Gazzetta 20131027

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www.gazzetta.it domenica 27 ottobre 2013 1,30 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno LXIX LX X ­ Numero n Anno 43

MILAN IL PATTO CON MARIO SEMBRA DARE BUONI FRUTTI: E OGGI LA SFIDA COL PARMA DI CASSANO

BOXE

IL NUOVO BALO E’ SENZA CRESTA

«Tatanka» è tornato: Russo d’oro dopo 6 anni

Via anche l’orecchino: primi segnali di un cambio di stile. Di look e di vita BOCCI, DELLA VALLE, LAUDISA ALLE PAGINE 8­9

3 Mario Balotelli, 23 anni, attaccante del Milan e della Nazionale RAMELLA

JUVE C’E’ IL GENOA RIGENERATO DA GASPERINI

Conte: «Tentano di destabilizzarci» «Ho buoni rapporti con Marotta e la società. Il monito di Agnelli? Certe cose le dico da tempo anch’io» 3 Antonio Conte, 44 anni ANSA GRAZIANO, GRIMALDI A PAGINA 12 ROMA FU POLEMICO L’ADDIO AI BIANCONERI

De Sanctis a Udine tra record e rivincite I giallorossi cercano la nona vittoria. Per i friulani novità minisponsor: sulla maglia l’azienda di un imbianchino 3 Morgan De Sanctis, 36, anni SYNC CECCHINI, VELLUZZI A PAGINA 14 NAPOLI AL SAN PAOLO ARRIVA IL TORINO

Benitez mister cambio E’ la nona formazione

INTER­VERONA 4­2

4 HURRÀ 3 Tutti intorno a Rodrigo Palacio, 31 anni, dopo il secondo gol. In alto Massimo Moratti, 68 LAPRESSE/ANSA

Sorpasso: i nerazzurri sono quarti. Autogol procurato da Jonathan, poi Palacio, Cambiasso e Rolando. MOTORI Salgono a 10 i goleador di Mazzarri. Romulo: Vettel in pole «Arbitro ingiusto» Poker iridato CERRUTI, DALLA VITE, ELEFANTE, FROSIO, SPECCHIA, TAIDELLI DA PAG. 2 A PAG. 6 COMMENTO DI VERNAZZA PAG. 23

3 Rafael Benitez, 53 anni SYNC BRAMARDO, G. MONTI A PAGINA 13

Serie A / 9ª GIORNATA

9 771120 506000

31 0 2 7>

* Una partita in più

UDINESE 10 CAGLIARI 10 PARMA 9 SAMPDORIA* 9 LIVORNO 8 GENOA 8 CATANIA 5 SASSUOLO 5 CHIEVO 4 BOLOGNA 3

a un passo

Al tedesco basta un quinto posto nel GP India (ore 10.30) per conquistare il quarto trionfo di F.1 Alonso 8° dietro Massa 5° CREMONESI, IANIERI PAGINE 28­29

La Samp sale, Atalanta k.o. Fiorentina, esame Chievo CLASSIFICA ROMA 24 NAPOLI 19 JUVENTUS 19 INTER* 18 VERONA* 16 FIORENTINA 15 ATALANTA* 12 MILAN 11 LAZIO 11 TORINO 10

ARCOBELLI, GIULIANO, NARDUCCI ALLE PAGINE 23­33 3 Clemente Russo, 31 anni

PER MORATTI

Higuain dal primo minuto ballottaggio tra Hamsik e Pandev. Ventura senza 7 titolari: «Dai, proviamoci»

PARTITE Ieri INTER VERONA 4­2 SAMPDORIA ATALANTA 1­0 Oggi (ore 15) NAPOLI TORINO (ore 12.30) BOLOGNA LIVORNO CATANIA SASSUOLO CHIEVO FIORENTINA JUVENTUS GENOA PARMA MILAN UDINESE ROMA LAZIO CAGLIARI (ore 20.45)

Il pugile azzurro mondiale dei massimi: «E’ per le mie bimbe»

SAN SIRO APPLAUDE IL PRESIDENTE DEL TRIPLETE CHE HA CEDUTO A THOHIR. IN CAMPO È FESTA DI GOL

w

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

Silvio Berlusconi sollevato: oggi finisce l’ora legale. IL CLASICO SUCCESSO DEI CATALANI (2­1) CON CODA VELENOSA

Neymar più Sanchez: il Barça va Rabbia Real per un rigore negato 3 L’esultanza del brasiliano Neymar, 21 anni AP

CONDÒ, RICCI ALLE PAGINE 18­19

DA OGGI L’ORA SOLARE 11 12

11 12

1

10

2

9

3

8

4 7

6

5

1

10

2

9

3

8

4 7

6

5

Vi siete ricordati di spostare indietro le lancette di un’ora?


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

SERIE A L’ANTICIPO DELLA 9a GIORNATA tutti i gol nerazzurri

La maglia di Cambiasso Cambiasso, dopo avere segnato il gol del 3­1, mostra la maglia «Forza Ivan», dedicata a Cordoba AFP

9’ primo tempo Il tiro al volo di Jonathan che sarebbe finito fuori viene deviato da Moras: è il gol dell’1­0 REUTERS

12’ primo tempo Palacio infila in rete da due passi la corta respinta di Jorginho sul tiro di Guarin LAPRESSE

INTER 4x4 38’ primo tempo Cambiasso raccoglie una palla vagante toccata da Palacio, dopo il palo colpito da Nagatomo: è il 3­1 FORTE

Torna alla vittoria con un poker Verona superato: quarto posto I nerazzurri vincono dopo un mese: è la prima gioia dopo la cessione a Thohir Apre l’autorete di Moras, poi i soliti Palacio e Cambiasso. Gloria pure per Rolando ALBERTO CERRUTI MILANO

11’ secondo tempo Su calcio d’angolo battuto da Alvarez, Rolando appoggia in rete da due passi la palla del 4­1 LAPRESSE

La prima vittoria per Thohir. La prima senza Campa­ gnaro. Ma soprattutto la prima a distanza di un mese esatto dal sofferto 2­1 alla Fiorentina, la più bella e la più importante a San Siro. Perché questi tre punti, mai in discussione, val­ gono il ritorno al quarto posto

con il sorpasso sul Verona, che non aveva mai incassato quat­ tro gol, neppure quando aveva perso le altre due partite con­ tro Roma e Juve. Dimenticati i pareggi­beffa con Cagliari e Torino, a cavallo della sconfit­ ta con la capolista, l’Inter torna a sorridere festeggiando anche Rolando, decimo nerazzurro a segno in campionato, che met­ te l’ultimo sigillo dopo l’autore­ te iniziale di Moras e i gol dei

soliti Palacio e Cambiasso. Suc­ cesso che vale quindi, pensan­ do alla classifica degli avversa­ ri e soprattutto a come vince l’Inter, il cui unico difetto è da cercare ancora in difesa. In at­ tesa di ciò che farà oggi la Ro­ ma, la squadra di Mazzarri adesso ha il miglior attacco, con 23 gol, ma dietro ne ha già subiti 11, più di uno a partita, con la conferma di nuove e pe­ ricolose distrazioni di Ranoc­

chia e soprattutto Juan Jesus, spesso più bravi davanti che dietro. Approccio record La lezione di Torino è servita, perché l’In­ ter schiaccia subito il Verona con la fame arretrata di chi è rimasto a digiuno di vittorie nelle ultime tre partite. Basta­ no tre minuti, in meno di un quarto d’ora, e il lanciatissimo Verona viene riportato sulla

terra. Apre Jonathan che spara al volo un pallone calciato dal­ la bandierina da Cambiasso, trovando la decisiva deviazio­ ne di Moras, perché il suo tiro finirebbe fuori. E poco dopo ecco il raddoppio, senza aiuti­ no della fortuna, quando Pala­ cio è pronto a infilare da pochi passi una respinta di Jorginho su tiro di Guarin. Potrebbe ba­ stare così, ma l’Inter dimostra di essere una squadra con un


DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

INTER

VERONA

4

2

(3­5­1­1)

(4­5­1)

30 Carrizo; 35 Rolando, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 13 Guarin, 19 Cam­ biasso (dal 18’ s.t. 17 Kuzmanovic), 11 Alva­ rez, 55 Nagatomo; 10 Kovacic (dal 34’ s.t. 21 Taider); 8 Palacio (dal 20’ s.t. 7 Belfodil). PANCHINA 12 Castellazzi, 45 Maniero, 6 An­ dreolli, 9 Icardi, 16 Mudingayi, 18 Wallace, 25 Samuel, 31 Pereira, 90 Olsen. ALLENATORE Mazzarri. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI Belfodil a fine partita per c.n.r. AMMONITI Palacio per c.n.r., Jonathan per g.s.

1 Rafael; 29 Cacciatore (dal 38’ s.t. 21 Go­ mez), 18 Moras, 22 Maietta, 33 Agostini (dal 28’ s.t. 8 Cacia); 15 Iturbe, 2 Romulo, 5 Do­ nati (dal 10’ s.t. 30 Donadel), 19 Jorginho, 6 Martinho; 9 Toni. PANCHINA 31 Mihaylov, 3 Albertazzi, 4 La­ ner, 7 Longo, 11 Jankovic, 13 Bianchetti, 16 Rubin, 23 Gonzalez, 26 Sala. ALLENATORE Mandorlini. CAMBI DI SISTEMA dal 28’ s.t. 3­4­1­2. ESPULSI Moras a fine partita per c.n.r. AMMONITI Cacciatore, Donadel e Iturbe per g.s.

MARCATORI Moras (V) su autorete al 9’, Palacio (I) al 12’, Martinho (V) al 32’, Cambiasso (I) al 38’ p.t.; Rolando (I) all’11’, Romulo (V) al 26’ s.t. ARBITRO Celi di Bari. NOTE spettatori 44.097, paganti 12.369, abbonati 30.728. Incasso di 1.114.330,00 euro. Angoli 7­4. Tiri in porta. Tiri fuori. In fuorigioco 3­0. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.

POSSESSO PALLA

PALLONI GIOCATI

INTER 56,7%

VERONA 43,3%

TIRI IN PORTA

INTER 744

VERONA 582

TIRI FUORI

IIIIIIII

IIII IIIIIIIIIIII

INTER 8

VERONA 4

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 3­1 GOL! 9’ Moras corregge un tiro al volo di Jo­ nathan, su angolo di Cambiasso, che sareb­ be finito fuori. GOL! 12’ Palacio infila da due passi una re­ spinta di Jorginho su tiro di Guarin. 26’ Toni devia di testa sopra la traversa. GOL! 32’ Martinho sfrutta un corridoio libe­ ro e segna in corsa di sinistro. GOL! 38’ Cambiasso devia un pallone allun­ gato da Palacio, dopo il palo colpito da Na­ gatomo.

11 10

19

30 23 35

VERONA 5

SECONDO TEMPO 2’ Guarin da fuori area, Rafael si salva in an­ golo. GOL! 11’ Rolando devia da due passi un pal­ lone calciato dalla bandierina da Alvarez. 17’ Toni calcia alto da buona posizione. GOL! 26’ Romulo riceve un bel pallone da Toni e infila Carrizo, anticipando Nagatomo. 43’ Belfodil impegna Rafael con un gran tiro.

55

5

2

IIIII

INTER 12

15 2 29 8

13

9 19 6 33

DI ALEX FROSIO

Dubbi sul 4­3 annullato a Toni Rossi esagerati Regolari il secondo e il terzo gol dell’Inter: sul 2 0 Palacio è fortunato colpendo con il corpo il rinvio sulla linea di Jorginho; sul 3 1, dopo il palo di Nagatomo, Palacio colpisce sulla respinta e Cambiasso corregge in rete da posizione regolare (c’è Agostini a tenerlo in gioco). Qualche dubbio sulla rete del possibile 4 3 di Toni: punita una sua presunta trattenuta su Ranocchia. Se c’è, è molto lieve. Dubbi anche su un fuorigioco segnalato a Palacio all’8’ della ripresa: l’argentino sembra in linea con Moras sul lancio di Cambiasso, poi prosegue l’azione a gioco fermo (segnando) e viene ammonito, ma dice all’arbitro Celi di non aver sentito il fischio. Da regolamento, il giallo c’è. Subito dopo il fischio finale, Celi estrae il rosso per Belfodil e Moras che si confrontano faccia a faccia: niente di serio, gli animi non si scaldano, i cartellini si potevano evitare.

18 1

5 22

BARICENTRO ALTO 55 metri

BARICENTRO MEDIO 51,4 metri

volto preciso. A parte Carrizo, che sostituisce lo squalificato Handanovic, rispetto al beffar­ do 3­3 di Torino si rivede sol­ tanto Alvarez al posto di Tai­ der, sulla linea dei cinque cen­ trocampisti, perché Kovacic viene confermato alle spalle di Palacio. I meccanismi funzio­ nano e Alvarez, al rientro dopo l’infortunio, si conferma un al­ tro giocatore rispetto alle pri­ me due stagioni, pronto a drib­ blare e a smarcare i compagni più di Kovacic che si sblocca soltanto alla distanza. E sicco­ me Palacio non deve essere ri­ scoperto, mentre Cambiasso urla con i compagni come se fossero ancora sullo 0­0, l’Inter gioca con la mentalità dei grandi che non si fermano mai.

ti psicologici, c’è anche un aspetto tattico da non trascura­ re perché stavolta il consueto 4­3­3 di Mandorlini è soltanto teorico. Fermo restando Toni al centro dell’attacco, i suoi compagni di tridente Iturbe e Martinho, in realtà sulla linea dei centrocampisti, formano un 4­5­1 completato da Donati tra Romulo e Jorginho. Eviden­ temente il piano prevedeva una mezz’ora di contenimento, ma contro un’Inter così ci vole­ va ben altro. E la prova si ha quando il Verona riesce ad ac­ corciare le distanze, sfruttando l’unico errore della difesa ne­ razzurra che concede un corri­ doio a Martinho, bravo a batte­ re Carrizo. È da poco passata la mezz’ora e in altri tempi l’Inter si farebbe prendere dalla pau­ ra, ora con Mazzarri questo non succede e la prova arriva dopo appena 6’, quando Naga­ tomo colpisce il palo, Palacio riprende e Cambiasso infila il 3­1.

Verona chiuso Sulle ali delle tre vittorie consecutive, il Vero­ na soffre in ugual misura gli elogi per la sorprendente par­ tenza in campionato e la rabbia dell’Inter. Ma al di là dei risvol­

la Moviola

Il rosso a Belfodil LAPRESSE Difese allegre Nella ripresa

l’Inter non smette di martella­ re, con le incursioni di Guarin che cerca invano il gol da fuori e le discese di Jonathan e Na­ gatomo per liberare Palacio al centro. Ma il gol arriva ancora da calcio d’angolo, battuto da Alvarez con il tocco decisivo di Rolando che anticipa Maietta e il portiere. Sembra finita, ma in una serata da difese allegre anche il Verona approfitta de­ gli sbandamenti nerazzurri, grazie a Toni bravissimo a fare da sponda per Romulo che bru­ cia Nagatomo per il 2­4. Senza Cambiasso e Palacio, rilevati da Kuzmanovic e Belfodil, l’In­ ter cala un po’ e Mandorlini con l’inserimento di Cacia pro­ va a dare più spinta, anche se ormai è tardi. E così non si ca­ pisce perché Belfodil e Moras riescano a litigare a fine parti­ ta, facendosi espellere. Sempli­ ci dettagli che non guastano la prima vittoria di Thohir. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 GIOCATORI IN RETE S

Cooperative del gol L’Inter meglio di tutti L’Inter è la squadra che ha mandato in gol più giocatori: 10. Ecco la classifica completa della Serie A:

10 Inter 9 Fiorentina Juventus Roma 8 Lazio Parma 7 Atalanta Cagliari Milan Napoli Verona 6 Bologna Livorno Torino Udinese 5 Chievo Sampdoria 4 Catania Genoa Sassuolo

LA GAZZETTA SPORTIVA

3

Il record LA COOPERATIVA DEL GOL

Una squadra bomber Da Palacio a Rolando In 10 già a segno (con dedica a Cordoba) Nerazzurri davanti a Roma, Juve e Fiorentina per giocatori mandati in rete. E Cambiasso mostra la maglia per il colombiano operato MATTEO DALLA VITE @Emmedivu MILANO

Segna anche quello che sembra uscito da Pulp Fiction. Sì, lui, Rolando, quello che as­ somiglia a Samuel L. Jackson, killer­predicatore che prima di farti fuori recita il sermone tratto da un passo della Bib­ bia. Ecco, esplode la sua pal­ lottola anche Rolando Jorge Pires e il conto sale a 10: dieci marcatori dall’inizio del cam­ pionato, come nessun’altra squadra in Serie A. Ecco, met­ tiamola così: finalmente l’In­ ter torna una squadra da film e Mazzarri ha la sensazione che le cose siano tornate al lo­ ro posto. Colpi, allungo, dedica Perché lui, WM, dalla panchina vede anche quei rimpalli che gli erano mancati in altre partite, insomma quei colpetti di for­ tuna che danno sapore ai vari schemi insegnati e martellati durante la settimana con acca­ nimento... terapeutico. E allo­ ra, quando la botta di Jona­ than viene deviata in rete, quando Jorginho respinge un tiro di Guarin sul «muso» di Palacio e arriva il gol, quando un palo finisce per far segnare Cambiasso che dedica il tutto al team manager Cordoba col­ pito nelle scorse settimane da peritonite («È stato operato, ci manca molto e spero torni presto perché è una mancanza che si fa sentire», dice il capi­ tano), ecco, allora sembra che in un colpo solo tutte le stre­ ghe se ne siano andate. Perché poi in un’azione sulla destra c’è una selva di gambe, pim, pum, pam e spunta Rolando che appoggia da pochissimo ma c’è. E il conto sale, perché

le tre squadre con le quali l’In­ ter era a pari merito adesso so­ no staccate di una lunghezza, sempre in attesa delle partite di oggi. Cooperativa da 10 E le squa­ dre in questione mica sono squadrette: trattasi di Roma, Juventus e Fiorentina, che ora come ora se ne stanno un pas­ so indietro, a 9 marcatori. L’In­ ter adesso è a 10 e questo nu­ mero è uno specchietto retro­ visore per comprendere il la­ voro di Mazzarri dall’estate: giochi per andare tutti al tiro, poi è chiaro che il pomeriggio contro il Sassuolo ha aiutato tanto. Il gol di Rolando si ag­ giunge a quelli di Alvarez, Cambiasso, Guarin (gol al Torino e quasi gol ieri), Icar­ di, Jonathan (che ave­ va segnato anche in Coppa Italia), Mili­ to, Nagatomo, Tai­ der e Stra­Palacio, quello che di tac­ co la dà a Rolan­ do. Il Decisivo Il si­ gnor Rodrigo, quello «nato­ pronto» e am­ monito assurda­ mente, di gol ne ha segnati 6 in Serie A più due in Coppa Ita­ lia risultando il gioca­ tore più decisivo dell’Inter. Otto si­ gilli totali. Ecco: lui è il Decisivo, con la «d» maiu­ scola. È il capo di una variegata cordata del gol e anche un po’ da film. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S

Rodrigo Palacio 31 anni, è già a quota 8 gol segnati, sei in A e due in Coppa Italia: è lui il miglior marcatore nerazzurro FORTE


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013


DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

5

SERIE A L’ANTICIPO DELLA 9a GIORNATA le Pagelle

DI ANDREA ELEFANTE

7,5 h Palacio il migliore

INTER

7

CAMBIASSO HA GRAN FIUTO NAGATOMO OK Stavolta morde subito la partita, si perde un po’ solo alla fine. E con Rolando sono già 10 giocatori in gol.

Un gol (fortunato), un assist (cercato?) e 10 punti su 18 portano la sua firma: moto perpetuo, lo inseguono in 4­5 e lui non dà mezzo punto di riferimento

7 h Toni il migliore

VERONA 6

7

Pare incerto in un paio di uscite, ma a ben vedere è perché subisce sempre fallo. Per il resto può poco, gli errori sono di chi gli sta davanti.

Alla 4a di fila, stavolta non inciampa: non solo il gol, ma buoni aiuti e sicurezza, culminata in un contropiede negato a Martinho.

TIRI 3 DRIBBLING OK 0/2 SPONDE 4

PARATE 2 RINVII 9 USCITE ALTE 4

CONTRASTI OK 3/4 LANCI 3 PASSAGGI OK 42/47

Carrizo

Rolando

5

TONI LEONE DONATI NON FUNZIONA

Soprattutto in partite così, è quasi mezza squadra: anche quando si ritrova in splendido isolamento, il lavoro di sponda è ancora da manuale. E genera gol.

5,5

4,5

Assiste quasi impotente al flipper dei primi tre gol nerazzurri, dice no al 4­1 di Guarin, ma poco dopo è complice del poker firmato Rolando.

Bei tempi, quelli in cui aveva licenza di andare a segnare: barcolla preso in mezzo da Nagatomo e Alvarez, la sicurezza ne risente.

TIRI 3 DRIBBLING OK 0/1 SPONDE 2

PARATE 4 RINVII 13 USCITE ALTE 3

CONTRASTI OK 1/5 LANCI 3 PASSAGGI OK 36/47

Controfigura di se stesso per mezzora, il vero Verona riappare troppo tardi. E il tabù Inter a San Siro continua.

Rafael

Cacciatore

6

5,5

7

6,5

7

6,5

5

5

5

6

6

5

Corpo a corpo con Toni, in certe cose maestro: gli lascia una sponda (per il 4­2), ma garantisce centimetri e recuperi preziosi

Serata sul distratto andante, la foto è il 2­1: non si sa dove va, non è dove dovrebbe essere. Un po’ come sul 4­2 (ma meno clamoroso).

Prova cose che un tempo non avrebbe neanche pensato, ci crede così tanto che la fortuna lo aiuta ad aprire la partita. Soffre negli ultimi 30’.

Strapotenza allo stato puro ­ vedere come nasce il 2­0 ­, peccato che spesso pensa bene e conclude malino. Sorpreso anche lui da Martinho.

Gli lasciano spazio, e ne approfitta per far girare la squadra, e poi tutta la libertà del mondo, usata per annusare il gol anche stavolta.

Rientra da interno e sta bene anche lì: manda fuori giri il Verona a colpi di qualità. Poi è come se perdesse il ritmo e si perde un po’ anche lui.

Il tecnico gli aveva dato fiducia; sfortuna (vedi deviazione per l’1­0) e Palacio gliela tolgono in fretta. Da Celi il colpo di grazia.

E’ come se giocasse sempre con la paura addosso, anche perché quelli dell’Inter arrivano come cavallette: si vede bene sul gol di Rolando.

Preferito ad Albertazzi, ma Jonathan gli manda di traverso la serata: annaspa e tiene tutti in gioco sul 3­1. Qualche discesa non lo assolve.

Tocca palla e dà la sensazione di pericolosità, ma è più opaco del solito nella parte centrale della gara: nel finale si risveglia a forza di tiri.

Alvarez lo mette in croce: fianco sempre scoperto, non filtra e non riparte. Nella ripresa trova meglio la posizione, e anche il gol.

Lì in mezzo si sgola, ma lui per primo è un perno troppo allentato. E lasciare tanta libertà a Cambiasso significa farsi male.

CONTRASTI OK 9/11 LANCI 1 PASSAGGI OK 22/23

CONTRASTI OK 9/17 LANCI 5 PASSAGGI OK 53/60

TIRI 2 PASSAGGI OK 49/52 RECUPERI 6

TIRI 7 PASSAGGI OK 34/42 RECUPERI 7

TIRI 2 PASSAGGI OK 50/53 RECUPERI 5

TIRI 0 PASSAGGI OK 58/63 RECUPERI 7

CONTRASTI OK 7/10 LANCI 5 PASSAGGI OK 23/26

CONTRASTI OK 9/11 LANCI 4 PASSAGGI OK 31/31

CONTRASTI OK 3/5 LANCI 1 PASSAGGI OK 30/34

TIRI 3 DRIBBLING OK 2/10 SPONDE 1

TIRI 2 PASSAGGI OK 29/31 RECUPERI 5

TIRI 0 PASSAGGI OK 24/30 RECUPERI 5

Ranocchia

Juan Jesus

Jonathan

Guarin

Cambiasso

Alvarez

Moras

Maietta

Agostini

Iturbe

Romulo

Donati

7 6,5

6

5,5

5

s.v.

Corre come un matto per un’ora: affonda, recupera, si insinua, tira e da un suo palo germoglia il 3­1. Bruciato da Romulo sul 4­2, ma è solo.

Ci riprova da trequartista, e il decollo è più anonimo che faticoso. Poi tira fuori la testa, giocando di prima e in verticale, ma ancora non brilla

Non giocava dal 25 agosto, la ruggine è una cattiva compagna, il Verona è diventato coraggioso, e la squadra perde sicurezza.

Decisamente altro impatto rispetto a quello di Torino: non incide, non tiene su la squadra, difende poco. E alla fine anche la beffa del rosso.

Serve chiudere un po’ di spazi, rincorrere, mordere, recuperare palloni: uno lo perde quasi subito, poi esegue la missione.

TIRI 2 PASSAGGI OK 29/35 RECUPERI 5

TIRI 0 PASSAGGI OK 32/39 RECUPERI 4

TIRI 0 PASSAGGI OK 25/27 RECUPERI 3

TIRI 1 DRIBBLING OK 1/1 SPONDE 3

TIRI 0 PASSAGGI OK 12/13 RECUPERI 1

Nagatomo

Kovacic

Kuzmanovic

Belfodil

Taider

l’allenatore Mazzarri Ha lavorato bene sulle teste e sui calci piazzati, ma la fase difensiva non è ancora quella che vuole. Giusto far riposare Cambiasso e Palacio, anche se poi si soffre.

5,5 5,5

6,5

5,5

5,5

s.v.

Sul 2­0 gli dice male, ok, ma Guarin lo anestetizza a prescindere. Meglio nella ripresa, quando si sposta in mezzo e ha idee più lucide.

Almeno lui fa il lavoro che ha fatto le fortune del vero Verona: rientra, aiuta e poi via in percussione a cercare la porta. Infatti la trova.

Mandorlini lo sceglie come argine per lasciare più libertà a Jorginho in versione play, però anche lui si ritrova spesso spalle al muro.

Teorica spalla di Toni, ma nessuno gli regala mezza chance: là davanti fa mucchio e crea spazi per chi arriva da dietro, nulla di più.

Il tutto per tutto di Mandorlini, pochi minuti largo a sinistra nella versione super offensiva: fa quel che deve e prova a spaventare Jonathan.

TIRI 0 PASSAGGI OK 50/56 RECUPERI 10

TIRI 1 PASSAGGI OK 30/35 RECUPERI 2

TIRI 0 PASSAGGI OK 22/23 RECUPERI 4

TIRI 0 DRIBBLING OK 0/1 SPONDE 0

TIRI 0 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 0

Jorginho

Martinho

Donadel

Cacia

l'allenatore Mandorlini Per lunghi tratti, quasi nulla del suo Verona se non la forza di reagire nel finale: lo ridisegna due volte, fino a un 4­2­4, ma il peccato è la testa del primo tempo.

Gomez

GLI ARBITRI CELI 5 Resta un dubbio sul gol annullato a Toni, non sembrano esserci dubbi invece sulla fiscalità della doppia espulsione Belfodil­Moras. Manganelli 6­Iori 6,5; Calvarese 6­Merchiori 5,5

Analisi tecnica ALEX FROSIO @alexfrosio

Sono lontani i tempi in cui all’attaccante si chiedeva soltanto una cosa: segnare. Po­ teva anche non toccare palla per settori interi di partita, ba­ stava che quella buona la but­ tasse dentro. Rodrigo Palacio e Luca Toni, pur con caratteristi­ che estremamente diverse, so­ no due punte moderne, che hanno interpretato alla perfe­ zione il ruolo di attaccante uni­ co scelto per loro da Mazzarri e Mandorlini. Uno, l’argentino dell’Inter, è anche riuscito a se­ gnare; l’altro ha sfornato due assist (e pure lui avrebbe se­ gnato, se Celi non gli avesse an­

Nagatomo­Alvarez­Palacio: il triangolo è magico la Sfida RICKY ALVAREZ 25 ANNI INTER

JORGINHO 21 ANNI VERONA

TOCCHI

85

71

DRIBBLING OK

3/8

1/2

LANCI POSITIVI

2

3

nullato il possibile 4­3). Il lavo­ ro più importante lo hanno svolto per la squadra. Palacio mobile, Toni totem Per

lunghi tratti, soprattutto nel primo tempo, è andata meglio a Palacio, che ha aiutato i com­ pagni e si è fatto aiutare (4 sponde, 5 occasioni create, 3 ti­ ri totali). Come? L’Inter si è ri­ trovata quasi inaspettatamen­ te cinque contro cinque a cen­ trocampo e ha dunque scelto spesso di saltare la mediana con il lancio lungo, cercando (e spesso trovando) la superiorità con i movimenti. Proprio Pala­ cio si è mosso dal centro verso sinistra per raccogliere i lanci dalle retrovie. Da quella parte sono arrivati a supporto Naga­

tomo, quasi un’ala (poco con­ trollato da Iturbe al quale Man­ dorlini chiedeva di non rientra­ re: per il giapponese 62 tocchi, 3 cross, 2 tiri), e Ricky Alvarez, il più coinvolto nel gioco (85 tocchi, con 58 passaggi positi­ vi). Il terzetto ha dialogato e creato i maggiori problemi alla difesa del Verona, sfruttando gli inserimenti centrali di Gua­ rin, strepitoso in alcune per­ cussioni palla al piede ma non sempre preciso (ben 23 i pallo­ ni persi, peggio ha fatto solo Iturbe con 24). Dall’altra parte Toni è ovviamente meno mobi­ le, è stato anche trovato poco (appena 26 tocchi e solo 11 passaggi positivi) ma sulle uni­ che due sponde ha mandato in porta Martinho e Romulo.

LA MOSSA CACCIATORE MORAS PALACIO 2 NAGATOMO 2

Passaggio Movimento PALACIO

ROMULO ALVAREZ 2 KOVACIC

ITURBE NAGATOMO 1

ALVAREZ 1

GUARIN CAMBIASSO GDS

Giovani giù Al numero 9 del­ l’Hellas è mancato a lungo l’ap­ poggio della squadra, rimasta molto corta (spalmata su appe­ na 27,2 metri) ma anche trop­ po arretrata (recupero palla a 35,1 metri). Iturbe non è stato

all’altezza delle ultime presta­ zioni (8 dribbling negativi), Jorginho da mezzala è rimasto fuori dal gioco. Meglio, l’italo­ brasiliano che piace a Prandelli e anche a mezza Europa, quan­ do a inizio ripresa si è spostato in regia, avviando una seconda parte di gara più positiva del Verona con il suo gioco fatto di passaggi a uno o due tocchi al massimo: 50 passaggi positivi (e solo 6 sbagliati) ma anche 12 contrasti persi. Quasi una partita a specchio dell’altro giovane rampante, Mateo Ko­ vacic, poco a suo agio nel ruolo di trequartista alle spalle di Pa­ lacio: per il 19enne croato nemmeno un tiro in porta. Ci si aspetta qualcosa di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A L’ANTICIPO DELLA 9a GIORNATA LA PARTITA SUGLI SPALTI DOPO IL COMUNICATO CONGIUNTO INTER­MILAN È TREGUA CON GLI ULTRAS CHE HANNO EVITATO RISCHI PER SAN SIRO

In curva protesta e ironia, ma niente cori discriminatori Nei primi minuti tifosi in silenzio e seduti. Poi alla Figc: «Basta pretesti per chiudere gli stadi» GIORGIO SPECCHIA

La tregua delle curve è iniziata. La Curva Nord interi­ sta, a rischio squalifica (è aperta, ma con la condiziona­ le), ha protestato ieri contro la norma sulla discriminazione territoriale ma senza mai pro­ nunciare quel coro contro Na­

poli e i napoletani che ha porta­ to al muro contro muro con le istituzioni del calcio. Una pro­ testa iniziata con un lungo stri­ scione: «Il progetto è chiaro, ci volete come non saremo mai. Così, seduti ed in silenzio». E per dieci minuti i circa 8.000 posti della Nord sono sembrati quelli di un’anonima tribuna. Il comunicato congiunto di Inter e Milan, nel quale le società si sono impegnate a modificare una norma «per certi versi di­ scutibile», invitando i tifosi a «proteste tali da non far male alle società e alle curve stesse», è stato evidentemente recepito dalla Nord come un segnale im­ portante da parte dei club mila­

nesi. Visto che si è anche parla­ to di dividere le curve in settori, la Nord dopo qualche minuto si è auto­segmentata. «Ora però vi facciamo vedere quanto sie­ de ridicoli con la farsa della di­ scriminazione territoriale». A sinistra uno striscione: «Questo si può». A destra un altro: «Questo non si può». E poi via con i cori: «Milano in fiamme», «Noi non siamo milanesi», «Oh oh tu sei napoletano» e «Noi non siamo napoletani» che pe­ rò non è considerato discrimi­ natorio sia per prassi sia in base alle ultime interpretazioni date dal giudice Tosel. Toni civili Insomma, non si è

LUCA TAIDELLI @LucaTaidelli MILANO

Sui singoli Segue una carrel­ lata sui singoli. «Alvarez e Ko­ vacic sono stati bravi, Mateo era in una posizione nuova e a volte deve capire cosa fare. È giovanissimo e anche lui a vol­ te si specchiava, cercando la cosina in più che non ci si può permettere finché la gara non è chiusa». Senza Palacio è un’al­ tra Inter? «Rodrigo è un cam­ pione, anche nella continuità. Ma ho tolto lui e Cambiasso perché devo anche pensare alla sfida di martedì a Bergamo. Belfodil a Parma giocava e non giocava. È inesperto come di­ mostra l’espulsione, anche se per fatti minimi. Non avrebbe dovuto mettersi a discutere con Moras, che era nervoso per la sconfitta. Però l’arbitro avreb­ be anche potuto far finta di nulla. Il Jonathan visto in ritiro era impensabile che facesse queste cose: difesa, diagonali, tecnica, tiro...». Moratti , Thohir e Ronaldo Una vittoria seguita in diretta a Gia­ carta da Erick Thohir, che il 9 novembre contro il Livorno fa­ rà l’esordio a San Siro prima di diventare ufficialmente l’azio­ nista di maggioranza del club. Quella sera l’indonesiano po­

Gli ultras nerazzurri protestano con striscioni e dividendo la curva in due ANSA

In tribuna

Walter Mazzarri li voleva determinati e i suoi giocatori hanno aggredito gli avversari in ogni zona del campo. Ma li voleva anche cinici e loro han­ no scambiato l’area avversaria per un biliardo, segnando quattro gol di carambola. Un poker nei primi 56’, mentre in precedenza a San Siro non ave­ vano mai segnato prima del 72’. E tre reti sono arrivate su corner, le prime stagionali da calcio piazzato. Un aspetto su cui lo staff tecnico lavora duro sin dal ritiro di Pinzolo. Il perfezionista Ce ne sarebbe di che sorridere, eppure Maz­ zarri preferisce concentrarsi su ciò che non lo ha convinto. Cioé le troppe amnesie. «Sia­ mo stati bravi fino al 2­0 an­ dando a pressarli alti, poi ab­ biamo iniziato a specchiarci e a giocare per la platea, fino a commettere delle leggerezze che hanno portato al secondo gol: non si possono avere dei cali se si vuole stare al vertice. Abbiamo visto la Juve a Firen­ ze, in questo calcio non devi mai abbassare la guardia. Do­ vremo riparlarne. L’attenzione è calata nel finale di entrambi i tempi. In questa squadra ci so­ no tanti giovani, poco abituati a certe tensioni. Finché abbia­ mo giocato tutti insieme il Ve­ rona ha fatto poco, poi... Co­ munque la squadra aveva e continua ad avere fiducia per­ ché quando vuole gioca bene».

caduti nel cattivo gusto, sicuri che adesso i club milanesi si adoperino perché la norma venga riveduta e corretta. Do­ po una decina di minuti, uno striscione: «E adesso quale parte di curva pensate di chiu­ dere?» prima di un altro, lun­ ghissimo. «Figc basta stupidi pretesti. Se volete continuare a svuotare gli stadi, fatelo pu­ re ma senza menzogne. Il cal­ cio è passione. I tifosi la sua anima». Dopo un «Siete ridi­ coli», parte il tifo per l’Inter. La tregua degli ultras è inizia­ ta. Solo a Brescia, ieri, si è sen­ tito una sola volta il coro anti­ Napoli.

San Siro saluta il presidente: standing ovation Succede in tribuna d’onore, pochi minuti prima del fischio d’inizio di Inter­ Verona. Succede quando Massimo Moratti compare al suo solito posto, e per lui scatta la standing ovation del pubblico della tribuna. Quando Moratti sbuca per assistere al match ha ricevuto gli applausi dei suoi vicini di posto e ha immediatamente ricambiato alzandosi dalla poltroncina e replicando con altri applausi e altri saluti. Nel frattempo, nel primo anello arancio veniva esposto uno striscione a lui dedicato: «Grazie di tutto, Presidente». Un doppio saluto emozionante, aspettando l’arrivo di Thohir

Ovazione Moratti Rabbia Mazzarri «Troppi cali...» Il tecnico: «Certe leggerezze vanno evitate Belfodil non doveva mettersi a litigare» L’allenatore: «Kovacic a volte si specchiava cercando la cosina in più» Il patron interista: «Decideremo insieme a Thohir se farò ancora il presidente»

trà finalmente vedersi un ma­ tch a un’ora umana, visto che delle ultime undici gare del 2013 l’Inter ne giocherà nove quando a Giacarta, complice il fuso orario, è notte fonda. «Non so se scorterò Thohir in tribuna – spiegava Massimo Moratti prima di sedersi al suo posto e ricevere il lungo ap­ plauso del pubblico –, decide­ remo insieme se farò ancora il presidente, ma di certo conti­ nuerò a venire allo stadio per­ ché mi diverto. La clausola tifo­ si per riprendermi il club? Nel caso succeda, sarebbe una cosa normale nei contratti. È spera­ bile che facciano tutto bene e ne sono convinto. Ronaldo ha detto che vorrebbe rivedermi presto? Ha detto così perché non ci sentiamo spesso. Ma non cambia nulla quando ci si stima e si è amici». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EX TECNICO IN RADIO

Strama: «Anche Moratti disse che sarei rimasto» (lu.tai.) Così l’ex tecnico interista Andrea Stramaccioni a Radio Deejay: «Cassano? Normale che un tecnico possa arrabbiarsi se c’è qualcosa che non gli va bene. Gliel’ho detto in maniera molto diretta e lui ha fatto lo stesso con me. È vero, il Galatasaray mi ha chiamato, poi hanno scelto Mancini. Se pensavo di restare all’Inter? Sì, e anche il presidente me lo diceva. Credo abbia cambiato idea nell’ultima settimana. Moratti decide tutto, ha la prima, seconda, terza parola...».

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QUI VERONA

HANNO DETTO

Brividi Mandorlini «Ma il 4­3 di Toni era regolare...»

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Romulo: «Arbitro ingiusto, non ha fischiato falli su Luca»

Mazzarri «Il Jonathan visto in ritiro era impensabile che facesse queste cose: difesa, diagonali, tecnica, tiro...»

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Cambiasso «Abbiamo fatto una bella gara, ci tenevamo tanto a vincere. Cordoba è stato operato e ci manca ogni giorno per il lavoro prezioso che fa»

Il gol annullato a Luca Toni, 36 anni BOZZANI MILANO

Felice non può certo esserlo, ma aver per­ so contro la «sua» Inter fa un po’ meno male. Perché Andrea Mandorlini ha il cuore neraz­ zurro e a Milano ha giocato nove stagioni, vin­ cendo lo scudetto dei record col Trap, oltre a una Coppa Uefa e a una Supercoppa. Applausi e concentrazione La Curva Nord lo invoca più volte, ma le emozioni sembrano averle provate soprattutto i suoi giocatori, trop­ po svagati dietro e rabbiosi soltanto a buoi or­ mai scappati. «Errori gravi, mi spiace davvero. Non si possono prendere tre reti su corner. Una potrebbe essere sfortuna, ma tre sono il segnale che troppe cose non hanno funzionato e che è mancata la concentrazione. Si può crescere an­ che senza questi errori. Dopo aver preso due gol in tre minuti sembrava che avessimo molla­ to. Poi abbiamo provato a riprenderla, ma era tardi. Anche se penso che il gol annullato a Toni sul 4­2 fosse regolare. Il difensore guarda solo Luca, peccato. Mi spiace davvero anche per gli stessi ragazzi, che da una vita sognavano di gio­ care in questo stadio. Forse si sentivano un po’ troppo sicuri. Al di là della grande partita fatta dall’Inter, possiamo prendercela solo con noi stessi». E sull’espulsione di Moras: «Mi sembra­ va un episodio minimo, anche perché il mio giocatore non ha mai avuto reazioni». Polemici Amari i due marcatori veronesi. Ini­ zia Romulo, già a segno qui l’anno scorso con la maglia della Fiorentina: «Non è possibile che uno come Toni, in 90’, non abbia subito un fal­ lo. L’arbitro doveva essere più giusto. Anche Cambiasso diceva parolacce quando parlava con l’arbitro, mentre noi non potevamo parlare. A parte questo, abbiamo giocato male, subendo tre gol da corner. Adesso dobbiamo fare 6 punti in casa». Così Martinho: «Troppi errori all’ini­ zio – fa il brasiliano ex Catania e Cesena –, ma se non ci annullavano il gol di Toni andavamo sul 4­3 e non so come sarebbe finita...». lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A S

Mario Balotelli 23 anni, è al Milan da gennaio. In questa foto è col suo ultimo look. Ma ora si cambia

capelli Look sempre diversi sulla testa di SuperMario

INTER 2008­09 Tutto «pulito» Né creste, né orecchini LAPRESSE

MILAN 2012­13 La crestina Da neo rossonero è appena accennata AP

MILAN 2012­13 Ossigenata Biondo platino è più glamour... ANSA

BOZZANI

VIA LA... CRESTA

Il patto di Milanello Il nuovo Balo leva anche l’orecchino Vertice con Galliani e Raiola: basta col look anticonformista, così Mario vuole ripartire Perché vedere PARMA­MILAN Emiliani alla caccia del riscatto dopo la rimonta subita dal Verona, rossoneri in cerca di continuità dopo il successo sull’Udinese Tardini, ore 15

CARLO LAUDISA @carlolaudisa MILANO

La ripartenza di Super­ Mario passa per il patto di Mi­ lanello. Ieri, a fine pranzo, il centravanti del Milan ha in­ contrato l’a.d. Adriano Gallia­ ni assieme al suo agente Mino Raiola e ad entrambi ha fatto

una solenne promessa: cambierà registro. E per dare il primo segnale tan­ gibile, al termine del sum­ mit ha deciso di tagliarsi a zero i capelli. L’addio al­ l’ormai famosa cresta è così completato. Sono spariti anche gli orecchini di brillanti che negli ultimi anni avevano caratterizzato il suo

IL TECNICO TRA IRONIA E FIDUCIA RITROVATA

Allegri, la formazione e Silvio «Quando perdo la faccio io?» «Non sono l’unico che parla con il suo presidente. Scudetto? Dirlo ora è da folli»

resterà al Milan, ma non è il momento di parlarne adesso, e farlo sarebbe sbagliato per lui, per la squadra, per il club. Quindi avanti con la concen­ trazione giusta, nonostante i nomi che spesso girano per il futuro (Prandelli, Seedorf, In­ zaghi). «Quando si allena una grande squadra, bisogna im­ parare a restare sereni, biso­ gna avere nervi saldi. Pressio­ ni su di me? Credo ne abbiano di più gli altri». Gli altri, quelli che sulla panchina del Milan devono ancora arrivare.

DAL NOSTRO INVIATO

MILANELLO (Va)

I livornesi sono noti per avere la lingua lunga, e alla fi­ ne Massimiliano Allegri ha sciolto il nodo praticato alla medesima e ha fatto dell’iro­ nia su chi sostiene che sia sta­ to Berlusconi a suggerirgli la formazione anti­Barcellona. «La telefonata prima di quella partita è stata come ogni altra, io e Berlusconi ci sentiamo spesso e non credo di essere l’unico allenatore che parla con il suo presidente. Mi piace ascoltare, a maggior ragione uno come il presidente, che si intende davvero di calcio. Ma alla fine la formazione la fac­ cio io, perché ho le mie re­ sponsabilità. Se poi perdo, non è che dite che la formazio­ ne l’ha fatta il presidente....». L’allenatore fachiro si è alzato dal letto di chiodi. Pressioni e bugie E si è alza­ to per dire che alla fine della stagione si faranno i conti a casa Milan, e si vedrà se ci so­ no le possibilità per andare avanti insieme. Piccola bugia, perché è certo che Allegri non

Silvio Berlusconi, 77 anni. scherza a Milanello con Massimiliano Allegri, 46 BUZZI

IL TECNICO DEL PARMA

Donadoni: «Dovremo dare il 110%» PARMA (s.p.) Donadoni non si illude: lui sa bene come funziona. Il Milan che arriva oggi a Parma non soffrirà certo per le scorie del martedì di Champions, «perché quando giochi un turno così, di alto livello, contro quella che forse è la squadra più forte del mondo, l’entusiasmo ti fa dimenticare la fatica; ti dà anzi maggior carica». Dunque che fare? Anche in questo caso Donadoni non ha dubbi: «Dare più del massimo, dare il 110%». Il 3 5 2 dovrebbe essere confermato anche oggi, con

d Max ha scelto: E AMELIA SI ARRABBIA

Biabiany favorito su Rosi (influenzato) per l’esterno di destra e Amauri confermato al fianco di Cassano in attacco, Palladino e Sansone permettendo. In ogni caso, pur di fronte alle tre gare in sette giorni (oggi il Milan, mercoledì il Genoa in trasferta e sabato in casa la Juventus), Donadoni non pensa al turnover, almeno a parole: «Oggi questa è la gara più importante. Terminata questa, penseremo alla prossima». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fiducia Nel tentativo di nor­ malizzare la situazione del Milan, Allegri si raccomanda di non pensare alla buona par­ tita giocata in Champions, ma a vivere l’attimo, con autosti­ ma. «Non so se penso che que­ sta squadra possa raggiungere lo scudetto. Parlare di scudet­ to ora sarebbe da folli, perché siamo in grave ritardo. Dob­ biamo solo pensare a vincere, a cominciare da Parma. La co­ sa importante per una squa­ dra come il Mian è porsi sem­ pre e comunque il massimo obiettivo, solo a fine stagione vedremo cosa sarà successo. Certo che un quarto, quinto o sesto posto è riduttivo per le ambizioni mie e per quelle di ogni giocatore». Lingua lunga sì, ma diplomazia allegriana intatta: si sa che Berlusconi non tollera chi non pensa in grande.

HA DETTO

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Su di sé «Quando si allena una grande, bisogna restare sereni, avere nervi saldi. Pressioni su di me? Credo ne abbiano di più gli altri»

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Sulla classifica «Un quarto, quinto o sesto posto è riduttivo per le ambizioni mie e per quelle di ogni mio giocatore»

sarà Gabriel il vice­Abbiati FABIANA DELLA VALLE

Uno ha giocato in campionato, l’altro in Champions. Gabriel e Marco Amelia hanno fat­ to bene tutti e due, ma oggi a Parma verrà stabi­ lita una gerarchia più chiara. L’alternanza in porta non è idea saggia in un momento in cui il Milan non può permettersi passi falsi e Allegri ieri l’ha confermato: «Per Parma ne sceglierò uno e andremo avanti così fino al rientro di Ab­ biati». In realtà il tecnico ha già scelto: giocherà Gabriel perché Allegri vuole vederlo ancora in campo per poterlo valutare. Amelia però non l’ha presa bene. Aveva accettato la panchina con l’Udinese perché tre giorni dopo c’era il Barcel­ lona e Gabriel non è in lista Champions. Così, per evitare rischi (Amelia e Coppola sono gli unici utilizzabili in Coppa), Allegri ha fatto esordire il brasiliano. Gabriel ha scatenato l’en­ tusiasmo di San Siro con un intervento decisivo su Di Natale, Amelia però ha risposto con una parata determinante su Iniesta. Marco non ha mai creato problemi, però stavolta non ha capi­ to la scelta dell’allenatore ed è rimasto in ritiro a Parma per rispetto dei compagni e della società.

al.bo.

Poca esperienza Tra i due portieri ci sono 10 anni di differenza: Gabriel giocava nelle giovanili del Cruzeiro quando Amelia di­ venne campione del Mondo con la Nazio­ nale. Ha girato l’Italia prima di arrivare al Milan, accumulando esperienza. Gabriel invece è sempre stato considerato un ba­ by prodigio, però tra Cruzeiro e Milan ha collezionato una sola presenza con la pri­ ma squadra. Amelia quest’estate è stato sul punto di andare via: era pronto a re­ scindere piuttosto di fare il terzo, fu Galliani a convincerlo a restare. Nel frattempo Gabriel si è fatto male alla spalla, ed è rimasto fuori dalla lista Champions. Però Allegri lo considera pronto e oggi punta su di lui.

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Gabriel, 21 anni, al Milan dal 2012 AFP


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4 MILAN 2013­14 Taglio ispido La parte alta è più... acuminata ANSA

il Retroscena

look di ragazzo sfrontato e an­ ticonformista.

di Allegri, il primo beneficia­ rio di questo ravvedimento.

La svolta Quello di ieri è solo l’atto finale di una settimana in cui l’attaccante bresciano s’è confrontato in maniera esplicita con il suo manager Raiola. E da quei colloqui era­ no già emersi altri due passag­ gi non meno significativi. La decisione di lasciare la villa di Limido Comasco (quella di Crespo) e di cercare un appar­ tamento a Milano per stare più vicino ai compagni di squadra. E ha pure rinunciato alla Ferrari Italia, emblema della sua vita a tutto gas. Ov­ viamente in questa nuova fase avrà un ruolo importante Fan­ ny Neguesha, dalla scorsa pri­ mavera sua inseparabile com­ pagna. Nelle aspettative del­ la famiglia e del suo entou­ rage dovrà aiut are Balotelli a non avere più distrazioni né alibi.

L’appello Prima del vertice Raiola aveva parlato a Milan Channel per tutelare l’imma­ gine del proprio assistito: «Per Balotelli non ci sono tutor, questa è un’invenzione. Il Mi­ lan non si permetterebbe mai, né io lo permetterei. Il gruppo lo sostiene ma il gruppo stesso soffre questa attenzione me­ diatica. Ho parlato con Mon­ tolivo, con Abate e con Ame­

Autonomia Per rag­ giungere questo obietti­ vo Mario si è impegnato a evitare tutte quelle in­ genuità che nell’ultimo periodo lo hanno dan­ neggiato sia in campo sia fuori. E per riuscirci farà tutto da solo, senza l’ombra di un tutor. Questa linea ha avuto il via libera di Adriano Galliani, che evidentemente fa da garante anche agli occhi

Ha pure rinunciato alla Ferrari. In questa nuova fase avrà un ruolo importante Fanny lia: lo aiutano tutti». E per chiudere fa anche il sociologo della comunicazione: «In Ita­ lia si parla solo di politica e di Balotelli». Sullo sfondo c’è l’amarezza per un sensaziona­ lismo che certo non aiuta la crescita di SuperMario. Ma è lui il primo a sapere quanto sia importante per il suo assistito questa presa di coscienza sul cambio di stile di vita. Intanto Raiola è partito per gli Usa, al rientro tra una settimana con­ ta già di trovare i primi frutti del patto di Milanello. © RIPRODUZIONE RISERVATA

8 Cattivi per finta

le partite giocate da Balotelli con il Milan in cui non è riuscito ad andare a rete, su un totale di 22 presenze. Quando non ha segnato i rossoneri hanno vinto due volte, pareggiato cinque e perso una

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i precedenti di Mario in A con il Parma, contro cui è imbattuto. Il bilancio è di 3 vittorie, un pareggio e 2 reti

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i precedenti di Cassano in A contro il Milan (questo sarà il terzo confronto da ex). Bilancio: 4 vittorie, 2 pareggi e 9 sconfitte, con 4 gol

Mario e Antonio all’esame normalità DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI MILANELLO (Varese)

Mario? Tutto Allegri e Fanny, e naturalmente Mino (Raiola), l’imprescindibile manager che però non vuole trasformarsi in Mary Poppins e quindi delega. Antonio? So­ lo stadio e passeggino, provin­ cia e normalità. Balotelli e Cassano, due bad boy. Una volta. L’operazione metamor­ fosi è cominciata per tutti e due: togli una mattana qui, una cresta là, ed ecco due campioni come nuovi, o quasi. Modelli Siccome ora il mo­ dello di riferimento è Giusep­ pe Rossi, che pare stirato con l’appretto, però è nato ameri­ cano, quindi cool, i due cattivi ragazzi si adeguano e diventa­ no bravi. Anche perché ai loro club la maleducazione e le biz­ zarrie eccessive non piaccio­ no. Le apparenze vanno ri­ spettate, come gli arbitri, cosa che magari a Balotelli non rie­ sce tanto bene. La specialità di Cassano invece era l’ironia ec­ cessiva nei confronti dei com­ pagni meno dotati tecnica­ mente. Adesso, nell’isola Par­ ma, è diverso. Difficile dire se davvero Antonio sia diventato

umile e Mario misurato nei confronti delle autorità costi­ tuite: di certo qualcosa sta cambiando. Esempio: ieri Ma­ rio è arrivato a Milanello con la macchina d’ordinanza, per­ ché l’auto dello sponsor è co­ me una divisa e non la puoi la­ sciare nell’armadio. Dal punto di vista esteriore, Cassano è

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sempre stato più allineato. Per il resto, un problema. Gestirlo era come gestire Balotelli: Al­ legri pensava di essere prepa­ rato, ma non si finisce mai di imparare.

I NUMERI

MILAN 2013­14 A «banda larga» La base della cresta si estende AP

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Antonio Cassano, 31 anni, ha giocato nel Milan da gennaio 2011 a maggio 2012. Quindi Inter e Parma ANSA

Confini Antonio provocava insofferenza ai suoi compa­ gni, Mario ancora no, ma pre­ venire è meglio di curare. An­ che in nazionale, Mario deve stare più tranquillo se non vuole ripercorrere la parabola di Antonio: troppo disinvolto il suo comportamento, troppo «personale». Cassano ha pa­ gato a caro prezzo il suo essere fuori dagli schemi soprattutto con le parole (non è mai stato particolarmente diplomati­ co), Mario parla meno, ma il rischio di passare per un rom­ piscatole è altissimo. E il con­ fine fra originale e ingestibile nel calcio è sottile. Qualità Dunque ecco il re­ styling: via cresta e orecchino (all’allenatore non piaccio­ no), via la Ferrari, via gli at­ teggiamenti da Me against da world (2Pac, l’uomo che ha in­ segnato il rap a quelli che rap­ pano adesso). Normalizzare Balotelli non si può e soprat­ tutto non servirebbe, tanto quanto pretendere che Cassa­ no rientri davvero nei ranghi. Allegri ha fatto i complimenti a tutti e due: «Cassano ha grande qualità, negli assist è uno dei migliori del mondo. Per passare la palla ce ne sono pochi come lui. Mario non è un ragazzo normale e non è un giocatore normale, ma in tante cose deve migliorare e prima lo capisce meglio è». Si comincia dai capelli, che ave­ va già tagliato in nazionale, l’estate scorsa. «Ora la cresta ce l’hanno tutti». Chissà per­ ché se l’era fatta ricrescere. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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ALESSANDRO NESTA

L’INTERVISTA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MASSIMO LOPES PEGNA @Pegnarol NEW YORK (Usa)

A Montreal la festa d’addio gliel’hanno già fatta: degna di una grande star. Poi, bisognerà vedere se quella di sabato scorso sarà stata l’ultima apparizione da calciatore. Ieri, Alessandro Nesta ha saltato il derby con Toronto (ultimo match di «regular sea­ son») per un fastidio al polpac­ cio, uno dei tanti problemi fisici che lo hanno forse spinto a smet­ tere. Se gli Impact si qualifiche­ ranno per i playoff, la sua carrie­ ra potrebbe avere un sussulto, con possibilità di arrivare al tito­ lo Mls: sarebbe l’happy end di una meravigliosa favola. Nesta, quando ha deciso di pensionarsi?

«A metà di questa stagione. Credevo che la vita qui fosse me­ no stancante, ma è un continuo viaggiare. Spesso si gioca sul sin­ tetico e coi miei guai fisici non è facile». Una stagione e mezzo nella Mls: che cosa c’è da imparare e da insegnare?

«È incredibile il modo in cui sanno vendere il prodotto, ancora di qualità inferiore a quello euro­ peo. Nel marketing sono bravi. Abbiamo giocato in stadi pieni. A Seattle c’erano 60 mila persone e in Italia quelle cifre sono fanta­ scienza o quasi. Sull’aspetto tatti­ co e tecnico devono crescere». Suggerimenti?

«Devono importare più allenatori dal Vecchio Continente e giocatori. Qui i ragazzi nelle scuole prati­ cano due o tre sport prima di scegliere la strada defi­ nitiva. Cominciare seria­ mente con il soccer a 16 anni è tardi». Verrà lei a dare una ma­ no, anche se un anno fa ci disse di voler allenare solo ad alto livello?

«Ci proverò. Prima, però, mi devo preparare. Ho fatto due corsi, mi manca il terzo che dura un anno. La fami­ glia resterà a Miami, perché non vorrei staccarmi dagli Usa. Mentre io farò la spola. Poi vediamo cosa succede. Mi piacerebbe allenare ad alto livello. Però può darsi che debba iniziare dal set­ tore giovanile. Chissà,

«

Il soccer Usa si sa vendere, ma dal punto di vista tattico deve imparare

«Ora divento allenatore: Milan, se vuoi io sono qui» Il difensore, oggi a Montreal, si ritira: «Troppi guai fisici e ho 37 anni... L’Italia? Brava Roma, ma la Juve resta favorita» S

Alessandro Nesta 37 anni, in azione con la maglia dei Montreal Impact: nella Mls americana è arrivato nel luglio 2012 REUTERS

magari al Milan, ma non escludo di rimanere negli Stati Uniti». Perché l’allenatore?

