà, della tolleranza e dell’accoglienza. La responsabili-

singoli, gruppi, associazioni, più distruttive a difesa degli inte-

Chiese, Sinagoghe e Moschee, ca-

ressi di parte, della purezza della

pitanati da Francesco, armati del-

razza, delle ricchezze acquisite. Lo

la fionda di David, sfidano il Golia

squallore non è nei volti dei poten-

arrogante, che avanza baldanzoso,

ti, gli eletti, ma nel “popolo” che

ignaro di essere già sconfitto.

non fonda più le sue scelte sul valore primario della persona umana senza etichetta nazionale o religiosa, sociale o culturale ma limita Maggio 2017| SHALOM | 3



Il business della carità. Ottanta euro su 100 bruciati in stipendi e corruzione L'Italia ha donato 3 miliardi per la cooperazione tra il 2008 e il 2013. Esperienza Burkina: "L'unico aiuto utile è quello che uccide l'aiuto" di Sandro Cappelletto - Pubblicato il 30-1-2017 su La Stampa «La vostra urina vale oro!» assicura un cartello arrugginito piantato in un parco di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso; accanto, una latrina in cemento armato ormai crollata su se stessa e rico-

perta da un rampicante. Era questo l’imperativo slogan di un progetto destinato al riuso dell’urina come fertilizzante agricolo. Finanziato anche dall’Unione Europea, è morto prima ancora di nascere, dopo

aver inghiottito risorse e arricchito gli ideatori. Soltanto loro. Accade troppo spesso nel mondo della cooperazione.

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Le cifre destinate all’aiuto ai “paesi in via di sviluppo” impressionano: 135 miliardi di dollari all’anno. Nel periodo 1960-2010 la Cooperazione internazionale ha potuto disporre di 1 trilione di dollari. Come se, per mezzo secolo, ogni cittadino dei paesi donatori abbia contributo per 100 dollari ogni anno. Dal 2008 al 2013 l’Italia ha stanziato per la cooperazione 2,9 miliardi di euro e figura al quarto posto, dopo Germania, Francia e Regno Unito, tra i paesi donatori europei. Tuttavia, mentre la quota stabilita dall’Ocse per gli aiuti allo sviluppo è lo 0,7% del Prodotto Interno Lordo, noi ci fermiamo allo 0,16%. Il problema non è la quantità di denaro disponibile, ma l’utilità della spesa, se negli ultimi trent’anni i paesi più dipendenti dagli aiuti hanno registrato tassi di crescita negativi: -0,2%. Secondo lo Human development report dell’Onu l’Africa subsahariana, dove si concentra la gran parte dei paesi beneficiari dei progetti di cooperazione, rappresenta oggi un terzo della povertà mondiale rispetto a un quinto del 1990. Circa l’80% delle somme stanziate finanzia il funzionamento delle strutture, o si perde per strada per quella che i professionisti del settore chiamano, con un eufemismo, la “volatilità”: la corruzione, o la non disponibilità ad abbassare il proprio tenore di vita. Quattrocentomila euro l’anno era l’affitto pagato a Roma per una villa sull’Appia Antica dal nigeriano Kanayo Nwanze, presidente dell’Ifad, l’agenzia dell’Onu che ha 6 | SHALOM |Maggio 2017

come missione quella di sradicare la povertà. Ma in un mondo in cui aumentano, contestualmente, diseguaglianze, conflitti e profughi 60 milioni solo nel 2016, la cifra più alta mai registrata - esistono alternative alla cooperazione? Le storie qui raccontate si svolgono tutte in Burkina Faso, una nazione di 17 milioni di abitanti, grande

poco meno dell’Italia, che gli indicatori economici collocano ai primi posti nella graduatoria della povertà mondiale.

La vita media non supera i 45 anni, la fertilità è di 6,9 figli per donna. Il Burkina, nel mondo della cooperazione, è considerato un importante laboratorio di tolleranza e di dialo-


go: qui convivono 60 diverse etnie, altrettante lingue, e tre religioni, la cristiana, la musulmana e l’animista. I conflitti interetnici e interreligiosi erano sconosciuti, almeno fino ai sanguinosi attentati del gennaio 2016, compiuti nella capitale. Ora, nel Nord del Paese è attivo un gruppo jihadista composto da circa 200 militanti. Nonostante la povertà, la vita culturale è vivacissima:

in Burkina Faso si tiene il più importante festival del cinema africano e gli spettacoli prodotti dalla scuola di teatro Gambidi vincono spesso riconoscimenti internazionali. La visita al Museo etnografico è indispensabile per entrare in colloquio con il pensiero animista e il Museo della Musica, da poco restaurato, ricorda la fondamentale, e ancora vivissima, funzione rituale della musica e della danza. I fagiolini di Kongoussi* «Possiamo mandarvene anche mille tonnellate» dice l’agricoltore Sylvain Sawadogo, mentre osserva le contadine raccogliere i fagiolini da terra. Nei supermercati italiani ne arriveranno in questi giorni cento tonnellate e sarà già un risultato notevole. Il progetto nasce nel 2007 per soddisfare la richiesta di una cooperativa che nel villaggio di Kongoussi, raggruppa 1500 famiglie: ampliare il mercato senza danneggiare i colleghi europei, facendo arrivare i fagiolini «controstagione», quando da noi non se ne producono. Valter Ulivieri (volontario Shalom), agronomo attivo nel mondo della cooperazione, perfeziona l’iniziativa, che piace al punto da attirare l’interesse dell’Unido, l’Agenzia delle nazioni unite per lo sviluppo industriale.

«E’ stato l’inizio del disastro», ricorda Ulivieri. Il progetto è premiato come modello di cooperazione a New Delhi nel 2009, nel 2010 a Ouagadougou una conferenza internazionale ne celebra il successo, mentre viene creata un’apposita struttura organizzativa affittando uffici, automezzi, assumendo personale. Ma nel frattempo tutto si è fermato: l’Unido compra sementi sbagliate, i fagiolini sono invendibili, nessuno paga i contadini. «Un fiume di danaro si era perso nei meandri ministeriali e agli agricoltori di Kongoussi non arrivò neanche una goccia. E’ la dimostrazione che nella cooperazione il rapporto tra grandi organismi governativi o istituzionali spesso non funziona», dice Ulivieri. «C’è voluto del tempo per riprenderci dallo sconforto, ora siamo ripartiti». Il pane di Loumbila* Il pane migliore del Burkina si sforna a Loumbila, un villaggio a circa venti chilometri dalla capitale. Il forno e il ristorante sono stati avviati nel 2003 con un investimento di 70.000 euro offerto dalla cooperazione italiana, che ha provveduto anche alla formazione professionale di panettieri e cuochi. Pane ai semi di sesamo, pizza, gelati e piatti locali: l’attività produce reddito e assieme alla vendita della spirulina, un integratore alimentare indicato soprattutto per i bambini che qui di proteine ne mangiano poche, consente al forno di Loumbila di pagare una decina di stipendi e di contribuire alle spese dell’orfanotrofio confinante con il ristorante. Un esempio virtuoso.

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I bimbi di Gorom Gorom* Il progetto dell’orfanotrofio «Casa Matteo» di Gorom Gorom, nel Nord del Burkina, lungo il confine con il Mali, nasce nel 2001 e si rafforza in quindici anni di lavoro che hanno visto collaborare la Unicoop Tirreno e il Movimento Shalom. L’obiettivo dell’ autosufficienza era stato raggiunto grazie alla costruzione dell’Hotel des Dunes, pensato per i turisti attratti dal fascino del paesaggio del Sahel. Ma la guerra in Mali, l’arrivo di 30.000 profughi tuareg, le misure di sicurezza richieste da una compagnia mineraria canadese, le azioni terroriste, hanno fatto crollare gli arrivi. Le suore cattoliche di «Casa Matteo» accudiscono 20 bambini, sostenuti anche grazie al meccanismo delle adozioni a distanza. «Molti sono figli di famiglie musulmane. Accogliamo tutti, facciamo assistenza, non catechesi», dice suor Céline. Nell’edificio adibito a magazzino sembra essersi dato appuntamento il mondo intero: il latte in polvere proviene dalla Svizzera e dal Nord Irlanda; soia, miglio e arachidi dalla Thailandia; il riso dal Nord Carolina; lo zucchero dal Brasile; l’olio di palma dalla Costa d’Avorio; i letti d’ospedale da Massa Marittima; un kit di pronta assistenza per neonati è stato inviato dal Lutheran World Relief; dei condizionatori d’aria coreani LG, portati da cooperanti francesi, restano inutilizzati perché troppo ingombranti. Ora c’è necessità di un mulino per produrre farina e di un nuovo ecografo: quello vecchio è fuori uso da un anno e non si trovano pezzi di ricambio. Serviranno almeno 20.000 euro. La Coop ha garantito 8 | SHALOM |Maggio 2017

il proprio sostegno per altri quattro anni. Poi? L’aiuto che uccide l’aiuto Un gruppo di animalisti inglesi si batte per mettere fine ai maltrattamenti degli asini; il sindacato tedesco degli insegnanti ha avviato un progetto contro lo sfruttamento del lavoro minorile e l’altissima evasione scolastica; una associazione di Lucca organizza un corso di rianimazione neo-natale; l’ostetrica Lia Burgalassi visita in tre giorni, senza l’aiuto di alcuna strumentazione medica, 165 donne incinte per stabilire lo stato di avanzamento della gravidanza e alla fine viene ringraziata con canti e balli al femminile e offerte di cibo. Una Ong di Torino costruisce un invaso per trattenere l’acqua piovana grazie ad un finanziamento di 1,2 milioni di euro della Conferenza Episcopale Italiana; un’altra crede nel microcredito affidato alle donne come molla dello sviluppo, c’è chi punta sui semi di jatropha* per produrre biocombustibili. «Il solo aiuto che serve è l’aiuto che aiuta ad uccidere l’aiuto», disse Thomas Sankara, il «Fidel Castro africano»,

il presidente del Burkina assassinato nel 1987: un delitto rimasto senza colpevoli ufficiali. Quanti progetti di cooperazione vanno nella direzione indicata da Sankara, l’unica davvero utile? Quanti, invece, servono soprattutto a lenire il senso di colpa di noi occidentali verso territori e popoli che abbiamo a lungo sfruttato e massacrato, quanti sono funzionali ad ingrassare i poderosi ingranaggi della cooperazione corrotta? «Una macchina che se bene indirizzata può creare lavoro e ricchezza e fermare l’esodo di milioni di persone verso un’Europa che fatica ad accoglierle», riflette don Andrea Cristiani, fondatore del movimento Shalom, mentre osserva i 100 ragazzi che frequentano il Liceo Politecnico Shalom di Ouagadougou entrare a scuola. «Offriamo ai giovani la possibilità di una formazione professionale e poi, speriamo, di un lavoro qui. Non ci sono alternative, la strada è questa».

