GDS 08-02-2013

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

LETTERE

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TERZO TEMPO DITE LA VOSTRA

Porto Franco

INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17 Email: gol@rcs.it

A CURA DI FRANCO ARTURI Twitter: @arturifra

Stramaccioni, l’Inter e i tre partiti Vedendo giocare la Beneamata mi sono convinto che Stramaccioni non per sue colpe abbia diretto l'ultimo misero spettacolo. Suggerisco però al presidente ed ai suoi collaboratori di prendere come nuovo allenatore un domatore da circo con tanto di frusta nuova. Ho scritto nuova perché vedendo la voglia che ci mettono dovrà usarla parecchio. Max Carlieri (Carrara)

Avete centrato benissimo i 3 punti che non vanno nell'attuale momento dell'inter: concentrazione che in vari momenti viene a mancare, condizione fisica approssimativa (perché gli altri arrivano sempre prima? Sarà solo un problema di testa?), e continui cambi modulo. Purtroppo in tutte e tre la responsabilità dev'essere del mister. Mai avevo visto un simile rimescolamento di uomini e di schieramenti come con Strama. Ora la società deve seriamente interrogarsi e confrontarsi col tecnico con una domanda sola: Strama, hai un'idea di co-

Ti smaschero, Gazzetta Nell’ultimo periodo, ho notato che l'astio verso l’Inter è aumentato sempre di più. Il club nerazzurro fa notizia sul vostro giornale solo se si tratta di eventi negativi. Per non parlare poi dei commenti post partita: l'ultimo in ordine di importanza (è solo un esempio), il rigore concesso alla Roma in campionato: vi siete schierati a favore ovviamente della decisione arbitrale... Pasquale Lista

Siccome ormai nella testa di tutti la Juventus ruba, perché non provate a cambiare questo luogo comune? Potete fare un articolo in cui elencare tutti i favori che hanno avuto Napoli e Milan quest'anno? Se vi avanzerà spazio visto che sono tanti, aggiungeteci il motivo per cui la sentenza di Conte e Cannavaro è stata diversa visto che l'imputazione era la stessa. Ah, poi gentilmente vorrei sapere se metà squadra dell'Udinese sarà squalificata per aver aggredito l'arbitro...

me far giocare la tua squadra? Hai delle convinzioni, giuste o sbagliate che siano? Purtroppo sembra il contrario. Infine un'annotazione che in prospettiva può far sorridere. Dopo anni di squadra definita logora, vecchia, da rottamare, ieri, tolti gli anziani Chivu e Zanetti, l'età media era di 27 anni circa, con i soli Palacio e Cassano a toccare quota 30. La strada imboccata è quella giusta, almeno da questo punto di vista. Andrea Leo (Trieste)

interessi più del vendere copie o gonfiare i dati d'ascolto, è che quest'anno il Napoli è la squadra più influente del Palazzo. Non vi costa niente riconoscerlo. Anzi, qualcosa vi costerebbe: perdereste dei lettori (di dubbia intelligenza), ma ne guadagnereste qualcuno con più sale in zucca... Luca Russo

Ma come mai quando perdono o sono in crisi di risultati Inter, Milan e le altre squadre di alto livello ci scrivete su tante pagine, mentre con la Juventus che in 7 giornate fra campionato e coppa ha vinto una sola volta al 90' scrivete una mezza paginetta e parlate di crisetta? P.s: so che questa lettera, in quanto contro la vostra Juventus, verrà cestinata subito, perché sulla Gazzetta da un po' non si può dir male della Vecchia Signora. Carlo Beggi (Pisa)

Volevo farvi i complimenti per la strepitosa campagna elettorale pro Berlusconi. Certi titoloni per una vittoria (con un rigore inesistente) non si erano visti nemmeno per la conquista del mondiale 2006...