«Perché ho fatto calcio fin da piccolo e sarebbe difficile stac­ carsi da questo mondo. È la cosa più vicina a giocare». Sorpreso dalla Roma?

«Sì, perché hanno venduto qualche pezzo importante. Com­ plimenti». Totti è suo coetaneo. Non solo non smette, ma rischia di andare anche al Mondiale.

«Lo spero per lui. Sta bene e ha avuto meno infortuni di me. Un difensore ha vita più corta, non ti puoi mai fermare: quando scatta il tuo avversa­ rio gli devi correre dietro. Incontri ragazzi che vanno a duemila e se non hai gambe non la becchi mai. Lì davanti puoi farti qualche pausa». Da tifoso rosso­ nero cosa si

aspetta da questa stagione?

«Di arrivare in Champions e di fare una buona figura in Coppa. Purtroppo ogni anno si parte ma­ le, anche nell’ultimo in cui c’ero io. Ora rincorrere è più difficile: davanti vanno bene e molte rivali si sono rinforzate. La mia impres­ sione è che ogni volta si ricominci da zero invece di costruire su quanto fatto in precedenza. Un errore, forse». Com’è possibile che uno co­ me Kakà faccia la riserva per quattro anni?

«Perché quando vai in una squadra come il Real la concor­ renza è altissima. Poi ha avuto problemi fisici e non so se ci siano state altre cose. Per come l’ho vi­ sto martedì, se ritrova la condi­ zione può tornare quello di una volta». L’altro giorno ha detto che se Balotelli vuole stare al Mi­ lan deve rispettare le regole.

«Non l’ho detto e neppure che gli vengano perdonati certi com­ portamenti. Non lo conosco e non esprimo giudizi. Mi hanno

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Totti sta bene, ha avuto meno infortuni di me: un difensore ha la carriera più corta

una carriera di successi

Scudetto laziale Nesta con maglia e coppa dello scudetto 2000, vinto con la Lazio, club in cui è cresciuto. Con lui c’è Eriksson LAPRESSE

Champions di rigore Il rigore di Nesta in Juve­Milan, finale Champions 2003. Dopo lo 0­0 si andò dal dischetto e il Milan vinse 3­2 LIVERANI

Mondiale agrodolce Nesta al Mondiale 2006 in Germania, vinto con l’Italia. Disputò le prime 2 gare, si fece male durante la terza OMEGA

Bis europeo Nesta alza la Champions vinta nel 2007, battendo il Liverpool. L’altro che solleva la coppa, con sciarpa in testa, è Kakà AFP

la scheda ALESSANDRO NESTA 37 ANNI DIFENSORE

Alessandro Nesta è nato a Roma il 19 marzo 1976 ed è cresciuto nel settore giovanile della Lazio: con i biancocelesti ha vinto uno scudetto, una Coppa delle Coppe, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane e una Supercoppa europea.

2002 Nell’estate del 2002 è stato ceduto al Milan. E in maglia rossonera Nesta ha vinto praticamente tutto: due scudetti, due Champions, un Mondiale per club, una Coppa Italia, due Supercoppe europee, due Supercoppe italiane. Nel 2006 è diventato anche campione del mondo con l’Italia. Dal 2012 gioca a Montreal.

solo chiesto di spiegare com’era il Milan quando ci giocavo. Così ho raccontato che quando arrivai c’erano Costacurta e Maldini che davano l’esempio. Nessuno osa­ va andare fuori dalle righe. Loro senza bisogno di urlare, ma con uno sguardo, ti rimettevano a po­ sto. Non giudico lo spogliatoio del Milan di oggi perché dei miei vecchi compagni non c’è più nes­ suno». Pochi credevano a Conte quando metteva le mani avan­ ti alla vigilia del campionato.

«Vincere tre scudetti di fila non è facile. Gli avversari si sono rafforzati e la tua squadra incon­ sciamente perde un po’ di appeti­ to. È normale che dopo tante vit­ torie venga a mancare un po’ di rabbia agonistica. Mi sembra un’esagerazione, però, parlare di Juve finita. Ha grandi giocatori e per me è la favorita». Chi vince il Mondiale?

«Il Brasile. Gioca in casa e ha tanto talento. Sarà dura per le al­ tre. L’Italia sarà competitiva. Ha ottimi calciatori e Prandelli è bra­ vissimo». Visto che è in vena di pro­ nostici ed è appassionato di basket, chi vincerà l’Nba?

«Miami. È la più forte. Pur­ troppo non ho ancora conosciuto LeBron James». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Balotelli non lo conosco. Con me al Milan Maldini e Costacurta davano l’esempio


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SERIE A

Conte furioso

«Vogliono sfasciare la Juve per non farci rivincere» Il tecnico: «Siamo una macchina da guerra, non sono ai ferri corti con nessuno. Il monito di Agnelli? Stima il mio lavoro» Perché vedere JUVENTUS­GENOA Non è normale che la Juve perda due partite di fila. Il Genoa prova a fermarla con l’effetto Gasperini: arrivato lui, una vittoria e un pari

DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO TORINO

Antonio Conte, 44 anni, alla Juve dal 2011: ha conquistato due scudetti e due Supercoppe italiane LAPRESSE

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Quando si vince e si rivince è più difficile rimettersi in discussione

ANDREA AGNELLI PRESIDENTE JUVENTUS

ripeterci su tutti i fronti. Sono allora contento di essere stato precursore di ciò che venerdì ha detto il presidente. E questo mio tenere alta la tensione ci ha forse aiutati a non trovarci oggi completamente impreparati. Non siamo a un punto zero, so­ no anzi convinto che il giusto

percorso sia già stato nuova­ mente intrapreso. La strada è quella buona». Bisogna risalire velocemente in campionato e andare a prendersi gli ottavi di Champions, dove sempre Agnelli ha invitato la squadra a essere più cinica, puntando ma­ gari prima al risultato e poi al bel gioco. «Ma anche qui – spie­ ga Conte –, le frasi vanno inter­ pretate correttamente. Il presi­ dente si riferiva alla partita sin­ gola. Per esempio, nel ritorno con gli spagnoli conterà solo la vittoria, non certo puntare al­ l’estetica. Ma in generale, alla lunga, io conosco un solo modo per trionfare: giocare bene. E su questo, sono certo, Agnelli la pensa come me». Destabilizzatori! Conte guar­ da lontano, e Marotta di fatto si è detto pronto a prolungare il rapporto con il tecnico leccese. «Nessuno sano di mente si pri­ verebbe di un allenatore così», le parole dell’a.d. bianconero. «Affermare che io sia ai ferri

corti con Marotta e con la socie­ tà – continua Conte – è un chia­ ro tentativo di destabilizzare la Juve. Ci stanno provando, si cerca di sfasciare tutto per non farci rivincere. Qui, in due anni e mezzo, abbiamo creato una piccola macchina da guerra: quattro trofei in bacheca e costi abbattuti. I risultati sportivi, che poi contano più di ogni bi­ lancio, dicono che sotto la mia gestione abbiamo centrato qua­ si tutto: due scudetti, altrettan­ te Supercoppe italiane, mentre in Coppa Italia ci siamo fermati in finale nel 2011 e in semifina­ le l’anno scorso. Alla prima ap­ parizione in Champions siamo usciti ai quarti contro la vincen­ te del torneo, il Bayern Mona­ co. Secondo me, era impossibi­ le fare di più. Oggi la Juve ha ritrovato appeal internaziona­ le, e grande merito va al lavoro sul campo, mio e dei calciatori. Insieme alla società, siamo riu­ sciti a fare qualcosa di straordi­ nario».

DOPO IL BERNABEU MARCHISIO A RIPOSO

I NUMERI

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I punti in meno della Juve rispetto alla scorsa stagione: all’ottava giornata ne aveva 22 ed era in testa alla classifica con tre lunghezze di vantaggio sul Napoli, ora ne ha 19 e divide il secondo posto col Napoli, a 5 punti dalla capolista Roma

3

Juventus Stadium, ore 15

Così parlò Andrea Agnelli 48 ore fa: «Può essere che quan­ do uno vince e rivince gli venga meno qualcosa. Vale anche per me. Magari ci si abitua bene, si danno per scontate tante cose, diventa più difficile mettersi in discussione. È forse ora di guar­ darci negli occhi, ogni traguar­ do va sudato, dando ogni gior­ no il massimo, e qualcosa in più...». Una sana sveglia, suo­ nata a tutti, «come è normale che sia – ha commentato ieri Conte –. Il presidente ha ragio­ ne, ma io non mi sento toccato da questo discorso. Lui fa bene a evitare di dire x, y e z bisogna essere meno supponenti e inge­ nui, mentre beta, alfa e gamma andate bene così. Il presidente parla in generale, così come faccio sempre io. Poi, bisogna saper capire chi è coinvolto di­ rettamente, chi pensa di non es­ sere toccato e chi magari sta fa­ cendo il suo lavoro, cercando di far girare la macchina a tremila anche quest’anno. Insomma, ri­ peto, sinceramente non mi sen­ to per nulla toccato dalle parole del nostro presidente». Anche perché Agnelli, di fatto, ha raf­ forzato un concetto che proprio Conte va ripetendo da inizio stagione: «È vero – continua il tecnico della Juve –, è da luglio che grido “al lupo, al lupo”, av­ visando di quanto sarà difficile

4

Le partite stagionali (su 12) in cui la Juve non ha subito gol: nella Supercoppa italiana (4­0 alla Lazio), nella prima di A (1­0 a Marassi con la Samp) e nel derby (1­0) col Torino, alla sesta giornata. Nelle altre 8 ne ha incassati 15: 10 in A e 5 nelle tre partite di Champions

9

I giocatori a segno in campionato: Tevez (4 gol), Vidal (3), Pogba (2) Vucinic (1), Llorente (1), Quagliarella (1), Pirlo (1), Giovinco (1), Chiellini (1). Contro il Chievo un altro gol è arrivato su autorete di Bernardini

Lo Juventus Stadium, arma in più dei bianconeri

Si torna al 3­5­2 E ora lo Stadium diventa decisivo In due settimane 5 partite fondamentali: 4 sono a Torino DAL NOSTRO INVIATO

TORINO

Tutto, o quasi, in cinque partite. Da qui alla sosta internazionale, la Juventus deve ac­ corciare sulla Roma in campionato e tornare padrona del proprio destino in Europa. Oggi il Genoa, fra tre giorni (sempre in casa) il Cata­ nia, poi la trasferta di Parma e la chiusura col botto allo Juventus Stadium, fra Real e Napoli. Servono cinque vittorie per rimettere ogni cosa a posto. «Cerchiamo intanto di riprendere subi­ to il filo del discorso in campionato – dice Con­ te –, dove abbiamo subito il primo stop dopo sei vittorie e un pareggio. Contro il Genoa dovre­ mo attingere a tante energie fisiche e mentali, siamo però pronti. Nelle ultime due partite i miei ragazzi hanno raccolto molto meno ri­ spetto a quanto seminato. Un po’ di turnover? Faremo scelte ragionate, il periodo è intenso e importante». Rispetto al Bernabeu, si torna al 3­5­2: davanti a Buffon, ricomposta la difesa dei titolarissimi, con Barzagli e Chiellini ai lati di Bonucci. In mezzo, probabile turno di riposo per Marchisio, spazio a Vidal, Pirlo e Pogba, sulle fasce Isla e Asamoah. In avanti, conferma­ tissima la coppia Tevez­Llorente, anche perché Vucinic e Quagliarella sono ancora in inferme­ ria (proveranno a rientrare a Parma), mentre «Giovinco si sta trascinando un problema a un piede dalla partita con il Milan – rivela Conte –. Pur di essere a disposizione, si sottopone prima di ogni partita a interventi di antidolorifico». Basta teatro Il fattore campo sarà decisivo: 4 gare su 5 si giocheranno allo Juventus Sta­ dium. E allora «invito i nostri tifosi a non dare niente per scontato – dice Conte –. Devono ri­ trovare l’entusiasmo che avevano il primo an­ no. Forse la squadra in questo momento sente anche l’ambiente un po’ ovattato. Una volta i nostri avversari soffrivano la pressione dagli spalti. Oggi mi sembra si sia tornati a teatro, ecco...». Si sa, al Mou italiano piace la bolgia. m.gra.

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I ROSSOBLU’ COL NUOVO ALLENATORE L’AMBIENTE HA RITROVATO ENTUSIASMO

Gasperini 2: ecco come il Genoa ha cambiato marcia La manovra è tornata più propositiva. Anche oggi non si limiterà a difendersi

addosso a chi l’ha preceduto. Di sicuro il tecni­ co piemontese ha avuto il merito – bastava fare il suo nome… – per riaccendere la speranza di far rivedere il suo bel calcio del primo ciclo ge­ noano, quando era riuscito nella difficile abbi­ nata di salvarsi senza soffrire, e pure diverten­ dosi. E facendo divertire. Un elemento, questo, che ha saputo trasmettere subito alla squadra.

FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Camaleonte Si è ritornati all’antico, a quel 3­

In fondo è un ritorno a casa, ma quello vero – per Gasperini – c’è già stato quando s’è riappropriato del suo Genoa. Oggi cercherà di tenere dritta la prua verso la salvezza. Senza troppi calcoli (anche se la Juve consiglia ovvia­ mente prudenza e lui non ha ancora potuto ri­ mettere il suo marchio di fabbrica ovunque, a Pegli e dintorni), ma con la serena consapevo­ lezza che questo Grifone sia un terreno fertile per far crescere la sua idea di calcio. Ritorno all’antico Cos’ha riportato il Gasp? Più entusiasmo nell’ambiente, innanzitutto, che aveva perso un po’ di brillantezza e di smalto. In campo, ma pure fuori. Era un Genoa con un gioco troppo prevedibile. Forse anche rinuncia­ tario, ma oggi sarebbe ingiusto mettere la croce

Gian Piero Gasperini ANSA

4­3 che non sarà però immutabile. Gasperini non è un integralista, e gli anni ne hanno sem­ mai ulteriormente accresciuto la convinzione che le metamorfosi in corso d’opera possano dare spesso risultati esaltanti. Oggi, di sicuro, allo Juventus Stadium, proporrà un inedito 4­ 5­1, con Gilardino terminale del gioco rosso­ blù, ma una mediana sulla quale ha lavorato molto, istruendo i centrocampisti a iproporsi con rapidi inserimenti in avanti, per aiutare – a turno – lo stesso Gilardino. Un compito, questo, affidato soprattutto ad Antonelli, Bertolacci (sul quale il tecnico ripone grande fiducia) e Kucka, giocatore irrinunciabile nel suo Grifo­ ne. Nessuno si aspetti, dunque, un Grifone da barricate. Attenzione alla fase difensiva sì, ma anche capacità di offendere

4 IL NUMERO

0

Le sconfitte del Genoa sul campo della Juve da quando in panchina c’è Conte. Nel 2011­12 finì 2­2, con reti di Matri, M. Rossi, ancora Matri e di Caracciolo. Nello scorso torneo 1­1: vantaggio di Quagliarella, pareggio di Borriello

Il multigiocatore Ma sono altri i segnali che fanno pensare a una gestione del Gasperini­bis molto simile a quella passata. Per esempio, nel­ la capacità di proporre nuovi ruoli a giocatori cresciuti in posizioni tatticamente diverse. Nel­ la prima era del Gasp l’esempio più clamoroso fu l’ex capitano Rossi, schierato ovunque. Qui ha iniziato con Antonini difensore centrale (a tre). Non è finita qui: il nuovo­vecchio Grifone ha più corsa, velocità e gamba. Ciò ha avuto effetti positivi anche sulla richiesta continua di verticalizzazione veloce del gioco, partendo proprio da Perin. Inoltre, l’allenatore rossoblù ha chiesto frequenti sovrapposizioni sulla fa­ scia (giocando con il 3­4­3), partendo dai cen­ trali. Che, nelle intenzioni di Gasp, devono in­ serirsi a turno sulle corsie esterne raddoppian­ do sul compagno più esterno. Pressing cercasi Manca ancora, ma è fisiolo­ gico, quel pressing intenso (e molto alto) a cui i genoani si erano abituati con le sue squadre. Questione di tempo. Gasperini vuole prima la­ sciarsi alle spalle l’emergenza­classifica, anche se 4 punti nelle prime 2 partite hanno riportato la fiducia. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A Perché vedere NAPOLI­TORINO Gli azzurri vogliono restare nella scia della Roma dopo il primo k.o. in campionato all’Olimpico. Ma il Toro di Ventura sogna il colpaccio San Paolo, ore 12.30

FRANCESCO BRAMARDO GIANLUCA MONTI

Rafa Benitez manderà in campo oggi contro il Torino la nona formazione diversa in al­ trettante sfide di campionato. Questa l’unica certezza, com­ plice il fatto che la scelta della coppia centrale difensiva Fer­ nandez­Albiol (inedita in Ita­ lia) è praticamente obbligata. Per il resto, come al solito, sarà stato il cuscino a fornire al tec­ nico spagnolo le indicazioni migliori circa l’undici da man­ care in campo. Due dubbi: Pan­ dev o Hamsik alle spalle di Hi­ guain, Insigne o Callejon sulla fascia destra. Benitez con il suo consueto sorriso, confonde co­ sì le idee altrui: «Mertens, Cal­ lejon, Pandev ed Insigne stan­ no tutti bene. Zapata sta cre­ scendo. Forse solo ad Hamsik dovrò trovare un’altra posizio­ ne perché ha segnato appena cinque reti – scherza Benitez ­. Higuain? Per me farà almeno 20 gol quest’anno. Vedremo quanti minuti avrà nelle gam­ be. Cambio spesso formazione perché tutti stanno dando un contributo importante». Migliorare si può La rosa alle­ stita da De Laurentiis gli per­ mette di variare le soluzioni, ma il presidente si è detto pron­ to ad altri investimenti: «Ne ho parlato con lui e siamo d’accor­ do che interverremo sul merca­

CATANIA­SASSUOLO

Prima volta per De Canio Gyömber dal 1’ Il debutto di Gigi De Canio sulla panchina del Catania comincia in salita, con una schiera di assenti che quasi pareggia la lista dei convocati (7 assenti tra squalificati agli infortunati). A questi potremmo aggiungere Mariano Izco, che ha lavorato a parte tutta la settimana. Per una strana coincidenza l’esordio di De Canio ricalca quello di Maran di oltre un anno fa. Anche l’allenatore trentino era andato per la prima volta in panchina proprio contro il Sassuolo (che allora giocava ancora in B) in una gara di Coppa Italia vinta dal Catania. E a proposito di debutti, oggi a quello di De Canio si aggiunge l’esordio da titolare di Norbert Gyömber, il difensore della Slovacchia U21 che a Cagliari aveva giocato venti minuti nel finale. Imprevisto Sassuolo «Voglio continuità, e un Sassuolo pratico». Come una settimana fa col Bologna, conta solo il risultato per il Sassuolo. «Il Catania ha qualità dice Di Francesco che ha puntato su un tecnico esperto. Le loro assenze in difesa? Cercheremo di approfittarne». Di Francesco ritrova Magnanelli e chissà che non lo utilizzi insieme a Marrone. Il Sassuolo ha avuto il suo daffare, ieri, a raggiungere Catania causa eruzione dell’Etna: i neroverdi sono sbarcati poco prima delle 20, tre ore dopo il previsto. Caruso­Fogliani © RIPRODUZIONE RISERVATA

rino: «A loro piace palleggiare, ma che sanno anche ripartire veloce e creare occasioni. Do­ vremo stare attenti, Ventura sa il fatto suo». Complimenti all’allenatore del Toro ed una puntura per Sir Alex Ferguson, che ha defini­ to Benitez un «fortuna­ to»: «Evito di rispon­ dergli, tutti sanno chi è e cosa ha fatto».

Mister cambio Benitez lancia il nono Napoli in nove partite

Qui Torino Ventura

ha la rosa decimata, ma il suo Toro vuole provarci al San Paolo dopo il pari con l’Inter. «Una gara difficile e sti­ molante», nella quale mancheranno Rodri­ guez, Bovo, Brighi, El Kaddouri, Larrondo e Farnerud, oltre allo squalificato Immobi­ le. «Se facciamo la gara possiamo met­ tere in difficoltà chiunque. Per noi è test di maturità».

Higuain dal via, rebus Callejon­Insigne Hamsik in ballottaggio con Pandev Ventura senza 7 titolari: «Proviamoci» to per prendere giocatori di li­ vello, a prescindere dai ruoli eventualmente da coprire. Vo­ gliamo migliorare ulterior­ mente questa squadra che co­ munque sta già facendo bene. Abbiamo acquisito la giusta mentalità. È presto per guarda­ re la classifica, ma ho fiducia:

saremo tra le pretendenti al ti­ tolo fino in fondo. La Roma ca­ polista? Garcia è furbo, ha una squadra forte che gioca solo una volta a settimana. Sono si­ curo che sarà una rivale perico­ losa». Per Benitez il campiona­ to è «una corsa a tappe», il tra­ guardo odierno è battere il To­

Benitez EPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA­LIVORNO

I tifosi manifestano per Pioli ma il tecnico si gioca il posto Diamanti ricorderà Morosini I tifosi si stringono attorno al Bologna. In un migliaio si sono ritrovati a Casteldebole per incitare la squadra durante la rifinitura aperta al pubblico dopo 20 giorni di porte chiuse. Da segnalare l’eloquente striscione «ora sosteniamoli» e l’assenza di ogni contestazione alla società, che di recente ha dimezzato il capitale sociale. Alla ricerca della prima vittoria in campionato e di un successo interno che manca da quasi 8 mesi, Stefano Pioli si affida al 3 5 1 1 sconfitto dal Sassuolo. «Con il Livorno voglio la stesso spirito». Recupera Perez, che non verrà rischiato dall’inizio. «Serve una vittoria per convinzione, fiducia e autostima» giura Pioli, che si gioca la panchina nel 3o scontro di fila con una neopromossa. Prima da ex per Diamanti: al braccio una speciale fascia dedicata a Morosini. Sereno il tecnico del Livorno Davide Nicola: «Nonostante le ultime sconfitte, la squadra ha dimostrato una sua identità. Certo è che dobbiamo tutti crescere molto. Il Bologna ha un organico importante e un giocatore fantastico come Diamanti, di grande personalità». Foresi­Zanarini © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A MORGAN DE SANCTIS

Perché vedere UDINESE­ROMA

CON L’UDINESE

Tra i giallorossi e il record (9 vittorie al via come la Juve 2006 di Capello) c’è l’Udinese che non perde in casa in campionato da 22 gare

STAGIONI

Friuli, ore 15

8 PRESENZE

193

MASSIMO CECCHINI ROMA

GOL SUBITI

235 GOL 2006­ 2007

50 MIGLIOR POSIZIONE (2004­2005)

4° RIGORI PARATI

2 RIGORI SUBITI

29

Non fu una baruffa in sti­ le Mondaini­Vianello: modi bruschi, musi lunghi e lieto fi­ ne incorporato. Il matrimonio tra Morgan De Sanctis e l’Udi­ nese andò in pezzi in modo violento, traumatico, con stra­ scichi grandi quanto lo era sta­ to l’amore. D’altronde, nel cal­ cio del Terzo Millennio, avere addosso la stessa maglia cuci­ ta per 8 stagioni – dal 1999 al 2007 – è diventata una ecce­ zione, che il portiere abruzze­ se è stato felice di rappresenta­ re. Poi però mercato e carriera furono sirene convincenti e così per consumare l’addio in­ tervennero le carte bollate. Articolo 17 Aspettando quindi i pronunciamenti della Fifa prima e del Tas di Losanna poi, in tanti impararono a conoscere l’articolo 17, utile a fis­ s a r e l’indennizzo di uno svincolo forzato in direzione Siviglia. Oggi De Sanctis torna a Udine da leader della difesa più forte d’Euro­ pa, con un solo gol al pas­ sivo in 8 partite. Ma già negli anni napoletani Morgan ave­ va teso la mano al suo ex pub­ blico, ricevendo però in cam­ po solo fischi feroci. Così però il protagonista, anni dopo, ha raccontato la propria versione dei fatti. «Dopo tanto tempo mi piacerebbe recuperare il rapporto coi tifosi. Alla fine del 2007 eravamo tutti in un momento difficile: gli ultimi due anni non erano stati sem­ plici. Nessuno ha mai ricorda­ to che ho avuto anche proble­ mi di salute: soffrivo di psoria­ si, manifestatasi per una sorta di depressione sportiva». Così il giocatore chiese di essere ce­ duto. «In quel periodo potevo avere una valutazione di 2,5­3 milioni, ma l’Udinese ne chie­ se 8. Così l’Atletico Madrid, col

la storia

De Sanctis nel bunker

CON LA ROMA

Per Pjanic lo United può offrire 30 milioni

1 PARTITE

8 GOL SUBITI

1 MINUTI GIOCATI

754 RIGORI PARATI

0 MEDIA VOTO

6,25 MIGLIOR PAGELLA (4 VOLTE)

6,5

Morgan De Sanctis, 36 anni. Vivaio Pescara, ha giocato anche con Juve e Napoli RAMELLA

ROMA

Prepariamoci al tormen­ tone della prossima primavera: il rinnovo o la cessione di Pja­ nic. Tre le certezze: il bosniaco è un pupillo di Garcia, il pro­ lungamento del contratto non è agevole per (ovvie) richiesta d’ingaggio da top player, il cen­ trocampista piace a molta della nobiltà calcistica. Per questo la stampa inglese ieri ha rilancia­ to una possibile offerta del Manchester United di 30 milio­ ni. Non male per un giocatore il cui contratto scade nel 2014. Idea Marquinho Viste le as­ senze di Totti e Gervinvho, a Udine la Roma si affida alla sua genialità. L’allenatore ha pro­ vatoun 4­3­3 «classico» (con Borriello e Ljajic) e un 4­2­3­1 col bosniaco dietro alla punta centrale e sulla sinistra Mar­ quinho al posto di Ljajic. Gervinho accelera Insomma, il serbo finora ancora non con­ vince. Per questo la Roma pun­ ta al mezzo miracolo e recupe­ rare Gervinho (ieri sottoposto a visite) per il match di giovedì prossimo contro il Chievo.

quale avevo contatti, virò su Abbiati. Parlai con Gino Pozzo per spiegargli che avevo esau­ rito gli stimoli, ma rifiutò ogni possibilità di cessione. Non riuscii a parlare nemmeno con Giampaolo Pozzo. Solo allora ho deciso di invocare l’articolo 17». Ovvero, la norma Fifa che prevede lo svincolo di un cal­ ciatore in presenza di due con­ dizioni: avere più di 28 anni e avere firmato il contratto da almeno due anni (3 se di età inferiore ai 28). A quel punto è la stessa Fifa a calcolare l’in­ dennizzo, che per De Sanctis fu fissato a 3,9 milioni, poi ab­ bassato dal Tas a 2,25.

storia nota. Dal Siviglia il por­ tiere è volato a Istanbul, poi a Napoli e adesso ha scoperto una Roma che, se vincesse og­ gi, eguaglierebbe il primato della Juventus di Capello 2005­2006: 9 successi di fila al via del campionato. Il che spiega i 3.000 tifosi giallorossi attesi oggi al Friuli: un vero e proprio esodo. «Ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra, ma quest’anno possiamo an­ dare lontano», dice sempre De Sanctis. Vero. Per farsi perdo­ nare da Udine, arriveranno giorni migliori.

ma. cec.

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La domenica dell’imbianchino sulle maglie dell’Udinese il «Precedente»

FRANCESCO VELLUZZI UDINE

Lo sponsor speciale Da sinistra Michael Nino, «l’imbianchino», Antonio Di Natale e Giampiero Pinzi indossano la maglia bianconera con lo sponsor speciale di oggi PHOTOLIFE.EU

prese sempre più in crisi. Pro­ prio venerdì in Friuli è emerso un dato preoccupante: 70 aziende hanno chiuso. La Da­ cia ha deciso per tre partite (anche con Inter e Fiorentina) di togliere il suo marchio dalla maglia e darlo a professionisti che non hanno superato un fat­

Parla Balzaretti A spingere la Roma a Udine, infine, c’è anche Balzaretti. «Dopo il k.o. in Coppa Italia con la Lazio di maggio era piu fa­ cile andare via che rima­ nere. Invece in questo inizio di stagione sta andando tutto mol­ to bene ma biso­ gnerà tenere i pie­ di per terra. Gar­ cia? Ha grande carattere, è un esempio per noi. La Nazio­ nale? Ci spero». E fa bene.

Esodo: tremila tifosi Il resto è

DAL NOSTRO INVIATO

C’è Guidolin che parla, arrivano Di Natale e Pinzi, c’è fermento per la Roma capoli­ sta dell’ex Benatia che viene a Udine, ma per un giorno, nel foyer del Friuli, sempre work in progress, la scena è tutta per Michael Nino da Villadossola, un paese montagnoso in pro­ vincia di Verbania, Piemonte. Nino, 26 anni, imbianchino, uno che farebbe girare la testa alle groupies degli stadi più di un calciatore, si presenta con la fidanzata Renata: «Convi­ viamo da febbraio». Lei se lo mangia con gli occhi. Lui non crede ai suoi di occhi. Oggi i calciatori dell’Udinese gioche­ ranno col nome della sua pic­ cola azienda sulla maglia: «Mi­ chael Nino Imbianchino». È il primo selezionato nel concor­ so indetto dalla Dacia, lo spon­ sor bianconero. Una svolta. Una bella iniziativa che vuol dar coraggio alle piccole im­

DALL’INGHILTERRA

STAGIONI

Torna al Friuli per difendere la Roma dei record Otto stagioni in bianconero, poi un addio pieno di rancori Ora cerca la 9a vittoria di fila

MORGAN DE SANCTIS

turato di 100 mila euro o aziende con non più di 3 di­ pendenti. Hanno aderito in 4.300. «Non ho dipendenti, mi muovo col furgoncino e vado a lavorare. I clienti non mi man­ cano, ma la crisi si sente». Totò Di Natale gli ha fatto coraggio: «Se vinceremo (l’Udinese non

Quando una polleria correva con Rossi C’è un precedente (scherzoso) all’iniziativa ­ serissima ­ dell’Udinese. Valentino Rossi salì sul podio del Gp Catalogna 1998 con un pollo della «Polleria Osvaldo». Il pesarese riportò il marchio sulla Yamaha nel 2007 GUIDETTI

© RIPROD. RISERVATA

perde in casa dal 2 settembre 2012 con la Juve, ndr) la dedi­ cheremo a lui. Michael ha avu­ to coraggio, non è facile met­ tersi in proprio alla sua età in un momento così. Gli auguro il meglio». L’Udinese e Hs (che venerdì con i ragazzi dell’Aca­ demy ha radunato tutta la squadra all’Inter Sport, un de­ lirio di gente) hanno regalato allo sponsor per un giorno la maglia con nome e firme: «È un’altra prima volta. Io sono milanista, sono andato anche a Manchester, ma queste cose mi emozionano. Mi sento divo, più che sponsor, per un giorno. Finora avevo fatto solo ma­ gliette e bustine di zucchero». Oggi ha una vetrina pazzesca. Guidolin In questo contesto si deve anche pensare alla sfida con la Roma. Guidolin lascia i soliti dubbi (Brkic, più no che sì, Muriel «vedremo»), ma spiega come si può tentare l’impresa di bloccare chi non ha mai perso: «Palleggiare be­ ne la palla, verticalizzare e non prendere paura. Anzi trasfor­ mare la paura in coraggio. Il problema Di Natale? Lui lo è per gli avversari. Chiaro, va ri­ fornito». Poi saluta Benatia: «È arrivato con la sua fame di suc­ cesso e di gloria. È intelligente e furbo. Si è meritato tutto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino SERIE A CALCIO A 5

Asti in fuga La 4ª giornata: Acqua&Sa pone Pescara 7 3; Asti Napoli 11 3; Marca Kaos Bologna 3 3. Og gi (ore 18): Martina Lazio; Rieti Lu parense. Classifica: Asti 10; Lupa rense, Acqua&Sapone 7; Napoli 6; Pescara 5; Rieti, Martina, Kaos Bo logna 3; Marca, Lazio 2.

SERIE A DONNE

Goleada Mozzanica (f.sal.) La 5ª giornata: Chia siellis Napoli 4 0, Como Inter 1 0, Mozzanica Scalese 9 0, Pordeno ne Riviera Romagna 3 1. Classifi ca: Tavagnacco, Torres 15; Brescia 12; Pordenone, Verona 10; Mozza nica 9; Res Roma 8; Riviera Roma gna 6; Chiasiellis, Como 5; Perugia, Scalese, Valpolicella 4; Inter, Na poli 3; Firenze 0.

A PARIGI

Premiata B Futura Prestigioso riconoscimento per la Lega B. A Parigi il progetto «B Futura» ha vinto il premio di miglior progetto europeo dedicato a pub blico e stadi. La cerimonia è avve nuta al 3° European Professional Football League Practice Awards.


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SERIE A L’ALTRO ANTICIPO DELLA 9a GIORNATA I BLUCERCHIATI IL CAPITANO ZITTISCE IL SETTORE DEI DISTINTI: «HO SBAGLIATO, MA IN UN MOMENTO COSÌ DELICATO SAREBBE SERVITO L’APPOGGIO DI TUTTI»

Palombo, fischi e tensione: «Chiedo scusa ai tifosi» Mustafi: «Gioia enorme, adesso pagherò 2 cene» Rossi: «Ripresa col piglio giusto»

ammettere che ho commesso qualche errore di troppo nei passaggi. L’ultima rete, sempre di testa e sempre su angolo, l’avevo realizzata all’Italia con l’Under 20 tedesca».

GENOVA

«Quando ho visto l’arbi­ tro che espelleva Cigarini ho pensato che non convalidasse il gol e desse rigore. Come è accaduto a Pozzi contro il To­ ro. Per un momento mi sono disperato ma dopo è stata una gioia grandissima». Shkodran Mustafi sorride felice dopo il suo primo gol in A e si gode i complimenti: «Anche se devo

Gioia Proprio così, Mustafi ha origini albanesi ma è nato in Germania, dove è cresciuto an­ che calcisticamente all’Ambur­ go prima di passare all’Everton e, di lì, alla Sampdoria. È uno dei tanti ragazzi emergenti del­ la rosa blucerchiata, difensore potente e rapido. Una grande promessa. «E questa ­ continua ­ è una soddisfazione doppia, perché ha ridato la vittoria ca­ salinga alla Samp e mi ha rega­ lato la gioia personale. Ora po­ tremo giocare con più serenità dopo questi due successi con­

secutivi». E ora dovrà pure pa­ gare due cene. «Una per il gol ­ confida ­ e una per un ritardo a un allenamento. Pazienza, ora pagherò più volentieri». Il suo gol porta un po’ di tranquillità in più in tutto l’ambiente ed è proprio quello che Delio Rossi desiderava di più. «Nel primo tempo ­ commenta il tecnico blucerchiato ­ l’Atalanta ha fat­ to meglio e avrebbe meritato di passare in vantaggio. A quel punto la partita sarebbe stata diversa. Noi siamo stati bravi a non soccombere». Rossi, tra l’altro, ci ha messo del suo, cambiando modulo in corsa e passando dal 3­4­1­2 al 4­4­2: «Ma posso assicurarvi che i moduli non vincono le partite, lo fanno i giocatori e ancor più il loro atteggiamento in cam­

Lampo di Mustafi e la Samp riparte L’Atalanta sciupa I nerazzurri dominano per 45’ senza segnare Brivido sul gol: Irrati aveva fischiato il rigore... 1

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1 La gioia di Mustafi dopo il gol 2 Cigarini respinge di mano... 3 ...ma la palla finisce in rete AP­ANSA­IPP

SAMPDORIA ATALANTA

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PRIMO TEMPO 0­0 MARCATORE Mustafi all’11’ s.t.

SAMPDORIA (3­4­1­2) Da Costa; Mustafi, Gastaldello, Costa; De Silve­ stri, Obiang, Palombo (dal 1’ s.t. Gentsoglou), Re­ gini; Bjarnason; Gabbiadini (dal 38’ s.t. Pozzi), Eder (dal 33’ s.t. Soriano). PANCHINA Fiorillo, Re­ nan, Rodriguez, Castellini, Wszolek, Barillà, Poul­ sen, Petagna, Fornasier. ALLENATORE Rossi. CAMBI DI SISTEMA dal 43’ s.t. 4­4­2 BARICENTRO BASSO 50,1 metri AMMONITI Eder, Gastaldello e Costa per gioco scorretto, De Silvestri per proteste.

ATALANTA (4­4­2) Consigli; Bellini (dal 23’ p.t. Nica), Stendardo, Ye­ pes, Del Grosso; Raimondi, Cigarini, Carmona, Brienza (dal 13’ s.t. Livaja); Moralez (dal 38’ s.t. De Luca), Denis. PANCHINA Sportiello, Scaloni, Cani­ ni, Baselli, Brivio, Cazzola, Gagliardini, Marilungo, Kone. ALLENATORE Colantuono. CAMBI DI SISTEMA dal 19’ s.t. 4­3­2 BARICENTRO BASSO 50,9 metri ESPULSO Nica al 18’ s.t. per gioco scorretto AMMONITI Cigarini e Yepes per g. scorretto. ARBITRO Irrati di Pistoia. NOTE paganti 1.558, incasso 27.675 euro; abb. 19.012, quota 155.757,69 euro. Tiri in porta 6­2 (una traversa). Tiri fuori 5­4. Fuorigioco 0­6. Angoli 3­5. Rec.: p.t. 1’, s.t. 3’.

FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Un abisso separa la Samp molle, apatica, impaurita del primo tempo rispetto a quella arrembante, coraggiosa e vin­ cente (secondo successo conse­ cutivo, e primo in casa della sta­ gione) della ripresa, dove Eder e compagni sono ripartiti con il furore addosso. Tanto che, in 11 minuti – con il solito thrilling, perché questo è il destino dei gol blucerchiati al Ferraris – hanno sorpreso e schiantato l’Atalanta con il primo gol do­ riano di Mustafi. Grazie anche, va detto, a un Eder strepitoso per avere spaccato la partita, con le occasioni create e l’espul­ sione provocata di Nica, che ha obbligato gli ospiti a 29 minuti in inferiorità numerica nella fa­ se più critica della gara. Occasione perduta Il confine fra i meriti innegabili della

squadra di Rossi e le colpe del­ l’Atalanta (che interrompe la serie di tre consecutive) è tutta­ via labile, se analizzato nell’ot­ tica della gara intera, dopo un primo tempo nel quale le re­

la Moviola DI V.D’A.

Il rosso a Nica è troppo severo Non lucidissimo l’arbitro Irrati nei due episodi chiave. Sul gol di Mustafi l’arbitro vede il tocco di mano volontario di Cigarini che però non riesce a evitare la rete, eppure in un primo momento fischia rigore per la Samp e rosso a Cigarini, decisione rivista dopo un’intesa con l’addizionale Guida. Appare invece severa l’espulsione per Nica (fallo da dietro su Eder).

Protagonisti A destra Delio Rossi, 53 anni, tecnico della Sampdoria dal 17 dicembre 2012 LAPRESSE Sopra il capitano Angelo Palombo, 32, reagisce ai fischi di alcuni tifosi portando l’indice davanti alla bocca SKY SPORT

sponsabilità nerazzurre per non avere provato a chiudere la sfida, contro un avversario con il terrore addosso, sono state enormi. Doppia faccia Perché questo è successo: la Samp arranca e annaspa, senza mai andare al tappeto, per metà gara, si salva con un po’ di buona sorte sulla traversa di Raimondi quasi allo scadere della prima frazione, poi cambia completamente pas­ so dopo l’intervallo. Lì Rossi ar­ ringa la Samp, rinuncia a un Pa­ lombo troppo abulico (che am­ mutolisce i fischi dei tifosi), get­ ta Gentsoglou nella mediana e tutto cambia. La Samp non è pa­ vida, bensì in preda alle ansie che una classifica pericolosa e una mancanza di autostima le crea. L’ennesimo tentativo di ri­ voluzionare la squadra da parte di Rossi non ha avuto inizial­ mente un buon effetto. E i ne­ razzurri hanno fatto (per metà) ciò che ha suggerito loro il cuo­ re, ma non la ragione. Limitan­ dosi, cioè, a controllare Gabbia­ dini e compagni. Mantenendo il possesso della mediana, pronta a colpire in contropiede, ma senza mai dare l’impressione di voler chiudere davvero la gara. Un peccato mortale. Rivoluzione Così, i blucer­ chiati sono passati dai fischi dell’intervallo all’esaltazione della ripresa. Detto di Eder, Mu­ stafi ha avuto la forza di sbloc­ care la partita, con mistero an­ nesso. Perché l’arbitro ha prima concesso il rigore ai blucerchia­ ti, estraendo il cartellino rosso per Cigarini (che butta la palla in rete col braccio), conceden­ do poi (dopo un breve scambio di gesti con l’arbitro addiziona­ le) la rete e punendo con l’am­ monizione il disperato gesto del nerazzurro. L’espulsione di Ni­ ca (fallo da dietro su Eder) ha chiuso definitivamente i conti. E di lì in poi Colantuono non è più riuscito a dare la scossa ai suoi, e neppure l’ingresso di Li­ vaja ha dato gli effetti sperati. Colpa dell’Atalanta: che nel pri­ mo tempo s’è persino presa il lusso di non provare a mettere il bavaglio a un liberissimo Bjar­ nason a spasso fra le linee, tan­ ta era evidentemente la fiducia di non correre rischi. Con Ciga­ rini e Carmona attenti a chiude­ re su Palombo e Obiang, pen­ sando che la Samp vera fosse tutta lì. Macché, era un bluff. E quando si sono svegliati dal so­ gno, erano già sull’orlo del pre­ cipizio, dove li ha fatti cadere Mustafi, che ha tirato fuori l’or­ goglio di una Samp stordita, do­ po gli squilli dell’ex Gabbiadini, e il diagonale di Obiang respin­ to da Consigli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle

po. Neppure il cambio di Pa­ lombo con Gentsoglu è stato decisivo. Quella è stata una scelta dolorosa, vista la quali­ tà tecnica e morale di Angelo, ma dovevo farlo». L’ex capita­ no ha sofferto una situazione particolare e alcuni suoi erro­ ri sono stati sottolineati dai fi­ schi, in particolare da parte dei Distinti, tanto che lo stes­ so Palombo ha zittito chi lo di­ sapprovava portando il dito indice davanti alla bocca. «Mi dispiace che qualcuno possa essersi sentito offeso e mi scu­ so, ma in un momento di diffi­ coltà mi sarebbe piaciuto che tutti ci fossero rimasti vicino fino alla fine, come fanno sempre dalla gradinata». a.d.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DI ALESSIO DA RONCH

EDER DI LUSSO: SPACCA LA GARA STENDARDO, UN VERO DISASTRO SAMPDORIA 6

ATALANTA 5,5

DA COSTA 6 Sicuro anche quando il pericolo si avvicina. MUSTAFI 6,5 Commette qualche errore ingenuo, ma ha il merito di realizzare il gol vincente. La cosa lo esalta e nel finale diventa un leone. GASTALDELLO 6 Magari a volte può apparire goffo, in realtà sa gestire situazioni complicate. COSTA 6 Gara strana, compie interventi prodigiosi e sbaglia alcuni passaggi banalissimi. DE SILVESTRI 5,5 Vorrebbe spaccare tutto e la cosa lo porta a strafare, favorendo gli avversari. PALOMBO 5,5 Subisce il momento più difficile della squadra, anche perché non appena sbaglia un lancio i tifosi lo mettono nel mirino. GENTSOGLU 6 Ha il merito di conoscere i suoi limiti, pensa a difendere e lo fa bene. OBIANG 6,5 Cerca la giocata ad effetto, in realtà diventa importante quando colpisce con la semplicità. REGINI 6 Come De Silvestri, alla ricerca della cosa straordinaria. Meglio da terzino nella difesa a 4. BJARNASON 5,5 Da fantasista è invisibile, poi Rossi lo sposta sulla fascia sinistra dove migliora. GABBIADINI 6 Impegno massimo, con risultati alterni. In ogni caso è sempre fastidioso per i difensori avversari. (Pozzi s.v.)

CONSIGLI 6 Grande parata su Obiang ma anche incertezze, soprattutto un paio di respinte in zona centrale rischiosissime. BELLINI 6 Tranquillo nella parte più semplice. Un problema muscolare lo costringe a uscire. NICA 6 Si sacrifica in recupero su Eder ed è espulso. Peccato, era entrato in campo col piglio giusto. STENDARDO 4 Dopo l’intervallo rientra deconcentrato e ne combina di tremende. Il suo cedimento fa crollare la difesa. YEPES 5 Anche lui sparisce nel momento più difficile. Prova a metterla sul fisico ma non basta. DEL GROSSO 6 Non cerca sortite, ma dalla sua parte la Sampdoria non trova mai varchi. BRIENZA 5,5 Impalpabile. Non dà ai suoi la qualità che possiede. LIVAJA 5 Riesce a far rimpiangere uno scialbo Brienza. CARMONA 6 Duella con Obiang e non demerita. Abile soprattutto a «schermare» Bjarnason. CIGARINI 6,5 Sicuro e pronto a verticalizzare al momento giusto. RAIMONDI 6 Spinge con decisione e sfiora pure il gol. MORALEZ 5 Non trova mai un guizzo importante e quando ha una buona occasione scivola malamente. (De Luca s.v.)

h

MIGLIORE h 6,5 ILDENIS

IL MIGLIORE

7 EDER

Per un tempo inconsistente, dopo l’intervallo rientra versione lusso: dribbling, scatti, tiri, assist. Un campionario da fuoriclasse che spacca la partita. (Soriano s.v.) ALL. ROSSI 6,5 Cambia modulo e vince.

Non segna, è vero, ma per tutta la partita è presente e pericoloso. Sa essere punto di riferimento costante e non è poco. ALL. COLANTUONO 5,5 Non osa quando la squadra controlla con sicurezza e alla lunga paga dazio.

GLI ARBITRI IRRATI 5,5 Non sempre decisissimo, anzi. Tentenna sul gol ed è forse precipitoso nell’espulsione di Nica. Peccato perché per buona parte della gara era parso positivo. Giallatini 6­De Pinto 6; Guida 6,5­Chiffi 6

I NERAZZURRI IL RAMMARICO DEL TECNICO

Colantuono: «Un’occasione sprecata» GENOVA (a.d.r.) Il rosso a Nica, di sicuro, non gli è andato giù, ma non è la cosa che gli ha fatto più male. Lo 0 a 0 del primo tempo, infatti, rischia di restargli in mente per parecchio tempo. Colantuono, in ogni caso, prova a vedere il lato buono della serata: «Salvo la prestazione, in particolare la prova del primo tempo, probabilmente il migliore di questo campionato ­ dice il tecnico dell’Atalanta ­ Proprio lì, però, abbiamo perso la partita: quando sei in controllo totale sull’avversario devi segnare e indirizzare la gara.

Come ha fatto la Samp nel suo momento migliore». A fine partita ha voluto chiarire le cose con l’arbitro Irrati: «Certo. Con educazione gli ho detto che il fallo di Nica non mi sembrava da espulsione. La gamba non era alta, non si trattava di intervento pericoloso e di sicuro non poteva essere considerato un fallo che cancellava una chiara occasione da gol, visto che c’era ancora Yepes. Credo che sarebbe bastata l’ammonizione. Peccato, forse in 11 avremmo potuto anche pareggiare». © RIPRODUZIONE RISERVATA


16

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

SERIE A GIOCHIAMO A TAVOLINO LA NONA GIORNATA

4

I NUMERI

3 27

108

i gol segnati dalle squadre in trasferta, il massimo assoluto per i campionati a 20 squadre. Il record precedente dopo 8 turni erano le 103 reti del 1949/50

14

ALBIOL

BEHRAMI

25 21

REINA

FERNANDEZ

2

9

10

20 DZEMAILI

16

25

VIVES

GLIK

24

BELLOMO

INSIGNE

30 PADELLI

63

BARRETO

24

20

MORETTI

26 PASQUALE

ARBITRO DE MARCO Assistenti Stallone–Schenone IV Longo Add Mazzoleni (1) La Penna (2) PREZZI da 12 a 65 euro TV Sky Calcio 1 e Supercalcio; Mediaset Premium Calcio NAPOLI p. 19

TORINO p. 10

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 11 Maggio, 3 Uvini, 13 Bariti, 88 Inler, 22 Radosevic, 17 Hamsik, 7 Callejon, 91 Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Pandev­Hamsik 55­45%, Insigne­Callejon 60­40%, Behrami­Inler 70­30%, Mesto­Maggio 70­30%. SQUALIFICATI Cannavaro (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Britos (21 giorni), Zuniga (45 giorni). ALTRI nessuno.

PANCHINA 23 L. Gomis, 32 Berni, 19 Maksimovic, 29 Scaglia, 17 S. Masiello, 4 Basha, 69 Meggiorini. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Immobile (1), Gillet (01/02/2017). DIFFIDATI Farnerud, Vives. INDISPONIBILI Bovo (15 giorni), Brighi (20 giorni), El Kaddouri (10 giorni), Farnerud (2 giorni), Larrondo (20 giorni), Rodriguez (2 giorni). ALTRI nessuno.

1 1.30

X 5.25

2 9.00

2

le vittorie del Genoa in casa della Juventus in campionato dal 1929 ad oggi, l’ultima oltre 22 anni fa con il punteggio di 1­0 il 21 gennaio 1991, decisiva una rete di Skuhravy al 37’; da allora sette vittorie bianconere e tre pareggi, due dei quali nei due precedenti più recenti

28

35 22

2

DARMIAN

GAZZI

CERCI

MESTO

MANTOVANI

CURCI

13

10

26

LAXALT

99

4

14

1

CECH

SCHIATTARELLA

NATALI

KRHIN

6

KONE

33

SØRENSEN

SILIGARDI

CRISTALDO

23

9

DIAMANTI

PAULINHO

75

LUCI

41

23

DUNCAN

EMERSON

27 BIAGIANTI

15

CRESPO

85 CODA

1 BARDI

17 CECCHERINI

MBAYE

ARBITRO TAGLIAVENTO Assistenti Marzaloni–Iannello IV Crispo Add Giacomelli (1) Ghersini (2) PREZZI da 9 a 90 euro TV Sky Calcio 6 BOLOGNA p. 3

LIVORNO p. 8

PANCHINA 25 Agliardi, 31 Radakovic, 5 Antonsson, 8 Garics, 3 Morleo, 7 Della Rocca, 30 Pazienza, 15 Perez, 19 Christodoulopoulos, 10 Moscardelli, 12 Acquafresca, 9 Bianchi. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Krhin­Perez 60­40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Della Rocca, Diamanti, Pazienza, Perez. INDISPONIBILI Cherubin (15 giorni), Gimenez (15 giorni), Stojanovic (15 giorni). ALTRI Alibec, Ferrari, Maini, Yaisien.

PANCHINA 22 Anania, 37 Aldegani, 33 Valentini, 77 Rinaudo, 3 Gemiti, 5 Decarli, 20 Emeghara, 4 Lambrughi, 2 Piccini, 24 Benassi, 14 Mosquera, 29 Borja. ALLENATORE Nicola. BALLOTTAGGI Coda­Rinaudo 70­30%, Siligardi­Emeghara 60­40%. SQUALIFICATI De Lucia (18/1/2014). DIFFIDATI Schiattarella, Paulinho. INDISPONIBILI Botta (20 giorni), Belingheri (7 giorni), Greco (7 giorni). ALTRI nessuno.

1 2.00

gli assist in campionato per Mertens, a Pandev e Inler nella partita con il Livorno

X 3.20

2 3.90

1

rete per Siligardi in serie A giunta alla presenza n. 17

JUVENTUS (3­5­2)­GENOA (4­5­1) ORE 15

1

le vittorie consecutive per il Parma al Tardini, 4­3 all’Atalanta e 3­1 al Sassuolo; meglio l’ultima volta tra la fine 2012 e l’inizio del nuovo anno coi successi interni contro Inter, Cagliari e Palermo tra il 26 novembre ed il 6 gennaio

11

19

36

14

PANDEV HIGUAIN

3

sola rete incassate nelle prime 8 partite dalla Roma. Rimanendo imbattuta contro l’Udinese eguaglierebbe le prestazioni di Cagliari ed Inter nel lontano 1966/67 con una sola rete subita dopo 9 partite

MERTENS

85

33

BOLOGNA (3­5­1­1)­LIVORNO (3­5­2) ORE 15

I NUMERI

D’AMBROSIO

ARMERO

243

le reti realizzate in campionato dopo 8 giornate, da quando la serie A è tornata a 20 squadre, e cioè dal 2004/05, non erano mai state così tante. Il massimo prima di oggi nel 2005/06 con 215 segnature

4

NAPOLI (4­2­3­1)­TORINO (3­5­2) ORE 12.30

22

20

ASAMOAH

3

VRSALJKO

ANTONINI

8

6

CHIELLINI

14

POGBA

19 1

BONUCCI

BUFFON

15 BARZAGLI

LLORENTE

21 PIRLO

10

23

90

BIONDINI

PORTANOVA

91

11

GILARDINO BERTOLACCI

33

TEVEZ

KUCKA

VIDAL

33 ISLA

1

21 MANFREDINI

13

15

ANTONELLI

MARCHESE

PERIN

ARBITRO DOVERI Assistenti Posado–Marrazzo IV Ghiandai Add Russo (1) Mariani (2) PREZZI da 30 a 90 euro TV Sky Sport 1 e Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 2 JUVENTUS p. 19

GENOA p. 8

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 4 Caceres, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 11 De Ceglie, 16 Motta, 20 Padoin, 8 Marchisio, 12 Giovinco. ALLENATORE Conte. BALLOTTAGGI Asamoah­Caceres 70­30%, Llorente­Giovinco 70­30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Asamoah, Bonucci. INDISPONIBILI Pepe (da valutare), Lichtsteiner (7 giorni), Vucinic (5 giorni), Quagliarella (7 giorni). ALTRI Bouy.

PANCHINA 32 Donnarumma, 53 Bizzarri, 4 De Maio, 5 Gamberini, 14 Cofie, 2 Sampirisi, 69 Sturaro, 10 Lodi, 18 Fetfatzidis, 9 Stoian, 26 Centurion, 77 Konate. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Antonelli­Centurion 60­40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Gilardino, Lodi. INDISPONIBILI Calaiò (5 giorni), Santana (10 giorni). ALTRI Tozser, Ze Eduardo, Pierre, Blaze, Rafati, Zima, Velocci.

1 1.20

X 6.50

2 12.00

2

i gol realizzati da Gilardino in carriera alla Juventus. In 20 incontri una sola vittoria, 9 pareggi e 10 sconfitte

UDINESE (4­4­1­1)­ROMA (4­3­3) ORE 15 13

34

21

G. SILVA

LAZZARI

4

3

NALDO

ALLAN

KELAVA

66

10

DANILO

PINZI

DI NATALE

75

8

HEURTAUX

BASTA

5

15

FLORENZI

PJANIC

88

16

BORRIELLO

DE ROSSI

8

6

LJAJIC

STROOTMAN

MAICON

17 BENATIA

9 MURIEL

30

24

26 DE SANCTIS

5 CASTAN

42 BALZARETTI

ARBITRO BERGONZI Assistenti Galloni–Vuoto IV Tonolini Add Damato (1) Di Bello (2) PREZZI da 20 a 130 euro TV Sky Calcio 3; Mediaset Premium Calcio 3 UDINESE p. 10

ROMA p. 24

PANCHINA 1 Brkic, 99 Benussi, 6 Bubnjic, 27 Widmer, 7 Badu, 18 Jadson, 52 Merkel, 32 Bruno Fernandes, 37 Pereyra, 70 Maicosuel, 17 Nico Lopez, 13 Ranègie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Kelava­Brkic 55­45%, Lazzari­Pereyra 55­45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Domizzi (3 giorni), Zielinski (da valutare). ALTRI Neuton, Douglas, Mlinar.

PANCHINA 28 Skorupski, 1 Lobont, 29 Burdisso, 3 Dodò, 35 Torosidis, 33 Jedvaj, 46 Romagnoli, 4 Bradley, 23 F. Ricci, 7 Marquinho, 11 Taddei, 18 Caprari. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI Ljajic­Marquinho 60­40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Castan, Benatia. INDISPONIBILI Destro (30 giorni), Totti (35 giorni), Gervinho (7 giorni). ALTRI nessuno.