* progetti Shalom in collaborazione con Unicoop Firenze e Unicoop Tirreno


IL PROGETTO

ACQUA di Andrea Gozzini, Responsabile Progetto Acqua

Il 24 Febbraio si è svolto a Firenze, nella sala Brunelleschi del Palagio di parte Guelfa, il convegno “Acquafrica, insieme contro la sete del Sahel” organizzato dal Movimento Shalom, nel ventennale dall’ inizio del “Progetto Acqua” e che ha visto la partecipazione, fra i relatori, del prof. Romano Prodi e del magistrato Silvia Della Monica. Il convegno ha registrato un numero assai elevato di partecipanti, oltre 150, e di interventi fra i quali ha destato interesse quello dell’Abbé Landry Yagdo di Fada N’Gourma, città del Burkina Faso, prossima al confine con il Niger, che ha descritto le condizioni di grande difficoltà derivanti dalla mancanza d’acqua e dall’avanzare della desertificazione. Andrea Gozzini, responsabile del Progetto Acqua, ha ripercorso la storia della ventennale attività del Movimento Shalom in favore delle popolazioni del Burkina Faso nel campo dell’approvvigionamento idrico, aggiornando i dati relativi ai risultati raggiunti : 272 pozzi realizzati e 4 imprese di perforazione messe in condizione di operare nella capitale Ouagadougou e nelle città di Fada N’Gourma, Koupela e Kaia. Il Prof. Prodi ha parlato dell’importanza dell’acqua nella geopolitica mondiale e la Dott. ssa Della Monica dei criteri di trasparenza che devono essere propri di tutte le iniziative di cooperazione. Dopo gli interventi di Giancarlo Benelli, Luciano Campinoti, Francesco Ferrini, Mauro Perini e le conclusioni di Massimo Toschi la serata è proseguita con una conviviale presso il Teatro del Sale, seguita dalla presentazione del libro fotografico “Togo. Storie e volti della scolarizzazione” di Tommaso Tancredi.

L

’impegno del Movimento Shalom per favorire l’accesso all’acqua potabile da

parte delle popolazioni che non ne dispongono va avanti da quasi un ventennio, nell’ombra mediatica propria delle iniziative che, pur importanti, hanno un carattere di continuità. Grazie alla generosità di soggetti molteplici ed alla fiducia da questi concessa al Progetto Acqua, i pozzi realizzati fino ad oggi sono 272. Ciò significa un trasferimento complessivo in Burkina Faso di circa 1.800.000 euro, con una media di circa 100.000 euro/anno, pur in flessione dal 2009. Sull’importanza di un pozzo profondo per una comunità costret-

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PROGETTO ACQUA:

un pozzo per il Burkina Faso La mancanza d’acqua, che caratterizza soprattutto le regioni settentrionali del Burkina Faso ha conseguenze drammatiche, difficili da comprendere. Innumerevoli sono i bambini (e gli adulti) malati, affetti in molti casi dalla dissenteria o dalle parassitosi più crudeli contratte attraverso l’acqua inquinata. Le cose vanno molto meglio in quei villaggi che hanno la fortuna di avere un pozzo da cui ogni famiglia può attingere quei 10/15 litri d'acqua al giorno per le minime necessità alimentari ed igieniche. Un pozzo ha un bacino di utenza con un raggio fino ad oltre 10 Km, naturalmente da percorrere a piedi col vaso sulla testa,quasi sempre da parte delle donne. L’intervento di Shalom in favore di queste popolazioni ha un carattere strutturale : Shalom raccoglie finanziamenti e li impiega direttamente per perforare pozzi in Burkina Faso, attraverso l’imprese locali che ha costituito e che segue con continuità. Il costo di un pozzo è di 6850 € e mediamente da da bere a oltre 1000 persone.

www.movimento-shalom.org - tel. 0571-400462


ta ad utilizzare, ed anche a bere,

creazione di decine di posti di lavo-

rienza maturata in Burkina Faso, è

l’acqua degli stagni o di pozzi di

ro, avendo come partner OCADES,

stata fondamentale per questo.

sterro scavati al limite di questi,

organizzazione diocesana, e per-

con gravi ed inevitabili conseguen-

forazione ed equipaggiamento di

anche in ordine alla logistica, spe-

ze sulla salute e la sopravvivenza

pozzi ad un prezzo convenzionato)

rimentata dal Movimento Shalom in

delle persone (la prima causa di

hanno chiesto la collaborazione del

materia di spedizioni, preziosa per

mortalità infantile è la dissenteria)

Movimento per proprie iniziative

far pervenire a destinazione i mac-

non credo occorra spendere molte

nel campo della risorsa idrica.

chinari.

parole per convincere anche chi

Collaborazione

viene

richiesta

Questa lusinghiera reputazione

La sinergia tra organizzazioni di-

si deve soprattutto all’infaticabile

verse ha consentito, nel Novembre

Questa necessità è apparsa evi-

contributo ed alla provata espe-

scorso, di poter fornire un nuovo

dente a molte organizzazioni che,

rienza di Luciano Campinoti, che,

impianto di perforazione all’OCA-

al pari del Movimento Shalom, han-

per noi e per altri, ha saputo indi-

DES di Koupéla per sostituire il vec-

no per fine di portare aiuto ai più

viduare i mezzi tecnicamente ade-

chio mezzo in loro dotazione ormai

poveri del mondo ed alcune di que-

guati all’ambiente del Burkina Faso

pressoché inutilizzabile. Il coordi-

ste, non soltanto italiane, venute a

ed ha seguito l’assemblaggio delle

namento tra i dipartimenti di OCA-

conoscenza della filiera del Proget-

unità, consigliando una serie di mi-

DES già esiste ed andrà migliorato,

to Acqua (costituzione di unità di

gliorie atte ad affrontare il severo

tuttavia la specificità del partner,

perforazione in Burkina Faso, con

clima saheliano. La sua lunga espe-

riconducibile alla chiesa cattolica

non ha visto con i propri occhi.

burkinabé, ha evitato, in tutti questi anni significativi problemi di gestione del Progetto Acqua.

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CARCERE come luogo di REDENZIONE di Maria Grazia Giampiccolo, Direttrice del Carcere di Volterra

C

onciliare un’istituzione totale come il carcere con il raggiungimento degli obiettivi della rieducazione e della successiva restituzione del condannato alla società rappresenta la sfida, rectius la mission, di tutti gli operatori penitenziari. Ritengo che la più significativa interpretazione di questa possibile ed auspicabile azione volta al reinserimento sociale dei condannati sia strettamente correlata al provare a rendere il carcere il meno chiuso possibile, realizzando al suo interno attività, momenti, eventi e percorsi aperti alla città e, parallelamente, avviando verso percorsi esterni gli ospiti del carcere. Il carcere dovrebbe rappresentare, quindi, un luogo dove, nel rispetto della dignità della persona e in ossequio a quanto previsto dalla Costituzione, costruisci con l’altro un diverso e possibile avvenire. In carcere è indispensabile favorire la crescita dell’individuo e costruire progetti con le istituzioni, la comunità esterna, il privato sociale e l’imprenditoria al fine di pervenire ad un definitivo reinserimento dei singoli nella società e nel mondo del lavoro. Risulta evidente che se tramite i progetti interni si interviene per favorire una crescita della persona, esclusivamente grazie ai progetti

elaborati con il fuori, elaborati con il territorio e capaci di tradursi in importanti percorsi esterni, si possono aiutare gli individui, superate le problematiche che hanno portato alle storie devianti, ad un definitivo rientro nella società e nel mondo del lavoro. Solo se si realizza un’affermazione piena della dignità dell’altro e un riconoscimento dell’altro come persona, si può pervenire ad una piena affermazione dei valori che la nostra Costituzione sottende. Unicamente affermando che il detenuto ha i miei stessi diritti e i miei stessi doveri si può dare un

senso autentico al riconoscimento della dignità della persona. Solamente se l’altro viene posto nelle condizioni di effettuare scelte convinte e responsabili, consapevole dei diritti e dei doveri che gli appartengono, si esce dall’inevitabile deresponsabilizzazione del detenuto e gli si restituisce un’autonoma individualità. La stessa legge Gozzini, nota per aver pensato, ben trenta anni addietro, un’idea di carcere aperto alla costruzione di nuovi, possibili percorsi di vita, avrebbe voluto il detenuto attore della sua vicenda detentiva. Il carcere di Volterra, ospitato

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all’interno di una bellissima Fortezza medicea, favorisce, ormai da svariati anni, la realizzazione di percorsi interni di crescita individuale e di progetti congiunti carcere e territorio all’interno dei quali il carcere, oltre che riceverli, offre servizi alla splendida città che lo ospita. La scuola e in particolare il corso turistico alberghiero, aperto oltre che agli studenti detenuti anche agli studenti esterni, le “cene galeotte”, realizzate all’interno dell’antica cappella della Fortezza, cui hanno partecipato oltre diecimila persone, il laboratorio teatrale ed il festival Volterrateatro, con

lo spettacolo portato in scena dalla compagnia della Fortezza anche in tournée nei principali teatri italiani, le mostre dei prodotti realizzati con le tecniche del patchwork dalla sartoria della Fortezza e le numerose attività di volontariato svolte dai detenuti all’interno di strutture sociali presenti sul territorio nonché i percorsi di agility dog avviati a favore degli ospiti delle case di riposo e degli studenti delle scuole, oltre all’imminente apertura alla città, dopo un’opera di importante recupero architettonico, dell’imponente torre del Maschio, realizzata da Lorenzo il Magnifico dopo il sacco fiorentino, rappresentano

importanti esempi di un continuo scambio di possibilità fra il carcere e la città. Gli anni trascorsi all’interno della Fortezza, caratterizzati da qualificati progetti cui partecipare e da un quotidiano dialogo con gli operatori, improntato all’attenzione e all’ascolto, insieme con un’ articolata offerta di interventi elaborati sinergicamente con la città e con il mondo del lavoro consentono agli ospiti della Fortezza di costruire nuovi e possibili percorsi di vita.