Alessandro Cucchi (Lodi)

Vincenzo Ricciardi (Mazara del Vallo)

Evitate di assumere giornalisti tifosi. La verità, sempre che vi

Fermi tutti, siete su «Scherzi a parte»! No, calmi: sono io che

Ecco riassunti i due partiti di maggioranza: colpa del tecnico, no colpa dei giocatori che non lo seguono. La variante «colpa del mercato, cioè del presidente che non caccia la grana» vince le elezioni più raramente. L’Inter è una strana cosa quest’anno. A forza di volerla imprevedibile, l’impressione è che Stramaccioni l’abbia resa indecifrabile anche a se stesso. Personalmente, ho apprezzato poco che, mesi fa, proprio dopo la sconfitta interna col Siena, abbia ceduto alla moda della dife-

scherzo. Comunque avete fornito dei nuovi pezzi alla nostra collezione di «quelli che hanno capito da che parte sta la Gazzetta». Stiamo valutando se farne un bel libro. Grazie a tutti.

La mia Samp impoverita Sono un sampdoriano che si chiede come è possibile che la società a cui tengo, finanziariamente solida, si debba sbarazzare di Pozzi, Poli e forse Icardi. Tre gioielli che potrebbero essere l'ossatura della futura squadra per non lottare più per non retrocedere, anzi ambire a traguardi eccellenti. Claudio Corradino (Gussago, Bs)

Buona domanda. Forse la solidità finanziaria cui lei accenna ha bisogno di appoggiarsi a operazioni come queste.

In ricordo di Guerrieri Grazie a tutti per le testimonianze di affetto nei confronti di mio padre, Dido Guerrieri: è stato molto bello vedere quanto fosse amato ed apprezzato dalla sua «famiglia» allargata.

sa a 5, che è servita a poco se, a distanza di un girone intero, la squadra ha riperso con lo stesso Siena dopo un discreto numero di risultati deludenti. Tutti gli osservatori professionali hanno rilevato quanto sia difficile non appoggiarsi a un sistema di gioco principale: il calcio non è il basket dove si cambiano anche 5 difese nella stessa partita, variando a volte anche nella stessa azione. Gli automatismi sono molto più complessi e hanno quindi bisogno di addestramenti più lunghi. Sempre ammesso di disporre di uomini per tutte le stagioni, naturalmente: quel Ranocchia spesso portato sulla fascia contro un’ala più rapida di lui è già costato la panchina a Gasperini, per esempio. Un ottimo centrale non è necessariamente un buon terzino. Ma resto dell’idea che un allenatore giovane debba poter sbagliare. Gli deve essere consentito di farsi un’esperienza sul campo, proprio come a un giocatore esordiente. Fa bene Moratti a insistere su di lui perché le esperienze negative lo formeranno. Non mi stupirei che l’Inter finisse il campionato alla grande.

Vista la sua scarsa confidenza con la religione abbiamo pensato di organizzare un incontro tra amici, con lo scopo di ricordarlo, sabato prossimo 9 febbraio dalle ore 10.30 alle ore 12.30 presso lo NH Touring Hotel, Via U.I. Tarchetti 2, Milano (zona Piazza Repubblica/Stazione Centrale). L’idea è di non essere tristi, lui non lo avrebbe voluto, e ricordarlo, per chi ne avesse voglia, tramite storie, citazioni, o quant’altro. Mio padre, grande scaramantico, non ha mai partecipato né ad iniziative di questo tipo né a funerali, quindi sentitevi veramente liberi di intervenire o meno, per noi vuole essere solo una maniera di ricordarlo dopo la valanga di affetto che ci ha travolto in un momento triste. Luca Guerrieri

Una lettera che colpisce, pienamente in linea con l’umanità e la leggerezza con cui suo padre, grande allenatore e uno dei fondatori del grande basket in Italia, ha attraversato la vita e lo sport. Il «prof», scomparso nei giorni scorsi, ha regalato a molti di noi momenti di cultura, gioia e spettacolo: e fra questi credo ci siano tanti lettori di questa rubrica: per questo mi sono permesso di allargare l’invito. Un abbraccio.