1 3.30

X 3.30

2 2.15

3

le reti segnate da Muriel alla Roma, una delle vittime preferite, in sole due partite

a

9

AL BENTEGODI VENETI SENZA RIGONI E SARDO

È ora di volare GIORNATA La Fiorentina mette le ali CLASSIFICA SQUADRE

PUNTI

ROMA NAPOLI JUVENTUS INTER VERONA FIORENTINA ATALANTA MILAN LAZIO TORINO UDINESE CAGLIARI PARMA SAMPDORIA LIVORNO GENOA CATANIA SASSUOLO CHIEVO BOLOGNA

24 19 19 18 16 15 12 11 11 10 10 10 9 9 8 8 5 5 4 3

G 8 8 8 9 9 8 9 8 8 8 8 8 8 9 8 8 8 8 8 8

PARTITE V N 8 0 6 1 6 1 5 3 5 1 4 3 4 0 3 2 3 2 2 4 3 1 2 4 2 3 2 3 2 2 2 2 1 2 1 2 1 1 0 3

P 0 1 1 1 3 1 5 3 3 2 4 2 3 4 4 4 5 5 6 5

RETI F S 22 1 18 6 16 10 23 11 18 16 17 10 11 12 14 13 12 12 13 13 9 9 10 12 13 15 9 14 9 12 8 12 6 13 7 22 6 15 9 22

UCHAMPIONS UPRELIMINARI CHAMPIONS UEUROPA LEAGUE URETROCESSIONE

PROSSIMO TURNO Martedì 29 ottobre, ore 20.45 ATALANTA­INTER Mercoledì 30 ottobre, ore 20.45 CAGLIARI­BOLOGNA FIORENTINA­NAPOLI GENOA­PARMA JUVENTUS­CATANIA LIVORNO­TORINO MILAN­LAZIO SASSUOLO­UDINESE VERONA­SAMPDORIA Giovedì 31 ottobre, ore 20.45 ROMA­CHIEVO MARCATORI 8 RETI Rossi (2 rigori) (Fiorentina) 6 RETI Palacio (Inter); Cerci (3) (Torino) 5 RETI Hamsik (Napoli); Jorginho (4) (Verona) 4 RETI Denis (Atalanta); Tevez (1) (Juventus); Callejon (Napoli); Florenzi (Roma)

Idea Montella: Cuadrado e Joaquin insieme nel tridente assieme a Rossi Sannino traballa, Chievo col 3­5­2 GIOVANNI SARDELLI GIANCARLO TAVAN

Per volare in classifica la squadra dell’Aeroplanino mette le ali. La soluzione frul­ la in testa a Montella da un po’ e, salvo sorprese, oggi po­ trebbe essere attuata. Invece di alternarsi, Cuadrado e Jo­ aquìn giocheranno insieme. La prova generale attuata nel secondo tempo contro Juve e Pandurii è andata bene: Cua­ drado è inamovibile, ma to­ gliere di squadra lo spagnolo, reduce da due reti nelle ulti­ me due sfide, non è semplice. Da qui la soluzione. Dirottare Cuadrado a sinistra con Jo­ aquìn a destra in un 4­3­3. In mezzo ai due, ovviamente, bomber Rossi. Rischi L’ex Malaga, quello che si allena giocando, do­ vrebbe quindi «allenarsi». Le candidature di Matos e Var­ gas rimangono valide, ma leggermente più sfumate. Montella si fida della sua squadra, non della partita.

Dopo Juve ed Europa League, in attesa di Napoli e Milan, la sfida con il Chievo rischia di attrarre il giusto. «Per me in­ vece è uno scontro diretto – sentenzia il tecnico – esatta­ mente come i prossimi. Visto che vale tre punti. Ed il Chie­ vo tatticamente è molto pre­ parato». Avversario più temu­ to quel Théréau seguito dai viola in estate. «Quanto è bra­ vo lo sappiamo già – scherza il tecnico – quindi non c’è bi­ sogno che ce lo faccia vedere nuovamente». La Viola cerca continuità. «L’entusiasmo va bene e ci aiuta, semmai è l’eu­ foria che va gestita. Altrimen­ ti può farci male». Out Ilicic, Ambrosini e Gomez (difficile il recupero del tedesco anche per il Milan il 2 novembre), si rivede Rebic. A centrocampo tornano Pizarro ed Aquilani con Borja Valero. A Savic e Gonzalo Rodriguez il compi­ to di proteggere la porta di Neto, dato in grande forma: «Sta maturando e crescendo – chiude Montella sul portie­ re – rispondendo alle critiche in silenzio sul campo».


DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

37 34

SCHELOTTO

BIRAGHI

33 CAPUANO

21 ANDUJAR 24 GYOMBER

5

8

19

PLASIL

CASTRO

83

9

FLORO FLORES

7

TACHTSIDIS BERGESSIO

25 4

28

ALMIRON

BARRIENTOS

BERARDI

8

5

0

ANTEI

4

20

MAGNANELLI

BIANCO

KURTIC

3

ROLIN

I NUMERI

MARRONE

27

79 PEGOLO

15 ACERBI

LONGHI

ARBITRO TOMMASI Assistenti Pegorin–Giachero IV Preti Add Ciampi (1) Pairetto (2) PREZZI da 15 a 120 euro TV Sky Calcio 5; Mediaset Premium Calcio 5 CATANIA p. 5

SASSUOLO p. 5

PANCHINA 1 Frison, 35 Ficara, 2 Peruzzi, 13 Izco, 17 Guarente, 20 Freire, 10 Lopez, 11 Leto, 32 Petkovic, 26 Keko. ALL. De Canio. BALLOTTAGGI Almiron­Guarente 60­40%, Andujar­Frison 60­40%, Castro­Lopez 60­40%. SQUALIFICATI Alvarez (1), Legrottaglie (1). DIFFIDATI Barrientos, Spolli. INDISPONIBILI Spolli (15 giorni), Monzon (10 giorni), Bellusci (30 giorni). Boateng (da valutare). ALTRI Cabalceta.

PANCHINA 1 Pomini, 2 Pucino, 23 Gazzola, 24 Marzorati, 35 Rossini, 21 Laribi, 45 Chibsah, 7 Missiroli, 86 Ziegler, 11 Alexe, 70 Farias, 10 Zaza. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Longhi­Ziegler 70­30%, Floro Flores­Zaza 70­30%, Marrone­Laribi 70­30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Valeri (15 giorni, Terranova (180 giorni) Gomes (10 giorni), Masucci (da valutare). ALTRI Rosati, Alhassan, Lodesani.

1 1.80

X 3.50

2 4.33

5

CHIEVO (3­5­2)­FIORENTINA (4­3­3) ORE 15

i confronti di campionato tra Catania e Sassuolo; le due squadre si sono incontrate però recentemente in coppa Italia, il 18 agosto 2012 nell’ambito del terzo turno di Coppa Italia, partita secca. In quel caso vinse il Catania per 1­0 con una rete di Gomez al 73’

93 12 CESAR

40

DRAMÈ

17

10

56

JOAQUIN

AQUILANI

HETEMAJ

4

2

43

8 PALOSCHI 1 DOS SANTOS RADOVANOVIC 77 PUGGIONI 9 THÉRÉAU 33

49

7

G. ROSSI

PIZARRO

11

20

CUADRADO

BORJA VALERO

BENTIVOGLIO

PAPP

21

TOMOVIC

FREY

G. RODRIGUEZ

1

15

NETO

SAVIC

23 PASQUAL

ARBITRO BANTI Assistenti Vivenzi–Passeri IV Faverani Add Peruzzo (1) Di Paolo (2) PREZZI da 28 a 99 euro TV Sky Calcio 4; Mediaset Premium Calcio 4 CHIEVO p. 4

FIORENTINA p. 15

PANCHINA 28 Silvestri, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 15 Pamic, 22 Acosty, 16 Improta, 10 Sestu, 7 Lazarevic, 90 Ardemagni, 31 Pellissier, 20 Estigarribia, 11 Samassa. ALLENATORE Sannino. BALLOTTAGGI Papp­Bernardini 55­45%, Thereau­Pellissier 60­40%, Hetemaj­Estigarribia 55­45%. SQUALIFICATI Sardo (1), L. Rigoni (1). DIFFIDATI Cesar. INDISPONIBILI Calello (da valutare). ALTRI Aldrovandi, Dainelli, Kupisz.

PANCHINA 78 Munùa, 4 Roncaglia, 5 Compper, 3 Alonso, 8 Bakic, 18 Vecino, 66 Vargas, 27 Wolski, 14 Mati Fernandez, 77 Iakovenko, 9 Rebic, 30 Matos. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Joaquin–Matos–Vargas 50­30­20%, Tomovic–Roncaglia 60­40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI G. Rodriguez, Pizarro. INDISPONIBILI Hegazi (120 giorni), Gomez (10 giorni), Ilicic (10 giorni), Ambrosini (10 giorni). ALTRI Lupatelli, Olivera.

1 3.80

le presenze stagionali e in serie A per Biraghi , unico italiano oggi con Capuano nell’11 titolare del Catania

X 3.40

2 1.95

1

sola rete realizzata in partite casalinghe per Bentivoglio su un totale di 5 realizzazioni in A

PARMA (3­5­2)­MILAN (4­3­3) ORE 15

6 LUCARELLI

19 83

FELIPE

18

20

GOBBI

14

18

ABATE

16

BIRSA

MONTOLIVO

PAROLO

11

32

AMAURI

MARCHIONNI

MIRANTE

5

2 CASSANI

99

45

34

BALOTELLI

DE JONG

7

4

ROBINHO

MUNTARI

CASSANO

GARGANO

7 BIABIANY

ALL’OLIMPICO PANCHINA BIANCOCELESTE IN BILICO

Petkovic è al bivio «Ma non mi dimetto» «La Lazio è dove ci davano prima del campionato» Cagliari: dubbi in avanti per Lopez Joaquin, centrocampista spagnolo della Fiorentina, 32 anni: ha realizzato due reti nelle ultime due partite REUTERS Qui Chievo Il Chievo vuole interrompere la serie negati­ va di 4 sconfitte consecutive sperando di andare contro una tradizione non favorevo­ le visto che coi viola al Bente­ godi ha perso 5 volte su 9. Mancheranno Rigoni e Sar­ do, squalificati, oltre a Dai­ nelli che solo questa settima­ na si è aggregato alla squa­ dra. Sannino riproporrà il 3­ 5­2, con Hetemaj, Bentivoglio ed Estigarribia a giocarsi due posti a centro­ campo accanto a Radovano­ vic. In attacco il punto fermo è Paloschi: «Il mister sta dan­ do l’anima e sono certo che ci risolleveremo. Farò di tutto per ripagarlo a cominciare dalla Fiorentina, dobbiamo tornare a fare punti per la sal­ vezza. Non sarà facile vista la forza dell’avversario, quindi dobbiamo dare qualcosa in più. Dobbiamo essere pazien­ ti. Abbiamo un attacco com­ pleto, ritroveremo il gol». © RIPRODUZIONE RISERVATA

59 26 GABRIEL SILVESTRE

21 CONSTANT

MILAN p. 11

PANCHINA 91 Bajza, 43 Coric, 3 Mesbah, 28 Benalouane, 20 Obi, 23 Mendes, 30 Acquah, 24 Munari, 10 Valdes, 87 Rosi, 21 Sansone, 17 Palladino. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Biabiany­Rosi 55­45%, Amauri­Palladino 55­45%, Marchionni­Valdes 55­45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Lucarelli. INDISPONIBILI Galloppa (120 giorni), Paletta (15 giorni), Pavarini (da valutare), Okaka (da valutare), Cerri (al Mondiale U17). ALTRI Jankovic.

PANCHINA 1 Amelia, 35 Coppola, 2 De Sciglio, 81 Zaccardo, 33 Vergara, 24 Cristante, 28 Emanuelson, 16 Poli, 22 Kakà, 8 Saponara, 78 Niang, 9 Matri. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Muntari­Poli 60­40%. SQUALIFICATI Mexes (3). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Pazzini (da valutare), Bonera (15 giorni), El Shaarawy (15 giorni), Abbiati (4 giorni), Nocerino (da valutare). ALTRI nessuno.

2 2.20

7

le reti ufficiali per Abate in carriera con squadre di club, l’ultima al Bologna con il Milan il 25 settembre scorso

24

26 RADU

Vladimir Petkovic, 50 LAPRESSE

creare problemi. Ma il salto si fa mettendo più cattiveria, ab­ bracciandosi dopo un gol o di­ fendendo un compagno dopo un fallo subito. Tutti devono re­ mare dalla stessa parte, tutti orientati verso lo stesso risulta­ to. Lotito? A me non ha detto nulla, con la squadra è stato motivante e categorico. Per me non è una partita decisiva: è una certezza dovuta al mio la­ voro. In fondo la Lazio in classi­ fica è dove tutti i pronostici di inizio stagione la mettevano». Qui Cagliari Dall’altra parte il

tecnico Lopez non si illude di trovare un avversario in diffi­ coltà: «Per fare risultato servi­ rà una dose massiccia di sacri­ ficio. La Lazio sarà agguerrita, ma noi siamo pronti». Tra i con­ vocati tornano Avramov e Des­ sena. In avanti Pinilla, Ibarbo e Sau corrono per due maglie. (ha collaborato Mario Frongia) © RIPRODUZIONE RISERVATA

27

7 FELIPE ANDERSON

CANA

22 MARCHETTI 85 NOVARETTI

17

14 KEITA

21

51

DESSENA

PINILLA

5

34

7

5

BIGLIA

PEREA

COSSU

CONTI

23

87

ONAZI

23

CANDREVA IBARBO

PERICO

15 ROSSETTINI

1

AGAZZI

13 4 NAINGGOLAN

PEREIRINHA

ASTORI

29 MURRU

ARBITRO MASSA Assistenti Bianchi–Paganessi IV De Luca Add Rizzoli (1) Pinzani (2) PREZZI da 16 a 120 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 e Supercalcio; Mediaset Premium Calcio LAZIO p. 11

CAGLIARI p. 10

PANCHINA 1 Berisha, 95 Strakosha, 2 Ciani, 39 Cavanda, 16 Elez, 24 Ledesma, 15 Gonzalez, 8 Hernanes, 10 Ederson, 99 Floccari, 45 Tounkara, 11 Klose. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Keita­Hernanes 60­40%, Perea­Klose 70­30%, Novaretti­Ciani 70­30%. SQUALIFICATI Mauri (fino al 2/5/14). DIFFIDATI Hernanes, Cana. INDISPONIBILI Alfaro (45 giorni), Biava (45 giorni), Konko (10 giorni ), Lulic (20 giorni), Vinicius (10 giorni). ALTRI Sculli.

PANCHINA 25 Avramov, 14 Pisano, 8 Avelar, 3 Ariaudo, 16 Eriksson, 22 Cabrera, 10 Ibraimi, 18 Nenè, 9 Sau. ALLENATORE Lopez. BALLOTTAGGI Murru­Avelar 60­40%, Dessena­Cabrera 60­40%, Ibarbo­Sau 60­40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Rossettini INDISPONIBILI Ekdal (30 giorni). ALTRI Carboni, Del Fabro, Demontis, Oikonomou, Sampaio, Muroni, Suella.

1 1.78

X 3.50

2 4.50

12

«Non possiamo sottovalutare il Sassuolo, ma con l’umiltà torneremo a volare». È la ricetta di Gigi de Canio, nuovo allenatore del Catania. I tre punti ai siciliani pagano 1,80.

COLPO ROMA A UDINE

2,15

LAZIO (4­3­3)­CAGLIARI (4­3­1­2) ORE 20.45

DAVIDE STOPPINI FORMELLO (Roma)

1,75

«Scommetto sul Pipita, al termine della stagione segnerà almeno venti volte». Rafa Benitez lancia Higuain prima della gara con il Toro: un gol dell’argentino si gioca a 1,75.

1,80

PARMA p. 9

X 3.30

HIGUAIN IN GOL COL TORO

RISCATTO CATANIA IN CASA

ARBITRO VALERI Assistenti Nicoletti–Grilli IV Petrella Add Orsato (1) Baracani (2) PREZZI da 25 a 150 euro TV Sky Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 1

1 3.20

DAL NOSTRO INVIATO

«Non mi dimetto, neppu­ re se dovessi accorgermi che la squadra non mi segue più». Partono da qui le certezze di Vladimir Petkovic, nel momen­ to più difficile da quando è alla Lazio. Criticato dai tifosi, sedu­ to su una panchina che scric­ chiola, provato dall’arduo ten­ tativo di fare da collante tra uno spogliatoio scontento e una società delusa per la man­ canza di risultati. Dieci mesi fa — era il 5 gennaio — la Lazio batteva il Cagliari in casa: se­ condo posto e distanze accor­ ciate dalla capolista Juventus. Oggi la partita si ripete, ma lo scenario è stravolto: «Dobbia­ mo è vogliamo fare meglio, è un nostro obbligo», ha detto Petkovic il giorno dopo la visita non esattamente evangelica di Lotito a Formello. Venerdì il presidente se l’è presa con la squadra. La stessa squadra che Petkovic pare intenzionato a ri­ voluzionare e che davanti a taccuini e microfoni ha provato a punzecchiare: «I miei gioca­ tori? Bravi ragazzi, pure trop­ po in campo, non vogliono mai

17 ZAPATA

17

LE QUOTE

4

CATANIA (4­3­3)­SASSUOLO (3­5­2) ORE 15

LA GAZZETTA SPORTIVA

le reti incassate da Agazzi in questo torneo, almeno un gol al passivo a partita come Curci e Da Costa tra i sempre presenti

«Senza Totti non sarà la stessa squadra, ma noi giocheremo e vinceremo per il capitano». La promessa di Rudi Garcia è il «2» della Roma a Udine, offerto a 2,15.


LA GAZZETTA SPORTIVA

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

MONDO SPAGNA le Pagelle DI P.C.

PIQUÉ ALLA GRANDE BALE È UN FANTASMA BARCELLONA 7 VALDES 7 Due parate fondamentali su Khedira e Ronaldo. A gara finita è arrendevole sul tiro di Jesé. DANI ALVES 7 In forma come ai vecchi tempi, nel finale si concede un tunnel a Ronaldo. Dovesse venirgli un dolorino, sappia che è Cristiano con una spilla voodoo. MASCHERANO 6 Cambia lato e migliora, è uomo da centro destra. Ma la spallata a Ronaldo è rigore tutta la vita. PIQUÉ 7,5 Ai livelli massimi. Sicuro, veloce, «fisico». Da tempo non lo si vedeva così. ADRIANO 6,5 Un tesoro nascosto, spinge, lancia con due piedi, non perde mai Di Maria. Un tocco di mano in area è chiaramente involontario. XAVI 6 Percepisce l’ispirazione di Iniesta e gli lascia la regia. BUSQUETS 6 Un rapido cartellino ne frena molto gli ardori.

h

IL MIGLIORE

8 INIESTA

Ogni palla che tocca andrebbe esposta al Louvre. Sarebbe da 9 se nella ripresa non perdesse un paio di bocce delicate. (Song s.v.) MESSI 6 Anonimo sulla fascia destra, in apparenza svogliato. Lo si pensa acciaccato, ma quando Martino lo rimette al centro ecco un paio di serpentine. Mah... FABREGAS 6 Sponda, falso 9, specchietto per le allodole. SANCHEZ 7 Il gol è un colpo di genio di raffinata fattura. Chapeau. NEYMAR 7 Firma il suo primo clasico con il gol che indirizza la partita e una prestazione finalmente «totale». (Pedro s.v.) ALL. MARTINO 7,5 Nella sera in cui il Camp Nou dedica una commovente coreografia a Tito Vilanova, dimostra di poterne essere un buon successore: per quanto semplici, tutte le mosse che fa sono perfette.

REAL MADRID 5 DIEGO LOPEZ 6 Niente miracoli, non è giornata. CARVAJAL 6,5 Riparte sempre. Il duello con Neymar è tra i più godibili del match. VARANE 5,5 Quello dell’anno scorso era un’altra cosa. PEPE 6,5 Irriducibile, chiude gli spazi senza le solite entratacce. MARCELO 6 Senza colpe, ma un Messi così timido andrebbe attaccato. KHEDIRA 5 In pratica finisce per fare il centravanti, visto che gli altri girano al largo. Beh, non è certo il suo ruolo. SERGIO RAMOS 5 Presto ammonito, ringrazia l’arbitro perché in apertura di ripresa gli risparmia un secondo giallo sacrosanto. Per essere lì, mena troppo. ILLARRAMENDI 6 Entra a portare ordine. MODRIC 6,5 Il più propositivo dei centrocampisti, è lui a innescare l’occasione di Ronaldo. DI MARIA 5,5 Stavolta delude, forse è un po’ stanco. JESE’ 6,5 Appena ha la palla giusta, la mette. Ha un futuro. BALE 5 Non scendiamo oltre per non sembrare persecutori, ma ha bisogno di un piano. Così si fa soltanto sbertucciare per la maxi valutazione.

h

IL MIGLIORE

7 BENZEMA

Reagisce come dovrebbe fare ogni giubilato: una scarica di adrenalina che quasi porta il pari. Traversa ciclonica. C.RONALDO 6 Calcia su Valdes la chance capitale, ma si guadagnerebbe un rigore e porge a Jesé la palla del 2 1. ALL. ANCELOTTI 5 Con la formazione di partenza manda un messaggio rinunciatario che la squadra patisce. I cambi migliorano la situazione, ma il peccato originale lo trascina sul fondo. GLI ARBITRI UNDIANO MALLENCO 4 Il rigore negato a Ronaldo e, prima, l’espulsione risparmiata a Ramos sono errori che pesano sul match. Diaz Perez 6­Cabanero Martinez 6

4 LIGA 10o TURNO S

IERI Malaga­ Celta 0­5; Barcellona­ Real Madrid 2­1; Elche­ Granada 0­1; Levante­ Espanyol 3­0 VENERDÌ Rayo­ Valladolid 0­3 OGGI Siviglia­ Osasuna; Villarreal­ Valencia; Real Sociedad­ Almeria; Atletico­ Betis DOMANI Getafe­ Athletic Bilbao CLASSIFICA Barcellona 28; Atletico 24; Real Madrid 22; Villarreal 17; Getafe, Athletic, Levante 16; Espanyol 14; Valencia 13; Elche 12; Granada 11; Valladolid, Siviglia, Real Sociedad 10; Malaga, Rayo e Celta 9; Betis 8; Osasuna 7; Almeria 3.

Magie e velen BARCELLONA

REAL MADRID

2

1

(4­3­3)

(4­3­3)

Valdes; Dani Alves, Mascherano, Piqué, Adriano; Xavi, Busquets, Iniesta (dal 31’ s.t. Song); Messi, Fabregas (dal 25’ s.t. San­ chez), Neymar (dal 39’ s.t. Pedro). PANCHINA Pinto, Puyol, Montoya, Sergi Ro­ berto. ALLENATORE Martino. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO ALTO 55,7 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI Busquets e Adriano per g.s.

Diego Lopez; Carvajal, Varane, Pepe, Marcelo; Khedira, Sergio Ramos (dall’11’ s.t. Illarramendi), Modric; Di Maria (dal 31’ s.t. Jesé), Bale (dal 16’ s.t. Benzema), C.Ronaldo. PANCHINA Casillas, Coentrao, Arbeloa, Isco. ALLENATORE Ancelotti. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MEDIO 54,5 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI Sergio Ramos, Bale, Khedira e Marce­ lo per gioco scorretto, C. Ronaldo per proteste.

MARCATORI Neymar (B) al 19’ p.t.; Sanchez (B) al 32’, Jesé (R) al 46’ s.t. ARBITRO Undiano Mallenco. GUARDALINEE Diaz Perez­Cabanero Martinez. NOTE spettatori 98.761. Angoli 4­3. In fuorigioco 2­1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

POSSESSO PALLA BARCELLONA 54,9%

PASSAGGI TOTALI REAL MADRID 45,1%

TIRI IN PORTA

IIIIIII BARCELLONA 7

BARCELLONA 524

REAL MADRID 419

TIRI FUORI

IIIIII I REAL MADRID 6

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1­0 GOL! 19’ Iniesta lancia Neymar sul filo del fuorigioco, il diagonale del brasiliano incoc­ cia su Carvajal e finisce nell’angolo opposto. 21’ Altro grande lancio di Iniesta, stavolta per Messi, che arriva in area ma allarga troppo il diagonale. 44’ Cross radente di Ronaldo per Khedira, la deviazione in scivolata è ribattuta da Valdes sul braccio di Adriano. Involontario.

BARCELLONA 1

IIII REAL MADRID 4

SECONDO TEMPO 13’ Iniesta perde palla, Modric è lesto ad at­ tivare Ronaldo, il cui sinistro viene deviato da Valdes con riflessi da gatto. 26’ Spallata di Mascherano su Ronaldo, era rigore. L’azione prosegue e Benzema timbra una gran traversa da fuori area. GOL! 32’ Neymar innesca la fuga di San­ chez, che rientra e beffa Diego Lopez con un fantastico pallonetto. GOL! 46’ Contropiede rapido di Ronaldo con assist per Jesé, il suo tiro dal limite passa sotto Valdes.

Neymar­Sanchez gol Ma il Real protesta Dominio blaugrana per un’ora con il brasiliano protagonista L’arbitro nega un rigore su Ronaldo e la rete di Jesé arriva tardi DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’ BARCELLONA

Il clasico della riparten­ za dopo l’era delle guerre stellari Pep­Mou prende una strada antica, un po’ come il seguito alla trilogia di George Lucas fu un prequel. Il Barcel­ lona vince perché ha nuova­ mente un brasiliano capace di stringere da sinistra al cen­

tro segnando il gol che mette il match su un piano inclina­ to: quello di una volta si chia­ mava Ronaldinho, questo di oggi ha nome Neymar e il cla­ sico è la sua prima partita ec­ cellente in maglia blaugrana. Come succede ai fuoriclasse, ha dato il massimo nell’occa­ sione massima. Il Barcellona vince con una chiarezza che resiste al netto rigore negato a Ronaldo sull’1­0 (pensa le

risate di Chiellini...), anche perché prima Sergio Ramos avrebbe dovuto ricevere un secondo giallo, e comunque — come sapete — il calcio de­ gli episodi non ci ha mai ecci­ tato. Il Barcellona vince per­ ché tiranneggia per un’ora buona un Real Madrid trop­ po rinunciatario, e quando infine Ancelotti preme il pul­ sante dell’attacco gli dei che dovrebbero assecondarlo per

pareggiare lo guardano in­ grugniti e si girano dall’altra parte: la paratona di Valdes su Ronaldo, il rigore già la­ mentato, una terrificante tra­ versa di Benzema. E’ la puni­ zione del cielo per chi è venu­ to a teatro con i jeans. Troppa cautela Lo schiera­ mento di partenza, con quel Sergio Ramos sentinella ag­ giunta a centrocampo, è una


DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

ni, Clasico al Barça 1

Ancelotti alla Mou

Carlo, non è sempre Juve «Il rigore su Cristiano l’ha visto tutto il mondo» Dagli aiutini in Champions alla beffa del Camp Nou: «Sul fallo di Chiellini non ero in linea, stavolta l’arbitro è stato decisivo» DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO MARIA RICCI @filippomricci BARCELLONA

In pochi giorni per il Real cambiano tante cose. Dalla sod­ disfazione per la vittoria sulla Juve in Champions alla delusio­ ne per la sconfitta nel Clasico in Liga. Dalle sensazioni positive al sapore negativo. Dagli elogi alle critiche. Aiutato e pregiudicato A fa­ re da trait d’union alle due par­ tite, gli arbitri. Un tedesco, Gra­ fe, uno spagnolo, Undiano Mal­ lenco. Il primo ha aiutato il Ma­ drid espellendo ingiustamente Chiellini all’alba della ripresa nella notte europea, il secondo lo ha pregiudicato non fi­ schiando un rigore di Masche­

2

3

1 Il gol di Alexis Sanchez: è il 2­0 Barça AFP 2 La coreografia del Camp Nou per Tito Vilanova, ex allenatore blaugrana, malato di cancro AFP 3 Il contatto da rigore tra Mascherano e Ronaldo: l’arbitro Undiano Mallenco non fischia FOX SPORTS

cautela eccessiva per essere soltanto a ottobre. Mourinho mise Pepe davanti alla difesa — mossa contestatissima — nel ciclo primaverile dei quattro clasico in diciotto giorni, e dopo essere stato sfasciato in autunno al Camp Nou. Ancelotti invece pensa subito di intasare gli spazi per creare un muro sui cui rimbalzi scatenare il trio di velocisti Cristiano­Bale­Di Maria. Ma a Martino è suffi­ ciente dirottare subito Messi a destra per rendere inutile il congresso di difensori, e la scarsa propensione del Real alla ripartenza manovrata — soltanto traccianti alla ricer­ ca degli sprinter — libera Iniesta da compiti di copertu­ ra. L’arte di Iniesta Il cavaliere pallido non se lo fa ripetere, estraendo dalla sua arte una prestazione millesimata, e annunciata da due colpi di

rano su Ronaldo 7 minuti prima che Sanchez segnasse il 2­0 del Barça. «Il rigore mi sembra mol­ to chiaro – ha detto senza esita­ zioni Ancelotti – Tutto il mondo l’ha visto, però l’arbitro non l’ha fischiato». Altra domanda, sul tema: «L’episodio arriva in un momento molto importante. Se fischia il rigore ci può stare l’am­ monizione, la gara e il risultato sarebbero stati diversi. La mano di Adriano sul tiro di Khedira? Li l’arbitro ci ha azzeccato ed era una decisione difficile. Non era rigore». Percentuali di responsa­ bilità della sconfitta, tra Ancelot­ ti e arbitro? «Non parlo di nume­ ri e percentuali. Giudico solo un episodio e la partita: da parte no­ stra male nella prima parte e be­ ne nella seconda. Stavamo con­ trollando la gara, il Barça faceva grande fatica a difendersi». tacco volanti per i quali stiamo ancora ululando alla luna: è di don Andres l’assist profondo che Neymar trasforma in gol, è an­ cora suo il lancio che attiva Messi, stranamente impreci­ so al momento di concludere, è pure suo l’arcobaleno di 60 metri che Neymar, a inizio ri­ presa, scarica su Diego Lo­ pez. In base alle vecchie leg­ gende nel punto d’impatto dell’arcobaleno dovrebbe esserci un tesoro, poi andia­ mo a controllare. Bale mai visto Contrappo­ sta alla scena muta di Bale, il cui inserimento comincia a essere un problema, la parti­ ta di Neymar allarga i cuori; però attenzione, un Messi co­ sì assente e almeno in appa­ renza scocciato non l’aveva­ mo mai visto, nel Barcellona non tutto fila come ce lo rac­ contano. Ancelotti prova ad

Visto e non visto Da Barcello­ na fanno notare all’allenatore del Real Madrid l’incongruenza, dal suo no comment sull’episodio Chiellini al lamento per quello di Ronaldo: «E’ che il fallo di Chielli­ ni non l’ho visto bene perché non ero in linea e quindi non lo potevo giudicare. Oggi ero perfettamen­ te in linea e per quello sto parlan­ do: ho visto tutto molto chiara­ mente». Della stessa opinione del tecnico anche Sergio Ramos:

S

Neymar 21 anni, al Barça da quest’anno REUTERS

«L’arbitro è stato determinante. Ci sono cose contro le quali non si può lottare, e l’ho già detto al­ tre volte in passato. I rigori sono stati chiarissimi», la stessa frase usata da Marcelo. I difensori mettono nel sacco anche il mani di Adriano sconfessato da Ance­ lotti e nell’aria rimbalzano echi di mourinhismo e delle sue teo­ rie di congiura pro­Barça e anti­ Madrid: la cosa ha il suo punto di ironia in contrappasso. Il precedente «Ogni volta che perdono usano sempre la scusa facile dell’arbitro. Non si possono lamentare, men che meno in questa stagione», il commento secco di Busquets. Effettivamente un mese fa a El­ che il Real vinse grazie a un ri­ gore regalato a Pepe e trasfor­ mato da Ronaldo ben oltre il tempo di recupero: punti impor­ tanti. E due considerazioni: questo Clasico è stato condizio­ nato dalla mancata concessione del rigore ma la cosa non na­ sconde gli errori e le conseguen­ ti critiche ad Ancelotti per le de­ cisioni tattiche. Carletto allunga a 4 la sua striscia senza vittorie al Camp Nou, il Madrid dopo due successi di fila e 5 Clasicos senza sconfitte torna da Barcel­ lona staccato in Liga e pieno di preoccupazioni. Che non posso­ no essere cancellate da una de­ cisione arbitrale.

4 CON JUVE E MILAN S

Sfide Champions Real Madrid e Barcellona sono avversari di Juventus e Milan nei rispettivi gironi di Champions League. Martedì scorso il Milan ha pareggiato 1­1 a San Siro col Barça, mentre mercoledì la Juve è stata sconfitta 2­1 al Santiago Bernabeu dal Real. Tra dieci giorni le gare di ritorno a campi invertiti, valide per la 4a giornata della fase a gironi. Ecco il programma: Martedì 5 novembre, ore 20.45 Juventus­ Real Madrid Mercoledì 6 novembre, ore 20.45 Barcellona­ Milan

© RIPRODUZIONE RISERVATA

approfittarne immettendo prima Illaramendi per Ra­ mos e poi Benzema per Ba­ le, e la reattività del francese è da applausi visto che tra un assist a Khedira e la traversa in proprio è lui a caricarsi la squadra sulle spalle. Anche qui, però, Martino dimostra i riflessi del grande tecnico: gli basta inserire un contropie­ dista come Sanchez per ri­ scuotere un magnifico (che pallonetto!) 2­0, che Jesé nel recupero dimezza senza cer­ to addolcire. Finisce così un clasico bellissimo nella mez­ z’ora in cui l’hanno giocato entrambe le squadre, ma squilibrato nell’ora prece­ dente. Il Real scivola a me­ no sei, Ancelotti verrà con­ dannato dai media spa­ gnoli, ovviamente con la condizionale. Ma deve sbrigarsi, il tempo già stringe. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

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MONDO

4 PREMIER 9° TURNO S

Liverpool secondo Oggi Chelsea­ City Crystal Palace­ Arsenal 0­2; Norwich­ Cardiff 0­0; Aston Villa­ Everton 0­2; Manchester United­Stoke City 3­2; Liverpool­West Bromwich 4­1; Southampton­ Fulham 2­0. Oggi Sunderland­ Newcastle; Swansea­West Ham; Tottenham­Hull; Chelsea­ Manchester City CLASSIFICA Arsenal 22; Liverpool 20; Everton, Southamp. 18; Chelsea 17; Manchester C., Tottenham 16; Manchester United 14; Hull City, Newcastle 11; Aston Villa, Fulham, West Bromwich, Swansea 10; Cardiff 9; West Ham, Stoke City, Norwichy 8; Crystal Pal. 3; Sunderland 1.

CRYSTAL PALACE ARSENAL

4

0 2

BUNDES 10° TURNO

PRIMO TEMPO 0­0 MARCATORI Arteta (A) su rigore al 2’, Giroud (A) al 42’ s.t.

S

CRYSTAL PALACE (4­4­2) Speroni 6; Ward 7, Gabbidon 5,5, Delaney 6, Moxey 6; Bannan 6 (dal 33’ s.t. Gayle sv), Dik­ gacoi 5, Jedinak 6, Thomas 5 (dal 13’ s.t. Bola­ sie 6); Guedioura (dal 26’ s.t. Kebe 6), Cha­ makh 6. PANCHINA Price, Mariappa, Puncheon, O’Ke­ efe. ALLENATORE Millen 6.

Leverkusen in forma Hoffenheim a forza 4

ARSENAL (4­2­3­1) Szczesny 7; Sagna 6,5, Mertesacker 7, Ko­ scielny 6, Gibbs 6; Flamini sv (dall’8’ p.t. Gna­ bry 6,5, dal 25’ s.t. Wilshere 6), Arteta 6; Ramsey, Cazorla (dal 27’ s.t. Monreal 6), Ozil 5,5; Giroud 6,5. PANCHINA Fabianski, Vermaelen, Rosicky, Bendtner. ALLENATORE Wenger 7. ESPULSO Arteta al 20’ s.t. ARBITRO Foy 5. NOTE spettatori 25.050 mila circa. Tiri in porta: 5 (1 traversa)­6. Tiri fuori: 6­5. Angoli 4­4. In fuori­ gioco: 2­1. Recuperi: 1’ p.t.; 4’ s.t.

Olivier Giroud, 27 anni, attaccante dell’Arsenal AFP

Arteta e Giroud, l’Arsenal riparte Batticuore United La capolista dimentica l’Europa con il Crystal Palace. Rooney e Hernandez rimontano lo Stoke DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

L’odore di «fish and chips» nel percorso stazione­stadio, l’entusiasmo del pubblico di casa nonostante i quat­ tro gol incassati lunedì con il Fulham, una panchina avversaria provvisoria (Keith Millen) dopo l’addio di Hol­ loway, un’aquila a bordo campo: l’Arse­ nal riparte da qui, dal fortino del Cry­ stal Palace, dopo la botta incassata in Champions con il Borussia. Un primo tempo molle, una ripresa orgoglio e sofferenza, dove l’espulsione di Arteta, al 20’, costringe i Gunners a usare la sciabola. Dopo il rigore realizzato da Arteta (Gnabry abbattuto da Guediou­ ra), copione stravolto e match riaperto. Un colpo di fortuna (traversa colpita da Ward), una paratona di Szczesny, due recuperi da urlo di Mertesacker, poi il 2­0 liberatorio di Giroud. Wenger strin­ ge i pugni: è fatta, si riparte. Premier incerta In una Premier incer­ ta più che mai, l’Arsenal comincia a cre­ derci. Non sei leader, dopo 9 turni, se non hai qualche merito. Il calendario non è stato malvagio finora, ma i cam­

pionati si vincono così: conquistando i tre punti nelle gare alla tua portata e facendo il colpaccio in quelle più diffici­ li. Gli avversari però non mollano: il Li­ verpool rifila 4 gol al Wba, l’Everton sbanca il campo dell’Aston Villa, il Sou­ thampton liquida anche il Fulham. Il successo meno limpido è firmato Man­ chester United. I Red Devils al 77’ stan­ no perdendo all’Old Trafford con lo Sto­ ke: i gol di Rooney e Hernandez in tre minuti producono il ribaltone, ma la squadra di Moyes continua a non con­ vincere. L’Arsenal, dall’alto dei suoi 22 punti, attende ora Chelsea­Manchester City e Tottenham­Hull.

Marsiglia, crisi nera: quinta sconfitta di fila Ranieri rincorre Ibra Il Marsiglia continua a sprofondare. Contro il Reims arriva la quinta sconfitta con­ secutiva (2­3), 4 giorni dopo quella subita sempre in casa dal Napoli (1­2). E adesso a ri­ schiare il posto è l’allenatore Baup che sembra aver perso il controllo della situazione. Il suo Marsiglia va sotto di due gol in 5’ nel primo tempo. Nella ripresa Thauvin imposta la ri­ monta (11’) che Gignac com­ pleta al 41’. Sembra fatta, ma il guaio lo fa di nuovo la difesa che al 91’ dimentica in mezzo all’area Oniange che di testa si­ gla il tris. A St. Etienne, invece, niente turnover per il Psg.

CLASSIFICA Bayern 26; Borussia Do., Leverkusen 25; Hertha, Wolfsburg 15; Schalke 04 14; Hannover, Borussia Moenc., Stoccarda, Hoffenheim, Mainz 13; Werder 12; Eintracht Fra., Augsburg 10; Amburgo 9; Norimberga 7; Friburgo 5; Eintracht Bra. 4.

Problemi Wenger non è soddisfatto: l’espulsione di Arteta lo priverà dello spagnolo per tre turni e i problemi fisici di Flamini, uscito dopo 8’, aggravano la situazione a centrocampo. La flessione di Özil, male contro il Borussia e svaga­ to ieri, può essere un problema passeg­ gero: il tedesco paga l’inizio di stagione a tavoletta. «In queste gare devi fare i punti. Peccato l’espulsione di Arteta: un errore. Non può essere chiara occasio­ ne da gol a quaranta metri dalla porta».

FRANCIA 11ª GIORNATA: RAVANELLI A RISCHIO

ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI

Venerdì Stoccarda­ Norimberga 1­1. Ieri Leverkusen­ Augsburg 2­1; Bayern­Hertha 3­2; Hannover­ Hoffenheim 1­4; Mainz­Eintracht Braunschweig 2­0; Schalke 04­ Borussia Dortmund 1­3; Wolfsburg­ Werder 3­0. Oggi Friburgo­ Amburgo; Borussia Moenc.­ Eintracht Francoforte.

Blanc punta tutto sempre su Ibrahimovic a segno 9 volte nel mese in corso. Una lezione pu­ re per Falcao, finora in gol 7 volte, ma a secco da tre turni. Il Monaco di Ranieri ha bisogno dei suoi gol per superare il test Lione. Un altro italiano, Rava­ nelli, rischia l’esonero a Ajac­ cio dopo aver perso 2­1 a Guin­ gamp: fino all’86’ vinceva 1­0. 11a GIORNATA Nantes­Lilla 0­1; Marsi­ glia­Reims 2­3; Bastia­Nizza 1­0; Guin­ gamp­Ajaccio 2­1; Lorient­Sochaux 2­1; Tolosa­Rennes 0­5; Valenciennes­ Evian 0­1. Oggi: Bordeaux­Montpellier; Monaco­Lione; St Etienne­Psg. CLASSIFICA Psg 24; Lilla 23; Monaco 22; Nantes 19; Marsiglia, Nizza, Guin­ gamp 17; St Etienne, Rennes 16; Reims, Tolosa, Bastia 15; Lione, Montpellier, Evian 12; Bordeaux 11; Lorient 10; Ajac­ cio 7; Sochaux 6; Valenciennes 5.

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4 TERZO POSTO S

Claudio Ranieri Allenatore Monaco Claudio Ranieri, 62 anni, seconda stagione al Monaco con cui è salito in L1

SCHALKE 04 BORUSSIA DO.

1 3

PRIMO TEMPO 0­1 MARCATORI Aubameyang (B) al 14’ p.t.; Sahin (B) al 6’, Meyer (S) al 17’, Blaszczykowski (B) al 29’ s.t.

SCHALKE 04 (4­2­3­1) Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Kola­ sinac (dal 31’ s.t. Jones); Neustädter, Aogo; Draxler, K. Boateng (dal 37’ s.t. Clemens), C. Fuchs (dal 16’ s.t. Meyer); Szalai. PANCHINA Fahrmann, Santana, Hoogland, Goretzka ALLENATORE Keller. AMMONITI Aogo, Szalai

BORUSSIA DORTMUND (4­2­3­1) Weidenfeller; Grosskreutz, Subotic, Hum­ mels, Schmelzer (dal 1’ s.t. Durm); S. Ben­ der, Sahin; Aubameyang (dal 26’ s.t. Blaszczykowski), Mkhitaryan, Reus (dal 44’ s.t. Hofmann); Lewandowski. PANCHINA Langerak, Schieber, Kirch, Pa­ pastathopoulos ALLENATORE Klopp. AMMONITI Schmelzer ARBITRO Kircher NOTE Spettatori 61.973, stadio esaurito.

E’ Borussia show Tre gol nel derby Ma il Bayern tiene Il Dortmund passa in casa dello Schalke, Boateng si fa parare un rigore. Guardiola ringrazia Mandzukic PIERFRANCESCO ARCHETTI

Dopo la Champions il Borussia non aveva mai vinto, ma i gialloneri portano l’entusiasmo per il successo nel nuovo Highbury anche nella vicina Gel­ senkirchen (o meglio Herne Ovest, co­ me dicono a Dortmund per non pro­ nunciare la città dei rivali). Le due sconfitte della scorsa stagione sono cancellate, i gialloneri restano in scia al Bayern e il 3­1 è più che meritato per la bellezza, la velocità e la precisione delle azioni. Lo Schalke può raddrizzare due volte il 143° derby della Ruhr: Boateng si fa parare da Weidenfeller il rigore (fasullo) del possibile 1­1; Max Meyer, 18 anni e un mese, infila il 2­1 dopo un’ora, ma i blu non riescono poi a pa­ reggiare. Il Borussia, a parte queste due sviste, domina tranquillo. Mkhitaryan non segna ma manda in rete i compagni con contropiede sublimi: sul terzo cen­ tro (di Blaszczykowski) l’armeno corre da un’area all’altra palla al piede, prima dell’assist. Aubameyang apre toccando un invito di Reus, Sahin piazza il rad­ doppio con un sinistro vicino al palo. Violenze Gli 11 feriti e i 180 arresti di un anno fa avevano fatto scattare l’al­

FINALE ANDATA EVERGRANDE RAGGIUNTO SUL 2­2

Champions asiatica Pari in trasferta a Seul Lippi ora è il favorito C’è il bicchiere mezzo pieno: un pareggio per 2­2 in trasferta è un ottimo viatico per la gara di ritorno in casa. E poi c’è quello mezzo vuoto, il gol del pari del Seul è arrivato ad appena sette minuti dal ter­ mine, quando il Guangzhou Evergrande già accarezzava l’idea di partire con un signifi­ cativo vantaggio nel secondo atto della finale di Champions asiatica, il prossimo 9 novem­ bre. Marcello Lippi è ottimista per natura e lo conferma anco­ ra una volta a fine partita: «Due gol in trasferta rappre­ sentano un fattore importante per noi – dice l’allenatore dei campioni di Cina –. ma ci sono ancora 90 minuti da giocare. Di buono c’è che abbiamo cau­ sato tanti problemi alla difesa

Grosskreutz salta su Aubameyang e Reus AP

avversaria». Eppure gli ospiti vanno sotto al 12’, quando i pa­ droni di casa battono rapida­ mente un calcio di punizione ed Escudero trafigge Zeng Cheng. Al 30’ Elkeson sfrutta un corner di Huang Bowen e di testa pareggia. Gli uomini di Lippi vanno sul 2­1 con Gao Lin al 14’ della ripresa. Poi il Guangzhou si mangia un paio di contropiedi e al 38’ il monte­ negrino Damjanovic fa 2­2 con un destro angolatissimo. Tra­ scinato da un pubblico caldissi­ mo, il Seul sfiora addirittura la vittoria nel finale. Sarebbe sta­ to troppo. Ora per diventare il primo allenatore a vincere due Champions in continenti di­ versi, a Lippi basterà un pa­ reggio per 0­0 o 1­1. © RIPRODUZIONE RISERVATA

larme. Ieri cinque fermi più un poliziot­ to picchiato mentre era a colloquio nel­ la curva dello Schalke; i tifosi del Bo­ russia hanno fatto ritardare l’inizio di 5 minuti causa fumogeni in campo e de­ vastazioni sulle tribune. Commento di Klopp: «Mi vergogno». Bayern: Robben e Kroos k.o. Come è ormai tradizione (o forse è una strate­ gia di marketing per tenere alta l’atten­ zione), il Bayern non si degna di pren­ dere il vantaggio nel primo tempo, quando gioca in casa: per la quinta vol­ ta consecutiva va avanti nella ripresa. Stavolta l’Hertha passa già al 4’ con Ra­ mos (testa), piglia una traversa con Ben Hatira, poi si infortunano contempora­ neamente Kroos (adduttori) e Robben (idem). Entrano Mandzukic e Götze, il croato segna dopo 3 minuti e 10 secon­ di e fa il bis nella ripresa. L’altro sostitu­ to infila il tris, sempre di testa. Ben Ha­ tira infila il 3­2 (prima volta che i rossi incassano tanto in campionato); un ri­ gore, che sembra simulazione ma forse non lo è, fa arrabbiare i berlinesi allo scadere. Ma il Bayern, con il 35° risulta­ to utile di fila, resta davanti e a una gara dal record dell’Amburgo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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NUMERO UNO

Taccuino RUSSIA

Lo Zenit in testa S Undicesima vittoria

Marcello Lippi allenatore Guangzhou E’ alla seconda stagione sulla panchina del club cinese, ha già vinto due titoli nazionali

Continua a volare lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spallet ti, che in casa dell’Ural si impone per 2 1 e centra la vittoria numero 11 in 14 giornate. Nella ripresa Shirokov con una doppietta capolvolge il ri sultato dopo il vantaggio dei padro ni di casa. La squadra del tecnico toscano consolida il primato e si porta provvisoriamente a +8 su Lo komotiv e Spartak Mosca al secon do posto.

POLONIA

Nawalka c.t. al posto di Fornalik Adam Nawalka è il nuovo c.t. della Polonia. Il 56enne allenatore arriva in sostituzione di Waldemar Fornalik, esonerato dopo la sconfit ta per 2 0 contro l’Inghilterra nelle qualificazioni Mondiali. Nawalka, at tualmente guida tecnica dei Gornik Zabrze, da giocatore ha colleziona to 30 presenze con la maglia della nazionale polacca.


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013


DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

l’Avventuroso di REINHOLD MESSNER

orse le condizioni della F montagna erano davvero senza precedenti, ma quel che ha fatto lo svizzero Ueli Steck 15 giorni fa sulla Sud dell’An­ napurna è una impresa nel fu­ turo dell’alpinismo himala­ yano. È salito e ridisceso in meno di 30 ore su una verticalissima via mai conclusa prima. E c’è già chi ha seguito le sue tracce. Con tempi più «umani» della «swiss machi­ ne», come è soprannominato Ueli. Ma con una altrettanto valida dimostrazione di quel­

lo che è l’evolversi dall’himalaismo di punta. I due francesi Yannick Graziani e Stephane Benoist hanno infatti salito la Sud dell’Anna­ purna in stile alpino, probabilmente per la stessa via di Steck, già da loro tentata invano tre anni fa. In cordata, hanno impiegato 7 giorni a raggiungere la vetta. Per avere noti­ zie più precise bisogna attendere il ritorno dei due al campo base, ma la loro è in ogni caso una grande scalata. Ancora più signifi­ cativa per i fortissimi francesi, perché la via era stata tentata per la prima volta nel 1992 dai loro connazionali Jean­Christophe Lafail­ le e Pierre Beghin. Quest’ultimo morì nel ten­

laVignetta

TUTTI GLI OCCHI SULLA SUPER ROMA MAZZARRI, MISSIONE COMPIUTA

DI VALERIO MARINI

on era scontato che l’Inter battesse l’emer­ N gente Verona, ma la missione è stata com­ piuta. Vittoria, sorpasso sull’Hellas e quarto po­ sto in solitaria, almeno per una notte, nell’attesa che giochi la Fiorentina. Rolando tra i marcato­ ri: non potendosi permettere Ronaldo, l’Inter si accontenta del suo anagramma. Questo per dire che Walter Mazzarri non allena né Bale né Ney­ mar, ma ricava il meglio da una rosa che di pri­ missimo piano non è. Chi fermerà la Roma? Otto vittorie in otto partite, un gol subito. Numeri impressionanti. Oggi ci prova l’Udinese a stoppare la capolista. Le statistiche certificano che Antonio Di Natale in carriera ha rifilato 14 reti alla Roma, 13 in Serie A e una in Coppa Italia: nessun’altra squa­ dra è stata più bucherellata dall’«eterno» Totò. I bollettini di giornata confermano che al Friuli non ci saranno né Totti (si sapeva) né Gervinho (si coltivava una minima speranza). Senza il ca­ pitano e l’ivoriano per buona parte dei 90 minu­

Rudi Garcia, 49 anni. Allenatore della Roma ANSA

ti la Roma ha sconfitto il Napoli, però questa vol­ ta il «sergente» Garcia deve rinunciare dall’ini­ zio ai due grandi propulsori. Al loro posto Bor­ riello e Ljajic. Francesco Guidolin, stratega di primo livello, ha di sicuro studiato il modo per aprire una crepa nel nocciolo duro della Roma, la formidabile mediana Pjanic­De Rossi­Stroot­ man e il duo Benatia­Castan al centro della dife­ sa. Questi cinque giocatori formano l’anello for­ te della squadra, semicerchio immaginario in cui è difficile entrare e da cui è dura uscire. All’ora di pranzo sapremo se il Napoli ce la fa a essere «multitasking», a districarsi tra campio­ nato e Champions. Il doppio impegno rappre­ senta la vera diversità rispetto alla Roma. Garcia lavora tutti i santi giorni a Trigoria, Rafa Benitez deve fronteggiare più trasferte e più stress. Au­ relio De Laurentiis ha compreso le difficoltà e ha annunciato tre acquisti per gennaio. In attesa dei rinforzi il Napoli è obbligato a battere il Tori­ no per restare in scia. Attenzione a Giampiero Ventura: tre anni fa, da allenatore del Bari, strappò al San Paolo un pirotecnico 2­2 e nella stagione scorsa, da tecnico granata, costrinse gli azzurri all’1­1. Ventura l’inceppa­Napoli. Più in generale il Napoli in casa non batte il Toro dal­ l’aprile ‘96. Sono passati 17 anni e nella smorfia napoletana il 17 rappresenta «’a desgrazia». Di­ sgrazia per chi? Per il Torino o per il Napoli? La Juve, battuta a Firenze e Madrid, affronta il Genoa di Gian Piero Gasperini, formatosi co­ me allenatore nel settore giovanile bianconero. Se non arriveranno i tre punti, sarà lecito dubi­ tare dei campioni d’Italia: si dice che l’amore e gli allenatori durino in media tre anni, e Antonio Conte è alla terza stagione... In Parma­Milan lu­ ci puntate su Mario Balotelli. SuperMario conti­ nua a fare notizia fuori dal campo. Vende la Fer­ rari, prende casa a Milano, si taglia la cresta. Lo affideranno a un tutor? Macché, strilla Raiola. E’ ora che «Balo» parli sul campo, altrimenti ci annoiamo.

osti in piedi. Nostalgia di un calcio che non c’è più. Solo a pensarlo si rischia per passa­ re non tanto per ingenui, quanto proprio per ridicoli. Con la situazione attuale degli stadi italiani ci mancherebbe solo questo. Non c’è già abbastanza casino nelle curve? Non è già così difficile mantenere il controllo nonostante la norma dei biglietti nominativi? Cerchiamo di essere realisti, suvvia... Eppure, leggendo la lettera che la signora Pa­ ola ha mandato l’altro giorno sulla sua domeni­ ca allo stadio e poi la bella pagina di approfon­ dimento sulla Gazzetta di giovedì, la pazza idea si fa strada. Pura utopia? Anche no. In fondo, abbiamo appurato che le curve, nonostante tut­ ti gli accorgimenti legislativi restrittivi degli ul­ timi anni, restano terra di nessuno. O che i posti seduti e numerati spesso non sono di chi ne ha diritto, ma di chi li occupa abusivamente. In più sappiamo tutti benissimo che in curva a vedere le partite seduti ci si sta pochino. E allora per­ ché non provare a fare di necessità virtù? In Germania, si sa, i posti in piedi ci sono ec­ come. Lo stadio del Borussia Dortmund ne ha addirittura 27.023 (tutti coperti) su 80.645. Anche l’Allianz Arena del Bayern ne ha 13.500 su quasi 70.000. Per le partite di campionato soltanto, perché l’Uefa li vieta. Quando furono fatti i lavori di costruzione di nuovi impianti e

P

di ristrutturazione dei vecchi in vista del Mon­ diale 2006, si era deciso di farne a meno. Ma la mobilitazione delle tifoserie, pacifica, non ri­ cattatoria come si usa dalle nostre parti, con­ vinse club e federazione a fare marcia indietro. Naturalmente i prezzi sono popolari, spesso sotto i 10 euro. Biglietti sempre tutti esauriti. Persino in Inghilterra dove l’abolizione delle standing area fu una delle prime e principali misure adottate in conseguenza del Taylor Act che dichiarò guerra (vinta) agli hooligans, ora c’è chi ci sta ripensando. La scorsa settimana l’Independent ha rivelato che il Manchester United sta lavorando sotto traccia nei confronti di governo, Parlamento e altri club di Premier per ritornare al passato. Certo, avanzare di questi tempi una proposta del genere in Italia può sembrare poco più di una provocazione. Ma, almeno, riflettiamoci. Ad esempio: nel pro­ getto di segmentazione della curva cui sta me­ ritoriamente pensando Galliani per il Milan, accanto magari a un’area riservata alle fami­ glie, a un’altra, perché no?, alle scuole e agli studenti, perché non riservare anche uno spa­ zio ai posti in piedi? In fondo, non è detto che il coraggio non paghi. La dimostrazione l’abbia­ mo avuta domenica scorsa a Firenze: stadio in buona parte senza barriere, visita degli ultra ri­ vali della Juventus e giornata molto più tran­ quilla che in tanti altri stadi considerati meno a rischio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Non solo calcio

Russo, un simbolo E’ lui la faccia bella dell’Italia Il personaggio, l’atleta, l’uomo, la sua terra: ha illuminato il nostro Mondiale

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

MAX BIAGGI Campione di moto, ritirato

Clemente Russo, 31 anni, oro iridato contro il russo Tishchenko AP Oggi a Roma insignito della nomina di Cavaliere della Roma#fiero From today i’m”Cavaliere of @OfficialASRoma” Thanks @maxbiaggi

CLEMENTE RUSSO Campione di boxe

laProposta

di GIANFRANCO TEOTINO

tativo mentre Lafaille, ferito, riuscì a tornare al campo base quando già da giorni era dato per morto. E intanto il club alpino tedesco cosa fa? Of­ fre ai soci una «gita sociale» all’Everest. Sulla pista della via normale. Assurdo. Come fu la rimozione, nel mondo dell’alpinismo tede­ sco, di Paul Preuss, colpevole d’essere ebreo. All’IMS di Bressanone per questo motivo alla presentazione del film su quel grandissimo dell’arrampicata ne ho parlato soltanto in ita­ liano. Se non avessi conosciuto questa lingua, non avrei potuto leggere niente di lui.

A CURA DI FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it

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POSTI IN PIEDI LOW COST ALLO STADIO PERCHÉ ALMENO NON CI PENSIAMO?