CENA NEL CARCERE DI VOLTERRA Venerdì 27 gennaio scorso, in occasione della giornata della memoria, è stata organizzata presso la Casa di reclusione la cena di solidarietà "Suggestioni in Fortezza". Più di 70 persone hanno partecipato all'evento patrocinato dal Comune di Volterra e organizzato dalla sezione Volterra/Valdicecina del Movimento Shalom ONLUS in collaborazione con la Casa di reclusione di Volterra, il corso alberghiero dell'Istituto Niccolini, Mondo Nuovo ONLUS. La cena è stata preparata con i prodotti offerti da produttori e fornitori volterrani e ha visto nella preparazione delle pietanze il coinvolgimento dei detenuti e degli studenti del corso Alberghiero, e nel servizio ai tavoli il coinvolgimento dei ragazzi di Mondo Nuovo guidati dalla FISAR delegazione di Volterra. Hanno partecipato alla serata don Andrea Cristiani, fondatore del Movimento Shalom, e Lia Burgalassi, socia Shalom. Ambedue hanno dato la loro testimonianza sui recenti viaggi nell'Africa subsahariana dove hanno verificato le molteplici attività di cooperazione internazionale che il Movimento da anni realizza in quella terra, dove anche i bisogni primari vengono disattesi. Si è trattato di una grande festa che ha visto la collaborazione fattiva tra contesti molto diversi tra loro in nome della solidarietà, si è idealmente creato un ponte tra tutti coloro che hanno partecipato e realizzato la serata e coloro che beneficeranno della raccolta fondi per la quale è stata organizzata. Una situazione ideale che ha voluto anche commemorare la giornata della memoria con questo esempio di unità. Con questa iniziativa sono stati infatti raccolti ben 1800 euro che si sono aggiunti a quelli sinora ottenuti con le iniziative precedenti per realizzare un pozzo per l'estrazione di acqua potabile nel territorio semidesertico del Burkina Faso, che garantirà l'approvvigionamento idrico a centinaia di persone. Hanno contribuito alla realizzazione della serata: la Casa di Reclusione, i detenuti, la Polizia penitenziaria, gli studenti e il corso alberghiero dell'Istituto Niccolini, i ragazzi del l'associazione Mondo Nuovo ONLUS, il Comune di Volterra, L'Orto del Lolli, Conad Volterra, Unicoop Firenze - Sezione soci Volterra, Frantoio dei Colli Toscani, Pane di Montegemoli, Azienda Agricola Santa Lucia, Podere Marcampo, Pasticceria Migliorini, Podere La Regola, Fisar - Delegazione di Volterra, Consorzio Turistico Volterra Valdicecina.

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RAI Gulp all'ATELIER SHALOM di Ester Arzilli

M

ercoledì 29 Marzo, le telecamere di Rai Gulp sono arrivate a San Miniato. Il Movimento Shalom Onlus è stato scelto dal programma “Gulp odeon”, in onda tutti i giorni, dal lunedì al sabato, alle 23,30 per riprendere le attività dei giovani volontari che quotidianamente si impegnano per fornire un servizio alle famiglie del territorio. Le volontarie e i volontari che animano l’Atelier Shalom hanno raccontato ai microfoni di RAI GULP ciò che viene fatto nei locali di Via IV Novembre. Nell’occasione erano presenti tutti i bambini iscritti all’Atelier, dai piccolissimi di 3 anni, fino ai ragazzi delle medie, che hanno inizialmente svolto i compiti insieme alle maestre volontarie che li aiutano quotidianamente; terminato il doposcuola hanno partecipato a due laboratori differenti: di cucina e teatrale. Il primo è stato fatto all’interno del ristorante Pepenero, insieme allo chef Gilberto Rossi, che ha visto con le mani in pasta i bimbi più piccoli. Il secondo invece ha coinvolto i ragazzi delle scuole medie, che ormai dall’inizio dell’anno, dietro le direttive di Matteo Squicciarini, si ritrovano per fare spettacolo. Queste sono solo alcune delle tante at-

tività che vengono svolte all’interno dell’Atelier Shalom. Ma le riprese non si sono fermate soltanto alle attività dei piccoli shalomini, infatti gli operatori RAI hanno anche intervistato due dei nostri giovanissimi volontari: Martina Senesi, 16 anni, e Giulio Quinti, 20 anni, che hanno parlato dei percorsi educativi che Shalom organizza durante tutto l’anno per bambini e ragazzi che vanno dai tre a i diciotto anni, dei campi estivi e dei numerosi viaggi internazionali a scopo umanitario che sempre più spesso vedono i giovani Shalom impegnati in prima linea. Hanno spiegato cosa vuol dire per loro essere Shalom e far parte di un Movimento con dei valori e con degli obiettivi così alti e importanti, alla loro età. Hanno parlato a nome di tutti i ragazzi che si impegnano come loro a portare avanti e trasmettere ai

bimbi più piccoli i nostri ideali, nella speranza di fargli rivivere le belle e positive esperienze che a loro volta hanno vissuto in prima persona. L’intervista è passata anche al responsabile del settore giovanile, Matteo Squicciarini, che nel dettaglio ha spiegato come i ragazzi vengono formati per diventare animatori ed educatori shalom attraverso i corsi di formazione con figure professioniste quali pedagogisti e infermieri della misericordia. Il direttore generale del Movimento ha proseguito con informazioni sulle varie missioni nei paesi dell’Africa, che sono il motore di Shalom. Infine io, in quanto coordinatrice dell’Atelier Shalom ho parlato di questo centro di sostegno per i bambini e per le famiglie. Siamo contenti che RAI GULP abbia scelto di dar voce ai nostri giovani volontari, rendendoli protagonisti per un giorno di questa bella e seguita trasmissione a carattere sociale. Crediamo che questo sia solo il punto di partenza La puntata andrà in onda il giorno.

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I NOSTRI VOLONTARI IN ITALIA Dove sono I nostri volontari sono raggruppati in sezioni territoriali e realizzano attivitĂ di sensibilizzazione, di informazione, di formazione e di raccolta fondi. Inoltre ci sono singoli volontari (referenti) che rappresentano in loco il Movimento promuovendo i suoi progetti e le sue iniziative.

Quanti sono

6

volontari del servizio civile nazionale

194

55

volontari raccolte fondi nazionali

volontari attivitĂ estive

123

11

volontari doposcuola

680

volontari attivi

volontari nelle commissioni


I NUMERI 2016 DELLA SCUOLA DI PACE IN ITALIA Con il progetto scuola di pace si intende sintetizzare il metodo e gli obiettivi educativi per i quali è nato il Movimento Shalom. Questo progetto si sviluppa in Italia ed all’Estero con gli stessi criteri ma con realizzazioni diverse a seconda dei contesti sociali. • La scuola di pace è il “luogo” dove si educano le coscienze, dove si svolgono tutte le attività rivolte alla sensibilizzazione, alla formazione sui valori, sulla missione e sulla strategia del Movimento. Il compito che ci prefiggiamo è quello di diffondere una cultura di pace, di uguaglianza e di solidarietà. Per questo la nostra opera si rivolge a tutti, giovani o meno giovani, religiosi o atei, cristiani o di qualsiasi altra religione, senza preclusioni o pregiudizi. • Nella scuola di pace si realizza una formazione continua attraverso momenti di approfondimento e confronto sui temi come l’accoglienza, l’indifferenza, la tolleranza, il confronto. L’obiettivo è quello di proporre stili di vita nuovi, indispensabili per innescare quel processo di crescita e sviluppo verso un mondo in cui pace, solidarietà e giustizia sociale possano essere una realtà condivisa da tutti. • Con la scuola di pace si vuole far conoscere quegli scenari di guerra, di gravi crisi sociale e politica spesso dimenticati dalla stampa e dalla televisione.


P RO G E T T I G I OVA N I CAMPI SCUOLA GIOVANI Da oltre 40 anni il Movimento Shalom organizza durante l’estate dei campi estivi per i giovani, Le attività ludiche e sportive, l’animazione musicale, le escursioni e le attivit formative che vengono proposte hanno l’obiettivo di educare i giovani alla tolleranza, alla difesa dei diritti umani, al rispetto dell’ambiente, di promuovere il protagonismo positivo e la creatività e di favorire la socializzazione, l’incontro e la conoscenza reciproca. Il successo dei campi estivi del Movimento Shalom è legato al percorso che si sviluppa durante tutto l’anno tra i bambini e gli animatori, per la maggior parte volontari ex-partecipanti ai campi: si crea infatti un clima di collaborazione e gioco grazie al quale i partecipanti assimilano i valori di solidarietà e pace propri del Movimento Shalom.

presenze n° campi

SAN MINIATO (3-11 ANNI)

173

7

CERRETO GUIDI (6-11 ANNI)

124

3

FIVIZZANO (11-14 ANNI)

139

4

2016

ATELIER SHALOM L’obiettivo del progetto Atelier è quello di dare complementarietà al servizio scolastico e di aiutare le famiglie che hanno difficoltà nell’organizzazione del tempo libero dei figli, ma più di questo è un luogo per diffondere in modo ancora più capillare degli ideali del Movimento, quelli più semplici, ma mai adeguatamente diffusi, legati alla pace, alla giustizia sociale e alla solidarietà.

INIZIATIVE REALIZZATE CON I #MARMOCCHI DELL’ATELIER 29/01 - 2° Incontro “Sostegno alla genitorialità” 04/02 - Festa di Carnevale 19/03 - Mostra fotografica “Piccole donne” 14/05 - Favole guidate 30/05 - 3° Incontro “Sostegno alla genitorialità” 28/08-08/09 - La mattina all’Atelier 03/12 - Decora la tua pallina con noi 17/12 - Canti di Natale

60 15 7

bambini iscritti al doposcuola e alla ludoteca per l'A/S 2015/2016 bambini hanno usuifrito del servizio mensa volontari

2015/2016 4 volontari della sezione di Pontedera hanno offerto un servizio di doposcuola a 12 ragazzi delle scuole primarie e secondarie


I GIOVANI SI INCONTRANO Molte sezioni Shalom hanno formato deI gruppi di giovani che si trovano periodicamente per affrontare con gli educatori i temi della pace e della solidarietà. I ragazzi partecipano alle iniziative nazionali e delle sezioni e organizzano iniziative ludico ricreative di sensibilizzazione o raccolta fondi.

GRUPPI GIOVANI anni 13/30 Cerreto Guidi Fucecchio Ponsacco San Miniato

10 13 8 15

2016

CORSO ANIMATORI E EDUCATORI Il corso mira a formare animatori e educatori capaci, attenti e responsabili pronti a mettersi in gioco nelle attività con i più piccoli. La formatrice Elisa Spinosa ha affrontato il tema della ricerca di se stessi e dell’impegno verso l’altro, fornendo anche elementi base di pedagogia.

partecipanti incontri

40 4

2015/2016 SHALOM A SCUOLA L’obiettivo principale del Movimento Shalom è quello di sensibilizzare e formare i giovani ai valori della solidarietà, del volontariato e della lotta contro le ingiustizie sociali, per questo motivo è attivo anche e soprattutto nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado. In occasione della Festa della Mondialità è stato realizzato un concorso di scrittura e disegno sul tema della DISABILITA’ a cui hanno partecipato 5 scuole secondarie con 72 studenti e 5 scuole primarie con 21 classi.

INCONTRI REALIZZATI

44

SCUOLE COINVOLTE

11

STUDENTI PARTECIPANTI

1140

Il progetto viene portato avanti in 19 scuole in Toscana, 1 a Napoli e 1 a Taranto.

