tradizioni natalizie in Moldova
E Per secoli la gente moldava ha preservato intatte le proprie tradizioni, spesso assai suggestive, che perpetuano l’eredità culturale spirituale dell’intero popolo e ne configurano l’identità. Per la maggior parte, le abitudini, le cerimonie, i riti, provengono dalle espressioni dell’antica civiltà contadina, dove si conciliano armoniosamente gli elementi profani con quelli religiosi.
’ noto che il Natale in Moldova ricorre, secondo il calendario ortodosso, il 7 Gennaio, rispetto a quello cattolico che è il 25 Dicembre. Ma la gente moldava celebra anche il culto della terra, nel periodo dell’anno appena trascorso, in cui la stagione invernale cede luogo a un preannuncio di primavera. In questo tempo si ritiene che gli «spiriti» ritornino per poco tra i vivi, perciò si accendono luminarie e candele che ne simboleggiano la presenza. Ma ancor più significativo è il rito di deporre in contenitori e vasi il germe fresco di grano, che si conserva finchè non inverdisce; e il rito vale come atto propiziatorio per l’abbondanza dei raccolti. Un altro rituale simbolico è quello praticato dagli sposi novelli che depongono un oggetto personale sul limitare della propria casa . Anche questa è una vecchia consuetudine con significato augurale e propiziatorio. Per la festa di San Basilio - il 14 Gennaio - le giovani da marito usano immergere in un vaso d’acqua un rametto di melo ed una monetina, ritenendo così di poter vedere in sogno il futuro sposo. Nel giorno di Capodanno si cede il passo ad un parente o un amico, il quale getta a piene mani del grano nelle stanze, come augurio di prosperità. Una singolare tradizione consiste nel ballo della «capra»che ha un’ origine tanto remota, quale retaggio di una
antica cerimonia pagana, di cui s’è perduto il primitivo significato. Alcuni giovani indossano maschere e pelli caprine, ed eseguono una suggestiva danza. I più piccoli usano recarsi presso parenti e vicini, avendo con sè delle campanelle che lasciano squillare sull’uscio delle famiglie visitate. I ragazzi invece vanno di casa in casa cantando canzoni e filastrocche, portando in mano un’asta che regge in punta una stella, arricchita di materiali colorati e lucenti. Un’altra curiosa tradizione è il canto della «Sorcova» che si accompagna ad una serie di colpi ritmici battuti sul terreno: l’atto richiama quasi l’idea di un esorcismo contro presenze malefiche. Sorcova è un termine di origine slava che deriva da «soroc» - 40, cioè il numero di battiti che si effettuano durante il canto, accompaganto da musiche, eseguite con antichi strumenti tradizionali. La notte di Natale ci si reca in chiesa alla liturgia che assume una particolare solennità. Ma si riserva un momento importante alla cena natalizia, che sottolinea il senso della festa, cui corrisponde l’alto valore che i moldavi attribuiscono alla famiglia. Si osservi che gli atti e i comportamenti che derivano dalla cultura popolare moldava, sono la testimonianza viva di un popolo che ha la piena coscienza e la dignità della propria Storia.