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L’IMPRESA DELLO SVIZZERO STECK CAMBIA L’ALPINISMO HIMALAYANO

l’Analisi

di SEBASTIANO VERNAZZA

LA GAZZETTA SPORTIVA

Il mio oro è dedicato a voi due...#Almaty 2013 #iocimettolafaccia Io ci ho messo la faccia ed ora il sogno è realtà. @ClementeRusso

FLAVIA PENNETTA Azzurra di tennis

Già in campo!!detto tra di noi ...ho sonnissimo!!! Buona giornata a tutti e buon fine settimana @flavia pennetta

MICHAEL PHELPS Campione di nuoto

Congratulazioni a @ foreacoz. Giocare 120 buche del golf raccogliendo $ $ $ for Cancer Treatment Center a Wichita Kansas è impressionante! @MichaelPhelps

asce prima l’atleta o il per­ sonaggio? Nel caso di Cle­ N mente Russo, prima dell’apote­ osi del secondo titolo mondiale conquistato ieri ad Almaty, non avevamo molti dubbi: il suo personaggio è così devastante, istrionico e di impatto popolare che aveva finito per nascondere l’atleta, quasi per fagocitarlo. E il resto dell’ombra l’aveva pro­ iettata su di lui l’amico di pugni e statura Roberto Cammarelle, che in qualche modo gli aveva rubato la scena alle Olimpiadi, dove Clemente si era fermato due volte a un passo dall’oro. A lungo imbattuto nelle World Se­ ries, dove sarà anche quest’an­ no la stella assoluta dei Thun­ der Dolce & Gabbana, nelle ulti­ me stagioni Clemente aveva continuato a crescere in tutto e per tutto: come marito e padre di famiglia (recente la nascita di due gemelle premature) accan­ to all’ex judoka e sorella d’arte Laura Maddaloni; come «ac­ chiappaascolti» in tv su più fronti e come attore vero, inter­ prete quasi di se stesso nel riu­ scito film «Tatanka» tratto libe­ ramente da un’opera dell’amico e cantore Roberto Saviano. Ma parlare di Russo equivale davvero ad aprire un libro sul­ l’Italia di oggi, perché non biso­ gna dimenticare che Clemente, ragazzo dalla parlantina sciolta e dai solidi valori morali, è an­ che il simbolo di una terra che sembra lo specchio di tutti i no­ stri mali. Marcianise non vuole svincolarsi solo dalla camorra, di cui è da sempre sinonimo, ma è scesa in piazza con i suoi pugi­ li anche per protestare contro lo scempio che ha portato in que­ sti giorni al centro delle crona­ che la Terra dei Fuochi. Cle­ mente Russo ha piantato lì il suo ring e ha costruito una favola che non è solo riscatto sociale

ma soprattutto storia sportiva: quella che il trentunenne pugile delle Fiamme Azzurre ha realiz­ zato in Kazakistan è un’impresa che va oltre l’oro conquistato contro il russo Tishcenko, domi­ nato dalla prima all’ultima ri­ presa datagli inspiegabilmente persa. Quanti avrebbero scom­ messo un rublo bucato su un pe­ so massimo che (Chicago 2007 a parte) non solo non aveva mai avuto grande feeling con i Mon­ diali ma soprattutto veniva da ben sette mesi di stop fra infor­ tuni e problemi familiari? Il pu­ gile che troppo spesso negli ulti­ mi tempi aveva nascosto le sue doti pugilistiche dietro una bo­ xe scorbutica e sparagnina pro­ prio quando sembrava fuori for­ ma ha invece estratto dal cilin­ dro del suo talento una spaval­ deria e soprattutto una condizione atletica che non gli avevamo mai visto. Un ruolino di marcia immacolato (5 vitto­ rie per 3­0) lo ha spinto verso il trionfo che finalmente ha per­ messo all’atleta di battere il per­ sonaggio. Se un rammarico resta alla fi­ ne di questi Mondiali illuminati dal suo oro, riguarda l’ennesi­ ma beffa riservata a Cammarel­ le e la scarsa considerazione mediatica. Scuole storiche co­ me gli Usa, l’Inghilterra, la Francia e la Germania, complici le tentazioni professionistiche, hanno lasciato campo libero ai pugili dell’Est (Kazakistan su tutti) che non brillano certo per spettacolarità. Merito dell’Ita­ lia, grazie anche alla preceden­ te semina azzurra del vicepresi­ dente Aiba Franco Falcinelli, aver salvato la faccia dell’Occi­ dente. Anzi, proprio quella di Russo, unico pugile iridato del­ l’ovest, è la faccia più bella da mettere in copertina. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

SERIE B 11a GIORNATA

d

l’analisi

HANNO DETTO

DI NICOLA BINDA @NickBinda

La Lega di Serie B, con la sua

sezione B Futura, ha vinto un premio a Parigi quale miglior progetto europeo dedicato al pubblico e agli stadi. Il presidente Andrea Abodi, che ha ritirato il premio sotto la torre Eiffel, potrebbe anche pensare di esportare lui, un vulcano di idee - il progetto B Gol, legato alle prodezze che si sono viste in questa giornata. Sono state 24 reti nelle prime 9 partite (una sola finita in bianco), magari non tantissime, di sicuro in linea con il campionato scorso (per ora sono 20 in meno, con tre partite ancora mancanti: c’è anche Carpi-Padova), ma alcune da incorniciare. A partire da quella di Politano del Pescara venerdì sera, fino a quelle di ieri: le tre del Crotone, per esempio, sono state una più bella dell’altra. Ci mettiamo poi la sventola di Morrone del Latina, il diagonale di Mchedlidze dell’Empoli, il bolide di Ebagua per il 2-1 dello Spezia, e poi l’azione da manuale del calcio firmata dal Modena. Perle degne della torre Eiffel. Non per motivi stilistici, ma per il significato storico, sono invece da ricordare quelle di Thiam e di Tavano. Una doppia T che sembra una mezza A. L’attaccante del Lanciano ha certificato le qualità della capolista che, malgrado il patetico freno tirato da Baroni («Siamo a 25 punti dalla salvezza»), in questo contesto può davvero alzare il tiro: se il Cesena domani non vince, è fuga vera, altroché salvezza. Invece Tavano in un solo colpo è entrato nella storia con il gol numero 100 in B e nell’Empoli: un grande attaccante, uno di quelli che chi inizia a giocare dovrebbe studiare nei dettagli. P.s. Abbiamo citato CarpiPadova, la partita sospesa per blackout ad agosto. Mercoledì la Procura Figc ha mandato il perito per fare il sopralluogo. Coraggio. Di questo passo si giocherà prima la gara di ritorno.

S

Baroni (allenatore del Lanciano) Thiam mi sentirà in settimana: è bravissimo ed esuberante, ma a volte deve essere meno egoista

S

Thiam (attaccante del Lanciano) Su Facebook e per strada tanti tifosi mi chiedevano di festeggiare un mio gol sotto la curva. Li ho accontentati

Gazzetta.it

Tvf Gazza

PRIMO TEMPO 0­0 MARCATORE Thiam al 24’ s.t.

RISULTATI

Sepe 6; De Col 6,5, Troest 6, Amenta 6,5, Mammarella 7; Paghera 6 (dal 40’ s.t. Vastola s.v.), Minotti 6,5 (dal 30’ s.t. Di Cecco 6), Ca­ sarini 7; Thiam 6,5, Falcinelli 6, Turchi 5,5 (dal 14’ s.t. Piccolo 5,5). PANCHINA Casadei, Aqui­ lanti, Germano, Calvano, Gatto, Plasmati. AL­ LENATORE Baroni 6,5.

S

Da venerdì a martedì: questa numero 11 è una lunga giornata per la serie B, ricca di gol e belle giocate nelle prime 9 partite disputate. Le immagini con le migliori azioni e le reti ­ e poi quelle delle partite che si giocheranno domani e martedì ­ come sempre le potete vedere anche sul nostro sito www.gazzetta.it che vi farà rivivere le tante emozioni vissute sui campi.

Colombi 5,5; Santacroce 5, Legati 6, Bene­ detti 6, Laczko 5,5; Jelenic 5,5, Cuffa 6,5, Iori 7 (dal 30’ s.t. Diakite s.v.), Modesto 6 (dal 30’ s.t. Ciano 6); Melchiorri 6, Vantaggiato 6 (dal 21’ s.t. Ampuero 5,5). PANCHINA Mazzoni, Ca­ rini, Ceccarelli, Celjak, Musacci, Pasquato. ALLENATORE Mutti 5,5. ARBITRO Borriello di Mantova 5,5. GUARDALINEE Fiorito 6 – Calò 5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Laczko (P) per gioco scorretto; Vastola (L) per comportamento non regola­ mentare. NOTE paganti 1.565, incasso di 19.776,50 eu­ ro; abbonati 1.794, quota di 9.702 euro. Tiri in porta 4 (con un palo)­4. Tiri fuori 6­4. In fuori­ gioco 2­2. Angoli 5­2. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

Il senegalese Babe Thiam, 21 anni, esulta: è la sua seconda rete stagionale ROSELLI

Thiam, testata d’oro Lanciano in paradiso La capolista vola, Baroni frena: «Salvezza più vicina» Il Padova cade ancora in trasferta: 5 k.o. in 5 partite GIUSEPPE CALVI LANCIANO (Chieti)

Mutti (allenatore del Padova) Il pareggio sarebbe stato più giusto. Ci è mancata la cattiveria in zona tiro e poi nell’azione del gol

SUL NOSTRO SITO GOL E HIGHLIGHTS DI QUESTA GIORNATA

PADOVA (4­4­2)

DAL NOSTRO INVIATO

Adesso gli manca l’altra metà del cielo. Il suo Lancia­ no non sbaglia colpo: vince anche contro il Padova, resta imbattuto dopo 11 turni di campionato e mantiene il vantaggio di 2 punti sull’Em­ poli. Ma l’architetto Marco Baroni non si sofferma anco­ ra sulla bellezza della casa dei sogni che ha innalzato a sorpresa. «Abbiamo conqui­ stato 25 punti: ora ne man­ cano altri 25 per raggiunge­ re la salvezza», dice l’allena­ tore della capolista. Con un gol di Thiam il Lanciano su­ pera la resistenza del Pado­ va, sempre sconfitto in tra­ sferta (5 k.o.) eppure ieri molto insidioso nel primo tempo. Tanto spreco Sul confronto ad alto fosforo tra Casarini e Iori poggia la speranza di as­ sistere a una sfida vibrante e spettacolare. Mutti affida al tandem Cuffa­Iori la missio­ ne di arginare Minotti e, ap­ punto, Casarini quando av­

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viano le ripartenze. Il Pado­ va non rinuncia a costruire gioco, supportando Vantag­ giato con le incursioni di Melchiorri e le avanzate di Jelenic. A fare la partita è so­ prattutto il Lanciano, che già al 3’ reclama un rigore per un contatto tra Legati e Fal­ cinelli. Casarini, davvero ispirato, non solo detta i tempi della manovra ma si rende anche pericoloso con conclusioni da fuori area. Thiam è la solita mina va­ gante, capace di accelerazio­ ni irresistibili e di sprechi in area avversaria: su cross di De Col, la sua voleè è altissi­ ma. Mai passiva La squadra di Mutti mai è passiva. Iori diri­ ge l’orchestra con eleganza, Melchiorri duetta bene con Vantaggiato, che al 28’ se­ gna pure ma in posizione di fuorigioco e a 36’ fa tremare ancora Sepe. Il Padova pren­ de coraggio: Jelenic ci prova però è morbido al tiro, di esterno. In chiusura di tem­ po, il Lanciano sfiora il ber­ saglio, con Amenta che, di testa, colpisce il palo (su pu­

CLASSIFICA

BARI­TRAPANI

1­1

BRESCIA­SIENA

2­2

CARPI­LATINA

1­1 Mar, ore 20.30

JUVE STABIA­EMPOLI

0­2

LANCIANO­PADOVA

1­0

NOVARA­CESENA

1 0

LANCIANO (4­3­3)

Una giornata arricchita da tante perle

CITTADELLA­AVELLINO

LANCIANO PADOVA

domani, ore 20.30

PALERMO­VARESE

0­0

REGGINA­PESCARA

2­3

SPEZIA­MODENA

2­1

TERNANA­CROTONE

2­3

PROSSIMO TURNO Venerdì 1 novembre VARESE­JUVE STABIA ore 12.30 CESENA­TERNANA ore 15 CROTONE­NOVARA ore 15 LATINA­REGGINA ore 15 PADOVA­SPEZIA ore 15 PESCARA­BRESCIA ore 15 TRAPANI­CARPI ore 15 MODENA­LANCIANO ore 18 EMPOLI­BARI ore 20.30 Sabato 2 novembre SIENA­CITTADELLA ore 15 Domenica 3 novembre AVELLINO­PALERMO ore 12.30

LANCIANO EMPOLI CESENA CROTONE AVELLINO PALERMO SPEZIA VARESE MODENA CITTADELLA BRESCIA LATINA SIENA (­5) TRAPANI CARPI PESCARA NOVARA TERNANA BARI (­3) REGGINA PADOVA JUVE STABIA

Thiam in volo Nella ripresa

Cuffa e compagni tentano di resistere alle iniziative dei giocatori abruzzesi. La svol­ ta arriva – strana coinciden­ za – proprio quando, al mi­ nuto 21, Mutti decide di rin­ forzare il centrocampo, but­ tando nella mischia il peruviano Ampuero al posto di Vantaggiato. Passano tre minuti e il Lanciano sblocca il risultato. Propone l’enne­ sima lezione su come si pos­ sano sfruttare le palle inatti­ ve: punizione di Mammarel­ la e incornata di Amenta da un lato, svetta Thiam sul­ l’altro palo, anticipando Santacroce. Subito rivedu­ to in chiave offensiva con gli inserimenti di Diaki­ tè e Ciano, il Padova tenta un disperato re­ cupero. Ma è ancora la capolista ad anda­ re vicino al gol, con Piccolo e Thiam, che indugia troppo in contropiede.

PUNTI

25 23 20 19 18 18 17 16 15 13 13 13 12 12 11 11 10 10 9 9 7 5

IN CASA V N P

V

3 4 3 3 5 3 2 3 4 2 1 1 4 1 1 1 2 2 2 2 2 0

4 3 3 3 0 2 2 1 0 1 1 1 0 1 2 1 0 0 1 0 0 1

2 2 2 0 1 1 3 2 1 2 4 3 1 3 2 3 1 1 2 2 1 1

0 0 1 2 0 1 1 0 0 1 1 1 1 1 2 2 1 3 1 2 2 4

FUORI N P

2 0 0 1 2 2 2 2 2 2 3 4 4 3 0 2 3 3 1 1 0 1

0 2 1 2 2 2 1 3 4 2 1 1 1 2 3 2 3 2 4 4 5 4

RETI G

11 11 10 11 10 11 11 11 11 10 11 11 11 11 10 11 10 11 11 11 10 11

TOTALE V N

7 7 6 6 5 5 4 4 4 3 2 2 4 2 3 2 2 2 3 2 2 1

4 2 2 1 3 3 5 4 3 4 7 7 5 6 2 5 4 4 3 3 1 2

P

IN CASA F S

FUORI F S

0 2 2 4 2 3 2 3 4 3 2 2 2 3 5 4 4 5 5 6 7 8

5 11 9 8 10 7 5 7 12 4 11 3 16 8 2 7 5 11 5 8 5 3

9 7 6 11 2 9 6 6 4 4 4 4 6 6 5 8 3 5 4 1 2 5

2 4 5 5 3 3 5 4 3 4 9 4 9 5 4 6 6 8 4 7 8 9

TOTALI F S

Diff. Reti

3 14 5 9 4 18 8 10 3 15 8 7 12 19 17 2 6 12 9 3 7 16 10 6 5 11 10 1 7 13 11 2 9 16 12 4 8 8 12 ­4 5 15 14 1 5 7 9 ­2 7 22 16 6 7 14 12 2 9 7 13 ­6 9 15 15 0 10 8 16 ­8 7 16 15 1 7 9 11 ­2 11 9 18 ­9 9 7 17 ­10 12 8 21 ­13

UPROMOSSE UPLAYOFF UPLAYOUT URETROCESSE Promosse dirette le prime 2 più la terza se arriva ad almeno 10 punti di vantaggio sulla quarta: altrimenti la terza va ai playoff con la quarta, insieme alle squadre (fino a un massimo di 4) che chiudono entro un perimetro di 14 punti dalla terza; chi vince i playoff sale in Serie A. Retrocedono dirette invece le ultime 3 più la quartultima se arriva ad almeno 5 punti dalla quintultima: altrimenti queste due fanno il playout e chi perde scende in Lega Pro.

h

MIGLIORE

7

IORI (Padova) Dà equilibrio alla squadra, fa interdizione e ispira tutte le azioni. E’ perfetto per senso tattico, ma non basta per evitare la sconfitta

Domani si gioca Novara­Cesena E poi l’Avellino Il programma dell’11a giornata si completa con due posticipi: ecco le gare. Domani, ore 20.30 NOVARA­CESENA Tre dubbi per Aglietti nel nuovo 4 4 2: l’allenatore del Novara deve assegnare due maglie tra Pesce, Lazzari e Potouridis; sull’altra fascia Marianini è in vantaggio su Faragò mentre in attacco Iemmello insidia Comi quale spalla di Gonzalez. Bisoli, tecnico del Cesena, deve decidere chi schierare tra Tabanelli e De Feudis nel ruolo di mezzala destra; per il resto è tutto già deciso: sarà 4 3 1 2 con Garritano alle spalle di Defrel e Succi. Arbitra Roca di Foggia. Martedi, ore 20.30 CITTADELLA­AVELLINO Foscarini ha provato il Cittadella da schierare contro l’Avellino: Gasparetto è stato impiegato nei tre in difesa al posto di Coly (fermo per un turno), Colombo e Di Roberto a centrocampo. Nell’Avellino ci sono due ex granata come De Vito e Schiavon; problemi per Rastelli che, oltre agli infortuni di Abero e Togni, lamenta gli affaticamenti di Terracciano, Fabbro e Castaldo: sono pronti per rimpiazzarli Seculin, Peccarisi e Soncin. Arbitra Saia di Palermo.

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MARCATORI PARTITE

SQUADRE

nizione calciata da Mamma­ rella) e con Thiam che alza il tap­in.

I POSTICIPI

8 RETI Antenucci (2, Ternana). 7 RETI Babacar (1, Modena); Hernandez (4, Palermo); Mancosu (1, Trapani); Pavoletti (Varese). 6 RETI Tavano (1, Empoli). 5 RETI Caracciolo (Brescia); Torromino (3, Crotone); Maniero (1, Pescara); Giannetti (Siena); Ebagua (2, Spezia). 4 RETI Succi (1, Cesena); Pettinari (Crotone); Maccarone (Empoli); Gerardi (Reggina); D'Agostino, Paolucci e Pulzetti (Siena). 3 RETI Galabinov (1, Avellino); Matute (Crotone); Tonelli (Empoli); Amenta (Lanciano); Jonathas e Morrone (Latina); Mazzarani (1, Modena); Pasquato (Padova); Lafferty (Palermo); Rosina (Siena); Djuric (Trapani). 2 RETI Castaldo (1) e D'Angelo (Avellino); Ceppitelli e Galano (Bari); Coletti e Di Cesare (Brescia); Memushaj (1, Carpi); Defrel (Cesena); Donnarumma (Cittadella); Ishak (Crotone); Pucciarelli (Empoli); Sowe (Juve Stabia); Falcinelli, Minotti e Thiam (Lanciano); Signori (Modena); Gonzalez (Novara); Melchiorri (Padova); Belotti e Di Gennaro (Palermo); Cutolo, Politano, Ragusa e Viviani (Pescara); Nole' (Ternana); Zecchin (Varese).

domande a...

3

GIUSEPPE PILLON ALLENATORE

1 Il Lanciano non si ferma più: cosa ne pen­

sa della squadra di Marco Baroni? «E’ una vera e propria sorpresa, sta stupendo tutti per la continuità e per la qualità del calcio che propone. Vedo che segna molti gol su palle inattive, vuol dire che lavorano tanto e le cal­ ciano molto bene con Mammarella. Nulla viene dal caso, credo che durerà a lungo».

2 A parte la capolista, nel campionato del­

le sorprese quale altra l’ha colpita? «Mi piace molto il Trapani, che forse non ha ottenuto quello che meritava in fatto di punti. E’ molto ben organizzato, ha la giusta mentali­ tà e ha anche ottimi giocatori, come Mancosu che non conoscevo ed è forte».

3 E’ stata una giornata con tanti gol di otti­

ma fattura: a lei quale è piaciuto di più? «Quello di De Giorgio del Crotone, il terzo con­ tro la Ternana, credo che sia stato il più bello di tutti. Poi è stato bellissimo il secondo di Eba­ gua, ma mi sorprende fino a un certo punto perché lui questi colpi li ha nelle corde».


DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

25

SERIE B 11a GIORNATA

Tavano 100 volte L’Empoli ringrazia e allarga la festa L’attaccante arriva a cento gol in B e nel suo club Juve Stabia a picco: fiducia rinnovata a Braglia

bilico il tecnico Braglia: il do­ po partita non ha prodotto il ribaltone in panchina, ma non sono esclusi colpi di scena nel­ le prossime ore. La chiave Nella Juve Stabia infortunato Diop, squalificato Martinelli. Braglia cambia re­ troguardia e mediana. Contini e Lanzaro le novità tra i difen­ sori, Ghiringhelli e Suciu quel­ le tra i centrocampisti. Nel­ l’Empoli conferma in blocco della formazione che ha supe­ rato il Varese. L’avvio sfila sot­ to l’impeto dei campani. I to­ scani presidiano con sicurezza il centrocampo, che diventerà il punto di svolta della gara. La strategia dell’Empoli è fonda­ ta sull’attesa del momento giusto per sferrare il colpo fa­ tale. Anche la Juve Stabia aspetta l’occasione per lascia­ re il segno, ma è evidente il di­ vario di potenzialità. Fioccano le conclusioni dalla distanza: sintomo della voglia reciproca di infilzare la gara senza però rischiare. Alla mezz’ora Bra­ glia rimodella il centrocampo: out Scozzarella, entra Davì. Il reparto mediano dei campani annaspa. Svolta Dopo l’intervallo la

JUVE STABIA EMPOLI

0 2

PRIMO TEMPO 0­0 MARCATORI Tavano al 10’, Mchedlidze al 33’ s.t.

JUVE STABIA (3­5­2) Calderoni 6; Lanzaro 5,5, Contini 5 (dal 29’ s.t. Baraye 5), Murolo 5,5; Ghiringhelli 6, Su­ ciu 5 (dal 9’ s.t. Davì 5,5), Mezavilla 6, Scoz­ zarella 6 (dal 29’ p.t. Doninelli 5,5), Vitale 6; Di Carmine 5,5, Sowe 5,5. PANCHINA Viotti, Ciancio, Djiby, Di Nunzio, Doukara, Elefante. ALLENATORE Braglia 5,5.

EMPOLI (4­3­1­2) Bassi 6; Laurini 7, Tonelli 6,5, Rugani 6, Hysaj 6; Moro 6,5, Valdifiori 6,5, Croce 6,5; Puccia­ relli 6,5 (dal 34’ s.t. Verdi 6); Maccarone 6,5 (dal 44’ s.t. Castiglia s.v.), Tavano 7,5 (dal 29’ s.t. Mchedlidze 6,5). PANCHINA Pelagotti, Romeo, Signorelli, Camillucci, Mario Rui, Barba. ALLENATORE Sarri 7. ARBITRO Cervellera di Taranto 6. GUARDALINEE Melloni 6­Paiusco 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Contini (JS), Murolo (JS), Ghirin­ ghelli (JS), Hysaj (E) e Castiglia (E) per gioco scorretto; Vitale (JS) per proteste. NOTE paganti 1.869, incasso di 11.294 euro; abbonati 1.459, quota di 15.141,25 euro. Tiri in porta 4 (con una traversa)­5. Tiri fuori 3­5. In fuorigioco 7­2. Angoli 4­2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BERARDINO CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)

Ciccio Tavano coglie al volo l’attimo fuggente che lan­ cia l’Empoli verso il successo sul campo della Juve Stabia. Al 10’ della ripresa, il 34enne goleador si invola sul lancio di Pucciarelli e fulmina Caldero­ ni. È il suo centesimo gol in B (tra Empoli e Livorno); 23 mi­ nuti dopo ci pensa Mchedlidze a fissare il 2­0 definitivo. Da­ vanti al presidente della Lega di B, Abodi, una vittoria che ravviva il secondo posto della squadra di Sarri, reduce da due trasferte negative, en­ trambe al Sud (Avellino e Reg­ gio Calabria). Resta inchioda­ ta all’ultimo posto la Juve Sta­ bia: terza sconfitta di fila, ter­ zo k.o. interno consecutivo, solo un punto conquistato nel­ le ultime 6 giornate. E conte­ stazione finale all’uscita dello stadio: un gruppo di tifosi ha incontrato i giocatori. Una si­ tuazione difficile che lancia in

Francesco Tavano, 35 anni, in festa sul campo della Juve Stabia per il traguardo dei 100 gol tagliato due volte in un colpo solo

A Empoli Ha fatto 23 gol in A, 66 in B, 3 nei playoff e 8 in Coppa Italia

In Serie B Ha segnato 66 gol nell’Empoli e 34 nel Livorno FOTOPRESS

Juve Stabia riprova una par­ tenza sprint. Tanta generosità, che viene però smontata al 10’ dal gol di Tavano (il sesto in

h 7,5

Tavano il migliore

EMPOLI Festeggia il centesimo gol in B come un bomber vero. Elegante e preciso

questo campionato). L’Empoli balza in vetta salvo ridiscen­ derne alla rete del Lanciano. Lo svantaggio sgasa i campa­ ni. Prova a colpire Vitale con una punizione insidiosa. Aria tesa: al 23’ il preparatore dei portieri campani, Iezzo, è al­ lontanato dalla panchina. Al 33’ Mchedlidze, appena su­ bentrato a Tavano, viene im­ beccato da Maccarone e sigla con un diagonale il raddop­ pio. La Juve Stabia non vuol fi­ nire a testa bassa (traversa di Lanzaro al 45’). La superiorità dell’Empoli va ben oltre il ri­ sultato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 I NUMERI DELLA B

2

le vittorie esterne consecutive per il Crotone: è la quarta squadra che riesce in questa impresa dopo Lanciano (che ha fatto tris, serie aperta), Empoli e Cesena

7

le squadre che ancora non hanno vinto in trasferta: si è sbloccato il Pescara

3

le autoreti che portano il totale a quota 11; anche alla quinta giornata erano state 3

0

i cartellini rossi della giornata, non è mai successo in attesa delle ultime due partite

162

le reti delle squadre di casa, lo stesso quantitativo della scorsa stagione dopo 11 giornate, ma mancano ancora tre partite (ii due posticipi e Carpi­Padova)

BELLA PARTITA LA SQUADRA DI DRAGO E’ QUARTA

E’ super De Giorgio Crotone in orbita La Ternana affonda TERNANA CROTONE

2 3

PRIMO TEMPO 1­2 MARCATORI Antenucci (T) al 6’, Pettinari (C) al 9’, Bidaoui (C) al 42’ p.t.; Nolè (T) al 10’, De Giorgio (C) al 44’ s.t.

TERNANA (4­3­3) Brignoli 6; Rispoli 5, Ferronetti 5,5, Farkas 6, Fazio 5,5; Carcuro 6, Miglietta 6 (dal 47’ s.t. Viola s.v.), Maiello 5,5 (dal 47’ s.t. Ave­ natti s.v.); Nolè 6, Antenucci 6,5 , Ceravo­ lo 6,5 (dal 32’ s.t. Falletti 6,5). PANCHINA Sala, Meccariello, Masi, Botta, Bernardi, Litteri. ALLENATORE Toscano 5,5.

CROTONE (4­3­3) Gomis 6; Del Prete 6,5, Abruzzese 5, Ligi 6, Mazzotta 6,5; Cataldi 6 (dal 13’ s.t. Ma­ tute 6), Dezi 6,5, Crisetig 6; Bernardeschi 5,5 (dal 20’ s.t. De Giorgio 7), Pettinari 6,5, Bidaoui 6,5 (dal 31’ s.t. Boniperti s.v.). PANCHINA Secco, Prestia, Pasqualini, Romanò, Torromino, Mastriani. ALLENA­ TORE Drago 6,5. ARBITRO Maresca di Napoli 5,5. GUARDALINEE Marinelli 5,5–Di Vuolo 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Abruzzese (C), Cataldi (C), Ligi (C) e Rispoli (T) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.999, incasso di 24.915 eu­ ro; abbonati 2.621, quota di 13.801 euro. Tiri in porta 6­5 (con un palo). Tiri fuori 5­1. In fuorigioco 5­3. Angoli 3­5. Recupe­ ri: p.t. 1’, s.t. 4’.

MASSIMO LAURETI TERNANA

Segna tre gol il tridente del Crotone. Si ferma a due quello della Ternana. Così il Crotone vince di misura allo scadere ma sarebbe riduttivo considerare il successo dei cala­ bresi frutto esclusivo delle tre giocate da gol. Il Crotone la par­ tita l’ha vinta sugli esterni pro­ prio dove l’ha persa la Ternana. E l’ha vinta soprattutto nel pri­ mo tempo, con un avvio di per­ sonalità. Tanto da fargli quasi dimenticare il vantaggio inizia­ le della Ternana con la devia­ zione ravvicinata di Antenucci. Perché puntando sulla velocità e sulla serenità dei suoi ragazzi­ ni, il Crotone nel giro di due mi­

nuti si è rimesso in carreggiata. Affondo e cross di Del Prete, gi­ rata di testa in anticipo di Petti­ nari sul palo lontano. Il Crotone ha continuato a giocare mentre la Ternana ha fatto fatica. E’ mancata la ferocia agonistica che aveva caratterizzato le ulti­ me uscite positive dei rossover­ di, troppo spesso in ritardo nel­ le chiusure e nei raddoppi sugli esterni. Cambi decisivi Nel finale del tempo due episodi chiave. Al 39’ Abruzzese tira giù in area Antenucci. Può starci il rigore e la seconda ammonizione per il difensore. Maresca la pensa di­ versamente come al 42’ quando non rileva un fallo ancora su Antenucci. I rossoverdi si fer­ mano a protestare e Bidaoui se ne va in contropiede, trova una prateria da attraversare fino al destro a giro che infila Brignoli. Una perla. La Ternana ci mette più rabbia nella ripresa e al 10’ da un controllo sbagliato di Ma­ iello è Nolè a trovare spazio e spunto per arrivare in porta per il 2­2. Drago fiuta il pericolo e opera due cambi che saranno decisivi (Matute e De Giorgio). Toscano aspetta e alla fine ne pagherà le conseguenze. Per­ ché su una parla persa da Mi­ glietta (stanchissimo) De Gior­ gio se ne va in contropiede, piazza due dribbling in area e col sinistro fa 3­2. Alla Ternana non resta che il rammarico per un salvataggio di Del Prete sulla linea. E Drago che ha dalla sua anche una traversa di Ligi si go­ de il momento: «Ci davano tra le ultime, siamo tra le prime». © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 De Giorgio il migliore

CROTONE In mezz’ora ha cambiato la partita, capolavoro finale incluso

L’UNICA PARTITA IN BIANCO TERZI ESCE NEL PRIMO TEMPO PER INFORTUNIO, PAVOLETTI NELLA RIPRESA PER DIFENDERE IL PUNTO

Palermo e Varese senza le emozioni La squadra di Iachini pare stanca e si sveglia tardi con Verre e Pisano, quella di Sottili si accontenta PALERMO VARESE

0 0

PALERMO (3­4­2­1) Sorrentino 6; Munoz 6,5, Terzi 6 (dal 23’ p.t. Milanovic 6), Andelkovic 6; Pisano 5,5, Verre 6,5, Barreto 5, Daprelà 5,5; Dybala 6 (dal 36’ s.t. Lafferty s.v.), Di Gennaro 6 (dal 1’ s.t. Be­ lotti 5,5); Hernandez 5,5. PANCHINA Ujkani, Struna, Ngoyi, Bacinovic, Troianiello, Lores. ALLENATORE Iachini 5,5.

VARESE (4­4­2) Bressan 6; Laverone 6, Rea 6, Ely 6, Franco 6,5; Fiamozzi 6 (dal 45’ s.t. Ricci s.v.), Zec­ chin 7, Corti 6, Lazaar 6; Forte 6,5 (dal 19’ s.t. Neto Pereira 5,5), Pavoletti 6,5 (dal 32’ s.t. Bjelanovic s.v.). PANCHINA Bastianoni, Spendlhofer, Tremo­ lada, Blasi, Barberis, Caetano. ALLENATORE Sottili 6. ARBITRO Candussio di Cervignano del Friuli 6,5. GUARDALINEE Segna 6,5­Ceccarelli 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Andelkovic (P), Pavoletti (V), Her­ nandez (P) e Bjelanovic (V) per comporta­ mento non regolamentare. NOTE paganti 4.156, incasso di 34.650 euro; abbonati 5.239, quota di 46.705 euro. Tiri in porta 4­1. Tiri fuori 3­3. In fuorigioco 2­3. Angoli 3­7. Recuperi: p.t. 1’ , s.t. 4’.

DAL NOSTRO INVIATO

SPOGLIATOI

GAETANO IMPARATO PALERMO

Un lungo slow, pochi brividi e guizzi da tramanda­ re ai posteri. Emoziona più la vista di Mondello (spiaggia gremita, assolata) che l’ora e mezza d’un braccio di ferro morbido, lento, al caldo semi estivo. In pillole, 90’ appesan­ titi da tatticismi, stanchezza (sicula) e paure. Più Varese che Palermo, salvo la reazio­ ne tardiva con sassate di Ver­ re e Pisano. La terapia di Ia­ chini fa un lieve passo indie­ tro: 11 punti in 5 gare, intac­ cato il tesoretto rosanero mentre Sottili respira (veniva da 1 punto in 270’). Il Paler­ mo ha l’attenuante del fatico­ so blitz di Siena (lunedì sera) e Terzi subito out (affatica­ mento) però obiettivamente perde i tre punti che le avreb­ bero azzerato la partenza len­ ta in campionato. Chiave Poca rabbia, poco carattere. Idee poche, confu­ se, e meno che mai la dotazio­

I due allenatori «Il risultato è ok» PALERMO (f.v.) Iachini è soddisfatto: «Un passo avanti. Avremmo dovuto fare meglio, ma abbiamo pagato il grande sforzo di lunedì. È importante dare continuità ai risultati». Sottili si gode un punto prezioso: «Mi aspettavo un Palermo in difficoltà dopo la gara dispendiosa di Siena, abbiamo bloccato bene i loro attaccanti. Venivamo da un punto in tre gare, all’inizio non eravamo sciolti. Obiettivi? La sfida con la Juve Stabia ci dirà molto sul nostro campionato».

Un duello tra Achraf Lazaar, 21 (a sin.) e Paulo Dybala, 19 FOTOPRESS

h 7 Zecchin il migliore

VARESE Un faro, gira tutto intorno a lui il Varese, e in una gara buia brilla anche di più

ne d’energie rosanere per ac­ celerazioni dirompenti mor­ dendo ai polpacci. Il Varese gioca, graffia, sta in campo senza cambiare modulo (4­ 4­2 confermato), ne’ un nuo­ vo regista (Zecchin fa girare la giostra) e sfrutta la parten­

za lenta dei rosanero crescen­ do anche in spavalderia. La testata di Franco (22’ p.t.), e la palla in verticale che mette per Pavoletti (26’ p.t., devia poco fuori pensando fosse in fuorigioco come nel gol an­ nullatogli un attimo prima)

fanno scattare le sirene d’al­ larme. Il Varese s’infila sulla fascia, a sinistra. La mossa di Iachini ­ schiera Di Gennaro a supporto delle punte ma lo fa partire dal lato preferendo il 3­4­2­1 ­ spinge Sottili a pun­ tare su Forte per sfruttare la sua gamba, la spinta sul lato, ed alla fine ha ragione lui. I padroni di casa riescono a sfiorare, in 45’ iniziali, real­ mente il gol solo con Di Gen­ naro (tiro deviato, Bressan para seduto a terra). Nella ri­ presa il Palermo, per stanare il Varese, gli permette di river­ sarsi nella sua metà campo. Pavoletti devia al volo (32’ s.t.) un cross dal lato man­ dando poco alto e le botte da fuori siciliane (Verre e Pisa­ no) alleviano di poco i rim­ pianti. Sfida tattica Alla fine ne esce fuori una sfida tattica, con Iachini e Sottili ad annul­ larsi a vicenda: dentro Belotti (non entra mai in gara real­ mente) per Di Gennaro. Stes­ so discorso con Neto Pereira (ma perché togliere Pavoletti se si prova a vincere) sul fron­ te opposto. Varese in 10 dietro la linea della palla ma pronta a ripartire. Al Palermo resta il moto di orgoglio: ma arriva sui titoli di coda. Tardi. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

SERIE B 11a GIORNATA

Il Brescia non fa i conti con D’Agostino La squadra di Bergodi segna 2 gol e si spegne: il centrocampista entra e firma il pari del Siena h 7,5 Sodinha il migliore

DAL NOSTRO INVIATO

ROBERTO PELUCCHI BRESCIA

BRESCIA Incontenibile. I gol nascono dalle punizioni che si procura

Sodinha e D’Agostino. Due giocatori per cambiare una partita, per vedere tutto un altro film. Il Brescia con Sodinha si è messo in tasca il Siena per un’ora, lo ha fatto cascare nella rete e lo ha cotto a puntino. Il Siena con D’Agostino è tornato a essere una squadra con una lo­ gica ed è uscito dalla fossa, ri­ montando due gol e acciuffan­ do un pari meritato.

Sodinha, è stato corretto nella propria porta, di testa, da Gia­ comazzi. Beretta, in partenza, aveva disegnato un 4­3­1­2 con Rosina messo a rompere le sca­ tole a Coletti, per inaridire le fonti di gioco bresciane. Ma non è riuscito ad arginare il giocato­ re con una marcia in più, So­ dinha, anzi, lo ha agevolato nel suo gioco, complicando il lavoro dei difensori (Dellafiore ha an­ che rischiato il rosso). Così, il Brescia è sembrato una spanna sopra i toscani, almeno fino a quando il brasiliano è rimasto in campo.

Sodinha da sogno Il fisico

non è di certo quello di un balle­ rino del Bolshoi, ma con quei piedi il suo gioco è una danza che ipnotizza. Ecco Felipe So­ dinha, 25 anni, brasiliano con la pancetta in grado di vincere quasi da solo una partita. Sol­ tanto nel primo tempo ha gua­ dagnato otto punizioni e su due di queste il Brescia ha costruito le proprie fortune. Il primo cal­ cio piazzato da 20 metri l’ha messo direttamente in porta Co­ letti, scavalcando la barriera e centrando l’incrocio dei pali. Il secondo, battuto dallo stesso

L’esultanza di Gaetano D’Agostino, 31 anni, quattro gol finora BOZZANI

IL PROTAGONISTA NOVELLINO FUORI CASA NON VA

Reazione La mossa vincente di Beretta ­ ex con il dente avve­ lenato per un esonero non dige­ rito (stagione 2010­11, dopo sei punti in sette partite) ­ è stata quella di mettere in campo D’Agostino. Con il senno di poi,

PERIODO NO TRAPANI IN VANTAGGIO E POI RIPRESO

la mossa perdente di Bergodi è stata quella di togliere dopo 66 minuti lo stratosferico Sodinha per cercare di blindare il succes­ so con le ripartenze di Oduama­ di. Ma a fine gara si è saputo che è stato lo stesso brasiliano a chiedere il cambio, quindi... Senza di lui, però, la squadra si è afflosciata, non ha più tenuto in avanti un pallone (complice an­ che la giornata storta di Carac­ ciolo), dando campo al Siena, trasformato di suo. Così, il nuo­ vo protagonista è diventato il portiere Cragno, già bravo su ti­ ro di Paolucci nel primo tempo, che nel giro di pochi minuti ha salvato la porta su conclusioni di D’Agostino, Rosseti e Rosina, ma non è riuscito ad arrivare sul colpo di testa di Pulzetti (2­1) ed è stato sfortunato sul sinistro dal limite di D’Agostino, deviato da Scaglia. La partita è rimasta in bilico, mai completamente nella mani dell’una o dell’altra squadra. Il Brescia ha protestato per un contatto tra Dellafiore e Oduamadi in area, Lamanna ha salvato su Coletti e Scaglia (con il nigeriano che ha fallito la ri­ battuta a porta spalancata).

BRESCIA SIENA

2 2

PRIMO TEMPO 2­0 MARCATORI Coletti (B) al 25’, autorete di Gia­ comazzi (S) al 42’ p.t.; Pulzetti (S) al 23’, D’Agostino (S) al 32’ s.t.

BRESCIA (3­5­1­1) Cragno 7; Paci 6, Budel 6, Camigliano 6 (dal 36’ s.t. Di Cesare s.v.); Zambelli 6,5, Finazzi 5,5 (dal 27’ s.t. Mandorlini 5,5), Coletti 6,5, Benali 6, Scaglia 5,5; Sodinha 7,5 (dal 21’ s.t. Oduamadi 5); Caracciolo 5. PANCHINA Arcari, Lancini, Kukoc, Saba, Grossi, Juan Antonio. ALLENATORE Bergodi 6.

SIENA (4­3­1­2) Lamanna 6,5; Angelo 6, Morero 5,5, Dellafio­ re 5,5, Grillo 6; Pulzetti 7, Giacomazzi 5,5, Va­ liani 6 (dall’8’ s.t. D’Agostino 7); Rosina 6 (dal 42’ s.t. Vergassola s.v.); Paolucci 6, Giannet­ ti 5 (dal 21’ s.t. Rosseti 6,5). PANCHINA Farelli, Feddal, Milos, Spinazzola, Bedinelli, Mannini. ALLENATORE Beretta 6. ARBITRO Aureliano di Bologna 5,5. GUARDALINEE Bagnoli 6­De Meo 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Valiani (S), Benali (B), Dellafiore (S), Morero (S), Giacomazzi (S) e Di Cesare (B) per gioco scorretto. NOTE spettatori 4.000 circa; paganti, abbo­ nati, incasso e quota non comunicati. Tiri in porta 7­7. Tiri fuori 4­4. In fuorigioco 2­1. An­ goli 3­8. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.

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BOTTA E RISPOSTA IN GOL MORRONE E MEMUSHAJ

La magia di Ebagua Mancosu si ripete Illusione del Latina esalta lo Spezia Ma a salvare il Bari Il Carpi sa replicare Modena, altro flop è solo un’autorete E’ giusto il pareggio SPEZIA MODENA

2 1

PRIMO TEMPO 1­0 MARCATORI Ebagua (S) su rigore al 28’ p.t.; Mangni (M) al 33’, Ebagua (S) al 40’ s.t.

SPEZIA (3­5­2) Leali 6; Borghese 6,5 (dal 35’ s.t. Ashong s.v.), Lisuzzo 6,5, Ceccarelli 6,5; Migliore s.v. (dal 23’ p.t. Culina 6), Sammarco 6 (dal 19’ s.t. Moretti 5,5), Appelt 6, Seymour 7, Magnus­ son 6; Carrozza 6, Ebagua 7. PANCHINA Va­ lentini, Sansovini, Ciurria, Henty, Catellani, Orsic. ALLENATORE Stroppa 6.

MODENA (3­5­2) Pinsoglio 6; Cionek 6, Gozzi 6, Manfrin 6,5; Surraco 6 (dal 30’ s.t. Mangni 6,5), Bianchi 6, Dalla Bona s.v. (dal 23’ p.t. Calapai 5,5), Salifu 6, Garofalo 6,5; Mazzarani 5,5 (dal 21’ s.t. Bel­ loni 6), Babacar 6. PANCHINA Manfredini, Nardini, Minarini, Bruno, Potenza, Besea. ALLENATORE Novellino 5,5. ARBITRO Pasqua di Tivoli 6,5. GUARDALINEE Vicinanza 6­Zappatore 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Salifu (M), Appelt (S), Borghese (S) e Calapai (M) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.474, incasso di 16.305 euro; abbonati 4.300, quota di 25.968 euro. Tiri in porta 4 (con un palo)­2. Tiri fuori 2­4. In fuori­ gioco 0­1. Angoli 3­4. Recuperi: p.t. 5’, s.t. 2’.

MARCO MAGI LA SPEZIA

Mancano cinque minuti alla fine di una partita abba­ stanza spenta e dietro alla panchina dell’allenatore dello Spezia, Giovanni Stroppa, c’è già un gruppetto di tifosi che lo stanno contestando in mo­ do vivace. Siamo sull’1­1, do­ po il vantaggio di Ebagua e il pari di Mangni e sono i ragazzi del Modena a dominare sul piano del gioco. L’attaccante nigeriano, però, decide di in­ ventare: riceve palla sulla tre­ quarti, vuol portarsi avanti, ma non gli riesce il controllo, mandando così a vuoto l’emi­ liano Gozzi. E allora cosa fa? Carica il sinistro e e scaglia una fucilata dritta all’incrocio

dei pali, per il definitivo 2­1. Che male Oltre ai tre punti della vittoria, Migliore ne bec­ ca altri dieci dopo uno scontro con Dalla Bona per una ferita allo zigomo e all’arcata so­ pracciliare. Il modenese se la cava invece con 5 punti. Siamo al 20’ del primo tempo e al po­ sto dello spezzino, va Culina, che dopo pochi minuti, viene atterrato in area da Salifu. Ri­ gore: Ebagua col suo sinistro manda Pinsoglio dalla parte opposta per il vantaggio dei li­ guri. Lo Spezia, costretto a ri­ nunciare a Baldanzeddu all’ul­ timo momento e a Bovo nel ri­ scaldamento, fatica a costruire con il 3­5­2, ma grazie a Sey­ mour, contrasta in modo ecce­ zionale in mezzo al campo. Che emozioni La ripresa si apre con il palo di Carrozza, dopo la torre di Ebagua, ma ecco la rete del pari, ancora con protagonista Culina. Lui pensa che il pallone stia per andare sul fondo, su un lancio

h 7 Seymour il migliore

SPEZIA Non si tira mai indietro. Grande grinta e corsa: giocatore inesauribile

senza pretese sulla sinistra, ma vicino a lui Babacar gli sof­ fia la sfera e poi cerca il centro dell’area dove Belloni fa velo e Mangni, infila il portiere Leali dal limite. Sale il ritmo degli ospiti che, in trasferta, finora non hanno mai vinto (appena 2 punti in 6 gare fuori casa per gli uomini di Novellino), ma Ebagua pone fine all’astinenza di successi dello Spezia lunga un mese, con un gol da vedere e rivedere. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BARI TRAPANI

1 1

PRIMO TEMPO 0­0 MARCATORI Mancosu (T) al 6’, autorete di Terlizzi (T) al 36’ s.t.

BARI (4­2­3­1) Guarna 6; Sabelli 6, Ceppitelli 5, Chiosa 6,5, Calderoni 5; De Falco 5,5, Fossati 5,5 (dal 32’ s.t. Alonso 5); Galano 6, Sciaudone 6,5, Defendi 5,5 (dal 17’ s.t. Fedato 6); Beltrame 5 (dal 24’ s.t. Joao Silva 6). PANCHINA Pena, Altobello, Samnick, Polenta, Romizi, Lugo. ALLENATORI Alberti­Zavettieri 5,5.

TRAPANI (4­4­2) Nordi 6; Daì 6, Martinelli 6, Terlizzi 5,5, Rizza­ to 6; Pacilli 6 (dal 28’ s.t. Garufo 6), Pirrone 5,5, Caccetta 5,5, Nizzetto 5,5; Iunco 6,5 (dal 16’ s.t. Abate 6), Mancosu 6,5. PANCHI­ NA Marcone, Priola, Basso, Vitale, Madonia, Gambino, Djuric. ALLENATORE Boscaglia 6. ARBITRO Manganiello di Pinerolo 5,5. GUARDALINEE Bellutti 6­Raparelli 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Sabelli (B) e Nizzetto (T) per gio­ co scorretto; Mancosu (T) e Nordi (T) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.887, incasso di 11.096,50 eu­ ro; non ci sono abbonati. Tiri in porta 5 (con un palo)­5. Tiri fuori 10­6. In fuorigioco 2­0. Angoli 4­4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

FRANCO CIRICI BARI

In periodi di vacche ma­ gre un punto fa sempre como­ do. Ma Bari e Trapani non han­ no di che rallegrarsi. Entram­ be allungano la serie negativa: gli uomini di Alberti e Zavet­ tieri non vincono da 5 turni, quelli di Boscaglia da 7. Il fatto è che il Bari ha un contenzioso aperto con il gol: ne ha realiz­ zati soltanto 9 e stavolta ci ha pensato Terlizzi, uno del Tra­ pani, a risolvergli il problema. Mentre i siciliani, almeno al San Nicola, fanno troppo poco per portare a casa l’intera po­ sta, dopo l’ormai consueta zampata di Mancosu. Scialbo In una partita da

vincere, stranamente il Bari parte con il freno a mano tira­ to ed una seconda punta (Bel­ trame) al centro dell’attacco, per favorire gli inserimenti di Sciaudone. La tattica funzio­ na, ma fino ad un certo punto: i rischi corsi (tranne una botta dalla distanza dell’ex Iunco) sono pari alle occasioni create: zero. In quanto al Trapani, se ne sta sulle sue. Normale che venga fuori un primo tempo scialbo, inutile e noioso. Svolta Cambia tutto 6’ l’in­

tervallo: fuga di Iunco sulla destra e tocco di Mancosu, che brucia Ceppitelli ed infila Guarna. Il Bari vede lo spettro del quinto k.o. di fila, ma ha il merito di non abbattersi, no­ nostante i cori di disappunto dei suoi tifosi. Galano centra il palo (9’) e, sulla respinta, Bel­ trame non riesce ad approfit­ tarne a porta vuota. Sciaudo­ ne e lo stesso Beltrame creano insidie a ripetizione per la por­ ta di Nordi, ma sbagliano an­ che grossolonamente. Poi Al­

h 6,5 Mancosu il migliore

TRAPANI Fa reparto da solo. È al posto giusto al momento giusto per il settimo sigillo

berti e Zavettieri decidono di giocarsi la batteria di punte, relegate in panchina: entrano nell’ordine Fedato, Joao Silva e Alonso. Il Trapani si chiude a riccio e viene punito dal caso: al 36’ Fedato crossa al centro dalla destra, e Terlizzi fa ha­ rakiri. Il pari apre il cuore dei baresi che con Joao Silva sfio­ rano il colpo pieno e con Alon­ so, in pieno recupero, lo butta­ no via da due passi in modo inenarrabile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CARPI LATINA

1 1

PRIMO TEMPO 0­1 MARCATORI Morrone (L) al 26’ p.t.; Memu­ shaj (C) su rigore al 2’ s.t.

CARPI (4­4­1­1) Kovacsik 6; Letizia 6, Pesoli 6,5, Poli 6, Pa­ sciuti 6,5; Concas 6, Memushaj 6,5, Lollo 6 (dal 42’ s.t. De Vitis s.v.), Di Gaudio 6,5 (dal 32’ s.t. Della Rocca s.v.); Sgrigna 6; Cani 5 (dal 21’ s.t. Inglese 5,5). PANCHINA Nocchi, Gagliolo, Liviero, Sperotto, Bertoni, Mbakogu. ALLENATORE Vecchi 6.

LATINA (3­5­2) Iacobucci 6,5; Figliomeni 6 (dal 32’ p.t. Bro­ sco 6), Cottafava 6,5, Esposito 6; Ristovski 5,5 (dal 37’ s.t. Milani s.v.), Crimi 6, Morrone 6,5, Maltese 6 (dal 9’ s.t. Bruno 5,5), Alhas­ san 5,5; Ghezzal 5, Jonathas 5,5. PANCHI­ NA Pawlowski, Barraco, Cejas, Chiricò, Jefferson, Cisotti. ALLENATORE Breda 6. ARBITRO Ostinelli di Como 6. GUARDALINEE Avellano 6­Pentangelo 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Lollo (C), Memushaj (C) e Con­ cas (C) per gioco scorretto; Jonathas (L) per proteste. NOTE paganti 1.310, incasso di 11.200 euro; abbonati 727, quota di 4.878 euro. Tiri in porta 5­3. Tiri fuori 4­3. In fuorigioco 0­2. Angoli 6­3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

DAVIDE SETTI CARPI (Modena)

Carpi e Latina ci prova­ no, ma si arrendono di fronte ai propri limiti offensivi. Dalla sfida fra i due peggiori attac­ chi del campionato (6 gol a te­ sta prima di ieri) esce un 1­1 tutto sommato giusto, in cui entrambe hanno qualcosa per cui sorridere. La squadra di Vecchi cancella il pesante po­ ker subito ad Avellino e per la prima volta in stagione riesce a rimontare lo svantaggio. I la­ ziali prolungano a 8 i risultati utili dell’era Breda, tenendosi gli emiliani alle spalle. La partita La gara si gioca sugli opposti: meglio il Carpi per i primi 45’, dove però sono

gli ospiti a passare con Morro­ ne, più Latina nella ripresa ma il rigore di Memushaj rimette le cose a posto dopo appena 2’. Nel 4­4­1­1 di Vecchi la diffe­ renza la fa la velocità a sinistra di Di Gaudio, di nuovo titolare dopo un mese. L’esterno è un incubo per Ristovski e ci pensa Iacobucci a salvare sulla sua conclusione al 12’. Al primo affondo però Morrone trova la terza rete stagionale con una precisa rasoiata dopo la re­ spinta corta della difesa: il mi­ glior modo per festeggiare i 35 anni. Gli ospiti fanno l’errore di abbassarsi, lasciando Ghez­ zal e Jonathas isolati. Il Carpi spinge, sfiora il pari con Poli, Memushaj e una doppia cla­ morosa occasione di Sgrigna (super Iacobucci) e Di Gaudio (murato da Cottafava sul tap in da due passi). Poi ci pensa il solito Di Gaudio a inizio ripre­ sa a saltare Crimi, che lo tocca in area. Per Ostinelli è rigore (primo della storia del Carpi in B) che Memushaj scarica sotto la traversa.

h 6,5 Di Gaudio il migliore

CARPI Rispolverato dopo un mese di naftalina, si procura il rigore del pareggio

Pari giusto Chi si aspetta l’assalto dei padroni di casa trova un Latina ordinato, che con la difesa che diventa a cin­ que non soffre nemmeno quando Vecchi, oltre a Sgri­ gna, mette Inglese e Della Rocca. Così per due volte, con Esposito e Morrone (bravo Ko­ vacsik), sono gli ospiti a sfio­ rare il colpaccio. Ma fra i due attacchi meno affilati della Serie B il pari è il risultato più giusto. © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

27

PRIMA DIVISIONE OGGI SI GIOCA ALLE ORE 14.30

Miccoli si sfoga: «Non sono mafioso» girone A (8a) girone B (9a) La Cremonese rischia a Bolzano Salernitana, il ritorno di Perrone AlbinoLeffe­Vicenza revival da B Perugia­Catanzaro è in notturna ALBINOLEFFE­VICENZA ALBINOLEFFE (4­3­1­2) Offredi; Salvi, On­ dei, Piccinni, Regonesi; Hetemaj, Tau­ gourdeau, Maietti; Corradi; Pesenti, Cis­ se. (Amadori, Allievi, Beduschi, Varenna, Gazo, Calì, Vorobjovs). All. Madonna. VICENZA (4­2­3­1) Ravaglia; Vinci, Cami­ sa, Marchiori, D’Elia; Castiglia, Cinelli; Mustacchio, Giacomelli, Tulli; Maritato. (Alfonso, El Hasni, Giani, Palma, Cortic­ chia, Filippi, Tiribocchi). All. Lopez. ARBITRO Lanza di Nichelino (Annunziata­ Robilotta).

Fabrizio Miccoli, 34 anni, 3 in gol in Prima divisione con il Lecce LEZZI

Questa sera a Lucignolo la stella del Lecce: «Non volevo offendere: ho chiesto di vedere la sorella di Falcone» MARCO BELLORO

«Chiedo ancora scusa per ciò che ho detto. Non voglio ali­ bi, questa è la peggiore situa­ zione che mi sia capitata in car­ riera». Fabrizio Miccoli torna a parlare delle intercettazioni dello scorso giugno in cui l’ex attaccante del Palermo si dà ap­ puntamento con l’amico Mario Lauricella, figlio del boss ma­ fioso Antonio, «davanti all’albe­ ro di quel fango di Falcone», pa­ role costate al Romario del Sa­ lento la piazza rosanero e un’in­ dagine della Procura per il reato di estorsione. «Maria, ci sono» «Ho provato

a rintracciare la sorella di Falco­ ne tramite i miei avvocati ­ ha spiegato Miccoli in un’intervi­ sta a Lucignolo 2.0 (in onda sta­ sera alle 21.15 su Italia 1) ­ ma mi è stato detto che era presto e rispetto i loro tempi. Voglio di­ mostrarle che quella frase non la pensavo, e vorrei organizzare partite benefiche per raccoglie­ re fondi». La leggerezza com­ messa rivolgendosi all’amico ha macchiato indelebilmente l’im­

magine dell’attaccante, passato dallo status di idolo indiscusso a quello di uomo colluso con la mafia. «Mi fa male quando mi urlano mafioso dagli spalti. Giustifico i tifosi dicendo a me stesso che lo fanno perché vo­ gliono innervosirmi ­ ammette il numero 10 del Lecce ­ io ho sempre sognato di fare il calcia­ tore, non il mafioso». Un bivio Miccoli nella sua ter­ ra ha ritrovato la serenità di cui aveva bisogno in un momento così delicato: «Ricordo il giorno in cui è uscita la notizia relativa alla mia indagine. Mi sono arri­ vati 400 sms. Stavo male, non volevo parlare con nessuno. An­ dare via da Palermo è stato un colpo tremendo, magari qual­ cuno mi ha messo davanti a un bivio: avevo preso una strada sbagliata, sono riuscito a met­ termi tutto alle spalle e a ripar­ tire». Speranze Dopo aver segnato

3 gol nelle prime 3 partite di campionato ora Miccoli è fermo ai box a causa di un risentimen­ to muscolare al bicipite femora­ le sinistro: «Non so ancora quando potrò di nuovo scende­ re in campo, spero di tornare presto con il Lecce nel calcio che conta». Maradona «Ho sempre am­ mirato Diego ­ confessa ancora Miccoli a Lucignolo 2.0 ­ spero che Equitalia non venga a se­ questrarmi il suo orecchino che ho comprato all’asta. Lui dice le cose in faccia: è vero e sincero. Come me». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ALTO ADIGE­CREMONESE ALTO ADIGE (4­3­3) Micai; Iacoponi, Cap­ pelletti, Bassoli, Martin; Furlan, Pederzo­ li, Vassallo; Campo, Dell’Agnello, Corazza. (Tonozzi, Kiem, Tagliani, Bastone, Bran­ ca, Turchetta, Ekuban). All. Rastelli. CREMONESE (4­3­3) Galli; Abbate, Moi, Bergamelli, Visconti; Armellino, Loviso, Baiocco; Casoli, Abbruscato, Carlini. (Quaini, Avogadri, Caracciolo, Palumbo, Mascolo, Caridi, Brighenti). All. Torrente. ARBITRO Pelagatti di Arezzo (Bonafede­ Lanotte).