2015/2016


P RO G E T T I D I S E N S I B I L I Z Z A Z I O N E FORMAZIONE E INFORMAZIONE EVENTI NAZIONALI XLI FESTA DELLA PACE partecipanti volontari

450 45

XLII FESTA DELLA MONDIALITA’

ranto, 16/12) - Il Perdono, arma della Pace, … a partire dalla strage di Marzabotto… fino alle 50 guerre di oggi… (Vinci , 19/12) - Incontri sulle adozioni a distanza a Mottola e Monteroni di Lecce

Mostre - “In cammino… verso un Natale di Pace”. Mostra partecipanti 300 di disegni dei bambini dell’Istituto Comprensivo di volontari 15 Volterra - 9° meeting nazionale del collezionismo dei mineUDIENZA DAL PAPA rali fossili, pietre dure e conchiglie attuali a Pontedera partecipanti 1600 - “Initium” Dal sogno alla realtà. Mostra di pittura di Giovanni Cecchini per il Movimento Shalom Onlus Incontri culturali Presepe “Nascere all’Equatore”. Realizzazione di - La cooperazione in Burkina Faso dopo il 15 genquattro quadri in legno dipinti dai ragazzi per “La naio 2016 (San Miniato, 06/03) - Dialogo interreligioso: il lento processo egualita- Via dei Presepi” di Cerreto Guidi rio del pianeta donna (Fucecchio, 02/04) Spettacoli - Evento conclusivo “Accorciamo le distanze” con Al teatro per il Senegal con l’Associazione dei interventi sui progetti del Movimento Shalom in Dottori di Fucecchio (Fucecchio, 03/01) Burkina Faso (Potenza, 09/04) - Partecipazione a giornata delle Associazioni Lu- - Al teatro per Shalom (Empoli 30-31/01) cani a Pisa e Pugliesi a Pisa, "per Matera 2019" - “Canzoni e monologhi di Giorgio Gaber” della Compagnia di recitazione amatoriale “Lo Zoccolo (Pisa, 10/04) Intervento presso manifestazione conclusiva di Duro” (Pisa 12/03) - MESSAGGI DI PACE – Musical dei Giovanissimi “Accorciamo le distanze (Napoli 13/04) - Quando il cammino incontra la pace - Via fran- Shalom di Fucecchio (Porcari 11/06) cigena e abbazia di Saint-Maurice (Fucecchio Pellegrinaggi, viaggi e camminate 16/03) Partecipazione al Giubileo dei Giovani organizza- Aspettando la skarrozzata: un drink per abbattere le barriere architettoniche e culturali (Fucecchio, to dalla Diocesi e dell’Arcivescovo in Città Vecchia di Taranto (10/03) 29/04) - Libano: l’esperienza dei Campi Profughi. 2 mi- - XXIV Meeting della Pace: Pellegrinaggio di Palioni di Profughi Siriani, in un paese di 4 milioni di squetta a Siena e San Galgano (28/03) - Via Lucis: Giubileo del Volontariato organizzato abitanti (Vinci, 13/05) - Progetto “Salute Senegal”: storia di un progetto dal CSV Taranto e dalla Diocesi con l’Arcivescovo (11/04) (Fucecchio, 01/07) - Sostieni le donne per sviluppare l'Africa: presen- - Partecipazione a Giubileo della Misericordia del tazione del libro “UGANDA nei volti delle donne del ForumSAD con sezione di Napoli (14/05) - Mangiandando a Ponsacco (18/06) microcredito” (Firenze, 16/07) - IV Camminata del sandalo (08/09) - Siria quale futuro? (Fucecchio, 31/07) - La famiglia nel cambiamento: luogo di conflitto o - Viaggio a Amatrice per consegnare i contributi raccolti dalle sezioni della Toscana in aiuto ai terdi pacificazione (Pontedera 15/10) - Un progetto di vita: gli Ortolani Coraggiosi di remotati (16/12) Ventignano (San Miniato, 03/11) - Conferenza Conclusiva Progetto REVES 2 (Ta-


partner:

L’8 giugno 2016 la partita Metti in campo il cuore è andata in onda su Italia 1 alle ore 23. biglietti venduti personaggi coinvolti associazioni sportive coinvolte fondi raccolti volontari

10.000 patrocinio: 56 Comune di

sponsor:

Empoli e Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa

35 € 50.000 85

MEDIA E COMUNICAZIONE L’ampio spettro di attività realizzate dalla sede centrale e dalle sezioni locali ha trovato un veicolo sempre più efficace nei canali digitali, e in particolare nei social network: per questo motivo sono 10 le sezioni che hanno aperto una pagina Facebook per promuovere le numerose iniziative. Altro veicolo fondamentale è la newsletter che diventa sempre più uno strumento capillare per la diffusione delle iniziative. Infine il sito che, oltre a promuovere gli eventi e le campagne, costituisce uno strumento fondamentale per far conoscere quegli scenari di ingiustizia e crisi sociale e politica spesso dimenticati dai mass media e per informare sul nostro modo di lavorare.

stampa

45

accessi al sito

42.039

+28% vs 2015

TV

25

online

352

utenti della newsletter

+83% vs 2015

8.455

+3% vs 2015

uscite

fan

2

7.239

GIORNALE SHALOM

+9,5% vs 2015

post pubblicati

Peace Maker è la trasmissione realizzata dal Movimento Shalom in onda ogni mercoledì su Antenna 5

395

tiratura

15.000


I SOCIAL PER IL VOLONTARIATO Corso realizzato grazie ad un finanziamento del CESVOT, volto a fornire alle associazioni di volontariato indicazioni per utilizzare in modo efficace i social nella comunicazione. I docenti hanno fornito le basi per l'uso dei principali social network, la scelta dei contenuti, la teoria delle immagini, la promozione degli eventi, la gestione di diversi account social e il Social web marketing. partecipanti incontri

20 8

CORSO HACCP Corso per addetti ad attività alimentare complesse rivolto a tutti coloro che intendono lavorare o che già lavorano in qualità di addetti del settore alimentare e dei servizi di ristorazione per le preparazioni alimentari complesse (cuochi, aiuto-cuochi, pasticceri, gelatai, ecc.). Dato l’alto numero di richieste sono stati realizzati 2 corsi: il 23/02 e il 26/05. partecipanti incontri

partner

80 2

2016

2016

CAMMINATORI DI PACE VIAGGI UMANITARI 05-15/01 viaggio umanitario in Burkina Faso 05-15/02 viaggio umanitario in Burkina Faso 19-27/10 viaggio umanitario in Burkina Faso 02-08/04 viaggio in Sud Sudan Partecipanti ai viaggi umanitari

59

2016

Il gruppo organizza cammini sulla via Francigena ma non solo per portare ovunque un messaggio di pace e di solidarietà con i più bisognosi. CAMMINI 23/01 La Verruca (Calci) 12/03 San Vivaldo Collegalli 09/04 Collegalli San Miniato 28/05 Cisa – Pontremoli 18/06 Filattiera – Aulla 22-23/10 Sarzana - Massa – Pietrasanta

2016 Camminatori

24


P RO G E T TO A D OZ I O N I INTERNAZIONALI Il Movimento Shalmo nel 2001 è stato autorizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissione per le Adozioni Internazionali - a svolgere procedure di adozione di minori stranieri con Decreto n. 88/2000/AE/AUT/CC 8 maggio 2001 e, ad oggi, è accreditato in Burkina Faso e in R.D. Congo.

Incontri di formazione per le coppie nel 2016: partecipazione agli eventi nazionali (Conferenza La cooperazione in Burkina Faso dopo il 15 gennaio 2016, Festa della Pace e Festa della Mondialità) 23/11 incontro informativo sulla procedura dell'adozione internazionale in Burkina Faso con Pascaline Oulene referente Shalom per le adozioni internazionali in Burkina Faso 02/10 Raccontiamoci.... un momento di riflessione per grandi e piccini organizzato dalla Dott.ssa Giada Tessitori e dalla Dott.ssa Fatima Maiorana

BURKINA FASO

2016

bambini arrivati in Italia coppie in attesa

9 9

RD CONGO

9

L'11 aprile 2016 i 9 bambini per 7 coppie Shalom che hanno adottato in RDC arrivano in Italia dopo il blocco durato circa due anni. In Congo le adozioni sono al momento ferme e la normativa è sotto riforma.

Incontri Post Adozione n° 6 Incontri post adozione BF con una media di 7 coppie ad incontro n° 4 incontri post adozione RDC con la media di 5 coppie ad incontro

P RO G E T TO AC C O G L I E N Z A P RO F U G H I

Dal 2015 il Movimento Shalom è impegnato nell’accoglienza dei profughi, rientra infatti nella sua missione il dovere, civico ed evangelico, dell’accoglienza intesa non solo come ospitalità ma soprattutto come integrazione, promozione, conoscenza reciproca e inserimento Shalom. Oltre a fornire agli ospiti vitto e alloggio, corsi di italiano e assistenza nelle pratiche per l’ottenimento dell’asilo politico, il Movimento Shalom si occupa di creare occasioni per il loro inserimento nel contesto sociale, organizzando incontri con la popolazione, dibattiti, gare sportive (calcio e cricket), pranzi e merende etniche, preghiere interreligiose in piazza.

profughi accolti

COLLEGALLI

25

MONTAIONE

16

FUCECCHIO

15

2016

INIZIATIVE REALIZZATE CON I MIGRANTI

08/05 Montaione Pulita 23/07 Preghiera interreligiosa 08/08 Incontro con la sezione Soci Coop Valdarno 28/08 Festa della Fraternità 01/12 Incontro con le scuole di Montaione 5 cene con la cittadinanza e l'amministrazione di Montaione I migranti partecipano a tutti gli eventi promossi dal Movimento


spinge all’incontro, al parlare, al

GIORGIO LA PIRA di Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato

I

viaggiare. Egli è grande costruttore di pace. Cosa direbbe il Professore delle tante questioni della immigrazioni e delle scelte di una certa politica di oggi? Un gruppo di pensatori e di po-

l Movimento Shalom, il 2 feb-

mo cittadino di Firenze. La Pira

litici. La Pira è stato un politico

braio, ha presentato nella

ha vissuto l’impegno politico nella

“originale”, ma non solitario. Sia-

sede della sezione di San Mi-

concretezza, nella vicinanza alla

mo testimoni di una fucina di pen-

niato, l'Atelier, il libro di Carlo Pa-

gente della sua città e, nello stesso

satori e di politici che hanno fatto

renti, "Giorgio La Pira e i Giovani".

tempo è stato cittadino del mondo,

il nostro Paese. C’è l’originalità di

Oltre all'Autore sono intervenuti:

attento e attivo nelle diverse vi-

ciascuno e insieme il valore aggiun-

Ugo Del Servio, Presidente emeri-

cende mondiali e negli eventi cru-

to del gruppo.

to della Corte Costituzionale, Don

ciali della storia del suo tempo. E’

Costruire ponti e non muri. La

Andrea Cristiani, fondatore del

esempio di una politica che non si

questione per La Pira è quella di

Movimento, Mons. Andrea Miglia-

stacca dalla storia e dalla vita della

unificare il mondo. Ed è interes-

vacca, Vescovo di San Miniato. Ha

gente.

sante scoprire che per Lui questo

moderato l'incontro la prof.ssa Ma-

La Pira e la formazione politi-

è soprattutto compito della Chie-

riagrazia Messerini, presidente del

ca. Egli, frutto di una scuola politi-

sa. La Pira, profeta dei nostri tem-

Centro di Formazione socio-politica

ca, ha promosso e prodotto la for-

pi, precedeva la Chiesa di almeno

"Mons. Torello Pierazzi".

mazione politica soprattutto per i

trent’anni ed ora ci accorgiamo che

Di seguito riportiamo alcune si-

giovani. Una scuola di umanità, che

forse Lui è ancora avanti.