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NUMERI E MEZZI Il progetto SciaAbile Il progetto SciAbile, che ha compiuto ieri 10 anni, coinvolgerà 120 atleti fino a marzo; nel 2012 furono 138, per un totale di oltre 600, dai 4 ai 65 anni, il 35% sotto i 15 anni. L’80% è composto fra disabilità fisiche e intellettive, il restante sensoriali. Gli ausili utilizzati Quali sono gli ausili utilizzati per partecipare al progetto SciAbile? Monosci e bisci per paraplegici e chi non può stare in piedi, tandem ski per chi ha bisogno di essere accompagnato, stabilizzatori per amputati, caschi con megafono per le guide di non vedenti: permettono a tutti di provare le piste. Ice sledge hockey (c.ar.) Partita decisiva per l’Italia dell’ice sledge hockey, l’hockey su ghiaccio su slittino, al Torneo Città di Torino, il più importante in vista dei Mondiali di aprile in Corea. Gli Azzurri di Massimo Da Rin, dopo una sconfitta con la Rep.Ceca (0-1) e una vittoria con il Giappone (4-1), si giocano al PalaTazzoli la finale con la Russia (ore 10, diretta Raisport 2).

L’EVENTO RICORRENZA SIGNIFICATIVA

Il decennale di SciAbile con Zanardi

Alex Zanardi in versione sciatore a Salice D’Oulx CLAUDIO ARRIGONI SAUZE D’OULX (TO)

In 10 anni ci sono passate centinaia di persone, ragazzi e ragazze, bambini, adulti. Chi senza le gambe, chi muovendo male il proprio corpo o con la spina dorsale spezzata, chi con capacità di comprensione ridotte oppure senza poter vedere o ancora sentire. Condizioni che Alex Zanardi conosce bene: dal 2003, due anni dopo l’incidente per il quale gli sono state amputate le gambe, arriva da Noventa Padovana a Sauze d’Oulx, Alpi piemontesi, almeno una volta l’anno. E’ il primo sostenitore del Progetto SciAbile, decennale festeggiato ieri con una bella festa, iniziativa per avviare persone con ogni tipo di disabilità allo sci: «Nasce da gente brava, angeli vestiti da maestri di sci, ma vive da così tanto tempo perché Bmw Italia ci ha creduto, magari senza ritorni in cambio, perché serve anche questo». Carlotta ha 17 anni, mai un debito e media dell’8 in 4 anni all'Istituto professionale per il sociale di Torino, ascolta quelle Certe Notti del Liga e Laura Pausini, tetraparesi distonica, con difficoltà di ogni tipo di movimento e spasmi muscolari, dalla nascita, l’affetto infinito di Giorgia, sorella di 15 anni, mamma Marinella e papà Daniele. Ogni 15 giorni sono in montagna perché «Quando andiamo a sciare?» è la richiesta più ricorrente. Da quando aveva 6 anni lo fa insieme a Walter, uno dei maestri della Scuola Sci Sauze d’Oulx Project, che la fa salire sul monosci, un guscio poggiato su uno sci per chi non può stare in piedi, e insieme, lui dietro, scendono per le piste. Lo scorso anno ha provato anche lo snowboard, ma «sciare è più divertente». Lingua dei segni «Ho visto tanti sorrisi andare via

di qui. Se un ragazzo che passa le giornate in casa, magari giocando al computer, si accorge che può venire in montagna e addirittura riesce a sciare, oltre a divertirsi comprende quante altre cose può fare nella vita»: Zanardi ha fatto tesoro del saper valorizzare le abilità nella seconda parte della vita, quella dove, lui che usava solo i motori, ha vinto il doppio oro di Londra 2012 su una bici spinta dalle braccia. E per la festa ha convinto anche l’amico Fabrizio Macchi, campione del mondo di ciclismo paralimpico, senza una gamba amputata per un tumore quando era adolescente, a tornare su quell’unico sci dopo 14 anni e le discese con Alberto Tomba: «Paura all'inizio, voglia di ricominciare poi». Sono le parole che ripetono decine di disabili, che ogni anno frequentano SciAbile: «Da qualche tempo ci sono anche persone sorde, per questo i nostri maestri hanno imparato la lingua dei segni», dice Claudia Gambarino, psicologa, una delle anime del progetto, insieme al presidente Albert Bergoin. E con Zanardi, campione anche in questo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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