ENTELLA­PAVIA ENTELLA (4­3­1­2) Paroni; Volpe, Cesar, Russo, Cecchini; Staiti, Di Tacchio, Troia­ no; Sarno; Moreo, Rosso. (Zanotti, Padel­ la, Ballardini, Argeri, Magnaghi, Guerra, Marchi). All. Spalla (Prina squalificato). PAVIA (4­3­2­1) Facchin; Pirovano, Rinal­ di, Sorbo, Tomi; Redaelli, Arrigoni, Carot­ ti; De Vita, Speziale; De Cenco. (Pantaleo, Bracchi, Zanini, Reato, Calvetti, Carraro, Romero). All. Pala. ARBITRO Formato di Benevento (Boz­ Piazza).

FERALPI SALO’­COMO FERALPI SALO’ (4­3­3) Branduani; Tantar­ dini, Cinaglia, Magli, Dell’Orco; Fabris, Pi­ nardi, Bracaletti; Ceccarelli, Miracoli, Marsura. (Pascarella, Carboni, Corrado, Milani, Rovelli, Cogliati, Veratti). All. Bran­ do (Scienza squalificato). COMO (3­5­2) Melgrati; Ambrosini, Giosa, Marchi; Schenetti, Fietta, Ardito, Cristia­ ni, Fautario; Perna, Gammone. (Crispino, Piana, Redolfi, Verachi, Palomeque, De­ fendi, Le Noci). All. Greco (Colella squalifi­ cato). ARBITRO Morreale di Roma (Tamburini­ Gentilini).

LUMEZZANE­CARRARESE LUMEZZANE (3­5­2) Bason; Belotti, Man­ delli, Monticone; Franchini, Russo, Maita, Quaggiotto, Benedetti; Torregrossa, Ga­ luppini. (Dalle Vedove, Biondi, Guagnetti, Carlini, Gatto, Talato, Ganz). All. Marcoli­ ni. CARRARESE (4­3­1­2) Nodari; Bregliano, Benassi, Teso, Videtta; Brondi, Geroni, Belcastro; Dettori; Merini, Mancuso. (Di Vincenzo, Battistini, Zanchi, Beltrame, Tognoni, Ademi, Pescatore). All. Braghin. ARBITRO Piscopo di Imperia (Mariani­ Granci).

PRO PATRIA­VENEZIA PRO PATRIA (4­3­3) Messina; Spanò, Nossa, Polverini, Mignanelli; Bruccini, Calzi, Casiraghi; Siega, Serafini, Gianno­ ne. (Feola, Andreoni, De Biasi, Tonon, Gabbianelli, Giorno, Moscati). All. Colom­ bo. VENEZIA (4­4­2) Vigorito; Campagna, Pa­ sini, Di Bari, Bertolucci; Maracchi, Giori­

Seconda divisione

serie D

9a giornata (ore 14.30)

9a giornata (ore 14.30)

Real Vicenza, derby di lusso Firma Godeas Il Teramo ora vede la vetta Savoia per la 9a

co, Martinelli, Drame; Cori, Bocalon. (Dossena, Cernuto, Lancini, Gallo, Pi­ gnat, Calamai, D’Appolonia). All. Dal Can­ to. ARBITRO Ceccarelli di Rimini (Garavaglia­ Abagnara).

PRO VERCELLI­SAN MARINO PRO VERCELLI (4­4­2) Russo; Marconi, Ranellucci, Cosenza, Scaglia; Pepe, Ros­ so, Scavone, Ruggiero; Greco, Marchi. (Ambrosio, Bani, Spezzani, Disabato, Er­ pen, Libertazzi, Gomez). All. Scazzola. SAN MARINO (4­3­3) Venturi; Fabbri, Fo­ gacci, Cruz, Guarco; Pacciardi, Sensi, Magnanelli; Lolli, Crocetti, Poletti. (Vivan, Russo, Pigini, Del Piero, Cicarevic, Graf­ fiedi, Draghetti). All. De Argila. ARBITRO Rossi di Rovigo (Tudisco­Ficar­ ra).

SAVONA­REGGIANA SAVONA (4­4­2) Aresti; Spirito, Quintaval­ la, Maccarrone, Giuliatto; Demartis, Gen­ tile, Agazzi, Cattaneo; Cesarini, Virdis. (Boerchio, Rudi, Carta, Marras, La Rosa, Esposito, Sarao). All. Corda. REGGIANA (4­2­3­1) Bellucci; Piccinelli, Dametto, Solini, Bandini; Viapiana, Paro­ la; Antonelli, Cavion, De Silvestro; Ruo­ polo. (Leone, Cossentino, Scappi, Rampi, Zanetti, Brunori Sandri, Anastasi). All. Battistini. ARBITRO Colarossi di Roma (Donvito­ Bresmes).

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Così dopo 7 giornate: Entella p. 17; Cremonese e Pro Vercelli 15; Vene­ zia e AlbinoLeffe 13; Reggiana, Savona e Como 10; Lumezzane 8; Feralpi Salò e San Marino 7; Alto Adige 6; Vicenza (­4), Carrarese e Pavia 5; Pro Patria (­1) 3. PROSSIMO TURNO Così domenica 3 no­ vembre (ore 14.30): Carrarese­Savona; Como­Pro Patria; Cremonese­Pro Ver­ celli; Entella­Feralpi Salò; Pavia­Lumez­ zane; San Marino­AlbinoLeffe; Venezia­ Reggiana; Vicenza­Alto Adige.

ASCOLI­LECCE ASCOLI (4­3­3) Russo; Di Gennaro, Schiavino, Bianchi, Giacomini; Scicchi­ tano, Pestrin, Capece; Falzerano, Ve­ gnaduzzo, Tripoli. (Pazzagli, Scalise, Gandelli, Rosania, Randall, Colomba, Gragnoli). All. Pergolizzi. LECCE (3­4­1­2) Bleve; Diniz, Martinez, Vinetot; D’Ambrosio, Amodio, Salvi, Lo­ pez; Bogliacino; Doumbia, Zigoni. (Chi­ roni, Sales, Rullo, Papini, Parfait, Mela­ ra, Ferreira Pinto). All. Lerda. ARBITRO Brasi di Seregno (D’Albore­ Quitadamo).

BENEVENTO­SALERNITANA BENEVENTO (4­3­3) Baiocco; Zanon, Mi­ lesi, Signorini, Som; Di Deo, Vacca, Man­ cosu; Campagnacci, Evacuo, Montiel. (Gori, Anaclerio, De Risio, Espinal, Agyei, Buonaiuto, Altinier). All. Carboni. SALERNITANA (4­3­1­2) Iannarilli; Lucia­ ni, Tuia, Siniscalchi, Piva; Montervino, Perpetuini, Volpe; Foggia; Ginestra, Guazzo. (Berardi, Chirieletti, Sbraga, Capua, Mounard, Mendicino, Ricci). All. Perrone. ARBITRO Pezzuto di Lecce (Atta­Croce).

GROSSETO­FROSINONE GROSSETO (4­4­2) Lanni; Formiconi, Burzigotti, Terigi, Legittimo; Bombagi, Delvecchio, Obodo, Ricci; Giovio, Scap­ pini. (Maurantonio, Biraschi, Gotti, Esposito, Onescu, Gioé, Montalto). All. Cuoghi. FROSINONE (3­4­1­2) Zappino; Bertonci­ ni, Biasi, M. Ciofani; Gessa, Altobelli, Go­ ri, Frara; Soddimo; D. Ciofani, Curiale. (Mangiapelo, Frabotta, Menicucci, Gu­ cher, Aurelio, Paganini, Cesaretti). All. Stellone. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore (Ma­ spero­Leali).

GUBBIO­PISA GUBBIO (4­3­3) Pisseri; Bartolucci, Bri­ ganti, Ferrari, Giallombardo; Baccolo, Boisfer, Moroni; Malaccari, Longobardi,

IL CASO DAL PM NELLO STESSO GIORNO DELLA MORTE

Bergamini: il 18 sarà interrogata la ex (cen) L’inchiesta sulla morte di Donato Bergamini entra nel vivo e lo fa attraverso un passo formale. Non è una data qualunque quella scelta dal procuratore di Castrovillari, Franco Giacomoantonio, per interrogare la ex fidanzata Isabella Internò: appuntamento fissato per il 18 novembre, lo stesso giorno in cui è morto l’ex calciatore del Cosenza. Era il 1989, adesso 24 anni dopo per la prima volta qualcuno dovrà difendersi da un’accusa pesantissima: concorso in omicidio volontario. Al momento la donna è indagata insieme con l’autista

Raffaele Pisano dopo la riapertura del un caso grazie alla lunga battaglia condotta dalla famiglia Bergamini, mai convinta dalla tesi del suicidio con un “tuffo” sotto le ruote del camion guidato da Pisano: versione raccontata dalla Internò e confermata dall’autista. Tesi sposata da un processo svolto nel 1991 e adesso messa in discussione dalle nuove indagini e dalle perizie che danno credito alla tesi dell’omicidio. Il movente, secondo l’accusa, sarebbe privato e quindi riconducibile alla tormentata storia che l’ex centrocampista aveva con la Internò (allora minorenne).

Caccavallo. (Cacchioli, Laezza, Tarta­ glia, Procacci, Falconieri, Domini, Co­ cuzza). All. Bucchi. PISA (4­4­2) Provedel; Pellegrini, Golda­ niga, Kosnic, Sabato; Napoli, Mingazzini, Sampietro, Cia; Arma, Bollino. (Pugliesi, Simoncini, Lucarelli, Melis, Caputo, Gio­ vinco, Forte). All. D. Pagliari. ARBITRO Martinelli di Roma (Agostini­ Margani).

PAGANESE­BARLETTA PAGANESE (3­5­2) Svedkauskas; Pepe, Panariello, Perrotta; Meola, Velardi, Giampà, Martinovic, Iraci; De Sena, No­ vothny. (Volturo, Monopoli, Tortora, Gril­ lo, Deli, Ceccarelli, Cioffi). All. Maurizi. BARLETTA (3­5­2) Liverani; Romeo, Ca­ milleri, Di Bella; Cane, Prutsch, Legras, Ilari, Pippa; Cicerelli, Zigon. (Vaccarecci, Maccarrone, Cascione, Mantovani, Branzani, Ferreira, Picci). All. Orlandi. ARBITRO Pagliardini di Arezzo (Cinquini­ Bernabei).

PERUGIA­CATANZARO (ORE 20.30) PERUGIA (4­3­3) Koprivec; Comotto, Massoni, Scognamiglio, Sini; Vitofran­ cesco, Filipe, Nicco; Sprocati, Eusepi, Fabinho. (Stillo, Conti, Daffara, Moscati, Mungo, Insigne, Mazzeo). All. Camplone. CATANZARO (4­3­3) Bindi; Calvarese, Ri­ gione, Ferraro, Catacchini; Marchi, Vi­ tiello, Benedetti; Tortolano, Fioretti, Russotto. (Scuffia, Orchi, Sabatino, Ca­ sini, Uliano, Fiore, Martignago). All. Bre­ vi. ARBITRO Baroni di Firenze (Galetto­ Baccini).

VIAREGGIO­PRATO VIAREGGIO (4­3­1­2) Gazzoli; Celiento, Lamorte, Conson, Peverelli; Pizza, Ge­ mignani, Della Latta; Vannucchi; L. Be­ nedetti, Romeo. (Fontanelli, Falasco, Ferrari, Galassi, Gerevini, Casarini, De Vena). All. Miggiano. PRATO (4­3­1­2) Layeni; Corvesi, Ghi­ nassi, Lamma, De Agostini; Roman, Ca­ vagna, Serrotti; Silva Reis; Tiboni, Lani­ ni. (Brunelli, Saitta, Bagnai, Grifoni, Cela, Papini, N. Benedetti). All. Esposito. ARBITRO Aversano di Treviso (Rizzato­ Caliari).

IL POSTICIPO PONTEDERA­NOCERINA Domani sera, con inizio alle ore 20.45, si chiude que­ sta nona giornata con il posticipo tra il Pontedera e la Nocerina. Arbitra Bellotti di Verona.

TURNO DI RIPOSO L’AQUILA Questa settimana la squadra del girone B che deve fare il turno di ri­ poso è L’Aquila.

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Così dopo 8 giornate: Frosi­ none, Pisa, L’Aquila e Pontedera p. 17; Prato 14; Catanzaro* 13; Benevento* 12; Salernitana* e Perugia* 9; Grosseto* 8; Viareggio e Ascoli* (­3) 6; Gubbio* e Lecce 5; Barletta* e Paganese 3; Noce­ rina (­2) 1. (* ha già riposato). PROSSIMO TURNO Così domenica 3 no­ vembre (ore 14,30): Barletta­Perugia; Catanzaro­Pontedera; Frosinone­Be­ nevento; L’Aquila­Paganese; Lecce­Via­ reggio; Nocerina­Gubbio; Pisa­Ascoli; Salernitana­Grosseto (venerdì 1 no­ vembre, ore 20.45); riposa il Prato.

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

GIRONE D

ALBESE­SANTHIA’ Lillo di Brindisi BORGOSESIA­PRO DRONERO Guddo di Palermo CHIERI­CHIAVARI Di Cairano di Ariano Irpino LAVAGNESE­GIANA Rognoni di Arco NOVESE­FOLGORE Ledda di Cagliari SESTRI LEVANTE­CARONNESE Leo di Roma VADO­DERTHONA Bertolino di Trapani V. D’AOSTA­RAPALLOBOGLIASCO Ruggiero di Roma VERBANIA­ASTI Zufferli di Udine

ALZANO CENE­CASTELLANA Santoro di Messina CARAVAGGIO­SERIATE Garoffolo di Vibo Valentia DARFO­OLGINATESE Saccenti di Modena GOZZANO­PIACENZA Moretti di Foligno INVERUNO­PONTISOLA Cesaroni di Pesaro LECCO­PRO SESTO D’Apice di Arezzo MAPELLOBONATE­LEGNAGO Cavallina di Parma PRO PIACENZA­SEREGNO Campogrande di Roma SAMBONIFACESE­BORGOMANERO Luciani di Roma

DRO­FERSINA PERGINESE 1­1 Giocata ieri MARANO­TAMAI Annaloro di Collegno MEZZOCORONA­GIORGIONE Cazzaniga di Lecco MONFALCONE­TRISSINO VALDAGNO Pashuku di Albano Laziale MONTEBELLUNA­SANVITESE D’Ascanio di Ancona PORDENONE­VITTORIO FALMEC Marchetti di Ostia SACILESE­ESTE AMADIO Amadio di Ascoli Piceno SAN PAOLO­BELLUNO Cudini di Fermo UNION RIPA­TRIESTINA 0­3 Giocata ieri

CAMAIORE­FORCOLI Iovine di Napoli CASTELFRANCO­FORTIS JUVENTUS Affatato di Domodossola CLODIENSE­FORMIGINE Acquapendente di Genova FIDENZA­CORREGGESE De Luca di Ercolano IMOLESE­MASSESE Bruni di Fermo PALAZZOLO­MEZZOLARA Iorio di Torre Annunziata RICCIONE­ATLETICO MONTICHIARI Camplone di Pescara SANCOLOMBANO­ROMAGNA CENTRO Meocci di Siena THERMAL ABANO­LUCCHESE Minotti di Roma (a Castelfranco Veneto)

CLASSIFICA Vado p. 18; Giana 16; Caronnese 15; Borgosesia 13; Chiavari, Novese, Lavagnese, RapalloBogliasco e Chieri 12; Albese 10; Asti e Valle d’Aosta 9; Derthona 8; Pro Dronero, Santhià e Sestri Levante 7; Folgore Caratese 6; Verbania 4.

CLASSIFICA Pro Sesto p. 20; Pro Piacenza 17; Piacenza 16; Inveruno e Pontisola 15; Sambonifacese 12; Olginatese, Caravaggio e Castellana 11; Legnago 10; Lecco, MapelloBonate e Seregno 9; Seriate e Darfo 8; Alzano Cene 5; Gozzano 4; Borgomanero 1.

CLASSIFICA Pordenone p. 22; Marano 19; Este 15; Sacilese, Montebelluna e Giorgione 14; S. Paolo 12; Vittorio Falmec, Triestina* e Belluno 11; Dro* 10; Mezzocorona e Trissino Valdagno 9; Sanvitese 8; Tamai 7; Monfalcone e Union Ripa* 5; Fersina Perginese* 4. (* una gara in più)

CLASSIFICA Thermal Abano p. 22; Correggese 21; Lucchese 19; Mezzolara 17; Massese 16; Romagna Centro e Formigine 15; Fortis Juventus e Castelfranco 12; Palazzolo e Imolese 7; Sancolombano, Fidenza, Clodiense e Atletico Montichiari (­1) 6; Riccione (­1) e Camaiore 4; Forcoli 1.

Una capolista (il Cosenza) ha fatto 1­1 in casa venerdì, l’altra gioca (pure in casa) oggi un derby: il Real Vicenza riceve il Bassano nella gara più importante. Attenzione anche al girone B, dove il Teramo nell’altro big match può andare in vetta se riesce a vincere a Melfi. E’ polemica infine per lo stadio dell’Arzanese, costretta a lasciare il suo a Mugnano per giocare a Frattamaggiore: «Il Comune di Mugnano ha preso un impegno e gli impegni si onorano» ha detto Ghirelli della Lega Pro. Mercato: al Porto Tolle va Daniel Margarita (ex Perugia).

Il Savoia ha sempre vinto (8 su 8) e ci sono altre 11 imbattute, Pordenone e Pro Sesto non hanno ancora preso gol. Negli anticipi bella vittoria esterna della Triestina (in rete anche Godeas). Oggi il big match é Thermal Abano­Lucchese.

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE E

GIRONE F

GIRONE G

GIRONE H

GIRONE I

ALESSANDRIA­FORLI’ Mancini di Fermo BELLARIA­RENATE Pillitteri di Palermo CASTIGLIONE­TORRES Panarese di Lecce CUNEO­MONZA Giua di Pisa MANTOVA­RIMINI Capraro di Cassino PERGOLETTESE­BRA Guarino di Caltanissetta REAL VICENZA­BASSANO Baldicchi di Città di Castello SPAL­PORTO TOLLE Tardino di Milano VIRTUS VERONA­SANTARCANGELO Fanton di Lodi

ARZANESE­CASTEL RIGONE Mastrodonato di Molfetta (a Frattam.) CASERTANA­APRILIA Albertini di Ascoli Piceno (ore 15) CHIETI­MESSINA Boggi di Salerno COSENZA­FOGGIA 1­1 Giocata venerdì GAVORRANO­SORRENTO Luciano di Lamezia Terme ISCHIA­VIGOR LAMEZIA Vesprini di Macerata MELFI­TERAMO Gentile di Lodi POGGIBONSI­MARTINA Pierro di Nola TUTTOCUOIO­NORMANNA Marinelli di Tivoli

DERUTA­NARNESE Madonia di Palermo FIESOLECALDINE­TRESTINA Torsello di Nichelino (a porte chiuse) FLAMINIA­FOLIGNO Scatigna di Taranto MONTEMURLO­BASTIA Ceccon di Lovere OSTIA MARE­GUALDO C. Vidali di Pordenone PIANESE­AREZZO De Remigis di Teramo PONTEVECCHIO­COLLIGIANA Cataldo di Bergamo SANSEPOLCRO­SCANDICCI Miniutti di Maniago SPOLETO­PISTOIESE Moraglia di Verona

AGNONESE­ISERNIA Mansi di Nocera Inferiore AMITERNINA SC.­RECANATESE Zizza di Finale Emilia BOIANO­MACERATESE Fusco di Brindisi CELANO­SULMONA De Tullio di Bari CIVITANOVESE­TERMOLI Oggioni di Monza JESINA­ANCONA Maggioni di Lecco MATELICA­FANO Simiele di Albano Laziale RENATO CURI­FERMANA Garofalo di Torre del Greco VIS PESARO­GIULIANOVA Meleleo di Casarano

ASTREA­CYNTHIA Monterenzi di Brescia BUDONI­OLBIA Robilotta di Sala Consilina FONDI­SANTA MARIA DELLE MOLE Gosetto di Schio LUPA ROMA­LATTE DOLCE Di Giovanni di Salerno MACCARESE­ISOLA LIRI Severino di Campobasso PALESTRINA­TERRACINA 2­2 Giocata ieri PORTO TORRES­ARZACHENA 1­1 Giocata ieri SELARGIUS­ANZIOLAVINIO Santorelli di Caserta SORA­SAN CESAREO Capone di Arezzo

HYRIA­TURRIS Cipriani di Empoli MANFREDONIA­BISCEGLIE 2­2 Giocata ieri MARCIANISE­SAN SEVERO Sozza di Seregno MARIANO KELLER­FRANCAVILLA 2­1 Giocata ieri MATERA­GELBISON Fiorini di Frosinone METAPONTINO­BRINDISI Minafra di Roma (ore 15, a Policoro) MONOSPOLIS­GLADIATOR Marchi di Bologna (ore 15) NARDO’­PUTEOLANA D’Ambrogio di Frosinone TARANTO­GROTTAGLIE Mei di Pesaro

BATTIPAGLIESE­TORRECUSO Carella di Bari COMPRENSORIO MONTALTO­RENDE Frosini di Pistoia GIOIESE­DUE TORRI Fabbri di San Giovanni Valdarno HINTERREGGIO­AKRAGAS Del Rosso di Molfetta (a porte chiuse) LICATA­CITTA’ DI MESSINA Nicoletti di Catanzaro NOTO­SAVOIA De Angeli di Abbiategrasso ORLANDINA­AGROPOLI Viotti di Tivoli RAGUSA­POMIGLIANO Zingrillo di Seregno VIBONESE­CAVESE Bortoluzzi di San Donà di Piave

CLASSIFICA Real Vicenza p. 16; Monza 15; Bassano, Rimini (­1) e Santarcangelo 14; Cuneo, Virtus Verona e Pergolettese 12; Alessandria e Forlì 11; Mantova e Renate 10; Spal 8; Porto Tolle e Bellaria (­1) 7; Torres 6; Castiglione e Bra 4.

CLASSIFICA Cosenza* p. 20; Teramo 18; Vigor Lamezia 14; Melfi e Casertana 13; Poggibonsi e Aprilia 12; Foggia* e Sorrento 11; Tuttocuoio e Normanna 10; Chieti (­1) e Martina 9; Ischia 8; Castel Rigone, Messina e Gavorrano 7; Arzanese 2. (* una gara in più)

CLASSIFICA Pianese p. 20; Pistoiese 18; Arezzo e Foligno 17; Colligiana 14; Montemurlo 13; Ostia Mare 12; Bastia 11; Trestina e Scandicci 10; Spoleto e Fiesolecaldine 9; Gualdo Casacastalda, Sansepolcro e Flaminia 8; Deruta e Narnese 6; Pontevecchio 4.

CLASSIFICA Civitanovese p. 18; Ancona (­1) 17; Jesina 15; Termoli 14; Sulmona, Maceratese e Giulianova 13; Celano 12; Matelica e Vis Pesaro 11; Amiternina Scoppito 10; Fermana e Recanatese 8; Fano e Agnonese 7; Renato Curi e Bojano 4; Isernia (­1) 3.

CLASSIFICA Olbia p. 21; San Cesareo e Lupa Roma 18; Budoni, Terracina* e Fondi 15; Isola Liri 14; Santa Maria delle Mole 13; Sora (­1) 10; Latte Dolce, Arzachena* e Palestrina* 9; Cynthia (­1), Astrea, 8; Selargius 7; Anziolavinio 5; Maccarese e Porto Torres* 4. (* una gara in più)

CLASSIFICA Marcianise p. 18; Matera 17; Brindisi (­1), Turris e Monospolis 16; Hyria 14; Mariano Keller* 13; Manfredonia* 12; Bisceglie* e Francavilla* 11; Taranto 10; Gelbison 9; S. Severo e Gladiator (­1) 8; Puteolana (­2) e Grottaglie 7; Metapont. 5; Nardò (­12) ­10. (* una gara in più)

CLASSIFICA Savoia p. 24; Akragas 18; Comprensorio Montalto 15; Cavese, Orlandina, Hinterreggio e Torrecuso 14; Battipagliese 12; Noto e Gioiese 11; Due Torri e Città di Messina 10; Agropoli 9; Pomigliano 7; Rende 5; Licata (­1) e Ragusa 4; Vibonese 3.


28

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

FORMULA 1 GP INDIA

Vettel pole facile ma le gomme sono un’incognita Seb davanti a tutti per la 7a volta nel 2013, poi Rosberg e Hamilton. Un’altra tattica per Webber (4°) e Alonso (8°), Grosjean solo 17° DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESI GREATER NOIDA (India)

È là dove ci si aspettava di trovarlo: davanti a tutti. Ma per Sebastian Vettel tradurre la terza pole di fila in altrettante edizioni del GP d’India nella decima vittoria 2013 potrebbe rivelarsi più arduo del previsto. E questo per merito (o colpa) delle gomme che, nel bene e nel male, sono state con il tede­ sco e la Red Bull le grandi pro­ tagoniste di questa stagione. Durata Già venerdì sul batti­ strada delle Pirelli gialle si era verificato accanto al graining (la formazione di riccioli di pneumatico) anche il fenome­ no del blistering (la comparsa di bolle) che contrariamente al primo non sparisce anzi si ag­ grava giro per giro. In soldoni le gomme soffici qui sembrano quasi da qualifica riuscendo a coprire al meglio solo 3­4 giri. E ciò ha messo i team davanti a un dilemma: preferire un mi­ glior piazzamento al via sfrut­ tando in Q3 le soffici o usare le medie e sacrificare la presta­ zione ma avere la seria possibi­ lità di allungare lo stint, spe­ rando in un repentino deterio­ ramento delle soffici che sono dai 6 agli 8 decimi più rapide? Scelta Vettel ha optato per una strategia tradizionale, for­ se scottato anche dal preceden­ te di Shanghai dove partendo con le medie (9°) era finito 4°. E ora spera in due fattori: che la pista migliori, allungando la vita delle soffici (le sue nelle li­ bere sono durate 3 giri!) e di riuscire ad accumulare nei pri­ mi 5­6 giri un margine che gli consenta di evitare di finire tra vetture troppo lente dopo il pit stop. Poi ovviamente Vettel è

Sebastian Vettel, 26 anni, esulta appena sceso dall’auto per la sua 43a pole COLOMBO

forte di una RB9 che ha presta­ zioni tali da averlo messo in condizione (unico) di usare un treno di gomme medie per en­ trare in Q2, uno di soft per il Q3 e di fare un solo giro (1’24”119, nuovo record della pista) per conquistare la pole, lasciando Nico Rosberg a ben 7 decimi. Festa Così anche se la strate­

+90

Il vantaggio di Vettel Qualsiasi risultato faccia oggi Alonso, a Seb per vincere il titolo basta un quinto posto gia dovesse rivelarsi perdente difficilmente slitterà la festa per il quarto titolo iridato che proietterebbe Vettel tra i gran­ di con Schumi, Fangio e Prost. Solo un guasto potrebbe impe­ dirla (a patto che Alonso arrivi tra i primi due). Ma siccome in Red Bull sono insaziabili si so­ no cautelati, differenziando la strategia con Webber: l’austra­ liano ha rinunciato a una pri­ ma fila certa ma, finendo 4°, si

IL MARA

è assicurato la pole virtuale tra chi parte con le gomme medie.

Strategie Come la Red Bull, pure la Ferrari ha voluto copri­ re i due scenari: Massa ha opta­ to per le gomme morbide e si è piazzato 5° (con un paio di er­ rori nel settore centrale), Alon­ so (pure per lui una sbavatura) per le dure e scatterà 8°. Quan­ do al Nürburgring prese lo stes­ so rischio, lo spagnolo riuscì a rimontare solo parzialmente (da 8° a 4°) ma secondo la Fer­ rari ora c’è il vantaggio di con­ dizioni meteo più stabili. E se tutto dovesse andare secondo i piani, Alonso potrebbe addirit­ tura puntare al terzo successo stagionale. Intanto i rivali per la lotta al 2° posto iridato han­ no preferito seguire la strada di Vettel: Rosberg, che scatta a fianco di Seb, ha formato una prima fila tutta tedesca, Hamil­ ton (3°) e Raikkonen (7°) han­ no scelto le morbide. Il finlan­ dese è stato l’unico pilota Lotus in Q3. Romain Grosjean, uno degli avversari più temibili, è stato tagliato già in Q1 per un banale errore di calcolo del te­ am e scatterà solo 17°. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«È difficile non pensare al Mondiale»

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI GREATER NOIDA

Il tedesco della Red Bull vicino al 4° titolo «Tutti mi chiedono che cosa provo»

Il podio del sabato: Hamilton (3°), Vettel (1°) e Rosberg (2°) LIVERANI

Sebastian Vettel ieri sera è andato a dormire, o almeno ci ha provato, come se fosse una notte qualsiasi. Del resto, per chi ha conquistato i tre ultimi campionati e oggi è destinato a ricevere la 4a incoronazione, anche la notte prima del Mon­ diale finisce per assumere una certa normalità. «La vigilia 2011 è stata più rilassata rispet­ to a quelle 2010 e 2012 — am­ mette Seb —, ma nessuna pre­ parazione segreta, è la solita routine. In pas­ sato non ricordo di aver fatto nulla di speciale o di essere andato a letto pensan­ do “domani sarà il gran giorno”». Dominatore Potrebbe an­ che cambiare nome in Vettel Circuit questo impianto sorto nel nulla, visto che nelle 2 pre­ cedenti edizioni mai nessuno è riuscito, neppure per un giro, a mettere le ruote davanti al cam­ pionissimo della Red Bull. La 7a pole dell’anno, la 43a in carrie­

IL VIA ALLE 10.30 DIRETTA SU SKY, TEMPO REALE SU WWW.GAZZETTA.IT, DIFFERITA ALLE 14.15 SU RAI 1 1ª fila

2ª fila

3ª fila

4ª fila

5ª fila

9

6ª fila

7ª fila

8ª fila

9ª fila

10ª fila

1 1

3 10

5 4

VETTEL (GER) Red Bull Renault Media 219,332 km/h

HAMILTON (GB) Mercedes

MASSA (BRA) Ferrari

HÜLKENBERG (GER) Sauber Ferrari

1’24”941

1’25”201

1’25”334

1’26”153

1’25”519

1’25”740

1’26”134

1’26”577

1’26”970 20 21

1’24”119

7 11

6

PEREZ (MES) McLaren Mercedes

11 19

13 15

15 17

17 8

19 22

21 20

RICCIARDO (AUS) Toro Rosso Ferrari

SUTIL (GER) Force India Mercedes

BOTTAS (FIN) Williams Renault

GROSJEAN (FRA) Lotus Renault

BIANCHI (FRA) Marussia Cosworth

PIC (FRA) Caterham Renault

2 9

4 2

6 7

8 3

10 5

12 14

14 18

16 12

18 16

ROSBERG (GER) Mercedes

WEBBER (AUS) Red Bull Renault

RAIKKONEN (FIN) Lotus Renault

ALONSO (SPA) Ferrari

BUTTON (GB) McLaren Mercedes

DI RESTA (GB) Force India Mercedes

VERGNE (FRA) Toro Rosso Ferrari

GUTIERREZ (MES) Sauber Ferrari

MALDONADO (VEN) Williams Renault

1’24”871

1’25”047

1’25”248

1’25”826

1’26”487

11ª fila

1’25”711

1’25”798

1’26”336

1’26”842

1’27”487 22 23

VAN DER GARDE (OLA) Caterham Renault

1’27”105

CHILTON (GB) Marussia Cosworth

1’28”138 METEO: SERENO. TEMPERATURA SUI 31°


DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

ra, ha confermato l’alchimia che lega Seb al Buddh Circuit, anche se il monopolio statistico è destinato a interrompersi nel­ le prime fasi del GP, visto che Mark Webber con la RB9 gemel­ la assalterà l’ultima vittoria in F.1 grazie a una strategia che lo vedrà scattare con gomme me­ die. «Se il calo delle morbide sa­ rà quello delle terze libere, pos­ so passare Seb in pista. Sì, pos­ so vincere» si sbilancia l’austra­ liano. La domanda è se il muretto, che già a Suzuka lo ha penalizzato in favore di Vettel, glielo permetterà. «Mark con­ sumava di più le gomme morbi­ de, ma siamo convinti che la strategia di Seb sia giusta — spiega Helmut Marko, respon­ sabile del Motorsport —. Ab­ biamo differenziato per essere sicuri che a vincere sia una no­ stra macchina».

JÀ «

Con il calo delle morbide c’è la possibilità di passare Seb. Sì, qui posso vincere

MARK WEBBER PILOTA RED BULL

Vettel, relax e sorrisi COLOMBO

Striscia Proiettato nella sto­ ria, oggi oltre al titolo suo e quello costruttori, Sebastian può conquistare anche la 6a vit­ toria consecutiva come, prima di lui, solo Alberto Ascari (9 successi a cavallo del 1952/53) e Michael Schumacher (7 nel 2004 e 6 nel 2000/01) hanno fatto. «La gente non capisce quanto lavoro c’è dietro questi risultati — spiega Vettel —. Ve­ dono che vinci 3 gare e pensano che la quarta sia una formalità. Invece è tutt’altro che facile: gli avversari fanno di tutto per bat­ terti e tu devi tirare fuori tutto quello che c’è da te, dalla mac­ china, dalla squadra. Se guardi a cosa potenzialmente può an­ dare storto, le statistiche ti gio­ cano contro. Le ultime 5 vittorie sono state fantastiche, soprat­ tutto Monza, che si presentava con diverse incognite. Lì era il 50­50 e invece ci siamo ritrovati una macchina fantastica». Cioccolata Qui il copione è lo

stesso. «È facile ottenere questi risultati e divertirsi quando hai una macchina con cui fare quel che vuoi» ammette Vettel. Co­ stretto alla fine a riconoscere come il 4o titolo alberghi in un angolo della mente: «È difficile non pensarci quando ogni se­ conda persona che incontri ti chiede cosa provi». In­ tanto, in segno di ap­ prezzamento, ha fat­ to avere una scatola di cioccolatini a tutte le donne della Red Bull. «È sempre difficile dare in­ dietro qualcosa a chi lavora per te. Puoi ringraziare alla radio o in tv, ma non puoi conoscere tutti, informarti dei problemi. E per me è importante provarci. Nel nostro team ci sono tante donne, ma noi siamo sempre lì a ringraziare “the boys”. E inve­ ce le ragazze oltre a fare tante cose importanti, si prendono cura di noi».

I TEMPI QUALIFICHE 1 1. BUTTON

1’25”574

2. WEBBER

1’25”665

3. RICCIARDO

1’25”673

4. MASSA

1’25”793

5. HAMILTON

1’25”802

6. RAIKKONEN

1’25”819

7. ROSBERG

1’25”833

8. HÜLKENBERG

1’25”883

9. DI RESTA

1’25”908

10. ALONSO

1’25”934

11. VETTEL

1’25”943

12. GUTIERREZ

1’26”057

13. PEREZ

1’26”107

14. VERGNE

1’26”155

15. SUTIL

1’26”164

16. BOTTAS

1’26”178

ELIMINATI: 17. GROSJEAN

1’26”577

18. MALDONADO

1’26”842

19. BIANCHI

1’26”970

20. VAN DER GARDE

1’27”105

21. PIC

1’27”487

22. CHILTON

1’28”138

LA GAZZETTA SPORTIVA

29

Su strade diverse

Doppia strategia in casa Ferrari Alonso «Le gomme soffici non sono buone, uso le medie». Decisione opposta per Massa DAL NOSTRO INVIATO

GREATER NOIDA

QUALIFICHE 2 1. VETTEL

1’24”568

2. ALONSO

1’24”885

3. WEBBER

1’25”097

4. RAIKKONEN

1’25”191

5. HAMILTON

1’25”259

6. ROSBERG

1’25”304

7. HÜLKENBERG

1’25”339

8. PEREZ

1’25”365

9. MASSA

1’25”389

10. BUTTON

1’25”458

ELIMINATI: 11. RICCIARDO

1’25”519

12. DI RESTA

1’25”711

13. SUTIL

1’25”740

14. VERGNE

1’25”798

15. BOTTAS

1’26”134

16. GUTIERREZ

1’26”336

QUALIFICHE 3 1. VETTEL

1’24”119

2. ROSBERG

1’24”871

3. HAMILTON

1’24”941

4. WEBBER

1’25”047

5. MASSA

1’25”201

6. RAIKKONEN

1’25”248

7. HÜLKENBERG

1’25”334

8. ALONSO

1’25”826

9. PEREZ

1’26”153

10. BUTTON

1’26”487

la guida

Una scommessa. Pensa­ ta, tracciata, ponderata già ve­ nerdì quando sulle gomme sof­ fici, oltre al consueto graining, si è manifestato il blistering. Vero, su quelle di Fernando Alonso e Felipe Massa si mani­ festava più tardi rispetto a tan­ ti, ma il passo gara restava tut­ t’altro che entusiasmante. E quando ieri mattina si è ritro­ vato in pista con delle soffici che duravano solo tre giri (si­ tuazione che lo ha messo di nuovo in conflitto con il forni­ tore), lo spagnolo si è convinto ad affrontare la battaglia per la pole con le medie. Come era già capitato al Nürburgring. Certo la posizione di partenza non è entusiasmante, ma ciò che interessa a Fernando è quella finale. E le prospettive sono interessanti: «Dipende da quanto dureranno le gomme soffici: se i primi non avranno problemi, sarà dura; se invece entreranno presto in crisi e magari dovranno sostituirle dopo appena 6 giri, allora la vittoria potrebbe diventare un discorso tra me e Webber». Senza però farsi illusioni: «An­ che se vincessi o arrivassi se­ condo, a Vettel basterebbe en­ trare nei primi 5 per conquista­ re il titolo. Per cui, se tutto an­ drà nella norma, Sebastian sarà campione».

Fernando Alonso, 32 anni, sulla sua monoposto in India LAPRESSE

«

Differenze tra un set e l’altro? Io sinceramente non me ne sono accorto FELIPE MASSA IN FERRARI DAL 2006

normale, spesso non riusciamo a recuperare posizioni perché non abbiamo velocità». Una scelta controcorrente perché i due precedenti più illustri (Vettel in Cina e lo stesso Alon­ so in Germania), come ha am­ messo lo stesso spagnolo, poi non hanno pagato: «E’ vero, al Nürburgring non riuscimmo a recuperare: la condizione del tracciato era cambiata e le gomme soffici erano durate più a lungo di quanto ci aspet­ tassimo e questo aveva annul­ lato il nostro vantaggio».

strategia diversa, facendo sì che la Ferrari sia potenzial­ mente in una situazione privi­ legiata rispetto a Mercedes e Lotus, le due contendenti alla piazza d’onore nei costruttori. «Io ho scelto la strategia nor­ male, è Felipe ad aver scelto quella azzardata, che in passa­ to non ha funzionato. Credo che Ferrari e Red Bull non ab­ biano sbagliato a differenziare le strategie, io credo di poter­ mela giocare con le Mercedes». Accuse Malgrado il gioco delle strategie, che potrebbe renderlo protagonista, Alonso continua a manifestare insof­ ferenza con la fornitura delle gomme: «Le soft non sono buone, non voglio aggiungere altro per non indispettire la Pi­ relli, ma basta vederlo alla tv». E poi ha aggiunto: «Venerdì ero riuscito a percorrere 15­16 giri, stamane solo 3. Dipende dai set di gomme che hai a di­ sposizione, devi essere fortu­ nato». Una sensazione che Massa invece non ha provato: «Io non mi sono accorto di dif­ ferenze tra le gomme».

Oggi al Buddh Circuit (5.125 m) si corre il GP India, 16a prova (su 19) del Mondiale F.1. Previsti 60 giri per 307,249 km. PROGRAMMA Gara alle 10.30; diretta su Sky Sport F1 HD, tempo reale su Gazzetta.it. Sky ripropone la corsa alle 14, alle 17 e alle 21. Differita anche su Rai 1 alle 14.15. CLASSIFICHE Piloti: 1. Vettel 297; 2. Alonso 207; 3. Raikkonen 177; 4. Hamilton 161. Costruttori: 1. Red Bull 445; 2. Ferrari 297; 3. Mercedes 287.

Controcorrente Certezze non ce ne sono dunque, ma nella mente di Fernando non si è in­ sinuato il dubbio di aver fatto un azzardo visto che in Q2 (con un set di gomme soft nuo­ ve), era riuscito a piazzarsi alle spalle di Vettel con un distacco di questi tempi accettabile: tre decimi. «Con una strategia

laTecnica

Taccuino

LA REPLICA L’AZIENDA PAGHEREBBE LE SPESE PUR DI AVERE UN TEST ENTRO NATALE

Nel 2014 freni ridotti: c’è l’aiuto di Kers­Ers

RALLY DI SPAGNA

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(g.p.) Nei box si comincia a respirare aria di 2014. La McLaren ha provato la posizione delle telecamere, che non potranno più essere usate a fini aerodinamici. Ferrari e Red Bull continuano invece i test sui freni che, l’anno prossimo, cambieranno diventando un’arma segreta dei team. Con il potenziamento del Kers e l’arrivo dell’Ers e del controllo elettronico del bilanciamento fra avantreno e retrotreno, tutto diventerà più sofisticato. Proseguirà la tendenza alla riduzione del diametro massimo (280 mm) dei dischi posteriori iniziata nel 2012 e dilagata in questa stagione, come mostra il disegno dei dischi freno delle F138. La tendenza era nata per gestire con più spazio i complicati flussi all’interno delle prese d’aria dei freni, che sono ormai dispositivi aerodinamici. Nel 2014 si potrà ridurre ancora il diametro e quindi anche il peso grazie all’apporto frenante di Kers ed Ers.

Latvala al comando C’è una Volkswagen Polo al comando del Rally di Spagna dopo la seconda giornata, ma non è quel la del neo iridato Sebastien Ogier. Il finlandese Jari Matti Latvala pre cede di 1”6 Sordo (Citroën) e di 29”3 Neuville (Ford). Ogier, ritardato da una foratura, ha chiuso al 4° posto, a 46”5 da Latvala. Kubica (Citroën) è 10°. Oggi le ultime 6 speciali della penultima prova iridata.

SUPERSTARS

Morbidelli in pole (a.s.) Gianni Morbidelli ha fir mato la pole della Superstars a Franciacorta (Brescia), ultimo ap puntamento stagionale. In palio c’è il Tricolore. L’attuale leader Tonio Liuzzi (Mercedes) scatterà dal 2° posto. Oggi gare alle 11.15 e 15.50.

Felipe Qui, secondo Mara­ nello, è più difficile che ciò ac­ cada perché le condizioni cli­ matiche sono più stabili. Eppu­ re c’è un ferrarista che si augu­ ra il contrario: Felipe Massa, che ha scelto (o accettato) una

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«Qualcuno non riesce a capire che lo facciamo per lo show» Hembery (Pirelli): «Qui con le dure al posto delle soft avremmo avuto un trenino in gara» DAL NOSTRO INVIATO

GREATER NOIDA

Tre settimane fa, quando la F.1 si trovava in Corea, Mar­ co Tronchetti Provera, capo della Pirelli, aveva alzato il te­ lefono per lamentarsi con Montezemolo in merito alle di­

chiarazioni poco lusinghiere di Alonso sul proprio prodotto. Questa volta difficilmente la scena si ripeterà perché Fer­ nando è stato più pacato, an­ che se non ha nascosto un certo disappunto sulle gomme mor­ bide. Paul Hembery, capo spe­ dizione del fornitore milanese, si è limitato a un «no com­ ment». Poi però, quando ha af­ frontato il discorso delle diffe­ renti strategie, il manager in­ glese è tornato indirettamente sull’argomento: «Se avessimo portato anche qui le dure insie­ me alle medie avremmo avuto un trenino in gara. Qualcuno forse non ha compreso che la

nostra scelta consente di avere delle possibilità». Ma il proble­ ma vero per la Pirelli resta la ri­ chiesta (inevasa) di test prima di Natale in Medio Oriente per preparare le coperture 2014. Il gommista si è offerto di coprire le spese, ma per ora non ha ot­ tenuto risposta e l’unico test in calendario resta quello con la McLaren l’11 e il 12 novembre a Vallelunga. Tronchetti Prove­ ra ha già parlato con Ecclesto­ ne e ha ribadito che entro una settimana intende ottenere una risposta: se sarà negativa la Pirelli dirà stop al Mondiale. a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

MOTOMONDIALE GP GIAPPONE QUALIFICHE DI 75 MINUTI

Quarta pole di Lorenzo ma Marquez tiene ed è 2° GIOVANNI ZAMAGNI MOTEGI

La quarta pole stagiona­ le, seconda consecutiva, di Jor­ ge Lorenzo è arrivata dopo un’altra giornata anomala, ini­ ziata nella notte con una forte scossa di terremoto («Mi sono svegliato, non capivo bene cosa fosse e ho chiesto al mio assi­ stente Marco cosa stesse succe­ dendo. Mi ha risposto: “non ti preoccupare, è solo il terremo­ to”, così ho continuato a dor­ mire» ha raccontato Jorge), proseguita con l’annullamento delle libere del mattino per la pioggia, infine chiusa da una lunga sessione di qualifiche da 75 minuti. «Sono pronto per la gara», ha sintetizzato Lorenzo, capace di rifilare ben 0”658 a Marc Marquez, comunque bra­ vo a trovare il giro veloce sul bagnato, al debutto in MotoGP sulla pista di Motegi. Un Mar­ quez apparso più tirato del soli­ to, ma comunque capace di scherzare su un incredibile er­ rore dello storico sponsor della Hrc, che ieri mattina aveva già messo in rete l’annuncio della conquista del titolo da parte di Marc: il tweet è stato levato po­ co dopo; la brutta figura, natu­ ralmente, rimane indelebile. «È stato un errore grande, sa­ rebbe stato meglio che non fos­ se accaduto», ha detto Mar­ quez. Hayden ha chiuso al 3° posto, davanti a Pedrosa, Rossi e Dovizioso. Qualifiche MotoGP: 1. Lorenzo 1’53”471; 2. M.Marquez 1’54”129; 3. Hayden 1’54”539; 4. Pedrosa 1’54”542; 5. V.Rossi 1’54”732; 6. Dovizioso 1’55”036; 7. Bautista 1’55”135; 8. Bradl 1’55”610; 9. A.Espargaro 1’55”719; 10. Hernan­ dez 1’55”998; 11. Crutchlow 1’56”058; 12. Nakasuga 1’56”125; 13. B.Smith 1’57”114; 14. Edwards 1’57”297; 15. Iannone 1’57”347; 16. Petrucci 1’57”540; 17. De Puniet 1’57”715; 18. Aoyama 1’57”994; 19. M.Laver­ ty 1’58”540; 20. Scassa 1’58”802; 21. Corti 1’59”617; 22. Barbera 1’59”646; 23. Cudlin 2’00”982. Oltre il 107% (2’01”414): Staring 2’02”712; Pesek 2’02”932. Qualifiche Moto2: 1. Kallio 2’01”248; 2. Simeon 2’01”452; 3. Zarco 2’01”484; 4. Corsi 2’01”501; 10. Pasini 2’02”405; 22. De Angelis 2’03”426; 26. Morbidelli 2’04”110. Qualifiche Moto3: 1. Rins 2’09”387; 2. M.Viñales 2’10”310; 3. A. Marquez 2’10”313; 4. L.Salom 2’10”656; 7. Antonelli 2’11”011; 24. Baldassarri 2’12”577; 26. Fenati 2’13”193; 30. Fer­ rari 2’14”179; 34. Bagnaia 2’18”066. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 REPLICA ALLE 14 A Motegi (4.801 m) si corre il GP Giappone, 17a tappa su 18 del Mondiale MotoGP (16a su 17 per Moto2 e Moto3). Nelle notte si sono corse le gare Moto3 (alle 3) e Moto2 (4.20), alle 6 si corre la MotoGP (24 giri, 115,2 km)

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Tv e Internet Diretta su Italia 1 e Italia 2. Differita della MotoGP alle 14 su Italia 1. Tempo reale su Gazzetta.it

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Classifiche MotoGP: 1. M.Marquez 298 punti 2. Lorenzo 280 3. Pedrosa 264 4. V.Rossi 214 Moto2: 1. P.Espargaro 240 2. Redding 224 Moto3 1. L.Salom 300 2. Rins 295

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Prossimo GP 10 novembre Valencia Lorenzo

Il futuro è Open

«Voglio nei GP Suzuki, Aprilia e Kawasaki» Il patron Ezpeleta: «Costi più ridotti e centralina unica: la svolta in 3 anni» DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA MOTEGI (Giappone)

Da circa un anno le corse in moto sono Carmelo Ezpele­ ta. Dopo la MotoGP, la sua Dorna ha preso anche la Su­ perbike e oggi è possibile im­ maginare una strategia unica. «Diciamo una linea comune:

«

so di un cammino che finirà nel 2017, o se riuscirò nel 2016, quando tutti utilizze­ ranno la stessa centralina. Do­ po faremo altre mosse per contenere ancora i costi. Cer­ cherò di convincere la Suzuki a rientrare nel 2015 con que­ sta centralina». Però l’obiettivo originario era di contenere il costo sul milione di euro, invece…

Le nuove moto di Honda e Yamaha vanno forte quasi come le “factory” e miglioreranno

«Ho già in mente delle mi­ sure per arrivare più o meno a quella cifra nei prossimi 2­3 anni».

SULLA MOTOGP SVILUPPO CON LA MARELLI

«Suzuki arriva, Aprilia ave­ va fatto certi accordi e Albe­ siano, il sostituto di Dall’Igna, mi ha confermato l’impegno. Con la centralina unica arrive­ ranno altri, come la Kawasaki, che intanto aiuterà il Team Avintia».

stiamo lavorando per fare en­ trambi i campionati come si deve», precisa il manager spa­ gnolo. Ezpeleta, il prossimo cam­ pionato MotoGP come lo con­ sideriamo: anno zero, anno 1?

«Ci saranno parecchi cam­ biamenti. Honda e Yamaha hanno fatto prove con le loro moto Open, con centralina no­ stra, e a parità di piloti sono vi­ cine alle “factory”: 0,3 secondi la Yamaha, 0,8 la Honda. Pri­ ma del via cercheremo con Magneti Marelli di rendere questi mezzi ancora più com­ petitivi. Saranno abbastanza vicini». Contento della nuova for­ mula?

«Questo è solo il primo pas­

Entreranno altre Case?

Il calendario?

«Prima che parta il campio­ nato, il Brasile dovrà essere in linea con le richieste fatte, al­ trimenti la gara verrà annulla­ ta e Aragon posticipata di una settimana. Le gare saranno al­ meno 18». Gli ultimi GP hanno solleva­ to un problema Direzione Ga­ ra...

«Non sono contento di alcu­ ne cose viste. Loro sono gli ar­ bitri, possono sbagliare, ma devono conoscere i regola­ menti, essere imparziali, at­ tuare le decisioni. Il potere sportivo deve fare le regole,

4 LA SCHEDA S

Ha iniziato nel 1974 Carmelo Ezpeleta è nato il 17 luglio 1946 a Barcellona. Nel 1974 dirige la pista di Calafat a Barcellona; 4 anni dopo guida l’Automobile Club di Spagna e la pista di Jarama, a Madrid, dove in 10 anni organizza 4 GP di F.1 e 10 del Motomondiale. Nel 1988 coordina la costruzione della pista di Montmelò e guida le attività dell’Automobile Club de Catalunya. Nel 1991 diventa manager di Dorna Sports che ha acquisito i diritti del Motomondiale. Di quella stessa società diventa amministratore delegato nel 1998

loro le devono applicare. Col presidente della Fim, Ippolito, a febbraio faremo un incontro a Ginevra della GP Commis­ sion con tutti i Costruttori. Ti­ reremo una linea con il passa­ to e diremo cosa si può fare o cosa no dal 2014 in poi». Poi c’è stato il problema gomme a Phillip Island…

«Ci siamo trovati in emer­ genza, ma l’obiettivo è sempre di salvare la gara, anche in si­ tuazione straordinaria». Australia a parte, cosa si può fare per le proteste dei pi­ loti sulla gomma unica?

«Per il 2014 cercheremo di avere il miglior materiale pos­ sibile. Dal 2015, quando sca­ drà il contratto, ho presentato delle richieste tecniche preci­ se e impegnative, venute fuori dai piloti attraverso Loris Ca­ pirossi. Potrà scattare il diritto di prelazione, altrimenti par­ leremo con altri». Superbike: come si evolve il campionato?

«È già firmato, dal 2015 tut­ te le moto saranno “Evo” (pra­ ticamente stock, n.d.r.), dob­ biamo definire le regole per restringere la possibilità di spendere soldi. Le Case sono contente e ne entreranno sicu­ ramente almeno due nuove». Il format delle gare?

«Credo tre classi, Super­ bike, Supersport e Stock 600 europeo. La Sbk sempre su due manche».

Il campionato sarà un ser­ batoio per la MotoGP?

«Sì, ma anche uno sbocco competitivo per i piloti che non trovano posto. Ci deve es­ sere una redistribuzione». Calendario?

«Sono più ottimista di un mese fa. Cerchiamo di avere almeno 13 eventi, trattiamo

«

Nella Sbk avremo almeno 13 gare Sarà uno sbocco per i top driver senza il posto SULLA SUPERBIKE TRE CLASSI E MOTO «EVO»

con Malesia e Qatar, stiamo la­ vorando per gli Usa. In Ger­ mania forse solo l’anno prossi­ mo non ci sia la gara». E l’Italia?

«Ci saranno 2 gare (Misano e Imola, n.d.r.). Monza? È dif­ ficile andare per soldi in un posto che i piloti considerano non sicuro». Vede una ripartenza degli investimenti?

«In MotoGP, anche con la crisi, abbiamo continuato ad investire, soprattutto per la produzione televisiva. Non torneremo mai più alla libertà assoluta. Forse calcio e F.1 hanno più seguito, ma io non vedo nessuno spettacolo al mondo migliore del nostro». © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

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CICLISMO CRITERIUM IN GIAPPONE NEL 2014 LASCERÀ LA ROSSA PER IL TEAM MARTINEZ

Hayden gran professionista: 3° «Licenziato? Io spingo sempre»

Carmelo Ezpeleta, 67, patron della Dorna che organizza Motomondiale e Superbike, con il mito Valentino Rossi, 34 anni MILAGRO

Sotto molti punti di vista, Nicky Hayden è il pilota ideale: veloce, disponibile, mai critico nei confronti della Casa, anche se in Ducati ha dovuto ingoiare parecchi bocconi amari e già da luglio sapeva che avrebbe dovuto trovarsi un altro posto. «Molta gente si stupisce perché continuo a spingere nonostante sia stato licenziato da un pezzo. È chiaro che è una situazione difficile, ma sono un professionista. Qui, però, sapevo che con la pioggia si poteva fare bene e fino a pochi minuti dalla fine ho addirittura sperato nella pole: non partivo dalla prima fila da Jerez 2012». Nicky non fa polemica, ma ammette che non tutti hanno rispettato gli impegni. «Il team e i meccanici sono sempre stati fantastici, la Ducati, però, non sempre ha mantenuto le promesse: quest’anno avrei dovuto provare l’ultima versione della GP13 nei test di Misano e

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Nicky Hayden, 32 anni MILAGRO utilizzarla per le ultime gare, invece sono cambiati i piani». Ora, è naturale guardare al 2014, quando tornerà su una Honda, seppur una RSV1000R, una Open. «Non vedo l’ora di provarla e quando ho saputo che il team Martinez (la prossima squadra, ndr) trattava con la Honda, ho cominciato a chiedere notizie di ogni tipo a tecnici e giapponesi». g.z. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Che peccato Spies dice addio «Con il magone» MOTEGI

L’ipotesi era plausibile, viste le premesse, adesso è cer­ tezza. Così il motociclismo per­ de un grande talento, forse non particolarmente apprezzato dal grande pubblico più per una timidezza profonda che per l’atteggiamento solo for­ malmente scostante. Ben Spies si ferma, con il magone, per gli infortuni a raffica che pratica­ mente non lo hanno fatto cor­ rere nel 2013.

perbike Usa), poi è arrivato sbaragliando nel Mondiale (ti­ tolo Sbk 2009 al debutto) e fat­ to ben sperare in MotoGP (una vittoria con la Yamaha Tech 3, poi nel 2012 tante delusioni con la ufficiale) a Borgo Pani­ gale non ha avuto la possibilità nemmeno di provarci: troppo dura l’operazione alla spalla destra e poi le botte alla sini­ stra. La Ducati per il 2014 gli aveva offerto una Superbike,

«

Non pensavo che in carriera avrei fatto tanto ma è il momento di fermarmi

«

Ci tenevo a fare bene con la rossa e sono deluso. Mi hanno aiutato in un anno duro

Delusione «Voglio ringrazia­

re tutti, organizzatori, le squa­ dre, i fan per avermi supporta­ to durante tutta la mia carriera — ha fatto sapere Ben attraver­ so un comunicato congiunto con la Ducati, con cui aveva un contratto anche per il 2014 —. Quando ho iniziato a correre non avrei mai immaginato di poter raggiungere i successi di questi 20 anni di gare, ma è giunto il momento di fermarmi e lo faccio con grande tristezza. Ero davvero contento di corre­ re con la Ducati, che mi ha sup­ portato al massimo in questo anno così difficile. Sono quindi estremamente deluso dal fatto di non essere riuscito a realiz­ zare i miei obiettivi personali e quelli del team». Sconfitta Con la rossa è andato tutto storto. Il Ben Spies che domina­ va tutto in America (3 titoli Su­

BEN SPIES IRIDATO SUPERBIKE 2009

A San Vendemiano Con Argentin e Pozzato A San Vendemiano (Treviso), il paese di Alessandro Del Piero, oggi alle 15 c’è un quadrangolare di calcio per beneficenza con la regia dell’ex pro’ Giampaolo Fregonese. Quattro squadre: ciclisti in attività (con Pozzato, Pellizotti, Tosatto, Battaglin, Ballan, Modolo); ex pro’ (Argentin, Bruseghin, Chiappucci, Martinello); comici di Zelig; industriali trevigiani. All’asta andranno una maglia di Del Piero e quelle dei ciclisti.