gnificative parti dell'intervento di

diventa possibile ed efficace per-

Mons. Vescovo, il quale ha magi-

ché vissuta nella condivisione con

Sua eccellenza ha concluso rin-

stralmente colto, nelle testimo-

un uomo tutto dedicato al servizio

graziando l’autore per aver legato

nianze di vita vissuta dell'autore

del bene comune. Egli è stimolo

la vita e la testimonianza di La Pira

con Giorgio La Pira, l’essenza del

perché nella società e nella scena

ai giovani, ed inoltre per le connes-

messaggio del “profeta” dei nostri

politica odierna si promuovano in

sioni che ci ha regalato tra il pen-

tempi.

ambito cristiano nuove forme ed

siero del Professore e la pastorale

occasione di scuola politica.

di Papa Francesco. Afferma Miglia-

Mons. Migliavacca ha evidenziato alcune tensioni della vita di La Pira

La Pira esempio di virtù uma-

vacca:” Sembra proprio di vedere

che sono oggi richiamo di attualità:

ne necessarie e talvolta rare nella

un filo conduttore, un filo rosso,

politica: onestà, sobrietà di vita,

quasi un fiume che talvolta assume

Rapporto tra laicità e spiritua-

capacità di ascolto, passione per

modalità carsiche; in realtà è la

lità. La Pira è stato un credente,

la giustizia, tensione verso grandi

Chiesa che cammina e che ha una

un amante di Dio, un uomo di ricca

orizzonti.

direzione chiara, continua, quella

spiritualità, una personalità capa-

La Pira e la pace. La ricerca del-

del cammino del popolo di Dio. E si

ce di vivere l’impegno politico alla

la giustizia e della pace è il princi-

scopre che davvero è Dio che guida

luce dell’ascolto spirituale. Insie-

pio unificatore della sua vita. Egli è

la Chiesa e la storia”.

me egli ha vissuto in pieno, come

grande costrutto-

cittadino, con maturità umana e

re di pace, atten-

giusta autonomia il suo servizio po-

to al cammino di

litico.

unità ed integra-

La passione per Firenze. Il suo

zione dei popoli.

impegno politico si è profuso nel

E’ il motore che

contributo alla scrittura della Co-

spinge a muove-

stituzione Italiana e poi come pri-

re i passi, che lo

Maggio 2017| SHALOM | 25


PREMIO ARAMINI AL MOVIMENTO SHALOM

L

a consegna del premio Aramini si è tenuta a Empoli al cinema “La Perla” lunedì 13 marzo. Una serata dedicata allo sport empolese, agli atleti e alle persone che ogni giorno si impegnano per dare

l’opportunità a bambini, ragazzi, adulti e anziani di praticare una disciplina sportiva. Quest’anno tra i vincitori, insieme all’Empoli Pallavolo, all’Use Rosa Scotti, a Matteo Carboncini, a Antonio di Natale e a Roberto Felici, c'è stato il Movimento Shalom per l’organizzazione insieme alla Nazionale Italiana Cantanti della partita “Metti in campo il cuore”, che si è volta a Empoli il 23 aprile 2016. Quasi diecimila persone allo stadio ‘Castellani’ che, grazie anche agli sponsor, hanno raccolto oltre 50.000 euro per portare cibo, acqua potabile, cure mediche e istruzione a tanti bambini meno fortunati. Un evento importante per Empoli e per tutta l’area. Il premio è stato consegnato a don Andrea Cristiani dal sindaco Brenda Barini e dall'assessore allo sport Fabrizio Biuzzi. A ritirarlo, erano presenti a nome della Nazionale Italiana cantanti: Paolo Vallesi, Francesco Guasti e Andrea Maestrelli

MEDAGLIA DIRITTI UMANI

E

’ stata consegnata al fondatore, don Andrea Cristiani, la medaglia d’onore ai DIRITTI UMANI del Ministero della Giustizia del Burkina Faso, per l'impegno mostrato in favore dell’umanizzazione delle carceri e per aver

contribuito a rendere più corrispondente ai diritti delle persone le case circondariali di detenzione del Burkina portando acqua, servizi igienici, pane e vestiario per i detenuti. La medaglia è stata appuntata sul petto del fondatore del Movimento, il quale ha espresso sentimenti di riconoscenza per il grande onore accordato a Shalom che si appresta a vivere il suo trentennale di presenza nel Sahel nell’anno 2018.

26 | SHALOM |Maggio 2017


L'AFRICA VISTA DA COTONOU E DAKAR Il racconto del nostro viaggio in Benin e Senegal sulle orme del Movimento Shalom di Nuria Biuzzi, giornalista RTV38

V

icina eppure lontana. È

della speranza, nato da una storia

Firenze vorrebbe aprire, proprio a

l’Africa, così sterminata e

di grande dolore. Una sofferenza

Lokossa, il quarto panificio in Afri-

così diversa nelle sue con-

atroce come quella di due genitori

ca.

traddizioni e nelle sue peculiarità.

che hanno perso entrambi i figli e

Il Senegal è un universo da capire

Nei suoi paesi segnati dalla storia

che, nel loro ricordo, hanno scelto

e da raccontare, oggi più che mai.

e dai contrasti. Ognuno con le sue

di aiutare bambini che, invece, un

Un paese dove la forte identità na-

tradizioni, i suoi popoli, le sue cri-

padre e una madre non ce l’hanno.

zionale difende la libertà di culto.

ticità. Non potrebbero essere più

Posata la prima pietra per la costru-

È il paese dell’Islam gentile, dove

diversi il Benin e il Senegal, pur es-

zione dell’orfanotrofio di Lokossa,

il 90 per cento della popolazione è

sendo l’anima occidentale del con-

è già tempo di pensare all’inaugu-

di fede islamica e dove una chiesa

tinente nero. Tanto verde l’uno,

razione della struttura. Un altro

può ancora nascere su un terreno

semidesertico l’altro. Basta qual-

esempio della buona cooperazione

di proprietà di una famiglia musul-

che ora di aereo perché l’umidità

toscana. Dopo l’esperienza positi-

mana. A Kébémer sembrano lontani

di Cotonou lasci il posto al vento

va in Burkina Faso, infatti, Unicoop

la Nigeria di Boko Haram e il sedi-

fresco di Dakar.

cente califfato di Abu Bakr

Nel nostro viaggio, nato

al-Baghdadi. E' l’integrazio-

per raccontare l’esperien-

ne religiosa un’esperienza

za del Movimento Shalom

possibile, nonostante la re-

in questo angolo di mondo,

crudescenza dei fondamen-

incontriamo popoli provati

talismi nel mondo arabo, gli

dalla fatica e dalle difficoltà

Stati Uniti che chiudono le

della vita, ma in cammino.

frontiere e l’Europa, scossa dagli attentati terroristici,

Il Benin è una sorpresa. Una bella sorpresa. Sembra-

che costruisce muri. Colpiscono

le

riflessio-

no esserci le premesse, gra-

ni di Don Andrea Cristiani e

zie alla stabilità politica e

dell’imam Saliou che, nella

ad un’economia che procede

diversità delle loro preghie-

con il suo lento ma costan-

re, pensano e descrivono

te tasso di crescita, perché i

la grandezza dell’uomo in

progetti possano svilupparsi.

quanto essere umano. Una

I ragazzi della locale sezione

lezione di civiltà in un mon-

del Movimento sono motivati

do che vive una preoccupan-

e responsabili. A loro il com-

te fase di regressione.

pito di far crescere il seme Maggio 2017| SHALOM | 27


disoccupati nel settore agricolo e

IL DIRITTO A RIMANERE NELLA PROPRIA TERRA Microrealizzazioni Giubilari

dell’allevamento in modo da sostenere il loro futuro. Infine in Sud Sudan, terra disastrata da anni da una guerra civile che ha provocato migliaia di vittime e milioni di sfollati oltre ai danni materiali incalcolabili in un paese tra i più poveri del mondo, sono stati approvati due microprogetti in collaborazione con la diocesi di Tombura Yambio. Il primo (già concluso) consiste nella realizzazione di stalle per l’avvio di un allevamento di maiali e polli di cui

di Costanza Pacini

N

el 2016, in occasione del

Movimento Shalom, che già da anni

Giubileo

Miseri-

prestava volontariato in quel luogo.

cordia e su invito della

In Burkina Faso sono stati finan-

Conferenza episcopale Italiana, la

ziati 5 microrealizzazioni: due con

Fondazione MISSIO, la Federazione

la Diocesi di Fada N’Gourma e tre

degli Organismi Cristiani Servizio

dal Mouvement Shalom Burkina

Internazionale Volontario (FOCSIV)

presso i nostri centri a Ouagadou-

e Caritas Italiana hanno lanciato

gou e a Gorom Gorom. In partico-

la campagna dal titolo “Il diritto di

lare è stato perforato un pozzo nel

rimanere nella propria terra”, per

villaggio di Bonga ed è stato allesti-

promuovere e garantire a ciascuno

to ed avviato un campo scuola per

il diritto di restare nel proprio Pae-

formare giovani agricoltori nella

se vivendo in modo dignitoso.

diocesi di Fada N’Gourma, mentre

della

Il Movimento Shalom ha presenta-

alla Casa Famiglia del Movimento

to 10 progetti per conto di diocesi

Shalom a Ouagadougou sono stati

e gruppi Shalom locali, e sono stati

installati dei pannelli solari per l’a-

tutti approvati e finanziati.

deguamento energetico del centro,

In Uganda, a Kampala, è stato fi-

sono stati supportati i disabili del

nanziato un centro per disabili: il

Progetto Uguali di Laafi Roogo con

centro (in realtà una casa privata

l’acquisto di 2 motocarrozzine e di

dove sono accolti circa 30 bambi-

materiali per il loro laboratorio ar-

ni disabili, i genitori dei quali non

tigianale, ed è stato acquistato un

possono occuparsi di loro durante il

mulino presso l’orfanotrofio di Go-

giorno) è stato dotato di attrezza-

rom Gorom, in modo da sostenere

tura didattica e ricreativa, inoltre

l’alimentazione dei bambini.

sono stati acquistati materiali con i

In Congo sono stati approvati

quali i ragazzi realizzeranno piccoli

2 microprogetti insieme all’Ar-

oggetti di artigianato che saranno

cidiocesi di Brazzaville: si tratta

venduti per autofinanziare il cen-

dell’avvio di un allevamento di ma-

tro. Le attività sono state coordi-

iali e di un campo scuola agricolo

nate grazie alla sezione locale del

con l’obiettivo di formare i giovani

28 | SHALOM |Maggio 2017

saranno beneficiari circa 150 persone per la disponibilità di cibo e per la creazione di una fonte di reddito (derivante dalla vendita sul mercato degli animali). Il secondo consiste nella creazione di uno stagno per l’allevamento di pesci, sempre nell’ottica di creare attività generatrici di reddito e di aumentare le risorse alimentari della popolazione. I progetti sono stati realizzati grazie al supporto del gruppo Shalom locale.