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Lascia la Ducati e le corse per i tanti infortuni Guareschi passa al team Moto3 di Valentino DAL NOSTRO INVIATO

4 E dopo il sumo Froome scopre anche il terremoto

CICLISTI BENEFICI

meno stressante dal punto di vista fisico. Lui sembrava con­ vinto della nuova avventura, poi, un paio di settimane fa, ci ha pensato bene e ha gettato la spugna. «Speravamo che po­ tesse rimettersi in piena forma dopo l’infortunio subìto a Indy — dice Paolo Ciabatti, respon­ sabile del progetto Ducati Mo­ toGP —. In ogni caso capiamo i motivi della sua decisione e li rispettiamo. È un peccato, per­ ché Ben secondo noi è uno dei piloti di maggior talento al mondo». Futuro Borgo Panigale deve ora risolvere (velocemente) entrambi i problemi. Per la Su­ perbike, accanto a Chaz Da­ vies, ci potrebbe essere o Davi­ de Giugliano o Sylvain Barrier. Per la MotoGP di Pramac (in versione Open: centralina uni­ ca, 24 litri di benzina) candida­ ti Yonny Hernandez, Eugene Laverty e Danilo Petrucci. Mo­ vimenti, intanto, nella squadra ufficiale. Andrà via Vittoriano Guareschi (forse sostituito da Francesco Guidotti), non in sintonia con il nuovo corso di­ rigenziale. Ma l’ex pilota­col­ laudatore non esce dal giro: approda al Team VR46 Moto3 di Valentino Rossi. Ioda Intanto in Moto2 il Te­ am Ioda di Giampiero Sacchi ha annunciato che nel 2014 lo svizzero Randy Krummena­ cher sostituirà il francese Johann Zarco. f.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ben Spies, 29 MILAGRO

Paura in discesa Pinot va in auto Continua la «terapia» di Thibaut Pinot, lo scalatore francese della Fdj che ha una folle paura della velocità e delle discese. Pinot ha guidato a 190 all’ora sul circuito di Magny Cours con l’ex pilota di Formula 1 Franck Lagorce, e a dicembre (il 20 e il 21) parteciperà al circuito Alpe d’Huez del Trofeo Andros di automobilismo, organizzato dal suo terapista Max Mamers.

Il re del Tour vince a Saitama su Sagan e Rui Costa «Mai capitato prima, non è stato molto simpatico»

Chris Froome, 28 anni: i tifosi giapponesi (ieri 200.000) sono impazziti per lui AFP DAL NOSTRO INVIATO

LUCA GIALANELLA SAITAMA (Giappone)

Una serata dalle nuvole rosa, par­ don gialle, con il cielo sereno dopo una mattinata di pioggia incessante. Spunta anche il sole quando parte il Criterium by Tour de France, duecentomila giap­ ponesi lungo i 2700 metri del circuito. E alla fine risuona pure quella musichetta che accompagna, al Tour vero, il podio. Non manca proprio niente: l’ammira­ glia rossa, le moto gialle, la lavagna gialla (con gli ideogrammi giapponesi). E lo stesso vincitore, a 10 mila chilome­ tri da Parigi: Chris Froome. E sempre Bernard Hinault a premiarlo. Solo, a braccia alzate, ma sfinito dalla fatica: solo, primo, come era giusto che fosse qui a Saitama, 1,5 milioni di abitanti a 30 km da Tokyo, dove è sbarcato il Tour. Una piccola Torre Eiffel, tra le tende del villaggio commerciale, accompagna idealmente l’ultima giornata di gloria di Froome nel 2013. Là dove in migliaia fanno la fila per assaporare le specialità francesi, vini, formaggi, salumi, carne. Potenza di un nome, il Tour, che sa uni­ re sport e cultura, e vincere. «Abbiamo avuto un’accoglienza straordinaria — spiega Jean­Etienne Amaury, presiden­ te di Aso, la società organizzatrice —. Il sindaco di Saitama vuole ripetere il Cri­ terium anche nel 2014». Pesante Froome è tirato, ha il fiatone. L’ultima gara vera il Mondiale di Firen­ ze, 29 settembre, quando si ritirò dopo un centinaio di chilometri. Il Criterium di Saitama prevede 20 giri, 54 chilome­ tri. E molto spesso il kenyano bianco, che ha stupito il mondo a luglio, esce dalle curve con 3 metri dal compagno (Porte o Thomas) che lo scorta. Ingob­ bito. Pesante sui pedali. Nelle regole

d’onore dei circuiti, all’ultimo giro al­ lungano i migliori tre: Froome, Peter Sagan (maglia verde per il secondo an­ no consecutivo) e il campione del mon­ do Rui Costa. Froome va, i due si guar­ dano, Chris vince, poi Sagan e Rui Co­ sta. Lo slovacco, a corsa finita, lo incro­ cia e non si trattiene: «Eh, guarda che ti ho visto partire...». Giusto così. Il sim­ bolo vale più di tutto, in una giornata come questa. «Sono molto felice di aver portato qui questa maglia e di averla onorata — sono le prime parole di Froome —. Ho ricevuto un’accoglienza straordinaria. Avevo vinto qui in Giap­ pone nel 2007 (era dilettante, correva nella Konica e si impose nel circuito di Izu, ndr): che evoluzione ha avuto que­ sto sport, quanti giovani ci seguono». Paura Eppure la giornata comincia con il terremoto. Froome è tra quelli che lo sentono, eccome. Molti altri suoi colleghi, tutti nello stesso albergo, inve­ ce continuano a dormire profondamen­ te quando, alle 3.10 nella notte tra ve­ nerdì e sabato, la terra si scuote con un’intensità di 7.6 gradi Richter. A Sai­ tama, al 12° piano dell’hotel, il letto si muove in due direzioni, l’abbiamo pro­ vato anche noi. «E’ la prima volta che ho sentito un terremoto — ci spiegava a colazione Froome, un po’ teso —, e non è stato simpatico. Stavo dormendo. E’ la forza della natura, e tu non puoi farci niente». Un’altra avventura estrema per chi è nato a Nairobi, in Kenya, ha passa­ to l’infanzia tra animali di ogni genere e si divertiva a giocare con i serpenti. «Chiudo qui questa mia fantastica sta­ gione — riprende il re del Tour 2013 — in una giornata incredibile. Adesso va­ do in vacanza, in Kenya. Ricomincerò al Giro dell’Oman, come quest’anno». Oman, a febbraio: cominciò vincendo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ASSOLUTI ULTIMA GIORNATA

CAMBIO IL TEAM DI SAGAN

Pista, il podio del keirin è tutto per i Ceci Ok Bronzini e Coledan

Cannondale: Weber al posto di Slongo per la preparazione

Assegnati a Montichiari (Bs) gli ultimi titoli italiani della pista. Nel keirin podio in famiglia con Francesco Ceci (al tris dopo le vittorie nella velocità indivi duale e nel km) primo davanti ai suoi cugini Davide e Luca. Tra gli junior oro per il figlio d’arte Riccardo Minali. Titolo femminile (il primo nella specialità) per Giorgia Bronzini: dopo essere passata dai recuperi, ha vinto su Frapporti, Consolati e Cucinotta. Nel derny, Cordiano Dagnoni ha pilotato al successo Marco Coledan su Cazzaro e Viviani. Prossimo appuntamento con la pista da venerdì a domenica, a Manchester, per la prima prova della Coppa del Mondo: l’Italia sarà guidata da Viviani e Bronzini.

La Cannondale di Sagan, Moser e Basso ha trovato il sostituto di Paolo Slongo, il d.s. veneto esperto di preparazione atletica che tornerà a lavorare con Vincenzo Nibali all’Astana: si tratta del 36enne tedesco Sebastian Weber, ex Katusha, che in passato aveva lavorato anche con Cavendish e Tony Martin all’Htc. CROSS (m. gaz.) Seconda prova di Coppa del Mondo di cross a Tabor (R. Ceca): vittoria dell’olandese Lars Van Der Haar su Walsleben (Ger) e Pauwels (Bel), 10° Enrico Franzoi a 55”. La gara delle donne alla statunitense Katie Compton. Under 23: vince l’olandese Mathieu Van der Poel, figlio di Adrie.


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CURTIS JERRELLS

BASKET SERIE A

4 Appunti

I NUMERI

LEGA GOLD IERI

0

I punti all’esordio Alla prima partita di campionato, quando Milano ha perso a Brindisi, Jerrells ha segnato 0 punti con 0/6 al tiro e due palle perse.

11

Curtis Jerrells, 26 anni, prima stagione a Milano: in Europa ha giocato anche al Partizan Belgrado, Fenerbahce, Murcia e Besiktas CASTORIA

«Da 5 anni sto studiando per diventare un play» La guardia di Milano, oggi a Caserta: «Per provare nella Nba cambiai gioco. Qui la palla va a stelle come Langford e Gentile» PIETRO SCIBETTA

Curtis Jerrells, 26 anni, 1.85. Lo scorso anno ha giocato al Besiktas e in D­League CIAM

Curtis Jerrells è finito presto nell’occhio del ciclone, iniziando la stagione di Milano con due prove incolori. Le gare contro Varese e Zalgiris gli hanno restituito la fiducia. Milano cercava gente con esperienza e grandi margini di miglioramento: è il suo profilo?

«Sì. Ho lasciato il Besik­ tas nella scorsa stagione a causa di problemi finan­ ziari e c’erano dubbi su di me, ma questa è la mia quarta stagione da professio­ nista, ne ho ancora diverse da­ vanti e spero di crescere». Il basket qui è come se lo aspettava quando è arrivato nel 2010 al Partizan?

«Non credevo che avrei mai giocato in Europa. Volevo subi­ to andarmene, poi ho imparato ad apprezzarla e l’ho sposata». Com’è diventato un giocato­ re?

«Alla Del Valle High School, in Texas, dove ho raggiunto le Final Four statali e mi sono fat­

to notare da Baylor, che mi ha dato la possibilità di andare al college. Un’esperienza che mi ha insegnato a vivere solo, ad adattarmi a stare senza la fami­ glia e via dalla mia città». Cosa la renderebbe felice in questa stagione?

«Vincere titoli e andare alle Final Four è un sogno di tutti, ma non ha senso parlarne, bi­ sogna lavorare per ottenere quei risultati. Ho giocato al Fe­ nerbahçe quando le Final Four sarebbero state a Istanbul, co­ nosco quel tipo di pressione. A Milano non si vince da tanto, ma ci si arriva prendendo se­ riamente ogni impegno, a par­ tire dall’allenamento». Il suo essere playmaker è ancora un «work in progress»?

«Ci sto lavorando da 5 anni: volevo andare nella Nba e lì ogni squadra ha due o tre su­ perstar, a segnare avrebbero pensato loro. In Europa è di­ verso. L’anno scorso la super­ star dovevo essere io, qui ci so­ no Langford, Gentile e Sa­ muels a cui dare la palla».

convinti di quello che vi propo­ ne Banchi.

In settimana ha affrontato Jasikevicius.

«Il coach è campione in cari­ ca, se ha vinto c’è un motivo. Facile andargli dietro, perché sa quello che serve per vincere. È bello sapere che una squadra ti vuole davvero. La trattativa è stata lunga, ma se mi sono stati dietro tanto, vuole dire che vo­ levano proprio che venissi io».

«È uno di quei giocatori che ammiro in Europa. Al Fener­ bahçe me ne hanno parlato moltissimo, perché ci era stato poco prima di me. Ci sono tanti grandi giocatori in Europa, co­ me Spanoulis e gli americani come Langford. E poi ce ne so­ no altri di cui non saprei pro­ nunciare il nome (ride). Prima non rispettavo il basket euro­ peo, adesso sono cambiato».

Gazzetta.it TUTTE LE PARTITE IN TEMPO REALE SUL SITO GAZZETTA Sul sito Gazzetta tutte le partite della terza giornata di serie A in tempo reale, con le statistiche aggiornate in diretta per ogni giocatore e in serata gli highlights delle 7 partite in programma. Copertura completa anche per l’Eurolega con cronache, approfondimenti, statistiche, video e fotogallery.

Langford ci ha parlato del­ l’idea di costituire un sindacato per gli americani d’Europa.

«È una grande idea, ne ho parlato con lui, e sono contento che ci siano persone interessa­ te a far sì che si realizzi. Al Be­ siktas sono andato via perché non mi pagavano, invece sono state raccontate altre cose». Samuels ci ha parlato della sua passione per il calcio. Lei?

«L’anno scorso sono andato a vedere la mia prima partita in Turchia. Allo stadio ho capito meglio il gioco e mi è piaciuto, in tv mi annoiava. Succede lo stesso con il baseball (ride)».

Lei e i compagni sembrate

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la 3a giornata di serie A IN CAMPO ALLE 18.15

Avellino­Roma in tv Varese, ultima a Casale VARESE­VENEZIA (a.f.­m.c.) Si gioca a Casale per la squalifica del campo di Masnago. Cimberio ancora senza Sakota che sconta l’ulti­ ma giornata di squalifica. Umana al completo, confermato nel roster Akele, dopo l’esordio con Montegranaro. Arbitri: Begnis, Calbucci, Lanzarini. Tv locale: SporTelevision 18:15 CANTÙ­PESARO (cam.ca.) Cantù con Cusin e Uter ancora in recupero. «Penso che ci vogliano un paio di mesi di lavoro senza stop per averli in condizioni tranquille dal punto di vista del dolo­ re alla caviglia», ha detto coach Sacripanti che ha ricordato le due stagioni a Pesaro: «Valter Scavolini è una delle per­ sone migliori che abbia mai incontrato, nel mondo del basket e non solo. Fa dell’umiltà e della semplicità la sua forza e ha la capacità di pensare sempre agli altri. Con lui ho avuto un legame forte anche a livello personale e per lui provo un grande affetto. Non è un caso che il basket a Pe­ saro debba praticamente tutto a Scavolini». Vuelle al com­ pleto (Traini a parte). In settimana, vittoria per 88­68 con Recanati in amichevole.

Arbitri: Vicino, Ranaudo, Sabetta. Tv locale: Tvrs. SASSARI­PISTOIA (g.d.­m.in.) Banco Sardegna senza Devecchi, fuori 14 giorni per un problema muscolare. PalaSerradimigni verso un nuovo esaurito. La Giorgio Tesi Group si presenta non al meglio della condizione fisica: Galanda e Cortese in setti­ mana sono rimasti fermi a causa di un virus intestinale, Wa­ namaker è ancora alle prese con i problemi all’adduttore tanto che la sua presenza tra i dieci che scenderanno a Sassari è stata in dubbio fino all’ultimo. I tre si sono allenati con il gruppo solo da venerdì e anche se oggi saranno rego­ larmente in campo, il loro impiego sarà limitato. Arbitri: Chiari, Biggi, Lamonica. Tv locale: Libera CASERTA­MILANO (l.b.) Pasta Reggia Caserta al completo, in campo il capita­ no Mordente (ex) che in settimana ha risentito di un colpo subito domenica scorsa. EA7 senza Kangur e Gigli. Le con­ dizioni di Moss (spalla sinistra) e Gentile (anca sinistra) so­ no da considerare imperfetta. Arbitri: Filippini, Quarta, Martolini. Tv locale: Milanow.

stro. Arbitri: Aronne, Caiazza, Sahin. Tv locale: Cremona 1. MONTEGRANARO­REGGIO EMILIA (a.p.­d.b.) La Sutor recupera Mitrovic e Campani. Ancora fuori Collins che ha ricominciato il lavoro tecnico con la squadra ma senza contatti. Nella Grissin Bon c’è il dubbio­ Cervi. Il giovane pivot, partito benissimo in questa stagio­ ne, è stato bloccato venerdì da un virus che gli ha provoca­ to uno stato febbrile intenso. Ieri la situazione era legger­ mente migliorata ma Cervi non è partito. Se oggi dovesse essere in condizioni tali da scendere in campo, l’atleta rag­ giungerà Porto san Giorgio in extremis. Arbitri: Paternicò, Terreni, Bettini. Tv locale: Teletricolore. AVELLINO­ROMA (20.30) (l.z.­a.pit.) Squadre al completo. Prima della palla a due, i giocatori scenderanno in campo con le maglie di Operazio­ ne Fame, campagna di informazione e raccolta fondi pro­ mossa da ActionAid Italia. Arbitri: Borgioni, Morelli, Seghetti. Tv: Rai Sport 1. SIENA­BOLOGNA (DOMANI)

BRINDISI­CREMONA (f.d.s.­a.r.) L’Enel fa la conta degli uomini: a ieri marcavano visita Zerini, Todic, Snaer e Bulleri. Qualcuno potrebbe es­ sere disponibile. Cremona al completo: nei 12 anche Chase nonostante un problema di infiammazione al ginocchio sini­

CLASSIFICA Caserta, Bologna, Roma 4; Sassari, Brindisi, Pesaro, Vare­ se, Milano, Reggio Emilia, Venezia, Avellino, Siena, Cantù 2; Pesaro, Cremona, Montegranaro 0.

I punti con Varese Il play è migliorato nella seconda partita in serie A, quella vinta con Varese: 11 punti con 4/7 da 2 e 1/4 da tre. Ancora meglio giovedì scorso in Eurolega: 14 punti e 6 assist.

15.5

La media 2012/13 La scorsa stagione al Besiktas Istanbul, Jerrells ha chiuso la stagione regolare di Eurolega come 6o miglior marcatore.

Brescia ko a Veroli Torino vince fuori

Massimo Chessa (Torino). 25 punti Ieri due anticipi della quarta giornata: Veroli Centrale del Latte Brescia 73 53 (Cittadini 14, Bliz zard 12, Casella e Sanders 10; Giddens 13, Loschi 9); Tezenis Verona Manital Torino 85 96 (Smith 21, Callahan 18, Taylor 13; Chessa 25, Amoroso 19, Evangelisti 13). Classifica: Brescia, Veroli, Torino 6; Barcellona, Trapa ni, Verona, Biella, Napoli, Trento, Trieste 4; Casale, Jesi 2; Capo d’Orlando, Imola, Ferentino, Forlì 0.

LEGA GOLD OGGI

Ore 18 (Sportitalia) Barcellona­Trapani Oggi alle 18 le altre partite della quarta giornata di Lega Gold: Angelico Biella Expert Napoli, Upea Capo d’Orlando Ferentino; Forlì Trento; Sigma Barcellona Pozzo di Gotto Lighthouse Trapani (diretta Sportitalia 1); Imola Novipiù Casale Monferrato; Fileni Jesi Trieste.

DONNE

La 3a giornata con Schio­Venezia

27

Il record in Eurolega La miglior prestazione statistica in Eurolega, Jerrells l’ha disputata con il Besiktas contro il Bamberg: 27 punti.

3

Marcatore al college Jerrells è uscito da Baylor nel 2009 dopo aver segnato 1820 punti (3o di sempre a Baylor) e secondo nel college ad avere raggiunto almeno 1000 punti, 400 assist e 100 recuperi.

Malashenko (Ragusa), 24.5 di media Oggi 3a giornata (ore 18): Lavezzini Parma Fila San Martino di Lupari; Famila Schio Umana Venezia; Orvieto Gesam Gas Lucca; Passalacqua Ragusa Cagliari; CariSpezia Chieti; Acqua&Sapone Umbertide Priolo. Classifica: Ragusa, Schio, Lucca, La Spezia 4; Cagliari, Parma, Venezia, Umbertide 2; Orvieto, San Martino di Lupari, Priolo, Chieti 0.

EUROPA

Domani Jawai esce dall’ospedale Buone notizie per Nathan Jawai, il centro del Galatasaray, ricoverato giovedì in terapia intensiva a Istanbul dopo aver accusato vertigini e perdita di sensibilità agli arti destri. Il club turco ha annunciato che Jawai resterà in osservazione nel weekend e domani sarà dimesso.

NBA

Bargnani: 7 punti nell’ultimo test Andrea Bargnani ha segnato 7 punti in 27 minuti nella sconfitta di New York con Charlotte. Per il Mago, che ieri ha compiuto 28 anni, 2 su 7 da 2, 0 su 3 da 3, 6 rimbalzi e due stoppate. Nell’ultima sera di preseason, i Knicks hanno messo in campo per la prima volta Amar’e Stoudemire (6 punti), Kenyon Martin (2) e JR Smith (11). Miglior realizzatore Iman Shumpert con 16.


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BOXE MONDIALI DILETTANTI AD ALMATY IL MATCH E LE REAZIONI A BORDO RING IMPRESA DEL CAMPIONE DI MARCIANISE

Finale dominata contro Tishchenko Clemente, trionfo bis dopo 6 anni ROCKY GIULIANO

Ad Almaty (Kazakistan) Palasport esaurito nei 6000 posti disponibili, le misure di polizia sono di rigore estremo. E’ il momento di Clemente Russo che è all’angolo rosso. Lo accompagnano Bergama­ sco, Stecca e Foglia. L’azzurro saluta il pubblico che lo ap­ plaude e tifa per lui, contro il gruppo dei russi, discretamen­ te numerosi che incitano Tishchenko, un gigante d 2 metri, 22 anni, in falsa guar­ dia. Russo apre il gioco con colpi larghi che vanno a bersa­ glio, mentre il russo sembra L’urlo liberatorio di Clemente Russo al momento del verdetto di 3­0

intimidito e non riesce a trova­ re la misura. Russo è abile a non dare spazio alle lunghe le­ ve. Quando è vicino lo ferma con eleganza, da lontano usa il sinistro di disturbo e il destro come minaccia. Due round fo­ tocopia a favore italiano in modo netto. Il terzo round è di contenimento, Russo non ri­ schia nulla, Tishchenko non fa nulla di concreto, anche se i tre giudici gli danno il round co­ me premio finale, senza con­ seguenze per il verdetto di 3­0 per il nostro. Il c.t. Russo è tutto d’oro co­ me a Chicago nel 2007, dopo la delusione di Milano nel 2009 e

l’assenza a Baku. Impresa fan­ tastica, che porta alla commo­ zione il c.t. Bergamasco: «Non sono riuscito a dormire ieri notte. Pensavo alla sconfitta di Cammarelle e alla possibile impresa di Clemente. Fiducio­ so perfino troppo di vincere. Mi ha detto nello spogliatoio “Maestro quello è troppo alto per battermi. Sto bene, non ho un segno in faccia e nessuno può togliermi l’oro, anche per far tacere le cornacchie”. E’ stato di parola, perfetto tatti­ camente, ha fatto il Russo che mi piace: pochi fronzoli e at­ tacchi decisi. Nella terza ci ha giocato. Una impresa stupen­ da in un mondiale che ha can­ cellato fior di campioni». Il presidente Alberto Brasca, presidente Fpi, ha commenta­ to con giusto orgoglio l’onore di avere un campione del mon­ do: «Non mi vergogno a dire che mi sono commosso per la

vittoria di Clemente. Non era facile in un ambiente così lon­ tano da noi. La sua è stata la vittoria del gruppo, che ho vi­ sto unito come mai in passato. Dietro il blocco dell’ex Urss e di Cuba ci siamo noi, unici a salvare l’onore di tutto l’Ovest, non solo europeo. E dietro non c’è il vuoto, come dicono alcu­ ni, altrimenti non avremmo vinto quattro bronzi agli Euro­ pei Youth e anche nel settore femminile ci siamo fatti ono­ re». Stranezze Ultima sorpresa della giornata, a premiare il campione dei +91 Medzhidov sono stati chiamati due cam­ pioni pro: Wladimir Klitschko, che gli ha messo la medaglia al collo e Alex Povetkin che gli ha dato i fiori. Ma l’Aiba non ave­ va dichiarato guerra al profes­ sionismo fuori dai suoi confi­ ni? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Russo è il massimo!

Capolavoro iridato del divo Tatanka Dal dolore per l’infortunio alla paura per il parto della moglie: «Quest’oro al collo delle bimbe» mente agile, con quel mestiere da attore vero e non consumato del ring? «Ma sempre umile, che non invidia chi ha più me­ daglie, io sono dispiaciuto per i compagni adesso che sono l’unico campione del mondo. Sono contento per la mia conti­ nuità, gran bella soddisfazione, e devo ringraziare Laura che mi fa stare tranquillo per le 3 dia­ volette (la prima figlia è Rosy di 2 anni, ndr). Sì, a me piace ap­ parire, ma sono semplice e na­ turale, non costruito. La gloria e la fama che raggiungo io è per la boxe che ne trae beneficio. Dovremmo essere tutti così, an­ che Cammarelle per aiutare la boxe a rilanciarsi. Sì anche per noi di Marcianise queste meda­ glie sono la risposta al fatto che la Terra dei Fuochi non deve morire, siamo orgogliosi di vin­ cere per una terra difficile».

STEFANO ARCOBELLI

L’umiltà e la dedizione al sacrificio non puoi perderle mai, sul ring: anche se sei cam­ biato, ti trattano da star, reciti film e partecipi ai reality. Cle­ mente Russo partendo per i Mondiali di Almaty vi ha ag­ giunto il dolore, fisico e di pa­ dre, da superare ancor prima dei 5 avversari, poi respinti. Perciò oggi, tornando a Marcia­ nise con il titolo iridato bissato nei massimi, vivrà un supple­ mento d’emozioni abbraccian­ do la moglie Laura e depositan­ do l’oro — conquistato di classe contro il pivot russo Evgney Tishchenko — al collo delle fi­ glie Janet e Jane, nate prematu­ re di 6 mesi e mezzo. Russo ha tatuato sul costato il guerriero Sioux: Tatanka è un ruolo or­ mai consolidato nella boxe az­ zurra, una figura di pugile a ca­ vallo del futuro. Non è un caso che sia stato lui, più di tutti, a cavalcare le World Series. Tor­ nare padrone del mondo dilet­ tanti a distanza di 6 anni, di­ ventare l’unico azzurro a con­ fermarsi dopo Cammarelle (nel 2009, e qui rimasto di bronzo insieme a Valentino), confer­ mare una continuità di meda­ glie così pesanti nella categoria più spettacolare, ne fanno un campione anche d’orgoglio. Anche perché l’impresa l’ha co­ struita nelle condizioni peggio­ ri: soffrendo tanti mesi prima che Tatanka potesse tornare a danzare sul ring. Periodo nero «Il mio periodo travagliato — attacca — è co­ minciato il 23 febbraio, persi l’unico dei 18 match vinti in 3 anni di World Series. Fu l’inizio dei problemi: mentre facevo i guanti con Toni Yoga ho sentito una fitta al nervo brachiale, e non sentivo più il collo e il brac­ cio sinistro. Non avevo la forza di prendere in mano un bicchie­ re d’acqua. Il mio braccio era di­ ventato sottile come una mano. Mi sono dovuto fermare: e chi pensava più al Mondiale? Poi ho cominciato a star meglio, ho trovato un preparatore come Vittoriano Romanacci, ex guru

Clemente Russo, 31 di Marcianise, 2 argenti olimpici, 2 ori mondiali nei massimi, colpisce Tishenko AP

del judo e della lotta, che mi ha trasformato a livello organico: quel braccio che 5 mesi fa non alzava 30 chili, è arrivato a 65: lui mi ha riequilibrato la forza e raddoppiato la potenza, mi ha motivato. Un faro da seguire». Incubatrici Ma a Russo stava

succedendo altro, di enorme: «Mentre riprovavo a tornare at­ leta normale, mia moglie stava affrontando una gravidanza difficilissima, a rischio: veniva­ mo ogni settimana a Milano, ma lei mi mandava ad allenar­ mi. Immaginatevi con quale stato d’animo. Le bambine, Jannette e Jane, dopo tante complicazioni sono nate pre­ mature e hanno lottato per la vita mentre io a lungo davanti alle incubatrici ripetevo loro, che papà sarebbe tornato con l’oro». Perciò sul podio ieri ad Almaty s’è sentito un campione liberato: «Ho pensato a tutto e niente, ho faticato a trattenere le lacrime mentre cantavo l’In­ no, mi ripetevo “ci sono riuscito c...”, ho una caparbietà esage­ rata». Poteva perdere uno così, con quella rabbia dentro, quel fisico diventato provvidenzial­

LA GUIDA

Kazakistan, 8 podi (4 ori) L’Italia con 1 oro e 2 bronzi (r.g.) Il Kazakistan fa il pieno con 4 ori, 2 argenti e 2 bronzi: a Baku aveva raccolto 2 argenti e 2 bronzi, bottino migliore di quello storico dell’Ucraina (4 ori e un argento) nel 2011. Yeleussinov, vincitore di Mangiacapre, ha compiuto un capolavoro tattico contro il cubano Despaigne che gli è valso il titolo di miglior pugile dei Mondiali Finali. 49 kg: Zhakypov (Kaz) b. Flissi (Alg) 3 0; 3. Flissi (Alg) e Veitia Soto (Cuba). 52 kg: Aloyan (Rus) b. Latipov (Uzb) 2 1; 3. Butdee (Tha) e Selby (Gal). 56 kg: Chalabiev (Aze) b. Nikitin (Rus) 3 0; 3. Yeraliyev (Kaz) e Busenko (Ucr). 60 kg: Estrada (Cub) b. Conceicao (Bra) 3 0; 3. VALENTINO e Abdrakhmanov (Kaz). 64 kg: Akshalov (Kaz) b. Lopez Y. (Cub) 3 0; 3. Lopes (Bra) e Uranchimeg (Mon). 69 kg: Yeleussinov (Kaz) b. Despaigne (Cub) 3 0; 3. Marut (Ger) e Maestre (Ven). 75 kg: Alimkhanuly (Kaz) b. Quigley (Irl) 3 0; 3. Fowler (Ing) e Chebotarev (Rus). 81 kg: De La Cruz Peraza (Cub) b. Nyazymbetov (Kaz) 2 1; 3. Ward (Irl) e Mamazulunov (Uzb). 91 kg: RUSSO b. Tishchenko (Rus) 3 0 (29 28, 29 28, 29 28); 3. Mammadov (Aze) e Peralta (Arg). +91 kg: Medzhidov (Aze) b. Dychko (Kaz) ko 3; 3. CAMMARELLE e Pfeifer (Ger). Medagliere: 1. Kazakistan 4 2 2; 2. Cuba 2 2 1; 3 Azerbajan 2 0 1; 4. Russia 1 2 1; 5. ITALIA 1 0 2.

Verso Rio Sarà così almeno si­ no ai Giochi di Rio 2016, dove Clemente insegue l’oro che manca ad una carriera così pie­ na: «Voglio solo capire come ar­ rivarci, ho varie opzioni, intan­ to mi godo questo oro che mi fa stare ancora tra gli erede dei più grandi massimi anche se quest’anno avrei vinto anche nei supermassimi. Medzhidov l’ho battuto nelle finali indivi­ duali delle World Series, già: è stato difficile, duro, tornare nei 91 kg dopo anni da supermassi­ mo, ma sono stato capace di adattarmi». Anche in finale contro un avversario di 197 centimetri: «E’ andata come vo­ levo: far bene le due prime ri­ prese per poi magari gigioneg­ giare. Lui mi attaccava ma sa­ pevo come arginarlo: a un certo punto ho messo un gancio sini­ stro sul suo destro, che il russo non sa neanche da dove sia par­ tito. Io lo chiamo semigancio semidiretto. Questa è la mia forza: l’imprevedibilità, la rapi­ dità, la varietà, le traiettorie strane. E’ andata come volevo: non vedo l’ora di mettere l’oro al collo delle bambine». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL COMMENTO di FAUSTO NARDUCCI

a pagina 23

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ITALIA 6 TITOLI S

Cammarelle eguagliato L’Italia ai Mondiali ha conquistato 6 ori ai Mondiali: Tommaso Russo 1991, Roberto Cammarelle nel 2007 e 2009, Clemente Russo nel 2007 e 2013, Valentino nel 2009; 2 argenti con Damiani (1982) e Valentino (2007); 14 bronzi con Chianese, Quitadamo, Vidoz (2), Valentino (3), Bundu, Di Corcia, Cammarelle (2), Fragomeni, Mangiacapre e Picardi. Clemente Russo è il veterano (dal 2003), Francesco Damiani il primo italiano a vincere una medaglia nell’82

Alltime Nella classifica all time (dal 1993, con l’ingresso delle nazioni ex Urss) Cuba è prima (37­18­16) su Russia (21­19­ 19), Kazakistan (10­8­14), Usa (7­ 3­8) e Italia (6­1­ 11), che ha scavalcato Ucraina, Bulgaria e Uzbekistan a 5 ori. A livello individuale: Savon (Cuba) 6 ori, Sierra (Cuba) a 4, Stevenson (Cuba) a 3 (r.g.)

MOSCA A TORTOLI’

Sarritzu pari con Yanchi nell’Europeo L’Europeo dei mosca re­ sta vacante, senza padrone: la sfida di Tortolì tra i due cosfi­ danti Andrea Sarritzu e il bie­ lorusso di stanza in Spagna, Valery Yanchi si è concluso, se­ condo il verdetto dei giudici in parità: il tamburino sardo, a 37 anni, avrà dunque diritto pre­ sto alla rivincita contro un av­ versario che era partito meglio nel match organizzato dalla Opi2000, ma che ha visto gene­ rosamente Sarritzu riprendere e reagire in coda, con il domi­ nio delle ultime due riprese e le migliori combinazioni tra 7° e 8° round. Una seconda parte che lascia il rammarico: perché con un avvio più deciso Andrea avrebbe potuto coronare la speranza di riportare a casa il titolo che è stato già suo due volte. Risultati. Mosca, titolo europeo Andrea Sarritzu (34­6­2) e. Valery Yanchi (Blr, 22­3­2) pari 12; arbitro Green (Ing 117­ 112), giudici Lades (Fra 114­114), Davies (Ing), Rukavina (Cro 114­117). Superleg­ geri: Luca Giacon (22­1) b. Mate Horn­ yak (Ung, 9­10­1) abb.3 (2 j.d. al 2°). Su­ perwelter: Emanuele Della Rosa (33­1) b. Semjions Morosek (Let, 18­23­1) p.6.

PAGLIARA TRICOLORE (i.m.) A Cecina (Li) Floriano Pagliara (15­ 4­2) ha difeso vittoriosamente per la prima volta il titolo italiano dei super­ piuma battendo Angelo Ardito (6­5­1) ai punti, verdetto unanime, punteggio 97­ 92, 96­93, 98­92. E’ stato un match agonisticamente intenso, con Ardito in evidenza nei primi round e Pagliara uscito sul ritmo alla distanza. Nel sotto­ clou della riunione, organizzata da Conti Cavini, Nicola Cipolletta (10­4­1) b. Zoltan Horvath (Ung, 1­20) p. 6 round. Tra i dilettanti il massimo azzur­ ro Fabio Turchi b. Matteo Rondena p.3. FILIPPINO (i.m.) A Makati City (Fil) il lo­ cale John Riel Casimero (19­2) ha dife­ so per la terza volta il mondiale Ibf dei minimosca battendo per kot11 Felipe Salguero (Mex, 18­5). BOSCHIERO (i.m.) In vista dell’Europeo dei superpiuma con Devis Boschiero, il 31 gennaio a Calais, Thierry Jacob (Fra, 20) mantiene l’imbattibilità sconfiggen­ do ai punti 8 Edilson Rio (Bra, 10­16).


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TENNIS MASTERS FEMMINILE A ISTANBUL DOPPIO FEMMINILE AZZURRE DELUSE: DA META’ SECONDO SET LE RUSSE HANNO CAMBIATO MARCIA E NON HANNO PIU’ SBAGLIATO NULLA

E’ un torneo maledetto per le Cichi: «Che sfortuna» Avanti 6­4 4­3 Errani e Vinci restano di stucco davanti a Vesnina e Makarova ISTANBUL

Non c’è l’erba, ma il Ma­ sters per le Cichi sta diventan­ do una sorta di Wimbledon di fine stagione: un torneo ma­ ledetto. Ancora favorite, an­ cora numero uno, ancora bat­ tute in semifinale: stavolta dalle redivive Vesnina e Makarova, valchirie russe che avevano già apparecchiato la trappola al Roland Garros e

che qui, d’un botto, dimentica­ no la lunga sosta dagli Us Open per il polso dolente della man­ cina Makarova e, con le spalle ormai al muro, si inventano 20 minuti di tennis marziano. Rimpianti Piangono quasi, le nostre, all’uscita da un campo ormai stregato: eravamo avan­ ti 6­4 4­3 e battuta Errani, ap­ poggiate a una buona regolari­ tà al servizio, alla tenuta da fondo e agli sbalzi di gioco di una Vesnina distratta. Fino alla palla del 5­3 dopo aver annul­ lato due break point: lì, un pas­ sante della Makarova corretto dal nastro bacia la riga e inne­ sca l’incredibile giravolta. Che Sarita, stravolta dalla delusio­ ne, racconta così: «D’improvvi­ so, hanno alzato il livello in

lungo del terzo set. E la Vinci rabbiosa non riesce a morder­ si la lingua: «Accidenti al Ma­ sters, ci porta una sfiga paz­ zesca. Quando perdi così, a un passo dal traguardo, bru­ cia ancora di più: era meglio prendere un 6­1 6­1. Anzi, era meglio non qualificarsi». E poi si ricompone, con quel sorriso che conquista: «Ma no, essersi qualificate per la seconda volta consecutiva è un risultato meraviglioso, meritiamo un voto alto per la nostra stagione. Per fortuna arriva la Fed Cup, possiamo riscattarci subito». Vesnina e Makarova non ci saranno: non necessariamente una brutta notizia.

maniera incredibile, non han­ no sbagliato più nulla, ci hanno aggredito impedendo a noi di tenerle lontane dalla rete». Ed è il diluvio: al servizio, Elena e Ekaterina diventano intoccabi­ li e quando tocca rispondere, randellano come pazze trovan­ do le righe, senza contare la copertura a rete priva di sma­ gliature. Riscatto Ci vorrebbe fanta­ sia, qualche variazione, un uso più sapiente del lungolinea quando le avversarie si sposta­ no al centro e invece Sara e Ro­ bi si rifugiano nel lob e in qual­ che colpo tagliato che non scal­ fisce la crescita imperiosa delle russe, sublimata da due trac­ cianti in risposta che scavano il solco definitivo nel tiebreak

ri.cr

Sara Errani (sinistra), 26 anni, n. 7 al mondo, e Roberta Vinci 30 AP

Non è un gioco per giovani La finale è Serenona­Li Na La Williams piega la Jankovic, la cinese supera la Kvitova ed è n.3 Per il titolo è la sfida tra le due giocatrici più vecchie di sempre DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLI RiccardoCrivel2 ISTANBUL

Non è più il tempo delle mele, delle ragazzine yé­yé che si prendevano la gloria con la faccia tosta della gioventù. La Maestra del 2013 uscirà dalla fi­ nale più vecchia di sempre, la di­ sfida tra Serena Williams, classe 1981, e Li Na, nata solamente l’anno dopo. Un compendio di maturità, esperienza, consape­ volezza, capacità di cambia­ mento, perché la vita può rico­ minciare a trent’anni: non a ca­ so, l’età in cui entrambe hanno deciso fosse ora di rivolgersi a un altro coach. Contro il muro Eppure l’epilo­

go più degno della settimana in riva al Bosforo, quello che met­ terà di fronte le uniche imbattu­ te e le due protagoniste che han­ no viaggiato per quattro partite a un livello superiore, è stato ad un passo dall’evaporare per una di quelle giornate un po’ così in cui si stava avvitando Serena la regina. Ad un certo punto, è sembrato quasi un caso umano,

Serena Williams, 31 anni, n. 1 al Mondo: ha già vinto quattro volte il Masters. nel 2001, nel 2009 e nel 2012. Ha conquistato 17 tornei dello Slam AP

con la numero uno prossima alle lacrime sotto l’asciugamano ai cambi di campo e il servizio, la sua arma di distruzione di mas­ sa, ridotto quasi a un piumino ri­ spetto ai missili della consuetu­ dine. E dopo il primo set vinto dall’americana 6­4 (da 3­1 sot­ to), il secondo è un monologo della stranita Jankovic: «Dopo il match con la Kvitova ­ racconta la Williams ­ sono andata a letto e quando mi sono svegliata mi

sembrava di essere finita contro un muro. L’allenamento è anda­ to malissimo, in campo mi senti­ vo malissimo, con le gambe che non si muovevano e le braccia svuotate». Pericolo cinese Solo d’orgo­ glio, piantata al centro della riga di fondo con la bandiera del suo talento, Serena risale, anche grazie alla povera serba che non riesce più a muoverla e si conse­

gna in pratica senza combattere, dolcissimo cuor di coniglio cui non basta annullare quattro ma­ tch point per evitare la resa: «Sono stanca, forse la stagione lunghissima mi sta chiedendo il conto ­ analizza la dominatrice di stagione, che non perdeva un set al Masters dal 2007 ­ ma del resto ho vinto tanto perché non mi piace mai perdere. Ora avrei bisogno di dormire 24 ore, ma non posso». Oggi, di là, il perico­ lo cinese, Li Na miss concretezza e solidità, cui basta contenere la sfuriata di metà primo set di Kvi­ tova e attendere che l’altra torni a sbagliare troppo, per prender­ si la finale e anche il numero 3 in classifica, record personale ed asiatico (la Date era arrivata al 4), accolto con il consueto hu­ mor: «Il prossimo obiettivo? Forse il numero 2». Coach Ro­ driguez, che già fece grandissi­ ma la Henin, comincia a cogliere i frutti: «Non è facile allenarla, dal punto di vista culturale in­ tendo: rispetto a Justine, tende a tenere tutto dentro. Preoccu­ pati del servizio di Serena? No, piuttosto di tenere sempre il no­ stro». A parole, sembra facile.

4 OGGI LE FINALI S

Il Masters numero 43 si disputa alla Sinan Erdem Arena di Istanbul Ieri. Singolare, semifinali: Li Na (Cina) b. Kvitova (Cec) 6­4 6­2; S. Williams (Usa) b. Jankovic (Ser) 6­4 2­6 6­4. Doppio, semifinali: Hsieh­Peng (Taiw­Cina) b. Petrova­ Srebotnik (Rus­ Slo) 7­6 (5) 6­2; Vesnina­ Makarova (Rus) b. ERRANI­ VINCI 4­6 7­5 10­3. Programma Oggi, ore 13.30 italiane, doppio, finale: Hsieh­ Peng c. Vesnina­ Makarova ; non prima delle 16, singolare, finale: S. Williams c. Li Na, prec. 9­1. In tv: diretta Supertennis.

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ALTRI TORNEI

Federer vuole restare il re della sua Basilea Roger Federer resta in corsa nel «suo» torneo, a Basilea. E oggi cercherà di vincere davanti alla sua gente per la sesta volta. Ma che fatica ieri in semifinale contro il canadese Vasek Pospisil, battuto solo 6 3, 6 7, 7 5. Oggi, esattamente come un anno fa, lo svizzero in finale trova Juan Martin Del Potro, testa di serie numero 1, che ha avuto la meglio sul francese Edouard Roger Vasselin. Per Federer, in questa stagione difficile, è la terza finale (ha vinto solo ad Halle). A Basilea (Svi, 1.445.835 euro), semifinali: Federer (Svi) b. Pospisil (Can) 6 3 6 7(3) 7 5: Del Potro (Arg) b. Roger Vasselin (Fra) 6 4 4 6 6 2. FERRER David Ferrer, n.4 al mondo, vince la semifinale derby e oggi per il titolo sfida Mikhail Youzhny, a sua volta vincitore in una semifinale tutta russa. Per Ferrer sarà l’ottava finale dell’anno, dopo le vittorie a Buenos Aires e Auckland. Per Youzhny, n. 21 al mondo, invece è la terza finale dell’anno dopo Gstaad e Halle. Negli scontri diretti conduce il russo 4 3. A Valencia (Spa, 1.496.095 euro), semifinali: Ferrer (Spa) b. Almagro (Spa) 6 2 6 3: Youzhny (Rus) b. Tursunov (Rus) 6 2 6 4.

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LA STORIA PENNUTI POSITIVI ALLA COCAINA

Scandalo in Belgio: «Quei piccioni sono dopati» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Piccioni viaggiatori? No, piccioni dopati. E’ l’ultima frontiera della chimica frau­ dolenta: dopo uomini, cavalli e cani, tocca anche ai piccioni. La notizia arriva dal Belgio, dove le corse di questi uccelli, capaci di raggiungere la velo­ cità di 100 km orari, sono mol­ to seguite. Alcuni esemplari sono risultati positivi nei test sostenuti in un laboratorio in Sudafrica: sarebbero state rin­ venute tracce di cocaina e di Mobistix, un prodotto usato per l’uomo come antinfiam­ matorio e antidolorifico.

Business La storia ha colto di sorpresa Stefaan Van Bock­ staele, presidente dell’associa­ zione belga dei piccioni da corsa: «Nel nostro Paese ab­ biamo sostenuto più volte i test e non si sono mai verificati problemi». Van Bockstaele te­ me che la piaga del doping possa avere un effetto boome­ rang: in Belgio questa discipli­ na è tra le più lucrative e ha già dovuto fare i conti con la ma­ lavita. Ci sono racket e ci sono ladri di piccioni: un campione può valere centinaia di miglia­ ia di euro. Un esemplare, ri­ battezzato Bolt, è stato vendu­ to lo scorso maggio ad un uo­ mo d’affari di Pechino alla mo­ dica cifra di 300 mila euro. In

Cina, dove la sbornia di soldi fa dilagare il vizio, i piccioni da corsa vanno molto di mo­ da. Ma ci sono anche campioni di altri sport che hanno un de­ bole per i piccioni. Un nome su tutti: l’ex campione mondiale dei pesi massimi, Mike Tyson. Gare e allenamenti Le gare si svolgono tra più Paesi e posso­ no avere persino dimensioni intercontinentali: una tappa può raggiungere gli ottocento chilometri di distanza. In Ita­ lia un campione è Saetta: po­ chi mesi fa ha percorso otto­ cento chilometri, da Barletta a Cantù, in dodici ore. La tecno­ logia GPS calcola la distanza tra il punto di inizio e ogni

gabbia. L’uccello che ha fatto registrare la più alta velocità media è il vincitore. Gli allena­ menti quotidiani durano al­ meno tre ore e i proprietari, oltre a curare la pulizia delle gabbie e il riposo, sono molto attenti all’alimentazione. «I miei piccioni prendono qual­ che vitamina, ma è tutta roba lecita”, ha raccontato alla Pro­ vincia di Como Angelo Ron­ chetti, allevatore di Cantù e proprietario di «Saetta». Proteste Oltrepassare i con­ fini tra lecito ed illecito è mol­ to facile. Come nel caso degli esseri umani, tra peni finti, provette manipolate e altre diavolerie, bisogna avere una

I piccioni da gara sono preziosi

bella fantasia per far «sniffa­ re» cocaina ad un piccione. Ol­ tre ad alterare le corse, si met­ te ulteriormente a rischio la salute del campione. In Gran Bretagna, l’organizzazione per la protezione degli anima­ li, People for the Ethical Treat­ ment of Animals, ha chiesto in tempi non sospetti l’abolizio­ ne di queste corse, segnalando come le competizioni che arri­ vano e partono in Regno Unito siano «crudeli, macchiate da illegalità e comportino ogni volta la morte del 75% degli uccelli che partecipano». Fal­ chi e cavi elettrici sono le mag­ giori cause di mortalità per i piccioni da corsa, ma ora c’è questo nuovo pericolo in ag­ guato: il doping. Un piccione «fatto» di cocaina: mancava anche questa, ammettiamolo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SCI COPPA DEL MONDO Carattere e classe, la Gut ha superato anche la lussazione dell’anca

Soelden incorona Lara Una prima da gigante Mai banale, la ticinese che parla 5 lingue domina l’esordio Maze 18a e delusa, Azzurre in ombra: Nadia Fanchini 14a

LARA GUT 22 ANNI, 4 VITTORIE IN COPPA

Sul podio Zettel e Rebensburg, brillano le baby Weirather e Shiffrin DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO SOELDEN (Austria)

Lo sci ha ritrovato una regina e ne ha mandato in confusione qualcun’altra. Sul trono del primo gigante della stagione di Coppa del Mondo a Soelden è salita Lara Gut, ta­ lento puro, che a 22 anni è uscita da un tunnel di infortu­ ni e di incertezze che poteva essere ferale per la sua carrie­ ra. Lo ha fatto alla grande, co­ struendo il successo in una prima manche difficile e atipi­ ca dove ha mostrato tutta la sua sensibilità e intelligente determinazione. Ieri sul ghiacciaio del Rettenbach si è messa alle spalle l’austriaca Katrin Zettel (a 84/100 di se­ condo) e la tedesca Viktoria Rebensburg. E’ crollata invece Tina Maze, la grande favorita dopo il trionfo nella Coppa del mondo dell’ultima stagione, la donna dei record, solo di­ ciottesima sul traguardo. Alla fine della prima manche ha guardato stupita sul tabellone un distacco di 2”17, «migliora­ to» a 3”05 alla fine. «Non ho trovato feeling», ha detto laco­

SUPER

Gut

nica. E il suo allenatore An­ drea Massi, nero come il car­ bone ha solo sbuffato: «Non ha indovinato una curva».

La predestinata Ha fatto be­ ne la Maze a inserire la Gut fra le avversarie da temere, per­ ché se la ticinese saprà sciare a questo livello anche nelle pro­ ve veloci, sarà una cliente dif­ ficile anche per la Coppa ge­ nerale. Lara ha un bel caratte­ rino. Alla prima esperienza in

squadra, a 17 anni, dopo i trionfi in coppa Europa si tirò addosso l’ira delle compagne dichiarando ad un settimana­ le del Ticino: «In squadra ci so­ no atlete di trent’anni che non hanno futuro, ma disperdono le energie degli allenatori». Anche per questo ben presto ha deciso di allenarsi da sola con un piccolo team guidato dal padre Pauli. Comunque a 18 anni, nel 2009 ai Mondiali di Val d’Isere conquistava due

RISULTATI

Dopo gli infortuni Karbon 19a e Brignone 21a Gigante donne: 1. Gut (Svi) 2’25”16; 2. Zettel (Aut) a 84/100; 3. Rebensburg (Ger) a 1”28; 4. Fenninger (Aut) a 1”41; 5. Weirather (Aut) a 1”58; 6. Shiffrin (Usa) a 1”62; 7. Pietilae Holmner (Sve) a 1”91; 8. Lindell Vikarby (Sve) a 2”17; 9. Gisin (Svi) a 2”21; 10. Gagnon (Can) a 2”24; 11. Hronek (Ger) a 2”39; 12. Marmottan (Fra) a 2”57; 13. Fischbacher (Aut) a 2”81;14. N. FANCHINI a 2”85; 18. Maze a 3”05;19. KARBON a 3”06; 25. BRIGNONE a 3”59. Rit. I m.: Riesch (Ger); Non qualif. II m.: Moelgg, E. Curtoni, Goggia, S. Fanchini, Gianesini, Agerer. Prossima tappa: 16/11 slalom a Levi (Fin).

lei) dà l’idea di poter puntare alla Coppa assoluta entro po­ che stagioni.

medaglie d’argento. Doveva essere il trampolino di lancio, invece un grave infortunio al­ l’anca l’ha costretta a saltare più di una stagione. Cambi di allenatori nello staff, polemi­ che attorno a lei. Perché la Gut — ieri al 4° centro in Coppa, il 1° in gigante — non è mai ba­ nale. Nelle conferenze stampa calamita sempre l’attenzione; sa parlare cinque lingue, ma soprattutto è acuta e a volte tagliente.

Il futuro Ma oltre alle cam­ pionesse conosciute, Lara de­ ve guardarsi dalle forze emer­ genti. E ieri a Solden sono emerse Tina Weirather, quin­ ta alla fine, figlia d’arte del Lietchenstein, che rialza la te­ sta dopo essere stata massa­ crata dagli infortuni, e la sem­ pre più sorprendente Mikaela Shiffrin, la statunitense di 17 anni, già vincente in slalom, che con il sesto posto (miglior risultato in gigante finora per

Le azzurre Giornata di luci e ombre per le azzurre. L’ombra maggiore è che su nove al via solo in tre sono riuscite a qua­ lificarsi per la seconda man­ che e spiace soprattutto per l’incapacità di attaccare dimo­ strata dalle giovani Sofia Gog­ gia e Lisa Agerer. La luce è il recupero di tre atlete con sto­ rie di sofferenza alle spalle. La migliore è stata Nadia Fanchi­ ni, che nella seconda discesa ha recuperato 15 posizioni piazzandosi 14a con il miglior tempo di manche. Dopo la fi­ nanziera bresciana Denise Karbon, 19a e Federica Brigno­ ne 25a. Dice la Fanchini: «Al­ l’inizio ho sbagliato approc­ cio, ma sono contenta di come ho reagito nella seconda man­ che. So che posso ancora cre­ scere». Decisamente felice la Karbon: «Potevo fare di più ma è un buon rientro». In atte­ sa la Brignone: «Ero emozio­ nata dopo tanto tempo che non gareggiavo, un giudizio lo do solo alla prossima gara». © RIPRODUZIONE RISERVATA

OGGI IL GIGANTE UOMINI L’AUSTRIACO RIPARTE DA FAVORITO

Caccia a Hirscher, il fenomeno di ghiaccio Attesi 25.000 tifosi: «Non so come reggo la pressione, la mia vita ruota attorno allo sci, fidanzata compresa» SOELDEN

Ieri sul ghiaccio del Ret­ tenbach, dove non si può arri­ vare in auto ma solo dopo lun­ ghe file per salire sui bus na­ vetta che partono da Soelden, c’erano 15.000 persone, oggi ne sono attese 25.000, al 98 per cento austriaci. Perché in pista scende nel gigante ma­ schile Marcel Hirscher, il loro Lionel Messi. Ventiquattro an­ ni, due Coppe del Mondo già in casa, il titolo mondiale dello slalom e l’argento del gigante conquistati a febbraio a Schla­ dming. Questo salisburghese di 24 anni è l’atleta più amato da queste parti. Micidiale in slalom (5 vittorie, 5 secondi posti e un 3° la scorsa Coppa), ottimo in gigante, dove sem­ bra il più vicino al marziano Ligety. Ha il padre Ferdinand come mentore, allenatore, consigliere e manager e tutti lo aspettano per lanciare al cielo un urlo che non si sente dai tempi di Hermann Maier. La confessione «Ma è sem­ pre più difficile — confessa

IL PROGRAMMA

Diretta tv alle 9.30 e 12.45 C’è anche Miller

Marcel — perché ho la sensa­ zione che la gente consideri normale una stagione come la scorsa che invece è stata ecce­ zionale». Hirscher mostra una maturità superiore ai suoi 24 anni, soprattutto per come ha saputo gestire l’enorme pres­ sione a cui è sottoposto. Or­ mai, come succedeva a Tom­ ba, non è più libero di passeg­ giare per strada, di vivere la

«

Ai Mondiali di Schladming la gara più difficile: 55.000 persone che urlavano MARCEL HIRSCHER 24 ANNI

Marcel Hirscher, 24 anni, ha vinto la Coppa del Mondo 2012/13 EPA

normalità dei suoi vent’anni. «A volte mi stupisco anch’io — confessa Marcel — non so co­ me ci riesco. Forse il segreto sta nel fatto che questa fase della mia vita è tutta dedicata allo sci, tutto ci ruota intorno, fidanzata compresa. Ma nello sci di oggi non hai scelta, è ri­ chiesta sempre più professio­

nalità in ogni attimo della giornata. Poi c’è il fatto è che ogni sciatore ha un problema diverso ed è difficile allenarsi bene in una squadra dove tutti devono seguire gli stessi ritmi. Per questo devo sempre dire grazie a mio padre, che risolve tanti problemi e previene tan­ te situazioni».

Alla Prost Però Marcel ci mette del suo. Pare che sia un collaudatore eccezionale di materiali, come Alain Prost nella Formula Uno e non si stanca mai di lavorare. «Quan­ do esci dal cancelletto — spie­ ga — devi avere il massimo della fiducia in te stesso e

Tutti a caccia di Ted Ligety oggi nel gigante che a Soelden apre la Coppa del Mondo maschile. Lo statunitense domina la specialità da 4 stagioni e dalla scorsa, con i nuovi sci, il suo gap è aumentato. I più vicini sembrano Hirscher e Pinturault. Gli italiani devono risalire in questa specialità le posizioni di partenza in vista dell’Olimpiade. Moelgg, secondo qui lo scorso anno, pure ieri si è allenato e la sua presenza sembra sempre più probabile. Si spera in Simoncelli e Blardone e nelle fiammate dei giovani Borsotti (al rientro dopo l’infortunio al ginocchio destro) e Nani. OGGI Gigante uomini (ore 9.30 e 12.45, diretta RaiSport1 ed Eurosport). I pettorali: 1 Pinturault (Fra), 2 Neureuther (Ger), 3 Ligety (Usa), 4 Hirscher (Aut), 5 MOELGG, 6 Svindal (Nor), 7 Fanara (Fra), 8 Blardone, 15 Simoncelli, 21 Eisath, 26 Nani, 32 Miller (Usa), 41 De Aliprandini, 53 Borsotti.

quella fiducia la costruisci giorno per giorno. Poi basta un’uscita per mandarla in frantumi...». Ma di uscite Hir­ scher ne fa davvero poche. La scorsa stagione nelle prove tecniche è salito sul podio 18 volte su 19 gare, neppure Stenmark... «Anch’io in pista commetto degli errori ma ho sempre un margine per rime­ diare».

Il segreto Il margine sta nel­ la eccezionale rapidità, figlia di una forza esplosiva che ha pochi eguali. In gigante solo lui e il francese Alexis Pintu­ rault sanno essere così «catti­ vi» all’inizio della curva, co­ stringono le lamine dei loro sci a incidere la neve prima de­ gli altri. E poi la freddezza che dimostra in ogni evento. «Il trucco per non sbagliare fra le porte — rivela — è rimanere concentrati ogni singolo centi­ metro di pista che percorri. E a volte non è facile, anche quan­ do hai tanto tifo attorno. Nello slalom dei Mondiali di Schlad­ ming c’erano 55.000 persone che urlavano. E’ stata la gara più difficile della mia carriera. So già che all’Olimpiade di So­ chi non sarà la stessa cosa, ma devo riprodurre quell’urlo nel mio cuore». pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PALLAVOLO A­1 UOMINI: ANTICIPO 2a GIORNATA

Perugia, una vittoria per Stephan Vujevic in campo dopo la morte del figlio: «Ho giocato perché avrebbe voluto così». Modena ko al 5° ANTONELLO MENCONI PERUGIA

E’ arrivata la vittoria più bella e attesa per Perugia, che voleva stare ancor più vicino a Goran Vujevic. Questa voglia di vincere a ogni costo per re­ galare la vittoria al capitano dopo la morte del figlio Ste­ phan è stata l’arma in più per il sestetto di Kovac. Con le emo­ zioni più forti vissute prima dell’inizio del match, con il minuto di raccoglimento che ha offerto una pagina di gran­ de commozione. Vujevic ha voluto tra le proprie braccia la figlioletta Natalia di un anno (lasciando l’altro figlio di tre anni tra quelle della mamma), tra le lacrime dei compagni, degli avversari e del pubblico, con l’applauso composto del pubblico del PalaEvangelisti. Tutti stretti a Goran e alla mo­ glie Francesca. Sulle tribune sono stati esposti gli striscioni a formare la scritta «Il cielo ha un angelo in più. Ciao Ste­ phan. Forza Capitano». E pure i tifosi di Modena, gli «Irridu­ cibili gialloblu», hanno mani­ festato tutta la vicinanza alla famiglia: «Uniti al vostro dolo­ re. Ciao piccolo angelo». Capitano Ma anche in que­

PERUGIA MODENA

3 2

(22­25, 25­21, 25­16, 20­25, 15­11) SIR SAFETY PERUGIA: Barone 11, Mi­ tic 4, Vujevic 7, Buti 12, Atanasijevic 22, Petric 15; Giovi (L), Della Lunga, Cupko­ vic 4, Semenzato, Paolucci. N.e. Della Corte, Fanuli (L). All. Kovac. CASA MODENA: Sala 5, Bartman 21, Deroo 13, Beretta 7, Kampa 3, Quesque 19; Manià (L), Krumins, Sket 4, Dona­ dio, Bossi. N.e. Hendriks. All. Lorenzet­ ti. ARBITRI: Cipolla e Cesare. NOTE Spettatori 1500 circa. Durata set: 28’, 32’, 25’, 28’, 18’; totale 131’. Sir Sa­ fety: battute sbagliate 18, battute vin­ centi 0, muri 18, seconda linea 5, errori 33. Casa Modena: battute sbagliate 19, vincenti 6, muri 8, seconda linea 4, er­ rori 29. Trofeo Gazzetta: 6 Atanasijevic, 5 Bu­ ti, 4 Bartman, 3 Barone, 2 Sala, 1 Quesque.

sto momento Vujevic, grande campione e altrettanto grande capitano, non ha voluto allon­ tanarsi dai compagni, giocan­ do per tutti i cinque set: senza i soliti sorrisi, ma con la deter­ minazione di sempre. Poi, con la gigantografia del piccolo Stephan appesa al soffitto del palasport, si è iniziato a gioca­ re e Modena ha dato la sensa­ zione di avere sempre in pu­ gno il primo set, trascinata da un formidabile Bartman (86 per cento in attacco), determi­ nante con i suoi 7 punti (6 quelli di Deroo e Quesque), tra cui quello decisivo matura­ to con un attacco finito a lato, sul quale è stato ravvisato un tocco a muro di Vujevic, che ha lasciato ai compagni le pro­ teste. La Sir ha però compiuto la sua vera impresa nel secon­ do set, dopo essere stata in svantaggio sul 19­21. Poi è sa­ lito in cattedra Atanasijevic (9 punti), devastante. Rimonta Smaltito il nervosi­ smo manifestato da Lorenzetti per alcune decisioni arbitrali nel finale di una terza frazione veramente da dimenticare (15­25) e giocata senza mai entrare in partita, si è dovuto attendere il quarto set per as­ sistere alla reazione di Mode­ na. Lì si è vista una squadra ri­ trovata, grazie al rientro di Bartman, escluso in preceden­ za per far spazio a Sket. Il po­ lacco ha ridato forza all’attac­ co (80% e 8 punti in questo parziale). Anche se l’energia di Modena è finita lì. Nel tie­ break sono state prima le bat­ tute di Atanasijevic a fruttare il primo allungo (8­4) ai pa­ droni di casa. Poi ancora più dell’opposto serbo sono stati decisivi Cupkovic (con due micidiali attacchi) e Buti (a muro), sino all’attacco decisi­ vo di Petric per 15­11. Prima dell’abbraccio gigante dei compagni a Goran e lo sguar­ do di tutti rivolto verso l’alto, a incrociare gli occhietti sorri­ denti di Stephan. Con le paro­ le del capitano: «Ho giocato perché Stephan avrebbe volu­ to così». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Goran Vujevic nel minuto di silenzio con in braccio la piccola Natalia. Sotto, Vujevic in campo e lo striscione dei tifosi ZANI

A­1 DONNE L’ANTICIPO

Con la Diouf Bergamo mura Casalmaggiore VIADANA (Mn)

(g.g.) la Foppapedretti vince anche la seconda partita, rovinando l’esordio assoluto della Pomì Casalmaggiore in A­1. Paradossalmente la squa­ dra di casa si addormenta dopo aver strappato il set del pareg­ gio. Decisive Diouf (rientrante e top scorer con 25) e Bla­ gojevic, ma a far la differenza è il muro di Bergamo e la mag­ gior compattezza e esperienza nei momenti chiave. Nella Po­ mì Zago segna ma sbaglia mol­ to, mentre Bacchi e Stevanovic tengono in gioco le rosa che in due set sfiorano i vantaggi.

In campo alle 18 Macerata a Latina col dubbio Parodi Trento contro Bari LATINA­MACERATA (a.li.­m.g.) Latina apre la 12ª stagione in A­1 come aveva chiuso la preceden­ te, affrontando Macerata. Santilli ha tutti a disposizione: Sottile­Michalovic, Gitto­ Verhees, Skrimov­Fragkos, con il libero Rossini. Macerata col rebus Parodi. Il martello è assente dai campi da 18 giorni, sta recuperando e po­ trebbe tornare a giocare alternandosi con Kovar. Sestetto completato da Ku­ rek, la diagonale Baranowicz­Zaytsev, Podrascanin­Stankovic, Henno libero. RAVENNA­TRENTO 17.30 RaiSport 2 (s.cam.­niba) Si prevede un De Andrè vicino all’esaurito. Bonitta non avrà in panchina Goi, che si opererà a una

spalla la settimana prossima, e Ricci, colpito da un virus. Trento per la prima volta contro gli ex Bari e Cormio. Un solo dubbio per Serniotti fra Solè e Burgsthaler al centro con Birarelli; poi Suxho­Sokolov; Lanza­Ferreira in po­ sto­4, Colaci libero. PIACENZA­VIBO (m.mar.­mi.fa) Piacenza con Vibo ha vinto quattro degli ultimi cinque con­ fronti diretti, ma l’unica sconfitta è ar­ rivata proprio al PalaBanca lo scorso anno. Tutti a disposizione: De Cecco­ Vettori, Simon­Fei, Papi­Zlatanov e Marra libero. Vibo senza Cisolla e Fari­ na. Sestetto obbligato per Blengini: Steuerwald­gavotto, Crer­Forni, Ran­ dazzo­Ogurcak in posto 4, Crer e Forni al centro con Plot libero. VERONA­CUNEO (r.pu.­g.sca.) Per l’esordio al PalaOlim­ pia Giani ha tutti a disposizione: Bonin­ fante­Gasparini, Zingel­Anzani,, Ter

Horst­White, Pesaresi libero. Per Cu­ neo comincia il tour de force con 4 partite in 10 giorni tra campionato e Coppa Cev. Torna in campo il palleg­ giatore olandese «a gettone» Freriks, l’opposto è Rouzier, Kohut­Buti, Anto­ nov­Rauwerdink, libero De Pandis. MOLFETTA­CITTA’ DI CASTELLO (f.v.­an.me.) Palazzetto esaurito, con 2 novità per Molfetta: dall’inizio sia il pal­ leggiatore Saitta, non utilizzato contro il Macerata, che il giovane centrale Mi­ chi Fornés, che dovrebbe sostituire Piscopo. Rosa al completo per Città di Castello, con Dolfo preferito a Massa­ ri. Previsto spazio anche per il giovane Carminati: Corvetta­Van Walle, Rossi­ Piano, Dolfo­Fromm, Tosi (L). CLASSIFICA Perugia, Modena 4; Mace­ rata, Vibo Valentia, Città di Castello 3; Cuneo 1, Piacenza; Latina, Trento, Ve­ rona, Molfetta, Ravenna 0.

CASALMAGGIORE­BERGAMO 1­3 (23­25, 25­22, 16­22, 23­25) POMI CASALMAGGIORE: Lipicer 12, Aguirre 3, Zago 21, Bacchi 13, Stevanovic 11, Camera 1; Sirressi (L), Olivotto 5, Gennari, Agrifoglio. N.e. Quiligotti, Gra­ zietti. All. Beltrami. FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Weiss 2, Blagojevic 16, Folie 3, Diouf 25, Sylla 13, Stufi 4; Merlo (L), Klisura 1, Melandri 7, Smutna. N.e. Bruno. ARBITRI: Braico e Genna. NOTE Spettatori 1300. Durata set: 29’, 29’, 23’, 28’; totale 109’. Casalmaggiore: battute sbagliate 13, vincenti 5, muri 2, errori 24. Bergamo: battute sbagliate 10, vincenti 4, muri 13, errori 21. Trofeo Gazzetta: 6 Diouf, 5 Blagojevic, 4 Bac­ chi, 3 Sylla, 2 Stevanovic, 1 Agrifoglio CLASSIFICA: Bergamo 6; Piacenza, Co­ negliano 3; Modena 2; Ornavasso 1; Ur­ bino, Busto Arsizio, Casalmaggiore, Frosinone, Novara, Forlì 0. OGGI Seconda giornata (ore 18): Banca Di Forlì­Unendo Yamamay Busto Arsi­ zio; Robur Tiboni Urbino­Rebecchi Nordmeccanica Piacenza; Igor Gor­ gonzola Novara­Imoco Conegliano; Ihf Frosinone­Openjobmetis Ornavasso. A­2 DONNE Oggi (ore 18) la 2a giornata: Scandicci­Pavia; Soverato­Vicenza; Rovigo­Montichiari; Reggio Emilia­San Casciano; Sala Consilina­Bolzano; Gri­ cignano­Monza. Classifica: Vicenza, Bolzano, Montichiari, Monza, Pavia 3; Rovigo 2; San Casciano 1; Gricignano, Soverato, Scandicci, Reggio Emilia, Sala Consilina 0.

ATLETICA OGGI LA 28a VENICEMARATHON: DIRETTA RAISPORT 2 DALLE 9.20 Roma, benché condizionato da qualche problema intesti­ nale. «Punto sin d’ora agli Eu­ ropei di Zurigo della prossima estate — ammette —: i cross? Vediamo come va quest’espe­ rienza, poi deciderò se pensa­ re agli Europei di Belgrado di dicembre».

Lalli, il sogno inizia a Venezia «Non esordirò da comparsa» ANDREA BUONGIOVANNI

Alcuni illustri precedenti sembrano portar bene: a Ve­ nezia, in maratona, hanno de­ buttato atleti come Stefano Baldini (1995), Danilo Goffi (1995) e Ruggero Pertile (1999), gente che ha fatto la storia della specialità azzurra. Oggi, nella loro scia, nell’edi­ zione n. 28 della 42 km lagu­ nare, tocca ad Andrea Lalli. Il 23enne molisano, campione europeo di cross in carica, esordisce dopo un paio di ten­ tativi forzatamente rimandati e la sua «prima volta» è carica di attese. L’Italia, in un mondo nel quale era abituata a domi­ nare, è in cerca di nuovi perso­ naggi. E il finanziere, insieme a Daniele Meucci, domenica prossima in gara a New York, è l’uomo sul quale più decisa­ mente si punta.

Ambizioni «Il mio futuro è qui — dice l’allievo di Luciano Di Pardo, nelle ore della vigilia — ma per stavolta mi accon­ tenterei di stare sotto le 2h12’. La fatica non mi fa paura, la distanza un po’ sì. Però mi so­ no preparato al meglio, la con­ dizione c’è e siccome non mi è mai piaciuto recitare da com­ parsa, aggiungo che non mi presenterò al via per arrivare secondo». Lalli, saltata la pre­ vista partecipazione di Pertile, alle prese con un’infiamma­ zione al tendine d’Achille de­ stro, dovrà guardarsi dal con­ sueto drappello africano. «È previsto un passaggio alla mezza intorno all’1h05’ — spiega — poi, con Daniel Wanjiru possibile lepre fino al 30° km, penso che i più accre­ ditati siano gli altri keniani Ti­ tus Masai, già secondo lo scor­ so anno e Nixon Machichim, uno da 2h08’. Spero solo che il

caldo­umido di questi giorni dia una tregua. Anche se poi, come sempre, tutti si deciderà sui tredici ponti finali». L’1h02’30” corso nella mezza di Udine il 22 settembre lascia ben sperare, come l’ultimo test agonistico nella 30 km di

S

Andrea Lalli 26 anni, l’atleta delle Fiamme Gialle vanta un 1h01’11” di personale nella mezza COLOMBO

Festa Alla tradizionale par­ tenza da Villa Pisani, a Stra, in quella che resta una delle ma­ ratona più spettacolari del mondo, saranno in poco meno di 7000 di 64 Paesi. Tra le don­ ne favorite l’etiope Beriso e la keniana Kibarius, con al via anche Giovanna Volpato. La partenza alle 9.20, con diretta su RaiSport 2, preceduta di qualche minuto dalla prova handbike, con Alex Zanardi atteso protagonista. Il percor­ so si svilupperà lungo i comu­ ni della Riviera del Brenta, per approdare a Mestre e quindi a Venezia (con passaggio in piazza San Marco) dal Ponte della Libertà e arrivo a Riva Sette Martiri. Ieri Family Run a Mestre (con Baldini e Danie­ le Molmenti), Dolo e San Donà di Piave. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OGGI SEFIR (2H04’50”) TRA I FAVORITI

Maratona a Francoforte Altra sfida Kenya­Etiopia su un percorso velocissimo (d.m.) Consueta sfida Etiopia Kenya oggi nella maratona di Francoforte (Ger), dove nel 2011 il keniano Wilson Kipsang — ora detentore della miglior prestazione al mondo con il 2h03’23” siglato un mese fa a Berlino scese a 2h03’42”. Dino Sefir (2h04’50”) e Feyisa Lelisa (2h04’52”) sono gli alfieri dell’Etiopia, mentre i keniani sono Vincent Kipruto (2h05’17”), Levy Matebo (2h05’16”), Albert Matebor (2h05’25”) e Eric Ndiema (2h06’07”). In campo femminile la migliore è l’etiope Beyene (2h21’19”), con la connazionale Daska e la keniana Kirwa. MARSIGLIA­CASSIS (d.m.) Tsegaye Abera e Dawit Wolde e il keniano Silas Kipruto sono i favoriti della 20 km Marsiglia Cassis (Fra). Fra le donne le etiopi Degefa e Mekash e la keanina Jerotich. GREAT SOUTH RUN (d.m.) A Portsmouth (Gb) la vincitrice della maratona di Berlino Florence Kiplagat è favorita nella mezza «Great South Run». Fra gli uomini Mokoka (Saf) e Bett (Ken). IN ITALIA (m.m.) Oggi due maratone a Lucca e San Nicandro Garganico (una novità). Nelle mezze spicca la 15a maratonina di Arezzo con Rono, H. Bii, Sigei, Sugut (Ken), Rukundo (Rua), Radouan, Ghallab (Mar), Laqoahuai, Passeri; tra le donne Jepkurgat, Chebet, Chelagat (Ken), Nyransabimana (Rwa), Spagnoli, Cimmarusti, Salvatori.


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Rugby IN TOLOSA­TOLONE

Castrogiovanni seconda linea

Ghiaccio ARTISTICO: TANDEM AZZURRO VINCE NEL GRAND PRIX

Trionfo Berton­Hotarek E’ la prima volta nelle coppie ANDREA BUONGIOVANNI

Martin Castrogiovanni, 32 anni AFP

Nella decima giornata di Top 14, Castrogiovanni è stato tra i migliori per il Tolone scon­ fitto 13­12 a Tolosa. Al pilone azzurro, titolare, è toccato an­ che giocare seconda linea in mischia. Per una volta, Jonny Wilkinson ha fallito la palla­ match: rimontati da 0­12 a 13­ 12, i tolonesi hanno costruito tre drop per lui, tutti falliti (il secondo sul palo). Eccellenza, Petrarca ok Oggi Calvisano­Rovigo Nella quarta di Eccellenza, Viadana cade a Padova (22­5) col Petrarca di Marcato (12 punti). A Roma, Lazio­Fiamme Oro va ai poliziotti 21­17: decisivi i cinque calci di Benetti, il quarto da 60 metri. San Donà è la sola a ottenere il bonus (due mete tec­ niche) con il 29­3 sul Reggio Emilia. Oggi. Ore 15 Calvisano­Rovigo (dir. Rai­ Sport 1); ore 15.30 Capitolina­Prato. Ri­ posa: Mogliano. Classifica: Mogliano, Padova 13; Viadana 11; San Donà 10; Ro­ vigo** 9; Prato* 8; Calvisano**, Lazio* 6; Capitolina*. Fiamme Oro 4; Reggio Emilia 0. (*: una in meno; **: due in meno) CELTIC (e.sp.) Dopo il k.o. di Edimburgo, Treviso rientra con tre atleti malconci: Fuser e Morisi sono stati sostituiti per colpi tra collo e spalle, Zanni ha preso una botta al gomito sinistro. Esami per tutti e tre domani. Ieri, per il 6° turno di Celtic League, Leinster­Connacht 16­13.

Stefania Berton­Ondrej Hotarek nella storia del pat­ tinaggio di figura tricolore. Il tandem milanese, a Saint John, nel New Brunswick, vince Skate Canada, seconda tappa del Grand Prix 2013 e arriva là dove in precedenza, in chiave azzurra, erano arri­ vati solo Carolina Kostner e Barbara Fusar Poli­Maurizio Margaglio. E mai nessuno nelle coppie di artistico. I portacolori delle Fiamme Azzurre, in passato tre volte terzi, nel «Dracula» del libe­ ro, replicano il secondo po­ sto del corto. Ma quel che conta è la prima piazza nella classifica complessiva. Con tanto di propri record italia­ ni migliorati in ogni segmen­ to. A piacere, su tutto, una combinazione triplo toelo­ op­doppio toeloop­doppio toeloop, un triplo salchow lanciato e i sollevamenti, compreso quello, originalis­ simo, appena introdotto. La gara è sul filo dei centesimi. Ma il risultato finale è prezio­ so, perché dietro gli allievi di Franca Bianconi ci sono i ci­ nesi Wenjing Sui­Cong Hah, tre volte campioni del mondo junior (a 15/100) e, soprat­ tutto, i canadesi Duhamel­ Radford, bronzi iridati in ca­ rica, grandi favoriti della vi­ gilia, in testa venerdì e invece

Ippica GRANDE GALOPPO: OGGI LYDIA TESIO A ROMA

4ª corsa ­ St Leger Italiano ­ (gr. 3) ­ m 2800: 1 Parivash (D.Vargiu); 2 Rock of Romance; 3 Saratoga Black; Tot.: 5,65; 2,08, 1,36 (10,56).

A Roma Forte di questo succes­ so, Vargiu cala quindi oggi a Roma con l’obiettivo di replica­ re nel grande evento tutto in rosa, in programma alle Ca­ pannelle: il Premio Lydia Tesio, gruppo 1 per femmine di tre anni ed oltre sui 2000 metri. Ottime sono infatti le chance di successo, in sella alla tre anni Red Lips, quarta di Opera e Oaks tedesche, che dovrà ve­ dersela con la nostra Charity Line, vincitrice delle Oaks, im­ battuta in cinque sortite ed alla ricerca dunque della definitiva consacrazione, in coppia con Fabio Branca. Al massimo ad un piazzamento sembrano poi

poter ambire le altre sette pro­ tagoniste, con Licia, Kadabra e Valvibrata in evidenza. Sì, per­ ché il fil rouge della domenica di Capannelle si preannuncia, ancora una volta, lo scontro di­ retto Germania­Italia, Vargiu­ Branca. ore 16.35 ­ Pr. Lydia Tesio ­ (gr. 1) ­ m 2000: 1 Adriana (57 H. Bentley); 2 Chari­ ty Line (55½ F. Branca); 3 Kadabra (57 C. Fiocchi); 4 Licia (55½ P.Convertino); 5 Lucky Serena (55½ M. Esposito); 6 Path Wind (57 C. Demuro); 7 Red Lips (55½ D. Vargiu); 8 SHirley’s Kitten (55½ G. Bietoli­ ni); 9 Valvibrata (57 M. Pasquale).

Stefania Berton, 23 anni di Milano, e Ondrej Hotarek, 29 REUTERS

Uomini. Corto: 1. Chan (Can) 88.10; 2. Oda (Giap) 80.82; 3. Hanyu (Giap) 80.40. Donne. Finale: 1. (2.1.) Lipni­

tskaya (Rus) 198.23; 2. (3.2.) Suzuki (Giap) 193.75; 3. (1.3.) Gold (Usa) 186.65. Coppie. Finale: 1. (2.2.) Ber­ ton­Hotarek 193.92; 2. (3.1.) Wenjing Sui­Cong Han (Cina) 193.77; 3. (1.3.) Duhamel­Radford (Can) 190.62; 4. (6.4.) Lawrence­Swiegers (Can) 159.82. Danza. Corto: 1. Virtue­Moir (Can) 73.15; 2. Weaver­Poje (Can) 70.35; 3. Hubbell­Donohue (Usa) 60.92; 8. Guignard­Fabbri 52.03. ITALIA OLIMPICA L’Italia è ufficial­ mente qualificata alla prova a squa­ dre dei Giochi di Sochi e, in attesa del­ la conclusione del Grand Prix, occupa l’attuale 4° posto dello specifico ranking. Ammesse anche Canada, Usa, Russia, Giappone, Francia, Cina, Germania, Ucraina e Gran Bretagna.

Pallanuoto CHAMPIONS

Beach volley WORLD TOUR

sconfitti in casa (per 3.30 punti). Per Berton­Hotarek (23enne milenese lei, 29enne di origine ceca lui), dopo il bronzo europeo del­ la scorsa stagione, è una sor­ ta di consacrazione. Con vi­ sta, naturalmente, sui Gio­ chi di Sochi. Nella notte italiana i liberi di uomini e danza (oggi differi­ ta Eurosport ore 10.45).

PRO RECCO­STELLA ROSSA 9­5 (2­2, 2­1, 4­2, 1­0) Pro Recco: Tempesti, Madaras, Felugo, M.Janovic 1, Figari 1, Ivovic 1 rig., Aicardi 4; F.Lapenna, N.Gitto, Figlioli, Giorgetti 1 rig., Jokovic 1. N.e. Pastorino. All. Tempe­ stini ­ Stella Rossa: Sefik, Radjen, Avra­ movic 1, Rasovic 1, Randjelovic, Prlaino­ vic, Mann 1; Vukcevic 1, Kljajevic, Ivose­ vic, Vapenski 1, Rasovic. N.e. Draksimo­ vic. All. Savic ­ Arbitri: Stavropoulos (Gre) e Koryzna (Pol). Note: sup.num. Pro Recco 7 (2 gol) Stella Rossa 10 (3). EURO CUP A Napoli, Montpellier (Fra)­Steaua (Rom) 11­9, Dooa Posillipo­ Volgograd (Rus) 11­11. Oggi Volgograd­ Steaua (ore 8.30), Posillipo­Montpellier (10). A Utrecht (Ola), Nizza (Fra)­Carpisa Yamamay Acquachiara 9­9, Primorac (Mng)­Vojvodina (Ser) 11­6, Utrecht­Niz­ za 6­6, Acquachiara­Vojvodina 15­7. Og­ gi Nizza­Primorac (12.30), Utrecht­Ac­ quachiara (14). DONNE La 3a giornata: Imperia­Padova 12­8 (venerdì), Messina­Blu Team Cata­ nia 10­7, Firenze­Prato 10­8, Bogliasco­ Rapallo 5­15, Bologna­Orizzonte 8­21. Class.: Imperia, Rapallo, Orizzonte 9; Pa­ dova 6; Bogliasco, Bologna, Messina 3; Firenze, Prato, Blu Team 0.

Colpo Atzeni Intanto ieri pri­ ma vittoria in un gruppo 1 in­ glese per Andrea Atzeni. Il joc­ key sardo ha vinto il Racing Post Trophy (m 1600) in cop­ pia con il supplementato (e fa­ vorito a 7/2) Kingston Hill (trainer Rover Varian), che ha dominato la classica per i due anni di quattro lunghezze e mezza. Atzeni quest’anno in Inghilterra ha vinto 103 corse. GP DUOMO Oggi anche un GP di trotto: a Firenze infatti è il giorno del Premio Duo­ mo (ore 15.40): Novarica favorita.

Golf Bmw Masters Molinari è 14° Francesco Molinari è sceso dal 12° al 14° posto con ­2 (72 71 71) al Bmw Masters, primo dei quattro tornei delle Final Series dell’European Tour a Shanghai, in Cina (par 72, montepremi 5.120.000 euro, 851.346 al vincitore). Partito con due bir­ die, il piemontese ha poi rallentato chiu­ dendo il giro con altri due birdie e tre bo­ gey. In testa c’è lo statunitense Luke Gu­ thrie con ­8 (65 71 72), raggiunto dallo spagnolo Rafael Cabrera Bello (73 68 67). Gonzalo Fernandez Castano (Spa) è terzo con 209 (­7). Tra i big, può ancora sperare l’inglese Paul Casey (­5), mentre sono più indietro Lee Westwood (Ing), 10° con 213 (­3), il nordirlandese Rory McIlroy e l’irlan­ dese Padraig Harrington (­2).

Hockey ghiaccio

Lupo­Nicolai terzi in Cina

Ivovic (Recco) al tiro BORSARELLI

COPPA ITALIA (m.l.) Sono Valpellice­Re­ non e Asiago contro Cortina o Val Pusteria — gara­2 (su 3) oggi alle 19 — gli abbina­ menti della Final Four di Collalbo (Bz, 30/11 e 1/12; Renon qualificato di diritto). Così ie­ ri gara­2 dei quarti di Coppa Italia: Milano­ Valpellice 2­4 (serie 0­2); Vipiteno­Asiago 3­5 (serie 0­2). BOLZANO IN CASA (m.l.) Impegno casa­ lingo per la capolista Bolzano che dopo il successo di venerdì a Lubiana (3­1) riceve oggi al Palaonda per il 17° turno di Ebel il Linz (18.45). Ieri: Fehervar­Innsbruck 0­1; Lubiana­Dornbirner 2­3 rig. Classifica: Bolzano 24; Salisburgo 22; Linz 21; Vien­ na, Villach 20; Znojmo*, Graz, Fehervar** 18; Klagenfurt** 17; Dornbirner** 16; Inn­ sbruck** 12; Lubiana** 5. (*: una in meno, **: una in più) AZZURRE VINCENTI (m.l.) L’Italia femmi­ nile a Egna (Bz) ha battuto ieri l’Austria 4­2. Oggi alle 9.30 seconda amichevole contro le austriache.

Hockey pista SERIE A­1 (m.nan) Così la terza di A­1: Lo­ di­Trissino 3­3; As Viareggio­Correggio 4­3; Forte dei Marmi­Matera 13­0; Giovi­ nazzo­Cgc Viareggio 0­7; Prato­Follonica 4­4; Sarzana­Bassano 4­4. Martedì Val­ dagno­Breganze (dir. RaiSport 2 ore 21). Classifica: Forte dei Marmi 9; Cgc Viareg­ gio 6; Lodi 5; Valdagno*, Sarzana, Bassa­ no, Prato 4; Giovinazzo*, Asd Viareggio, Breganze* 3; Follonica*, Trissino 2; Mate­ ra 1; Correggio 0. (*: una in meno)

Hockey prato QUINTA Il 5° turno in A­1: De Sisti Roma­ Suelli 3­4; Bra­Ferrini 6­5; Bonomi­Cus Cagliari 1­4; Valverde­Butterfly 1­1; Tevere Roma­Amsicora 3­3. Classifica: Bra 15; Amsicora 10; De Sisti 8; Cus Cagliari 7; Ferrini, Suelli, Valverde 6; Tevere 4; But­ terfly, Bonomi 3.

(i.v.) Un buon +4 per la Pro Recco nell’andata del 3° turno di Champions: break vin­ cente nel terzo parziale. Ritor­ no il 9 novembre a Belgrado.

Dario Vargiu DE NARDIN

WILLIAMS Matt Williams, 47 anni, già co­ ach di Arizona, è il nuovo manager di Washington al posto di Davey Johnson, ri­ tiratosi a fine stagione.

CRESPI TERZO Al National Bank of Oman Classic di Muscat (Challenge Tour), Marco Crespi è terzo con 208 (72 67 69, ­8): nel­ l’ultimo giro ne dovrà recuperare tre al fin­ landese Kakko (70 69 66, ­11) e due allo statunitense Im, a ­10 (69 69 68). Ravano 23° con 215 (68 72 75, ­1); Pavan 28° con 216 (72 71 73, par).

Dario Vargiu, capolavoro a S.Siro Recco stende Atzeni, primo gruppo 1 inglese la Stella Rossa (e.lan.) Una lezione di tecnica e tattica della corsa. È quella che ieri a San Siro, nel St. Leger, Dario Vargiu ha im­ partito al fresco vincitore del Jockey Club, Eddie Pedroza, che, in sella al favoritissimo e splendido Rock of Romance, ha mancato l’appuntamento con la vittoria, finendo dietro di un corto muso alla tedesca Parivash. A fare la differenza appunto un’interpretazione senza sbavature e prudente, lungo la corda, del jockey di Oristano, che, dopo 2.500 me­ tri di corsa, ha sferrato l’attac­ co finale, andato a segno sul palo. Fatali, di contro, all’allie­ vo di Woehler i «giovanili ardo­ ri», manifestati tirando nervo­ samente, e una monta incerta di Pedroza, prima all’attacco, poi di rimessa e quindi troppo precipitoso nello strappo con­ clusivo.

Baseball

Ippica Treviso: 4­15­7­5­2 8ª corsa ­ m 2060: Laerte di Cielo (M. Gale­ azzi) 1.15.7; 2 Orsa Jet; 3 Oxian Bi; 4 Naxos; 5 Lion by Pass; Tot.: 3,04; 1,67, 2,31, 2,65 (31,77). Quinté: 2.621,55. Quarté: 272,20. Tris: 97,35.

Daniele Lupo e Paolo Nicolai FIVB

(c.f.) Appuntamento con la vittoria nel World Tour an­ cora rinviato per Nicolai­Lu­ po, terzi a Xiamen (Cina) nel­ l’ultimo Grande Slam della stagione. Dopo tre noni posti di fila, Paolo e Daniele torna­ no sul podio (4° della stagio­ ne) grazie al 2­0 nella finalina a Stiekema­Varenhorst (Ola). Alison­Vitor Felipe, giustizieri 2­0 degli azzurri in semifina­ le, sono poi andati a prendersi la prima vittoria di coppia pre­ valendo 2­1 sugli iridati Brou­ wer­Meeuwsen (Ola). Con due soli Open ancora nel ca­ lendario 2013, è tempo di bi­ lanci. «Siamo decisamente soddisfatti delle nostre presta­ zioni di quest’anno ­ ha detto Nicolai ­. I risultati ci dicono che siamo una delle migliori coppie del mondo (sono quin­ ti nel ranking del circuito Fivb, ad una manciata di punti dal 3° posto, ndr) e nella prossima stagione vogliamo puntare al top”. Tra le donne, ottavi di fi­ nale fatali a Menegatti­Orsi Toth, none per il k.o. 2­0 con Agatha­Antonelli (Bra).

OGGI Galoppo: Roma (14.25) e Milano (14.35) Trotto: Firenze (13), Bologna (14.30), Montegiorgio (15.30) e Taranto (14.40).

Judo MONDIALI JUNIORES (e.d.d.) Ai Mondiali junior a Lubiana (74 nazioni, 606 atleti) Ni­ cholas Damico (100 kg) fuori al secondo turno con Leehyun Kim (S.Cor). L’Italia chiude con l’oro di Antonio Esposito (73)e il bronzo di Odette Giuffrida (52).

Nuoto RIVOLTA SI SCALDA (al.f.) Matteo Rivol­ ta, alla vigilia del debutto casalingo a Se­ sto Calende (Va), si tuffa nei 100 farfalla a Bellinzona (Svi, 25 m) e migliora il perso­ nale: il finalista mondiale stampa 51”08, fermandosi a 9/100 dal primato italiano. DORSO CINESE (al.f.) Xu Jiayu domina i 200 dorso ai campionati cinesi di Huan­ gshan (50 m) in 1’57”78. L’olimpionica Ye Shiwen salta i 200 misti. Uomini: 200 sl Mao Feilian 1’48”20, Qian Zhiyong 1’48”46; 50 fa Ning Zetao 24”13. Donne: 50 do Fu Yuanhui 27”92; 50 fa Sun Mengyue; 200 mx He Yuzhe. DOPATI (al.f.) Il russo Igor Akhlustin, pe­ scato positivo allo stimolante metilesana­ mina, è stato squalificato per due anni: è il 104° caso di doping in Russia nel 2013. Ammonizione per francese Lisa Ferreira per aver assunto Terbutalina.

Orienteering BRONZO EUROPEO Agli Europei giovanili di Obidos (Por), bronzo per Riccardo Sca­ let in 13’16”; vittoria allo svizzero Tobia Pezzati (12’57”); tra le donne, dove si è im­ posta la svedese Hagstrom (13’24”), mi­ gliore azzurra Lia Patsheider, 25esima.

Pallamano Azzurre sconfitte verso gli Europei (an.gal.) A Pescara Italia­Spagna 11­27 (7­ 13) nella seconda giornata del gruppo 4 di qualificazione agli Europei femminili di Un­ gheria­Croazia 2014. Oggi ad Ankara Tur­ chia­Olanda. Classifica: Spagna* 4; Olan­ da 2; Turchia, Italia* 0. (*: una partita in più). SERIE A (an.gal.) I risultati della sesta in A maschile. Girone A: Oderzo­Bolzano 28­ 31, Merano­Pressano 27­25, Bressano­ ne­Cologne 27­17. Classifica: Bolzano 18; Trieste 12; Merano 10; Bressanone, Cas­ sano Magnago, Mezzocorona, Pressano 6; Cologne 5; Oderzo 0. Gir. B: Farmigea­ Ancona 34­31 (d.r.), Romagna­Ferrara 32­33 (d.r.), Casalgrande­Teramo 30­38, Bologna­Carpi 24­39. Cl.: Teramo, Carpi 15; Ambra 12; Ferrara 11; Ancona, Roma­ gna 7; Casalgrande 3; Farmigea 2; Bolo­ gna 0. Gir. C: Palermo­Siracusa 32­27, La­ zio­Fondi 24­25, Conversano­Chieti 29­ 32, Fasano­Benevento 32­21. Cl.: Fasano 15; Fondi 12; Lazio 11; Palermo 10; Chieti, Siracusa, Benevento, Conversano 6; Ga­ eta 0.

Pallapugno Canalese tricolore (c.f.) Lo scudetto è della Canalese (Cuneo) che, dopo aver avuto la meglio 11­9 nella gara di andata, supera 11­4 la Manzo San­ to Stefano Belbo anche nel ritorno della finale. I neo campioni d’Italia sono Campa­ gno, Arnaudo, Bolla, Nimot, Parussa e Dutto (d.t. Sacco).

Pallavolo A­2 UOMINI Ieri l’anticipo della seconda giornata: Avellino­Cantù 1­3 (19­25, 21­ 25, 25­22, 21­25). Oggi, ore 18 Ortona­Mi­ lano; Matera­Padova; Potenza Picena­ Corigliano; Brolo­Sora; Monza­Castella­ na. Classifica: Cantù 6; Matera, Avellino, Padova, Monza 3; Potenza Picena 2; Sora 1; Milano, Ortona, Brolo, Corigliano, Ca­ stellana 0.

Rugby XIII Coppa shock: l’Italia espugna il Galles Altra vittoria shock per l’Italia: dopo aver battuto in amichevole l’Inghilterra, nel pri­ mo turno di Coppa del Mondo la selezione azzurra ha battuto il Galles al Millennium di Cardiff: 16­32 con sette mete davanti a 45.000 spettatori. La squadra è formata in massima parte da australiani di origine italiana. Altra: Australia­Inghilterra 28­20.

Scherma Il Marta Russo a Vezzali e Avola (fe.pas.) Ieri, a Roma, 14o «Una Stella per Marta», l’evento che dal 2000 ricorda Marta Russo, la studentessa uccisa nel ‘97 all’università La Sapienza. In pedana Valentina Vezzali, Arianna Errigo, Carolina Erba e Valentina De Costanzo, Valerio Aspromonte, Giorgio Avola, Luigi Samele e Enrico Berré. Le sfide hanno visto le vit­ torie di Avola su Aspromonte (15­14), di Berrè su Samele (15­14), mentre nella gio­ stra all’italiana tra le fiorettiste, ha vinto Valentina Vezzali: Vezzali­De Costanzo 5­2, Errigo­Erba 5­4, Vezzali­Erba 5­3, Errigo­De Costanzo 5­4, Erba­De Costan­ zo 5­3, Vezzali­Errigo 5­2.

Tiro a volo FINALI COPPA Ad Abu Dhabi (E.Ar) alle finali di Coppa del Mondo è il giorno dello skeet. Per il femminile oggi le tre serie di qualifica, semifinale e finali. Non c’è la campionessa d’Europa Chiara Cainero, in dolce attesa: schieriamo Katiuscia Spa­ da, Simona Scocchetti e Diana Bacosi. Oggi via anche alla gara maschile, senza azzurri.

Tuffi SILCHENKO CAMPIONE (al.f.) Il russo Ar­ tem Silchenko si impone nell’ultima tappa della World Series di grandi altezze a Kra­ bi (Thai) davanti a LoBue (Usa) e all’iridato Duque (Col) e vince il circuito mondiale.

Vela MONDIALI GIOVANI (r.ra.) Doppia vittoria azzurra al Mondiale giovanile di RS:X (ta­ vola olimpica) a Civitavecchia con Mattia Camboni e Marta Maggetti; 4° Daniele Be­ nedetti, 7° Michele Cittadini.

NUOTO: CASO VICENZA

Baby rasati: in 4 a processo (al.f.) La vicenda dei 2 baby vicentini rasati in una trasferta in Svizzera nel maggio 2012, finirà a processo (in primavera) per abuso di correzione. Il procuratore Cappelleri ha rinviato a giudizio Roberto Serraglio, Gloria Bacchin, Giulia Ponzio ed Enrico Giacomin. Le famiglie dei 2 ragazzi potrebbero costituirsi parte civile per ottenere i danni.


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ALTRI MONDI

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Il fatto del giorno

_la sfida interna

DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

Ma tra i falchi e le colombe chi è più forte ora nel Pdl? Resa dei conti nel centrodestra dopo che il Cav ha azzerato i vertici: il governo divide. Decisivo sarà il Consiglio dell’8 dicembre

quello del governo: alcuni pen­ sano che questo governo, che certamente non è il migliore possibile, debba comunque an­ dare avanti, perché una crisi sarebbe devastante; altri pen­ sano che questo governo non stia facendo il bisogno del Pae­ se. [...] Noi pensiamo che Ber­ lusconi vada difeso, ma che il problema non possa essere scaricato sul Paese, soprattutto perché lo scenario che si apri­ rebbe sarebbe molto grave. Il destino dell’esecutivo non è un punto di second’ordine, è cen­ trale per la linea politica».

Nel Pdl è cominciata la conta: si tratta di sapere chi, al­ la fine, vincerà tra i cosiddetti falchi e le cosiddette colombe (esistono anche, in questa im­ provvisata voliera del centrode­ stra, le colombe con gli artigli).

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Non è già tutto finito? Berlu­ sconi ha proclamato morto il Pdl e rinata Forza Italia. Ho ca­ pito male?

Sì, ha capito male. Berlusco­ ni vuole che questo accada e per questo ha convocato il Consi­ glio nazionale del partito. Qua­ le partito? Il Popolo della Liber­ tà. Di quale partito si segue lo statuto? Del Popolo della Liber­ tà. Chi può decidere che il Po­ polo della Libertà è morto e le cariche azzerate, e che al suo posto c’è una nuova forza politi­ ca, di nome Forza Italia, che ha una sola carica dirigente, quella di presidente, assegnata prima ancora di cominciare a Berlu­ sconi? Il Consiglio Nazionale del Pdl, appunto. Ottocento persone che si riuniranno il prossimo 8 dicembre. Per deci­ dere lo scioglimento del Pdl, pe­ rò, bisogna che i due terzi di questi ottocento siano d’accor­ do. Cicchitto lo ha ricordato an­ cora ieri: «Il Pdl esiste finché non viene sciolto, e per farlo servono i due terzi del Consi­ glio nazionale. Se permane questo dissenso non è detto che i due terzi ci siano». Giovanardi ha confermato. Formigoni ha twittato: «Bene, bene. Conti­ nua a aumentare numero di parlamentari, consiglieri regio­ nali, membri del Consiglio Na­ zionale @ilpdl che stanno su ns

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L’ex premier Silvio Berlusconi, 77 anni, assieme all’attuale vicepremier, Angelino Alfano ANSA

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IL NUMERO

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I senatori necessari I dissidenti del Pdl potrebbero già garantire al Senato la maggioranza per il governo Letta. Ai 108 voti del Pd, si dovrebbero aggiungere i 20 di Scelta Civica, i 4 di Gal, le 20 colombe del Pdl, i 4 transfughi del M5S, i 10 del movimento «Per le Autonomie». Totale 166, 5 in più della maggioranza fissata a 161

posizioni». Non so se questo sia vero, ma anche questo tweet prova quello che si diceva al­ l’inizio: è cominciata la conta, con questi che raccolgono fir­ me, quelli che telefonano, que­ gli altri che vanno a cena insie­ me o si scrivono mail. Bisogna mettere nel conto la possibilità che Berlusconi non riesca a fare quello che vuole fare.

2 Che succede se s’intestar­ disce, vuole liquidare lo stes­ so il Pdl e fondare Forza Italia?

La cosa, ieri, è stata chiarita da Gasparri: «Se qualcuno, chiunque fosse, immaginasse di dar luogo a soluzioni confuse in contrasto con statuti, leggi, lo­ gica politica si troverebbe di fronte a un gigantesco conflitto politico ma anche legale che in tanti saremmo pronti ad ali­ mentare. Poiché é bene non ag­ giungere alle vicende politiche, già fin troppo complesse, diatri­ be giudiziarie, è bene parlare chiaro fin d’ora». Cioè: gli avvo­ cati sono già all’opera e se il Cav non righerà dritto secondo le regole che lui stesso s’è dato si precipiterà in un caos gigante­ sco, con avvocati e tribunali al­ l’opera anche per dividere il pa­

trimonio, i soldi dei finanzia­ menti, eccetera. Gasparri so­ stiene che non possono esistere, nello stesso momento, Forza Italia e Pdl. Un punto, questo, che divide anche le co­ lombe: Giovanardi, per esem­ pio, pensa a una separazione consensuale, che lasci aperta la porta a un’alleanza elettorale.

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La prima conta è dunque relativa al Consiglio Naziona­ le. La seconda, suppongo, ri­ guarda la maggioranza di go­ verno.

Proprio così. Berlusconi, chiudendo l’Ufficio di presi­ denza dell’altro giorno, ha det­ to che il sostegno a Letta non è in discussione. Poco dopo però ha chiesto: come potremo go­ vernare con un partito che vota per la mia decadenza da sena­ tore? Sembra voler dire: quan­ do il Senato, con l’appoggio de­ cisivo del Pd, avrà votato per la mia estromissione da Palazzo Madama, noi usciremo dalla maggioranza e faremo cadere Letta. È proprio su questo pun­ to che le colombe hanno dato e daranno battaglia. Lo ha con­ fermato ancora ieri Quaglia­ riello: «Il nodo di fondo è uno,

Quindi adesso si tratta di capire se il plotone di dissi­ denti Pdl (“dissidenti” o “scis­ sionisti” o “governativi”, men­ tre i falchi sono da qualche tempo chiamati “lealisti”, cioè leali a Berlusconi, come se gli altri non fossero leali al Cava­ liere), dunque si tratta di capi­ re se questi dissidenti sono in numero sufficiente a garanti­ re la maggioranza dei voti al Senato.

Da una prima conta parreb­ be di sì. Ai 108 voti del Pd, si dovrebbero aggiungere i 20 di Scelta Civica, i 4 di Gal, le 20 (per ora) colombe del Pdl, i 4 transfughi del M5S, i 10 del movimento “Per le Autonomia­ Psi­Maie”. Fa 166. La maggio­ ranza minima è di 161. Il tenta­ tivo di Berlusconi di buttar giù Letta e andare alle elezioni sembrerebbe battuto in par­ tenza.

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È possibile che le colombe al Consiglio nazionale risultino più numerose di adesso?

È possibile soprattutto che un gran numero di membri del Consiglio nazionale, incerto su chi sarà il vincitore finale, non voglia pronunciarsi, e quindi diserti l’assemblea. Berlusconi è prossimo agli ot­ tant’anni, l’8 dicembre sarà già fuori dal Senato e interdetto dai pubblici uffici. Lei investi­ rebbe su un uomo così? © RIPRODUZIONE RISERVATA

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DIBATTITI ALLA LEOPOLDA

ENI E RAI NEL MIRINO

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Saccomanni «Via alle privatizzazioni entro l’anno» «Entro la fine dell’anno presenteremo un programma di privatizzazioni sui beni immobili ma anche sulle partecipazioni azionarie». Lo ha detto il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni a «Che tempo che fa», su Rai 3, a proposito della cessione della quota Eni detenuta dal Tesoro. Sulla Rai il ministro ha spiegato che «è una delle società di cui lo Stato è azionista. Guardiamo ogni possibile soluzione per la riduzione del debito pubblico»

Matteo Renzi e Guglielmo Epifani

Renzi ai suoi: «No al voto proporzionale Non è equo» Ieri, al secondo giorno della convention del sindaco Matteo Renzi alla stazione Le­ opolda di Firenze, è stato il momento degli interventi da 4 minuti per raccontare alla pla­ tea cosa si vorrebbe fare per migliorare l’Italia. A parlare so­ no stati economisti, sindaci, imprenditori, cittadini e anche studenti. Ma ieri è arrivato an­ che il segretario reggente del Partito democratico Gugliel­ mo Epifani: «Il Paese deve fare una scelta — ha spiegato — cambiare e tirarsi fuori o gal­ leggiare. Abbiamo bisogno di riprendere in mano un proget­ to del futuro all’altezza del Pa­ ese». E ha aggiunto: «Vorrei parlare dei problemi della crisi, dei giovani, mentre mi tocca parlare di altro. La crisi sta di­ videndo il Paese. Recuperiamo la libertà di scelta. Il nostro progetto deve incrociare que­ sta possibilità». Per poi conclu­ dere: «Matteo è forte, ma non è il solo candidato». Le critiche Tra i tanti temi trattati c’è stato anche quello della riforma della legge elet­ torale. Su cui Renzi ha le idee chiare: «C’è voglia di propor­ zionale, ma la faremo passare perché bisogna sapere chi go­ verna, servono le garanzie». E l’aspirante segretario del Pd ha dovuto rispondere anche alle critiche di chi (Gianni Cuperlo) lamentava l’assenza di simboli del partito: «Questa non è un’iniziativa soltanto del Parti­ to democratico; si può stare a guardare le bandiere o si può guardare la sostanza». E a chi su Twitter gli faceva notare che con lui c’erano molti esponenti del Pd, un tempo ostili, ha det­ to: «Sul carro non si sale, ma si spinge. L’importante è che tutti diano una mano». dan. va. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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RECUPERATI DOPO 5 GIORNI

ALTRI MONDI

Genova, due morti per il maltempo Il maltempo che nella notte tra lunedì e martedì scorsi ha fatto crollare un ponte sul torrente Sturla a Carasco, in

IL DELITTO IN LIGURIA

Patricia Mendoza aveva 40 anni

provincia di Genova, ha fatto due morti. Ma sono stati scoperti soltanto ieri quando sotto il ponte è stata trovata un’auto con dentro un corpo e in mare a Bogliasco un altro cadavere. Le vittime del crollo sono Claudio Rosasco, 45 anni, e Lino Gattorna, di 68, entrambi agricoltori residenti a

È bufera Datagate Gli Usa spiavano la Merkel dal 2002

Badante uccisa Lo scandalo si allarga: un centro di spionaggio dal compagno anche a Roma. Ma Obama: «Non ne sapevo nulla» trovato in chat Una storia di difficoltà economiche, rapporti sentimentali e voglia di ricominciare negli Stati Uniti. È il quadro della vita di Patricia Mendoza, 40 anni, la badante ecuadoriana uccisa con un fendente alla gola venerdì a Santa Margherita (Ge). E trovata dai suoi due figli di 11 e 18 anni. Gli inquirenti hanno arrestato il suo compagno, Manuel Poveda, 62 anni, che ha tentato di suicidarsi, ferendosi con lo stesso coltello ed è ora ricoverato all’ospedale San Martino, dove sarà presto interrogato. L’uomo è accusato di omicidio volontario. L’arma del delitto non è stata, però, ancora trovata. Il racconto A fare luce sulla vicenda ci hanno pensato anche le parole del cugino della vittima Harry Ubilla, 45 anni. «Mia cugina voleva una vita nuova negli Stati Uniti e aveva chiesto a Manuel di sposarla, perché lui ha la cittadinanza americana. Lui però non era d’accordo. Tra i due le cose non andavano bene. Lei lo aveva conosciuto in chat circa tre mesi fa e lo aveva fatto venire in Italia. Ma tra i due il rapporto non funzionava». Una storia fatta anche di difficoltà economiche. Nei giorni scorsi alla coppia era stata stato staccato il gas per una bolletta non pagata e cucinavano con una stufetta elettrica. I due figli della vittima sono stati affidati momentaneamente a una zia che abita a Rapallo e adesso potrebbero raggiungere il padre in Ecuador o restare a Santa Margherita: «Ho tre figli, due in più non cambiano le cose», ha detto, infatti, Harry, il cugino di Patricia.

FILIPPO CONTICELLO

Ossessivamente spiata dal migliore amico, l’Europa scopre ogni giorno dettagli del tradimento. Gli ultimi li ha for­ niti ieri il settimanale tedesco Der Spiegel che nella sua edi­ zione online ha sganciato una doppia bomba: nel 2010 gli Stati Uniti possedevano circa 80 centri di spionaggio nel mondo, comuni a Cia e Nsa, di cui uno da queste parti, a Ro­ ma. Poi, sempre basandosi su documenti della talpa Edward Snowden, si è scoperto che la National Security Agency in­ tercettava la Merkel dal 2002, quando la cancelliera era solo un’esponente della Cdu. Non bastasse, l’intercettazione al leader tedesco sarebbe conti­ nuata fino a poco prima della visita di Obama a Berlino: giu­ gno 2013, praticamente l’altro ieri. Eppure, ha chiarito il Der Spiegel, mercoledì al telefono il presidente Usa ha rassicurato la Merkel: «Ero totalmente al­ l’oscuro della questione, altri­ menti li avrei fermati», avreb­ be detto a corredo di umili scu­ se. Onu compatto Materia incan­ descente il Datagate: urgono chiarimenti perché allo scanda­ lo non sembra esserci fine. Per questo domani, in una missione d’inchiesta dell’Europarlamen­ to, vola a Washington la com­ missaria Ue alla giustizia Vivia­ ne Reding e una delegazione di agguerriti 007 tedeschi. Obietti­ vo un «codice di condotta» per regolare cooperazione, intelli­ gence e privacy tra Europa e Usa. E la cancelliera, dopo esse­ re stata ascoltata al telefono per 11 anni filati, ora vorrebbe stare sullo stesso piano dei «Five Eyes». «Cinque occhi», ovvero il

Manifestanti contro Obama e gli abusi della Nsa ieri a Washington AP

La Clinton punge la Casa Bianca: «Non è ancora stata fatta piena chiarezza» patto di «non spionaggio» tra amici e condivisione delle infor­ mazioni, stretto dopo la Secon­ da guerra mondiale tra Usa, Gran Bretagna e gli altri Paesi anglosassoni, Canada, Australia e Nuova Zelanda. In ogni caso, il fronte internazionale contro lo spionaggio selvaggio made in Usa sembra compattarsi tra i corridoi del Palazzo di vetro. La mobilitazione di Germania e Brasile ha trovato terreno fertile

all’Onu dove altri 19 Paesi stan­ no limando una bozza di risolu­ zione dell’Assemblea Generale. Si punta a limitare le intrusioni della National Security Agency, che non vive certo ore tranquil­ le: ieri il sito dell’organizzazio­ ne è andato in black­out e gli hacker di Anonymous si sono presi il meriti. Dopo un po’ la stessa Nsa ha minimizzato, par­ lando solo di «errore tecnico». Nelle stesse ore a Washington una marcia con migliaia di per­ sone inneggiava a Snowden al grido di «Stop watching Usa» e anche Hillary Clinton non ri­ sparmiava carezze: «Non s’è an­ cora fatta piena chiarezza», ha detto smarcandosi come mai prima da Obama.

Moconesi. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’auto sarebbe stata prestata a Rosasco da un amico che non si sarebbe preoccupato della sua scomparsa poiché credeva che fosse in Germania per l’acquisto di alcuni pezzi di ricambio di mezzi agricoli. La salma di Rosasco è

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stata ripescata in mare a Bogliasco nel primo pomeriggio di ieri. Quella di Lino Gattorna è stata invece rinvenuta soltanto nella serata di ieri all’interno dell’abitacolo della Golf precipitata nel torrente, dopo che l’auto è stata recuperata dai vigili del fuoco (nella foto Ansa).

OCCUPAZIONE I DATI NERI DELL’ ISTAT

PROTESTA IN ARABIA

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Le donne alla guida sfidano il governo Hanno sfidato il governo che ha minacciato sanzioni e si sono messe al volante, pos­ tando poi sul web i video. Un piccolo gruppo di donne in diverse città dell’Arabia Saudita ha aderito ieri alla giornata di protesta contro il divieto di guida: già di mattina circo­ lavano i video di alcune di loro al volante. Altre hanno preferito rimanere a casa, scorag­ giate da telefo­ nate di uomini che, sostenen­ do di essere del ministero dell’Interno, minacciavano rappresaglie. Le forze dell’ordine han­ no organizzato checkpoint a Riad, ma le organizzatrici hanno sottoli­ neato il grande valore simbolico dell’evento

Secondo i dati Istat sono 6 milioni i senza lavoro

Lavoro, in 3 milioni non lo cercano più È record europeo Più del 50% nel Mezzogiorno E per ogni operaio due cuochi: boom negli istituti alberghieri MARCO GENTILI

Sono due eserciti che messi insieme fan­ no più o meno la popolazione di una megalo­ poli della grandezza di Rio de Janeiro: tra di­ soccupati e scoraggiati, l’Italia vanta una forza del «non lavoro» davvero impressionante. Se­ condo l’Istat sono oltre sei milioni le persone senza occupazione: 3,07 sono i disoccupati propriamente detti, mentre quasi tre milioni non cercano un lavoro ma sono potenzialmen­ te occupabili. I numeri parlano di 2.899.000 persone tra i 15 e i 74 anni che pur non cercan­ do attivamente lavoro sarebbero state disponi­ bili a lavorare (con una percentuale del­ l’11,4% più che tripla rispetto alla media euro­ pea, pari al 3,6%). A queste si aggiungono cir­ ca 99 mila persone che pur cercando non erano disponibili immediatamente. Tra gli inattivi, ci sono quasi 1,3 milioni di persone «scoraggiate», ovvero che non si sono attivate nella ricerca di un lavoro pensando di non po­ terlo trovare. Trovare un lavoro resta una chi­ mera soprattutto al Sud e tra i giovani: su 3.075.000 disoccupati segnati nel 2° trimestre 2013 quasi la metà sono nel Mezzogiorno (1.458.000), oltre la metà sono giovani (1.538.000 tra i 15 e i 34 anni). Formazione La crisi del sistema industriale italiano si riflette anche nelle iscrizioni nelle scuole superiori. Nel 2013, secondo i dati della Coldiretti, si è avuta una crescita consistente delle iscrizioni nelle scuole alberghiere e agra­ rie con oltre 46.000 iscritti a fronte di appena 21.521 giovani che hanno scelto istituti profes­ sionali con indirizzo industriale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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notizie Tascabili

La strage di Bologna

Oggi incontrerà Baggio

Mambro­Fioravanti «No al risarcimento Termini prescritti»

La San Suu Kyi cittadina onoraria della Capitale

A sei mesi dall’ultima eruzione

Valerio Fioravanti e Francesca Mambro non pagheranno il risarcimento di un miliardo di euro per la strage di Bologna chiesto dall’Avvocatura dello Stato perché è intervenuta la prescrizione. Senza contare che l’individuazione e la quantificazione del bene statale sono da considerarsi «assolutamente generiche». Queste le motivazioni con cui i legali dei due ex terroristi neri si oppongono alla richiesta dell’Avvocatura. Condannati definitivamente all’ergastolo per la strage del 2 agosto 1980 (85 morti e 200 feriti), Mambro e Fioravanti sono liberi dopo aver espiato la pena.