vo Andrea Migliavacca per la Diocesi di San Miniato, la condivisione

SHALOM AD AMATRICE FRA I TERREMOTATI

S

ono

del dolore sofferto dalla Comunità di Amatrice. Siamo partiti venerdì 16 dicembre 2016; insieme ai nostri “DonDon” c'erano anche gli amici Luca Gemignani, Riccardo Lippi, e Giancarlo Venieri. Poi a Rieti si sono aggiunti alcuni amici Shalom, che, per la Caritas locale, operano con condi Stefano Torre

tornato

tinuità per l'aiuto alle popolazioni delle zone terremotate. Abbiamo

ad Amatri-

seno al Movimento. Ci siamo lascia-

preso la strada che da Rieti porta

ce, dopo esserci stato una

ti, quel giorno, con la promessa che

ad Amatrice. Abbastanza leggeri e

prima volta, quando Don

avremmo fatto il possibile per dare

spensierati, come si è quando si fa

Andrea e Don Donato mi avevano

una mano, quella che umanamente

una gita insieme ad una piacevole

chiesto di incontrare Don Savino

rientrava nelle nostre possibilità. Il

compagnia, mano a mano che sali-

D'Amelio parroco della cittadina,

suo sorriso nel salutarmi già bastò

vamo su per le strade verso Amatri-

per portagli i segni della nostra vi-

per ripagarmi delle varie peripezie

ce cominciavamo a vedere i primi

cinanza.

alle quali si va incontro quando ci

segni dei danni prodotti dal sisma. I

si trova a viaggiare in quelle zone

primi posti di blocco, i primi mez-

disastrate dal terremoto.

zi speciali dell'esercito e dei Vigili

Ho conosciuto dunque Don Savino, la prima volta il 27 novembre scorso, quando, nell'ambito della mia attività di volontariato per

del Fuoco, i primi campi tenda delDopo quel giorno sono tornato ad

conto del Consiglio Nazionale Inge-

Amatrice, questa volta

gneri, su sollecitazione del Servi-

con il privilegio di ac-

zio di Protezione civile Nazionale,

compagnare Don An-

mi sono trovato in zona a svolgere

drea e Don Donato nel

verifiche di agibilità dei fabbrica-

viaggio che avrebbe

ti danneggiati dai recenti eventi

concluso con un gesto

sismici. Quel giorno ho ascoltato

concreto di amicizia

con attenzione Don Savino per in-

da parte del Movimen-

dagare quali fossero le maggiori ne-

to Shalom e del Vesco-

cessità della popolazione a cui lui cercava, instancabilmente, di far fronte. E queste le ho riportate in

Maggio 2017| SHALOM | 29


le Unità Operative di prima emer-

dini, abbiamo più stendini che abi-

genza, le prime case danneggiate, i

tanti … .”

primi crolli, le case abbandonate...

sarà pressoché rasa al suolo. Presto un grande spazio vuoto si

Continua don Savino : “Ancora

sostituirà alle strade ombreggiate,

non si vedono i segni di una possibi-

alle case residenziali, alle piazze

Eravamo arrivati.

le ripresa delle attività. Non si ve-

dove i bambini giocavano fuori”.

Di qui era passato

dono i segni di una possibile ripresa

Queste cose ci ha detto Don Sa-

il terremoto.

del lavoro. Non si vedono i segni

vino e noi l'abbiamo ascoltato in

di come far fronte, nell'immediato

silenzio.

Amatrice, ci dice Don Savino, è

all'emergenza abitativa”.

Abbiamo poi consegnato a Don

un Comune che conta 70 frazioni,

“Qui ad Amatrice non c'è più

Savino quanto raccolto dal Movi-

70 località a volte molto distanti

niente di agibile. La gran parte del

mento Shalom, dal Vescovo Andrea

fra loro, a volte difficilmente rag-

centro abitato è dichiarata Zona

Migliavacca per la Diocesi di San Mi-

giungibili per strade di montagna

Rossa e vi si può accedere solo ac-

niato, per un totale di 8.220 euro.

già di per sé ardue da percorrere,

compagnati dal personale dei Vigili

La somma messa a disposizione di

figuriamoci ora e magari quando

del Fuoco. Dentro la Zona Rossa,

Don Savino consentirà di far fronte

c’è la neve. Paesi semidistrutti, ab-

continuamente, mezzi dell'eserci-

alle emergenze più immediate ed

bandonati, isolati, dove però qual-

to abbattono quelli che sono i resti

urgenti dei singoli nuclei familiari,

cuno ancora resiste e dice che non

semidistrutti delle abitazioni, dei

che lui conosce personalmente e di

andrà mai via dalla propria casa.

palazzi, delle infrastrutture citta-

cui è certo del reale stato di neces-

Ad Amatrice Centro, in inverno

dine, li caricano su camion e li por-

sità.

abitavano circa 1000 persone, in

tano a discarica. Presto Amatrice

tutto circa 2300 considerando anche le 70 frazioni. In estate il turismo endogeno degli Amatriciani che tornavano per le ferie alle loro

FESTA DI PRIMAVERA

case, lasciate per andare a cercare lavoro, faceva risalire la popolazione a circa 25000 unità. Durante la scossa del 24

agosto 2016

sono morte in Amatrice circa 145 persone. Don Savino ha girato per le campagne cercando di rendersi conto della situazione. Sembra che siano rimasti circa 700 abitanti in totale, ma ogni giorno che passa qualcuno si decide, chiude la porta di casa e lascia la propria terra.

ph. Gianluca Teristi

Un successo ogni previsione la prima «caccia alle uova», organizzata dal Movimento Shalom Onlus e dal-

“Qui ad Amatrice di cose materia-

le mamme della materna e del capoluogo che ha visto

li ormai ne stanno arrivando anche

in gara oltre 90 bambini di diversa età. Teatro dell’e-

troppe- dice don Savino- abbiamo

vento il prato della Rocca, quel grande palcoscenico

derrate alimentari, vestiti pesan-

naturale che è il luogo delle grandi gesta e dei grandi

ti e leggeri, coperte e quant'altro

raduni di San miniato. L’iniziativa è diventata poi un

in abbondanza e la Caritas sia na-

bellissimo pomeriggio di allegria e giochi, con famiglie

zionale che locale sta facendo un

intere, a guardare i piccoli divertirsi sotto la maestosa

ottimo lavoro per non far mancare

torre. L’Atelier Shalom e le mamme ringraziano San

niente a chi ne ha bisogno, abbia-

Miniato On/Off che ha donato il grande uovo in palio e

mo anche troppe cose, ci hanno

la Pro Loco e il Comune per la preziosa collaborazione.

mandato degli stendini, tanti sten30 | SHALOM |Maggio 2017


PROFESSIONISTI SENZA FRONTIERE Competenze delle diaspore per lo sviluppo economico locale in Africa Saheliana di Costanza Pacini

D

alla consapevolezza che le competenze professionali delle diaspore possono es-

Mondo, ONG socio FOCSIV. Movimento Shalom Onlus, ONG socio FOCSIV.

sere una risorsa concreta per lo svi-

Tra le attività del progetto è prevista la realizzazione di un’anagrafe on line delle competenze

luppo dei contesti di origine, nasce

Il progetto prevede, in Costa d’A-

dei migranti che saranno disponibi-

l’idea del progetto “PROFESSIONI-

vorio, Etiopia e Senegal, la collabo-

li a tutte le associazioni, imprese,

STI SENZA FRONTIERE: Competenze

razione con membri della diaspora

agenzie di lavoro che ogni giorno

delle diaspore per lo sviluppo eco-

africana, secondo quanto indicato

cercano figure professionali da im-

nomico locale in Africa Saheliana”,

dal progetto stesso: “contribuire

piegare in attività in paesi africani,

presentato da un partenariato a cui

a promuovere il trasferimento di

asiatici, latinoamericani ed euro-

ha aderito anche il Movimento Sha-

competenze, conoscenze e capaci-

pei. Per essere inseriti nell’anagra-

lom e approvato e finanziato dal

tà professionali delle diaspore per

fe occorre compilare il questiona-

Ministero dell’Interno.

lo sviluppo economico dei Paesi di

rio on line (http://bit.ly/2lqgK5S):

origine.”

il questionario ha il fine di racco-

Il progetto, avviato ufficialmente

Partendo dall’analisi dei fabbi-

gliere i dati dei professionisti della

lo scorso 11 gennaio 2017, prevede

sogni di sviluppo umano dei Paesi

diaspora per diffonderli presso or-

un partenariato guidato da FOCSIV

coinvolti nel progetto, condotta in

ganizzazioni e società che potreb-

Volontari nel mondo insieme a:

collaborazione con istituzioni e as-

bero richiedere le loro competenze

AIA – Associazione Ingegneri Afri-

sociazioni locali, si interviene nel

professionali per realizzare pro-

cani, Associazione di immigrati con

settore agronomico e delle energie

getti e lavori nei Paesi del sud del

competenze.

rinnovabili, individuati come am-

mondo.

ENEA – Agenzia nazionale per le

biti trainanti per contribuire a so-

nuove tecnologie – l’energia e lo

stenere il tessuto socio-economico

sviluppo

sostenibile,

locale e migliorare le condizioni di

Ente di ricerca di diritto pubblico

vita della popolazione. L’intervento

Regione Marche, PF Cooperazione

del Movimento Shalom si svolgerà

allo sviluppo, Ente territoriale lo-

in Costa d’Avorio, a Fronan, e mira

cale.

da un lato a rafforzare la produtti-

economico

COMI – Cooperazione per il Mondo

vità della Cooperativa di Fronan, in

In via di sviluppo, ONG socio FOC-

modo da offrire una fonte di reddi-

SIV.

to sicura alle donne che ne fanno

CPS – Comunità Promozione Sviluppo, ONG socio FOCSIV. CVM – Comunità Volontari per il

Segui il Movimento Shalom su :

parte, e dall’altro a sensibilizzare i giovani contro i rischi delle migrazioni illegali. Maggio 2017| SHALOM | 31


LA VOCE DELLE SEZIONI SHALOM BIENTINA

U

n anno è passato anche per la Sezione Shalom di Bientina, come ogni Associazione o gruppo operativo che si rispettano, è doveroso fare un bilancio, riflettere su ciò che di positivo è stato realizzato , su ciò che possiamo migliorare e correggere per essere ancor più efficienti , organizzati, coordinati, concordi. Con orgoglio voglio ricordare che abbiamo raggiunto l' obiettivo di dare un forte contributo per il sostegno e lo sviluppo del villaggio di Pouni in Burkina Faso. In seguito al viaggio effettuato dal referente e coordinatore della Sezione Shalom di Bientina nel villaggio erano stati individuati diver-

32 | SHALOM |Maggio 2017

si bisogni ai quali dare risposte con i nostri progetti. Abbiamo sostenuto, a Pouni, con il microcredito le attività di 112 donne, abbiamo fornito due computers e una stampante alla scuola primaria ristrutturata ed elettrificata nel precedente progetto, dato un contributo per l' acquisto di generi alimentari alla mensa della medesima scuola e fornito materiale didattico per gli allievi più bisognosi. Grazie ad una famiglia benefattrice di Bientina abbiamo edificato a Fada un orfanatrofio-asilo. Per una realtà non grande come la nostra centrare tutti questi obiettivi era quasi impensabile. Ma grazie all' impegno che ciascuno di noi ha messo nelle varie e costanti iniziative, affinchè avessero successo, abbiamo raggiunto una

somma sufficiente a soddisfare le richieste presentateci. Al ritorno dal Burkina Faso il referente Shalom della sezione di Bientina ha informato i volontari sulla buona realizzazione di quanto programmato 20 mesi orsono e ha fatto presente che ci sarebbero ancora dei progetti da realizzare: finanziare col microcredito altre donne, riparare due pozzi a Pouni, arredare l' asilo-orfanatrofio di Fada. Cercare di migliorare se pur di poco la vita in quella comunità del Burkina non è solamente frutto del nostro impegno ma è anche merito di privati, di imprese che credono nel nostro operato e nei valori di Shalom: Carrozzeria Tiglio, Rotary Club Castiglioncello, BCC Valdinievole, BCC


VIRUS

ONLUS

il della SOLIDARIETA’ CONTAGIA I TUOI AMICI

VIRUS

Il Movimento Shalom è come un che si diffonde dall’uno agli altri. Se ne resti contagiato te ne accorgi facilmente perchè Shalom ti cambia la vita, diventi più felice, affronti le difficoltà con maggiore forza, capisci in fondo che la vera gioia è nel dare, che la vera felicità si trova costruendo il Bene e la Giustizia.