Roberto Baggio incontra oggi in Campidoglio la Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, eroina della lotta non violenta per la democrazia. A fare da padrone da casa ci sarà il sindaco Ignazio Marino, che conferirà alla San Suu Kyi la cittadinanza onoraria di Roma. Durante la cerimonia l’ex calciatore consegnerà finalmente alla San Suu Kyi il premio «Roma per la Pace e l’Azione Umanitaria», ritirato nel 2007 (quando la leader dell’opposizione al regime birmano era agli arresti domiciliari) dall’allora sindaco Walter Veltroni, e custodito dall’ex fantasista della Nazionale in questi anni.

L’Etna torna a ruggire Fontane di magma e colonne di cenere L’Etna torna a ruggire e dà spettacolo. Lo fa a quasi sei mesi dall’ultima attività lampo, registrata il 27 aprile scorso. Facendosi questa volta sentire e notare di più. L’eruzione è stata particolarmente spettacolare, osservabile da lontano: da Taormina, Catania e nel Siracusano. Ha cominciato con una fase sismica, nel pomeriggio di venerdì: il preavviso dell’avvio di un fenomeno stromboliano dal cratere di Sud Est nella notte. Boati sempre più forti e ravvicinati hanno fatto da prologo ad altri tre terremoti, di magnitudo compresa tra 2.2 e 2.8, che hanno preceduto l’esplosione, prima dell’alba, di fontane di lava, sempre più alte e violente, e evidenti

Un momento della spettacolare eruzione dell’Etna LAPRESSE da decine di chilometri. Dall’Etna è uscita un’altissima colonna di cenere nera e gas, alta 2 3 chilometri, che, sospinta dal forte vento in alta quota, si è riversata sul versante sud ovest del vulcano. Lo spazio aereo di Catania, a eccezione dei settori 1 e 4, è rimasto aperto fino all’una della scorsa notte (con inevitabili disagi per i voli), quando è stato chiuso del tutto.

Papa Bergoglio con i bambini LAPRESSE

In 100 mila a San Pietro

Il Papa: «Vicino a famiglie in crisi e ai separati» «La fatica e le difficoltà delle famiglie, sia nella vita di coppia che tra le generazioni, si possono superare anche imparando a dire “permesso, scusa, grazie”». Così si è rivolto Papa Bergoglio Alle 100 mila persone che hanno affollato piazza San Pietro per il pellegrinaggio delle famiglie.


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IL NUOVO DISCO IN USCITA

ALTRI MONDI

I Pooh: «Per due anni ci mettiamo a riposo» Un regalo ai fan in uscita martedì chiamato «Pooh box» (doppio cd e doppio dvd dal vivo. Che, per i Pooh è anche un modo

per congedarsi dalle scene: «Tra due anni c’è il cinquantennale. Vogliamo goderci questa attesa e lo vogliamo preparare “alla Pooh”. Per questo, da qui al 2016 non ci sarà nulla, né discografico né altro», ha detto la band. Che il 3 dicembre chiuderà ad Andria l’«Opera seconda in tour».

Bocci beato tra le miss «Con ironia e rispetto» La star di Montalbano conduce il concorso di bellezza «Fa parte della nostra storia, non ci saranno volgarità» ELISABETTA ESPOSITO

Circondato dalle più belle di tutte. Che occasione per Mimì Augello, vicecom­ missario e soprattutto fimmi­ naro, arrivato da Vigata a Jesolo per presentare questa sera la finalissima di Miss Ita­ lia su La7. «Calma, di Mimì stavolta non c’è proprio nien­ te! Se mai mi avvicinassi a una delle ragazze sentirei subito la voce di mia figlia quattordi­ cenne: “Papà, sei vecchio!”». Se la ride Cesare Bocci, affa­ scinante 56enne diventato strafamoso nella parte dello scudiero del commissario Montalbano ma pieno di pro­ getti importanti. A partire da quello di oggi con Massimo Ghini e Francesca Chillemi. «È stato Massimo, un altro pazzo come me, a coinvolger­ mi. Siamo amici, abbiamo fat­ to 120 date teatrali con Il vi­ zietto, c’è sintonia sul palco e fuori. Mi ha spiegato che cosa aveva in mente per questa se­ rata e mi è piaciuto, anche perché le cose nuove mi diver­ tono, mi arricchiscono. Io ho fatto un sacco di lavori, dal fabbro al cameriere, e tutti mi hanno dato qualcosa anche come attore. Sarà qualcosa di completamente diverso ri­ spetto al passato». Parlerete delle tante pole­ miche di questa edizione del concorso?

«Certo, ma in modo ironi­ co. Io penso che Miss Italia faccia parte della storia di questo Paese, ci sono passati tanti nomi importanti, dalla Loren concorrente a Ma­ stroianni giurato, e io tutta questa mercificazione della donna non la vedo. Ho cono­ sciuto ragazze intelligenti che hanno deciso di mettere in gioco un aspetto di loro, la bellezza. Io trovo molto più brutto far litigare le donne in tv o certe pubblicità volgari o la mancanza di leggi che le tu­

Cesare Bocci, 56 anni, conduce la finale di Miss Italia su La7 con Massimo Ghini e Francesca Chillemi

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HA DETTO S

Cesare Bocci (Conduttore e attore) «Che sia “Una grande famiglia” o “Il commissario Montalbano” l’importante è che si continui a investire sulla qualità dei prodotti. A teatro, poi, la crisi ci obbliga a due tournée contempora­ neamente. Si chiamano “Parole d’amore” e “Viva Verdi”»

Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI

Guerriglia a Roma? In strada ha sfilato un corteo pacifico Questa settimana le notizie che non lo erano

sono state raccontate meglio di me dal direttore del settimanale Internazionale Giovanni De Mauro, nel suo editoriale: «Alcune cose che tutti hanno visto alla manifestazione per il diritto alla casa, sabato 19 ottobre a Roma: 70 mila persone con passeggini, bambini, anziani, intere famiglie, cani, palloncini, sole, alcuni negozi aperti, fischietti, tamburi, bandiere (soprattutto rosse), striscioni, cartelli colorati, maschere di Guy Fawkes, camion con casse da cui usciva musica, tende, biciclette. Le uniche cose che alcuni giornalisti dicono di aver visto:

telino davvero». L’abbiamo vista anche nella seconda stagione di “Una grande famiglia” su Rai1. E proprio come le repliche di Montalbano state facendo grandi ascolti.

«Sono diverse ma sono co­ munque due generi. Il pubbli­ co è vario e sceglie cosa vede­ re in base a come si sente. Una grande famiglia” è un melò pieno di tensioni, Il commissa­ rio Montalbano un poliziesco con una buona dose di com­ media. L’importante è che si continui a investire sulla qua­ lità dei prodotti». Prossimi impegni?

«A teatro, la crisi ci obbliga a due tournée contemporane­ amente: Parole d’amore è la lettura di poesie e lettere d’amore dal Duecento al Due­ mila, Viva Verdi invece è uno spettacolo di cui sono anche regista in cui raccontiamo, aiutandoci con la musica, le trame di Traviata, Rigoletto e Trovatore. Sono entrambe un modo per avvicinarsi a mondi che si conoscono meno». E bravo Mimì...

LA POLEMICA «ETNICA»

E per la più bella del mondo Mosca rifiuta la kosovara

A

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La popstar in copertina su Gq «Mi piace giocare con gli animali dominanti»: parola di Rihanna. La popstar si è fatta immortalare sulla copertina di dicembre di Gq (che spegne 25 candeline) mentre due serpenti le avvolgono il corpo e il viso. L’artista delle Barbados non smette di stupire i suoi fan e per regalare loro momenti di gioia mostra gli scatti anche su Instagram e Twitter

Oltre cinquecento persone hanno affollato la basilica di San Vincenzo al Prato a Milano ieri mattina per il funerale di Andrea

FANTASY DA MARTEDÌ AL DEBUTTO SU SKY UNO

Un’immagine di scena di «Nymphs», la serie da martedì su Sky Uno

Metamorfosi Bosco L’italo­finlandese diventa ninfa in tv L’ex atleta di origini siciliane nella serie Nymphs: «Lo sport mi ha insegnato la concentrazione» FRANCESCO RIZZO

Manuela Bosco (nella fo­ to) ha occhi grandi e profon­ di, capelli lunghi su un volto ovale, il fisico di chi ha corso i 100 ostacoli alle Olimpiadi. Dovrebbe interpretare una si­ rena che esce dallo Ionio, in­ vece sbucherà dal video (o lo bucherà?) nei panni di una ninfa: sempre di incantare uomini si tratta. Da martedì, su Sky Uno HD, debutta Nym­ phs, seduzione e morte in una serie tv finlandese. Fra le pro­ tagoniste, questa 31enne di sangue siciliano. Che ci fa, lassù? E poi non era una pro­ messa dell’atletica? «In Finlandia ci sono nata. Mio padre (Car­ melo Bosco, guru cata­ nese della scienza del­ lo sport, ndr) studia­ va qui, dove ha cono­ sciuto mia madre, che era un’atleta. Ho vissuto e gareggiato anche in Italia, arri­ vando a un record giovanile nei 60 osta­ coli. Ma all’Olimpiade di Sidney, nel 2000, ho partecipato con la Fin­ landia. Insomma, ho due identità».

a Los Angeles Canalis versione Wonder Woman È già Halloween L’aveva annunciato su Twitter, postando una sua foto vestita da Wonder Woman: «Halloween 2013, Wonderwoman è pronta per salvare il mondo stanotte!». Elisabetta Canalis, in bustino rosso e minigonna blu con tanto di accompagnatore, ha festeggiato Halloween a Los Angeles nel corso di un party anticipato (visto che la notte delle streghe è il 31 ottobre). Molti i personaggi stravaganti che ha incontrato documentati dalle foto su Instagram (da Biancaneve a Superman) AFP

correre e recitare?

«Quando è morto mio pa­ dre, nel 2003, è stato come se fosse caduto Dio. Mi ha fatto capire lui che, nella vita, non vai avanti con i trucchi. E così si è spenta la motivazione per lo sport. Ma sognavo di fare l’attrice fin da bambina, ho scritto un libro su papà e me, dipingo, ho studiato recitazio­ ne a Roma, faccio teatro e tv dal 2007. L’atletica mi aveva già insegnato la concentrazio­ ne e la disciplina». Ma Nymphs, che c’entra?

«Sono una delle tre ninfe al centro della serie e ho il potere di guarire. Siamo immortali però non possiamo innamo­ rarci: chi fa l’amore con noi nelle notti di luna piena, muo­ re. È un fantasy attualizzato, esteticamente affascinante, non scabroso. Il tema è l’ugua­ glianza: le ninfe lottano con­ tro i satiri, come le donne con­ tro la società degli uomini. Non quella finlandese, dove fai carriera anche con i figli». Viva la Finlandia?

«Mah. Qui gli uomini sono sottomessi, a un certo punto diventano quasi noiosi, inve­ ce io parlo tanto, anche con il corpo. Mi sento un po’ fuori luogo. Tornare in Italia? Ma­ gari per una fiction a tema fa­ migliare, anche se non ho più la televisione. È invasiva, me­ glio il pc». Italiana, finlandese, attri­ ce, artista: chi è Manuela Bo­ sco?

«Me lo domando pure io». E ha anche due passioni,

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Due giorni dopo diversi siti di giornali e agenzie hanno raccontato di un «lancio di pietre e uova» contro l’auto del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza dopo una contestazione di studenti a Rende, in Calabria. Ma il ministro ha scritto su Twitter «posso assicurare che nessuno studente mi ha lanciato uova o pietre contro la macchina» e nessun ulteriore dettaglio o conferma della notizia è emerso successivamente.

In centinaia a Milano per l’addio a Zuzzurro

Brambilla, l’attore noto col come d’arte di Zuzzurro, morto lo scorso giovedì per un tumore ai polmoni. A dare l’ultimo saluto a Brambilla alcuni dei volti più noti del cabaret e del teatro italiano, dal partner sul palcoscenico Nino Formicola, fino a Carlo Pistarino, Silvio Orlando e Maurizio Nichetti.

RIHANNA E I SERPENTI

La politica irrompe sul concorso di Miss Universo, e a farne le spese è Miss Kosovo, l’affascinante 19enne Mirjeta Shala. Quest’anno, infatti, per la prima volta il concorso planetario di bellezza si terrà a Mosca (il 9 novembre): la Russia, che non riconosce l’indipendenza proclamata soltanto cinque anni fa da Pristina, in segno di solidarietà con la Serbia, storico alleato che respinge la sovranità della sua ex provincia a maggioranza albanese, non ha invitato la reginetta kosovara negandole pure il visto d’ingresso. Immediata e simmetrica la solidarietà «etnica» da parte di Miss Albania, Fioralba Dizdari, che ha annunciato il ritiro dall’attesa competizione moscovita.

esplosivo, città blindata, zona rossa, wargame, paura, clima di guerriglia, arsenali, manganelli, biglie, martelli frangivetro, assalti ai bancomat e agli esercizi commerciali, carrelli dei supermercati da usare come arieti per rompere i blocchi delle forze di polizia, macchine idropulitrici per spruzzare di vernice le visiere dei caschi degli agenti, bombe carta di varia potenza in arrivo da Napoli, scontri, tafferugli, black bloc, manifestanti incappucciati, vetrine di banche sfondate, sassi, petardi, fumogeni». Chiunque non fosse a Roma, sabato scorso, e si sia informato sugli eventi della giornata andando sui maggiori siti di news italiani si è convinto che a Roma fosse in corso una specie di guerriglia urbana. De Mauro ha contrapposto a queste ricostruzioni testimonianze opposte.

I FUNERALI DELL’ATTORE

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

43

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 ­ 20/4

21/4 ­ 20/5

21/5 ­ 21/6

22/6 ­ 22/7

23/7 ­ 23/8

24/8 ­ 22/9

LE PAGELLE

Ariete 7,5

Toro 6

Gemelli 7+

Cancro 7

Leone 8

Vergine 6

DI ANTONIO CAPITANI

La Luna vi fa grondare carisma e creatività, in una domenica di sollievi. Zucchero e un po’ di tabasco a sud dell’ombelico. Slurp...

La Luna sembra sfigata. Ma in realtà v’ispira soluzioni ai problemi e fantasie cerebro­suine sublimi. È l’umore che è storto: state su

Domenica adatta a viaggi, vita sociale, shopping. Il nervosismo si cheta, il fisico regge, il sudombelico dà segnali di vita

Domenica rilassante. I rapporti sociali divertono, le affinità si rafforzano. Molteplici le gioie del palato. Anche suinally speaking

IL MIGLIORE Amore e lavoro entrano in uno stato di grazia. E il sudombelico si fa dolcerrimo, tempista, empatico. Domenicona

La Luna vi fa viaggiare con gli zebedei nel sidecar, da quanto ve li ingrossa. Ma impegni e svaghi riescono bene. Amore ni, sex sì

23/9 ­ 22/10

23/10 ­ 22/11

23/11 ­ 21/12

22/12 ­ 20/1

21/1 ­ 19/2

Bilancia 7+

Scorpione 5,5

Sagittario 7,5

Capricorno 7

Acquario 5,5

ALESSIO CERCI

Pesci 6

Domenica ok: tutto fila liscio, grazie anche all’aiuto degli amici. E l’amor vola verso cieli azzurrerrimi. Poco suini, però

La Luna in orbita storta affatica lavoro e rapporti. E rende nero­sfigherrimo l’amor, con relativa fornicazione. Siate più lievi!

Lavoro, vita sociale, svaghi v’appagano. E la serenità solleva cuore e sudombelico, quest’ultimo un po’ più creativo e vitale del solito

Le strategie furbe pagano, in ogni consesso. E la fornicazione calma i nervi e vi fa pure ricrescere i capelli: domenica intrigante

I rapporti con gli altri vi fanno venire le bolle. E il vostro vigore cala. Negoziate, tollerate, non sperate di fornicare tanto bene

Il centrocampista del Torino e della Nazionale è nato a Velletri (Rm) il 23 luglio 1987: ha giocato anche con Roma, Atalanta e Fiorentina

Cala il morale, oggi. Non stressatevi e dedicatevi del tempo, magari con fitness e wellness. Però fate i suini in modo mirabile. Bravi

20/2 ­ 20/3

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Continua l'azione dell'anticiclone Giano Bifronte con l'Italia a due facce: cieli grigi al Nord, con anche locali piogge sui settori a Nord del Po e sulla Liguria, sole prevalente e più caldo al Centro e al Sud. Trieste

Trento Aosta

13 17

Torino

15 18

15 21

Milano

Venezia

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VIDEO

L'Nba dei 4 italiani: chi avrà la stagione più importante?

Rissa selvaggia, quando il fair play è al contrario

Il 2013 14 sarà l’annata dei 4 giocatori azzurri in Nba: Andrea Bargnani, Marco Belinelli, Danilo Gallinari e il nuovo arrivato Gigi Datome: chi di loro avrà la stagione migliore? Il 47,3% dei tifosi punta su Gallinari, attualmente fermo per infortunio. Poi Belinelli (24,8%), Datome (14,4%) e Bargnani (13,5%)

Arsenal Gimnasia La Plata, campionato argentino, passerà alla storia per un mancato gesto di fair play che ha scatenato una rissa selvaggia, sedata solo dall'intervento della polizia che riporta la calma in campo a colpi di manganellate. La partita è ripresa senza 5 giocatori, tutti espulsi

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Domani

Dopodomani

L'anticiclone Giano mostra ancora l'Italia a due facce con il Nord alle prese con nubi diffuse e qualche pioggia e bel tempo in prevalenza soleggiato al Centro e al Sud. Temperature sempre stazionarie in entrambi i valori.

Peggiora il tempo su buona parte del Nord per l'arrivo di una perturbazione atlantica con nubi e piogge diffuse, localmente forti specie sulla Lombardia. Addensamenti anche su Nord Toscana con qualche piovasco, sole e bel tempo altrove.

17 19

16 19

Bologna

Genova

15 22

Ancona

18 21

Firenze 15 23

Perugia

14 22

13 20

L’Aquila 10 20

ROMA

15 23

Campobasso

Bari

11 22

Napoli

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14 22

Potenza 9 21

Cagliari

Catanzaro

19 25

12 23

Palermo

Reggio Calabria 16 26

16 26

Catania 18 25

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La tiratura di sabato 26 ottobre è stata di 330.141 copie

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

4 ott.

12 ott.

19 ott.

27 ott.

COLLATERALI *con Manara, maestro dell’Eros N. 1 d 12,29 ­ con DVD Maradona N. 1 2 12,29 ­ con I Mitici Bud Spencer e Terence Hill Gold Edition N. 3 2 11,29 ­ con Tessera Mediaset Premium 2 13,29 ­ con I Love Italia N. 4 2 5,29 ­ con DVD Holly e Benji N. 5 2 11,29 ­ con libro Lauda vs Hunt d 14,29 ­ con DVD Ken il Guerriero N. 9 d 3,29 ­ con Ferrari Build Up N. 8 d 11,29 ­ con DVD Benigni Cult N. 10 d 11,29 ­ con I Classici dell’Avventura N. 14 d 8,20 ­ con Lucky Luke N. 14 d 5,29 ­ con DVD Pokemon N. 22 d 11,29 ­ con Lamborghini Collection N. 17 d 6,29 ­ con Pesca Magazine N. 7 d 5,29 ­ con Passione Rally N. 28 d 14,29 ­ con Michel Vaillant N. 47 d 4,29 ­ con SportWeek d 3,10 PROMOZIONI

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

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SPECIALE NBA 4

MARTEDÌ INIZIA LA STAGIONE REGOLARE

I NUMERI

ROSE SFIDA LEBRON

3

Partite di martedì La stagione regolare inizia martedì 29 ottobre con Miami­Chicago (con la consegna degli anelli ai campioni degli Heat), Indiana­ Orlando e la sfida di Los Angeles tra Lakers e Clippers.

Dopo più di un anno di assenza per infortunio, torna il play di Chicago, l’unico che ha vinto il premio di mvp nelle ultime 5 stagioni, a parte James. Ce la farà a fermare Miami favorita per il terzo anello di fila? «All’inferno chi pensa che ci manchi qualcosa: siamo in corsa per il titolo»

82

Partite per squadra La stagione regolare prevede 82 partite per ogni squadra e finirà il 16 aprile 2014. Poi playoff dal 19. L’All Star è il 16 febbraio a New Orleans.

4

Italiani in campo Con Datome a Detroit, per la prima volta ci saranno 4 italiani: Gallinari a Denver, Bargnani passato da Toronto a New York e Belinelli da Chicago a San Antonio.

4

Partite in televisione Ogni settimana, SkySport 2 darà 4 gare (anche la domenica sera). Il via martedì notte con Miami­Chicago.

Derrick Rose, 25 anni, prima scelta assoluta del 2008, torna dopo 18 mesi di assenza REUTERS

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MASSIMO LOPES PEGNA NEW YORK

Quando nell’aprile 2012, durante gara­1 del primo turno dei playoff contro Philadelphia, il suo ginocchio sinistro fece crac e saltò il lega­ mento crociato, Derrick Rose fu costretto a im­ parare uno «schema» mai conosciuto prima nel­ la sua vita: avere pazienza. Una convalescenza lunga diciotto mesi che ha persino fatto dubitare sul suo possibile ritorno. Per molto tempo le sue partite le ha giocate un’ora prima della palla a due, con le arene ancora vuote. Nello spogliato­ io lo incrociavi fresco di doccia, mentre i compa­ gni si preparavano per la gara. Copriva le orec­ chie con enormi cuffie rosse e dribblava la mi­ schia di taccuini, scuro in volto e senza mai dire una parola. Era il più giovane Mvp della Nba, l’ultimo a fregiarsi di quel titolo prima dei due consecutivi di LeBron James, la prima scelta as­ soluta del 2008 ed era costretto a fare lo spetta­ tore. Paura Dopo un anno di assenza e con i Bulls ai playoff, qualcuno insinuò che avesse paura. Pa­ ura? Chi lo disse non deve essere mai andato a

Englewood, il suo quartiere, quello più malfa­ passaggi sono molto più precisi di prima». Paro­ mato di Chicago. Per entrarci bisogna farsi scor­ le importanti. I suoi compagni lo hanno protet­ tare dalla polizia. A Murray Park, il suo play­ to: omertà da spogliatoio, mai una critica. ground, ribattezzato «Murder Park» (Parco de­ gli Omicidi), ci volle il cenno di approvazione di Numeri In 8 amichevoli, i Bulls hanno sempre uno dei boss dello spaccio e la mediazione dello vinto e Rose ha fatto i numeri: 39.5 punti per sceriffo per poter fare qualche domanda. A Der­ 48’, che sarebbe stata cifra leader nel campiona­ rick sarebbe bastato trovarsi nel to scorso; è andato in lunetta una posto sbagliato nel momento me­ media di 9.8 volte nelle prime sei no indicato, per beccarsi una pal­ gare in 26’3”, potenziale seconda Mi sto lottola vagante. Molti dei suoi migliore prestazione dietro a Har­ amici li ha persi così. Paura? Dice: godendo ogni den nel 2012/13. Contro Oklaho­ «Ho fatto la scelta più saggia. Non ma City ha segnato 26 punti e Ke­ istante di necessariamente quella che avrei Durant ha detto: «Derrick ha questo rientro vin voluto. Ora mi sto godendo ogni un talento innato. Mai avuto dub­ in campo singolo istante di questo rientro». bi sul fatto che rientrerà a gran­ DERRICK ROSE Le partite di preseason le ha gio­ dissimi livelli». Il suo ritorno spo­ PLAY BULLS, 25 ANNI cate come fossero quei playoff in sterà sicuramente gli equilibri del­ cui è restato a guardare. Un test l’Est, probabilmente anche quelli fondamentale in cui si è rivisto il dell’intera Nba. Sono molti a pen­ vecchio Rose. Anzi, persino più forte: velocità sare che i Bulls del campionato passato, capaci con il turbo acceso, entrate, torsioni, cambio di di mettere in difficoltà gli Heat al secondo turno mano e anche il tiro da tre, che non era mai stato dei playoff, con il «come back» del loro fuoriclas­ il suo pezzo più pregiato. Dice il suo compagno se potrebbero spezzare la dinastia di Miami. Ro­ Carlos Boozer: «In un anno fuori ha assimilato se ne è certo: «All’inferno chi pensa che ci man­ nuove nozioni. Ha lavorato come un mulo e mi­ chi qualcosa: siamo in piena corsa per il titolo». gliorato conoscenza e feeling per il gioco. I suoi © RIPRODUZIONE RISERVATA

«

Canta ilGallo DI DANILO GALLINARI

Non so se Miami vincerà ancora il titolo Ai miei sostenitori dico che il recupero dall’infortunio procede per il meglio. Il ginocchio fa progressi senza incidenti di percorso, cosa positiva. Ma è difficile stabilire una data sicura per il mio rientro. Non sto ancora correndo, ma sto lavorando molto in palestra. Per ora, non è arrivato il momento di mettere piede in campo. Società e squadra sono cambiate durante l’estate e quindi ai «vecchi» ci vorrà più tempo per adattarsi alle nuove regole e ai nuovi concetti offensivi e difensivi. Vedrete dei Nuggets diversi, con un gioco differente: maggiore sviluppo ed efficacia a metà campo, qualche contropiede in meno e una difesa con regole trasformate. Le squadre forti a Ovest sono molte e ci saranno delle sorprese. Per la qualificazione ai playoff, però, vedo gli stessi team dell’anno scorso, magari con un posizionamento diverso. A Est metto Miami, Indiana, Chicago, Brooklyn e New York tra le prime cinque, poi non saprei. Il miglior giocatore è LeBron James, ma non so se quest’anno Miami vincerà ancora. Sono contento che il Mago avrà la possibilità di esibirsi in una supercittà come New York: penso che farà bene. Beli farà parte di un grande club, come San Antonio, e sotto la guida di un allenatore, Popovich, che è fra i migliori nella storia della Nba. Quindi, per il suo modo di giocare, penso che si trovi nel posto giusto. Gigi, invece, ha purtroppo iniziato con un infortunio, anche se non è niente di grave. Sono certo che quando rientrerà avrà i minuti che merita e dimostrerà subito le sue qualità.


II

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

BASKET SPECIALE NBA GIUSEPPE NIGRO

Est LeBron sopra a tutti, Nets un quintetto di All Star Miami n.1, Brooklyn stellare ma Indiana e Chicago danno più garanzie. New York? Carmelo ha già detto che va via...

LeBron James

Se sei costruito intorno a LeBron James, il Prescelto di­ ventato inarrestabile dopo che negli ultimi due anni ha anche imparato a vincere, per definizione parti davanti a tutti. Ma già a Est la sfida al trono di Miami è molto più aperta di quanto sembri. An­ che perché, al di là di avversa­ rie sempre più forti, per diven­ tare la quarta franchigia di sempre (dopo Celtics, Bulls e Lakers) a conquistare tre titoli di fila serve un vento in poppa che gli Heat oggi potrebbero non avere. Un anno fa fu in­ gaggiato Ray Allen per rinfor­ zare la panchina, quest’estate è partito Miller e sono arrivati Oden e Beasley, scommesse per motivi diversi da rilancia­ re a un livello fin qui mai ga­ rantito in carriera. Più di chiunque altro, Dwyane Wade ha un anno in più rispetto alla scorsa stagione quando i guai alle ginocchia lo hanno fatto essere l’ombra di se stesso: se non reinventa il proprio gioco come altri big in passato, il viale del tramonto è inevitabi­ le. Ultimo, non in ordine di im­ portanza, il futuro di LeBron: nel 2014 torna free agent, le turbative della nuova «Deci­ sion» potrebbero avere riflessi sul campo. Dove però da due

Ogni anno è la stagione di LeBron James. I premi da mvp, i titoli, i record si accumulano. E così gli anelli. Dopo i due consecutivi con Miami, martedì la consegna del secondo prima dell’esordio contro Chicago, quest’estate anche quello nuziale. LeBron ha sposato Savannah, compagna dai tempi dei liceo e mamma dei due figli. LeBron inizia la quarta stagione a Miami. Potrebbe essere l’ultima. A fine giugno potrebbe accettare una nuova sfida. Magari tornare a Cleveland, nel suo Ohio, dove si sta costruendo una squadra per il futuro. O andare ai Lakers. Il suo obiettivo è ambizioso: «Diventare il più grande. Il paragone con Michael Jordan

è pesante, perché lui è stato il più grande. Ma amo le sfide». Così ha risposto anche in una recente intervista via Twitter. Aveva concesso 15 minuti del suo tempo. Alla fine ha deciso per una proroga. Interessante un’altra risposta: «Quale aspetto del gioco devo migliorare? Tutti, non sono soddisfatto del mio gioco, in questo momento». La più bella partita di sempre è «gara­6 della finale 2013». Quella della rimonta contro gli Spurs, arrivati a un passo dal titolo. E i giocatori più difficili da difendere? «Melo Anthony, Kevin Durant, Derrick Rose, Chris Paul, Dwyane Wade e Tracy McGrady». Play, guardie, ali. Tutti contro LeBron.

Pericolo Midwest Indiana merita il rispetto di prima sfi­ dante degli Heat innanzi tutto perché l’anno scorso ha cedu­ to a Miami il pass per la finalis­ sima solo a gara­7 della finale a Est, ma anche perché ogget­ tivamente oggi è più forte di allora. Dopo un anno di fatto ai box ritrova la stella Granger, ma ­ alle spalle del nuovo eroe George e del mastino Ste­ phenson ­ ora come punta di diamante di una panchina più forte con Watson, Copeland e Scola. Anche con loro saprà confermarsi miglior difesa Nba? Ma sfidante d’obbligo è anche Chicago, che nel conso­ lidato sistema di Thibodeau, capace l’anno scorso di porta­ re i Bulls tra le prime quattro a Est anche senza il proprio lea­ der, ritrova Derrick Rose. Cioè l’unico che negli ultimi cinque anni ha strappato il titolo di mvp a LeBron, segnalato in preseason come perfino più forte e capace di saltare più in alto di prima dell’infortunio al crociato che gli ha fatto saltare tutta la scorsa stagione. Grande Mela Seconda forza a Est l’anno scorso in regular season, New York uscì poi al secondo turno pagando i limi­ ti dell’assetto piccolo con cui invece era volata per gran par­

Bargnani titolare ai Knicks in un assetto con due lunghi. Stavolta funzionerà?

ANDREA BARGNANI NEW YORK

te della stagione puntando forte sul tiro da tre. Si ripre­ senta ora avendo aggiunto in Metta World Peace e Andrea Bargnani due corpaccioni per un posto in quintetto tra An­ thony e Chandler, oltre a Stou­ demire per cui si prospetta pe­ rò un impiego limitato a 20’ a sera per problemi alle ginoc­ chia. Tornando a un assetto l’anno scorso inefficiente, con la crescente insofferenza di JR Smith al ruolo di sesto uomo, e soprattutto con Carmelo An­ thony che ha già annunciato che in estate uscirà dal con­ tratto (non necessariamente per firmarne uno nuovo), sembrano maggiori le possibi­

lità di fare un passo indietro piuttosto che uno in avanti per puntare al titolo. Per i cugini dell’altra sponda dell’East Ri­ ver, i Nets, l’obiettivo non è so­ lo il dominio cittadino, reali­ stico, ma l’anello: Brooklyn ha costruito un All Star Team con un’iniezione di dna vincente con l’arrivo di Garnett e Pier­ ce, ma anche Kirilenko e Terry per la panchina, intorno al trio Deron Williams­Joe Johnson­ Brook Lopez. Motivi sufficien­ ti per sognare, ma con due in­ cognite: l’età degli ex bosto­ niani e il debutto in panchina di Jason Kidd. In ascesa Non c’è solo la lot­ ta al vertice ma anche quella per un posto al sole nei playoff con possibili nomi a sorpresa. Innanzi tutto quello di Washington che, mandato ieri l’infortunato Okafor a Phoe­ nix in cambio di Gortat (e, tra gli altri, Shannon Brown), at­ tende dividendi dalla crescita della coppia di guardie Wall­ Beal. Come Cleveland con Ir­ ving­Waiters, ma anche la pri­ ma scelta assoluta Bennett, l’incognita Bynum e il ritorno di Varejao tra i lunghi. E poi ci sono i Pistons di Datome: dal mercato ecco Jennings e Josh Smith accanto alla coppia di lunghi Drummond­Monroe. Abbastanza per crederci. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Miami

Chicago

Brooklyn

VOTO 8.5

VOTO 8

VOTO 7.5

ECCO ODEN­BEASLEY PER IL TERZO TITOLO

OBIETTIVO L’ANELLO COL RITORNO DI ROSE

DNA DA VINCENTI CON PIERCE­GARNETT

QUINTETTO: Chalmers, Wade, L.James, Haslem,Bosh GLI ALTRI: R.Allen, C.Andersen, J.Anthony, Battier, Cole, Jam.Jones, Lewis, Oden, Beasley (PHO). All.: Eric Spoelstra (conf.). 2013: 65 vittorie, campioni. Previsione: finale Nba. (legenda= tra parentesi la squadra di provenienza, R se rookie)

QUINTETTO: Rose, J.Butler, Deng, Boozer, Noah. GLI ALTRI: T.Gibson, Hinrich, Mohammed, M.Teague, Dunleavy (MIL), E.Murphy (R), T. Snell (R), M.Thomas. All.: Tom Thibodeau (conf.). 2013: 45 vittorie, 2° turno. Previsione: finale a Est.

QUINTETTO: Deron Williams, Joe Johnson, Pierce, Garnett, B.Lopez. GLI ALTRI: Blatche, R.Evans, T.Taylor, Teletovic, Kirilenko (MIN), A.Anderson (TOR), Livingston (CLE), Ma.Plumlee (R), Terry (BOS). All.: Jason Kidd (nuovo). 2013: 49 vittorie, 1° turno. Previsione: semifinale a Est

Indiana

New York

Washington

Detroit

VOTO 7.5

VOTO 7

VOTO 7

VOTO 6.5

PANCHINA PIÙ FORTE E RITROVA GRANGER

METTA E BARGNANI SPALLE DI ANTHONY

WALL­BEAL PRONTI PER L’ESPLOSIONE

JOSH SMITH­JENNINGS E RIECCO BILLUPS

QUINTETTO: G.Hill, Stephenson, George, D.West, Hibbert. GLI ALTRI: Granger, O.Johnson, Mahinmi, R.Butler, Copeland (NYK), S.Hill (R), Scola (PHO), Sloan, C.J. Watson (BKN). All.: Frank Vogel (conf.). 2013: 49 vittorie, finale a Est. Previsione: semifinale a Est

QUINTETTO: Felton, Shumpert, C.Anthony, Bargnani (TOR), T.Chandler. GLI ALTRI: Ken.Martin, Prigioni, J.R. Smith, Stoudemire, Hardaway (R), Chris Smith (R), Udrih (ORL), Metta World Peace (LAL). All.: Mike Woodson (conf.). 2013: 54 vittorie, 2° turno. Previsione: 1° turno playoff

QUINTETTO: Wall, Beal, Ariza, Booker, Nene. GLI ALTRI: Seraphin, Vesely, Singleton, Temple, Webster, Harrington (ORL), Maynor (POR), Porter (R), Rice (R), Gortat (PHO), S.Brown (PHO), Marshall (PHO). All.: Randy Wittman (conf.). 2013: 29 vittorie, 12a a Est. Previsione: 1° turno playoff

QUINTETTO: Jennings (MIL), Stuckey, Josh Smith (ATL), Drummond, Monroe. GLI ALTRI: W.Bynum, Jerebko, Singler, Villanueva, Billups (LAC), Caldwell­Pope (R), Datome (R), Harrellson, T.Mitchell (R), Siva (R). All.: Maurice Cheeks (nuovo) 2013: 29 vittorie, 11a a Est. Previsione: 1° turno playoff

Atlanta

Cleveland

Toronto

Boston

VOTO 6

VOTO 6

VOTO 6

VOTO 5.5

È ARRIVATO MILLSAP PER RESTARE AL TOP

TORNA MIKE BROWN E NON C’È SOLO IRVING

PERNO GAY­DEROZAN CRESCE VALANCIUNAS

PROGETTO­STEVENS CON RONDO E GREEN

QUINTETTO: J.Teague, Korver, Carroll (UTA), Millsap (UTA), Horford. GLI ALTRI: J.Jenkins, L.Williams, Mack, Scott, Antic (R), Ayón (MIL), Brand (DAL), Cunningham (DAL), Schroeder (R). All.: M.Budenholzer (nuovo) 2013: 44 vittorie, 1° turno. Previsione: 1° turno playoff

QUINTETTO: Irving, Waiters, Clark (LAL), T.Thompson, Varejao. GLI ALTRI: T.Zeller, C.J. Miles, Gee, Bennett (R), A.Bynum (PHI), Dellavedova (R), Felix (R), Jack (GSW), Karasev (R). All.: Mike Brown (nuovo). 2013: 24 vittorie, 13a a Est. Previsione: 9a a Est

QUINTETTO: Lowry, DeRozan, Gay, A.Johnson, Valanciunas. GLI ALTRI: Acy, Fields, Gray, Ross, Augustin (IND), Buycks (R), Daye (MEM), T.Hansbrough (IND), Novak (NYK). All.: Dwayne Casey (conf.). 2013: 34 vittorie, 10a a Est. Previsione: 10a a Est

QUINTETTO: Rondo, Bradley, J.Green, Bass, Sullinger. GLI ALTRI: Jo.Crawford, Bogans (BKN), M.Brooks (BKN), Faverani (R), C.Lee, Humphries (BKN), Olynyk (R), Pressey (R), G.Wallace (BKN). All.: Brad Stevens (nuovo). 2013: 41 vittorie, 1° turno. Previsione: 11a a Est

Milwaukee

Orlando

Charlotte

Philadelphia

VOTO 5.5

VOTO 5

VOTO 5

VOTO 4

TUTTO RINNOVATO IL REPARTO ESTERNI

RITROVA GLEN DAVIS E PUNTA SU OLADIPO

LE SPERANZE SONO JEFFERSON E ZELLER

INCOGNITA NOEL E UN ROOKIE IN REGIA

QUINTETTO: Bra.Knight (DET), Mayo (DAL), C.Butler (LAC), Ilyasova, Sanders. GLI ALTRI: Henson, Udoh, Antetokounmpo (R), Delfino (HOU), Middleton (DET), Neal (SAS), Pachulia (ATL), Raduljica (R), Ridnour (MIN). All.: Larry Drew (nuovo). 2013: 38 vittorie, 1° turno. Previsione: 12a a Est

QUINTETTO: Nelson, Afflalo, Harris, G.Davis, Vucevic. GLI ALTRI: Harkless, O’Quinn, D.Lamb, Moore, Nicholson, Turkoglu, Maxiell (DET), Oladipo (R), Osby (R), R.Price (POR). All.: Jacque Vaughn (conf.). 2013: 20 vittorie, 15a a Est. Previsione: 13a a Est

QUINTETTO: K.Walker, Henderson, Kidd­Gilchrist, C.Zeller, Al Jefferson (UTA). GLI ALTRI: Ben Gordon, Haywood, McRoberts, Biyombo, Ja.Pargo, Sessions, J.Taylor, Adrien, Tolliver (ATL). All.: Steve Clifford (nuovo). 2013: 21 vittorie, 14a a Est. Previsione: 14a a Est

QUINTETTO: Carter­ Williams (R), J.Anderson (HOU), Turner, T.Young, Hawes. GLI ALTRI: L.Allen, K.Brown, Moultrie, J.Richardson, Lawal, D.Morris (LAL), Noel (R), Wroten (MEM). All.: Brett Brown (nuovo). 2013: 34 vittorie, 9a a Est. Previsione: 15a a Est

I voti I Pistons di Datome rivedono la lotta playoff Boston in basso

«Voglio diventare il più grande» Ma sarà l’ultima stagione a Miami?

anni Miami è la più forte.


DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA SPORTIVA

III

BASKET SPECIALE NBA

Ovest Los Angeles vuol dire Clippers? Kobe non ci sta San Antonio resta la più forte, in calo Oklahoma City e Denver di Gallinari. Finita l’era Lakers, decollano i Rockets

Dwight Howard

LUCA CHIABOTTI

A Los Angeles gira molta droga. «Chiunque mi abbia messo al 25° posto tra i gioca­ tori più forti della Nba è droga­ to» fa sapere Kobe Bryant dopo il panel precampionato della Espn che lo ha collocato, tra gli esterni, dietro anche a Curry, George, Deron Williams, Wall facendolo arrabbiare, molto. «Quando ho detto che i Lakers avrebbero segnato 115 punti di media facilmente, ero droga­ to» scherza Mike D’Antoni ri­ cordando il suo arrivo a Los Angeles, reduce da una opera­ zione al ginocchio e in piena te­ rapia antidolorifica oppiacea. Crollo Ma, qualsiasi sostanze

si utilizzino, è impossibile que­ st’anno non predire ai Lakers un crollo forse non doloroso come quello dei Celtics, ma co­ munque da fine di un’epoca. Con Kobe che non ha ancora fissato il rientro dopo l’opera­ zione al tendine di Achille, Ste­ ve Nash in cattive condizioni fi­ siche, senza Metta World Pea­ ce (uno dei preferiti da coach D’Antoni) e Dwight Howard (uno dei non preferiti da coach D’Antoni), la stagione rischia di essere un inferno da subito. E’ anche l’anno del rinnovo del contratto di Bryant: Jim Buss ha già dichiarato che non esiste

È strano sentire un giocatore Nba che lascia i Lakers perché vuole vincere. Arrivato lo scorso anno con Steve Nash per sfidare Miami per il titolo, Dwight Howard è stato l’emblema della stagione sbagliata e sfortunata dei gialloviola: cambio di allenatore dopo poche partite, infortuni, crac di Kobe Bryant prima dei playoff. Un fallimento. Il feeling con i Lakers, e con Kobe, non è mai sbocciato. «Non ha funzionato per nessuna delle due parti — ha detto Howard — sono cose che succedono, le persone cambiano idea su quello che vogliono fare nella vita. Solo che quando sei un giocatore Nba nel punto più alto della carriera tutti

vogliono sapere cosa farai». Così, l’uomo chiamato Superman è andato a Houston, dove lavora l’ex g.m. di Milano Gianluca Pascucci. «Sono in un posto migliore dal punto di vista mentale, fisico e spirituale», ha detto evidentemente sollevato per essersi lasciato alle spalle Los Angeles. «Se si finisce in una situazione da “il buono, il brutto e il cattivo” ­ ha detto — questo può sconvolgerti sia come giocatore che come persona. L’anno scorso ho permesso che le cose negative mi tormentassero, allontanandomi dalla gente. Io non sono fatto così. Per questo sono andato via da tutta quella negatività, o qualunque cosa fosse».

Se... Liberato del peso dei Lakers come potenziali numeri uno, l’Ovest è la conference delle domande più che delle ri­ sposte. Se Duncan e Ginobili non crolleranno di botto come può accadere alla loro età, i San Antonio Spurs di Marco Belinelli restano la squadra più abituata e pronta per vincere. Marco, in precampionato, ha tirato col 50% da tre nell’anno in cui, finalmente, non è stato etichettato solo come tiratore. Coach Popovich apprezza la sua conoscenza del gioco e questo potrebbe proteggerlo dai momenti di tiro calante. Se Doc Rivers insegnerà la palla­ canestro (e come si vive) in un team vincente ai Clippers, Los Angeles avrà un’altra squadra, non abituale, che lotta per il ti­ tolo. Che Vinny Del Negro non fosse un punto forte della fran­ chigia era evidente, Rivers ha due giocatori, Blake Griffin e De Andre Jordan, da portare al livello superiore, non pesca più

Bryant inserito solo al 25° posto tra i più forti della Nba. Commento: «Drogati»

KOBE BRYANT LA LAKERS (INFORTUNATO)

da un mazzo di figurine presti­ giose (Billups, Caron Butler, Hill, Odom) ma tra giocatori che completano e danno vera profondità alla panchina. Stelle Se Dwight Howard si lascerà alle spalle la negatività dei Lakers (come leggete a fianco) senza diventare lui la personalità negativa di Hou­ ston, come a Los Angeles rite­ nevano fosse, allora i Rockets con lui e Harden hanno due stelle nel loro «prime» come forse neppure Miami ha. Il con­ torno è notevole, anche se da collaudare, come il tentativo di Kevin McHale di far giocare Howard e Asik assieme. Non

possono non essere considerati tra i favoriti, anche se alla fine chi ha fatto bene la scorsa sta­ gione, Oklahoma City, Mem­ phis e Golden State, merita di non essere spazzato via dai pronostici. Anzi. Dubbi Qui i «se» riguardano soprattutto i Thunder visto che Warriors e Grizzlies, con l’arri­ vo di Iguodala e Mike Miller, hanno aggiunto qualcosa al lo­ ro roster. Oklahoma City no, ha perso anche Kevin Martin un anno dopo Harden. Russell Westbrook ha ricominciato ad allenarsi ma prima di dicembre non ci sarà, che significa stra­ ordinari per Kevin Durant dal­ la prima partita. Se non scop­ pia presto, vince l’mvp... Se Da­ nilo Gallinari non rientra a pie­ no regime prima di Natale, rischia di trovare i Nuggets in grande difficoltà. Nel mare magnum delle squadre che lot­ tano più o meno alla pari per gli ultimi due posti dei playoff, Denver, che ha perso Brewer e Iguodala senza sostituirli ade­ guatamente, è quella che ri­ schia di più il passo indietro. Ma nella stagione che porterà, in estate, LeBron, Kobe, An­ thony, Wade, Bosh, Nowitzki, Pau Gasol tra i tanti sul merca­ to dei free agent, sono molti quelli che correranno al ribas­ so. © RIPRODUZIONE RISERVATA

San Antonio

L.A. Clippers

Houston

VOTO 8

VOTO 7.5

VOTO 7.5

LEONARD IN ASCESA TRA I GRANDI VECCHI

RIVERS IN PANCHINA PER PAUL E GRIFFIN

C’È HOWARD IN AREA IL LEADER È HARDEN

QUINTETTO: Parker, D.Green, Leonard, Duncan, Splitter. GLI ALTRI: Ginobili, Baynes, Bonner, De Colo, Diaw, Joseph, Mills, Ayres (IND), Belinelli (CHI). All.: Gregg Popovich (conf.). 2013: 58­24, finale Nba Previsione: finale Nba

QUINTETTO: Paul, Redick (MIL), Dudley (PHO), Griffin, Jordan. GLI ALTRI: Hollins, W.Green, Ja.Crawford, M.Barnes, Wayns, Mullens (CHA), Collison (DAL), Jamison (LAL) All.: Doc Rivers (nuovo). 2013: 56 vittorie, 1° turno. Previsione: finale a Ovest

QUINTETTO: Lin, Harden, Parsons, Asik, D.Howard (LAL). GLI ALTRI: García, T.Jones, A.Brooks, Beverley, G.Smith, Motiejunas,R.Williams (CHA), R.Brewer(OKC),Camby(NYK), Canaan (R), Casspi (CLE). All.: Kevin McHale (conf.). 2013: 45 vittorie, 1° turno. Previsione: semifinale Ovest

Oklahoma City

Memphis

Golden State

Minnesota

VOTO 7

VOTO 7

VOTO 7

VOTO 6.5

WESTBROOK­DURANT CERCANO LA 3a PUNTA

LA SORPRESA 2013 HA UN COACH NUOVO

CURRY È LA STELLA, RINFORZO IGUODALA

IL RECUPERO DI LOVE E L’ARRIVO DI MARTIN

QUINTETTO: Westbrook, Sefolosha, Durant, Ibaka, Perkins. GLI ALTRI: R.Jackson, N.Collison, Fisher, P.Jones, J.Lamb, Thabeet, Gomes, Roberson (R), S.Adams (R). All.: Scott Brooks (conf.). 2013: 60 vittorie, 2° turno. Previsione: semifinale Ovest

QUINTETTO: Conley, T.Allen, Pondexter, Z.Randolph, M.Gasol. GLI ALTRI: Bayless, E.Davis, Leuer, M.Miller (MIA), Prince, N.Calathes (R), Franklin (R), Koufos (DEN). All.: David Joerger (nuovo). 2013: 56 vittorie, finale Ovest Previsione: 1° turno playoff

QUINTETTO: S.Curry, Iguodala (DEN), H.Barnes, D.Lee, Bogut. GLI ALTRI: K.Thompson, Ezeli, D.Green, Bazemore, T.Douglas (SAC), Nedovic (R), J.O’Neal (PHO), Speights (CLE). All.: Mark Jackson (conf.). 2013: 47 vittorie, 2° turno. Previsione: 1° turno playoff

QUINTETTO: Rubio, Kev.Martin (OKC), Derr.Williams, Love, Pekovic. GLI ALTRI: Barea, Budinger, Cunningham, C.Johnson, Shved, C.Brewer (DEN), Dieng (R), Muhammad (R), Turiaf (LAC). All.: Rick Adelman (conf.). 2013: 31 vittorie, 12a a Ovest. Previsione: 1° turno playoff

Dallas

Portland

L.A. Lakers

New Orleans

VOTO 6

VOTO 6

VOTO 6

VOTO 6

ESTERNI NUOVI INTORNO A NOWITZKI

UN CENTRO E UNA RISERVA PER LILLARD

NASH­BRYANT­GASOL MA POCO ALTRO

CON HOLIDAY­EVANS PUNTA AI PLAYOFF

QUINTETTO: Calderon (DET), M.Ellis (MIL), Marion, Nowitzki, Dalembert (MIL). GLI ALTRI: Carter, Crowder, B.James, B.Wright, Blair (SAS), Ellington (CLE), D.Harris (ATL), Larkin (R), Ledo (R), Mekel (R). All.: Rick Carlisle (conf.). 2013: 41 vittorie, 10a a Ovest. Previsione: 1° turno playoff

QUINTETTO: Lillard, Matthews, Batum, Aldridge, R.Lopez (NOH). GLI ALTRI: Barton, Claver, Freeland, M.Leonard, Crabbe (R), McCollum (R), T.Robinson (HOU), E.Watson (UTA), Mo Williams (UTA),D.Wright (PHI). All.: Terry Stotts (conf.) 2013: 33 vittorie, 11a a Ovest. Previsione: 9a a Ovest

QUINTETTO: Nash, Bryant, N.Young (PHI), P.Gasol, Kaman (DAL). GLI ALTRI: Blake, J.Hill, Meeks, Sacre, Farmar, E.Harris (R), Henry (NOH), W.Johnson (PHO), Kelly (R), Sha.Williams (POR). All.: Mike D’Antoni (conf.). 2013: 45 vittorie, 1° turno. Previsione: 10a a Ovest

QUINTETTO: Holiday (PHI), E.Gordon, Aminu, A.Davis, Stiemsma (MIN). GLI ALTRI: R. Anderson, D.Miller, Rivers, Roberts, J.Smith, L. Thomas, T.Evans (SAC), Morrow (DAL), Withey (R). All.: Monty Williams (conf.). 2013: 27 vittorie, 14a a Ovest Previsione: 11a a Ovest

Denver

Sacramento

Utah

Phoenix

VOTO 5.5

VOTO 5

VOTO 5

VOTO 4.5

SHAW IN PANCHINA AL POSTO DI KARL

VASQUEZ­MCLEMORE A SPINGERE COUSINS

IL REPARTO LUNGHI È ORA FAVORS­KANTER

BLEDSOE CON DRAGIC E TANTE SCOMMESSE

QUINTETTO: Lawson, Foye (UTA), Gallinari, Faried, McGee. GLI ALTRI: W.Chandler, Fournier, A.Miller, T.Mozgov, Q.Miller, J.Hamilton, Arthur (MEM), Hickson (POR), N.Robinson(CHI),A.Randolph All.: Brian Shaw (nuovo). 2013: 57 vittorie, 1° turno. Previsione: 12a a Ovest

QUINTETTO: Vasquez, McLemore (R), Salmons, J.Thompson, Cousins. GLI ALTRI: Fredette, C.Hayes, Outlaw, I.Thomas, Patterson, C.Landry (GSW), Mbah a Moute (MIL), McCallum (R). All.: Michael Malone (nuovo). 2013: 28 vittorie, 13a a Ovest Previsione: 13a a Ovest

QUINTETTO: Lucas (TOR), Hayward, R.Jefferson (GSW), Favors, Kanter. GLI ALTRI: Alec Burks, J.Evans, Ma.Williams, Biedrins (GSW), Burke (R), I.Clark (R), Gobert (R), Rush (GSW). All.: Tyrone Corbin (conf.). 2013: 43 vittorie, 9a a Ovest. Previsione: 14a a Ovest

QUINTETTO: Dragic, Bledsoe (LAC), Mark.Morris, Tucker, Mi.Plumlee (IND). GLI ALTRI: Frye, Christmas (R), Marc. Morris, Goodwin (R), G.Green (IND), Kravtsov (DET), Len (R), Ish Smith (MIL), Okafor (WAS) All.: Jeff Hornacek (nuovo). 2013: 25 vittorie, 15a a Ovest. Previsione: 15a a Ovest

I voti Otto agli Spurs di Belinelli, da sette anche Memphis e Golden State

La sfida di Superman a Houston «Via dalla negatività dei Lakers»

la prospettiva di Kobe free agent a fine stagione, è la sto­ ria e resterà per sempre ai Lakers. Ma cosa chiederà, oltre ai soldi (quest’anno 30 milioni, il più pagato nella Nba) un Black Mamba a una squadra che l’anno prossimo si troverà con soli tre giocatori sotto con­ tratto, Steve Nash di 40 anni, Nick Young e Robert Sacre?


IV

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

BASKET SPECIALE NBA Nessuno me l’ha chiesto, però

Belinelli? Può essere il 6o uomo dell’anno Bargnani a New York? Dovrà sputare sangue

DI DAN PETERSON

Kobe Bryant rischia ancora il tendine d’Achille se rientra troppo in fretta. Pau Gasol è un pivot stile Bill Walton se gioca in post al­ to, solo in alto. Mike D’Antoni, coach dei Lakers, dormirà meglio senza Metta World Peace in giro. D’Antoni, però, dormirà male per Steve Nash, piccolo, vecchio, rotto. Phil Jackson «consulen­ te» ai Lakers; meglio averlo vi­ cino, suppongo. Carmelo Anthony vuole diventare free agent; perché non mi sorprende? New York pensa di vincere con Raymond Felton come

Marco Belinelli, 27 anni AP

play? Impossibile. New York avrà Metta e JR Smith in squadra; scintille as­ sicurate. New York è una squadra da stagione regolare; meno per i playoff. Andrea Bargnani, per conquistare New York, deve

sputare sangue. Marco Belinelli, a San Antonio, può essere 6o uomo dell’anno. Gigi Datome farà bene a Detroit... se lo fanno giocare 20’ a gara. Danilo Gallinari, se re­ cupera dall’infortunio, può fa­ re l’All Star Game. Prossimo italiano nella Nba; è una croce che non getto addosso a nessuno. Boston e neo coach Brad Stevens faranno fatica... que­ st’anno. Toronto, con nuovo g.m., farà fatica... anche in futuro. Philadelphia non riesce a indovinare nulla: g.m. coach, rosa, scelte. Washington dice che que­ sto sarà il loro anno; avrei

qualche dubbio. Atlanta non ha una chance su un miliardo di fare i playoff. Miami vincerà ancora, pu­ re Greg Oden sta giocando be­ ne... per ora. LeBron James free agent a fine anno; Lakers? Bulls? Ca­ vs? Brooklyn partirà bene e a febbraio, finita la benzina... Brooklyn come Yankees; pensano a oggi, non al 2014­ 15. Paul George di Indiana è uno che mi piace; completo. Derrick Rose porterà Chicago in semifinale contro Miami, poi stop. Rose è il più rapido di sem­ pre, più di Rondo, Iverson, Parker. Mi è difficile pensare che

George Karl non alleni que­ st’anno. Rick Carlisle, coach Dal­ las, è forse il migliore tecnico oggi. Rick Adelman, coach Minnesota, fa miracoli con la rosa che ha. Occhio a Minnesota: Ri­ cky Rubio al 100%, Kevin Lo­ ve, squadra. New Orleans Pelicans; ecco un nome che a me piace. Doc Rivers, coach Clip­ pers; auguri con Griffin e Jor­ dan. Houston con Dwight Howard centro; una delle fa­ vorite. Un quasi­record 9 coach debuttanti quest’anno; mo­ tivo? soldi? Mio g.m. preferito: Daryl

Morey, Houston, uno che ri­ schia. Mio proprietario preferi­ to: Mark Cuban, Dallas, uno che rischia. Mio giocatore preferito: Kevin Durant, Thunder, super completo. Mio «vincente» preferito: Joakim Noah, Bulls, non sa giocare, sa vincere. Il giorno che Manu Gino­ bili si ritirerà sarà un giorno triste per me. Vedremo più pressing quest’anno per negare l’effetto del pick & roll. E anche più zo­ ne «mascherate». Preferisco vedere Philadel­ phia­Charlotte che vedere l’All Star Game. Mi piace il format 2­2­1­ 1­1 per la serie finale.

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