VIRUS

Come tutti i , anche lo Shalom, quando ti prende non puoi fare a meno di contagiare chi ti sta vicino, gli amici, i conoscenti, i colleghi di lavoro, i compagni di scuola...

...Ah un ultima cosa!!!

VIRUS SHALOM

Per il non ci sono vaccini ne terapie va solamente assecondato.... Vai dunque e contagia....

Si cura solo con la

“SOLIDARINA”


LA VOCE DELLE SEZIONI SHALOM

Pisa e Comune di Bientina. Un ringraziamento di cuore ai volontari Sez. Shalom di Bientina per aver contribuito e per essersi prodigati per la buona riuscita dei progetti: Maria Bagnoli, Annalia Lucchesi, Bini Barbara, Velia Baldini, Ida Toncelli, Liliana Antonelli, Pina Sgarzi,Alex Romeo, Debora Bertoli. Giuliano Bandecchi

FUCECCHIO CUOCHI CORAGGIOSI A SCUOLA DI CUCINA!

L

a sezione di Fucecchio del Movimento Shalom e gli Ortolani Coraggiosi a scuola di cucina per imparare a cucinare gli ortaggi di stagione e a non sprecare con un corso di cucina sostenibile. Dal 28 Gennaio al 1 Marzo nei locali del Movimento Shalom di Fucecchio , in Via Donateschi 33, Saletta Don Milani, con Benedetto Squicciarini, di lotta allo spreco tema molto caro al Movimento Shalom e alla Cooperativa Sinergica degli Ortolani Coraggiosi. L'iniziativa è nata dalla volontà delle due realtà del territorio di Fucecchio che hanno portato avanti varie iniziative e che condividono temi e valori per una vita dove il rispetto, la condivisione e l'inclusione sono un modo di essere. Il percorso si è svolto attraverso 2 incontri teorici e 4 lezioni pratiche; sabato 28 gennaio è stato organizzato un aperitivo eco-sostenibile per la presentazione del cor34 | SHALOM |Maggio 2017

so; successivamente si è tenuto un incontro sul tema :” Il coraggio di non sprecare” con la guida di <Benedetto Sqicciarini, fiduciario della condotta Slow food della zona del cuoio e di Eloisa Lo Presti responsabile della Cooperativa Sinergica. Le lezioni pratiche sono state curate per quattro Mercoledi dal cuoco Benedetto Squicciarini che, con la sua generosità , competenza e con la sua filosofia di vita ha trasformato i prodotti offerti dagli Ortolani in cose gustose profumate e colorate.

A fine corso è prevista una cena solidale in modo da condividere questa esperienza. Lo scopo dell'iniziativa è quello di sensibilizzare sul tema del non spreco per una cucina sostenibile nel rispetto dell'ambiente e dell'altro. Hanno partecipato 12 persone che manualmente hanno potuto collaborare alla realizzazione dei piatti proposti ad ogni incontro. Qualche piatto ? Vellutata di porri, involtini di cavolo nero salsiccia e besciamella, insalata di arance finocchio kiwi e insalata di stagione, passata di ceci e cavolonero, risotto al al radicchio rosso, torta di cavolo romanesco gratinata, gnocchi di pane , cavolo nero con aringa arancia . Mettendo insieme spazio, competenza e buoni prodotti si possono fare belle cose.

Maria Grazia Caciagli

CERRETO GUIDI INSIEME PER OSSY

L

’undici febbraio si è svolta, a Cerreto, la seconda edizione della cena “Insieme per Ossy”, con lo scopo principale di raccogliere i fondi necessari a poter pagare la quota annuale dell’adozione a distanza della piccola Ossinadou, la bambina che noi ragazzi del gruppo Shalom di Cerreto Guidi abbiamo adottato circa tre anni fa. L’idea di trovare i soldi necessari attraverso una cena è nata per coinvolgere la popolazione di Cerreto in questo progetto, affinché ogni partecipante si possa sentire un po’ genitore della nostra sorellina africana, e per sensibilizzare in questo modo quante più persone possibili al tema dell’adozione a distanza così caro al Movimento Shalom. La cena di quest’anno ha replicato il grande successo della prima edizione: circa 130 partecipanti hanno potuto gustare, ad un prezzo assolutamente popolare, il menù di ottima qualità che i nostri “chef” hanno realizzato con amore e con l’impiego di diverse ore di lavoro. Tutti i ragazzi del gruppo (siamo 13 attualmente) si sono impegnati nel rendere l’ambiente accogliente e piacevole, hanno fatto da camerieri, hanno preparato prima, pulito dopo, perfino istallato un monitor per far vedere ai più esigenti la finale di Sanremo. Un Don Donato in splendida forma ha animato la serata con una tombola avvincente


LA VOCE DELLE SEZIONI SHALOM

che è andata avanti dall’antipasto fino al dolce. Crediamo quindi che, oltre ad aver ampiamente raggiunto lo scopo economico dell’iniziativa il cui ricavato ci permetterà anche di finanziare un altro progetto, sia stata una splendida serata all’insegna dei più sinceri valori del Movimento Shalom: solidarietà, amicizia, fratellanza. Vi aspettiamo l’anno prossimo per la terza edizione! Francesca Brotini

TARANTO SHALOM, ESPERIENZE AL FEMMINILE DA QUI FINO AL BURKINA FASO Confronto sul lavoro e la vita "in rosa"

E

ssere donne, in tribunale, nel giornalismo, nella sanità, nelle pietraie del Burkina Faso, è una prova di forza di volontà. Culture, risorse, panorami, cambiano. Rischi e responsabilità di esistenze inconsapevoli di diritti e capacità sono uguali. Lucia Parente De Cataldis, vice presidente nazionale del Movimento Shalom, ha organizzato e moderato, al Liside, la mattina del 6 marzo, l'evento “Il Ruolo della donna oggi, nella società”. Intendeva instillare fiducia, affinché Taranto non sembri una città morta e si coltivino vocazioni: «I giovani sono vivi, sono il futuro, hanno idee. I sogni si possono realizzare». Un filmato su Ouagadougou mostrava chi reagi-

si è soffermata sull'importanza di sentirsi cittadini: «Dopo la scuola, bisogna essere preparate alla vita. Io ho studiato Medicina a Bari, senza raccomandazioni. I bravi erano normali figli di persone umili, con voglia di andare avanti». Lo scopo di Angela Maria Sant'Arcangelo, dirigente scolastica, era regalare speranza. Quando la campanella ha suonato, studentesse e studenti hanno lasciato l'aula magna e la mostra pittorica di Annamaria Alma. Un solo sogno in più sarà un traguardo. Francesca Rana (dal Nuovo Quotidiano di Puglia, cronaca di Taranto, 7 marzo 2017)

sce all'assenza di prospettive: «Gli uomini sono bigami e non mantengono le famiglie. Le opportunità di lavoro, le donne burkinabè, vanno a cercarle. Spaccano pietre con i bambini vicino, e portano a casa denaro». Una chiacchierata tra donne lavoratrici tarantine mirava ad illuminare esempi positivi. Antonella Montanaro, Procuratore della Repubblica al Tribunale dei Minori, ha consigliato di fare attenzione alle scorciatoie: «Molte pensano di far valere la propria femminilità ed ottenere qualcosa. Sbagliato. Nel tempo, la concreta preparazione e possibilità lavorativa si coglie. Non fatevi fuorviare. Questa città vive un momento di degrado, eppure diverse donne hanno ruoli apicali e lavorano benissimo. Non ci regala niente nessuno. I risultati arrivano. Fate affidamento sulle vostre capacità, sacrificatevi, perseguite sogni. Se ci credete, ci riuscirete al 90% e non dovrete rinunciare ad essere madri». Gabriella Ressa, direttrice di Radio Cittadella, addetto stampa della Cittadella della Carità e presidente di AmicA (Amiche dell'Addolorata), ha raccontato il percorso di giornalista e madre “multitasking” nella comunicazione sociale: «Ho voluto fortemente sia una famiglia, sia un lavoro. Bisogna conoscere i punti di forza e debolezza e chiedersi “Io cosa so fare?” o “Cosa vorrei fare?”. A quel punto, possiamo fare sogni, realizzabili. Non scendete a compromessi e state attenti ai social. I vostri racconti restano sul web e creano voyeurismo». Dirigente medico al Dipartimento di prevenzione, in rete con il Liside nell'alternanza scuola/lavoro, Tatiana Battista

’Atelier Shalom sta crescendo piano piano insieme ai suoi abituali frequentatori: i bambini. Entrambi hanno bisogno di farsi le ossa, hanno bisogno di crescere, hanno bisogno di fare esperienza. Per questo motivo abbiamo iniziato ad intraprendere una serie di percorsi che ci hanno arricchito di nuove conoscenze e che ci hanno fatto divertire molto. Iniziamo dalla più ludica, quella che ha coinvolto anche i più grandi, i genitori: il carnevale. A San Miniato esiste da molti anni il Carnevale dei Bambini ed essendo tale non potevamo mancare! Abbiamo organizzato dei laboratori di costruzione e le mamme e i papà hanno fatto il vestito al proprio figlio. Da parte di tutte le famiglie

Maggio 2017| SHALOM | 35

SAN MINIATO ...E OGGI COSA SI FA?...

L


LA VOCE DELLE SEZIONI SHALOM si è avuto un riscontro positivo in quanto ci hanno aiutato con il recupero dei materiali per costruire i vestiti e oltre al puro divertimento e le perplessità con cui si sono approcciati “all’arte del cucire” (se così possiamo definire l’uso della colla a caldo), i figli si sono sentiti importanti perché i loro genitori hanno costruito un vestito dal niente e hanno dedicato del tempo per loro con loro. Da questo laboratorio è venuta fuori una tribù di indiani Shalom che ha sfilato come gruppo al Carnevale dei Bambini. Un’altra esperienza, breve ma intensa, è stata quella di musicalità insieme all’associazione Music Together Anterre. Antonio e Martina, i due maestri di musica, ci hanno accompagnato in un pomeriggio fatto di musicalità insieme ai bam-

36 | SHALOM |Maggio 2017

bini piccolissimi (0-4 anni) e piccoli (5-9 anni). Il loro metodo, come si legge dal loro sito «è una esperienza rilassata, giocosa, partecipativa e di esplorazione che nutre la crescita musicale, permette ai bambini di sviluppare la loro intelligenza musicale e pone le fondamenta per i loro futuri progressi in musica». E’ stato un pomeriggio dedicato completamente alle famiglie perché i bambini dovevano essere accompagnati da un adulto che si prendesse cura di loro. Uno dei tanti impegni dell’Atelier, cercare è dare uno spazio in cui genitori e figli possano fare esperienze condivise in un clima sereno e rilassato. L’ultima iniziativa, ancora in corso, esclusivamente per i bambini, prevede un ciclo di lettura: “Storie in biblioteca”. Un progetto iniziato

in collaborazione con la Biblioteca Comunale Luzi di San Miniato. Si tratta di cinque incontri di lettura insieme ad Ylenia, la bibliotecaria, sui temi dell’amicizia, del rispetto, dell’autostima e della fantasia. I bambini si sono appassionati molto a questi incontri che finiscono sempre con il prestito di un libro scelto da loro. Crediamo che la lettura sia il modo più efficace per arrivare alle loro menti, ma anche ai loro sentimenti in quanto si immedesimano nei personaggi delle storie e, in questo modo, riescono ad elaborare molte situazioni che altrimenti non riuscirebbero ad esprimere a parole.

Ester Arzilli


DIARIO DI AMORE, AMICIZIA E SOLIDARIETÀ SHALOM Data 1 GENNAIO

Attività Giornata mondiale della Pace

Dove Larciano (PI)

Progetto Progetto Scuola di Pace

4 GENNAIO

Tombolata

Porcari (LU)

Progetto pane Shalom

5 GENNAIO

La befana nelle case

Ponsacco (PI)

Progetto Scuola di Pace

5 GENNAIO 16-27 GENNAIO 21 GENNAIO 27 GENNAIO 27 GENNAIO

Fucecchio (FI) Benin-Togo-Senegal San Miniato (PI) Volterra (PI) Vinci (FI)

Progetto Senegal

11 FEBBRAIO

Tombolata Viaggio Umanitario Esperienze di musicalità Suggestioni in Fortezza Conferenza: storie di viaggi e di mari Inizio corso di cucina: Cuochi coraggiosi Presentazione libro: La Pira e i giovani Conferenza Adozioni Internazionali Cena per Ossy

12-18 FEBBRAIO

Viaggio Umanitario

Burkina Faso

13 FEBBRAIO 24 FEBBRAIO 24 FEBBRAIO 25 FEBBRAIO 1 MARZO

Inizio Progetto doposcuola Conferenza AcquAfrica Presentazione libro Togo Festa di carnevale Cena Pane e Acqua

28 GENNAIO 2 FEBBRAIO 7 FEBBRAIO

6 MARZO 11 Marzo 13 MARZO 19 MARZO 25 MARZO

31 MARZO 1 APRILE

Cena e tombola solidale

1 APRILE 3-4 APRILE

Festa di Primavera Conferenza: prospettive per lo sviluppo umano integrale Il Diritto al lavoro delle persone disabili Meeting della Pace 42^ Festa della Pace

25 MARZO 30 MARZO

10 APRILE 17 APRILE 1 MAGGIO

Fucecchio (FI) San Miniato (PI)

Progetto Scuola di Pace

Roma Cerreto Guidi (FI)

Empoli (FI) Firenze Firenze Ponsacco (PI) Cerreto Guidi (FI), Fucecchio (FI), Ponsacco (PI), San Miniato (PI) e Taranto Conferenza: il ruolo della don- Taranto na oggi nella società Corso: volontariato in Comuni- San Miniato (PI) cazione Consegna Premio Aramini a Empoli (FI) Shalom Torneo di Burraco Bientina (PI) Inizio Campagna Colombine della Pace Cena di solidarietà Presentazione video: L'Islam Gentile Cena di beneficenza

Progetto Atelier Progetto Acqua Progetto scuola di Pace

Progetto adozioni a distanza Progetto Scuola di Pace Progetto Acqua Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace

Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace

Progetto Burkina

Piazze e centri commerciali Fucecchio (FI) San Miniato (PI)

Progetto Scuola di Pace

Santa Maria a Monte(PI) Poggio a Caiano (PO)

Progetto Burkina

San Miniato (PI) Roma

Progetto Atelier

Pontedera (PI)

Progetto Scuola di Pace

Orvieto Collegalli (FI)

Progetto Scuola di Pace Progetto Scuola di Pace

Progetto Benin Progetto Scuola di Pace

Progetto M.me Bernadette

Maggio 2017| SHALOM | 37


COME ADOTTARE A DISTANZA

Paesi: Burkina Faso, Congo Brazzaville, Eritrea, Etiopia, India, Pakistan, Uganda E’ necessario compilare una domanda di richiesta di adozione a distanza dove vanno specificati i dati anagrafici del richiedente. La richiesta può essere fatta tramite internet sul sito www.movimento-shalom.org oppure inviando un fax allo 0571-1834775 Nell’arco di circa 30 giorni perverrà tramite il servizio postale l’atto di adozione contenente la fotografia, le indicazioni sullo stato di salute e della famiglia del bambino/a assegnato/a insieme ai dati per poter effettuare il versamento della quota annua di € 200,00 (suddivisibile anche per chi lo desidera in 2 rate semestrali di € 100,00) Dati per il versamento: Bonifico: CRSM codice Iban: IT49U0630071150CC1000006324 intestato a Movimento Shalom onlus via Carducci n 4 56028 San Miniato (Pi). Nella causale specificare: adozione in … Conto corrente Postale: n° 11858560 intestato a Movimento Shalom onlus via Carducci n 4 56028 San Miniato (Pi). Nella causale specificare: adozione in …

38 | SHALOM |Maggio 2017

Carta di credito: per chi è in possesso di un indirizzo di posta elettronica saranno inviate le password di accesso all’area riservata del sito http://donazioni.movimento-shalom.org con le quali si potrà effettuare il pagamento online con carta di credito Per ulteriori informazioni contattare la segreteria centrale allo 0571-400462 e-mail: adozioniadistanza@movimento-shalom.org

Adozioni a distanza in Burkina Faso per il sud Italia Contattare la sezione Shalom di Taranto: telefax 099-7366518 – e-mail shalom15@inwind.it o per posta Movimento Shalom via Emila n 20 74100 Taranto. Compilare la domanda di adozione a distanza richiedendola a Movimento Shalom oppure scaricarla dal sito www.movimento-shalom.org Al ricevimento dell’atto di adozione a distanza si può effettuare il versamento sul c/c 64935 della Banca Popolare di Puglia e basilicata Ag. 6 di Taranto cod. Iban: IT89Z0538515 8060 00000064935 intestato a Movimento Shalom Adozioni a distanza.


PROGETTI DI SOLIDARIETÀ APERTI NEL MONDO Università IPS: Asino da trasporto: Progetto Acqua: Progetto 7 Gennaio: Una Mucca per la vita: Una Banca per i poveri: Dal fango ai mattoni: Progetto M.me Bernadette Casa della Pace Massimo Cecchi in Uganda Vanda X il Togo & la casa di Giacomo Foresteria sanitaria e ambulatori oculistici Progetto Koupela

una borsa di studio per l’Università di agronomia, diritto e comunicazione in Burkina Faso. € 1.500,00 per una borsa di studio. acquisto e dotazione, a giovani burkinabè, di un asino con carretto da trasporto per l’avviamento di una piccola attività. € 600,00 perforazione di pozzi nei villaggi più poveri del Burkina Faso. per contribuire a questo progetto: C.R. Volterra codice IBAN: IT69 H063 7071 1500 000 10000 998. € 6.850,00 completamento del complesso scolastico a Dorì in Burkina Faso. acquisto e dotazione, a una famiglia ugandese, di una mucca da latte che potrà essere utilizzata per l’alimentazione dei bambini e come animale da soma nell’agricoltura. € 500,00 progetto di microcredito in Burkina Faso, Uganda e Senegal volto a sostenere piccole realizzazioni, soprattutto delle donne. € 250,00 ricostruzione di una casa di 60 mq in Uganda. € 1.650,00 centro di accoglienza per bambini orfani. Costruzione e avviamento di un bistrot a Nouna in Burkina Faso centro di formazione giovanile alla pace ed alla cooperazione per l'Africa centrale a Mityana. Scuola professionale di agronomia. Fattoria equo solidale dona un mattone per la costruzione della cappella, € 5,00; con € 100,00 si può mantenere uno studente ai corsi di alfabetizzazione. realizzazione di una foresteria per ospitare personale medico e paramedico e di due ambulatori oculistici presso il centro Laafi Roogo a Ouagadougou in Burkina Faso Arredi e atterezzature per la scuola materna a Koupela in Burkina Faso. € 18.000 realizzazione di una Casa Famiglia a Lokossà in Benin. € 200.000

Casa Famiglia Riccardo e Ruggero Di Flavio in Benin Progetto Acqua in Congo realizzazione di una fabbrica per la potabilizzazione e l'imbottigliamento dell'acqua. € 60.000 Brazzavilla Professionisti senza fron- formazione e svilippo agricolo in Costa d'Avorio tiere in Costa d'Avorio

PER CONTRIBUIRE AD UNO DI QUESTI PROGETTI:

CRSM filiale di San Miniato codice IBAN: IT49 U063 0071 150C C100 0006 324 oppure CCPostale n° 11858560 entrambi intestati a Movimento Shalom Onlus via Carducci, 4 - 56028 San Miniato - Pi specificando nella causale il progetto prescelto.

ADOZIONI INTERNAZIONALI

Il Movimento Shalom opera anche nel settore delle adozioni internazionali. Per informazioni tel. 0571-43987 e-mail adozioniinternazionali@movimento-shalom.org

ADOTTA UN SEMINARISTA

Con 600 Euro contattando il Movimento Shalom sezione di Taranto allo 099-7366518 e-mail shalom15@inwind.it oppure il Diacono Mino Gentile al 328-9228957 e-mail cristinaintini@hotmail.com si può adottare a distanza un seminarista in Burkina Faso. C/C n° 64935 della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Taranto codice Iban: IT89 Z0538515 8060 000000 64935 intestato a “Movimento Shalom Adozioni a Distanza” specificando nella causale: “adozione di un seminarista”. Maggio 2017| SHALOM | 39



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